18
Capitolo 1 Nella buia cittadina di Turson, le strade erano deserte, i bar vuoti e i letti pieni, ma sull’ angolo della Piazza di Dimfire un vecchio raccontastorie sedeva sulle scale del palazzo. Il vecchio indossava vestiti di bassa qualità e d’ intonalità marroncina ed erano piene di toppe, aveva capelli bianchi e ricci, d’un tratto dalla seconda casa sulla sinistra di Via Consal uscì un ragazzo verso i quindicianni dai capelli castani e mossi, postura normale con occhi castani scuri e si avviò per la via nella direzione del bar sul lato opposto della piazza. Il ragazzo alla vista del vecchio sulle scale gli corse incontro chiedendo annoiato: “Che ci fai qui nonno, dovresti essere a casa con la mamma! Su dai ti porto a casa” il nonno lo afferò per il braccio facendolo sedere accanto a lui e gli cominciò a bisbigliare nell’ orecchio. “Ascoltami bene Alex. Quando ti trovi in pericolo scappa, salvati, poi allenati per poi sconfiggere quel pericolo e sei sarai pronto riuscirai a uscirne vittorioso. Non dimenticare le mie parole nipote mio… non dimenticarle!” puntando il dito al nipote. “D’accordo nonno, me lo ricorderò, adesso andiamo a casa, su dai tirati sù, bravo ecco, dammi un braccio.” Alex riportò il nonno nella loro casa. Entrati in casa il nonno si sedette sulla vecchia malandata poltrona, nella casa dall’ingresso si vedeva il tavolo con cinque sedie davanti alla finestra sulla destra, il corridoio che portava alla camera di Alex e della sorella sulla destra, quella del nonno sulla sinistra e in fondo il bagno con la camera da letto. Sul lato opposto dalla sala da pranzo c’era la cucina dove stava la madre, si vedeva subito che non era una casa ne da ricchi ne da poveri ma aveva il necessario per sopravivvere. Dal corridoio corse fuori la sorellina dai sei anni che a bracce aperte corse inbraccio al nonno con un sorriso enorme sul bel viso con quei occhioni marroni come castagne e i riccioli biondi. Alex si incamminò in cucina diede un bacio alla madre dicendo “lo trovato sulle scale del palazzo…stava guardando le stelle.” La madre stava cucinando un brodo di 1

Capitolo 1

Embed Size (px)

DESCRIPTION

jklg

Citation preview

Capitolo 1

Capitolo 1Nella buia cittadina di Turson, le strade erano deserte, i bar vuoti e i letti pieni, ma sull angolo della Piazza di Dimfire un vecchio raccontastorie sedeva sulle scale del palazzo. Il vecchio indossava vestiti di bassa qualit e d intonalit marroncina ed erano piene di toppe, aveva capelli bianchi e ricci, dun tratto dalla seconda casa sulla sinistra di Via Consal usc un ragazzo verso i quindicianni dai capelli castani e mossi, postura normale con occhi castani scuri e si avvi per la via nella direzione del bar sul lato opposto della piazza.

Il ragazzo alla vista del vecchio sulle scale gli corse incontro chiedendo annoiato: Che ci fai qui nonno, dovresti essere a casa con la mamma! Su dai ti porto a casa il nonno lo affer per il braccio facendolo sedere accanto a lui e gli cominci a bisbigliare nell orecchio. Ascoltami bene Alex. Quando ti trovi in pericolo scappa, salvati, poi allenati per poi sconfiggere quel pericolo e sei sarai pronto riuscirai a uscirne vittorioso. Non dimenticare le mie parole nipote mio non dimenticarle! puntando il dito al nipote. Daccordo nonno, me lo ricorder, adesso andiamo a casa, su dai tirati s, bravo ecco, dammi un braccio. Alex riport il nonno nella loro casa.

Entrati in casa il nonno si sedette sulla vecchia malandata poltrona, nella casa dallingresso si vedeva il tavolo con cinque sedie davanti alla finestra sulla destra, il corridoio che portava alla camera di Alex e della sorella sulla destra, quella del nonno sulla sinistra e in fondo il bagno con la camera da letto. Sul lato opposto dalla sala da pranzo cera la cucina dove stava la madre, si vedeva subito che non era una casa ne da ricchi ne da poveri ma aveva il necessario per sopravivvere.

Dal corridoio corse fuori la sorellina dai sei anni che a bracce aperte corse inbraccio al nonno con un sorriso enorme sul bel viso con quei occhioni marroni come castagne e i riccioli biondi. Alex si incammin in cucina diede un bacio alla madre dicendo lo trovato sulle scale del palazzostava guardando le stelle. La madre stava cucinando un brodo di cipolle bollite e con un sorriso dispiaciuto disse tuo padre sar a casa fra poco, sediamoci e mangiamo la cena, anche se non molto, meglio caldo che freddo. Il nonno si sedette a capotavola con la nipotina alla sua sinistra e con la madre della piccola alla sua sinistra e Alex dallaltra parte del tavolo lasciando laltro capotavolo per il padre. Ogniuno aveva la sua porsione con la giusta quantit in proporzioni giuste ad ogniuno.

Mi passeresti il sale Mary?chiese il nonno.

Tieni pap ma non esagerare ok? rispose la mamma di Alex.

Verso la met della cena entr dalla porta luomo di casa escalmando:

Buonasera famiglia! Come sta la mia piccolina?!? dando un bacio a Sofia.

Ciao Franck, come andata a lavoro oggi?disse il nonno.

Ohbe, ho una buona e una cattiva notiziaquale volete prima? tutti volevano la buona prima e allora Franck rispose: oggi a lavoromi hanno dato una promozione!!! Ma la brutta che con questi i soldi in pi non dovrete mangiare pi brodo di cipolla! e tutti contenti lo abbracciarono tranne il nonno troppo stanco per alzarsi ma che invece alzando il bicchiere facendo un brindisi.

Era ormai tardi e tutti erano a letto addormentati sognando quello che avrebbero grazie a questa promozione, ma Alex preferiva sognarli a occhi aperti seduto sul letto di spugna quardando i tetti della citt dalla sua camera in cantina, poi si sdrai dalla stanchezza e si addorment poco dopo ma con un sorriso sul volto ed era ovvio che stava ancora sognando, era solo il suo corpo ad essere stanco chiudendogli occhi.

Era mattina ed Alex era contento, tutta la casa lo era, la mamma aveva preparato fette biscotate con marmellata una vera specialit per questa famiglia. Alex usc e and a bussare sulla porta del vicino a dar notizia al sua amico:

Scendi gi Miki c Alex Wolf che ti aspetta. Url la madre di Michele Perel.

Si incamminarono al campetto a giocare a calcio, alla fine della giornata i ragazzi tornarono alle loro case. A casa si andava a letto presto perch la giornata seguente era il 10 aprile cio la festa mondiale della repubblica e Turson sarebbe stata in festa tutto il giorno e tutta la notte e la mamma voleva che tutti avessero il loro riposo. Svegliati dal cantare della popolazione, la famiglia Wolf si vest, non elegante ma casual, uscirono e si avviarono gi per Via Consal per andare in piazza a festeggiare con gli altri paesani, tutta la citt e quelle vicine erano nelle strade con solo gioia nel cuore, niente poteva rovinare una giornata del genere.

Alex, seduto sul muro accanto alla famiglia, stava salutando altri paesani, lui mangiava un pezzo di torta guardando una bella ragazzetta che anche a sua volta lo guardava mentre salutava amici e famiglia. La ragazza aveva occhi azzurri profondi ma limpidi come il mare, con una bellissima chioma di capelli mori, lisci delicati e sembrava della sua et ma i due non smisero di guardarsi. Era ovvio il perch si fissavano, erano entrambi belli, Alex sorrideva ogni tanto con anche qualche risata ma poi si decise e le disse ciao con la bocca e lei rise abbassando la testa imbarazzata. La ragazza alz gli occhi ad Alex e propio guando apr bocca per salutarlola terra sottostante trem, si sentivano strani ruggiti e si udivano delle urla da farti venire la pelle doca.

A un tratto un gigantesco masso sorvol la piazza e colp la facciata frontale del palazzo, tutti abbassarono le teste e a quel punto tutti corsero via e le donne anziane di citt cominciarono a piangere, Franck prese Alex per il braccio e con Sofia tra le braccia, con Mary e il nonno che lo seguivano corsero nella direzione della casa. Sulle vie cerano poliziotti che dicevano alla popolazione di salire sulle barche per essere portati a unisola vicina a quel punto la gente cominci a correre nella direzione del mare, massi enormi continuavano con le loro ombre ad attraversare il cielo e a colpire case e quei strani ruggiti e le urla stavano rimbombando nella testa di Alex, ma la famiglia Wolf non si fermava e continuava a correre verso il mare. Una volta arrivati al lungomare era tardasera e ormai Franck portava sulla schiena il nonno e Sofia con la mamma.

Cerano sette barche da turismo belle grandi e stavano lasciando la gente salire sulle barche per salvarsi, le barche erano attaccati da dei ponti alla riva saliremo sulla seconda sembra meno piena, ok tutti insieme, Mary tu mettiti davanti con la piccola e tu Alex stammi dietro, su andiamo non c un momento da perdere dobbiamo salire sulla barca! disse il padre con una faccia cos seria che Alex non aveva visto prima. La famiglia ce la fece ad arrivare sul ponte ma la folla era tremenda e la barca era quasi piena, la gente cominciava a spingere ed erano cos vicini allarrivo, la mamma ce la fece a salire con Sofia poi il nonno ma gli uomini accanto ad Alex cominciavano a urlare e a litigare e Franck si gir per prendere la mano del figlio ma uno degli uomini spinse Alex fuori dalla sua strada buttandolo nel mare, casc di schiena e guard negli occhi il padre mentre cadeva con degli occhi che dicevano perdonami.

La gente incominci a spingere davvero e Franck venne spinto dentro la barca e ai poiliziotti venne data lordine di chiudere gli ingressi con queste specie di cancelli ed allora la gente davvero incominci a diventare aggresiva, Alex intanto nuotava verso la barca che aveva gi preso una decina di metri dal ponte e vide il padre che lo tifava come il resto della famiglia con lintento di farlo salire sulla barca. Riusc ad arrivare alla barca ed a tenere le sbarre del cancello chiuso con il padre che lo abbraciava e gli parlava allorecchio: oh figliolo mio, sono fiero di te non ti sei arreso e hai continuato a nuotare e a combattere, sei propio un Wolf, non arrenderti mai! Bravo sono fiero di te! a quel punto un poliziotto arriv al cancello ordinando al ragazzo di scendere e Franck preg al poliziotto di aprire il cancello per farlo entrare ed era lunico, il poliziotto and a chiedere al suo capo e ritorn dicendo: mi dispiace ma anche sulle altre barche ci sono persone come lui e dobbiamo essere uguali con tutti e che non possiamo lasciarti salire, ti diamo il salvagente ma devi scendere adesso! Mi dispiace. La madre scoppi in lacrime e anche il padre gli diede un abbraccio e un bel bacio e Alex baci sulla fronte la sorellina dicendo tra le lacrime.

ciao piccolina, fai la brava e ascolta la mamma, eh s mi mancherai, mi mancherete tutti, quando le cose si saranno calmate ritornate alla casa, ok?

Prese il salvagente e dando un ultimo bacio a tutta la famiglia si gett in mare.

Nuotando allindietro mentre guardava la barca allontanarsi, Alex ritornava alla riva ancora incerto di cosa avrebbe fatto arrivato l, le lacrime si mischiavano con lacqua del mare, si gir sulla pacia, si tolse il salvagente, e nuot a stile libero ma con la testa fuori perch non gli piaceva lacqua negli occhi.

Mentre ritornava vide delle barche nere approdare sulle rive a un centinaio di metri sulla sua destra, delle strane cose scesero da quelle navi, con una tonalit verde scura e la gente cominci a urlare e a scappare da quelle cose come formiche quando gli calpesti il formicaio. Arrivato a riva Alex stanco cammin a malapena con ancora leffetto del mare nel corpo e si sdrai sulla riva per riprendere fiato, la gente gli correva accanto con visi pallidi come se hanno visto il loro peggior incubo e quei ruggiti erano come essere venuti dallinferno stesso e le urla non capiva quel che succedeva, si alz e si incammin nella direzione opposta verso tutto quello che gli altri non volevano aver a che fare, il sole avrebbe tramontato tra pi o meno unora e si vedevano le luci della citt e le torce di quelle cose. Alex not che sulla riva cera una di quelle catapulte e aveva appena lanciato un altro masso e questultimo colp la centrale elettrica facendola esplodere e tutte le luci della citt si spensero, il resto della famiglia Wolf e i salvati guardavano la citt spengersi e la mamma scoppi in lacrime sulla spalla del nonno e anche le barche sembravano piangere a quella scena spaventosa, le uniche luci adesso venivano dalle torce.

Alex si ritrov uno paio di queste cose davanti, erano enormi almeno un centinaio di chili, avevano una pelle di colore verde scura, indossavano armature enormi con spine e catene sulle spalle e tenevano delle asce grandi come dei cerchioni con un manico grosso come un palo, un loro pugno equivaleva a un pallone da calcio ed erano tutti alti minimo due metri, la testa era enorme con la mascella pi larga del resto della faccia e avevano orecchini sui nasi e sulle ciglia che non cerano e i loro occhi erano neri ma completamente neri e il loro respirare sembrava che avessero asma e ce lavevano tutti. Con le loro enormi asce tagliavano a pezzi ogni cosa che gli capitava davanti, il sangue spruzzava dapertutto, era orribile, Alex era terrorizzato non riusciva a muovere un muscolo e vide uno di quei cosi prendere lascia e uccidere una donna come niente fosse e le sue urla si azzitarono.

Il giovane Wolf doveva correre a casa ma per farlo doveva passare parallelo a quel massacro e infine si decise e incominci a correre evitando quelle bestie, nella sua corsa si dovette fermare e butarsi a terra perch un poliziotto a un decina di metri pi in avanti spar con una pistola a pompa ma larmatura rimbalz il colpo e il mostro con un solo braccio lo sollevo e lanci verso Alex, per fortuna il ragazzo aveva dei riflessi molti buoni e lo schiv, si gir a controllare il poliziotto era morto sul colpo. A quel punto Alex prese la pistola, la punt alla testa del mostro e spar, non consapevole della forza, lo sparo lo spinse un passo indietro ma aveva centrato il bersaglio e lo uccise rivendicando il poliziotto. Quellammasso di muscoli cadde di fronte ma accanto a lui uno dei suoi compagni vide il cadavere cader a terra e cap che era stato il ragazzo a far tale cosa e si gir col corpo, tolse lascia dalla schiena di un pover uomo e fece qualche passo verso il quindicenne che a sua volta cominci a correre sempre nella direzione della casa, quella bestia lo rincorse inportandosi di tutte le altre persone che gli correvano accanto. Il verdepelle stanco e meno atletico nella corsa del ragazzo si ferm e Alex si gir e not daver seminato il verdepelle ma non guardando dove correva inciamp su una zolla di sabbia e cadde di faccia, quella era loccasione della bestia che prese lascia e la lanci con una forza impressionante facendola ruotare verticalmente, ma la sua mira era leggermente sbagliata siccome larma si impiant nella sabbia a dieci centimetri dalla faccia del ragazzo.

Alex vide la sua faccia nel riflesso dellascia e spaventato si alz, continu a correre, ma quella bestia non si arrendeva e continuava a seguirlo, il ragazzo si ritrov pi in avanti un altro verdepelle girato di spalle e allora si ferm e cerc il modo per aggirarlo senza essere visto, il verdepelle che lo inseguiva si riprese lascia dalla sabbia e glielo rilanci questa volta ruotando orizzontalmente. Alex venne avvertito del pericolo da un uomo tra la folla e si butt a terra e lascia si inficc nella schiena del verdepelle di davanti con quello dietro che guadagnava terreno, il ragazzo prese la pistola ignaro del fatto che era scarica e prov a sparare ma lunica cosa che il mostro ricevvette era il suono del click di una pistola scarica e allora il ragazzo si rialz della situazione e continu a fuggire allestremo delle forze. Dopo che la bestia estrasse lascia dal compagno senza preoccuparsi minimamente delle sue condizioni rilanci lascia ma grazie al destino, Alex venne urtato da un uomo e cadde a terra mentre lascia colp luomo con una forza da spostarlo metri pi in l e dopo aver mancato di nuovo il verdepelle rub dal suo compagno ucciso la lancia e stanco si gir per andare a cercare altri bersagli, ormai gli era chiaro che Alex non verr ucciso da lui. Alex era soddisfatto di s come se ha vinto una battaglia, ma il suo entusiasmo svan in pochi secondi appena si accorse che la battaglia cera ancora e in piedi continu a correre a casa.

Non aveva neanche fatto met strada e si sentiva stanco morto ma aveva raggiunto la strada con un negozio darmi con accanto uno di moto e altri negozi turistici sempre a lungomare, Alex vide una ragazza con capelli mori in unangolo due isolati gi dal negozio darmi che stava venendo attacata da un verdepelle. Alex entr nel negozi che ormai il suo proprietario sar andato a combattere ed probabilmente morto, prese delle ammonizioni e una pistola a pompa americana del 87, usc, la caric con due colpi, a 4 metri circa, alle spalle e propio quando il verdepelle alz il braccio per infliggere il suo colpo, Alex spar all altezza della spalla. Il mostro si gir infiurato e si ritrov davanti agli occhi la canna della pistola con lumano sorridente.

non ci pensare neanche dandare nellaldil, almeno non nel mio

Il colpo gli penetr lelmo e lo uccise, il suo corpo si accasci perterra, Alex guard la ragazza e si rese conto che era la ragazza della piazza, lei lo abbracci ringraziandolo. Alex a quel punto, tolta la ragazza, ritorn nel negozio darmi, la ragazza rest nella strada pensando su che cosa fare e decise di andare con il suo salvatore di cui non sapeva il nome. Alex prese uno zaino bello grande e lo riemp con ammonizioni e caricatori, pistole di normale dimensioni, e vide la ragazza sedersi su un sgabello mentre lui rompeva una vetrina per prendere due di quelle spade giapponesi da samurai esposte e la con la fodera se le mise intorno alla vita (una a sinistra e laltra a destra). Prese altre due di queste fucili moderni con fodera e le leg formando una x sulla schiena con ogni manico che sporgeva sopra dalle spalle per facilitarne il tirar fuori, gia caricate, prese anche un coltello e lo leg sulla caviglia e una piccola pistola sulla coscia sotto i pantaloncini neri che gli arrivavano alle ginocchie. Finalmente pronto ed equipaggiato usc, prese un sasso e la ragazza esclam.

che vuoi fare con que

Venne interrotta dalla risposta che attraversava una vetrina del negozio di moto, Alex era diventato molto serio, si vede che dopo aver visto la morte cos tante volte si sia cambiato qualcosa in lui, diede unocchiata alle moto e scelse una col nome ninja nera con tagli gialli e con il motore e la marmitta nascoste allinterno di una lastra di metallo, sembrava tutto un pezzo, leg lo zaino sul bozzo dove ti appoggi con il petto, prese un paio di occhiali neri e sal sulla moto. La ragazza usc per strada dandogli il segno che pu uscire, ad Alex ci volle un paio di minutii per accendere la moto ed abituarsi alla moto, uscito dalla finestra rotta fece una sgommata, fren e rise anche un po, era ovvio che ci ha preso la mano, la ragazza sal e mise le sue braccia intorno al busto dAlex e lui si gir sorpreso.

be ci diamo una mossa, non pensavi davvero che ti lasciavo andar via cos! disse la ragazza con un sorriso, anche il ragazzo rise, aveva un voce normale non rozza ma molto femminile. Alex acceller e guid per il lungomare evitando le macchine in mezzo, ma vide un verdepelle gi la strada che inseguiva della gente innocente, Alex acceller fino ai 60 km/h, tir fuor la spada e la resse tesa orizzontalmente e pass vicino al verdepelle tagliandolo sulla schiena, siccome era un po gobbo il colpo gli raddrizz la schiena, probabilmente il ragazzo gli ha tagliato la spina dorsale a met e uno degli uomini gli url grazie ed Alex si sentiva sollevato, fiero e anche la ragazza era contenta per il ragazzo e lei appoggi la testa su Alex e strinse pi forte, si sentiva al sicuro per qualche ragione. Alex chiese alla ragazza:

allora dov casa tua? Cos ti ci porto mentre saliva la strada per la piazza.

non c lo pi una casa stata distrutta da uno di quei massi, e neanche una famiglia grazie a quei maledetti mostri! e incominci a piangere e alex richiese:

allora dove vuoi che ti lascio?

dovunque vai tu vado io, ormai tu mi hai salvato la vita e io devo ricambiare, e poi non ho nessun altro.

ok, puoi restare con me, ma prima ci fermiamo a casa mia e l decideremo sul dafarsi. In una di quelle barche c la mia famiglia e non ritorneranno per un bel po e se lo fanno, appena vedono quel massacro se ne andranno con le barche.

Arrivarono alla casa Wolf, Alex fece scendere la ragazza e lei apr la porta e lui entr con la moto e la parcheggi in salotto.

be questa casa mia, non un gran che ma almeno ha un tetto, ah io mi chiamo Alex Wolf quindicenne.

io sono Katia Morrison quasi quindicenne. I due si guardarono per un po e poi Alex si alz, and gi il corridoio nella sua stanza, Katia corse allo specchio sul muro e si pettin con le dita e si diede una sistemata e ritorn con tutta fretta alla sua sedia dove Alex la lasciata. Ritorn con delle mappe e accese la tv per ascoltare le notizie che stavano annunciando: su tutte le coste del mondo migliaia di strane creature dalla pelle verde sono arrivate dal mare e hanno cominciat a fare un massacro in tutto il mondoDiciamo a tutti di muoversi nell entroterra e di restare insieme.

be sembra che meglio andare nellentroterra! Che strada prendiamo? chiese Katia aprendo le mappe.

aspetta se tutti vanno nellentroterra quei mostri li seguiranno e poi saranno in trappola, se invece noi andiamo sulla costa dove loro sono gi passati ci ritroveremo la strada aperta con nessun nemico e saremo salvi, dobbiamo solo trovare un punto di costa con un dirupo in modo che loro non ci possono salirci, come una cittadella costiera fortificata o qualcosa del genere, conosci qualche posto di questo tipo?

a dire il vero s, ci sono andata per vacanza due anni fa, qui a Gontrod. Puntando il dito a un paesello di circa mille persone sulla costa di un golfo, Alex si avvicin e la cerc sulle altre mappe per pi dettagli.

ok, sembra giusto, prendiamo questa strada interna e poi tagliamo attraverso questo paese e lultimo km sulla costas pi lungo che andare lungomare ma dovrebbe essere pi sicuro, allora pronta per andare? Se devi andare al bagno vai, se no ci vado io, perch ci metteremo allincirca un giorno per arrivarci.

ehdevi scusarmi ma mi devo fare la doccia, voglio togliermi questi vestiti sporchi di sanguemi dispiacesei arrabiato?

vai pure, partiremo domattina sperando che quelle bestie non settaccino la citt, per i vestiti di mia madre non ti staranno, vuoi che vada a prenderne dei tuoi a casa tua?

ehsi va benela mia casa a sette isolati gi questa via sulla destrala mia stanza sulla sinistra dopo il bagno e se puoi prendi anche pi vestiti, grazie, ah e anche le scarpe nere accanto alla porta queste col tacco non sono esattamente comode, grazie di nuovo.

ok, io vado, ritorno tra dieci minuti. Alex usc con la moto e scese gi la via e cont le case ed arrivato alla casa guard il nome se era giusto e diceva:

Benvenuti a casa Morrison

Mamma mia, pens Alex, era una casa da due piani, bianca ed era chiaro che lei era benestante ed allora che cap lo stupore sul viso di Katia, lei non era abituata a una casa come quella di Alex. Entr in casa, prese le scarpe accanto alla porta, attravers il corridoio guardando tutto quel che poteva mentre i suoi piedi non si fermavano nel camminare alla camera di Katia. Arrivato l, apr larmadio a quattro ante e prese una gonna, due pantaloni, tre magliette, una felpa e arrivato a questo punto si sentiva imbarazzato perch doveva prendere anche lintimo e voleva scegliere giusto in modo che tutti colori fossero abbinati e limbarazzo aumentava pi guardava e a quel punto prese tre di quelli e tre di quelle e usc in fretta assicurandosi di chiudere la porta.

Arrivato a casa, Katia stava in salotto che si stava asciugando i capelli indossando laccappatoio della madre e lui esclam imbarazzato:

tieni li ho abbinati e ti ho anche presoehbetieni!

grazie mille e a dire il vero Alex si aspettava che si arrabiava per aver traffucato tra il suo intimo ma non si arrabiata per niente, lei ritorn nel bagno a vestirsi, quando usc aveva abinato i vestiti diversamente da come li aveva pensati Alex ma gli stavano benissimo, indossava la gonna viola e una maglietta biana con disegnato due enormi labbra con le scarpe da ballerina nere come ritocco, era uno splendore.

sei bellissima!

grazie di nuovo, avevi scelto propio bene

allora tu puoi dormire in camera di mamma e io faccio da guardia alla porta qui sulla poltrona. Buonanotte. Tenendo una delle pistole tra le mani, si sedette con lo schienale della poltrona contro il portone.

ok, buonanotte. Rispose Katia.

Erano allincirca le dieci e mezza di sera quando si addormentarono.

Alex si svegli di colpo sentendo lurlo di una donna non molto lontano, il ragazzo si alz spostando la poltrona con la pistola tra le mani e puntata davanti a s, corse nella camera della mamma per controllare Katia, arrivato alla soglia si ritrov il letto vuoto, sent il vecchio parquet scricchiolare dietro di lui. Si gir velocemente puntando a qualunque cosa gli stava dietro, Katia si trov la canna della pistola puntata alla testa, Alex accortosi dellerrore abbasso larma con un fiatone.

buongiorno, anche a te! disse la ragazza

buongiorno, hai sentito quelle urla?

be tutta la notte e giorno che urlano, ormai provo a ignorarli perch se no comincio a pensare a cosa sta accandendo a quelle persone. Ecco unaltro urlo,

non ti sei accorta che si stanno avvicinando quelle urla? lei neg, lui si avvicin alla porta e la apr di poco abbastanza per guardare gi la strada, vide cinque verdipelle entrare ed uscire dalle case dei vicini e da uno si sent un altro urlo, Alex chiuse la porta, mise la pistola nella fodere sulla schiena e gir la moto.

dobbiamo andarcene subito, stanno setacciando le case e uccidono chi trovano, io prendo le mappe, il binocolo di pap e il pronto soccorso, tu sei pronta?

s, aspetta che mi metto le scarpeecco fattoandiamo rispose mentre sal sulla moto tenendo stretto il busto del ragazzo, che accese la moto e sfond la porta dingresso e con una sgommata da 90 mettendosi parallelo alla strada, Katia url non aspettandosi quellacrobazia. I verdipelle alla vista dei ragazzi ruggirono e provarono a inseguirli, Alex acceller cos bruscamente che la ruota anteriore si alz di poco, il ragazzo vide nello specchio quelle bestie allontanarsi, ma vide anche una piccola lama (grazie al suo riflesso col sole) venir in direzione della moto. Per evitarlo gir a sinistra attraverso un giardinetto e sent Katia urlare, per un momento si spavent.

ti ha colpito? Dannazionevabbene appena usciamo da Turson, ci fermiamo e ti curo, resisti dai. Arrivato sullautostarda il motociclista si accost sul lato della strada deserta, fece scendere e sedere per terra Katia e tir fuori il pronto soccorso avvertendo:

far male quindi stringi il mio braccio quando senti dolore, al tre vabbene allora prese la bella gamba della ragazza e lei prese il suo braccio, lui si prepar con le mani intorno al coltello inficcato nella coscia sinistra e disse:

unodueetre! il coltello usc senza difficolt, Katia url al massimo e strinse il braccio da far torcere anche Alex, dopo essersi calmata, lui si affrett a pulirle la ferita, a disinfettarlo e a bendarlo stretto. Il dolore le pass e lui le si sedette accanto sul gordone della strada guardando il mare, i loro sguardi si incrociarono e Katia sorrise abbracciando il suo braccio e appoggiandosi alla sua spalla e lui le mise il braccio intorno.

grazie per tutto, senza di te non so che avrei fatto.

ah non ti preoccupare, per fortuna ti ha preso la gamba.

Restarono l a guardare il panorama per una decina di minuti, Alex si alz tirandola s e mettendola sulla bici.

attenta alla gamba, ecco brava, aspetta reggiti che salgo io, ok adesso andiamo! e ripresero il loro viaggio, i capelli di Katia stavano sventolando nella brezza, ma Alex rallent fino a fermmarsi sul lato opposto della strada dalla parte del mare, tir fuori il binocolo e guard alla spiaggia del paese che dovrebbero attraversare e vide tanti mucchi di cose nere fumegianti sulla spiaggia che venivano presi dalla spiaggia e buttati insieme nelle fiamme dai verdipelle. Alex non riusciva a visualizzare bene cosa stessero ammucchiando, ma poi ci vide chiaro e si congel come se una cascata rovesciata gli saliva la schiena.

che cosa c?...cosa sono quelle montagnette nere?chiese Katia.

sono i verdipelle che bruciano e ammuchiano i cadaveri dal villaggio! e ingogli terrorizzato.

ok, non si passa per quel paese ancora occupato e di fare il lungomare non mi va, dove passiamo per arrivare a Gontrod? e lei mise la testa sulla sua spalla indicando luscita dopo il paese.

questo dovrebbe funzionare anche se lo passiamo di qualche km e poi torniamo un po indietro

vabbene ma se quello non funziona dovremmo trovare unaltra soluzione

Lui si gir per chiederle come stava la gamba, ma non rendendosi conto che la sua faccia stava sulla sua spalla, e si ritrov con le sue labbra a pochi centimetri dalle sue, i due si fissarono e poi lui gir il busto e la baci. Lei lo ribaci e si abbracciarono baciandosi davanti a quel bellissimo panorama non contando quelle cose orrende allorizzonte.

Alex riaccese la moto e continu gi per lautostrada, i due stavano pensando a cosa erano, erano forse fidanzati o quei baci sono frutti di solitudine o anche la nostalgia della propia famiglia, ma tuttedue sapevano la risposta giusta. Il ragazzo prese luscita che doveva e cominci il pezzo di ritorno sul lungomare e per loro fortuna cera solo una bella spiaggia bianca, i due videro che allincirca un km pi in avanti cera la citt medievale di Gontrod con le alte porte di bronzo chiuse. Alex si ferm a una centinaia di metri dalle porte e tir fuori il binocolo controllando le mura e quel che si poteva vedere della citt, avvist un uomo sulle mura che faceva da guardia allentrata, anche lui con un binocolo.

c un uomo sulle mura e ci ha visti, adesso gli chiedo di farci entrare e se la citt sicura.

Salut luomo, che si gir di spalle come se avvertisse qualcuno e poi salut il ragazzo, Alex si punt da solo e poi alle porte, luomo cap la richiesta di entrare e poi si controll alle spalle di nuovo.

c qualcosa che non mi convince come se avesse qualcuno che lo minaccia da dietro. Sospett il ragazzo.

Luomo sventolando le braccia per segnalare no e poi imit un verdepelle in un modo abbastanza goffo e infine fece segno che se entravano, indicando la porta, i verdepelle li avrebber uccisi, passando il pollice orizzontalmente sulla gola.

ci sta dicendo che se entriamo i verdepelle ci uccideranno, ovvio che la citt occupata e che la vogliono usare come esca.

allora cosa facciamo? chiese Katia.

entreremo e aiuteremo quella gente, non possono aver tenuto tutto lesercito l, avranno lasciato alcune truppe e il grosso dellesercito avr proseguito nellinvadere altre citt. Se non te la senti puoi scendere qui, perch io entrer l dentro con o senza di te, mi dispiace, ma se libero la citt ti verr a riprendere.

verr con te e poi scender andando a liberare quella gente, probabilmente saranno legati e mentre tu li combatti io libero i prigionieri cos ti aiuteranno.

Alex sorrise e la baci sulla fronte, riprese il binocolo e segnal a luomo di aprire le porte e che avrebbe ucciso i verdepelle, usando le stesse imitazioni usate dal uomo di guardia, lui si gir e le porte lentamente si spalancarono lasciando la strada libera e a quel punto Alex acceller ed entr nella citt prigioniera di Gontrod.

Entrato continu per la strada ma non vedeva nessuno in giro, si ferm per vedere la guardia alle sue spalle, ma era scomparso. La citt era vuota, non si sentiva altro che il fischio del vento e il rombo del motore, i muri erano sporchi di vecchio ma niente altro. Alex si fren di colpo guardando gi uno svincolo e vide sui muri spruzzi di sangue, anche Katia rilev i segni e scese dalla moto.

io andr avanti fino a quella piazza indicando a una centinaia di metri davanti a s, tu seguimi ma resta nascosta, io far da esca e vedo se riesco a capire dove stanno i prigionieri, sempre se ci stanno, e ti indicher dove stanno. Prendi questa pistola e stai attenta! la ragazza prese larma stretta al petto e baci il ragazzo e poi lo segu a passo leggero.

Alex arrivato alla piazza con la fontana ormai spenta si guard intorno vedendo come il paese si alzava e abbracciava la collina con il palazzo come cappello, e visto che non si faceva vedere nessuno cominci a suonare il clakson a tratti urland venite fuori!. Uscii, da un vincolo, un verdepelle con un minuscolo uomino legato che veniva spinto e infine calciato a terra, luomo si contrasse dal dolore e il cuore del ragazzo si riemp di compassione e gli occhi di odio. Il verdepelle venne assecondato da altri verdepelle pi piccoli armati fino ai denti circondando il quindicenne, per ultimo uscirono dal vincolo, da cui venne il prigioniero, un verdepelle alto, fino, disarme e pi pulito deglaltri e protetto da due armadi a quattro ante con la pelle verde. Il pi fino sussur al prigioniero, sembrava francese, al prigioniero che tradusse al ragazzo:

chiedono se sei venuto da solo o con altri uomini?

sono da solo, ci sono prigionieri? chiese Alex, luomo annu con la testa e ricevette un calcio, facendolo strusciare con la faccia a terra. Alex ormai disgustato spar un colpo nellenorme fronte del verdepelle responsabile di quella scena, facendolo crollare dando come spinta a tutti gli altri di attaccare ma vennero fermati dal braccio alzato di quello pi alto.

Vennero sussurate altre parole al prigioniero.

chiede come mai un umano piccolo e giovane come te possa essere armato.

sono qui per liberare gli altri prigionieriindicami dove sono, l uomo indic con il dito tremante e sporco ad una scuola sulla destra della piazza e ripet al verdepelle cosa aveva chiesto il ragazzo.

dice che impensabile di lasciarti andare. Mi dispiace ma ti dovranno uccidere e a quel punto il braccio del verdepelle si abbass dando ordine all attacco. Alex grid stanno nella scuola!, Katia dopo aver sentito la posizione dei prigionieri individu la scuola e si incammin per un vincolo alla loro liberazione.

Alex sguain la spada sinistra tenendo la pistola nella sinistra e spar a quelli pi vicino girando come una trottola, ma al momento che gli erano troppo vicini ripose la pistola nella sua fodera e, abbassandosi per schivare lattacco del primo, sguain la spada di destra con la sinistra e cominci a contrattaccare. Infilz. Squarci e schiv i verdepelle, era cos piccolo nei loro confronti e gli stavano cos addosso che quando lisciavano il loro obbiettivo, colpivano i loro compagni. Un piccolo verdepelle dalle file esteriori della corona era diverso: aveva i denti lunghi, fini, a punta e sporgenti talmente tanto che quelli della mascella non si vedevano e gli tagliavano il mento e quindi stavano continuamente sanguinanado. Questo verdepelle, salt dal ginocchio di un compagno sulle spalle degli altri e con un ultimo balzo scavalc quel muro verde e con la su spadina davanti a s, si butt in avanti mirando al ragazzo. Alex infilz la spada nella pancia di un altro e nel tirarla fuori si ritrov di spalle al piccolo verdepelle ma anche nel girarsi in quella direzione non riusc a schivarl. La lama gli regal un bel taglio profondo sul braccio sinistro vicino alla spalla, il piccolo essere schiant perterra e fin calpestato dai suoi compagni, il ragazzo sent un dolore fortissimo senza essersi resosi conto di cosa gli era successo ma, che guardandosi il braccio per pochi attimi vide la ferita e si ricompose per continuare la battaglia. Lanci la spada sinistra nel petto di un verdepelle, facendolo cadere sulle ginocchia guardando il cielo come se stesse pregando con il manico della spada nel centro del petto, e sentedo pi dolore e con la maglietta ormai sporca di sangue tir fuori la pistola, con la destra par i colpi e con la sinistra spar quei mostri. Ne erano rimasti pi o meno tre, un verdepelle prov a farlo a met ma il ragazzo si abbasso guardando lascia enorme decapitare il compagno, Alex lo uccise con un pallottola, e guardando lultimo corrergli incontro con una lancia lunga un paio di metri strinse il grilletto ma sent lultima cosa che voleva sentire in quel momento: il click di una pistola che provava a sparare un colpo che non aveva, il terribile chi-chickchi-chick. Il verdepelle resosi conto del problema allung il passo ma si ritrov scombinato, a causa dei cadaveri per terra e per la sua caviglia (o quello che era) lo spost a destra mancando il bersaglio che non si lasc scappare loccasione e infilzandolo.

Lalto verdepelle era sorpreso nel vedere il ragazzo sguainare larma dalla testa di un suo soldato, mettersi retto, girare la testa, fissarlo e infine girare il corpo. Alex ricaric la pistola, la mise apposto sulla schiena, tir fuori la spada dal petto del verdepelle che stava ancora pregando morto lasciandolo accasciare a terra. scavalcando quella corona morta, si ferm a una decina di metri dai due armadi e il capitano verdepelle.

Il ragazzo tenedo le braccia molle e con le spade puntate in fuori, le punt in dentro e alzando le braccia inpiant le armi giapponesi dritte a terra. I due armadi si armarono e is misero in corsa verso lumano, il quale sfoder le pistole e con due colpi sparati simultaneamente nelle teste di quei esseri, i quali nella morte il corpo era ancora in corsa, cascando a terra come quando si lascia una moto in accellerazione senza motociclista. A quel punto il capitano si tolse il lungo mantello, la tunica nera, si strinse i polsari e infine stacc una spada dalla schiena, che era coperta dal mantello, lunga almeno tre metri, finissima, larga massimo due o tre centimetri. La fece passare davanti al viso seguendola con gli occhi e si mise in posizione di combattimento ripiantando gli occhi in quelli del ragazzo.

I due si fissarono e nel momento cruciale il capitano part allattacco.

PAGE 1