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PERIODICO EDITO DAL CEST ONLUS

CENTRO EDUCAZIONE SPECIALE TRIESTE

VIA MUZIO 9 TRIESTE 34143

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Email. cesterbamatta@gmail.com

Anno XXXI n° 3 - Sped. In A.P. comma 20/c- art 2. Legge 662/96 filiale di Trieste – novembre 2016

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ERBAMATTA

EDITORIALE

“So this is Christmas, and what have you done?” (E così è arrivato il Natale e tu cosa hai fatto?), “Another year over and new one just begun” (Un altro anno se n'è andato e uno nuovo è appena iniziato).

L'avrete riconosciuta dalla prima struggente strofa, quando una voce maschile irrompe prima della musica, subito dopo aver augurato, sussurrandolo assieme alla compagna, un buon Natale ai figli. È una di quelle poche canzoni natalizie scritte in un'epoca ancora non del tutto dimenticata, capaci di evocare lo spirito del Natale e d'ispirare buoni sentimenti.

Era il 1971 quando John Lennon e Yoko Ono incidevano questa canzone. Negli Stati Uniti usciva come brano di protesta contro la guerra in Vietnam. Nello stesso anno i russi raggiungevano Marte. In Italia, proprio la vigilia di Natale, Giovanni Leone succedeva a Giuseppe Saragat alla presidenza della Repubblica. A Trieste, il Cest si costituiva ufficialmente come Associazione.

D'accordo, l'abbiamo presa un po' alla lontana, ma da qualche parte dovevamo pur partire, tanto valeva partire dall'inizio. L'inizio di un percorso attraverso il quale abbiamo conosciuto tante persone, situazioni, emozioni.

E se il lavoro del Cest continua oggi, a quarantacinque anni di distanza, con una consapevolezza sempre maggiore e con la voglia di fare sempre di più e meglio, come dimostrano i progetti illustrati in questo numero augurale di Erbamatta, quale migliore occasione del Natale per ringraziare i compagni di viaggio di questo percorso di crescita, di arricchimento professionale e umano?

E allora grazie ai familiari, al Cda e al Presidente, ai collaboratori che partecipano con passione al processo di rinnovamento dell'Associazione. Grazie alle Istituzioni e alle persone di cui sono fatte, che collaborano per garantire una qualità di vita migliore, sicura e gratificante, agli utenti dei Centri Diurni e agli ospiti delle Comunità. Grazie alle altre realtà che si occupano della cura e della protezione delle persone disabili. Grazie ai Vigili del Fuoco con cui si è instaurato un rapporto che si è spinto oltre i confini della pura formazione. Grazie ai giovani studenti che si avvicinano in punta di piedi a una possibile scelta professionale attraverso le attività di tirocinio. Grazie agli Istituti scolastici che partecipano alla promozione di una piena integrazione e, naturalmente, grazie ai loro piccoli alunni che, con la loro spontaneità rendono tutto molto più naturale e allegro. Grazie a tutti voi.

Con l'augurio, come recita un'altra strofa di quella celebre canzone di “A very merry Christmas and a Happy New Year” (Un buon Natale e un felice anno nuovo), “Let's hope it's a good one, without any fear” (Speriamo sia un buon anno, senza timori né paure).

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BILANCIO 2016

Un bilancio evoca un'attesa, un compimento, un traguardo raggiunto o da raggiungere, una verifica. Il lavoro svolto al CEST, nell'anno 2016 si è caratterizzato proprio per le sue aspettative, progetti realizzati e da realizzare, traguardi parzialmente raggiunti o da raggiungere, un lavoro che ha responsabilizzato gli operatori e i familiari, nell'interesse dei nostri servizi.

Si sono mantenuti attivi gli strumenti essenziali per una buona pianificazione, quali le assemblee periodiche del CDA, le riunioni di coordinamento, i gruppi di lavoro per approfondire e sviluppare progetti, le collaborazioni con altre associazioni locali e regionali, il confronto continuo con i Comuni di Muggia e Trieste.

Le proposte si sono sviluppate concretamente, sui temi dell'invecchiamento dei nostri assistiti, sulla richiesta di nuovi servizi per persone più giovani, sull'apertura dei servizi a favore di un inclusione sociale, sempre più necessaria e la conferma delle attività maggiormente gradite ai nostri ospiti.

Un importante investimento sulla formazione degli operatori del CEST, allargato a operatori di altre associazioni e del Comune di Trieste, proseguirà nell'anno 2017, con la volontà di intensificare le collaborazioni, si con soggetti diversi, ma su bisogni comuni, uno per tutti, “ il modulo respiro”.

Prima ancora di proseguire con i lavori di qual si voglia progetto, è stata confermata la stabilità dei centri diurni e delle comunità, garantendo un sufficiente rapporto numerico, fra operatori e assistiti, a garanzia della sicurezza e la qualità, di seguito, i progetti sono stati avviati come da programma.

I PROGETTI

Vacanze

I soggiorni estivi, quest'anno sono stati riorganizzati in modo inedito, raggiungendo i bisogni più diversi, sia degli assistiti che dei loro familiari. Sono stati usati i nostri stessi servizi in città, per le persone con problemi sanitari, dove si sconsigliava un allontanamento dalla propria abitazione. Per i ragazzi più autonomi e per tutti gli altri, abbiamo proposto vacanze in località fuori Provincia, dai laghi, al mare, dalla montagna al nostro altopiano carsico.

Sport e tempo libero solidale

La pallacanestro: conferma l'attività storica, dove partecipano oltre al Cest, il Mitja Cuk e lo Zunami (Anfaas), anche le associazioni provenienti dalla Regione e rappresentate dalle squadre, Giuliano Shultz di Medea, I Colibrilli di San Giorgio di Nogaro, Le Primizie di Cervignano, Il Mosaico di Codroipo e il Cisi di Monfalcone.

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L'ippoterapia: un'attività sportiva riabilitativa con lezioni che comprendono la preparazione del cavallo, la guida accompagnata con palafreniere, la passeggiata tra i boschi e il foraggiamento finale dell'animale.

La canoa: da la possibilità di accedere con facilità ad aree che altrimenti sarebbero difficilmente raggiungibili con altri mezzi o a piedi; favorisce l’integrazione e l’inclusione sociale: l’atleta sperimenta l’emozione d’essere “uguale nell’acqua”, senza aver bisogno della carrozzina o di altri ausili indispensabili per garantire il movimento quotidiano. Può partecipare a competizioni di squadra, consente di entrare in contatto con l’ambiente naturale, di muoversi e divertirsi in ogni dimensione senza dover rinunciare a causa delle limitazioni poste dalla disabilità.

La ginnastica Metodo Pilates: un appuntamento con la ginnastica del sabato mattina. Il corso consiste nel mantenimento della forma fisica e nel modellamento corporale, attraverso una combinazione di esercizi di respirazione, coordinazione, stretching e tonificazione scanditi a tempo di musica. Oltre agli esercizi indicati dall’istruttrice, i ragazzi sono liberi di muoversi come desiderano, trovando così situazioni divertenti e affettuose.

La piscina: L’effetto dell’acqua, oltre ad avere indiscussi e importanti benefici fisiologici, da la possibilità di aumentare e sperimentare una diversa autonomia, allargare le proprie relazioni in un ambiente rilassante in cui le persone sono disponibili ad instaurare rapporti di amicizia, dove il piacere di rivedersi è reale e diventa parte importante del "andare in piscina".

Mare: D'estate s'interrompe la frequenza della piscina e si va tutti al mare.

Progetto “Ospitalità”

Il progetto prevede l'accoglienza solo pomeridiana di un ospite esterno, un giorno alla settimana, da concordare, nella Comunità alloggio di via Valmaura 55, 8° piano. Durante la permanenza all'interno del servizio, andranno progettate linee di intervento personalizzate che, oltre alla fruizione e condivisione del tempo e dello spazio in Comunità, potrebbero prevedere attività ricreative specifiche (escursioni, uscite per commissioni e altro). Un momento importante dell'esperienza sarà la condivisione della cena, necessità ma anche attività quotidiana fortemente socializzante, specifica della vita in Comunità. Al termine del pasto l'ospite sarà riaccompagnato a casa con il mezzo di servizio.

Primo intervento

Un servizio attivo da molti anni, si tratta di una stanza da letto, completamente arredata per due persone nel CSE di Valmaura. Questa risorsa è disponibile ad accogliere per alcuni giorni, un assistito con un operatore, un vero “pronto intervento”, nell’attesa di una soluzione più strutturata e garantita nel tempo, come ad esempio, il modulo respiro. Un servizio che rappresenta una risposta immediata a familiari in difficoltà, possibile, in quanto organizzata con le risorse ottenute dagli otto servizi del CEST. La conoscenza delle storie e delle abitudini, dei nostri assistiti, facilita un intervento rassicurante e di elevata qualità, da trasmettere attraverso un'accurata consegna ad altri operatori, individuati per un modulo respiro. L’organizzazione che è stata proposta ad altre Associazioni simili alla nostra, è diventato un bene comune da condividere a ogni richiesta.

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Progetto “Laboratorio musicale”

Le scuole, i musei, i mercati, i teatri, le sale espositive, i bar e i ristoranti sono luoghi deputati a un processo di integrazione e inserimento degli ospiti dei servizi nel tessuto sociale. Ma può realizzarsi con uguale efficacia anche l'evento contrario e cioè che i centri diurni siano frequentati non solo dalle persone disabili e dagli operatori, ma da una comunità ampia e variegata. Si è quindi pensato a un progetto, sviluppato a medio/lungo termine che possa offrire agli ospiti dei servizi e al territorio modalità di incontro e di divertimento usando come filo conduttore la musica in tutte le forme possibili. Il CEST sta svolgendo alcune attività che hanno alla base la musica, ripensate e arricchite alla luce di questo progetto.

Progetto “Botanica”

Riscopriamo la flora e la fauna del nostro territorio. Dopo l’esperienza positiva nella vacanza estiva di questa estate a Rupingrande, vogliamo proporre un nuovo progetto a lungo termine che approfondisca e permetta di continuare il coinvolgimento dei ragazzi, in attività consumate a contatto di piante e animali, sfruttando le risorse del Carso Triestino e collaborando con alcuni enti presenti sul territorio. Una ricchezza che si trasforma in piccoli impegni, propedeutici alle attività più strutturate, anche pomeridiane, come ad esempio la raccolta del pane avanzato per gli animali, o la semina di piante che verranno in seguito trasferite in luoghi diversi, la raccolta di materiale riciclabile per la produzione di spaventapasseri, e altro ancora.

Formazione - tirocini – stages per istituti scolastici

Alla luce delle richieste di tirocini, pervenuti da alcuni istituti scolastici, si è andato a formalizzare un rapporto di collaborazione con l’Istituto Sandrinelli di Trieste e Istituto Cossar daVinci di Gorizia. Si sono così pianificati gli incontri i calendari, i contatti fra i nostri servizi e gli Istituti richiedenti, in collaborazione con i coordinatori dei servizi e gli insegnanti di riferimento. Uno stage di alcune settimane, con degli studenti ospiti nei nostri servizi, seguendo un programma di attività utile a completare la loro formazione.

Comunicazioni e uso dei media

Al giornale ERBAMATTA, rinnovato e oggi inviato anche per posta elettronica, si è aggiunto il sito www.cest-onlus.com , una “vetrina” per l’Associazione che si fa conoscere oltre i confini degli ambienti dell’assistenza.

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ERBAMATTA

Sedi dei Centri Socio-Educativi Willys Ex Scuola Fabio Filzi Via Caravaggio 6 - tel. 040/567869 Valmaura Via Valmaura 39/1 - tel. 040/822647 S.Vito – San Giacomo

Via del Veltro 63 - tel. 040/945194

C.S.E. “Laboratorio”

Via Paisiello 5/2 - tel. 040/824099

Sedi Comunità Alloggio

Via Valmaura 55/7° - tel. 040/810201 Via Valmaura 55/8° - tel.040/810260 Via del Veltro 63 - tel. 040/944463 Via Valmaura 39/1 - tel. 040/8324705 “Renzo Pessato”

Coordinamento – Sede operativa servizi Via Girolamo Muzio 9 – tel/fax 040/308678

Email: cesterbamatta@gmail.com c/c postale: n° 12093340 c/c bancario: Unicredit Banca spa n° 000005600729

Periodico ERBAMATTA Registrazione Tribunale di Trieste

Numero 684 del 7.4.1986 Registro Periodici

∞ Stampa Stella Trieste

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