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Città di Melfi PROVINCIA DI POTENZA
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DELIBERAZIONE COPIA DEL CONSIGLIO COMUNALE
N. 18 DEL 05/05/2015
OGGETTO: APPROVAZIONE RENDICONTO DI GESTIONE ESERCIZIO
FINANZIARIO 2014.
L’anno duemilaquindici , il giorno cinque , del mese di maggio , alle ore 16,37 ,
nella sala delle adunanze consiliari del Comune, si è riunito il Consiglio Comunale in
sessione ordinaria di convocazione.
CONSIGLIERI PRESENZE
VALVANO LIVIO SI MASTROMARTINO MICHELE SI BUFANO VINCENZO SI CASTALDI VINCENZO SI CARBONE GIUSEPPINA ROSARIA NO PICCOLELLA MICHELE SI CILLIS TEODOSIO NO SACCO GIANLUIGI NO FLAMMIA CARMINE PIO SI SASSONE ANTONIO SI FONTANA EMILIA SI RAUSEO FRANCESCO SI GUBELLI SALVATORE SI VALVANO SALVATORE SI MONTANARELLA DONATO SI MONICO PIETRO SI MONTANARELLA ANTONIO SI
Consiglieri Presente N. 14
Consiglieri Assenti N. 3
Risultato che gli intervenuti sono in numero legale, ai sensi dell’art.19 c. 2 dello Statuto
Com.le;
-Presiede BUFANO VINCENZO nella qualità di Presidente;
-Assiste il SEGRETARIO GENERALE TERLIZZI NICOLA
La seduta è pubblica .
Il Presidente dichiara aperta la discussione sull’argomento in oggetto iscritta all’ordine
del giorno.
FILES ALLEGATI
Conto del Bilancio
Parametri di deficitarietà
Prospetto di conciliazione
Conto economico
Conto del patrimonio
Patto di stabilità
Prospetto SIOPE INCASSI
Prospetto SIOPE PAGAMENTI
Prospetto SIOPE INDICATORI
Spese di rappresentanza
Elenco residui attivi
Elenco residui passivi
Relazione al bilancio
Parere del collegio dei revisori
Tempo medio dei pagamenti
IL CONSIGLIO COMUNALE
Sentita la relazione del Sindaco così come riportato nel resoconto stenotipato allegato
al presente atto;
Richiamata la delibera di Giunta Comunale n. 44 del 15.04.2015 avente ad oggetto
“Esercizio 2014. Approvazione del rendiconto, degli allegati e della relazione della giunta
ai sensi dell'art. 151, co. 6 del d. lgs. 267/2000.”;
Viste le disposizioni previste dall'art. 227 del D.Lgs. 18.8.2000 n. 267, relative alla
formazione del rendiconto della gestione comprendente il conto del bilancio, il conto
economico ed il conto del patrimonio;
Visto il Conto di gestione per l'esercizio finanziario 2014 reso dal Tesoriere Comunale,
Banca Popolare del Mezzogiorno S.p.A. peril periodo 01/01/2014 – 10/04/2014 e del
tesoriere subentrato Banca di Credito Cooperativo di Gaudiano di Lavello per la parte
residua dell’esercizio finanziario 2014;
Vista la propria determinazione n. 97 del 15.04.2015 di approvazione del conto di
gestione del Tesoriere, degli agenti contabili interni e degli agenti contabili di cui all’art.
93 comma 2 del D. Lgs. 267/2000;
Vista la Relazione della Giunta al Rendiconto dell'esercizio 2014, ai sensi dell'art. 151,
sesto comma, del D. Lgs. 267/00;
Visto l’articolo 77-quater del D.L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito nella legge 6
agosto 2008, n. 133 che impone di allegare al rendiconto i prospetti delle entrate, delle
uscite dei dati SIOPE;
Visti i prospetti dei dati SIOPE, allegati alla presente per formarne parte integrante e
sostanziale, e riscontrata la concordanza dei dati evidenziati nei prospetti con le scritture
della contabilità dell’Ente e del Tesoriere;
Visto l’art.16, comma 12 del D.L. 13 agosto 2011, n. 138 il quale dispone che le spese
di rappresentanza sostenute dagli organi di governo sono elencate per ciascun anno in
apposito prospetto allegato al rendiconto di cui all’art. 227 del D. Lgs. 267/2000;
Considerato che nel Rendiconto in esame risultano comprese tutte le entrate disposte e
tutte le spese pagate nell'esercizio cui si riferiscono;
Dato atto che il rendiconto del precedente esercizio finanziario è stato approvato
regolarmente come risulta dalla deliberazione del Consiglio Comunale n. 16 del
14.05.2014;
Preso atto che per l’esercizio 2014 non si è proceduto alla Verifica degli equilibri di
bilancio poiché lo stesso è stato approvato in data 02/09/2014 con DCC n. 48;
Preso atto che dagli atti del’ufficio d emerge che alla data del 31.12.2014 sussistono
debiti fuori bilancio per complessivi € 55.195,37 derivanti dalle seguenti sentenze:
- Corte d’Appello di Potenza n. 509/2014;
- Giudice di Pace di Melfi n. 160/2013;
- Giudice di Pace di Melfi n. 70/2014;
- Tribunale di Potenza n. 252/2014;
- Ordinanza del Tribunale di Potenza – Sezione civile del 24/10/2013 riconosciuto con
DCC n. 8 del 06/02/2015;
Vista l’allegata tabella attestante i TEMPI MEDI PAGAMENTO ai sensi dell'articolo 8, comma 3-bis, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni,
dalla legge 23 giugno 2014, n. 89;
Visto lo Statuto del Comune;
Visto il vigente Regolamento di Contabilità approvato con D.C.C. n. 12 del 13/02/2002,
con particolare riferimento agli articoli 44 e seguenti;
Visto il parere del Collegio dei revisori espresso con verbale del 24/04/2015;
Visto i pareri favorevoli della I Commissione Consiliare in data 28/04/2015;
Alle ore 18,30 esce il consigliere Flammia;
Con voti espressi per appello nominale
Presenti n. 14
Favorevoli n. 9
Contrari n. 4(Fontana, Montanarella A., Castaldi, Rauseo)
Assenti n. 3(Carbone, Cillis, Sacco);
Come accerta e proclama il Presidente.
DELIBERA
1 - di approvare l’allegato schema di rendiconto per l'esercizio finanziario 2014,
composto dai seguenti elaborati previsti dal D.P.R. 194/96:
CONTO DEL BILANCIO e relativi allegati;
CONTO ECONOMICO;
CONTO DEL PATRIMONIO; PROSPETTO DI CONCILIAZIONE
PROSPETTO MONITORAGGIO PATTO DI STABILITA’ 2012; TABELLA DEI PARAMETRI DI RISCONTRO DELLA SITUAZIONE DI DEFICITARIETA’
STRUTTURALE;
TABELLE DEI PARAMETRI GESTIONALI; ELENCO DEI RESIDUI ATTIVI E PASSIVI
PROSPETTI DEI DATI SIOPE; RELAZIONE ILLUSTRATIVA (art. 151 D.Lgs.267/00); ELENCO DELLE SPESE DI RAPPRESENTANZA ( art.16 co.12 D.L. 138/2011)
dai quali emerge il seguente quadro riassuntivo della gestione finanziaria ed il risultato
complessivo della stessa:
RISULTATO COMPLESSIVO DELLA GESTIONE
RESIDUI COMPETENZA TOTALE
Fondo di cassa al 1° gennaio 5.564.236,16
Riscossioni 5.999.746,61 10.677.465,88 16.677.212,49
Pagamenti 6.396.165,41 10.992.970,27 17.389.135,68
Fondo di cassa al 31 dicembre 4.852.312,97
Pagamenti per azioni esecutive non regolarizzate al 31 dicembre 0
Differenza 4.852.312,97
Residui attivi 16.094.166,17 5.452.363,09 21.546.529,26
Residui passivi 18.844.938,35 3.418.279,03 22.263.217,38
Differenza 716.688,12-
AVANZO
4.135.624,85
ed il quadro riassuntivo relativo alla situazione economico – patrimoniale in relazione al
Conto Economico ed al Conto del Patrimonio
- CONTO DEL PATRIMONIO -
TOTALE ATTIVITA’ € 106.935.934,35
TOTALE PASSIVITA’ € 60.845.270,07
PATRIMONIO NETTO € 46.090.664,28
- CONTO ECONOMICO –
RISULTATO ECONOMICO DELL’ESERCIZIO € - 434.252,56
- di dare atto del rispetto degli obiettivi del patto di stabilità interno posti dalla legge
ed esposti nella specifica sezione della Relazione al Bilancio.
STENOTIPIA:
Basilicata che al 99% accoglie le istanze del Comune di Melfi, per cui in linea di massima presumiamo
che l’esito del giudizio sarà positivo. A seguito dell’ordinanza, vi dicevo, il forno è nuovamente chiuso, rimarrà chiuso fino alla fine
del mese di giugno, fino a quando non ci sarà la decisione del TAR che, appunto, dovrà decidere
rispetto al provvedimento di chiusura anche se è una chiusura temporanea, in attesa di
approfondimenti. Per chiudere l’argomento, credo il 24 aprile, nell’ultima decade di aprile, abbiamo
formalizzato un progetto straordinario per il monitoraggio delle diossine sulle matrici ambientali in
tutta l’area circostante lo stabilimento dell’inceneritore, che significa terreno, vegetali, animali, che
faremo noi, lo farà il Comune di Melfi senza delegarlo ad altri. Abbiamo predisposto un progetto,
abbiamo le risorse, abbiamo accantonato le risorse economiche fra l’altro poco rilevanti per poterlo
fare e abbiamo appunto una professionalità che ci consentirà di realizzarlo. Siamo in attesa di
ricevere l’autorizzazione ed anche la validazione da parte dell’ARPAB che in contraddittorio dovrà
naturalmente seguire e validare il protocollo di analisi e i successivi risultati. Non appena ci sarà
questa attività, prevista entro la fine del mese maggio, il progetto sarà avviato.
Pres. Vincenzo BUFANO
Grazie Sindaco.
Procediamo con la trattazione del terzo punto posto all’ordine del giorno: Approvazione rendiconto di
gestione, esercizio finanziario 2014”.
Prego, la parola al Sindaco per relazionare sul punto.
Sindaco Livio VALVANO
Sì, prima di chiedere all’assessore Panico di relazionarci sul bilancio, in particolare, insomma, sulla
lettura anche complessa degli atti che l’Assessore ci renderà in modo particolarmente intellegibile,
quindi chiara, sarà chiara anche ai cittadini che vorranno e potranno consultarlo sul sito, io ritenevo
opportuno farvi una breve elencazione delle principali attività, cercherò di essere telegrafico, quelle più
rilevanti che sono state poste in essere nell’anno 2014. Lo dico per i cittadini, sono comunque
consultabili sul sito internet del Comune, sul sito istituzionale c’è un report di 56 pagine che contiene
lo stato di attuazione del programma, tutto ciò che è stato realizzato dei 96 progetti previsti nelle Linee
programmatiche, ce ne sono 69 che sono stati realizzati ed in corso di realizzazione dal 2011 fino a
dicembre 2014. Da quel documento complessivo, che è un po’ il report in progress delle attività fatte
nei precedenti tre anni e mezzo, quindi fino a dicembre 2014, io estraggo una breve elencazione delle
attività. Cercherò di essere sintetico, telegrafico, rispetto a ciò che poi sta un po’ nei numeri che
esprime il consuntivo 2014. Voi sapete che il programma amministrativo è suddiviso in 8 Linee
programmatiche.
Le principali attività che abbiamo fatto nell’anno sono, rispetto alla Linea n. 1 che ha a che vedere con
la trasparenza, l’attività per rendere l’Amministrazione più trasparente. Con la delibera numero 6 del
2014, la Giunta ha approvato il codice di comportamento interno del personale. Con la delibera 18 del
2014 il piano triennale della trasparenza, nel 2014 è stata definitivamente cancellata l’Azienda speciale,
quindi si è chiuso uno dei punti programmatici principali. È stata data attuazione all’impegno assunto
di rendere il Bilancio comunale conoscibile, consultabile, intellegibile attraverso la pubblicazione sul
sito internet di schede sintetiche, che l’Assessore anche sul consuntivo, oltre che sul preventivo, stasera
velocemente in sintesi ci farà vedere. È stata avviata, con l’affidamento dell’appalto del servizio tributi,
anche l’attività che presto andrà in funzione dell’apertura di uno sportello nelle frazioni.
Sulla Linea n. 2, quella della cultura, è stata realizzata una prima sperimentazione nello spettacolo,
nell’evento della falconeria, allo scopo di iniziare a costruire una strategia per il progetto “Melfi 2018”,
e cioè la ricorrenza dei 1.000 anni dalla fondazione della città fortificata nell’ambito di quello
spettacolo con elementi innovativi, in video mapping è stata raccontata la storia della città dal 1018 al
1231. Con il protocollo d’intesa, approvato dalla Giunta con la delibera 71/2014, è stato approvato un
protocollo d’intesa con l’associazione Onyx Jazz Club, che ha dato anima al cartellone estivo dell’anno
2014, il festival federiciano, attività che pensiamo di riproporre e di continuare per il suo particolare
significato in connessione con il tessuto urbano del centro storico. Si è conclusa finalmente la
procedura per l’affidamento del teatro e l’apertura del cinema. Dall’inizio dell’anno abbiamo un
cinema, dopo un eternità, nella nostra città, aperto tutti i giorni, di qualità, che consente di fluire di una
pluralità di servizi. Il Piano del diritto allo studio l’anno scorso, oltre ad essere stato reso più attuale,
più concreto, più vicino alle problematiche reali con il sostegno di progetti scolastici-tematici di
interresse collettivo, è stato anche dedicato alla figura di Floriano Del Zio, personaggio melfitano di
particolare significato per la fase della costruzione dello Stato Unitario. A lui è intestata una borsa di
studio a cui hanno partecipato 60 studenti delle scuole superiori che si concluderà entro la fine
dell’anno scolastico. Il Piano del diritto allo studio è stato particolarmente caratterizzato anche dalle
attività degli istituti comprensivi sul tema del riciclo, del ciclo dei rifiuti. Con la delibera di Giunta 125
del 2014 è stato approvato il protocollo d’intesa sottoscritto poi con l’Università di Basilicata, con il
DICEM di Matera, che prevede per 5 anni una serie di attività tese alla promozione e allo sviluppo
urbano. L’anno scorso il primo progetto è stato quello del workshop di architettura, è stata attivata
l’anno scorso la guida della città, fruibile in via telematica, dal sito istituzionale, al sito web vulture.it.
Sulla Linea n. 3, “Melfi più accogliente”, con le delibere di Giunta 59 e 74 si è chiuso l’insieme degli
atti che abbiamo ritenuto opportuno adottare con riferimento al piano della 167 e cioè la facoltà ai
cittadini della trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà, facilitata con il pagamento
dilazionato e la facoltà di poter suddividere la proprietà del lotto di ogni singolo lotto. Con la delibera
numero 54 del 2010, vi ricordo che il Consiglio Comunale ha definito gli elementi mancanti, carenti
per i piani integrati e i cosiddetti piani casa.
Con la delibera di Giunta numero 38 del 2014 è stata formalizzata la richiesta alla Regione e al
Ministero Infrastrutture della variazione di destinazione di un contributo di circa 2.600.000 euro,
originariamente destinato alla riqualificazione parziale di un quartiere del centro storico che si
concretizzava principalmente con l’abbattimento della scuola di San Teodoro e la realizzazione di case
popolari in area 167. Con quella delibera abbiamo chiesto alla Regione e al Ministero di trasferire
quelle risorse sul completamento dei lavori di riqualificazione sismica della scuola Nitti e sulla
riqualificazione del quartiere casette, partendo da Porta Troiana. In data 2 marzo 2015 finalmente, dopo
il parere favorevole della Regione, il Ministero Infrastrutture ha emanato il decreto. Siamo finalmente
autorizzati, io credo, a fare un’opera storica, che è quella di riqualificare un pezzo che è un po’
l’identità della città, delle casette, mettendo ordine ad una situazione molto disordinata e disarticolata, a
partire dal primo troncone di Porta Troiana.
Nell’anno 2014 la Giunta ha disposto e realizzato l’adeguamento dello stadio “Arturo Valerio”, per
consentire alla società sportiva del Melfi Calcio di poter militare senza problemi nel campionato Lega
Pro con risultati positivi, come facciamo. Anzi, colgo l’occasione per congratularmi con il Presidente e,
a suo nome, con la dirigenza, con gli atleti che anche quest’anno ci consentono di rappresentare i colori
della città nello sport professionistico nazionale, di questo ne dobbiamo essere orgogliosi e dobbiamo
fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per facilitare il cammino della squadra.
Con la delibera di Consiglio n. 76 è stato approvato il regolamento per gli investimenti in tema di
sviluppo sostenibile, in pratica il regolamento che definisce il quadro normativo per poter utilizzare le
compensazioni ambientali che derivano dall’istallazione degli impianti eolici. Probabilmente nei
prossimi giorni, di qui a venerdì credo, la Giunta dovrebbe essere messa nelle condizioni di approvare
la direttiva per la pubblicazione del primo bando riservato alle imprese. C’è stata anche
un’interlocuzione con la Consulta dell’economia e del lavoro, e quindi con le categorie produttive,
avvenuta all’inizio di aprile, tesa a discutere, a concordare, a ragionare su quelli che potevano essere gli
obiettivi verso cui il Comune poteva decidere di porre in essere delle iniziative. A seguito di quella
interlocuzione abbiamo una bozza del bando che la Giunta, in applicazione del regolamento 76 del
2014, è tenuta non ad approvare direttamente ma ad emanare una direttiva affinché gli uffici possano
emanare il bando. Siamo in dirittura d’arrivo, il primo bando riguarderà il sostegno attraverso un
contributo a fondo perduto per la realizzazione di impianti per la produzione di energia,
fondamentalmente saranno pannelli fotovoltaici, riservati alle imprese artigiane, commerciali, alle
imprese agricole, di servizi, ad eccezione di quelle ricadenti nell’area sviluppo industriale.
Con la delibera di Giunta 34 del 2014 è stato approvato il progetto di riqualificazione del Largo di San
Lorenzo, con l’abbattimento della canonica. L’opera di demolizione è quasi completata, il cantiere è
stato aperto a gennaio 2015. Nel 2014 è stato acquisito un finanziamento di 380.000 euro per realizzare
il percorso turistico di Porta Calcinaia ed in questo mese la Giunta dovrebbe essere messa nelle
condizioni di approvare il progetto esecutivo. Le opere dovranno essere realizzate entro il 31 dicembre,
considerato che si tratta di fondi della Comunità Europea gli interventi devo essere realizzati entro la
fine dell’anno.
Nel corso del 2014 il Comune ha svolto un’attività di relazione e di accordo con l’ATER per la
demolizione dei 123 alloggi. Abbiamo aiutato l’ATER a reperire il finanziamento, dato ovviamente
dalla Regione, è stato definito il programma di ricostruzione degli alloggi, abbiamo anche individuato
il finanziamento che è stato trasferito all’ATER per i primi 12 alloggi. Saranno realizzati i primi 12
alloggi, dovremmo vedere il cantiere entro la fine dell’anno, complessivamente i 123 alloggi saranno
ricostruiti non su 14 fabbricati ma su 11, ci sarà quindi complessivamente una riduzione dei volumi di
circa il 35%, quindi migliorerà un po’ la vivibilità dell’intero quartiere, nonostante potranno essere
costruiti i 123 alloggi.
Il 22 settembre 2014 è stata sottoscritta la convenzione con RFI per il riconoscimento del contributo di
2.000.000 di euro che abbiamo chiesto nel 2013 a RFI, unica possibilità per realizzare davvero il ponte
sulla Bicocca, che diversamente non sarebbe realizzabile. La convenzione è stata sottoscritta a
febbraio, RFI ha versato la prima quota di 450.000 euro. È stato chiuso il primo passaggio a livello, c’è
un’interlocuzione con l’impresa per la riapertura del primo passaggio a livello nei pressi del Centro
Commerciale Arcobaleno. C’è in atto un’interlocuzione con l’impresa per la riapertura del cantiere e
quindi per realizzare il ponte sulla Bicocca. Sono in corso le attività per realizzare un bypass sul ponte
di Santa Margherita, opera che dobbiamo realizzare entro la fine dell’anno, ed è stato chiesto un
ulteriore finanziamento alla Regione di un milione di euro per realizzare un sottopassaggio che collega
il quartiere CN3, 4 e 5, quindi Via Gronchi, Via Pertini, Via Einaudi con Via Foggia. C’è in corso
un’attività, un’interlocuzione degli uffici regionali che dovrebbe portarci ad acquisire un ulteriore
finanziamento per realizzare anche quest’altra opera che completerebbe e consentirebbe a quel
quartiere di avere un importante collegamento in sostituzione del passaggio a livello presente,
attualmente presente, se pur collegato con una stradina del tutto insufficiente, nei pressi dell’ospedale,
tra ospedale e la Questura. È in corso un’attività di interlocuzione per realizzare quest’opera di
sottopassaggio, gli uffici regionali stanno verificando di poterci trasferire questa risorsa.
Con la delibera n. 13 del 2014 è stato approvato il progetto preliminare e poi l’esecutivo per
l’ampliamento della Scuola Bicocca, sapete che quella struttura non ha ancora locali sufficienti per
garantire la presenza delle tre sezioni per i tre anni della Scuola Materna, nell’estate dovremmo avere
l’esecuzione dei lavori. Con la delibera 127 sono state assegnate le risorse per realizzare le opere di
riqualificazione di Largo della stazione.
Ferservizi la scorsa settimana ha autorizzato l’esecuzione delle opere e ci ha inviato una bozza di
contratto per la gestione di quell’area di proprietà delle Ferrovie dello Stato.
Con la delibera di Consiglio n. 78 del 2014, il Consiglio ha recepito una attività istruttoria, di cui
voglio ringraziare l’assessore Simonetti e l’Ufficio per aver svolto un’opera di difficile ricostruzione
del lungo iter burocratico dei fondi della 219 bloccati dall’anno 2001. Ci sono circa 1.700.000 euro
bloccati da 13 anni, l’Ufficio ha sbloccato finalmente quell’attività e ha portato in Consiglio la delibera
che adesso ha consentito di avviare la fase ultima per l’istruttoria delle richieste e finalmente per il
trasferimento delle risorse ai cittadini che aspettano dal terremoto.
Sulla Linea programmatica n. 4, che riguarda l’ambiente, come vi dicevo nelle comunicazioni, l’anno
scorso abbiamo contribuito alla definizione dell’AIA Fenice, formalizzando l’integrazione
dell’Autorizzazione Integrata Ambientale che è stata recepita dalla Giunta Regionale con sei nuove
prescrizioni, in particolare quella che prevederebbe il controllo indipendente dei fumi in atmosfera,
quindi non autocontrollo, che, badate bene, è l’attuale condizione, cioè quell’impianto è autocontrollato
da Fenice.
Fenice ha impugnato gli atti, come vi ho detto prima, quindi cercherò di non ripetermi; a giugno ci sarà
la sentenza del TAR.
Con la delibera di Consiglio del 4 novembre il Consiglio ha dato una direttiva rispetto al ciclo dei
rifiuti, che io ho formalizzato al Presidente della Giunta Regionale il 15 dicembre 2014, gli atti sono
presenti sul sito del Comune. Riguardo al ciclo dei rifiuti, a seguito di quella delibera del Consiglio,
abbiamo formalizzato una proposta di legge al Consiglio Regionale, che effettivamente è stata
approvata con l’articolo 47 della legge n. 4 del 27 gennaio 2015, una data particolarmente a me cara,
sono molto contento che sia stata approvata in quella data, anche perché le cose non sono scollegate.
L’articolo 47 della legge collegata alla Finanziaria cambia i principi del ciclo regionale dei rifiuti, cioè
il ciclo dei rifiuti viene ispirato al modello Melfi, trasferito nella legge regionale ed è il principio su cui
sarà elaborato il prossimo Piano Regionale dei Rifiuti.
Lo sintetizzo. Se l’organizzazione dei rifiuti dei Comuni in Basilicata dovesse essere simile a quella di
Melfi, noi non avremmo bisogno né dell’inceneritore, né della metà delle discariche attualmente attive.
Questo è il risultato.
Capisco che a qualcuno non fa piacere questo cambiamento, però se ne dovrà fare una ragione, perché,
così come abbiamo promosso la legge, ed è stata approvata, e così come l’abbiamo applicata a Melfi,
senza che ci fosse quella legge, così seguiremo che quella legge si trasformi nel Piano dei rifiuti e si
trasferisca in tutti i Comuni.
L’abbiamo fatto capire anche con una attività non antipatica, ma che, a distanza di tempo, è stata
apprezzata anche dai diretti interessati sulla vicenda Potenza città, che naturalmente è un passaggio
delicato, ma è un passaggio benefico per la stessa comunità di Potenza, per i cittadini ed anche per
l’intera regione. C’è un forte collegamento con la questione che riguarda i rifiuti.
La differenziata. Ricordate, noi siamo partiti da avere una differenziata al 9%, con il primo PEG
approvato nel 2012 ipotizzavamo, potete leggerlo negli atti, l’obiettivo del 40% entro il 2014. Il dato
ufficiale, la media 2014 ha superato il 40%, è stata del 56,88%. A gennaio 2015 siamo al 60%.
Abbiamo attivato, a partire dal mese di febbraio, dei controlli con la Polizia Municipale, farà un
campione delle 4.000 utenze che hanno voluto aderire spontaneamente al programma di raccolta
differenziata con la ricezione dei kit domestici, saranno controllate circa 400 abitazioni, dopo i primi
75 controlli sono state riscontrate 5 posizioni irregolari. L’attività della Polizia Municipale prosegue ed
è un’attività che viene fatta con lo spirito punitivo, ma anche con un spirito informativo, educativo,
divulgativo.
Con la delibera di Giunta 90 del 2014, sempre in materia, e questo chiude la questione ambientale, la
Giunta ha approvato un protocollo d’intesa con un’azienda che ha proposto la realizzazione di un
impianto per la trasformazione della frazione organica dei rifiuti, cioè l’umido, il rifiuto organico, che
rappresenta dal 20 al 25% dell’intera quantità di rifiuti, per la trasformazione del rifiuto organico in
biogas, cioè il rifiuto che all’interno di uno stabilimento dell’area industriale viene trasformato in
biometano. Il progetto noi l’abbiamo condiviso, è di grande rilevanza, è uno degli strumenti di
cambiamento del ciclo dei rifiuti, è fondamentale, perché consentirebbe di trasformare il rifiuto in
energia elettrica attraverso la produzione di metano, con un impatto ambientale prossimo allo zero.
Abbiamo approvato un piano di sviluppo locale che consentirebbe al Comune di smaltire gratis la metà
della frazione organica, che per i prossimi trent’anni significa un risparmio di 100.000 euro all’anno,
nel momento in cui questo impianto va in funzione.
Sulla Linea programmatica n. 5, lo sviluppo, la città che cresce, con la delibera di Giunta n. 182 è stata
approvata la direttiva per il bando attività produttive di 50.000 euro, la scadenza è il 2 aprile, sono
pervenute, credo, quattro domande, sono in corso di istruttoria e entro il prossimo mese avremo gli esiti
e quindi l’approvazione delle domande meritevoli.
È stato definito con la delibera 168 del 2014 il nuovo accordo quadro con i Comuni di Melfi, Atella e
Rionero, protocollo sottoscritto il primo dicembre 2014, con cui è stata definita una intesa con i
Comuni di Melfi, Rionero, Atella, per la promozione del Vulture e di Monticchio. Il protocollo prevede
la delega al Comune di Melfi per la progettazione, la ricerca di finanziamenti e la realizzazione di
opere importanti, che hanno al centro il Parco Archeologico fra i due laghi e la realizzazione di una
funivia che parte da Melfi ed arriva a Monticchio Laghi.
Entro il mese di giugno il Comune riceverà un finanziamento di 150.000 euro dalla Regione Basilicata
per la redazione del progetto preliminare, progetto che sarà poi candidato al Programma comunitario
2014-2020, secondo un orientamento della Regione, che è quello di averlo come progetto strategico
regionale per lo sviluppo turistico.
Con la delibera n. 82 del 2014 abbiamo confermato il sostegno ai castanicoltori con l’erogazione di un
contributo per il contrasto al cinipide, che affligge purtroppo la castagna e continuerà ad affliggere nei
prossimi anni, ci sono dei primi buoni risultati, ci apprestiamo a rinnovare questo impegno nella
giornata odierna, dopo il Consiglio la Giunta dovrà approvare la nuova delibera per l’intervento 2015,
spero.
Abbiamo promosso e rimesso in pista il disegno di legge sul Parco Regionale del Vulture, che è in
corso di definizione in seno al Consiglio Regionale.
Con la delibera 31 del 2014, il Consiglio, l’anno scorso, ha avviato un importante progetto di
valorizzazione del centro storico, con l’introduzione del mercatino dell’antiquariato, che è a Piazza
Duomo come punto di riferimento.
Con la delibera 55 del 2014 il Consiglio ha approvato il Regolamento per lo sviluppo locale, la
previsione di un incentivo ai cittadini che lavorano a Melfi e che intendono trasferirvi la residenza,
quindi nuclei familiari che lavorano, hanno un reddito e che manifestano la volontà di trasferire la
residenza entro l’anno 2015. Come sapete, il progetto è in atto e la scadenza è fissata al 10 agosto
2015. Quindi coloro che sono interessati potranno presentare domanda entro il 10 agosto 2015.
Con la delibera di Giunta 188/2014 è stata definita una direttiva per approvare un concorso per la
produzione di un cortometraggio, allo scopo di attivare una misura di promozione di marketing
territoriale. Il concorso è rivolto alle scuole, agli istituti scolastici, è rivolto anche ai filmmakers e ha
l’obiettivo di produrre un cortometraggio da divulgare, anche per massimizzare la partecipazione,
attraverso le film commission, gli istituti scolastici in particolare, gli istituti artistici, le scuole speciali
per il cinema. Lo scopo è quello di produrre un cortometraggio che metta in evidenza le qualità
distintive di Melfi come luogo ideale per la residenza.
Il concorso scade il 20 maggio, subito dopo ci sarà l’insediamento della giuria e lo svolgimento dello
stesso.
Sulla Misura n. 6, lo sport, sinteticamente, con la delibera n. 8, il Consiglio ha dato la direttiva per la
nuova gestione della struttura del tennis, che ha dato già l’anno scorso il primo segno di cambiamento,
un torneo di rilievo nazionale importante, che si è ulteriormente potenziato anche per le maggiori
risorse che il Consiglio ha voluto mettere a disposizione.
Con la delibera 114 del 2014, è stata emanata la direttiva per la gestione del Palasport. Qui purtroppo
siamo in ritardo, non si è riusciti a fare in tempo per la stagione 2014-2015, ci sono ancora dei lavori,
delle piccole cose da completare e sicuramente saremo pronti per la nuova stagione, prima di
settembre.
E’ stata fatta, nel 2014, direttiva per l’apertura di un asilo nido ludoteca, è stato esperito il bando, la
procedura per l’apertura in area Bicocca per raddoppiare i posti di asilo nido, strutturalmente da sempre
fermi a 32 unità. Dovremmo raddoppiarli ed avere anche una ludoteca che consenta, in Contrada
Bicocca, di avere un servizio aperto per dodici ore durante la giornata, aperto anche durante l’estate.
E’ in atto la procedura selettiva, si è conclusa qualche settimana fa con l’aggiudicazione, siamo nella
fase di esperimento delle attività burocratiche per la stipula del contratto, la verifica dei requisiti.
Speriamo che tutto proceda bene, potremmo avere prima dell’estate un nuovo importante servizio a
supporto delle giovani famiglie, in Contrada Bicocca.
E’ stato attivato l’anno scorso, in via sperimentale, il progetto di sicurezza pedonale dinanzi agli istituti
scolastici.
Con la delibera di Giunta 169/2014, è stato approvato il progetto di sviluppo locale con una delle
compagnie che stanno realizzando impianti eolici, in particolare la società Finpower, che, tra le varie
misure di compensazione ambientale, prevede la realizzazione di un tetto fotovoltaico sulla scuola
Berardi e di un canile da 100 posti, in area idonea, a differenza dell’attuale struttura, che è inutilizzabile
per la inidoneità geologica del sito in cui si trova.
Nel 2014, con la delibera di Giunta n. 5, è stata emanata dalla Giunta la direttiva per l’applicazione del
nuovo Regolamento per gli aiuti economici, quindi il Regolamento sul sociale, che ha previsto
dall’anno scorso una procedura selettiva, trasparente, imparziale, pubblica, che consente l’accesso agli
aiuti pubblici, riducendo al minimo, a zero, la discrezionalità dell’Amministrazione.
Con la delibera di Giunta 170 del 2014 abbiamo aderito al progetto nazionale sperimentale per
l’attivazione dell’elisoccorso anche con il servizio notturno, con la messa a disposizione dello stadio, in
applicazione di una direttiva comunitaria. Melfi sarebbe l’unico progetto della Basilicata.
A fine anno abbiamo attivato un Tavolo Tecnico per il rilancio, l’ammodernamento dell’ospedale,
Tavolo Tecnico cui partecipa il Comune, nelle persone del Sindaco e del Presidente della Commissione
Sanità, quindi del consigliere Gubelli, che ha prodotto dei primi risultati: tre milioni di risorse
aggiuntive, approvate dalla Giunta per un milione di euro e due milioni dal Consiglio Regionale a
gennaio 2015, per realizzare la pista di elisoccorso, riqualificare il punto nascita ed implementare le
attrezzature dell’ospedale per adeguarle con investimenti di innovazione tecnologica.
Io mi fermerei qui, ho fatto una sintesi, semplicemente una elencazione delle attività principali che
sono state svolte solamente nell’anno 2014, probabilmente ho dimenticato qualcosa, chiederei
all’assessore Panico di procedere con la illustrazione del bilancio.
Si dà atto che durante l’esposizione fatta dall’assessore sono state proiettate delle slides.
Ass. Alessandro PANICO
Grazie, Sindaco. Buonasera. Io cercherò di essere piuttosto breve, perché, come sapete, il rendiconto è
un fascicolo piuttosto cospicuo, ma sostanzialmente è una fotografia di fatti contabili, quindi è la
traduzione contabile dei fatti di amministrazione che sono stati appena illustrati dal Sindaco.
Quindi, come già abbiamo operato l’anno scorso, cercherò di seguire la traccia che ci siamo dati con la
illustrazione del bilancio in forma semplificata, il cosiddetto bilancio in chiaro, che è una delle
iniziative contenute nelle Linee programmatiche dell’Amministrazione e che ha come destinatari la
comunità dei cittadini in generale, ma a partire, ovviamente, anche dal Consiglio Comunale, fermo
restando che qualsiasi approfondimento, chiarimento, illustrazione sugli atti che costituiscono il
fascicolo di rendiconto a domanda potrà essere fornito in qualsiasi momento.
Come dicevo, la rappresentazione del bilancio in chiaro è contenuta, sì, nelle Linee programmatiche di
mandato dell’Amministrazione, in particolare la 1 D e la 1 H, ma è un preciso adempimento anche del
Testo Unico degli Enti locali. L’articolo 151 del Testo Unico degli Enti locali pone il rendiconto come
strumento che valuta l’efficacia dell’azione amministrativa. Ovviamente, se lo strumento usa un
linguaggio sensibile ed accessibile, la valutazione può essere fatta con cognizione di causa.
Il rendiconto è un fascicolo molto corposo, si compone di una serie di elaborati, anche di allegati e di
tabelle di vario genere, che sostanzialmente si possono racchiudere in tre grandi aggregati: uno è il
conto del bilancio, che è la rappresentazione contabile dei movimenti finanziari avvenuti nel corso
dell’anno solare precedente, in questo caso il 2014; gli altri due, il conto economico ed il conto del
patrimonio, sono due prospetti che esistono da un certo numero di anni e che servono per esporre gli
stessi valori sotto un’altra veste, più consona, più simile a quella degli enti privati. Per chi ha
dimestichezza con i bilanci degli enti privati sa che i documenti di bilancio degli enti privati si
compongono di uno stato patrimoniale e di un conto economico; nell’ottica di interpretare, come in
effetti per certi versi è, anche l’ente comunale come un’azienda, i numeri del conto del bilancio
vengono esposti anche in una forma simile o assimilabile a quella di un’azienda privata, quindi
valutando una serie di indicatori di efficacia ed efficienza che vengono fuori da questa seconda
rappresentazione.
L’elenco degli allegati, lo sapete, è molto lungo, quindi si compone di questi primi tre documenti
fondamentali e di una relazione illustrativa della Giunta, di accompagnamento, e poi di una serie
abbastanza numerosa di allegati che si sono progressivamente aggiunti nel corso dell’evoluzione della
normativa, tra cui da qualche anno il prospetto riepilogativo dei vincoli del Patto di stabilità.
Andando per flash, mi soffermerei soprattutto su questi cinque elementi, quindi una disamina molto
sintetica, ma che non tralascerà tutti i punti fondamentali che riguardano le entrate, quindi la parte
entrate del bilancio, un’altra che riguarda la spesa cosiddetta corrente, quindi quella relativa
sostanzialmente all’erogazione dei servizi pubblici, un terzo focus sulla parte invece capitale del
bilancio, che è quella che si occupa degli investimenti delle opere pubbliche, a cui è collegato il
ragionamento sui vincoli del Patto di stabilità, le conseguenze di tutti questi elementi sul risultato di
amministrazione (punto numero 4) ed un breve riepilogo conclusivo.
Riguardo all’entrata che cosa possiamo dire? Un po’ tutte le tabelle che vedrete spesso, laddove è
possibile, espongono anche una visione diacronica, quindi il confronto anche con gli anni precedenti,
degli ultimi tre o, a volte, cinque anni, come in questo caso. Non sono questi i dati che sono
tecnicamente contenuti nel rendiconto dal punto di vista formale, ma sono utili per una
rappresentazione un po’ più consapevole e complessiva di quello che accade.
Queste sono le principali voci delle entrate: l’imposta immobiliare, che prima era ICI, poi è diventata
IMU, ad aliquota base, dal 2010 al 2014, vedete, ha una progressiva notevole riduzione, da 4.000.000
di euro è scesa all’attuale 1.150.000 circa.
Stessa evoluzione, anche se con minore impatto, ha avuto il trasferimento pubblico. Voi sapete che una
parte fondamentale, circa un terzo, delle entrate complessive dell’Ente è costituita da trasferimenti che
provengono dallo Stato. Prima era un vero e proprio trasferimento, quindi un contributo erariale,
adesso è un fondo di solidarietà, è sostanzialmente una camera di compensazione, sono sempre fondi
dei Comuni che vengono rimessi in un’unica centrale a livello nazionale e vengono redistribuiti, quindi
ci sono Comuni che “ci perdono” in questo ragionamento e Comuni che “ci guadagnano”, ci sono
Comuni che ricevono più di quanto danno ed altri invece che sono nella situazione contraria.
Al di là di questo ragionamento, alla fine sono risorse che entrano nelle disponibilità dell’Ente e che
hanno avuto questa evoluzione, da 4.000.000 sono scesi a 3.740.000 euro fino al 2014. Purtroppo ci
attendiamo nel 2015 una riduzione notevole, con un vero e proprio salto, almeno alle notizie
disponibili fino ad oggi, probabilmente può arrivare addirittura anche ad un milione e otto in meno nel
passaggio dal 2014 al 2015.
Parte di queste riduzioni sono compensate dall’introduzione di nuove possibilità di fiscalità locale, per
esempio un terzo della IMU, dell’imposta immobiliare dovuta dalle aziende industriali, resta a
disposizione del Comune, mentre due terzi dell’imposta immobiliare delle aziende industriali va allo
Stato; quando c’era l’ICI il 100% rimaneva al Comune. Questo terzo che rimane al Comune è una
possibilità data agli Enti locali di recuperare parte delle riduzioni che ci sono sull’IMU e l’aliquota di
base e sui trasferimenti statali. Poi c’è l’addizionale IRPEF, lo sappiamo.
La TARI, la tassa rifiuti, che però è come un mondo a parte, sta all’interno di un circuito chiuso perché
la tariffa per i rifiuti deve essere integralmente utilizzata per pagare il servizio rifiuti che va coperto al
100% e quindi sta qui fra le entrate, ma è un nucleo a parte.
E poi, dall’anno scorso, la possibilità, che spesso sta diventando una necessità, visto il progressivo
taglio delle risorse, di introdurre la nuova tassa sui servizi indivisibili, la TASI, che Melfi ha introdotto
in modo assolutamente marginale rispetto alle possibilità di manovra che c’erano, tant’è vero che oltre
il 90% dei soggetti potenzialmente imponibili non paga nulla.
In termini grafici questa è la situazione. Vedete, le risorse di base, queste principali, che sono date
dall’imposta immobiliare di base più il trasferimento pubblico statale, oggi fondo di solidarietà, hanno
avuto questo tipo di trend dal 2010 ad oggi e, dicevo, per il 2015 ci aspettiamo un taglio molto
significativo.
L’addizionale IRPEF, negli ultimi tre anni, è stata adeguata, l’aliquota dello 08, anche se c’è una
esenzione per tutti i redditi fino a 15.000 euro, che è stata mantenuta anche quest’anno, che serve per
riequilibrare in parte quello che è accaduto, così, come dicevo, per la maggiorazione IMU e per
l’introduzione, vedete, in misura estremamente ridotta, della TASI, appena 480.000 euro.
Ovviamente, sull’IMU vale la pena ricordare che l’imposta, se pur l’aliquota ordinaria è il 10‰, a
Melfi si applica in misura dimezzata agli artigiani, è un caso particolare, credo forse l’unico a livello
regionale, e si paga in misura dimezzata anche per i commercianti del centro storico. Ovviamente non
si paga per legge sulla prima casa.
Ci sono poi una serie di sgravi sulla tassa rifiuti, che conosciamo, che abbiamo discusso anche in sede
di approvazione del bilancio di previsione ed anche nel 2015 sull’approvazione della delibera sulle
aliquote fiscali, tra cui, in particolare, l’esenzione della tassa rifiuti per il centro storico per i primi tre
anni, che già riguardava le attività produttive ed è stata estesa anche alle abitazioni.
Questo è un rapido confronto di tipo geografico rispetto ai Comuni vicini, in particolare Rionero,
Lavello e Venosa, e poi i due capoluoghi, Potenza e Matera. Senza perderci troppo sull’analisi di tutti
questi dati, vale la pena tenere presente che quello che conta è la sommatoria IMU più TASI, perché la
legge stabilisce un tetto complessivo dell’1,06% fra queste due imposte. Siccome si applicano alla
stessa base imponibile, quello che conta non è come viene distribuita la singola imposta, ma il carico
complessivo fra le due, la somma fra le due, e lo si vede meglio in questo grafico, anche questo che
rappresenta quel confronto geografico. I Comuni sono sempre gli stessi, Melfi è la colonnina verde,
vedete, sulla prima casa tutti i Comuni applicano l’imposizione sulla prima casa, sostanzialmente la
TASI, Melfi non la applica, ha scelto di non applicarla, infatti non c’è la colonna verde, non figura
sulla prima casa.
Sulle seconde case si viaggia tutti su un’aliquota pressoché vicino al massimo, fra il 10 e il 10,6 ‰,
anche qui Melfi ha l’aliquota più bassa fra i Comuni presi in considerazione. Sugli artigiani, vedete,
addirittura la metà, come pure sui commercianti del centro storico.
Sull’industria tutti i sei Comuni presi in considerazione sono all’aliquota massima, alcuni hanno il 10 e
qualcosa, altri il 10,6, quindi parliamo di centesimi di differenza.
Così anche per le altre categorie, perché queste principali sono quelle che abbiamo estrapolato, poi ci
sono una serie di altre categorie. Su tutte le altre categorie l’aliquota di Melfi è quella minore.
Rispetto al rapporto della fiscalità con l’industria vale la pena sottolineare un dato, che è soprattutto di
carattere statistico, ma ci serve per inquadrare il contesto generale del ragionamento. Le tre imposte
principali che il Comune applica alla generalità dei contribuenti, in particolare quindi anche
all’industria, sono appunto l’IMU, la TASI e la TARI; sulla TARI, ripeto, è un ragionamento che va
condotto in modo abbastanza autonomo, perché è un circuito chiuso legato ai costi del servizio, ma
comunque alla fine è un tributo, quindi va bene da un certo punto di vista inserirlo anche in questo tipo
di tabella.
Vedete, il gettito complessivo che il Comune di Melfi preleva dall’area industriale è intorno ai tre
milioni e mezzo di euro, poi può variare, può oscillare leggermente intorno a questa cifra.
Rappresenta un quarto delle entrate tributarie comunali, quindi non è vero, un’altra convinzione che
spesso si ha, per cui Melfi è un Comune particolare e ha la presenza di una forte area industriale, sì,
questo è vero, in parte, ma non in modo assolutamente determinante, non è che l’80% o il 70 o il 60
delle entrate comunali vengono da lì, siamo circa ad un quarto e se togliamo la TARI, che appunto è un
ragionamento autonomo, siamo al 16%.
Il ragionamento statistico qual è? Rapportato in modo anche abbastanza acritico, senza un’indagine
proprio perfettamente puntuale, ma si può considerare abbastanza vicina alla realtà, considerando il
numero di occupati che ci sono nell’area industriale, vale la pena chiedersi, ma in rapporto ai costi
complessivi che un’azienda industriale ha, quanto pesa il carico tributario che il Comune di Melfi
applica ad una industria? Sul fatturato, ovviamente, è impossibile saperlo perché ogni azienda ha un
fatturato diverso dall’altro, ma sul monte salari il ragionamento si può fare ed il rapporto che viene
fuori è all’incirca questo: siamo intorno all’1,5% del monte salari, che detto in euro potrebbe essere
interpretato, con un calcolo anche prudenziale, probabilmente è meno di questo importo, circa in 20
euro a mese, come incidenza, quindi siamo su una oscillazione, una variabile di influenza che, rispetto
alle scelte che mediamente un imprenditore fa, è una scelta molto marginale, non voglio dire
inesistente, ininfluente, ma sicuramente marginale, nelle scelte economiche che un imprenditore fa, tra
cui anche quella se ubicarsi o meno sul territorio del Comune di Melfi.
Voglio dire, non è certamente l’1% di tributi comunali che può incidere in modo determinante su
questo tipo di scelta, dato che comunque esiste ed è oggettivamente questo.
Sulla entrata credo che ci potremmo fermare qui e passare ad esaminare il lato della spesa, partendo
dalla spesa corrente.
Anche qui è una tabella che andrà sul sito istituzionale del Comune e che rappresenta l’evoluzione
dell’ultimo quadriennio di tutte le voci di spesa principale, dal personale agli interessi passivi, al
trasporto pubblico, allo smaltimento rifiuti e così via.
Volevo però soffermare l’attenzione su tre o quattro dati che sono probabilmente quelli più
significativi. Uno è la riduzione della spesa, cosiddetta riducibile, quindi una spesa che, a parità di
servizio da garantire, è una riduzione che avviene in termini di possibilità di recupero di efficienza e
riguarda non tutte ma solo alcune di queste voci che sono quelle rappresentate qui, tipicamente la spesa
per il personale, gli interessi passivi che, come vedremo più avanti, sono legati all’andamento del
debito, il trasporto pubblico locale e i consumi energetici in generale, in particolare quelli per pubblica
illuminazione.
Quasi tutte si riducono, anzi nel confronto 2013-2014 tutte si riducono, compresa l’ultima, alcune con
tasso di riduzione maggiore, altre inferiore, ma che comunque sul dato complessivo hanno determinato
in un quadriennio una riduzione di circa un milione di euro, che non è poco su una spesa complessiva
corrente del Comune di Melfi che si aggira sui 13-14 milioni di euro.
Ovviamente ci sono sempre margini di miglioramento, in particolare sulla pubblica illuminazione.
Facendo opportuni investimenti si potrà ulteriormente ridurre anche questo elemento che rientra in
questa famiglia della spesa, su cui appunto è possibile recuperare efficienza, sono risorse che si
liberano e che possono essere destinate ad altri scopi.
Quali possono essere questi scopi? Uno, evitare, laddove è possibile, un incremento del carico fiscale;
l’altro, recuperare risorse per elevare la qualità della spesa e quindi spenderle per altro e quando si
parla di qualità della spesa ci si riferisce in particolare alla spesa cosiddetta discrezionale o
caratterizzante che si può racchiudere in questi tre settori, cultura, sport e turismo, servizi accessori
all’attività scolastica, quindi principalmente mensa e trasporto scolastico e la spesa sociale, in cui in
particolare c’è una voce significativa che è quella che richiamava prima il Sindaco, del fondo per
l’assistenza alle persone disagiate.
Qui abbiamo un trend opposto, mentre dall’altro lato avevamo una riduzione della spesa cosiddetta non
improduttiva, ma comunque la spesa in cui si può fare recupero di efficienza, qui abbiamo una crescita
che è guidata soprattutto dalla crescita della spesa sociale, ovviamente in questi anni di crisi un
elemento particolarmente significativo, ma non solo, anche la spesa per la cultura, sport e turismo,
mediamente, è più alta che in passato.
Un focus in particolare sulla spesa sociale ci fa vedere che soprattutto il fondo per l’assistenza ai
bisognosi, che dal 2003 al 2014 è sempre cresciuto, soprattutto dal 2010, ma dal 2011 in poi, fino ad
arrivare a toccare, compresa una quota minoritaria, oltre a quella del bando, che è il fondo per
l’assistenza straordinaria, a circa 200.000 euro per l’anno 2014.
Altre due voci di costo significative della spesa corrente sono quelle legate ai servizi a domanda
individuale, quindi quelli per i quali si paga una tariffa e al servizio di smaltimento rifiuti che lo
vedremo in relazione con l’entrata, perché appunto ci deve essere questa equivalenza fra entrata ed
uscita.
I dati sulla raccolta differenziata sono già stati richiamati dal Sindaco, su circa 8.000 tonnellate di rifiuti
raccolti, che è un dato abbastanza costante nel comune di Melfi, anche sul dato complessivo bisogna
fare ulteriore sforzo che riguarda soprattutto la cittadinanza, anzi riguarda esclusivamente la
cittadinanza in termini di riduzione della quantità globale di rifiuti che vengono conferiti a sistema, ma
poi in quello che interessa l’attività comunale, che è il trattamento, quindi a quantità di rifiuti dati qual
è il trattamento che poi avviene lungo la filiera di trattamento dei rifiuti c’è questo dato di crescita della
raccolta differenziata che ha toccato nel 2014 il 55,3%. Va segnalato anche che lo stesso 44,7 di
indifferenziato è comunque portato a valore e soprattutto non interessa più l’inceneritore, né più la
discarica, come elemento finale di destinazione. Nell’ambito della raccolta differenziata c’è una
ripartizione ulteriore fra frazione umida, che l’anno scorso ha rappresentato il 16,8% del totale, ed i
rifiuti riciclabili che sono il 38,5%.
Ma il dato più significativo in termini economici, visto che parliamo di rendiconto, è la riduzione
notevole del costo di smaltimento, che dal 2011 da 1.130.000 si è praticamente dimezzato, adesso
siamo sui 570.000 euro. E’ questo il vero dato di recupero significativo di efficienza, rappresentato
anche graficamente; il costo della raccolta, lo sapete, è un contratto e quindi è stabile nel tempo, quello
che ha avuto una riduzione notevole è proprio il costo di smaltimento.
Questo risparmio è stato sostanzialmente e soprattutto reimpiegato per elevare l’efficienza del servizio,
in particolare avete visto, cito in particolare due interventi abbastanza visibili e significativi: la
progressiva istallazione di isole ecologiche nell’interno del centro storico e poi la quotidiana attività di
rimozione di rifiuti abbandonati lungo le strade.
Facendo solo un attimo un salto indietro sulle entrate, parlando invece di risorse con cui si finanzia e si
paga il servizio rifiuti, dicevo, per legge si paga esclusivamente con la tariffa, non c’è possibilità di
finanziare il costo del servizio rifiuti con fondi del bilancio comunale. Il 100% del costo del servizio
deve essere coperto per legge dalla tariffa e la tariffa è questa: dall’anno scorso è cambiata rispetto
all’anno precedente. Fino al 2013, ricorderete, si pagava la TARSU, che prevedeva una tariffa di euro
1,20 a metro quadrato per le abitazioni, poi tutta una serie di tariffe a metro quadrato per le attività
produttive. Dall’anno scorso c’è stata una variazione sostanziale che ha interessato soprattutto il
meccanismo che riguarda le utenze cosiddette domestiche, quindi le famiglie, in cui, avrete notato, si
paga una quota fissa per singola unità immobiliare e poi una quota variabile a metro quadrato.
Quindi il confronto con la TARSU non è possibile in assoluto, ma bisogna fare delle simulazioni,
ipotizzando degli appartamenti di dimensione media, per esempio abbiamo valutato, l’abbiamo già
visto, credo, in un’altra occasione, che un appartamento di 100 metri quadrati, con un nuovo
meccanismo della TARI e con le tariffe decise dal Comune di Melfi, ha una riduzione di circa il 20%
rispetto alla tariffa TARSU.
Ma nel confronto geografico quindi il confronto rispetto al passato è disomogeneo ed è difficile da fare,
quello che è possibile fare in modo, invece, preciso è il confronto in termini geografici, quindi con
quello che accade negli altri Comuni, è il frutto di scelte, quindi qui non si tratta di stabilire se si è più
bravi, meno bravi, è frutto di scelte che vogliono raggiungere determinati obiettivi che sono
un’attenzione particolare alle piccole e medie imprese, un’attenzione particolare alle famiglie, ma
questo riguarda la politica fiscale in generale.
Se vedete le tariffe, qui l’esempio è fatto per una famiglia di quattro persone, ma la tariffa a Melfi,
questi 32,54 euro ad unità immobiliare è uguale qualsiasi sia il numero degli abitanti, confrontata con
gli altri Comuni, ha un differenza notevole, può arrivare fino ai 180 euro ad unità immobiliare a
Potenza, mentre a Melfi è 32.
Anche sulla quota variabile, la quota cosiddetta a metro quadrato, questi sono centesimi di euro,
parliamo di 64 centesimi di euro a Melfi, il massimo in questo caso è a Rionero, 1,65 euro a metro
quadrato.
Sugli artigiani la situazione è anche abbastanza simile, a Melfi una bottega artigiana paga 1,58 euro a
metro quadrato di tassa smaltimento rifiuti, fino ai 9 euro paga invece la stessa bottega artigiana a
Potenza.
Il commercio non alimentare, per esempio Potenza 12,91, solo per citare i minimi e i massimi, qui il
minimo non è Melfi, credo che sia Matera, 3,10 euro, comunque Melfi ha una tariffa anche qui
abbastanza bassa.
Bar e pasticcerie la stessa cosa. Ristoranti la stessa cosa.
Sull’industria abbiamo una situazione rovesciata, perché sull’industria nel Comune di Melfi si paga
una tariffa più alta che negli altri Comuni, ma bisogna anche ricordare che Melfi ha una situazione
particolare anche in termini di carico antropico in quanto gravitano nell’area industriale di Melfi
minimo 7.000 lavoratori, più tutti gli altri soggetti che possono gravitare per motivi professionali e di
lavoro nel corso di una giornata, che portano un carico, in termini di produzione anche di rifiuti solidi
urbani, che è come se fosse un’altra città. Quindi, non si può non tenere conto di questo elemento
particolarmente significativo nella determinazione della tariffa.
Non è solo l’industria, Melfi è anche sede di un ospedale, quindi ci sono anche tutta una serie di servizi
di natura comprensoriale che incidono sulla capacità complessiva di produrre rifiuti, che se la
determinassimo solo sugli abitanti probabilmente ci restituirebbe un dato non fedele, non significativo
e soprattutto non equo.
Stesso ragionamento, molto velocemente, in termini di grafici, è appunto la rappresentazione grafica di
quello che si diceva prima ed è abbastanza evidente, questi sono gli euro per unità immobiliare che si
pagano nei vari Comuni, questa è Melfi, questi sono gli altri Comuni, la tariffa a metro quadrato, e così
per le categorie produttive, dove la nostra città si colloca sempre nella posizione più bassa in termini di
tariffa che grava sugli utenti e sui cittadini.
Parte investimenti. Sugli investimenti il ragionamento, da alcuni anni, è indissolubilmente legato alle
vicende del Patto di stabilità, vincoli che incidono soprattutto sulla possibilità degli Enti locali di
realizzare investimenti in opere pubbliche. Questa è una tabella sintetica che racconta le spese per
opere pubbliche in relazione al Patto di stabilità, ma si riduce sostanzialmente al confronto fra queste
due colonne, questa verde centrale sulle entrate e questa azzurra centrale sulle uscite.
Il confronto fra che cosa è stato riscosso nell’anno 2014 come risorse utilizzabili per realizzare opere
pubbliche e che cosa è stato pagato, 1,98 contro 3,85, determina un deficit da coprire di 3,85, che, al
netto di tutta una serie di correzioni legate soprattutto alla possibilità di escludere quelle risorse che
vengono da fondi europei, determina un deficit comunque di oltre 900.000 euro da coprire, che in un
grafico può essere mostrato in questo modo qui. Queste sono tutte le spese per opere pubbliche, i
pagamenti materiali che il Comune ha fatto nel 2014, queste sono le entrate. La regola sul Patto di
stabilità dice semplicemente che bisogna raggiungere questa asticella qua sopra, che è data da un saldo
obiettivo che ci impone la legge, di 660.000 euro, più tutto quello che ci manca come differenza fra
entrate e spese.
Quindi, se si spende di più di quanto si incassa, non è più sufficiente coprire solo questi, ma bisogna
trovare le risorse anche per coprire quest’altra differenza. E da dove si generano queste differenze? I
diversi colori che sono rappresentati in queste due colonne sono le varie opere pubbliche per le quali
sono stati fatti i pagamenti, quello più importante è un problema che abbiamo rilevato anche l’anno
scorso, più che un problema è un dato oggettivo, è l’esecuzione dell’opera Centro di ricerche Fiat,
un’opera complessiva di oltre 14 milioni di euro, di cui il Comune è soggetto esecutore e quindi nel
bilancio comunale questa cosa incide perché si riversano tutti i problemi che poi si vanno a ribaltare sul
Patto di stabilità e sulla possibilità di fare altre opere.
Avendo realizzato lavori in misura cospicua nel 2014 sul campo, quindi avendo dovuto fare pagamenti
alle imprese in misura altrettanto cospicua si è partiti da uno zoccolo molto significativo di spesa, che
ha notevolmente ridotto la possibilità di fare altre opere. E questo è un problema che purtroppo va
avanti da qualche anno. Se lo vediamo in proiezione sul quadriennio, qui si vede in modo abbastanza
chiaro, il verde rappresenta il 2011, vedete, nel 2011 ci sono state spese, ma ci sono state anche una
serie di entrate e quindi si è partiti da una situazione abbastanza equilibrata, ma sul Campus, nel 2011,
sul lato della spesa non c’è stato nulla, quindi le risorse che sono arrivate, comprese le anticipazioni per
il Campus, sono state impiegate per fare altre opere che quell’anno erano programmate.
Questo problema si è spostato avanti negli anni successivi e, per esempio, nel 2014, che sono le
colonnine grigie, accade esattamente che abbiamo notevoli pagamenti accumulati da fare nel Campus,
che sono stati fatti, e non ci sono entrate relative perché sono già state fatte negli anni precedenti.
Questa cosa, come dire, è come un cerino acceso che si sposta da un anno all’altro e che, prima o poi,
giunge al pettine come è stato almeno negli ultimi due anni.
Che cosa accade, a quel punto il Patto di stabilità va rispettato, se non si riesce a rispettare per i motivi
che abbiamo detto sulla parte investimenti, deve essere rispettato trovando compensazione sulla parte
corrente e ad un certo punto la spesa corrente si deve fermare un attimo prima e quindi il saldo fra le
entrate correnti e le spese correnti deve rimanere positivo, quindi questo rettangolino blu, che è la
differenza fra il verde ed il giallo, deve servire: a) per coprire lo sbilancio sulla parte investimenti; b)
per raggiungere il saldo obiettivo imposto dalla legge, in modo tale da arrivare a rispettare il Patto di
stabilità che quest’anno abbiamo rispettato sempre in modo abbastanza millimetrico, con uno
scostamento di solo il 2%, ovviamente positivo, altrimenti non l’avremmo rispettato.
Conseguenza, quando si ferma la spesa corrente un attimo prima del totale si va ad incrementare
l’avanzo di amministrazione, quindi risultato finale di amministrazione è comunque anche quest’anno
in avanzo. La composizione dell’avanzo complessivo è questa, una parte dell’avanzo di
amministrazione che viene dagli anni precedenti è soggetta ad una serie di vincoli imposti dalla legge,
debiti fuori bilancio e quant’altro, e il resto è non vincolato, parte riveniente dall’anno precedente e
parte generatasi quest’anno per i motivi che abbiamo detto.
In realtà, questo avanzo può essere utilizzato soltanto in una parte minoritaria perché le nuove norme
contabili che entrano in vigore quest’anno impongono l’iscrizione di una serie di nuovi vincoli
sull’avanzo di amministrazione, tra cui l’istituzione di quello che si chiama il fondo svalutazione
crediti, cioè dover tenere bloccate per forza delle risorse contro il rischio che i crediti provenienti dagli
anni precedenti, che tutti gli Enti locali hanno e anche il Comune di Melfi ha, potrebbero in parte non
essere esigibili. È una regola, anche le percentuali di calcolo sono inserite in meccanismi di legge,
quindi c’è poca discrezione in questo e il risultato finale è che va ad incidere sulla possibilità di
utilizzare l’avanzo di amministrazione, la cui parte utilizzabile si viene a ridurre sensibilmente.
Quindi, sostanzialmente, dal punto di vista dei numeri e del bilancio, l’anno amministrativo 2014 si
potrebbe sintetizzare in questi quattro messaggi: la politica fiscale, anche in relazione alla crisi
economica perdurante, si è confermata quella di prestare particolare attenzione ai redditi più bassi, alle
famiglie, alle piccole e medie imprese, che si è tradotta nella TARI ridotta al minimo, spesso con una
serie di esenzioni, nell’IMU ridotta al 50% per tutti gli artigiani, nell’IMU ridotta al 50% per i
commercianti del centro storico e nella scelta di non applicare la TASI.
Sul lato della spesa si è prodotta una sensibile riduzione di una serie di voci di spesa che hanno
consentito di recuperare efficienza, che è stata reimpiegata per elevare la spesa cosiddetta di qualità o
comunque la spesa discrezionale, soprattutto nel settore sociale e poi in quello della cultura, quindi
riduzione del costo del personale, riduzione del costo di smaltimento rifiuti, riduzione degli interessi
passivi. Anche qui va evidenziato che i debiti del Comune di Melfi sono ridotti a meno di 4 milioni
ormai e che i soli fondi di cassa disponibili, in giacenza nelle casse comunali, superano l’ammontare
dei debiti, quindi è come dire che il Comune di Melfi ha sostanzialmente azzerato i debiti. In tutta la
esposizione, anche piuttosto problematica che le condizioni di legge impongono un po’ a tutti i
Comuni, se si può trovare un dato positivo è che in questo momento il Comune di Melfi ha
praticamente, anche contabilmente, debiti pari a zero, anzi addirittura un surplus se vediamo il
confronto tra somma in cassa e debiti.
Quindi, riduzione della spesa inefficiente significa possibilità di aumentare la spesa sociale per la
cultura e per lo sport.
Sui finanziamenti delle opere il ragionamento si riduce all’analisi dei vincoli sul Patto di stabilità, che
significa che cosa in termini di azione amministrativa, significa ricerca di fondi di finanziamento che
siano compatibili con il Patto di stabilità. Sapete che i mutui, l’uso dell’avanzo di amministrazione non
sono compatibili con il Patto di stabilità, bisogna cercare o fondi europei o altre modalità di risorse che
possono arrivare al Comune.
Quelle elencate qua sotto sono quelle che sono state attivate nel 2014: fondi PIOT, 380.000 euro per
Porta Calcinaia, una serie di Misure in ambito rurale, la 313, la 323, i piani di assestamento forestale,
poi tutti gli accordi di sviluppo locale sull’eolico, la convenzione con le Ferrovie in relazione alla
chiusura dei passaggi a livello, la reimputazione del contributo già presente del Ministero
Infrastrutture, che sarà destinato, come diceva il Sindaco, al quartiere delle casette asismiche e,
diciamo, la definitiva attuazione, che dovrebbe andare poi a regime quest’anno, dell’iniziativa di
project financing sul Ministero. Sono tutte iniziative che consentono di realizzare opere pubbliche
senza incidere sul Patto di stabilità.
Sui debiti si è detto, quindi l’azzeramento dei debiti comunali, che è un risultato, comunque è un dato
che va segnalato.
Io mi fermerei qui, ovviamente, ripeto, se ci sono punti specifici nel corso del dibattito li possiamo
approfondire.
Pres. Vincenzo BUFANO
Grazie, Assessore. Ci sono interventi?
Consigliere Castaldi, prego.
Cons. Vincenzo CASTALDI
Grazie, Presidente. Il mio intervento, ampiamente sollecitato da tutti i colleghi, soprattutto da quelli
della maggioranza, pur non essendo obbligatorio, in qualche modo però è sentito e quindi è sentito da
me, gradito no.
Io ovviamente ho ascoltato anche con una buona dose di attenzione sia la relazione del Sindaco che
quella dell’Assessore e sicuramente non posso dire che non si sia trattato di una esposizione chiara,
intellegibile anche ai non addetti ai lavori, ma ritengo che nella esposizione del Sindaco, ed in parte
anche in quella dell’Assessore, venga fuori, come è giusto, la fotografia di quello che è avvenuto nel
2014, anche se, insomma, il Sindaco ha fatto più riferimenti spesso al 2015 che al 2014, ma è normale,
l’Amministrazione, ovviamente, tende ad essere più attuale, perché parlare del 2014 significa già
parlare di dodici mesi fa e, per come ormai corre il tempo, sembra di raccontare cose troppo lontane.
Però la fotografia che il Sindaco fa della attività svolta è una fotografia, a mio parere, molto realistica,
ma ovviamente lo dico in senso negativo. Mi pare evidente che il Comune di Melfi,
l’Amministrazione, sia ormai ridotta ad una gestione ordinaria, ad una sorta di gestione commissariale.
Ho sentito parlare di attività intense nell’aiutare l’individuazione, l’intercettazione di questo o di quel
finanziamento, metterci la buona parola per fare arrivare quel fondo, metterci i propri rapporti politici
per riuscire a fare approvare questo o quello, ma in realtà il disegno che questa Amministrazione ha di
questa città noi continuiamo a non capirlo, a non percepirlo, eppure siamo a 48 mesi dalla vostra
entrata in questo Comune.
Questo è il dato più negativo. Dire che il Comune svolge la normale attività di amministrazione, così
come più o meno è avvenuto, più o meno, perché non c’è cittadino che non si sia reso conto che Melfi
è impercorribile nelle strade, che Melfi è abbandonata a se stessa, che Melfi non ha ormai nemmeno
quell’attività di ordinarietà che di solito almeno un Commissario è attento a garantire, è un fatto
piuttosto scontato e sul quale, per la verità, tra non molto i cittadini saranno chiamati a dare il proprio
giudizio.
Quindi, non voglio nemmeno su questo attardarmi più di tanto, siamo arrivati ormai al capolinea e
qualcuno dirà, poi se volete anticipare non lo so, ma insomma comunque siamo arrivati, fermata in più
o fermata in meno, ci siamo.
Questo lo dico anche per riagganciarmi ad un argomento, se pure non strettamente legato alle questioni
tecniche, anzi alle questioni direi proprio amministrative illustrate dal Sindaco, sul quale giustamente
aggiungo: l’Amministrazione continua a glissare. Ma la situazione politica di questa Amministrazione
possiamo capire qual è oggi? È un’Amministrazione sulla quale il Sindaco non riuscì a tenere bocca
chiusa per dire a tutta la città che si aveva finalmente a che fare con un’amministrazione politica, fatta
da partiti, fatta da chi intendeva portare all’esame, o meglio, alla partecipazione la politica, con la P
maiuscola, poi qualcun altro sempre lo stabilirà.
Ebbene, oggi, caro Sindaco, assistiamo ai rimpasti di Giunta, che per la verità non avevano molto a che
fare con questa città da tempo, e li abbiamo rivisti, ed ovviamente nemmeno una parola su questo,
niente, nessun dibattito. Assistiamo a situazioni in Consiglio Comunale che, per la verità, vedono oggi
assenze, che vedono costantemente situazioni di distacco. Assistiamo, per la verità, e qui me lo dovete
consentire, ad una strana attività da parte di uno dei partiti, che insomma in Italia oggi pare essere
veramente l’unico partito, io non so qui quanto ci sia di renziano nel Consiglio Comunale. Ecco, c’è il
Presidente del Consiglio che rivendica che c’è tanto di renziano e quindi, signori miei, un PD renziano
a Melfi, ma il Vicesindaco non è renziano, non dite questo, un PD renziano insomma dovrebbe
davvero svolgere un ruolo, a nostro parere, un po’ più incisivo, un po’ più presente. Anche su questo,
io non so questo partito, che pure si riunisce, che pure mi pare doveva eleggere un segretario cittadino,
non c’è ancora traccia, non so se l’assemblea è ancora in corso, non so. Ma è chiaro che una condizione
del PD come questa non può non essere una condizione del PD nell’amministrazione, cioè questo
partito sembra assistere un po’ ai manifesti che ogni tanto i poveri socialisti pubblicano, ma
effettivamente è un partito che, a mio parere, non sta svolgendo fino in fondo il proprio dovere.
Questo mi sembra normale, non è una incapacità, è figlia della condizione che rappresentavo poc’anzi,
cioè è un’Amministrazione ormai così scollata che nemmeno quell’evidente, quel forte collante
politico, rappresentato dai massimi partiti che esistono in Regione, in Italia ed anche a questo punto a
livello locale, nemmeno questa condizione è riuscita ad arginare.
Ed allora è evidente che andando avanti con iniziative più o meno personali, con un impegno
sicuramente che grava molto sul primo cittadino, perché il Sindaco, lo sappiamo, è sempre investito di
tutti i mali della città, ma devo dire anche delle cose che vanno bene, nel senso che è un protagonista
assoluto, dopo di che è ovvio che qui continuiamo a non avere la risposta a quella domanda che mi
ponevo: ma il programma di questa Amministrazione per questa città qual è? Ma ci rendiamo conto
che in quattro anni di annunci, anche oggi la buona dose di annunci è arrivata: “Stiamo vedendo.
Stiamo facendo. Stiamo programmando”. Ma scusate, ma nel 2015 che programmiamo? Ma che cosa
programmiamo? La prossima legislatura? Per quella c’è un po’ di tempo.
Io direi che oggi sarebbe stato opportuno, in realtà, parlare di consuntivi veri, non di consuntivi fatti
ancora di annunci. E capisco pure, lo interpreto, lo colgo da quello che è uscito fuori sempre
dall’intervento del Sindaco e dell’Assessore, una certa voglia di recuperare, ma questo anche è
fisiologico, sta finendo la legislatura, anche adottando, devo dire, la buona regola che alcuni vecchi
politici spesso menzionavano “Non perdete tempo all’inizio, fate le cose gli ultimi mesi, perché sono
quelle che restano nel ricordo degli elettori”, però sappiamo che questo è un principio inaccettabile. Io
non penso che questa Amministrazione possa annoverarsi fra i sostenitori di questo tipo di
amministrazione, cioè amministrare negli ultimi mesi per reclutare consenso elettorale a destra e a
manca, non penso. Me lo voglio augurare. Bene o male siamo in questa Aula oggi con un’età media
che può consentirci di dire che rispetto a questa politica, a cui ho fatto riferimento, non ci sentiamo più
di appartenere, o meglio, forse non siamo mai appartenuti, per fortuna, e quindi non posso accettare
davvero la stessa impostazione del passato per cui pensiamo a come raccattare voti a destra e sinistra,
prima di arrivare all’appuntamento elettorale.
Ecco perché vi dico, è un consuntivo, a mio parere, realistico, nel senso che non ci sono, stavo per dire,
particolari bugie, ma consentimelo, nel senso ovviamente non deteriore del termine, continuano ad
esserci sempre gli stessi slogan. Dire che a Melfi paghiamo la TARSU o tutto ciò che riguarda la tassa
dei rifiuti più bassa di chi ci circonda ma è da trent’anni, caro Sindaco, è una vita, se lei mi porta
ancora i dati di Potenza, che facevano rabbrividire già vent’anni fa, o quindici anni fa, sulle tariffe, le
vada a vedere. Melfi-Rionero è un derby che io non gioco né a calcio, né in nessuna altra cosa, quindi
si figuri se oggi mi metto a fare il derby Melfi-Rionero, siamo stati su livelli sempre così diversi, ma
non scherziamo, ecco, a questo siamo arrivati, a fare il derby con Rionero, e ho detto tutto. Sono dati
inutili, se lei porta il dato di Potenza, che è un dato anche quello oggettivo, caro Sindaco, non ha
portato nessuna novità, cioè che lei ci dice che le nostre tariffe sono più basse di questi Comuni, e io
gliel’ho detto, ha detto una verità, io non ho detto che lei ha detto una bugia, ho detto che è un dato
storico, acquisito, guardi, lei prende adesso i dati del 2010, quelli che non ci stanno nei suoi specchietti,
che chiaramente oggi non possiamo confrontare.
Come pure abbiamo visto una serie di specchietti dell’assessore Panico che facevano il raffronto con il
2013 ed il 2012, cioè con voi stessi. “Abbiamo diminuito la spesa rispetto al duemila…”. Voglio dire,
rispetto a voi stessi avete diminuito questa spesa? È una scelta politica. Avete aumentato questi
investimenti? È una scelta politica, o meglio, amministrativa. Ci mancherebbe che non le facciate, ne
avete fatte così poche, per la verità.
Quindi, questa amministrazione di ordinarietà, che parla degli alloggi ATER, cioè delle attività di terzi,
che parla dell’eolico come se il Comune avesse scelto di impiantare l’eolico a Melfi e adesso stesse
gestendo la realizzazione, cioè l’eolico lo sappiamo che darà delle compensazioni e queste saranno
utilizzate. Ma di che cosa parliamo? Cioè in questa attività politica, questa attività di costruzione del
futuro che questa Amministrazione mette in campo dov’è? Che volevate fare, volevate togliere la
possibilità a coloro che hanno vinto il bando regionale di fare l’eolico? Volevate impedire all’ATER di
rifare gli alloggi? Non lo so, no, ditemi.
Quindi, come posso oggi parlare in termini positivi delle azioni svolte dal Comune,
dall’Amministrazione nel 2014? Non ve ne sono azioni con la A maiuscola. È chiaro che ci si è
occupati del minimo sindacale, ma dopo di che mica possiamo andare avanti con i grafici? Noi
ringraziamo l’assessore Panico, l’ho già detto nello scorso bilancio, insomma, quando già ha portato
questo tipo di contributo che ha una sua oggettiva utilità, perché rende effettivamente molto più
intellegibile il dato, però, signori, io continuo a non capire come oggi si possa parlare di una
Amministrazione che a distanza di 48 mesi ha realizzato questo o quel programma, condiviso o non
condiviso, io non dico che i vostri programmi dovevano trovare in me, o in chi siede da questa parte,
una approvazione, una condivisione. Ma io non ho capito i programmi quali sono.
“Abbiamo chiuso la 167”. Ma se ha chiuso il suo ruolo urbanistico, cioè di che cosa dobbiamo parlare?
È come la società che fa le estrazioni di petrolio che chiude il pozzo petrolifero perché non c’è più
petrolio. Esatto, dov’è la bugia, Sindaco? Nel momento in cui si constata che non c’è più o necessità o
possibilità di realizzare il programma di 167, scusate, ma chi vi doveva o vi poteva chiedere di tenere
in piedi la 167? Che cosa avrebbe dovuto fare? Se questa azienda non può più svolgere il suo mandato,
cioè di espropriare e assegnare lotti, perché dovrebbe stare in piedi? La liquidazione della 167,
Sindaco, non è una sua invenzione, è un atto fatto molti anni fa. È stato fatto molti anni fa, Sindaco,
perché, no, scusi, quando è partita questa liquidazione della 167? Quando? No, mi può dire una data?
Sindaco Livio VALVANO
2011.
Cons. Vincenzo CASTALDI
No, nel 2010 era stato già deliberato, era stato già portato in Consiglio Comunale, lei era un
Consigliere di opposizione, quindi se la ricorda bene questa cosa.
Ecco, vedete, il Sindaco vuole necessariamente il merito di aver chiuso la 167 e noi glielo diamo. E
questa è una grande opera che ha fatto il Sindaco, cioè ha chiuso la 167 che non aveva null’altro da
fare. Bene. E vuole che non gliela diamo questa medaglia, Sindaco? Gliela diamo.
Ma in tutto il resto di che cosa parliamo? Siccome non potete porre più rimedio alla cattiva
amministrazione di questi quattro anni, voglio anche dare suggerimenti.
Io ricordo tutta una serie di proclami fatti dall’Amministrazione al suo arrivo, a partire, per esempio, da
quei grandi progetti in materia di turismo, in materia di centro storico, lo stravolgimento a cui
avremmo dovuto assistere. Di quei pochi eventi che la città ha, ma che comunque in questa regione
diventano importanti, Pentecoste, Sagra della varola, ebbene siete riusciti a distruggere la Sagra della
varola. Nell’ottobre scorso veramente siamo arrossiti di fronte ad una Sagra che era il fiore
all’occhiello di questa città, lasciata a se stessa, con l’anarchia più totale, per il solo fatto che
comunque, tre, cinque, diecimila persone arrivano, questo per voi era diventato un dato più che
sufficiente per lasciare che questa cosa così vagasse da sola. Basti dire che avete tagliato i
finanziamenti. Basti dire questo.
Allora io dico, un’Amministrazione che ha la capacità di prendere l’evento più importante di questa
città, l’unico su cui persino personaggi come APT, come Regione Basilicata, erano costretti ad
ammettere che se si parlava di eventi in Basilicata non poteva non essere menzionata la Sagra della
varola, siete riusciti anche su questo ad avere la brillantezza di tagliare i fondi, di togliere
completamente i budget pubblicitari, cioè l’anima di un evento è stata completamente tagliata.
Infatti abbiamo assistito a quello che è successo lo scorso ottobre, ma è successo già in precedenza, un
mercato di persone che si piazzavano ovunque, comunque, vendendo chi questo, chi quello, ed
ovviamente la Pro Loco che continuava a reggere in piazza l’evento della caldarrosta.
Io veramente resto sconcertato, il Sindaco ha fatto una battuta, ha detto: “Il cinema mancava da anni in
questa città”, no, il cinema mancava dal 2011, da quando è arrivato lei, quattro anni per affidare la
gestione di un teatro, cosa che per me andava fatta nel giro di pochi mesi. Quattro anni. Sindaco, in
questa cosa lei si ascrive un merito. Allora, o davvero qui parliamo lingue completamente diverse
oppure vogliamo raccontarci bugie.
Secondo merito che ascrivo al Sindaco: apertura del Teatro Ruggiero dopo 48 mesi. E’ un altro merito,
glielo riconosco.
Allora, se in una cittadina di 18.000 anime o poco più prendiamo cantonate di questo livello su quelle
poche cose di cui questa città dovrebbe godere, ditemi come si può dare un giudizio positivo sulla
gestione di questi 48 mesi a questa Amministrazione. Lo dico con la massima pacatezza, vedete, ma
proprio non riesco a trovare un argomento per farmi giungere ad una conclusione diversa.
Io mi rendo conto che, in realtà, oggi, dopo 48 mesi di stanchezza forse anche fisica, ma di stanchezza
anche politica, questa Amministrazione ha davvero chiuso il suo ciclo.
Non è un problema aspettare altri dodici mesi le votazioni, ci mancherebbe, nessuno qui tifa per
legislature non complete, ma la verità è questa, è un’Amministrazione che, a mio parere, ha già tirato
definitivamente la linea del proprio bilancio.
Ora, il risultato di questo bilancio, per me, ovviamente è negativo, per l’Amministrazione sarà positivo,
ma questo è: l’Amministrazione è giunta al capolinea, non ci sono le condizioni né politiche e né
amministrative per poter immaginare che nei prossimi dodici mesi in questa città possa cambiare
qualcosa. E l’ultimo riferimento che faccio in termini concreti è la condizione della struttura
amministrativa, il Comune di Melfi, onestamente, e questo in parte potrebbe anche essere
un’attenuante per voi amministratori, mi rendo conto che è senza capacità amministrativa, mancano
ormai le risorse umane, che non sono mai state abbondanti e, per chi ci è passato, posso affermare, con
una buona dose di certezza, che una macchina amministrativa, senza gli uomini in grado di poterla
portare avanti, è davvero una macchina impossibile da far muovere.
Ecco perché vi dico, il mio consuntivo non può che essere negativo, perché, dopo 48 mesi, siamo in
una condizione che onestamente imporrebbe una seria riflessione politica alla maggioranza, per capire
davvero se nell’ultimo anno di amministrazione ancora a disposizione è possibile attivare meccanismi
che possano dare alla città in generale, ai cittadini, non a questa o a quella parte politica, un aiuto
concreto per poter invertire un trend negativo e, ormai direi, anche insopportabile.
Pertanto, il voto che annuncio sin da ora è negativo.
Pres. Vincenzo BUFANO
Grazie, consigliere Castaldi.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Piccolella. Prego.
Cons. Michele PICCOLELLA
Grazie, Presidente. Dopo la relazione del Sindaco e dell’Assessore, mi sarei aspettato dal consigliere
Castaldi un intervento sull’argomento dell’approvazione del rendiconto, lo voglio ringraziare perché ha
fatto una lezione politica ma penso che questa maggioranza non ne abbia bisogno.
Quindi, caro consigliere Castaldi, io penso che lei dimentica facilmente il passato, quando ha
amministrato dall’altra parte. Oggi sta qui a criticare il problema Fenice, ma l’unico atto che vi siete
precipitati a fare è stato un’ordinanza sindacale, dicendo ai cittadini di non utilizzare l’acqua.
Vogliamo parlare di 167? Ai cittadini di Melfi che hanno acquistato con sacrificio un terreno in
quell’area avete fatto pagare 1.000 euro al giorno per mantenere tre o cinque poltrone per anni. Quindi
oggi volete attribuire una responsabilità a questa maggioranza, ma non lo so fino a che punto può
essere presa in considerazione l’affermazione del consigliere Castaldi.
Vogliamo parlare dell’ATER? Il Sindaco, con grande fatica, è riuscito a portare a termine un problema
che si trascinava da anni, sappiamo benissimo cosa c’era in quegli stabili tra animali, gente che
dormiva, e oggi non si può dire che è stato fatto un lavoro che non andava fatto perché era competenza
dell’ATER e quindi l’Amministrazione comunale non ha fatto niente.
Vogliamo parlare della riduzione dei trasferimenti nazionali nell’arco di tre, quattro anni che questa
Amministrazione è stata costretta ad affrontare, e comunque ha tenuto un bilancio positivo senza
aumentare le tasse e facendo pagare sempre meno ai cittadini, non caricandoli quindi di ulteriori oneri.
Vogliamo parlare della riduzione dell’IMU sull’area industriale? Cioè possiamo fare un lungo ed
accurato elenco.
Poiché penso che dopo il Sindaco, nella dichiarazione di voto, darà una risposta a tutto, all’intervento
del consigliere Castaldi, l’unica cosa che voglio dire è che per quanto riguarda la relazione che il
Sindaco ha fatto sulla realizzazione del programma, io la condivido e quindi la approvo perché è stato
mantenuto fede con i cittadini quello che questa maggioranza si è proposto quattro anni fa quando si è
presentata alla città di Melfi, forse con una pecca, che sicuramente recupereremo, che è la poca
comunicazione con i cittadini, Sindaco. A giorni, però, dovrebbe uscire il giornalino, quindi già è un
inizio e sicuramente ci saranno anche altre iniziative che questa maggioranza porterà avanti. Stia
tranquillo, consigliere Castaldi, se lei poi, vista la sua scuola politica, ha già la vittoria in tasca ben
venga.
Voglio anche ringraziare l’Assessore per la sua puntigliosità nel presentarci la relazione, veramente è
di grande prestigio. Un ringraziamento va anche agli uffici perché hanno lavorato con l’Assessore in
primis e con il Sindaco.
Quindi il mio è un voto favorevole. Grazie, Assessore, grazie, Sindaco.
Pres. Vincenzo BUFANO
Grazie, consigliere Piccolella. Ci sono altri interventi?
Il consigliere Mastromartino ha chiesto di intervenire.
Cons. Michele MASTROMARTINO
Grazie, Presidente. Io ho partecipato in Commissione, ho partecipato alle riunioni in maggioranza,
credo di aver svolto con sufficienza il ruolo di Consigliere di maggioranza. Dico questo per dire di
essere arrivato in qualche modo all’appuntamento consiliare con quel minimo di preparazione
necessaria che si dovrebbe avere.
Ciononostante durante la relazione del Sindaco e durante la relazione dell’Assessore, ringraziando
entrambi per la analiticità e la ricchezza delle informazioni, anche in aggiunta date, ho provato a
prendere appunti, rappresentando questa attività un modo per consentire anche al sottoscritto di tener
viva l’attenzione su una materia che di per se può sembrare anche abbastanza ostica.
Questo mi consente, oggi, di fare a buon diritto alcune considerazioni che, dal mio punto di vista e dal
punto di vista politico del partito che rappresento in Consiglio, possono avere una efficacia immediata
sul contesto e sul dibattito e credo anche una efficacia rispetto alla prospettiva.
Io sono fermamente convinto, appunto, leggendo, valutando gli atti, valutando l’efficacia dell’azione
amministrativa dell’ultimo anno, visto che parliamo di consuntivo e visto che quindi parliamo di un
bilancio di cose fatte, che la qualità degli atti amministrativi licenziati da questa Giunta e da questa
Amministrazione sia elevata, elevata da un punto di vista certamente qualitativo, oltre che numerico e
quantitativo.
Questo mi consente di dire, con un discreto margine di sicurezza, che questo è un Comune ben
amministrato e che oggi può essere ritenuto certamente in equilibrio, è un Comune che, nonostante la
ristrettezza finanziaria della congiuntura e del momento in cui ci troviamo, è riuscito a fare, a svolgere
e a mettere in campo attività sulle varie linee, come le chiama il Sindaco, e noi stiamo a questa
classificazione data, quindi diciamo sulle varie attività che hanno una incidenza sociale, economica, e
in generale sull’attività, sull’intera città, dal mio punto di vista, notevole.
Questo va affermato e va testato in capo a questa maggioranza e va affermato con chiarezza e, mi
permetto di aggiungere, anche con orgoglio, perché non è facile in un momento congiunturale di
questo tipo, come dire, i vincoli ferrei del Patto di stabilità li ha capiti anche uno come me, quindi è
tutto dire. Se sono riuscito a capirli anche io, vuol dire che effettivamente l’incidenza e l’invasività di
quei vincoli è tale che oggi consentono effettivamente di ingessare o di limitare in qualche modo
l’attività amministrativa, cosa che non c’era negli anni passati. Questo è un dato di fatto, non è una
opinione, è un dato di fatto, è oggettivo, cioè la semplicità o la maggiore facilità con cui era possibile
spendere certamente non è patrimonio amministrativo dell’oggi.
Quindi, nonostante questo dato oggettivo, questa Amministrazione è riuscita a mettere in campo una
serie di attività che consentono con orgoglio, oggi, di potersi presentare a cose fatte, di poter presentare
un bilancio dell’ultimo anno e del penultimo anno, se vogliamo, che è importante non soltanto per le
cose fatte, ma perché rispetto alla prospettiva, e qui parlo alla mia maggioranza e parlo alla mia
Amministrazione, consente di impostare quella che sarà l’attività più importante di un ente. Non lo è
per questa Giunta, ma lo è per tutte e lo è stata anche per le passate, l’ultimo anno di amministrazione.
E non in chiave strettamente elettorale, come il buon consigliere Castaldi sottolinea, ma in chiave di
perpetuazione di un’azione di buon governo.
Cioè oggi questa Amministrazione, alla luce della qualità, oltre che del numero degli atti
amministrativi che ha licenziato in questi quattro anni, dico io, ma visto che discutiamo nel 2015 di
consuntivo del 2014, nell’ultimo anno, io credo che a buon diritto abbia tutta la possibilità di fondare,
come dire, la pretesa di ricandidarsi a guida politica ed amministrativa di questa città.
Perché poi, guardate, gli slogan sono giusti, sono legittimi, ci stanno tutti, fra l’altro sono anche il sale
della politica, e guai se non ci fossero, però noi poi dobbiamo andare dai cittadini e non dobbiamo
andare a chiedere loro un giudizio estetico, ai cittadini noi dobbiamo andare a chiedere un giudizio di
merito e dobbiamo andare a chiedere se la fiscalità sulla prima casa o la fiscalità sulla residenzialità o
tutta una serie di misure che hanno inciso fortemente sulla loro quotidianità erano atti dovuti, cioè
erano atti che gli erano dovuti in quanto tali o erano atti che sono stati la conseguenza, la risultante di
un’azione di buon governo.
Quando l’Amministrazione sceglie di adottare determinate misure o piuttosto altre, fa una scelta
politica e questa sarà soggetta ad un sindacato, ad un giudizio di valore, sul quale poi i cittadini
dovranno esprimersi, e non perché il capogruppo del PD è simpatico, ma semplicemente perché il
capogruppo del PD, l’Amministrazione di questa città, è riuscita a svolgere un’attività amministrativa
che ha inciso positivamente sulla quotidianità di ogni cittadino.
Ecco perché il giudizio è positivo, perché è argomentato, sulla scorta di quelli che sono dati.
Io ho apprezzato tantissimo l’intervento del consigliere Castaldi, mi è piaciuto, non condivido nulla di
quello che ha detto, ma finalmente ha iniziato a parlare di politica. Oggettivamente lui oggi ha fatto un
intervento da candidato Sindaco, giustamente lui oggi candida se stesso ad essere l’alternativa a questa
città. Fa benissimo, è giusto che sia così. Tanto è vero che lui non parla di quello che facciamo, parla di
pettegolezzi, chiede a noi del PD di chiarire una situazione, anche se oggettivamente credo che ci sia
poco da chiarire se un partito, mi riferisco chiaramente con orgoglio anche al mio partito, riesce ad
essere l’asse portante di un’Amministrazione, per ragioni numeriche, per ragioni di strutturazione, per
ragioni anche di coordinamento con i livelli regionali, e questo Consigliere, qualche tempo fa, anche
parlando in altre occasioni di consuntivo, parlava, sottolineava che il più delle volte il messaggio che si
ricava da una discussione sul bilancio consuntivo non è strettamente numerico, ma è soprattutto
politico, e il consuntivo politico che questa Amministrazione più volte ha consegnato a questa città è
stato quello di averla connessa con i livelli regionali dopo anni di scellerato isolamento politico. È un
dato, abbiamo un Sindaco che è anche un Segretario Regionale, abbiamo un Consigliere Regionale,
siamo riusciti ad eleggere a dei livelli provinciali e ci sarà tutta un’attività politica che verrà
sicuramente messa in campo.
Quindi, ben venga l’intervento del consigliere Castaldi, perché finalmente si inizia a discutere anche di
politica e si iniziano anche a svelare, in un certo qual modo, quelle che sono, giustamente, le legittime
ambizioni di una opposizione ad essere guida di una città.
Io credo, però, e lo dico, ripeto, alla luce esattamente di quello che noi oggi stiamo discutendo e del
merito di questi atti, che in un contesto di questo tipo, in cui si è recuperato il rapporto politico con i
livelli regionali, in cui si è riusciti a porre in essere atti che hanno un’incidenza effettiva sulla
quotidianità dei cittadini ed in un contesto in cui io credo, più che mai, si riuscirà a strutturare anche
l’impostazione politica dei partiti che sostengono questa Giunta, io credo che questa città, nel 2016,
avrà la capacità e l’intelligenza di confermare nuovamente la fiducia a questa maggioranza.
Ecco perché a volte, quando si discute e quando si pongono le domande, da candidato Sindaco, quindi
politicamente anche provocatorie, bisogna stare attenti a non sbagliarle le domande, perché io sono
convinto che a questa Amministrazione e a questa Giunta non debba ascriversi nessun merito per aver
chiuso la 167, perché ha semplicemente fatto il suo dovere. Quindi, la domanda non è: “Che cosa ha
fatto questa Amministrazione chiudendo la 167”, perché la risposta è: “Nulla, semplicemente il suo
dovere”.
Ecco perché è sbagliata la domanda, perché quella corretta sarebbe stata: “Che cosa hanno fatto le
amministrazioni precedenti per tenerla inutilmente in piedi per tanto tempo”, questa è la domanda.
E potremmo continuare, potremmo discutere su altro, potremmo discutere su tante strutture che sono
state ristrutturale, ma sono state inutilizzate, si è confezionata la scatola, ma non si è riempita di
contenuti. Il teatro è emblematico, perché non è stato gestito il teatro. La piscina è emblematica, perché
è stata chiusa e questa Amministrazione l’ha aperta. Questi sono dati oggettivi, sono dati oggetto anche
di precedenti consuntivi.
Ecco perché, ripeto, qui non è una posizione di maniera, ma qui c’è veramente da prendere atto di
come effettivamente a quella che è la qualità e la quantità di atti amministrativi fatti si associa anche
una base ed uno strato di carattere politico che, dal mio punto di vista, da quello che vedo e dalla mia
prospettiva, oltre che ineluttabile ed imprescindibile, è soprattutto, io mi permetto di dire, concreto. È
un dato oggettivo, questa Giunta poggia su un assetto politico evidente ed è l’assetto politico che
sostiene la qualità e la quantità degli atti amministrativi e che consente, per dare risposta alla sua
domanda, questa volta giusta: “Qual è il progetto?”, quello di garantire oggi il buon governo di questa
città e domani, legittimamente, la perpetuazione e la ricandidatura di questa maggioranza ad essere
guida politica ed amministrativa di questa città.
Ecco perché il Partito Democratico oggi esprime un voto positivo sulla proposta di bilancio
consuntivo.
Pres. Vincenzo BUFANO
Grazie, consigliere Mastromartino.
Ci sono altri interventi?
Consigliere Rauseo, prego.
Cons. Francesco RAUSEO
Signori Consiglieri, signor Sindaco, Presidente, io sono subentrato in questa consiliatura con un po’ di
ritardo rispetto a quello che è stato il vostro lavoro iniziato ben quattro anni fa, però qualche cosa sono
in grado di vedere in una prima fase come cittadino, in una seconda fase come Consigliere Comunale.
Debbo dire che quattro anni fa, quando ci furono le elezioni, sembrava che ci fosse un vento nuovo da
parte di questa Amministrazione che dovesse stravolgere la vita di questa città, ricordo che una delle
voci più forti che si portavano avanti all’epoca era questa possibilità di maggiore collegamento tra
l’attività comunale e l’attività regionale, essendo dello stesso intendimento politico.
Siccome si parla di consuntivo, io dico, dove sono i risultati, tranne qualcuno che era scontato, di
questa maggiore correlazione tra l’attività politica dell’Amministrazione e quella della Regione?
Non ci dimentichiamo che abbiamo un Consigliere Regionale, abbiamo avuto in passato un
Consigliere Provinciale, abbiamo adesso un Consigliere Provinciale, abbiamo il nostro Sindaco che è
anche un autorevole rappresentante, anzi il principale rappresentante politico a livello regionale di un
importante partito. Poiché noi in passato abbiamo avuto difficoltà a collegarci con l’Amministrazione
regionale, c’era una chiusura netta, quando ho sentito dire che tutto sarebbe cambiato ero contento. In
realtà, poi a consuntivo devo dire che questi grandi miglioramenti per la vita sociale ed anche per la
vita di tutti i giorni di questa zona non è che li stiamo vedendo.
Nella bella rappresentazione che ha fatto l’Assessore, con cui mi complimento per la chiarezza, una
cosa che non vedo assolutamente riguarda le opere pubbliche. La nostra città in passato, e spero che lo
sia sempre, è stata un po’ un fiore all’occhiello anche della regione Basilicata, per la sua storia, per la
sua cultura, però, lasciatemelo dire, abbiamo una viabilità veramente disastrata. Ora, una maggiore
attenzione a quello che poteva essere non dico l’abbellimento, ma il mantenimento di una normale
viabilità sarebbe stato auspicabile. Le strade provinciali della nostra zona sono qualcosa di
assolutamente impresentabile, addirittura alcune sono stati costretti a chiuderle al traffico, quindi
questo grande aiuto da parte della Regione per noi non c’è stato.
Questa è la prima considerazione che voglio fare.
Riguardo alla 167, tutti stiamo dicendo che è stato un merito, non è stato un merito, io dico che
comunque aveva concluso la sua attività, quindi non aveva nessun senso mantenerla ancora in piedi,
però qualcuno si è dimenticato anche di dire, a consuntivo, che cosa è costata al Comune di Melfi, ai
cittadini è costata qualcosa perché hanno acquistato dei suoli, hanno costruito, non si possono
considerare dei grandi costi, io penso che per l’intera comunità la 167 non abbia rappresentato una
perdita in termini economici, la stragrande maggioranza della gente non ci ha rimesso niente.
Poi faccio sempre una domanda a cui non sono mai riuscito ad avere una risposta, sempre a proposito
della 167. In passato si era parlato dei famosi 310 alloggi che dovevano essere costruiti qui a Melfi per
le Forze dell’Ordine, mi chiedo che fine hanno fatto e perché non sono stati più realizzati. Questa è una
domanda che pongo a me e la pongo anche a voi: “Perché non è stato più realizzato questo
insediamento importante?”. Anche quando il Sindaco propose delle azioni per favorire l’insediamento
di nuova abitabilità e soprattutto di nuovi cittadini a Melfi, io ho votato a favore perché l’ho ritenuta
una cosa positiva.
Sarebbe stato altrettanto positivo fare di tutto, io qui mi scuso se dico delle irregolarità, per mantenere
sul territorio di Melfi, e credo nella 167, quei famosi 310 alloggi che sicuramente avrebbero portato
ulteriore popolazione e ricchezza sul nostro territorio.
Centro storico, anche lì, cavallo di battaglia fu quello di parlare del centro storico dove sarebbero
avvenute chissà quali grandi trasformazioni. Purtroppo, debbo dire che anche lì non è che si vedano dei
grossi risultati, anzi quel poco che c’era da fare, e mi riferisco al progetto per l’abbattimento della
scuola di San Teodoro, è stato convertito, però, a mio avviso, in maniera negativa andando a
riqualificare le casette asismiche, ma lo sapete che il 99% della casette asismiche sono di proprietà
privata? Io non so che intervento possa fare il Comune sulle case private dei cittadini. Ricordo a me
stesso che noi una volta mettemmo dei fondi per le facciate del centro storico, per case molto più belle,
ma per due o tre anni consecutivi sono avanzati i fondi messi a disposizione. Quindi io non so che cosa
potrà accadere. Quello invece era un bel progetto che riqualificava il centro storico, oltre a dare
naturalmente lavoro alle imprese che avrebbero dovuto fare questi lavori.
Che altro debbo dire? A mio avviso, l’attività di questa Amministrazione è stata per buona parte di
ordinaria amministrazione, perché quando facciamo gli annunci, quando diciamo che abbiamo fatto
questo, che invece sarebbe stato fatto naturalmente, fatto quest’altro perché sarebbe stato fatto
naturalmente, credo che l’avrebbe potuto fare chiunque, quindi non è che ho grandi meriti.
Poche cose, spero buone, sono state riservate, e qui, mi dispiace, anche se politicamente capisco,
all’ultimo anno per dare un po’ di facciata, un po’ una lavata di faccia, come si dice a Melfi, ai
cittadini, per quando ci saranno le elezioni.
Il consigliere Mastromartino ha detto che abbiamo realizzato delle strutture vuote, noi le abbiamo
realizzate quelle strutture, poi per riempire il teatro ci avete impiegato quattro anni, noi l’avevamo
realizzato e fatto funzionare, quindi non ci dobbiamo rinfacciare cose che non sono poi così vere.
Io chiudo questo mio intervento. Dal punto di vista politico non intervengo, non sono candidato a
Sindaco, assolutamente non mi interessa, però ha fatto molto bene il mio Capogruppo ad evidenziarlo,
perché, ripeto, questo grande entusiasmo, che ritengo giusto da parte della maggioranza, se poi
andiamo a vederlo fra la gente, io non lo vedo e quindi mi auguro che, almeno come cittadino, qualche
merito questa Amministrazione lo possa avere nei prossimi mesi, nei pochi mesi che rimangono, ed io
possa essere smentito su alcune cose. Credo, invece, che sia molto difficile. Grazie a tutti.
Pres. Vincenzo BUFANO
Grazie, consigliere Rauseo.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Valvano. Prego.
Cons. Salvatore VALVANO
Grazie, Presidente, per avermi dato la parola. Io parto sempre per fare alcuni discorsi, poi devo
ringraziare l’amico Franco Rauseo perché mi ha calmato molto nel suo intervento, ero partito con
l’intervento verso l’amico Castaldi un po’ più, se mi permetti, non arrabbiato, da cittadino, quegli stessi
cittadini, caro consigliere Castaldi, che se ben ricordi ti hanno mandato a casa, quindi se noi facciamo
sempre riferimento ai cittadini e li usiamo come costume e come usi quando ci fanno piacere,
purtroppo sono sempre gli stessi cittadini che nel 2011 hanno mandato a casa qualcuno che governava
da nove anni.
Faccio un esempio su di me, dico sempre che sono un terapista, sono molto pratico, dopo questa
esperienza, bella o brutta, faccio un’analisi su di me e dico: “Che cosa ho combinato, cosa ho fatto”,
per chiedere eventualmente a quei cittadini che hanno avuto fiducia se il voto me lo possono
confermare o no.
Ecco perché devo ringraziare veramente Franco, quando ascoltavo il consigliere Castaldi, ma andare a
richiedere i voti a chi quattro anni fa li ha mandati a casa, io personalmente non ho questo coraggio,
forse perché non sono un politico. Quindi questa analisi politica, che bene hai fatto, e ringrazio anche il
consigliere Mastromartino, forse è una candidatura a Sindaco, cioè vi state già preparando per le
elezioni, ma questo, secondo me, va a discapito della nostra città, perché come al solito l’unica cosa
che guardiamo in avanti sono le nostre posizioni politiche. Ogni volta che parla l’Assessore veramente
dico: “Sono grato di poter pagare le tasse a Melfi”, perché veramente sono uno, insieme forse al dottor
Gubelli, a pagarle anche in anticipo, in quanto veramente mi piace questo suo modo di esprimersi, però
la invito, Assessore, ad inviare solo le conclusioni che ha fatto, l’ultima slide del 2014, la politica
fiscale, redditi più bassi, il recupero che abbiamo fatto per investire nel sociale, cioè siamo passati a
200.000 euro. Se ben ricordo, all’inizio questa Amministrazione aveva ereditato per il sociale, forse mi
sbaglio, 30-40.000 euro, siamo arrivati a 200.000 euro in quattro anni.
Il finanziamento e le opere, tutti questi fondi che siamo riusciti a riprendere e poi c’è un dato
importante, abbiamo azzerato dei debiti. Bene, ai cittadini provate a chiedere il Patto di stabilità e
vedete che cosa vi rispondono.
Io posso solo dire che sono convinto che la politica è democrazia ed è bene, però cerchiamo di metterci
veramente a disposizione di quei cittadini che oggi qualcuno pretende che devono riconoscere che
questa Amministrazione ha fallito. Siamo passati dall’Amministrazione dei marciapiedi a questa
Amministrazione che guarda a lunga distanza, perché tutto quello che si è elaborato, che oggi non
riusciamo ad averlo in mano, veramente può darsi che fra qualche anno chiunque andrà avrà un
patrimonio economico che forse farà bene solo alla città di Melfi.
Io sono pienamente d’accordo con Franco per quanto riguarda questa nostra zona, perché, e non è che
lo scopriamo adesso, c’è questa zona del melfese che sono vent’anni che sta nel dimenticatoio. Per chi
viaggiava, che andava a Venosa, erano anni che quella strada era pericolosa, sono vent’anni, ci
lamentiamo oggi che questa nostra zona è nel dimenticatoio.
Io non voglio ritornare sulle polemiche o su qualcosa, ma tempo fa un nostro concittadino ha subito
veramente qualcosa di spregevole solo per il fatto della città di Melfi, perché volevano colpire, e io
sono sempre convinto, la città di Melfi e nessuno dei melfitani, se non qualcuno che poteva stare
vicino, ha manifestato qualcosa verso la nostra città, anzi, molti sciacalli, se mi consentite, hanno
aspettato dei momenti così brutti per salire in cattedra.
Bene, io onestamente ne sento tanti di quei cittadini a cui andremo a chiedere il voto, anzi, andrete a
chiedere il voto, che vi diranno che non hanno bisogno di queste persone.
Quindi io penso di fare, come al solito, una mia riflessione, pacata, giusta, da cittadino, io ascolto
sempre con piacere le analisi politiche, perché, torno a ripetere, la politica è democrazia, guai se non ci
fosse, però la politica deve andare anche con la coerenza. Il consigliere Castaldi è andato a guardare nel
Partito Democratico, ogni partito ha i suoi momenti di crisi, però è un partito, io non credo in quelle
liste civiche, in quelle persone che oggi stanno sedute su una poltrona e domani su un’altra, cambiando
solo la maglietta, come stasera nel derby, visto che il consigliere Castaldi ha parlato di un derby Melfi-
Rionero, ma sono dei dati, perché se Melfi si lamenta per le aliquote così basse, non penso che gli altri
paesi del circondario lo dovrebbero alla propria amministrazione.
Bene, immaginiamo che stasera, in Juve-Real Madrid, Buffon nel primo tempo gioca con la Juve, nel
secondo tempo gioca con il Real Madrid, la stessa partita. Questi uomini politici, se mi permettete,
secondo me, non appartengono al bene e al futuro della città di Melfi. Grazie.
Pres. Vincenzo BUFANO
Grazie, consigliere Valvano.
Il consigliere Gubelli ha chiesto di intervenire. Prego.
Cons. Salvatore GUBELLI
Grazie, Presidente. Anche se è stato tutto detto, però alcune considerazioni le voglio comunque fare.
Innanzi tutto ringrazio il Sindaco e l’Assessore per la puntuale presentazione, cosa che è stata fatta
anche dal consigliere Castaldi. Quello che ovviamente è diverso è la lettura, che dal mio punto di vista
è estremamente positiva anche se c’è un tentativo, maldestro a mio giudizio, di banalizzare i risultati
ottenuti, maldestro perché è come se si leggessero i dati in un contesto completamente avulso dalla
realtà.
Allora, io credo, consigliere Castaldi, che o ci rendiamo conto che in questi quattro anni è successo un
cambiamento radicale, ma non solo a livello locale, a livello nazionale, a livello internazionale, un
cambiamento radicale che ha portato, credo, l’Italia, l’Europa, il mondo intero a parlare di crisi, crisi
che non c’era solo nei giornali, non c’era solo nelle televisioni, non c’era solo nei provvedimenti che i
governi hanno preso e che a cascata ci siamo ritrovati anche a livello locale.
Per cui, allora il consigliere Castaldi ha ragione, nel momento in cui ignoriamo tutto quello che è
successo, è vero, non sono state fatte opere pubbliche, non sono state fatte rotonde, ci siamo limitati,
purtroppo, ad aprire solo una piscina, ci siamo limitati a riaprire, dopo quattro anni, solo un teatro, ci
siamo limitati a fare della buona amministrazione. Credo che fare della buona amministrazione, in un
contesto come quello che abbiamo avuto, significa fare un ottimo lavoro.
In questo contesto siamo riusciti ad abbassare le tasse, checché se ne dica, se non le si vogliono leggere
non le leggiamo, però è un dato di fatto che l’IMU non l’abbiamo fatto pagare prima ancora che questo
accadesse a livello nazionale, però evidentemente su questo, Sindaco, l’ho già detto in altri tempi,
abbiamo peccato. Abbiamo fatto ritenere queste misure come ordinarie, come se fossero un diritto, ma
un diritto non era e su questo abbiamo sbagliato. Io questo non lo dico solo oggi, lo sto ripetendo da
diverso tempo.
Per cui, in un contesto sociale, come quello che abbiamo vissuto, dove c’è stata gente che si è
suicidata, dove c’è stata gente che ha perso il lavoro, dove c’è stata gente che non è riuscita veramente
ad arrivare a fine mese e c’è ancora, tra l’altro, perché non ne siamo ancora fuori, banalizzare quello
che è stato fatto vuol dire aver vissuto in un mondo che non è quello reale. Grazie.
Pres. Vincenzo BUFANO
Grazie, consigliere Gubelli.
Ci sono altri interventi? Dichiarazioni di voto?
Consigliere Valvano. Prego.
Cons. Salvatore VALVANO
Approfitto della dichiarazione di voto per invitare, perdonami, Vincenzo, il consigliere Castaldi,
giovedì sera c’è una bellissima manifestazione, scambi culturali, con la scuola media di Bagheria, che
in questi giorni sta visitando la nostra città e vi devo confessare veramente con orgoglio che sono
veramente felici di questa nostra città, del verde, del pulito.
È normale che ognuno di noi vorrebbe tutto sotto casa, come ha detto il consigliere Gubelli, in questo
momento di crisi è spaventoso, quindi invito il Consigliere e tutto il Consiglio Comunale a venire a
questa bellissima rappresentazione sul Medioevo, fatta alla scuola Berardi, più che altro per vedere la
felicità di questi alunni con i loro insegnanti per questo scambio.
Ogni volta che vengono i miei amici, è venuto un gruppo di dottori, sono tutti orgogliosi di Melfi, ma
perché noi dobbiamo sempre sparlare di questa nostra città, che cosa possiamo poi pretendere dagli
altri?
Quindi il voto del gruppo del Partito Socialista è nettamente favorevole. Grazie.
Pres. Vincenzo BUFANO
Grazie, consigliere Valvano.
Dichiarazioni di voto?
Consigliere Castaldi, prego.
Cons. Vincenzo CASTALDI
Non abbiate timore, perché c’è chi avrà la parola per ultimo e si divertirà ancora di più sul mio
intervento che, vedo, ha toccato delle corde un po’ tese, rispetto alla pacatezza che di solito cogliamo
negli interventi di Rino Valvano e del dottor Gubelli, che non vedo, spesso ci siamo lamentati anche di
una mancanza di dibattito nel Consiglio e, per l’amor del cielo, va bene.
Io colgo l’occasione della dichiarazione di voto solo per fare delle puntualizzazioni, perché le ritengo
doverose.
Per la verità, io non ho inteso banalizzare nulla, ho fatto una mia analisi, che può non essere condivisa,
ma non ho banalizzato. Questa è una precisazione che ci tengo a fare, perché banalizzare significa che
io sono venuto qui a prendermi in giro e a prendere in giro anche gli altri e questa intenzione,
francamente, non ce l’ho e non l’ho mai avuta.
Ritornando per un attimo solo agli interventi dei Consiglieri di maggioranza, che ovviamente non è che
mi abbiano impressionato per il loro contenuto, figurarsi se ci aspettiamo che il Consigliere di
maggioranza approvi quello che ha detto il Consigliere di minoranza, soprattutto in occasione di
un’analisi di un consuntivo, significa che saremmo di fronte ad un’Amministrazione in piena crisi.
Però devo anche dire che a volte, insomma, non bisogna nemmeno parlare in maniera troppo distaccata
dalle cose reali.
Consigliere Gubelli, se non ho letto male, ma penso di non aver letto male, lei ha visto che in questo
Comune l’addizionale IRPEF è triplicata, è un dato.
Ora, perché avremmo dovuto subire aumenti di tasse in questo Comune, quando il nostro bilancio
innanzi tutto non ha dimostrato di avere questa enorme necessità, sono due anni che abbiamo gli
avanzi, Assessore, ed avere l’avanzo significa non aver speso tutto, nemmeno quello che avete messo
in bilancio e questo mi sembra un altro dato oggettivo.
Dopo di che, la spesa corrente di questo Comune è aumentata negli ultimi anni. Quindi il piagnisteo di
dire che il Comune di Melfi non ha i soldi oggi non ha più ragione di essere richiamato, perché un
Comune che predispone un bilancio con quelle risorse che ha a disposizione e ritiene che quelle risorse
siano sufficienti per realizzare i suoi programmi, voi lo avete approvato l’anno scorso, vuol dire che ha
ritenuto praticabile una gestione in quei termini.
È inutile che ritorniamo sull’argomento per dire che c’è la crisi, che c’entra. Non aver fatto questa o
quell’opera è una scelta. Permettetemi di dire che diciamo tutti una cosa molto logica, negli ultimi tre
anni la spesa cosiddetta sociale del Comune di Melfi è aumentata. Va bene. Voglio dire, qual è la
novità?
Sì, abbiamo sicuramente avuto una situazione di bisogno economico molto più accentuata rispetto al
passato, il Comune di Melfi bene ha fatto a stanziare fondi in più. Ma non è che questo Comune non ha
speso null’altro. Andatevi a prendere le determine per capire che cosa abbiamo speso a Natale, che
cosa abbiamo speso d’estate, quindi abbiamo fatto una spesa corrente, scandagliando tutti gli ambiti.
Non è che possiamo dire che il Comune di Melfi ha chiuso i rubinetti nella cultura, diciamo, in ciò che
può essere di natura più ludica o di natura più superflua, e ha investito in altro. Il Comune di Melfi ha
continuato a tenere in piedi sostanzialmente tutto ciò che rappresentava ormai un’attività abbastanza
costante.
Rino Valvano ha richiamato il verde, mi pare che sia una cosa che c’era, è stata mantenuta. Non mi
risulta che abbiamo dovuto registrare l’abbandono di aree verdi.
Quindi, non possiamo in questo caso semplificare e dire che c’è stata la crisi, il Comune è inguaiato e
quindi noi cittadini dobbiamo per forza soffrire. È ovvio che oggi il cittadino sa che la finanza pubblica
può non avere più le capacità di un tempo. Va bene, lo sappiamo. Ma questo che significa rispetto poi
alle scelte specifiche fatte dall’Amministrazione?
Se oggi questa Amministrazione avesse avuto, in quelle condizioni, il coraggio, dico io, di aumentare
pure la tassazione, avrebbe anche potuto farlo, però avrebbe dovuto poi dire perché, avrebbe dovuto far
capire ai cittadini che un aumento della tassazione era necessario per questo o per quello.
Quindi, quando si viene a dire che non sono state aumentate le tasse, io dico: “E perché? Mi dite qual è
l’atto meritorio dell’Amministrazione nel non aumentare le tasse, visto che c’è stata la capacità
comunque di gestire il Comune con le risorse a disposizione?”. Evidentemente non era necessario,
questo dobbiamo dire. Questo è certificato.
Poi abbiamo addirittura gli avanzi di bilancio, e poi qualcuno me la spiega questa cosa. Allora il
Comune ha risorse, ha ritenuto di avere risorse sufficienti per poter programmare il proprio bilancio
annuale e per poter garantire il raggiungimento dei propri obiettivi. Questo è un bilancio che si
approva. Oggi noi trattiamo il consuntivo di quel bilancio. Quindi noi oggi dobbiamo capire se ciò che
è stato programmato dall’Amministrazione è stato effettivamente realizzato. Il consuntivo questo è: la
fotografia di ciò che è stato fatto, ma che è stato evidentemente programmato prima.
Dopo di che, il richiamo alle campagne elettorali, ai voti, caro Rino Valvano, è un richiamo che non mi
appartiene perché al momento se qualcuno mi dovesse chiedere: “Quali programmi hai nella tua
attività?”, chiamiamola politica, esagero pure, io direi che non sono in grado nemmeno di dire che cosa
penso di fare domani mattina, nell’attività politica.
Pertanto, anche questo non lo facciamo diventare adesso un altro cavallo di battaglia, qui io sto
parlando da Consigliere Comunale di minoranza, sicuramente contro la maggioranza, ma questo mi
pare sia un diritto che ho, Rino, quindi non devi prendertela, e non sto parlando né di campagna
elettorale, né di chiedere il voto, a chi, perché, quando?
Io ho ovviamente fatto dei riferimenti ad un dato oggettivo: siamo all’ultimo anno di amministrazione.
Questo non è colpa mia, non ho deciso io che le amministrazioni restano in carica cinque anni.
Quindi ho detto una cosa, mi pare, molto scontata, non è che mi si può dire che io voglio anticipare le
campagne elettorali, ci mancherebbe, me ne guarderei bene, ho fatto l’analisi del consuntivo 2014. Non
è gradita? Su questo me ne faccio una ragione, ma non è certo questo il tema che dobbiamo trattare,
ognuno, in questa sede, ha fatto le proprie valutazioni.
È inutile infarcire le valutazioni di chi vi parla con argomentazioni di tipo elettorale, perché non ce n’è
proprio bisogno, nella maniera più assoluta.
Pertanto, ripeto, chiudo perché mi sto dilungando, e a nome del gruppo annuncio il voto contrario
rispetto al punto all’esame.
Pres. Vincenzo BUFANO
Grazie, consigliere Castaldi.
Altre dichiarazioni di voto?
Non vi sono altre dichiarazioni di voto, quindi la parola al Sindaco, se vuole fare delle precisazioni.
Sindaco Livio VALVANO
Qualche precisazione anche per non sembrare maleducato e distratto rispetto al dibattito e quindi mi
sento obbligato anche a dar conto degli appunti che ho preso durante il dibattito che è stato ricco.
Infatti ho preso gli appunti utilizzando l’avviso di convocazione del Consiglio, che ho consultato più
volte mentre ascoltavo il dibattito e leggevo l’ordine del giorno, perché non lo firmo io, lo firma il
Presidente del Consiglio, e mentre ascoltavo l’intervento del consigliere Castaldi volevo cercare di
capire qual era l’argomento all’ordine del giorno di cui stavamo discutendo.
Penso che siamo al punto n. 3 all’ordine del giorno: “Approvazione rendiconto di gestione esercizio
finanziario 2014”, e ho preso degli appunti provando a fare uno sforzo di interpretazione per cercar di
decodificare i messaggi e cercare di capire quelli che potevano riferirsi a questo argomento.
Intanto perché c’è una evidente dissociazione tra le riflessioni estremamente utili, devo dire, ed anche
stimolanti, che ho raccolto, e l’argomento, però le ho ascoltate comunque e ho preso comunque
appunti.
Se riascolterà o vorrà rileggere la relazione introduttiva fatta da me e dall’assessore Panico, voglio dire
e ribadire al Consiglio che noi abbiamo fatto oggi un elenco di 44 progetti ed atti realizzati, non
annunciati. Se avrà la bontà di rileggersi lo stenotipato, troverà e prenderà atto innanzitutto della
declinazione al passato delle frasi da me utilizzate, ma anche della citazione in ognuno dei progetti, che
io mi sono limitato ad elencare, degli estremi della delibera di Giunta o di Consiglio.
Sono 44 atti compiuti e realizzati, non sono stati annunci, non c’era nessun annuncio, perché noi
stiamo parlando del rendiconto, delle attività fatte nell’anno 2014. Ripeto, per evitare di rileggerli tutti
e 44, se me lo chiedete lo faccio volentieri, rinvio alla lettura dello stenotipato.
Ho cercato poi di capire, ma allora forse il consigliere Castaldi, abituato a sentire le relazioni di altri
colleghi Assessori, pensava che oggi parlassimo del sesso degli angeli o delle cose che vorremmo fare
nella legislatura di qui al 2030 o anche il suggerimento, diciamo, interessante, vero, sincero, reale,
quello di dire: “Guardate, è vero, avete un problema serio”, tra i tanti anche citati dai Consiglieri di
maggioranza, il Patto di stabilità, su cui poi farò un appunto, sempre richiamandomi non ad ipotesi o
riflessioni, ma un’altra delibera di Consiglio Comunale, la n. 52 del primo ottobre 2012, votata
all’unanimità anche dalla minoranza, compreso il consigliere Vincenzo Castaldi, credo sia lei e quindi,
dicevo, la riflessione vera, dice: “Attenzione, perché qui il punto fondamentale è che la macchina
amministrativa non funziona” ha detto una cosa del genere il consigliere Castaldi “perché è carente,
numericamente carente. Quindi, vedete cosa fare, integrate il personale perché sicuramente ci servirà a
partire dall’anno prossimo”.
Cercheremo di farlo, soprattutto perché, è una delle riflessioni che volevo fare, noi qui siamo nel
Consiglio Comunale, io chiedo scusa della battuta iniziale, ma siccome ho un rispetto religioso
dell’Istituzione, è uno dei miei difetti, è un difetto che, il consigliere Castaldi sa, ho avuto anche nel
2010, per eccessivo rispetto delle istituzioni ho personalmente evitato, e mi sono assunto la
responsabilità, che l’Istituzione sparisse nel 2010. Poi ci avete pensato voi a dire che non ci interessava
più andare avanti, perché c’erano obiettivi personali da conseguire. Io però, purtroppo, diciamo, in
quella circostanza, ho voluto evitare di dimettervi per farvi cadere nel disastro in cui quella
maggioranza si era cacciata da quattro anni precedenti.
Ed è quel disastro che non manca qui, quel virus su cui voi avete sviluppato anche degli anticorpi, con
cui siete abituati a convivere, che non c’è qui, su questo lato dei banchi del Consiglio Comunale.
È vero, manca il personale, è uno dei limiti, e il personale che c’è fa un lavoro eccezionale, questa è la
verità. Anche con le difficoltà subite ingiustamente, del tutto ingiustamente, nel mese di gennaio di
quest’anno, anche con le difficoltà ulteriori che si sono aggiunte per un incidente che sono convinto
sarà velocemente superato, il Comune ha una difficoltà operativa oggettiva e questo è l’unico elemento
che riconosco essere stato un elemento di chiarezza e di sincerità in ciò che ho ascoltato, a parte il
sostegno convinto della maggioranza che so essere ancora entusiasta, a prescindere dalle suggestioni
elettorali che voi volete introdurre nell’attività amministrativa e fareste bene invece ad evitare di farlo.
Io non so se meritano risposte questioni che attengono all’analisi della situazione politica del PD, al
renzismo o all’interpretazione smisuratamente malata della vicenda politica che c’è in una parte della
società e che c’è stata per molto tempo in questa città, al tentativo continuo di trovare delle scialuppe di
salvataggio che portino dall’Est del mondo fino al Polo Sud e al Polo Nord, senza tralasciare nulla di
intentato, qualunque casa o qualunque buco o qualunque caverna che possa in qualche modo costituire
un riparo del tutto personale per singoli individui, che utilizzano le istituzioni come strumento di lancio
per qualunque stagione, per qualunque traguardo e per qualunque approdo.
Non è quello che fa questa parte del Consiglio Comunale, che con umiltà ed impegno prova a spiegare
ai cittadini la difficoltà con cui stiamo facendo un lavoro intenso, continuo, difficile, di riparo a tutti i
disastri che sono stati seminati nei quattordici anni precedenti, perché questa è la situazione che
abbiamo ereditato, questa è la verità.
La 167 è uno dei cento esempi, e se vogliamo fare un’analisi seria sui temi e non sulle suggestioni, sui
fatti, li analizziamo uno ad uno, gli atti e le cose che sono realmente accadute.
Nell’ambito della seduta del Consiglio che approvava il bilancio, vi invito a ricercare gli atti, il
sottoscritto, in qualità di Consigliere Comunale, insieme ad altri Consiglieri dell’opposizione, per tre
volte consecutive, in tre anni, 2007, 2008 e 2009, ha presentato una proposta di delibera di
scioglimento dell’Azienda 167, perché già in quegli anni l’Azienda 167 non svolgeva alcuna, dico
alcuna, attività operativa.
Lo dice la Corte dei Conti che, con riferimento all’esercizio 2009, ha chiesto al sottoscritto di sapere
come mai esiste un’azienda che ha zero operatività e rappresenta nel 2009 zero perdite di gestione, a
fronte di una spesa considerevole, 1.000 euro al giorno, ha ricordato il consigliere Piccolella. Ed io gli
ho risposto nel 2011, è vero, infatti subito dopo le elezioni abbiamo subito deciso lo scioglimento, quali
erano le risposte, non i retropensieri, le risposte a verbale sullo stenotipato, che invito i Consiglieri di
maggioranza e quelli di minoranza che non c’erano nei Consigli Comunali del 2007, 2008 e 2009 a
vedere: “Sì, è vero, ci sono le condizioni per chiudere l’Azienda, però la maggioranza ha bisogno
ancora di tempo perché c’è da sottoscrivere una convenzione”, convenzione che il Consiglio di
Amministrazione dell’Azienda speciale aveva approvato e che la Giunta Comunale, dal 2008, 2009 e
2010, si è sempre rifiutata di ratificare. La convenzione riguardava i 300 alloggi che la precedente
Amministrazione, su proposta del Consiglio di Amministrazione dell’azienda, non ha mai voluto
ratificare in Giunta e quindi, dico, alle giuste domande del consigliere Rauseo che le risposte sul perché
questa cosa non è accaduta andrebbero innanzi tutto chieste alla Giunta precedente, di cui il consigliere
Rauseo faceva parte. L’Azienda era governata da un Consiglio di Amministrazione presieduto da un
esponente del centrodestra e completato da altri esponenti delle forze politiche di centrodestra, la cui
unica ragione di esistenza in quegli anni, fino al 2010, era semplicemente l’equilibrio politico che
quella maggioranza non aveva dal 2007, come voi stessi sapete.
È solo l’inesistenza di un collante politico, che rivedremo anche nel 2016, che ha portato il centrodestra
a mantenere a spese degli assegnatari per 1.000 euro al giorno, praticamente per 300.000 euro all’anno,
dal 2008 fino al 2011, quindi un milione e 200.000 euro di soldi inutilmente spesi, di soldi che il
Comune di Melfi non ha potuto recuperare, perché va ricordato ai Consiglieri Comunali che l’Azienda
avrebbe dovuto recuperare un milione di euro, che era il fondo di dotazione iniziale, consegnato dal
Comune con impegno alla restituzione, fondo che già all’inizio di questo mandato, nel giugno 2011,
l’Azienda aveva già consumato.
Nel progetto di liquidazione, approvato dal Consiglio nei primi mesi del 2011, ricordo a memoria che il
fondo di dotazione residuo ammontava a circa 190- 100.000 euro, fondo che si è in qualche modo
recuperato, è arrivato fino a 200.000 euro, perché nel corso del 2012, 2013 abbiamo voluto attivare
procedure che incentivassero la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà e quindi ci
ha consentito di recuperare ciò che dissennatamente, con il mantenimento in piedi di un’azienda che
l’unico Comune in Italia ha costituito per realizzare un piano di 167, i cui oneri sono stati
fondamentalmente determinati dalle spese di gestione degli organi statutari, un’assurdità in Italia, e che
questa maggioranza, a cui va di nuovo il mio ringraziamento, alle forze politiche in particolare, che
esistono, che mantengono gli stessi simboli, che sono in grado di affrontare i loro problemi, che
discutono al loro interno, che le sezioni le tengono non semplicemente per cambiare i singoli in ogni
campagna elettorale, ma le aprono, entrano dentro, discutono, ragionano, costruiscono, guardano al
futuro, litigano, ma alla fine con un obiettivo comune, che non è quello di spartirsi le poltrone in un
Consiglio di Amministrazione di un ente che non ha ragione di esistere, da anni, che per l’amore del
bene comune di questa città, quelle forze politiche che le sezioni le aprono ed entrano dentro per
discutere hanno voluto rinunciare alla necessità di un equilibrio politico basato sulle poltrone e sui
soldi distribuiti inutilmente, a carico della comunità.
Questa è l’analisi politica di questa maggioranza, sull’esempio della 167.
Se vuole, continuo sugli altri esempi, se la risposta non le è sufficiente, potrei continuare, ho annotato
almeno quindici esempi su cui potrei farle l’analisi politica di questa maggioranza, se lei lo desidera ed
insiste.
Infatti, siccome mi sono annotato che stiamo discutendo del rendiconto di gestione dell’esercizio
finanziario 2014 e siccome mi attengo anche al mio intervento introduttivo, ripeto, ho fatto l’elenco di
44 progetti fatti, 44 atti compiuti, non di annunci, faccio un’ultima annotazione, perché alle riflessioni,
le valutazioni poi in ordine alle cose fatte, alle cose non fatte, le riflessioni anche positive del
consigliere Rauseo, che fungono anche da stimolo, quella dei 300 alloggi, la risposta è radicata nel
passato. Intanto le faccio sapere che non è stata questa Amministrazione a rifiutare i 300 alloggi e
sappia, il consigliere Rauseo, che il ragionamento è ancora tuttora in piedi, che non è vero che c’è un
finanziamento perduto, che non è vero che è stato trasferito altrove, che non è vero che su questo c’è
stato un rifiuto di questa Giunta, di questa maggioranza. È vero che è cambiato il mercato, è vero che
da quando avete ipotizzato questa cosa, 10 anni fa, ad oggi, quel soggetto realizzatore anni fa, tre anni
fa, non aveva più interesse a fare quella realizzazione a Melfi. Consigliere Rauseo, però, perdonami e
c’è una contraddizione nella domanda, perché tu dici: “Ma questa Giunta, il centro storico, poi si
perdono i 300 alloggi” e c’è una contraddizione nella domanda. Il problema fondamentale del centro
storico è la politica urbanistica che porta e che ha portato questa città ad essere la città con il più basso
indice di intensità demografica della regione Basilicata, con 450 abitanti per chilometro quadrato sul
tessuto urbano, meno della metà di Potenza, il 40% in meno della città di Matera, ma di nessuno altro
Comune. Ovviamente ha un problema fondamentale che è quello della crescita smisurata del tessuto
urbano, i 300 alloggi previsti nel secondo stralcio del tessuto urbano determinerebbero altri 2
chilometri in linea retta di città che si allunga ulteriormente, che ha bisogno di altri servizi e si
disarticola rispetto ad un centro cittadino che non farebbe altro che travasarsi in quell’area, perché
quello che è accaduto dal 2004 in poi è stato un travaso di abitanti dal centro storico nella nuova area di
espansione. C’è stata una programmazione dello strumento urbanistico smisurata, a mio avviso; oggi io
non voglio neanche fare una critica perché ci sono delle visioni che in un determinato momento
possono avere una loro ragione di esistere, ma oggettivamente quella scelta urbanistica va bloccata e la
cosa più difficile da fare, non so se è questa la ragione, è quella di rigenerare il patrimonio edilizio che
si è depauperato. Per questo il progetto a cui lei attribuisce un valore io lo ritengo un errore, però io non
possiedo la verità. Le spiego perché stiamo mantenendo fede all’idea della visione urbanistica della
rigenerazione urbana con al centro il centro storico. Perché abbiamo bloccato quel progetto, quel
finanziamento destinato dall’abbattimento di una scuola, e quindi di un servizio nel centro storico, una
scuola che è utilizzata, una scuola materna che ha delle sezioni, gli alunni lì ci vanno, è piena,
finanziamento destinato alla realizzazione di 24 alloggi in Contrada Bicocca? Esattamente perché la
visione urbanistica è quella della rigenerazione e della riqualificazione del centro storico. Che senso ha
costruire case popolari in Contrada Bicocca se possiamo rigenerare le casette di Porta Troiaina e
completare i lavori di una scuola che è un po’ l’identità della nostra città, la Scuola Nitti, anche con il
tema ed il patema d’animo, le preoccupazione che tutti abbiamo rispetto alla tenuta sismica delle
strutture pubbliche. L’abbiamo chiesto alla Regione e al Ministero, ci abbiamo messo un anno e mezzo
e non è un annuncio aver dato una notizia di aver ottenuto il 2 marzo 2015 dal Ministero alle
Infrastrutture un decreto che ci consente di fare che cosa? Di non abbattere una scuola, ma di
completare i lavori della Scuola Nitti e di recuperare la prima parte delle casette asismiche che sono
tutte di proprietà del Comune. La prima parte delle casette asismiche, la prima frazione sono tutte di
proprietà del Comune e, Consigliere, non ritenerti soddisfatto della mia dichiarazione, perché il
presupposto per cui la Regione ha approvato e ha dato il parere favorevole e il Ministero ha firmato il
decreto è aver preso atto della disponibilità del suolo e quindi che quella proprietà è proprietà del
Comune, altrimenti non avrebbero firmato il decreto, è uno dei presupposti di quella legge. Non è
un’ipotesi, quindi quello che ti sto dicendo non è un’ipotesi: “Penso che sono di proprietà del
Comune”. No! Sono di proprietà del Comune ed è il presupposto per cui è stato firmato finalmente
quel decreto che ci consentirà di iniziare, di accendere una miccia, una scintilla. Non è facile, perché ci
sta una misura che presenteremo al Consiglio nei prossimi mesi, su cui spero di avere anche il vostro
contributo, anche per porre rimedio e per riqualificare il patrimonio delle abitazioni che non sono di
proprietà del Comune. È possibile farlo, se lo si vuole fare, l’Amministrazione comunale sceglie la
strada più difficile di riqualificare il patrimonio edilizio depauperato, il patrimonio edilizio decaduto,
che è la strada più difficile, che dura di più, è lunga, è complessa perché richiede mediazione, richiede
confronto con i cittadini, richiede capacità anche di destinare risorse all’edilizia privata e di convincere
i cittadini che è interesse della comunità fare quell’attività. È più facile fare una delibera di Consiglio e
trasformare un suolo agricolo all’infinito in area edificabile e continuare a raccontare che sviluppare il
paese significa quello, che quello significa dare impulso all’edilizia, significa creare i problemi ed i
semi del fallimento per il futuro della comunità che non ha più punti di aggregazione.
L’Amministrazione comunale perde il senso e l’orientamento quando non vede e non capisce
l’importanza di strutture come la piscina comunale, come il cinema, non è vero che fino al 2011 c’era il
cinema. C’erano 10 rappresentazioni “film d’essai”, fatte così e gestite dall’Assessore alla Cultura in
questo Comune per cinque anni, oggi abbiamo un cinema aperto tutti i giorni, com’era vent’anni fa, ed
è un luogo di aggregazione del centro storico. È un luogo dove gruppi di giovani possono andare una
volta a settimana e suonare gratuitamente musica. È anche luogo per sala prove musicali per i giovani,
è un luogo aperto tutto l’anno alle scuole, utilizzato dagli istituti scolastici. Non è un luogo d’élite dove
c’era l’abbonamento fatto per l’intera stagione teatrale, è vietato l’abbonamento, per esempio. È una
struttura ed un luogo che, a differenza di prima, costa al Comune 40.000 euro all’anno, a differenza dei
130.000 euro all’anno in media spesi nei quattro anni precedenti. È un luogo aperto all’intera città, non
solamente ad una parte della stessa. È un luogo restituito all’intera comunità, e non è una banalità, è
una scelta di campo, è una scelta chiara che servirà per il futuro, che dà impulso e rivitalizza il centro
storico come anche l’altra misura del bando per le attività produttive, gli esercizi di somministrazione, i
servizi che hanno determinate caratteristiche, localizzati nel centro storico. Anche quella è una scelta
chiara che va nella direzione di riqualificare il centro storico, così come il progetto e i finanziamenti di
cui ho fatto cenno prima. Non è un annuncio aver recuperato ed aver programmato l’intervento e la
riqualificazione di Porta Calcinaia, come gli altri interventi che prima ho citato, ripeto faccio rinvio allo
stenotipato per evitare di prolungare troppo la discussione.
Chiudo con una riflessione. Riguardo all’avanzo di amministrazione, il Consigliere Castaldi era
presente e ha votato a favore della delibera n. 52 del 1 ottobre 2012. Che cosa avete votato il 1 ottobre
2012? Una delibera in cui avete preso atto della irrazionalità delle prescrizioni in materia di Patto di
stabilità, dell’assoluta irragionevolezza, allo stesso modo come il consigliere Castaldi, della grande
difficoltà dovuta alla carenza di organico, rispetto al quale qualcuno dovrebbe spiegare perché fino a
maggio 2010, quando era possibile fare i concorsi per recuperare l’organico, nei precedenti 10 anni
quei concorsi non sono stati banditi. Perché si è decisa una politica sul personale che non guardasse
all’interno la valorizzazione del personale, ma guardasse fuori della pianta organica, guardasse a
valorizzare altre professionalità, perché si è fatto un uso smisurato di consulenze ed incarichi
professionali, senza preoccuparsi di recuperare l’organico, fino a maggio 2010 quando era possibile
farlo. Oggi la situazione attuale, che preoccupa il consigliere Castaldi, è una situazione che è frutto di
quelle scelte, scelte che oggi non lo sono più, perché da maggio 2010 c’è praticamente il blocco delle
assunzioni e dei concorsi, di fatto. Ebbene, al consigliere Castaldi vorrei chiedere, a parte la difficoltà
ed il disorientamento rispetto alle vicende politiche, capisco anche il gossip a cui avrei voluto tenere
indenne il Consiglio Comunale sulle vicende del Partito Democratico e sulle intenzioni di taluni ancora
di cavalcare spazi in una vicenda interna invece fortemente positiva di una grande forza politica della
maggioranza di centrosinistra a cui, anziché guardare con ostinata volontà predatoria, bisognerebbe
guardare con rispetto e invece con simpatia e con motivazione a volere imitare, perché capisco che
deridere un processo politico, fortemente democratico e positivo, da parte di chi è stato autore di un
processo di disgregazione politica è complicato. È complicato viverla appieno e quindi capisco anche
la tentazione a volersi oggi appropriare di spazio all’interno di quella grande forza politica, ma la
tentazione tale rimarrà, consigliere Castaldi.
Il Patto di stabilità a cui lei faceva riferimento e a cui ha espresso il suo pieno consenso il 1 ottobre
2012 è la ragione per cui si determina l’avanzo. L’avanzo è determinato da quella norma, è la delibera
che lei ha votato il 1 ottobre 2012, capisco che la memoria collettiva è debole e labile, ma gli atti ci
consentono di recuperarla almeno ai rappresentanti istituzionali, per cui l’avanzo di amministrazione
non è né una scelta, né una distrazione, è un obbligo! Altrimenti il Comune di Melfi, come il Comune
di Potenza che, come avete letto, deve pagare una sanzione di 10 milioni di euro per non aver rispettato
il Patto di stabilità, anche se l’attuale Governo ha comunicato l’intenzione di voler mitigare le sanzioni
per tutti i Comuni che negli ultimi anni sono stati messi sotto tensione rispetto a questa materia, è la
ragione per cui si è prodotto l’avanzo. Avendo dovuto produrre quell’avanzo, l’abbiamo utilizzato in
termini postivi, ponendo rimedio a danni fatti da altri, provando responsabilmente ad azzerare, perché
era l’unico modo di farlo, gli undici milioni di euro di debiti che abbiamo trovato e grazie a questa
responsabile attività che abbiamo fatto tempestivamente, già dal 2011, abbiamo ridotto la spesa
corrente di 600.000 euro all’anno. Grazie a questo abbiamo evitato di addebitare ai cittadini l’IMU e la
TASI sulla prima casa, grazie alla riduzione della spesa sul trasporto pubblico di oltre 400.000 euro
all’anno abbiamo potuto evitare di aumentare le tasse ai cittadini e grazie ad una attività volta a tutelare
l’ambiente e a spendere in modo razionale le risorse che i cittadini ci affidano, come i cittadini della
167. È troppo facile venire qui e dire: “Ma tanto il Comune non avrebbe pagato i costi della 167, sono
solo i cittadini assegnatari dei quei lotti”, come se fossero dei condannati a una qualche pena, a cui era
giusto attribuirgli il maggior costo degli equilibri politici e delle debolezze politiche del centrodestra
che per fortuna non esiste più. E che spero per l’interesse della città continui a non esistere per il futuro,
e sono convinto che continuerà a non esistere. Grazie a questo abbiamo la tassa rifiuti più bassa della
Basilicata e si vada a leggere i dati, pari al 50% della tassa rifiuti degli anni 2008, 2009 e 2010. Grazie.
Pres. Vincenzo BUFANO
Grazie Sindaco.
Procediamo con la votazione per appello nominale.
Con 9 voti favorevoli e 4 contrari, il Consiglio approva.
Il PRESIDENTE
f.to BUFANO VINCENZO
Il SEGRETARIO GENERALE Il CONSIGLIERE ANZIANO
f.to MASTROMARTINO MICHELE
f.to Dr. TERLIZZI NICOLA
Copia conforma all’originale
Il SEGRETARIO GENERALE
Dr. TERLIZZI NICOLA
Certifico sulla dichiarazione del Messo Comunale che il presente atto è stato
affisso all’Albo Pretorio di questo comune dal 12/05/2015 al 27/05/2015
SENZA – CON OPPOSIZIONI
IL MESSO COMUNALE IL SEGRETARIO GENERALE
Dr. TERLIZZI NICOLA