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36 LUGLIO-AGOSTO 2010 • AUTOMAZIONE OGGI 337
AOautomazioneoggi attualità
“I nostri associati ci segnala-
no dati che ci fanno ipo-
tizzare una crescita del
mercato nel primo trimestre 2010 into-
no al 20% rispetto allo stesso periodo
dell’anno precedente” esordisce
Roberto Maietti, presidente di Anie-
Assoautomazione, associazione che
nell’ambito di Confindustria raggrup-
pa le principali aziende attive nel com-
parto dell’automa-
zione industriale,
telecontrollo e super-
visione dei gruppi di
continuità, un settore
di mercato che com-
plessivamente vale
circa 4 miliardi di
euro. “Finalmente i
segnali positivi si
sono trasformati in
attività concrete”
aggiunge Maietti
“grazie a una decisa
ripresa della doman-
da trainata da alcuni mercati interna-
zionali, anche se naturalmente servirà
ancora parecchio tempo per tornare ai
livelli precedenti alla più grande crisi
congiunturale mai verificatasi. Questi
segnali di ripresa hanno dato comun-
que grande fiducia e sono di stimolo
alle nostre aziende associate che, pur
tra tutte le difficoltà, non hanno mai
smesso di investire e progettare il pro-
prio futuro.”
I settori a maggiorcrescitaIn particolare, sono migliorati in
maniera più rilevante i dati relativi alle
vendite di componenti e sistemi di
automazione destinati ai produttori di
macchine per il packaging, soprattutto
nel settore alimentare, nell’industria
della plastica e in quella del legno;
invece continuano a soffrire i settori
legati all’industria ‘pe -
san te’ della lavorazione
dei metalli e alle mac-
chine utensili. Tra i set-
tori rappresentati da
Assoautomazione cre-
scono anche quei com-
parti legati a commesse
pubbliche di medio-
lunga durata, come i
sistemi per il telecon-
trollo delle reti di pub-
blica utilità (energia,
acqua, gas), che già nel
2009 avevano risentito
meno della crisi econo-
mica e i comparti con una importante
quota di fatturato legata ai servizi
(software e manutenzione), come i
costruttori di UPS. Anche per quanto
riguarda gli azionamenti elettrici (con-
vertitori in corrente continua, alternata
e servoazionamenti), che nel 2009
avevano fatto segnare un -37% gli
ordinativi e il fatturato sono in netta
ripresa, nell’ordine del 20%, non-
ostante gli utenti finali non abbiano
ancora sfruttato appieno gli sconti
all’acquisto di azionamenti previsti
nella legge finanziaria e nel recente
decreto incentivi di aprile.
Aggiunge Maietti: “In prospettiva i
costruttori italiani di macchine, la
maggior parte dei quali ha una forte
propensione all’esportazione, potreb-
bero essere favoriti dal presumibile
ridimensionamento del
valore dell’euro che
potrebbe renderli più
competitivi all’estero
sul fattore prezzo. E a
proposito di prezzi, al
momento si sta verifi-
cando una situazione
per certi versi parados-
sale, frutto dei forse
troppi drastici tagli agli
investimenti effettuati
dai produttori di compo-
nenti elettronici durante
la fase più acuta della
crisi. Attualmente alcu-
ne aziende produttrici di componenti
e sistemi di controllo per l’automazio-
ne, che per loro fortuna vedono una
ripresa della domanda, devono affron-
tare una situazione di scarsa disponi-
bilità di alcuni componenti elettronici
indispensabili, che provoca un’inevi-
tabile tensione sui prezzi e qualche
imprevisto allungamento dei tempi di
consegna.”
Le associazioni di categoria dell’automazionee della componentistica fanno il punto sullasituazione del mercato: l’ottimismo è il sentimento prevalente
STEFANO CAZZANI
Giorgio Beretta, presidente di Assofluid
Roberto Maietti, presidente di Anie-Assoautomazione
Segni di ripresa
AOautomazioneoggi attualità
Ripartono oleodinamica e pneumaticaGiorgio Beretta, presidente di Asso -fluid, associazione che rappresenta glioperatori del settore della potenza flui-da, conferma i segnali di una ripresaeconomica per la filiera dell’oleoi-draulica e della pneumatica. Sono datirilevanti che riflettono l’andamentodei mercati di sbocco che è, in buonaparte, quello dei produttori dimacchine utensili e movimentoterra, per l’imballaggio e la pro-duzione. Dopo una chiusura for-temente negativa nel 2009, conperdite comprese tra il 40% e il50% rispetto all’anno precedente,i dati relativi al primo trimestre2010 riportano un incremento delfatturato a doppia cifra e unmiglioramento ancora piùapprezzabile degli ordinativi. Inparticolare, nel settore oleoidrau-lico, che nel 2009 aveva registra-to un calo del fatturato di circa il50%, complessivamente nelprimo trimestre la produzionenazionale è cresciuta del 16% egli ordini del 117,4%. La pneu-matica, reduce dal -39% circa del2009, registra nel primo trimestredi quest’anno un +44,1% (ordini+68,5%). Come osserva Beretta:“le prospettive per il 2010 sonosicuramente migliori di quelledell’anno passato, anche se è dif-ficile pronosticare dei tassi certidi crescita. Comunque i primi tremesi di quest’anno registranoaumenti sostanziali, ovviamentecalcolati partendo dai bassi livellidi inizio 2009. Dai dati attual-mente a disposizione si può sti-mare un deciso incremento dellaproduzione nazionale trascinatadall’export, sia a livello di fattura-to sia di ordini, mentre il mercatointerno soffre ancora un po’ lasituazione congiunturale. La sfidaper le aziende italiane del nostrosettore sarà quella di migliorare lapresenza sui mercati internazio-nali, in particolare quelli dei paesiemergenti, sfruttando quella tec-nologia e competenza che ci è giàriconosciuta in tutto il mondo.
Infatti, la tanto sventolata minaccia deiproduttori cinesi nel nostro settore fada contraltare all’enorme opportunitàofferta ai produttori italiani di penetra-re un mercato di enormi dimensioni,certamente non semplice da affrontare,ma che può dare grandi soddisfazioni.La sfida per la nostra associazione eper l’intero sistema paese è quindi diaiutare le aziende del comparto, moltedelle quali di dimensioni medio-picco-
le, a cogliere le opportunità offerte tra-mite una presenza internazionale coor-dinata che sappia valorizzare la tecno-logia e la flessibilità delle quali andia-mo fieri e che ci hanno sempre aiutatoad avere successo nel nostro settore diriferimento.” ■
[email protected] n. 17
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38 LUGLIO-AGOSTO 2010 • AUTOMAZIONE OGGI 337
AOautomazioneoggi attualità
S i chiama IoT, Internet of
Things, e si sta prepotente-
mente imponendo quale
fenomeno di maggiore spicco e a più
alto potenziale di crescita nella
nascente ‘galassia’ del Web 3.0: è il
mondo della comunicazione tra mac-
chine, l’‘Internet delle cose’. Così, a
poca distanza dall’esplosione dei
social network, che hanno amplificato
i contatti fra persone, ecco arrivare,
alla velocità tipica dei nuovi media, i
‘social object’, oggetti ‘sociali’ in
grado di interagire e connettersi alle
reti globali. E in questo ‘universo
delle cose’ non vi è più solo interazio-
ne uomo-macchina, bensì ‘machine-
to-machine’ (m2m), da macchina a
macchina, realizzata non solo con PC
e cellulari, bensì verso oggetti di ogni
sorta, in grado di comunicare tra loro
o con gli esseri umani, connessi a una
rete sempre più pervasiva che ‘circon-
da’ l’uomo, generando un’immensa
mole di dati sui quali si possono
costruire innumerevoli servizi innova-
tivi. Secondo alcune importanti socie-
tà di ricerca, il numero di connessioni
cellulari m2m triplicherà nei prossimi
cinque anni, per arrivare a più di 200
milioni nel 2014, con il conseguente
aumento degli investimenti da parte
delle aziende del comparto. Gli attua-
li trend di sviluppo nel mondo m2m si
giocano sulla sinergia sempre più
spinta tra mondo delle telecomunica-
zioni e dell’Information Technology,
fino a includere le reti di campo e di
fabbrica, network di sensori wireless e
wired, attraverso diverse tipologie di
standard e protocolli capaci di dialo-
gare fra loro, con impieghi in ambiti
variegati, dal controllo remoto alla
gestione a distanza in segmenti fra
loro differenti, spaziando dalle ven-
ding machine alla building automa-
tion, dal remote metering alla power
generation, fino a soluzioni per la
sicurezza e la sanità.
A fare il punto sulla situazione sono
valsi alcuni interventi in seno alla IX
edizione del convegno “m2m Forum
2010”, organizzato da Wireless,durante il quale analisti di mercato ed
Durante il convegno “m2m Forum 2010”esperti e analisti di settore hanno illustratocome l’esplosivo fenomeno della rete deglioggetti coinvolgerà presto tutti noi
ILARIA DE POLI
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39LUGLIO-AGOSTO 2010 • AUTOMAZIONE OGGI 337
AOautomazioneoggi attualità
esponenti di differenti aziende coin-
volte nella filiera dell’m2m hanno
avuto modo di dare un quadro com-
pleto dell’andamento del settore, delle
sue prospettive e del suo probabile
impatto sulla vita di tutti noi.
Dove stiamo andandoLe applicazioni legate all’utilizzo
delle soluzioni m2m sono variegate e
molto verticali. “In Europa il segmen-
to più maturo si rivolge alla gestione
delle flotte, nel campo dei trasporti e
della logistica, ad esempio per il con-
trollo del consumo di carburante o per
la diagnostica dei veicoli o la loro
localizzazione, anche ai fini di un
aumento della sicurezza sia degli
autotrasportatori, sia del carico” ha
sottolineato Daniela Rao, TLC
research director di IDC Italia.
“Vengono poi le soluzioni di meter
reading, servizio di cui si avvale circa
il 10 per cento dei contatori in Europa,
seguito dall’ambito degli allarmi e
della sorveglianza degli edifici, non-
ché della sicurezza attiva, per garanti-
re la continuità degli apparati e il back
up. Infine, un’area consolidata è quel-
la dell’Rfid in ambito manufacturing
come anche a livello di healthcare”.
Un ulteriore settore d’interesse con-
cerne il monitoraggio e il controllo
degli accessi, nonché i sistemi di
pagamento: “Quelli del residenziale o
delle safety car sono altri ambiti di
sicuro appeal ma ancora da sviluppa-
re, dove occorre prima risolvere alcu-
ni nodi tecnologici” ha proseguito
Rao. Per quanto concerne gli ‘attori’
in gioco, la filiera dell’m2m ne conta
almeno tre: i fornitori di hardware e
componenti, interfacce e soluzioni
tecnologiche; gli operatori che gesti-
scono le reti, le quali fanno da tramite
per veicolare il traffico dati e sms;
infine, gli addetti ai servizi, che si
occupano dall’integrazione all’instal-
lazione degli apparati, dallo sviluppo
alla progettazione e manutenzione
degli stessi. “Ai primi è legata la solu-
zione di alcuni punti essenziali a livel-
lo tecnologico che consentiranno il
futuro sviluppo dell’m2m, ossia come
garantire l’affidabilità dei sistemi,
creando quindi negli utenti maggiore
propensione al loro impiego” ha sotto-
lineato Rao. “È ad esempio fonda-
mentale garantire la continuità del ser-
vizio, per convincere l’utenza a imple-
mentare una soluzione m2m, dove
non sempre in Italia la copertura di
rete è assicurata in ogni momento e in
ogni punto del territorio. Un altro
nodo riguarda la garanzia di confor-
mità delle soluzioni legacy attualmen-
te sviluppate internamente alle azien-
de con gli apparati che verranno rea-
lizzati in futuro, a protezione degli
investimenti effettuati”. Le pubbliche
amministrazioni, poi, sono molto sen-
sibili alla tematiche di disaster reco-
very, gestione dell’energia e back up.
“Un deterrente allo sviluppo è sicura-
mente l’attuale situazione economica.
Da un lato, infatti, utility e telco sono
chiamate a curare con maggiore
accortezza le questioni inerenti
all’ambiente, dall’altro, sul lato profit-
ti, i ritorni risultano ancora piuttosto
contenuti a fronte degli investimenti
da compiersi, proprio quando il mer-
cato manca di liquidità” ha proseguito
Rao. “Inoltre, la mancanza di sicurez-
za nella protezione dell’investimento
tecnologico crea forti dubbi negli
amministratori nella scelta della solu-
zione migliore”.
Nell’ambito della consumer electro-
nics le vendite in crescita di
soluzioni per la connessione in
rete è confortante; rimane però
dalla parte dei vendor come
degli utenti di TLC una notevo-
le incertezza su quale sarà la
‘killer application’ di questo
mercato e quali le modalità di
pagamento da utilizzare, certa-
mente non più legate al consu-
mo di banda o al volume del
traffico dati, fattori che per la
machine-to-machine rimangono piut-
tosto contenuti. “L’area forse più
pronta al cambiamento è legata
all’ambito alarming&building servi-
ce, dove l’offerta però dovrebbe
potersi ‘spalmare’ su aree residenziali
più ampie del singolo appartamento,
come del resto è già avvenuto in altri
Paesi. In Spagna, ad esempio, interi
edifici residenziali vengono serviti da
uno stesso soggetto, che fornisce i ser-
vizi di sicurezza e sorveglianza.
“Occorre porsi in una nuova prospet-
tiva e guardare al mercato con occhi
rinnovati per poter trarre vantaggio da
questo business nascente, dove, al
momento, i grandi operatori di TLC
non sono interessati a proporsi come
fornitori di servizi” ritiene Rao. “Un
gruppo di fondamentale importanza in
questo mercato, dove ancora non sono
definiti né leader, né ruoli, saranno gli
MMO (operatori mobili specializzati
in m2m), che copriranno il ruolo di
‘abilitatori’ e costruttori di piattafor-
me di gestione di nuovi servizi, fra i
quali si creeranno sempre più part-
nership e alleanze”.
Infine, è fondamentale secondo la
ricercatrice di IDC, per operare nella
filiera, adottare un approccio multitec-
nologico, in quanto la tipologia delle
applicazioni coinvolge un numero
variegato di ambiti operativi, sui quali
un unico soggetto difficilmente può
aver maturato internamente, oltre che
differenti tecnologie, non solo GSM,
bensì Gprs, GPS, Bluetooth, Rfid,
Zigbee, Wifi ecc. Da qui, dunque,
viene un ulteriore invito alla realizza-
zione di ‘connubi’ strategici fra realtà
attive in segmenti differenti. ■
[email protected] Italia n. 19
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40 LUGLIO-AGOSTO 2010 • AUTOMAZIONE OGGI 337
L’Ufficio Federale dei
Trasporti (UFT) svizzero
ha reso noto come i ‘grandi
progetti ferroviari’ abbiano registrato
buoni risultati anche nel 2009, non-
ostante la difficile congiuntura finan-
ziaria. Le previsioni relative ai tempi
di costruzione e ai costi per la Nfta
(Nuova ferrovia transalpina) sono
rimaste invariate, così come quelle
relative ai raccordi alla rete europea
ad alta velocità e al risanamento foni-
co della rete ferroviaria confederale.
L’equipaggiamento delle tratte ferro-
viarie esistenti con il sistema di con-
trollo Etcs e i lavori conclusivi di
Ferrovia 2000 procedono anch’esse
secondo i piani.
Il punto sulla NftaSolo qualche anno fa sarebbe stato
difficile immaginare un’Europa dove i
treni fossero alternativi agli aerei;
oggi invece la rete ferroviaria ad alta
velocità si sta ormai ramificando in
tutto il Vecchio Continente. Il traspor-
to ferroviario offre indubbi vantaggi,
ad esempio le stazioni al contrario
degli aeroporti si trovano generalmen-
te nel centro delle città, per cui non è
necessario calcolare tempi supple-
mentari per il check-in o per raggiun-
gere la destinazione finale del viaggio.
“Der Kluge reist im Zuge”, letteral-
mente “Il furbo viaggia in treno”,
diceva uno slogan pubblicitario delle
FFS (Ferrovie Federali Svizzere)
degli anni ’50, valido tuttora. Milioni
di passeggeri ogni anno dimostrano di
gradire questo mezzo
di trasporto, che per-
mette di evitare
ingorghi stradali, di
leggere il giornale o,
più semplicemente,
di ammirare il pae-
saggio senza il pen-
siero della guida.
La cosiddetta Nuova
ferrovia trasversale
alpina, voluta dalla
Confederazione per
soddisfare il crescen-
te bisogno di mobili-
tà, permetterà di
accorciare le distanze
tra nord e sud Europa
Dato che ‘non è mai tardi per imparare’, facciamo tesoro di come l’efficienza elveticasia riuscita a ottenere grandi risultati in ambito ferroviario
PAOLA REDILI
Nel tubo est del comparto di Faido (galleria del SanGottardo) i minatori si stanno avvicinando al puntodi abbattimento dell’ultimo diaframma della galleria
Opere di impermeabilizzazione per l’anello internodella galleria del San Gottardo
La Svizzera vasu rotaia
AOautomazioneoggi attualità
41LUGLIO-AGOSTO 2010 • AUTOMAZIONE OGGI 337
AOautomazioneoggi attualità
grazie a collegamenti
ferroviari veloci.
Elementi centrali del
progetto sono le due
gallerie di base attra-
verso il San Gottardo
(57 km) e il Lötschberg
(34,6 km), realizzate
direttamente ai piedi
delle due montagne (da
qui l’espressione ‘gal-
leria di base’) per offri-
re un percorso piano,
con poche salite e
discese. Nello specifi-
co, la galleria del
Lötschberg, inaugurata
il 9 dicembre 2007,
permette di accorciare
la durata del viaggio tra
Zurigo e il Vallese da due a un’ora. È
inoltre iniziata la costruzione della
galleria di base del Ceneri, con il por-
tale Vigana a sud di Bellinzona e il
portale di Vezia a nord di Lugano.
Sulla nuova rete ferroviaria, inoltre,
possono circolare i treni ad alta velo-
cità di altri Paesi, come il francese
TGV e il tedesco ICE. Una delle fun-
zioni importanti della Ntfa resta poi il
trasporto delle merci; infatti in futuro
la Svizzera vorrebbe trasferire il 90
per cento del trasporto merci dalla
strada alla rotaia.
Per quanto concerne i lavori di costru-
zione della Nfta, nel 2009 sono stati
compiuti grandi passi avanti, tanto che
a fine anno risultavano già scavati
141,8 chilometri del sistema di cuni-
coli della galleria del
San Gottardo, corri-
spondenti al 93,4 per
cento dei 151,8 chilo-
metri totali. Sono
andati avanti secondo
i piani anche i lavori
alla galleria del
Monte Ceneri; l’aper-
tura della galleria di
base del San Gottardo
è prevista per il 2017,
quella del Monte
Ceneri per il 2019.
Rispetto all’anno
scorso, le previsioni
per i costi e i tempi
per la costruzione
della Nfta sono rima-
sti invariati: l’UFT prevede costi fina-
li pari a 18,7 miliardi di franchi (stato
dei prezzi 1998), senza esaurire il cre-
dito d’impegno attivato pari a 19,1
miliardi. Per quanto concerne la galle-
ria di base del Lötschberg, dal
momento dell’apertura sono transitati
circa 63.500 treni; il tasso di utilizzo
si è attestato al 77 per cento, con un
grado di affidabilità dell’infrastruttura
superiore al 99 per cento.
Durante lo scorso anno sono emersi
importanti sviluppi nel progetto di
raccordo della Svizzera orientale e
occidentale alla Rete ad Alta Velocità
(RAV) europea: a fine anno, poi, verrà
messa in esercizio la tratta veloce tra
Ginevra e Parigi, che porterà il tempo
di percorrenza a poco più di 3 ore.
“La rete dei trasportipubblici va mantenuta inbuono stato e potenziatain modo mirato (…).Entrambi, manutenzionee potenziamento, sononecessari” Max Friedli,direttore UFT
Passaggio al sistema Ects entro il 2017Oltre al rapporto sullo stato dei lavori dei progetti finanziati tramite il fondo FTP, l’UFT ha pubblicato un rapporto rela-tivo al sistema europeo di segnalazione e di protezione automatica dei treni Etcs (European train control system). Inparticolare, il sistema Etcs Level 2, installato sulla nuova tratta tra Mattstetten e Rothrist e nella galleria di base delLötschberg, permette di far circolare i treni con tempi di successione più brevi e a velocità più elevate, pur aumentan-do il livello di sicurezza. Rappresenta inoltre la base per realizzare l’interoperabilità tra le ferrovie europee. In Svizzera,a fine 2009, erano operativi 600 locomotive, veicoli di comando e treni automotori equipaggiati con il sistema Etcs.Una versione della soluzione che consente una velocità massima di 160 km/h (Etcs Level 1, limited superversion) verràapplicata su tutta la rete svizzera a scartamento normale, dopo l’introduzione del sistema stesso sulla tratta traMattstetten e Rothrist e nella galleria di base del Lötschberg. L’infrastruttura ferroviaria sarà adeguata a partire dal2013, dapprima sugli assi per il traffico merci, lungo le tratte di montagna del Lötschberg e del San Gottardo (entro il2015), in seguito sul resto della rete (entro il 2017).
Galleria del San Gottardo: fondovalle urano con vista verso sud
L’autostrada viaggianteRallentamenti, inquinamento, inci-denti: perché mai gli autotrasportatorivogliono attraversare la Svizzera? Laposizione, proprio al centro dell’Euro -pa Occidentale, condanna la Confe -derazione a essere un ‘Paese di trans-ito’, con l’aggravante di un territoriomontagnoso, che limita le zone adattealla costruzione di strade. Per questola Svizzera ha investito molto in ter-mini monetari e pratici per favorire iltrasferimento del trasporto merci dallastrada alla ferrovia. Nel 2007 la quotadi merci pesanti trasportate su rotaiaattraverso le Alpi ammontava al 64per cento, a differenza di Francia eAustria dove la gran parte delle merciviene trasportata su gomma. Il proget-to ‘autostrada viaggiante’ è il prose-guimento di questa politica che, conun’unica tratta ferroviaria, daFriburgo in Germania meridionale, aNovara nel nord d’Italia, permette acamion o autoarticolati di attraversarela Svizzera senza posare mai le ruotesulla strada. Prima dell’introduzione di questosistema di trasporto nel 2001, funecessario modificare le gallerie delLötschberg e del Sempione, allargarei ponti e abbassare i pianali di caricodelle carrozze per il trasporto deicamion. Oggi, l’autostrada viaggiante
può essere utilizzata da veicoli da tra-sporto con un peso massimo di 44tonnellate; l’altezza nelle gallerie ècalcolata in modo preciso e in alcunicasi si rende necessario sgonfiare glipneumatici dei camion per permettereil passaggio.La capacità del servizio è aumentatacontinuamente nel corso degli anni.Nel 2003 era di 105.000 camion,mentre con l’apertura della galleria dibase del Lötschberg nel 2007 la capa-cità è diventata di 350.000 veicolipesanti. Ci vogliono 8-9 ore per coprire il tra-gitto da Friburgo a Novara. La mag-gior parte del traffico transita di nottee gli autisti viaggiano in vagoni lettosullo stesso treno. Questo sistemarende la linea doppiamente attrattiva:non è solo il modo più veloce di com-piere il viaggio, ma il tempo trascorsoviaggiando è considerato di riposo egli autisti possono quindi riprendere illavoro nel momento stesso in cuiscendono dal treno, senza dovereeffettuare le pause obbligatorie perlegge. Anche il tempo necessario alleprocedure doganali viene eliminato,poiché le merci viaggiano direttamen-te da una nazione dell’UE all’altrasenza interruzioni. ■
Sintesi del rapporto sullo stato dei lavori
della Nfta 2009 II
LUGLIO-AGOSTO 2010 • AUTOMAZIONE OGGI 337
Fresatrice high techLo scavo del tubo ovest tra Amsteg ed Erstfeld è stato completato in temporecord grazie all’impiego di una fresatrice di ultima generazione, che ha per-messo di scavare e consolidare fino a 56 m di roccia in una sola giornata.In 18 mesi la fresatrice ha scavato undici chilometri di galleria composti dauna roccia dura, grazie a un’enorme testa di acciaio che ruota alla velocitàdi due-tre giri al minuto. La testa rotante può avere un diametro di 9,5 m e,a seconda del tipo di roccia, può essere equipaggiata di vari utensili diabbattimento e di sgombero. I pezzi di roccia, detti anche ‘chip’ per la loroforma piatta a disco, cadono sul nastro trasportatore e vengono portatiall’esterno della galleria. Quando la testa rotante avanza, iniziano anche ilavori nella parte posteriore della macchina, lunga 400 m, per assicurare lepareti della galleria con ancoraggi, maglie metalliche e calcestruzzo spruz-zato. La macchina può funzionare 16 ore al giorno. Per pilotare e controlla-re tutti i processi di lavoro servono solo dieci minatori.
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