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CISI j FOGGI@ '\ UNIONE SINDACALE TERRITORIALE

a cura dell'Ufficio Informazione Via Trento, 42 - Foggia

TeL 0881,724388 - 348.8543490 Fax 0881,771681 e-mail: cislfoggia.stampa@gmaiLcom

www.cis1foggia.it

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LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

Domani la presentazione

ufficiale

Pubblica amministrazione un «pin» unico per 300 servizi

• Un'unica password che apre a una nuova identità del cIttadino, un'identità digitale. L'acronimo scelto è Spid, sistema pubblico d'identità digitale. E dopo annun­ci, decreti, sperimentazioni è pronto il debutto. 11 fIschio d'inizio ufficiale è per domani. Per comin­ciare saranno accessibili online 300 servizi, dal fIsco alla sanità, con un pool di una decina di am­ministrazioni. Chiunque vuole potrà fare richiesta per ottenere la «chiave}). L'obiettivo dell'Esecuti­vo è coprire lO milioni di utenti entro l'anno prossimo. Ecco, alla vigilia del debutto, le principali «avvertenze}) per Spid.

LA PASSWORD UNICA PER TUTIi GLI 'SPORTELLI' Ol\! lINE -Una sola identità che rimpiazza i diversi codici esistenti, per entra­re via web, senza fare code, nei servizi pubblici ma anche in quelli privati (la sfIda è fare in modo che il sistema si estenda a tutti). Basta inserire il nome utente e una pas­sword composta da minimo otto caratteri, con alcune condizioni: almeno un nllinero e un simbolo speciale (%, #, $), mai segni uguali consecutivi, sia lettere minuscole che maiuscole. La password va ag­giornata ogni sei mesi. Sarà co­mllilque il gestore dell'identità di­gitale, a dettagliare gli standard.

I SERVIZI ON UNE, DAL FI­SCO ALLA SANITA' - I servizi a cui si può accedere sono quelli

Debutta !'identità digitale, bisogna richiederla esplicitamente MADIA Ministro

pubblici: dal pagamento della Tasi al bollo auto. Anche le prestazioni sanitarie o il fascicolo dell'Inps sono gestibili via web, tramite pc, tablet o smartphone. Le indiscre­zioni parlano per ora di 114 servizi dell'Istituto nazionale di previ­denza (riscatto della laurea, ri­chiesta degli assegni familiari), a cui si aggiungono 103 servizi

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dell'Inail (consultazione Cud, ri­chiesta bollettini) e molti dell' Agenzia delle Entrate. Ci sono poi sei Regioni già pronte con al­Cllili servizi locali: Friuli Venezia Giulia, Piemonte, LigtITia, Emilia Romagna, Marche e Toscana (con la possibilità di saldare tributi, mensa scolastica e ticket sanitari via web). Ma fanno sapere

dall' Agid, l'Agenzia per l'Italia di­gitale, altre amministrazioni sa­rebbero pronte domani ad annun­ciare la propria partenza. Tra i Comuni apripista c'è Firenze.

TRE LIVELLI DI SICUREZZA, ANCHE UNA SORTA DI 'SMART CARD' -Le regole per l'attuazione dell'identità digitale sonò state sottoscritte anche dal Garante del­la Privacy, proprio per assicurare la riservatezza. Con questo obiet­tivo sono stati disegnati h-e livelli di sicurezza, a seconda del ser­vizio. Allivello base serve solo il Pin unico (username e password), al secondo gradino si affianca lilla «one time password}) (usa e getta, come quelle degli home banking), al terzo si aggiunge lilla sorta di «smartcard», un supporto fIsico (è il caso di operazioni come il tra­sferimento di fondi o lo scambio di documenti con dati sensibili).

LA 'FACCIA' DI SPIO, LA STESSA PER TUTIE LE AMMI· NISTRAZIONI - A un solo Pin si associa anche un llilico link, un «bottone» telematico contraddi­stinto da un logo, la sigla Spid in blu e bianco. Non sarà solo una questione di grafica, Agid ha la­vorato affinché il sistema fosse semplice e accessibile per tutti i cittadini, partendo dal fatto che spesso i servizi digitali non ven­gono sfruttati proprio perché dif­fIcili e poco chiari. 11 Governo sta anche lavorando a costruire un

mega portale, un'interfaccia per tutta la P.a digitale e il progetto ha già un nome: Italia login. D'altra parte Spid è la punta di diamante di un nuovo corso in cui rientrano anche l'Anagrafe unica i paga­menti elettronici e il domicilio di­gitale.

COME OTIENERE Il PIN, E' GRATIS MAll O RACCOMAN­DATA - Lo Spid arriva per rac­comanda o per mail. Ma l'invio non sarà automatico, si deve fare richiesta al gestore dell'identità digitale: un'operatore dedicato, accreditato dalla P.a. e iscritto in un apposito albo (per ora Tim, Po­ste e Infocert). Per ottenere lo Spid occorre dare dati anagrafici: no­me, cognome, sesso, luogo e data di nascita, codice fIscale, estremi del documento d'identità, mail, nu­mero di cellulare. Tutto sarà poi sottoposto a verifIca (a vista o per vie digitali). 1'Agid, l'Agenzia per l'Italia digitale che guida le ope­razioni, assicura che lo Spid é a costo zero (esclusa la «card»).

LE TAPPE, PARTENZA IN Ri­TARDO, ORA DI CORSA -La pri­ma password doveva essere rila­sciata dopo l'estate e si puntava ad avere già 3 milioni di utenti a set­tembre dello scorso anno, poi c'è stato un rinvio. D'altra parte è sta­ta necessaria una l unga fase di test per far sì che 1'operazione fosse conclusa con tutte le rassicura­zioni del caso.

. Corriere della Sera lunedì 7 Marzo 2016 )

TRASFORMAZIONI

hll]}JreSa e futuro TI lavoratore 4.0 svolge mansioni aggiuntive, legate alle tecnologi~. Sarebbe opporhmo che alle prestazioni «aumentate» corrispondesse ancheun salario adeguato

operaio del­la fabbrica fordista eb- . be consacra­zione cine­matografica con Tempi moderni di

Charlot nel 1936. il lavoratore dell'industria post-fordista modello Toyota è stato al cen­tro di una vasta letteratura sul­la «produzione snellci» a par­tire dagli anni 80. Ma com'è l'operaio di oggi, fulcro di un cambiamento che vede le vec:' chie fabbriche avviarsi ql1a ri­voluzione digitale?

Di lui si sa meno. Ma alcune prime risposte arrivano da uno studio sulla tecnologia e il' fattore umano nella fabbrica del futuro, realizzato dal cen­tro di ricerca Torino Nord OVest e dal sindacato Cisl. Cin­que ricercatori (Cominu, Ma­gone, Mazali, Sansone e Vitali) hanno viaggiato per un anno in alcune fabbriche-simbolo (dall'Ansaldo al Comau, dal­l'Alstom a Fincantieri) dove più forte è l'impatto del digitac le sulla tradizione. il loro rac­conto è l'oggetto di un libro che uscirà da Guerini in aprile (Industria 4.0. Uomini e mac­chine n~Uafabbrica digitale).

La fabbrica, oggi, è il teatro sperimentale di un ciclo di in­novazioni chiamato 'industria 4.0. La nuova ondata porta sulla scena tecnologie come la stampa 3d, che crea l'ossimo­ro del «su misura di massa»; i dispositivi indossabili, come gli occl1iali speciali per gestire il magazzino in «realtà au­mentata»; i robot collaborati­vi, che lavorano al fianco dei colleghi umani; gli ultimi si­stemi Cad, che simulano su uno schermo il ciclo produtti­vo prima di costruirlo in reale.

Impu]so-Motore del cambiamento è il mercato, che impone alle aziende il suo ritmo e la sua velocità

Passato I dipendenti di una volta compivano operazioni ripetitivee diventavano poi «resistenziall» - .

L'uomo al centro del cam­biamento viene definito «operaio aumentato». È un lavoratore «propositivo, par­tecipativo e proattivo», il con­trario del suo predecessore che compiva operazioni. ripe­titive da automa e diventava poi «resistenziale» (Manuel Castells). Un operaio che sa gestire i· dati, compiere più operazioni simultaneamente, connettersi agli altri: metten~ do al servizio del lavoro le stesse abilità di «nativo digi­tale» che utilizza nella vita privata.

Motore del cambiamento è il mercato, che impoùe alle aziende il suo ritmo e la sua velocità: se si deve consegriare un treno in tredici mesi anzi­ché in venti, c'è tutta un'orga~ nizzazione produttiva che va ripensata, dalla sequenza dei flussi alle gerarchie.

L'operaio 4.0 utilizza grandi schermi con i disegni delle parti da assemblare e tablet con informazioni semplifica­te, talvolta in un inglese ele­mentare, accessibili anche al­'la manodopera temporanea, assunta per far fronte al «pic­co» di lavoro. È un media user, sia che utilizzi il monitor touchscreen sUlla linea di pro­duzione o che controlli il dro­ne per gestire i magazzinl. Un uomo intercambiabile: il si­stema industriale vuole di­pendere sempre meno dal

. singolo «esperto» (che prima o poi va in pensiOlle) e quindi ha bisogno di tradurre le esperienze individuali in in­formazioni standardizzate, multimediali e comprensibili.

Ma è davvero «aumentato» il nuovo operaio? La domanda sposta l'attenzione sul salario, sul riconoscimento economi­co delle prestazioni aggiUnti­ve e sulla formazione, stru­mento decisivo per ridurre il divario tra chi conosce i nuovi alfabeti digitali e chi li ignora. Iniziative come i diplomi aziendali o le factory academy servono a questo. E fanno par­te di un processo evolutivo che presuppone sindacati al­l'altezza,del nuovo terreno di confronto ma anche aziende capaci di dare il giusto in cambio del molto che chiedoc no. Sapendo, gli uni e gli altri, che indietro non si torna.

La fabbrica intelligente è infatti una grossa novità agli albori ma già in marcia: un gioco in cui l'industria italia­na ha buone carte da giocare nella competizione con i Pae­si rivali come la Germania. E che si svolge in lÌI1 momento di estrema incertezza sistemi­ca, che rende sempre più forte e sentita l'esigenza di innalza­re la qualità della forza lavoro e di intensificarne il coinvol­gimento nell'innovazione.

j;;j;~q@SegantiniE © RIPRODUZIONE RISERVATA

I Hl 51jJ)[(i! 21li [Dr(i! Lunedì 7 Marzo 2016 - N. 66

5 I dati Infocamere su età e mobilità delle titolari di cariche: Lazio e Lombardia aree maggiormente ricettive

onllernana~er,pocheunder30 Puglia e Calabria sono il serbatoio di dirigenti per le regioni del Centro-Nord Valantina Mehs

Sono Calabria, Basilicata, Pu­glia e Campania le regioni che "esportano" più do=e manager nel resto d'Italia. Confrontando, infatti,ilnumero delle do=e tito­lari di una carica (amministrato­re,socio o titolare d'impresa) nate in queste regioni e il numero di poltrone disponibili negli stessi territori, emerge che il gap è del 17% in Calabria, del 14 0/0 in Basili­cata, del 12% in Puglia e del 9% in Campania

Sono invece Lombardia, Lazio, Toscana ed Emilia-Romagna le Regioni che "importano" cariche femminili, perché h=o più di­sponibilità di posti. In Lombardia sono quasi 90milale do=etitolari di una carica nate fuori dallaregio­ne e nel Lazio l'incidenza delle ma­nager provenienti da altri territori è de1z5per cento.

È la fotografia che emerge dai dati forniti da Infocamere al Sole 24 Ore del Lunedì: le do=etitolari di una carica (che cioè ammini­strano società pubbliche o priva­te) sono quasi 2,8 milioni, mentre un milione è socio di capitale, cioè partecipa alla vita di società non sul piano operativo-gestionalema sul piano fmanziario.

Resta ancora forte il divario coni colleghi: le cariche affidate agli uo­mini nelle società sono 7,7 milioni, quasiil triplo.Piùnumerosianchegli

"investitori" di sesso maschile: i soci di capitale sono 2,3 milioni.

Quanto all'andamento genera­le delle cariche registrate, gli anni dal2011 al2015 f=o registrare un calo, per le do=e, dello o,s%: pra­ticamente, le poltrone femminili sono 15.242 in meno. Le do=e so­cie di capitale sono aumentate in­vece del 6,8 per cento.

Un trend che si verifica anche per gli uomini, con un calo più

l,' J1.iflirDArrb1:Ej\J-:rO Diminuiscono di 20mila unità le dirigenti di imprese individuali e aumentano gli incarichi di amministratrice

pronunciato delle cariche, ridotte di244.576 (-3,1% nello stesso inter­vallo temporale).

Sulla contrazione della cariche, in particolare per gliamministrato­ri,haavutouneffettoanchelaspen­ding review sulle società parteci­pate da enti pubblici: i diversiinter­venti normativi finalizzati al taglio della spesa pubblica (in particola­re, il Dl95/ 2012) hanno spinto nella direzione dell'amministratore uni­co, soprattutto per le società più picc,Qle, con unfatturatomodesto e con pochi dipendenti. Laspending

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, review si è fatta sentire anche sui consigli d'amministrazione, come dimostraladiminuzionedelnume­ro dei consiglieri negli ultimi anni.

Calano i titolari di imprese indi­viduali: nel periodo 2011-2015 sono 20mila in meno per le do=e e 100mila per gli uomini. Si confer­ma così una tendenza in atto da di­versi anni, in parallelo con l'au­mento, invece, delle Srl: si tenta dunque di entrare nel mercato li­mitando la responsabilità e iIÌSchi dell'imprenditore al solo capitale investito (che può essere ormai sotto lOmila euro). Le do=e con una carica di amministratore in cinque anni sono 22milain più: po­treb be esserelaspia del proliferare di piccole società, nelle quali l'uni­casociahaancheilruolodiammi­nistratore.

L'analisi delle classi di età ri­vela un "invecchiamento" delle titolari di cariche: dal2011 al 2015 acquistano terreno soltanto le donne over50 (+1l,5%) e over70 (+14,6%). Diminuiscono invece le titolari di un incarico sotto 29 =i e da 30 a 49 anni (-10% per entrambe le fasce). È una ten­denza in linea con l'andamento delle cariche maschili, a confer­ma di uno scarso ricambio gene­razionale: i titolari di incarichi avanzano nelle classi di età più elevate ma non sono sostituiti nelle fasce più basse da altret-

ROSiA

Oltre il 23% neicda delle quotate

Le do=e h=o raggiunto lasogliade123,6%neicdadelle società quotate. L'ultimo ag­giornamento dei dati, elabora­to daInfocamere,rivelache su un totale di238 società le posi­zioni nei consigli d'ammini­strazione occupati da do=e sono 675 su 2.855 disponibili. Le quote rosa avanzano, dun­que, dopo che lalegge «Golfo­Mosca» (legge 120/2011) ha imposto diriservare il20% dei posti alla rappresentanza femminile, per il primo ri=o­vo del mandato successivo a un =0 dalla data di entrata in vigore della legge (12 agosto 2011, quindi da agosto 2012). Per i due mandati successivi, laquotariservatadovràessere di un terzo. Le quotate che h=o almeno il33% di do=e nel cdasono 32 (il1340/0), quel­le con almeno il 20% di do=e nel boardsono 166 (il 69,7%).

V.Me. ©RIPROOUZIONERISERVATA

tilllti giovani. I settori che "perdono"piùcari­

che, per le do=e come per gli uo­mini, sono l'agricoltura e le attivi­tà manliatturiere. Avanzano, in­vece, la sanità e l'assistenza socia­le ( +8,6% per le do=e e +7,so/0 per gli uomini) e gli altri servizi (+10,8% per le do=e).

Peril vicesegretario generale di Unioncamere Tiziana Pompei, «le do=e st=o dimostrando te­nacia e spirito di intraprendenza, tanto che le capitane d'impresa h=o resistito alla crisi meglio deiloro colleghi uomini. Non stu­pisce - aggiunge -vedere che per realizzare il proprio sogno di di­ventare imprenditrici, que­st'esercito a guida femminile sia pronto a lasciare le proprie radici per marciare verso le regioni che presentanomaggioriopportunità di business».

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Dal food alla finanza i racconti delle donne Online gli approfondimenti sugli incarichi femminili

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lA GAZZE1TA. DEL MEZZOGIORNO Lunedì 7 marzo 2016

IL REFERENDUM PER IL «NO»

Mercoledì i giudici si riuniranno per valutare la leggittimità dei ricorrenti e il merito delle contestazioni al governo

Proroghe e piano aree la parola alla Consulta Oggi alla Camera conferenza stampa del comitato promotore

Il ROMA. il caso «trivelle» torna in Corte CostihlZionale la prossima settimana, a poco più di un mese dal referendum. il 17 aprile, infatti, sarà chiesto aF cittadini se vogliono abrogare la norma in base alla quale le con­cessioni petrolifere già rilasciate durano fmo all'esaurimento dei giacimenti. Ma ci sono al­tre due importanti questioni pendenti: il dop­pio regime per il rilascio dei titoli e il piano aree, cioè lo strumento in base al quale pia­nificare. Per entrambi la Cassazione prima, e poi la Consulta per le sue competenze, non hanno ammesso il referendum. Ma sei Regioni - Basilicata, Puglia, Liguria, Marche, Sarde­gna, Veneto -sono decise a dare battaglia e, con l'obiettivo di far rivivere i referendum, hanno proposto il conflitto d'attribuzione tra poteri dello Stato su entrambi i punti: il primo nei confronti della Cassazione; il secondo, quello sul piano aree, anche nei confronti di Camera, Senato e Governo.

Alla vigilia dell'esame, oggi è prevista anche una conferenza stampa del comitato promo­tore del referendum, presso la Camera dei de­putati, cui parteciperanno i rappresentanti delle Assemblee legislative di 9 Regioni (ci saranno anche Calabria, Campania e Molise) insieme al comitato nazionale «Vota Sì per fermare le trivelle)), delle realtà associative è culturali, delle imprese della green economy, del turismo, dell'agricoltura e del settore del mare.

Il primo step, però, riguarda l'ammissibilità.

PRESIDENTE Michele Emiliano

vrà valutare se i soggetti coinvolti e l'oggetto proposto hanno i requisiti per accedere alla fase di merito. il giudice relatore è Aldo Carosi. E solo se arriverà il via libera, le istanze re­ferendarie saranno esaminate nei loro con­tenuti. La Corte dovrà innanzitutto valutare se il Comitato promotore dei referendum è un potere dello Stato e come tale è legittimato a proporre il conflitto. Nei due ricorsi che l'av­vocato Stelio Mangiameli ha steso per conto delle Regioni, si sottolinea che già a partire dal

lificato come potere dello Stato il Comitato promotore del referendum abrogativo. La Con­sulta dovrà poi esaminare se le prerogative dei promotori siano state lese. I ricorsi, infatti, prospettano due conflitti per «menomazione)), perché «senza usurpare un potere altrui, si impedisce ad altri poteri Jiello Stato di eser­citare serenamente e pienanlente il proprio)). il governo - sostengono i ricorrenti - è inter­venuto con la legge di stabilità per modificare le misure stabilite precedentemente, nello Sblocca Italia, in materia di trivellazioni e gia­cimenti, ma in realtà «la richiesta referendaria è stata elusa). Perché «la legge di stabilità abroga) il piano aree, «facendo venir meno ogni forma di programmazione»); e sui titoli di concessione fissa un doppio binario, lmo con e uno senza proroghe, che sembra offrire una «apparente opzione)), ma in realtà «si risol­verebbe sempre a favore dei titoli abilitativi che consentono la prorogro).

Trattandosi di un passaggio tecnico, i con­flitti dovrebbero essere ammessi. Poi. però, la Corte dovrà fissare una camera di consiglio per il merito e l'esito non è scontato, visto che anche quando si trattò di decidere sull'am­missibilità del referendum sulla durata delle concessioni, il «sì») non fu unanime. Se i con­flitti - o uno dei due - passerruillo al merito, ci sarà un altro referendum, i cui tempi sono legati alla pronuncia della Consulta: se ar­riverà entro l'estate, il governo potrebbe anche stabilire, in ogni caso con un atto normativo,

PUGLIA E BASILICATA I 5 I

,/

lA GAZZEllA DflMEZZOGIORNO Lunedì 7 marzo 2016

I VERTICE A PALAZZO DOGANA

La questione trivelle è molto sentita per la vicenda che ha coinvolto l'arcipelago delle Tremiti e la concessione alla Petroceltic

Numerosi i comuni della Capitanata che hanno aderito ufficialmente dopo il documento di tutti i sindaci

• • • ,ID m I o UDI -

Il comitato promosso dalla Provincia fa i primi passi in vista del referendum • La rete No Triv si oliganizza per il

referendum. n coordinamento in lotta da anni per un futuro migliore della nostra nazione e in particolare per il mare adria­tico e jonio, organizzatrice di numerosi eventi e concerti nelle piazze di Termo­li,Tremiti, Manfredonia, Peschici e co-or­ganizzatrice di eventi regionali, fondata il 18 giugno del 2011 a Tremiti con presidente onorario il compianto Lucio Dalla, si è data appuntamento a Foggia a Palazzo Dogana.

Nel corso dell'incontro è stato ricordato che il coordinanento ha vinto ben due ri­corsi al Tar Lazio contro due multinazio­nali e che è proponente presso la Regione Puglia insieme ad altre associazioni di un referendum che si terrà il 17 Aprile.

Nel corso della riunione la Provincia di Foggia ha riproposto un documento già approvato nella manifestazione presso il comlille di Manfredonia e dall'DPI PU­GLIA.e dalle assemblee dei Sindaci nelle

rispettive provincie, di contrarietà alle estrazioni petrolifere in Adriatico e jonio. n- documento fInale è stato inoltre appro­vato dall'assemblea dei Sindaci della pro­vincia di Foggia con una delibera provin­ciale, il 31 Gennaio scorso nella sala del tribunale della dogana alla presenza di tut­ti i sindaci della provincia di Foggia, delle maggiori associazioni anlbientaliste na­zionali e Pugliesi del Presidente della Re­gione Puglia, di due Assessori Regionali, e di numerosi consiglieri comunali, Provin­ciali e Regionali, del Presidente del Parco Nazionale del Gargano, del Presidente e vicepresidente della Provincia di Foggia del Presidente del consiglio della Regione Basilicata ,e dei presidenti della provincia diIsernia e Campobasso, oltre al sindaco dì Termoli. Dopo tutto questo, la rete No Triv ha fondato e costituito, insieme al vice­presidente della Provincia Rosario Cu­smai, il comitato referendario provinciale

per meglio radicarsi in tutti i comuni della provincia e fare lilla campagna capillare onde scongiurare un pericolo per la nostra già fragile economia. La rete No Triv au­spica,inoltre, il proliferare di aperture di comitati referendari per meglio diffondere le ragioni del 'Si' per ottenere un risultato da una campagna referendaria possibile ma non facile per il raggiungimento del quorum.

Hanno aderito al documento: Provincia di Foggia, i Comuni di Foggia, Isole Tre­miti, Peschici, Carpino, Manfredonia, Vie­ste, Rodi Garganico, Lucera, Poggio Im­periale, Stornarella, San Giovanni Roton­do, Vico del Gargano, Celenza, Cerignola, Apricena, Rignano, Carapelle, Ascoli Sa­triano, Deliceto, San Paolo civitate, Vol­turara, Stornara, Candela, Chieuti, Car­lantino, Casalnuovo, Panni, Troia, Mon­teleone di Puglia, Serracapriola, Pietra Monte Corvino. Il comitato foggiano dei No Triv a Palazzo Dogana

Dati a14° trimestre 2015

.G 2'i i ':~:";'JD2 Jj "'!2.::>:~-t~ ,;:';,;:':-:,J ;_~tD:2"~

Campania

Puglia

Calabria

Sicilia

Basilicata

Sardegna

Molise

Valle d'Aosta

Trentino A. A.

Umbria

Abruzzo

Friuli V. G. :i-.:'. -~ ~:;:; !,7.?7 ~:::=i~

Marche

Liguria

Veneto ~ .".~.,= .2.) 7..'<0,' _i!~::"t'~}1;-~:~:~~==~=:;~:,:;7'f'·~~~,,~·~~

Piemonte

Emilia R

Toscana

Lazio

2 Il binando ~ manageriale femminile

regionale*

*l Il surplus/deficit manageriale femminile regionale **

-2.511 f !II'mI -4.296 f IBII -6.163 f lIIf.iI

-7.284 f lI.m'I -7.292f~

-7.397 f, 'III!II -l3.892 f~

-19.247 f lIiiIt

-33.~?? f lfJfilI -42.486 f EmI -45.088f~

-50.l35 f~

Lombardia ~7h,:){);;

-89.930 f ElI TOTALE

*differenza tra donne con cariche nate in regione e cariche femminili in imprese con sede in regione **rapporto tra bilan~io manageriale femminile regionale e donne con carica nate"in regione *** dato al netto dei soci dì capitale Fonte: elaborazioni InfoCamere su dati Registro delle imprese

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IIVI lA G..l\ZZETrA DELMEZZOGrORNO Lunedì 7 marzo 2016

PRESIDENTE CAMERALE

IL DIETROFRONT DI VIA CAPRUZZI

(di progettista dovrà chiarire ruolo e prospettive di mercato dello scalo. Gli enti locali devono pàrtecipare alla sua individuazione))

((Tocca alla Regione presentare la notifica all'Ue, che c'entrano gli enti? Il tecnico dovrà solo accompagnare lo studio»

Pista aeroporto, il muro di gomma la Regione: «Il supertecnico? Devono indicarlo gli enti locali», Porreca: «Assurdo»

MASSIMO LEVAI\ITACI

• Tocca al «territorio» indi­care il tecnico che dovrà affian­care la Regione nella nuova no­tifica all'Ue suilavori per la pista del Gino Lisa. L'assessore regio­nale al Bilancio ci ripensa, o for­se precisa meglio la sua proposta già illustrata su queste colonne il 5 febbraio: «Abbiamo la ne­cessità - dice Raffaele Piemon­tese alla Gazzetta - che gli enti locali, le associazioni e la società civile si sentano parte attiva in questo processo. Non vogliamo, d'intesa con l'assessore ai Tra­sporti Giannini, prendere deci­sioni unilaterali che un domani possano venir contestate, o peg­gio strumentalizzate in caso di insuccesso. Non abbiamo il ti­more che ciò accada, sia chiaro, però le cose se si famlo insieme si fanno meglio. Voglio precisa­re - aggiunge - che la Regione è nelle condizioni di predisporre una notifica valida, corredata di tutti quei dettagli tecnici che la direzione generale Concorrenza ci chiede per dare il via libera al progetto. Però riteniamo che questa debba essere una partita da giocare dalla stessa parte: !'istituzione regionale e gli enti locali devono interagire».

La precisazione di Piemonte­se sembra in realtà un ripen­samento a un mese esatto dalle prime intenzioni manifestate nella nostra precedente intervi­sta, mentre i comitati civici in difesa dell'aeroporto hanno già ripreso a nunoreggiare e nel si­lenzio - va detto - della politica e delle istituzioni locali che sul Gi­no Lisa hanno ripreso a sonnec­chiare. L'assessore foggiano ave­va assunto l'onere di portare avanti la questione, caricandosi per la verità di un peso non do­vuto perché la Regione è unica e certi passaggi già avvenuti per Bari e Brindisi non si vede per­ché non debbano essere compiu­ti anche per Foggia. Forse sta qui la debolezza di Piemontese: nell'aver cominciato anche lui a

fare i conti con il muro gomma barese che aveva caratterizzato tutto il precedente mandato del governo Vendola.

Piemontese assicura che la questione Gino Lisa resta sul tappeto: «La notifica è stata ri­tirata perché dobbiamo ripro­porne un'altra. Però questa vol­ta non dobbiamo sbagliare - sot­tolinea - i tecnici della Concor­renza sono abbastanza pignoli per trovare anche nei piani co­siddetti già dettagliati qualcosa che non va». A cosa si riferisce

l'assessore al Bilancio? «Lo stu­dio del gruppo Class/Bocconi commissionato dalla Camera di commercio - risponde - è senza dubbio un segnale di interesse manifestato dal territorio, ma andrebbe fatto qualcosa di di­verso. Lo dico perché nell'even­tualità si volesse riproporre uno studio su quella falsariga, an­drebbe corredato di valutazioni molto più stringenti alle obie­zioni della commissione». Tra le obiezioni ricordiamo la precisa­zione fatta dall'Ue sui passeg-

geri potenziali per il Gino Lisa che non possono essere indivi­duati tra i turisti sul Gargano. Ma questo è comunque un det­taglio, il problema adesso è ca­pire SlÙ piano innanzitutto po­litico se la Regione su questa storia vuole ancora misurarsi. «La Regione - risponde Fabio Porreca, presidente della Came­ra di com'1lercio - deve dire se la notifica all'Ue la vuole fare op­pure ha cambiato idea. Cosa c'entra la scelta del tecnico? il tecnico deve affiancare uno stu-

dio che è della Regione: tocca all' assessorato ai Trasporti pre­sentare lIDO studio sia per la pro­posta Sieg (i voli garantiti dallo Stato: ndr) che per la proposta commerciale. E' l'Unione euro­pea che ci ha suggerito questo doppio binario, è l'Ue che ora si aspetta di ricevere questa pro­posta. il tecnico è ilil supporto che affianca questo processo e non si sostituisce a esso. La Re­gione vuole che lo si indichini noi? Bene, lo faremo. Ma non confonda le due cose».

«Emiliano dica quali sono le intenzioni»

• Il comitato Vola Gino Lisa torna alla carica per sol­lecitare l'intervento della Re­gione in favore di una solu­zione per l'aeroporto Gino Lisa, con una lettera inviata al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e all'assessore al Bilancio, Raf­faele Piemontese. Nel testo

I vengono brevemente riepilo­! gate le questioni più strin­

genti della vicenda Gino Lisa: la notifica all'Unione europea e il finanziamento di 14 milioni di euro per l'allun­gamento della pista rappre­sentano i passaggi finali di un percorso compiuto che porta all'avvio dei lavori. «Chiediamo ora se siano fi­nahnente maturi i tempi per la nuova doppia notifica preannunciata alla Commis­sione Europea DG Concor­renza, in relazione alla utiliz­zabilità dei fondi Cipe per l'avvio dei lavori di allunga­mento della pista di volo dell'aeroporto Gino Lisa». Il comitato chiede, inoltre, se esista un ordine di priorità (prima la notifica o la scelta del tecnico competente?) e sottolinea come i tempi e le difficoltà trascorse per l'ap­provazione del bilancio ab­biano regionale potuto ral­lentare le procedure per la notifica all'Ue. «Concluso l'impegno prioritario dell'ap­provazione del bilancio, il Govena.o regionale intende aprire una nuova fase anche sul Gino Lisa?».

CONFESERCENTI PROPONE UN "PATTO DI SVILUPPO TERRITORIALEII CON I COMUNI E GLI ENTI ECONOMICI

«Finanziamenti comunitari insufficienti per risollevare gli investimenti foggiani»

ti Finanziamenti del Por e del Piano di sviluppo rurale: se anche venissero spese tutte le risorse, la Capitanata comunque non supererebbe la situazione di stallo degli investimenti che si trova ad affrontare in un periodo di crisi su più larga scala. Lo dice il direttore della Confesercenti, Franco Gra­nata: «L'impatto che i finanziamenti Por e Psr Puglia, se spesi tutti, possono avere sull'economia pugliese e quindi anche per la Capitanata non supera l'W10 per cento del prodotto interno lordo, quindi insufficiente a invertire la tendenza negativa dell'eco­nomia territoriale. A questo va aggiunto che il Governo centrale tenta sempre di più a sottrarre risorse alle Regioni, utilizzando fondi Fesr e Fse per la spesa ordinaria. il' quadro dunque per la nostra provincia si fa sempre più difficoltoS!»).

Sull'attivazione delle misure comunitarie 2014/2020 e sul futuro dei Gal (gruppi di azione locale) la Confesercenti ha svolto un'analisi della situazione sull'impatto che i

SVILUPPO RURALE Un podere

finanziamenti regionali possono esercitare sull'economia locale in un'ottica di inve­stimenti compiuti (senza cattedrali nel de­serto, per intenderei). "Non possiamo farci illusioni - rileva Confesercenti - che gli investimenti previsti per la nostra regione da soli possano contribuire al superamento della crisi economica che sta pesantemente colpendo la nostra provincia".

,

«Continuando così - aggiunge Granata -rischiamo che tutta la Capitanata scivoli in lm'unica "area interna" con tutti i disagi che essa comporta». A parere del direttore della Confesercenti provinciale, «occorre comwlque attivarsi per utilizzare tutte le possibilità di finanziamento per le imprese della Capitanata e gli enti pubblici». La Confesercenti propone, a tal proposito, «la sottoscrizione tra enti locali e partenariato economico e sociale di un "patto di sviluppo territoriale". Un'idea - aggiunge Granata­che andrebbe sottoscritto dagli enti locali ed economici dei Comuni foggiani, ma può essere anche a carattere interprovinciale». Per l'attivazione di un "patto di sviluppo territoriale" è necessario - conclude Con­fesercenti - che i soggetti pubblici e privati interessati realizzino un percorso proget­tuale rmalizzato a produrre un pacchetto negoziato e condiviso di progetti cantie­l'abili e concretizzino un percorso di go­vernance.

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

PIANO INVESTIMENTI

NELLA CITIADELLA DELL'ECONOMIA

l'Asl cambia sede e annuncia risparmi su fitti e energia

Mercoledì 9 marzo alle ore 10.30 la direzione strategica della Asl illustrerà il piano plu­riennale degli investimenti dell' azienda sani­taria locale. L'incontro cui sarà presente il di­rettore generale Vito Piazzolla si terrà nella sala riunioni della nuova sede dell' Asl in via­le Fortore (accanto alla Carnera di commer­cio). «Finalizzato all'ampliamento delle dota­zioni strutturali e strumentali dei servizi di­strettuali, il piano -recita una nota -si orienta su precise direttive quali: risparmio energe­tico, risparmio dei fitti per le locazioni».

BREASTUNIT

OSPEDALI RiUNITI, VIA AL PERCORSO

Tumore alla mammella dalla terapia all' assistenza Il L'Azienda ospedaliero-universitaria presenta

la «Breast unit», il percorso diagnostico tera­peutico assistenziale del tumore della mam­mella tra ospedale e territorio, martedì alle 15.30 nella sala Turhrr degli ospedali riuniti.

IVII , lA GAZZETIADELMEZZOGIORNO Lunedì 7 marzo 2016

PER STUDENTI DEL 3° E 4° ANNO Da quando è stata istituita sono 222 gli studenti pugliesi ammessi ai corsi. Importante il coinvolgimento dei licei foggiani

Comincia a raccogliere concreti risultati la nuova politica di «job placement» promossa dall'Università di Foggia

• L'universitàLUISS Guido Carli offre tre borse di studio ai migliori studenti foggiani per frequentare le sue Summer School, le scuole di orientamento estive dell' Ateneo, rivolte agli studenti del terzo e del quarto anno di Scuola Secondaria Superiore, che da quest'anno si arricchiscono con nuovi indirizzi.

I licei che assegneranno le borse di studio sono il Lanza, il Marconi e il Volta di Foggia.

La Orientation Smnmer School, per studenti al penultimo anno, aiuta a scegliere in modo consa­pevole il percorso universitario migliore per loro, attraverso una settimana di lezioni dedicate a sin­goli Corsi di Laurea in Scienze Politiche, Giuri­sprudenza, Economia, Medicina (in collaborazione con l'Università di Verona), Ingegneria e Informa­tica (in collaborazione con l'Università Sapienza di Roma).

fOGGIAli liceo classico Lanza

Un progranuna ricco di attività. Oltre alle lezioni con c~si applicativi e lavori di gruppo su tematiche so­ciali, scientifiche e umanistiche, so­no previsti sessioni di approfondi­mento sul ragionamento logico e sul­la comprensione del testo scritto, ab ilità necessarie per il superamen­to dei test di ammissione alle Uni­versità, a nrunero chiuso. Al termine della settimana, i partecipanti avralmo la possibilità di svolgere an­che il test di annnissione per lillO dei corsi di laurea della LUISS Guido Carli, assicurandosi così l'accesso all' Ateneo intitolato a Guido Carli

Lanza, Marconi e Volta i licei scelti dalla • UISS Per le borse estive riservate agli studenti talentuosi

con un anno di anticipo. Per gli studenti del terzo anno di liceo, due nuove

scuole estive. La Writing Summer School, focaliz­zata sui temi della scrittura narrativa e giorna­listica, e la DigitalMarketing Srunmer School, che fornisce competenze specifiche sui temi legati alle nuove frontiere del marketing e della comunica­zione. Entrambi i percorsi prevedono una parte di esperienza teorica e lilla di laboratori didattici, per dare la possibilità ai ragazzi, fin da subito, di mettere in pratica quello che halmo appreso.

Altra novità per quest'anno per gli studenti che frequentano la Writing Summer School o la Digital Marketing Summer School, la possibilità di acce­dere al Percorso Biennale per Giovani di Talento, che prevede, una volta terminata la settimana di

formazione, di sostenere lill test per ottenere lma nuova borsa di studio, valida per frequentare gra­tuitalnente la Orientation Smnrner School e tentare l'ingresso alla LUISS con una nuova prova scritta. Requisiti per partecipare al Percorso Biennale: rag­gim1gere una valutazione minima di 8/10 del pun­teggio massimo al test della Writing o della Digital, e terminare il penultimo almo delle superiori con una media complessiva dell'otto.

Nell'ultimo triennio, gli studenti pugliesi che han­no frequentato le Smnrner School della LUISS sono stati 222.

La Libera Università Internazionale degli Studi Sociali, costituisce oggi lill punto di riferimento scientifico e culturale in Italia e all'estero per gli studenti interessati alle discipline economiche, ma-

nageriali, sociali e giuridiche. La LUISS conta com­plessivanlente 7682 studenti e una media di 1473 nuovi immatricolati ogni anno. il 92 % degli studenti e 1'84 % dei laureati sono in corso, contro una media nazionale rispettivamente del 59% e 45 %.

L'età media dei laureati e il tempo medio di com­pletamento degli studi sono significativamente in­feriori rispetto alla media nazionale. Gli studenti dei corsi di laurea triennale completano gli studi in 3,3 anni con una età media di 22 anni (contro una media nazionale di 5,1 almi e 24 almi di età), quelli dei corsi di laurea magistrale in 2,1 anni con 24,5 anni di età (contro mla media nazionale di 2,8 almi e 25,5 anni di età), quelli dei corsi dilaurea a ciclo unico in 5,1 almi con 24 anni di età (contro una media nazionale di 7,1 affi1i e 25,5 anni di età).

Dopo la lidI anchel'Ovs pesca all' Ateneo

;; Comincia a raccogliere concreti risultati la nuova politica dijob placement dell'Università di Foggia, basata su una interlocuzione più complice e soprattutto molto più intesa tra l'Ateneo e le Hol­ding che per consistenza socio-patrimoniale e di­mensioni aziendali vengono considerate, dagli esperti del mercato del lavoro, di piccola e media grandezza. Dopo le 4 assunzioni a tempo indeter­minato proposte dal gruppo LidlItalia ad altret­tanti ex studenti dell'Università di Foggia (oggi lau­reati), tre delle quali si sono tralnutate in contratti a tempo indeterminato e una sola in rinuncia a causa di altri impegni nel frattempo assunti dal candidato, il gruppo OVS ha ufficializzato 5 pro­poste di assmlZione a tempo determinato (18 mesi eventualmente rinnovabili) per altrettanti laurean­di o laureati presso l'Università di Foggia. Questi ex studenti sono stati incontrati e valutati da esper­ti in risorse umane della OVS durante il recruiting day tenuto lo scorso 28 gennaio presso Palazzo Ate­neo, e come detto a 5 di essi è stato ufficialmente proposto un contratto di lavoro con la possibilità di inserirli in un percorso formativo fmalizzato ad assumere la responsabilità di un negozio OVS (la formazione avverrà tramite il Job Master in Retail Management, strutturato in una parte di training on the job ed una parte di aula). I profili ricercati da OVS erano quelli di laureandi o laureati in ma­terie economiche o giuridiche che avessero già ac­quisito un'ottima conoscellZa di almeno lilla lingua straniera, preferibilmente inglese oppure tedesco, e che fossero in possesso di lma reale motivazione per il retail (dinamicità, flessibilità, problem sol­ving, orientamento al risultato, capacità di rela­zione e di team building, mlitanlente a leadership, capacità organizzativa e di coordinalnento). Pros­suno appmltalnento quello già fissato per ilIO mar­zo sempre presso Palazzo Ateneo dalla Capgemini (holding specializzata nelle soluzioni di business), che cerca personale da collocare a Roma e Milano.

SABATO 5 MARZÒ 2016 lAtmeco

o: "

IP . :ommahdo?"

IL SINDACALISTA DELLA USSPI SI INTERROGA SULLE DINAMICHE CHE HAl\lNO PORTATO ALL'ARRESTO DI_ANTONIO NARDELLA AL DON UVA

Aggredito durante la sera del 15 febbraio da qna gruppo di 30 persone della ditta Ambrosia

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Nega ogni tipo di responsabilità della Usppiritenendo "gonfiate" le notizie sui media

Al momento stiamo indagando su even­tuali COlTesponsabilità e su eventuali

mandanti dietro ifatti accaduti alDon Uva". li tenente colonnello del Comando Provinciale della Guardia di Finanza Giacomo Riccbiuti non usa mezzi termini per spiegare che, pro­babilmente, l'arresto diAntonioNardelia, as­sociato al carcere di Trani con l'accusa di mi­nacce, lesioni ed estorsione, potrebbe na- . scondere altro. Anche perché Nardella, quel 15 febbraio, minacciando il corrunissalio straordinario Bartolo Cozzali e prometten­doglilamorte se non avesse firmato la revoca alla sospensione del contratto con l'azienda di pulizia'eristoriAmbrosia, si era messo a ca ~ po di un drappello di circa 30 persone e non era solo. Anzi. ' Ancor più strano che l'ingresso di "manife­stanti" esagitati, -il Bisceglie, dove sono suc­cessiifatti, nonsiastatònegato dai vigilantes. Nardella, sindacalista della Usppi, si sarebbe introdotto nella struttura chiedendo con for­zai vertici della CongregazibneAncelle della DivinaProvvidenzadinontoccareladittami­lanese. "Siccome si è parlato di assalto,. di commando, vorrei dire che, su 30, c'erano 20 dipendenti donne del servizio cucina. Mi so~ no chiesto se 20 donne potevano rappresen­tare lo sqmidrismo latino alTIericano di cui si è parlato", dice il segretario confederale della Usppi Massirniliano Di Fonso. '

Secondo il sindacalista cl salrebbero stati so~.uuente

spintom e paro~@m,:Jtna' ness~ag~ssi@ne @

costrizi@nefisica

TI sindacato, che nel Don Uva è il più rappre­sentativo ed influente con oltre 70 iscritti, ri­marrebbe fuori dalla vicenda: "Nardella ha sbagliato, se,ha sbagliato, e se ne prenderà le sue respQnsabilità, ma l'Usspi non c'entra niente con l'atteggialTIento del singolo", pre­cisa Di Fonso. Che però; stando alle ricostru­zioni dei suoi,esprime dubbi anche sulle di­nalTIiche raccontate sui medìa:'''Se avessimo saputo dell'iniziativa per tempo non avrem­mo mai permesso che succedesse. Come fa­ceValTIO ad immaginare che Nardella andas­selì afare casino? lo posso essere anche estre~ mo nelle denunce, ma la violenza va sempre condannata. Anche in questo caso, se c'è sta­ta". "Dobbiamo ancora far luce sullasituazio-

ne: io degli accadimenti avvenuti aif'lli1:erno non ne sono a conoscenza. Lo apprendo ,da giornali, che su questa storia scrivono tanto anche ingigantendo. Per quello ChE mi rac­contano i ragazzi c'erano quasi tutti i lavora­tori dell'Ambrosia di Foggia. Li ho chiamati persaperel'esatto svolgimento dei fatti: cisa­rebbero state delle parolacce, degli spintoni, però molti dicevano di gridare contro il com ~ missario perché avevano falTIiglie da mante­nere. Non ci sono stati schiaffi, per quanto mi raccontano i ragazzi", precisa il sindacalista

'UsppL , Per Di Fonso la situazione starebbe prenden­do una piegasbagliata: "Sembra che sia stato commesso un omicidio, per quanta eco sta avendo. Se Nardella ha sbagliato pagherà il conto, mailsindacato non c'entra niente, che ruolo potrebbe avere?". Epplire sembra che anche il segretario regionale della Usspi,Ni­cola Brescia, fosse informato degli animi ro-venti dei dipendenti. . Questo è il comunicato- tra l'altro l'ultimo­della segreteria Puglia del sindacato all'indo­manidella retrQmarcia di Cozz:oli sulla revo-

ca del contratto alla società Ambrosia: "Bar­tolo Cozzoli comunicava la volontà di scio­gliere tutti i contratti in essere con l'Ambrosia Tecnhologies creando un'esplosione sodale dei lavoratori". Di certo non era a conoscenza dell' aggressione perché, a poche ore dall'ina­spettata "revoca della revoca" avvenuta pro­babilmente sotto minaccia, Brescia diceva: "Non capialTIo cosa sia successo nella mente del commissario e cosa abbia indotto arevo­carlo e poi riconfernlarlo".

.]utti sapevano del "dralTImasociale" manes­suno, fino agli arresti, sostiene di sapere della presunta estorsione violenta. Le ricostruzio­ni giornalistiche, basate su indiscrezioni in­vestigative, parlano anche di presenza di esponenti della malavita foggiana o di pre-sunti foggiani. ' Di Fonso nega: "Ma quali mandanti? Sta ve­

, nendo fuori una fantasia assurda che fa irn­pressione. Cosa c'entra la malavita di un sin-

golo che ha fatto un elTore, se lo ha fatto? lo non riesco a capire cosasi voglia costruire. Mi auguro che la giusfuia chiarisca tutto. C'era­no 6 pattuglie, 15 agenti, sembrava avessero arrestato Totò Riina. Ma quali mandanti? Ci

, sonodeidipendentichehannodeiparentigià alTestati?E che colpa ne hanno loro? Devono scontare loro le colpe di altri o perché porta­no un determinato cognome? Sono persone che lavorano e producono. È giusto che sifac­ciano indagini, ma non si deve coinvolgere il sindacato in sitUazioni scomode. Noi cer­chialTIO solo ili tutelare i posti di lavoro. Nar­della lo conoscialTIo come un bravo ragazzo, ha avuto dei precedenti prima di entrare nel­

.la nostra associazione e non ha mai dato se­gni di alnbiguità. Ma non stialTIO parlando di un omicidio", conclude Di Fonso. Le indagi­ni della Guardia di Finanza procedono: c'è da capire se vi siano mandanti e altri correspon­sabili dei fatti del 15 febbraio.

2 giorni fa sei pattuglie sono arrivate al Don UvapertralTein arresto Nardella, con precedenti penali

FOCUS ·l:Attacco

Un sindacato dalle tante sfinnature

ç. uando Antonio Nardellaè stato tratto in arresto si è

su ito diffusa la notizia della sua appartenenza al sindacato Usppi. Che è sempre stato mol­to più che un sindacato, grazie

Haapp@~~Eat@ ~pp@ U:s©i@a!Ee

Regi©!1:lM'ARi :mJ1~~ati~ pe:w~!.~RimimR@

SlmMc@mPugmia

all' attivismo del' segretario confederale Massirniliano Di Fonso. Già candidato al con­siglio comunalè di Foggia, non è riuscito ad essere eletto ed en­trare in consuiglio pur ottenen­do delle performance rispetta­bili con circa 900 voti.

r;attivitàpolitita di Di Fonso . viehe consacrata conun ruolo di primo livello, quando·ottie­ne la segreteria cittadina del­l'Udc. Non solo, perchè a Manfredo­nia,nell'ultima tornatii eletto­rale, è stato tra i sostenitori del candidato Daniele Cotrufo, che ha inteso appoggiare il sin­daco Angelo Riccardi, poi elet­to, con la lista civica "il bello viene ora" ed anche in questo caso il tentativo non è andiito a buon fine con l'elezione tanto cercatii. r;attivismo diDiFOn­so in politicii arrivii iinche per Iii piirtitii delle elezioni regionali. La SUii simpatia si sposta verso il presidente Michele Emiliano

. ed in particolar modo in una delle liste collegate. Attraverso

,Emiliano Sindaco di Pugliil so­stiene Pippo Liscio, un altro at-

La commedia umana, tra tenerezza e dolore,

tare della siinità con cui i rap­porti, subito dopo Iii torniitii elettorale, non sono stMi idil­liaci. Il nome di Di Fonso, per qUiilche gionio, è stato iiI cen-

.... tro delle voci e del chiacchieric­cio politico perchè trai papabi­li ciindidiiti con Emiliano e non come semplice sostenitore di Pippo Liscio. Receiltemente su Di Fonso si è scagliiitii la struttura legale di Ciisa Sollievo dellii Soffenzii di ' Siin Gioviinni Rotondo in se­guito iille pesanti iiccuse su presunti fiivotismi e su un ipo­tetico legiimetrail direttore ge­nerale ei sindacati interni: Gli iivvocati dellii struttura di SAn

, Pio hiinno chiesto un risiirci­mento danni di 500 mila euro, confermiindo l' iissiomii secon­do cui Iii Usppi pare essere unii spiniinel fianco.

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