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C C ENTRI ENTRI C.O.N.I. C.O.N.I. DI DI A A VVIAMENTO ALLO VVIAMENTO ALLO S S PORT PORT RISULTATI DI UN’INDAGINE SULLE ABILITA’ MOTORIE DEI GIOVANI DELLA PROVINCIA DI ROVIGO ________________________________________ ________________________________________ S EGRETERIA EGRETERIA O RGANIZZATIVA RGANIZZATIVA L OCALE OCALE C.O.N.I. - C OMITATO OMITATO P ROVINCIALE DI ROVINCIALE DI R OVI OVI GO GO Piazzale D’Annunzio n°32 – Rovigo Tel 0425/22908 – Fax 0425/25982 - [email protected] www.conirovigo.it

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CC E N T RI E N T RI C . O . N . I .C . O . N . I .

D I D I AA VVIAME N T O ALLO VVIAME N T O ALLO SS P O RTP O RT

RISULTATI DI UN’INDAGINE SULLE ABILITA’ MOTORIE DEI GIOVANI DELLA PROVINCIA DI ROVIGO

________________________________________________________________________________

SSEGRETERIA EGRETERIA OORGANIZZATIVA RGANIZZATIVA LLOCALEOCALE

CC..OO..NN.. II .. -- CCOMITATO OMITATO PPROVINCIALE DI ROVINCIALE DI RROVIOVIGOGO

Piazzale D’Annunzio n°32 – Rovigo Tel 0425/22908 – Fax 0425/25982 - [email protected]

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L’indagine conoscitiva proposta ha come obiettivo l’analisi ed una successiva riflessione sulle

capacità coordinative e condizionali dei bambini e ragazzi dai 6 ai 16 anni appartenenti ai Centri

di Avviamento allo Sport della Provincia di Rovigo.

I C.A.S. coinvolti sono stati 26 ed il nostro staff è riuscito a coinvolgere molteplici discipline

sportive, più o meno conosciute, del territorio nel quale viviamo.

Siamo riusciti ad incontrare 305 atleti di ambo i sessi che si sono gentilmente sottoposti ad una

batteria di test con impegno e serietà ma nel contempo divertendosi e mettendosi a confronto con

sé stessi e con i propri compagni.

Speriamo che questa iniziativa sia stata gradita da tutti i presidenti di società e associazioni,

tecnici, atleti e genitori stessi e ci auguriamo di poterla ripetere anche il prossimo anno con lo

stesso entusiasmo che abbiamo riscontrato nei vari eventi.

Il Presidente Comitato Provinciale Rovigo

Dr Bruno Piva

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COSA SONO I C.A.S. .......................................................................................................................5 IL PROGETTO “C.O.N. I. GIOVANI” ............................................................................................7

Caratteristiche del progetto ............................................................................................................7 Obiettivi del progetto .....................................................................................................................7 Iniziative del progetto ....................................................................................................................8

LO SCOPO ........................................................................................................................................8 IL METODO....................................................................................................................................10 LA VISITA TECNICA....................................................................................................................11

CIRCUITO DI DESTREZZA DI HARRE misurato in secondi .................................................11 SALTELLI CON LA FUNICELLA............................................................................................12 LANCI E PRESE PALLA misurato in metri e centimetri ..........................................................12 RAPIDITA’ misurato in secondi .................................................................................................12 CORSA SPOLA 3 – 6 – 9 misurato in secondi ...........................................................................14 CORSA CALCIATA DIETRO SUL POSTO misurato in secondi.............................................14 FORZA RAPIDA misurato in centimetri ....................................................................................15 SALTO IN LUNGO DA FERMO misurato in metri e centimetri ..............................................16 LANCIO PALLA AVANTI DA SEDUTO misurato in metri e centimetri ................................16 EQUILIBRIO DINAMICO misurato in secondi.........................................................................16 SLALOM IN CONDUZIONE TIPO CALCIO misurato in secondi...........................................17 TIRO DI PRECISIONE...............................................................................................................17

IL CAMPIONE................................................................................................................................19 I RISULTATI PER DISCIPLINA SPORTIVA ..............................................................................21 ELENCO C.A.S. ..............................................................................................................................47

a cura di Alessandra Tatò

Coordinatore Provinciale: Lucio Taschin

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COSA SONO I C.A.S.

Il DPR n°616, di applicazione della legge n. 382, ha stabilito che

l’attività agonistica e la relativa attività promozionale sono di

competenza specifica del C.O.N.I. e, quindi, delle Federazioni Sportive

e delle Società Sportive.

È in questo preciso ambito che il Consiglio Nazionale del CONI ha deliberato di istituire nel 1978 i Centri

di Avviamento allo Sport, C.A.S., affidandone la gestione direttamente alle Società Sportive, che da

sempre sostengono l’intero sport italiano.

Oggi i C.A.S. mirano alla costruzione di un processo educativo sportivo, allo scopo di produrre

simultaneamente formazione sportiva ed emersione dei giovani talenti.

Per raggiungere quest'obiettivo i C.A.S. offrono un’efficace azione formativa di base ad ogni giovane

residente sul territorio italiano, qualunque sia la sua condizione sociale o culturale di partenza.

Nell’odierna cultura sportiva la formazione del talento non è più considerata come ricerca di qualcosa che

già c'è, ma come un processo di costruzione in conformità alla potenzialità che ciascuno è in grado di

esprimere.

Poiché il talento dipende anche dal contesto nel quale può trovare l’occasione di esprimersi, c’è bisogno di

organizzazione efficace e competente perché un giovane possa costruire le proprie prestazioni di

eccellenza, percorrendo un cammino che duri anni, in compagnia di istruttori, dirigenti, professionisti,

istituzioni sportive.

I due soggetti primari dell'attività sportiva giovanile attuata nei C.A.S. sono:

Il bambino compreso nella fascia 5 - 10 anni.

Il ragazzo della fascia 11 - 16 anni.

Le Società Sportive, in un rapporto sempre più stretto tra il mondo dello sport e quello della Scuola e per

creare ulteriori aperture delle strutture scolastiche al contesto sociale nel quale sono inserite, potranno

anche istituire, in accordo con gli organi collegiali della Scuola, Centri Coni di Avviamento allo Sport

nell’ambito delle Scuole stesse.

Con questa iniziativa il C.O.N.I. intende dare pratica attuazione ai suoi precisi compiti istituzionali,

continuando, comunque, a collaborare e a svolgere un ruolo di supporto tecnico a piani e programmi di

sviluppo sociale dell’attività sportiva, promossi e realizzati da altri organismi quali la Scuola, gli Enti

locali e gli Enti di Promozione Sportiva.

I C.A.S. hanno le seguenti caratteristiche:

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Sono promossi dagli organi periferici del C.O.N.I. e delle Federazioni Sportive Nazionali.

Sono realizzati e gestiti dalle Società Sportive affiliate ad una Federazione Sportiva. La gestione può essere

affidata anche a più Società consorziate tra loro.

Hanno finalità di avviamento allo sport agonistico.

Sono riconosciuti dal C.O.N.I..

Devono far fronte alle spese di gestione del Centro con quote di frequenza il più possibile contenute.

Possono essere aperti a giovani di ambo i sessi, secondo fasce di età stabilite dalle singole Federazioni

Sportive, e, comunque, nei limiti previsti dalle leggi vigenti in materia di tutela sanitaria delle attività sportive.

Devono osservare i programmi di insegnamento, finalizzati all’avviamento ad una disciplina sportiva,

secondo gli indirizzi metodologici previsti dalla competente Federazione Sportiva in accordo con la Commissione

Tecnica dei Centri.

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IL PROGETTO “C.O.N. I. GIOVANI”

Il progetto “C.O.N. I. Giovani” nasce alla fine degli anni ’90 dall’idea che offrire una educazione sportiva a

tutti i giovani, garantisca l’esistenza stessa del movimento Olimpico nel Paese e l’educazione allo sport dei

suoi cittadini.

Tale esistenza dipende, infatti, da tre condizioni:

La formazione continua di atleti di qualità a partire dai giovani praticanti.

La diffusione di cultura sportiva tra la popolazione italiana in particolare tra i giovani.

L’incessante produzione del volontariato sportivo impegnato con e per i giovani.

Caratteristiche del progetto Il progetto "C.O.N. I. Giovani" è lo strumento del Comitato Olimpico Nazionale Italiano diretto a dare

attuazione a quanto definito nel suo Statuto nel campo dell’educazione motoria e sportiva dei giovani

compresi tra i 5 ed i 16 anni.

Esso è condiviso dalle F.S.N. ed Associate in modo da garantire che l’azione delle Istituzioni centrali dello

sport nazionale sia perfettamente integrata con quella dei sistemi sportivi locali, nelle loro articolazioni

organizzative (l’Associazionismo), istituzionali (i Comitati C.O.N.I. territoriali), con il Sistema d’Istruzione

Nazionale e con le Istituzioni del Paese.

L’intento è quello di realizzare un sistema di offerta che garantisca ad ogni bambino e ad ogni giovane,

residente sul territorio italiano, una completa formazione sportiva di base, qualunque sia la sua condizione

materiale o culturale ovvero il contesto sociale e geografico in cui vive.

Per perseguire l’intento educativo, il progetto "C.O.N. I. Giovani" propone l’adozione di uno specifico

modello educativo di attività giovanile definito da tre connotati fondamentali: l’accoglienza, l’educazione,

l’orientamento.

Obiettivi del progetto Il progetto "C.O.N. I. Giovani" consente di perseguire quattro obiettivi specifici:

Garantire l’accesso del giovane alla formazione sportiva.

Certificare i processi educativi svolti presso i C.A.S..

Lottare contro la dispersione, cioè la moltiplicazione di esperienze sportive episodiche, incostanti e

sconnesse tra loro.

Contrastare l’abbandono della pratica sportiva, il ricorso a pratiche illecite e a pericolose

“scorciatoie” farmacologiche.

Per questo il progetto mira alla costituzione di un vero e proprio sistema integrato dello sport giovanile il cui

funzionamento necessita di una strategia che dovrà essere:

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Efficace, per fronteggiare una domanda di pratica sportiva in crescita, sia come età coinvolte che come

numeri assoluti.

Adeguata alle diverse fasce di età assecondando l’idea che ogni modello di attività debba essere studiata

specificatamente per ogni fase di sviluppo.

Differenziata per territorio, per garantire alle diverse aree del Paese un tasso di sviluppo adeguato alle loro

condizioni di partenza, ed allo scopo di recuperare quelle più svantaggiate.

Complessa, per rispondere alla sfida dell’evoluzione dello sport che non può essere risolta se non attraverso

un netto aumento della capacità del sistema sportivo giovanile di dare risposte adeguate.

Iniziative del progetto Per il conseguimento delle sue finalità ed obiettivi, il progetto è attualmente articolato in:

Iniziative per i giovani allievi.

Iniziative per gli operatori sportivi.

Le iniziative per gli allievi si propongono attraverso le "Attività Intercentri".

Le iniziative per gli operatori sportivi si sviluppano secondo tre direttrici:

Collaborazione con le F.S.N. per la formazione degli istruttori federali.

Aggiornamento degli istruttori e dei tecnici.

Realizzazione di seminari informativi sul progetto "C.O.N. I. Giovani" per i dirigenti delle Associazioni

Sportive e delle F.S.N. territoriali.

LO SCOPO

Il C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo ha elaborato una batteria di test motori in modo da poter raccogliere il

maggior numero di informazioni possibile sull’attività motoria che viene realizzata e promossa all’interno dei Centri

di Avviamento allo Sport, che da questo momento in poi chiameremo con la sigla C.A.S. della Provincia di Rovigo.

In occasione dei quattro incontri realizzati e che hanno coinvolto tutta la Provincia di Rovigo lo staff C.O.N.I. ha

valutato i bambini/ragazzi nell’esecuzione degli esercizi proposti e compilato una scheda di valutazione.

Tutti i dati raccolti sono stati poi trasformati in una serie di grafici per una maggiore comprensione e per una più

immediata visione dei risultati finali.

Le visite tecniche hanno avuto il fine di:

Monitorare le realtà locali;

Costituire una banca dati provinciale;

Scambiare informazioni con gli operatori sportivi;

Fornire uno strumento di lavoro valido e gratuito;

Creare un supporto mirato per i progetti delle attività promozionali.

Gli obiettivi sono stati:

Pubblicare le ricerche ed i dati rilevati;

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Migliorare la professionalità di insegnanti e operatori sportivi;

Rivalutare il ruolo dell’educazione fisica e sportiva come componente fondamentale nello sviluppo della

personalità e nell’individuazione delle sue potenzialità;

Creare i presupposti di elevati livelli motivazionali da parte di insegnanti ed allievi;

Stimolare il controllo scientifico dei processi di apprendimento;

Analizzare il variare delle abitudini fisico - sportive nel tempo.

Attraverso i Test Motori abbiamo potuto misurare il livello di forza, rapidità e resistenza oppure di un’abilità

particolare.

Essendo di fatto impossibile misurare tali capacità, definite come concetto astratto, siamo ricorsi all’utilizzo di

indicatori, ovvero elementi concretamente misurabili che la teoria e la metodologia ritengono inequivocabilmente

correlati.

Per valutare le capacità e le attitudini di un soggetto di norma, non si ricorre ad un test unico ed onnicomprensivo ma

ad una batteria di test che, misurando le diverse capacità motorie, fornisca una valutazione allo stesso tempo sintetica

ed analitica.

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IL METODO

Per ogni test sono stati specificati:

DENOMINAZIONE: la denominazione rappresenta nello specifico il nome del test proposto.

STANDARDIZZAZIONE: autori della standardizzazione del test o ricerche in cui tali test sono stati

inseriti.

CAPACITA’ MOTORIE DOMINANTI: capacità motorie dominanti di cui il test rappresenta un

indicatore.

IMPIANTO CONSIGLIATO: viene consigliato l’impianto più idoneo dove effettuare la prova.

MATERIALE NECESSARIO: una check list del materiale necessario alla prova.

DESCRIZIONE: modalità di esecuzione della prova, spesso con illustrazione e con spiegazione di ciò

che è consentito o vietato.

COMPORTAMENTO DEI RILEVATORI: modalità di osservazione e comportamento dei rilevatori.

MISURAZIONE: vengono spiegate le modalità di misurazione del test ed il numero delle prove.

EVENTUALI OSSERVAZIONI: osservazioni od eventuali consigli su come eseguire il test più

rapidamente.

Tutti i test proposti erano pertanto:

STANDARDIZZATI: affinché le prove di ogni soggetto di un gruppo possano essere tra loro

comparate il test deve essere standardizzato, cioè le modalità di spiegazione, esecuzione e misurazione della

prova devono essere uniformi e costanti per tutti i rilevamenti.

VALIDI: un test è valido quando attraverso di esso riusciamo ad esprimere una misurazione della

capacità motoria, abilità motoria o qualsivoglia parametro, che effettivamente vogliamo misurare.

OGGETTIVI: si riferisce al grado di concordanza ed uniformità con cui diversi osservatori

attribuiscono un valore alla prova.

ATTENDIBILI: un test è tanto più attendibile quanto più lo stesso soggetto, in uguali condizioni,

esprime la stessa prestazione, cioè a parità di condizioni la misurazione rimane costante.

I test proposti, per poter essere realizzati dagli atleti di qualunque disciplina sportiva presa in esame, erano

pertanto:

TEST GENERALI: tali test rappresentano indicatori di capacità condizionali e/o coordinative ed abilità

che hanno valenza trasversale rispetto a diversi ambiti delle discipline sportive.

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LA VISITA TECNICA La batteria, presentata alle diverse società sportive C.A.S., era composta da

dodici esercizi riportati di seguito.

La coordinazione motoria è la capacità che permette di eseguire un

qualsiasi movimento nella maniera più efficace.

Le capacità coordinative si distinguono in 2 grandi gruppi:

Le capacità coordinative generali

Le capacità coordinative specifiche

Le prime sono costituite dalla capacità di apprendere un nuovo movimento, dalla capacità di controllare e

regolare il movimento e dalla capacità di saper adattare e trasformare i movimenti che si sono appresi in base

alle necessità. Le capacità coordinative generali sono alla base della capacità coordinative specifiche che sono:

Capacità di accoppiamento e combinazione dei movimenti

Capacità di coordinazione oculo-muscolare

Capacità di differenziazione

Capacità di equilibrio

Capacità di orientamento

Capacità di ritmo

Capacità di reazione

Capacità di trasformazione

Le capacità condizionali sono:

Forza

Resistenza

Velocità

Flessibilità

CIRCUITO DI DESTREZZA DI HARRE misurato in secondi DENOMINAZIONE destre.Harre

STANDARDIZZAZIONE D.Harre

CAPACITA’ MOTORIE DOMINANTI coordinazione generale – rapidità

MATERIALE materassino, cono, 3 ostacoli alti 50 cm, cronometro

Il soggetto parte in piedi verso il materassino, esegue una capovolta in avanti, corre verso il cono e si dirige

verso l’ostacolo 1, lo salta e poi vi passa di sotto e ancora cono – ostacolo 2 – cono – ostacolo 3 – cono – linea

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di arrivo. Il cono quando il soggetto gira deve trovarsi alla sua destra e non deve essere toccato mentre la capovolta

deve essere effettuata solo una volta dopo la partenza.

SALTELLI CON LA FUNICELLA DENOMINAZIONE funicell 30

STANDARDIZZAZIONE OCM Livorno

CAPACITA’ MOTORIE DOMINANTI coordinazione generale – rapidità

MATERIALE funicella – cronometro

Al via del rilevatore, l’allievo esegue dei saltelli con la funicella per un tempo di 30 secondi. In caso d’interruzione

dei saltelli l’allievo può riprendere l’esecuzione.

Il rilevatore effettua il conteggio dei saltelli e cronometra il tempo dando il segnale di via e di arresto. Viene

registrato il numero dei saltelli effettuati nel tempo previsto.

LANCI E PRESE PALLA misurato in metri e centimetri DENOMINAZIONE prese palla

STANDARDIZZAZIONE ricerca C.O.N.I. Carrara

CAPACITA’ MOTORIE DOMINANTI differenziazione – controllo – coordinazione oculo manuale

MATERIALE palla – cronometro – muro

Viene tracciata una linea a 3 passi dal muro.

Il ragazzo si pone dietro la riga e lancia la palla contro il muro cercando di riprenderla prima di farla cadere a terra.

Il lancio è considerato valido se la palla non tocca terra ed il soggetto non oltrepassa la linea tracciata per terra.

Il rimbalzo sul muro può avvenire a qualsiasi altezza. Nel caso che la palla sfugga al controllo il soggetto deve

recuperarla e ricollocarsi sulla riga per ultimare i lanci mancanti.

La prova ha termine quando il soggetto ha completato 10 lanci e prese validi.

RAPIDITA’ misurato in secondi DENOMINAZIONE mt 20

CAPACITA’ MOTORIE DOMINANTI rapidità locomotoria

MATERIALE cronometro – linea di partenza e di arrivo

La partenza avviene in piedi, facendo correre uno per volta.

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Il ragazzo pone la punta di un piede appena dietro la linea di partenza e senza comando corre al massimo della

velocità tagliando la linea di arrivo.

Il rilevatore si pone sul prolungamento della linea di arrivo. Preavvisa il corridore alzando la mano che è pronto per

cronometrare la prova. Rileva il tempo concentrandosi sul piede dietro del ragazzo al momento della partenza.

È la capacità di rispondere agli stimoli con l'azione motoria più rapida e meglio adeguata alle circostanze. Si

differenzia in:

Semplice

Complessa

È semplice quando gli stimoli sono previsti è conosciuti È complessa quando gli stimoli sono sconosciuti ed

imprevedibili

La VELOCITA’ (o rapidità) è la capacità di eseguire un gesto nel minor tempo possibile. Sono quindi espressioni di

velocità solo quei gesti che hanno tempi d’azione relativamente brevi (attivati dall’energia ottenuta con un

meccanismo anaerobico alattacido). Lo sviluppo di questa qualità è strettamente legato:

a FATTORI NERVOSI (velocità e frequenza degli stimoli nervosi)

alla quantità di FIBRE BIANCHE contenute nei muscoli

al buon sincronismo neuromotorio tra muscoli agonisti e antagonisti

alla corretta tecnica esecutiva del gesto

alla CONCENTRAZIONE e DETERMINAZIONE

Quando la velocità si protrae per più di 8-10 secondi, si parla di velocità resistente. La velocità comincia a svilupparsi

molto presto, tra 1 e 6 anni, e ha il suo massimo sviluppo tra i 13 e i 15 anni. Il periodo migliore per sviluppare la

velocità è dunque quello che procede la pubertà. Sono tre le componenti che caratterizzano l’espressione del gesto

veloce:

VELOCITA’ DI REAZIONE : tempo minimo che intercorre da quando si riceve uno stimolo a quando

compare la risposta motoria. Dipende da fattori nervosi che per molta parte sono determinati geneticamente, ma è

comunque allenabile se correttamente stimolata ed allenata. Dalla nascita ai 25 anni il tempo di reazione diminuisce e

raggiunge la sua migliore espressione ed efficienza fra i 18 e i 25 anni, poi ricomincia ad allungarsi progressivamente.

VELOCITA’ DI ESECUZIONE: tempo minimo impiegato per compiere un gesto veloce una volta avviata la

risposta motoria. Questa componente della velocità entra in gioco immediatamente dopo della velocità di reazione.

Dipende soprattutto dalla costituzione biochimica del muscolo scheletrico, in particolare dal tipo di fibre, dalla

quantità di energia a pronto impiego di cui dispone e dalla qualità delle sue innervazioni. E’ inoltre determinata

dall’ampiezza e dalla frequenza del gesto. L’ampiezza di un gesto dipende da fattori meccanici (la lunghezza delle

leve), fisiologici (potenza ed elasticità muscolare) e tecnici (corretta esecuzione del gesto). La frequenza dipende dalla

rapidità di esecuzione di gesti ritmici (per esempio nella corsa dalla rapidità con cui viene eseguita la sequenza dei

passi). La velocità di esecuzione è fortemente legata a fattori genetici e l’allenamento può migliorarne solo in parte le

prestazioni. Questa componente della velocità sì sviluppa in particolare dai 13 ai 16 anni, in relazione allo sviluppo

della forza veloce che aumenta notevolmente nel periodo della pubertà.

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VELOCITA’ GESTUALE (o di spostamento): tempo minimo impiegato per compiere un certo gesto o per

percorrere una certa distanza. Questa componente della velocità può considerarsi come la somma delle precedenti due.

La velocità è una qualità fortemente legata a fattori genetici ed è di per sé allenabile solo in parte. Poiché però essa

dipende anche da altre qualità (forza, resistenza, mobilità), allenando queste si riesce a incrementare sensibilmente la

capacità di eseguire gesti veloci. L’allenamento non migliora di molto la velocità in termini assoluti, tuttavia

perfeziona la tecnica del gesto, che diventa più economico e vantaggioso, rende più veloci e reattive le risposte agli

stimoli e sviluppa notevolmente la capacità di concentrazione. Inoltre l’allenamento permette di accrescere a livello

muscolare le riserve energetiche di pronto impiego (fosfocreatina). L’allenamento specifico alla velocità prevede

l’esecuzione di esercizi in tempi brevi (8-12 secondi) alla massima velocità.

Esercitazioni e test relativi alla velocità sperimentati in palestra: partenza dai blocchi o da varie posizioni, balzi

(velocità di reazione), scatti brevissimi, saltelli, cambi di velocità (velocità di esecuzione), corse a navetta ripetute,

allunghi (resistenza alla velocità). Nota: le attività di gioco sono di per sé molto utili (spesso più di quanto non lo

siano esercizi o metodi di allenamento specifici) per lo sviluppo della velocità, richiedendo gesti rapidi e rapidità di

reazione in situazioni semplici o complesse, e al contempo fornendo stimoli intensi e variati. Allenare la velocità

attraverso il gioco, inoltre, risulta quasi sempre più motivante e più divertente rispetto a delle sedute di allenamento

specifiche dedicate alla velocità.

CORSA SPOLA 3 – 6 – 9 misurato in secondi DENOMINAZIONE spola 3-6-9

STANDARDIZZAZIONE C.O.N.I. Carrara

CAPACITA’ MOTORIE DOMINANTI accelerazione – equilibrio dinamico

MATERIALE cronometro – 4 linee di diverso colore

Si tracciano 4 righe per terra con del nastro adesivo di diverso colore.

Le linee vanno tracciate a 3 metri di distanza l’una dall’altra.

Il soggetto, partendo dietro la linea, esegue una serie di corse a spola toccando prima la riga distante 3 metri dalla

partenza, quindi quella distante 6 ed infine quella distante 9.

Ad ogni spola ovviamente deve toccare la linea di partenza.

CORSA CALCIATA DIETRO SUL POSTO misurato in secondi DENOMINAZIONE calciata 40

STANDARDIZZAZIONE ricerca Cagliari

CAPACITA’ MOTORIA DOMINANTE rapidità

MATERIALE spalliera – cronometro

Il soggetto di fronte alla spalliera impugna il grado all’altezza delle spalle con le braccia distese. Piedi perpendicolari

alle spalle. Al via esegue la corsa calciata dietro, toccando i glutei con i talloni. Si effettuano 40 movimenti (20 per

gamba) più rapidamente possibile.

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FORZA RAPIDA misurato in centimetri DENOMINAZIONE Sargeant

STANDARDIZZAZIONE Sargeant

CAPACITA’ MOTORIA DOMINANTE forza rapida

MATERIALE muro – cordella metrica

Il ragazzo viene posto in piedi con il fianco appoggiato al muro. Viene rilevata l’altezza massima a braccio

completamente disteso verticalmente.

Il ragazzo effettua un salto verticale cercando di toccare il muro il più alto possibile.

Raccomandare al ragazzo:

- l’esplosione dell’azione

- la verticalità del salto

- l’estensione completa e verticale del braccio e della mano

Nell’effettuazione del salto è consentito:

- aiutarsi con l’azione delle braccia

- compiere delle oscillazioni delle braccia e molleggio delle gambe prima del salto

La forza è la capacità di vincere una resistenza grazie al lavoro espresso dai muscoli scheletrici. Tale resistenza può

essere espressa dal peso del corpo, da una parte di esso oppure da un carico esterno. Ogni disciplina sportiva, così

come ogni attività quotidiana, richiede in misura maggiore o minore questa qualità.

Diversi sono i fattori che determinano la forza e tra questi i principali sono:

il VOLUME DEL MUSCOLO

la TIPOLOGIA DELLE FIBRE MUSCOLARI (fibre bianche, rosse, intermedie: ciò che maggiormente

condiziona la forza è il numero di FIBRE BIANCHE)

la CAPACITA’ DI RECLUTAMENTO DELLE UNITA’ MOTORIE

la disponibilità delle risorse energetiche

la coordinazione muscolare, intesa come la capacità di far lavorare in sinergia i muscoli agonisti e quelli

antagonisti al movimento

La forza può manifestarsi in varie condizioni ed esprimersi in vari modi:

FORZA MASSIMALE (o forza pura ): è la tensione massima che una contrazione muscolare volontaria può

sviluppare per vincere un’elevata resistenza (ad es. nel sollevamento pesi). Essa dipende soprattutto dal volume

muscolare, cioè dalla quantità di fibre che costituiscono la massa muscolare. La forza massimale si allena dopo i 16-17

anni, quando si è completata la formazione del sistema muscolo-scheletrico e si è raggiunta una piena efficienza degli

apparati respiratorio e cardio-circolatorio. Un allenamento prematuro della forza massimale potrebbe rivelarsi

dannoso.

FORZA VELOCE (o potenza o forza esplosiva): è la capacità di produrre una forza di intensità elevata nel

più breve tempo possibile (ad es. nel lancio del giavellotto, nel getto del peso, nella schiacciata della pallavolo o in un

tiro in porta). Questo tipo di forza si può allenare a partire dagli 11-12 anni, quando il sistema nervoso ha raggiunto la

completa funzionalità e maturazione, e si sviluppa incrementando in particolare la velocità di contrazione dei muscoli.

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C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo 16

FORZA RESISTENTE : è la capacità del sistema muscolare e degli apparati respiratorio e circolatorio di

sostenere un lavoro di forza che si protrae nel tempo (ad es: una gara di canottaggio o di arrampicata). Questo tipo di

forza è quindi in stretto rapporto con la resistenza. E’ possibile allenare questo tipo di forza a partire dagli 11-12 anni,

con le dovute precauzioni.

La forza è una qualità facilmente allenabile ma, così come si può incrementare velocemente la forza muscolare, con

altrettanta velocità i muscoli, se non vengono esercitati, perdono tonicità, e dunque la loro capacità di esprimere forza.

Per essere allenato il muscolo deve essere sottoposto a uno sforzo maggiore di quello a cui è abituato.

Nell’allenamento, in relazione al tipo di forza che si vuole incrementare, possono variare i seguenti parametri:

il carico di lavoro

il numero delle serie e delle ripetizioni

la velocità di esecuzione

Esercitazioni e test relativi alla forza sperimentati in palestra: lancio della palla medica (forza veloce o esplosiva),

salto in lungo da fermi (forza veloce o esplosiva), caduta dall’alto con rimbalzo (forza veloce o esplosiva), piegamenti

sulle braccia da posizione distesa con ginocchia in appoggio a terra – numero massimo di ripetizioni (forza

resistente), sit-up e crunch per addominali – numero massimo di ripetizioni (forza resistente).

SALTO IN LUNGO DA FERMO misurato in metri e centimetri DENOMINAZIONE lungo D.F.

STANDARDIZZAZIONE ricerca C.O.N.I. – C.A.S.

CAPACITA’ MOTORIA DOMINANTE forza rapida

MATERIALE cordella metrica

Il soggetto si pone in posizione eretta, piedi leggermente divaricati con la punta dietro la linea di partenza. Con

leggere oscillazioni, si prepara al salto piegando le gambe e portando le braccia indietro. Quindi salta slanciando le

braccia in avanti e ricadendo più lontano possibile a piè pari.

Viene misurata la distanza tra la linea di partenza e l’impronta ad essa più vicina lasciata dal soggetto.

LANCIO PALLA AVANTI DA SEDUTO misurato in metri e centimetri DENOMINAZIONE pal.av.sed.

STANDARDIZZAZIONE ricerca Cagliari modificato

CAPACITA’ MOTORIE DOMINANTI forza rapida arti superiori

MATERIALE 3 palloni standard da basket, cordella metrica

Il soggetto è in ginocchio a terra, la posizione dello 0 della cordella metrica coincide con il punto in cui le ginocchia

poggiano a terra. Il soggetto prende il pallone da basket con due mani e lo lancia dal petto in avanti il più lontano

possibile mantenendo il busto in posizione eretta.

EQUILIBRIO DINAMICO misurato in secondi Il soggetto si pone di lato di un quadrato di legno appoggiato a terra (Fleishman E.A., 1965, modificato) alto 10 cm,

con i lati di 70 cm di lunghezza e uno spessore di 2 cm. Il soggetto sale sul quadrato e, appoggiando i due piedi su

ogni lato, lo percorre compiendo i 5 lati. Qualora il soggetto perda l’equilibrio, il percorso deve essere ripreso dal

punto in cui è stato appoggiato il piede a terra. La misurazione viene ottenuta in secondi e centesimi di second e va

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Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo 17

dal momento in cui il soggetto sale sul quadrato di legno con il 2° piede, fino al momento in cui questo si appoggia

sul quarto lato dello stesso. L'equilibrio è la capacità di mantenere il corpo in una data posizione. Non esiste

movimento in cui non sia coinvolto l'equilibrio che si divide in:

Statico

Dinamico

Statico quando il corpo è fermo, dinamico quando il corpo è in movimento (cammina, corre, ecc).

SLALOM IN CONDUZIONE TIPO CALCIO misurato in secondi DENOMINAZIONE slalom calc

STANDARDIZZAZIONE ricerca Cagliari modificato (A.Donati e coll.)

CAPACITA’ MOTORIA DOMINANTE complesso delle capacità coordinative

MATERIALE un pallone da calcio, 6 coni, un cronometro

Si disegnano una linea di partenza e di arrivo alla distanza di 20 metri. Si dispongono i 6 birilli sulla stessa direttrice

alla distanza di 3 metri l’uno dall’altro. Si dispone il primo birillo a tre metri dalla linea di partenza ed i successivi

sulla stessa direttrice distanziati di 3 metri. Il soggetto parte da fermo con la palla posizionata sulla linea di partenza e

procede a slalom tra i coni guidando la palla con i piedi. Nel caso venga saltato un cono il rilevatore invia

prontamente il soggetto a riprendere dal punto in cui ha sbagliato.

TIRO DI PRECISIONE DENOMINAZIONE tiro precis

STANDARDIZZAZIONE o.c.m. Livorno

CAPACITA’ MOTORIA DOMINANTE coordinazione specifica

- differenziazione

MATERIALE un pallone, 6 birilli, farina/gesso a seconda del

terreno

Vengono allineati 6 birilli alla distanza di un metro e segnate le zone di calcio a 6-8-10-12-14 metri. Lo spazio

compreso tra i birilli centrali vale 3 punti, quelli adiacenti 2 punti ed i laterali 1 punto, zero le parti esterne. L’allievo

calcia la palla con decisione cercando di realizzare più punti possibile. Vengono effettuati 3 tentativi per 3 diverse

distanze come indicato nella tabella.

età distanze tentativi 5-6 anni 6-8-10 3 7-8 anni 8-10-12 3 Dai 9 anni in su 10-12-14 3

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C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo 18

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Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo 19

IL CAMPIONE

* L'inferenza statistica è il procedimento per cui si inducono le caratteristiche di una popolazione

dall'osservazione di una parte di essa, detta campione, selezionata solitamente mediante un esperimento casuale

(aleatorio).

Le società che hanno partecipato al progetto “visite tecniche” hanno messo a disposizione i/le loro atleti/e dai 6 ai

16 anni, maschi e femmine indistintamente.

Le società sportive coinvolte operano sull’intera Provincia di Rovigo, quindi è stato compreso anche il basso e

l’alto Polesine.

Siamo riusciti, alla fine del progetto, a coinvolgere queste discipline sportive:

- pattinaggio a rotelle

- ginnastica ritmica

- scherma

- baseball/softball

- pallavolo

- calcio

- pallacanestro

Siamo riusciti a sottoporre alla batteria di test 305 atleti dai 5 ai 16 anni di cui:

112 ragazze e 193 ragazzi;

*

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Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo 20

% partecipanti

37%

63%

Femmine

Maschi

Figura 1 Partecipanti classificati per sesso

% partecipanti per anno

1% 5%6%

25%

20%

13%

9%

7%

9%4%

1%

0%

0%

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Figura 2 Partecipanti classificati per fasce di età

% atleti per disciplina

33%

9%21%

8%

4%

23%

2%

Pallacanestro

Baseball

Pallavolo

Ginn.Ritmica

Pattinaggio

Calcio

Scherma

Figura 3 Partecipanti classificati per disciplina

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Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo 21

I RISULTATI PER DISCIPLINA SPORTIVA

La prima considerazione che abbiamo fatto è stata quella di andare a monitorare il livello di

preparazione dei nostri atleti indipendentemente dall’età e dal sesso, nei diversi test di capacità coordinative

e/o condizionali proposti, ma considerando solo la disciplina sportiva praticata.

Il primo test analizzato è il circuito di destrezza di Harre; in questo caso possiamo notare che i

ragazzi della disciplina calcio sono i più veloci nel correre e nel superare sopra/sotto degli ostacoli; questo

probabilmente è dovuto al fatto che nella fase di riscaldamento si allenano negli scatti, nella rapidità e nel

superare ostacoli come in partita. Comunque notiamo che tutte le discipline hanno dei valori più o meno simili

dati dal fatto che le abilità del correre e del saltare vengono ritenute sempre importanti e tra le prime ad essere

insegnate da parte di tutti gli allenatori.

21,62

23,42

23,5924,05

24,5725,96 22,02

23,6

0

5

10

15

20

25

30

Circuito Harre

Test 1

Calcio

Scherma

Pattinaggio

Pallavolo

Pallacanestro

Ginn.Ritmica

Baseball

Media

Figura 4 Ricordiamo che chi è al di sotto della media è più preparato in quanto è in grado di eseguire il percorso nel minor tempo possibile

Andiamo ad analizzare i risultati della seconda prova della nostra batteria di test: il salto della corda.

Qui vediamo che la disciplina sportiva che, a parità di 30 secondi, esegue il maggior numero di saltelli è la

ginnastica ritmica che spicca notevolmente come valore, mentre tutte le altre discipline analizzate hanno

valori simili. Quindi a parte la “prima” classificata che vede nella fune uno degli attrezzi più utilizzati e

propedeutici alla disciplina stessa, notiamo con grande piacere che tutti gli sport allenano i loro ragazzi a uno

dei giochi “tradizionali” più popolare ed estremamente importante per allenare le capacità coordinative, infatti

possiamo notare che i valori delle singole discipline sono di poco sotto o sopra della media. Se confrontiamo

questi risultati con quelli dell’anno scorso, a parte il miglioramento delle atlete della ginnastica ritmica non

troviamo grossi cambiamenti perchè l’anno scorso aveva primeggiato la pallacanestro seguita dalla pallavolo,

quest’anno il pattinaggio seguito dalla pallacanestro.

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C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo 22

22,42

26,727,35

29,5531,32

34,83

52,91

32,15

0

10

20

30

40

50

60

Salti Fune

Test 2

Scherma

Baseball

Calcio

Pallavolo

Pallacanestro

Pattinaggio

Ginn.Ritmica

Media

Figura 5 Ricordiamo che chi è al di sopra della media significa che è più preparato in quanto è in grado di eseguire un elevato numero di saltelli dentro la corda girante in avanti nei 30 secondi a disposizione

Analizziamo ora la terza prova: rapidità su un tratto rettilineo di 20 metri. In questo caso vediamo che la

disciplina sportiva più preparata (= più veloce, in questa specifica prova) è la ginnastica ritmica a pari merito con il

calcio. In questo caso possiamo notare che nella rapidità risultano essere più preparati quegli atleti che sono abituati ad

eseguire sforzi rapidi per breve tempo (gli scatti del calcio, gli esercizi molto rapidi e veloci nella ginnastica ritmica).

Ricordiamo che la capacità di essere veloci in sforzi di breve durata è data dalle fibre muscolari di II tipo o bianche.

Però in linea generale, visto il campione analizzato e la differenza di centesimi di secondo possiamo dire che tutte le

discipline si trovano allo stesso livello. Abbiamo infatti già ribadito che il correre è uno dei pre-requisiti fondamentali

che tutti i bambini devono avere e che tendono a sviluppare naturalmente anche senza l’aiuto dei loro allenatori in

quanto naturalmente i bambini corrono e vogliono correre veloci. Se confrontiamo questi risultati con quelli dell’anno

scorso non vediamo cambiamenti significativi.

4,31 4,31

4,45

4,49

4,5

4,52

4,59

4,45

4,15

4,2

4,25

4,3

4,35

4,4

4,45

4,5

4,55

4,6

20 metri

Test 3

Ginn.Ritmica

Calcio

Baseball

Pallavolo

Scherma

Pallacanestro

Pattinaggio

Media

Figura 6 Ricordiamo che chi è al di sopra della media significa che è meno rapido e quindi meno allenato a sforzi rapidi di breve durata

Le fibre a contrazione rapida (bianche, di tipo II o FT, dall'inglese "fast twitch"), intervengono nelle azioni muscolari

rapide ed intense. Al loro interno troviamo un'elevata concentrazione degli enzimi tipici del metabolismo anaerobico

alattacido e glicolitico. Le fibre a contrazione rapida vengono innervate dai motoneuroni α, molto grandi e con assoni

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Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo 23

di grosso calibro, specializzati nella trasmissione veloce di impulsi nervosi. La densità del letto capillare è piuttosto

bassa, ridotto anche il contenuto in mioglobina, mitocondri ed enzimi ossidativi. La velocità di contrazione e la forza

sviluppata sono però dalle due alle tre volte superiori rispetto alle fibre rosse. Le fibre veloci vengono reclutate

durante esercizi di breve durata che richiedono un grosso impegno neuromuscolare. Esse si attivano soltanto quando il

reclutamento delle fibre a contrazione lenta è massimo.

In risposta ad uno sforzo fisico intenso si attivano per prime le unità motorie più piccole e, mano a mano che l'intensità

aumenta, si ha un progressivo maggior reclutamento delle fibre rapide A fianco di fibre puramente veloci, che

sviluppano forze elevate ma che si affaticano rapidamente (tipo IIb o FF, dall'inglese fast fatiguable), esistono altre

fibre con una velocità di contrazione leggermente inferiore ma dotate di maggior resistenza (tipo IIa o FR, dall'inglese

fast fadigue resistant). A causa di queste caratteristiche di transizione, le fibre IIa sono conosciute anche come "fibre

intermedie", una sorta, cioè, di punto di passaggio da quelle veloci a quelle lente. Tale transizione è stimolabile, in un

senso o nell'altro, attraverso allenamenti specifici protratti e ripetuti per un periodo di tempo sufficientemente lungo.

Nel test del salto in lungo da fermo notiamo che non c’è molta differenza tra le diverse discipline sportive, le

differenze sono in centimetri quindi assolutamente irrilevanti. Questo si presenta come un aspetto molto importante

perché l’abilità del salto in tutte le sue forme deve essere un pre-requisito di base per lo sviluppo dei bambini.

Possiamo notare però tre blocchi di risultati il pattinaggio ha in questo test una preparazione simile al baseball, la

pallacanestro con la pallavolo, il calcio con la ginnastica ritmica.

1,36 1,37

1,43 1,43

1,51,55

1,44

1,25

1,3

1,35

1,4

1,45

1,5

1,55

Salto in lungo da fermo

Test 4

Pattinaggio

Baseball

Pallacanestro

Pallavolo

Calcio

Ginn.Ritmica

Scherma

Figura 7 Ricordiamo che chi è al di sopra della media significa che ha effettuato salti più lunghi

Page 24: Cas Coni Rovigo

Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo 24

Il quinto test proposto è stato il lancio della palla da fermo, in questo caso non ci sorprende assolutamente il

risultato della pallacanestro in quanto sono ragazzi che si allenano proprio ed in maniera specifica in questa abilità,

pensiamo semplicemente alla capacità di lanciare una palla a lunga distanza dal canestro per poter fare punto.

3,92

4,224,94

5,27

5,365,71

6,24

5,09

0

1

2

3

4

5

6

7

Lancio Palla

Test 5

Pattinaggio

Baseball

Scherma

Pallavolo

Ginn.Ritmica

Calcio

Pallacanestro

Media

Figura 8 Ricordiamo che chi è al di sopra della media significa che ha lanciato la palla ad una maggiore distanza

Nel test dell’equilibrio dinamico dobbiamo analizzare i risultati a seconda che il test sia stato eseguito

camminando in avanti o all’indietro, esecuzione questa che abbiamo visto essere per tutti molto difficoltosa. Vediamo

come nell’esecuzione del test camminando in avanti tutti i ragazzi hanno riscontrato lo stesso livello di difficoltà nella

media.

Per quanto riguarda l’esecuzione del test camminando all’indietro i ragazzi hanno nella media sempre realizzato un

tempo quasi doppio rispetto al camminare in avanti.

Questo dimostra che abbiamo scelto un test che metteva alla prova un’abilità che, pur presentandosi importante, non

viene allenata in maniera specifica. Ogni disciplina allena, a seconda dei gesti tecnici, le sue particolari forme di

equilibrio, nonostante ciò, molte volte ci si focalizza ad insegnare esclusivamente il gesto tecnico senza pensare che

potremmo migliorare l’esecuzione stessa del gesto se allenassimo anche le forme più semplici di equilibrio come il

camminare avanti/indietro su un asse di legno anche se lontane dalla disciplina che stiamo insegnando. A volte

dovremmo procedere insegnando capacità che apparentemente sembrano portarci fuori strada dal classico

allenamento ma i cui risultati si vedranno a lungo termine.

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Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo 25

7,1

7,99

8,37

8,45 8,52

8,849,27

8,36

0

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

Equilibrio avanti

Test 6 "avanti"

Scherma

Pallavolo

Ginn.Ritmica

Calcio

Pallacanestro

Baseball

Pattinaggio

Media

14,84

15,76

16,32

17,27

17,8618,64

20,99

17,38

0

5

10

15

20

25

Equilibrio Indietro

Test 6 "indietro"

Pallavolo

Calcio

Ginn.Ritmica

Pallacanestro

Scherma

Pattinaggio

Baseball

Media

Figura 9 Ricordiamo che chi è al di sotto della media significa che ha una maggiore padronanza nell'abilità dell'equilibrio in quanto ha eseguito il test più velocemente e con meno errori

Il settimo test proposto è stato lo slalom in conduzione tipo calcio che vediamo favorire la disciplina del

calcio, dove possedere l’abilità di padroneggiare una palla con il solo uso dei piedi è un’attività normalissima. Più in

difficoltà i ragazzi delle discipline del baseball, della ginnastica ritmica e del pattinaggio; mentre sono nella media

scherma e pallavolo.

Page 26: Cas Coni Rovigo

Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo 26

11,43

14,86

17,3317,63

18,83

20,25

20,91

17,32

0

5

10

15

20

25

Slalom

Test 7

Calcio

Pallacanestro

Pallavolo

Scherma

Ginn.Ritmica

Pattinaggio

Baseball

Media

Figura 10 Ricordiamo che chi è al di sotto della media significa che è stato molto veloce nel terminare il test e quindi abile nella coordinazione della palla con l'utilizzo dei piedi

Anche il test numero otto, tiri di precisione, ha messo in difficoltà i nostri giovani atleti. In questo caso a

seconda degli spazi tra i birilli entro cui si faceva passare il pallone si accumulavano punti. Il grafico quindi ci mostra

sulle tre diverse distanze a cui i nostri atleti, a seconda dell’età, sono stati sottoposti, i diversi punti accumulati.

Vediamo in questo caso che la disciplina del calcio ha la meglio ma che hanno ottenuto risultati positivi anche la

pallacanestro e la ginnastica ritmica. In questo caso i ragazzi non hanno usato solo l’abilità di coordinazione podalica

ma anche la precisione del tiro.

0

1

2

3

4

5

6

7

punti 1 distanza punti 2 distanza punti 3 distanza

Test 8

Pallavolo

Pallacanestro

Baseball

Ginn.Ritmica

Pattinaggio

Scherma

Calcio

Media

Figura 11 Ricordiamo che chi è al di sotto della media significa che ha accumulato poco punti e quindi non è stato preciso nei tiri con la palla

punti 1 distanza punti 2 distanza punti 3 distanza Pallavolo 3,77 3,38 3,47 Pallacanestro 4,17 4,15 2,86 Baseball 4,77 3,4 3,33 Ginn.Ritmica 5,3 5,08 4,21 Pattinaggio 5,5 5,25 4,58 Scherma 6,14 4,57 3 Calcio 6,88 6,34 5,34

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Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo 27

Nel nono test: lanci e prese della palla contro il muro, vediamo che la disciplina sportiva che ha eseguito 10

lanci e riprese corrette nel minor tempo possibile è stata la pallacanestro seguita dalla pallavolo, in quanto è logico

pensare che siano due discipline che allenano ad un ottimo controllo della palla e alla capacità di afferrarla o di

colpirla in modo sicuro con l’uso delle mani. Le mani quindi vengono allenate ad essere reattive sia nel lanciare una

palla sia nell’afferrarla in modo sicuro. Se confrontiamo i risultati con quelli dell’anno scorso vediamo un

miglioramento della pallacanestro rispetto alla pallavolo che l’anno scorso invece primeggiava e un miglioramento

della ginnastica ritmica rispetto al calcio.

7,54

8,37

9,32

9,77

10,7211,14

12,17

9,86

0

2

4

6

8

10

12

14

Lanci prese palla

Test 9

Pallacanestro

Pallavolo

Ginn.Ritmica

Calcio

Baseball

Scherma

Pattinaggio

Media

Figura 12 Ricordiamo che chi è al di sotto della media significa che ha eseguito 10 lanci e prese corrette della palla contro il muro nel minor tempo possibile

Il decimo test, la spola, vede primeggiare la disciplina del calcio ma anche in questo caso vediamo che le

differenze sono di pochi centesimi di secondo e quindi possiamo dire che non rileviamo nessuna differenza

significativa. Se confrontiamo i risultati con quelli dell’anno scorso non vediamo cambiamenti nelle discipline che in

questo test risultano essere più veloci.

12,17

12,38

12,5912,63

12,91

13,31

13,9

12,84

11

11,5

12

12,5

13

13,5

14

Spola

Test 10

Calcio

Baseball

Pallacanestro

Ginn.Ritmica

Pallavolo

Pattinaggio

Scherma

Media

Figura 13 Ricordiamo che chi è al di sotto della media significa che ha eseguito il test nel minor tempo possibile

Page 28: Cas Coni Rovigo

Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo 28

Il penultimo test, la calciata dietro sul posto che consisteva nel cronometrare il tempo di esecuzione di 40

calciate dietro sul posto, vede come disciplina più veloce il pattinaggio. In questo caso possiamo immaginare che sia

così perché sappiamo che i pattinatori hanno un buon controllo ed uso delle gambe e sviluppano quindi una buona

potenza in esse. Se confrontiamo i risultati con quelli dell’anno scorso vediamo un netto miglioramento del

pattinaggio, mentre l’anno scorso al primo posto trovavamo la pallavolo e un miglioramento della ginnastica ritmica,

al secondo posto l’anno scorso trovavamo la pallacanestro.

11,24 12,14

12,24

12,59

13,24 13,93

19,23

13,51

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

20

Calciata

Test 11

Pattinaggio

Calcio

Ginn.Ritmica

Scherma

Pallavolo

Pallacanestro

Baseball

Media

Figura 14 Ricordiamo che chi è al di sotto della media significa che ha eseguito il test della calciata nel minor tempo possibile

L’ultimo test, la forza rapida, vede primeggiare la disciplina della ginnastica ritmica. Questo può essere

spiegato dal fatto che è una disciplina che prevede l’esecuzione di salti molto alti e l’utilizzo di appositi supporti per

allenare questa abilità, anche se la disciplina della pallacanestro e della pallavolo avrebbe dovuto ottenere risultati

analoghi. Se confrontiamo i risultati con quelli dell’anno scorso vediamo la ginnastica ritmica superare la pallavolo

che l’anno scorso si trovava ai primi posti mentre per le altre discipline non vediamo cambiamenti rilevanti.

18,75

21,96

24,54

25,06

28,27 28,6 32,26

25,63

0

5

10

15

20

25

30

35

Forza rapida

Test 12

Pattinaggio

Baseball

Scherma

Pallavolo

Pallacanestro

Calcio

Ginn.Ritmica

Media

Figura 15 Ricordiamo che chi è al di sotto della media significa che non ha eseguito dei salti alti e quindi non ha espresso elevati livelli di forza rapida

Page 29: Cas Coni Rovigo

Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo 29

I RISULTATI PER SESSO

Una volta analizzate le singole discipline per prova presentata, siamo andati a valutare qual è la condizione di

allenamento, indipendentemente dalla disciplina praticata, per i ragazzi e per le ragazze; quindi un’analisi che dipende

essenzialmente dalle caratteristiche morfologiche e fisiologiche legate al genere di una persona.

Il primo test non ha visto una migliore prestazione e sia le ragazze che i ragazzi hanno ottenuto lo stesso

risultato. Quello che speriamo di dimostrare è che a parte alcune caratteristiche di prestazione legate al genere è bene

che sia i bambini che le bambine siano allenati in ugual misura nei test generali sulle capacità coordinative e/o

condizionali. Infatti indipendentemente dalla disciplina sportiva e dal sesso si dovrebbe ottenere un risultato simile

sull’esecuzione di test riguardanti le capacità fondamentali che invece presenteranno risultati notevolmente diversi a

seconda della fascia di età considerata.

Femmine 23,94 Maschi 23,32

23,94

23,32

23

23,1

23,2

23,3

23,4

23,5

23,6

23,7

23,8

23,9

24

Circuito Harre

Test 1

Femmine

Maschi

Nel secondo test vediamo che le ragazze hanno una media di 35 saltelli dentro la fune girante per avanti in 30

secondi, contro i 28 dei ragazzi. Quindi possiamo dire che le ragazze tendono ad essere più abili e più veloci in questa

prova rispetto ai ragazzi. Prova che richiede una buona dose di coordinazione per non inciampare nella fune e nel

contempo per eseguire i saltelli in forma molto rapida. Anche l’anno scorso abbiamo assistito a questo risultato,

ovvero le ragazze primeggiano sempre rispetto ai ragazzi in questa prova.

Femmine 35,34 Maschi 28,90

Page 30: Cas Coni Rovigo

Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo 30

35,3428,9

0

5

10

15

20

25

30

35

40

Salti Fune

Test 2

Femmine

Maschi

Nel terzo test i valori sono simili, quindi possiamo sostenere che non c’è differenza significativa legata al

genere. Se confrontiamo il risultato con quello ottenuto lo scorso anno vediamo che quest’anno le ragazze si sono

dimostrate più rapide dei ragazzi mentre l’anno scorso avevamo ottenuto il risultato contrario.

Femmine 4,44 Maschi 4,45

4,44

4,45

4,434

4,436

4,438

4,44

4,442

4,444

4,446

4,448

4,45

20 metri

Test 3

Femmine

Maschi

Nel quarto test vediamo che i valori sono simili.

Femmine 1,44 Maschi 1,46

Page 31: Cas Coni Rovigo

Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo 31

1,44

1,46

1,43

1,435

1,44

1,445

1,45

1,455

1,46

Salto in lungo da fermo

Test 4

Femmine

Maschi

Anche nel quinto test vediamo che non ci sono differenze significative; però se confrontiamo il risultato con

quello dell’anno scorso anche in questo caso le ragazze sono migliorare rispetto ai ragazzi.

Femmine 5,17 Maschi 5,72

5,17

5,72

4,8

4,9

5

5,1

5,2

5,3

5,4

5,5

5,6

5,7

5,8

Lancio Palla

Test 5

Femmine

Maschi

Anche nel sesto test, che valutava il livello di equilibrio in una situazione semplice, non vediamo grandi

differenze di genere.

Femmine 8,4 16,31 Maschi 8,37 16,88

Page 32: Cas Coni Rovigo

Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo 32

8,4

8,37

16,31

16,88

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

Equilibrio Avanti Equilibrio Indietro

Test 6

Femmine

Maschi

Nel settimo test, lo slalom di conduzione di tipo calcio vediamo che i ragazzi hanno eseguito la prova in

modo molto più rapido delle ragazze. Questo è facilmente ricavabile dal fatto che stiamo parlando di una prova che in

maniera evidente richiama la disciplina del calcio che comunque viene molto praticata dai ragazzi sia come sport, sia

all’interno della scuola sia come passatempo con gli amici.

Femmine 18,77 Maschi 12,7

18,77

12,7

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

20

Slalom

Test 7

Femmine

Maschi

L’ottavo test si è presentato molto complesso ma ha dato dei risultati interessanti se al fatto che si deve

“calciare una palla con i piedi” e quindi padroneggiare una coordinazione podalica aggiungiamo la precisione del tiro

per far si che la palla entri nella zona che permette di acquisire più punti. In questo caso vediamo che le femmine

tendono a migliorare la loro prestazione e ad avere dei risultati più vicini a quelli dei ragazzi anche se i ragazzi

continuano ad avere risultati maggiori rispetto alle ragazze.

Femmine 4,26 3,79 3,49 Maschi 5,34 4,96 3,93

Page 33: Cas Coni Rovigo

Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo 33

4,26

5,34

3,79

4,96

3,49

3,93

0

1

2

3

4

5

6

punti 1 distanza punti 2 distanza punti 3 distanza

Test 8

Femmine

Maschi

Anche nel nono test non vediamo differenze significative di genere. Anche in questo caso, se confrontiamo i

risultati con quelli dell’anno scorso, vediamo che le ragazze sono migliorate rispetto all’anno scorso.

Femmine 8,92 Maschi 8,98

8,92

8,98

8,89

8,9

8,91

8,92

8,93

8,94

8,95

8,96

8,97

8,98

Lanci prese palla

Test 9

Femmine

Maschi

Nel decimo test non vediamo differenze di genere anche se in questa prova viene allenata sia la rapidità che la

resistenza; mentre l’anno scorso vedevamo primeggiare i ragazzi rispetto alle ragazze.

Femmine 12,82 Maschi 12,5

Page 34: Cas Coni Rovigo

Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo 34

12,82

12,5

12,3

12,35

12,4

12,45

12,5

12,55

12,6

12,65

12,7

12,75

12,8

12,85

Spola

Test 10

Femmine

Maschi

Nell’undicesimo test vediamo che le ragazze risultano essere più veloci e più precise in questo tipo di

movimento e quindi più coordinate; nessun cambiamento rispetto al risultato dell’anno scorso.

Femmine 12,98 Maschi 13,87

12,98

13,87

12,4

12,6

12,8

13

13,2

13,4

13,6

13,8

14

Calciata

Test 11

Femmine

Maschi

Nel dodicesimo test non ci sono differenze di genere.

Femmine 25,76 Maschi 26,39

Page 35: Cas Coni Rovigo

Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo 35

25,76

26,39

25,4

25,5

25,6

25,7

25,8

25,9

26

26,1

26,2

26,3

26,4

Forza Rapida

Test 12

Femmine

Maschi

Page 36: Cas Coni Rovigo

Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo 36

I RISULTATI PER FASCIA DI ETA’

Analizziamo ora i risultati in base alla fascia di età:

Nel primo test vediamo che la capacità di correre e di superare sopra/sotto degli ostacoli è una capacità molto

sviluppata negli atleti più grandi (1995-1997), non si differenzia molto per gli anni successivi (dal 1998 al 2000) e

risulta essere una prova difficoltosa per i bambini più piccoli (dal 2001 al 2005) con alcuni “picchi” per il 2006 ed il

2007. Questo è facilmente comprensibile perché correre è una capacità che si sviluppa fin da piccoli ed in maniera

spontanea mentre la capacità di superare sopra/sotto gli ostacoli e nel contempo ricordarsi la giusta successione del

percorso ha messo in difficoltà gli atleti più giovani. Questo ci porterebbe ad affermare che è comunque molto utile

anche con gli atleti più giovani allenare capacità di memorizzazione che poi risulteranno utili nell’apprendere difficili

sequenze di gesti motori.

Circuito Harre

1995 21,01 1996 20,88 1997 21,63 1998 22,85 1999 23,82 2000 22,62 2001 25,25 2002 24,11 2003 25,28 2004 28,44 2005 27,3 2006 36,41 2007 29,97

Media 25,352

0

5

10

15

20

25

30

35

40

Circuito Harre

Test 1

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004

2005 2006 2007 Media

Figura 16 Ricordiamo che chi è al di sotto della media significa che è più preparato in quanto è in grado di

eseguire il percorso nel minor tempo possibile Per quanto riguarda il secondo test anche in questo caso vediamo che la capacità di saltare la fune fa parte

delle capacità coordinative che si sviluppano con il progredire dell’età. Da un certo punto di vista è logico pensare ed

affermare che è spontaneo che un atleta/ragazzo più grande ottenga anche valori più alti ma nel contempo questo ci

Page 37: Cas Coni Rovigo

Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo 37

porta ad un’altra considerazione, che dal nostro personale punto di vista, non è da considerarsi positiva. - La mia

mamma molto probabilmente da piccola sapeva saltare meglio la corda di me a parità di età. - Cosa ci porta a dire ciò?

Ci porta a dire che una volta gli schemi motori di base come il correre, il saltare, il lanciare erano dei giochi, i bambini

sapevano fare solo quello ed in modo ottimale passando tutto il pomeriggio non tanto ad allenarsi su queste capacità

quanto a giocare con queste… saltare i fossi, saltare la mura, saltare la corda, rincorrersi a guardia e ladri… non erano

forme di allenamento che si praticavano presso società sportive o a scuola, perché c’è un programma che ce lo impone

come insegnanti, ma erano attività libere e spontanee che producevano gioia in chi le praticava.

Salti Fune

1995 54,66 1996 47,5 1997 42,52 1998 39 1999 34,58 2000 29,44 2001 26,35 2002 24,39 2003 14,77 2004 20,92 2005 13,25 2006 9 2007 7

Media 27,95231

0

10

20

30

40

50

60

Salti Fune

Test 2

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004

2005 2006 2007 Media

Figura 17 Ricordiamo che chi è al di sopra della media significa che è più preparato in quanto è in grado di

eseguire un elevato numero di saltelli dentro la corda girante in avanti nei 30 secondi a disposizione Il terzo test, vede anche in questo caso una maggiore preparazione degli atleti più grandi rispetto a quelli più

giovani. Stiamo parlando di un test che misurava la rapidità di una persona su brevi tratti (20 metri). Sapendo che la

rapidità è una capacità condizionale e che le capacità condizionali hanno il loro periodo sensibile dai 10 anni in poi, i

risultati sono facilmente spiegabili.

Page 38: Cas Coni Rovigo

Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo 38

20 metri 1995 3,84 1996 4,12 1997 4,53 1998 4,09 1999 4,34 2000 4,54 2001 4,53 2002 4,63 2003 4,81 2004 5,16 2005 5,1 2006 5,32 2007 5,06

Media 4,6208

0

1

2

3

4

5

6

20 metri

Test 3

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004

2005 2006 2007 Media

Figura 18 Ricordiamo che chi è al di sopra della media significa che è meno rapido e quindi meno allenato a

sforzi rapidi di breve durata

Nel quarto test, vediamo che a parte l’anno 1995 che è quello che è riuscito ad ottenere la misura maggiore,

tutti gli altri anni (dal 1996 al 2003) oscillano attorno al metro e mezzo, è solo nei giovanissimi (dal 2004 al 2007) che

tocchiamo con fatica il metro. Anche le considerazioni riguardo a questa prova sono facili da comprendere, saltare è

uno schema motorio di base, ma saltare a certe distanze dipende dalla muscolatura e dalla capacità di forza esplosiva

che sappiamo essere anch’essa una capacità condizionale non posseduta dai più giovani e che si sviluppa con il

progredire dell’età.

salto in lungo da fermo

1995 1,98 1996 1,68 1997 1,75 1998 1,64 1999 1,48 2000 1,43 2001 1,34 2002 1,27 2003 1,24 2004 1,05

Page 39: Cas Coni Rovigo

Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo 39

2005 1,08 2006 0,8 2007 1,15

Media 1,37615

0

0,2

0,4

0,6

0,8

1

1,2

1,4

1,6

1,8

2

salto in lungo da fermo

Test 4

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004

2005 2006 2007 Media

Figura 19 Ricordiamo che chi è al di sopra della media significa che ha effettuato salti più lunghi

Il quinto test che prevedeva il lanciare da fermo una palla da basket alla maggiore distanza possibile vede gli

atleti più grandi (dal 1995 al 1997) effettuare dei lanci molto potenti dati dal normale sviluppo della muscolatura,

buone distanze per gli atleti dal 1998 al 2000 e poi dal 2001 i valori sono sempre in discesa. Il fatto che noi stiamo

confermando che gli atleti più grandi presentano una potenza che gli atleti più giovani non hanno non è una cosa

scontata ma è un dato che ci permette di affermare che indipendentemente dalla disciplina o dal sesso i nostri tecnici

stanno allenando i bambini seguendo il loro sviluppo normale; emblematico sarebbe trovare degli atleti giovani che

hanno delle prestazioni simili agli atleti più esperti.

Lancio Palla

1995 7,96 1996 7,96 1997 7,75 1998 6,68 1999 5,96 2000 5,41 2001 4,76 2002 4,09 2003 3,82 2004 2,9 2005 2,77 2006 2,5 2007 3,8

Media 5,1046

Page 40: Cas Coni Rovigo

Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo 40

0

1

2

3

4

5

6

7

8

Lancio Palla

Test 5

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004

2005 2006 2007 Media

Figura 20 Ricordiamo che chi è al di sopra della media significa che ha lanciato la palla ad una maggiore

distanza

Il sesto test, si è presentato un test difficile indipendentemente dall’età a testimonianza del fatto che

l’equilibrio, pur rientrando nelle capacità coordinative, è un qualcosa che non si allena a meno che non sia la

disciplina sportiva a richiederlo in maniera specifica. Le difficoltà si sono presentate in misura addirittura raddoppiata,

se guardiamo i valori, quando abbiamo chiesto ai ragazzi di ripetere lo stesso esercizio camminando però all’indietro.

Questo ci dovrebbe portare a riflettere come l’equilibrio è una capacità che dovrebbe essere maggiormente presa in

considerazione da noi tecnici.

Equilibrio Avanti Equilibrio Indietro

1995 6,23 10,61 1996 7,74 12,56 1997 7,03 13,34 1998 6,46 12,04 1999 7,38 14,39 2000 7,74 17,55 2001 8,14 18,82 2002 10,81 20,44 2003 11,17 21,5 2004 14,45 24,68 2005 16,02 33,67 2006 21,85 52,84 2007 11,06 26,4

Media 10,46769 21,44923

Page 41: Cas Coni Rovigo

Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo 41

0

10

20

30

40

50

60

Equilibrio Avanti Equilibrio Indietro

Test 6

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004

2005 2006 2007 Media

Figura 21 Ricordiamo che chi è al di sotto della media significa che ha una maggiore padronanza nell'abilità

dell'equilibrio in quanto ha eseguito il test più velocemente e con meno errori

Il settimo test è un test sia di rapidità che di coordinazione. Anche in questo preciso caso notiamo che gli

atleti più grandi sono più rapidi e precisi dei più piccoli (con l’unica eccezione curiosa rappresentata dagli atleti del

2002). Continuiamo a affermare che l’insegnamento delle capacità coordinative e condizionali fa riferimento a delle

precise fasce di età che devono essere rispettate e notiamo con piacere che è una cosa in cui credono anche i tecnici

delle nostre società sportive c.a.s. perché i dati rispecchiano il normale sviluppo della persona.

Slalom

1995 12,6 1996 13,33 1997 13,95 1998 14,25 1999 13,58 2000 12,99 2001 18,55 2002 16,7 2003 20,79 2004 25,04 2005 23,89 2006 26,96 2007 29

Media 18,587

Page 42: Cas Coni Rovigo

Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo 42

0

5

10

15

20

25

30

Slalom

Test 7

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004

2005 2006 2007 Media

Figura 22 Ricordiamo che chi è al di sotto della media significa che è stato molto veloce nel terminare il test e

quindi abile nella coordinazione della palla con l'utilizzo dei piedi

Nell’ ottavo test curioso è vedere come non possiamo assolutamente legare il risultato alla fascia di età del

soggetto che si è sottoposto al test. In questo particolare test dove, a seconda dell’età, si chiedeva di calciare il pallone

a diverse distanze, e di centrare gli spazi che valevano più punti il risultato potrebbe essere dettato da diversi fattori

messi insieme: l’età, l’abilità del calciare una palla (allenata già nei piccoli atleti del calcio ad esempio), la quantità di

gioco praticata dai bambini nel tempo libero (sappiamo che a tutti piace calciare un pallone), la pratica scolastica… In

questo caso, quindi, non possiamo con certezza sapere il motivo del risultato ma possiamo dire che il calciare una

palla per sport o per passione è ancora un’attività molto amata dai bambini ma, soprattutto, spontanea.

punti 1 distanza punti 2 distanza punti 3 distanza

1995 7 6 6 1996 4,33 3,55 3,05 1997 4,26 4,31 4,15 1998 4,9 4,2 3,31 1999 5,1 4,75 4,27 2000 5,68 5 3,82 2001 4,28 4,28 3,31 2002 4,3 4,26 3,95 2003 4,64 3,87 3,06 2004 4,57 4,71 3,78 2005 4,75 4,75 5,25 2006 7 5 4 2007 4 0 1

Media 4,98538 4,206154 3,765385

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Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo 43

0

1

2

3

4

5

6

7

punti 1 distanza punti 2 distanza punti 3 distanza

Test 8

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004

2005 2006 2007 Media

Figura 23 Ricordiamo che chi è al di sotto della media significa che ha accumulato pochi punti e quindi non è

stato preciso nei tiri con la palla

Nel nono test torniamo a vedere come le capacità coordinative, in questo caso che coinvolgono l’utilizzo

delle mani, sono presenti sia nei piccoli che nei grandi atleti ma la capacità si affina e si perfeziona con l’età.

Lanci prese palla

1995 7,71 1996 6,07 1997 6,72 1998 6,77 1999 7,32 2000 7,59 2001 8,7 2002 10,38 2003 14,96 2004 16,35 2005 18,9 2006 13,47 2007 8,91

Media 10,296

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

20

Lanci prese palla

Test 9

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004

2005 2006 2007 Media

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Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo 44

Figura 24 Ricordiamo che chi è al di sotto della media significa che ha eseguito 10 lanci e prese corrette della palla contro il muro nel minor tempo possibile

Nel decimo test si riconferma il fatto che gli atleti più grandi sono i più veloci ma non solo, sono anche i più

resistenti e sappiamo che la resistenza è una capacità condizionale che si può sviluppare dai 10 anni in su.

Spola

1995 11,33 1996 11,77 1997 11,85 1998 11,88 1999 12,21 2000 12,45 2001 13,3 2002 13,45 2003 13,2 2004 14,57 2005 14,04 2006 12,65 2007 14,65

Media 12,87308

0

2

4

6

8

10

12

14

16

Spola

Test 10

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004

2005 2006 2007 Media

Figura 25 Ricordiamo che chi è al di sotto della media significa che ha eseguito il test della spola nel minor

tempo possibile

Nell’undicesimo test dove anche in questo caso vediamo in gioco sia la rapidità che la resistenza, come nel

test precedente, sono favoriti gli atleti più grandi rispetto ai più piccoli.

Calciata

1995 11,32 1996 12,16 1997 12,2 1998 13,39 1999 13,76 2000 14,98 2001 13,43 2002 13,22 2003 14,79

Page 45: Cas Coni Rovigo

Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo 45

2004 14,65 2005 15,96 2006 17,72 2007 14,65

Media 14,018

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

Calciata

Test 11

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004

2005 2006 2007 Media

Figura 26 Ricordiamo che chi è al di sotto della media significa che ha eseguito il test nel minor tempo possibile

Nel dodicesimo test la forza esplosiva che viene valutata è una capacità condizionale a tutti gli effetti che

quindi si sviluppa solo in atleti più maturi.

Forza Rapida

1995 41,33 1996 33,94 1997 36,52 1998 30,03 1999 26,36 2000 25,57 2001 21,09 2002 20,04 2003 21,32 2004 17 2005 15,75 2006 13 2007 15

Media 24,3808

Page 46: Cas Coni Rovigo

Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo 46

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

Forza Rapida

Test 12

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004

2005 2006 2007 Media

Figura 27 Ricordiamo che chi è al di sotto della media significa che ha eseguito dei salti bassi e quindi non ha

espresso elevati livelli di forza rapida

Page 47: Cas Coni Rovigo

Indagine statistica 2011 – Provincia di Rovigo

C.O.N.I. Comitato Provinciale Rovigo 47

ELENCO C.A.S.

ACCADEMIA KARATE SHOTOKAN ADRIA VOLLEY ALL STARS AQUATHLON ARTE DEL MOVIMENTO ASCARO - CESTISTI ANONIMI BASEBALL SOFTBALL CLUB ROVIGO BASKET BADIA 1978 BASKET COSTA DI ROVIGO BASKET ROVIGO 1979 BASKET SAN MARTINO CALCIO CAVARZERE CANOSSA BASKET CAVARZERE CENTRO DI FORMAZIONE SPORTIVA CENTRO MINIBASKET LUSIA CENTRO SCHERMA ROVIGO DELTA ROLLER PORTO VIRO G.S. DUOMO G.S. FLUMINENSE G.S. FRUVIT G.S. GIUSEPPE AVANZO BADIA G.S. VOLPE GA ASSINDUSTRIA ROVIGO GC BOSARO EMIC GOTU RYU KARATE DO LUSIA HOCKEY CLUB ROVIGO JUNIOR BASEBALL MOTO CLUB PORTO VIRO NEW SOFTBALL ROVIGO OLIMPICA SKATERS ROVIGO PALLACANESTRO ADRIA PALLACANESTRO BAGNOLO PALLACANESTRO DELTA PALLACANESTRO LENDINARA POL. LIBERTAS CITTA' LENDINARA POLISPORTIVA BORSEA POLISPORTIVA DI LUSIA POLISPORTIVA SANTA SOFIA ROLLER CLUB LENDINARA ROVIGO NUOTO S.C. ALTOPOLESINE SAR RITMICA GIMNASIA SKATING CLUB ROVIGO U.S. CANALBIANCO U.S. TAGLIOLESE U.S. VILLA AZZURRA VOLLEY ARIANO

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