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“Con la testa tra le nuvole”…un’esperienza di Cloud computing
tra Scuola Primaria e Università
a cura di Loredana Pecoraro e Anna Scarpulla
Produttività
Memoria
Con il termine CLOUD COMPUTING letteralmente la “nuvola che elabora”, o il “computer nuvola” si intende la fruizione di servizi che risiedono su spazi di archiviazione online
Cloud computingLa modalità “nuvola” offre la possibilità di
Servizi e applicazioni messi a disposizione su server
Utilizzare servizi di
archiviazione
(memoria)
Utilizzare applicazio
ni(produttiv
ità)
Servizi di storage e file sharing
• si può lavorare ovunque utilizzando qualsiasi tipo di dispositivo, a condizione che sia possibile connettersi a internet
• L’ aggiornamento automatico delle applicazione, che avvengono da parte del gestore
• Disponibilità di ampio spazio per l’archiviazione gratis
• Interfaccia user friendly• Multipiattaforma • Riduzione di costi in termini di
gestione • Possibilità di collaborazione in
tempo reale
Applicazioni di produttività
I VANTAGGI
IL CLOUD COMPUTING A SCUOLA
Educare nel XXI secolo
ISTRUZIONE
FORMA
ZIONE
In che modo il Cloud Computing può influenzare
Educare nel XXI secolo
RUOLO DEL DOCENTE:• Assicura unità e continuità al processo formativo
• Affianca il processo di apprendimento, riconoscendo e valorizzando le risorse e le potenzialità di ciascuno
• Progetta, realizza, gestisce e valuta ambienti di apprendimento collaborativi e condivisi
Intenzionalità pedagogica
IL CLOUD COMPUTING A SCUOLA
• Perché entra a scuola?• Qual è il valore aggiunto in ambito educativo e
formativo?
• Processi di insegnamento/apprendimento• Formazione professionale (in ingresso, in
itinere)
• Come trasforma l’ambiente di apprendimento?
• Perché entra a scuola?
• - è vantaggioso (offre servizi di storage,
file sharing, applicazioni cloud based);
- riduce i costi di gestione (problemi di
funzionamento, figure dedicate).
IL CLOUD COMPUTING A SCUOLA
IL CLOUD COMPUTING A SCUOLA
• Qual è il valore aggiunto in ambito educativo e formativo?• Modifica il setting didattico• È leggero ed economico (può eliminare la carta,
non necessità di computer con elevate prestazioni)• È multipiattaforma (può funzionare su diversi
sistemi operativi) • Si apre al mobile learning (può essere utilizzato su
smartphone, tablet, ecc.)• Favorisce L’ APPRENDIMENTO COLLABORATIVO
IL CLOUD COMPUTING A SCUOLA
Come trasforma l’ambiente di apprendimento?• Nuova organizzazione del sistema scolastico (progettazione
didattica)
Intenzionalità
Gli studenti, insieme, possono apprendere:
• qualsiasi cosa• In qualsiasi luogo• In qualsiasi momento…
Utilizzando servizi…
Odosketch
Doodle
Dabbleboard
Questbase
Animoto
Bubbl.us
Pixlr
Picassohead
Google drive:
Aviary
Livebrus
Coggle
…e applicazioni di produttività
Mindmaster
PreziWeVideo
Indicaioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione
“La scuola persegue efficacemente le
finalità che le sono assegnate nella
misura in si costituisce come un contesto idoneo a
promuovere apprendimenti significativi e a
garantire il successo formativo per tutti gli
alunni”
Dagli oggetti ai materiali e dai materiali agli oggetti
Percorso didattico – cloud based – svolto in una classe quarta del
secondo circolo didattico V. Landolina di Misilmeri (PA)
Obiettivi di apprendimento
• Conoscere la relazione oggetto-uso-materiale• Conoscere i materiali più comuni e le loro
proprietà• Conoscere i processi di smaltimento e
riciclaggio dei rifiuti
Metodologia e strumenti• Apprendimento cooperativo promosso dall’uso
di strumenti di collaborazione e condivisione
Servizio web di archiviazione
Applicazione Web e di Office automation
Strumento per la creazione e la condivisione di mappe mentali
Servizio pensato per la creazione di video in modo collaborativo.
Software per la creazione di questionari, test, sondaggi…
Step 1: Di cosa sono fatti gli oggetti?
Crea gli account gmail a tutti gli alunni della classe
Crea in Google Drive la cartella condivisa «oggetti e materiali»
Crea una sottocartella e un file di presentazione
L’insegnante:
Step 1: Di cosa sono fatti gli oggetti?
Scattano foto ad una stanza della loro casa
Caricano la foto nella sottocartella foto_stanze
Completano la presentazione inserendo i nomi dei materiali
Gli alunni:
Step 2: A cosa servono gli oggetti?
Carica- la sottocartella oggetti contenente immagini di oggetti di uso comune- la sottocartella mappe
All’interno di «mappe> crea alcuni file di disegno con mappe da
completare
L’insegnante:
Step 2: A cosa servono gli oggetti?
Completano le mappe inserendo le immagini dalla
sottocartella oggetti
Gli alunni:
Step 3: Come sono i materiali?
L’insegnante crea e condivide creati con Coggle
Gli alunni completano le mappe in forma collaborativa
Step 4: Si possono recuperare i materiali?
Predispone e condivide una sitografia sul riciclo dei rifiuti
Crea la sottocartella «fasi_riciclo» contenente le immagini catturate dai video
Crea la sottocartella «storyboard» contenente schemi di storyboard da completare.
L’insegnante:
Step 4: Si possono recuperare i materiali?
Completano gli storyboard
Creano e condividono video creano sul
riciclo dei materiali
Gli alunni
Verifica e valutazione
Cosa fa l’insegnante
• Crea un questionario utilizzando questbase
• Rispondono al questionario
Cosa fanno gli alunni
PROGETTO VIAGGIO D’ISTRUZIONE
LABORATORIO DI TECNOLOGIE DIDATTICHE – cloud based –
Realizzato con gli studenti del Corso di Laurea Scienze della Formazione
Primaria,
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
Obiettivi di apprendimento
• Elaborare e realizzare progetti attraverso la collaborazione e la condivisione
• Utilizzare il cloud computing per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni
Metodologia • Apprendimento cooperativo promosso
dall’uso di strumenti di collaborazione, condivisione, comunicazione
Google groupsGoogle drive:
Step 1: fase ideativa
Cosa fa il tutor del laboratorio
• Crea in Google Drive la cartella condivisa Laboratorio tecnologie didattiche 2014
• Fa l’upload delle linee guida perla realizzazione del progetto
• All’interno della cartella condivisa – crea le sottocartella Tecnologie
didattiche 1, Tecnologie didattiche 2, ecc.
• Valida i gruppi e distribuisce i compiti
• Individua un gruppo di lavoro in cui inserirsi
• Condivide con i colleghi del gruppo l’organizzazione e le modalità di intervento
Cosa fa fa lo studente
Step 2: fase creativa
Cosa fa il tutor del laboratorio
• Supervisiona, in itinere, le attività dei gruppi e favorisce la comunicazione tra i componenti
• Valorizza la creatività, incoraggia, sostiene, approva, monitora, orienta.
• Realizza il compito assegnato, collaborando e cooperando con i colleghi
• Comunica con colleghi e tutor attraverso il Forum o la chat
Cosa fa fa lo studente
Step 3: fase riflessivo/valutativa
Cosa fa il tutor del laboratorio
• Verifica e valuta l’impegno, l’interesse e il lavoro presentato dal gruppo
• Valuta la propria performance all’interno del gruppo
• Riflette sulle modalità di lavoro di gruppo ed esprime un giudizio sul prodotto finale
• Presenta in plenaria il lavoro del gruppo agli altri gruppi
Cosa fa fa lo studente