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a pag. 35 alle pagg. 37-43 a pag. 31-32 All’interno del giornale PAOLO GIOLI, ARTISTA RODIGINO ALLA BIENNALE CONSIGLIO REGIONALE MOLTI VOLTI NUOVI ZAIA GOVERNATORE, DEBACLE PER IL PD VENETO IN PRIMO PIANO da pagg. 18-20 pag. 22 pag. 24 continua a pag. 8 Editoriale N essun ribaltone in terra Veneta. Anzi. Un’incoronazione. Nonostante lo strappo di Tosi, il Governatore uscente, la sua grande popolarità e i suoi temi hanno convinto i cittadini che lui, ancora una volta, era la scelta migliore possibile. I veneti hanno eletto di gran carriera Luca. Luca, il più votato d’Italia di Germana Urbani* *[email protected] - [email protected] L’informazione locale è sempre con te: +94% di visitatori www.lapiazzaweb.it Periodico d’informazione locale. Anno XXII n. 76 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD Giugno 2015 di Rovigo Le eccellenze polesane vanno in vetrina all’Expo Coldiretti pag. 14 Il Polesine elegge due consiglieri: Falconi e Azzalin Regionali pag.20 Dopo il ritorno di mister Tiozzo il Delta ora ci crede Sport - calcio pag. 17 IL COMMISSARIO VUOL RISOLVERE ANCHE IL CASO DEL MADDALENA Prima di andarsene vorrebbe fare un ultimo regalo alla città nella quale è arrivato un anno fa: Claudio Ventrice, il commissario prefettizio, è andato in missione a Verona per risolvere il caso di Parco Maddalena pag. 8 pag. 6 Trionfo di Bergamin, Rovigo sceglie la Lega Per il centrosinistra il ballottaggio è un bagno di sangue. Distacco abissale, sconfitta in 54 seggi su 56. Per Massimo Bergamin è una vittoria che fa la storia U n distacco di 3341 voti, quasi 20 punti percentuali, e una sconfitta in 54 dei 56 seggi previsti nel territorio comunale. E’ una sconfitta di fatto senza precedenti quella incassata al ballottaggio dal Partito democratico che come candida- to sindaco presentava Nadia Romeo. Vince Massimo Bergamin, il primo sindaco leghi- sta nella storia di Rovigo. Pre il Pd una scon- fitta di certo senza precedenti nella storia recente, per dimensioni. Basti pensare che le elezioni amministrative 2006 avevano visto la vittoria di Fausto Merchiori su Paolo Avezzù per appena 11 voti, quelle del 2011 avevano sancito la vittoria di Bruno Piva per 500 schede e già allora si era parlato di una vittoria di dimensioni importanti. Questa volta la forbice è stata davvero senza storia. Un esito che, alla vigilia del primo turno, apppariva onestamente impronosticabile. A inizio giugno non pochi infatti pensa- vano fosse addirittura possibile una vittoria al primo turno dello schieramento di centro- sinistra. Ma già l’esito della prima tornata aveva fatto intuire come le posizioni fossero meno nette di quanto si poteva pensare. E al momento del ballottaggio il vento ha cominciato a cambiare in maniera sensi- bile. Sino al verdetto finale. INTANTO IL CAOS AI SEGGI DIVENTA CASO NAZIONALE Purtroppo queste ele- zioni amministrative hanno visto Rovigo distinguersi in negativo a livello nazionale per il caos che, in alcuni seggi, ha contraddi- stinto le operazioni di spoglio. Con circa 1000 voti validi annullati per colpe altrui. pag. 9

Rovigo giu2015 n76

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Rovigo giu2015 n76

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Page 1: Rovigo giu2015 n76

a pag. 35

alle pagg. 37-43

a pag. 31-32

All’interno del giornale

VENETO IN PRIMO PIANO

PAOLO GIOLI, ARTISTA RODIGINO ALLA BIENNALE

CONSIGLIO REGIONALE MOLTI VOLTI NUOVI

ZAIA GOVERNATORE, DEBACLE PER IL PD

VENETO IN PRIMO PIANO

da pagg. 18-20

pag. 22

pag. 24

continua a pag. 8

Editoriale

Nessun ribaltone in terra Veneta. Anzi. Un’incoronazione.Nonostante lo strappo di Tosi, il Governatore uscente, la sua grande popolarità e i suoi temi hanno convinto i cittadini che

lui, ancora una volta, era la scelta migliore possibile. I veneti hanno eletto di gran carriera Luca.

Luca, il più votato d’Italia di Germana Urbani*

continua a pag. 8

“Anche quest’uano a posarsi tuttora sulle infrastrutture stradali.

“Manca interesse politico nei confront di Ornella Jovane*

*[email protected] - [email protected]

Editoriale

*[email protected] [email protected]

L’informazione locale è sempre con te: +94% di visitatori www.lapiazzaweb.it

Periodico d’informazione locale. Anno XXII n. 76 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD Giugno 2015

di Rovigo

Le eccellenzepolesane vannoin vetrina all’Expo

Coldiretti

pag. 14

Il Polesine eleggedue consiglieri:Falconi e Azzalin

Regionali

pag.20

Dopo il ritornodi mister Tiozzoil Delta ora ci crede

Sport - calcio

pag. 17

IL COMMISSARIO VUOL RISOLVEREANCHE IL CASO DEL MADDALENA

Prima di andarsene vorrebbe fare un ultimo

regalo alla città nella quale è arrivato un anno fa: Claudio Ventrice, il commissario prefettizio, è andato in missione a Verona per risolvere il caso di

Parco Maddalenapag. 8

pag. 6

Trionfo di Bergamin,Rovigo sceglie la Lega Per il centrosinistra il ballottaggio è un bagno di sangue. Distacco abissale, sconfi tta in 54 seggi su 56. Per Massimo Bergamin è una vittoria che fa la storia

Un distacco di 3341 voti, quasi 20 punti percentuali, e una sconfi tta in 54 dei 56 seggi previsti nel territorio

comunale. E’ una sconfi tta di fatto senza precedenti quella incassata al ballottaggio dal Partito democratico che come candida-to sindaco presentava Nadia Romeo. Vince Massimo Bergamin, il primo sindaco leghi-sta nella storia di Rovigo. Pre il Pd una scon-fi tta di certo senza precedenti nella storia

recente, per dimensioni. Basti pensare che le elezioni amministrative 2006 avevano visto la vittoria di Fausto Merchiori su Paolo Avezzù per appena 11 voti, quelle del 2011 avevano sancito la vittoria di Bruno Piva per 500 schede e già allora si era parlato di una vittoria di dimensioni importanti. Questa volta la forbice è stata davvero senza storia.

Un esito che, alla vigilia del primo turno, apppariva onestamente impronosticabile.

A inizio giugno non pochi infatti pensa-vano fosse addirittura possibile una vittoria al primo turno dello schieramento di centro-sinistra.

Ma già l’esito della prima tornata aveva fatto intuire come le posizioni fossero meno nette di quanto si poteva pensare.

E al momento del ballottaggio il vento ha cominciato a cambiare in maniera sensi-bile. Sino al verdetto fi nale.

INTANTO IL CAOS AI SEGGIDIVENTA CASO NAZIONALE

Purtroppo queste ele-zioni amministrative hanno visto Rovigo distinguersi in

negativo a livello nazionale per il caos che, in alcuni seggi, ha contraddi-

stinto le operazioni di spoglio. Con circa 1000 voti validi annullati per colpe altrui.

pag. 9

Page 2: Rovigo giu2015 n76

13ª Festa di Bigul al Torcdal 19 al 28 Giugno 2015

PROGRAMMA SPETTACOLIVENERDÌ 19 Speciale serata con la scuola di ballo PARADISE

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SABATO 20 Serata con il Gruppo ASCOLTAPooh Official Tribute Banddalle ore 17,30 1º Vespa Raduno

DOMENICA 21 Orchestra spettacolo MORENA SERGIO E I LASER

LUNEDÌ 22 Esibizione scuola di ballo MS DANZA

MARTEDÌ 23 Balliamo con MARCELLO LIVE GROUP

MERCOLEDÌ 24 Spettacolo scuola LOS RUMBEROSe Concorso LA SFOGLIA D’OROper iscrizioni contattare 348 4766468 entro il 22 Giugno

GIOVEDÌ 25 OrchestraLAS VEGAS

VENERDÌ 26 Quelli di... IO VAGABONDO4 della storica band in concerto

SABATO 27 Varietà per varie età con PAOLO FRANCESCHINI e...

DOMENICA 28 Orchestra spettacolo MORENA SERGIO E I LASER

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STAND GASTRONOMICOapertura alle ore 19.30 - nei giorni 19, 20, 21, 26, 27, 28 menù a base di pescePREZZI SPECIALI PER GRUPPIDI VENTI PERSONE

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Comune diCanaro

Page 3: Rovigo giu2015 n76

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VeneziaPadovaRovigo Treviso

Superare le distanze, condividere la conoscenza. Due punti fermi dell’esperienza 2.0 a cui ci siamo ormai abituati grazie, in particolare, ai social network. E le potenzialità che la rete

offre sono così numerose, che sempre più spesso consentono di recuperare antiche consuetudini in una forma del tutto nuova.

Un esempio “made in Italy”? Dall’intuizione di tre studenti del Lazio ha preso forma un nuovo portale (www.letswitchit.it), una sorta di Facebook dello scambio dei libri, tutto in italiano e totalmente gratuito, nel quale ogni utente può disporre di un proprio profi lo personale e di una libreria virtuale nella quale aggiungere i titoli che vorrebbe scambiare e quelli che sta cercando. Una chat interna permette anche di aprire trattative e accordarsi per un eventuale scambio.

La scommessa dei creatori di letswitchit.it sta ora nel riuscire a convincere i librai di farsi a loro volta utenti, immettendo nel sistema un certo numero di titoli che magari giacciono da anni invenduti nel retrobottega: non per venderli, ma per ottenere in cambio pubblicità gratuita fra gli utenti, la possibilità di segnalare promozioni, offrire sconti o affi liazioni e dare risonanza alle proprie iniziative.

Soprattutto, le librerie ma anche locali di altro tipo potrebbero attrarre nuova clientela diventando i punti d’incontro preferenziali per gli scambi concordati in rete.

Il motto: “Passa i tuoi libri... alimenta la tua mente”, dice già molto della fi losofi a di un progetto che sfrutta al meglio le caratteristiche social della rete per superare però quell’isolamento virtuale in cui internet rischia sempre di gettarci. L’uso dei network per scambiarsi “cose reali” sembra infatti uno dei tratti emergenti di questo periodo.

Se per alcuni anni è sembrato che lo sharing fosse un fenomeno limitato ad ambiti facilmente “smaterializzabili”, com’è accaduto per i dischi e i fi lm, applicazioni come questa fi niscono per ribaltare la situazione e rispondere a esigenze più concrete.

Altri esempi in rete non mancano di certo: il vasto mondo dell’agricoltura biologica conosce per esempio da tempo pratiche come lo scambio delle sementi o il dono della “pasta madre”, attorno a cui si sono costruite comunità di utenti vaste e ramifi cate che si danno periodicamente appuntamento in giro per l’Italia. Ecco che allora scambiarsi un libro diventa anche il pretesto per incontrarsi di persona, magari davanti a un caffè, e stringere relazioni fondate sulle passioni comuni, ma anche sul senso del dono e sul recupero del gusto per la materialità degli oggetti.

Perché la “community” è importante, ma se non diventa “comunità” – fi sica e reale – alla nostra vita fi nirà sempre per mancare qualcosa.

Scambi un libro in rete, guadagni un amico nella vitaUn originale progetto nato da tre studenti italiani mostra come internet non debba limitarsi a essere un serbatoio di esperienze virtuali, ma possa aiutarci a ritrovare il gusto per la materialità degli oggetti. E anche delle relazioni

333news da laPiazzaweb

Sul versante sportivo “Giro d’Italia a Spinea pubblicata tra le pagine regionali. Ma i lettori hanno giudicato anche molto interessante l’articolo “Porto Tolle, il Polesine è volato all’Expo” e la “Notte Bianca di Cavarzere, si festeggia per due giorni”. Ci fa molto piacere visto che La Piazza è anche sponsor del team.seguici su www.lapiazzaweb.it

LE NOTIZIEPIÙ VISTESUL SITO

Sui social è volata la sezione #elezioniveneto2015 tutti i post, in particolare i video del voto di Zaia e Moretti. A seguire la sezione Il confronto elettorale di La Piazza a Chioggia sia su Fb che su Twitter, in diretta. Truffa a Rovigo per un corso di pasticceria ha interessato molto. Qui continuano i focus di Piazzaweb sui Saloni dell’auto più importanti d’Europa.seguici su www.facebook.com/

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LE NOTIZIEPIÙ VISTESUI SOCIAL

Le edizioni più lette dai lettori della piazzaweb sono state quelle di: Piovese, Cavarzere, Rovigo e Adria. seguici su www.lapiazzaweb.it

EDIZIONIPIÙ VISTESUL SITO:

Piovese (recordo assoluto di sempre), PioveseSport, Conselvano e Cavarzere.seguici su www.issuu.com/

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EDIZIONIPIÙ VISTESU ISSUU

Il 2 giugno nella casa di Albenga, El Montassir ha accoltellato ferocemente l’ex moglie Loredana Colucci davanti alla fi glia di 13 anni. Il direttore nel suo blog affronta il tema senza dimenticare che il gip Filippo Maffeo della procura di Savona rifi utò per tre volte di arrestare l’uomo che perseguitava Loredana.seguici su www.lapiazzaweb.it/category/il-blog-del-direttore/

Il BLOGDELDIRETTORE

Se cade il Governo siamo contenti? Con le riforme da approvare, Renzi adesso tentenna. Dopo le regionali gli equilibri politici delle forze di Governo non sono più gli stessi. A Palazzo Madama sembra proprio il premier e i suoi abbiano una maggioranza minima. O forse no. In commissione istruzione al Senato, dove si discute Ddl Scuola, Il PD al momento conterebbe su 14 voti contro i 12 dell’opposizione. Più di qualcuno si augura che cada il Governo. E poi?seguici su www.lapiazzaweb.it/

sondaggio/

IL SONDAGGIO

L’attenzione verso questa rubrica e i suoi protagonisti è altissima. Questo mese in special modo abbiamo pubblicato le foto di fortunati cagnolini scelti da belle famiglie. Continuamo a ricevere tante foto di cuccioli che cercano casa. Segno della sensibilità dei nostri lettori e della bontà del nostro lavoro per gli animali.seguici su www.lapiazzaweb.it/

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ADOTTAMI,I NOSTRIAMICIANIMALI

E’ in uscita il secondo numero del nostro supplemento cartaceo Turismo&Sapori, anche le pagine web dedicate ai viaggi e all’enogastronomia hanno avuto un grande successo sia sul sito che sui social. seguici su www.lapiazzaweb.it/

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TURISMO E SAPORI

In continua crescita i visitatori nuovi e di rirorno

In continua crescita i visitatori nuovi e di rirorno

In allegato al giornale e suwww.lapiazzaweb.it/turismo

È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Rovigo per un numero complessivo di 15.317 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEE CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ LOCALE

Padova, via Lisbona 10Tel. 049 8704884 Fax 049 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabile (ad interim)GERMANA URBANI [email protected] JOVANE [email protected] in redazione il 16 giugno 2015 CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONALLORETO, VIA BRECCIA (AN)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

è un marchio registrato di proprietà

Srldi

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

Page 4: Rovigo giu2015 n76

4 Argomento del mese44 Argomento del mese

LA CURIOSITÀ CON I SUOI 40 METRI È LA PIÙ PROFONDA DEL MONDO

A Montegrotto la piscina dei record

Ad un anno dall’apertura è già conosciuta come la piscina dei record,e non solo per la sua profondità: paradiso degli amanti dell’apnea e delle immer-

sioni ma anche set cinematografi co e “palestra” per esercitazioni oltre che luogo di svago e divertimento. Si chiama Y-40: la lettera richiama il sub in fase di im-mersione nella piscina più profonda del mondo, per di

più con acqua termale. 40 metri è appunto la profondità che ha fatto dell’impianto un punto di riferimento mondiale per le attività subacquee ma anche per molti altri eventi. Aperta a Montegrotto, hotel Millepini, la piscina è una realizzazione completamente italiana. Umberto Pelizzari ha effettuato la misurazione del record di profondità. In fondo alla piscina sia arriva con diverse profondità intermedie e grotte per attività tecniche. La piscina contiene 4300 metri cubi di acqua termale mantenuta ad una temperatura tra 32-34°C così da permettere di immergersi e nuotare in costume da bagno senza dover indossare la muta. In questi mesi è successo un po’ di tutto, perfi no un matrimonio da record in profondità, oltre a svariati servizi fotografi ci e video. Ma è soprattutto il paradiso dell’apnea grazie alla temperatura dell’acqua termale che favorisce il rilassamento e la concentrazione. E’ scelta per allenamenti agonistici e preparazioni atletiche, con Marco Mardollo e Umberto Pelizzari, in vista degli esami per di-ventare istruttori di apnea. Scenografi co anche il tunnel in plexiglass che permette di osservare la piscina stando “all’asciutto”. Il prezzo d’ingresso non è certo popolare, ma non stiamo parlando di una piscina qualunque.

Nelle spiagge di Rosolina mare e Albarella sventola la Bandiera blu. Il prestigioso riconoscimento internazio-nale conferito al Comune rivierasco dalla Foundation

for environmental education (FEE), corona una serie di ac-corgimenti, sforzi e di iniziative volti a migliorare la qualità ambientale del territorio. “L’idea di presentare domanda per la Bandiera blu nasce dalla volontà di far emergere le qualità che sono caratteristiche del nostro paese, raggiungendo così gli standard che erano già presenti in altre realtà turistiche – considera in proposito l’assessore all’Ambiente Giovanni Crivellari - Abbiamo investito sull’ambiente, incrementando il regime di raccolta differenziata, puntato sull’ottenimento della certifi cazione ambientale Emas, collaborato con le associazioni di volontariato ambientaliste e con le scuole per fornire una maggiore consapevolezza ed approfondimento sui temi della tutela ambientale. Tutto questo, unito ai severi controlli che da anni ormai ci restituiscono parametri conformi alle normative sulla salubrità delle acque. Il riconoscimento dona alla nostra località balneare un valore aggiunto in termini di qualità am-bientale, presupposto decisivo per migliorare l’offerta turistica

del territorio, tenendo conto delle specifi cità che lo rendono unico rispetto alle realtà limitrofe”.

Rosolina quest’anno rientra tra i 147 Comuni e i 66 ap-prodi turistici che possono vantare il vessillo assegnato dall’eco-label alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio con l’intento di indirizzare la politica di gestione locale, verso un processo di sostenibili-tà ambientale. Alla cerimonia che si è tenuta alla sede della Regione a Roma hanno partecipato il sindaco Franco Vitale e l’assessore al Turismo Daniele Grossato.

“Siamo soddisfatti ed orgogliosi di questo risultato – di-cono - che arriva dopo anni di lavoro spesi, tra le altre cose, per incentivare il turismo nel nostro territorio. Abbiamo portato avanti il progetto con convinzione, consapevoli della necessità di investire nel settore turistico per valorizzare il territorio e incentivare l’occupazione. Oggi anche la nostra località può vantare questo riconoscimento internazionale, che pone il no-stro comune ai vertici dell’offerta turistica per quanto riguarda in particolare la qualità ambientale. Un ringraziamento a quan-ti, sia dell’amministrazione sia nell’unità di progetto, hanno

contribuito al conseguimento dell’obiettivo”. La bandiera blu che quest’estate sventola lungo la riviera

rosolinese non deve però rappresentare un punto d’arrivo, ben-sì di partenza. “A questo punto non dobbiamo però fermarci e vivere di rendita – ha confermato in proposito il presidente del Cob e vicepresidente provinciale di Confcommercio Ascom Fer-dinando Ferro – bisogna portare avanti un impegno costante anche nel futuro. La Bandiera blu va ad onorare gli sforzi fatti anche da noi balneari che lavoriamo in spiaggia e quindi con l’ambiente di cui ci consideriamo i primi tutori, perché lo faccia-mo quotidianamente. Siamo le prime sentinelle del territorio con azioni di pulizia quotidiane, col setaccio, coi retini e con la pulizia del materiale piaggiato. In sintonia con gli sforzi dei balneari anche quest’anno in spiaggia ci sarà ‘l’ecologino’, un portacenere di carta che sarà distribuiti gratuitamente a tutti i fumatori per non disperdere tra la sabbia i mozziconi, si tratta di un messaggio di tutela del territorio”. “Il riconoscimento - ha considerato l’onorevole Diego Crivellari - consente anche al Po-lesine tutto di poter esprimere al meglio le proprie potenzialità turistiche ed ambientali”.

di Elisa Cacciatori

Riconoscimento andato a 147 Comuni e 66

approdi: non è certo facile ottenerlo

Per rientrare tra i “papabili” è

necessario il rispetto di una serie di

requisiti molto severi

ECCELLENZA DEL TURISMOLa località del Basso Polesine inserita nel ristretto novero

di spiagge e approdi che tutelano anche l’ambiente.

Grande soddisfazione da parte dell’amministrazione comunale e del Consorzio degli operatori

balneari: “Premiati anni di sforzi, siamo noi le prime sentinelle

e i primi tutori del nostro patrimonio”. E adesso si pensa

a fare ancora meglio per il futuro Rosolina si gode la sua prima bandiera blu

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Page 5: Rovigo giu2015 n76

555Argomento del mese

Chioggia

Qualità delle acqueBandiera blu, Sottomarina fa il bisSottomarina si ri-

conferma e, anche quest’anno, dopo la

“prima volta” del 2014, sventola Bandiera Blu sul litorale chioggiotto. L’ambito riconoscimento è stato diret-tamente ritirato a maggio, perso Ministero a Roma, dal sindaco Giuseppe Casson e dall’assessore al Demanio, Elena Segato.

“La soddisfazione e l’en-tusiasmo sono enormi – ha dichiarato il sindaco - perché riconfermarsi non è mai semplice: è stato premiato il lavoro di squadra dell’intera città, che in ogni sua parte, Amministrazione, Associazioni di categoria e operatori turistici, ha interpretato e vissuto questo appuntamento come un momento fondamentale per garantire al nostro territorio un’immagine corrispondente alle bellezze naturali ed artistiche che lo caratterizzano”.

La “Bandiera Blu”, infatti, è un’iniziativa condotta dall’organizzazione non governa-tiva e no-profi t “Foundation for Environmental Education” (FEE) sin dal 1987. L’obiettivo principale del Programma Bandiera Blu è promuovere una conduzione sostenibile del terri-torio nei Comuni rivieraschi, rispondendo a una serie di indicazioni che pongono alla base delle scelte politiche proprio l’attenzione e la cura per l’ambiente. I criteri del Programma vengono aggiornati periodicamente, in modo tale da spingere le amministrazioni locali partecipanti ad impegnarsi per risolvere e migliorare nel tempo i problemi relativi alla ge-stione del territorio, al fi ne di un’attenta salvaguardia dell’ambiente. La valutazione delle candidature, inviate ogni anno compilando uno specifi co questionario e allegando idonea documentazione a supporto, avviene attraverso i lavori di una Commissione di Giuria, all’interno della quale sono presenti anche rappresentanti di importanti enti istituzionali. Già da alcuni anni, per la valutazione delle candidature, è stato introdotto un complesso iter procedurale certifi cato.

“Ringrazio tutti singolarmente - aggiunge l’assessore all’ambiente, Elena Segato - i Presidenti delle Associazioni di categoria, i loro componenti, la Capitaneria di Porto ed i tanti operatori turistici che nel corso di questi ultimi mesi hanno fornito piena e convinta collaborazione per presentarsi al meglio all’appuntamento con la Bandiera Blu”.

Le fa eco il sindaco: “Sono molti i punti di eccellenza del nostro litorale, ciascuno dei quali ha contribuito al raggiungimento dell’importantissimo traguardo: tra tutti, è doveroso citare il progetto “Vacanze sicure”, frutto dell’eccellente lavoro dell’Asl 14 e del suo Dipartimento Emergenze. Cosicché anche quest’anno, il nostro litorale potrà fregiarsi del titolo di “spiaggia più sicura d’Italia”, con piena garanzia di servizi sanitari in favore dei turisti di assoluta eccellenza”. Sara Boscolo Marchi

Il sindaco di Chioggia Giuseppe Casson, l’assessore al Demanio Elena Segato e gli operatori sventolano la Bandiera Blu 2015

Rosolina si gode la sua prima bandiera bluIl Lido di Venezia punta al rilancioIntramontabili All’Excelsior e Des Bains le spiagge vip più esclusive

Lido di Venezia, la spiaggia esclusiva per eccellenza punta al rilancio. Per capire quando costa fare una vacanza balneare al Lido nei posti più esclusivi, bastano poche cifre. Alla “spiaggia Excelsior”, uno dei stabilimenti più esclusivi al mondo, punto d’incontro di attori e registi e legata al Festival internazionale

del Cinema di Venezia, le minicapanne in terza fi la ad agosto costano 52 euro al giorno comprese due sdraio. Per le ricercate capanne in tela bianca poste in seconda e prima fi la bisogna sborsare 140 - 245 euro al giorno. Sempre al Lido, la spiaggia Des Bains, davanti all’omonimo hotel, icona dei primi anni del ‘900, descritto da Thomas Mann nel suo “Morte a Venezia”, ha prezzi leggermente più contenuti: si va dai 43 euro per le mini capanne dal caratteristico tetto di paglia in quarta fi la (incluso, ombrellone, sdraio e lettino) ai 205 euro per un Tucul in prima fi la. La spiaggia dei vip però punta a riammodernarsi con un piano di ristrutturazione di Excelsior e Des Bains, mantenendo per entrambi la sola destinazione alberghiera. La società incaricata al piano industriale, Hines italia, prevede tra i 60 e i 120 milioni di euro di investimenti.

Sta selezionando gli operatori sia per il piano industriale, sia per la gestione alberghiera. I tempi tecnici sono di tre anni di lavori sia per il Des Bains, sia per l’Excelsior, mantenendo però quest’ultimo sempre aperto. L’operazione rilancio del Lido non può decollare con la sola ristrutturazione alberghiera. Serve la riqualifi cazione di tutto il Lungomare Marconi e quella dell’area del Palazzo del Cinema, nuovo palazzetto compreso, che spetta alla parte pubblica

di Alessandro Abbadir

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Page 6: Rovigo giu2015 n76

6 Rovigo66 Rovigo

In Regione, in tante città impor-tanti del Veneto, a Rovigo. Per la Lega queste elezioni hanno

sancito una vittoria storica. Arrivata forse nel momento più impensato, con un Pd dato (erroneamente) da molti in salute e un Carroccio chiamato a metabolizzare la frat-tura fratricida tra Zaia e Salvini da una parte e Tosi dall’altra. Alla fi ne, come neanche ci fosse stata. Vitto-rie a ripetizione e avversari puntualmente asfaltati. Lo stesso è accaduto anche a Rovigo. Dove tra l’altro, proprio nel momento di massima crisi interna al partito è persino accaduto che Bergamin, ora sindaco, si trovasse espulso. Alla fi ne tutto si è risolto. Comprensibile quindi l’entusiasmo dei referenti leghisti nell’immediatezza della vittoria. “Il voto ci ha premiato - commenta Cristiano Corazzari, ex consigliere regionale, sindaco di Stienta e da molti indicato come il prossimo assessore regionale polesano - Ringraziamo tutti coloro che hanno reso tutto questo possibile e soprattutto i sostenitori della Lega, i candidati e gli alleati. Ora inizia un lavoro di grande responsa-bilità, per dimostrarci meritevoli di questa grande fi ducia che ci è stata accordata”. “Il merito - fa eco Antonello Contiero, segretario provinciale “storico” del Carroccio in Polesine - va anche al segretario Matteo Salvini, che sta dando anima e corpo per il nostro Paese. Inoltre, un doveroso grazie al governatore Luca Zaia, che con Salvini forma una coppia perfetta”.

IL DETTAGLIO

Parlano Contiero e CorazzariESPLODE LA GIOIA DEL CARROCCIO: CRISI SUPERATA

E.D.A.

A sx, Cristiano Corazzari

Un distacco di 3341 voti, quasi 20 punti percentuali, e una sconfi tta in 54 dei 56 seggi previsti nel territorio

comunale. E’ una sconfi tta di fatto senza precedenti quella incassata al ballottaggio dal Partito democratico che come candida-to sindaco presentava Nadia Romeo. Vince Massimo Bergamin, il primo sindaco leghi-sta nella storia di Rovigo.

Pre il Pd una sconfi tta di certo senza precedenti nella storia recente, per dimen-sioni. Basti pensare che le elezioni ammi-nistrative 2006 avevano visto la vittoria di Fausto Merchiori su Paolo Avezzù per appena 11 voti, quelle del 2011 avevano sancito la vittoria di Bruno Piva per 500 schede e già allora si era parlato di una vit-toria di dimensioni importanti. Questa vol-ta la forbice è stata davvero senza storia.

Un esito che, alla vigilia del primo turno, apppariva onestamente improno-sticabile. A inizio giugno non pochi infatti pensavano fosse addirittura possibile una vittoria al primo turno dello schieramento

di centrosinistra. Ma già l’esito della prima tornata aveva fatto intuire come le posizio-ni fossero meno nette di quanto si poteva pensare. E al momento del ballottaggio il vento ha cominciato a cambiare in maniera sensibile. Romeo è rimasta con le proprie quattro liste di appoggio, mentre Bergamin ha via via allargato la propria base di ap-poggio e consenso, con apparentamenti anche inediti.

Ma sopratuttto il Partito democratico è stato abbandonato in massa dalla sini-stra, dai comitati, da tutto quel mondo che

tradizionalmente si riconosce in determi-nati valori e in determinate eredità e che questa volta non se l’è sentita di andare a votare per chi giudica il “meno peggio”. I giorni precedenti il ballottaggio sono stati caratterizzati da un tam tam mediatico da parte di esponenti storici della sinistra che hanno bellamente invitato tutti ad andare al mare o starsene a casa. Detto fatto. Il Pd non ha forse pagato solo le proprie beghe, faide, inimicizie interne. Ma anche, più in generale, il fatto di essersi disfatto troppo in fretta di eredità e idealità importanti.

di Elisa Dall’Aglio

Sconfi tta in 54 seggi su 56 e staccata di 3341 voti. E’ il primo sindaco della Lega

Elezioni comunali Massimo Bergamin asfalta Nadia Romeo al ballottaggio

Una vittoria senza precedenti in città

La gioia di Massimo Bergamin (a dx) dopo la vittoria

Che non sia il migliore dei periodi possibili per il Partito democratico in Polesine è abbastanza evidente. Dopo avere perso

abbastanza clamorosamente la Provincia di Rovigo, fallita la missione (onestamente dif-fi cile) di strappare Villadose al centrodestra, ora arriva una sonora batosta che sicuramente dovrà fare rifl ettere. E solo in parte la situazio-ne si può giustifi care con analoghe dinamiche a livello nazionale portate alla luce dal voto di giugno. Chiaro che tra i democratici ora ci dovrà essere, se non una resa dei conti, quantomeno un momento di confronto e di analisi per cercare di capire cosa non abbia funzionato.

“Ovviamente lo faremo - confermava all’esito del ballottaggio il segretario provin-ciale del Pd Julik Zanellato - Ora prenderemo qualche giorno per rifl ettere bene e analizzare quanto accaduto e mettere insieme i dati. Poi cercheremo di trovare le spiegazioni necessa-rie”.

Il tutto però abbinato alla convinzione che non ci sia un colpevole o non ci siano delle colpe da trovare a tutti i costi e che comunque molto dell’esperienza che ha portato alla can-didatura di Nadia Romeo e della campagna elettorale a suo sostegno debba essere salva-to e possa costituire un serbatoio importante per il futuro.

“Per quanto mi riguarda - conferma infatti il segretario dei Democratici - Non ho davvero nulla da rimproverarmi. Ho fatto del mio me-glio per coordinare il mio ruolo con le esigenze di questa campagna elettorale e onestamente credo di non avere fatto male. Soprattutto

penso sia doveroso ringraziare Nadia per l’impegno che ha profuso in questa corsa. Allo stesso modo mi congratulo con la coalizione che l’ha sostenuta e con tutti candidati. Abbia-mo raccolto attorno al candidato sindaco tante belle persone, alcune delle quali si trovavano alla prima esperienza in politica. L’hanno vis-suta con impegno e con entusiasmo. Questo è un dato fondamentale per il futuro di tutto il territorio: abbiamo creato un gruppo di grande livello e di grande spessore, che sarà un valore aggiunto per il futuro”.

Per quanto riguarda il piano strettamente politico, i primi passi sono chiari: fare opposi-zione al meglio.

“Una opposizione - continua Zanellato - che avrà il compito di allargarsi sul territorio, in modo da essere pronta a raccogliere le prossime sfi de che lo coinvolgeranno. Sono convinto che per chi ha vito oggi ben presto i nodi verranno al pettine e che tante spara-te demagogiche si riveleranno per quello che sono”.

Sul perché della sconfi tta elettorale, il segretario ritiene che “abbiamo pagato una disaffezione politica generalizzata, che ha colpito più noi che il centrodestra. Avevano il vento in poppa delle regionali, abbiamo pa-gato temi politici generali del momento che non hanno favorito la nostra coalizione. Tutti i giorni si parla di ondate di profughi, di Mafi a capitale. Adesso vediamo se chi ha promesso di azionare le ruspe lo fa davvero, vediamo se Bergamin e Avezzù fermeranno i cantieri della discarica di Villadose”.

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segue da pag. 1Lo chiamavano per nome ovunque durante la campagna

elettorale e a farlo, non erano solo i suoi elettori conclamati. Erano gli imprenditori, gli operai, i pensionati, i bambini abituati a vederlo alle sagre di paese. Un segnale evidente del fatto che i cittadini non sentivano e non sentono distanze con lui, di lui ci si può fi dare.

Infatti le urne hanno confermato ciò che già sospettavamo tutti: le inchieste che hanno coinvolto uffi ci e politici di spicco a lui vicini non hanno per nulla scalfi to la sua popolarità. Qualco-sina ha perso rispetto al 2010, è vero. Qualche commentato-re conta la bellezza di 420.000 voti, di cui solo poco più di 100.000 sono migrati verso il sindaco di Verona, ex compagno di partito. Ma poco importa a Luca che in questi giorni si gode il podio di Governatore più votato d’Italia e disegna una giunta di fedelissimi molto diversa dalla precedente.

Molto diversa perché sotto la ruspa di Salvini sembra essere fi nita soprattutto l’area centrista e moderata che ha governato la regione per due lustri, prima con Galan e ultimamente con lo stesso Zaia. Forza Italia è stata polverizzata, ridotta al 6%, con scivolata al ribasso alle amministrative di Venezia, città dell’onni-presente televisivo Brunetta, dove raggiunge un faticoso 3,7%. Toccherà a Tosi raccogliere questi voti alle prossime politiche? C’è chi giura che la sua mossa sulle regionali sia servita proprio a scaldare i motori per le prossime sfi de nazionali.

Quanto al Pd che dire? Il partito che alle Europee di un anno fa era volato al 37,52% precipita al 16,7% e la coali-zione attorno ad Alessandra Moretti si ferma ad un deludente 22,8%. Ne avranno da discutere i democratici per capire che cosa è successo. E chissà che questa volta non imbocchino la strada del cambiamento visto che neanche dopo aver perduto indecorosamente la città di Padova hanno deciso di fermarsi e di rinnovare tutto, dalla testa ai piedi. Renzi non fa miracoli, vuole fare delle riforme che non piacciono alla maggioranza dei veneti evidentemente. Ma sarà solo colpa del Premier? Sarà solo colpa del Governo se i veneti hanno scelto Luca? Credo che il centrosinistra debba andare più a fondo nelle sue analisi e darsi le risposte giuste.

Che forse non stanno nel renzismo tout court ma nelle scelte radicali promesse fi n dalla nascita del Pd ma che fi no ad oggi non si sono ancora viste.

EditorialeLuca, il più votato d’Italia

*[email protected] - [email protected]

di Germana Urbani*

8 Rovigo88 Rovigo

“E’ stato un incontro positivo e costruttivo”. E’ quanto ha affermato il commissario straordinario Claudio Ventrice, di ritorno

da Verona dove ieri, insieme al subcommissario Massimo Zavagli e all’avvocato del Comune Fer-ruccio Lembo, ha incontrato il soprintendente alle Belle arti, Fabrizio Magani. Al centro dell’incontro il parco Maddalena, ovvero la richiesta da parte di Ventrice, di portare a compimento la procedura

espropriativa nella quale è prevista una signifi cativa partecipazione della Soprintendenza. Durante il colloquio il Commissario ha spiegato le motivazioni di tale richiesta, che ha l’obiettivo di ridonare ai cit-tadini un’area verde e un parco giochi frequentato da numerose famiglie e bambini. Un parco che è stato per vari anni al centro di numerose vicende di giustizia amminstrativa e di controversie politiche che tuttavia nulla hanno a che fare col suo scopo

precipuo: costituire un punto di aggregazione e di svago per rodigini e famiglie. “Il Soprintendente – ha spiegato Ventrice -, si è riservato un paio di giorni per analizzare al meglio la questione prima di pro-cedere all’istruttoria formale della pratica. Ho trova-to una persona disponibile e spero che tutto possa andare per il meglio. Sarei felice di poter chiudere la mia permanenza rodigina con il raggiungimento di quest’ultimo obiettivo”.

VERDE Risolvere il caso MaddalenaE INTANTO IL COMMISSARIO PENSA ALL’ULTIMO REGALO ALLA CITTA’

Fr. Ca.

Il commissario prefettizio Claudio Ventrice

L’onda “verde” delle regionali si era fatta sentire anche a Rovigo al primo turno delle amministra-tive, senza però riuscire a ribaltare il risultato

che vedeva il centrosinistra avanti rispetto a tutti e così tutto si decide al ballottaggio fra Nadia Romeo, sostenuta dal Pd, dal Psi e dalle due liste civiche Viva Rovigo dell’ex assessore del Pdl Stefano Belli-nazzi e Rovigo Cambia Verso, e Massimo Bergamin candidato della Lega Nord che poteva contare anche sull’appoggio di Forza Italia.

A ben guardare, i voti messi assieme dalla candidata sindaco Nadia Romeo facevano pensare che il suo bicchiere fosse mezzo vuoto: il 24% che ha ottenuto è, infatti, persino peggiore rispetto al non brillante 26,5% che nel 2011 aveva totalizzato Federico Frigato. Il colpo maggiore lo riceve il princi-pale partito, il Pd, che si ferma al 18%, peggiorando il 19% della scorsa tornata elettorale. Un risultato, dunque, che non può essere salutato come positivo dal centrosinistra che aveva a disposizione un’oc-casione irripetibile, visto e considerato che a livello cittadini il centrodestra era reduce dal patatrac della Giunta Piva, affossata dai suoi stessi componenti in mezzo a mille veleni. Eppure, nonostante questo as-sist insperato, il Pd ed i suoi alleati non son riusciti a convincere gli elettori di Rovigo.

In parte, infatti, al primo turno hanno votato per Bergamin, che con appena il 18%, pari a poco più di 4800 voti, riesce ad ac-cedere al ballottaggio, grazie al voto leghista (14%) sostenuto dall’effetto regionali che ha garantito al Carroccio un +4% rispetto alle scorse elezioni comunali. In realtà anche il “trascinamento” delle regionali non è stato poi così decisivo, se si considera che il candidato sindaco ha preso circa 2mila voti in meno rispetto al candidato governatore. Ma , in questo caso, si può ribaltare la

prospettiva e chiedersi quale sarebbe stato il risul-tato se non ci fosse stata la contemporaneità con le regionali.

E se l’ex sindaco Paolo Avezzù, sostenuto da Area Popolare (Ncd e Ucd), lista Tosi per Rovigo e dalle due civiche Obiettivo Rovigo e Vero Nuovo, con circa 4mila voti riesce a piazzarsi terzo con il 15% dei voti, il risultato che balza agli occhi è senza

ombra di dubbio quello di Silvia Menon che arriva quarta pren-dendo un pugno di voti in meno di Avezzù, ma fa schizzare la sua omonima lista civica al se-condo posto fra i “partiti”, sur-classando anche la Lega Nord e

totalizzando appena tre punti percentuali in meno rispetto al Pd.

Un segnale forte da parte degli elettori rodigini al sistema politico cittadino, un vero e proprio schiaf-

fo ai partiti costituiti.Al 15% di Silvia Menon si somma, fra l’altro,

anche il 10% di Ivando Vernelli, sostenuto dal Mo-vimento 5 stelle e quindi altro “partito anti-partito”, con un 25% dei votanti che, in pratica ha detto via tutti.

Scorrendo la lista dei candidati sindaco, Livio Ferrari, appoggiato dalla lista civica di Matteo Masin Coscienza Comune, da la Sinistra per l’altra Rovigo e da Liberi cittadini, arriva al 5,4%, mentre Sel da sola si ferma al 2%, con Giovanni Nalin che in pratica perde circa mille voti rispetto al 2011.

Un altro risultato signifi cativo, anche se gli vale il 4,5%, è quello dell’ex assessore della Giunta Piva Andrea Bimbatti che ha corso da solo contro il proprio partito, Forza Italia, riuscendo in pratica a prendere gli stessi voti (4,9% il risultato azzurro). Il Pd dovrà aprire una fase di rifl essione interna, come già accaduto a livello regionale.

di Francesco Campi

Elezioni comunali Pd al di sotto delle attese, Forza Italia prossima alla scomparsa

Un voto con pochi vincitori

Già l’esito della pri-ma tornata elettorale delle ammi-nistrative aveva riser-vato qual-che sorpre-sa e scosso alcune cer-tezze in casa Pd

L’analisi del voto del primo turno: buon risultato per la lista civica di Silvia Menon, la vera sorpresa

Ora per il Pd si apre la complessa fase della rifl essione al proprio interno

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Le elezioni di Rovigo, al di là dei risultati, si sono distinte a livello nazionale per il caos negli scrutini. Ben sei seggi, infat-

ti, il 6 di Borsea, l’11 delle scuole Pascoli, il 34 di San Pio X, il 37 di Concadirame, il 40 di Boara ed il 50 di Fenil del Turco hanno presentato gravi problemi nello spoglio delle schede. Voti contestati, numero di schede superiore al numero dei votanti, preferenze annullate in modo non conforme alle regole e verbali non compilati hanno fatto sì che la commissione centrale, l’organo collegia-le deputato a sovrintendere alle elezioni comunali, presieduto da un rappresentante nominato dal presidente del Tribunale, abbia lavorato fi no a quattro giorni dopo la chiu-sura delle urne.

E la situazione era così intricata, che la decisione è stata quella di “congelare” il voto in due seggi, per un totale di 978 schede che non sono state conteggiate. Un fatto che non ha mancato di richiamare l’attenzione del sottosegretario all’Interno Giampiero Bocci, che ha chiesto al Prefetto

una relazione sull’accaduto.Il gioco dei ricorsi, probabilmente, infl u-

irà sul conto delle preferenze e potrebbe es-sere necessario attendere un bel po’ prima di sapere quali sono i consiglieri che entrano a Palazzo Nodari.

Nel frattempo si può già dire con cer-tezza che il re delle preferenze è stato il candidato del Pd Mattia Moretto, unico a superare il tetto dei 400 voti personali. Un giovane di appena 20 anni completa-mente nuovo sulla scena politica rodigina, se non fosse, però, che suo padre è invece

Pierantonio Moretto, uno che quella scena, sulla sponda opposta del centrodestra, l’ha calcata per anni. Alla sue spalle, sempre nel Pd, si piazza un’altra giovanissima e vergine alla politica, Elisa Calò, sopra le 300 preferenze. Terzo nel Pd, il segretario della Uil Giampietro Gregnanin, iscrittosi al partito una manciata di giorni prima della presentazione delle liste. Sopra quota 100 nel Pd anche Nello Chendi (181), Andrea Borgato (175), Giorgia Businaro (141), Virna Riccardi (137), Patrizio Bernardinello (120), Maria Lucia Gasparetto (114) ed Annalisa Ercolini (103).

Fra i più votati anche Antonio Rossini della Lista Tosi con 283 preferenze, Matteo Masin di Coscienza Comune 280, Renato Borgato di Area Popolare 167, tante quan-te Mattia Milan della Lista Menon, superato però da Marco Bonvento con 168, sopra i 100 voti anche Luca Paron di Obiettivo Rovigo, Riccardo Moscatello di Una lista di risposte dei Bimbatti, Ezio Conchi di Forza Italia.

di Francesco Campi

Errori nelle operazioni e verbali lacunosi, costretto a intervenire persino il Viminale

Elezioni Comunali Problemi in vari seggi alla fi ne saltano quasi mille schede

Caos scrutini, partono i ricorsi

La corsa al Comune

Il progetto “Conosci Rovigo?”, promosso dal Comune di Rovigo - Museo dei Grandi Fiumi in collaborazione con Cedi – Turismo e Cultura, proseguirà anche a luglio e agosto. Tante ancora le iniziative in programma tra visite guidate gratuite e labora-

tori per bambini dai 6 ai 13 anni.L’ultimo appuntamento di giugno con le “domeniche speciali al Museo”, con visite

guidate gratuite (alle 16.30) e biglietto di ingresso ridotto al costo di 2 euro si è tenuto domenica 7 giugno. L’argomento prescelto era: “Il cibo nell’antichità: gusti e sapori dall’età del Bronzo al Rinascimento. Visita guidata tematica attraverso tutte le sezioni del Museo”. Sempre nel corso della stessa giornata si è tenuto anche il laboratorio per i più piccoli che potranno divertirsi e imparare con “Dalla leggenda alla realtà: una conchiglia chiamata zoccolo del diavolo. Conosci la storia della collezione di fossili del Museo, scopri il lavoro del paleontologo e crea il tuo fossile”.

Per informazioni e richieste è possibile fare capo al numero di telefono di Cedi - Turismo e Cultura, allo 042521530. Di seguito gli appuntamenti di luglio e agosto, con il prezzo del biglietto di ingresso ridotto fi ssato sempre a 2 euro e le visite guidate gratuite che invece sono previste alle 16.30. Nella giornata di domenic 5 luglio il tema sarà: “Agricoltura e viticoltura nel mondo romano; gli dei che non vivono nell’Olimpo”, con visita guidata alle sezioni etrusca e romane del museo. Domenica 2 agosto invece “Profumi di storia: nelle botteghe di unguentarii, per sapere come creavano i profumi gli antichi romani” e visita guidata alla sezione romana. Saranno organizzati anche i laboratori didattici domenica destinati ai bambini dai 6 ai 13 anni, con inizio alle ore 16 e un massimo di 25 ragazzi partecipanti. Prenotazione obbligatoria.

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Anche a Villadose, così come a Rovigo, si è votato per il rinnovo dl sindaco e del consi-glio comunale. Al contrario di quanto avve-

nuto nel capoluogo tuttavia nel Comune posto a metà strada tra Rovigo e Adria, non ci sarà alcuna necessità di scrutinio. Né, del resto, potrebbe esserci, dal momento che i residenti di Villadose sono numericamente bene al di sotto di quella soglia dei 15mila abitanti superata la quale scatta l’obbligo del ballottaggio per eleggere il sindaco. Di conseguenza Villadose ha già il proprio nuovo primo cittadino. Che tanto nuovo non è, in senso positivo: si tratta infatti di una conferma.

Gino Alessio, il sindaco uscente, infatti si è ripetuto. Per la seconda volta la lista che lo soste-neva ha avuto un ampissimo consenso, tanto da fare capire già nelle prime due ore dello spoglio delle schede che di fatto non ci sarebbe stata competizione vera. Alessio ha ottenuto un grande consenso di voti vincendo con il 67,80% dei voti su Antonio Gardin. Per quanto riguarda le prefe-renze, a fare la parte del leone è stato un altro amministratore uscente, Ila-ria Paparella, Soddisfazione anche per Ilaria Paparella, con 297 voti. Una dote personale di tutto rispetto e che molto probabilmen-te varrà la conferma nella squadra del sindaco, con un assessorato importan-te. Di fatto sono bastate davvero due ore o poco più per potere nominare il nuovo primo cittadino: Gino Alessio spopola con 1885 voti rispetto agli 895 di Antonio Gardin. La notizia non è arrivata inaspettata, dal momento che la possibilità di una conferma era nell’aria, nonostante specie negli ultimi giorni la campagna elettorale si sia inve-

lenita abbastanza, anche con richiami a vicende giudiziarie che sarebbe sempre meglio lasciare al

di fuori della politica, dal momento che viaggiano su un piano differente.

Non ci sono syaye in-certezze particolari in alcun seggio: in tutti e sei, cinque a Villadose ed uno a Cam-

bio, non c’è stato alcun dubbio su chi votare: Gino Alessio ha staccato nettamente il proprio avversa-rio. Si può quindi davvero parlare di una vittoria su tutta la linea.

“Evidentemente - ha detto Alessio quando or-mai il traguardo era molto vicino - I cittadini hanno apprezzato il lavoro svolto in questi cinque anni e questo mi rincuora. Ringrazio tutti che hanno

continuato a dare fi ducia a me ed alla squadra. Ora continueremo sulla strada fatta, non si torna indietro”.

A seguire con molta attenzione gli scrutini è stata anche Ilaria Paparella, prima per prefe-renze. “E’ stata davvero una soddisfazione im-mensa - si è rallegrata - non mi aspettavo così tanti voti; il lavoro fatto in questi cinque anni è stato sicuramente ripagato. Dopo questi risultati sicuramente dovrò avere ancora più responsabilità della vita dei cittadini”. Ottimi risultati anche per gli altri candidati consiglieri: al secondo posto si trova Luca Renesto con 206 voti, il quale dopo la notizia ha pensato subito di ringraziare i cittadini tramite Facebook, Vittorio Novo con 171, la new entry Simona Pizzo con 106 preferenze assieme a Lisa Schibuola.

di Elisa Dall’Aglio

Vittoria netta in tutti e cinque i seggi per le amministrative,uno a Cambio, cinque in paese

Comuni al voto Conferma pesante per Gino Alessio, che sfonda il muro del 60%

Villadose ha già eletto il suo sindaco

Villadose sarà guidata per altri cinque anni dal sindaco Alessio

Undici proposte arrivano dalla Cna di Rovigo per i sindaci già eletti e che lo saranno. Da sempre l’associazione presieduta da Da-vid Gazzieri si pone come interlocutore per gli amministratori

polesani e lo fa anche questa volta in vista delle elezioni alla massima carica del comune capoluogo. Molte le tematiche affrontate per aiutare soprattutto il mondo della piccola e media impresa a combattere gli effetti della crisi e il grande peso della burocrazia.

“La pressione fi scale - commenta il presidente provinciale di Cna Rovigo Gazzieri - è arrivata a livelli insostenibili. Siamo ad oltre il 58% del reddito d’impresa. Gli imprenditori artigiani lavorano in media 7 mesi per lo Stato è questo è inaccettabile. Noi chiediamo interventi sull’Imu (escludendo dal calcolo gli immobili di proprietà dove si svolge l’attività lavorativa e l’applicazione su spazi che non vengono utilizzati), tari e la rivisitazione dei principali sistemi tariffari dei servizi pubblici. Le risorse si possono recuperare - continua David Gazzieri - dalla contrazione della spesa comunale creando sinergie tra il sistema pubblico, razionalizzando le spese e valorizzando le competenze interne al sistema. Insistiamo sulla semplifi cazione. Una piccola impresa dedica circa 45 giorni all’an-no per adempimenti burocratici e penso che si possa arrivare ad una riduzione della documentazione richiesta anche sviluppando lo sportello unico per le attività produttive ma soprattutto coinvolgendo le piccole imprese negli appalti pubblici”.

“Credo - afferma il presidente di Cna Rovigo - che l’amministrazione debba essere con noi per combattere la legalità, garantire la sicurezza ma soprattutto attaccare ogni forma di abusivismo che coinvolge la pic-cola impresa. Siamo pronti a progettare insieme il futuro della città di Rovigo nella logica di ‘area vasta’, tema questo di grande valore anche alla luce del ruolo delle province, ma che tocca anche sistemi infrastrut-turali importanti come Censer, Interporto e in generale una grande riqua-lifi cazione urbana nella logica di attivare sistemi di risparmio energetico utili per la collettività. L’effi cienza dei servizi pubblici deve decisamente cambiare e siamo decisamente favorevoli affi nché le aziende pubbliche non entrino in competizione anche sleale nei confronti delle imprese private assumendo anche una posizione “dominante”. Siamo - continua Gazzieri - per favorire il rapporto scuola-università e imprese valorizzan-do i nostri giovani che si stanno distinguendo, secondo le ultime stime, nel fare impresa a livello Veneto”.

LE PRIME PROPOSTERivolte dall’associazionismo a chi si è aggiudiato la competizione

Prima per preferenze Ilaria Paparella, assessore uscente in odore di riconferma

Nessuno come il Polesine per quanto riguarda la propensioone delle donne a fare impresa, per quanto in un periodo di sicu-ro non facile, quanto a congiuntura economia. E non è una

vanteria: lo dicono i dati. Sono infatti quasi 1,3 milioni su circa 6 milioni le imprese in Italia guidate da una donna. E’ quanto emerge dall’Osservatorio per l’imprenditoria femminile di Unioncamere sulla base dei dati del I trime-stre 2015. Ma Rovigo si conferma la prima provincia in Veneto per numero di imprese al femminile con oltre il 23%.

“Le donne, soprattutto quelle polesane, confermano la loro intraprendenza ed innata capacità di gestire un’impresa” dichiara Simonetta Pregnolato pre-sidente provinciale di Cna Impresa Donna, commentando i dati che emergono dalla statistica.

“Nonostante nel nostro Paese - prosegue la rappresentante Cna - siano enormi gli ostacoli sul cammino delle donne che de-cidono di intraprendere questa strada le imprenditrici italiane non si danno per vinte, e contando troppo spesso solo sulle proprie capacità e risorse, continuano a fornire il loro contributo al nostro sistema economico: un contributo che potrebbe crescere se queste barriere venissero annullate”.

“La presenza femminile è particolarmente signifi cativa in al-

cuni settori come l’assistenza sociale, la confezione di articoli di abbigliamento e le agenzie di viaggio. Se poi si guarda all’interno del mondo artigiano le imprese a guida femminile a livello nazio-nale sono 214.815, quasi il 16% del totale.

L’incidenza dell’imprenditoria artigiana femminile, oltre ad essere determinante nelle altre attività dei servizi alla persona (64,17%), nelle atti-vità creative, artistiche e di intrattenimento (50,46%), nei servizi di informazione (45,97%), è maggioritaria anche nella con-fezione di articoli di abbigliamento (55,94%) e nel tessile (42,30%). Attenti anche alle

nuove tecnologie il gruppo Impresa Donna della Cna di Rovigo ha messo in cantiere due iniziative tese a valorizzare da un lato la conoscenza dei nuovi sistemi digitali e dall’altra lo sviluppo della relazione con il cliente.

“Si tratta di due attività molto attuali e che credo coinvolge-rannomolto i partecipanti. Il mondo digitale in alcuni settori si sta affermando in maniera prepotente e dall’altro lato siamo convinti che dobbiamo incentivare la conoscenza e la tecnica di relazionarci con il cliente che oggi ha attenzioni e modalità di acquisto comple-tamente diverse dal recente passato”.

E. D. A.

Donne polesane, imprenditrici per vocazione

Simonetta Pregnolato, di Cna Impresa donna provinciale

In alcuni settori la percentuale arriva addirittura alla maggioranza assoluta

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12 Rovigo1212 Rovigo

Tre testimonianze di valore hanno impre-ziosito la giornata dedicata al mondo digitale e all’importanza dei social orga-

nizzata da Cna Servizi impresa con il supporto della Camera di Commercio di Rovigo.

Un tema che è decisamente di grande attualità, ormai vitale per la conoscenza e l’a-pertura a nuovi mercati, e considerato sempre più dalle aziende cosidette medio piccole. In-trodotto dal presidente di Cna Giovani Filippo Dalla Villa a dare un quadro della situazione generale ha pensato Giovanni Vaia, docente all’Università di Cà Foscari e che ha illustrato lo stato mondiale dell’avvento della digitaliz-zazione con i ritardi che l’Italia ha accumulato negli ultimi 15 anni e che incidono fortemen-te sul livello economico del paese. Vaia ha portato con sè inoltre tre studenti (Leonardo Cestari, Alberto Giannone e Angelo Zhou) che

hanno recentemente sviluppato un’iniziativa digitale per un’applicazione che riguarda il sistema bibliotecario di Cà Foscari con un bud-get di appena 40 euro. “Questo non vuol dire - afferma Vaia - che la digitalizzazione ha costi sempre così bassi, ma affrontare un progetto di ripensamento del proprio business può oggi essere davvero a portata di chiunque, soprat-tutto delle piccole imprese.”

Decisamente di altro tipo l’esperienza di Formabilio, un’azienda nata anche dalla vo-lontà di Andrea Carbone che, insieme con la moglie, ha fatto un investimento importante su una piattaforma digitale e su un processo nuovo di commercializzazione nel settore dell’arredamento con una forte integrazione nel mondo del design e con partnership in continua evoluzione anche nel mondo dell’ar-tigianato.

ASSOCIAZIONI CNA E I SOCIAL

“Abbiamo fatto tanto. E chi pensava che il commissariamento avrebbe ingessato la città credo proprio che si sia dovuto ricrede-

re”. Claudio Ventrice è soddisfatto e consapevole dei risultati raggiunti, al momento di salutare per cedere il testimone al nuovo sindaco. Per 11 mesi, assieme alla propria squadra, ha guidato il capoluogo. E, in effetti, ha fatto. “Quaranta interventi in 11 mesi”, cita preciso. Lo hanno affi ancato il subcommissario Massimo Zavagli e Gaia Sciacca.

“Ci siamo impegnati al massimo - dice per risolvere problemi che erano divenuti annosi per la città. Credo di avere lasciato al nuovo sindaco bilanci più snelli e meno carichi pendenti”. La ripartizione dei lavori ha visto il subcommissario attento soprattutto alle questioni econo-mico fi nanziarie, il commissario invece ai lavori pubblici e alla sicurezza degli edifi ci.

Il commissario snocciola uno alla volta gli interven-ti, in particolare quelli che riguardano i lavori pubblici. Una autentica corsa contro il tempo che ha consentito di portare a compimento tutti i cantieri che il commissario prefettizio al proprio arrivo aveva trovato aperti, più o

meno incompiuti. Tra questi il Palazzetto dello Sport, la palestra di Borsea e via Fuà Fusinato. “Il primo l’abbia-mo praticamente messo a nuovo, la seconda era bloc-cata da anni e sono davvero felice di averla consegnata alla frazione perchè è davvero un bellissimo edifi cio”.

Non meno importante è stata la maniera in cui è stata affrontata la questione del Tribunalone, ossia il trasferimento e ampliamento di parte degli uffi ci nella nuova sede decentrata di via Mazzini, che ha accolto cancellerie, aule di udienze, studi di giudici e archivi. “Anche se non è stato facile - ammette - siamo riusciti a rispettare la tabella di marcia, a fronte di una procedura assolutamente non semplice, anzi, anche più diffi cile del previsto”. Grande attenzione è stata riposta poi al taglio degli sprechi, con risultati che ora Ventrice cita con soddisfazione, evidenziando per esempio lo spostamen-to dell’uffi cio Tributi da viale Trieste alla sede dell’Iras, “con un risparmio di 22 mila euro all’anno, che per 10 anni fanno una somma di tutto rispetto”.

E poi c’è anche l’abbattimento dei ruderi di vicolo Biscuola e la sistemazione del tetto della scuola di Gri-gnano, scoperchiata dalla tromba d’aria che ha colpito

la città: “E’ stata rimessa in ordine con una velocità esemplare, così come abbiamo concluso in tempi record la manutenzione della sede del Cur in via Marconi. Erano caduti dei calcinacci e non era più sicuro per gli studenti. In brevissimo tempo li abbiamo riportati in aula senza pericoli”.

Ventrice ricorda anche l’approvazione del piano mercatale “che mancava da 10 anni in questo capoluo-go”, e la razionalizzazione dei dehor, con l’intervento in Soprintendenza per sbloccare la situazione in stallo da anni”. La squadra commissariale ha rivisto anche il

regolamento delle attività rumorose e il piano di zoniz-zazione”.

Insomma: in questi 11 mesi il commissario e la sua squadra hanno fatto tanto. Tanto che sui social network, ma anche più prosaicamente sul liston, in tanti si sono domandati se non sarebbe stato meglio proseguire con una gestione di questo tipo. Una provocazione, certo, o al massimo una boutade. Ma comunque uno scherzo che deve fare rifl ettere i politici di professione. E soprat-tutto il nuovo sindaco, chiamato a confrontarsi con chi ha dimostrato che fare si può.

di Elisa Dall’Aglio

Nell’ultima conferenza stampa parla chiaro: “Abbiamo fatto tanto, 40 interventi in neppure un anno”

Il saluto Dopo 11 mesi di reggenza lascia il testimone al nuovo sindaco

Ciao commissario! Ora ci mancherai?

A destra il commissario Claudio Ventrice

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Si è tenuta fra l’11 e il 17 maggio la settimana “veneta” al padiglione dei Coldiretti all’Expo che ha permesso

agli chef locali di portare in luce e far gusta-re al mondo, considerato il contesto è pro-prio il caso di dirlo, i prodotti tipici di tutto il Veneto e le ricette della cucina povera che si contraddistinguono per la ricchezza e per la genuinità delle materie prime. Il padiglione di Coldiretti, intitolato iconicamente “No farmers, no party” ha iniziato la settimana di celebrazione del Veneto proprio con il Polesine, che si contraddistingue per la sua peculiarità che la rende unica ossia quella di mescolare prodotti di mare a prodotti di terra, come una gustosa sintesi della sua particolare conformazione geografi ca. Nei 400 metri quadrati dell’area espositiva sono andati in scena l’insalata di Lusia Igp, l’aglio bianco polesano dop e i prodotti ittici del Delta del Po.

La giornata, come da programma, si è focalizzata su due appuntamenti pubbli-ci alle 12.30 e alle 18 nel roof garden di Coldiretti dove sono intervenuti il “Consor-zio di tutela dell’Insalata di Lusia Igp, col presidente Alessandro Braggion, e l’azienda Daviplant di Lusia per illustrare la fi liera ed il legame col territorio della lattuga a marchio unica in Europa; quindi il Consorzio di tutela dell’Aglio bianco polesano Dop, col presi-dente Massimo Tovo, per esporre e presen-tare l’aglio che è entrato come condimento nelle cucine del Quirinale; e ancora la coop Cofruta di Giacciano per rappresentare il comparto della frutticoltura dell’alto Polesi-

ne ed infi ne, le eccellenze ittiche, vongole, cozze, pesce azzurro nel loro contesto del parco del Delta, proposte dal Consorzio Delta nord di Rosolina affi liato ad Impresa-pesca, coi leader Adriano Garbi e Massimo Lazzarin, e dall’Ente parco regionale del Delta del Po. Spazio è stato dato anche alla conoscenza delle proprietà nutrizionali e salutistiche dei prodotti presentati dalla nu-trizionista Monica Cibin dell’Ulss 19 che fi n dall’inizio ha collaborato con Coldiretti per portare merende sane a scuola attraverso il progetto Nutrilandia.

Dopo le presentazioni e gli approfondi-menti si è passati a gustare le bontà del Po-lesine nella “Locanda del contadino” grazie alle delizie preparate, esclusivamente con i prodotti originari, dallo chef Diego Scara-muzza, presidente degli agriturismi veneti di Terranostra, che ha per l’occasione coor-dinato il team di cucina formato da Barbara

di Martina Celegato

La nutrizionista Monica Cibin ha illustrato le caratteristiche dei prodotti del Basso Polesine

La vetrina Una occasione importante per fare conoscere il territorio

Eccellenze in vetrinaall’Expo di Coldiretti

Aglio biaco polesano Dop, eccellenza del territorio

Belloni e Cristiano Pasqualin, titolari dell’a-griturismo Casa Ramello di Ariano, da cui Pasqualin dirige anche Terranostra Rovigo; Elisa Braggion dell’azienda L’insalatiera di Lusia, Irene Gottardi dell’azienda Gottardi sempre di Lusia e l’arcinoto giovane chef polesano, Enrico Rizzato della trattoria Al Ponte di Lusia, ristorante già premiato con la targa “Km zero” di Coldiretti Rovigo.

Davvero numerore le realtà locali che hanno preso parte all’importante iniziativa

Expo rappresenta senza dubbio per tutte le realtà che si occupano di ali-mentazione in Italia un’occasione

di visibilità d’eccezione che può mettere in luce le molteplici sfaccettature dell’a-limentazione italiana e sottolinearne i plus nonché i prodotti esclusivi. Proprio così è infatti stata accolta anche da Col-diretti che fi n da subito ha ben pensato di valorizzare le miriadi di prodotti tipici delle regioni italiane. Non sfuggono i prodotti veneti, e in particolare quelli polesani che si contraddistinguono per la particolarità e per i gusti che solo qui, alle foci del Po, trovano la loro vera natura.

Come ha sottolineato il presidente di Coldiretti Rovigo, Mauro Giuriolo “In questa vetrina internazionale il cuore del nostro messaggio sarà la rappresenta-zione del modello agricolo Coldiretti che sostiene l’agricoltura distintiva ed il le-game col territorio, che promuove il rap-porto stretto e diretto tra agricoltore e cittadino e il ruolo cruciale dell’agricolto-re nella società. La missione di Coldiretti sarà il racconto identitario dell’agricol-tura italiana, coi sui primati nell’agroa-limentare, i prodotti e le eccellenze, i nostri mercati col loro valore di prossi-mità, la multifunzionalità, le esperienze dell’agricoltura di frontiera”.

IL PARTICOLARE

Parla il presidente GiurioloL’OBBIETTIVO: METTERE L’AGRICOLTURA AL CENTRO

Ma. Ce.

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Quest’anno il festival DeltArte dà ampio spazio alle residenze d’artista. In questi giorni l’artista internazionale Joseph Gerard Sabatino sta lavorando nel Comune di Taglio di Po per creare

due installazioni site-specifi c, rispettivamente nell’Istituto comprensivo scolastico e nel Museo della Bonifi ca di Ca’ Vendramin. Nell’istituto comprensivo scolastico l’artista americano ha realizzato una serie di la-boratori didattici con 60 studenti delle classi di terza media, capeggiati dalla professoressa Roberta Bonvicini, per dare vita ad un’installazione collettiva dal forte impatto scenografi co.

Ogni studente si è sentito artista per un giorno, protagonista dell’installazione creata con materiali di riciclo presenti nell’ambien-te tipico del Delta del Po. L’opera è stata inaugurata sabato 23 mag-gio. Nel Museo della Bonifi ca di Ca’ Vendramin Sabatino dialoga con l’austero spazio della Sala macchine. Ospitata in una struttura che ricorda la mole di una fortezza e la solennità di una chiesa, Memoria Nascosta: a resting place that lives è un ambiente che stimola il ricordo a contatto con la realtà. L’ambientazione è intrisa di ricordi, primo tra tutti la presenza silenziosa e nostalgica delle dure condizioni di vita degli operai che l’hanno prodotta, associata al ronzio delle macchine Tosi e alle infrastrutture del Museo che sono, ad un tempo, facilmente riconoscibili ed inquietanti. Giocando con la componente strutturale, con l’aspetto compositivo e con l’anomalia architettonica, l’installazione è stata concepita per disorientare il pubbli-co, innescando il confronto con le proprie radici. In una terra possente, che vede come protagonisti da una parte l’acqua, dall’altra il costante lavoro manuale dell’uomo, la popolazione si trova nella terra di mezzo, dovendo confrontarsi con l’ambiente e con la crescita economica. La prerogativa di questa installazione sono i materiali poveri: sacchi di

juta, grani di riso grezzo e corde naturali. In questa fusione con lo spa-zio, le fredde e imponenti strutture industriali sono attraversate da una fi tta trama di corde e scale, testimonianza della forza-lavoro. Joseph Gerard Sabatino racconta: “Ciò che mi ha colpito immediatamente è stata la potenza dell’architettura di questa ex idrovora. Vivendo a stretto contatto con l’ambiente del Delta del Po ho respirato la profonda relazione tra natura e civiltà industriale, che ha molti punti di contatto con la mia zona, la città di Paterson nel New Jersey”.

di Melania Ruggini

L’artista che lavora con gli studentiICARO

Icaro ritorna in città a Rovigo per un doppio ap-puntamento, sabato 27 giugno, che coinvol-gerà le due torri e il giardino attorno. L’artista

friulana Caterina Vallini dà vità all’installazione “Tappeto volante” realizzata in collaborazione con associazione Arci Younited e associazione Ago e Filo. L’installazione rimarrà visibile fi no al 30 settembre. Stendere un tappeto in uno dei luoghi più suggestivi della città è come metterlo nel salotto buono, nel cuore della propria casa: un invito all’ospitalità, all’accoglienza, al piace-re di stare insieme. “Mi piacerebbe che questo tappeto avesse le forme di un particolare del Delta del fi ume Po, come si vede dall’alto, dove mare, fi ume e terra si intrecciano fra loro, così come dovrebbe essere tra i popoli, incontro con l’altro che genera terreno fertile. Se poi questo manufatto nasce dalle abili mani di donne marocchine e rodigine il signifi cato si fa ancora più profondo”. Il progetto è stato condotto dall’artista in collaborazione con associazione Ago e Filo e Arci Younited che hanno tra i propri valori l’inclusione sociale, l’integrazione, la valorizzazione della cultura e l’impegno per le attività educative e formative permanenti rivolte a volontari, operatori, famiglie e bambini. Dalle ore 21.30 l’artista Francesco Mancin dialogherà con la torre Grimani per un affascinante progetto di video mapping che punta a rivalutare le torri, per donare loro una veste nuova, anche se per un tempo limitato. L’obiettivo è cambiare temporaneamente la nostra percezione classica degli spazi architettonici.

A Rovigo doppio appuntamento con la rassegnaUN TAPPETO PER AVVOLGERE LA CITTA’

Me. Ru.

Per il festival DeltArte, nella biblioteca comunale di Corbola l’artista Alessan-dro Bellini ha realizzato la mostra Km

40, un progetto fotografi co di osservazio-ne, ricognizione, mappatura, signifi cazione e simbolizzazione, divulgazione scientifi ca e amatoriale dedicato e rivolto a quel per-corso, importante e ancora poco valorizza-to, che inizia dove inizia il Delta del fi ume Po e fi nisce dove il fi ume incontra il mare.

Il progetto coinvolge il Po di Venezia, oltre al Po di Goro. La mostra è visitabile fi no al 29 settembre 2015. Alessandro Bellini è un noto architetto trapiantato a Brescia ma nativo di Ariano nel Polesine; sentendo molto forte il legame con la sua terra d’origine, decide di mettersi in gioco con questo progetto. km40 nasce come un viaggio lungo la sponda sinistra del Po di Goro e sulla sponda destra del Po di Vene-zia; un viaggio iniziato la mattina là dove il Delta del Po ha origine e terminato al tramonto, dove il Grande Fiume incontra il mare. Un percorso sinuoso fatto di segni, a volte tracce impercettibili, a volte addirittu-ra scomparsi. Elementi naturali che sono in realtà paesaggio fortemente antropizzato: le golene, i cicli dei pioppeti ne sono la testimonianza. I segni antropici, le vecchie cascine vicino all’argine in abbandono, sono come scrigni che contengono tesori, una natura spontanea più autentica che germina dall’interno, attorno, fi no quasi a fagocitarli. E poi le mancanze. La vec-chia stazione senza più i binari. Il ricordo

della via Popillia. L’infanzia, trovare nelle dune fossili il punto più alto, privilegiato, assieme all’argine, per guardarsi attorno nella sterminata pianura. Paesaggio pieno di contraddizioni. Le conchiglie tra la terra, nella vecchia cava di sabbia, segnano la storia più antica, quando lì c’era solo mare. E poi segni di storia recente. Le idrovore, i ponti, l’acquedotto. Tutto è storia in questi luoghi, di quelle storie raccontate dai non-ni. Segni nel paesaggio che si proiettano nel futuro. Il viaggio fi nisce al tramonto, là dove la vegetazione si fa più rada, i canneti vincono sui pioppi e i colori si fanno più caldi. Tra gli altri progetti in itinere, Bellini sta ideando un workshop di architettura che si svolgerà a luglio sempre nel Comune di Corbola e che coinvolgerà alcuni docenti del Politecnico di Milano. Il workshop è inserito come attività collaterale della ras-segna DeltArte, organizzata dall’Associa-zione Voci per la Libertà, ideata e curata da Melania Ruggini.

Allestimento nella biblioteca di CorbolaUN MAGICO VIAGGIO DOVE NASCE IL DELTA

Me. Ru.

Deltarte Una idea davvero originale messa in atto al Museo della Bonifi ca

La rassegna L’utopia di Salvini rivisitata dall’artista Emmanuele Panzarini

Le Identità riemerse di DeltArte appro-dano nel comune di Corbola con due importanti eventi artistici: A utopian

idea di Emmanuele Panzarini e Km 40 di Alessandro Bellini. Fulcro della manifesta-zione artistico-culturale è l’oasi del Balotin, aree di importanza non soltanto ambientale ma anche storico-sociale, portatrice di valore e di incanto.

Con questo progetto il festival punta sul-la valorizzazione di un passato sovente non riscontrabile negli archivi o nei testi storici, che si scopre esclusivamente attraverso l’a-scolto dei racconti e delle persone anziane del Delta. Ogni storia è preziosa e importan-te e compito degli artisti di DeltArte è racco-gliere le loro vicende e collegarle al presente e alla contemporaneità. Oggigiorno di tutta la civiltà del Delta resta una traccia esigua e incerta, perdendone in parte il senso e l’utile insegnamento. A questo vuoto gli ar-tisti di DeltArte sono chiamati a rispondere, mediante un lavoro di ricostruzione sociale e storica, per ricucire la trama del grande racconto che il Delta del Po narra con le sue testimonianze dirette ed indirette.

Tante sono le storie che il Po ha da rac-contare, nel suo lungo e lento viaggio; una tra le più affascinanti è senza dubbio quella che ha come protagonista il professore Luigi

Salvini, lo slavista di fama mondiale che, su di un’isola del grande fi ume a Corbola, subi-to dopo l’incile tra il Po di Venezia e il Po di Goro, costituì una sua repubblica autonoma: la “Tamisiana Repubblica di Bosgattia”. Uno Stato minuscolo in cui si stampava anche una moneta che aveva valore soltanto nei sogni, condivisi da centinaia di studiosi e in-tellettuali, pronti a raggiungere la repubblica di Salvini per trascorrere le vacanze estive, a contatto con la natura, senza regole se non quelle del rispetto e della solidarietà reciproca. Rifacendosi a questa esperienza sociale, Emmanuele Panzarini ritorna sul

Delta per creare A Utopian Idea, per ricorda-re, tramandando alle nuove generazioni, il curioso tentativo che Luigi Salvini diede vita tra il 1946 e il 1955 nella piccola isola del “Balotìn” lungo il fi ume Po. La Repubblica di Bosgattia fu per quell’epoca un breve esperimento per sfuggire dagli orrori della guerra e per riappropriarsi della libertà ne-gata durante gli anni della dittatura. Utiliz-zando il rosso, colore scelto da Salvini per la bandiera della Repubblica, l’intervento artistico vuole creare un collegamento visi-vo tra l’isola e la terraferma, tra passato e presente.

Il piccolo sogno di Bosgattiatorna con Identità riemerse

Emmanuele Panzarini durante una fase dell’allestimento

Me. Ru.

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Sono numeri pesanti ed importanti quelli conquistati dal Delta dal 23 marzo scorso in poi, cioè da quando

Luca Tiozzo si è riappropriato della panchina del Delta che il presidente Mario Visentini gli aveva affi dato a luglio, salvo poi esonerarlo dopo nove giornate di campionato, con un Delta a tre punti dalla prima in classifi ca.

La squadra battendo anche il Piacenza ha staccato il pass per la fase nazionale dei play off di serie D.

Quali sono i meriti da attribuire al tec-nico di Chioggia? Ogni allenatore ha la sua storia, e il curriculum deve essere indicativo: ci sono allenatori abili a subentrare a cam-pionato in corso, allenatori da progetto a cui non fa difetto lavorare con i giovani, alle-natori temperamentali adatti a determinati tipi di ambienti. Il 34enne tecnico nativo di Chioggia ma che da qualche mese ha trasferito la residenza a Rosolina, nella sua prima esperienza da mister ha vissuto più di qualche situazione e, da quando è rientrato a fi ne marzo, è sembrato più sereno, cari-co, motivato, trasformando tutta la rabbia accumulata dal dopo Este-Delta, giorno del suo esonero, in una carica straordinaria. Si è aggiornato, ha partecipato ad incontri tec-

nici con Marco Scarpa, suo amico allenatore di Chioggia nello staff del ct Antonio Conte, è risultato più rilassato trasferendo tutte queste qualità ad un gruppo che da qualche mese non se la passava tanto bene. E i risul-tati sono sotto gli occhi di tutti.

Mario Visentini ha lasciato intendere che Luca Tiozzo ha le qualità per essere l’al-lenatore del Delta anche il prossimo anno, soprattutto perché è uno che conosce bene l’ambiente, la società Delta.

Questa infatti, è la quarta stagione con la “famiglia” Delta Porto Tolle: due anni in serie D, poi lo scorso anno in Seconda Divi-

sione, sempre con il ruolo di allenatore in se-conda e preparatore atletico, per Tiozzo che è in possesso del patentino di Terza Catego-ria (che consente di allenare fi no alla serie D, ndr) e al quale mancano quattro esami per conseguire la laurea all’Isef di Padova. Ora il prossimo esame per il Delta di Tioz-zo è quello dei play off nazionali: vincerli potrebbe anche non servire a nulla, ma per il giovane allenatore aver centrato dal suo ritorno otto vittorie consecutive in campio-nato, riportato entusiasmo e serenità, è già motivo d’orgoglio. Per Tiozzo l’importante è aver convinto patron Mario Visentini.

di Cristiano Aggio

Per mister Tiozzo arriva la rivincitaCICLISMO

La dodicesima tappa del Giro d’Italia, quella che da Imola ha portato i cicli-sti della prestigiosa gara a tappe a Vi-

cenza, è passata anche per la provincia di Rovigo. Giovedì 21 maggio ha attraversato poco dopo le 14 il ponte sul Po a Polesel-la, raggiunto Bosaro e poi Rovigo, dove era stato programmato un traguardo volante di metà tappa (95,5 chilometri) proprio nel cuore della città, in corso del Popolo, per poi passare il ponte dell’Adige ed entrare in pro-vincia di Padova ed affrontare l’ultima parte della tappa con le asperità dei Colli Euganei e dei Monti Berici. E anche se i ciclisti con la maglia rosa Contador e l’inseguitore Fabo Aru hanno fatto una toccata e fuga nella nostra provincia, è stata una giornata speciale. Tanta gente lungo le strade, tanti bambini accompagnati da genitori e nonni, tanta curiosità per vedere una delle corse più belle delle due ruote. Oltre a Rovigo, particolare attenzione per la corsa rosa l’ha avuta il comune di Bosaro, che ha ha accolto con uno striscione gigante il Giro d’Italia posto proprio sopra il monumento dedicato a Franco Ballerini. Il sindaco Daniele Panella con l’assessore allo Sport Daniele Munerato e la lo-cale società ciclistica hanno addobbato il paese di rosa, con le scuole chiamate a raccolta con il progetto Pinocchio (patrocinato dalla federazione ciclistica) e la prova pratica di sicurezza stradale con gli agenti della Polizia. Per il passaggio del giro tutta Bosaro era rosa. “E’ stata una bella giornata - dice l’assessore Munerato - che sarà ricordata con il sorriso sulle labbra da tutti i partecipanti”.

TUTTI IN FESTA PER IL GIRO D’ITALIA

Cr. Ag.

Per la prima volta nella provincia di Rovigo, la Polispor-

tiva Marzana Granzette è riuscita ad organizzare, in collaborazione con la società dell’ Abbazia di Badia Polesine, la prima tappa della 12° manife-stazione della “Rosa di Maggio”, manifestazione riservata al calcio giovani-le femminile della Figc del Veneto.

Durante la giornata sono scese in campo 4 società nella categoria Pulcini ed Esordienti: Polisportiva Marzana Granzette, Zelarino Venezia, Calcio Rubano e il Real Spinea. Le ragazze del Granzette, nella storica divisiva arancio, che ormai da quasi 10 anni contraddistingue il settore femmi-nile della polisportiva, si sono confrontate nella categoria pulcini contro Real Spinea, Zelarino Venezia e poi contro il Rubano. Gio-vani ragazze che badano al sodo e giocano con grinta e tenacia e nel cuore hanno tanta voglia di imparare e di confrontarsi con ra-gazzine come loro, che amano questo sport come loro, troppo spesso sui giornali per polemiche e frasi poco carine piuttosto che per premiare chi lo pratica o lo fa praticare.

Cinque le tesserate Granzette: Giusy Schiavone e Lucrezia Iovio partecipano al campionato esordienti, Elena Boscolo ed Aurora Giuriato a quello pulcini mentre Va-nessa Bertazza non aveva mai indossato

scarpe e muta da gioco in una gara uffi ciale. Oltre a loro la squadra è stata formata da atlete prestate dalle società vicine: Giulia Fenzi e Sara Gavioli dell’Altopolesine, Linda Braggion del San Bortolo, Sofi a Magaraggia dell’Abbazia Calcio, Jennifer Nowowiejski del Villa Azzurra e Alessia Meneghini dell’U-nion Vis.

“E’ indubbio che se qualcuno cercava una risposta alle polemiche che tanto clamo-re hanno fatto riguardanti il calcio femminile e soprattutto sulle ragazze e donne che lo praticano, domenica 24 maggio ne ha rice-vuta una netta e decisa - dice il presidente del Granzette Alfredo Verza - anche a Ro-vigo si può fare qualcosa di grande, anche una provincia come la nostra può essere d’e-sempio e dare una opportunità a ragazzine che chiedono solo di poter praticare lo sport che le appassiona. Veder l’entusiasmo che ha coinvolto tutto lo staff è stato bellissimo con le ragazze della prima squadra a dispo-sizione”.

Una vera impresa per la Polisportiva GranzetteIL GRANDE CALCIO IN ROSA ARRIVA IN POLESINE

Cr. Ag.

Calcio Dopo l’esonero e il ritorno non smette più di vincere. Sarà confermato

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IL VENETOin PRIMO PIANO

L’effetto Renzi che la scorsa tornata eletto-rale, quella delle europee, aveva avuto il suo appeal anche in Veneto, consentendo

ai Democratici di contare ben il 37,5 per cento dei consensi dalle nostre parti, invece non trova riscontro questa volta. E, anzi, si trasforma in una debacle la corsa del Pd a Palazzo Balbi di fronte all’Italia intera che aveva messo sotto la lente d’ingrandimento lo scenario Veneto, quale laboratorio politico di notevole interesse anche nazionale.

Luca Zaia si conferma dunque presidente con un risultato personale clamoroso per il bot-tino di voti ottenuti, oltre il 50 per cento delle preferenze dei veneti che sono andati a votare e un distacco di 27 punti percentuali rispetto ad Alessandra Moretti, e una vittoria della Lega che si prende la sua rivincita, anche in casa del Car-roccio dopo lo strappo con Flavio Tosi. Quest’ul-timo porta a casa l’11,9 per cento, rosicchiando preferenze anche al Pd.

“Un risultato stratosferico” defi nisce il pro-prio successo il riconfermato governatore, all’in-domani del voto, mentre tutti i commentatori gli riconoscono il peso personale che ha avuto in questa affermazione.

Si assume le proprie responsabilità Alessan-dra Moretti, osserva che hanno avuto più riscon-tro i temi di pancia dell’avversario leghista - in particolare le dispute sui profughi e gli immigrati

- rispetto al suo approccio costruttivo attento alle questioni del sociale e della sanità.

Ma il dibattito in casa Pd va ben oltre la que-stione personale e riguarda il modo di gestire il consenso in Veneto.

“Al cambiare verso al Paese da parte di Ren-zi - rifl ette Paolo Giaretta, ex senatore Pd ed ex sindaco di Padova - doveva seguire a ruota un cambiare verso al Veneto. E invece la dirigenza locale del Pd ha solo pensato di tenersi il “teso-retto” conquistato alle europee, senza spiegare ai veneti che cosa avrebbe fatto il Pd se avesse vinto le regionali”.

Altro spunto da non trascurare per Giaretta e che merita una rifl essione ben più ampia del contesto regionale, è la scelta di quell’elettorato di sinistra all’interno del Pd che non si riconosce nella politica di Renzi e soprattutto nelle sue rifor-me - elettorale, jobs act, scuola... - e che piutto-

sto ha preferito, questa volta, astenersi dal voto o virare verso altri lidi, Movimento Cinque Stelle ma in Veneto anche Lega e Flavio Tosi.

In Veneto anche il Movimento Cinque Stelle con il suo candidato alla presidenza della Regio-ne Jacopo Berti non brilla e non riesce a bissare il risultato elettorale delle scorse europee, ottenen-do l’11,9 per cento dei consensi, vale a dire - 8 per cento dei voti.

Interessante tuttavia sarà capire come il M5S si muoverà in Consiglio regionale, dove de-butta in Veneto. Zaia promette un atteggiamento di dialogo verso i pentastellati.

Un’ultima rifl essione sull’astensionismo: in Veneto hanno votato il 57 per cento degli aventi diritto. Una percentuale record in senso negativo, eppure la nostra in questo appuntamento con il voto è risultata la regione con più alta affl uenza alle urne.

di Ornella Jovane

I democratici veneti analizzano le ragioni della sconfi tta. Tosi porta a casa l’11,9 per cento dei voti, analogo risultato per il Movimento 5 Stelle. Vota solo il 57 per cento degli aventi diritto

Elezioni regionali Il governatore uscente si afferma con oltre il 50 per cento dei voti, e 27 punti percentuali in più rispetto ad Alessandra Moretti

Zaia vince facile, Pd sconfi tto: l’effetto Renzi si è esaurito in Veneto

PROVINCIA DI VENEZIA

Sono 9 i consiglieri regionali che sono stati eletti nell’ultima tornata elettorale in provincia di Venezia. Ci sono fra questi 9, ben 8 new entry e una sola conferma. Così ripartiti: due consiglieri alla Lista

Zaia, uno alla Lega Nord, uno ad “Indipendenza Veneto per Zaia”, due al Pd, uno al Movimento 5 stelle, uno alla Lista Moretti e uno Ncd-Udc-Area popolare. Partiamo dalle liste collegate al governatore riconfermato Luca Zaia che hanno fatto il pieno soprattutto nel Veneto Orientale. La Lista Zaia ha portato a palazzo Ferro Fini l’ex sindaco di Jesolo e imprenditore alberghiero Francesco Calzavara e Fabio Barbisan, alla sua prima esperien-za politica. La Lega Nord veneziana porta in consiglio regionale il sindaco di Musile, nonché commissario della Lega del Veneto orientale Gianluca Forcolin. La ripartizione regionale dei “resti” ha poi portato alla nomina di

Ilaria Padoan all’interno della coalizione che ha sostenuto Luca Zaia. E’ un medico ana-tomo patologo di Chioggia. Nella debacle del candidato Alessandra Moretti che si è verifi cata anche in provin-

cia di Venezia, si sono salvati in tre. Così il Pd riconferma il consigliere uscente Bruno Pigozzo ex sindaco di Salzano e porta a Palazzo Ferro Fini Francesca Zottis, assessore al Comune di San Donà, che si dimetterà come prevede la legge In Consiglio entra poi per la lista Moretti presidente rappresentando la Riviera del Brenta Franco Ferrari, imprenditore di Cam-ponogara, presidente della squadra di calcio, già consigliere con Cacciari sindaco in consiglio comunale a Venezia. Entra in consiglio Erika Baldin, del Movimento 5 Stelle: 26 anni, laurea in Scienze politiche e laurea, che subito ha annunciato che si dimezzerà lo stipendio, e darà i soldi ad un fondo per micro prestiti agli imprenditori. II riparto dei residui infi ne porta in Regione anche il medico chioggiotto Massimo Mancini: il più votato nel Veneto per la lista Ncd-Udc-Area popolare.

Chi siederà in consiglioSU NOVE ELETTI 8 NUOVE ENTRATE E UNA SOLA RICONFERMA

A.A.

Boom Zaia nel Veneto orientale, male la Moretti anche nelle sue roccaforti

1Il Veneto in primo piano

Lista Zaia e Lega pigliatutto anche a Padova, soprattutto in provincia, dove i due schieramenti sono in testa rispet-

tivamente con il 24 e il 18% delle preferen-ze. Il Partito Democratico resta in primo par-tito solo in città ma con appena 200 voti di distacco dalla Lista Zaia. Insomma anche a Padova e provincia Zaia trionfa conferman-do il 50 per cento a livellio regionale mentre la Moretti si lecca le ferite solo in città dove racimola dieci punti in più. A parte il capo-luogo il risultato in provincia rispecchia le dinamiche regionali e conferma il successo del governatore uscente e in particolare del Carroccio.

Crolla, anzi tracolla Forza Italia che comunque, in virtù dell’alleanza con Zaia, riesce ad esprimere un consigliere regiona-le. La parte del leone ovviamente la fanno i leghisti, a partire da Roberto Marcato, ex vice presidente ed ex assessore della Pro-vincia, che da solo ha raccolto oltre 7.200 preferenze.

Un successo personale premiato, come

afferma lo stesso Marcato, da un’intensa campagna elettorale “on the road”, spesso al seguito del leader nazionale della Lega Matteo Salvini, e dall’incontro con migliaia di persone.

Ovviamente fra i cavalli di battaglia di Marcato l’emergenza profughi e la pressio-ne fi scale. Ottima anche la prova dell’asses-sore padovano Fabrizio Boron che fa esulta-re il sindaco Bitonci. E a proposito di sindaci sono ben tre i primi cittadini padovani che si toglieranno la fascia tricolore per entrare in Consiglio Regionale.

Massimiliano Barison, sindaco di Albi-gnasego, rappresenterà Forza Italia con i sui 5.500 voti, mentre nelle fi la della Lega troviamo Giuseppe Pan, sindaco di Cittadel-la e Tiberio Businaro, di Carceri, eletto con la Lista Zaia, come Luciano Sandonà, vice-sindaco di Campo San Martino. All’opposi-zione il Partito Democratico ha confermato i due consiglieri uscenti, Claudio Singaglia e Pietro Ruzzante, forti delle preferenze rac-colte soprattutto nel capoluogo.

Non ce l’ha fatta invece Giancarlo Piva, sindaco di Este. E’ padovano anche il lea-der o meglio, portavoce, del Movimento 5 Stelle Jacopo Berti: la candidatura a presi-dente ha fatto da traino per le sue 7.800 preferenze personali. Guardando agli esclusi eccellenti, il più votato è del Nuovo Centro Destra: Marino Zorzato.

Non ce l’ha fatta nemmeno il suo col-lega ex assessore Maurizio Conte. Sono ri-masti esclusi anche gli ex consiglieri Arianna Lazzarini, Stefano Peraro e Santino Bozza. Con la nomina della giunta, però, qualcuno potrebbe essere “ripescato”.

di Nicola Stievano

Il voto nel padovano Lista Zaia e Lega in vetta, Pd solamente terzo ma si impone in città

Padova: nove consiglieri, cinque sono leghistiExploit di preferenze per Marcato, bene anche Barison. Il Partito Democratico conferma i consiglieri uscenti

Roberto Marcato Fabrizio Boron Massimiliano Barison

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1Il Veneto in primo piano

Lista Zaia e Lega pigliatutto anche a Padova, soprattutto in provincia, dove i due schieramenti sono in testa rispet-

tivamente con il 24 e il 18% delle preferen-ze. Il Partito Democratico resta in primo par-tito solo in città ma con appena 200 voti di distacco dalla Lista Zaia. Insomma anche a Padova e provincia Zaia trionfa conferman-do il 50 per cento a livellio regionale mentre la Moretti si lecca le ferite solo in città dove racimola dieci punti in più. A parte il capo-luogo il risultato in provincia rispecchia le dinamiche regionali e conferma il successo del governatore uscente e in particolare del Carroccio.

Crolla, anzi tracolla Forza Italia che comunque, in virtù dell’alleanza con Zaia, riesce ad esprimere un consigliere regiona-le. La parte del leone ovviamente la fanno i leghisti, a partire da Roberto Marcato, ex vice presidente ed ex assessore della Pro-vincia, che da solo ha raccolto oltre 7.200 preferenze.

Un successo personale premiato, come

afferma lo stesso Marcato, da un’intensa campagna elettorale “on the road”, spesso al seguito del leader nazionale della Lega Matteo Salvini, e dall’incontro con migliaia di persone.

Ovviamente fra i cavalli di battaglia di Marcato l’emergenza profughi e la pressio-ne fi scale. Ottima anche la prova dell’asses-sore padovano Fabrizio Boron che fa esulta-re il sindaco Bitonci. E a proposito di sindaci sono ben tre i primi cittadini padovani che si toglieranno la fascia tricolore per entrare in Consiglio Regionale.

Massimiliano Barison, sindaco di Albi-gnasego, rappresenterà Forza Italia con i sui 5.500 voti, mentre nelle fi la della Lega troviamo Giuseppe Pan, sindaco di Cittadel-la e Tiberio Businaro, di Carceri, eletto con la Lista Zaia, come Luciano Sandonà, vice-sindaco di Campo San Martino. All’opposi-zione il Partito Democratico ha confermato i due consiglieri uscenti, Claudio Singaglia e Pietro Ruzzante, forti delle preferenze rac-colte soprattutto nel capoluogo.

Non ce l’ha fatta invece Giancarlo Piva, sindaco di Este. E’ padovano anche il lea-der o meglio, portavoce, del Movimento 5 Stelle Jacopo Berti: la candidatura a presi-dente ha fatto da traino per le sue 7.800 preferenze personali. Guardando agli esclusi eccellenti, il più votato è del Nuovo Centro Destra: Marino Zorzato.

Non ce l’ha fatta nemmeno il suo col-lega ex assessore Maurizio Conte. Sono ri-masti esclusi anche gli ex consiglieri Arianna Lazzarini, Stefano Peraro e Santino Bozza. Con la nomina della giunta, però, qualcuno potrebbe essere “ripescato”.

di Nicola Stievano

Il voto nel padovano Lista Zaia e Lega in vetta, Pd solamente terzo ma si impone in città

Padova: nove consiglieri, cinque sono leghistiExploit di preferenze per Marcato, bene anche Barison. Il Partito Democratico conferma i consiglieri uscenti

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4 Il Veneto in primo piano

Luca Zaia ha stravinto e risulta il più votato fra i candidati presidente nella quasi totalità del Veneto. Nel “mare

verde”, tuttavia, ci sono tre isole “rosse” ed una “gialla” che spiccano per i loro risultati: sono quattro comuni polesani nei quali Zaia non è risultato vincitore.

Si tratta di Castelmassa, Ficarolo e Ca-naro dove Alessandra Moretti ha ottenuto più voti dello sfi dante e di Gaiba, dove, inve-ce il numero maggiore di consensi è andato a Flavio Tosi. Un dato che ha una chiara chiave di lettura. A Castelmassa, per esempio, era candidato Alberto Simi, che con le sue preferenze ha portato in alto il Pd che raggiunge il 33% e fa arrivare Alessandra Moretti al 36%, mentre Zaia si ferma al 34%. Discorso analogo per Ficarolo, “patria” di un’altra candidata Pd che in casa ha raccolto un ampio consenso, portando la coalizione a sostegno di Alessandra Moretti al 35,4%. Qui, tuttavia, la sorpresa è doppia, dal momento che anche Gianni Tessari, candidato fi carolese nella Lista Tosi, ha drenato voti a Luca Zaia: il sindaco di Verona ha infatti totalizzato nel comune altopolesano il 32,9% di voti, mentre Zaia chiude terzo con appena il 21,8%. E se Canaro, che pure non aveva candidati “di casa”, si laurea il comune più rosso del Polesine, con Alessandra Moretti che raggiunge addirittura il 40,8%, lasciando Zaia sotto di un punto in un vero e proprio referendum fra due, a Gaiba la situazione è ancora diversa, visto che a trionfare è Flavio Tosi.

IL DETTAGLIO

Ci sono quattro “eccezioni”IL GOVERNATORE NON HA VINTO DAPPERTUTTO

Fr. Ca.

Magra consolazione

In Polesine i risultati per le regionali non hanno fatto registrare un segno diverso rispetto a quanto accaduto nel resto del

Veneto, con un’affermazione straripante del presidente uscente Luca Zaia, riconfer-mato a furor di popolo.

La dinamica polesana, tuttavia, ha vi-sto la distanza fra la candidata del Pd e quello della Lega assottigliarsi rispetto alla media regionale. Il voto complessivo del Veneto, infatti ha visto Zaia aggiudicarsi il consenso di oltre la metà degli elettori (50,8%), mentre Alessandra Moretti si è fermata al 22,4%. In provincia di Rovigo, invece, Zaia si è “fermato” al 45,38% ed alla sua prima sfi dante sono andanti il 28.95% dei consensi. Il distacco, dunque, è stato più contenuto, ovvero di 16 punti percentuali che sono sì una distanza note-vole, ma non siderale come è risultata inve-ce a livello regionale con la Moretti più che doppiata e 28 punti percentuali di distacco.

Per quanto riguarda il voto ai partiti, un’altra differenza fra il voto polesano e la

media del voto regionale riguarda le liste: il successo più ampio in Veneto l’ha infatti avuto la lista Zaia, primo “partito” con il 23%, davanti a Lega con il 17% e Pd con il 16. Fra Adige e Po, l’ordine d’arrivo è completamente mescolato (anche se, di fatto, si potrebbe dire che anche invertendo l’ordine degli addenti il risultato non cam-bia): il primo partito a livello provinciale è il Pd con il 23,4%, perdendo in percentuale rispetto al 2010 solo 2 punti (aveva preso il 25,4%) seguito dalla Lega con il 18,3% (che come partito perde voti rispetto al

2010 quando ottenne il 22,6%), e poi dalla lista Zaia con il 14,5%, novità e rive-lazione di questa tornata.

Nella coalizione a sostegno del pre-sidente rieletto fa un po’ meglio del disa-stro generale Forza Italia, che si attesta sull’8,5%. Per carità, nulla per cui esulta-re, visto che le scorse regionali il Pdl, ora frantumato, aveva preso il 32,9%. Supe-riore alla media regionale anche il risultato di Flavio Tosi, che si attesta in Polesine sull’11,3%, di poco sotto al Movimento 5 Stelle che arriva praticamente al 12%.

di Francesco Campi

In regione il distacco dal vincitore Zaia ha sfi orato i 28 punti percentuali, qui sono “solo” 16

Elezioni regionali In Polesine la Moretti fa meno peggio che nel resto del Veneto

Pd rodigino bastonato, ma resta il primo partito...

Luca Zaia, qui a Rovigo, ha stracciato tutti

E’ Graziano Azzalin del Pd il polesano più vota-to: con le sue 3.192 pre-

ferenze il consigliere uscente stacca, infatti, il compagno di partito Sandro Gino Spi-nello che, grazie al supporto della segreteria provinciale, è riuscito comunque ad arrivare secondo assoluto con 2.977 preferenze. Terza all’interno del Pd, Mirella Zambello che ottiene comunque un buon bottino personale di 1.019, mentre quarta arriva Manuela Nicoletti con 715 preferenze.

Isi Coppola che da regina incontrasta-ta delle preferenze nel 2010, quando ne mise insieme 16.583, subisce un tracollo disastroso ottenendone 2.697. Un risultato comunque di rilievo in assoluto, ma non se si pensa alle 13886 preferenze lasciate per strada nonostante i cinque anni da assessore, da sommarsi agli altri 10 nella Giunta Galan. Una bocciatura, dunque, che la vede staccare ma non di moltissimo Valter Roana 1.093, che insieme a lei è riuscito comunque a far ottenere a Forza Italia un risultato superiore alle media regionale.

Ad aggiudicarsi insieme ad Azzalin il seg-gio in consiglio regionale, è un altro uscente, ovvero Stefano Falconi, primo nella Lega Nord (secondo partito in Polesine) con 789 preferenze, una manciata di voti in più rispet-to a Guglielmo Ferrarese con 640, mentre Antonello Contiero si piazza terzo con 352.

Il quarto più votato in assoluto è, invece, Cristiano Corazzari, primo nella Lista Zaia con 1.231 preferenze. Un bottino personale di tutto rispetto anche per Gianni Tessari che con la Lista Tosi ha inanellato poco meno di mille voti (987). Buono ma non ottimo, in-vece, il risultato del sindaco di Fratta ed ex presidente della Provincia Tiziana Virgili che, prima della lista Veneto Civico, mette insie-me 754 preferenze. Appena 438, invece, per Giovanni Mandoliti, nonostante la lista Alessandra Moretti presidente abbia ottenuto il 3,6% dei consensi.

Nel Movimento 5 stelle la più votata è Patrizia Bertelle con 538 preferenze, mentre nell’Altro Veneto, che non riesce come lista a superare il muro dei mille voti e chiude la clas-sifi ca, dietro anche ad Indipendenza veneta di Morosin, un risultato personale comunque importante lo ottiene Lorenzo Feltrin con 279 preferenze.

DUE GLI ELETTI: AZZALIN E FALCONI

Fr. Ca.

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1 Voci da palazzo

Il nuovo Consiglio regionale del Veneto uscito dalle urne di domenica 31 maggio conterà 49 consiglieri più il presidente Luca Zaia e il candidato dell’opposi-

zione più votato, Alessandra Moretti. Grazie al risultato di coalizione messo a segno da Zaia che ha supera-to la soglia del 50 per cento dei voti validi, la nuova maggioranza sarà composta da 29 consiglieri più il presidente: 13 della lista Zaia, 10 della Lega Nord, 3 di Forza Italia, 2 di Indipendenza Noi Veneto e 1 di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale. Sui banchi dell’opposizione siederanno 20 consiglieri, oltre ad Alessandra Moretti, in rappresentanza delle tre coalizioni: 11 consiglieri del centrosinistra (8 del Pd, 2 della lista Moretti, 1 di Veneto Civico), 5 della coalizione di Tosi (3 lista Tosi, 1 Ncd-Area popolare e di 1 Veneto del Fare), 4 del Movimento 5 stelle.

In Giunta con Zaia siederanno, invece, 10 assessori di cui almeno la metà dovranno essere scelti tra gli eletti in consiglio. “Lo Statuto è molto chiaro – ha commen-tato il Governatore - e prevede che quantomeno cinque consiglieri debbano diventare assessori”

Nelle idee Luca, come lo chiamano i Veneti che gli hanno rinnovato la fi ducia, la Giunta dovrà essere competitiva, “assolutamente fatta da persone che han-no professionalità e, soprattutto, operatività. Perché i veneti ci dicono ogni istante: “Adesso andare avanti, pancia a terra perché non avete alibi”.

Clodovaldo Ruffato, nella sua carica di presidente uscente del Consiglio Regionale del Veneto ha commen-

tato i risultati del voto veneto esprimendo soddisfazione. “Il primo giudizio doveroso che mi sento di dare come rappresentante dell’assemblea regionale, è di grande soddisfazione nei confronti del dato di affl uenza. Il Ve-neto si è recato alle urne al di al di ogni pessimismo e superando ogni previsione di possibile assenteismo. Questo dimostra a mio parere la maturità dei nostri concittadini, che hanno voluto dare il proprio giudizio politico nonostante una campagna elettorale sottotono.

Entrando nel merito delle sentenze dell’urna, il presidente del Consiglio Regionale sottolinea che “se uniamo il risultato di Zaia, della Lega, di Forza Italia e di Tosi, vediamo che oltre il 60% dei veneti continua a gravitare all’interno di un’area moderata, centrista,

di matrice popolare, legata alle tradizioni di buon go-verno. Questo è la conferma sostanziale del voto del 2010 e dimostra ancora una volta che il Veneto vuole rinnovamento consapevole, e non è terra di ribaltoni o cambiamenti radicali”.

L’analisi della composizione del Consiglio Regionale per la X legislatura permette a Ruffato ulteriori conside-razioni: “Il nuovo Consiglio registra una forte presenza femminile e un importante rinnovamento. Tutto questo ci indica che per cambiare la rappresentanza politica forse non sono così necessarie leggi ad hoc, come ad esempio quella sulla preferenza di genere: oggi più che mai il cambiamento avviene se ci sono persone valide cui dare la propria preferenza”.

di Maria Pavan

Intorno al 20 hiugno l’insediamento

Neoeletto Consiglio regionale: più rosa e con molti volti nuoviLa nuova assemblea registra una forte presenza femminile e un importante rinnovamento anche se il 60% dei veneti continua a gravitare all’interno di un’area moderata, centrista

All’indomani dello spoglio al Partito democratico veneto non rima-ne che raccogliere i cocci. “Il dato elettorale regionale – affer-ma una nota del Pd regionale - ci consegna una inequivocabile

riduzione di consenso verso il Pd e va assunto come paradigma per una ripartenza in termini nuovi del nostro impegno politico. Il perché la spinta al cambiamento che Alessandra Moretti ha cercato di tra-smettere non abbia raccolto il coraggio sperato. Dobbiamo capire se è una questione di credibilità (persone), di capacità mediatica (forma), di contenuto (sostanza), di approccio (metodo). Cominciamo da noi. Mettiamoci tutti in discussione propositiva, con responsabilità e tenacia, per una seria opposizione politica in difesa dell’equità e della

trasparenza, a servizio del bene comune”. Nelle prossime settimane il segretario Roger De Menech e Alessandra Moretti avvieranno un percorso di approfondimento nel Pd Veneto, partendo dai territori. Sa-ranno coinvolti i circoli, le segreterie comunali, le segreterie provinciali e gli amministratori del Pd. “Questo è il momento di uno sforzo corale ricostruttivo – affermano dal Pd -. Vanno riannodate le connessioni con la nostra base, i nostri militanti e il nostro elettorato. Metteremo davvero al centro il territorio, la formazione politica, l’innovazione e la crescita amministrativa. Dobbiamo attivare e valorizzare le migliori energie della nostra regione e del nostro partito per crescere insieme”. “Serviranno mesi e forse anni di lavoro per ricostruire il centrosinistra

veneto – commenta la senatrice Laura Puppato, papabile candidata alle regionali sia nel 2010 che nel 2015 -. E’ normale che, quando un partito passa dal 40 al 20, l’opzione del Congresso straordinario sia valutata e, nel caso, perseguita, ma va fatta nei tempi giusti e a mente serena e lucida”. “Per quanto riguarda me – conclude la sena-trice - ho già dimostrato molte volte quanto sia dedita al partito, sono già stata tra i papabili candidati alla Regione nel 2010 e quest’anno. Sempre esclusa, ho sempre appoggiato il candidato scelto con lealtà e onestà intellettuale, dovendo poi vedere crollare in entrambi i casi il PD. La mia persona è sempre stata e sarà sempre a disposizione del progetto comune, mai di correnti o appetiti personali”.

PD VENETO OCCORRE RIFLETTERE E RICOSTRUIRE O ANDARE A CONGRESSO?

M.P.

“I risultati del voto per le r e g i o n a l i

in Veneto è stato a doppia sorpresa, anche per gli stessi protagonisti”. E’ il commento di sin-tesi del politologo Paolo Feltrin, ‘guru’ dell’Osservatorio elettorale del Consiglio regionale del Veneto. “La prima sorpresa – ricapitola Feltrin – è il risultato eccezionale conseguito da Luca Zaia, superiore ad ogni previsione e alle stesse proiezioni. Un risultato che fa della Lega l’erede quasi naturale della Democrazia Cristiana. Infatti, con 25 seggi su 29, gli esponenti della lista civica del presi-dente Zaia insieme a quelli della Lega Nord costituiran-no – almeno sulla carta - una forza politica compatta che rimanda agli storici monocolori scudocrociati”.

“L’altra sorpresa – prosegue Feltrin - è il risulta-to amaro e deludente del Pd e del centrosinistra, che arriva a soli 12 mesi dal boom delle europee”. “Toc-ca ora ai dirigenti del Pd – avverte Feltrin - rifl ettere seriamente sulle ragioni di un risultato così inatteso”. E il politologo non usa mezzi termini nel defi nire il risultato elettorale conseguito dalla coalizione che ha sostenuto la candidatura di Alessandra Moretti come il “peggiore della storia elettorale del Veneto”. Sui mo-tivi della sconfi tta della coalizione di centrosinistra pe-sano molti fattori, “compreso – fa notare Feltrin – un astensionismo aggiuntivo, che ha penalizzato proprio la coalizione della Moretti”.

Dall’altra parte, invece, i consensi raccolti da Zaia rappresentano un’affermazione superiore alle aspetta-tive. “Il risultato conseguito, superiore al 50 per cento – sottolinea Feltrin – è più ampio di quanto previsto”. Ma Feltrin non tralascia di sottolineare anche la fl es-sione subita da Forza Italia, ridimensionata al 5,7 per cento, rispetto al 24,7 di cinque anni fa.

Paolo Feltrin, politologoZAIA COME LA DEMOCRAZIA CRISTIANA

L’opinioneL’opinione

Paolo Feltrin

Sora il Consiglio Regionale veneto e Clodovaldo Ruffato, presidente uscente del Consiglio Regionale

Laura Puppato

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Scelto dal curatore del Padiglione Italia tra moltissimi altri artisti italiani, Paolo Gioli par essere una elle voci più interessanti presenti

attraverso le quali Trione prova ad affrontare il tema dell’attualità e del futuro possibili nonostante la crisi. Artisti capaci di disegnare uno scenario che porti lo spettatore lontano da “nostalgie, anacroni-smi, ripiegamenti, citazioni”, assicura lui. Il passato in quanto tale, pare non interessare il curatore e quindi Gioli viene ospitato ed esposto per quanto le sue opere sanno “riattivare e rilanciare” l’attuale, in maniera problematica e inquieta. Basta fermarsi ad ammirarle per coglierne la straordinaria attualità e la forza dirompente necessaria per scongelare una stasi che soffoca il presente. Sullo sfondo del mondo dell’arte il contemporaneo è disorientato, ma proprio le opere di Gioli dimostrano come sia possibile estrarre da tutto questo delle energie esplosive. Sono esposte a Venezia opere rappresentative dell’intera produzione dell’artista che pone al centro della sua ricerca lo studio anatomico e di genere che gli permette di misurarsi con la carnalità della superfi cie polaroid trasferita su carta,

seta e pittura. I soggetti sono riferimenti di un corpo intimo che aderisce alla fotografi a stessa.

Nei “Torsi” (1997-2007) Gioli affronta l’icono-grafi a classica del corpo “martirizzato”, sublimato nel celebre autoritratto “Omaggio a Hyppolite Bayard” (1981), fi no alle ultime ricerche delle “Vessazioni” (2009-2010) dove ritorna il tema della maschera.

Le sue opere sono presenti nelle collezioni dei più importanti musei europei e statunitensi e ora è dedicata a lui un’intera sala al Padiglione Italia

Grandi artisti Vive a lavora a Lendinara, espone in tutto il mondo

Paolo Gioli, artista rodigino alla Biennale

28 anni di festival blues

Due Delta, un’unica passione musicale. È su questo intreccio che dal 1988 in Polesine inizia il percorso di Deltablues, tra i festival di maggior tradizione e longe-

vità nel panorama europeo, da sempre attento a proporre con rinnovata freschezza il Blues in tutte le sue sfaccettature, ed in particolare il Blues del Delta del Mississippi in un ideale gemel-laggio con il nostro Po. L’altra grande attenzione del Festival è sempre stata rivolta alla promozione della terra Polesana, delle sue bellezze artistiche e ambientali, dei suoi prodotti e della sua cucina.

In questa edizione Deltablues propone, con la partnership prestigiosa di Slow Food Rovigo, una serie di appuntamenti in cui la musica si accompagna alla conoscenza dei buoni prodotti di questa terra.

Il primo di questi appuntamenti è la Blues Cruise nel cuore del Delta del Po, alla scoperta dei luoghi più suggestivi dove il fi ume incontra il mare.

Il concerto che apre questa ventottesima edizione del Fe-stival vede due dei maggiori interpreti del Blues del Delta Terry Evans & Hans Theessink che resentano nel loro unico concerto in Italia il loro ultimo lavoro discografi co “TRUE & BLUE” regi-strato dal vivo a Vienna e pubblicato all’inizio di quest’anno.

La crociera prevede l’imbarco presso l’attracco fl uviale di Cà Dolfi n di Porto Tolle ore 18.30 – inizio Crociera ore 19,00 - e seguirà questo itinerario: si risale il Po di Tolle fi no al punto in cui il fi ume si dirama formando l’isola di Bonelli, laguna del Parco dove è ancora visibile il borgo agricolo immerso nel can-neto. Scendendo verso la foce della Busa Bastimento si arriva al canneto che ci divide dalla sacca del Canarin. Costeggiati gli scanni di Bastimento e Barricata si risale il Po di Tolle e si rien-tra al punto d’imbarco. Al termine della crociera-concerto, Slow Food propone una cena dove i protagonisti d’obbligo sono i prodotti della pesca del Delta del Po. Ma il programma è vasto e appassionante: http://www.deltablues.it/

Deltablues, non solo musicaPier Franco Brandimarte, con L’Amalassunta, Giunti, Francesco

Paolo Maria Di Salvia, con La Circostanza, Marsilio, Enrico Ianniello, con La vita prodigiosa di Isidoro Siffl otin, Feltrinel-

li, Marco Peano, con L’invenzione della madre, Minimum Fax, e Elena Rausa, con Marta nella corrente, Neri Pozza. E’ questa la cinquina dei fi nalisti dell’edizione 2015 del Premio Letterario Giu-seppe Berto scelta, tra una cinquantina di opere a concorso, dalla Giuria del Premio, presieduta Da Antonio D’Orrico, critico e giorna-lista del Corriere della Sera. Il vincitore di questa XXIII edizione del “Berto”, che riprende a vivere quest’anno dopo una breve pausa, sarà proclamato a Mogliano Veneto, città natale dello scrittore cui è intitolato il Premio, nel corso di una cerimonia che si svolgerà sabato 4 luglio (Villa La Marignana-Benetton). Al vincitore del Pre-mio 2015 sarà corrisposta la somma di Euro 5.000,00. Com’è prerogativa del Premio fi n dalla prima edizione lanciata nel 1988, a dieci anni dalla scomparsa di Berto, si tratta di opere prime e, quindi, di scrittori esordienti. Il Berto rinasce per continuare a svolgere il suo compito di talent scout per la letteratura italiana. “Abbiamo esaminato una cinquantina di opere prime che appar-tengono a vari generi (autobiografi co, epico, realistico, fantastico, comico). Fino a qualche tempo fa si diceva che tutti gli italiani avevano un libro di poesie nel cassetto ma non erano libri di buona poesia. Adesso, a quanto pare, il libro nel cassetto degli italiani è diventato un romanzo. La novità è che non sono cattivi romanzi. Ce lo confermano proprio i cinque fi nalisti del Premio Berto” ha commentato Antonio D’Orrico, Presidente della Giuria. La rinascita del Premio Berto, dopo alcuni anni di sosta forzata, si deve in par-ticolare all’Associazione Culturale Giuseppe Berto – nata agli inizi del 2013 su iniziativa di Manuela e Antonia Berto, moglie e fi glia dello scrittore, e di un gruppo di intellettuali, scrittori, critici – ed è stata resa possibile dall’impegno dell’amministrazione Comunale di Mogliano Veneto, città natale di Berto, della Regione Veneto e dal supporto economico privato fornito da CGIA di Mestre, Colorifi -cio San Marco e Despar.

Letteratura

TORNA IL PREMIO BERTO: IL VINCITORE IL 4 LUGLIO

di Maria Pavan Cerca l’infi nito Daniele Soncin, fotografo del

Delta del Po che espo-ne le sue opere nei rustici di Cà Cornera a Porto Viro. I suoi scatti rievocano bene alcune pagine di Gian Antonio Cibotto:“Seduto a riva, contemplo da una parte il mare d’erba e dall’altra l’immensa distesa d’acqua sulla quale respira il cielo. Insomma contemplo l’infi nito, come non accade mai da nessuna parte.” Per entrambi, nella terra che li ha cresciuti ed educati al piacere del silenzio e alla contemplazione della natura, sono nate le loro espressioni più di valore. In mostra, fi no al 28 giugno, una selezione di scatti storici in bianco e nero di Soncin, uniti uno accanto all’altro proprio come un’inedita autobiografi a del fotografo realizzati dal 1981 al 2013. Sono immagini di una grande energia e armonia, un piacere visivo e sensoriale, un’immersione nella luce e nello spazio, per avvolgere e accogliere. La scelta del bianco e nero genera meraviglia e il ba-gliore discontinuo di un aldilà misterioso, lontano ma anche terreno. Una ricerca di infi nito per scoprire che la poesia è ovunque, dentro di noi, appena fuori dalla nostra pelle e oltre ogni orizzonte, basta sedersi e guardare…e ascoltare il fruscio dei pensieri, le vibrazioni dell’anima.

FOTOGRAFIA

DANIELE SONCIN E LA RICERCA DI INFINITO

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252525Sport3 sport piazza quarto pubb

Foto di Francesco Pertini – Fotoclub Padova

L’ultima tappa di maggio ha portato gli atleti della Cxp alla caserma dei Vigili del Fuoco. Emozionanti i colori di questi

eroi dei gironi nostri e dei loro mezzi. Così l’evento è stato vissuto come la Festa di “Gri-sù”: una bellissima occasione per incontrare i grandi amici della CXP: i Vigili del Fuoco. “La splendida accoglienza che abbiamo avu-to - hanno commentato gli organizzatori - ha colpito tutti noi, convincendoci, semmai ve ne fosse stato ancora bisogno, della straordinaria effi cienza e generosità di questo gruppo di “angeli custodi” che sono a disposizione 24 ore su 24 di noi cittadini con professionalità e competenza ... e simpatia !! Grazie al co-mandante Mauro Luongo (che ha fatto anche da pace-maker dei 5.30) ed ai suoi ragazzi veramente speciali !!”

UNA SERATA CHE INFIAMMA I CUORI AL COMANDO DEI VIGILI DEL FUOCO

E’ stata una festa nonostante le alte temperature anche all’ U.S. Torre che ha aperto le porte dei suoi impianti sportivi di via Luxardo in occasione della

tradizionale Festa dello Sport. Un bel momento di condi-visione, divertimento e agonismo.

“In occasione di questa prima tappa di giugno - fan-no sapere gli organizzatori - il Technical Sponsor Un Se-

sto Acca ha lanciato l’offerta bomba: solo per gli iscritti alla Corri X Padova e in anteprima al villaggio di Torre a messo a disposizione tutte le scarpe Diadora Running presenti allo stand con il 50% di sconto. Non è una sven-dita, è un regalo che gli amici Alberto, Franco e Luca ci fanno per la grande sintonia raggiunta con lo staff e con tutti i partecipanti registrati”.

CXP ospite dell’U.S. Torre

Di corsa alla festa dello sport di via Luxardo

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26 Turismo2626 Turismo2 Turismo

I conti Della Gherardesca, signori della vicina Castagneto Carducci nonchè di quell’angolo di Toscana caro ai poeti e

baciato da un microclima che ha reso i suoi vini celebri in tutto il mondo, si innamora-rono di quel litorale selvaggio prossimo a Bolgheri nei primi anni Cinquanta. Un luogo appartato e incontaminato che si affaccia su una spiaggia di sabbia argentea ampia e levigata, protetta da una pineta ultra-secolare, dove persino il Tirreno sembra ammansirsi all’improvviso. Oggi è Marina di Castagneto Carducci. I Della Gherar-desca in questa piccola oasi naturalistica intravidero allora la possibilità di realizzare qualche piccolo insediamento turistico, così da creare le condizioni per un’attività di ac-coglienza rispettosa dell’ambiente. Realiz-zarono il primo albergo della nuova stazio-ne balneare nel lontano 1954, allora era quasi un rifugio adatto a pensatori e poeti. Qualche anno dopo fu la famiglia Dughera a prendere il testimone dai conti di Casta-gneto e a trasfomare quella struttura in un hotel dotato di attrezzature al passo con i tempi. Pur senza sottrargli quel fascino un po’ bohemienne che lo caratterizzava fi n dalla sua edifi cazione, sperduto com’era fra pini marittimi e tamerici e circondato dalla spiaggia argentea della Costa degli Etruschi. Alessandro Dughera allora era un giovane di belle speranze: “Lasciammo un avviato albergo nel centro storico di Fi-renze. Venire qui non fu una scelta facile: signifi cava tagliare defi nitivamente con il passato. Cambiare vita in tutto e per tut-to, senza alcuna garanzia che Marina di Castagneto Carducci sarebbe diventata poi quello che è oggi e senza poter immagi-nare di poter realizzare un giorno il sogno di creare un albergo come lo intendevamo noi, con accesso diretto al mare. Dotato di

La spiaggiasolitariache ispirò Carducci

Lombardia

di Renato Malaman

A due passi da Bolgherie dal suo poetico viale alberato

il Tirreno si fa più dolceSiamo a Marina di Castagneto

una piccola oasi naturalepiù che un litorale alla modadove il turismo ha ritmi slow

SÌ, VIAGGIARE

“I cipressi che a Bolgheri alti e schietti van da San Guido in duplice fi lar...”. Chi non li ha imparati a memoria a scuola questi versi del Carducci? Sono quelli della bellissima poesia “Davanti San Guido” in cui il Carducci ricorda con sentimenti struggenti la sua

infanzia. E chi vedendoli dal vivo quei cipressi slanciati non si è lasciato prendere dall’emozione? Tre miglia di viale costellato da quei giganti verdi e poi Castagneto Carducci con il castello dei Della Gherardesca, la statua bronzea della nonna del Carducci in piazza e poi la bella chiesetta di San Guido. Tutto qui invita alla scoperta delle memorie del poeta di Pietrasanta. Il luogo è davvero incantevole, incastonato com’è fra il mare e le colline pisane. Un’escursione da fare.

I cipressi di Bolgheri, echi di poesiaL’ultimo grande produttore italiano in ordine di tempo ad investire nella zona di Castagneto Carducci è Angelo Gaia, piemontese dalle grandi intuizioni. Ca’ Marcanda, tenuta di 60 ettari, è uno dei gioielli fi rmati da archistar di cui l’Italia centrale è ricca. Il progetto della vasta cantina, che si sviluppa quasi tutta sotto terra, è dell’archi-

tetto astigiano Giovanni Bò. Impressiona per la modernità degli ambienti, con le piastrelle in basalto e i tubi dell’oleodotto riutilizzati come colonne portanti. Tre soli vini, ma grandi vini. In ordine crescente: il Promis, il Magari e il Camarcanda. Quest’ultimo un Bolgheri rosso a base Merlot che ha conquistato la critica internazionale. Una visita in cantina (da prenotare) riserva molte emozioni, perchè il “tempio” rivela tutto il genio di Gaja.

Ca’ Marcanda, il gioiello di Angelo Gaja

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ALCUNE IMMAGINI DELLA SPIAGGIA DI MARINA DI CASTAGNETO CARDUCCI, IMMERSA NELL’ANTICA PINETA DELLA COSTA DEGLI ETRUSCHI IN BASSO A SINISTRA NEL DETTAGLIO

L’HOTEL I GINEPRI E LA SUA PISCINA (A FIANCO L’ALBERGO COM’ERA

NEL 1956 E UNA CAMERA DOPO LA RISTRUTTURAZIONE) NEI TRE BOX, RISPETTIVAMENTE, LE IMMAGINI DI CA’MARCANDA, DEL VIALE DI CIPRESSI DI BOLGHERI

E DELL’AGRITURISMO MARCAMPO DI VOLTERRA

Furono i conti Della Gherardescaa costruire nel 1954 il primo albergo

della nascente stazione balneareLa famiglia Dughera

di recente lo ha trasformatoin un buen retiro discreto

con accesso diretto al mare

SÌ, VIAGGIARE

ogni comfort, idromassaggio nel balcone compreso, perchè no? Ma senza rinunciare alla sobrietà. Anzi, puntando anche sulla cucina di mare, quella semplice. Dettaglio non da poco che ci ha consentito e ci consen-te, grazie alla passione di mia moglie Paola e dello chef Marco Paperini, di far conoscere anche le cose buone che il nostro mare ogni giorno ci regala”.

L’hotel I Ginepri oggi è così, come lo sognavano i Dughera. Specie dopo la recen-te ristrutturazione che lo ha trasformato in chiave minimal in un gradevole buen retiro. Tre stelle, ma con servizi da quattro. Giu-sto riconoscerlo. “E’ stata dura - osserva Dughera - ma sentiamo di avere vinto la scommessa. E con noi le altre famiglie che hanno deciso di investire qui”.

L’imprenditore toscano, pioniere anni fa

in questa zona, è orgoglioso del fatto che Marina di Castagneto in fondo non si è mai snaturata, non cedendo in nessun modo alle lusinghe del turismo di massa, respingen-do con convinzione anche le sirene che ci avrebbero visto bene affollati locali notturni alla moda. Un luogo che ancora oggi non è mai super affollato e tanto meno smanioso di esibire lusso. E’ rimasto un posto discreto e tranquillo, in cui si sta bene, dove si può fare mare uscendo direttamente dall’alber-go e da dove si può partire per interessanti escursioni culturali e naturalistiche nella zona.

Castagneto Marina si trova a due passi da Bogheri, dove l’orizzonte è dominato dal fi lare di cipressi cantato dal Carducci, e dalle zone di produzione di vini come il Sassicaia, l’Ornellaia e il Masseto che hanno stregato

gli americani e hanno reso celebre questa zona in tutti i continenti.

Vicina è anche Volterra, una dei prin-cipali centri etruschi, resa grande anche dai Romani come testimonia la presenza di un anfi teatro. Città ricca di miniere di ferro e di rame, famosa anche per l’estrazione e la lavorazione dell’alabastro.

La piazza con il suo caratteristico Palaz-zo dei Priori è ormai un’icona del turismo internazionale. Vicini sono anche i soffi oni di Larderello, un fenomeno naturale che l’Enel sfrutta per produrre energia geotermi-ca. Quindi energia pulita. Ma basta puntare il dito sulla mappa per scoprire che questa zona è uno scrigno di piccoli tesori. Di borghi ricchi di arte e di cultura, abitati da gente schietta. Luoghi dove il buon vivere è ancora un valore.

Genuino Del Duca è un pioniere del turismo volterrano. Il suo agriturismo Marcampo, che sorge in splendida posizione tra le spetta-colari balze di Volterra, è il sogno realizzato a colpi di passione e di tenacia da lui e dalla sua famiglia. Un luogo capace di trasmettere valori di ospitalità autentici, in un ambiente

naturale unico. Del Duca, che è uno dei soci fondatori dell’associazione Ristoranti Regionali - Cucina Doc, ha realizzato con la moglie Ivana anche un altro sogno: un ristorante in centro. Il suo Enoteca Del Duca, che si trova a due passi da piazza dei Priori, è uno dei meglio segnalati nelle guide per la sua cucina tipica schietta e curata. Sorge in un palazzo del XII secolo con un bell’esterno.

Genuino Del Duca, ospitalità tra le balze

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28 Concerti e non solo2828 Concerti e non solo2

IN VENETO EVENTI

La 28° edizione fi no al 12 luglioDELTABLUES 2015, IN POLESINE E NEL DELTA DEL PO SI SUONA IL BLUES DEL FUTUROLa 28° edizione di Delta-blues omaggerà la tradizio-ne musicale del Mississippi, divenendo vetrina per i volti nuovi del Blues, un genere che si sta rinnovando nella continuità con una storia ormai ultracentenaria. Sabato 20 giugno la ras-segna arriverà a Rovigo con l’avvio delle ormai tradizio-nali Masterclass, organizza-te insieme al conservatorio statale “Venezze”. Domenica 21 giugno, Linda Valori si esibirà in piazza Vittorio Emanuele II con l’ensemble Rovigo Jazz Department, diretto da Tam-burini e formato da docenti del Venezze con alcuni tra i migliori allievi del conservatorio rodigino.Sabato 27 giugno ci si sposterà a Occhiobello dove, nel parco golenale del Pontile di Santa Maria Maddalena, dalle 21 si svolgeranno le fi nali italiane dell’International Blues Challenge (Ibc). Headliner della serata Frankie Chavez, uno dei più interessanti chitarristi emergenti sulla scena internazionale e rivelazione nel panorama rock blues. Domenica 28 giugno seconda serata a Occhiobello, con partenza delle attività alle 18.30, quando dall’attracco Il Pontile, il battello salperà per la crociera-concerto sulle note di Angela Esmeralda e Sebastiano Lilloi.Dal 3 al 5 luglio tutti a Rosolina Mare per la sezione “Rock Around the Blues”, dedicata alla musica nera e americana degli anni ‘50. Si comincia il venerdì con l’anteprima in piazza San Giorgio con i francesi Fabulous Daddy. Nel weekend sul palco di piazzale Europa gli headliner saranno il sabato i francesi Jake Calypso & His Reds Hot e gli olandesi Hayspack e la domenica i danesi Johnny Horsepower Band e gli italiani Marco Di Maggio R’n’R Band.Ad animare Adria venerdì 10 luglio all’ora dell’aperitivo quattro concerti in contemporanea in altrettanti punti del centro storico con il Deltablues on the Road, che culminerà dalle 22 nel gran fi nale sul palco di piazza del Tribunale con i Mandolin Brothers.La carovana arriverà sabato 11 luglio a Porto Viro, con appuntamen-to Corte Ca’ Cornera con Veronica Sbergia & The Red wine serenaders. L’esibizione sarà preceduta alle 20.30 dalla cena con piatti tipici del ter-ritorio curata da Slow Food Rovigo in collaborazione con “L’Osteria di Ca Cornera”.Gran fi nale domenica 12 luglio con l’ultima crociera-concerto co-organiz-zata con Voci per la libertà. Appuntamento alle 18.30 all’attracco fl uviale di Ca’Tiepolo di Porto Tolle. Si esibiranno Paolo Bonfanti e Martino Coppo, icone della scena blues genovese. In programma anche l’esibizione di Mud, vincitore dell’edizione 2014 di Voci per la libertà.

POLESINE

23 luglio – Villafranca di VeronaNEGRITA, PRIMA DATA DEL TOUR ESTIVODopo il recente successo registrato nei palazzetti, a grande richiesta, i NEGRITA torneranno in tour nella imminente e calda estate 2015!Oltre ai loro maggiori successi, la rock band eseguirà anche i brani del nuovo album “9”.

A VERONA

tutte le info: www.ecoveneto.it

Torna “Lo spirito della musica a Venezia”: gli appuntamentiIL FESTIVAL INIZIATO IL 15 GIUGNO TERMINERÀ IL 26 LUGLIO IN VARIE SEDI DEL VENEZIANO Il FESTIVAL si articolerà in dieci sezioni, con oltre una cinquantina di spettacoli: dal teatro musicale alla danza, dai concerti sinfonici ai con-certi da camera, dal barocco al contemporaneo al jazz che si terranno in varie sedi cittadine. Ecco il programma (secon-da parte):Sale Apollinee | Concerto | violoncello Natalia Gutman |mercoledì 15 luglio ore 19.00 Teatro La Fenice | Danza | Terza sinfonia di Gustav Mahler | di John Neu-meier | Hamburg Ballett |mercoledì 15 luglio ore 20.00 Palazzo Ducale - Sala dello Scrutinio | Concerto | Lucis eterne splendor | direttore Michele Pasotti | La fonte musica |giovedì 16 luglio ore 19.00 Teatro La Fenice | Danza | Terza sinfonia di Gustav Mahler | di John Neumeier | Hamburg Ballett |venerdì 17 luglio ore 14.00 Palazzo Barbarigo della Terrazza | John Neumeier e l’Hamburg Ballett a Venezia | Intervista a John Neumeier e Silvia Azzoni | Ingresso liberovenerdì 17 luglio ore 19.00 Teatro La Fenice | Danza | Terza sinfonia di Gustav Mahler | di John Neumeier | Hamburg Ballett |venerdì 17 luglio ore 20.30 Basilica di San Marco | I solisti della Cappella Mar-ciana | direttore Marco Gemmani | Ingresso su invitodomenica 19 luglio ore 12.00 Sale Apollinee | Concerto pianistico | Adrian Nicodim |domenica 19 luglio ore 21.00 Teatro La Fenice | Concerto Veneto Jazz |mercoledì 22 luglio ore 18.00 Sale Apollinee | Concerto | Canto Barocco | so-prano Rodica Vica | pianoforte Diana Ionescu |martedì 21 luglio ore 18.00 Sale Apollinee | Concerto | Liriche veneziane | soprano Tatiana Aguiar | pianoforte Alberto Boischio |mercoledì 22 luglio ore 19.00 Teatro La Fenice | Danza | Gala internazionale di danza |giovedì 23 luglio ore 18.00 Sale Apollinee | Concerto | Dagli archivi musicali della Fondazione Cini | pianoforte Jakub Tchorzewski | Quartetto Guadagnini |giovedì 23 luglio ore 19.00 Teatro La Fenice | Danza | Gala internazionale di danza |venerdì 24 luglio ore 21.00 Sale Apollinee | Concerto | Duetti veneziani |sabato 25 luglio ore 19.00 Sale Apollinee | Concerto | Ensemble L’Arsenale |domenica 26 luglio ore 12.00 Sale Apollinee | Concerto pianistico | Alessandro Marchetti |domenica 26 luglio ore 21.00 Teatro La Fenice | Concerto | Dimitri Naiditch Trio |domenica 26 luglio ore 18.00 Sale Apollinee | Concerto | Luoghi del non-riposo |

VENEZIA E PROVINCIA

Dal 4 al 18 luglio 2015MAROSTICA SUMMER FESTIVALMarostica Summer Festival, il festival dell’estate in Veneto Dal 4 al 18 luglio 2015, nella bellissi-ma Piazza degli Scacchi, ospiti internazionali, divertimento e solidarietà. Il 17 luglio atteso ritorno de “Il Volo”. E poi: Renga, Fedez, Bregovic. “Il Volo”, reduci dal primo posto al Festival di Sanremo e ormai un incontenibile successo interna-zionale (17 luglio). La data de “Il Volo” non è l’unico importante evento della rassegna che vanta nomi altrettanto prestigiosi: Francesco Renga con il suo “Tempo Reale Tour” (7 luglio), il rapper Fedez e il suo fortunatissimo “Pop-Hoolista Tour” (11 luglio), Goran Bregovic e la musica balcanica della sua “Wedding and funeral orchestra” (13 luglio), reduce dagli unanimi consensi dell’esibizione al concerto del Primo Maggio a Roma.Tutto il programma su www.marosticasummerfestival.it

MAROSTICA (VI)8 agosto – Lignano SabbiadoroSPANDAU BALLET, IL GRANDE RITORNO IN ITALIASabato 8 agosto 2015 gli spandau ballet, autori di hits come “gold”, “true” e “i’ll fl y for you” porteran-no a lignano il loro tour dei grandi successi.Nati a londra sul fi nire degli anni ’70, sono stati il simbolo del new romantic, ed icone mondiali di un pop raffi nato ed elegante. Dopo 5 concerti sold out a marzo nel nostro paese, tony hadley e compagni tornano in italia: saranno all’arena alpe adria sabato 8 agosto 2015

LIGNANO SABBIADORO

Dal 26 giugno al 17 luglio “GRADO FESTIVAL OSPITI D’AUTORE” – 8° EDIZIONEDal 26 giugno al 17 luglio 2015 4 appuntamenti con la grande musica italiana e internazionale.Ad aprire il calendario il 26 giugno nina zilli che porterá all’isola d’oro il suo “frasi&fumo tour”. Il 29 giugno il primo appuntamento internaziona-le vedrá protagonista la musica dei Dire Straits con il suo fondatore John Illsley e una super band, per rivivere tutti i successi del gruppo.Fiorella Mannoia emozionerá il pubblico il 9 luglio con la sua classe e raffi natezza per una grande festa in musica.Chiuderá il programma l’icona mondiale del genere balkan, Goran Bregovic, con un travolgente concerto il 17 luglio.Grado, Diga Nazario SauroTutti gli appuntamenti avranno inizio alle ore 21.30 - www.gradofestival.it

SGUARDO A NORDEST

30 giugno, stadio Eugnaeo JOVANOTTI TOUR 2015

12 luglio, stadio Eugnaeo VASCO ROSSI IN CONCERTO

30 ottobre, Palafabris DEEP PURPLE

PADOVA

Per informazioni, prenotazioni e acquisto biglietti / Information and ticket bookingwww.teatrolafenice.it - call center Hellovenezia (+39) 041.24.24 - filiali Banca Popolare di Vicenza

media partner IL GAZZETTINO

FONDAZIONE TEATRO LA FENICEFestival

con il patrocinio del

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Teatro La Fenice27 giugno ore 19.00 | 29 giugno ore 15.301, 3 luglio ore 19.00 | 5 luglio ore 17.30

The Rake’s Progress di Igor StravinskijDiego Matheuz • Damiano Michieletto

Ca’ Pesaro8, 10, 11 luglio ore 21.00

L’Eritrea di Francesco CavalliStefano Montanari • Olivier Lexa

Teatro La Fenice, Sale Apollinee9 luglio ore 18.00

Ça iradi Roger Watersvideoproiezione

Teatro La Fenice, Sale Apollinee12 luglio ore 10.00 e ore 14.30

A metà secolo, 1650-1656giornata di studio su Francesco Cavalli

Teatro La Fenice, Sale Apollinee30 giugno ore 20.00Mestre, Centro Culturale Santa Maria delle Grazie1 luglio ore 21.00Ca’ Pesaro2 luglio ore 21.00

In stile da cameraStefano MontanariOrchestra Barocca del Festival

Chiesa di San Salvador14 luglio ore 20.30Murano, Chiesa di San Donato15 luglio ore 20.30

In stile spiritualeStefano MontanariOrchestra Barocca del Festival

Chiesa di San Rocco28 giugno ore 20.00

Mestre, Duomo di San Lorenzo30 giugno ore 21.00

Organo e trombaUlisse Trabacchin • Piergiuseppe Doldi

Teatro La Fenice4 luglio ore 20.00

Armonia del violinoUto Ughi • Claudio ScimoneI Solisti Veneti

Teatro La Fenice, Sale Apollinee11 luglio ore 11.00 e ore 15.00

Maratona contemporanea40 prime assolute di compositori veneziani e francesiEx Novo Ensemble

Teatro La Fenice11 luglio ore 20.00Hôtel Europedi Bernard-Henri Lévyprima rappresentazione assoluta

Teatro La Fenice, Sale Apollinee16 luglio ore 18.00Monica BacelliWeill, Satie, DebussyMonica Bacelli • Claudio Marino Moretti

Teatro La Fenice, Sale Apollinee18 luglio ore 18.00Arpa franceseNabila Chajai

Basilica di San Marco25 luglio ore 20.30La scuola marcianamusiche di Cavalli e GrandiMarco GemmaniI Solisti della Cappella Marciana

Teatro La Fenice, Sale Apollinee26 giugno ore 14.3027 e 28 giugno ore 9.30

Ritorno a Viganòconvegno di studi su Salvatore Viganò

Teatro La Fenice15 luglio ore 20.00Gala internazionaledi danzagiovani talenti diplomati presso le migliori accademie internazionali

Teatro La Fenice17 e 18 luglio ore 20.00Dall’Inferno al Paradisodi Emiliano PellisariNo Gravity Dance Company

Teatro La Fenice25 e 26 luglio ore 20.00Progetto danzae arti visiveSasha Riva • John NeumeierPatrick Eberts e Isaac JulienBundes Jugend Ballett

Cortile di Palazzo Ducale9 luglio ore 21.30Diego MatheuzDonaggio, Verdi, Rossini, StravinskijOrchestra del Teatro La Fenice

Cortile di Palazzo Ducale12 luglio ore 21.30John AxelrodDvorákOrchestra del Teatro La Fenice

Teatro La Fenice, Sale Apollinee7 luglio ore 18.00Orazio SciortinoFauré, Ravel, Debussy, Bizet

Teatro La Fenice, Sale Apollinee14 luglio ore 18.00André GalloDebussy, Poulenc, Dutilleux, Ravel, Di Bari

Teatro La Fenice, Sale Apollinee21 luglio ore 18.00Bassano del Grappa, Chiostro del Museo Civico12 agosto ore 21.00Giulia RossiniChopin, Mendelssohn, Debussy, Liszt

Teatro La Fenice, Sale Apollinee28 luglio ore 18.00Bassano del Grappa, Chiostro del Museo Civico4 agosto ore 21.00Alexander GadjievDebussy, Chopin, Ravel,Prokof’ev, Skrjabin

Chiesa della Pietà29 giugno, 5 luglio ore 20.30I Virtuosi ItalianiAlberto Martini

Basilica dei Frari6 luglio ore 21.00Architetture sonoreDiana D’Alessio • Coro Senior deiPiccoli Cantori Veneziani

Teatro La Fenice, Sale Apollinee8 luglio ore 18.00Un ponte flautisticotra Venezia e l’EuropaEnzo Caroli • Lidia Kawecka

Teatro La Fenice, Sale Apollinee24 luglio ore 18.00Magie flautistichebaroccheGinevra PetrucciMembri del Quartetto Kodály

Teatro La Fenice, Sale Apollinee26 luglio ore 18.00Tromba e AlphornI Virtuosi Veneti

Teatro La Fenice, Sale Apollinee29 luglio ore 18.00Tra barocco e jazzSonig Tchakerian • Pietro Tonolo Orchestra di Padova e del Veneto

Chiesa di San Rocco31 luglio ore 19.00Il morto redivivooratorio di Antonio CaldaraRoberto Zarpellon Orchestra Lorenzo Da Ponte

Teatro La Fenice, Sale Apollinee4 luglio ore 18.00

Canti venezianidi Wolfgang Florey e Riccardo HeldSilvia Regazzo • Ex Novo Ensemble

Mestre, Chiesa di Santa Rita da Cascia6 luglio ore 21.00Il leggio di Wolfango Dalla VecchiaSilvio Celeghin • Francesco ErleSchola S. Rocco di Vicenza

Teatro Fondamenta Nuove18 luglio ore 21.00La fisarmonica oggiLuca Piovesan

Teatro La Fenice, Sale Apollinee22 luglio ore 18.00

L’isola irregolarecompositori contemporanei a VeneziaDuo del Laboratorio Novamusica

Teatro La Fenice, Sale Apollinee23, 25, 30 luglio ore 18.00

Dagli archividell’Istituto per la Musica della Fondazione Cini Carlo Tamponi • Dejan BogdanovicJakub Tchorzewski

Teatro Fondamenta Nuove26 e 27 luglio ore 21.00Mediterranean Voicesvideo-concerto-architettura su 12 identità mediterraneeNeue Vocalsolisten Stuttgart

Cortile di Palazzo Ducale2 luglio ore 21.00Paolo Contein collaborazione con Veneto Jazz

Teatro La Fenice, Sale Apollinee3 luglio ore 17.00Una sera conPino Donaggioconferenza di Roberto Pugliese

Teatro La Fenice6 luglio ore 20.00Peppe BarraTeatro La Fenice8 luglio ore 20.00Keith Jarrett Piano Soloin collaborazione con Veneto Jazz

Teatro La Fenice20 luglio ore 20.00Burt Bacharachin collaborazione con Veneto Jazz

Teatro La Fenice27 luglio ore 20.00Cassandra Wilsonin collaborazione con Veneto Jazz

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dal 27 giugno

al 12 agosto 2014

Pagina a cura di Graziano Edi Corazza1148

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IN VENETO EVENTI

La 28° edizione fi no al 12 luglioDELTABLUES 2015, IN POLESINE E NEL DELTA DEL PO SI SUONA IL BLUES DEL FUTUROLa 28° edizione di Delta-blues omaggerà la tradizio-ne musicale del Mississippi, divenendo vetrina per i volti nuovi del Blues, un genere che si sta rinnovando nella continuità con una storia ormai ultracentenaria. Sabato 20 giugno la ras-segna arriverà a Rovigo con l’avvio delle ormai tradizio-nali Masterclass, organizza-te insieme al conservatorio statale “Venezze”. Domenica 21 giugno, Linda Valori si esibirà in piazza Vittorio Emanuele II con l’ensemble Rovigo Jazz Department, diretto da Tam-burini e formato da docenti del Venezze con alcuni tra i migliori allievi del conservatorio rodigino.Sabato 27 giugno ci si sposterà a Occhiobello dove, nel parco golenale del Pontile di Santa Maria Maddalena, dalle 21 si svolgeranno le fi nali italiane dell’International Blues Challenge (Ibc). Headliner della serata Frankie Chavez, uno dei più interessanti chitarristi emergenti sulla scena internazionale e rivelazione nel panorama rock blues. Domenica 28 giugno seconda serata a Occhiobello, con partenza delle attività alle 18.30, quando dall’attracco Il Pontile, il battello salperà per la crociera-concerto sulle note di Angela Esmeralda e Sebastiano Lilloi.Dal 3 al 5 luglio tutti a Rosolina Mare per la sezione “Rock Around the Blues”, dedicata alla musica nera e americana degli anni ‘50. Si comincia il venerdì con l’anteprima in piazza San Giorgio con i francesi Fabulous Daddy. Nel weekend sul palco di piazzale Europa gli headliner saranno il sabato i francesi Jake Calypso & His Reds Hot e gli olandesi Hayspack e la domenica i danesi Johnny Horsepower Band e gli italiani Marco Di Maggio R’n’R Band.Ad animare Adria venerdì 10 luglio all’ora dell’aperitivo quattro concerti in contemporanea in altrettanti punti del centro storico con il Deltablues on the Road, che culminerà dalle 22 nel gran fi nale sul palco di piazza del Tribunale con i Mandolin Brothers.La carovana arriverà sabato 11 luglio a Porto Viro, con appuntamen-to Corte Ca’ Cornera con Veronica Sbergia & The Red wine serenaders. L’esibizione sarà preceduta alle 20.30 dalla cena con piatti tipici del ter-ritorio curata da Slow Food Rovigo in collaborazione con “L’Osteria di Ca Cornera”.Gran fi nale domenica 12 luglio con l’ultima crociera-concerto co-organiz-zata con Voci per la libertà. Appuntamento alle 18.30 all’attracco fl uviale di Ca’Tiepolo di Porto Tolle. Si esibiranno Paolo Bonfanti e Martino Coppo, icone della scena blues genovese. In programma anche l’esibizione di Mud, vincitore dell’edizione 2014 di Voci per la libertà.

POLESINE

23 luglio – Villafranca di VeronaNEGRITA, PRIMA DATA DEL TOUR ESTIVODopo il recente successo registrato nei palazzetti, a grande richiesta, i NEGRITA torneranno in tour nella imminente e calda estate 2015!Oltre ai loro maggiori successi, la rock band eseguirà anche i brani del nuovo album “9”.

A VERONA

tutte le info: www.ecoveneto.it

Torna “Lo spirito della musica a Venezia”: gli appuntamentiIL FESTIVAL INIZIATO IL 15 GIUGNO TERMINERÀ IL 26 LUGLIO IN VARIE SEDI DEL VENEZIANO Il FESTIVAL si articolerà in dieci sezioni, con oltre una cinquantina di spettacoli: dal teatro musicale alla danza, dai concerti sinfonici ai con-certi da camera, dal barocco al contemporaneo al jazz che si terranno in varie sedi cittadine. Ecco il programma (secon-da parte):Sale Apollinee | Concerto | violoncello Natalia Gutman |mercoledì 15 luglio ore 19.00 Teatro La Fenice | Danza | Terza sinfonia di Gustav Mahler | di John Neu-meier | Hamburg Ballett |mercoledì 15 luglio ore 20.00 Palazzo Ducale - Sala dello Scrutinio | Concerto | Lucis eterne splendor | direttore Michele Pasotti | La fonte musica |giovedì 16 luglio ore 19.00 Teatro La Fenice | Danza | Terza sinfonia di Gustav Mahler | di John Neumeier | Hamburg Ballett |venerdì 17 luglio ore 14.00 Palazzo Barbarigo della Terrazza | John Neumeier e l’Hamburg Ballett a Venezia | Intervista a John Neumeier e Silvia Azzoni | Ingresso liberovenerdì 17 luglio ore 19.00 Teatro La Fenice | Danza | Terza sinfonia di Gustav Mahler | di John Neumeier | Hamburg Ballett |venerdì 17 luglio ore 20.30 Basilica di San Marco | I solisti della Cappella Mar-ciana | direttore Marco Gemmani | Ingresso su invitodomenica 19 luglio ore 12.00 Sale Apollinee | Concerto pianistico | Adrian Nicodim |domenica 19 luglio ore 21.00 Teatro La Fenice | Concerto Veneto Jazz |mercoledì 22 luglio ore 18.00 Sale Apollinee | Concerto | Canto Barocco | so-prano Rodica Vica | pianoforte Diana Ionescu |martedì 21 luglio ore 18.00 Sale Apollinee | Concerto | Liriche veneziane | soprano Tatiana Aguiar | pianoforte Alberto Boischio |mercoledì 22 luglio ore 19.00 Teatro La Fenice | Danza | Gala internazionale di danza |giovedì 23 luglio ore 18.00 Sale Apollinee | Concerto | Dagli archivi musicali della Fondazione Cini | pianoforte Jakub Tchorzewski | Quartetto Guadagnini |giovedì 23 luglio ore 19.00 Teatro La Fenice | Danza | Gala internazionale di danza |venerdì 24 luglio ore 21.00 Sale Apollinee | Concerto | Duetti veneziani |sabato 25 luglio ore 19.00 Sale Apollinee | Concerto | Ensemble L’Arsenale |domenica 26 luglio ore 12.00 Sale Apollinee | Concerto pianistico | Alessandro Marchetti |domenica 26 luglio ore 21.00 Teatro La Fenice | Concerto | Dimitri Naiditch Trio |domenica 26 luglio ore 18.00 Sale Apollinee | Concerto | Luoghi del non-riposo |

VENEZIA E PROVINCIA

Dal 4 al 18 luglio 2015MAROSTICA SUMMER FESTIVALMarostica Summer Festival, il festival dell’estate in Veneto Dal 4 al 18 luglio 2015, nella bellissi-ma Piazza degli Scacchi, ospiti internazionali, divertimento e solidarietà. Il 17 luglio atteso ritorno de “Il Volo”. E poi: Renga, Fedez, Bregovic. “Il Volo”, reduci dal primo posto al Festival di Sanremo e ormai un incontenibile successo interna-zionale (17 luglio). La data de “Il Volo” non è l’unico importante evento della rassegna che vanta nomi altrettanto prestigiosi: Francesco Renga con il suo “Tempo Reale Tour” (7 luglio), il rapper Fedez e il suo fortunatissimo “Pop-Hoolista Tour” (11 luglio), Goran Bregovic e la musica balcanica della sua “Wedding and funeral orchestra” (13 luglio), reduce dagli unanimi consensi dell’esibizione al concerto del Primo Maggio a Roma.Tutto il programma su www.marosticasummerfestival.it

MAROSTICA (VI)8 agosto – Lignano SabbiadoroSPANDAU BALLET, IL GRANDE RITORNO IN ITALIASabato 8 agosto 2015 gli spandau ballet, autori di hits come “gold”, “true” e “i’ll fl y for you” porteran-no a lignano il loro tour dei grandi successi.Nati a londra sul fi nire degli anni ’70, sono stati il simbolo del new romantic, ed icone mondiali di un pop raffi nato ed elegante. Dopo 5 concerti sold out a marzo nel nostro paese, tony hadley e compagni tornano in italia: saranno all’arena alpe adria sabato 8 agosto 2015

LIGNANO SABBIADORO

Dal 26 giugno al 17 luglio “GRADO FESTIVAL OSPITI D’AUTORE” – 8° EDIZIONEDal 26 giugno al 17 luglio 2015 4 appuntamenti con la grande musica italiana e internazionale.Ad aprire il calendario il 26 giugno nina zilli che porterá all’isola d’oro il suo “frasi&fumo tour”. Il 29 giugno il primo appuntamento internaziona-le vedrá protagonista la musica dei Dire Straits con il suo fondatore John Illsley e una super band, per rivivere tutti i successi del gruppo.Fiorella Mannoia emozionerá il pubblico il 9 luglio con la sua classe e raffi natezza per una grande festa in musica.Chiuderá il programma l’icona mondiale del genere balkan, Goran Bregovic, con un travolgente concerto il 17 luglio.Grado, Diga Nazario SauroTutti gli appuntamenti avranno inizio alle ore 21.30 - www.gradofestival.it

SGUARDO A NORDEST

30 giugno, stadio Eugnaeo JOVANOTTI TOUR 2015

12 luglio, stadio Eugnaeo VASCO ROSSI IN CONCERTO

30 ottobre, Palafabris DEEP PURPLE

PADOVA

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Teatro La Fenice27 giugno ore 19.00 | 29 giugno ore 15.301, 3 luglio ore 19.00 | 5 luglio ore 17.30

The Rake’s Progress di Igor StravinskijDiego Matheuz • Damiano Michieletto

Ca’ Pesaro8, 10, 11 luglio ore 21.00

L’Eritrea di Francesco CavalliStefano Montanari • Olivier Lexa

Teatro La Fenice, Sale Apollinee9 luglio ore 18.00

Ça iradi Roger Watersvideoproiezione

Teatro La Fenice, Sale Apollinee12 luglio ore 10.00 e ore 14.30

A metà secolo, 1650-1656giornata di studio su Francesco Cavalli

Teatro La Fenice, Sale Apollinee30 giugno ore 20.00Mestre, Centro Culturale Santa Maria delle Grazie1 luglio ore 21.00Ca’ Pesaro2 luglio ore 21.00

In stile da cameraStefano MontanariOrchestra Barocca del Festival

Chiesa di San Salvador14 luglio ore 20.30Murano, Chiesa di San Donato15 luglio ore 20.30

In stile spiritualeStefano MontanariOrchestra Barocca del Festival

Chiesa di San Rocco28 giugno ore 20.00

Mestre, Duomo di San Lorenzo30 giugno ore 21.00

Organo e trombaUlisse Trabacchin • Piergiuseppe Doldi

Teatro La Fenice4 luglio ore 20.00

Armonia del violinoUto Ughi • Claudio ScimoneI Solisti Veneti

Teatro La Fenice, Sale Apollinee11 luglio ore 11.00 e ore 15.00

Maratona contemporanea40 prime assolute di compositori veneziani e francesiEx Novo Ensemble

Teatro La Fenice11 luglio ore 20.00Hôtel Europedi Bernard-Henri Lévyprima rappresentazione assoluta

Teatro La Fenice, Sale Apollinee16 luglio ore 18.00Monica BacelliWeill, Satie, DebussyMonica Bacelli • Claudio Marino Moretti

Teatro La Fenice, Sale Apollinee18 luglio ore 18.00Arpa franceseNabila Chajai

Basilica di San Marco25 luglio ore 20.30La scuola marcianamusiche di Cavalli e GrandiMarco GemmaniI Solisti della Cappella Marciana

Teatro La Fenice, Sale Apollinee26 giugno ore 14.3027 e 28 giugno ore 9.30

Ritorno a Viganòconvegno di studi su Salvatore Viganò

Teatro La Fenice15 luglio ore 20.00Gala internazionaledi danzagiovani talenti diplomati presso le migliori accademie internazionali

Teatro La Fenice17 e 18 luglio ore 20.00Dall’Inferno al Paradisodi Emiliano PellisariNo Gravity Dance Company

Teatro La Fenice25 e 26 luglio ore 20.00Progetto danzae arti visiveSasha Riva • John NeumeierPatrick Eberts e Isaac JulienBundes Jugend Ballett

Cortile di Palazzo Ducale9 luglio ore 21.30Diego MatheuzDonaggio, Verdi, Rossini, StravinskijOrchestra del Teatro La Fenice

Cortile di Palazzo Ducale12 luglio ore 21.30John AxelrodDvorákOrchestra del Teatro La Fenice

Teatro La Fenice, Sale Apollinee7 luglio ore 18.00Orazio SciortinoFauré, Ravel, Debussy, Bizet

Teatro La Fenice, Sale Apollinee14 luglio ore 18.00André GalloDebussy, Poulenc, Dutilleux, Ravel, Di Bari

Teatro La Fenice, Sale Apollinee21 luglio ore 18.00Bassano del Grappa, Chiostro del Museo Civico12 agosto ore 21.00Giulia RossiniChopin, Mendelssohn, Debussy, Liszt

Teatro La Fenice, Sale Apollinee28 luglio ore 18.00Bassano del Grappa, Chiostro del Museo Civico4 agosto ore 21.00Alexander GadjievDebussy, Chopin, Ravel,Prokof’ev, Skrjabin

Chiesa della Pietà29 giugno, 5 luglio ore 20.30I Virtuosi ItalianiAlberto Martini

Basilica dei Frari6 luglio ore 21.00Architetture sonoreDiana D’Alessio • Coro Senior deiPiccoli Cantori Veneziani

Teatro La Fenice, Sale Apollinee8 luglio ore 18.00Un ponte flautisticotra Venezia e l’EuropaEnzo Caroli • Lidia Kawecka

Teatro La Fenice, Sale Apollinee24 luglio ore 18.00Magie flautistichebaroccheGinevra PetrucciMembri del Quartetto Kodály

Teatro La Fenice, Sale Apollinee26 luglio ore 18.00Tromba e AlphornI Virtuosi Veneti

Teatro La Fenice, Sale Apollinee29 luglio ore 18.00Tra barocco e jazzSonig Tchakerian • Pietro Tonolo Orchestra di Padova e del Veneto

Chiesa di San Rocco31 luglio ore 19.00Il morto redivivooratorio di Antonio CaldaraRoberto Zarpellon Orchestra Lorenzo Da Ponte

Teatro La Fenice, Sale Apollinee4 luglio ore 18.00

Canti venezianidi Wolfgang Florey e Riccardo HeldSilvia Regazzo • Ex Novo Ensemble

Mestre, Chiesa di Santa Rita da Cascia6 luglio ore 21.00Il leggio di Wolfango Dalla VecchiaSilvio Celeghin • Francesco ErleSchola S. Rocco di Vicenza

Teatro Fondamenta Nuove18 luglio ore 21.00La fisarmonica oggiLuca Piovesan

Teatro La Fenice, Sale Apollinee22 luglio ore 18.00

L’isola irregolarecompositori contemporanei a VeneziaDuo del Laboratorio Novamusica

Teatro La Fenice, Sale Apollinee23, 25, 30 luglio ore 18.00

Dagli archividell’Istituto per la Musica della Fondazione Cini Carlo Tamponi • Dejan BogdanovicJakub Tchorzewski

Teatro Fondamenta Nuove26 e 27 luglio ore 21.00Mediterranean Voicesvideo-concerto-architettura su 12 identità mediterraneeNeue Vocalsolisten Stuttgart

Cortile di Palazzo Ducale2 luglio ore 21.00Paolo Contein collaborazione con Veneto Jazz

Teatro La Fenice, Sale Apollinee3 luglio ore 17.00Una sera conPino Donaggioconferenza di Roberto Pugliese

Teatro La Fenice6 luglio ore 20.00Peppe BarraTeatro La Fenice8 luglio ore 20.00Keith Jarrett Piano Soloin collaborazione con Veneto Jazz

Teatro La Fenice20 luglio ore 20.00Burt Bacharachin collaborazione con Veneto Jazz

Teatro La Fenice27 luglio ore 20.00Cassandra Wilsonin collaborazione con Veneto Jazz

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Parassiti cutanei: le zeccheIL VETERINARIO A cura del Dottore Andrea Feliciati

Le zecche sono artropodi apparte-nenti alla classe degli aracnidi (la

stessa cui appartengono i ragni). Le zecche del cane appartengono alla famiglia delle Ixodidae e ne esi-stono diversi generi e specie. Sono parassiti esterni degli animali ed occasionalmente dell’uomo che si nutrono del sangue dei loro ospiti , causando debi-litazione e rischio di trasmissione di alcune malat-ti e infetti ve anche gravi: ehrlichiosi e rickett siosi ( trasmesse da Rhipicephalus sanguineus), borreliosi (trasmessa da Ixodes ricinus), babesiosi ( trasmessa da Rhipicephalus sanguineus e Dermacentor reti -culatus). Il ciclo vitale delle zecche è composto da quatt ro fasi di sviluppo (uovo, larva, ninfa e adulto) che necessitano di tre diversi ospiti . Le zecche sono dotate di un lungo rostro, una sorta di arpione che infi ggono nella cute per succhiare il sangue. Il pasto di sangue, durante il quale la zecca rimane sempre att accata all’ospite, può durare giorni (a volte an-che setti mane). Terminato il pasto di sangue, le zecche si staccano dall’ospite e depongono le uova nell’ambiente, in zone con fi tt a vegetazione .Dalla schiusura delle uova emergono le larve che si spo-stano nell’erba alla ricerca di un ospite (di solito un

uccello o un roditore) per compiere il loro primo pasto di sangue; vi restano att accate alcuni giorni poi si lasciano cadere a terra. Dopo che è stato completato il primo pasto inizia la fase di ninfa che rimane inatti va in inverno e ricomincia a muoversi in primavera mett endosi alla ricerca di un ospite (roditore, animale da compagnia, persona). Dopo questo pasto di sangue le zecche si lasciano nuova-mente cadere dall’ospite e passano alla fase adulta. Gli adulti cercano a loro volta un ospite(atti rate dal movimento, dal calore emesso dal corpo e dall’a-nidride carbonica esalata) e la femmina rimane a nutrirsi per 8-12 giorni e si accoppia mentre è ancora att accata al suo ospite; in seguito maschi e femmine di zecca cadono a terra ed i maschi muoiono mentre le femmine depongono le uova. L’infestazione da zecche nella maggioranza dei casi è solo una parassitosi esterna risolvibile con un tratt amento anti parassitario ed in commercio sono presenti molti prodotti (fi alett e spot on, spray, col-lari) in grado di uccidere le zecche presenti e preve-nire l’infestazione, tutt avia il rischio di trasmissione delle malatti e infetti ve elencate precedentemente non deve essere aff att o sott ovalutato.

Presidente del Consiglio dell’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Rovigo e Direttore Sanitario dell’ambulatorio del Rifugio C.I.P.A.

In vacanza con il caneL’ESPERTO Dott.ssa Veronica Ferrarese - Educatrice cinofi la*

Adoro le vacanze perché oltre a riposarmi, mi per-

mett ono di trascorrere più tempo con la mia famiglia e quindi anche con la mia ca-gnolina, che ne è membro a tutti gli eff etti .A volte, purtroppo, è inevitabile non poter portare il cane in vacanza con noi perché ci si reca in posti sovraff ollati o si deve prendere l’aereo o ci si imbatt e in situa-zioni sfavorevoli per il nostro pet, pertanto la vacanza diventerebbe per lui e per noi solo un’agonia. In questo caso vi consiglio di lasciare il vostro amico a 4 zampe da parenti che conosce bene o amici fi dati con cui ha una certa confi denza oppure di portarlo presso una pensione che potete valutare preventi vamente di persona.Se il cane parte con voi è fondamenta-le preparare una borsa anche per lui che contenga il librett o sanitario, i farmaci di emergenza (consultatevi con il vostro ve-terinario per questi ), una ciotola per ac-qua e cibo, i sacchetti per la raccolta delle deiezioni ed alcuni giochi. Per quanto riguarda il tragitt o, la macchina

è sicuramente il mezzo più semplice e co-modo, in ogni caso è importante abituarlo gradualmente e nel rispett o delle norme del codice della strada. Io consiglio sem-pre di farlo viaggiare in trasporti no abi-tuandolo prima a casa e poi in macchina, così diventerà un posto sicuro per il vostro amico peloso dove si senti rà a proprio agio nonostante i cambi di ambiente che lo potranno frastornare e quindi stressare.Personalmente mi piace scegliere luoghi immersi nella natura siano essi al mare, in montagna o al lago, dove il nostro cane può senti rsi libero di diverti rsi insieme a noi, dove possiamo condividere passeg-giate, percorsi da esplorare o spazi verdi che ci permett ano di fare qualche discipli-na sporti va. Nella scelta della vostra vacanza oltre a rispett are il caratt ere del vostro cane è fondamentale rispett are anche gli altri pertanto la regola fondamentale è educa-re il cane affi nché non crei disagio per gli altri e abbia le competenze necessarie per viversi una vacanza…in tutt a serenità!

*Educatrice cinofi la che collabora con il Rifugio Cipa

Questi e tanti altri simpatici musetti li trovate al RIFUGIO C.I.P.A. DI FENIL DEL TURCO (RO), Via Argine Zucca n° 3/E tel. e fax 0425/476835 – mail: [email protected] – sito: www.legadelcanerovigo.com Facebook: facebook.com/legadelcanerovigo – Twitter: twitter@legadelcane – Youtube: rifugiocipatv

ADOTTAMICORA è un

incrocio Pastore Maremmano,

femmina sterilizzata. Va a

passeggio e va d’accordo con

gli altri cani. Adora coccole e grattini! Adatta a chi vuole un cane buono e da tenere in

giardino, che faccia anche un po’ da guardia.

FELIX è un incrocio

Jack Russell Terrier maschio

sterilizzato, taglia piccola. E’

un cane allegro e vivace! Va a passeggio al guinzaglio ed è socievole. E’ adatto a persone dinamiche che vogliono un cane con cui fare attività educative o ludiche.

KUROS è un Rottweiler sterilizzato, taglia

grande. Gli piace molto andare a passeggio al

guinzaglio e passare del tempo con le persone.

Per lui stiamo cercando un adottante dinamico e che abbia esperienza con questa razza.

L’ambiente ideale sarebbe una casa tranquilla in cui vivere sereno e scorrazzare in giardino.

MARK è un meticcio maschio sterilizzato, taglia

medio-piccola. E’ un cagnolino molto simpatico e allegro, sempre felice di passare del tempo con le persone! Va a passeggio al guinzaglio e va d’accordo con gli altri cani. E’ adatto a famiglie con

adolescenti e persone anziane.

PRINCIPE è un meticcio sterilizzato, taglia

media. Esuberante e allegro, adora correre

e andare a passeggio. Adatto a famiglie con adolescenti, e anche con altri cani. Scala le recinzioni quindi per

lui stiamo cercando una famiglia che lo fac-cia vivere in casa con sé per evitare fughe

pericolose per lui e per gli automobilisti.

SANSA è un Segugio Italiano femmina,

sterilizzata, taglia me-dia. E’ una cagnolina

buonissima, molto dolce e dai modi gentili. Va a passeggio al guinzaglio e va d’accordo con gli altri cani. E’ adatta a famiglie anche

con bambini e persone anziane. Scala le recinzioni quindi per lei stiamo cercando una

famiglia che la faccia vivere in casa.

NICK è un Amstaff

maschio steri-lizzato, taglia

media. Va a passeggio al guinzaglio e quando si affeziona si lega

moltissimo. Per lui stiamo cercando una fa-miglia che lo scelga non perché è bellissimo

ma perché conosce la razza e sa gestirla correttamente. Venite a conoscerlo!

RADIO è un incrocio Setter

Inglese maschio, sterilizzato,

taglia media. E’ giovane e

allegro! Va a passeggio al guinzaglio e va d’accordo con gli altri cani. Gli piace scalare le recinzioni quindi per lui stiamo cercando una famiglia composta da persone dinami-

che che lo faccia vivere in casa.

CHICCO è un segugio maschio sterilizzato, taglia media. E’ un cane dolcissimo, buono e coccolone! Ha un carattere d’oro! Va d’accordo con gli altri cani ed è

adatto a tutte le famiglie. Scala le recinzioni quindi per lui stiamo cercando una famiglia

che lo faccia vivere in casa oppure che abbia il giardino delimitato da un muro o un recinzio-

ne alti e si cui non possa trovare appiglio.

TOBIA è un meticcio maschio sterilizzato, taglia media. E’ giovane

ed esuberante! Adora stare in

compagnia delle persone e svolgere attività educative e ludiche.

Va a passeggio al guinzaglio. Per lui stiamo cercando una famiglia composta da adulti che

cerca un nuovo amico allegro e attivo!

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Il 2014 si è chiuso con importanti novità sotto il profi lo normativo. E’ stata infatti in-trodotta una sostanziale modifi ca della nor-mativa vigente in materia di separazione e divorzio, con l’inserimento di due diverse procedure del tutto nuove ed alternative rispetto ai procedimenti di separazione e divorzio che si svolgono avanti l’Autorità Giudiziaria: la convenzione di negoziazione assistita e il procedimento davanti all’Uffi -ciale di Stato Civile. Grazie alle novità in-trodotte dalla Legge n. 162 del 10.11.2014, che ha convertito, con modifi che, il decreto legge n. 132 del 12.09.2014, oggi coloro che si trovano nella necessità di separarsi,divorziare o di modifi care le condizioni di una precedente separazione o divorzio hanno la possibilità di scegliere tra le due nuove procedure, oltre a quelle già cono-sciute che si svolgono con ricorso al Tribu-nale.

“LA CONVENZIONE DI NEGOZIAZIONE ASSISTITA”I coniugi, assistiti ciascuno da un avvocato, possono accordarsi di cooperare in buona fede e con lealtà per risolvere in via ami-chevole la controversia che li interessa (se-parazione, divorzio o modifi ca delle prece-denti condizioni di separazionee divorzio) tramite l’assistenza dei propri le-gali. Questo accordo, che prende il nome di “convenzione assistita”, oltre ad essere re-datto per iscritto, deve stabilire un termine entro il quale i due coniugi cercheranno di trovare l’accordo, termine che deve essere compreso tra 1 e tre mesi (prorogabile di un altro mese). Appare chiaro che l’impe-gno maggiore per i coniugi assistiti dai loro legali sarà quello di cercare (contutti i mezzi possibili, non esclusa la media-zione familiare) di raggiungere condizioni condivise di regolamentazione della propria crisi coniugale.Quando non vi sono fi gli minori che cosa accade?Nel caso non vi siano fi gli minori o fi gli maggiorenni incapaci o portatori di grave handicap, l’accordo che i coniugi hanno sottoscritto verrà trasmesso dai loro avvo-cati al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale competente, il quale - se non ravvisa irregolarità - comunicherà il proprio “nullaosta”; diversamente comunicherà il diniego al “nullaosta”. Sarà onere degli avvocati trasmettere, entro i successivi 10 giorni dalla comunicazione del “nullaosta”, copia autentica dell’accordo all’Uffi - ciale dello Stato Civile del Comune in cui il matri-monio fu iscritto o trascritto.

SE VI SONO FIGLI MINORI CHE COSA ACCADE?Quando i coniugi che hanno scelto di far ricorso alla procedura di negoziazione assi-stita hanno fi gli minori, o fi gli maggiorenni incapaci o portatoridi un grave handicap, oppure maggioren-

ni economicamente non autosuffi cienti, l’accordo che hanno sottoscritto verrà tra-smesso, sempre dai loro avvocati entro 10 giorni, al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale competente, il quale lo autorizzerà se lo riterrà conforme all’inte-resse dei fi gli; diversamente lo trasmetterà al Presidente del Tribunale che fi sserà, en-tro i successivi trenta giorni, l’udienza per la comparizione delle parti avanti a sé per discutere il caso.Quali effetti produce l’accordo rag-giunto con questa procedura?L’accordo raggiunto grazie alla “negozia-zione assistita” produce gli stessi effetti dei corrispondenti provvedimenti giudiziali che defi niscono in Tribunale una separazione personale, un divorzio o la modifi ca delle condizioni di separazione o di divorzio (sen-tenza od omologa). Quale è il ruolo degli avvocati nella procedura di negoziazione?L’assistenza dell’avvocato nella procedura di negoziazione assistita costituisce per i coniugi, che ne sono i diretti protagonisti, garanzia della più ampia tutela dei propri diritti - nel contemperamento con quelli dell’altro coniuge - e soprattutto dei diritti dei fi gli. Le nuove norme introducono nu-merosi obblighi per gli avvocati impegnati in questa procedura: in particolare ricordia-mo quello di informare i coniugi sulla possi-bilità di far ricorso alla mediazione familiare e dell’importanza per ciascun fi glio minore di trascorrere tempi adeguati con ognuno dei genitori.Cosa accade se all’esito della proce-dura di negoziazione non si raggiunge un accordo?In questo caso, i coniugi saranno costretti a rivolgersi all’Autorità Giudiziaria.

“IL PROCEDIMENTO DAVANTI ALL’UFFICIALE DI STATO CIVILE”. Quando due coniugi che intendono sepa-rarsi o divorziare (o modifi care le condizioni di separazione o di divorzio precedente-mente assunte) hanno trovato tra loro un accordo, possono far le nuove procedure di separazione e divorzio alternative ai proce-dimenti avanti l’autorità giudiziaria ricorso

Le nuove procedure di separazione e divorzio alternative ai procedimenti avanti l’autorità giudiziaria

 

CRISTINA VETTORELLO -avvocato del Foro di Rovigo-socio AIAFDAMIANA STOCCO -avvocato del Foro di Rovigo-referente della Sezione

AIAF di Rovigo-componente del direttivo regionale e nazionale AIAF

www.aiaf-avvocati.it

al procedimento davanti all’Uffi ciale dello Stato Civile del Comune in cui risiede uno di loro o nel quale è iscritto o trascritto l’atto di matrimonio. L’uffi ciale dello Stato Civile riceve da ciascuna delle parti la dichiarazio-ne della volontà delle stesse di separarsi, divorziare o modifi care le condizioni di se-parazione o divorzio alle condizioni stabilite nell’accordo.Vi sono dei limiti nel far ricorso a que-sta procedura?Tale procedura può essere attivata solo da coloro che non hanno fi gli minorenni, in-capaci o portatori di handicap gravi o non autosuffi cienti economicamente. Inoltre si badi bene che l’accordo non può prevede-re patti di trasferimento patrimoniale (es. cessione di quote di immobili, o cessione di somme di denaro, assegno di mantenimen-to, uso della casa coniugale, etc.).Come si svolge questa procedura?Successivamente alla presentazione del-le dichiarazioni di volontà di cui sopra, in caso di separazione o divorzio, l’Uffi ciale di Stato Civile inviterà i coniugi a presentarsi davanti a lui non prima di 30 giorni dal ri-cevimento delle dichiarazioni. Se nel giorno fi ssato i coniugi si presenteranno e confer-meranno l’accordo raggiunto, l’Uffi ciale di Stato Civile lo annoterà a margine dell’atto di matrimonio e di nascita di entrambi i co-niugi e ne darà comunicazione in Anagrafe per i conseguenti aggiornamenti degli ar-chivi dello Stato Civile. L’accordo produrrà

gli stessi effetti dei provvedimenti giudiziali di separazione o divorzio, senza necessità di rivolgersi al Tribunale. In caso di sepa-razione, la data da cui decorrerà il termi-ne di durata per poter chiedere il divorzio, (tre anni) sarà quella in cui i coniugi hanno dichiarato all’uffi ciale di Stato Civile di vo-lersi separare o di voler divorziare, e non il successivo giorno di conferma. Se uno o entrambi i coniugi non compariranno nel giorno fi ssato, tale comportamento equi-varrà alla mancata conferma dell’accordo. In caso di accordo per la “modifi ca delle condizioni di separazione o modifi ca delle condizioni di divorzio”, lo stesso è compilato e sottoscritto immediatamente dopo il rice-vimento delle dichiarazionida parte dei coniugi personalmente, senza bisogno di una successiva comparizione, e viene trascritto nei registri dell’anagrafe. Anche questo accordo produrrà gli stessi effetti del provvedimento giudiziale di mo-difi ca delle condizioni, senza necessità di rivolgersi al Tribunale. E’ necessaria l’assistenza dell’avvoca-to in questa procedura davanti all’Uffi ciale di Stato Civile?La nuova normativa prevede che le parti possano (ma non debbano) farsi assistere da un avvocato nel momento in cui l’Uffi ciale di Stato Civile riceve le dichiarazio-ni da ciascuna delle parti della volontà di separarsi, divorziare o modifi care le condi-zioni. L’assistenza di un avvocato potrebbe essere molto opportuna durante le even-tuali trattative tra i coniugi per giungere a defi nire i contenuti dell’accordo, soprattutto per avere esatta conoscenza di tutte le con-seguenze giuridiche connesse allo stato di separato o di divorziato; si pensi alle que-stioni riguardanti eventuali rinunce al man-tenimento, o all’assegnazione della casa, alle questioni legate al diritto successorio, a tutte le questioni patrimoniali che non pos-sono essere contenute dall’accordo. Sepa-rarsi o divorziare o modifi care le condizio-ni, con le nuove procedure, senza un’esatta e completa conoscenza delle conseguenze giuridiche collegate alle scelte effettuate, potrebbe complicare anziché risolvere i rapporti tra coniugi separati o divorziati.

 

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DIRITTO TURISTICO DIRITTO PRIVATO

Il Trust è un istituto giuridico che nasce in Inghilterra nel XIII secolo. A seguito della convenzione dell’Aia (1985), in Italia viene applicato a partire dal 1992.

Trust signifi ca “fi ducia”; in altri termini affi damento di un bene con determinazione delle fi nalità. Con esso il disponente (c.d. settlor) trasferisce un bene/diritto ad un altro soggetto (c.d. trustee), che ha l’obbligo di detenere il bene o esercitare il diritto a favore di un terzo (bene-fi ciario). Gli effetti giuridici derivanti dall’istituzione del trust sono la segregazione del patrimonio (il disponente non è più proprietario del bene), lo spossessamento dei beni (il disponente perde ogni contatto giuridico con il bene) e l’assunzione da parte del trustee di obblighi nei confronti del benefi ciario. Diversi possono essere gli usi del trust: l’ottimizzazione della disciplina fi scale, il trasfe-rimento di beni, la creazione di fondi speciali per persone non autosuffi cienti, la costituzione di usufrutto con durata superiore a 99 anni, la protezione di patrimoni, etc.

Lo scopo del trust deve essere quello di perseguire interessi e/o scopi meritevoli di tutela giuridica. Esso non può essere utilizzato per eludere la protezione di minori/

incapaci; gli effetti personali e patrimoniali derivanti dal matrimonio; i testamenti e la devoluzione di beni succes-sori; il trasferimento di proprietà e garanzie reali; la pro-tezione di creditori in casi di insolubilità; la protezione di terzi che agiscono in buona fede. La convenzione dell’Aia riconosce in Italia i trusts disciplinati da una legge stra-niera. La legge regolatrice è quella scelta dal disponente (settlor); deve essere espressa o desumibile dall’atto o da altre circostanze. E’ anche possibile mescolare discipli-ne giuridiche di diversi paesi (c.d. depecage).

In Italia le norme di riferimento sono l’art.16 delle preleggi, l’art. 1322 (anatomia contrattuale) e l’art. 2740 (responsabilità patrimoniale) del codice civile.

AVV. PASCALE DE FALCOChe cosa è il Trust

Avvocato Pascale De Falco giurista d’impresa esperto di Trust e di legislazione anti trustI studio: Santa Maria di Sala (VE) – v. Cavin di Sala 55/D - II studio: Camponogara (VE) – v. Giacomo Matt eotti 41/1

tel 0415760195 fax 041.5768342 - Mail: [email protected]

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de falco ok

Il nuovo divorzio all’italianaDIRITTO MATRIMONIALE

AVV. MAURO ZANDOLIN - STUDIO LEGALE BEGOZZO-ZANDOLIN

zandolin begozzo ok

Non si può non parlare della nuova legge sul divor-zio “breve”, novità normativa da tanto tempo attesa, con entrata in vigore il 26 maggio (l.

n. 55/2015). Da questa data, dunque, dire defi niti-vamente “addio” al coniuge dal quale ci si è separati, sarà molto più facile e veloce. Con la modifi ca dell’art. 3 della l. n. 898/1970, in luogo dei tre anni prima previ-sti per la cessazione o scioglimento degli effetti civili del matrimonio (così si chiama “tecnicamente” il divorzio), ora, in caso di separazione giudiziale, basterà 1 anno per porre fi ne al matrimonio. Il termine decorre sempre dalla comparsa dei coniugi innanzi al presidente del tribunale nella procedura di separazione personale.

Rimane fermo, inoltre, il requisito della mancata interruzione: la separazione dovrà essersi “protratta inin-terrottamente” e l’eventuale sospensione dovrà essere eccepita dalla parte convenuta.

Il termine di un anno si riduce, ulteriormente, a sei mesi, secondo il nuovo testo dell’art. 3 lett. b), n. 2 della l. n. 898/1970, nelle separazioni consensuali.

Ciò avverrà indipendentemente dalla presenza o meno di fi gli e anche se le separazioni erano nate inizial-

mente come contenziose. L’art. 2 della l. n. 55/2015 aggiunge un comma all’art. 191 c.c. andando così ad anticipare il momento dello scioglimento della comunio-ne tra i coniugi. Finora previsto con il passaggio in giudi-cato della sentenza di separazione, lo scioglimento infatti avverrà nel momento in cui “il presidente del tribunale autorizza i coniugi a vivere separati” (all’udienza di com-parizione, per le separazioni giudiziali), ovvero “alla data di sottoscrizione del processo verbale di separazione con-sensuale dei coniugi dinanzi al presidente, purché omo-logato” (per le consensuali). L’ordinanza, inoltre, con la quale i coniugi vengono autorizzati a vivere separati deve essere inviata all’uffi ciale dello stato civile ai fi ni dell’an-notazione dello scioglimento della comunione dei beni sull’atto di matrimonio. Altro punto cardine della riforma è l’applicazione dei nuovi termini per la domanda di di-vorzio e lo scioglimento della comunione legale, anche ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della l. n. 55/2015. Pertanto, le regole saranno valide anche per le separazioni personali pendenti al 26 maggio.

Studio legale Begozzo-Zandolin - via Cavour 2 Este tel. e fax 0429.603807 email: [email protected]

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trevisan

La Ricostruzione degli incidenti stradali in VenetoDIRITTO STRADALE

STUDIO TREVISAN DI TREVISAN SUSANNA

Il Team dello Studio Trevisan è lieto di annunciare la partener-ship con i migliori specialisti a livello nazio-nale per l’analisi degli incidenti stradali con l’uso dei

più accreditati soft-house: Pro-impact e P.C. crash.La meccanica del sinistro stradale deve necessaria-

mente includere una numerosa serie di fattori che con-tribuiscono al verifi carsi dell’evento. Tali fattori, i quali possono essere di varia natura includono ad esempio il campo di visibilità del con-ducente del veicolo, ovvero la distanza di avvistamento con altri veicoli o altri oggetti, la velocità, l’accelerazione o de-celerazione, fattori ambientali, etc. Non di minore importanza è il fattore relativo al lasso di tempo che intercorre dal mo-mento in cui il conducente del veicolo percepisce un po-tenziale pericolo…prende una decisione a tale riguardo e reagisce ponendo in essere una manovra evasiva e/o una frenata di emergenza, tale lasso di tempo è meglio conosciuto come Tempo psicotecnico di percezione e re-azione. Tutti questi fattori vengono analizzati dai Nostri esperti e contribuiscono alla serie degli eventi che incidono

nel verifi carsi dell’incidente stradale per cui vanno corret-tamente considerati durante l’analisi della ricostruzione meccanica e cinematica dei fatti. Un particolare riguardo viene rivolto alla ricostruzione grafi ca in scala del luogo e delle fasi ante ante e post-urto con l’applicazione di un software dedicato alla ricostruzione tridimensionale dell’evento. Lo Studio Trevisan è in grado di sviluppare

un modello di valutazione delle energie sviluppatesi nell’incidente che consiste in un’ indagine di tipo meccanico delle deformazioni subite dai veicoli coinvolti, per arrivare a determinare, attraverso le forze d’urto che si sprigionano, la probabile sollecitazione sugli occupanti dei veicoli. Il Team dello Studio Trevisan

esprime entusiasmo per questa nuova ed importante par-tenership, che potrà contribuire al successo reciproco ed alla crescita professionale necessaria per poter fornire agli utenti del Veneto il miglior stand di tecnologie ed esperti all’avanguardia.

Studio Trevisan di Trevisan Susanna. Recupero Danni - Infortunisti ca Stradale Este (PD) - Tel:0429603778 - Via Atheste, 44/F - [email protected]

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Il Regolamento CE n. 261/2004 istituisce regole comuni in materia di compensazione e assistenza ai passeggeri in caso di negato imbarco, di cancellazione

del volo o di ritardo prolungato. Detta tutela si applica ai voli in partenza da un aeroporto comunitario e ai voli in partenza da un aeroporto situato in un Paese non co-munitario ma con destinazione un aeroporto comunitario (sempre che la compagnia aerea sia comunitaria e salvo che non siano già stati erogati i benefi ci di legge locali). In particolare, qualora si verifi chi la cancellazione del volo il passeggero ha diritto, entro 7 giorni, al rimborso pieno del prezzo del biglietto per la parte di viaggio non effet-tuata oppure, in alternativa, all’imbarco il prima possibile (art. 8). La tutela del passeggero si estende poi al diritto all’assistenza (tra cui pasti e bevande, diritto a effettuare due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o e-mail). Nei casi in cui, invece, il volo alternativo sia rinvia-to di almeno un giorno il passeggero ha diritto anche alla sistemazione in albergo e il trasferimento tra l’aeroporto e il luogo di sistemazione e viceversa. La cancellazione del volo dà diritto, inoltre, alla compensazione pecuniaria che si estenda da un minimo di 250 euro a un massimo

I diritti del passeggero

Studio Legale avv. Tommaso Rossi, via I° Maggio n. 3, Rosolina (RO)tel. e fax 0426.340007 - e-mail: [email protected]

AVV. TOMMASO ROSSIdi 600 euro (in base alla tratta e alla distanza percorsa, art. 7). Le eccezioni che comportano il venir meno della compensazione sono contenute tassativamente nell’art. 5 e si verifi cano qualora la compagnia aerea possa provare che la cancellazione del volo sia stata causata da circostanze eccezionali, ovvero che il passeggero sia stato informato con almeno due settimane di preavviso, oppure in altre particolari circostanze. Nei casi, invece, in cui il volo sia ritardato rispetto all’orario di partenza previsto di almeno due ore (art. 6), il passeggero ha diritto - a titolo gratuito - a pasti e bevande in congrua relazione alla durata dell’attesa e all’effettuazione di due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o e-mail. In alcuni casi di ritardo prolungato, anche ad una adeguata sistemazione in albergo e al trasferimento dall’aeroporto al luogo di sistemazione. In ogni caso, se il ritardo del volo è di almeno cinque ore, il passeggero ha il diritto di rinunciare al volo senza dover pagare pe-nali e di ottenere il rimborso del prezzo del biglietto per la parte del viaggio non effettuata.

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rossi ok

Ne l mio precedente intervento ho evidenziato che la giu-risprudenza, dopo lungo dibattito, ha sancito la natura contrattuale della responsabilità della struttura sanitaria

e del medico ospedaliero che ha concretamente posto in es-sere la condotta colposa cosicché sul paziente che agisce nei loro confronti grava l’onere di provare l’esistenza del contratto di prestazione d’opera intellettuale e l’insorgenza o l’aggra-vamento della patologia indicando le inadempienze loro imputabili. Sulla struttura sanitaria e sul medico ospedaliero incombe invece una presunzione di colpa superabile solo con la dimostrazione dell’esatto adempimento della prestazione o con la prova che l’eventuale inesatto adempimento non è a loro imputabile o comunque non è stato la causa del de-terminante del danno. In tal caso, il termine di prescrizione per ottenere il risarcimento del danno è di dieci anni. Tale era lo stato dell’arte fi no a quando è entrato in vigore il decreto legge n. 158/2012 convertito con modifi cazione nella legge n. 189/212 più nota come “legge Balduzzi” che ha mes-so in discussione un orientamento che fi no a quel momento sembrava granitico e consolidato. L’art. 3 primo comma della legge suddetta stabilisce infatti che l’esercente la professione sanitaria (si noti la superfi cialità della norma che neppure si preoccupa di distinguere tra medico ospedaliero e medico

La responsabilità medica – la legge BalduzziDIRITTO SANITARIO

esercente la libera professione) che nello svolgimento della propria attività si attiene a linee guida e buone pratiche accre-ditate dalla comunità scientifi ca, non risponde penalmente per colpa lieve mentre resta comunque fermo l’obbligo di risarci-mento del danno di cui all’art. 2043 codice civile derivante cioè da responsabilità extracontrattuale. L’esplicito riferimento all’art. 2043 cod. civ. ha stravolto ogni precedente certezza ed ha indotto alcuni Tribunali a ritenere, con un interpretazione letterale della norma che, ferma la responsabilità contrattuale della struttura sanitaria, che è fuori discussione, il legislatore abbia volutamente inteso qualifi care la responsabilità del me-dico come extracontrattuale con lo specifi co proposito di sop-piantare l’elaborazione giurisprudenziale fi no a quel momento consolidata. Tale interpretazione determina evidentemente un aggravamento dell’onere probatorio del paziente il quale dovrebbe dimostrare oltre al fatto e al danno, la responsabilità del medico sotto il profi lo soggettivo ed oggettivo, oltretutto avendo a disposizione il termine di cinque e non di dieci anni per far valere il suo diritto al risarcimento.

Il medico convenuto in giudizio, invece, potrebbe più age-volmente difendersi limitandosi a negare ogni responsabilità non operando più a suo carico la presunzione di colpa per inadempimento contrattuale. Il fondamento di tale opinione

poggia sulla presunzione di consapevolezza in base al quale si deve ritenere che quando il legislatore fa riferimento ad una norma o a un principio, sia a perfetta conoscenza del suo signifi cato cosicché, venendo al caso di specie, la menzione dell’art. 2043 cod. civ non potrebbe essere considerata una mera svista, ma starebbe ad indicare la precisa volontà di sancire la natura extracontrattuale della responsabilità del me-dico. Il ragionamento non appare condivisibile perché spesso il legislatore non è affatto consapevole dell’esatto signifi cato dei termini giuridici che utilizza, sia perché sovente ne fa un uso improprio o impreciso, sia perché la qualità delle leggi è alquanto scaduta anche dal punto di vista grammaticale e della sintassi il che può generare, come nel caso che qui interessa, problemi interpretativi di non poco conto. Il fatto che la norma non sia chiara è provato dal contrasto giurispru-denziale che si è venuto a creare ed infatti si è formato un diverso indirizzo (che sembra essere ormai prevalente perché condiviso dalla Corte di Cassazione) il quale, ribadendo quello consolidatosi fi no all’avvento della legge Balduzzi, ha affer-mato che il richiamo all’art. 2043 è stato semplicemente un riferimento atecnico volto semplicemente a statuire l’obbligo di risarcimento del danno anche in ipotesi di colpa lieve, senza prendere alcuna posizione sulla qualifi cazione giuri-

Avv. Carmelo Sergi

Avv. Carmelo Sergi - via Umberto I n. 50 - 45100 - ROVIGO - tel. 0425460463 - fax 0425464763 - mail: [email protected]

dica della natura della responsabilità medica. Purtroppo, una questione che era ormai pacifi ca, è stata nuovamente messa in discussione e complicata oltremodo da un avventato, inop-portuno e maldestro intervento legislativo. La scarsa precisione e la superfi cialità della norma appare ancora più evidente se si considera che l’art. 3 della legge Balduzzi contiene un ge-nerico riferimento all’esercente la professione sanitaria senza distinguere tra medico ospedaliero e medico esercente la libera professione. La norma, invece, è applicabile solo al medico ospedaliero poiché quando un paziente si rivolge a un libero professionista, conclude un contratto d’opera professionale di talchè l’applicabilità dell’art, 2043 cod, civ. è radicalmente esclusa. E’ perciò auspicabile una modifi ca della legge che chia-risca i termini della questione al fi ne di non vanifi care 15 anni di elaborazione dottrinaria e giurisprudenziale che avevano con-dotto ad una univoca conclusione. In attesa che la questione sia defi nitivamente risolta, il paziente vittima di fatti di cd. “mala-sanità” potrà comunque utilmente agire contro la sola struttura ospedaliera indiscutibilmente tenuta al risarcimento del danno, qualora provato, a titolo di responsabilità contrattuale con ogni conseguente vantaggio sotto il profi lo probatorio.

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La morte improvvisa di un proprio caro è sempre un evento che lascia un vuoto e apre un dramma insosteni-bile dal punto di vista psicologico e a volte anche econo-

mico. La legge riconosce ai prossimi congiunti di una vittima di omicidio colposo (incidente stradale, sul lavoro o malasa-nità), il diritto ad ottenere il risarcimento dei danni subiti. Il risarcimento del danno non corrisponde, come spesso si ritiene, ad una divisione tra gli eredi di una somma astratta-mente corrispondente al valore della vita persa, ma ad “una moltiplicazione di risarcimenti per quanti sono i parenti” an-che se non sono eredi. Ad esempio, il risarcimento di un fratello o di un genitore della vittima non diminuisce in alcun modo il risarcimento del coniuge o dei fi gli poiché ogni singolo parente ha diritto a ricevere il ristoro del proprio dolore per la perdita subita senza che venga intaccato quel-lo di un altro congiunto. Il risarcimento deve comprendere sia il Danno non patrimoniale (danno morale, danno alla salute etc.) sia il Danno patrimoniale (spese funerarie e perdita delle utilità economiche che il defunto destinava alla famiglia). Per la quantifi cazione del risarcimento del danno morale da morte viene prevalentemente applicata la sotto riportata Tabella adottata dal Tribunale di Milano:

A favore di ciascun genitore per morte di un fi glio e viceversa da 164.000 euro a 328.000 euro

A favore del coniuge (non-separato) o del convivente da 164.000 euro a 328.000 euro

A favore di ciascun fratello per morte di un fratello da 23.750 euro a 142.400 euro

A favore di ciascun nonno per morte di un nipote da 23.750 euro a 142.400 euro

La quantifi cazione economica del risarcimento viene proporzionata tenendo in considerazione i criteri correttivi: età (della vittima e del parente), convivenza (della vittima con il parente) ed esistenza in vita di altri familiari dello stesso grado di parentela della vittima. Il risarcimento può subire una diminuzione percentuale per eventuale concorso di colpa della vittima. Per quanto riguarda la prescrizione del diritto al risarcimento del danno, la richiesta va invia-ta per la prima volta entro il termine massimo di 14 anni (o 20 anni in caso di omicidio colposo aggravato da guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti), salvo il caso di sentenza penale passata in giudicato.

Risarcimento del danno da morteDIRITTO DELLA CIRCOLAZIONE STRADALE

Avv. Giovanni Fiaccabrino - Tel. 049/8713351 – giovanni.fi accabrino@studiofi accabrino.itPiazzett a della Garzeria, 8 – Padova

AVV. GIOVANNI FIACCABRINO

La crisi di questi anni ha portato un incremento delle procedure concorsuali (fallimenti, concordati pre-ventivi, liquidazioni coatte). I dipendenti delle aziende interessate debbono così

fare i conti, oltre che con la perdita dell’occupazione, con il diffi cile percorso di recupero dei propri crediti. Lo stato di insolvenza della datrice di lavoro, si manifesta spesso nel mancato versamento delle retribuzioni e del-le altre spettanze.

Si potrà allora procedere al recupero dei crediti at-traverso azioni giudiziarie: normalmente ingiunzioni di pagamento ottenute dal Tribunale, cui seguiranno atti esecutivi (pignoramenti).

Una volta intervenuto il fallimento tuttavia, i credi-tori non potranno più proseguire con azioni individuali e l’unica strada, anche per i lavoratori, sarà quella di insinuarsi nella procedura.

Qui, in deroga al generale principio della par con-dicio creditorum, ovvero quello secondo cui i creditori hanno tutti uguale diritto ad essere soddisfatti sui beni del debitore, i lavoratori godranno comunque di una po-

sizione di favore: l’art. 2751 bis c.c. infatti, riconosce loro un privilegio generale sui beni mobili del fallito, per i crediti relativi alle retribuzioni e indennità di cessazio-ne del rapporto di lavoro, a titolo di danni per mancata corresponsione dei contributi obbligatori ed a titolo di risarcimento del danno derivato da licenziamento ineffi -cace, nullo o annullabile.

Qualora non fosse possibile recuperare i propri cre-diti dal fallimento, il lavoratore potrà comunque ottene-re il TFR e le ultime tre mensilità, dal Fondo di Garanzia istituito presso l’INPS, presentando apposita domanda all’Ente, corredata della documentazione richiesta. Va tuttavia precisato che, mentre il fondo provvederà all’integrale pagamento del TFR, l’importo riconosciuto a titolo di retribuzioni dell’ultimo trimestre, sarà limitato ad una somma pari al triplo della misura massima del trattamento straordinario di integrazione salariale al netto delle ritenute previdenziali ed assistenziali.

Tutele per i lavoratori in caso di insolvenza del datore di lavoro

DIRITTO DEL LAVORO

Studio Legale avv. Marti na Rocchio – avv. Gianluca Simeoni - Via B. Arnaldo da Limena n. 10 – 35010 Limena (PD) Tel. 049.5390473 Fax 049.5390472 [email protected] - www.studiorocchiosimeoni.com

simeoni ok

AVV. GIANLUCA SIMEONI

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fi accabrino ok

Maltarello ok franceschettiSTUDIO COMMERCIALISTA

Di modello precompilato si parla da oltre un decennio. L’idea di fondo potrebbe essere condivisibile, se non fosse che si innesta in un sistema fi scale ormai compli-

catissimo. Da quest’anno nel sito dell’Agenzia delle Entrate, previo ottenimento di un PIN, è disponibile il modello 730 precompilato per i lavoratori dipendenti e i pensionati che hanno presentato l’anno precedente il modello 730/Unico e, inoltre, hanno ricevuto dal sostituto d’imposta la certifi ca-zione unica contenente i redditi percepiti nell’anno 2014.

Le informazioni già presenti nel modello 730 precom-pilato sostanzialmente sono poche e a volte imprecise, al-cune giungono dal catasto edilizio, altre ancora sono state trasmesse all’amministrazione fi nanziaria da banche (inte-ressi passivi su mutui), assicurazioni (premi assicurazioni vita-infortuni) ed enti previdenziali (contributi e previdenza complementare). Dunque in questa prima fase sperimentale del modello 730 precompilato vengono esclusi numerosi altri dati rilevanti, primi fra tutti quelli sulle spese mediche, interventi di ristrutturazione e risparmio energetico e altri oneri detraibili e deducibili, i quali dovranno essere inseriti manualmente modifi cando il prospetto predisposto automa-ticamente dall’Agenzia. In sintesi l’unico dato che con una

730 precompilato: possibilità e perplessità

Studio Commercialista dott . Sergio Franceschetti – Viale Venezia n. 11 – 35026 Conselve (PD) Tel. 049.5385120 Fax. 049.9514826 - dott .sergio@studiofranceschetti .com

DOTT. SERGIO FRANCESCHETTIcerta probabilità rimarrà invariato è quello del reddito di lavoro dipendente/assimilato o del reddito di pensione, mentre tutte le altre informazioni presenti nel modello 730 precompilato sono suscettibili di variazioni e/o integrazio-ni, basti pensare alla ripartizione dei familiari a carico, alla gestione degli immobili (locazioni, cedolare secca), nonché per l’appunto il complicato panorama degli oneri deducibili e detraibili. In generale, però, questo sistema e le sue dif-fi coltà oggettive impongono di controllare con accuratezza i dati inseriti ed è per questo che molti contribuenti si rivol-gono ad un professionista abilitato o ad un Caf che dovrà rilasciare il visto di conformità sui dati dichiarati nel modello 730 e ne è responsabile del contenuto. Questo vale in tutte le circostanze in cui l’errore non sia da attribuire a dolo o colpa grave del contribuente. Inoltre, i controlli svolti dall’Agenzia delle Entrate sui documenti che attestano le spese indicate nella dichiarazione saranno effettuati tramite il professionista o Caf che ha apposto il visto di conformità e, in aggiunta, non verrà eseguito il controllo preventivo sui rimborsi d’imposta superiori a 4.000 euro.

Hai delle domande inerenti a questo argomento?scrivi a [email protected]

DIRITTO MATRIMONIALE

Con la legge 6 maggio 2015 n. 55, entrata in vigore lo scorso 26 maggio, si dice addio ad una normativa vec-chia di quarant’anni. Un passo a dir poco doveroso, che

consente al nostro Paese di adeguarsi alle normative esistenti all’estero, ma soprattutto di rispondere alle esigenze di una società che nel corso del tempo si è totalmente trasformata. La nuova legge, che ha valenza anche per i procedimenti pen-denti, introduce numerose novità. Innanzitutto, fi no da oggi, lo scioglimento o meglio la cessazione degli effetti civili del matri-monio potevano essere chiesti da uno dei coniugi non prima di tre anni dalla separazione. Con il “divorzio breve” il termine scende a dodici mesi per la separazione giudiziale ed a sei mesi per quella consensuale, indipendentemente dalla presenza o meno di fi gli. La nuova tempistica risulta valida anche nel caso in cui le separazioni, iniziate come contenzio-se, diventino poi consensuali. Il termine per calcolare la durata della separazione decorre dalla comparsa dei coniugi davanti al Presidente del tribunale nella procedura di separazione per-sonale. Inoltre, nel caso della separazione consensuale, i co-niugi potranno anche evitare di comparire dinanzi al Tribunale, preferendo la negoziazione assistita, e dunque sottoscrivendo un accordo redatto dal medesimo avvocato per entrambe le

Divorzio breve: come diventa più facile dirsi addio

Studio Legale Avvocato Lorenzo Maltarello - Piazzett a Pescheria n.14 – 45011 ADRIA (Rovigo) Tel. 042 621 382 - PEC: lorenzo.maltarello@rovigoavvocati .it

AVV. LORENZO MALTARELLOparti, ovvero presentarsi al Comune per il cosiddetto “divorzio fai da te”, a condizione che non vi siano fi gli minori o, mag-giorenni non economicamente autosuffi cienti ovvero ancora portatori di grave handicap da tutelare. Altra novità, riguarda la comunione dei beni, la quale si scioglierà, ai sensi dell’art. 2 della legge 55/2015, nel caso di giudiziale, al momento in cui il Presidente del Tribunale autorizza i coniugi a vivere separati, ovvero, per la separazione consensuale, alla data di sottoscrizione del processo verbale di separazione dei coniugi dinanzi al Presidente, purché omologato. L’ordinanza con la quale i coniugi sono autorizzati a vivere separati viene comu-nicata all’Uffi ciale dello Stato Civile del comune competente ai fi ni dell’annotazione dello scioglimento della comunione. Se si volesse muovere una critica a tale normativa, potreb-be dirsi che, in vista della radicale diminuzione dei tempi, il passaggio obbligatorio attraverso la “separazione” sembra quasi superfl uo, data l’originaria funzione di rifl essione per i coniugi, che nell’arco dei tre anni avrebbero avuto il tempo di meditare sul passo decisivo ed irreversibile che si stava per compiere.

Hai delle domande inerenti a questo argomento?scrivi a [email protected]

xDIRITTO DEL LAVORO

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Studio legale Violato – Avv. Cristi ano Violato e Avv. Federico Soatti n - via Germania n. 7 - Vigonza 35010 (PD)tel. 049.9802478 – fax. 178.4415820 - e-mail: [email protected]

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AVV. CRISTIANO VIOLATO e AVV. FEDERICO SOATTIN

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L’EditorialeL’Editoriale

La qualità delle azioni di ascolto, sostegno, supporto alle persone è un tema che, non solo recentemen-te, riscuote molto interesse da parte di chi pensa di

voler intraprendere un percorso per migliorare il proprio benessere, gestire una situazione di disagio o lavorare sulla propria individualità. A tale proposito è bene spie-gare la specifi cità della professione di psicologo, le sue peculiarità e alcune norme che la defi niscono.

La professione psicologica è regolamentata in quanto professione sanitaria. Questo non signifi ca che l’attività dello psicologo è legata alla malattia, oppure che recarsi dallo psicologo voglia dire “stare male” o “avere problemi”. Professione sanitaria indica il fatto che l’accesso è basato su regole ben precise, defi nite a livello ministeriale, e che alle persone viene garantita la formazione di ciascuno psicologo e la deontologia del loro agire. Una professione sanitaria si lega al concetto di salute, oggi defi nito come “completo stato di benes-sere psicofi sico”, dunque opera su uno spettro ampio di situazioni che, molto spesso, non hanno a che fare con la malattia.

Caratteristica dei professionisti in ambito sanitario è quella di afferire ad ordini professionali che tra i loro compiti hanno quello di garantire l’eticità, la scientifi -cità e il rispetto per le persone e le loro specifi ità indi-viduali del loro agire professionale. Questa funzione è prerogativa obbligatoria soltanto degli ordini, che sono enti pubblici, e non di società scientifi che o professio-nali. Pertanto la qualità del professionista psicologo è garantita in modo diverso da qualunque professione non normata.

La possibilità di vivere le proprie giornate in modo soddisfacente, di lavorare con maggiore effi cacia, di avere l’esperienza del vero benessere, di avere rela-zioni più ricche e soddisfacenti è una cosa molto seria e vale la pena di affi darsi a professionisti che possano dare garanzie come gli psicologi.

dott. Alessandro De Carlo*

PSICOLOGO: GARANZIA DI QUALITÀ

*Presidente dell’Ordine degli Psicologi del Veneto

La sperimentazione animale è necessaria?

Dormire poco o tanto, quanto fà bene alla salute?

Dormire poco

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Dolori alle gambe, le possibili cause

Dolori alle

possibili causeContinua a pag. 42

I Disturbi psicosomatici: cosa ci vogliono dire?

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L’intervento

L’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri è un Ente di Diritto Pubblico, dotato di una propria autonomia gestionale e decisionale, posto sotto la Vigilanza del Ministero della Salute e coordinato nelle sue attività istituzionali dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chi-

rurghi e degli Odontoiatri, un organo ausiliario dello Stato a tutela dei diritti dei cittadini. Cittadini sono però anche i medici ed i dentisti, ne discende quindi che l’Ordine tra i compiti ad esso affi dati assomma anche quello di vigilare sui comportamenti dei propri iscritti e, sembrerà strano ma non lo è, provvedere a proteggerli anche dal comportamento dei colleghi scorrettissimo. Sulle persone che collaborano nel pubblico e nel privato con diverse mansioni al fi anco dei medici e dei dentisti l’Ordine non ha invece competenza. Su di loro intervengono le leggi dello Stato applicate dalla Magistratura Ordinaria. Questa differenza sostanziale in vigilando ha sempre avuto grandi ripercussioni sui delicati equilibri presenti negli ambiti sanitari. I casi di abusivismo della professione odontoiatrica di competenza ordinistica sono quelli legati al prestanomismo; è competenza dell’ordine infatti intervenire nel caso in cui un iscritto all’Albo Odontoiatri si “presta” a fare da copertura ad un esercente abusivo della profes-sione odontoiatrica.Per quanto riguarda le attività sanitarie ausiliarie, il problema è particolarmente complesso, ma non per questo trascurabile. Anche qui a latitare sono le norme, è ciò mette in diffi coltà chi deve vigilare sulla loro applicazione.Per esempio, l’igiene orale è consentito eseguirla, dopo diagnosi dell’odontoiatra che ne individui l’indicazione oltre che al professionista abilitato all’eser-cizio anche all’igienista dentale, fi gura formata secondo un percorso universitario, normato per legge. Oggi molti segnali fanno capire che le aspettative che stavano dietro la pressante richiesta di questo gravoso percorso di studi da parte delle rappresentanze sindacali delle igieniste erano diverse dal l’esecuzione della sola igiene dentale su prescrizione. Le assistenti di studio odontoiatrico sono fi gure indispensabili negli studi dentistici ma fi nora prive di un percorso formativo adeguato. Anche esse potrebbero per assurdo trovarsi in una situazione defi nita di abusivismo professionale (con connesso prestanomismo da parte del dentista datore di lavoro) per qualsiasi attività di ambito sanitario svolgano, quale sterilizzare, aspirare etc. Se non fanno queste cose a cosa servono? L’Ordine ha bisogno che lo Stato di cui è emanazione lo aiuti a dirimere queste incertezze dotando le assistenti di un percorso formativo uffi ciale adeguato. Da noi le assistenti sono formate dalla Regione seguendo il percorso uffi ciale dell’Operatore Socio Sanitario. L’importante è portare proposte concrete senza creare traumatismi ed aspettative infondate. Le pubblicità dei dentisti Croati, Rumeni, Albanesi, Ungheresi, Bulgari, delle Cliniche lowcost che costano meno ci deve fare sorridere perché il cittadino sa cosa scegliere ed alla fi ne sceglie sempre la qualità! Dobbiamo lavorare sempre più serenamente ognuno nel rispetto delle proprie competenze e della legge.

UN PERCORSO DI STUDI PER IGIENISTI DENTALIdi Dott. Bruno Noce*

*Presidente della Commissione Albo Odontoiatri Rovigo

L’interventoL’intervento

L’uomo ha condiviso con le specie animali gran parte del cammino evolutivo da cui sono derivate varie funzioni biologiche che si sono sviluppate nel tempo con gli stessi principi e affi nità. Per le molte

analogie del patrimonio genetico gli animali costituiscono il modello più attendibile per la comprensione della fi siopatologia di molte malattie e per la ricerca di terapie da trasferire poi sull’ uomo.

Il poter disporre di animali transgenici, cioè con gli stessi geni interessati nello svilup-po delle patologie umane ha consentito e consente di ottenere maggiori informazioni da tradurre nella pratica medica. Si pensi ultimamente solo all’ introduzione degli anticorpi monoclonali che hanno portato alla completa guarigione di alcune diffi cili malattie.

Sperimentare una nuova molecola effettuando test su animali ha la sua primaria giu-stifi cazione, oltre che in una prima valutazione dell’ effi cacia della stessa, nell’ esclusione di effetti tossici per l’ uomo. L’unica alternativa per testare l’ effi cacia e la sicurezza di un trattamento passa per la diretta sperimentazione sui pazienti sia adulti che bambini. Il che è francamente inaccettabile e ci riporta a tempi bui dell’esistenza umana non troppo distanti dalla nostra epoca e sa tanto di fi lo spinato e di campi di sterminio e inorridisce il solo pen-sarlo. Il cardiochirurgo C. Barnard effettuò il suo primo trapianto di cuore dopo anni di studi e di esperimenti su animali e oggi possiamo dire che tale tecnica chirurgica,ormai consolidata, consente di prolungare la vita e la qualità di vita di molte persone. Siamo ben consci che per questo sono stati sacrifi cati molti animali ,ma dobbiamo allo stesso tempo ammettere che non esistevano alternative.

La stessa ricerca di metodi alternativi alla sperimentazione sull’animale non può che passare dallo studio dell’ animale in vivo.

Esiste un fi ne etico della sperimentazione sugli animali ed è quello di conoscere la ma-lattia nei suoi aspetti biologici e fi siopatologici nonchè nella sua evoluzione al fi ne di poterla curare. Il fi ne etico in ogni caso non può giustifi care né tollerare abusi e sofferenze inutili quando , non oso nemmeno pensarlo, episodi di crudeltà ;non può pertanto esser disgiunto da regole che ne seguano tutto il percorso e necessariamente deve esser acquisito il parere da parte di comitati etici che valutino la validità dei protocolli della sperimentazione.

Con la direttiva (DE) 2010/63 sulla protezione degli animali utilizzati per fi ni scientifi ci la comunità europea si è dotata di uno strumento per armonizzare fra gli stati membri le disposizioni legislative,regolamentari ed amministrative sull’ argomento.

Non è inutile sottolineare che la DE 2010/63 ha ottenuto l’ approvazione del Eurogrup for animals,l’ organizzazione animalista che comprende le maggiori associazioni animaliste dei paesi europei,compresa la LAV“Lega antivivisezione”.

La direttiva prevede che per ogni sperimentazione i ricercatori dimostrino che non sono disponibili metodi alternativi alla sperimentazione su animali e illustrino come intendono ridurre al minimo il numero, in caso di loro utilizzo, e come minimizzare il dolore e lo stress.

Il Governo Italiano,nel recepire la DE con DL 26/2014 ha introdotto alcune limitazioni che riguardano : il divieto di allevamento di cani,gatti e primati non umani da destinare alla ricerca;il divieto dell’utilizzo di animali per ricerche sulle sostanze d’abuso e per xenotrapianti ( trapianti eseguiti con l’ utilizzo di organi o tessuti prelevati da esseri viventi di una specie di-versa da quella del ricevente); il divieto per l’utilizzo di animali nelle esercitazioni didattiche dei corsi universitari ad eccezione degli studi di veterinaria o di alta specializzazione medica; il monitoraggio da parte degli organi competenti sulla effettiva disponibilità di metodi al-ternativi entro il 30 giugno 2016. Queste disposizioni, difformi dalla normativa europea, non hanno alcuna giustifi cazione logica né scientifi ca: non ha senso impedire l’allevamento di alcune specie quando ne è consentito l’ utilizzo;i costi della ricerca aumentano dovendo acquistare gli animali all’ estero;gli animali sono costretti a lunghi e disagevoli trasporti;non si capisce la ratio scientifi ca del divieto di xenotrapianti o del divieto dell’ utilizzo di animali nelle ricerche sulle sostanze d’ abuso. Si mettono invece i nostri ricercatori in posizioni di netto svantaggio rispetto ai ricercatori agli altri paesi europei che hanno correttamente rece-pito la DE e si costringono i più giovani ad emigrare all’ estero. Non ultimo si pone un serio freno alla ricerca scientifi ca con tutte le possibili gravi ripercussioni sulla salute dell’uomo.

UN DECRETO LEGGE DA MODIFICARELA SPERIMENTAZIONE ANIMALE QUANTO È NECESSARIA? di Francesco Noce*

*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

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Ecco allora qualche consiglio di “igiene del sonno“, come è stata ribattezzata dal professor Colin Espie, che insegna Psicologia clinica ed è Direttore del Cen-

tro del Sonno dell’Università di Glasgow. Si tratta di una serie di azioni da seguire prima di mettersi a letto.

La luce È dimostrato che la luce ha un’importanza fondamentale per conciliare il sonno, per questo sarebbe bene evitare le cosiddette luci blu come quelle di tablet, smartphone e computer, che secondo alcuni ricercatori newyorkesi stimolerebbero lo stato di allerta. Importanti sono poi anche la temperatura della camera da letto, che non dovrebbe superare i 18 gradi, il letto e i cuscini, che dovrebbero essere confortevoli al punto giusto.

Cibo, bevande ed esercizio fi sico Tutto ciò che stimola l’organismo, come caffeina, alcol, cioccolato, tabacco o esercizi fi sici impegnativi, può rendere dif-fi cile addormentarsi. Naturalmente andrebbero anche evitati cibi pesanti da digerire. I carboidrati, al contra-rio, possono produrre serotonina, che concilia il sonno. Un aiuto, insomma, arriva da una dieta equilibrata, regolare e senza eccessi serali. Infi ne, 20 minuti di attività fi sica al giorno possono aiutare a regolarizzare il sonno, ma non dovrebbero mai essere fatti prima di andare a dormire.

Troppo riposo Passare il fi ne settimana a riposo o dormire fi no al primo pomeriggio può creare più danni che benefi ci. Per far fronte alla carenza di sonno, una ricerca della Southwestern University del Texassuggerisce di alzarsi presto al mattino e andare a letto a orari rego-lari, piuttosto che sballare l’orologio biologico. Insomma, sarebbe bene resistere, nonostante la stanchezza, fi no all’ora di andare a dormire, evitando i sonnellini pomeri-diani a meno di non essere esausti.

L’età Non è una regola di “igiene del sonno”, ma sape-re che il sonno cambia con l’età può aiutare a compren-dere meglio cosa ci può accadere nel corso degli anni. Secondo una ricerca del Centro di Medicina del Sonno dell’Università di Washington, ad esempio, esiste una “architettura del sonno” che cambia con l’età: le persone più in là con gli anni hanno una minor quantità di sonno cosiddetto profondo, la fase non-REM, e il loro intero oro-logio biologico è spostato in avanti.

In conclusione, chi non dorme bene e per almeno sette ore per notte può andare incontri ad alcuni mec-canismi che modifi cano il metabolismo e che incidono sul bilancio energetico e sull’appetito, con conseguenze anche gravi, quali un aumento del rischio di diabete di tipo 2 e un incremento del peso corporeo.

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Dormire poco o tanto, quanto fà bene alla salute?

La dipendenza affettiva è una patologia del senti-mento e del comporta-

mento amoroso e, nel mondo contemporaneo, è sempre più diffusa. La dipendenza è un fenomeno tipico della specie umana e non è di per sé pa-tologico, tanto che la prima e fondamentale esperienza di dipendenza è quella del neonato dalle fi gure adulte di riferimento. Per tutta la vita si sperimentano situazioni di dipendenza, sia in amore che nelle diverse forme di legame. Ed è norma-le che in una relazione, in particolare durante la fase dell’innamoramento, ci sia un certo grado di dipenden-za e fusione ma questo desiderio, con lo stabilizzarsi del rapporto, tende a diminuire. Nella dipendenza affettiva invece, il desiderio fusionale perdura inalte-rato nel tempo e la persona tende esasperatamente a “fondersi con l’altro”.

Le persone che soffrono di dipendenza affettiva soffocano sul nascere ogni loro interesse, desideri, ami-cizie, rapporti con altre persone e familiari, così come restringono al minimo gli impegni lavorativi fi no a tra-scurare e a manomettere tutto ciò. Inoltre tendono ad assumersi le responsabilità e le colpe della vita di cop-pia; hanno il terrore dell’abbandono che porta a fare cose anche precedentemente impensabili pur di evitare la fi ne della relazione e l’autostima risulta essere bassa con la convinzione di non meritare la felicità. La perso-na dipendente tende anche a nutrirsi di fantasie legate a come potrebbe essere il proprio rapporto di coppia se il partner cambiasse, piuttosto che basarsi su pensieri

legati al rapporto attuale e reale. Da un punto di vista comportamentale il dipendente dedica completamente tutto sé stesso all’altro, al fi ne di perseguire esclusiva-mente il benessere del partner e non anche il proprio, come dovrebbe essere in una relazione “sana”. Chi è affl itto da dipendenza affettiva può sviluppare un qua-dro psicopatologico contraddistinto da depressione, an-sia generalizzata, disturbi del sonno, irritabilità, proble-mi alimentari, ossessioni e compulsioni. La psicoterapia aiuta il paziente dipendente affettivo a riconoscere le complesse trappole cognitive ed emotive che lo con-ducono a sofferenza e infelicità. Attraverso il percorso terapeutico la persona si focalizza sulle proprie fragilità e sui bisogni insoddisfatti al fi ne di riprendere in mano la propria esistenza e trovare una nuova modalità più sana e funzionale di amare.

La dipendenza affettivaQuando l’amore si trasforma in un ossessione che fa soffrire

La Dott.ssa Cristina Zago

Dott.ssa Cristina Zago - Psicologa Clinica e Psicoterapeuta ad indirizzo Analitico Transazionale, si occupa di infanzia, adolescenza ed età adulta. Riceve per appuntamento ad Adria e Rovigo. Cell.: 348 3468022 Mail: [email protected]

Cosa sono i disturbi psicosomatici? Spieghiamoli con qualche esempio preso da casi seguiti in

studio. Giulia tutte le mattine prima di andare a scuola ha mal di

pancia, proprio sotto l’ombelico e spesso rimane a casa. Matteo vomita quando deve affrontare esperienze nuove. Federica sof-fre di bronchite asmatica, Paolo ha una strana tosse.. sarà tosse nervosa? Matilde soffre di diarrea cronica che le impedisce la regolare frequenza alla Scuola Secondaria. Mamma e papà si sentono dire dagli specialisti “è un disturbo psicosomatico” e si domandano “ma allora fi ngono?”

Per niente! I disturbi psicosomatici sono a tutti gli effetti dei malesseri percepiti dal corpo, la sofferenza è vera. L’origine di tale malessere va ricercata nella psiche, i bambini vivono dei disa-gi emotivi che non riescono ad esprimere attraverso il linguaggio, ma lo riferiscono attraverso il corpo. A tutti gli effetti con i loro sintomi mandano un SOS agli adulti perché si accorgano del loro star male. Mandano un messaggio e sta a noi decifrare cosa ci stanno comunicando. Giulia ad esempio potrebbe essere in ansia per il distacco dalla mamma quando deve andare all’asilo, oppure esprimere una diffi cile relazione con i compagni o con la maestra, Matteo ha una bassa autostima e crede di non riusci-re, di non farcela soprattutto di fronte alle nuove cose, Federica potrebbe sentirsi soffocata da una madre troppo apprensiva e ancora Paolo potrebbe esprimere la sua poca tolleranza rispetto ad una tensione familiare. Ad ogni disturbo psicosomatico va data” una lettura generale” e specifi ca della situazione.Ma quali sono i disturbi psicosomatici? I disturbi psicosomatici dell’infanzia possono essere ricondotti a

tre categorie: quelli riguardanti la digestione (es. mal di pancia, vomito, stitichezza cronica, coliche), quelli della respirazione (es. asma, tosse, laringospasmi) e quelli cutanei (es. dermatite, aller-gie, alopecia) e altri ancora come cefalea ricorrente, disturbi del sonno ecc., la cosa fondamentale è che sono sempre un modo attraverso il quale i bambini richiedono attenzioni e affetto.Come vanno affrontati i disturbi psicosomatici?

La cosa fondamentale è riuscire a cogliere il messaggio in codice che il bambino ci sta inviando, per offrire a lui delle stra-tegie per soddisfare il suo bisogno emotivo. Per fare questo è necessario rivolgersi ad uno psicoterapeuta infantile che con gli adeguati strumenti come il gioco, il disegno e le favole è in grado di far emergere il vissuto emotivo del bambino e dare adeguate indicazioni alla famiglia.

Personalmente mi occupo da molti anni di psicoterapia infantile e spesso seguo casi di malattie psicosomatiche che destabilizzano i genitori che vanno in ansia e si preoccupano perché dopo vari tentativi non sono riusciti a trovare il modo effi cace per affrontare la situazione. La prassi generalmente prevede un incontro con i genitori, a cui seguono degli incontri con il bambino o ragazzo e in un ambiente accogliente e con adeguati strumenti si identifi ca il malessere che origina i sintomi, si aiuta il bambino a far emergere questo disagio e si danno indicazioni ai genitori utili a far ritrovare l’armonia nel loro fi glio e nella famiglia.

Centro ABC Apprendimento e Benessere Consapevole Via Calà Forca 41, Badia Polesine (RO) - [email protected]

Quello strano mal di panciaI Disturbi psicosomatici: cosa ci vogliono dire?

Laboratori rivolti a bambini e ragazzi dai 5anni alla scuola superiore. Il percorso mira ad acquisire consapevolezza e migliorare le abilità cognitive

e l’autostima attraverso la mediazione, con l’uso di strumenti specifi ci del Metodo Feuerstein, oltre ad attività pratiche correlate e all’intervento

della neuropsicomotricista per il gruppo dei bambini più piccoli.I laboratori saranno organizzati in piccoli gruppi omogenei per età nel periodo

tra il 20 e il 31 luglio 2015, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 12, presso il Centro abc, via Calà Forca, 41 a Badia Polesine.

Per informazioni e adesioni: dott.ssa Tomii Alessia cell.3358386277

LABORATORI METODO FEUERSTEIN PER IL POTENZIAMENTO COGNITIVO

Sopra le dottoresse del Centro Abc Roberta Ferrari, Alessia Tomii, Anna Lucia Riberto, Sara Maria Campo e Chiara Zambon

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Nello studio del Dr Baioccato si pratica l’implantologia dal 1993, facendo ricorso ai migliori impianti proposti dal mercato mondiale.

L’atteggiamento nei confronti di questa disciplina è cambiato, dagli anni in cui si inserivano i primi impianti ad oggi, passando attraverso timori iniziali, entusiasmi a volte eccessivi, fi no ad arrivare ad un comportamento più razionale.

Si pensava di poter sostituire ogni dente con un impianto, il “tutto subito” e in pochi giorni, la chirurgia senza aprire lembi; tutte opzioni terapeutiche che hanno avuto il loro senso di esistere nel momento in cui sono state proposte.

È giunto il momento di guardare all’implantologia con occhio cri-tico; il dente naturale va estratto solo quando non è più recuperabile o non è affi dabile in funzione protesica; bisogna rispettare i tempi biologici di guarigione dei tessuti duri e molli ed avere chiaro l’obiet-tivo funzionale ed estetico fi nale quando si progetta un intervento.

Esiste e si può fare il carico immediato, meglio se progettato al computer, ma si fa nelle situazioni che lo richiedono e permettono poiché anche questa pratica può creare disagi al paziente.

È per questo che oggi non ci si può più accontentare soltanto di inserire un impianto come soluzione alla mancanza di un dente ma si deve sapere con sicurezza quale sarà l’aspetto fi nale della protesi, sotto tutti i punti di vista: colore dei denti e delle mucose, spessore delle stesse, salute dell’osso.

Sono disponibili materiali che ci consentono di migliorare i vo-lumi dell’osso e delle mucose, e di avere risultati duraturi. Esiste la possibilità di scegliere tra una vastissima offerta di prodotti, anche a basso prezzo, ma che spesso non hanno le garanzie ed il supporto di

sperimentazione e letteratura proprio di certi impianti di alto livello.Fare una scelta, come nello studio del Dr. Baioccato, sulla qua-

lità degli impianti signifi ca preoccuparsi della salute e della soddisfa-zione del paziente nel tempo.

Ci sono prodotti che aiutano ad ottenere questi risultati.

L’implantologia dentaleOggi non ci si può più accontentare soltanto di inserire un impianto come soluzione alla mancanza di un dente ma si deve sapere con sicurezza quale sarà l’aspetto finale della protesi, sotto tutti i punti di vista

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CHIRURGIAIMPLANTOLOGIA

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I nostri servizi

Il Dott. Dante Baioccato

L’interventoL’intervento

L’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri è un Ente di Diritto Pubblico, dotato di una propria autonomia gestionale e decisiona-

le, posto sotto la Vigilanza del Ministero della Salute e coordinato nelle sue attività istituzionali dalla Fede-razione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, un organo ausiliario dello Stato a tutela dei diritti dei cittadini. Cittadini sono però anche i medici ed i dentisti, ne discende quindi che l’Ordine tra i compiti ad esso affi dati assomma anche quello di vigilare sui comportamenti dei propri iscritti e, sembrerà strano ma non lo è, provvedere a proteg-gerli anche dal comportamento dei colleghi scorrettis-simo. Sulle persone che collaborano nel pubblico e nel privato con diverse mansioni al fi anco dei medici e dei dentisti l’Ordine non ha invece competenza.

Su di loro intervengono le leggi dello Stato appli-cate dalla Magistratura Ordinaria. Questa differenza

sostanziale in vigilando ha sempre avuto grandi ri-percussioni sui delicati equilibri presenti negli ambiti sanitari. I casi di abusivismo della professione odon-toiatrica di competenza ordinistica sono quelli legati al prestanomismo; è competenza dell’ordine infatti intervenire nel caso in cui un iscritto all’Albo Odonto-iatri si “presta” a fare da copertura ad un esercente abusivo della professione odontoiatrica.Per quanto riguarda le attività sanitarie ausiliarie, il problema è particolarmente complesso, ma non per questo tra-scurabile.

Anche qui a latitare sono le norme, è ciò mette in diffi coltà chi deve vigilare sulla loro applicazione.Per esempio, l’igiene orale è consentito eseguirla, dopo diagnosi dell’odontoiatra che ne individui l’indicazio-ne oltre che al professionista abilitato all’esercizio an-che all’igienista dentale, fi gura formata secondo un percorso universitario, normato per legge. Oggi molti

segnali fanno capire che le aspettative che stavano dietro la pressante richiesta di questo gravoso per-corso di studi da parte delle rappresentanze sindacali delle igieniste erano diverse dal l’esecuzione della sola igiene dentale su prescrizione. Le assistenti di studio odontoiatrico sono fi gure indispensabili negli studi dentistici ma fi nora prive di un percorso forma-tivo adeguato.

Anche esse potrebbero per assurdo trovarsi in una situazione defi nita di abusivismo professionale (con connesso prestanomismo da parte del dentista datore di lavoro) per qualsiasi attività di ambito sani-tario svolgano, quale sterilizzare, aspirare etc. Se non fanno queste cose a cosa servono?

L’Ordine ha bisogno che lo Stato di cui è emana-zione lo aiuti a dirimere queste incertezze dotando le assistenti di un percorso formativo uffi ciale adegua-to. Da noi le assistenti sono formate dalla Regione

seguendo il percorso uffi ciale dell’Operatore Socio Sanitario. L’importante è portare proposte concrete senza creare traumatismi ed aspettative infondate. Le pubblicità dei dentisti Croati, Rumeni, Albanesi, Ungheresi, Bulgari, delle Cliniche lowcost che costa-no meno ci deve fare sorridere perché il cittadino sa cosa scegliere ed alla fi ne sceglie sempre la qualità! Dobbiamo lavorare sempre più serenamente ognuno nel rispetto delle proprie competenze e della legge.

UN PERCORSO DI STUDI PER IGIENISTI DENTALIIl Dott. Bruno Noce*

*Presidente della Commissione Albo Odontoiatri Rovigo

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Page 41: Rovigo giu2015 n76

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Finalmente ci siamo... cominciamo a pensare al pia-cere di goderci una bella giornata di sole al mare. Indispensabile proteggere la nostra pelle dalle scot-

tature con un fi ltro solare adeguato al nostro fototipo, ma è suffi ciente a proteggerci dai danni provocati da raggi UV? I raggi UV causano uno stress ossidativo tale da scatenare una serie di processi infi ammatori a livello cutaneo che accelerano l’invecchiamento e la forma-zione di rughe e discromie (macchie).

I processi infi ammatori non riguardano soltanto gli strati superfi ciali della pelle, ma anche quelli più profon-di causando l’alterazione di strutture importanti come proteine, enzimi e lipidi.

Prenderci cura della pelle non è solo un gesto che riguarda la sfera dell’estetica, ma è un gesto che riguar-da la nostra salute.

Fortunatamente in farmacia disponiamo di una serie di “alleati” che ci aiutano a prenderci cura della

nostra pelle e a prevenire i danni causati dai raggi UV. Innanzitutto è necessario “ricaricare” il nostro organi-smo di un pool di antiossidanti come VIT C, VIT E, VIT A, BETACAROTENE.

Utile anche l’assunzione di ASTAXANTINA, potente antiossidante liposolubile capace di contrastare il danno indotto dai raggi UV, in particolare dagli UVA che non causando rossori e scottature agiscono in modo silente danneggiando gravemente la struttura più profonda del derma.

Importante anche l’integrazione di picnogenolo e resveratrolo capaci di proteggerci dalle iperpigmenta-zioni (macchie) e da rossori ed eritemi.

Infi ne consigliamo l’uso di Omega 3 e Omega 6 che, oltre al noto ruolo benefi co a livello cardiocir-colatorio, giocano un ruolo benefi co nel contrastare i processi infi ammatori a carico delle strutture cutanee contribuendo anche a donare un’abbronzatura più

omogenea e priva di antiestetiche macchie bianche.Se vuoi effettuare un check-up gratuito della tua

pelle vieni nella nostra farmacia il 1°luglio. Dedichia-mo un pomeriggio a prenderci cura di questo organo con l’ausilio di una macchina che permette di capire il grado di idratazione cutaneo, la produzione di sebo, l’elasticità, l’integrità della cute e il grado di pulizia.

Sapremo darti i giusti consigli per far si che la tua pelle affronti l’estate al meglio e possa apparire più bella, ma soprattutto più sana!

Al sicuro sotto il soleI raggi UV sono responsabili della maggior parte degli effetti cutanei causati dal sole

Dott.ssa Maddalena Zanetti

Farmacia Tre Colombine della Farmacia San Gaetano s.n.c.- Dott.sse Maddalena e Patrizia Zanetti - Via Leopoldo Baru-chello, 30 - ROVIGO tel.0425/412038Piazza Risorgimento 21- LENDINARA (Ro) tel. 0425/641026 www.farmaciatrecolombine.it

È giugno, sei in leggero sovrappeso e stai pensando cosa fare per eliminare “rapidamente” il peso accu-mulato nei mesi invernali? Una soluzione potrebbe

essere una dieta last minute che preveda soltanto l’as-sunzione di preparati in polvere come sostituti dei pasti. Ma sei sicura che questa soluzione è salutare per il tuo corpo? Oppure sarebbe stato meglio programmare in leg-gero anticipo un cambio di abitudini alimentari, con una alimentazione equilibrata, che ti avrebbe fatto trovare pronta alla prova costume?

Per capire meglio le differenze, facciamo un confron-to tra una classica dieta last minute ed una alimentazione equilibrata che permette l’assunzione di alimenti naturali:

Inizia l’estate: dieta last minute o alimentazione equilibrata?

Dott Edoardo DebelliBiologo nutrizionistaFarmacia Tre Colombine-RovigoFarmacia Zanetti –LendinaraCell 339 [email protected]

Dott Edoardo Debelli

Risultano evidenti alcuni squilibri: -Frutta e verdura, l’organizzazione mondiale della sa-nità suggerisce di assumerne 5 porzioni al giorno, non di toglierle-Coloranti ed additivi artifi ciali, il tuo organismo deve già combattere contro l’inquinamento, raggi UV, con-servanti contenuti negli alimenti confezionati, perché continuare a sovraccaricarlo?-Il tuo corpo necessita di carboidrati per stimolare la produzione di serotonina (l’ormone del buonumore), eliminarli può portare ad un cambio di umore favoren-do l’irritabilità ed aumentando la stanchezza.Per concludere tiene presente che spesso il peso perso con una dieta last minute viene ripreso nel giro di pochi mesi mentre l’alimentazione equilibrata è un investi-mento a lunga durata, infatti i suoi effetti sul peso e sul benessere saranno visibili anche negli anni a venire.

Dieta last minute

Alimentazione equilibrata

Tipologia iperproteica/chetogenica normoproteica

Pasta/paneAssunzione

preparati in polverePresenza di

coloranti/additivi artifi ciali

Costo mensile preparati in polvereMonitoraggio funzio-

nalità fegato/reniStanchezzairritabilità

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Dottor Manfrini, da cosa puo’ essere dovuto il dolore alle gambe?

“I disturbi riferiti alle gambe, possono avere manifesta-zioni e cause diverse. La sensazione di pesantezza, accentuata dallo stare a lungo in piedi, magari accompagnata da un gon-fi ore delle caviglie, è spesso dovuta ad una insuffi cienza ve-nosa. Tale insuffi cienza può essere evidente, associandosi alla presenza di vene varicose o di estese aree di teleangectasie(ca-pillari), oppure non ancora manifesta, magari per un danno val-volare del circolo venoso profondo o delle vene safene, senza che si sia ancora realizzata una dilatazione delle vene stesse. Tale sensazione di pesantezza si accentua con il caldo e nelle donne in età fertile, spesso, in coincidenza con il ciclo mestrua-le. Di fronte a tale sintomatologia è consigliabile rivolgersi ad uno specialista, che attraverso la visita ed un approfondimento con Ecocolordoppler potrà stabilire la reale presenza ed entità della insuffi cienza venosa e procedere alla opportuna terapia. Si tratta, in ogni caso, di un disturbo da non sottovalutare”.

E se il dolore compare durante il cammino?“In questo caso, la comparsa di un dolore crampiforme

ai polpacci e/o alle cosce, che impedisce spesso di proseguire la marcia, obbligando a qualche attimo o qualche minuto di sosta, può essere legato ad un defi cit della circolazione ar-teriosa degli arti inferiori. Il dolore della arteriopatia periferica è generalmente un dolore che compare sempre dopo aver percorso una stessa distanza alla stessa velocità e che presenta poca variabilità di giorno in giorno. in caso di aggravamento, sempre possibile, si può arrivare ad una drastica riduzione dell capacita’ di camminare fi no alla comparsa di dolore a riposo. Molto spesso questo dolore è presente o più accentuato in un arto rispetto all’altro. se compare prevalentemente o prima alle coscie in particolare camminando in salita o facendo le scale, è piu’ frequentemente dovuto ad un restringimento di una arteria iliaca, (arteria che si trova in addome , a grandi linee da sotto all’ombelico, fi no a poco sopra la piega inguinale) quando il

dolore colpisce contemporaneamente entrambe le gambe, in misura simile, si può pensare ad un interessamentoiliaco di en-trambi i lati o ad un restringimento dell’aorta addominale. Nel caso di dolore prevalente al polpaccio, l’ostruzione od il restrin-gimento, riguarda una delle arterie della coscia o della gamba (femorale, poplitea o tibiali). Anche in questo caso e a maggior ragione per le gravi conseguenze che può portare il trascurarlo, tale sintomo va assolutamente accertato con una valutazione del chirurgo vascolare, che sarà in grado di appurare la natura e la sede del disturbo, attraverso una valutazione clinica e con l’indispensabile aiuto di un approfondimento Ecocolordoppler. Il sintomo va distino fra cause vascolari ed ortopediche o neuro-logiche, che spesso possono presentare manifestazioni simili ma che un occhio clinico esperto, con l’aiuto strumentale, è sicuramente in grado di distinguere con sicurezza”.

In caso di ostruzione di una arteria cosa si puo fare?

“Le possibili terapie variano a seconda dell’entità del sin-tomo, tenendo conto anche dell’età e delle esigenze di vita del paziente: dalla sola terapia medica, di solito anti aggregante, fi no all’intervento di rivascolarizzazione, che puo’ essere effet-tuato o per via endovascolare (palloncino) o per via chirurgica tradizionale, procedendo ad una disotruzione o alla sostituzio-ne del tratto arterioso occluso (by pass). Ovviamente, prima si procede ad una diagnosi corretta, più è agevole il controllo della malattia, ricordando che le patologie vascolari degli artii inferiori, se trascurate posso portare ad una marcata riduzione della qualità della vita se non a menomazioni vere e proprie”.

Dolore alle gambe: le possibili cause

Dr. Stefano Manfrini - Specialista in Chirurgia vascolare-responsabile U.O. di Chirurgia Vascolare ospedale accreditato Salus Ferrara. Visita a Rovigo, Este, Monselice e Badia Polesine 347/8043460

I difetti visivi possono essere leggeri (entro 3 diottrie), medi (da 3 a 8) ed elevati (oltre le 8 diottrie). Per un paziente, da un punto di vista funzionale, anche

un difetto leggero quale una miopia di sole 3 diottrie, è fortemente invalidante. La distanza di messa a fuoco è infatti in questo caso limitata a circa 33 cm. In relazione all’entità del difetto, possono essere utilizzate tecniche chirurgiche differenti ed in particolare per difetti legge-ri-medi, si può usare un trattamento laser, mentre questo non è indicato se il difetto è elevato in quanto il tessuto da asportare con il laser sarebbe eccessivo ed il processo di guarigione potenzialmente più turbolento. Per elimina-re quindi una miopia, per esempio, di 15 diottrie, non potendo effettuare un trattamento laser, possiamo agire inserendo una lente all’interno dell’occhio. Queste lenti sono state utilizzate in diverse foggie e materiali, ma il migliore ed ormai collaudato è un collamero brevettato da una ditta americana. La mia esperienza personale con questi impianti data da oltre 20 anni e le migliorie intro-dotte in questo lungo periodo hanno visto modifi care la forma di queste piccole lenti che, essendo inserite dietro all’iride, sono posizionate davanti al cristallino (piccola lente dietro la pupilla). Le migliorie di forma hanno per-messo al giorno d’oggi di correggere anche ipermetropie ed astigmatismi di grado elevato con una qualità ottica diffi cilmente raggiungibile con altre chirurgie. In sintesi, possiamo immaginare che, come una lente a contatto esterna rimane appoggiata sulla cornea, così una lente fachica (signifi ca che è presente assieme al cristallino naturale) viene appoggiata, all’interno dell’occhio, sul cristallino. Uno dei pregi di questa chirurgia è la reversibi-lità ossia la possibilità di rimuovere la lente. Se nel corso

della vita dovesse manifestarsi per esempio una cataratta o qualunque altra malattia, è possibile rimuovere la prote-si ottica in quanto questa con comporta alcuna aderenza con i tessuti oculari. L’intervento si esegue in anestesia locale (una piccola infi ltrazione di anestetico sotto alla palpebra addormenta l’occhio) od in anestesia topica (gocce di anestetico che addormentano la superfi cie). La scelta dell’anestesia è legata alla collaborazione del paziente e può essere decisa anche all’ultimo momento. Si effettua un piccolissimo taglio di 3mm alla periferia superiore della cornea ed attraverso questo taglio la lente viene iniettata arrotolata su se stessa. Una volta all’inter-no dell’occhio questa si svolge e viene posizionata al di sotto dell’iride.

L’intervento dura mediamente cinque minuti ed il paziente rimane bendato due giorni. Il recupero visivo è veloce e già in seconda giornata la visione è ottima. Abbiamo parlato di difetti miopici ma esiste anche l’a-stigmatismo e l’ipermetropia. L’astigmatismo (legato alla non sfericità della superfi cie corneale, simile ad un pallone da rugby invece che sferica) può essere associato alla miopia o all’ipermetropia.

L’ipermetropia è il contrario della miopia e qui l’oc-chio è più corto. Una preoccupazione dei pazienti è la durata di queste lenti. Il materiale è perfettamente bio-compatibile e la durata eterna!

Il Dr. Massimo Camellin

Lenti Fachiche per Miopie, Ipermetropie, Astigmatismi

Dott. Massimo Camellin:Via Dunant, 10 - Rovigo tel. 0425 411357mail: [email protected] web: www.lasek.it

Spesso accade che, superato la sco-glio di natura economica anche per l’effettivo abbattimento dei prezzi di

mercato e per le innumerevoli possibilità di rateizzazione del pagamento delle cure, al-tri problemi intervengano a tenere distante una persona da una visita dal dentista o a procrastinare la risoluzione di un problema all’inizio di piccola entità.

Sto chiaramente parlando della paura e dello stato di ansietà che spesso accompa-gnano una persona nell’approssimarsi di un appuntamento fi ssato.

Ma un altro motivo non trascurabile è il fattore tempo. Sappiamo come il trattamen-to di un caso odontoiatrico spesso non trovi soluzione in un numero esiguo di sedute; questo comporta per il paziente un impegno di tempo spesso incompatibile con gli orari lavorativi.

Entrambi i fattori sopra elencati posso-no in realtà essere facilmente superati con la tecnica dell’analgesia sedazione (sedazione cosciente) che si attua per inalazione di una miscela di ossigeno e protossido di azoto. Non si tratta di una metodica nuova; nuovo è il sistema di sua applicazione mediante apparecchiature tarate e automatizzate che consentono di affermare che si tratta di una metodica assolutamente sicura ed effi cace, priva di effetti collaterali indesiderati.

In effetti l’unico effetto secondario rico-nosciuto è quel senso di benessere e quasi piacere che la miscela è in grado di provoca-re in chi la inala.

Se da un lato vi è l’aspetto della seda-zione cosciente, dall’altro vi è quello dell’a-nalgesia che rende possibile l’esecuzione di molti interventi senza le fastidiose anestesie intraorali o con minimo ricorso ad esse.

Ecco allora introdotto il concetto di “one day dentistry”, ovvero la possibilità di ese-guire molteplici restauri soprattutto di natura conservativa in una singola seduta. Durante l’intera sessione di cura il paziente si sente tranquillo, sveglio e in grado di interagire con l’operatore.

Non vi è mai perdita di conoscenza e, al termine dell’intervento, l’inalazione del solo ossigeno consente al paziente di ripren-dere in modo autonomo e sicuro la via del ritorno.

Chi ha provato una tale esperienza, una volta superate le iniziali perplessità che, sempre, un’esperienza nuova è in grado di generare, non esita a consigliare ad amici e conoscenti di sottoporsi a tale tipo di trat-tamento; e porta sempre con se la propria personale mascherina (che viene conse-gnata nel corso della prima seduta) che gli consente di fare della seduta dal dentista, un’esperienza piacevole.

Pochi sono i casi in cui la metodica è controindicata (casi di autismo), nel mentre ovvi appaiono i casi in cui la sedazione co-sciente diviene tecnica di elezione: persone ansiose o timorose, bambini, portatori di handicap e persone con elevato e accen-tuato rifl esso faringeo, persone che, in una seduta unica vogliono ripristinare la propria salute orale (un esempio classico è la sosti-tuzione di tutti i restauri in amalgama con restauri estetici e non tossici).

Il dottor Bertolini applica la sedazione cosciente fi n dal 1991 e in tempi recenti lo studio ha acquisito nuovi e più precisi mac-chinari per elargire benessere.

Studio Dentistico Dott. Giuseppe BertoliniLargo Cappellini 1 – Rovigo0425-1680170 - [email protected]

One Day Dentistry e la sedazione coscienteOvvero la possibilità di eseguire molteplici restauri di natura conservativa in una singola seduta

Da quasi 30 anni il Dott. Giuseppe Bertolini esercita la professione odontoiatrica: laureato in Medicina e Chi-rurgia e specializzato in Odontostomatologia e protesi

dentaria, ha lavorato all’ospedale di Padova e di Monselice e dal 1999 è dirigente medico presso la Cittadella Socio Sanitaria dell’ASL 18 di Rovigo. E’ stato uno dei primi impiantologi del Veneto. Da sempre impegnato anche nella libera professione, dal 2011 ha aperto il suo studio a Rovigo, una struttura moder-na, funzionale, attrezzata per le moltissime esigenze e richieste dei pazienti, ma anche accogliente e confortevole. Uno studio pensato per essere un punto d’incontro per le persone in quanto tali e non esclusivamente in quanto pazienti, tenendo sempre in massima considerazione che la soluzione ai problemi dentali deve essere trovata conciliando la necessità di cura con l’esisten-za di limitazioni, spesso dettate da fattori economici.

Dott. Giuseppe BertoliniMedico Chirurgo, specialista in Odontostomatologia e protesi dentaria

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misura del 12%.

Le onde d’urto focali, introdotte in medicina agli inizi degli anni novanta per la cura dei calcoli renali (li-totripsia urologica), da più di un decennio vengono

impiegate anche per curare molte patologie dell’appara-to muscolo scheletrico (tendini ed osso principalmente). Metodica non invasiva, le onde d’urto sono, in molti casi, una valida opzione terapeutica per la cura di molte patologie, anche in fase acuta, grazie alle sue proprietà benefi che di tipo antinfi ammatorio, antidolorifi co ed “anti-edema” (cioè per contrastare il “gonfi ore”), non-ché per stimolare la riparazione tissutale. In tempi più recenti, infatti, si sono mostrate effi caci anche nell’am-bito della rigenerazione cutanea, accelerando il processo di guarigione di piaghe, ulcere e ferite “diffi cili” di varia origine, anche post-traumatica.

Che cosa sono le onde d’urto?Le onde d’urto sono onde acustiche (impulsi sonori,

di natura meccanica), prodotte da appositi generatori (i litotritori), ed in grado poi di propagarsi nei tessuti, in sequenza rapida e ripetuta. Sono caratterizzate da una particolare forma d’onda (prima fase di pressione positiva, seguita da un altrettanto rapida fase, meno ampia, di pressione negativa), che le differenzia dagli ultrasuoni e che, nel suo complesso, è responsabile degli effetti biologici positivi applicabili in campo terapeutico.A livello microscopico, la stimolazione con le onde d’urto è paragonabile ad una sorta di “micro-idromassaggio” profondo sui tessuti e sulle cellule, in grado di indurre queste ultime a reagire positivamente, con produzione di sostanze ad azione antinfi ammatoria e di fattori di crescita, che stimolano la rigenerazione dei tessuti stes-si, a partire dalle cellule staminali. Grazie a questi effetti biologici di base, da più di un decennio l’uso delle onde

d’urto si è ampiamente diffuso, dal campo urologico, anche all’ambito ortopedico, fi siatrico e riabilitativo Ben tollerate, non invasive, ripetibili e di grande effi cacia cli-nica, le onde d’urto focali, in taluni casi opportunamente selezionati, si dimostrano essere anche un’alternativa all’intervento chirurgico. Inoltre:

- Le onde d’urto focali possono agire in modo si-nergico (cioè di rinforzo) con altre terapie, o anche di potenziamento ed accelerazione dei risultati attesi da un intervento chirurgico;

- il trattamento con onde d’urto eseguito in prima istanza non preclude la possibilità di poter poi interve-nire con altre soluzioni terapeutiche (ad esempio chi-rurgiche).

La durata di ogni seduta può variare dai 10-15 minuti nel caso di applicazioni sui tessuti “molli” (ten-dini, muscoli e cute), a tempi maggiori (fi no anche ad un’ora) per i trattamenti sull’osso. Il paziente viene generalmente fatto accomodare in posizione supina sul lettino o seduta. Durante tutta la durata della terapia il paziente è sotto costante e diretto controllo medico, in modo da modifi care il livello di energia anche in funzio-ne della sensibilità del paziente. Le onde d’urto sono sicure ed effi caci. Il trattamento con onde d’urto focali è una metodica non invasiva, ambulatoriale, sicura e di comprovata effi cacia. La terapia è pressoché priva di ef-fetti collaterali di rilievo clinico e ben tollerata. I vantaggi che ne derivano per il paziente sono ormai internazio-nalmente riconosciuti e comprovati da circa 15 anni di esperienza nella pratica clinica quotidiana. Nel caso di trattamenti sull’osso, per cui si applicano energie mag-giori e per una durata di tempo superiore, è possibile che il dolore risulti più intenso e che sia necessario ricorrere

ad anestesia locale. Le onde d’urto focali possono essere

applicate solo in presenza di calcifi cazioni?NO, la presenza di calcifi cazioni tendinee o lega-

mentose non è il requisito fondamentale per poter pre-scrivere il trattamento con onde d’urto.Le onde d’urto focali sono in grado in taluni casi, contestualmente agli effetti terapeutici, di disgregare calcifi cazioni tendinee o in prossimità di legamenti ed articolazioni, attraverso un processo di “scioglimento”(grossolanamente para-gonabile all’azione di un anticalcare), a differenza di quanto avviene per i calcoli renali che, con il litotritore, vengono invece frantumati.

Quali sono le principali indicazioni?Tutte le affezioni infi ammatorie delle strutture ten-

dinee e muscolari, in particolare: tendiniti della spalla (periartrite calcifi ca e non), epicondilite ed epitrocleite (gomito del tennista e gomito del golfi sta), pubalgia, tendinite del gran trocantere, tendinite rotulea al ginoc-chio, tendinite achillea (achillodinia), sperone calcanea-re (tallonite), fascite plantare. In traumatologia, per la mancata guarigione della frattura ossea, (pseudoartrosi o ritardo di consolidazione), dopo l’insuccesso del trat-tamento chirurgico o dell’uso di apparecchi gessati. Le onde d’urto trovano indicazione anche in medicina este-tica per la riduzione dei localizzati di grasso (braccia, addome, gambe, mento); riduzione degli inestetismi della cellulite (pelle a buccia di arancia); miglioramento della circolazione locale del sangue; aumento dell’elasti-cità della pelle

Chiediamo al Dott. Bortolato informazioni sulle Onde d’urtoTerapia con onde d’urto

Dott. Mario Bortolato

PRESTAZIONI FISIOTERAPIA E RIABILITAZIONERiabilitazione neurologica, ortopedica, pre-post operatoria, reumatologica, dello sportivo, pediatrica, posturale, senologica, respiratoria, urologica peri-neale, logopedica; Terapia occupazionale; Riabilitazione della colonna verte-brale, mano, gomito, spalla, ginocchio, anca, piede; Riabilitazione a domici-lio, funzionale globale di mantenimento di gruppo; Ginnastica correttiva di gruppo; Massaggio per drenaggio linfatico; Kinesiology Taping Therapy; Te-rapie fi siche strumentali; Tecarterapia; Hilterapia; Noleggio magnetoterapia.

PRESTAZIONI AMBULATORIO POLISPECIALISTICOVisite specialistiche fi siatriche: esame podologico per pre-

scrizione plantari; valutazioni funzionali neurologiche. Visite specialistiche ortopediche: visite superspecialistiche di chi-

rurgia vertebrale; terapia con onde d’urto; mesoterapia antal-gica; artrocentesi; manipolazioni vertebrali; infi ltrazioni arti-colari; infi ltrazioni ecoguidate all’anca; perizie medico legali.

Visite specialistiche di chirurgia vascolare: scleroterapia. Visite specialistiche ginecologiche: infanti-

li, adolescenziali e adulti; pap test; colposcopia. Visite specialistiche di chirurgia generale, di chirurgia e medicina este-tica, urologiche, endocrinologiche, dermatologiche, reumatologiche, podologiche; Consulenze sessuologiche, psicologiche, nutrizionali.

PRESTAZIONI DI DIAGNOSTICA STRUMENTALEElettromiografi e - Ecografi e - Ecocolordoppler

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Struttura convenzionata con il SSN Direttore sanitario: Dott. Mario Bortolato

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Dott. Mario Bortolato - primario ortopedicoResponsabile chirurgia vertebrale miniinvasiva Consulente Poliambulatorio VespucciCasa di cura Villa Erbosa - BolognaIstituto Clinico S. Anna - Bresciawww.mariobortolato.it

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Le onde d’urto focali, introdotte in medicina agli inizi degli anni novanta per la cura dei calcoli renali (li-totripsia urologica), da più di un decennio vengono

impiegate anche per curare molte patologie dell’appara-to muscolo scheletrico (tendini ed osso principalmente). Metodica non invasiva, le onde d’urto sono, in molti casi, una valida opzione terapeutica per la cura di molte patologie, anche in fase acuta, grazie alle sue proprietà benefi che di tipo antinfi ammatorio, antidolorifi co ed “anti-edema” (cioè per contrastare il “gonfi ore”), non-ché per stimolare la riparazione tissutale. In tempi più recenti, infatti, si sono mostrate effi caci anche nell’am-bito della rigenerazione cutanea, accelerando il processo di guarigione di piaghe, ulcere e ferite “diffi cili” di varia origine, anche post-traumatica.

Che cosa sono le onde d’urto?Le onde d’urto sono onde acustiche (impulsi sonori,

di natura meccanica), prodotte da appositi generatori (i litotritori), ed in grado poi di propagarsi nei tessuti, in sequenza rapida e ripetuta. Sono caratterizzate da una particolare forma d’onda (prima fase di pressione positiva, seguita da un altrettanto rapida fase, meno ampia, di pressione negativa), che le differenzia dagli ultrasuoni e che, nel suo complesso, è responsabile degli effetti biologici positivi applicabili in campo terapeutico.A livello microscopico, la stimolazione con le onde d’urto è paragonabile ad una sorta di “micro-idromassaggio” profondo sui tessuti e sulle cellule, in grado di indurre queste ultime a reagire positivamente, con produzione di sostanze ad azione antinfi ammatoria e di fattori di crescita, che stimolano la rigenerazione dei tessuti stes-si, a partire dalle cellule staminali. Grazie a questi effetti biologici di base, da più di un decennio l’uso delle onde

d’urto si è ampiamente diffuso, dal campo urologico, anche all’ambito ortopedico, fi siatrico e riabilitativo Ben tollerate, non invasive, ripetibili e di grande effi cacia cli-nica, le onde d’urto focali, in taluni casi opportunamente selezionati, si dimostrano essere anche un’alternativa all’intervento chirurgico. Inoltre:

- Le onde d’urto focali possono agire in modo si-nergico (cioè di rinforzo) con altre terapie, o anche di potenziamento ed accelerazione dei risultati attesi da un intervento chirurgico;

- il trattamento con onde d’urto eseguito in prima istanza non preclude la possibilità di poter poi interve-nire con altre soluzioni terapeutiche (ad esempio chi-rurgiche).

La durata di ogni seduta può variare dai 10-15 minuti nel caso di applicazioni sui tessuti “molli” (ten-dini, muscoli e cute), a tempi maggiori (fi no anche ad un’ora) per i trattamenti sull’osso. Il paziente viene generalmente fatto accomodare in posizione supina sul lettino o seduta. Durante tutta la durata della terapia il paziente è sotto costante e diretto controllo medico, in modo da modifi care il livello di energia anche in funzio-ne della sensibilità del paziente. Le onde d’urto sono sicure ed effi caci. Il trattamento con onde d’urto focali è una metodica non invasiva, ambulatoriale, sicura e di comprovata effi cacia. La terapia è pressoché priva di ef-fetti collaterali di rilievo clinico e ben tollerata. I vantaggi che ne derivano per il paziente sono ormai internazio-nalmente riconosciuti e comprovati da circa 15 anni di esperienza nella pratica clinica quotidiana. Nel caso di trattamenti sull’osso, per cui si applicano energie mag-giori e per una durata di tempo superiore, è possibile che il dolore risulti più intenso e che sia necessario ricorrere

ad anestesia locale. Le onde d’urto focali possono essere

applicate solo in presenza di calcifi cazioni?NO, la presenza di calcifi cazioni tendinee o lega-

mentose non è il requisito fondamentale per poter pre-scrivere il trattamento con onde d’urto.Le onde d’urto focali sono in grado in taluni casi, contestualmente agli effetti terapeutici, di disgregare calcifi cazioni tendinee o in prossimità di legamenti ed articolazioni, attraverso un processo di “scioglimento”(grossolanamente para-gonabile all’azione di un anticalcare), a differenza di quanto avviene per i calcoli renali che, con il litotritore, vengono invece frantumati.

Quali sono le principali indicazioni?Tutte le affezioni infi ammatorie delle strutture ten-

dinee e muscolari, in particolare: tendiniti della spalla (periartrite calcifi ca e non), epicondilite ed epitrocleite (gomito del tennista e gomito del golfi sta), pubalgia, tendinite del gran trocantere, tendinite rotulea al ginoc-chio, tendinite achillea (achillodinia), sperone calcanea-re (tallonite), fascite plantare. In traumatologia, per la mancata guarigione della frattura ossea, (pseudoartrosi o ritardo di consolidazione), dopo l’insuccesso del trat-tamento chirurgico o dell’uso di apparecchi gessati. Le onde d’urto trovano indicazione anche in medicina este-tica per la riduzione dei localizzati di grasso (braccia, addome, gambe, mento); riduzione degli inestetismi della cellulite (pelle a buccia di arancia); miglioramento della circolazione locale del sangue; aumento dell’elasti-cità della pelle

Chiediamo al Dott. Bortolato informazioni sulle Onde d’urtoTerapia con onde d’urto

Dott. Mario Bortolato

PRESTAZIONI FISIOTERAPIA E RIABILITAZIONERiabilitazione neurologica, ortopedica, pre-post operatoria, reumatologica, dello sportivo, pediatrica, posturale, senologica, respiratoria, urologica peri-neale, logopedica; Terapia occupazionale; Riabilitazione della colonna verte-brale, mano, gomito, spalla, ginocchio, anca, piede; Riabilitazione a domici-lio, funzionale globale di mantenimento di gruppo; Ginnastica correttiva di gruppo; Massaggio per drenaggio linfatico; Kinesiology Taping Therapy; Te-rapie fi siche strumentali; Tecarterapia; Hilterapia; Noleggio magnetoterapia.

PRESTAZIONI AMBULATORIO POLISPECIALISTICOVisite specialistiche fi siatriche: esame podologico per pre-

scrizione plantari; valutazioni funzionali neurologiche. Visite specialistiche ortopediche: visite superspecialistiche di chi-

rurgia vertebrale; terapia con onde d’urto; mesoterapia antal-gica; artrocentesi; manipolazioni vertebrali; infi ltrazioni arti-colari; infi ltrazioni ecoguidate all’anca; perizie medico legali.

Visite specialistiche di chirurgia vascolare: scleroterapia. Visite specialistiche ginecologiche: infanti-

li, adolescenziali e adulti; pap test; colposcopia. Visite specialistiche di chirurgia generale, di chirurgia e medicina este-tica, urologiche, endocrinologiche, dermatologiche, reumatologiche, podologiche; Consulenze sessuologiche, psicologiche, nutrizionali.

PRESTAZIONI DI DIAGNOSTICA STRUMENTALEElettromiografi e - Ecografi e - Ecocolordoppler

FISIOTERAPIA – RIABILITAZIONE AMBULATORIO POLISPECIALISTICO

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VIA VESPUCCI N°135/136 30015 SOTTOMARINA DI CHIOGGIA (VE)TEL. 041.490754 - FAX. 041.5548329

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Struttura convenzionata con il SSN Direttore sanitario: Dott. Mario Bortolato

Aut. san. Nr 53 de 15/7/13

Dott. Mario Bortolato - primario ortopedicoResponsabile chirurgia vertebrale miniinvasiva Consulente Poliambulatorio VespucciCasa di cura Villa Erbosa - BolognaIstituto Clinico S. Anna - Bresciawww.mariobortolato.it

Page 44: Rovigo giu2015 n76

44 Crucipiazza4444 Crucipiazza

Azzurra Edizioni S.a.s. - C.P. 77/B - 35028 Piove di Sacco (PD) [email protected]

Il Gioco del Mese - Film’s Puzzle: A beautiful mind

Chiave (7,5,1,8,8) - Due interpreti del film........................................................................................

Trova all’interno del puzzle le parole chiave evidenziate in grassetto nella trama del film.

Nel 1947, il diciannovenne e talentuoso matematico John Nash entra nella prestigiosa Università di Princeton con una borsa di studio per il dottorato. Refrattario ad instaurare rapporti sociali, Nash ha solo un amico: Charles, il suo compagno di stanza. Ossessionato dal pensiero di trovare un’idea originale a cui applicare le sue formule, John riesce nel suo obiettivo: in una tesi di dottorato di sole 27 pagine espone geniali intuizioni fondamentali allo sviluppo della “teoria dei giochi”, facendo così diventare obsolete le teorie economi-che di Adam Smith.Le sue idee gli procurano fama e un importante posto di ricercatore al MIT di Boston, dove conferma la sua intelligenza matematica. In piena “guerra fredda” viene contatta-to dall’esercito per la sua incredibile capacità di decodificatore. Entra così in contatto con “l’eminenza grigia” William Parcher, oscuro personaggio del governo che lo assolda per una missione top secret relativa a un piccolo ordigno nucleare. Contemporaneamente John trova anche l’amore di Alicia, una giovane studentessa di fisica, che diventa sua moglie.La vita di Nash viene a questo punto sconvolta da una terribile scoperta. Charles, la sua nipotina e lo stesso Parcher sono in realtà solo proiezioni della sua mente malata, affetta da una grave forma di schizofrenia. Vagando come un fantasma tra cliniche e manicomi viene sottoposto a numerose sedute di shock insulinico e ad una massiccia dose di farmaci. Gra-zie all’affetto ed alla vicinanza dei familiari, Alicia in particolare, e alla sua forza mentale riesce ad ignorare le sue allucinazioni e a convivere sia pure con sofferenza con la malattia, tornando Nash diventa docente a Princeton, e nel 1994 è insignito del Premio Nobel per l’economia. La difficile ma riuscita convivenza di Nash con la sua malattia è simboleggiata dalla visione dei suoi tre fantasmi uno accanto all’altro che lo osservano dopo la cerimonia di premiazione.

Dal dentista… Salve dottore, quanto costa estrarre un den-te?” “100 euro se si procede con anestesia e 50 euro sen-za.” “Bene, allora facciamo senza anestesia!” “Compli-menti signor Rossi, lei è dav-vero coraggioso!” “Non si confonda dottore, il dente se lo deve togliere mia moglie!”Ultime parole famose…“L’auto rimarrà sempre un lusso per pochi.” (The Literary Digest, 1899)La differenza… Tra un’aquila e una corda? L’aquila si annida sui picchi, la corda si annoda sui pacchi! • Tra un fidanzato e un mari-to? Almeno 15 chili.

Sposi moderni… Vi dichiaro marito e moglie! Potete ag-giornare i vostri stati su Face-book.Leggi di Murphy… Appendi-ce alle leggi di Murphy - Leg-ge di Gold Se la scarpa calza bene, è brutta!Le grandi domande della vita… ma anche le rispo-ste… • Come si può rico-noscere il contadino che ha trovato il famoso ago nel pa-

gliaio? Dal cerotto che ha attorno al dito!• Qual’è il modo mi-gliore per ricordarsi del compleanno della pro-pria moglie? Dimenti-carlo una volta!

Il nostro eroe preferito… • Chuck Norris non accende la luce, spegne il buio.• Ad Heidi le caprette fanno ciao, a Chuck Norris rifanno il letto, stirano, spolverano e puliscono il water meglio della Luisa.Dal dottore… “Perché sei scappato dalla sala operatoriaprima dell’intervento?” “Per-ché l’infermiera diceva: “Co-

raggio, non si preoccupi, è un’operazione facile.” “E que-sto non ti ha tranquillizzato?” “Il fatto è che parlava con il chirurgo!”Cannibali & C… E come disse un cannibale: “A Natale tutti gli uomini sono più buoni!”

Quale sarà la freccia giusta? Tiro al bersaglio

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46 Oroscopo4646 Oroscopo1 Oroscopo

BILANCIADAL 2 3/09

AL 22/10L’AMORE NON È APPICCICOSO

E CHI VI STA ACCANTO VE LO RIP-ETE SPESSO. I CUORI SI METTONO AL RIPARO DA SITUAZIONI COMPLICATE IDEALIZZANDO L’AMATO E SBAGLI-ANDO!

SCORPIONEDAL 23/10

AL 22/11CUPIDO VI STA AS-

PETTANDO GIÀ CON LA FRECCIA TESA E ANCHE I PIÙ LIBERTINI POTRANNO CADERE VITTIMA DEI SUOI PROGETTI: È ORA DI FERMARSI VIAG-GIATORI

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12

COMPLICE UN VI-AGGETTO CON NOTA ROMANTICA, L’INTESA CON IL PARTNER USCIRÀ

RAFFORZATA. COLPO DI FULMINE PER CUORI SOLITARI, IN AEROPORTO O IN TRENO, SENZA TRALASCIARE L’ONLINE

CAPRICORNODAL 22/12

AL 20/01PER BUONA PARTE DEL MESE VIVRETE IL RAPPORTO A DUE IN BUONA AR-MONIA. POI QUALCOSA SI INCRINA E NON TROVA SPONDE: TENETE DURO

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02PERIODO FAVOLOSO, AVETE TUTTO: L’AMORE,

LA FEDELTÀ, L’ALLEGRIA, NON SOLO IL PARTNER È PAZZO DI VOI, VI STIMA,

VI RISPETTA E NON FA MAI NULLA CHE NON CONDIVIDIATE

PESCI DAL 20/02 AL 20/03PERSISTE LA NEB-BIA INTORNO A VOI: NON ESPONETEVI

PRIMA DI CAPIRCI QUALCOSA. PER GLI AMORI ROMANTICI, NIENTE DI FATTO FINO A FINE MESE MA NON DISPERATE

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04LA FORTUNA È DALLA VOSTRA. VOGLIA DI

NUOVE CONOSCENZE, CONFERME E CONQUISTE, BENE ANCHE LE COPPIE GIÀ COLLAUDATE: TUTTO A MERAVI-GLIA

TORO DAL 21/04

AL 20/05

LA DIVERSITÀ DEI CARATTERI SALTA FUORI: IL PARTNER SENTE IL BISOGNO DI LIBERTÀ E IN VOI CRESCE L’ATAVICA GELOSIA. MEGLIO COMPRENDERLO IN TEMPO E DARSI ALTRI OBIETTIVI

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06

L A COPPIA SARÀ MESSA A DURA PROVA. FATE INGELOSIRE IL PARTNER, TESTATE I SUOI SENTI-MENTI, SE IL CUORE È ANCORA PRESO PER VOI SI DARÀ UNA MOSSA

CANCRODAL 22/06AL 22/07

LA VOGLIA DI AMORE C’È, E TANTA, SARETE APPETIBILI

COME UN CIOCCOLATINO, POI PERÒ LA PAURA DI LASCIARVI

ANDARE, RISCHIANDO L’ENNESIMA FREGATURA, VI FARÀ TORNARE SUI VOSTRI PASSI

LEONEDAL 23/07

AL 23/08SE DATE AMORE, AMORE RICEVERETE ANCHE SE LA TENA-CIA DEL CUORE SARÀ

MESSA ALLA PROVA DA UN BEL TIPO CHE SI FARÀ DESIDERARE, UNA BELLA LEZIONCINA PER IL VOSTRO ORGO-GLIO…

VERGINEDAL 24/08AL 22/09SERENITÀ PER LE COPPIE

COLLAUDATE PURCHÉ RICORDINO DI ATTIZZARE LA PASSIONE AIUTANDOSI CON IL DIALOGO E LA CONDIVISIONE DI INTERESSI E PIACERI. LAVORATE MENO E DATE SPAZIO ALL’AMORE

Oroscopo

VERGINEVERGINE

SERENITÀ PER LE COPPIE COLLAUDATE PURCHÉ RICORDINO DI

LEONELEONEDAL 23/07DAL 23/07

AL 23/08AL 23/08SE DATE AMORE,

CIA DEL CUORE SARÀ

CANCROCANCRO

LA VOGLIA DI AMORE C’È, E TANTA, SARETE APPETIBILI

COME UN CIOCCOLATINO, POI PERÒ LA PAURA DI LASCIARVI

GEMELLIGEMELLI

L A COPPIA SARÀ MESSA L A L A L A L A L A L A

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AL 20/05

ARIETEARIETEDAL 21/03DAL 21/03

AL 20/04AL 20/04

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BIA INTORNO A VOI:

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ACQUARIOACQUARIODAL 21/01DAL 21/01AL 19/02AL 19/02PERIODO FAVOLOSO, AVETE TUTTO: L’AMORE,

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