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Compiti per le vacanze estive – cl. 1^BVM
Prof.ssa Basso Elisa
STORIA e GEOGRAFIA
1. Studia e rispondi alle domande delle schede che trovi di seguito.
2. Fai una ricerca sull’argomento di storia che ti è stato assegnato e prepara una
presentazione (se vuoi puoi farla a computer, altrimenti puoi farla sul quaderno).
3. Fai una breve ricerca sull’economia di un paese, compilando la tabella che trovi di
seguito.
4. Ripassa la geografia dell’Italia e dell’Europa esercitandoti con i giochi che trovi a
questi indirizzi
http://www.toporopa.eu/it/
https://www.purposegames.com/game/fiumi-europei-game
https://www.purposegames.com/game/pianure-dellitalia-game
https://www.purposegames.com/game/11ba4d66df
https://www.purposegames.com/game/monti-europei-game
https://www.purposegames.com/game/52362655c8
https://www.purposegames.com/game/regioni-ditalia-quiz
Le risorse o materie prime sono quei prodotti di base che si trovano in natura e che l’uomo utilizza a
volte allo stato grezzo, a volte trasformandoli in altri beni di consumo. Si distinguono in biologiche
(costituite da vegetali e animali) e minerarie (costituite da minerali e rocce).
Fai 3 esempi di risorse biologiche
_______________________________________________________
Fai 3 esempi di risorse minerarie
_______________________________________________________
Esistono poi le fonti energetiche, che sono quelle utilizzate per produrre energia. Queste si
distinguono in rinnovabili (o inesauribili) e rinnovabili (o esauribili).
Cerca tre esempi di fonti d’energia rinnovabile e tre di energia non rinnovabile
___________________________________________________________________________
L’Europa non possiede grandi giacimenti minerari ed è costretta ad importare risorse per rifornire le
sue industrie di trasformazione. I principali giacimenti minerari si trovano in Svezia, Polonia, Ucraina
e nella Federazione Russa.
Per quanti riguarda le fonti d’energia, la più importante oggi è il petrolio, chiamato anche “oro nero”.
L’Europa è un continente povero di petrolio: i maggiori giacimenti europei si trovano in Russia e sotto
il Mare del Nord. Da qui viene trasportato nel resto dell’Europa grazie a petroliere e oleodotti. La
quantità di petrolio estratta è comunque insufficiente rispetto alla richiesta; per questo esso viene
importato principalmente dai Paesi arabi e dal Medio oriente.
Un’altra importante fonte energetica è il gas naturale, composto soprattutto da metano. Ricavato
dalla decomposizione di sostanze organiche, è utilizzato per il riscaldamento, in cucina, ma anche per
le auto. I principali giacimenti di gas naturale d’Europa si trovano nelle coste del Regno unito, in
Norvegia e nei Paesi Bassi.
Un’altra risorsa energetica è il carbone, impiegato nelle centrali termoelettriche, nell’industria
metallurgica e per il riscaldamento. Questa risorsa che è stata molto utilizzata in passato. Essendo
che il carbone è altamente inquinante e avendo una resa minore rispetto al petrolio, molte miniere
hanno chiuso.
L’Italia, che possiede solo carbone, deve importare dall’estero quasi tutti i minerali che servono per
le sue industrie, così come l’energia.
L’economia è la disciplina che studia la produzione, lo scambio, la distribuzione e il consumo di beni e
servizi. Per parlare dell’economia di un paese, si considerano alcune caratteristiche, chiamate
indicatori economici. I più importanti sono:
• Il PIL (= Prodotto Interno Lordo), che è il valore complessivo di tutti i beni e i servizi prodotti
in un Paese nell’arco di un anno. Si può dire che è la misura della ricchezza prodotta da un
paese. Se il PIL è in crescita vuol dire che l’economia è in espansione, se è in calo significa che
abbiamo un crisi economica.
• Il PIL o reddito pro capite è la ricchezza prodotta dal paese divisa per il numero di abitanti.
• L’Indice di Sviluppo umano (ISU) misura l’effettivo benessere fisico ed intellettuale della
popolazione di un paese, tenendo in considerazione, oltre al PIL pro capite, anche il livello di
istruzione medio, la speranza di vita e altri fattori.
Può succedere che in paese con PIL elevato, l’ISU sia basso. Questo significa che la ricchezza non è
distribuita equamente, e che ci sono poche persone molto ricche mentre gran parte della popolazione
rimane povera.
Le attività economiche si suddividono in tre settori:
1. Settore primario: comprende le attività che sfruttano le risorse naturali, cioè l’agricoltura,
l’allevamento, la pesca, l’estrazione di minerali.
2. Settore secondario: comprende le attività mediante le quali l’uomo trasforma le materie prime,
cioè tutte le attività industriali.
3. Settore terziario: non produce beni, ma fornisce servizi. Ne fanno parte tutte le attività di
amministrazione pubblica, i servizi finanziari e le banche, l’assistenza sanitaria, il turismo, la
scuola, lo spettacolo, e il commercio.
Nella maggior parte dei paesi europei oggi si pratica un’agricoltura intensiva, cioè che sfrutta a
fondo il terreno per renderlo più produttivo possibile, utilizzando macchinari, concimi chimici e
pesticidi. Per avere un maggior rendimento, spesso praticano la monocoltura, cioè la coltivazione di
un’unica specie vegetale e nello stesso campo per molto tempo.
In Europa si coltiva circa un terzo della produzione mondiale di cereali (frumento, orzo, mais, avena e
segale). Le zone più produttive per quanto riguarda cereali e foraggio sono quelle atlantiche. Oltre ai
cereali, hanno grande importanza anche le piante industriali, cioè quelle destinate alla lavorazione
industriale (barbabietola da zucchero, girasole). Si coltivano anche piante tessili, come il cotone, il
lino, la canapa.
Nelle regioni mediterranee si coltivano la vite, gli alberi da frutta, l’ulivo, gli ortaggi.
Per quanto riguarda l’allevamento, nei paesi dell’Europa centro-settentrionale è molto sviluppato
quello di bovini e di suini. Spesso l’allevamento è di tipo intensivo (gestione automatizzata degli
animali, assenza di terreni da pascolo). L’allevamento allo stato brado, cioè libero e all’aperto, è
ancora presente nelle regioni nordiche (dove si allevano renne) in quelle montuose e in quelle
meridionali (dove si allevano soprattutto pecore e capre).
Nei mari meridionali, che sono chiusi e quindi poco pescosi, i pescherecci sono piccoli e pochi, il pescato
rifornisce più che altro i mercati di pesce fresco. Si pescano prevalentemente tonni, pescispada, orate, spigole,
sardine, acciughe. L’Oceano Atlantico e i mari settentrionali sono invece molto pescosi. Qui si pescano sardine,
sgombri, merluzzi.
L’Europa è la culla dell’industria mondiale: nonostante le scarse fonti d’energia, è qui che è nata
l’industria. Oggi i limiti della scarsità d’energia vengono compensati dall’utilizzo di una tecnologia
avanzata. Le più grandi potenze industriali si trovano in ’Europa centro-occidentale (Francia,
Germania, Regno Unito e Federazione Russa). I settori più sviluppati sono:
• quello della siderurgia (lavorazione del ferro, produzione di ghisa e acciaio)
• settore chimico e petrolchimico (produzione di fertilizzanti, materie plastiche e carburanti)
• settore meccanico (costruzione di treni, automobili, elettrodomestici)
• settore tessile (lana, cotone, fibre sintetiche)
• industria del lusso (gioielli, moda)
• industria alimentare (caseifici, pastifici, birrifici, industrie conserviere)
• industria avanzata: settore farmaceutico, elettronica, informatica, biotecnologie, armi
Cerca la definizione dei seguenti termini:
Ghisa ______________________________________________________________________
Fibra sintetica _______________________________________________________________
Caseificio ___________________________________________________________________
Industria conserviera __________________________________________________________
Biotecnologie ________________________________________________________________
L’artigianato sopravvive ancora in molte regioni, soprattutto in Italia. È un settore in difficoltà
perché comporta un impegno di lavoro pesante e un costo del prodotto finito superiore a quello
industriale.
Il settore terziario è diventato il più importante dell’economia, e occupa oggi due terzi della
popolazione europea. Si parla per questo di terziarizzazione dell’economia.
Le attività che fanno parte del terziario sono:
• i trasporti
• i servizi finanziari (banche, borsa valori)
• le telecomunicazioni
• il commercio
• la pubblica amministrazione (uffici pubblici)
• i servizi sociali (istruzione, sanità, assistenza anziani)
• servizi ricreativi (ristorazione, spettacoli, attività sportive)
• turismo
• IL TERZIARIO AVANZATO, che comprende tutti i servizi legati allo sviluppo delle tecnologie
informatiche e delle telecomunicazioni, per esempio la telefonia e l’informazione.
Che cos’è la borsa valori? Fai una ricerca e prova a spiegarlo
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
Fai qualche esempio di professioni che riguardano la pubblica amministrazione
___________________________________________________________________________
Fai qualche esempio di professioni che riguardano i servizi sociali
___________________________________________________________________________
Rispondi alle domande sul quaderno:
1. Dove si trovano i principali giacimenti minerari europei?
2. Da dove proviene il petrolio utilizzato in Europa? E il metano?
3. Che cosa sono il PIL e l’ISU?
4. Quali sono i principali prodotti del settore primario in Europa?
5. Come mai l’Europa è una potenza industriale se è povera d’energia?
6. Quali sono i settori più sviluppati dell’industria europea?
7. Che cos’è il terziario avanzato?
Scegli un paese (l’Italia, oppure un paese estero in cui andrai/sei stato in vacanza) e fai una ricerca
sull’economia di questo paese.
NOME PAESE: ____________________________________
PIL
PIL pro capite
ISU
Settore primario Percentuale di lavoratori occupati in questo settore:
Principali prodotti dell’agricoltura:
Principali prodotti dell’allevamento:
Principali prodotti della pesca:
Risorse minerarie:
Settore secondario Percentuale di lavoratori occupati in questo settore:
Settori industriali più produttivi:
Settore terziario Percentuale di lavoratori occupati in questo settore:
Attività più importanti di questo settore:
Nel 1037 l’Imperatore Corrado II emanò la Constitutio de Feudis = legge che dice che i vassalli
possono lasciare i propri feudi in eredità ai loro figli non li restituiscono più ai Signori tra IX e
X secolo regni, ducati, comitati e marche si erano sempre più frammentati.
I re avevano ancora prestigio perché il loro potere derivava da Dio, quindi era sacro ma non
controllavano più effettivamente i loro regni e i loro vassalli.
Dal XII secolo però le cose cominciarono a cambiare: alcuni re riuscirono ad allargare i loro domini e
a far valere la loro autorità sui vassalli. Come mai? Il loro potere si accrebbe grazie alla vittoria in
guerra, oppure attraverso matrimoni.
I patti di vassallaggio vennero rinnovati e i re si ripresero i poteri che avevano perso: nominarono dei
funzionari (chiamati sceriffi in Inghilterra o balivi in Francia) per riscuotere le tasse e amministrare
la giustizia. Ogni re si creò un proprio esercito (pagando dei
soldati con i soldi delle tasse) in modo da non dover dipendere
dal suo vassallo. Cominciarono così a nascere gli STATI
NAZIONALI.
Per tenere sotto controllo i sudditi più potenti, i re dovettero
anche scendere a patti con loro: nobili, clero e ricchi borghesi
volevano prendere parte alle decisioni di governo. Nacquero
così le prime ASSEMBLEE RAPPRESENTATIVE: una riunione
dei rappresentanti dei gruppi sociali più importanti che il re
deve ascoltare prima di prendere alcune decisioni fondamentali.
Queste assemblee si chiamarono Stati Generali in Francia, Cortes in Spagna e Parlamento in
Inghilterra. Si può dire infatti che proprio in Inghilterra sia nato il primo Parlamento della storia,
grazie ad un documento importante: la Magna Charta Libertatum (la grande carta delle libertà) che
i nobili inglesi fecero firmare al re nel 1215 per limitare il suo potere.
Un esempio di guerra che accrebbe l’autorità dei re e fece nascere l’idea di Nazione fu la GUERRA
DEI CENT’ANNI, combattuta tra il 1337 e il 1453 tra Francia ed Inghilterra. La guerra scoppiò
quando Luigi IX re di Francia morì senza eredi. La corona passò allora a suo cugino, della casata dei
Valois. Il re d’Inghilterra, però, che era imparentato con Luigi IX, contestò la decisione e pretese di
avere il trono di Francia.
All’inizio gli inglesi ottennero grandi successi, grazie anche
all’abilità dei loro arcieri. Il re francese fu anche fato
prigioniero. Agli inizi del ‘400 il nuovo re d’Inghilterra, Enrico
V, ottenne finalmente il trono di Francia. Suo figlio, a soli 9
mesi, fu incoronato re di Francia e d’Inghilterra.
Ebbe inizio allora la riscossa dei francesi, guidati da una
contadina che era si sentiva la vittoria della Francia come
una missione affidatale da Dio: si chiamava Giovanna D’Arco.
Dopo alcune vittorie fu imprigionata e arsa al rogo dagli
Inglesi, ma grazie a lei i Francesi erano passati alla controffensiva e scacciarono gli inglesi dal loro
territorio. La guerra dei cent’anni aveva fatto nascere nei francesi un “sentimento nazionale”, cioè
l’amore per la propria nazione, di cui il re era il simbolo.
In Spagna i regni cristiani avevano riconquistato la penisola iberica scacciando gli Arabi. I regni
cristiani però rimanevano tra loro divisi. Nel 1469 il matrimonio fra Isabella del regno di Castiglia e
Ferdinando d’Aragona portò all’unione dei due regni più importanti che diedero vita al Regno di
Spagna. Rafforzati da questa unione, i sovrani riuscirono così a sconfiggere anche gli Arabi che erano
rimasti nel sud della penisola (regno di Granada). La Spagna divenne allora una monarchia forte, unita
dalla fede cristiana e dall’ideale della Reconquista.
L’Imperatore aveva perso il suo potere universale e già dal Duecento veniva eletto dai principi
tedeschi. Questa pratica venne resa ufficiale nel 1356 quando una legge, chiamata “Bolla d’oro”
stabilì che il titolo dell’imperatore spettava al re di Germania che doveva essere eletto dai sette più
potenti principi tedeschi. L’Imperatore quindi aveva perso potere sull’Italia e soprattutto non era più
considerato come il più grande sovrano cristiano: dal 1508 gli imperatori tedeschi smisero anche di
farsi incoronare dal papa.
L’età degli imperi e dei poteri universali tramontò definitivamente quando crollò anche l’Impero
romano d’Oriente, che era il simbolo dell’Europa antica e medievale. L’impero bizantino aveva due
caratteristiche: era romano e cristiano.
La sua decadenza era cominciata con l’espansione dei turchi selgiuchidi, che arrivarono a minacciare
Costantinopoli. Un altro duro colpo per i bizantini fu il saccheggio della loro capitale ad opera dei
crociati e la fondazione dell’impero latino d’Oriente, controllato da Venezia. Alcuni popoli slavi della
penisola balcanica approfittarono della crisi dell’impero bizantino per rendersi indipendenti: nacque
così il regno di Serbia, che dal XIII secolo in poi si espanse sempre di più: comprendeva Macedonia,
Albania e buona parte della Grecia.
A porre fine all’espansione dei serbi ma anche all’impero bizantino furono i turchi Ottomani (anche
loro erano musulmani come i Selgiuchidi, ma appartenenti ad un’altra dinastia). Gli Ottomani
prendevano il nome da Otman I, condottiero che aveva creato un regno nella penisola anatolica. Da lì
si erano poi espansi avanzando verso l’Europa. Nel corso del XIV e del XV secolo gli Ottomani
conquistarono la penisola balcanica arrivando fino al Danubio. All’Impero bizantino rimaneva ormai
solo il territorio di Costantinopoli e qualche isola nell’Egeo. Nel 1453 anche Costantinopoli cadde
sotto il sultano Maometto II: l’Impero romano d’Oriente, che era sopravvissuto alle invasioni
barbariche, finì a causa dei turchi musulmani.
Rispondi alle seguenti domande nel quaderno:
1. Attraverso quali strategie i re riuscirono ad ampliare i propri poteri e a legare a sé
i signori? Come riuscirono a controllare meglio i loro territori?
2. Da chi erano formate le prime assemblee rappresentative? Qual era il loro ruolo?
3. Che cos’è la Magna Charta?
4. Quali potenze si scontrarono nella guerra dei cent’anni e perché? Chi era Giovanna
d’Arco e quale ruolo ebbe all’interno della guerra? Quale fu l’esito di questo
conflitto?
5. Come nacque il regno di Spagna?
6. Che cosa stabilì la Bolla d’oro?
7. Quando crollò l’impero bizantino? Per opera di chi?
Tra il 1200 e il 1300 nei Comuni crescono i conflitti interni: gli scontri avvengono, oltre che tra
famiglie rivali, anche tra aristocratici e popolari. Per porre fine a questi conflitti, in molte città i
poteri vennero affidati ad un “signore”. In alcuni casi furono i signori a prendere il potere con la
forza. Per rendere legittimo il loro potere, alcuni signori comprarono un titolo nobiliare: in questo
modo il titolo e il dominio sul territorio potevano essere trasmessi ai figli. Nacquero così le
SIGNORIE CITTADINE. Le più famose furono: i Visconti a Milano, i Gonzaga a Mantova, gli Scaligeri
a Verona, gli Estensi a Ferrara.
Tra il 1300 e il 1400 molte città dell’Italia settentrionale e centrale riuscirono a espandere i loro
domini attraverso accordi o guerre. Alcune città arrivarono a controllare ampi territori, formando
veri e propri Stati regionali. Le maggiori potenze italiane nel Quattrocento erano: la repubblica di
Venezia, il ducato di Milano, lo Stato della Chiesa, la repubblica di Firenze, il regno di Napoli. Il regno
di Napoli, guidato prima dagli Angiò (francesi) e poi dagli Aragona (spagnoli) era l’unica monarchia che
assomigliasse a quelle che si erano formate in Francia, Spagna e Inghilterra.
Per fare le guerre, ogni stato regionale si serviva di una compagnia di ventura, cioè bande di soldati
che combattevano per mestiere e a pagamento. Alla loro guida, c’era un condottiero, che poteva
accumulare anche grandi ricchezze attraverso le sue imprese. Un esempio è Francesco Sforza, che
combatté per i Visconti, signori di Milano, e riuscì poi ad ereditare il ducato sposando la figlia del
signore.
Nel XIV secolo Venezia era uno dei più ricchi ed importanti centri commerciali d’Europa. La città era
governata da poche famiglie aristocratiche, tra le quali veniva scelto il doge, cioè il capo della
repubblica, la cui carica durava a vita. Esisteva anche un’assemblea di nobili, il Maggior Consiglio, che
limitava il potere del doge. Grazie a questo meccanismo di controllo, a Venezia non ci fu mai una
signoria.
La Repubblica di Venezia era padrona della Dalmazia (le coste della Croazia) e di molte isole e porti
del Mediterraneo orientale. Con l’espansione dei turchi nella penisola balcanica, i veneziani persero
potere su questa regione, e cominciarono così ad espandersi nell’entroterra veneto, in Lombardia e in
Friuli. Si scontrarono così con gli scaligeri di Verona e con il ducato di Milano. Nel XV secolo la
Repubblica di Venezia era un grande stato regionale, che assunse il nome di “Serenissima repubblica”.
Fino a metà del 1400 i maggiori Stati regionali italiani lottarono tra loro per conquistare la
supremazia. I conflitti continui crearono grosse difficoltà economiche. Inoltre, tutto l’occidente si
sentiva minacciato dai Turchi che avevano conquistato Costantinopoli (1453). Si decise allora di porre
fine alle guerre e di trovare un equilibrio tra gli Stati più potenti, in modo che nessuno potesse
sottomettere gli altri: questo equilibrio venne stabilito con la pace di Lodi, nel 1454. Iniziò così un
periodo di tranquillità e di grande sviluppo culturale e artistico.
Rispondi alle seguenti domande nel quaderno:
8. Come e quando nacquero le Signorie cittadine?
9. Come si formarono gli stati regionali? Quali erano i cinque principali stati regionali italiani?
10. Qual era l’unico stato che assomigliava alle monarchie nazionali europee? Da chi era
governato?
11. Che cos’erano le compagnie di ventura?
12. Da chi era governata la Repubblica di Venezia? Chi era il doge? Che cos’era il Maggior
Consiglio e quale funzione aveva?
13. Quali territori controllava Venezia? Come venne chiamata a partire dal XV secolo?
14. Quando venne firmata la Pace di Lodi? A che cosa servì questo accordo?
Fai una ricerca sulla signoria italiana che ti è stata assegnata
• I Visconti a Milano Aurora, John, Cristian
• I Gonzaga a Mantova Elena, Nicola
• Gli Scaligeri a Verona Chiara, Thomas
• Gli Estensi a Ferrara Vera, Samuele
• I Medici a Firenze Alessia, Giovanni
• I Da Carrara a Padova Gabriele, Isabel
• I Da Polenta a Ravenna Fabio, Cristina
• I Montefeltro ad Urbino Chantal, Simone
• Gli Ezzelini a Treviso e in Veneto Alessio, Giulia