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AZIENDA: I I.C. “V. VENETO” UBICAZIONE: COMUNE DI LENTINI (SIRACUSA) DATORE DI LAVORO DOTT.SSA VALENTINA LOMBARDO RESP. SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE ARCH S. VIRZI’ MEDICO COMPETENTE ANDREA MARCONI R.L.S. INSEGN. LILIANA GIANCOTTI

AZIENDA: I I.C. “V. VENETO” · 2020. 9. 18. · AZIENDA: I I.C. “V. VENETO ... Il datore di laoro ha l’o ligo di informare i laoratori ira i rishi onnessi allo solgimento

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  • AZIENDA: I I.C. “V. VENETO”

    UBICAZIONE: COMUNE DI LENTINI (SIRACUSA)

    DATORE DI LAVORO DOTT.SSA VALENTINA LOMBARDO

    RESP. SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE

    ARCH S. VIRZI’

    MEDICO COMPETENTE ANDREA MARCONI

    R.L.S. INSEGN. LILIANA GIANCOTTI

  • GESTIONE EMERGENZA AGENTE BIOLOGICO CORONAVIRUS

    TABELLA REVISIONI DEL DOCUMENTO

    REVISIONE DATA DESCRIZIONE ELABORATO APPROVATO

    PRIMA

    EMISSIONE

    ARCH. VIRZI’ D.S./RLS

  • SCOPO

    Il presente documento ha lo scopo di individuare i protocolli di sicurezza anti-contagio, necessari

    per contenere e contrastare la diffusione del virus COVID19 negli ambienti di lavoro del 1° Istituto

    Comprensivo V. Veneto di Lentini. Tali obiettivi vengono raggiunti mediante azioni di prevenzione

    che includono il rispetto delle regole di accesso ai locali, del distanziamento sociale e del divieto di

    assembramenti, l’uso di dispositivi DPI e una puntuale azione di informazione all’utenza.

    CAMPO DI APPLICAZIONE

    La presente procedura è valida per tutti i dipendenti dell’Organizzazione.

    RIFERIMENTI

    Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro - 24 aprile 2020

    DPCM 11 aprile 2020 Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della

    diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro- 14 marzo 2020 DPCM 11 marzo 2020 Decreto legge 23 febbraio 2020, n. 6 - Misure urgenti in materia di contenimento e gestione

    dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 Circolare del Ministero della Salute 22 febbraio 2020 - Circolare del Ministero della salute.

    COVID-2019, nuove indicazioni e chiarimenti D.Lgs. 9 aprile 2008, n.81 – Testo unico sicurezza sui luoghi di lavoro Decreto 6 agosto 2020, n. 87 Rapporto-ISS-COVID-58-Scuole-21-8-2020

    RESPONSABILITÀ

    Il datore di lavoro ha l’obbligo di informare i lavoratori circa i rischi connessi allo svolgimento delle attività e diffondere eventuali regole e misure comportamentali in caso di emergenze ed eventi anche se non strettamente connesse ad un’esposizione lavorativa.

    TERMINI E DEFINIZIONI

    Caso sospetto Una persona con infezione respiratoria acuta (insorgenza improvvisa di almeno uno dei seguenti sintomi: febbre, tosse, dispnea) che ha richiesto o meno il ricovero in ospedale e nei 14 giorni precedenti l’insorgenza della sintomatologia, ha soddisfatto almeno una delle seguenti condizioni: • storia di viaggi o residenza in Cina o in altre zone colpite dal virus; • contatto stretto con un caso probabile o confermato di infezione da SARS-CoV-2; • ha lavorato o ha frequentato una struttura sanitaria dove sono stati ricoverati pazienti con infezione da SARS-CoV-2.

  • Caso probabile Un caso sospetto il cui risultato del test per SARS-CoV-2 è dubbio o inconcludente utilizzando protocolli specifici di Real Time PCR per SARS-CoV-2 presso i Laboratori di Riferimento Regionali individuati o è positivo utilizzando un test pan-coronavirus. Caso confermato Un caso con una conferma di laboratorio effettuata presso il laboratorio di riferimento dell’Istituto Superiore di Sanità per infezione da SARS-CoV-2, indipendentemente dai segni e dai sintomi clinici. Contatto stretto • Operatore sanitario o altra persona impiegata nell’assistenza di un caso sospetto o confermato di COVID-19 • Personale di laboratorio addetto al trattamento di campioni di SARS-CoV-2 • Essere stato a stretto contatto (faccia a faccia) o nello stesso ambiente chiuso con un caso sospetto o confermato di COVID-19 • Vivere nella stessa casa di un caso sospetto o confermato di COVID-19 • Aver viaggiato in aereo nella stessa fila o nelle due file antecedenti o successive di un caso sospetto o confermato di COVID-19, compagni di viaggio o persone addette all’assistenza, e membri dell’equipaggio addetti alla sezione dell’aereo dove il caso indice era seduto (qualora il caso indice abbia una sintomatologia grave od abbia effettuato spostamenti all’interno dell’aereo indicando una maggiore esposizione dei passeggeri, considerare come contatti stretti tutti i passeggeri seduti nella stessa sezione dell’aereo o in tutto l’aereo).

    RISCHI PREVALENTI I possibili danni alla salute sono prevalentemente quelli da sindrome respiratoria acuta.

    DEFINIZIONE DI CORONAVIRUS E COVID-19

    I coronavirus (CoV) sono un’ampia famiglia di virus respiratori che possono causare malattie da lievi a moderate, dal comune raffreddore a sindromi respiratorie come la MERS (sindrome respiratoria mediorientale, Middle East respiratory syndrome) e la SARS (sindrome respiratoria acuta grave, Severe acute respiratory syndrome). Sono chiamati così per le punte a forma di corona che sono presenti sulla loro superficie. I coronavirus sono comuni in molte specie animali (come i cammelli e i pipistrelli) ma in alcuni casi, se pur raramente, possono evolversi e infettare l’uomo per poi diffondersi nella popolazione. Un nuovo coronavirus è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell'uomo. In particolare, quello denominato provvisoriamente all'inizio dell'epidemia 2019- nCoV, non è mai stato identificato prima di essere segnalato a Wuhan, Cina a dicembre 2019. Nella prima metà del mese di febbraio l'International Committee on Taxonomy of Viruses (ICTV), che si occupa della designazione e della denominazione dei virus (ovvero specie, genere, famiglia, ecc.), ha assegnato al nuovo coronavirus il nome definitivo: "Sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2" (SARS-CoV-2). Ad indicare il nuovo nome è stato un gruppo di esperti appositamente incaricati di studiare il nuovo ceppo di coronavirus. Secondo questo pool di scienziati il nuovo coronavirus è fratello di quello che ha provocato la Sars (SARS-CoVs), da qui il nome scelto di SARS-CoV-2. Il nuovo nome del virus (SARS-Cov-2) sostituisce quello precedente (2019-nCoV).

  • Sempre nella prima metà del mese di febbraio (precisamente l'11 febbraio) l’OMS ha annunciato che la malattia respiratoria causata dal nuovo coronavirus è stata chiamata COVID-19. La nuova sigla è la sintesi dei termini CO-rona VI-rus D-isease e dell'anno d'identificazione, 2019.

    SINTOMI DELL’INFEZIONE I sintomi più comuni di un’infezione da coronavirus nell’uomo includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l'infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte. I coronavirus umani comuni di solito causano malattie del tratto respiratorio superiore da lievi a moderate, come il comune raffreddore, che durano per un breve periodo di tempo. I sintomi possono includere: - naso che cola - mal di testa - tosse - gola infiammata o febbre - una sensazione generale di malessere. oppure sintomi più severi quali polmonite e difficoltà respiratorie. Raramente può essere fatale. Le persone più suscettibili alle forme gravi sono gli anziani e quelle con malattie preesistenti, quali diabete e malattie cardiache. Dato che i sintomi provocati dal nuovo coronavirus sono aspecifici e simili a quelli del raffreddore comune e del virus dell’influenza è possibile, in caso di sospetto, effettuare esami di laboratorio per confermare la diagnosi.

    VADEMECUM CORONAVIRUS

  • TRASMISSIONE DEL VIRUS

    Il nuovo coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto con le goccioline del respiro (“droplet”) delle persone infette ad esempio tramite: • la saliva, tossendo e starnutendo; • contatti diretti personali; • le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi. In rari casi il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale. Normalmente le malattie respiratorie non si tramettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti. Secondo i dati attualmente disponibili, le persone sintomatiche sono la causa più frequente di diffusione del virus. L’OMS considera non frequente l’infezione da nuovo coronavirus prima che sviluppino sintomi. Il periodo di incubazione varia tra 2 e 12 giorni; 14 giorni rappresentano il limite massimo di precauzione. La via di trasmissione da temere è soprattutto quella respiratoria, non quella da superfici contaminate. È comunque sempre utile ricordare l’importanza di una corretta igiene delle superfici e delle mani. Anche l’uso di detergenti a base di alcol è sufficiente a uccidere il virus. Per esempio, disinfettanti contenenti alcol (etanolo) al 75% o a base di cloro all’1% (candeggina). VALUTAZIONE DEL RISCHIO [fonte AIDII INDICAZIONI PER LA TUTELA DELLA SALUTE DEI LAVORATORI NEL CONTESTO DELL’EMERGENZA COVID-19 rev. 00 del 30/03/2020] Nella maggioranza dei comparti lavorativi l’esposizione a SARS-CoV-2, potenziale o in atto, non è connaturata alla tipologia dell’attività svolta: il rischio biologico da SARS-CoV-2 è quindi riconducibile al concetto di rischio generico; pertanto vanno sempre, e a maggior ragione, applicate e rispettate tutte le disposizioni di prevenzione e protezione stabilite con norme e direttive ad hoc in sede nazionale e regionale, valide per la popolazione generale ai fini del contenimento della diffusione del virus. Per le aziende nelle quali esiste a priori un rischio biologico di tipo professionale, per uso deliberato di agenti biologici e/o un rischio biologico di tipo professionale connaturato alla tipologia dell’attività svolta, è ipotizzabile che il Datore di Lavoro debba verificare se nella Valutazione dei Rischi ex art. 271 del D.Lgs. 81/08, le misure di prevenzione e protezione già adottate risultino sufficientemente adeguate o meno ai fini del controllo dell’esposizione a SARS-CoV-2 e della sua trasmissione. Il SARS-CoV-2 rientra nella classe dei Coronaviridae elencata tra gli agenti biologici dell’Allegato XLVI del D.Lgs.81/08, con attuale classificazione in gruppo 3 (RISCHIO INDIVIDUALE elevato; RISCHIO COLLETTIVO basso/moderato; possono causare malattie gravi nell’uomo, possono costituire un serio rischio per gli operatori, moderata probabilità di propagarsi in comunità, di norma sono disponibili misure profilattiche o terapeutiche efficaci). La valutazione del rischio di contagio dei lavoratori cambia in funzione della mansione svolta in relazione alla probabilità che l’esecuzione della mansione possa aumentare la probabilità di contagio / diffusione del virus, per i lavoratori che le eseguono e che successivamente gli stessi possano divenire soggetti veicolanti tale virus.

  • MISURE DI PREVENZIONE GENERALI VALIDE PER TUTTI

    Come indicato dagli esperti dell’OMS e del Ministero della Salute, è possibile in via generale ridurre il rischio di infezione, proteggendo sé stessi e gli altri, seguendo le ordinarie norme comportamentali e accorgimenti di corretta prassi igienica, già̀ messi in pratica nei luoghi di lavoro. i comportamenti da adottare per ridurre l’esposizione e la trasmissione di qualunque malattia respiratoria sono gli stessi che comunemente prevengono l’influenza: - Lavarsi spesso le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi o con soluzioni alcoliche; - Starnutire e tossire in un fazzoletto o sul gomito flesso, e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso; - Evitare di toccare il naso, la bocca e gli occhi con mani non lavate; - Evitare contatti ravvicinati con persone che sono malate o che mostrino sintomi di malattie; - Evitare di stringere mani, abbracciarsi e ogni tipo di contatto; - Evitare momenti di aggregazione per quanto possibile, sostituendo riunioni a distanza con i metodi tecnologici disponibili; - Non frequentare zone affollate.

    PRESCRIZIONI PER IL CONTRASTO ALLA DIFFUSIONE DEL VIRUS COVID-19

    INFORMAZIONE

    La scuola, attraverso le modalità più idonee ed efficaci, informa tutti i lavoratori e chiunque entri a

    scuola circa le disposizioni delle Autorità, consegnando e/o affiggendo all’ingresso e nei luoghi

    maggiormente visibili dei locali scolastici, appositi depliants informativi.

    È fatto obbligo al personale di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre

    37.5°) o altri sintomi influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia e l’autorità

    sanitaria.

    Il personale deve avere la consapevolezza e l’accettazione del fatto di non poter fare ingresso

    o di poter permanere a scuola e di doverlo dichiarare tempestivamente laddove, anche

    successivamente all’ingresso, sussistano le condizioni di pericolo (sintomi di influenza,

    temperatura, provenienza da zone a rischio o contatto con persone positive al virus nei 14

    giorni precedenti, ecc.) in cui i provvedimenti dell’Autorità impongono di informare il medico

    di famiglia e l’Autorità sanitaria e di rimanere al proprio domicilio.

    Il personale si impegna a rispettare tutte le disposizioni delle Autorità e del dirigente

    scolastico nel fare accesso a scuola (in particolare, mantenere la distanza di sicurezza,

    osservare le regole di igiene delle mani e tenere comportamenti corretti sul piano

    dell’igiene).

    Il personale si impegna ad informare tempestivamente e responsabilmente il dirigente

    scolastico della presenza di qualsiasi sintomo influenzale durante l’espletamento della

    prestazione lavorativa, avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone

    presenti.

  • MODALITÀ DI INGRESSO/USCITA SCUOLA DEI DIPENDENTI

    Chiunque presenti a casa sintomi quali febbre oltre i 37,5° e/o sintomi di infezione respiratoria quali

    la tosse e in generale peggioramento delle sue condizioni generali di salute, ha l’obbligo di rimanere

    al proprio domicilio, di informare la Direzione dell’Istituto e di chiamare il proprio medico di famiglia.

    Si favoriscono orari di ingresso/uscita degli alunni scaglionati in modo da evitare il più possibile

    contatti nelle zone comuni (ingressi, uscite…), evitare assembramenti e garantire la distanza

    interpersonale di sicurezza di almeno 1 metro.

    È vietato l’ingresso a scuola a coloro che, negli ultimi 14 giorni, abbiano avuto contatti con soggetti

    risultati positivi al COVID-19 o provengano da zone a rischio secondo le indicazioni dell’OMS.

    Il personale si impegna ad informare tempestivamente e responsabilmente il dirigente scolastico

    della presenza di qualsiasi sintomo influenzale durante l’espletamento della prestazione lavorativa,

    avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti.

    L’ ingresso a scuola di lavoratori già risultati positivi all’infezione da COVID 19 dovrà essere

    preceduto da una preventiva comunicazione avente ad oggetto la certificazione medica da cui risulti

    la “avvenuta negativizzazione” del tampone secondo le modalità previste e rilasciata dal

    dipartimento di prevenzione territoriale di competenza.

    MODALITÀ DI ACCESSO DI SOGGETTI ESTERNI

    • L’ingresso di soggetti esterni è consentito solo per reali necessità e dopo essere stato autorizzato

    dal Dirigente scolastico.

    • Il personale esterno dovrà rispettare quanto espressamente previsto alla voce “Modalità di

    ingresso a scuola”.

    • Gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei propri mezzi: non è consentito

    l’accesso agli uffici per alcun motivo. Per le necessarie attività di approntamento delle attività di

    carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza di un metro.

    • È VIETATO l’utilizzo dei servizi igienici, riservati al personale dell’Istituto. Per il personale esterno,

    ove possibile, saranno individuati servizi igienici dedicati.

    • Gli imballi ricevuti, prima della manipolazione diretta da parte dei lavoratori, compatibilmente con

    la natura dei materiali contenuti, devono essere sottoposti ad adeguata disinfezione, secondo le

    indicazioni riportate nella circolare n. 5443 del Ministero della Salute, mediante trattamento con

    ipoclorito di sodio (0,1% 0,5%) mantenendo un tempo di contatto non inferiore a 20 minuti. Il

    lavoratore addetto alla rimozione dell’imballo secondario, deve indossare mascherina e guanti

    monouso.

    • I visitatori esterni quali impresa di pulizie, manutentori, genitori degli alunni o altro personale che

    accedono per motivi di necessità, devono sottostare a tutte le regole per l’accesso ai locali scolastici.

    Nel caso in cui detto personale, successivamente all’ingresso a scuola, risultasse positivo al tampone

    COVID-19, l’appaltatore o la persona stessa dovrà informare immediatamente il dirigente scolastico

    ed entrambi dovranno collaborare con l’autorità sanitaria fornendo elementi utili all’individuazione

    di eventuali contatti stretti.

  • • La scuola è tenuta a dare, all’impresa appaltatrice o agli altri visitatori, completa informativa dei

    contenuti del Protocollo scolastico e deve vigilare affinché i lavoratori della scuola stessa o delle

    aziende terze che operano a qualunque titolo nel perimetro scolastico, ne rispettino integralmente

    le disposizioni.

    PULIZIA E SANIFICAZIONE

    • La scuola assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle

    postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago limitandone l’accesso contemporaneo.

    • È garantita la pulizia a fine turno e la sanificazione periodica di tastiere, schermi touch, mouse con

    adeguati detergenti, sia negli uffici, sia nelle classi che nei laboratori.

    • Ogni fine giornata scolastica, si procederà alla sanificazione delle singole aule, laboratori, servizi

    igienici, locali e aree comuni.

    • In caso di presenza di una persona con COVID-19 all’interno dei locali scolastici, si procede alla

    pulizia e sanificazione dei suddetti secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio

    2020 del Ministero della Salute nonché alla loro ventilazione.

    • In stanze, uffici pubblici, mezzi di trasporto, scuole e altri ambienti non sanitari dove abbiano

    soggiornato casi confermati di COVID-19 prima di essere stati ospedalizzati verranno applicate le

    misure di pulizia di seguito riportate.

    • Nel caso in cui si sono registrati casi sospetti di COVID-19, in aggiunta alle normali attività di pulizia,

    è necessario prevedere, alla riapertura, una sanificazione straordinaria degli ambienti, delle

    postazioni di lavoro e delle aree comuni, ai sensi della circolare 5443 del 22 febbraio 2020.

    A causa della possibile sopravvivenza del virus nell’ambiente per diverso tempo, i luoghi e le aree

    potenzialmente contaminati da SARS-CoV-2 devono essere sottoposti a completa pulizia con acqua

    e detergenti comuni prima di essere nuovamente utilizzati.

    Per la decontaminazione, si raccomanda l’uso di ipoclorito di sodio 0,1% dopo pulizia.

    Come arrivare alla diluizione dello 0,1% in cloro attivo:

    Tra i prodotti a base di cloro attivo utili per eliminare il virus c’è la comune candeggina, o varechina,

    che in commercio si trova al 5-10% di contenuto di cloro. Bisogna quindi leggere bene l'etichetta del

    prodotto e poi diluirlo in acqua nella giusta misura.

    Per le superfici che possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio, utilizzare etanolo al 70%

    oppure soluzioni con perossido di idrogeno dopo una attenta pulizia con un detergente neutro o

    prodotto contenente sali di ammonio.

    Durante le operazioni di pulizia con prodotti chimici, assicurare la ventilazione degli ambienti.

    Tutte le operazioni di pulizia devono essere condotte da personale che indossa DPI (filtrante

    respiratorio FFP2 o FFP3, protezione facciale, guanti monouso, camice monouso impermeabile a

    maniche lunghe, e seguire le misure indicate per la rimozione in sicurezza dei DPI (svestizione).

  • Dopo l’uso, i DPI monouso vanno smaltiti come materiale potenzialmente infetto, devono essere

    posti in doppia sacca per rifiuti, sigillata con nastro adesivo di tipo comune e conferita come “Rifiuti

    indifferenziati”.

    Vanno pulite con particolare attenzione tutte le superfici toccate di frequente, quali superfici di

    muri, porte e finestre, superfici dei servizi igienici e sanitari.

    PRECAUZIONI IGIENICHE PERSONALI

    La corretta applicazione di misure preventive, quali l’igiene delle mani, l’igiene respiratoria e il

    distanziamento sociale, può ridurre notevolmente il rischio di infezione. Si raccomanda, quindi, di

    osservare le seguenti misure:

    • lavare accuratamente le mani con acqua e sapone con i detergenti messi a disposizione

    • evitare di toccare occhi, naso e bocca se non si è lavato le mani

    • coprire con il gomito flesso o con fazzoletti di carta la bocca ed il naso quando si starnutisce o si

    tossisce

    • porre attenzione all’igiene delle superfici

    • evitare i contratti stretti e prolungati con persone con sintomi influenzali

    • utilizzare la mascherina solo se malati o mentre si assistono persone malate

    • rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37.5°) o altri sintomi influenzali e di

    chiamare il proprio medico di famiglia e l’autorità sanitaria

    • dichiarare tempestivamente laddove, anche successivamente all’ingresso a scuola, sussistano le

    condizioni di pericolo (sintomi di influenza, temperatura, provenienza da zone a rischio o contatto

    con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, ecc.) per cui i provvedimenti dell’Autorità

    impongono di informare il medico di famiglia e l’Autorità sanitaria e di rimanere al proprio domicilio.

    DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

    • Al lavoratore autorizzato ad accedere a scuola, viene consegnata la mascherina di sicurezza da

    indossare durante la permanenza nei luoghi di lavoro, in particolare, nei momenti in cui non è

    possibile mantenere il distanziamento sociale di un metro e non siano possibili altre soluzioni

    organizzative è comunque necessario l’uso delle mascherine, e altri dispositivi di protezione (guanti,

    occhiali, tute, cuffie e camici) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie.

    • Le mascherine dovranno essere utilizzate in conformità a quanto previsto dalle indicazioni

    dell’Organizzazione mondiale della sanità.

    • In caso di difficoltà di approvvigionamento e alla sola finalità di evitare la diffusione del virus,

    potranno essere utilizzate mascherine la cui tipologia corrisponda alle indicazioni dall’autorità

    sanitaria.

    • È previsto, per tutti i lavoratori che condividono spazi comuni, l’utilizzo di una mascherina (almeno)

    chirurgica, come del resto normato dal DL n. 9 (art. 34) in combinato con il DL n. 18 (art 16 c. 1).

  • • Per il personale impegnato con bambini con disabilità, si potrà prevedere l’utilizzo di ulteriori

    dispositivi di protezione individuale (nello specifico, il lavoratore potrà usare, unitamente alla

    mascherina, guanti e dispositivi di protezione per occhi, viso e mucose). Nell’applicazione delle

    misure di prevenzione si terrà conto della tipologia di disabilità e delle ulteriori indicazioni

    impartite dalla famiglia dell’alunno/a o dal medico.

    GESTIONE SPAZI COMUNI

    L’accesso agli spazi comuni in ogni plesso scolastico è contingentato, con la previsione di una

    ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta all’interno di tali spazi e con il

    mantenimento della distanza di sicurezza di 1 metro tra le persone che li occupano.

    L’utilizzo delle aule dedicate al personale docente è consentito nel rispetto del distanziamento

    fisico.

    ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

    • Sono sospese e annullate tutte le trasferte/viaggi di lavoro nazionali e internazionali, anche se già

    concordate o organizzate.

    GESTIONE ENTRATA ED USCITA DEGLI ALUNNI E DEI LAVORATORI

    • Si favoriscono orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti nelle

    zone comuni sempre mantenendo in coda una distanza minima di 1 metro.

    • Dove possibile, sono dedicate una porta di entrata e una porta di uscita dai locali ed è garantita la

    presenza di detergenti segnalati da apposite indicazioni.

    SPOSTAMENTI INTERNI, RIUNIONI, EVENTI INTERNI E FORMAZIONE

    • Gli spostamenti all’interno del sito scolastico devono essere limitati al minimo indispensabile e nel

    rispetto delle indicazioni date.

    • Per le riunioni in presenza, laddove le stesse fossero connotate dal carattere della necessità e

    urgenza, devono essere garantiti il distanziamento interpersonale e un’adeguata pulizia/areazione

    dei locali.

    • Saranno evitati tutti gli eventi interni e ogni attività di formazione in modalità in aula, salvo diverse

    disposizioni.

    l’esigenza di garantire il distanziamento fisico, impone la scelta di utilizzare la Formazione A

    Distanza (FAD) come modalità di erogazione dei percorsi formativi. I destinatari della

    formazione FAD sono i referenti COVID-19 e gli operatori sanitari dei DdP referenti COVID-19.

    Il mancato completamento dell’aggiornamento della formazione professionale e/o abilitante entro

    i termini previsti per tutti i ruoli/funzioni aziendali in materia di salute e sicurezza nei luoghi di

    lavoro, dovuto all’emergenza in corso e quindi per causa di forza maggiore, non comporta

    l’impossibilità a continuare lo svolgimento dello specifico ruolo/funzione (a titolo esemplificativo:

    l’addetto all’emergenza, sia antincendio, sia primo soccorso, può continuare ad intervenire in caso

    di necessità).

  • GESTIONE DI UNA PERSONA SINTOMATICA

    Di seguito l’estratto di quanto previsto dal Rapporto ISS COVID-19 N.58/2000 del 21/08/2020 – “Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia”.

    Glossario

    CTS Comitato Tecnico Scientifico

    DdP

    DPI

    Dipartimento di Prevenzione Dispositivi di Protezione Individuale

    MMG Medico di Medicina Generale

    PLS Pediatra di Libera Scelta

    2.1 Gli scenari

    Vengono qui presentati gli scenari più frequenti per eventuale comparsa di casi e focolai da

    COVID-19.

    2.1.1 Nel caso in cui un alunno presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o un sintomo compatibile con COVID-19, in ambito scolastico:

    L’operatore scolastico che viene a conoscenza di un alunno sintomatico deve avvisare il referente scolastico per COVID-19.

    Il referente scolastico per COVID-19 o altro componente del personale scolastico deve telefonare immediatamente ai genitori/tutore legale.

    Ospitare l’alunno in una stanza dedicata o in un’area di isolamento.

    Procedere all’eventuale rilevazione della temperatura corporea, da parte del personale scolastico individuato, mediante l’uso di termometri che non prevedono il contatto.

    Il minore non deve essere lasciato da solo ma in compagnia di un adulto che preferibilmente non deve presentare fattori di rischio per una forma severa di COVID-19 come, ad esempio, malattie croniche preesistenti e che dovrà mantenere, ove possibile, il distanziamento fisico di almeno un metro e la mascherina chirurgica fino a quando l’alunno non sarà affidato a un genitore/tutore legale.

    Dovrà essere dotato di mascherina chirurgica chiunque entri in contatto con il caso sospetto, compresi i genitori o i tutori legali che si recano in Istituto per condurlo presso la propria abitazione.

    Fare rispettare, in assenza di mascherina, l’etichetta respiratoria (tossire e starnutire direttamente su di un fazzoletto di carta o nella piega del gomito). Questi fazzoletti dovranno essere riposti dallo stesso alunno, se possibile, ponendoli dentro un sacchetto chiuso.

    Pulire e disinfettare le superfici della stanza o area di isolamento dopo che l’alunno sintomatico è tornato a casa.

    I genitori devono contattare il PLS/MMG (per la valutazione clinica (triage telefonico) del caso.

  • Il PLS/MMG, in caso di sospetto COVID-19, richiede tempestivamente il test diagnostico e lo comunica al DdP.

    Il Dipartimento di prevenzione si attiva per l'approfondimento dell'indagine epidemiologica e le procedure conseguenti.

    Se il test è positivo, si notifica il caso e si avvia la ricerca dei contatti e le azioni di sanificazione

    straordinaria della struttura scolastica nella sua parte interessata. Per il rientro in comunità

    bisognerà attendere la guarigione clinica (cioè la totale assenza di sintomi). La conferma di

    avvenuta guarigione prevede l’effettuazione di due tamponi a distanza di 24 ore l’uno

    dall’altro. Se entrambi i tamponi risulteranno negativi la persona potrà definirsi guarita,

    altrimenti proseguirà l’isolamento. Il referente scolastico COVID-19 deve fornire al

    Dipartimento di prevenzione l’elenco dei compagni di classe nonché degli insegnanti del caso

    confermato che sono stati a contatto nelle 48 ore precedenti l’insorgenza dei sintomi. I

    contatti stretti individuati dal Dipartimento di Prevenzione con le consuete attività di contact

    tracing, saranno posti in quarantena per 14 giorni dalla data dell’ultimo contatto con il caso

    confermato. Il DdP deciderà la strategia più adatta circa eventuali screening al personale

    scolastico e agli alunni.

    Se il tampone naso-oro faringeo è negativo, in paziente sospetto per infezione da SARS-CoV-2, a giudizio del pediatra o medico curante, si ripete il test a distanza di 2-3 gg. Il soggetto deve comunque restare a casa fino a guarigione clinica e a conferma negativa del secondo test.

    In caso di diagnosi di patologia diversa da COVID-19 (tampone negativo), il soggetto rimarrà a casa fino a guarigione clinica seguendo le indicazioni del PLS/MMG che redigerà una attestazione che il bambino/studente può rientrare scuola poiché è stato seguito il percorso diagnostico-terapeutico e di prevenzione per COVID-19 di cui sopra e come disposto da documenti nazionali e regionali. 2.1.2 Nel caso in cui un alunno presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o un sintomo compatibile con COVID-19, presso il proprio domicilio

    L'alunno deve restare a casa.

    I genitori devono informare il PLS/MMG.

    I genitori dello studente devono comunicare l’assenza scolastica per motivi di salute.

    Il PLS/MMG, in caso di sospetto COVID-19, richiede tempestivamente il

    test diagnostico e lo comunica al DdP.

    Il Dipartimento di prevenzione provvede all’esecuzione del test diagnostico.

    Il Dipartimento di Prevenzione si attiva per l’approfondimento

    dell’indagine epidemiologica e le procedure conseguenti.

    Il DdP provvede ad eseguire il test diagnostico e si procede come indicato al paragrafo 2.1.1

    2.1.3 Nel caso in cui un operatore scolastico presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o un sintomo compatibile con COVID-19, in ambito scolastico

    Assicurarsi che l’operatore scolastico indossi, come già previsto, una

  • mascherina chirurgica; invitare e ad allontanarsi dalla struttura, rientrando

    al proprio domicilio e contattando il proprio MMG per la valutazione clinica

    necessaria. Il Medico curante valuterà l’eventuale prescrizione del test

    diagnostico.

    Il MMG, in caso di sospetto COVID-19, richiede tempestivamente il test

    diagnostico e lo comunica al DdP.

    Il Dipartimento di prevenzione provvede all’esecuzione del test diagnostico.

    Il Dipartimento di Prevenzione si attiva per l’approfondimento

    dell’indagine epidemiologica e le procedure conseguenti.

    Il Dipartimento di prevenzione provvede all’esecuzione del test

    diagnostico e si procede come indicato al paragrafo 2.1.1

    In caso di diagnosi di patologia diversa da COVID-19, il MMG redigerà una

    attestazione che l’operatore può rientrare scuola poiché è stato seguito il

    percorso diagnostico-terapeutico e di prevenzione per COVID-19 di cui al

    punto precedente e come disposto da documenti nazionali e regionali.

    Si sottolinea che gli operatori scolastici hanno una priorità nell’esecuzione dei test diagnostici.

    2.1.4 Nel caso di un numero elevato di assenze in una classe

    Il referente scolastico per il COVID-19 deve comunicare al DdP se si verifica un numero elevato di assenze improvvise di studenti in una classe (es. 40%; il valore deve tenere conto anche della situazione delle altre classi) o di insegnanti.

    Il DdP effettuerà un’indagine epidemiologica per valutare le azioni di sanità pubblica da intraprendere, tenendo conto della presenza di casi confermati nella scuola o di focolai di COVID-19 nella comunità. • Catena di trasmissione non nota Qualora un alunno risultasse contatto stretto asintomatico di un caso di cui non è nota la

    catena di trasmissione, il DdP valuterà l’opportunità di effettuare un tampone

    contestualmente alla prescrizione della quarantena. Il tampone avrà lo scopo di verificare il

    ruolo dei minori asintomatici nella trasmissione del virus nella comunità.

    2.1.5 Alunno o operatore scolastico convivente di un caso

    Si sottolinea che qualora un alunno o un operatore scolastico fosse convivente di un caso, esso,

    su valutazione del DdP, sarà considerato contatto stretto e posto in quarantena. Eventuali suoi

    contatti stretti (esempio compagni di classe dell’alunno in quarantena), non necessitano di

    quarantena, a meno di successive valutazioni del DdP in seguito a positività di eventuali test

    diagnostici sul contatto stretto convivente di un caso (si consulti il capitolo 2.3).

    2.2 Un alunno o un operatore scolastico risultano SARS-CoV-2 positivi 2.2.1 Effettuare una sanificazione straordinaria della scuola

    La sanificazione va effettuata se sono trascorsi 7 giorni o meno da quando la persona

    positiva ha visitato o utilizzato la struttura.

    Chiudere le aree utilizzate dalla persona positiva fino al completamento della sanificazione.

  • Aprire porte e finestre per favorire la circolazione dell'aria nell’ambiente.

    Sanificare (pulire e disinfettare) tutte le aree utilizzate dalla persona

    positiva, come uffici, aule, mense, bagni e aree comuni.

    Continuare con la pulizia e la disinfezione ordinaria.

    2.2.2 Collaborare con il DdP

    In presenza di casi confermati COVID-19, spetta al DdP della ASL competente territorialmente

    di occuparsi dell’indagine epidemiologica volta ad espletare le attività di contact tracing

    (ricerca e gestione dei contatti). Per gli alunni ed il personale scolastico individuati come

    contatti stretti del caso confermato COVID-19 il DdP provvederà alla prescrizione della

    quarantena per i 14 giorni successivi all’ultima esposizione.

    Per agevolare le attività di contact tracing, il referente scolastico per COVID-19 dovrà:

    fornire l’elenco degli studenti della classe in cui si è verificato il caso confermato;

    fornire l’elenco degli insegnati/educatori che hanno svolto l’attività di insegnamento all’interno della classe in cui si è verificato il caso confermato;

    fornire elementi per la ricostruzione dei contatti stretti avvenuti nelle 48 ore prima della comparsa dei sintomi e quelli avvenuti nei 14 giorni successivi alla comparsa dei sintomi. Per i casi asintomatici, considerare le 48 ore precedenti la raccolta del campione che ha portato alla diagnosi e i 14 giorni successivi alla diagnosi;

    indicare eventuali alunni/operatori scolastici con fragilità;

    fornire eventuali elenchi di operatori scolastici e/o alunni assenti

    Elementi per la valutazione della quarantena dei contatti stretti e della chiusura di una parte o dell’intera scuola

    La valutazione dello stato di contatto stretto è di competenza del DdP e le azioni sono

    intraprese dopo una valutazione della eventuale esposizione. Se un alunno/operatore

    scolastico risulta COVID-19 positivo, il DdP valuterà di prescrivere la quarantena a tutti gli

    studenti della stessa classe e agli eventuali operatori scolastici esposti che si configurino come

    contatti stretti. La chiusura di una scuola o parte della stessa dovrà essere valutata dal DdP in

    base al numero di casi confermati e di eventuali cluster e del livello di circolazione del virus

    all’interno della comunità. Un singolo caso confermato in una scuola non dovrebbe

    determinarne la chiusura soprattutto se la trasmissione nella comunità non è elevata. Inoltre,

    il DdP potrà prevedere l’invio di unità mobili per l’esecuzione di test diagnostici presso la

    struttura scolastica in base alla necessità di definire eventuale circolazione del virus.

    2.3 Alunno o operatore scolastico contatto stretto di un contatto stretto di un caso Si sottolinea che, qualora un alunno o un operatore scolastico risultasse contatto stretto di un

    contatto stretto (ovvero nessun contatto diretto con il caso), non vi è alcuna precauzione da

    prendere a meno che il contatto stretto del caso non risulti successivamente positivo ad

    eventuali test diagnostici disposti dal DdP e che quest’ultimo abbia accertato una possibile

    esposizione. In quel caso si consulti il capitolo 2.2.3.

  • 2.4 Algoritmi decisionali In una prima fase, con circolazione limitata del virus, si potrà considerare un approccio

    individuale sui casi sospetti basata sulla loro individuazione in collaborazione tra PLS/MMG,

    scuola e DdP per mantenere un livello di rischio accettabile.

    In caso di una aumentata circolazione del virus localmente o di sospetto tale, sarà necessario

    definire trigger di monitoraggio appropriati per attivare azioni di indagine/controllo. Ad

    esempio, potrebbe essere preso in considerazione un trigger indiretto come il numero di

    assenze in ambito scolastico che potrebbe rappresentare un elevato numero di studenti/staff

    ammalato.

    Quadro riassuntivo dei comportamenti da mantenere in caso di sintomatologia riconducibile a

    COVID-19 (Allegato 1 del Rapporto COVID 19 n. 58/2020).

  • SORVEGLIANZA SANITARIA/MEDICO COMPETENTE/RLS

    • La sorveglianza sanitaria prosegue rispettando le misure igieniche contenute nelle indicazioni del

    Ministero della Salute.

    • Sono privilegiate, in questo periodo, le visite preventive, le visite a richiesta e le visite da rientro

    da malattia.

    • La sorveglianza sanitaria periodica non viene interrotta perché rappresenta una ulteriore misura

    di prevenzione di carattere generale: sia perché può intercettare possibili casi e sintomi sospetti del

    contagio, sia per l’informazione e la formazione che il medico competente può fornire ai lavoratori

    per evitare la diffusione del contagio

    • Nell’integrare e proporre tutte le misure di regolamentazione legate al COVID-19 il medico

    competente collabora con il datore di lavoro, RSPP ed RLS.

    • Il medico competente segnala al datore di lavoro situazioni di particolare fragilità e patologie

    attuali o pregresse dei dipendenti e la scuola provvede alla loro tutela nel rispetto della privacy.

    • Il medico competente applicherà le indicazioni delle Autorità Sanitarie. Il medico competente, in

    considerazione del suo ruolo nella valutazione dei rischi e nella sorveglia sanitaria, potrà suggerire

    l’adozione di eventuali mezzi diagnostici qualora ritenuti utili al fine del contenimento della

    diffusione del virus e della salute dei lavoratori.

    • Per la ripresa delle attività, è coinvolto il medico competente per le identificazioni dei soggetti con

    particolari situazioni di fragilità e per il reinserimento lavorativo di soggetti con pregressa infezione

    da COVID 19.

    E’ raccomandabile che la sorveglianza sanitaria ponga particolare attenzione ai soggetti fragili. Per

    il reintegro progressivo di lavoratori dopo l’infezione da COVID19, il medico competente, previa

    presentazione di certificazione di avvenuta negativizzazione del tampone secondo le modalità

    previste e rilasciata dal dipartimento di prevenzione territoriale di competenza, effettua la visita

    medica precedente alla ripresa del lavoro, a seguito di assenza per motivi di salute di durata

    superiore ai sessanta giorni continuativi, al fine di verificare l’idoneità alla mansione”. (D.Lgs. 81/08

    e s.m.i, art. 41, c. 2 lett. e-ter), anche per valutare profili specifici di rischiosità e comunque

    indipendentemente dalla durata dell’assenza per malattia.

    AGGIORNAMENTO DEL PROTOCOLLO DI REGOLAMENTAZIONE

    • È costituita a scuola un Commissione formata da Datore di lavoro, RSPP, ASPP ed RLS per

    l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione.

    • Laddove, per la particolare tipologia di impresa e per il sistema delle relazioni sindacali, non

    si desse luogo alla costituzione di comitati aziendali, verrà istituito, un Comitato Territoriale

    composto dagli Organismi Paritetici per la salute e la sicurezza, laddove costituiti, con il

    coinvolgimento degli RLST e dei rappresentanti delle parti sociali.

    • Potranno essere costituiti, a livello territoriale o settoriale, ad iniziativa dei soggetti firmatari

    del presente Protocollo, comitati per le finalità del Protocollo, anche con il coinvolgimento

  • delle autorità sanitarie locali e degli altri soggetti istituzionali coinvolti nelle iniziative per il

    contrasto della diffusione del COVID19.

    NUMERI UTILI

    • Il Ministero della Salute ha realizzato un sito dedicato: www.salute.gov.it/nuovocoronavirus e

    attivato il numero di pubblica utilità 1500.

    • Chiamata al NUE 112 e al numero di emergenza COVID-19 regionale (Sicilia) 800 45 87 87.

  • All.1

    PARTE I

    Indossare una mascherina

    1 Pulisciti le mani.

    Prima di toccare una mascherina medica pulita, lava con cura le mani con acqua e sapone.

    Una volta applicato il sapone sulle mani bagnate, dovresti massaggiarle una contro l'altra per almeno una ventina di secondi prima di risciacquarle.

    Usa sempre un tovagliolo di carta pulito per asciugare le mani per poi gettarlo nella spazzatura. Prima di buttarlo via, potresti usare quel tovagliolo per aprire/chiudere una porta dopo aver lavato le mani.

    2 Controlla la mascherina.

    Una volta che hai preso una mascherina medica (non ancora utilizzata) dalla sua confezione,

    verifica che non ci siano difetti e che non siano presenti buchi o strappi nel materiale. Se la

    mascherina è difettosa, buttala via e prendine una nuova.

  • 3 Orienta la mascherina nella maniera corretta.

    Affinché possa aderire per bene alla tua pelle, la parte superiore della mascherina deve

    essere flessibile, ma comunque rigida; i bordi devono potersi modellare intorno al tuo naso.

    Assicurati che questo lato flessibile sia rivolto verso l'alto prima di applicare la mascherina

    sul tuo viso.

    4 Assicurati che il lato corretto della mascherina sia rivolto verso l'esterno.

    Il lato interno è solitamente bianco; il lato esterno ha invece un colore diverso. Prima di applicare la mascherina, assicurati che il lato bianco sia rivolto verso il tuo viso.

  • 5 Mettere la mascherina sul viso.

    Esistono molti tipi di mascherina, ciascuno con modalità di applicazione diverse.

    Anelli alle orecchie - alcune mascherine hanno due anelli, uno su ogni lato. Sono solitamente realizzati con un materiale elastico in maniera che possano essere tirati. Prendi questo tipo di mascherina per gli anelli, mettine uno intorno a un orecchio e poi metti il secondo sull'altro orecchio.

    Lacci o cinghie - alcune mascherine hanno dei pezzi di tessuto che vanno legati dietro la testa. Spesso hanno dei lacci o cinghie sia sulla parte superiore sia su quella inferiore. Prendi la mascherina dai lacci presenti sulla parte superiore, portali dietro la testa e legali insieme con un fiocco.

    Fasce elastiche - alcune mascherine hanno due fasce elastiche che vanno applicate intorno alla testa e alla nuca (invece che alle orecchie). Tieni la mascherina davanti al viso, tira la fascia superiore e mettila intorno alla parte superiore della testa. Tira poi la fascia inferiore sulla testa e sistemala alla base della nuca.

    6 Sistema la parte sul naso.

    Una volta messa in posizione sulla testa e sul viso, usa indice e pollice per stringere

    la porzione flessibile del bordo superiore della mascherina intorno al ponte del

    naso.

  • 7 Annoda la fascia inferiore della mascherina, se necessario.

    Se stai usando una mascherina con le fasce che si legano sopra e sotto, puoi adesso annodare

    quello inferiore intorno alla nuca. Dal momento che sistemare la parte flessibile sul naso

    può influenzare la maniera in cui la mascherina aderisce al viso, è meglio assicurare prima

    quella parte e poi legare le fasce del lato inferiore.

    Se hai già legato le fasce della parte inferiore, potrebbe essere necessario riannodarle più saldamente se necessario.

    8 Sistema la mascherina sul viso e sotto il mento.

    Una volta stabilizzata, sistemala per assicurarti che copra viso, bocca e anche che il

    bordo inferiore sia sotto il mento.

  • Parte 2

    Togliere la Mascherina

    1 Pulisciti le mani.

    In base a quello che stavi facendo con le tue mani prima di rimuovere la mascherina, potresti

    aver bisogno di lavarle. Altrimenti, potresti dover rimuovere guanti protettivi, lavare le mani

    e infine rimuovere la mascherina.

    2 Rimuovi la mascherina con cautela.

    In generale, togli la mascherina toccando solamente i bordi, i lacci, gli anelli o le fasce. Evita

    di toccare la parte anteriore della mascherina, in quanto potrebbe essere contaminata.

    Anelli alle orecchie - usa le mani per tenere gli anelli e rimuovili da ciascun orecchio;

    Lacci o cinghie - slega prima i lacci del lato inferiore e poi quelli del lato superiore. Rimuovi la mascherina tenendo i lacci del lato superiore;

    Fasce elastiche - usa le mani per portare la fascia inferiore sulla testa, quindi fai la stessa cosa con la fascia elastica superiore. Rimuovi la mascherina dal viso mentre tieni la fascia elastica del lato superiore.

  • 3 Butta la mascherina rispettando le norme di sicurezza.

    Le mascherine mediche sono disegnate per essere usate solo una volta. Di conseguenza,

    quando le togli, gettala immediatamente nella spazzatura.

    In un ambiente medico c'è probabilmente una pattumiera specifica adibita ai rifiuti tossici, in cui gettare oggetti come guanti e mascherine usati;

    In ambienti non medici in cui le mascherine potrebbero essere contaminate, metti la mascherina da sola in un sacchetto di plastica. Lega il sacchetto chiuso e quindi gettalo nella spazzatura.

    1 Lavati nuovamente le mani.

    Una volta gettata la mascherina secondo le norme di sicurezza, lavati le mani ancora una

    volta per assicurarti che siano pulite e che non siano contaminate dal contatto con la

    mascherina sporca.

  • 1 Comprendi da che cosa proteggono.

    Le mascherine mediche o chirurgiche sono progettate per coprire naso e bocca. Vengono

    realizzate con materiali che possono bloccare il passaggio di grandi particelle di gocce, spruzzi

    e schizzi che potrebbero contenere virus o batteri potenzialmente nocivi.

    Particelle più fini, tuttavia, potrebbero essere comunque in grado di penetrare una mascherina medica. Inoltre, non essendo sigillata al tuo viso, è possibile che le particelle possano passare attraverso le aperture.

    2 Comprendi la differenza tra una mascherina medica e un respiratore N95.

    Il respiratore FFP2 (o N95 o KN95) è un dispositivo usato dagli operatori sanitari per bloccare

    il passaggio del 95% di particelle molto piccole. Diversamente dalle mascherine mediche, i

    respiratori FFP2 (o N95 o KN95) aderiscono al viso e alla tua pelle in maniera più sicura e sono

    inoltre in grado di filtrare le particelle che si diffondono nell'aria.

    Sebbene un respiratore N95 possa bloccare particelle davvero molto piccole -

    nell'ordine di circa 0,3 micron - esiste il 5% di probabilità che particelle nocive riescano comunque a penetrare.

    I respiratori N95 non sono progettati per l'utilizzo dei bambini o da persone che hanno peluria sul viso.

    Alcune maschere FFP2 (o N95 o KN95) sono fornite di una valvola espiratoria progettata per ridurre la condensa che si accumula all'interno della mascherina e permette a chi la indossa di respirare con più facilità. Questo tipo di protezione, tuttavia, non dovrebbero essere utilizzate in situazioni in cui viene richiesto un ambiente sterile, in quanto la valvola espiratoria permette la fuoriuscita di aria non filtrata (e potenzialmente contaminata) dalla maschera.

    In generale, ogni tipo di maschera FFP2 (o N95 o KN95) dovrebbe essere fornita di

    Parte 3

    Comprendere l'Uso delle Mascherine Mediche

  • istruzioni dettagliate da parte della casa produttrice che spieghino come indossare e rimuovere il dispositivo. Affinché possano proteggere, è necessario che queste istruzioni vengano seguite, insieme al resto della procedura di sicurezza.

    N.B: I respiratori N95 (USA) e quelli KN95 (Cina) sono considerati funzionalmente equivalenti

    ai respiratori FFP2 regolati dalla giurisdizione dell’unione europea

    Consigli

    Idealmente, dovresti usare acqua e sapone ogni volta che viene richiesto di farlo. Se non hai a disposizione acqua e sapone, puoi usare comunque un igienizzante per le mani che contenga almeno il 60% di alcool. Per assicurarti di usare abbastanza disinfettante, dovresti essere in grado di strofinare una mano contro l'altra per più di 10 secondi prima che siano asciutte.

    Il CDC (Centers for Disease Control and Prevention) mette a disposizione una pagina con informazioni dettagliate relative alle mascherine mediche e i respiratori N95

    Avvertenze

    Le mascherine mediche sono progettate per essere usate solo una volta e da una sola persona. Una volta indossate, devono essere gettate e non devono essere riutilizzate.

    Esistono molti tipi di mascherina realizzati per usi non medici reperibili in ferramenta. Tali maschere sono progettate per evitare il passaggio di particelle di polvere nella bocca o nel naso di chi le usa mentre lavora con legno, metallo o altro tipo di materiale da costruzione. Questo tipo di maschere non sono regolamentate dalla FDA e il loro utilizzo non è omologato in ambienti medici.

  • All. 2

    L’utilizzo dei guanti monouso va limitato ai casi in cui è consigliato e non esteso a tutto il

    giorno.

    Il virus non passa dalle mani, vi si deposita, come si deposita sui guanti.

    Indossarli a lungo, inoltre, può essere controproducente, perché la pelle non traspira e con il caldo e l’umidità diventa terreno di coltura di microrganismi.

    L’utilizzo dei guanti, quindi, deve essere limitato alle occasioni di contatto con superfici che potrebbero essere contaminate.

    Grande attenzione a come si tolgono: vanno levati al contrario e gettati immediatamente, perché

    diventano essi stessi fonte di propagazione.

  • TUTA PROTETTIVA MONOUSO

    PROCEDURA PER LA VESTIZIONE E SVESTIZIONE

    V E S T I Z I O N E :

    Togliere ogni monile e oggetto personale.

    Lavare le mani con acqua e sapone o soluzione alcolica;

    Controllare l’integrità dei dispositivi; non utilizzare dispositivi non integri;

    Indossare un primo paio di guanti;

    Indossare sopra la divisa il camice/tuta monouso;

    Indossare idoneo filtrante facciale;

    Indossare gli occhiali di protezione;

    Indossare secondo paio di guanti.

    S V E S T I Z I O N E

    Evitare qualsiasi contatto tra i DPI potenzialmente contaminati e il viso, le mucose o la cute;

    I DPI monouso vanno smaltiti nell’apposito contenitore nell’area di svestizione;

    Decontaminare i DPI riutilizzabili;

    Rispettare la sequenza indicata:

    Rimuovere la tuta o il camice monouso e smaltirlo nel contenitore;

    Rimuovere il primo paio di guanti e smaltirlo nel contenitore;

    Rimuovere gli occhiali e sanificarli; Rimuovere la maschera FFP2 maneggiandola dalla

    parte posteriore e smaltirla nel contenitore; Rimuovere il secondo paio di guanti;

    Lavare le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcolica.

    IL DIRIGENTE SCOLASTICO dott.ssa Lombardo Valentina

    (Firma autografa sostituita a mezzo stampa, ai sensi dell’art. 3, comma 2, del D.Lgs n. 39/93)

    2.1 Gli scenari2.2 Un alunno o un operatore scolastico risultano SARS-CoV-2 positivi2.3 Alunno o operatore scolastico contatto stretto di un contatto stretto di un caso2.4 Algoritmi decisionaliAll.11 Pulisciti le mani.Consigli