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    SPORT 29GIOVEDI 14 OTTOBRE 2010GAZZETTA

    Adesso non lasciamolo solo. Si volta pagi-na, unaltra volta. E questo il destinodella Reggiana, bruciare in fretta chi sa-

    le sulla plancia di comando. Ma forse un ma-le di tutto il calcio italiano, drogato e soprava-lutato, che spende oltre le proprie risorse, se-rie A a parte. Da ieri la Reggiana nelle manidel gruppo Alessandro Barilli. Una compagi-ne nuova e c chi dice fragile.

    Premesso che nessuno in grado di fare iconti nelle tasche degli altri va detto che Ales-

    sandro Barilli, se non altro ha due pregi: reggiano e ha sempre dichiarato di non esserein grado di reggere da solo le sorti della gestio-ne granata. Un atto di umilt di cui va datoatto. Non il cavaliere bianco, tanto meno ilmecenate che per passione o interesse scendein campo nello sport professionistico. E un ti-foso della Reggiana che forse ha fatto il passopi lungo della gamba o forse ha coronato ilsuo sogno di ragazzino. Ci che evidente che questa nuova compagine societaria va raf-

    forzata e aiutata. E un concetto che anche gliindustriali e le cooperative che facevano partedi Iniziativa Tricolore avevano ben presentema agli appelli di Vando Veroni la citt hasempre risposto: se ci sono colossi come NinoSpallanzani, Storchi, Coopsette, Unieco o Coo-pnordest che ci pensino loro. Un ritornello si-mile a quello fino a quando c Franco DalCin io non entro nella Reggiana. Poi il com-pianto Chiarino Cimurri ha dovuto chiamareErnesto Foglia per trovare un imprenditore di-

    sposto ad affiancarlo. Questo per sottolinearecome limprenditoria reggiana non deve celar-si sotto il solito slogan ma prendere coscienzache il calcio, anche professionistico, fa partedella nostra cultura, identifica una comunit.Occorre essere onesti fino in fondo: meglio unBarilli che pensa in piccolo rispetto a ci cheil destino ci poteva riservare. Penso a PietroSantarelli che era stato spacciato per il mes-sia oppure a Pietro Lo Monaco che avrebbespostato la direzione operativa a Catania. Al-tre trattative non sono affiorate sulla stampama di sicuro avrebbe svilito limmagine dellareggianit. Il gruppo Barilli non ha le risorseper pensare in grande o a lungo termine, allo-ra loccasione per non lasciarli soli.

    (w.m.)

    IL COMMENTO

    E adesso non lasciamoli soliServono nuovi soci per dare solidit a questa compagine dirigenziale

    La Reggiana ora del gruppo BarilliIeri la firma anche di Campani e Villirillo. Forse c il quarto uomo

    di Wainer Magnani

    REGGIO. Per una propriet solida servono soldi e pas-sione. E questa la ricetta per il futuro alla Reggiana.Dopo cinque anni finita lesperienza di Iniziativa Tri-colore e ieri ha preso forma, dopo una trattativa lungasette mesi, la nuova compagine targata Barilli.

    Ieri nello studio del com-mercialista Fabio Mazzali, al-la presenza di Mazzocchi,Carboni e Degola, il nuovogruppo Alessandro Barilliha firmato la lettera dinten-ti che consentir il 28 otto-bre, in occasione dellassem-blea dei soci, di dare corpo al-la nuova compagine societa-ria. Erano presenti Tomma-so Villirillo, Claudio Campa-ni e Alessandro Barilli maun quarto socio potrebbe en-trare a breve, anzi era attesoieri sera nello studio del com-mercialista ma alla fine hadeclinato linvito.

    Spero di arrivare allas-semblea del 28 ottobre conun quarto socio ha rimar-cato Alessandro Barilli ese possibile anche un quin-to azionista. In questo casopotremo rilanciare e aumen-tare la capitalizzazione dellasociet.

    Dopo la firma sul contrat-to, questo il tema dominan-te e che vedr impegnata lanuova compagine societaria:andare alla ricerca di nuovisoci. Claudio Campani, in ta-le senso, ha le idee chiare eanche tanto entusiasmo. Lo

    stesso dicasi di Giulio Sicache viene indicato come futu-ro consigliere granata. Non da meno Gregorio Villirillo.

    Di una cosa siamo certi: leporte della Reggiana saran-no sempre aperte, anche per-ch non c alternativa. E og-gi a maggior ragione occorretrovare nuovi partner reggia-ni e anche un azionariato dif-fuso, per evitare che la Reg-giana possa diventare appeti-bile ai pescecani che anima-no il mondo del pallone. Sepoi il gruppo Barilli sar an-

    che fortunato e si ritrovercon una Reggiana promossain serie B (un pensiero fissodi Claudio Campani) allorapotr anche pensare che lamusica cambiata, perch di-versi sono i numeri che la ca-detteria propone, sempre sela societ sar gestita conoculatezza. Ma di questo nonabbiamo dubbi.

    In questo momento, per,sarebbe ingiusto dimentica-re il passato, anzi. E semprebene ricordare dove la Reg-giana ripartita dopo il falli-

    mento, da quella torrida gior-nata di fine luglio allo stadioquando la squadra partitaper il ritiro con un organicomesso assieme allultimo mi-nuto, senza maglie e palloniper gli allenamenti.

    I cinque anni vissuti sottola gestione di Iniziativa Tri-colore sono stati importantie unici. Unesperienza cheavrebbe meritato miglior for-tuna ma che si sbriciolataper mille motivi, uno su tut-ti: pochi si sono innamoratidel giocattolo.

    Il gruppo Barilli raccoglieuneredit importante da unpunto di vista tecnico, per-ch questa Reggiana, comele precedenti, pu lottare pertraguardi ambiziosi. E veroche sotto il profilo organizza-tivo occorre investire in uo-mini e risorse ma la buonavolont non basta, sar ne-cessario avere idee e soldi.La volont di fare rimar-ca Barilli non ci manca.Avremo anche bisogno disentire al nostro fianco i reg-giani.

    Laltro elemento forteemerso al termine della riu-nione che ha sancito il pas-saggio delle consegne, la vo-lont di dare un messaggioforte, di solidit, alla squa-dra (per domani fissato unincontro tra giocatori, stafftecnico e nuovi proprietari)e soprattutto alla citt.

    Motivare per entusiasma-re la ricetta che viene por-tata in campo. Uno slancioche non pone limiti al proget-to della nuova propriet cheprevede anche lipotesi di ri-levare dal tribunale lo sta-dio. Come dire: se il buongiorno si vede dal mattino...

    Domani previstolincontrocon staff e giocatori

    Claudio Campani, Alessandro Barilli e Tommaso Villirillo firmano laccordo per lacquisto della Reggiana

    IL SINDACO

    Bilancisani e in ordine

    Siamo contenti che si siaconcluso positivamente unpercorso di ulteriore coin-volgimento di altri attori at-torno alla Reggiana. Va rico-nosciuto limpegno dellacooperazione e del presi-dente Fontanesi che in que-sti anni hanno lavorato congrande capacit e hanno ga-rantito bilanci trasparenti,una societ pulita e una buo-na squadra. Da un fallimen-to siamo tornati ad avereuna situazione di equilibriocon bravi dirigenti e unasquadra in C1. Con lingres-so dei nuovi soci, cui augu-ro buon lavoro, sono certoche la Reggiana sapr su-scitare entusiasmo, per lapassione che contraddistin-gue la dirigenza, portandodi nuovo attorno a s tanticittadini e tanti giovani.

    Graziano Delrio

    Le Coop restano come sponsor con 1,3 milioniLaccordo: i nuovi proprietari mettono un milione di capitale e un milione di sponsorizzazioni

    Laccordo prosegue Le-gacoop che stato raggiun-to garantir alla Reggianaimportanti risorse per iltriennio 2010-2013: I nuoviproprietari apporteranno ca-pitali per 1 milione di euro esosterranno la societ conun ulteriore milione di eurodi sponsorizzazioni nei pros-simi tre anni. Analogamentele cooperative si sono impe-gnate nel triennio a sottoscri-vere contratti di sponsorizza-zione per altri 1,3 milioni dieuro.

    Ai nuovi amministratoriLegacoop, assieme alle coope-rative che hanno partecipatoal progetto, fa gli auguri perun compito impegnativo, acui guarda tutta la citt. Ilcalcio professionistico non solo loggetto della passionedei tifosi, di quelli che vanno

    allo stadio o che durante lasettimana discutono dei ri-sultati; anche, lo si voglia ono, un tassello del made inReggio, un biglietto da visi-ta che nel paese pu fare sim-patia o antipatia, un aspetto,se si vuole secondario ma vi-sibile, dellimmagine colletti-va della nostra comunit. Elimmagine di Reggio, lo sivoglia o no, accompagna isuoi prodotti, i suoi progetti,i suoi uomini. Per questo Le-gacoop deve ringraziare lanuova compagine che si re-sa disponibile a raccogliereil testimone. La cooperazio-ne aveva accettato un impe-gno triennale per il progettodi rilancio del calcio profes-sionistico reggiano su richie-sta dellamministrazione mu-nicipale. Inizialmente le coo-perative avevano espresso

    molte perplessit dovute allaloro natura sociale, pi por-tata a finanziare lo sport gio-vanile e dilettantistico neiterritori comunali dove abita-no le famiglie dei soci. E sta-to per il felice incontro conalcuni imprenditori privati,animati dallo stesso spiritocivico, che si potuto dareavvio ad una fattiva collabo-razione, forse unica nel pano-

    rama del calcio professioni-stico: 16 cooperative e 8 grup-pi privati hanno consentitoalla Reggiana di risorgeresportivamente e alla societdi affermarsi come un model-lo di trasparenza e correttez-za gestionale. Se la societ stata cos ben amministrataper 5 anni, tanto da essereconsegnata in equilibrio ainuovi amministratori, e conla squadra che ha centrato isuoi obiettivi sportivi, appro-dando alla C1 e qui raggiun-gendo i play-off per la B, ilmerito va dato a chi lha am-ministrata con passione e spi-rito di servizio: il primo pre-sidente, Vando Veroni, eClarfiorello Fontanesi chene stato prima il vice-presi-dente con compiti gestionalie lha poi sostituito alla mas-sima carica. Legacoop, chiu-dendo questa esperienza chegiudica del tutto positiva, rin-grazia anche tutti i tifosi chein questi mesi non hanno ces-sato di esprimere gratitudi-ne e riconoscimento per ilruolo che le cooperative han-no svolto e svolgeranno.

    REGGIO. Si conclude, dopo oltre cinque anni si leg-ge in una nota di Legacoop con la firma degli impegnivincolanti tra le parti, il progetto cooperativo per il sal-vataggio e il rilancio del calcio professionistico a ReggioEmilia. Inizia per lAc Reggiana 1919 una nuova gestio-ne affidata alla compagine di imprenditori privati rap-presentati da Alessandro Barilli.

    Ildo Cigarini di Legacoop

    ES2POM...............13.10.2010.............22:49:02...............FOTOC21


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