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1 Cartella stampa Rudolf Stingel 07/04 – 31/12/2013 Sommario Introduzione di Martin Bethenod Amministratore delegato e direttore di Palazzo Grassi – Punta della Dogana La mostra Rudolf Stingel Venezia, la luna e l’inconscio di Elena Geuna Elenco delle opere Il catalogo e il sito internet Informazioni pratiche e contatti Allegati Note biografiche François Pinault Martin Bethenod Rudolf Stingel Elena Geuna Mostre di Rudolf Stingel Cronologia delle mostre di Palazzo Grassi e Punta della Dogana dal 2006 Il Teatrino di Palazzo Grassi Paola C. Manfredi Studio Via Marco Polo, 4 – 20124 Milano T. +39 02 87 23 80 00 F. + 39 02 87 23 80 14 [email protected] Paola C. Manfredi – M. + 39 335 54 55 539 [email protected]

Cartella stampa - Palazzo Grassi - Punta della Dogana

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Cartella stampa

Rudolf Stingel07/04 – 31/12/2013

Sommario

Introduzione di Martin BethenodAmministratore delegato e direttore di Palazzo Grassi – Punta della Dogana•La mostra Rudolf StingelVenezia, la luna e l’inconscio di Elena Geuna•Elenco delle opere•Il catalogo e il sito internet•Informazioni pratiche e contatti

Allegati

Note biograficheFrançois PinaultMartin BethenodRudolf StingelElena Geuna•Mostre di Rudolf Stingel•Cronologia delle mostre di Palazzo Grassi e Punta della Dogana dal 2006•Il Teatrino di Palazzo Grassi

Paola C. Manfredi StudioVia Marco Polo, 4 – 20124 MilanoT. +39 02 87 23 80 00F. + 39 02 87 23 80 [email protected]

Paola C. Manfredi – M. + 39 335 54 55 [email protected]

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Introduzione

La programmazione di Palazzo Grassi – François Pinault Foundation si articola secondo un principio di alternanza tra esposizioni tematiche di gruppo dedicate alle opere della collezione Pinault e mostre personali di grandi artisti contemporanei.In questo quadro François Pinault ha scelto di invitare Rudolf Stingel a concepire, in assoluta libertà, un’esposizione che per la prima volta coinvolge la totalità degli spazi di Palazzo Grassi.

Questa libertà – la carta bianca lasciata all’artista – testimonia la continuità del legame saldo che unisce l’artista e Palazzo Grassi – Punta della Dogana – François Pinault Foundation dalle origini dell’istituzione. Sin dall’apertura di Palazzo Grassi nel 2006, infatti, Rudolf Stingel è stato presente in tutte le esposizioni della collezione, sempre in maniera particolarmente significativa: per Where Are We Going? con la grande sala rivestita di Celotex, materiale argentato in cui si imprimeva nel corso dell’esposizione la traccia del passaggio dei visitatori; per Sequence 1, nel 2007, con un nutrito insieme di opere tra cui l’enorme tappeto sui toni del grigio nell’atrio e l’opera monumentale realizzata in collaborazione con Franz West in campo San Samuele; per Mapping the Studio, nel 2009, in cui fu il primo artista a essere ospitato nel “Cubo” progettato da Tadao Ando a Punta della Dogana, cuore geografico e simbolico dell’edificio; per Il mondo vi appartiene, nel 2011, con i tre grandi quadri dorati che riflettevano le infinite variazioni della luce sul Canal Grande…

Concepita dall’artista con la collaborazione preziosa e attenta di Elena Geuna, la mostra Rudolf Stingel presenta oltre trenta dipinti provenienti da collezioni internazionali, tra cui quelle dell’artista e di François Pinault, a formare un corpus che diventa di per sé un’opera straordinaria.

Voglio ringraziare i prestatori che l’hanno resa possibile con la loro disponibilità e tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione.

Parallelamente alla mostra Rudolf Stingel, che rimarrà aperta nel corso di tutta la 55° Biennale di arte contemporanea di Venezia, Punta della Dogana presenterà, a partire del 30 maggio 2013, la mostra Prima materia curata da Caroline Bourgeois e Michael Govan. Il 30 maggio sarà anche aperto il Teatrino, auditorium concepito per ospitare il denso programma culturale (proiezioni, conferenze, concerti…) di Palazzo Grassi. François Pinault ha affidato il progetto architettonico a Tadao Ando.

Martin Bethenod

Amministratore delegato e direttore diPalazzo Grassi – Punta della Dogana

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La mostra Rudolf Stingel

La personale Rudolf Stingel si sviluppa lungo tutta la superficie espositiva di Palazzo Grassi, più di 5.000 metri quadri, coinvolgendo atrio, primo e secondo piano. Per la prima volta, l’intero spazio del museo è dedicato a un unico artista, sia con opere inedite che creazioni degli anni passati, esposte insieme ad una grande installazione site-specific. L’esposizione, la prima personale in un museo italiano dopo quella del MART nel 2001, è la più importante mostra monografica europea dedicata all’artista.

Il progetto, concepito specificatamente dall’artista per lo spazio architettonico di Palazzo Grassi, si articola lungo tutte le sale del palazzo, su cui è stata stesa - a ricoprire per la prima volta l’intera superficie sia del pavimento che delle pareti - un tappeto stampato a motivo orientale. L’installazione si inserisce nell’ambito della ricerca di Stingel, da sempre indirizzata verso l’analisi del rapporto tra spazio espositivo ed intervento artistico: il tappeto è per l’artista uno strumento con cui la pittura si relaziona con il contesto architettonico. Da sempre interessato alla ridefinizione del significato di “pittura” e della sua percezione, Stingel fa del “tappeto” un elemento centrale della sua poetica, testimone del trascorrere del tempo e del passaggio delle persone, ma anche fonte di ispirazione, nella varietà di tipologie e tramature, per serie successive di quadri.

La mostra presenta una selezione di oltre trenta dipinti, alcuni di proprietà dell’artista, altri provenienti dalla collezione Pinault e da altre collezioni internazionali. Il primo piano ospita un gruppo di dipinti astratti, alcuni dei quali creati appositamente per questo progetto negli studi di Merano e New York; essi offrono un’interpretazione del contesto storico, architettonico e artistico veneziano. Il motivo del tappeto riporta alla mente il passato della città di Venezia, ma, al contempo, si fonde con l’immagine dello studio viennese di Sigmund Freud, un ambiente unico, caratterizzato da diversi tappeti orientali stesi sul pavimento, sulle pareti, sul divano e sul tavolino. Il richiamo alla cultura Mitteleuropea, così importante nella formazione di Stingel, è anche un omaggio all’amico Franz West, di cui è presente un suo magnifico ritratto.

In questa chiave, il percorso espositivo diventa un viaggio interiore, che parte dalla luminosità dell’argento dei dipinti astratti del primo piano per proseguire nel bianco e nero dei “ritratti di sculture” del secondo piano. La mostra intende mettere in luce il dialogo tra astrazione e figurazione, osservando come il fluire continuo tra queste due polarità contraddistingua la poetica dell’artista e invitando lo spettatore a riflettere sull’idea di “ritratto” e sul concetto di “riappropriazione” delle immagini. Il piano superiore ospita, infatti, una selezione di dipinti raffiguranti sculture lignee antiche, creati con la tecnica pittorica del foto-realismo, partendo da fotografie ed illustrazioni in bianco e nero.

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Venezia, la luna e l’inconscio

Nell’ospitare la personale di Rudolf Stingel, pensata dall’artista espressamente per Palazzo Grassi, lo spazio architettonico dello stupendo edificio veneziano, con i suoi oltre 5000 metri quadrati di espo-sizione fra atrio, primo e secondo piano, celebra uno dei momenti più emozionanti della sua lunga e ricchissima storia espositiva. La memoria ritorna al periodo in cui Palazzo Grassi, già sede del Centro Internazionale delle Arti e del Costume voluto da Franco Marinotti, era stato il teatro di un progetto visionario di arte contempora-nea, promosso da suo figlio Paolo. È quest’ultimo a inaugurare una lunga tradizione di mecenatismo e un modello virtuoso di imprenditoria “illuminata”, promotrice delle arti, trasformando Palazzo Grassi, fra il 1959 e il 1967, in una vera e propria “casa d’arte”1. Tra il 1959 e il 1961, in particolare, inaugurando il primo ciclo espositivo d’arte contemporanea artico-lato in tre mostre, Vitalità nell’arte, Dalla natura all’arte e Arte e contemplazione, Paolo Marinotti mette le stanze del palazzo a disposizione dell’estro creativo degli artisti. È in questa occasione che ha luogo per la prima volta il felice incontro tra arte e tessuto, utilizzando i materiali innovativi della Snia Viscosa, di cui Franco Marinotti era presidente. L’eco di quella esperienza rivive nel progetto di Stingel, che si appropria degli spazi espositivi del pa-lazzo, utilizzando i suoi “tappeti” per trascendere quella bidimensionalità convenzionalmente associata alla pittura. La moquette, che Stingel utilizza fin dai primi anni novanta come elemento pittorico au-tonomo, entra nuovamente nelle sale della dimora veneziana. Oltre al pavimento, il “pattern” a disegno orientale invade per la prima volta anche le pareti, in una continuità che sovverte le consuete relazioni spaziali fra spettatore e dipinto; rievoca la storia millenaria della Repubblica Serenissima, proiettata sul Mediterraneo e verso il Lontano Oriente. Al contempo, l’attenzione del visitatore si rivolge altrove, a quella Mitteleuropa cara al pittore, che nello studio viennese di Sigmund Freud d’inizio XX secolo trova la sua figurazione emblematica. Il riferimento allo studio del padre della psicanalisi offre una chiave d’accesso all’installazione: la sen-sazione avvolgente e l’esperienza sensoriale che si prova addentrandosi in questo “labirinto” ci ricon-ducono a un viaggio nella trascendenza dell’Ego, attraverso le sue rimozioni e i suoi fantasmi, che i dipinti ripercorrono come altrettante mappe di una topografia dell’inconscio. Lo spazio architettonico diventa luogo di meditazione, insieme introiettiva e proiettiva, luogo silenzioso e accogliente: l’uso del-la moquette rende il percorso espositivo un ambiente unico, che si snoda lungo tutte le sale di Palazzo Grassi, alterandone la percezione visiva e ambientale e, al contempo, suggerendo un’atmosfera nuova, rarefatta e sospesa, da cui si stagliano l’argento, il bianco e il nero dei quadri, come altrettante “apertu-re” su di una dimensione eccedente. Il richiamo obbligato è a un’altra topografia, che per il suo rapporto con Palazzo Grassi e con Venezia più fortemente rievoca l’installazione di Rudolf Stingel: il ciclo delle Venezie, gli “olii” creati da Lucio Fontana per la mostra Arte e contemplazione voluta da Paolo Marinotti a Palazzo Grassi nel 1961. La collaborazione fra l’artista e il suo mecenate, prima di ogni altra cosa, suggerisce l’accostamento fra queste due esperienze artistiche, che a Palazzo Grassi toccano una delle loro tappe più importanti. Non si può non ricordare, infatti, il ruolo decisivo giocato dai due collezionisti-mecenati, Paolo Marinotti e François Pinault, nell’itinerario personale e artistico, rispettivamente, di Fontana e di Stingel. A testimonianza di una maniera innovativa e pionieristica di intendere il rapporto fra committente e artista – un rapporto di condivisione e di apertura al nuovo, fondato sulla stima reciproca e ispirato alla libertà espressiva come principale stimolo creativo – Marinotti offre ai suoi artisti gli spazi espositivi

1 Si veda Enrico Tantucci, Palazzo Grassi, casa d’arte, in “La Tribuna di Treviso”, 30 dicembre 2008, p. 34.

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e i materiali con cui creare le loro opere. Per la mostra Dalla natura all’arte a Palazzo Grassi, Fontana utilizza i tessuti della Snia per realizzare un ambiente, intitolato Esaltazione di una forma, in cui la luce artificiale è filtrata da una struttura ricoperta di stoffe, che modifica la percezione dello spazio.Creata quasi di getto in previsione della mostra a Palazzo Grassi, nel breve arco di tempo che va dal 1960 agli inizi del 1961, la serie delle Venezie rappresenta una delle massime espressioni della tecnica a olio, esplorata proprio in quegli anni da Fontana nel suo studio di Milano. Come i nuovi dipinti creati da Stingel per Palazzo Grassi, anche le Venezie di Fontana non vengono eseguite in loco, ma è il ricordo che l’artista ha della città a filtrarne suggestioni e riferimenti, imprimendo alle opere una dimensione evocativa e intensamente poetica. Fontana declina in questi quadri la sensualità che rievoca la densità sinuosa delle acque della laguna, le diverse gradazioni della luce sugli elementi naturali e architettonici, che si esprimono in un’accesa artificialità cromatica e in superfici riflettenti color argento. Ogni tela concorre a formare l’immagine di una Venezia fantasmatica, che apre allo spettatore una dimensione trascendente e contemplativa, nello spirito della “poetica della vitalità” del suo mecenate2. In quello stesso spirito di fede e sincera passione per l’arte, che ha legato Paolo Marinotti e Lucio Fontana, ha preso vita il progetto di Rudolf Stingel, fortemente voluto da François Pinault. I quadri astratti che Stingel, come già Fontana, crea per Palazzo Grassi nei suoi studi di Merano e New York te-stimoniano una rilettura interiore della città di Venezia, della stratificazione millenaria della sua storia e delle meraviglie del suo patrimonio architettonico e artistico. Le opere di Stingel lasciano appena in-travedere il segno di presenze “sepolte” nella memoria, di vissuti rimossi che riaffiorano. Ogni dipinto sembra racchiudere tracce di luoghi remoti, appena percettibili tra le trame e le tessiture della tela. La luminosità dell’argento – l’argento che in Fontana rievoca la luna e la luce dell’alba – crea nuovi rappor-ti di luce e ombra che nei dipinti di Stingel suggeriscono spazi immaginari dell’anima e dell’inconscio, coinvolgendo lo spettatore in un viaggio spirituale al di là dei confini tradizionali del quadro e toccan-do uno dei punti più alti e riusciti della sua poetica.

Elena Geuna

2 Paolo Marinotti, Arte vitale: uno e tre, in Arte e contemplazione, Centro Internazionale delle Arti e del Costume, Palazzo Grassi, Venezia, luglio-ottobre 1961.

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Elenco delle opere

Untitled2012 Olio e smalto su tela270 x 218.4 cmCollezione dell’artista

Untitled2012Olio e smalto su tela300 x 242 cmCollezione dell’artista

Untitled 1991 Olio e smalto su tela70 x 50 cmCollezione dell’artista

Untitled2012Olio e smalto su tela3 panelli, ognuno 300 x 242 cmPinault Collection

Untitled2012Olio e smalto su tela300 x 242 cmCollezione dell’artista

Untitled2012Olio e smalto su tela300 x 242 cmCollezione dell’artista

Untitled (Franz West) 2011 Olio su tela334.3 x 310.5 cmPinault Collection

Untitled 2008 Olio e smalto su tela 335.3 x 487.7 cmPinault Collection

Untitled2012Olio e smalto su tela300 x 242 cmCollezione dell’artista

Untitled 2003 Olio e smalto su tela97.5 x 83 cmCollezione dell’artista

Untitled2012Olio e smalto su tela300 x 242 cmCollezione dell’artista

Untitled 1990 Olio e smalto su tela111.7 x 76.2 cmPinault Collection

Untitled 2010 Olio su lino 40.6 x 33 cmCollezione dell’artista

Untitled 2009 Olio su lino 40.6 x 33 cmThe Mario Testino Collection, LondraCourtesy Sadie Coles HQ, Londra

Untitled (St. John) 2009 Olio su lino 40.6 x 33 cmPinault Collection

Untitled 2010 Olio su lino 40.6 x 33 cmCollezione dell’artista

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Untitled 2010 Olio su lino 40.6 x 33 cmCollezione dell’artista

Untitled (Madonna) 2009 Olio su lino40.6 x 33 cmPinault Collection

Untitled (St. Barbara) 2009 Olio su tela 153.7 x 99.4 cmCollezione dell’artista

Untitled 2013 Olio su tela243.8 x 168.3 cmPinault Collection

Untitled (St. John)2009Olio e smalto su lino 40.6 x 33 cmCollezione privata, MontrealCourtesy Paula Cooper Gallery, New York

Untitled 2009 Olio e smalto su lino 40.6 x 33 cmRoman Family CollectionCourtesy Sadie Coles HQ, Londra

Untitled 2009 Olio e smalto su lino 40.6 x 33 cmPinault Collection

Untitled 2009 Olio e smalto su lino 40.6 x 33 cmPinault Collection

Untitled 2012 Olio su lino 40.6 x 33 cmCollezione dell’artista

Untitled (St. Florian) 2009 Olio su lino40.6 x 33 cmCollezione privata

Untitled (St. Elizabeth) 2009 Olio su lino 40.6 x 33 cmCollezione privata, New YorkCourtesy Paula Cooper Gallery,New York

Untitled 2011 Olio su lino40.6 x 33 cmPinault Collection

Untitled (St. John the Baptist) 2009 Olio su tela153.7 x 99.4 cmCollezione privata

Untitled 2010 Olio su lino 40.6 x 33 cmCollezione privata, New York

Untitled 2010 Olio su lino 40.6 x 33 cmCollezione privata

Untitled 2010 Olio su lino 40.6 x 33 cmCollezione dell’artista

Untitled 2012 Olio su lino 40.6 x 33 cmPinault Collection

Untitled 2012 Olio su tela304.8 x 255.3 cm Pinault Collection

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Il catalogo e il sito internet

Il catalogo

Il catalogo della mostra è edito da Electa.

176 pagine100 illustrazioni a colori40 €

Edizione unica in tre lingue (italiano / inglese / francese)

Il catalogo della mostra Rudolf Stingel raccoglie fotografie in situ di tutte le opere espostee un saggio di Jean-Pierre Criqui.

Il sito internet

Il sito internet di Palazzo Grassi mette a disposizione numerosi strumenti per arricchire la visita delle mostre a Palazzo Grassi e a Punta della Dogana. Contiene le mappe interattive dei percorsi dell’esposizione, le schede delle sale dei musei e alcune interviste esclusive con gli artisti realizzate durante l’allestimento delle mostre.

La rubrica “Rendez-vous” del sito internet offre un calendario aggiornato di tutte le iniziative organizzate a Palazzo Grassi e Punta della Dogana.

www.palazzograssi.it

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Informazioni pratiche e contatti

Palazzo GrassiCampo San Samuele 3231 30124 Venezia Fermata vaporetto: San Samuele (linea 2), Sant’Angelo (linea 1)

Punta della DoganaDorsoduro, 2 30123 Venezia Fermata vaporetto: Salute (linea 1)

Tel: +39 041 523 16 80 Fax: +39 041 528 62 18

Maggiori informazioni sugli orari, le tariffe e le attività di Palazzo Grassi e Punta della Dogana sono disponibili sul sito:

www.palazzograssi.it

Orari di apertura

Palazzo GrassiRudolf Stingel7 aprile – 31 dicembre 2013Aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00 Chiuso il martedì Chiusura delle biglietterie alle ore 18.00

Punta della DoganaPrima materiaA partire dal 30 maggio 2013Aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00 Chiuso il martedìChiusura delle biglietterie alle ore 18.00

Biglietteria

Il biglietto di ingresso per le due sedi espositiveè valido tre giorni.

Tariffa intera:20€ per due musei / 15€ per un museo Tariffa ridotta:15€ per due musei / 10€ per un museo Tariffa ridotta per le scuole:10€ per due musei / 6€ per un museo(riservata alle scuole che prenotano una visita guidata o un atelier st_art)

Gratuito per i bambini fino a 11 anni, i possessori della Membership Card di Palazzo Grassi e Punta della Dogana, un accompagnatore per ogni gruppo di 15 adulti, tre accompagnatori per ogni gruppo scolastico di 25 persone, i diversamente abili, le guide autorizzate (su presentazione del patentino rilasciato dalla provincia di Venezia), i giornalisti (su presentazione del tesserino stampa in corso di validità), i disoccupati.

Ingresso gratuito ogni mercoledì per i residenti del Comune di Venezia, su presentazione della carta d’identità.

Prenotazioni, prevendite

Call center Vivaticket www.vivaticket.it

Per telefono dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 20 e il sabato dalle ore 8 alle ore 13 (chiamata a pagamento).

Dall’Italia / 199 112 112Dall’estero / + 39 041 2719031Via email: [email protected]

Atelier st_art

st_art è un contenitore didattico dedicato alle scuole e alle famiglie che desiderano avventurarsi in un percorso di scoperta dell’arte contemporanea attraverso una serie di atelier e itinerari tematici calibrati sull’età dei giovani visitatori.

Per i gruppi scolastici, su prenotazioneVia Vivaticket:Dall’Italia: / 199 112 112Dall’estero / +39 041 2719031Via email: [email protected]

Per tutti i bambini dai 4 ai 10 anni, ogni sabato pomeriggio a Palazzo Grassi o Punta della Dogana (secondo il calendario di attività), su prenotazione al:+ 39 041 24 01 304

Tutte le attività sono supportate dalla presenza di un operatore in LIS (Lingua dei Segni Italiana) e sono quindi accessibili anche a bambini e famiglie non udenti.

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Membership

La Membership propone tre nuove formule di adesioneYoung 12 mesi: 20€ | 24 mesi: 36€Individual 12 mesi: 35€ | 24 mesi: 63€ Dual 12 mesi: 60€ | 24 mesi: 108€ Ogni anno, la Membership card sarà disegnata da un artista della collezione Pinault; la prima è stata ideata da Rudolf Stingel.

Palazzo Grassi e Dogana Shop

Situati al piano terra di Palazzo Grassi e Punta della Dogana, i bookshop sono affidati alla casa editrice Electa, specializzata nella pubblicazione di libri d’arte e di architettura. Questi spazi, interamente disegnati da Tadao Ando, propongono, oltre alla vendita dei cataloghi delle mostre di Palazzo Grassi e di Punta della Dogana, un’ampia gamma di volumi d’arte e di architettura, nonché prodotti esclusivi di merchandising.

Aperto dalle ore 10 alle ore 19 Palazzo Grassi Shop: + 39 041 5287706 Dogana Shop: + 39 041 24 12000

Contatti

Uffici stampa

International

Claudine Colin Communication Mathilde Beaujard / Éloïse Daniels28 rue de SévignéF – 75004 Paris Tel:+33(0)142726001 Fax:+33(0)142725023

[email protected] [email protected] www.claudinecolin.com

Palazzo Grassi e Dogana Café

Gestiti da VyTA Boulangerie Italiana, il Palazzo Grassi Café e il Dogana Café si distinguono per la ricercatezza e la qualità dei prodotti offerti. Il menu è costituito da forme, sapori e profumi elaborati secondo la tradizione italiana, a base di ingredienti di qualità semplici e prelibati.

Aperti dalle 10 alle 19Palazzo Grassi Café: +39 041 24 01 337

Italia e corrispondenti

Paola C. Manfredi Studio Via Marco Polo 4 I – 20124 Milano Tel: + 39 028 723 8000 Fax: + 39 028 723 8014 [email protected]

Paola C. Manfredi Cell: + 39 335 545 5539 [email protected]

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Note biografiche / François Pinault

François Pinault è nato il 21 agosto 1936 a Champs-Geraux, in Bretagna (Côtes-d’Armor). Nel 1963 fonda a Rennes la sua prima impresa nel campo del commercio di legname. In seguito amplia questa attività occupandosi di importazione, trasformazione e infine di distribuzione. Nel 1988 il gruppo Pinault viene quotato in Borsa.

Nel 1990 François Pinault decide di spostare le attività del gruppo dal settore del legname e di orientarle verso il settore retail. Il gruppo acquisisce una dopo l’altra le società CFAO (Compagnie Française de l’Afrique Occidentale), leader nell’Africa subsahariana, Conforama, leader nel campo dell’arredamento e delle attrezzature per la casa, La Redoute, leader della vendita per corrispondenza. Con la nuova denominazione PPR, il gruppo arricchisce ulteriormente il proprio portafoglio di marchi con l’acquisto di FNAC, leader nella distribuzione di prodotti culturali.

Nel 1999, PPR diventa il terzo gruppo mondiale del settore dei beni di lusso, avendo acquisito il controllo del gruppo Gucci (Gucci, Yves Saint-Laurent, Bottega Veneta, Sergio Rossi, Boucheron, Stella McCartney, Alexander McQueen, Balenciaga).

Nel 2007, il gruppo coglie una nuova opportunità di crescita con l’acquisizione di una partecipazione di controllo in Puma, leader mondiale e marchio di riferimento nel mondo dello sportlifestyl. Così, PPR continua a sviluppare la propria attività su mercati in crescita, attraverso marchi noti e dominanti.

In parallelo, François Pinault decide di dotarsi di una struttura per investire in attività con un forte potenziale di crescita, ma in settori differenti da quelli del retail e dei beni di lusso che fanno capo al gruppo PPR. Nel 1992 fonda Artemis, società di capitali interamente controllata da François Pinault e dalla sua famiglia. Artemis controlla i vigneti di Bordeaux di Chateau-Latour, la testata giornalistica “Le Point” e il quotidiano “L’Agefi”. Prende anche il controllo della Casa d’Aste Christie’s e una partecipazione nel gruppo Bouygues in qualità di azionista di controllo (settori delle costruzioni, delle telecomunicazioni e dei media). François Pinault è anche proprietario di una squadra di calcio della serie maggiore, lo Stade Rennais, nonché titolare del Theâtre Marigny, a Parigi. Nel 2003, François Pinault lascia le redini del gruppo a suo figlio, François-Henri Pinault.

Grande appassionato d’arte, tra i più grandi collezionisti di arte contemporanea del mondo, François Pinault ha scelto di condividere la sua passione con il pubblico. Nel 2005 ha acquisito il prestigioso Palazzo Grassi a Venezia, dove ha presentato una parte della sua collezione attraverso tre esposizioni Where Are We Going? (2006), Post-Pop (2007), Sequence 1 (2007). Nel 2006 e nel 2007 François Pinault è stato indicato dalla rivista “Art Review” come la personalità più influente del mondo dell’arte contemporanea. Nel mese di ottobre 2008 è stato nominato presidente del Comité Français e consigliere internazionale del Praemium Imperiale.

Nel 2007, è stato scelto dal Comune di Venezia per trasformare i vecchi magazzini della Dogana da Mar, Punta della Dogana, in un centro di arte contemporanea dove esporre una selezione di opere della sua collezione. Ristrutturata da Tadao Ando, Punta della Dogana apre al pubblico nel giugno 2009 con la mostra Mapping the Studio, che si sviluppa anche negli spazi di Palazzo Grassi, seguita da Elogio del dubbio (2011) concepita in complementarietà con Il mondo vi appartiene (2011), presentata simultaneamente a Palazzo Grassi, seguita dalle mostre Madame Fisscher (2012), personale di Urs Fischer, e La voce delle immagini (2012–2013).

Sollecitato da numerosissime richieste provenienti da ogni parte del mondo, François Pinault presenta opere scelte dalla sua collezione anche al di fuori di Venezia, come testimoniano le esposizioni Passage du Temps al Tri Postal a Lille, in Francia (2007), Un certain état du monde presso il Garage Melnikov a Mosca (2009) e Qui a peur des artistes ? a Dinard in Bretagna (2009) e Agony and Ecstasy alla SongEun Foundation a Seul (2011).

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Martin Bethenod

Martin Bethenod, nato nel 1966, dal 1 giugno 2010 è amministratore delegato e direttore di Palazzo Grassi e Punta della Dogana a Venezia.

In precedenza, ha svolto numerosi incarichi e funzioni nel campo della cultura e dell’arte contemporanea.

Inizia la propria carriera con un incarico per la realizzazione di progetti speciali presso la Direzione degli Affari culturali della Città di Parigi (1993-1996); è quindi capo di Gabinetto del Presidente del Centre Georges Pompidou (1996-1998), prima di creare e dirigere le Edizioni del Centre Georges Pompidou (1998-2001).

Dopo essere stato caporedattore aggiunto e direttore sviluppo della rivista “Connaissance des Arts” prima (2001-2002), e caporedattore del mensile “Vogue France” successivamente (2002–2003), nel 2003 viene chiamato ad affiancare il Ministro della cultura e della comunicazione francese come de- legato alle Arti Visive (2003–2004).

Dal 2004 al 2010 è direttore generale della FIAC, Fiera internazionale d’arte contemporanea di Parigi, che sotto la sua guida si colloca tra i più importanti appuntamenti artistici nel panorama internazionale.

Nel 2010, la Città di Parigi gli ha affidato la direzione artistica della Nuit Blanche, che ha riscontrato un larghissimo successo di pubblico e di critica.

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Rudolf Stingel

Rudolf Stingel, nato nel 1956, vive e lavora tra New York e Merano, sua città natale. La sua opera è stata al centro di mostre personali in molte istituzioni internazionali, tra cui la Secession a Vienna (2012), la Neue Nationalgalerie a Berlino (2010), il Museum of Contemporary Art a Chicago, il Whitney Museum of American Art a New York (2007), il Museum für Moderne Kunst di Francoforte (2004) e il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento (2001). Ha inoltre partecipato alla Biennale di Venezia nel 1993 e 2003. L’artista è anche stato presente nelle esposizioni Where Are We Going? (2006), Sequence 1 (2007), Mapping the Studio (2009-10) e Il mondo vi appartiene (2011) di Palazzo Grassi.

Elena Geuna

Elena Geuna, nata nel 1960, è curatore indipendente e consulente d’arte contemporanea. Ha ricevuto importanti incarichi curatoriali per progetti museali, tra cui le mostre Jeff Koons (Museo Archeologico Nazionale, Napoli, 2003; Château de Versailles, 2008); Fontana: Luce e Colore (Palazzo Ducale, Genova, 2008); Zhang Huan: Ashman (PAC, Milano, 2010); Arte Povera in Moscow (Multimedia Art Museum Moscow, Mosca, 2011). Nel 2012, ha curato le mostre Meraviglie di carta e Freedom not Genius. Opere dalla collezione Murderme di Damien Hirst alla Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli di Torino.

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Mostre di Rudolf Stingel

Mostre personali

2013 Palazzo Grassi, Venice

2012 Gagosian Gallery, ParisSadie Coles HQ (off-site), LondonWiener Secession, Vienna

2011 Gagosian Gallery, New York

2010 Rudolf Stingel. Live, Neue Nationalgalerie, Berlin

2009 Sadie Coles HQ, LondonPaula Cooper Gallery, New York

2008 Paula Cooper Gallery, New York

2007 Sadie Coles HQ, LondonRudolf Stingel: Paintings 1987-2007,Museum of Contemporary Art, Chicago;Whitney Museum of American Art, New York

2006 Rudolf Stingel / Urs Fischer, GalleriaMassimo De Carlo, Milan Inverleith House, Royal Botanical Garden, Edinburgh

2005 EURAC Tower, BolzanoPaula Cooper Gallery, New York

2004 Sadie Coles HQ, LondonPlan B, Walker Art Center, Minneapolis; Grand Central Terminal, New YorkGalleria Massimo De Carlo, MilanHome Depot, Museum für Moderne Kunst, Frankfurt

2003 Galerie Schmela, Düsseldorf

2002 Galerie Georg Kargl, ViennaPaula Cooper Gallery, New York

2001 Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, Palazzo delle Albere, TrentoStephen Friedman Gallery, London

2000 Paula Cooper Gallery, New YorkMargo Leavin Gallery, Los Angeles

1999 Galleria Massimo De Carlo, MilanRudolf Stingel: New Work, Paula Cooper Gallery,New York

1998 Galerie Georg Kargl, ViennaMargo Leavin Gallery, Los Angeles

1997 Galleria Massimo De Carlo, MilanPaula Cooper Gallery, New York

1996 Margo Leavin Gallery, Los AngelesSCAI The Bathhouse, Tokyo

1995 Kunsthalle, ZurichArt & Public, GenevaGalerie Metropol, Vienna

1994 Paula Cooper Gallery, New YorkFelix Gonzalez-Torres / Rudolf Stingel,Neue Galerie am Landesmuseum Joanneum, Graz

1992 Galleria Massimo De Carlo, MilanGalerie Metropol, Vienna

1991 Galerie Claire Burrus, ParisDaniel Newburg Gallery, New York

1990 Interim Art, LondonRichard Kuhlenschmidt Gallery, Los Angeles

1989 Galleria Massimo De Carlo, MilanGalerie Tanja Grunert, Cologne

1986 Galleria A, Lugano

1984 Galleria Luigi De Ambrogi, Milan

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Mostre collettive

2013 NYC 1993: Experimental Jet Set, Trash and No Star, New Museum, New YorkPattern: Follow The Rules, Eli and Edythe Broad Art Museum at Michigan State University, East Lansing, Michigan

2012 Lifelike, Walker Art Centrer, Minneapolis; New Orleans Museum of Art, New Orleans; Museum of Contemporary Art, San Diego; Blanton Museum of Art, University of Texas, AustinSelf-Portrait, Louisiana Museum of Modern Art; Humlebæk, DenmarkThe Painting Factory: Abstraction after Warhol, The Museum Of Contemporary Art, Los Angeles

2011 The World Belongs to You, Palazzo Grassi, VeniceGrisaille, Luxembourg and Dayan, New YorkThemes and Variations. Script and Space. Gastone Novelli and Venice, Peggy Guggenheim Collection, VeniceOff the Wall / Fora De Parede, Serralves Foundation, PortoEspíritu y Espacio, Colección Sandretto Re Rebaudengo, Santander Art Gallery, Boadilla del Monte, Spain

2010 Fresh Hell, Palais de Tokyo, ParisFade Into You, Herald Street, LondonSol LeWitt presented by Rudolf Stingel, Galleria Massimo De Carlo, MilanHigh Ideals & Crazy Dreams, Galerie Vera Munro, Hamburg

2009 Something About Mary, The Arnold and Marie Schwartz, The Metropolitan Opera, New YorkSelf-Portraits, Skarstedt Gallery, New YorkMapping the Studio: Artists from the François Pinault Collection, Palazzo Grassi and Punta della Dogana, VeniceBlack & White, Stellan Holm Gallery, New YorkAfter Images, Paula Cooper Gallery, New York

2008 No Information Available, Gladstone Gallery, BrusselsExcerpt: Selections from the Jeanne Greenberg Rohatyn Collection, Frances Lehman Loeb Art Center, Vassar College, Poughkeepsie, New YorkWho’s Afraid of Jasper Johns, Tony Shafrazi Gallery, New YorkLife on Mars. 55th Carnegie International, Carnegie Museum of Art, Pittsburgh, PennsylvaniaGod is Design, Galpão Fortes Vilaça, São Paulo

Prefab, Gagosian Gallery, New YorkAccidental Modernism, Leslie Tonkonow Artworks + Projects, New York

2007 The Complexity of the Simple, L&M Arts, New YorkGrotjahn, Hirst, Parrino, Reyle, Richter, Stingel, Warhol, Gagosian Gallery, New YorkSequence 1: Painting and Sculpture from the François Pinault Collection, Palazzo Grassi, VenicePainting as Fact – Fact as Fiction, de Pury & Luxembourg, ZurichWhite, Van de Weghe Fine Art, New York

2006 CON/SENS: Rudolf Stingel and Franz West, Public Art Project, ar/ge Kunst Museum Galerie, Bolzano Where Are We Going? Selections from the François Pinault Collection, Palazzo Grassi, VeniceInfinite Painting: Contemporary Painting and Global Realism, Villa Manin Centro d’Arte Contemporanea, Passariano, UdineDay for Night: Whitney Biennial 2006, Whitney Museum of American Art, New YorkFigures in the Field: Figurative Sculpture and Abstract Painting from Chicago Collections, Museum of Contemporary Art, ChicagoHiding in the Light, Mary Boone Gallery, New York

2005 Visionary Collection Vol. 1, Haus Kontructiv, ZurichBidibibodibiboo: Works from the Sandretto Re Rebaudengo Collection, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, TurinGood Timing, Galerie Georg Kargl, Vienna The Nature of Things, Waterhall Gallery, Birmingham Museum and Art Gallery, BirminghamThe Red Thread, Howard House Contemporary, SeattleUniversal Experience: Art, Life, and the Tourist’s Eye, Museum of Contemporary Art, Chicago; Hayward Gallery, London; MART Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, Rovereto

2004 None of the Above, Museum of New Art, DetroitNone of the Above, Swiss Institute, New YorkAbout Painting, The Frances Young Tang Teaching Museum and Art Gallery at Skidmore College, Saratoga Springs, New YorkPower, Corruption and Lies, Roth Horowitz, New YorkLove/Hate: from Magritte to Cattelan, Masterpieces from the Museum of Contemporary Art, Chicago, Villa Manin Centro d’Arte Contemporanea, Passariano, UdineSingular Forms (Sometimes Repeated): Art from 1951 to the Present, Solomon R. Guggenheim Museum, New YorkMoving Outlines, Contemporary Arts Museum, Baltimore, MarylandWalk Ways, Western Gallery, Western Washington

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University, Bellingham, Washington; Dalhousie University Art Gallery, Halifax, Canada; Oakville Galleries in Gairloch Gardens, Oakville, Canada; Arthouse at the Jones Freedman Gallery, Austin, Texas; Albright College Center for the Arts, Reading, Pennsylvania

2003 Dreams and Conflicts: The Viewer’s Dictatorship, 50th International Art Exhibition, Venice Biennale, VeniceForever, Andrea Rosen Gallery, New YorkCommodification of Buddhism, The Bronx Museum of the Arts, New York

2002 Shimmering Substance / View Finder, Arnolfini Gallery, Bristol; Cornerhouse Manchester, ManchesterPenetration, Friedrich Petzel Gallery; Marianne Boesky Gallery, New YorkFranz West, Rudolf Stingel. Lemurenheim, Museum der Moderne Salzburg Rupertinum, SalzburgChapter V, Art Resources Transfer, New YorkWalk Ways, Portland Institute of Contemporary Art, Portland, OregonInternational Landscape, Galerie Rodolphe Janssen, Brussels

2001 Group Show, Paula Cooper Gallery, New YorkPainting at the Edge of the World, Walker Art Center, MinneapolisThe Appartment, with Franz West, Deichtorhallen, HamburgMonochrome/Monochrome?, Florence Lynch Gallery, New YorkCamera Works: The Photographic Impulse in Contemporary Art, Marianne Boesky Gallery, New YorkEU, Stephen Friedman Gallery, LondonExtreme Connoisseurship, Fogg Art Museum, Harvard University, Cambridge, Massachusetts

2000 Century of Innocence: the History of the White Monochrome, Rooseum Centre for Contemporary Art, Malmö, Sweden; Liljevalchs Konsthall, StockholmPainting Zero Degree, Cranbrook Museum of Art, Bloomfield Hills, Michigan; Fred Jones Jr. Art Museum, University of Oklahoma, Norman, Oklahoma; Cleveland Center for Contemporary Art, Cleveland, OhioExamining Pictures: Exhibiting Paintings, UCLA Hammer Museum, Los AngelesAge of Influence: Reflections in the Mirror of American Culture, Museum of Contemporary Art, Chicagopittura austriae. Positionen aus Osterreich I/III, Galerie Elisabeth und Klaus Thoman, Innsbruck, AustriaBlurry Lines, John Michael Kohler Arts Center, Sheboygan, Wisconsin

Walking, University Galleries, Illinois State University, Normal, Illinois; Bucknell University Art Gallery, Lewisburg, PennsylvaniaThe Message is the Medium, Teachers Insurance and Annuity Association / College Retirement Equities Fund, New YorkStanze. Opere dalla collezione del Museo d’Arte Moderna di Bolzano, Museo d’Arte Moderna, Bolzano

1999 A Continued Investigation of the Relevance of Abstraction, Andrea Rosen Gallery, New YorkWall Works in collaboration with Edition Schellmann, Paula Cooper Gallery, New YorkExamining Pictures: Exhibiting Paintings, Whitechapel Art Gallery, London; Museum of Contemporary Art, ChicagoWeg aus dem Bild, Galerie Georg Kargl, ViennaOverflow, Anton Kern Gallery; Marianne Boesky Gallery; D’Amelio Terras, New YorkPrepared, Galerie Georg Kargl, Vienna

1998 Due o tre cose che so di loro... Dall’euforia alla crisi: giovani artisti a Milano negli anni Ottanta, PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, MilanDouble Trouble: The Patchett Collection, Museum of Contemporary Art, San DiegoDrawings & Prints from the Paula Cooper Gallery, Visual Arts Gallery, University of Alabama at Birmingham, Alabama

1997 TRUCE: Echoes of Art in an Age of Endless Conclusions, SITE Santa Fe, Santa Fe, New MexicoHeaven, PS1 Contemporary Art Center, Long Island City, New York

1996 Screen, Friedrich Petzel Gallery, New YorkModel Home, The Institute for Contemporary Art, Clocktower Gallery, New YorkLee Inhyon, Byron Kim, Rudolf Stingel, Kukje Gallery, SeoulArt at Home: Ideal Standard Life, Spiral Garden, TokyoDead Pan, Kunstverein, MunichLynda Benglis, John Chamberlain, Rudolf Stingel, James Welling, Margo Leavin Gallery, Los AngelesInside, California Center for the Arts Museum, Escondido, CaliforniaPainting - The Extended Field, Rooseum Center for Contemporary Art, Malmö, Sweden; Magasin 3, Stockholm

1995 Pittura – Immedia: Malerei in der 90er Jahren, Neue Galerie und Künstlerhaus am Landesmuseum Joanneum, Graz

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Altered States: American Art in the 90s, Forum for Contemporary Art, St. Louis, MissouriPièces - Meublés, Galerie Jousse Seguin, ParisEstate 1995, Galleria Massimo De Carlo, MilanSpace Odyssey, Eleni Koroneou Gallery, Athens

1994 Papierarbeiten & einige Skulpturen, Galerie Six Friedrich, MunichHoliday Exhibition, Paula Cooper Gallery, New YorkArtists’ Books, Paula Cooper Gallery, New YorkTeppiche (Carpets), Galerie Susanna Kulli, St. Gallen, SwitzerlandCharlotte Jackson Fine Art, Santa Fe, New Mexico

1993 Aperto ’93: Emergency/Emergenza, 45th International Art Exhibition, Venice Biennale, VeniceLive In Your Head, Heiligenkreuzerhof, ViennaKontext Kunst, Neue Galerie und Künstlerhaus am Landesmuseum Joanneum, GrazTravelogue/Reisetagebuch, Heiligenkreuzerhof, ViennaWorks on Paper, Paula Cooper Gallery, New YorkSuzanne McClelland, Rudolf Stingel, Dan Walsh, Paula Cooper Gallery, New YorkNachtschattengewaechse/The Nightshade Family, Museum Friedericianum, Kassel

1992 Greenberg Van Doren Gallery, St. Louis, MissouriGalerie Claire Burrus, ParisRobert Gober, Donald Judd, Cady Noland, Rudolf Stingel, Paula Cooper Gallery, New York

1991 Daniel Buren, Ken Lum, Stephen Prina, Rudolf Stingel, HOME for Contemporary Art and Theatre, New YorkThe Painted Desert, Galerie Renos Xippas, ParisGullivers Reisen, Galerie Sophia Ungers, ColognePeer Barclay, Suzanne Etkin, Robin Kahn, Rudolf Stingel, Massimo Audiello Gallery, New York

1990 Common Market, Richard Kuhlenschmidt Gallery, Los AngelesKöln Show, CologneDavid Dupuis, Carl Ostendarp, Rudolf Stingel, Andrea Rosen Gallery, New YorkStendhal Syndrome: The Cure, Andrea Rosen Gallery, New York

1989 P.S.1 Contemporary Art Center, Project Room, Long Island City, New YorkGalerie Tanja Grunert, Cologne

1988 Galerie Ralph Wernicke, Stuttgart

1986 Giuste Distanze, Espace d’Art de Mendrisio, Mendrisio, SwitzerlandDopo il Concettuale, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, Palazzo delle Albere, TrentoMatière Première, Centre d’Art Contemporaine, Calais

1985 Nuovi Argomenti, PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, MilanItinéraires du Versant Sud, FRAC, Midi-Pyrénées, ToulouseGalleria Ferrari, Verona

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Cronologia delle mostre di Palazzo Grassie Punta della Dogna dal 2006

29 aprile 2006 – 1 ottobre 2006Apertura di Palazzo GrassiWhere Are We Going?, curata da Alison Gingeras.Selezione di opere della collezione François Pinault.

11 novembre 2006 – 11 marzo 2007Picasso, la joie de vivre. 1945-1948, curata da Jean-Louis Andral. La Collezione François Pinault: una selezione Post-Pop, curata da Alison Gingeras.

5 maggio 2007 – 11 novembre 2007Sequence 1 – Pittura e Scultura nella Collezione François Pinault, curata Alison Gingeras.

26 gennaio 2008 – 20 luglio 2008Roma e i Barbari, la nascita di un nuovo mondo, curata da Jean-Jacques Aillagon.

27 settembre 2008 – 22 marzo 2009Italics. Arte italiana fra tradizione e rivoluzione, 1968-2008, curata da Francesco Bonami.

6 giugno 2009 – 10 aprile 2011Apertura di Punta della DoganaMapping the Studio. Artists from the François Pinault Collection,a Punta della Dogana e Palazzo Grassi, curata da Francesco Bonami e Alison Gingeras.

10 aprile 2011 – 17 marzo 2013Elogio del dubbio, curata da Caroline Bourgeois, a Punta della Dogana.

2 giugno 2011 – 21 febbraio 2012Il mondo vi appartiene, curata da Caroline Bourgeois, a Palazzo Grassi.

15 aprile 2012 – 15 luglio 2012Madame Fisscher, mostra personale di Urs Fischer, curata da Caroline Bourgeois, a Palazzo Grassi.

30 agosto 2012 – 13 gennaio 2013La voce delle immagini, curata da Caroline Bourgeois, a Palazzo Grassi.

7 aprile 2013 – 31 dicembre 2013Rudolf Stingel, curata dall’artista in collaborazione con Elena Geuna, a Palazzo Grassi.

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Il Teatrino di Palazzo Grassi

La François Pinault Foundation rafforza ulteriormente la propria presenza nella vita artistica e culturale di Venezia. L’insieme di Palazzo Grassi – Punta della Dogana si dota di un nuovo spazio, interamente dedicato a conferenze, incontri, proiezioni, concerti: il Teatrino apre le porte il 30 maggio 2013, dopo 10 mesi di lavori e in concomitanza con l’apertura della nuova mostra di Punta della Dogana, con un programma di proiezioni di film di artisti della collezione Pinault.

Dopo il restauro di Palazzo Grassi, nel 2006, seguito da quello di Punta della Dogana, inaugurata nel 2009, il recupero del Teatrino segna, nel 2013, la terza tappa del grande progetto culturale di François Pinault a Venezia. Questa operazione, curata e condotta da Tadao Ando – in stretto dialogo con il Comune di Venezia e con le autorità e i servizi competenti, in particolare la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e laguna – si iscrive in una logica di continuità architettonica rispetto ai restauri precedenti.

Con una superficie di 1000 metri quadri, il Teatrino è dotato di un auditorium con una capacità di 220 posti, completo di foyer e di aree tecniche (camerini, sala regia, traduzione simultanea...). Il Teatrino presenta le migliori condizioni tecnologiche (in particolare acustiche) e di confort, grazie alle quali l’insieme di Palazzo Grassi – Punta della Dogana può sviluppare a pieno il suo programma di attività culturali: incontri, conferenze, atelier, letture, concerti, performance, ricerca, con un particolare accento sull’immagine in movimento (cinema, film d’artista, video, videoinstallazioni…). Questo permette alla François Pinault Foundation di rafforzare il proprio ruolo di luogo di scambio, di incontro e di apertura sulla città.

Situato in calle delle Carrozze, adiacente a Palazzo Grassi, il Teatrino era stato inizialmente concepito come giardino del palazzo, nel 1857. Un secolo più tardi è stato trasformato in un teatro di verdura, ristrutturato e coperto nel 1961. Abbandonato nel 1983, da allora è rimasto chiuso al pubblico.

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Rudolf Stingel

Venezia, 7 aprile 2013 – 31 dicembre 2013

a cura di Rudolf Stingelcon la collaborazione di Elena Geuna

Progetto graficoChristoph Radl conLaura Capsoni e Giulia Biscottini

Installation viewsStefan Altenburger

RivestimentiHalbmond Teppichwerke GmbH, produzioneTeknolay, posa

TrasportiSattis-Arteria, Venezia

AssicurazioniAegis Rischi Speciali

Visite guidate e atelier didatticiFederica Pascotto / Saganaki, Milano

Inaugurazione e ospitalitàSonia Petrazzi

Palazzo Grassi ShopElecta

Palazzo Grassi CaféVyTA Boulangerie Italiana

Partner istituzionalePINAULT COLLECTION

Con il sostegno di

Si ringraziano

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Palazzo Grassi

Consiglio di amministrazione

François PinaultPresidente

Martin BethenodAmministratore delegato / Direttore

Patricia BarbizetAmministratore delegato

Loïc BrivezacAmministratore

Isabelle Nahum-SaltielAmministratore

Vittorio RavàAmministratore

Giandomenico RomanelliAmministratore

Comitato d’onore

François Pinault, Presidente

Tadao AndoRuy Brandolini d’AddaFrieder BurdaTeresa CremisiJean-Michel DarroisJohn ElkannTimothy Fok-Tsun-TingDakis JoannouLee Kun-HeeAlain MincAlain-Dominique PerrinMiuccia PradaGiandomenico RomanelliJerôme-François Zieseniss

Comitato scientifico

Mario Folin, Presidente

Giuseppe BarbieriCarlos BasualdoAchille Bonito OlivaGiandomenico RomanelliAngela Vettese

Staff

Martin BethenodDirettore eamministratore delegato

assistito daSuzel Berneron

Cristian ValsecchiDirettore generale

assistito da Elisabetta Bonomi

Ufficio mostreMarco Ferraris

Francesca ColasanteClaudia De Zordo,registrar

Comunicazione e PRDelphine Trouillard

Paola TrevisanAlix Doran

conPaola Manfredi, MilanoClaudine Colin Communication, Parigi

Editoria e servizi educativiMarina Rotondo

Membership e merchandisingNoëlle Solnon

Partnership ed eventi privatiVirginia Dal Cortivo

AmministrazioneCarlo Gaino

Silvia Inio

SicurezzaGianni Padoan

Lisa Bortolussi

Antonio BoscoloLuca BusettoAndrea GrecoVittorio RighettiDario Tocchi

Servizi generalie manutenzioneAngelo ClericiGiulio LazzaroAngela SantangeloMassimo Veggis