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" CISI j FOGGI@ '\ UNIONE SINDACALE TERRITORIALE a cura dell'Ufficio Informazione Via Trento, 42 - Foggia TeL 0881,724388 - 348.8543490 Fax 0881,771681 e-mail: cislfoggia.stampa@gmaiLcom www.cis1foggia.it "

CISI FOGGI@ · «Certo, ma la logiça che muove i referendum è ben diversa da quella di un' elezione amministrati va o politica, Ciò che ha deciso il Consiglio dei mini. stri è

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Page 1: CISI FOGGI@ · «Certo, ma la logiça che muove i referendum è ben diversa da quella di un' elezione amministrati va o politica, Ciò che ha deciso il Consiglio dei mini. stri è

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CISI j FOGGI@ '\ UNIONE SINDACALE TERRITORIALE

a cura dell'Ufficio Informazione Via Trento, 42 - Foggia

TeL 0881,724388 - 348.8543490 Fax 0881,771681 e-mail: cislfoggia.stampa@gmaiLcom

www.cis1foggia.it

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I Il I

NELLA ZONA INDUSTRIALE DI FOGGIA Quest'anno puntiamo a superare i 292mila motori prodotti nel2015 e a fare assumere a tempo indeterminato 130 operai

Notevoli i benefit per i dipendenti dello stabilimento Sofim

Filomena Campodipietro, segretario generale della Fim Cisl di Foggia

«Lo stabilimento CNRl di Foggia può crescere ancora per conquistare, dopo quello d'argento, anche il premio di ppoduttività oro WCM. Noi della Fim Cisl sianlo pronti a questa nuova sfida nell'interesse dei lavoratori, dell'azien­da e del territorio». il segretario ge­nerale della Fim Cisl di Foggia, Filo-

mena Campodipietro, esprime grande sod­disfazione per gli ec­cellenti risultati rag­giunti dallo stabili­mento CNHI (ex So­fim) di Foggia, che hanno consentito il giusto riconoscimen­to economico allo straordinario impe­gno dei lavoratori.

Per la Fim Cisl, è un fattore di grande gioia ed orgoglio il premio di efficienza di stabilimento (Sil-ver WCM) assegnato

ai 1700 lavoratori del sito foggiano; i quali, nella busta di febbraio, troveran­no significative somme aggiuntive: 1230 euro ai lavoratori dell'ex terzo livello; 1320 all'ex quarto; 1620 all'ex livello 5S. Per la Fim Cisldi Foggia, è un successo che fa ben sperare per il futuro.

«Si tratta di lilla conquista sindacale

gratificante e concreta, come quella del passaggio a tempo indeterminato di al­tri 79 lavoratori da gennaio 2016, rag­giunte - afferma Campodipietro - so­prattutto grazie alla professionalità di questi lavoratori ed all'impegno di un sindacato serio ed affidabile come la Fim Cisl; organizzazione che, anche nei momenti più difficili, ha saputo essere lungimirante e responsabile, siglando quegli accordi i cui risultati sono ora sotto gli occhi di tutti. Basti pensare che i classici incrementi salariali, collegati all'inflazione - prosegue Campodipie­tro - avrebbero comportato aumenti di circa 28/30 euro lordi l'anno, già am­piamente superati dai 330, erogati nel 2015 come premio di redditività, nell'ambito del nuovo sistema contrat­tuale del gruppo; ai quali si aggiungono oggi questi importi che, di questi tempi, sono sicuramente considerevoli per ogni lavoratore».

La maggiore produttività è stata con­sentita dal cosiddetto WCM, sistema di organizzazione del lavoro, studiato dai giapponesi, in grado di garantire l'eli­minazione di sprechi e perdite, insieme ad una migliore qualità del lavoro e della sicurezza.

«La Fim Cisl ha sin da subito ac­cettato la nuova sfida grazie alla quale sono stati quindi evitati aumenti sa­lariali pari a zero - ricorda Campo-

dipietro -ed auspica nuovi successi per lo stabilimento foggiano».

In questa direzione, il sindacato dei metalmeccanici della ClSL giudica for­temente positiva la scelta da parte della CNRl dello stabilinlento di Foggia qua­le luogo in cui, il4 e 5 febbraio scorso, si è tenuto il corso sul sistema WCM, fa­cendovi partecipare i capi del perso­nale e la RSA dei siti produttivi di lesi, Lecce e Modena.

«Ci auguriamo - afferma la dirigente della Fim CisI di Foggia - che la CNRl punti sempre più sul nostro sito pro­duttivo per il raggiungimento di nuovi traguardi che riteniamo possibili. So­prattutto a seguito dell'avvio, da gen­naio 2016, della produzione del nuovo motore F1A (Euro 6), con basamento in alluminio alleggerito ed albero motore in acciaio, con il quale speriamo - au­spica il segretario generale - di poter superare i 292 mila motori prodotti nel 2015 e raggiungere il premio di pro­duttività Gold WCM, che significhereb­be importi aggiuntivi ancor maggio­ri».

La Fim Cisl è altresì fiduciosa sulla possibilità di arrivare al passaggio a tempo indeterminato per ulteriori 130 addetti dello stabilimento CNRl di Fog­gia, attualmente impegnati con con­tratti di somministrazione e lavoro tra­mite Agenzie del Lavoro.

lA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO Venerdì 12 febbraio 2016

lo stabilimento della Sofim nella zona industriale

«Ecco i fattori che hanno determinato il fallimento

dell'istituto Black Security)) In merito al fallimento della Black Security, de­

cretato dal Tribunale di Foggia, Roberto Annarelli. già amministratore unico e legale rappresentante della stessa impresa, tiene a precisare che «nell'ar­ticolo pubblicato dalla Gazzetta lo scorso 7 febbr­taio, si riferisce che, oltre ai lavoratori, sarebbero ri­masti beffati anche i fornitori dell'impresa di cui ve­niva dichiarato il fallimento dal Tribunale di Foggia in data 2 luglio ultimo scorso, e che la Black Securi­ty sarebbe senza crediti». «Si precisa che l'impresa in discorso vanta crediti certificati per circa un mi­lione 850 mila euro e che l tra i debitoriI non figura­no fornitori. I lavoratori, inoltre, non sono stati bef­fati, essendo imputabile l'insolvenza dell'impresa a più fattori, tutti non riconducibili alla sua gestione. Infatti, la concorrenza spiegata degli altri istituti di vigilanza della provincia di Foggia, i quali offrivano, a privati ed enti pubblicim servizi a porezzi inferiori allo stesso costo dell~voro, le crisi d'impresa da cui venivano colpiti nurnerosi debitori della Black Se­curity, la stessa inerzia della Prefettura, restia a san­zionare gli istituti di vigilanza concorrenti, indispo­nibili ad assumere il personale della predetta im­presa nei cambi di appalto, si rivelavano tutti fattori concomitanti e decisivi nel determinare l'epilogo deciso dal Tribunale di Foggia», conclude l'ex am­ministratore.

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rivelle, no alla data unica· per referendum edelezìoni e scoppia la polemica· Il governo: consultazione il17 aprile, poi le amministrative . I promotori: così quorum difficile e spreco da 300 milioni

A~~1l'@Ni@ ICDAN(Dl!BU«Jl

ROMA. Salta l'electiqp. day. La mac­china elettorale si metterà in moto due volte a distanza di due mesi: si voterà il- 17 aprile per il referen­dum sulle trivelle e subito dopo, probabilmente all'inizio di giugno, . per le amministrative. La decisione è stata presa dal Consiglio dei mini­stri e ha subito scatenato un coro di proteste molto ampio.

«Evidentemente al governo man­ca il coraggio di far scegliere agli ita­liani», ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale della Basili­cata, Piero Lacorazza (Pd) , «Non so­lo si rifiuta l'accorpamento con le . amministrative,èhe farebbe rispar­miare 300 milioni di euro, masifini~ sce per mortificare ogni possibilità di partecipazione consapevole dei cittadini alla consultazione referen­daria, che per sua natura ha biso­gllO di un tempo utile per conosce­re e vàlutare il quesito».

«È il volto fossile del governo»,

hanno aggiunto i parlamentari del­le commis1?ioni Ambiente e Attivi­tà produttive del M5S. Mentre illea­der d~lla minoranza dem Roberto Speranza ha twittato: «Incompren­sibile la scelta di non accorpare il re­ferendum sulle estrazioni alleele­zioni amministrative. TI risultato è meno partecipazione e più costi».

Protestapo opposizioni . ed écologisti: intelVenga Mattarella. Speranza (Pd): scelta incomprensibile

Critiche anche le associazioni ambientaliste. Per il Wwf «con i 300 lnilioni buttati si potrebbe di­fendere il paese dalle frane». Per Greenpeace è «una truffa pagata con i soldi degli italiani». Per la Le­gambiente un errore anche t~cni­co: «La Corte costituzionale deve ancora decidere su altri due quesiti

sulle trivelle. Se il giudlzio saràposi­tivo si rischia il paradosso: gli italia-

. ni, dopo il 17 aprile, potrebbero es­sere nuovamente chiamati a vota­re, sullo stesso tema, in una terza data, con ulteriore spreco di risor-se». -

Inoltre~ osserva il Fai, per lo svol­gimento del referendum ad aprile si spenderanno oltre 300 milioni di euro, cifra non molto inferiore alle royalties' raccolte dallo Stàto nel 2014 per le attività petrolifere, pari a 402' milioni di euro. Secondo il Fondo ambiente italiano la scelta di votare ad aprile sembra «confer­mare la linea governativa di sup­.porto all'espansione delle trivelle in mare, che si basa su un Vecchio documento di strategia energetica nazionale ormai superato».

Opposizioni e ambientalisti si so­no appellati al presidente della Re­pubblica Sergio Mattarella chie­dendogli di respingere la data pro­posta dal governo;

<lRIPROOUZIONERISERVATA

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I n21]p.(~JlDlillll»llDnnl\:21 VENERDl12 FEBBRAIO 2016

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Piattaforma petrolifera

Aree a rischio .difutlire trivellazioni

Richieste di estrazione diidrocarburi

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REPUBBLICA

:aGO\~4TOllmIIWBuv:1l?E~[tJ.L!.~.J1{lr

"Errore gravissimo la gente che decide

, fa paura a Renzi" ~eU@PAWln$E

BARl.«ll governo ha fatto una scelta politica» ta­glia corto il presidente della Puglia, Michele Emi­liano:«Vuole isolare il referendum No triv dalle elezioni artuninistrative e, in tIuesto modo, tenta di ostacolare il raggiungimènto del quorum».

]l][ 50% più WlO, dei. votanti. Una miissione im-possibile? . -_ . «lo dico' che la data del 17 aprile si può ancora

cambiare». . Più facile dlIDr!o che felldo. «Stanno commettendo un errore gravissimo.

Non vorrei sbagliare, ma si'comportano in tutto e per tutto come si comportava Berlusconi quando spiegava agli italiani che era meglio non andare a voiare airèferendum».

nrlinedio? . «Lo ripeto ormai da non so più quanto tempo:

l'election day, per accorpare le comunali con la consultazione popolare».

Si rispOlJ1'l1rnÌerebbero 300 iniliom di emo. «La cosa è talm~nte evidente che adoperarlo

come argomento antiRenzi, mi sembra un po' mararn.aldo». .

Sinistra italiana, con Nicolia F:tratoJlanru, pruda di «scelta truffaldina». . «Non capisco perché. debbano avere paura che.

la gente decida. E come mai non hanno il corag­gio di dire. chiaro e tondo cOJ;lle la pensano. DisCU­tere con tutti della politica energetica di questo Paese, è importante». ,

SuJl'Espresso in. edicoAa da oggi, racconta -di «rl.w:lioni sulle trivelle tra governo e Regioni fatte m segreto per tenere fuori proprio me. Ho. fatto finta di milla, ma esigo rispetto». Di quali riunioni si trattava, scusi? «Quando uno fa finta di nulla, fafinta di nUlla». Esiste tuttorala possibilità di vedere il biccme­re mezzo pieno e non mezzo Vl,].oto? «Mi auguro che Renzi voglia incontrare le nove

Regioni, Puglia compresa, promotrici del referen­dum. Peraltro sono sub iudice altri due quesiti re:­ferendari, su cui dovrà pronunciarsi la Corte costi­tuzionale. Riconciliarsi in politica è l'obiettivo pri­mario fosse anche solo per la data di un referen-dum». .

«>RIPRODUZIONERI5ERVATA .

. EL~~TAf tf;",~;1tT.1fd,f7.'f!.1i}.&'~jJf~}:n

"Giustoseparare. ma lo stesso valga perle riforme" . wum~MU~© U9@wan

ROMA. «Il governo ha seguito una prassi consolida­ta: evitare l'election day in caso di referendum». Gaetano Az~ariti, costituzionalista alla Sapienza di Roma, ha letto le polemiche dei comitati anti-trivel­le. «N OD le condivido - spiega - si è agito nella cor­rèttez7a». Ma poi avverte: «Per coerenza il governo non dovrà accorpare neppure il referendum costitu­~ionale con le ainrninistrative».

Per i comitati ambientalisti raggiungere il quo­rum sPiI'à ora più rumeile. «Certo, ma la logiça che muove i referendum è

ben diversa da quella di un' elezione amministrati­va o politica, Ciò che ha deciso il Consiglio dei mini­. stri è la prassi più consolidata» ..

E d.unque vale anche per il referendum contro le trivellazioni? «Certo, perché in questo caso le consultazioni co­

munéili non sono su tutto il territòrio nazionale, ma , interessano solo alcuni centri. In caso di election

day, il rischio disomogeneità nella partecipazione sarebbe molto alto e dò potrehbe falsare l'esito refe­rendario. Ma questo deve valere a maggior ragione per la partita più grossa: quella costituzionale».

Cosa c' entra il referendum costituzionale, visto ch'e non prevede un cworumminimo? . «Proprio per dimostrare che il criterio adottato

oggi non è strumentale a incidere sul quorum, il gO­verno dovrà ricordarsene anche al prossimo appun­tamento referendario. Non vo~ei insomma che per opportunismo politico, inverso a quell() attuale, l'e­secutivo spingesse per un accorpamento tra ammi­.nistrative di giugno e referendum costituzionale, così da inseguire auspicati plebisciti».

Conl'election day però si risparmierebbe. «In questi casi chiamare in causai soldi è un' argo­

mentaZione che serve solo a dimostrare il tasso di .populismo imperante». '. .

Populismo? Ci spiegrhl meglio. «RisparJ.YIiare, in queste materie, è un' obiezione

strumentale usata ora per invocare lo stesso giorno per amministrative e referendum, ora per far passa­re una riforma costituzionale».

Torna di ntll.OVO su.illa momnca costitmionale? «Sì, perché già nel suo titolo lega la mo_difica del

bicameralismo pérfetto ap.ariduzione qei costi». IORIPRODUZIONERISERVATA

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Corriere del Mezzogiorno Venerdì 12 Febbraio 2016

Emiliano contesta la scelta: «Vogliono ridurre al minimo i partecipanti» ~ Chiesta la data unica con le Arnrrllnistrative

BARI Fissata la data per il referen­dum anti-hivelle, non piace a nes­suno: né alle associazioni am-: bientaliste, né alle forze politiche. TI govemo ha stabilito che la data per andare alle ume sia il 17 aprile. E chi si oppone, sostiene che sia' un errore sotto un duplice profilo: la data non coincide con le Ammi­nistrative e questo scoraggerebbe la partecipazione alle ume con il lischio di far fallire il referendum in mancanza del quorum; inoltre, ,mancando poche settimane al 17 aprile, ci sarebbe troppo poco tempo per informare i cittadini su una questione dai risvolti non semplici. .

TI quesito -unico sopravvissuto dopo le sei lichieste avanzate da dieci Regioni e il successivo inter­vento correttivo del govemo - ri­guarda un aspetto specifico. Attie­ne alla norma che consente di estrarre petrolio, in aree marine entro le 12 miglia dalla costa, sulla base di concessioni già rilasciate. Permessi che avranno la durata «pari alla vita utile del giacimen-

" to». Dunque a tempo indefinito. TI govematore Michele Emilia-

no non ha gradito la soluzione del 17 aplile. <<La data -è il suo esplici­to commento - sembra sia stata scelta apposta dal,govemo per ri­durre al massimo i partecipanti cl referendUJID>. Però, secondo Emi­liano, «la stessa scelta può essere ancora cambiata. Anzi, limedltata dal govemo al fine di consentire a tutti gli italiani di essere meglio infonnati su una matelia oggetti­vamente complessi~ La democra­zia paltecipata che il referendum implica -ha continuato Emiliano -è una democrazia che può essere favorita dall'election day, cioè da un'unica giomata in cui si svolgo­no sia le comunali che le referen­dalie. Poi c'è la questione secondo cui rispalware più di 300 milioni di euro in un momento come que-;­sto, unificando le date, sarebbe una ragione 'più che sufficiente per scegliere felection day».

Nel frattempo, in un'intervista all'Espresso, Emiliano ha conti­nuato a polemizzare con Renzl.

«Accade persino - dice il governa­tore - che le riunioni tra governo e Regioni per trovare una soluzione al problema delle trivelle in Adria­tico siano state fatte in segrèto, per tenere fuori proprio me. Ho fatto finta di nulla, ma esigo ri-spetto». '

«Quella del govemo - sostiene il coordinatore nazionale di SeI, Nicola Fratoianni - è una scelta h-uffaldina che non consente di avere tempo sufficiente per aprire una discussione ampia che per.: metta agli italiani di decidere con­sapevolmente»~ Inoltre, la scelta di non accoIpare il referendum al- .-

. le .Am..mll:listrative'provocherà una maggiore spesa pari a «300 milio­ni»; A questo fine, SeI ha presen­tato una proposta di legge per ob­bligare fabbinamento elettorale in un'unica data. <<Forse - ragiona il presidente del Consiglio regio­nale Malio Loizzo - si vuole impe­dire di raggiungere il quorum ne­cessalio. Ma questo, a maggior ra­gione, è un motivo per avviare una grande mobilitazione».

«Il tempo - afferma n'capo­gruppo pd Michele Mazzarano :- è davvero risicato. Andare a votare è un doppio dovere. Non vogliamo vanificare la possibilità di difen­dere il valore dello strumento re­ferendario'e di tutelare n mare, nostro bene più grande». Su posi­zioni offensive anche Guglielmo Minervini (capoglllppo di Noi a, sinistra). «TI govemo - dice -vuole affossare n referendum. Non si preoccupi il premier Matteo Ren­zi:' i cittadini sono molto meno stupidi di quanto lui pensi». «In un momento in cui si parla di con­tenimento dei costi - sottolineano i consiglieri di Puglia con Emilia­no - non capiamo perché il gover­no non abbia optato per un elec­tion day. Avremmo risparmiato, denaro e consentito una vera mo­bilitazione». Legambiente chiede faccoIpamento. «Due date sepa-

, rate - segnala il presidente puglie­se Francesco Tarantini - sono un inutile spreco di denaro».

Francesco Strippoli © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Nel2015 la domanda è balzata del5% ma la produzione ha perso 227mila pezzi, scendendo a Il,3 milioni

lettrodomestici, meno prodotto più vendite Calala produzione e aumen­

tano le vendite di elettrodome­stici bianchi in Italia. Un 2015 dal doppio volto in cui, da un lato, continua la cura dimagrante del settore mentre, dall'altro, la do­manda interna è trainata dagli incentivi governativi per le ri­strutturazione e l'efficienza energetica. Tutt'altro discorso per le attrezzature professiona­li, quelle destinate agli alberghi e alla ristorazione, che conti­nuano a vivere una fase di in­tenso sviluppo.

Secondo i dati di Confindu­stria CecedItalia, 1'anno scorso la produzione di elettrodomestici è scivolata da 11,6 milioni di pezzi a poco più di 11,3, in calo di 227mila unità. Sulfronte delle vendite, in­vece, invece il sell-in (gli ordini del negoziante) ha registrato un risultato positivo per tutté!Je ti­pologie di prodotto, +5%.

più che dimezzato l'ex fabbrica europea del Bianco: la produzio­ne è crollata da oltre 30 milioni di pezzi ameno a11,3. Ne12015 è sta­to significativo il calo della pro­duzione delle lavabiancheria (-19,8%) mentre quelladifrigori­feri e congelatori ha registrato il primo risultato positivo, +8%,

LEt~DlEPSHI? f,1;lONOilt-llE Il comparto delle attrezzature professionali per alberghi e ristorazione ha messo a segno una crescita a valore del7%. Nuovi mercati negli Usa einAsia

export non lontano dai 10 miliar­di e un saldo attivo di 7 miliardi.

L'anno scorso la crisi produtti­va ha rallentato: Anie, la Federa­zione delle imprese elettrotecni­che ed elettroniche, la valuta nel -1,8% dal-2,1% dell'anno prima, «ma la mancanza di competitivi­tà dell'intero Sistema Paese - so­stiene Ceced Italia - fa sentire sempre più la concorrenza este­ra. A questa situazione si sovrap­ponela cronica assenza di un pia­no industriale per il settore».

Negli altri comparti, le appa­recchiature professionali per catering e ospitalità hanno con­fermato la leadership mondiale italiana mettendo ~ segno una crescita della produzione del7% a valore. Il settore ha fatto brec­cia- in nuovi mercati mentre quello europeo è rimasto sostan­zialmente stabile.

La produzione di elettrodomestici

Grandj leletl:rodcCJmestid realizzatN in nalia. In mmOU'll] dD pezzi

Refrigerazione

(ottura

1987 1990

lavabiancberàa

Asdugatrid

1995 2000

ilavastoviglie.

2005 2010 2015 Il ridimensionamento pro­duttivo in una dozzina di anni ha

dal 2002, segno che il prodotto (bersagliato per anni dal proces­so di delocalizzazione) haripre­so la strada del valore. Nono­stante tutto l'elettrodomestico made in Italy rimane uno dei comparti di punta della nostra manifattura: il giro d'affari rima­ne vicino ai 15 miliardi, con un

Buone notizie anche dal com­parto delle cappe aspiranti per cucina: ha registrato una crescita del 2% in Europa Occidentale e del5%negliStatiUrnti.Ne12016è !l:r-*)5tima Fonte: Ceced Italia I

I 37mila bancari aspettano l'intesa da oltre due anni

I sindacati: «Adesso si rinnovi il contratto»

Adesso che i contorni della ri­formadelleBccsonochiari,perisin­dacatièarrivatal'orachesisblocchi ilnodo del rinnovo del contratto dei 3j'Il1ila bancari delle Bee, il cui con­tratto è scaduto il 31 dicembre 2013, oltre due annifa. Dallaprossimaset -timana le parti definiranno un' agendaserrataperfarprocedere un negoziato rimasto fermo allo sciopero dehmarzo dell'annoscor-

so allarichiestadiFedercassediuna riduzione molto importante -«inaccettabile» per i sindacati - del costo dellavoro. «Civorràrealismo e sano pragmatismo -osserva Luca Bertinotti della Fabi-ma è evidente che la riforma non ingenera livelli spettrali di esuberi e non è unarifor­ma che penallzzailfattorelavoro». Per AlessandroSpaggiaridellaFirst Cisl, invece, ci sono «innumerevoli

contraddizioni che potrebbero aprire scenari preoccupanti». Lari­chiesta dei sindacati, come ricorda Bertinotti, si focalizza su due punti in particolare e cioè <<la salvaguar­dia dei livelli occupazionali e la so­stenibilità del contratto». Della po­sizione di F edercasse, forse, si riu­sciràacapiremegliogiàoggi,inbase aquantoilpresidentediFederca.sse, Alessandro Aizi, dirà alla tavolaro­tonda a cui prenderà parte alvfilano insieme al segretario generale della FabiLando11ariaSileoni

(,CaiS.

ID RIPRODUZIONE RISERVATA

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entrata in vigore la classe ener­geticaA+, che ha1'obiettivo diri­posizionare domanda e produ­zione sumodelli sempre più effi­cienti (e costosi).

N ei componenti invece il comparto risente dell'andamen­to dei grandi elettrodomestici: crescitanellarefrigerazione e ca­lo nel lavaggio. Le concentrazio­ni aziendali hanno influito sulla proposta del comparto, che ha dovuto modificare l'offerta tec­nologica e ridefInire le strategie.

Come sarà 'il2016? Ceced Ita­lia sottolinea ~he «nel gennaio de12016, il sell-in si è mantenuto in terreno positivo, grazie an­che alla conferma degli incenti­vi per leristrutturazioni edilizie e l'efficienza energetica». Dal fronte produttivo, invece, nelle fabbriche dei grandi player eu­ropei operanti in Italia, da Electrolux a Whirlpool-Indesit da Candy a Elica, si fa ancora ampio ricorso ai contratti di so­lidarietà, tuttavia ci sono alcuni segnali di ripresa, specie sul 'mercato internazionale, che la­sciano sperare in un progressi­vo allentamento della crisi.

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LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

Una giornata di sensibilizzazione che ha visto protagonisti enti e ass ctazioni lORITA BRUNO

Le donne abusate non par­lano perché si vergognano, quel dolore muto resta nelle loro ossa, in gabbia fra le mura domesti­che. Di queste vittime spesso non si ricordano i loro nomi ma quel­li dei loro carnefici restano nelle mente in maniera indelebile. E' stato illeit motiv di riflessione della giornata di sensibilizzazio­ne per il contrasto alla violenza di genere che si è tenuta l'altro giorno presso la Sala Rosa del Palazzetto dell' Arte. L'iniziativa dal titolo «Chiamarlo amore non si può» è stata organizzata del Comitato Pari opportunità del consiglio dell'Ordine degli avvo­cati di Foggia in rete con le as­sociazioni, Logos, donne in rete e Casa editrice Mammeonline e CS'~ jl patrocinio dell'Ordine de­gli avVocaTi di Foggia, Comune di Foggia e Asl Foggia, in col­laborazione con l'Associa­zione Diffe­renza Donna. Presidente del comitato pari opportlmità, Ida Di Masso, avvocato: «il nostro comita-

Un legame difficile da ron1pere nonostante

le botte

to è nato da poco più di un anno, è lm organo formato da 6 donne e 3 uomini. Fra le prime iniziative che abbiamo messo in campo c'è lo sportello di ascolto e la so­stituzione di udienza, ovvero se un avvocato è in maternità, al­lattamento o accudimento di pa­renti può essere sostituito da col­leghi che hanno dato la dispo-

'nibilità,>. Presente all'iniziativa il presidente dell'Ordine degli avvocati di Foggia Stefano Fo­glia: «Fra i primi atti della nuova consiliatura c'è stata la promo­zione del comitato delle Pari Op­porhmità. Oggi purtroppo c'è l'abitudine alla violenza, addi­rittura troviamo la violenza co­me strumento di gioco, esistono ad esempio attività ludiche che simulano rapine. Un tempo il massimo della violenza era il giocare agli indiani e ai cowboy. Oggi credo ci sia un problema di violenza in genere. E' importan­te che in questi momenti di con­divisione ci sia una maggiore presenza di uomini».

Sull'apertura dei luoghi di ac­coglienza per le donne oggetto di violenza domestica e stalking è intervenuta anche Elena Genti­le, parlamentare europeo. «Oggi il Parlamento ci consente di ave­re una maggiore rappresentanza femminile nel consiglio regiona­le, lma battaglia su questo fronte che è stata veramente lunga ma ci siamo riusciti. Questo nostro Paese fa fatica a rimettersi in piedi, ma non si può parlare di l'economia senza coinvolgere anche le donne; la ricostruzione della partecipazione democrati­ca può e deve avvenire anche con l'apporto di quelle donne che vi­vono con passione la polis». A rappresentare le istituzioni lo­cali, il vice sindaco Erminia Ro­berto. «In questa battaglia dob­biamo essere uniti al di là dei colori politici. Il Comune non può che aderire a questa inizia­tive»,

Nel Foggiano sono presenti due case di accoglienza per don­ne che hanno subito violenza. A confermarlo la coordinatrice del

centro antiviolenza del Comune di Foggia, Lara Vinciguerra: «Siamo operativi dal 2011, abbia­mo preso in carico 45 casi, ed accolto anche donne con minori. Vogliamo avviare un discorso in rete e che prosegua nel tempo}). Tante le associazioni che sono a fianco delle donne vittime di vio­lenza, come il «Filo di Arianna», presieduta d a Rosaria Capuoz­zo: «Di casi ne abbiamo visti e sentiti tanti. Ricordo il caso di una trentenne, madre di un bim­bo di otto che è stata trovata in strada picchiata. Dal Pronto Soc­corso ci è giunta la segnalazione; la donna ci chiedeva aiuto, non riusciva a ricordare cosa le fosse accaduto. Dopo un lungo percor­so la donna ha ricostruito la sua vita, ha trovato un nuovo com­pagno, ciò che ci ha stupito è che ha voluto subito un altro figlio e lo ha chiamato come il suo primo compagno, malgrado fosse l'ar-

tefice delle sue sofferenze; spiegare le ra­gioni che ali­mentano lo strano mecca­nismo che le­ga la vittima al suo aguzzino è difficile».

il fenomeno della violenza sUl­le donne è trasversale, è quanto ha ricordato Rosaria Judice mo­deratrice dell'incontro e coordi­natrice Rete Rivivi: «Fra i primi impegni della nostra rete c'è quello di partire con la forma­zione, vogliamo lavorare insie­me ed aprire lm dialogo con le istituzioni, essere veramente di supporto alle dOillle». Intervenu­te anche le rappresentanti dell'associazione «Differenza donna» Katia Pafundi, e Sabrina Frasca, responsabile dell'Area Formazione.

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LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

Domani al Conart (villaggio a11igiani) la presentazione alle imprese Il colosso mondiale del­

l'e-cOlmnerce parte con il suo tour in Italia da Foggia. Do­mani 13 febbraio alle ore 10,30 presso la sala convegni Conart in Via di Tressanti 13, sarà lanciato il più grande centro commerciale virtuale del mondo, con oltre 400 negozi sul portale nazionale ed oltre 25.000 . su quello internazio­nale.

Una vera opportunità che parte dalla Capitanata eleg­gendola capitale del commer­cio elettronico. «Si è deciso di partire da Foggia - spiega Pao­lo Tarantelli, uno degli or­ganizzatori dell'E-Commerce tour -perché abbiamoii:itenuto Foggia una città dinamica, con delle enormi potenzialità e pronta a conoscere ed af­frontare le nuove sfide del mercato».

Durante il tom' saranno analizzati i risultati dell'e-commerce nel mondo ed in italia e verrà presentata in anteprima la piattaforma mondiale di Dubli, lanciata per la prima volta nel 2008 in America.

Dubli, azienda leader nel mondo ecommerce, conta ol­tre 150 milioni di clienti, è presente in oltre 200 paesi al mondo e il portale è tradotto in 17 lingue.

Ogni giorno si registrano circa 7000 nuovi utenti che

iniziano a risparmiare facen­do shopping grazie a Dubli.

Dubli sbarca in Italia pro­prio nel momento di maggior boom portando un'opportuni­tà per privati, imprese e Enti non Profit. La novità di questa grande opportunità che viene dal web è stata nella capacità di aggregare oltre 25 mila siti e-commerce mondiali tra cui alcuni dei maggiori nel mon­do (in Italia Cooponline, Za­lando. Feltrinelli, Groupon, Unieuro, Ferrari Store, Boo­king, Hotels.com, eDreams, Volagratis, Levi's, Sony, Swa­rovski e 400 altri,); per creare un unico punto di riferimen­to.

La tappa di Foggia in pro­gramma domani al Conart del villaggio artigiani aprirà il tour italiano che vedrà. oltre al capoluogo dauno, Palinuro, Pescara, Milano, Bologna, Li­vorno e Pordenone. Inoltre l'applmtamento di sabato prossimo sarà incentrato an­che sul mondo del no-profit che attraverso questa piatta­forma potranno trovare vere opportunità per autofinan­ziarsi.

Sarà dato grande spazio an­che ai giovani con focus a loro dedicati per dar vita ad at­tività imprenditoriale· sfrut­tando le potenzialità del web.info: 327.9948054 347.7830336

'\

l Domani 13 febbraio, dalle ore 9. presso

l'Auditorilm1 "Trecca" dell'Ordine dei Me­dici di Foggia in Via Acquaviva 48, i medici della LICE Puglia e delle strutture com­nplese di Neurologia Universitaria (Dr. G. d'Orsi, prof. C. Avolio, e i neurologi in­formazione Dr.ssa E. Carapelle e Dr. T. Mar­tino), di Neurologia Ospedaliera (Dr. C. Mundi, Dr. D. Ciampanelli, Dr.ssaPizzolla), di Neurofisiopatologia (Dr.ssa A. Mazzeo), di NeuropsichiatriaInfantile (Dr.ssaA. Po­lito, Dr.ssa G. Pustorino, Dr. A. Dell'Era) e di Neurochirurgia (Dl~ G. Merlicco, Dr. G. Rizzi) degli Ospedali Rilmiti di Foggia, e della S.S. di NeuropsichiatriaInfantile (Dl~ M. Germano) di S. Giovanni Rotondo, e la

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psicologa-psicoterapeuta Angela Lopopo­lo, presentano #SorprenderEpilessiaPu­glia 2016 ... e M'illlm1ino d'Epilessia!: un in­contro tra i medici, i Pé!Zienti e i familiari, le associazioni laiche e la popolazione per una giusta informazione e per la ricerca in Epilessia. Nel corso dell'evento, verranno fornite tutte le novità sugli aspetti dia­gnostici e terapeutici dell'epilessia e slùle problematiche sociali associate. L'incon­tro è stato organizzato con il patrocinio del Comune e della Provincia Foggia, dell'Or­dine dei Medici della provincia di Foggia, e dalle Associazione Italiana Contro l'Epi­lessia sezione Puglia e Associazione per la lotta contro le epilessie.

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LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

La terza edizione del festival del cibo di strada nel centro storico ad aprile Oggi la presentazione alla Borsa internazionale del turismo a Milano

Dopo il successo delle prime due edizioni e la sperinlentazione di «Li­bando a Natale», torna dal 14 al 17 aprile nelle piazze del centro storico di Foggia «Libando, viaggiare man­giando». La terza edizione dell'evento sarà presentata oggi alla Borsa In­ternazionale del Turismo, manifesta­zione di respiro internazionale che raccoglie gli operatori turistici di tutto il mondo, lill numeroso pubblico di visitatori, appassionati di viaggi, televisioni e stampa. La manifesta­zione è in programma fino al 13 febbraio nel quartiere espositivo di Rho Fiera Milano.

Oggi alle 16.30 nella sala conferenze dello Stand PugliaPromozione inter­verranno a presentare la manifesta­zione il sindaco di Foggia Franco Landella, 1'assessore alla Cultura del Comune di Foggia Anna Paola Giu­liani, il dirigente del Comune di Fog­gia Carlo Dicesare, le organizzatrici dell'evento Ester Fracasso e Maria Pia Liguori, il presidente di Street­food Massimiliano Ricciarini. A mo­derare l'incontro sarà Danila Para­diso.

Un'occasione importante per pro­muovere il festival del cibo di strada e proporre itinerari alternativi alla sco­perta della provincia di Foggia, al­l'interno di una manifestazione attiva da oltre trent'anni, che mira a va­lorizzare le eccellenze italiane nel mondo, grazie anche alla nuovissima area dedicata al «Food & Wine».

L'edizione 2015 di «Libando, viag-

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Veduta panoramica del/' affollatissima piazzetta durante una delle edizioni della manifestazione

giare mangiando» ha fatto registrare un notevole riscontro di pubblico (stimata la presenza di 60 mila per­sone), ha coinvolto produttori non solo locali ma provenienti da tutta Italia e ha richiamato l'attenzione della stampa nazionale, grazie anche alla presenza di blogger di settore che hanno fatto da cassa di risonanza.

Quest'anno a «Libando» si parlerà

di Urban food, di cibo e riquali­ficazione urbana, argomento molto attuale trattato anche all'Expo 2015. Dal 14 al 17 aprile prossimi il festival animerà piazze e strade del centro storico di Foggia, rivitalizzando luo­ghi a volte dimenticati e creando stimoli per interrogarsi su come ri­qualificare e rendere più fruibile la città.

Si creerà un percorso enogastro­nomico che valorizzerà l'idea del «ci­bo sociale»: le «mamme dei vicoli» del centro storico vestiranno i panni da chef mettendo a disposizione le loro conoscenze e abilità culinarie, pre­parando e facendo degustare i piatti poveri della tradizione.

Si degusteranno cibi di strada pro­venienti da tutta Italia, si assisterà a cooking show con chef pugliesi e non solo, si avrà la possibilità d~ par­tecipare a tavole rotonde che veeuan­no protagonisti chef e architetti di fama nazionale a confronto. Non mancheranno, come sempre, spetta­coli e master c1ass dedicati ai bam­bini. E poi mostre a tema, gare tra chef, incontri e musica di strada.

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l;:At~C() VENERDì 12 FEBBRAlO 2016

----spo,con-Mr:trinedì -una rivol ·.one ella

-, -' - ,'. ," ",

compagine.societaria LINGRESSO DEL NUOVO SOCIO,'CHE RìLEVERA:'ALMENO IL60%, SCONVOLGERA: GLI ATIUALI

o ASSETII DELLA SPA CHE HA REALIZZATO-E GESTISCE IL PORTO TURISTICO D! MANFREDONIA 'OGGI IL 68% E' IN MANO ALLE PROCEDURE FALLIMENTARI ,DI MUCAFER E MOTEROC

LUCIAPIEMONTESE

U' n grande nome del

'comparto nautico e della gestione dei,

porti turistici sta per entra­re in Gespo spa, l'impresa sipontina presieduta ?a Gianni Rotice che ha realIz­zato e sta gestendo nel Goi-

. fo Marina del Gargano. o

E' il Gruppo Marinedi, nato daAcquatecno e guìdatoda Renato Marconi, il cui net­'INork conta in Italia su 7 ma­~ina ope~ativi, 3 ih- fase di sviluppo e 9 in prom.ozio:r:~ con iter autorizzatIvo 'gla avviato. eingresso di Marinedi, che ha già sottoscritto una let­téra di intenti in cui Marco­ni si dichiara disposto a ri­levare almeno il 60% di Ge­spo, rivoluzione.rà la c~m­pagin'e societana delllm-, presa.

u'atliz.t%i'~'B'ifi,.~ '~~1ttbira. -~~~'t~~p~~ o

"Finora' ci sono stati soci costruttori, ora servono so­ci che gestiscano il Marina", ha spiegato a l'Attacco l'ir~­gegnere sipontino, pres.l­dènte di Confindustna Foggia.

"Abbiamo trovato l'ihvesti­tore che cercavamo da tem­po. 'L'accordo c'è ed è col Gruppo Marinedi, già Ac~

, quatecno, che anni fa par­tecipòinaticonlaPietroCi­donio, spa all' operazione Gel Marina di Vieste, pri~a di andar via. Vogliono di~ ventare nostri soci. Esiste una lettera di intenti, entre­ranno come minimo a160% e si faranno carico di tutti i debiti, Stiamo redigendo un piano industriale per ca­pire come il Marina dovrà svilupparsi nei prossimi 15 anni e dove CÌ'SOùo da criti­cità da risolvere. Entro la tì­ne del mese conto di ulti­marlo, mentre entro l'esta-

o te spero di concretizzare l' accordo. D~ quando sono rientrato a luglio scorso co-

o ni-e presidente di Gespo il mio obettivo è riportare la sOCÌetàin bonis, farlaripar­tire". Oggi il 68% è dì Gespo è del­la coop sipontina Mucafer (38%) e dell'çtpricenese Moteroc (30%), o meglio delle rispettive procedure

~ f§viJfr%.i ~%l~il~,liti~1'dfm'f'si S©~wW'1.@!i~~~«:itij d<w.mi)}ù@v~<0da c@Op~che~p~$;'W*,l, a~&&dom~conW'lwtàa~~@ ~Mme,m~~~ntodeDa o

~@~~co~45e~$o:ciM~afejf

fallimentari. La preocèupazione è per l'atteggiamento che potrà essere tenuto verso Gespo da chi sta seguendo le pro-,ce dure. ' Dopo una gloriosa storia quarantennale,il ~olosso delle costruzioni del Sud Italia, Mucafer scpa, il 30 gennaio 2015, con de~reto del Ministero dello SVIlup­po Economico, è stata po­sta in liquidazione coatta

amministrativa e con l? stesso provvedimen~o e stato nominato commlssa: do liquidatore la rat?~ni,era umbra Silvia VOlpllll, do­miciliata a Lucera. Ammontava a quasi 46 mi­lioni di euro il rossO riporta­to nella domanda di am~ missione alla procedura dI concordato preventiv? presentata ne12~13 al ~n­bunale di Foggia, mal a cIfrai effettiva ammonterebbe al

doppio. " o '

Allora venne concessa una

proroga per la presentazi~-' ne delpiano concordatano

sia perché il cda stava ten-, tando di favorire la costitu-, zione 'di una nuova coope­rativa sia per l'esigenza di programmare e concorda­re una proposta di cessione, unitaria delle quote (pari al 38%, quota il cui valore no-

minale ammonta a 5.358.000 euro) di proprie­tà di Mucafer nella Gespo, unitamente alle quote di

, proprietà di un altro socio (p.ari al 30%) , àffinchè pos-

sa essere ceduto in blocco il facenti parte dell' ATI e nei piì.l appetibile pacchetto di confronti della Gespo perla maggioranzadellasocietà". somma di euro 3.350.000 a Sono oltre 400 le opetepub- titolo di finanziamento so­bliche realizzate fn tutta çi". Italia. E'stata l'immensa opera­Tra quelle piì.l importanti zione del porto a far fallire proprio Marina del Garga- Mucafer? no con committente Gespo IIi realtà, secondo i benin­srl avente capitale sociale formati, la coop, dopo de­pari a 14.100.000 euro. cenni di successi che han­La realizzazione dell'ìnfra- no inorgoglito Manfredo-' struttura ha comportato un nia e la provincia daunia, investimento pari a 56 mi- dopo aver tessuto relazion} lioni, di cui 19,6 finanziati ,importanti in Italia, avreb- o

con contributo afondo per- be finito per scontare il pe­duto concesso dallo Stato so della sua struttura "ele­(fondi del terzo protocollo ,fantiaca", dove quasi tutti del Contratto d'area) elare- erano soci: ben 109 su 135 stante parte con fondi dei o persone. soci. eimpresa resta ad og- I soci di Mucafer si sono pe­gi in attesa ,di un'ultima raltro riorgani?zati, dando tranche dei fondi pubblici. "vita alla coop Arca, che ha (due milioni dei 19,6 totàli). o sede sempre ih piazzale Ve­Gespo ha affidato l'esecu- cellio è, pur non avendo al­zione dei lavori all' Ati· cuna continuità a livello (CCC) -là quota dei lavori 'aziendale,almomentodel­affidati al Consorzio Coo~ la costituzioneCmaggio' perative Costruzioni e poi 2014) contava già 45 degli assegnato alla Mucafer è ex soci Mucafer. pari al51 % del totale - e da Oggi realizza lavori che, in altre imprese locali. altri tempi, sarebbero stati Mucafer è attualmente cre- svolti presumìbilmente ditrice nei confronti di Ge-, dalla fallita sCP<,!, dagli in­spo, per tramite del CCC, di ferventi' nell' ambito del 3.598.895 euro a titolo di progetto intervento di rige­'corrispettivo per l' esecu - , nerazione urbana "Parco di

, zione dei lavori; la somma Lama Scaloria'J al terzo lot­"verrà versata material-' to dell'intervento dì recu-

'mente alla Mucafer dalla 'pero ambientale e restauro consortile Marina del Ga~ pavimentale di Corso Man­gano in virtù delle predette fredi (come assegnataria cessioni dei crediti effet- dal Consorzio Conscoop di o

tuate dalla singole imprese Forlì). '

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A FINE GENNAIO È SCADUTO IL CONTRATTO DELLAlTUALE DG QUARTUCCI, CHE NELLATENEO' RAPPRESENTAVA LULTIMO DEGLI UdMINI DI FIDUCIA DI VOLPE

LUCIA PIEMONTESE

Sarà scelto tra cinque no­mina,tivi il prossimo di-

, rettore' generale dell'Uni­versità di Foggia. La com­missione valutatfice (com­posta dall' amministratiVi - ' sta EnrÌco Follieri, l'econo­mista Mauro Romano e il professar Pierpaolo Limo­ne, delegato del rettore ed associato di Didattica, Pe­dagogia speciale e Ricerca ed"ucativa), a seguito della valutazione'dei curriculum e dei titoli presentati dai 21 candidati che hanno parte- , cipatoalla selezionè, ne

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aveva ammessi dieci al col~ loqlÌio dell'S febbraio scdr-' so, al termine dèl quale, con voto unanime,' ha predi­sposto una lista di cinque candidati, senza graduato­ria od ordine di priorità. Ta-

le lista è stata sottoposta al Rettore Maurizio Ricci peril conferimento dell'incarico

, di dgevedeinomi di Dona­to De Benedetto;, Emilio

,Miccolis, Costantirio Quar-' , tucci (che dagli anni delret ~ tore Giuliano Volpe e finora è stato direttore generale dell'Unifg), la sanseverese Teresa. Romei (Direttore Struttura Complessa' Ge­stione del Patrimonio dell'Azienda ospedaliero­universitaria "Ospedali Riuniti" di Foggia),.Gaeta~ np Telesio~ Erano scaduti lo scorso lS gel'maio i termini per partecipare alla sele-

, zione pubblica, per titoli e ' collo q uio, indetta dall'Uni­versità di Foggia per il con­ferimento dell'incarico di direttore generale, da attri­buiremediante contratto di diritto privato della, durata di due anni. rinnovabile. A fine gennaio è scaduto il contratto dell'attuale dg Costantino Quartucci, che ~ll'intemo dell'Ateneo rap­presentava l'ultimo degli uomini di fiducia di Volpe. Sarebbe stato lecito atten­dersi il rinnovo dèll'incari­co, considerato l'ottimo la­voro svolto da Quartucci negli scorsi anni; invece un

'\

Erano scaduti lo

, scorso18 gennaio i termini per partecipare alla sel~zione pubblica, per titoli e colloquio, indetta' ' dall'Universi tàdi Foggia

po' asorpresail cdaha de ci- ' so di cercare un' altra pro­fessionalità, chepotràesse­re interna o esterna all'Ate- ,

~l(<<~1t<M'» ri$i1~m.""t~ti

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m,«~imst.Jt~ui@2'Mi~·

neo. Dopo l'addio diVolpe e l'insediamento del rettore Mauri:z;io Ricci i rapporti tra quest'ultimo e tutti coloro che erano stati vicini al pre-

decessore sono stati diffici­li. Il solo nominato dall'ar­cheologo rimasto al su o po­sto era proprio Quartucci, assai defilato, negli ultimi due anni.e "sottoutilizzato". Al dg, seçondo i beninfor­mati, erano riservati solo gli c

atti di· ordinaria ammini­strazione e di gestione fi-

,'nanziaria, mentre sarebbe stato'escluso da numerose, attività, persino incontri col personale e i sind'acati. , Sono stati ammessi alla se~ lezione, indettalo scorso 23 dicembre, i dirigenti delle Università o di altre ammi­nistrazioni pubbliche, ov-

vero anche estranei alle amministrazioni pub bli­che, purché abbiano svolto

. T~~~ tis~<m ® $t&~t"i;<m , §t.~'ttt@p©fu\'t«% ag R~U@~f® p~1W

attività in organismi ed en­ti pubblici o privati ovvero

,aziende pubbliche o priva­te, con esperienza acquisi­taperalmenountriennioin, funzioni dirigenziali.

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'~ t"" 1\/1 d""ì! it ,,,,,,tL.o\,J, 1~ "' .. 4'n .1)~~

,t,lJi lAttacco

Atat:Buonarota:uSindaco, affrontila. Agenzia delle Entrate, data . vertenza e diaserenitàai dipendenti " alIe fiamme l' auto di un dipendente "Ormailaderivagestionaledi un' azienda un tempo fioren - , te è prossima e lamaggioran­za dell'amministrazione co~ 'munale condotta dal Sinda­co Landellanonriesceavira­re quel che rimane dello "Sca­fa di Città". ~AtafS.p.A. ha bi­sogno dinuove'strategie, ,imprenditoriali e i cittadini foggiani non possono e non . devono pagare il prezzo di una miope conduzione che li obbligaasubireritardi,fermi e intemJ.zioni improvvise dei ' mezzi e di tutto il servizio aziendale". Lo hadìchiarato Luigi Buonarota, in una nota, cliffusaieriallastampa. "Seun mezzo pubblico ritarda, an­che i nostri figli subiscono danni, conritardiascl.l.ola.In­tervengo, dunque, sulla vi~, cenda che damesi staattana-

gliando l'Ataf, azienda p arte­cipataallOO% conil Com'ime di Foggia, e che nelle scorse sett~mane ha subito un'im­pennataversoilbassosulpia­no lavorativo. Le vicende che in questi gior­ni stanno interessando l'Ataf non passano inosservate all'opinione pùbbllca. Anzi~ hanno creato di~cussioni, spesso trasversali sul piano

, politico, generando formule,

e soluzioni precipuan1ente personali e di,solo bisogno

, consensuale:A tal fine, come arnrninistratorecliquestacit­tà, seppur eletto main mino­ranza al collegio comunale, sento il dovere di intervenire' sulla Vicenda, sia perrespon-' sabilità, sia per dar seguito a richieste formulate dall' anno scorso, quando in Ataf già si prefigurava 1'odierno scena-rio". .

"I

Nella giornata di ieria1cuni ignoti hanno appiccàto il fuoco aJ).'~uto di un dipen­dente'-U1l:!'ll'Agenzia delle Entrate dell'Ufficio Territo­riaie di Foggia: li veicolo ha subito dannili­mitati grazie all'intervento di un altro collega che, no-, tato il principio di incendio, ha spento le fiamme prima

. che raggiungessero il serba- , toio della vettura. Qualora venisse conferma-

, to II legame traI' atto intimi­datorio e l'attività istituzio­nale del funzionario, si trat­terebbe di un atto ,di intimi-

. dazione grave su cui è fon- voluto esprimere, tramite damentale richiamare l'at- una nota, la massima soli­tenz,ione dell' opinione dari~tà alla persona coin­pubblica e delle istituzioni. volta e rendere merito al­~Agenzia,delle Entrate ha l'impegno di tutti isuoifun-

- zionari che svolgono un la-

vOro difficile e delicato, di cu~ spesso non si percepi­scono né gli irrinunciabili benefici per la collettività. ne le possibili ricadute sul piano personale. '

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Quotidiano di Foggia

{}7oggia }I! consigliere comunale di minoranza, Buonarota,_ sui problemi di Ataf e l'appello al Sindaco

«Ormai la deriva gestionale di un'azienda un: te;mpo fioren­t~ è prossima e la maggioran­za, dell' amministrazione comu­nale condotta dal Sindaco Lan­della non riesce a -virare quel ehe rimane dello "Scafo di Cit­t~.:'. LAtaf S.p.A. ha bisogno di nuove strategie imprenditoriali et Cittadilli foggiani non posso­no e. non devono pagare il prez­Z9 dì una miope condùzione che li: Qbbliga a subire ritardi, fer­mi e interruzioni improvvise dei mezzi e. di tutto il servizio azien­dale. Se un mezzo pubblico ri­tarda, anche i nostri figli subi­~com) danni, con ritardi a scuo­l~l Così il consig1!ere comuna­le. Luigi Buonarota sulla vicen­da che da mesi sta attanaglian­d{} l'Atai, azienda partecipata aL 10.0% con il Comune di Fog­gia, e che nelle scorse settimane ha subito un'impennata verso il basso sul piano lavorativo.«Le v-icende- continua - che in que­sti giorni stal!no interessando l'Ataf non passano inosserva­te all'opinione pubblica. Anzi, hanno creato discussioni, spes-

-so. trasversali sul piano politi­co, generando formule e solu­zioni precipuamente personali e dt8-01o bisogno consensuale. 1;>- tal fine, come amministrato­re di questa città, seppur eletto m8~ in minoranza al collegio co­mUnale, sento il dovere di inter­venire sulla vicenda, sia per re­sponsabilità, sia per dar segui­to a ricbj.este formulate dall'an­no· scorso, quando in Ataf già si prefigurava l'odierno scena­rl0"'.ll consigliere fa riferimen­tQ ID particolare al 2 febbra-

le stesse, dove gli Ausiliari non hanno competenza per interve­nire. Dunque, è indispensabile che ilCotpo di Polizia Munici­pale, oltre a dar lustro alla zona -' centralissima, venga sollecita-to a sanzionare tutti quegli au­tomobilisti indisciplinati i qua-li parcheggiano le proprie' au­tovetture in zone attigue le suc­citate zone per non decretare il

_- fallimento delle politiche di de­congestion per motivi eèonomi-

"I~improvvisazione manageriale non giova alla città, si ridia 'serenità ai lavoratori"·

io 2015, e alla sua interpellan­za: "Situazione della sosta ta­riffata e ricadute sullo stato oc­cupazion31e" indirizzata al sin­daco di Foggia ed al Presidente -del Consiglio comunale di Fog-

gia. Da allora nulla è cambia­to per l'azienda in oggetto ri­spetto a quanto da me denun~ çiato in consiglio comunale. Se­condo l'ultimo report redatto da Ataf per ogni 100 auto parcheg- -giate sulle strisce blu 60 risul­tano in divieto di sosta e 74 con contrassegno di invalidità. Su un totale di 2706 posti disponi­bili esclusi i residenti 817 po­sti sono occupati da possessori di permesso disabile e 644 par­cheggiati in divieto di sosta. Per un introito già incassato di E 2.050.000 da Ataf,avremmo 1m recupero rispetto alle' soste ille­gali e permessi impropri disabi­li, al 100% un incremento di E 2.738.260 - in caso di 70% di E 1.916.782 - in caso di 50% di E 1.369.130. Difatti, l'utilizzo im-

proprio dei pass disabili risulta -essere di 355 auto tutte segna­late all'amministrazione di cui Lei è primo cittadino. A tal pro­posito, sempre nel report, si ri­scontra una flessione delle san­zioni effettuate dagli ausiliari del traffico da 33000 a 28000 in un solo anno solare; ciò è con­seguenza di un minor control­lo . della Polizia Municipale nei confronti delle auto parcheg-giate in divieto di sosta nel­le zone attigue la sosta a paga­mento". Per Buonarota le solu­zioni' potrebbero essere in '·un intervento finalizzato a far ces-, sare .(0 quanto meno a ridurre in termini fisiologici) i.compor­tamenti in violazione del Codi­ce della Strada localizzati fuori dalle strisce blu e a ridosso del-

ci, occupazionali e di civiltà. Nel contempo è necessario procede-

, re al ritiro di tutti i "Permessi di sosta gratuiti" rilasciati da Ataf Spa ed assegnati ad autovetture private che non risultano essere "Auto di servizio". Sarebbe :Q.e-' cessario cambiare il regolamen­to comunale in merito alla so­sta a pagamento affinché venga previsto il "ravvedimento ope-

, roso" che dà la possibilità al cit­tadino che per impegni non ha ' potuto adempiere alla continua­zione di pagamento di poterlo effettuare successivamente" in­somma, per il consigliere comu­nale bisogna dare una svolta e rivolgendosi al sindaco Landel­la conclude: "I.:improvvisazione manageriale non giova alla cit-t , " a.

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l'' 'h' gillo ,all'iniziativa organizzata

pO Itlca,~ dal'Corriere del Mezzogiorno fatto 'nella 'città della Disfida una meno delle diverse manifest~zioni danni che jtinerantiche prendono il no-a Itrove»ine di «Orizzonte Sud». Sul pal-

co del teatro' Curci, affollato di molti giovani, sono saliti diver­si protagonisti della vita politi­ca ed economica dellaprovin­cia della Bat. «Siamo alla ricer­ca -, ha spiegato il direttore del' Corriere del Mezzogiorno Enzo d'Errico - del volto nascosto del Sud, per poterci interrogare su quello che c'è o che manca: dai fondi Ve non spesi alla classe dirigente che ci vorrebbe».

A coordinare la discussione il vicedirettore del Corserti An-' tonio Polito. «Vogliamo vedere ciò che funziona - ha spiegato -non per additare la mosca bian­ca, ma per osservare come pos-

Venerdì 12 Febbraio 2016 Corriere del Mezzogiorno Imprenditori e amministratori cf accordo al forum del Corriere «Ciascuno faccia la sua parte»

Palcoscenico sa contagiare il contesto», Che' letano Paolo Macry, editoriali­Ieri sera a Barletta fare? Per Pasquale Casillo ' sta del Corriere del Mezzogior­(da sinistra): Paolo' ' (gruppo Casillo) il Sud da solo no, il quale ha messo in eviden-Macry, Massimo non può riuscire nell'intento di za anche un altro aspetto. A dif-Nitti, Pasquale crescere, anche se ha avuto l'il":' ferenza che sul versante (asili o, Antonio lusione di poterlo fare. <<Poi è 'tirrenico (ossia la Campania), Polito, Pélsquale , arrivata la crisi - ha sottolineato «in Puglia è stato efficace il ruo-(ascella, Giacomo - e si è dovuto cambiare atteg- lo del mercato» e <<la politica è D'An Staiti e Enzo ,giamento. TI Mezzogiorno ha riuscita a fare meno danni». d'Errico bisogno di politiche complessi- E la politica che dice? Come

ve». Ma l'intervento pubblico si difende? <<Abbiamo un ruolo non sempre è riuscito ad inne- - ha detto Nicola Giorgino, siJ?­scare uno sviluppo autonomo: daco di Andria - se riuséiamo a lo ha sostenuto lo ~torico napo- dare risposte in termini di effi-

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cienza, efficacia ed economici­tà». Nella provincia Bat la poli­tica sembra riuscire nell'inten­to, se si considera che «siamo tra le aree più vivibili d'Italia,­primi in Puglia». Nel contesto si deve inserire anche Corato (provincia di Bari, ma in felice sintonia con i centri vicini della Bat). «Sì - ha detto il SUG sinda­co Massimo Mazzilli - qui c'è un altro Sud». Anche se non sembra il caso di cullarsi sugli allori. In questa chiave, il primo

cittadino di Corato ritiene indi­spensabile non perdere la par­tita della programmazione Ve 2014-2020 e degli 8,8 miliardi destinati alla Puglia.

Da Giacomo D'Alì Staiti, pre­sidente di Atisale, società che controlla anche le saline di Margherita di Savoia, è arrivato un invito accorato al mondo politico e istituzionale: «Dob­biamo valOlizzare il territorio, tutto il tenitoric»). L'allusione era indirizzata alla tutela del­l'ambiente ma anche allo svi­luppo delle ,capacità tecnologi­che che può arrivare dal contri­buto') degli atenei del Sud. La Puglia, è stato notato,è ricca di tecnologia innovativa ma an­che di infrastrutture. Quelle ferroviarie (1500 lan di rete) la cop'ocano al secondo posto in Italia, dopo la Lombardia. Il concetto è stato sottolineato da Massimo Nitti, direttore gene­rale di Ferrotranviaria. Questi ' ha riepilogato le capacità della sua azienda, anche sul piano della capacità di fruire dei fon­di Ve (420 milioni dal 2003 ad oggi), e invocato «strategia e volontà politica» da parte delle istituzioni.

È per queste ragioni che Ca­scella ha sottolineato che il Mezzogiorno che si presenta sulla scena «non è il Sud pia­gnone e un po' stanco di discu­tere di divario». Oggi si presen­tano alla ribalta opportunità nuove e inedite, «che potranno essere utili a tutti: al Mezzo­giorno e al Paese». Questa è la sfida (la Disfida, nella città di Barletta) che si deve lanciare. «Da soli - ha detto Cascella -non ce la possiamo fare. Con il resto del Paese Occorre parlarsi e sapersi ascoltare». TI Corriere può e vuole dare una mano in questo senso.

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lA GAZ.ZETfA DELMEZZOGIORl>TO Venerdì 12 febbraio 2016 I I

INDAGANO I CARABINIERI DELLA COMPAGNIA DI VICO DEl GARGANO, NON SI ESCLUDE LA PISTA CHE PORTA ALrATTIVITÀ POLITICA DELLA VITTIMA

Bomba fatta esplodere davanti al negozio di calzature di Giuseppe De Rita FRANCESCO TROTTA

CAGNANO VARANO. Di cmioso c'è solo la concomi­

tanza con il martedì grasso di Carnevale, per il resto l'accaduto desta preoccupazione. Molta preoccupazione. Pmtroppo non si è trattato di uno scherzo car­nevalesco ... bensì di lill attentato vero e proprio. Pochi minuti pri­ma della mezzanotte di martedi 9 febbraio una esplosione ha squas­sato il silenzio della cittadina di quasi ottomila abitanti, sospesa tra l'omoninl.o lago e la vegeta­zione del Gargano. Un ordigno è esploso dinanzi all'ingresso del negozio di calzatlU'e in via :Ma­cerata di proprietà di Giuseppe (detto Pino) De Rita, consigliere comunale di maggioranza eletto nella lista del sindaco Claudio Co­stanzucci lo scorso giugno.

De Rita detiene le deleghe al commercio, viabilità e parco mez­zi. Il boato è stato avvertito dall'intera popolazione. Chi era ancora in giro per via del martedì grasso di Carnevale ha fissato l'ora del boato intorno alle 23.40. La deflagrazione ha provocato in­genti danni alla struttma com­merciale. Nessun dalmo - per for­tuna- invece a persone. Sul posto sono intervenute le forze dell'or­dine, le quali hanno subito av­viato le dovute indagini per ri­salire agli autori. Per ilmomento si brancola nel buio circa il mo­vente. Ma la matrice dell'atten­tato è chiaro: è un tipico avver­timento criminale.

Brusco pertanto il risveglio della cittadina garganica, che "vi­ve" di pesca e agrìcoltma. Il sin-

va al don~.clilian III ZAPPONETA - Fermato dai ca­rabinieri con l'accusa di riciclaggio di un'auto, nelle campagne di Zap­poneta, un romeno di 36 anni, Georgel Cabat, posto ai domiciliari su disposizione della magistratura, «Una pattuglia ha effettuato una perquisizione in un capannone sorprendendo l'indagato» si legge in una nota del comando provin­ciale «intenso a smontare il cru­scotto di un'auto "Nissan Qasqai" rubata il giorno prima a Giovinaz­zo, in provincia di Bari. Nei pressi dell'ingresso del capannone i cara­binieri hanno anche rinvenuto vari attrezzi, quali flessibili e chiavi, utili per tagliare la carrozzeria di auto e smontarne le parti metalliche)), Ol­tre all'auto «salvata» dai carabinie­ri, rinvenute nel deposito anche parti di altre macchine tra cui sedili e pannelli laterali: proseguono le indagini per accertarne la prove­nienza, mentre la posizione dell'in­dagato è al vaglio della Procura.

daco Costanzucci, l'amministra­zione comlillale e la Civica Ca­gnanese halillo subito condanna­to «il vile attentato dinalllitardo commesso la scorsa notte ai dan­ni del consigliere comw1ale Pino Di Rita» hanno scritto. «La bomba ha distrutto il negozio di calza­ture del consigliere, provocando danni per diverse migliaia di eu­ro. Solo fortuite coincidenze han­no scongimato danni alle perso­ne, a quell'ora ancora in giro per

la serata fmale di Carnevale. Per il momento la matrice dell'atten­tato è oscma», halillo aggiunto «qualsiasi fosse stato il movente all'origine di questo barbaro ge­sto, non possialllo che indignal'ci e chiedere agli organi inquirenti di scoprire al più presto gli ese­cutori e i mandanti. Ci attendia­mo una ferma reazione dello Sta­to, in osservanza dei dettallli co­stituzionali che tutelal10 i citta­dini e le loro libertà. In attesa che

gli organi inquirenti faccial10 lu­ce su questo inquietante episodio, a Pino va tutta la nostra solida­rietà e la nostra vicinanza».

Solidarietà e vicinanza è stata espressa al1che dai circoli del Par­tito democratico del Gargano, che in una dichiarazione congiunta hanno scritto «esprimialllo la no­stra più totale solidarietà al con­sigliere cOllllmale Pino Di Rita e a tutta l'amministrazione comuna­le di Cagnano Varano».

la criminalità alza la testa nel centro garganico

I 5 SULLE AL COMUNE

• VIESTE. C'è affittopoli a Vieste? Se lo chie­dono gli iscritti al meetup "Vieste 5 Stelle" che, per scongiurare qualsiasi assonanza con la Ca­pitale, hanno fatto richiesta dei tabulati relativi agli immobili in possesso del Comune. «È una azione preventiva e non accusatoria - ci tiene a precisare Sandro Siena, delegato dal gruppo ai rapporti con i media - ma se non ce li con­segnerm.IDO in tempi brevi».

Nella richiesta presentata al Sindaco, ci sono numerosi riferimenti al "decreto trasparenza" che ha obbligato tutti gli enti pubblici ad in­serire una lunga serie di informazioni il1lm'a­rea appositamente dedicata nel sito web istitu­zionale. Nonostante siano trascorsi più di due anni dall'entrata in vigore del decreto, tante se­zioni rislùtano ancora prive (o incomplete) della documentazione prevista dal decreto legislativo, tra cui quelle del patrimonio inm10biliare, in cui è presente solo la dicitma "Nessun documento caricato per la categoria selezionata". Oltre ad elencare gli immobili di proprietà (indicandone l'ubicazione, la dimensione, l'uso e il valore), l'anID1inistrazione ha l'obbligo di rendere noti tutti i fitti attivi e passivi, specificando le date di inizio e fine locazione, i soggetti interessati (ri­spettivamente locatario o proprietario) e l'im­porto di ciascun affitto. In altre parole, anche a Vieste, su questo argomento, manca la traspa­renza che ha lamentato il consigliere comunale romano. «Chiediamo al Sindaco e al responsa­bile sulla trasparenza di fugare ogni dubbio su questa vicenda, consegnandoci gli elenchi e pubblicandoli là dove è imposto dalla legge» ..

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I MAGISTRATI CONTABILI HANNO CHIESTO AL MUNICIPIO DI CONSEGNARE UNA DI E DOCUMENTI. LA TRAVAGUATA DEGLI ULTIMI ANNI

Vuole capire perchè si sia accollato il mutuo contratto con il Credito sportivo dalrex società di calcio, poi fallita

RlCCARDO ZINGARO

LUCERA. La Corte dei conti vuole vederci chiaro su una questione che sembrava ormai chiusa, cioè quella dell'accollamento da parte del Comune di Lucera del mutuo con il ocedito spor­tivo che il vecchio «Lucera calcio» non era riuscito a onorare fmo alla fine. La procura dei giudici contabili, anche sul­la base di un esposto presentato a suo tempo dall'allora consigliere comunale di minoranza Antonio Tutolo attuale sindaco, ha inviato una richiesta uf­ficiale, invocando la legislazione vigen­te che permette di disporre su vicende di questo tipo accertamenti sia su enti locali che su soggetti terzi, che hanno contratto e beneficiato difmanziamenti a carico di bilanci pubblici.

Per il momento l'istruttoria pare sia ancora in una fase prelinlinare, perché a Palazzo Mozzagrugno - sede del mu­nicipio -sono stati semplicemente chie­sti gli atti; e pure i riferimenti sia dell' ex presidente del sodalizio sportivo (prima

associazione e poi società a responsa­bilità limitata messa in liquidazione) Gianni Pitta, sia delle persone incari­cate di controllare la pratica del mutuo e della fideiussione che poi si è rivelata carta straccia, visto che la società che l'ha emessa è successivamente fallita.

il problema va cercato proprio nell'infelice esito di un percorso partito nel 2004 (quando era in carico l'am­ministrazione guidata dal sindaco Lab­bate) e che si poggiava su una conven­zione tra l'ente comunale e il «Lucera calcio», con il riconoscimento di lm con­tributo annuale di 80 mila euro a fronte di importanti Investimenti sullo stadio, che in effetti è poi decisamente miglio­rato dal punto di vista strutturale. I fondi sono arrivati nel 2005 dal credito sportivo, nella misura di 550 mila euro; tuttavia ad aprile 2011 la società di Gian­ni Pitta ha fatto un passo indietro e non è stato neanche possibile escutere la fideiussione. A quel punto la gÌlmta Do­tali è stata costretta ad accollarsi i ri­manenti 371 mila euro di mutuo fino al

2019. L'amministrazione Dotali si è poi fermata qui, chiudendo però la sua de­libera dell'epoca con una frase che oggi evidentemente torna di grande attua­lità: «fatta salva ogni eventuale forma di accertamento delle responsabilità in capo a funzionari e/ o amministratori del Comune di Lucera e/o dell'Unione sportivaLucera calcio dilettantistica».

La questione in realtà aveva già vis­suto una sua fase giudiziaria, conclusa nel 2014 con un nulla di fatto, promossa dall'attuale sindaco Antonio Tutolo quando questi era ancora all'opposizio­ne. Nel 2011, assieme ai singoli cittadini Veturio Antifora, Michele Coccia e Flo­riana Marchetti, Tutolo aveva intrapre­so una cosiddetta «azione popolare», in sostituzione di Palazzo Mozzagrugno che non aveva avviato alcuna iniziativa finalizzata a far pagare di tasca propria a Gianni Pitta almeno i 66 mila euro che derivavano da lma rata insoluta. il ri­corso è stato poi un flop, visto che è stato rigettato dal giudice perché presentato fuori tempo massimo.

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