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ACCOMPAGNATRICE Laura, nuova, irresistibile, disponibile, paziente, maggiorata, erotica, 9.00/1.00. 3333339337 ACQUISTIAMO conto terzi attività in- dustriali, artigianali, commerciali, tu- ristiche, alberghiere, immobiliari, aziende agricole, bar. Clientela sele- zionata paga contanti. Business Services 02 29518014. Via Pansa, 55/i - Reggio Emilia - Tel. 0522/233411 lun./ven. 8.30-12.30; 14.30-18.30 SPORT 29 GIOVEDI’ 14 OTTOBRE 2010 GAZZETTA A desso non lasciamolo solo. Si volta pagi- na, un’altra volta. E’ questo il destino della Reggiana, bruciare in fretta chi sa- le sulla plancia di comando. Ma forse è un ma- le di tutto il calcio italiano, drogato e soprava- lutato, che spende oltre le proprie risorse, se- rie A a parte. Da ieri la Reggiana è nelle mani del gruppo Alessandro Barilli. Una compagi- ne nuova e c’è chi dice fragile. Premesso che nessuno è in grado di fare i conti nelle tasche degli altri va detto che Ales- sandro Barilli, se non altro ha due pregi: è reggiano e ha sempre dichiarato di non essere in grado di reggere da solo le sorti della gestio- ne granata. Un atto di umiltà di cui va dato atto. Non è il cavaliere bianco, tanto meno il mecenate che per passione o interesse scende in campo nello sport professionistico. E’ un ti- foso della Reggiana che forse ha fatto il passo più lungo della gamba o forse ha coronato il suo sogno di ragazzino. Ciò che è evidente è che questa nuova compagine societaria va raf- forzata e aiutata. E’ un concetto che anche gli industriali e le cooperative che facevano parte di Iniziativa Tricolore avevano ben presente ma agli appelli di Vando Veroni la città ha sempre risposto: se ci sono colossi come Nino Spallanzani, Storchi, Coopsette, Unieco o Coo- pnordest che ci pensino loro. Un ritornello si- mile a quello «fino a quando c’è Franco Dal Cin io non entro nella Reggiana». Poi il com- pianto Chiarino Cimurri ha dovuto chiamare Ernesto Foglia per trovare un imprenditore di- sposto ad affiancarlo. Questo per sottolineare come l’imprenditoria reggiana non deve celar- si sotto il solito slogan ma prendere coscienza che il calcio, anche professionistico, fa parte della nostra cultura, identifica una comunità. Occorre essere onesti fino in fondo: meglio un Barilli che pensa in piccolo rispetto a ciò che il destino ci poteva riservare. Penso a Pietro Santarelli che era stato spacciato per il mes- sia oppure a Pietro Lo Monaco che avrebbe spostato la direzione operativa a Catania. Al- tre trattative non sono affiorate sulla stampa ma di sicuro avrebbe svilito l’immagine della reggianità. Il gruppo Barilli non ha le risorse per pensare in grande o a lungo termine, allo- ra è l’occasione per non lasciarli soli. (w.m.) IL COMMENTO E adesso non lasciamoli soli Servono nuovi soci per dare solidità a questa compagine dirigenziale La Reggiana ora è del gruppo Barilli Ieri la firma anche di Campani e Villirillo. Forse c’è il quarto uomo di Wainer Magnani REGGIO. «Per una proprietà solida servono soldi e pas- sione». E’ questa la ricetta per il futuro alla Reggiana. Dopo cinque anni è finita l’esperienza di Iniziativa Tri- colore e ieri ha preso forma, dopo una trattativa lunga sette mesi, la nuova compagine targata Barilli. Ieri nello studio del com- mercialista Fabio Mazzali, al- la presenza di Mazzocchi, Carboni e Degola, il nuovo gruppo Alessandro Barilli ha firmato la lettera d’inten- ti che consentirà il 28 otto- bre, in occasione dell’assem- blea dei soci, di dare corpo al- la nuova compagine societa- ria. Erano presenti Tomma- so Villirillo, Claudio Campa- ni e Alessandro Barilli ma un quarto socio potrebbe en- trare a breve, anzi era atteso ieri sera nello studio del com- mercialista ma alla fine ha declinato l’invito. «Spero di arrivare all’as- semblea del 28 ottobre con un quarto socio — ha rimar- cato Alessandro Barilli — e se è possibile anche un quin- to azionista. In questo caso potremo rilanciare e aumen- tare la capitalizzazione della società». Dopo la firma sul contrat- to, è questo il tema dominan- te e che vedrà impegnata la nuova compagine societaria: andare alla ricerca di nuovi soci. Claudio Campani, in ta- le senso, ha le idee chiare e anche tanto entusiasmo. Lo stesso dicasi di Giulio Sica che viene indicato come futu- ro consigliere granata. Non è da meno Gregorio Villirillo. Di una cosa siamo certi: le porte della Reggiana saran- no sempre aperte, anche per- ché non c’è alternativa. E og- gi a maggior ragione occorre trovare nuovi partner reggia- ni e anche un azionariato dif- fuso, per evitare che la Reg- giana possa diventare appeti- bile ai pescecani che anima- no il mondo del pallone. Se poi il gruppo Barilli sarà an- che fortunato e si ritroverà con una Reggiana promossa in serie B (un pensiero fisso di Claudio Campani) allora potrà anche pensare che la musica è cambiata, perché di- versi sono i numeri che la ca- detteria propone, sempre se la società sarà gestita con oculatezza. Ma di questo non abbiamo dubbi. In questo momento, però, sarebbe ingiusto dimentica- re il passato, anzi. E’ sempre bene ricordare dove la Reg- giana è ripartita dopo il falli- mento, da quella torrida gior- nata di fine luglio allo stadio quando la squadra è partita per il ritiro con un organico messo assieme all’ultimo mi- nuto, senza maglie e palloni per gli allenamenti. I cinque anni vissuti sotto la gestione di Iniziativa Tri- colore sono stati importanti e unici. Un’esperienza che avrebbe meritato miglior for- tuna ma che si è sbriciolata per mille motivi, uno su tut- ti: pochi si sono innamorati del giocattolo. Il gruppo Barilli raccoglie un’eredità importante da un punto di vista tecnico, per- ché questa Reggiana, come le precedenti, può lottare per traguardi ambiziosi. E’ vero che sotto il profilo organizza- tivo occorre investire in uo- mini e risorse ma la buona volontà non basta, sarà ne- cessario avere idee e soldi. «La volontà di fare — rimar- ca Barilli — non ci manca. Avremo anche bisogno di sentire al nostro fianco i reg- giani». L’altro elemento forte emerso al termine della riu- nione che ha sancito il pas- saggio delle consegne, è la vo- lontà di dare un messaggio forte, di solidità, alla squa- dra (per domani è fissato un incontro tra giocatori, staff tecnico e nuovi proprietari) e soprattutto alla città. «Motivare per entusiasma- re» è la ricetta che viene por- tata in campo. Uno slancio che non pone limiti al proget- to della nuova proprietà che prevede anche l’ipotesi di ri- levare dal tribunale lo sta- dio. Come dire: se il buon giorno si vede dal mattino... Domani è previsto l’incontro con staff e giocatori Claudio Campani, Alessandro Barilli e Tommaso Villirillo firmano l’accordo per l’acquisto della Reggiana IL SINDACO «Bilanci sani e in ordine» «Siamo contenti che si sia concluso positivamente un percorso di ulteriore coin- volgimento di altri attori at- torno alla Reggiana. Va rico- nosciuto l’impegno della cooperazione e del presi- dente Fontanesi che in que- sti anni hanno lavorato con grande capacità e hanno ga- rantito bilanci trasparenti, una società pulita e una buo- na squadra. Da un fallimen- to siamo tornati ad avere una situazione di equilibrio con bravi dirigenti e una squadra in C1. Con l’ingres- so dei nuovi soci, cui augu- ro buon lavoro, sono certo che la Reggiana saprà su- scitare entusiasmo, per la passione che contraddistin- gue la dirigenza, portando di nuovo attorno a sé tanti cittadini e tanti giovani». Graziano Delrio Le Coop restano come sponsor con 1,3 milioni L’accordo: i nuovi proprietari mettono un milione di capitale e un milione di sponsorizzazioni «L’accordo — prosegue Le- gacoop — che è stato raggiun- to garantirà alla Reggiana importanti risorse per il triennio 2010-2013: I nuovi proprietari apporteranno ca- pitali per 1 milione di euro e sosterranno la società con un ulteriore milione di euro di sponsorizzazioni nei pros- simi tre anni. Analogamente le cooperative si sono impe- gnate nel triennio a sottoscri- vere contratti di sponsorizza- zione per altri 1,3 milioni di euro. Ai nuovi amministratori Legacoop, assieme alle coope- rative che hanno partecipato al progetto, fa gli auguri per un compito impegnativo, a cui guarda tutta la città. Il calcio professionistico non è solo l’oggetto della passione dei tifosi, di quelli che vanno allo stadio o che durante la settimana discutono dei ri- sultati; è anche, lo si voglia o no, un tassello del «made in Reggio», un biglietto da visi- ta che nel paese può fare sim- patia o antipatia, un aspetto, se si vuole secondario ma vi- sibile, dell’immagine colletti- va della nostra comunità. E l’immagine di Reggio, lo si voglia o no, accompagna i suoi prodotti, i suoi progetti, i suoi uomini. Per questo Le- gacoop deve ringraziare la nuova compagine che si è re- sa disponibile a raccogliere il testimone. La cooperazio- ne aveva accettato un impe- gno triennale per il progetto di rilancio del calcio profes- sionistico reggiano su richie- sta dell’amministrazione mu- nicipale. Inizialmente le coo- perative avevano espresso molte perplessità dovute alla loro natura sociale, più por- tata a finanziare lo sport gio- vanile e dilettantistico nei territori comunali dove abita- no le famiglie dei soci. E’ sta- to per il felice incontro con alcuni imprenditori privati, animati dallo stesso spirito civico, che si è potuto dare avvio ad una fattiva collabo- razione, forse unica nel pano- rama del calcio professioni- stico: 16 cooperative e 8 grup- pi privati hanno consentito alla Reggiana di risorgere sportivamente e alla società di affermarsi come un model- lo di trasparenza e correttez- za gestionale. Se la società è stata così ben amministrata per 5 anni, tanto da essere consegnata in equilibrio ai nuovi amministratori, e con la squadra che ha centrato i suoi obiettivi sportivi, appro- dando alla C1 e qui raggiun- gendo i play-off per la B, il merito va dato a chi l’ha am- ministrata con passione e spi- rito di servizio: il primo pre- sidente, Vando Veroni, e Clarfiorello Fontanesi che ne è stato prima il vice-presi- dente con compiti gestionali e l’ha poi sostituito alla mas- sima carica. Legacoop, chiu- dendo questa esperienza che giudica del tutto positiva, rin- grazia anche tutti i tifosi che in questi mesi non hanno ces- sato di esprimere gratitudi- ne e riconoscimento per il ruolo che le cooperative han- no svolto e svolgeranno». REGGIO. «Si conclude, dopo oltre cinque anni — si leg- ge in una nota di Legacoop — con la firma degli impegni vincolanti tra le parti, il progetto cooperativo per il sal- vataggio e il rilancio del calcio professionistico a Reggio Emilia. Inizia per l’Ac Reggiana 1919 una nuova gestio- ne affidata alla compagine di imprenditori privati rap- presentati da Alessandro Barilli». Ildo Cigarini di Legacoop ES2POM...............13.10.2010.............22:49:02...............FOTOC21

Calcio Reggiana

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  • ACCOMPAGNATRICE Laura, nuova,irresistibile, disponibile, paziente,maggiorata, erotica, 9.00/1.00.3333339337

    ACQUISTIAMO conto terzi attivit in-dustriali, artigianali, commerciali, tu-ristiche, alberghiere, immobiliari,aziende agricole, bar. Clientela sele-zionata paga contanti. BusinessServices 02 29518014.

    Via Pansa, 55/i - Reggio Emilia - Tel. 0522/233411

    lun./ven. 8.30-12.30; 14.30-18.30

    SPORT 29GIOVEDI 14 OTTOBRE 2010GAZZETTA

    Adesso non lasciamolo solo. Si volta pagi-na, unaltra volta. E questo il destinodella Reggiana, bruciare in fretta chi sa-

    le sulla plancia di comando. Ma forse un ma-le di tutto il calcio italiano, drogato e soprava-lutato, che spende oltre le proprie risorse, se-rie A a parte. Da ieri la Reggiana nelle manidel gruppo Alessandro Barilli. Una compagi-ne nuova e c chi dice fragile.

    Premesso che nessuno in grado di fare iconti nelle tasche degli altri va detto che Ales-

    sandro Barilli, se non altro ha due pregi: reggiano e ha sempre dichiarato di non esserein grado di reggere da solo le sorti della gestio-ne granata. Un atto di umilt di cui va datoatto. Non il cavaliere bianco, tanto meno ilmecenate che per passione o interesse scendein campo nello sport professionistico. E un ti-foso della Reggiana che forse ha fatto il passopi lungo della gamba o forse ha coronato ilsuo sogno di ragazzino. Ci che evidente che questa nuova compagine societaria va raf-

    forzata e aiutata. E un concetto che anche gliindustriali e le cooperative che facevano partedi Iniziativa Tricolore avevano ben presentema agli appelli di Vando Veroni la citt hasempre risposto: se ci sono colossi come NinoSpallanzani, Storchi, Coopsette, Unieco o Coo-pnordest che ci pensino loro. Un ritornello si-mile a quello fino a quando c Franco DalCin io non entro nella Reggiana. Poi il com-pianto Chiarino Cimurri ha dovuto chiamareErnesto Foglia per trovare un imprenditore di-

    sposto ad affiancarlo. Questo per sottolinearecome limprenditoria reggiana non deve celar-si sotto il solito slogan ma prendere coscienzache il calcio, anche professionistico, fa partedella nostra cultura, identifica una comunit.Occorre essere onesti fino in fondo: meglio unBarilli che pensa in piccolo rispetto a ci cheil destino ci poteva riservare. Penso a PietroSantarelli che era stato spacciato per il mes-sia oppure a Pietro Lo Monaco che avrebbespostato la direzione operativa a Catania. Al-tre trattative non sono affiorate sulla stampama di sicuro avrebbe svilito limmagine dellareggianit. Il gruppo Barilli non ha le risorseper pensare in grande o a lungo termine, allo-ra loccasione per non lasciarli soli.

    (w.m.)

    IL COMMENTO

    E adesso non lasciamoli soliServono nuovi soci per dare solidit a questa compagine dirigenziale

    La Reggiana ora del gruppo BarilliIeri la firma anche di Campani e Villirillo. Forse c il quarto uomo

    di Wainer Magnani

    REGGIO. Per una propriet solida servono soldi e pas-sione. E questa la ricetta per il futuro alla Reggiana.Dopo cinque anni finita lesperienza di Iniziativa Tri-colore e ieri ha preso forma, dopo una trattativa lungasette mesi, la nuova compagine targata Barilli.

    Ieri nello studio del com-mercialista Fabio Mazzali, al-la presenza di Mazzocchi,Carboni e Degola, il nuovogruppo Alessandro Barilliha firmato la lettera dinten-ti che consentir il 28 otto-bre, in occasione dellassem-blea dei soci, di dare corpo al-la nuova compagine societa-ria. Erano presenti Tomma-so Villirillo, Claudio Campa-ni e Alessandro Barilli maun quarto socio potrebbe en-trare a breve, anzi era attesoieri sera nello studio del com-mercialista ma alla fine hadeclinato linvito.

    Spero di arrivare allas-semblea del 28 ottobre conun quarto socio ha rimar-cato Alessandro Barilli ese possibile anche un quin-to azionista. In questo casopotremo rilanciare e aumen-tare la capitalizzazione dellasociet.

    Dopo la firma sul contrat-to, questo il tema dominan-te e che vedr impegnata lanuova compagine societaria:andare alla ricerca di nuovisoci. Claudio Campani, in ta-le senso, ha le idee chiare eanche tanto entusiasmo. Lo

    stesso dicasi di Giulio Sicache viene indicato come futu-ro consigliere granata. Non da meno Gregorio Villirillo.

    Di una cosa siamo certi: leporte della Reggiana saran-no sempre aperte, anche per-ch non c alternativa. E og-gi a maggior ragione occorretrovare nuovi partner reggia-ni e anche un azionariato dif-fuso, per evitare che la Reg-giana possa diventare appeti-bile ai pescecani che anima-no il mondo del pallone. Sepoi il gruppo Barilli sar an-

    che fortunato e si ritrovercon una Reggiana promossain serie B (un pensiero fissodi Claudio Campani) allorapotr anche pensare che lamusica cambiata, perch di-versi sono i numeri che la ca-detteria propone, sempre sela societ sar gestita conoculatezza. Ma di questo nonabbiamo dubbi.

    In questo momento, per,sarebbe ingiusto dimentica-re il passato, anzi. E semprebene ricordare dove la Reg-giana ripartita dopo il falli-

    mento, da quella torrida gior-nata di fine luglio allo stadioquando la squadra partitaper il ritiro con un organicomesso assieme allultimo mi-nuto, senza maglie e palloniper gli allenamenti.

    I cinque anni vissuti sottola gestione di Iniziativa Tri-colore sono stati importantie unici. Unesperienza cheavrebbe meritato miglior for-tuna ma che si sbriciolataper mille motivi, uno su tut-ti: pochi si sono innamoratidel giocattolo.

    Il gruppo Barilli raccoglieuneredit importante da unpunto di vista tecnico, per-ch questa Reggiana, comele precedenti, pu lottare pertraguardi ambiziosi. E veroche sotto il profilo organizza-tivo occorre investire in uo-mini e risorse ma la buonavolont non basta, sar ne-cessario avere idee e soldi.La volont di fare rimar-ca Barilli non ci manca.Avremo anche bisogno disentire al nostro fianco i reg-giani.

    Laltro elemento forteemerso al termine della riu-nione che ha sancito il pas-saggio delle consegne, la vo-lont di dare un messaggioforte, di solidit, alla squa-dra (per domani fissato unincontro tra giocatori, stafftecnico e nuovi proprietari)e soprattutto alla citt.

    Motivare per entusiasma-re la ricetta che viene por-tata in campo. Uno slancioche non pone limiti al proget-to della nuova propriet cheprevede anche lipotesi di ri-levare dal tribunale lo sta-dio. Come dire: se il buongiorno si vede dal mattino...

    Domani previstolincontrocon staff e giocatori

    Claudio Campani, Alessandro Barilli e Tommaso Villirillo firmano laccordo per lacquisto della Reggiana

    IL SINDACO

    Bilancisani e in ordine

    Siamo contenti che si siaconcluso positivamente unpercorso di ulteriore coin-volgimento di altri attori at-torno alla Reggiana. Va rico-nosciuto limpegno dellacooperazione e del presi-dente Fontanesi che in que-sti anni hanno lavorato congrande capacit e hanno ga-rantito bilanci trasparenti,una societ pulita e una buo-na squadra. Da un fallimen-to siamo tornati ad avereuna situazione di equilibriocon bravi dirigenti e unasquadra in C1. Con lingres-so dei nuovi soci, cui augu-ro buon lavoro, sono certoche la Reggiana sapr su-scitare entusiasmo, per lapassione che contraddistin-gue la dirigenza, portandodi nuovo attorno a s tanticittadini e tanti giovani.

    Graziano Delrio

    Le Coop restano come sponsor con 1,3 milioniLaccordo: i nuovi proprietari mettono un milione di capitale e un milione di sponsorizzazioni

    Laccordo prosegue Le-gacoop che stato raggiun-to garantir alla Reggianaimportanti risorse per iltriennio 2010-2013: I nuoviproprietari apporteranno ca-pitali per 1 milione di euro esosterranno la societ conun ulteriore milione di eurodi sponsorizzazioni nei pros-simi tre anni. Analogamentele cooperative si sono impe-gnate nel triennio a sottoscri-vere contratti di sponsorizza-zione per altri 1,3 milioni dieuro.

    Ai nuovi amministratoriLegacoop, assieme alle coope-rative che hanno partecipatoal progetto, fa gli auguri perun compito impegnativo, acui guarda tutta la citt. Ilcalcio professionistico non solo loggetto della passionedei tifosi, di quelli che vanno

    allo stadio o che durante lasettimana discutono dei ri-sultati; anche, lo si voglia ono, un tassello del made inReggio, un biglietto da visi-ta che nel paese pu fare sim-patia o antipatia, un aspetto,se si vuole secondario ma vi-sibile, dellimmagine colletti-va della nostra comunit. Elimmagine di Reggio, lo sivoglia o no, accompagna isuoi prodotti, i suoi progetti,i suoi uomini. Per questo Le-gacoop deve ringraziare lanuova compagine che si re-sa disponibile a raccogliereil testimone. La cooperazio-ne aveva accettato un impe-gno triennale per il progettodi rilancio del calcio profes-sionistico reggiano su richie-sta dellamministrazione mu-nicipale. Inizialmente le coo-perative avevano espresso

    molte perplessit dovute allaloro natura sociale, pi por-tata a finanziare lo sport gio-vanile e dilettantistico neiterritori comunali dove abita-no le famiglie dei soci. E sta-to per il felice incontro conalcuni imprenditori privati,animati dallo stesso spiritocivico, che si potuto dareavvio ad una fattiva collabo-razione, forse unica nel pano-

    rama del calcio professioni-stico: 16 cooperative e 8 grup-pi privati hanno consentitoalla Reggiana di risorgeresportivamente e alla societdi affermarsi come un model-lo di trasparenza e correttez-za gestionale. Se la societ stata cos ben amministrataper 5 anni, tanto da essereconsegnata in equilibrio ainuovi amministratori, e conla squadra che ha centrato isuoi obiettivi sportivi, appro-dando alla C1 e qui raggiun-gendo i play-off per la B, ilmerito va dato a chi lha am-ministrata con passione e spi-rito di servizio: il primo pre-sidente, Vando Veroni, eClarfiorello Fontanesi chene stato prima il vice-presi-dente con compiti gestionalie lha poi sostituito alla mas-sima carica. Legacoop, chiu-dendo questa esperienza chegiudica del tutto positiva, rin-grazia anche tutti i tifosi chein questi mesi non hanno ces-sato di esprimere gratitudi-ne e riconoscimento per ilruolo che le cooperative han-no svolto e svolgeranno.

    REGGIO. Si conclude, dopo oltre cinque anni si leg-ge in una nota di Legacoop con la firma degli impegnivincolanti tra le parti, il progetto cooperativo per il sal-vataggio e il rilancio del calcio professionistico a ReggioEmilia. Inizia per lAc Reggiana 1919 una nuova gestio-ne affidata alla compagine di imprenditori privati rap-presentati da Alessandro Barilli.

    Ildo Cigarini di Legacoop

    ES2POM...............13.10.2010.............22:49:02...............FOTOC21