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Classificazione e misurazione Prof. Stefano Nobile Corso di Metodologia della ricerca sociale

Classificazione e misurazione...BORGES (Otras inquisiciones, Bs.As., Sur, 1952.; trad. it. Altre inquisizioni, Feltrinelli, Milano, 1996) porta alle estreme conseguenze il tema della

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  • Classificazione e

    misurazione

    Prof. Stefano NobileCorso di Metodologia della ricerca sociale

  • L’ambiente di ricerca:

    standard e non standard

    • Stimoli uniformi

    • Dati raccolti in forma matriciale

    Ricerca standard

    • Stimoli non uniformi

    • Dati raccolti in forma libera

    Ricerca non standard

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 2

  • Le origini della ricerca standard: Lazarsfeld e

    la definizione operativa dei concetti

    Rappresentazione

    figurata del concetto

    Selezione delle

    dimensioni del

    concetto

    Individuazione degli indicatori

    Costruzione degli indici

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 3

  • Classificazione delle variabili in base a

    relazioni tra modalità ed operazioni

    matematico-statistiche

    • La variabile è lo strumento fondamentale nella ricerca empirica di tipo standard (quantitativa) al punto che Lazarsfeld coniò l'espressione linguaggio delle variabili proprio per riferirsi all'oggetto di studio delle scienze sociali.

    • Il ricorso alle variabili consente di rilevare, classificare, ordinare e misurare tutti i fenomeni sociali.

    • A seconda del tipo di proprietà che ha suggerito la variabile, sulla base delle possibili operazioni logiche e matematiche alle quali i valori delle modalità possono essere sottoposti e sulla base delle proprietà dei numeri che legittimamente possono essere ascritte alle etichette numeriche (valori) che designano lo stato dei casi (modalità) su ciascuna variabile, è possibile distinguere tra variabili categoriali e variabili cardinali.

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 4

  • Il perno della ricerca standard:

    unità di analisi e variabili

    • Individui

    • Famiglie

    • Imprese

    • Gruppi

    • Regioni

    • Documenti

    Le unità di analisi sono i

    referenti di cui si

    occupa la ricerca:

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 9

    Esempi

  • Unità di analisi e proprietà

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 10

    • È impossibile, né ha senso, analizzare l’unità di analisi nella sua interezza (come nel caso della famiglia)

    • Tuttavia, è possibile scomporre l’unità di analisi nelle sue proprietà

    Famiglia

    Numero di membri

    Reddito mensile complessivo

    Numero di computer

    Proprietà

  • Unità di analisi e proprietà

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 11

    Famiglia

    Numero di membri

    1

    2

    3

    4

    >4

    Reddito mensile complessivo

    3000

    Stati

  • Dalla dimensione teorica a

    quella empirica

    Dimensione teorica

    Dimensione empirica

    Proprietà Variabile

    Stato Modalità

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 12

  • Le condizioni per il passaggio

    da una proprietà a una variabile

    Deve variare (condizione necessaria)

    • deve assumere stati diversi da caso a caso nello stesso momento oppure nello stesso caso in tempi differenti; gli stati dei referenti sulla proprietà devono essere almeno due; se ciò non accade la proprietà è una costante

    Deve essere possibile darne una definizione operativa (condizione sufficiente)

    • stabilendo in che modo gli stati differenti debbano essere rilevati (assegnati a una delle categorie stabilite in precedenza) e registrati in matrice dati nel modo necessario a permettere la successiva analisi con le tecniche statistiche.

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 13

  • Classificazione, conteggio,

    misurazione, scalingP

    rop

    riet

    à Discrete

    Categoriali Classificazione

    Ordinali Ordinamento

    Cardinali Conteggio

    ContinueMisurabili Misurazione

    Non misurabili Scaling

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 14

    Metriche

  • La gerarchia delle operazioni nel

    passaggio dai concetti alle variabili

    Misurare

    Conteggiare

    Ordinare

    Classificare

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 15

  • Il concetto di concetto

    • Concetto: cum=con capere= prendere

    • Raggruppare in una rappresentazione sintetica– I concetti sono le unità fondamentali del pensiero (Sartori)

    – Il mondo si presenta come un flusso caleidoscopico di impressioni

    che deve essere organizzato dalle nostre menti … sezioniamo la

    natura, la organizziamo in concetti e le diamo determinati significati; in

    larga misura perché siamo partecipi di un accordo per organizzarla in

    questo modo, accordo che vige in tutte le nostre comunità linguistiche

    e che è codificato nelle configurazioni della nostra lingua. (Whorf)

    – Scegliamo di ignorare molte delle differenze percettive che rendono

    unico ciascun oggetto, e in larga misura lo facciamo al momento di

    dargli un nome. Dando un nome classifichiamo oggetti che per noi

    sono simili nella stessa categoria, anche se siamo in grado di

    percepire differenze tra loro … in tal modo l’infinita variabilità del

    mondo si riduce a dimensioni tollerabili e manipolabili. (Tyler)

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 16

  • Il concetto di concetto

    • Il concetto è un ritaglio, operato su un flusso di

    esperienze infinito per estensione e profondità;

    • Le modalità del ritaglio non sono dettate in modo

    cogente da ciò a cui si applica (es. colori nelle diverse

    culture);

    • Modalità di ritaglio definita nell’interazione fra individuo e

    società:

    – socializzazione primaria e secondaria: trasmissione di

    uno specifico bagaglio concettuale

    – innovazione concettuale: es. il concetto di inconscio

    • I concetti non sono né veri né falsi, vere o false possono

    essere gli asserti che istituiscono fra essi specifiche

    relazioni.

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 17

  • Concetti, termini e referenti

    Concetto

    ReferenteTermine

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 18

    Esistono concetti senza termine (es.: bambini nei primi tre anni di vita), come pure esistono concetti senza referenti (es.: unicorno).

    Nel linguaggio scientifico si tende a stabilizzare/irrigidire i giunti che legano:

  • I concetti disposizionali

    • Servile, fragile, gentile, amabile, flessibile

    sono tutti esempi di concetti disposizionali.

    • I concetti disposizionali sono concetti

    astratti che si palesano soltanto in

    presenza di uno stimolo esterno che li

    attivi.

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 19

  • Dalla teoria all’osservazione

    Regole di corrispon

    denza

    Costrutti teorici

    Termini osservati

    vi

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 20

    Nelle scienze sociali, il legame fra costrutti teorici e termini osservativi è stabilito attraverso specifiche regole di corrispondenza che sono sia di tipo semantico (rapporti d’indicazione) sia di tipo operativo (definizioni operative).

  • Il rapporto d’indicazione

    • Nella ricerca sociale ci si propone

    spesso di rilevare proprietà non

    direttamente osservabili, stati

    interni, come la mentalità

    consumistica, l’opulenza o

    l’orientamento strumentale verso il

    lavoro (Goldthorpe).

    • La rilevazione di questi stati interni

    assomiglia – sotto molti punti vista

    – al modus operandi del medico

    ottocentesco che approda alla

    diagnosi in base all’esame dei

    segni che rintraccia sul corpo del

    paziente e dei sintomi che

    quest’ultimo denuncia.

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 21

  • Esempio: l’imborghesimento

    della classe operaia

    Imborghesimento della classe operaia

    Opulenza

    Reddito elevato

    Qual è il suo reddito mensile?

    Mentalità consumistica

    Acquisto di beni di consumo durevoli

    Quali di questi beni sono presenti nella

    sua casa?

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 22

  • Il rapporto di indicazione

    Concetto

    Indicatore

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 23

    Mentalità consumistica

    Possesso di elettrodomestici

    Il ricorso al rapporto

    d’indicazione consente di dare

    un contenuto empirico a

    concetti (es. imborghesimento) che non lo hanno

    direttamente.L’indicatore

    implica il concetto indicato

  • Parte indicante e parte

    estranea dei concetti

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 24

    Concetto

    Parte indicante

    Parte estranea

    Gli indicatori, così come i segni rilevati dal medico, costituiscono indizi e non già prove certe del concetto implicato:

    Una tinta bluastra sulla mezzaluna alla base dell’unghia può implicare:• cattiva circolazione sanguignama anche• malattie di cuore• artriti reumatoidi• malattie autoimmunitarie

    Analogamente, nella ricerca sociale un concetto direttamente operativizzabilepotrebbe essere scelto come indicatore di due o più diversi concetti non operativizzabili.

  • Parte indicante e parte

    estranea dei concetti

    Tasso di aborti nelle

    province italiane

    Secolarizzazione

    Propensione dei medici

    all’obiezione di coscienza

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 25

  • Concetti e indicatori

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 26

    Indicatore 3

    Indicatore 4

    Indicatore 2

    Indicatore 1

  • La selezione degli indicatori

    • Nella scelta degli indicatori occorre privilegiare quelli che massimizzano la parte indicante e minimizzano quella estranea.

    • Inoltre, se gli indicatori costituiscono indizi e non già prove certe, è utile disporre di molti indizi, per poterne esaminare la coerenza.

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 27

  • La classificazione

    Classificazione 1 - Operazione intellettuale mediante la quale l’estensione semantica di un determinato concetto è suddivisa in una serie di classi o categorie.

    Classificazione 2 - Elenco delle classi o delle categorie secondo cui è stata suddivisa l’estensione semantica di un concetto, ovvero il risultato della Classificazione 1.

    Classificazione 3 - Procedura attraverso la quale ogni singolo caso (di norma facente parte di un insieme più ampio di casi) è ricondotto a una e una sola classe o categoria di un elenco, ovvero alla Classificazione 2.

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 28

  • La classificazione

    • La classificazione (a) è l'operazione intellettuale con cui l'estensione di un concetto

    è divisa in un certo numero di classi e categorie. Il concetto può essere il tipo di

    occupazione di un insieme di soggetti e l'operazione di cui si tratta consiste nel

    prendere una serie di decisioni su quali debbano essere le categorie che

    compongono la classificazione del concetto di occupazione.

    • La classificazione (b) è l'elenco di tali classi, cioè il risultato della classificazione(a).

    Se abbiamo deciso che, per gli scopi della nostra analisi, è sufficiente una

    classificazione non molto analitica del tipo di occupazione, la classificazione (b) può

    consistere nella semplice dicotomia "lavoratore in proprio lavoratore dipendente". La

    classificazione può diventare più analitica dividendo, ad esempio, i lavoratori in

    proprio tra liberi professionisti, imprenditori, commercianti, artigiani e coltivatori diretti,

    mentre i lavoratori dipendenti possono essere divisi in dirigenti, impiegati ed operai.

    • La classificazione (c) è il procedimento con cui ogni singolo oggetto di un insieme è

    assegnato a una delle classi della classificazione (b). Quest’ultima classificazione

    consiste, finalmente, proprio nell'operazione che porta a riempire la matrice dei dati; è

    arrivati a questo punto, infatti, che utilizziamo (c) lo strumento (b) che abbiamo

    predisposto attraverso la classificazione (a) per rilevare la proprietà! "occupazione" di

    una serie di individui. Con la classificazione (c). Rosario, Chiara, Piero e Anna

    possono essere classificati, ad esempio, rispettivamente come imprenditore, libera

    professionista, operaio e impiegata.

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 29

  • Una provocazione di Borges

    sul fondamentum divisionis

    • Con lo stile provocatorio che gli era consueto, J.L. BORGES (Otras inquisiciones, Bs.As., Sur, 1952.; trad. it. Altre inquisizioni, Feltrinelli, Milano, 1996) porta alle estreme conseguenze il tema della relatività dei criteri classificatori allorquando, ne L'idioma analitico di John Wilkins, propone di classificare gli animali in questo modo: (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, (c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 30

  • I principî di classificazione

    Esaustività

    Mutua esclusività

    Unicità del fundamentum divisionis

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 31

  • I principî di classificazione

    • Affinché gli stati sulla proprietà che si intende rilevare possano essere correttamente rilevati e registrati in matrice è necessario rispettare tre regole: – nell'individuazione delle modalità ci si deve riferire ad un

    unico fundamentum divisionis, ossia a un unico criterio di classificazione;

    – si tenga conto della la mutua esclusività, proprietà di ogni possibile coppia di classi tale che nessun referente possa essere attribuito contemporaneamente a due o più classi;

    – sia rispettata l’esaustività, proprietà dell'insieme delle classi secondo cui ogni stato sulla proprietà- assunta come fundamentum divisionis - deve essere assegnato almeno a una delle classi, le modalità previste devono, pertanto, comprendere tutte le «sfaccettature» della proprietà considerata.

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 32

  • Il principio di esaustività

    • Secondo questo principio, ogni stato sulla proprietà – assunta come fundamentumdivisionis – deve essere assegnato almeno a una delle classi. Le modalità previste devono, pertanto, comprendere tutte le «sfaccettature» della proprietà considerata.

    • Raggiungere la completezza: problemi aperti– Modalità residuali

    – Numerosità delle modalità

    – «Altro»

    – Non risponde

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 33

  • Il principio di mutua esclusività: un esempio di

    definizione operativa complessa

    • Ambito: la canzone italiana tra il 1960 e il 2010

    • Unità di analisi: disco

    • Unità di registrazione: singola canzone.

    • Tecnica di raccolta: analisi del contenuto come inchiesta

    • Proprietà rilevata: genere di appartenenza dell’interprete– Per ciascun interprete della tradizione melodica sono stati

    calcolati due parametri: per quanti decenni (da un minimo di 0 aun massimo di 5) l’artista è riuscito a collocare più di un albumnella top 60 e quanti decenni quello stesso artista era riuscito asolcare (in questo caso il valore minimo è 1, quello massimorimane 5). A questo punto le due “grandezze” sono statedapprima ponderate e in seguito assemblate in un unico indice –con campo di variazione tra 0 e 5 – con valore soglia pari a 2:sopra quella soglia (arrotondata al primo decimale all’intero piùprossimo) si entrava nel gruppo dei grandi interpreti; sotto, inquella delle meteore.

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 34

  • Il fundamentum divisionis: intensione

    ed estensione di un concetto

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 35

    Intensione (connotazione)

    • L’insieme degli aspetti che lo contraddistinguono dagli altri

    • es.: Bambino (tutte le caratteristiche che includiamo nel concetto di bambino: è in età pre-puberale, dipende – per lo più – dai genitori, frequenta la scuola dell’obbligo, è basso di statura, eccetera)

    Estensione (denotazione)

    • L’insieme dei referenti di un concetto

    • es.: Bambino (tutti i referenti che riconosciamo come bambini)

  • Intensione ed estensione di

    un concetto

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 36

    Este

    nsi

    on

    e: a

    lto

    liv

    ello

    di a

    stra

    zio

    ne

    Intensione: basso livello di astrazione

    Elettore

    Cittadino

    Giovane elettore irpino che vota

    all’ultimo momento nelle elezioni del 2016

  • Il fundamentum divisionis: intensione

    ed estensione di un concetto

    • Il concetto-genere è più GENERALE del

    concetto-specie:

    – tutti i referenti della specie fanno parte dei

    referenti del genere;

    – ma non tutti i referenti del genere fanno parte

    dei referenti della specie (ci sono anche

    viterbesi, frusinati …)

    • Il concetto-genere è più esteso ma meno

    intenso del concetto-specie.

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 37

  • Il fundamentum divisionis:

    genere e specie

    Dalla struttura genus specie si ricava una struttura leggermente

    più complessa, cioè la CLASSIFICAZIONE.

    SE tutti i romani sono italiani ma non tutti gli italiani sono romani,

    ALLORA i referenti del concetto di italiani si dividono in 2 gruppi.

    Il concetto-genus viene suddiviso di 2 specie, di cui il 2°nega il 1°

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 38

    Laziali

    Romani

    Non romani

  • Il fundamentum divisionis:

    genere e specie

    Laziali

    Romani

    Frusinati

    Reatini

    Latinensi

    Viterbesi

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 39

    ARISTOTELE propone invece una visione politomica del mondo,perché più attinente almeno al mondo naturale → applicabilitàdella classificazione a situazioni empiriche:Es. è bene distinguere la classe dei non-romani in viterbesi, frusinati, etc.

    Genere

    Specie

  • Il fundamentum divisionis:

    genere e specie

    Laziali

    Romani

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 40

  • La classificazione delle

    proprietà in Stevens (1946)

    Scale nominali

    Scale ordinali

    Scale a intervalli

    Scale di rapporti

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 41

  • La classificazione delle

    proprietà in Stevens (1946)

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 42

  • La classificazione delle

    proprietà in Stevens (1946)

    Scala Operazioni empirichedi base

    Statistiche ammissibili

    NominaleDeterminazione dell’uguaglianza

    Numero casi, moda, coefficiente di contingenza

    OrdinaleDeterminazione di minore o maggiore

    Mediana; percentuali

    IntervalliDeterminazione dell’uguaglianza degli intervalli e delle differenze

    Media; deviazione standard; correlazione ordinale; correlazione

    RapportiDeterminazione dell’uguaglianza dei rapporti

    Coefficiente di variazione

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 43

  • Tipi di proprietà e tipi di

    variabili nell’analisi dei dati

    Proprietà Operazioni Variabili

    Categoriali Classificazione Categoriali

    Categoriali a categorie ordinate

    Classificazione Ordinali

    Con stati enumerabili

    Conteggio Cardinali

    Continue misurabili Misurazione Cardinali

    Continue non misurabili

    Scaling Quasi cardinali

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 44

    Rielab

    orazio

    ne d

    a Bio

    rcio, Pagan

    i: 19

    97

    )

  • Operazioni di ricerca e scale

    Zero assoluto

    Trasferibilità

    Scale di quantità

    Tutte le statistiche

    No

    Scale metriche

    Tutte, tranne gli indici di concentrazione di

    eterogeneità

    No

    Scale di posizione

    Solo alcune statistiche

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 45

    (Rielaborazione da Ricolfi, 1985)

  • Problemi aperti

    • L’aggregazione dei dati

    • Prossimità semantica

    • Equilibrio frequenze modalità (Marradi

    131)

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 46

  • La tipologia come processo

    classificatorio?

    TipoScopi culturali

    (fini)

    Norme istituzionalizzate

    (mezzi)

    Conformista + +

    Ritualista - +

    Innovatore + -

    Rinunciatario - -

    Ribelle ± ±

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 47

    (Da Merton, 1949)

  • Tassonomia

    Comportamento nelle elezioni X

    È andato a votare

    Ha espresso un voto

    Ha espresso un voto valido

    Ha votato per A

    Ha votato per B

    Ha votato per C

    Ha espresso un voto nullo

    Ha votato scheda bianca

    Non è andato a votare

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 48

  • Tassonomia

    Confessione religiosa

    Credenti

    Credenti in divinità

    Monoteisti

    Buddisti

    Cristiani

    Musulmani

    Politeisti

    Induisti

    Jainisti

    Scintoisti

    Animisti

    Atei

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 49

  • L’autonomia semantica

    • «Per autonomia semantica si intende il grado in cui il termine o espressione che etichetta una modalità assume significato senza dover ricorrere alle etichette delle altre modalità o dell'intera variabile» (Marradi, 1995, p. 34).

    • A seconda del tipo di variabile è possibile individuare un diverso grado di autonomia semantica. Le variabili categoriali non ordinate (es. posizione occupazionale: occupato, disoccupato, studente) presentano un elevato grado di autonomia semantica delle modalità.

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 50

  • L’autonomia semantica

    • Il grado di autonomia semantica si riduce per le modalità delle variabili categoriali ordinate (es. grado di favore per il governo: molto, abbastanza, poco, per nulla) per le quali bisogna specificare ciascuna modalità in rapporto alla variabile stessa. Questi due tipi possono tollerare un numero ridotto di modalità in quanto in sede di analisi dei dati è necessario tener conto delle relazioni tra le modalità di ciascuna variabile; per questo il numero delle relazioni da analizzare cresce in modo esponenziale all'aumentare delle categorie delle variabili messe in relazione. Nelle variabili cardinali l'autonomia semantica è quasi del tutto assente (es. età) ed i valori registrati in matrice avranno senso solo se connessi alla variabile dai quali derivano. Tollerano, per tanto, un numero elevato di modalità, poiché quel che conta è l’andamento della distribuzione e non il legame tra le singole categorie.

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 51

  • L’autonomia semantica

    delle variabili

    Tipo di variabileLivello di autonomia

    semantica

    Categoriali non ordinabili Alto

    Categoriali ordinabili Contenuto

    Metriche Nullo

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 52

  • La codifica delle variabili

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 53

    Valori Categorie

    0 Nessun titolo

    1 Licenza elementare

    2 Licenza media inferiore

    3 Licenza media superiore

    4 laurea

    Valori Categorie

    0 Nessun titolo

    3 Licenza elementare

    2 Licenza media inferiore

    4 Licenza media superiore

    1 laurea

    Relazione monotonica Relazione non monotonica (illegittima)

  • La codifica delle variabili:

    scale ordinali

    • Quanto spesso va in chiesa?

    0 Mai

    2 A Natale e a Pasqua

    12 Una volta al mese

    52 Tutte le domeniche

    365 Tutti i giorni

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 54

  • Il problema della

    curvilinearità delle risposte

    • Il voto è il solo modo in cui la gente come

    me può avere qualche influenza sulle

    decisioni politiche

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 55

  • La codifica delle variabili: le

    scale Likert

    • Molto favorevole

    • Favorevole

    • Indifferente

    • Sfavorevole

    • Molto sfavorevole

    Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 56

    • D’accordo

    • Abbastanza

    d’accordo

    • Non so

    • Abbastanza in

    disaccordo

    • In disaccordo