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1 Congresso Nazionale - Intersezioni in medicina L’INTESTINO RITROVATO NOVITÀ IN CLINICA E TERAPIA Torino 12 maggio 2013 APPROCCIO ALLE PATOLOGIE INTESTINALI SECONDO IL TERRENO OMEOPATICO Prof. Marco Cappelletti

APPROCCIO ALLE PATOLOGIE INTESTINALI SECONDO IL TERRENO OMEOPATICO Prof. Marco Cappelletti

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1 Congresso Nazionale - Intersezioni in medicina L’INTESTINO RITROVATO NOVITÀ IN CLINICA E TERAPIA Torino 12 maggio 2013. APPROCCIO ALLE PATOLOGIE INTESTINALI SECONDO IL TERRENO OMEOPATICO Prof. Marco Cappelletti. APPROCCIO ALLE PATOLOGIE INTESTINALI SECONDO IL TERRENO OMEOPATICO - PowerPoint PPT Presentation

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1 Congresso Nazionale - Intersezioni in medicina

L’INTESTINO RITROVATO NOVITÀ IN CLINICA E TERAPIA

Torino 12 maggio 2013

APPROCCIO ALLE PATOLOGIE INTESTINALI SECONDO IL TERRENO

OMEOPATICO

Prof. Marco Cappelletti

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APPROCCIO ALLE PATOLOGIE INTESTINALI SECONDO IL TERRENO OMEOPATICO

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L’intestino è una struttura complessa, che riveste un enorme importanza nell’omeostasi dell’organismo umano, perché, oltre a svolgere funzioni digestive e di assorbimento, ricopre un ruolo fondamentale nel sistema immunitario generale, attraverso il GALT, il tessuto reticolo-endoteliale specifico del tubo digerente.

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Secondo una visione olistica dell’uomo, pertanto, la patologia intestinale non coinvolge solamente la sfera digestiva, ma si ripercuote su molti altri organi ed apparati.

Tenue e colon sono parti integranti e fondamentali del tubo digerente, che dobbiamo, però, considerare, sempre, nella sua totalità, dalla bocca all’ano.

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Le cellule che costituiscono il sistema immunitario, responsabili delle risposte che difendono l’organismo dai patogeni, sono concentrate, in massima parte, in strutture linfatiche che si trovano proprio nella membrana basale, o lamina propria, del tratto gastroenterico (gut-associated lymphoid tissue, GALT -TESSUTO LINFOIDE ASSOCIATO ALLA MUCOSA INTESTINALE).

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Il GALT è considerato l’organo immunitario più grande del corpo umano.

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Fanno parte del GALT numerose strutture follicolari, le placche di Peyer, oltre ad aggregati di linfociti T, di antigen presenting cells (APC) e di linfociti B, caratterizzati dalla produzione di IgA (gli anticorpi secretori tipici dell’immunita’ mucosale). Circa l’80% delle cellule produttrici di immunoglobuline sono presenti in questa struttura.

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Il microbiota intestinale (termine che ha ormai sostituito la vecchia denominazione “microflora”) è un ecosistema formato da una pluralita’ di nicchie ecologiche, che ospitano una popolazione batterica formata da numerosissime specie e da un’innumerevole quantita’ di ceppi.

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Questi microrganismi giocano un ruolo di rilievo, anche attraverso le loro attivita’ metaboliche, nell’utilizzazione dei nutrienti assunti con gli alimenti; essi influenzano, inoltre, in modo significativo lo sviluppo ed il funzionamento del sistema immunitario, insieme ad altre importanti funzioni dell’organismo.

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Le principali funzioni del microbiota, ad oggi note, dotate di un effetto favorevole per l’ospite, sono le seguenti: partecipazione alla formazione della

barriera intestinale; resistenza alla colonizzazione da parte

di batteri patogeni; produzione di acidi grassi a catena corta

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produzione di vitamine: specie del gruppo B e K; interazioni con il sistema immunitario di mucosa; degradazione di xenobiotici: grazie a geni in grado

di sintetizzare enzimi ad attivita’ catabolica verso questi composti;

digestione e assorbimento degli alimenti (permettono l’idrolisi di alcuni carboidrati non altrimenti digeribili per l’organismo).

formazione della massa fecale e dei gas intestinali;

produzione di antibiotici naturali e sostanze ad attività antibatterica.

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L’intestino, così inquadrato, entra, a pieno titolo, a far parte delle strutture che giocano un ruolo fondamentale nella PNEI.

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Il più moderno concetto di PNEI, lo possiamo ritrovare, nella concezione hahnemanniana delle “Malattie Croniche” e in quello di “Diatesi” dei suoi seguaci, alcuni dei quali nostri contemporanei.

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“Diatesi” significa predisposizione negativa, tendenza patologica, disordine profondo, alterazione di processi complessi, di linee metaboliche che interessano diversi organi e apparati.

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Proviamo a riassumere sinteticamente, in 10 punti, le caratteristiche più importanti ed identificative delle 4 diatesi principali:

PsoraSicosiLuesinismo Tubercolinismo

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I 10 segni della PSORA (diatesi allergica, reumatica, neuroartritica, pletorico-vascolo-discrasica)

1. Alternanze morbose2. Sequele di soppressioni morbose3. Turbe cutanee4. Turbe della termoregolazione5. Prurito6. Turbe intestinali7. Astenia8. Parassitosi cutanee ed intestinali9. Fame anormale10. Escrezioni maleodoranti

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I 10 segni della SICOSI (diatesi fibroplastica, reumatica II stadio, linfatica, cancerigna)

1. Vaccinazioni ed infezioni ripetute;2. Idee ossessive;3. Aggravamento con l’umidita’;4. Miglioramento con il movimento;5. Ritenzione idrica (cellulite);6. Formazioni tumorali e cistiche;7. Dolori aggravati dall’umido e migliorati dal movimento ;8. Infezioni urogenitali ed orofaringee con secrezioni gialle,

dense e fetide;9. Sudore grasso, vischioso, irritante delle pieghe cutanee,

del viso, dei genitali;10. Pallore del viso in assenza di anemia.

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I 10 segni del LUESINISMO (diatesi mesenchimosica, neuropsicopatica)1. Sifilide negli ascendenti, etilismo, parti prematuri, aborti ripetuti.2. Antecedenti personali: scarlattina, angine ripetute. bambini

nervosi, facili al vomito. ritardo nel parlare o nel camminare. Masturbazione infantile precoce, enuresi, acetonemia, cheloidi.

3. Ritardo mentale, squilibrio nervoso. bambini instabili, impulsivi, impudici, viziosi, insonni.

4. Bisogno di lavarsi continuamene le mani.5. Bisogno di spostare o stropicciare oggetti.6. Aggravamento notturno dei disturbi.7. Aggravamento al mare, miglioramento in montagna.8. Crescita alterata: ritardo o arresto.9. Asimmetria morfologica, iperlassita’ legamentosa.10. Percussione dolorosa delle ossa (sterno, tibia).

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I 10 segni del TUBERCOLINISMO 1. Antecedenti patologici: riniti e rinofaringiti,

bronchiti,broncopolmoniti,pleuriti,adenopatie dell’infanzia, anemie, oligoemia, crescita rapida, amenorrea con pubertà tardiva, geloni.

2. Ipersensibilità nervosa.3. Congestione venosa periferica, acrocianosi, bisogno di aria

fresca.4. Estrema variabilità dei sintomi.5. Tendenza febbrile – febbricole.6. Eliminazioni mucose e sierose.7. Demineralizzazione cellulare.8. Dimagramento, disidratazione, decalcificazione.9. Freddolosità10. Costipazione.

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In ciascuna “Diatesi” questo disordine, si manifesterà con segni, caratteristiche e connotazioni anatomo-isto-patologiche diverse e peculiari del quadro diatesico.

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Nella psora (auto- ed etero-intossicazione) prevarrà l’alterazione mucosa, con le caratteristiche dell’infiammazione “eliminatoria”. Vi saranno alternanze morbose, in un terreno che possiamo definire “tendenzialmente allergico” e la patologia intestinale si alternerà frequentemente con quella cutanea.

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In questo senso, si capisce come, in un soggetto psorico, episodi diarroici ricorrenti possano ricondursi ad una forma di “eliminazione tossinica” che vicariano le vie di drenaggio abituali in qualche modo inefficienti, intasate, deficitarie.

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Il terreno psorico, inoltre, determina una condizione favorevole per le colonizzazioni parassitarie (elmintiasi intestinali, ossiuriasi). Famiglie intere ne soffrono, mentre altre ne sono esenti, perché si tratta di una predisposizione diatesica e solo il “rimedio di fondo antidiatesico” risolve il problema: non ci sono antielmintici che tengano!!

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Nella sicosi (reticoloendoteliosi cronica), in una prima fase, l’alterata funzione del GALT determina processi infiammatori cronici della mucosa, su base infettiva, con secrezioni muco-purulente, tipiche della diatesi, che si associano a simili manifestazioni recidivanti dell’apparato uro-genitale e delle prime vie aeree.

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In uno stadio successivo, la progressione negativa della sicosi condurrà all’espressione più caratteristica e conosciuta di questo miasma: la cosiddetta fase iper-produttiva (ipertrofico-iperplastica), con la comparsa di neoformazioni adenomatose e cistiche.

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L’uso di farmaci, soprattutto di alcune categorie, come cortisonici, antibiotici, estroprogestinici e antiblastici accelererà notevolmente questo processo, il passaggio, cioè, dalla fase infettivo/infiammatoria (mucosite) a quella costruttiva (ipertrofia/iperplasia).

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Caratteristica del luesinismo è la lesione ulcerativa, con evoluzione in sclerosi, frequentemente su base autoimmune (auto- ed etero-lesionismo). In questa diatesi possiamo collocare, senza esitazione, le coliti ulcerative e la RCU, che fanno parte di quella grande famiglia, conosciuta oggi come IBD, ad eziologia autoimmunitaria, a cui appartiene anche il M. di Chron.

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Rimedi anti-luesinici, che comprendano, nella loro patogenesi, l’ulcerazione, come conseguenza del processo infiammatorio, saranno utili in questo gruppo di malattie.

Da non sottovalutare, infine, nel luesinico la meiopragia del tessuto elastico, che condurrà, a volte, già in età giovanile, alla presenza di dilatazioni diverticolari del grosso intestino e alle loro complicanze.

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Il tubercolinismo, la quarta diatesi, individuata dalla Scuola Francese come entità nosologica a se stante, è caratterizzata, nella sua evoluzione, da due tappe successive:

quella umorale o epaticaquella linfoghiandolare

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Nella prima avremo turbe digestive per insufficienza epatica, lingua patinosa, con episodi di vomito e diarrea durante gli attacchi febbrili.

Nella seconda, la tappa linfoghiandolare, i pazienti presenteranno infiammazioni a carico di strutture linforeticolari, appendicite, polimicroadenopatie generalizzate, con dimagrimento e apiressia.

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In entrambi i casi, comunque, risulta evidente, che in modi diversi, il tubo digerente risulta coinvolto ed, in particolare, il piccolo e grosso intestino.

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SULPHUR: appetito scarso e molta sete; desiderio smoderato di dolciumi e alcoolici. Disgusto per il latte e le uova che vengono digerite con difficoltà. Diarrea impellente al mattino, al risveglio, con feci, muco e costante tenesmo.

TERAPIA ANTIDIATESICA PSORA

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NUX VOMICA: eruttazioni e flatulenze abbondanti dopo i pasti. Fegato ipertrofico, dolente alla palpazione. Coliche addominali che migliorano con il riposo e “duplicato corpore”. Stitichezza con stimolo frequente, ma inefficace all’evacuazione. Emorroidi interne, con dolori pungenti e brucianti, migliorati da applicazioni fredde; frequente sanguinamento.

TERAPIA ANTIDIATESICA PSORA

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GRAPHITES: eruttazioni e flatulenze abbondanti e offensive. Avversione alla carne, pesce, dolci e uova crude. Fegato duro, ipertrofico, dolente e con senso di pesantezza. Stitichezza con feci larghe, dure, ricoperte da strie di muco. Emorroidi dolenti brucianti, con ragadi anali, peggio dopo la defecazione.

TERAPIA ANTIDIATESICA PSORA

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NATRUM SULPH.: avversione al pane, carne e pesce. Fegato ipertrofico, dolente e con senso di pesantezza all’ipocondrio destro. Diarrea mattutina, specialmente dopo la prima colazione, con feci a getto, verdastre e abbondanti flatulenze, peggio col tempo umido e piovoso.

TERAPIA ANTIDIATESICA SICOSI

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THUYA: addome disteso, con borborigmi, abbondanti flatulenze e grandi macchie di color epatico. Stitichezza con feci che, parzialmente espulse, risalgono nel retto.

TERAPIA ANTIDIATESICA SICOSI

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MERCURIUS SOL.: diarrea acquosa, verdastra, con dolore e intenso tenesmo rettale, peggio di notte. Muco e sangue. Dissenteria batterica o parassitaria.

TERAPIA ANTIDIATESICA LUESINISMO

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ARGENTUM NITR.: anoressia frequente con nausea. Desiderio marcato di cibi dolci e zucchero, che aggravano, producendo acidità e flatulenze. Eruttazioni che arrecano momentaneo sollievo. Ulcera gastro-duodenale, con dolore bruciante, localizzato, con sensazione di “scheggia”. Diarrea dopo abuso di alcool e dolci o zucchero. Feci verdi e acquose, subito dopo aver mangiato e bevuto.

TERAPIA ANTIDIATESICA LUESINISMO

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CALCAREA PHOSPHORICA: appetito capriccioso con desiderio marcato di cibi piccanti e salati. Avversione alle uova crude, al latte e latticini. Fame vorace intorno alle 16.00, soprattutto nei ragazzi. Vuoto gastrico assai frequente con eruttazioni e pirosi. Diarrea verdastra, dopo bevande fredde o dopo aver bevuto latte o mangiato latticini. Emorroidi procidenti, sanguinanti, che migliorano con il caldo e stando a letto.

TERAPIA ANTIDIATESICA TUBERCOLINISMO

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PULSATILLA: desiderio di cibi acidi, gelati, frutta e dolci che aggravano. Dispepsie, soprattutto in seguito ad ingestione di carni grasse (suino), che generalmente non piacciono, con vomito, acre, peggio la sera e di notte. Diarrea, acquosa, verdastra, alternata a stitichezza, con feci grandi e dure, comunque sempre assai variabili, peggio dopo frutta e gelato. Emorroidi, con dolori e prurito, che aggravano la sera, coricandosi.

TERAPIA ANTIDIATESICA TUBERCOLINISMO

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IL GIGANTE BUONO

Baobab o Adansonia Digitata, per le sue molteplici proprieta’ e

chiamato il “Gigante buono”,infatti contribuisce a

riequilibrare le principali funzioni dell’organismo, regalando

benessere ed energia (attivita’ Prebiotica).

UNA NOVITA’ TERAPEUTICA IL BAOBAB

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Baobab: il Gigante buono

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BAOBAB

La polpa ha attivita’ Antipiretica, Analgesica e Antidiarroica. CONTIENE:Vitamine A ,C, B1, B2, PP e B6.Minerali: Calcio, Potassio, Fosforo,

Sodio, Magnesio, Zinco, Ferro, Manganese e Rame.

Aminoacidi: Prolina, Istidina, Leucina, Lisina, Arginina, Isoleucina, Metionina, Cisteina, Fenilalanina, Acido Glutammico, Valina, Treonina, Tirosina e Triptofano. E’ un potente ricostituente.

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Baobab La polpa di Baobab ha

un’attività prebiotica specifica, consente di migliorare la vitalità dei batteri probiotici introdotti con la dieta o integrazione e di quelli già presenti; ciò fa sì che ci possa essere una colonizzazione efficace a discapito di ceppi batterici patogeni.

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Baobab Essendo ricco di protidi,

glucidi, vitamine, sali minerali, mucillagini, tannini e altri principi attivi quali pectine e acido citrico trova ottimi risultati nel rachitismo e esplica un’importante azione antidissenterica e antinfiammatoria.

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Baobab La polpa di Baobab interviene,

inoltre, sull’intestino mediante meccanismi neurologici. L’effetto neurotropo osservato è dato da un’azione sui recettori colinergici della muscolatura enterica, provocando una diminuzione degli spasmi causati dall’acetilcolina (effetto spasmolitico).

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Baobab Il Baobab interviene nei disturbi

gastrici quali, dispepsie, gastriti, intolleranze alimentari, grazie al suo elevato tasso di mucillaggini che vanno a riequilibrare il pH dello stomaco proteggendo le mucose. Assunto con regolarità migliora la digeribilità degli alimenti ed evita gonfiori addominali e la fermentazione dopo i pasti.

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Baobab Le fibre contenute nella polpa del

frutto di Baobab aiutano ad aumentare la massa fecale e la peristalsi.

Le fibre di Baobab inibiscono l’assorbimento del colesterolo, dei trigliceridi e degli zuccheri semplici. Per questo è consigliato in caso di ipercolesterolemia e diabete non insulino-dipendente.

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Baobab Il Baobab è dotato di attività

antiinfiammatoria, analgesica e antipiretica paragonabile all’acido acetilsalicilico.

Quest’attività è da imputare alla presenza nell’estratto acquoso della polpa di steroli, saponine e triterpeni.

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Baobab

La polpa di Baobab e le fibre contenute nel frutto, essendo ricchi di antiossidanti, sono utili sia per il mantenimento dello stato di benessere che come coadiuvanti nel trattamento di condizioni di stress ossidativo come quelle che si riscontrano in fumatori, soggetti sottoposti ad intenso esercizio fisico o affetti da patologie in cui i radicali liberi giocano un ruolo rilevante nel mantenimento della eziopatogenesi della malattia.

Esercita questa azione grazie alla presenza di fibre solubili e insolubili, di microelementi, glucidi, la provitamina A e la vitamina C.

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Baobab Inoltre, gli aminoacidi e le

vitamine contenute nella polpa del Baobab ne fanno un ottimo ricostituente, utile in caso di stanchezza e affaticamento cronico o stress prolungato. Infine, poiché contiene vitamina PP contribuisce a migliorare il tono dell’umore quando alla stanchezza si associano tristezza, mancanza di motivazione e depressione.

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE