Badano_KGDVS-architetto

Riccardo BadanoMatricola: 3258598

Università degli studi di Genova Facoltà di ArchitetturaCorso di Laboratorio di Progettazione V A.A 2012-2013

Prof. Arch. Marco Casamonti

Arch. Mattia Cadenazzi_ Arch. Federica Poggio

OFFICE Kersten Geers David Van Severen

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RIFERIMENTO IMMAGINI| AUTORI

1_Kersten Geer e David Van Severen durante attività di studio2_da sinistra, Junya Ishigami, Rem Koolhaas, David Van Severen, Kersten Geers e Bas Princen durante la premiazione alla Biennale di Architettura di Venezia nel 2010.3_David Van Severen e Kersten Geers durante l’edizione del 2012 di Fe-starch, Perugia.

BIBLIOGRAFIA| SITOGRAFIA

2G: Revista internacional de arquitectura, Editorial Gustavo Gili, N.63: OFFICE Kersten Geers David Van Severen

Perspecta : Domain, The Yale Architectural Journal, N.44

http://www.officekgdvs.com

http:// www.labiennale.org/

33 Rue Marché aux PouletsB–1000 Brussels

Belgium

[email protected] +32 2 503 05 71

OFFICE KGDVS viene fondato nel 2002 da Kersten Ge-ers (Gent, 1975) e David Van Severen (Gent,1978), che dal 2006 si trasferiscono a Bruxelles .Kersten Geers e David Van Severen hanno entrambi studiato all’Università di Gent e alla Scuola Tecnica Su-periore di Madrid (ETSAM).A partire dal 2001 Kersten Geers lavora presso Maxwan/Max.1 Architects (Rotterdam) e dal 2001 al 2005 per Neutelings Riedijk Architects (Rotterdam).Insegna inoltre presso la Technische Universiteit di Del-ft, la Gent Universiteit e l’Accademia di Architettura di Mendrisio, oltre a svolgere attività come ospite per il Ber-lage Institute (Rotterdam), la Columbia University (New York) e numerose altre istituzioni.E’ tra i fondatori della rivista di architettura San Rocco per cui pubblica numerosi saggi critici.Fin dal 1995 David Van Severen ha disegnato e realiz-zato numerosi oggetti, installazioni, e mobili di design.Dal 2004 ha lavorato per Stèphane Bell Architects (Gent) e Xaveer De Geyter Architects (Bruxelles) e dal 1999 al 2005 presso Atelier Marteen Van Severen (Gent).Ha inoltre svolto attività di insegnamento presso la Gent Universiteit e il Berlage Institute di Rotterdam, oltre ad essere stato professore ospite presso la Technische Uni-versiteit di Delft e l’Accademia di Architettura di Mendrisio.Attualmente svolge attività di insegnamento presso l’ Ecole Nationale Supérieure in Versailles.Come OFFICE Kersten Geers David Van Severen han-no costruito diversi edifici. scenografie e studi urbani.Hanno ricevuto il Belgian Prize for Architecture (2008) e il Leone d’Argento alla 12° Biennale di Architettura di Venezia (2010) per il loro Garden Pavillion, insieme a Bas Princen.

01_After the Party_Venezia_IT

02_Summer house_Gent_BE

03_Bridge_Gent_BE

04_Villa Buggenhout_BE

05_25 rooms_Ordos_RC

06_Weekend house_Merchtem_BE

07_Urban villa_Bruxelles_BE

08_Kunstmuseum_SanktGallen_CH

09_Computer shop_Tielt_BE

10_Wall, Bruxelles_Gent_BE

11_Apartment complex_En Sully_CH

12_Chamber of commerce_Kortrijk_BE

13_Agriculture School_Leuven_BE

14_Drying hall_Hulshout_BE

15_XPO trade fair complex_Kortrijk_BE

16_Garden Pavillion_Venezia_IT

17_Border crossing_US-Mexico border

18_Citè de Refuge_Ceuta_ES

19_Administrative City_South Korea_KR

20_Community center_Chile_CL

2, 3, 4, 6, 7, 9, 10, 12, 13, 14, 15 8, 11

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project: After the Party typology: pavillionarchitect: OFFICE KGDVSrealization: 2008address: Giardini dell’Arsenale

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project: Summer housetypology: extensionarchitect:OFFICE KGDVSrealization: 2007address:Gent, Belgium

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project: Bridgetypology: bridgearchitect:OFFICE KGDVSrealization: 2008address: Gent, Belgium

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project: Villatypology: residentialarchitect: OFFICE KGDVSrealization:2009/2010address: Buggenhout, Belgium

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project: 25 roomstypology: residentialarchitect: OFFICE KGDVSrealization: 2009/2010address: Ordos, China

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project: Weekend housetypology: extensionarchitect: OFFICE KGDVSrealization:2011/2012address: Merchtem, Belgium

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project: Urban Villatypology: extensionarchitect:OFFICE KGDVSrealization: 2010/2012address: Bruxelles, Belgium

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project: Kunstmuseumtypology: extensionarchitect: OFFICE KGDVSrealization: 2011address:Sankt Gallen,switzerland

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project: Computer shoptypology: shoparchitect: OFFICE KGDVSrealization: 2010address: Tielt, Belgium

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project: Walltypology: scenographyarchitect: OFFICE KGDVSrealization: 2010address: Bruxelles, Gent, Douai

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project: Apartment complextypology: residentialarchitect: OFFICE KGDVSrealization: 2010address: En Sully, Switzerland

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project: Chamber of commercetypology: office buildingarchitect: OFFICE KGDVSrealization:2009/2010address: Kortrijk, Belgium

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project: Agriculture schooltypology: schoolarchitect: OFFICE KGDVSrealization: 2012-address: Lovaina, Belgium

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project: Drying halltypology: industrialarchitect: OFFICE KGDVSrealization: 2012-address: Herselt, Belgium

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project: XPO trade fair complextypology: expositionarchitect: OFFICE KGDVSrealization: 2008/2009address: Kortrijk, Belgium

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project: Garden pavilliontypology: pavillionarchitect: OFFICE KGDVSrealization: 2010address: Giardini dell’Arsenale

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project: Border crossingtypology: competitionarchitect: OFFICE KGDVSrealization: 2005address: US-Mexico border

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project: Cite de réfugetypology: proposalarchitect: OFFICE KGDVSrealization: 2007address: Ceuta, Spain

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project: A grammar for the citytypology: masterplanarchitect: KGDVS + DOGMA realization: 2005address: New city, South Korea

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project: Community centertypology: publicarchitect: OFFICE KGDVSrealization: 2011/2012address: Tirùa, Chile

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project: After the Partytypology: pavillionrealization: 2008address: Giardini dell’Arsenale

Office 50

Nel padiglione belga per la Biennale di Venezia del 2008 l’edificio esistente viene racchiuso da un muro alto sette metri, composto esclusivamente da materiali per pon-teggio standard, che in questo modo lo separa dal con-testo predominante dell’esposizione.Sia la pavimentazione del padiglione esistente, sia quel-la del “nuovo giardino” così ottenuto, vengono ricoperte da un velo di coriandoli dai colori più disparati, che rap-presentano sia un elemento pragmatico, creando conti-nuità tra interno ed “esterno”, sia simbolico, richiamando alla mente immagini di festa sfrenata.Le sedie sparpagliate all’interno del nuovo padiglione permettono un momento di ristoro lontani dal caos delle biennali presenti e passate.La veranda esistente nei pressi del padiglione è stata rimossa per permettere alla luce naturale di inondare le vuote stanze e contribuire ad un’atmosfera da “mattina dopo”.I visitatori, camminando attraverso i due strati delineati nel muro esterno, vengono deviati verso l’ingresso se-condario al padiglione, disorientati dalla semioscurità e dal successivo, improvviso aumento di luminosità.Nel nuovo giardino racchiuso tra i quattro muri esterni è possibile sedersi al sole o al riparo delle fronde degli alberi.Il Nuovo Padiglione belga racchiude ed espone la strut-tura esistente, un “pezzo” di architettura che durante gli anni è stato costantemente trasformato e riadattato, estraendola dal contesto originale e ricollocandola in asse con il viale principale dei giardini (il padiglione vie-ne inspiegabilmente edificato ruotato di una decina di gradi rispetto al viale di accesso al Padiglione Centrale).

RIFERIMENTO IMMAGINI|

1_vista prospettica_fronte_Bas Princen2_vista prospettica_interno_Bas Princen3_pianta piano primo4_assonometria_dettaglio_struttura tubolare5_assonometria_dettaglio_rivestimento esterno

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http:// www.labiennale.org/

02

project: Summer housetypology: extensionrealization: 2007address: Gent, Belgium

Office 07

L’espansione di un caseggiato del diciannovesimo seco-lo, situato nel centro di Gent, ha come risultato la crea-zione di due ambienti distinti: nello spazio irregolare del cortile addossato alla “casa invernale” (preesistente)viene ricavata attraverso l’utilizzo di un’intelaiatura mo-dulare in acciaio la “casa estiva”, delimitata da piante di vite che corrono lungo il perimetro del giardino.Una sottile porzione di questa intelaiatura, addossata alla struttura muraria, è ricoperta da una tettoia di griglie metalliche sostenute da sei sottili colonnine in acciaio cromato. Un ambiente intermedio viene frapposto tra le due “stan-ze”, racchiuso da pannelli di vetro apribili all’occorrenza per gestire all’occorrenza i rapporti tra l’interno e l’ester-no dell’edificio preesistente.Nello spazio tra l’intelaiatura e il muro del giardino sono stati disposti sistemi per lo stoccaggio degli utensili da giardinaggio, una legnaia e una cucina da esterni.Posizionando una serie di vetri specchiati negli angoli del perimetro interno, la “casa invernale” scompare una volta varcata la soglia.Questa abitazione, priva di funzioni prefissate e mobi-lio fornisce una diversa interpretazione del tipico cortile esterno, trasformandolo in un luogo indipendente sia dal punto di vista spaziale, sia dal punto di vista visivo/per-cettivo.I differenti livelli di cui è composta la “casa estiva” - l’in-telaiatura metallica, la vite rampicante, le porte a spec-chio-assorbono in questo modo, il lento passaggio delle stagioni.


1_vista prospettica_veranda_Bas Princen2_vista prospettica_angolo del cortile con vetrata a specchio_Bas Princen3_pianta del piano primo4_dettaglio_colonnina tubolare in acciaio lucidato

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project: Bridgetypology:bridgerealization: 2008address: Gent, Belgium

Office 23

Più di una semplice connessione tra un punto A ed un punto B posto sull’altra riva di un fiume, questo ponte, situato nel centro di Gent, collega la banchina del Ke-telvest Canal con la terrazza posta sul retro della Han-delsbeurs concert hall al fine di creare uno spazio urba-no comprensivo di entrambi gli elementi.Originariamente previsto per potenziare le uscite di emergenza, il ponte fornisce un nuovo ingresso e una nuova prospettiva verso la sala concerti.La differenza in altezza tra le sue estremità sono rese esplicite dal disegno del ponte.La silhouette orizzontale del ponte è marcata dalle ba-laustre e volutamente contrasta con l’andamento obli-quo del piano stradale.I parapetti sono composti da una sottile tralicciatura in legno di Azobe che appare quasi invisibile ad uno sguar-do dal canale. Tuttavia, osservandoli da vicino, questi ci appaiono so-lidi e massicci: il ponte diviene esso stesso un luogo ur-bano, uno spazio concluso in se stesso che con la sua forma trapezoidale distorce le prospettive a seconda del lato dal quale lo si approccia.Inoltre la possibiltà di poter chiuderne un lato per mezzo di una cancellata scorrevole può trasformare un luogo di transizione in un luogo di ristoro, un’espansione ideale per la terrazza della sala concerti.


1_vista prospettica_Ketelvest Canal2_vista prospettica_ingresso banchina con cancellata3_pianta piano calpestio4_sezione longitudinale5_dettagli costruttivi_fondazioni

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project: Villa Buggenhouttypology: residentialrealization: 2009/2010address:Buggenhout, Belgium

Office 39

Questa residenza solitaria si erge in un lotto posizionato a metà tra un bosco e un’area ad utilizzo agricolo vicino al villaggio di Buggenhout.La recinzione, una palizzata modulare realizzata in ac-ciaio, è una parte integrante del disegno e definisce il volume della villa stessa.Il trascurato giardino che circonda la casa non è incluso, così come le funzioni accessorie quali il posto macchina.L’edificio in se stesso si compone di due piani: una por-zione totalmente aperta verso l’esterno al piano terra e un’ altra più introversa al piano superiore, con una visua-le aperta sul bosco e il paesaggio rurale.Il piano inferiore è concepito come una villa a patio con annesso giardino privato.Il suo esile doppio muro - due setti portanti in mattoni semplici - sostiene il solaio in cemento armato che forma il basamento della piattaforma superiore.La casa interna è una compatta successione di stanze che si dipananao all’interno della copertura della villa-patio.Questo elemento è concepito come una scatola lignea resa impermeabile dalla membrana plastica di colore nero.Ogni elemento di questa abitazione è progettato accura-tamente dll’interno verso l’esterno: le imponenti vetrate scorrevoli sono agganciate alla facciata in modo tale che i telai siano a stento visibili all’osservatore.Queste sono aperte verso la campagna circostante mentre la casa rimane relatvamente nascosta.Arretrando deliberatamente la staccionata rispetto ai confini del lotto, l’abitazione risulta isolata dal contesto, una rarità nel fortemente demarcato paesaggio belga.

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1_vista prospettica_lato sud_Bas Princen2_vista prospettica_lato sud_Bas Princen3_pianta_piano terra4_pianta_piano primo5_sezione trasversale





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project: Computer shoptypology: shoprealization: OFFICE KGDVSaddress: Tielt, Belgium

Office 47

I muri di cinta di questo lotto situato nel villaggio di Tielt sono qui edificati alla massima altezza consentita dal re-golamento edilizio.Lungo il lato affacciato sulla carreggiata è il muro stesso a delineare l’entrata principale.All’interno di questa intelaiatura si erigono due edifici solitari, quasi specchiati nella loro simmetria, che com-pongono una corte interna, totalmente conclusa in se stessa.Il “blocco” sul lato stradale ospita un’attività di vendita al dettaglio e una hall dove vengono ricevuti i clienti; la struttura al lato opposto del lotto ospita le attività non rivolte al pubblico, gli spazi logistici.Gli edifici gemelli sono costruiti in modo da risultare il più neutri possibile usando materiali e tecniche tiche dell’e-dilizia industriale.Entrambi sono rivestiti da un pronunciato curtain-wall tamponato in parte con vetrate, in parte con pannelli in policarbonato.Il cortile definito dai due volumi funge da parcheggio e da viale di ingresso.Lo spazio rimanente tra l’area occupata dagli edifici e il confine del lotto viene trasformato in un giardino forte-mente irregolare così da rimarcare la regolarità dell’in-tervento.


1_vista prospettica_ingresso2_sezione trasversale3_vista prospettica_cortile interno_Bas Princen4_pianta_piano terra5_pianta_primo piano6_vista prospettica_cortile interno_Bas Princen





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Office 61

Questo edificio per uffici, che ospita la West Flanders Chamber of Commerce, si pone nel paesaggio urbaniz-zato di Kortrijk solitario come una villa.Il palazzo è concepito per mostrare due faccie, come il dio romano Giano, enfatizzando i diversi aspetti verso il giardino e verso la strada.La facciata prospettante sul lato strada, completamente vetrata, mette in mostra l’organizzazione interna come una bacheca su una gigantesca mensola di cemento.L’unica architettura interna all’ “open plan” sono i due prominenti vani scala dipinti in rosso e giallo.L’ingresso è posizionato sul lato più riparato dell’edificio, quello che fiancheggia il giardino.La sua forma a V incornicia una parte del paesaggio ab-bracciando la piazza di ingresso per mezzo della piazza posta a livello inferiore.Intorno al patio inferiore si dipanano gli spazi comuni della struttura.Entrambe le facciate interne sono rivestite da una griglia metallica che le riparano dai raggi solari e fungono inol-tre da uniforme ed astratta paratia contro cui si stagliano gli alberi circostanti.

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project: Chamber of commercetypology: office buildingrealization: 2009/2010address: Kortrijk


1_vista prospettica_lato est_Bas Princen2_vista prospettica_ lato ovest_Bas Princen3_vista prospettica_cortile interno_Bas Princen4_pianta_piano primo5_sezione longitudinale6_vista prospettica_dettaglio rivestimento di facciata_Bas Princen

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project: XPO trade fair complextypology: expositionrealization: 2008/2009address: Kortrijk, Belgium

Office 45

L’ expo di Kortrijk è il tipico complesso fieristico, una in-distinta collezione di capannoni, corridoi e macchie di vegetazione sparse.Come unico gesto unificante, un’intelaiatura viene eretta intorno a questa caotica e disomogenea entità.Questo telaio è costituito da una griglia modulare che si stende sia in pianta sia nell’elevato.La saltuaria presenza di schermi metallici a tamponare contribuisce all’effetto fortemente ritmato dell’insieme, aiutando il visitatore a distinguere le zone aperte al pub-blico da quelle riservate agli addetti ai lavori.Al di fuori della struttura il paesaggio circostante è verde e rigoglioso.L’ingresso al complesso espositivo è rimarcato da un edificio per uffici che adotta la stessa struttura dell’inte-laiatura.Tutt’intorno si svolge il porticato definendo con precisio-ne i limiti del complesso, delineando il complesso all’in-terno del sistema urbano e mediando tra la scala del visitatore e quella della hall di ingresso che racchiude.


1_vista prospettica_ingresso ovest2_vista prospettica_lato est_Bas Princen3_vista prospettica_hall_Bas Princen4_pianta_piano primo5_vista prospettica_portico sud_Bas Princen





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project: A grammar for the citytypology: masterplanarchitect: KGDVS + DOGMArealization: 2005address: New city, South Korea

Office 19

La città, progettata per ospitare 500’000 abitanti, è or-ganizzata in una sequenza di “stanze” delineate dai cosidetti “city walls”: una sequenza di edifici cruciformi che rappresenta i 2/3 della volumetria complessiva della città.I muri formano la struttura abitabile della città.Gli spazi risultanti tra gli edifici sono stanze vuote, forni-scono un framework per i successivi sviluppi urbani.Le espansioni future rappresentano il mobilio delle stan-ze, laddove verranno previsti.Il piano tenta di definire la forma della città in modo rigi-do e inequivocabile, senza perdersi nel discutibile ideale moderno di una città fissa e predeterminata dal disegno iniziale, senza possibilità di variazioni perchè scientifica-mente verificata.Le stanze urbane, ed i suoi limiti, formano la genesi della città, non la sua conclusione.In questo modo i due architetti rendono possibile l’unico ruolo che può essere ascritto all’architettura: fornire una specifica inerzia che contrasti l’instabilità della vita che si svolgerà al suo interno.


1_piano generale2_planivolumetrico_ipotesi3_vista prospettica_lato sud4_vista prospettica_ipotesi





http://www.dogma.name/

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