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"La voce dei bambini”
Mensile Online dei Bambini di Vercelli e Provincia
www.lavocedeibambini.altervista.org; email:[email protected]
Coordinamento: Associazione di Volontariato del Piemonte Janusz Korczak
FEBBRAIO 2011
LE NOSTRE STORIE
“A.A.A. Genitori cercasi”
C’erano una volta in un paese lontano,
lontano, un re e una regina che avevano un
figlio di nome Ludovico.
Una mattina il malvagio zio di Ludovico,
che voleva impossessarsi del regno, fece
rapire i genitori del ragazzo. Ludovico,
origliando dietro a una porta, venne a sape-
re che i suoi genitori erano stati rapiti dallo
zio ed erano prigionieri di un temibile dra-
go in grado di pietrificare chiunque lo
guardasse fisso negli occhi.
Ludovico, allora, partì per la caverna del
drago. Per arrivarvi doveva attraversare
una fitta foresta dove perse l’orientamento.
Ad un tratto vide una volpe prigioniera in
una tagliola e la liberò. La volpe si trasfor-
mò in una bellissima fata che gli fece o-
maggio di tre doni: una bussola magica, un
invitante pasticcino, una fiala contenente
una strana pozione e uno specchio
d’argento.
Grazie alla bussola magica Ludovico ritro-
vò la strada per la grotta del drago, ma
giunse ben presto ai piedi di un’altissima
montagna difficilissima da scalare. Per
riprendere le forze, e prepararsi
all’arrampicata, mangiò un pezzetto di
pasticcino pensando che gli sarebbe piaciu-
to essere già alla caverna del drago.
Ma, ecco, il suo desiderio si avverò! Il
potere magico del pasticcino lo faceva
spostare con la sola forza del pensiero!
Ludovico entrò nella caverna del drago e
vide da lontano la sua coda. Con un movi-
mento rapidissimo ed evitando di guardar-
lo negli occhi, gli pose davanti lo specchio
d’argento. Il drago guardò il suo riflesso
nello specchio e si trasformò in pietra. Al-
lora Ludovico liberò dalla gabbia dove
erano prigionieri i suoi genitori e divise
con loro i resti del pasticcino desiderando
di arrivare subito al castello. In un lampo
furono di nuovo nella loro reggia.
Il re affrontò in duello il perfido fratello
che però lo ferì gravemente con una spada.
Allora Ludovico si lanciò contro lo zio, lo
sconfisse e lo imprigionò nelle segrete del
castello perché riflettesse sulle sue male-
fatte. Poi si avvicinò al padre ormai ago-
nizzante e gli fece bere il contenuto della
fiala che la fata gli aveva donato nella fo-
resta. La magica pozione salvò il vecchio
re e tutti (tranne il malvagio zio) vissero
felici e contenti.
Emanuele Chiarini
LA CRONACA
“Il pigiama party”
Sabato 19 febbraio sono andato ad una
festa di compleanno di un mio compagno
di classe.
Eravamo in cinque: io, il festeggiato e altri
tre nostri compagni.
Abbiamo subito iniziato a giocare con il
gioco Balun dove ognuno aveva un colore
e doveva scoppiare i palloncini del proprio
colore. Poi abbiamo mangiato la pizza che
era molto buona, abbiamo mangiato la
torta e abbiamo aperto i regali.
Infine, abbiamo guardato un film molto
interessante: Hellboy. È la storia di un dia-
volo con un braccio di pietra che salva la
città da mostri di ogni tipo.
Dopo… sacchi a pelo e… su in mansarda a
dormire. Durante la notte Mattia, un invita-
to, è stato male ed è andato a casa. In quel-
la mansarda abbiamo fatto un bel po’ di
“casino” ma poi siamo riusciti a dormire.
La mattina dopo, io e il festeggiato Edoar-
do, dovevamo andare a messa mentre gli
altri due no. Ci siamo preparati veloci, ci
siamo vestiti, abbiamo fatto colazione e via
a messa.
Mi sono divertito un sacco e spero di parte-
cipare ancora ad un'altra festa come que-
sta.
Luca Giordano
Hellboy
La Ricerca
“Quali sono le origini del Carnevale?
Il Carnevale ha un’ origine altomedieva-
le. Il termine ha come concetto la priva-
zione della carne; designa il giorno o i
giorni che precedono il principale perio-
do di penitenza previsto dal cristianesi-
mo: la quaresima.
Dato un così lungo periodo di privazioni,
che investono tutti i campi, quello ali-
mentare, sessuale, giochi, diventa presto
un periodo di durata variabile, da pochi
giorni a molte settimane fra gennaio e
marzo. In questo periodo si cerca di esal-
tare tutto ciò che in quaresima non sarà
più possibile fare: abbondanza alimenta-
re, sospensione di una serie di divieti, in
alcuni casi violenza gratuita contro terzi.
Oltre a questi modi comportamentali pri-
vi di regole prima di affrontare la peni-
tenza, il carnevale assume ben presto, per
alcune comunità, caratteristiche simili a
quelle legate al passaggio dal vecchio al
nuovo anno,
Il carnevale si celebra nei paesi di tradi-
zione cristiana (ed in modo particolare in
quelli di tradizione cattolica).
I festeggiamenti si svolgono spesso in
pubbliche parate in cui dominano ele-
menti giocosi e fantasiosi; in particolare
l'elemento più distintivo del carnevale è
la tradizione del mascheramento.
Benché facente parte della tradizione
cristiana, i caratteri della celebrazione
carnevalesca hanno origini in festività
ben più antiche che, ad esempio nelle
dionisiache greche e nei saturnali romani,
erano espressione del bisogno di un tem-
poraneo scioglimento degli obblighi so-
ciali e delle gerarchie per lasciar posto al
rovesciamento dell'ordine, allo scherzo
ed anche alla dissolutezza.
Nei secoli XV e XVI i Medici a Firenze
organizzavano grandi mascherate su carri
chiamate “Trionfi” e accompagnate da
canti carnascialeschi, cioè canzoni a ballo
di cui anche Lorenzo il Magnifico fu au-
tore. Celebre è il Trionfo di Bacco e A-
rianna scritto proprio da Lorenzo il Ma-
gnifico.
Nella Roma del governo papale si svolge-
vano invece le corse dei bàrberi (cavalli
da corsa) e la “gara dei “moccoletti“ ac-
cesi che i partecipanti cercavano di spe-
gnersi reciprocamente.
Giuseppe Poerio
Fonte: Google
LA RICERCA
“Perché si festeggia
SanValentino?”
dedicato agli innamorati. Perché? Chi era Valentino? Valentino era un romano e fu arrestato dai soldati romani perché praticava la religione Cristiana. Mentre era in carcere Valentino mandava lettere d’amore alla figlia del carceriere firmando “ Il tuo Valentino”. Valentino morì come martire il 14 febbra-io. Da allora questo è il giorno di “San Valen-tino, il giorno degli innamorati”.
Luca Giordano Fonte: Internet
La festa dedicata a
San Valentino è il 14
febbraio ed è il giorno
LE NOSTRE STORIE
LA SECONDA AVVENTURA DI THOMAS
“Con il violino magico nella mitica Grecia”
Un giorno Thomas decise di andare in un altro luogo meraviglioso.
Andò in soffitta, prese la spada magica Excalibur, che può sempre servire, e suonò il violino.
Subito si trovò nell’antica Grecia. Vide comparire un cocchio trainato da quattro cavalli che si dirigeva velocemente verso d i lui.
Come questo gli fu vicino lo vide proseguire per una grande città che stava alle sue spalle.
Incuriosito, si diresse verso il luogo, dove si era diretto il cocchio.
Giunto in città vide che si trattava della mitica Micene e, ben presto, due guardie gli si avvicinarono e lo condussero dal loro re.
Il re era stupito di vedere un bambino tanto strano e credette che si trattasse del “salvatore” che li avrebbe liberati da un terribile
mostro. La città, infatti era, terrorizzata da un mostro enorme, un umanoide ibrido formato da tentacoli per braccia, il corpo da
uomo e la testa da toro chiamato “Il Minopolpotauro”.
Il re mandò Thomas in una stanza dove poteva riposare perché il giorno dopo avrebbe dovuto combattere contro il mostro.
La mattina dopo, quando il Minopolpotauro si diresse in città, al centro della piazza c’era Thomas che lo aspettava deciso a scon-
figgerlo. Iniziò una battaglia epica. Il mosto cercava di afferrare il ragazzo con le ventose dei suoi tentacoli ma Thomas lo respinge-
va con Excalibur. Il mostro lo caricò con molta potenza. Il povero Thomas cercò di proteggersi con la spada, ma la potenza del mo-
stro lo spazzò via: stava diventando una questione personale. Voleva sconfiggerlo con le sue mani, prese il violino, suonò una sola
corda e non espresse il desiderio che il mostro scomparisse ma che si paralizzasse. A quel punto prese Excalibur e gli trafisse il cor-
po. Il mostro scoppiò in una luce accecante e nella città ritornò la serenità.
”Oh coraggioso cavaliere come possiamo ringraziarti per la tua bravura?” disse il re “ Non so, può andar bene così.” rispose Tho-
mas. “Vedo che hai una spada ma non uno scudo. Ti do uno scudo magico infrangibile che ti difenderà da qualsiasi attacco: mortale
o magico”.
Thomas accettò con piacere il regalo e tornò a casa. Era molto felice di aver ricevuto un altro regalo da conservare.
Arrivederci al prossimo episodio!
Erik Vigliani e Luca Giordano
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Disegno di Erik Vigliani