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8 Impresa & territori Il Sole 24 OreVenerdì 19 Maggio 2017 N. 131
Farmaceutica. Analisi personalizzate per sviluppare il fatturato in Oriente
Menarini punta sull’Asiacon la medicina su misuraRosanna Magnano
pIl gruppo farmaceutico fiorentino Menarini cresce e punta a raddoppiare il business asiatico, scommettendo su innovazione e medicina di precisione. La multinazionale italiana, presente in oltre100 Paesi, nel 2016 ha aumentato del 4% il proprio giro d’affari arrivando a quota 3,46 mld e prevede un analogo trend di crescita anche nei prossimi cinque anni. Soprattutto sulle piazze asiatiche, dove raccoglie attualmente il 10% del proprio giro d'affari, con l'obiettivo di raddoppiarlo in quattro anni earrivare a un miliardo.
Con una scommessa sul futuro:una squadra di ricercatori italiani e partnership pubblicoprivato con enti internazionali, come il Singapore general Hospital e il Singapore Eye research institute (Seri) e centri di eccellenza in Uk, Germania e Italia. Tra i progetti di spicco: la messa a punto di marcatori biologici per la diagnosi prenatale senza amniocentesi e la medicina di precisione applicata ai tumori polmonari e oculari. «Crediamo nell'Italia assicura il corporate general manager, Pietro Giovanni Corsa e vogliamo continuare a investire. Ma non possiamo negare che ci siano dei problemi. Le imprese non hanno chiarezza nei rapporti con il fisco, le normative sono confuse e in generale c'è una rigidità del sistema che
non consente un buon sviluppo». Menarini in Italia ha sei stabili
menti produttivi e altri nove tra Europa e resto del mondo. Ma il punto più caldo è in questo momento l'headquarter di Singapore,dove affari e innovazione hanno una corsia preferenziale, con investimenti pubblici miliardari (19 mld di dollari singaporiani in R&Dnel 201620, di cui 4 solo nel settoreHealth), e dove il Governo locale da tempo lavora per trasformare l’arcipelago malese nel più grande hub manifatturiero del Biophar
ma globale. E in questo campo il know how italiano fa gola. Non a caso l'Economic development board (Edb), agenzia governativa che facilita e supporta investitori locali e stranieri, è a caccia di start up made in Italy da "adottare" e finanziare nel biomedicale. Purché si integrino alla perfezione nel progetto singaporiano e incontrino i bisogni di salute del paziente asiatico. In quest'area la Menarini AsiaPacific è un avamposto strategico. «L'Asia è il nuovo centro di gravitàdel Pharma mondiale – spiega Luca Lastrucci, board director di Menarini Asia Pacific anche se in realtà si tratta di 13 mercati molto diversi fra loro, tutti con un Pil in crescita, che rappresentano il 16% del giro d'affari farmaceutico mondiale, per un valore di 172 mld di dollari e crescite annue dell'8%».
I potenziali pazienticonsumatori non mancano. In quest'area vivono infatti 3,36 mld di persone (5,3 mld nel 2050) sempre più urbanizzate. Suun Pil di 16,92 trilioni di dollari, il 4% è destinato alla salute. «In Asia Menarini è cresciuta del 17% negli ultimi tre anni – continua Lastrucci il doppio della crescita globale del mercato farmaceutico. Ci sono grandi opportunità». Di qui la strategia di sviluppo affidata a un team di manager italiani, che cederà gradualmente il passo a vertici locali, con una rilevante presenza femminile.
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Acciaio / 1. Assemblea Assofermet tra mercato e cambiamento
L’appello dei distributori:l’Ilva serve, si faccia prestoMatteo Meneghello
p«Qualunque sia la scelta, sia veloce, perchè la filiera italiana dell’acciaio ha bisogno di un’Ilva a pieno regime, non ridotta ai minimi termini. Meglio una decisione magari imperfetta, ma tempestiva». L’appello di Tommaso Sandrini, presidente del sindacato Acciaio di Assofermet, sintetizza la preoccupazione del mondo della distribuzione (l’anello intermedio della catena del valore siderurgica) per il futuro del gruppo di Taranto, il primo player nazionale. «La nuova Ilva avrà un grande impatto sulla distribuzione ha spiegato Sandrini, ieri durante l’assemblea di Assofermet, organizzata all’interno di Made in steel, la fiera di settoreospitata a Fiera Milano fino a oggi. Lo scenario cambierà comunque, vinca Am Investco Italy o AcciaItalia». Essendo coinvolti due big italiani del settore «avremo a che fare con un nuovo polo italiano rilevante, e con una competizione molto più alta» dettato anche dal debutto sul mercato italiano di nuovi player stranieri. «Il cambiamento sarà radicale».
La filiera della distribuzionesta già vivendo una stagione di
mutamento. Gli operatori sono chiamati a dare risposte alle esigenze di «rinnovamento della struttura commerciale» del mercato e «agli stravolgimenti del tessuto sociale» all’interno del quale le imprese sono inserite, come ha sintetizzato il presidente di Assofermet, Roberto Lunardi, ieri in apertura di assemblea.
Gianfranco Tosini, del centrostudi Siderweb, ha offerto una fotografia della situazione emblematica: le imprese del settore sono caratterizzate da una forte frammentazione, «da una dimensione delle aziende inferiorerispetto alla media europea: il 76% del totale ha un fatturato inferiore ai 2 milioni»; di contro, la redditività della gestione caratteristica è migliore rispetto alla media degli operatori continen
tali». Si pone l’esigenza di una sfida dimensionale, anche se Sandrini rifiuta l’idea di verticalizzazioni da parte dei produttori: «Non creano valore aggiunto, ma sono dettate solo da un’esigenza di controllo dei flussi ha spiegato. Si dovrà crescere per linee interne, è inevitabile andareincontro a una parziale selezionenaturale degli operatori, anche perchè è difficile creare valore aggiunto con l’m&a nel mondo della distribuzione».
Il problema della frammentazione è ancora più acuto nel settore della ferramenta, anche se, secondo il presidente del sindacato di riferimento Michele Tacchini, «l’assalto della grande distribuzione ha fortificato i grossisti italiani che possono contare su una profondità di gamma difficile da replicare». Ma il futuro è dietro l’angolo, come ha fatto notare Angelo Crippa, manager di Amazon Web Services: «la vita delle imprese cambia, il mondo digitale permnette di entrare coin pochi investimenti in settoriall’apparenza chiusi. I clienti sono infedeli, e quelli digitali lo saranno ancora di più».
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L’ANALISIIl comparto a montedella produzione si conferma frammentato. È necessario concentrarsiper affrontare la concorrenza
Acciaio / 2. Il caos licenze annulla l’export in Africa: si punta a Canada e Israele
Feralpi ritrova l’utilema perde l’AlgeriaMILANO
pAll’appello mancano le tonnellate esportate in Algeria, mercato più che mai ondivago, soprattutto negli ultimi mesi. Nellostesso tempo, però, ritorna la marginalità: il gruppo Feralpi di Lonato (Bs), raddoppia l’Ebitda eritorna all’utile, con un fatturato che, a fine 2016, sale a 925 milioni.I numeri di preconsuntivo sono stati forniti ieri, durante Made insteel, dal presidente Giuseppe Pasini. «L’anno scorso ha spiegato la produzione è andata sufficientemente bene, siamo soddisfatti. Abbiamo incrementato le tonnellate di acciaio in billette del 7,5% a quota 2,4 milioni, i laminati sono cresciuti del 6,8%, a 2,150 milioni». Forte la crescita dei prodotti derivati: +9% (per un totale di 861mila tonnellate).
Per quanto riguarda l’acciaioin billette, la suddivisione per aree evidenzia, in Italia, un incrementato della produzione del 3,8%, mentre all’estero (la parte preponderante è rappresentata dalla controllata tedesca) la crescita è stata dell’8 per cento. «In Germania i consumi sono ripar
titi con vigore spiega Pasini , inItalia invece si fa ancora fatica».
Nei primi quattro mesi la produzione continua a crescere (+8% l’incremento), nonostante la difficile situazione sul fronte export. L’Algeria è da anni uno dei mercati principali per i produttori italiani di tondo per cemento armato: da qualche mese
non lo è più, a causa di un impassesul fronte della concessione delle licenze d’esportazione. «Ogni giorno sembra che si sblocchi la situazione spiega Pasini , ma diannuncio in annuncio sono ormai cinque mesi che non parte una nave di tondo o di vergella. Dobbiamo iniziare a ragionare diversamente: magari non dovremo sostituirlo in toto, ma sta
perdendo appeal, bisogna andare su altri mercati». Feralpi si sta attrezzando: Canada, Usa, Israele, la stessa Libia sono le prime risposte, ed è anche grazie a questescelte che il peso del mercato interno sul totale del venduto nei primi 4 mesi è risalito «soltanto»al 58% (era al 48% nel 2016).
Sul piano industriale il gruppo (in Cda siedono anche Giovanni e Cesare Pasini) nei prossimi anni è chiamato a consolidare il perimetro aziendale che si è creato negli ultimi anni a seguito di alcune e verticalizzazioni sul mercato italiano. «Porteremo Profilati Nave a un regime produttivo ottimale, mentrela vergella del Caleotto si sta riprendendo bene, puntiamo a 170mila tonnellate a fine anno con buone marginalità» ha detto Pasini, citando due delle ultime acquisizioni.
Il gruppo punta anche suimercati infrastrutturali esteri grazie alla rete di Presider (fornitura e posa di armature in acciaio per cemento armato): nel mirino Polonia e Slovacchia, masoprattutto Francia, dove il gruppo si prepara a essere protagonista con i cantieri del Grand Paris express, l’anello ferroviario in sotterranea da 200km, che fornirà in loco.
M. Me.© RIPRODUZIONE RISERVATA
I MERCATILa controllata tedescapremiata dal trend positivodei consumi in GermaniaOpportunità in Franciacon il piano infrastrutturale
Tolentino brinda al nuovo teatroÈ stato inaugurato ieri pomeriggio a Tolentino (Macerata) con il taglio del nastro da parte del presidente della Fondazione Franco Moschini, presidentedi Poltrona Frau e proprietario del brand viennese Thonet, il teatro Politeama (nella foto) firmato dall’archistar Michele De Lucchi. È la prima struttura che rinasce nella città marchigiana colpita dal recente terremoto. Sarà uno spazio culturale avveniristico, con l’obiettivo di affermarsi come punto di riferimento di nuova vitalità per l’intera area marchigiana
Dopo il terremoto
Sara MonaciMILANO
pPer il trasferimento dell’Ema ècorsa a due. Le preferite a Bruxelles sembrerebbero ora Milano e Vienna, anche se quest’ultima gode di una marcia in più: il sostegnodella Germania in sede europea. La competizione per lo spostamento della sede dell’Agenzia del farmaco da Londra, a seguito dellaBrexit, sta assumendo dunque sempre più tratti politici piuttostoche pratici e organizzativi.
Entrambe le città potrebberooffrire ai 900 addetti dell’autorità trasporti efficienti, edifici adeguati e vita sociale e culturale di alto livello. Quello che probabilmente farà la differenza è la capacità di ciascuno paese di far valere le proprie ragioni in Europa. Avrebberobuone chance anche Copenaghene Amsterdam, anch’esse candidate. Si aggiunge anche Barcellona: pochi giorni fa presidente del governo spagnolo Mariano Rajoy hainviato una lettera a Bruxelles.
Il delegato del governo italianoper l’Ema, Enzo Moavero Milanesi, ha ribadito l’impegno, sottolineando che Milano ha le carte per farcela. Tra le altre cose ha sottoli
neato la presenza della scuola europea di Varese, che garantirebbe un servizio ai 600 nuclei familiari legati all’Agenzia del farmaco.
I 5 punti del dossier MilanoMilano sta ora limando il suo dossier di candidatura per presentarlo ufficialmente a Bruxelles. A finegiugno la Commissione europea indicherà i criteri per la stesura. Labozza del dossier (pubblicato dal Sole 24 Ore il 29 aprile scorso) va
lorizza i punti forte della città: Milano è «baricentrica e eliocentrica: offre un ambiente cosmopolitae connesso con il centro dell’Europa con uno degli hub più connessi»; Milano è «un’icona dello stile di vita italiano, caratterizzata da efficiente network di trasporti pubblici e alti livelli di sicurezza insieme alla vivacità, eventi internazionali, lusso e sedi di cultura e di attrazione turistica»; «l’industria farmaceutica italiana è la seconda in Europa in termini di pro
duzione e Milano rappresenta il 60%»; «Milano è leader delle scienze umane…Ha attratto investimenti esteri e raggiunto importanti livelli con l’Expo e con l’impegno del governo di realizzare loHuman Technopole, di cui l'Ema potrebbe beneficiare»; «Milano può beneficare di una presenza diffusa di scuole internazionali, oltre alla Scuola europea di Varese. Inoltre Governo e città sono impegnati a migliorare ancora le potenzialità».
Il sopralluogo al PirelloneIeri intanto si è tenuto un sopralluogo di una delegazione dell’Emanel Pirellone, sede attuale del consiglio regionale della Lombardia, che in previsione dell’Ema verrà traslocato altrove anche se «con transizioni da valutare entro i prossimi 21 mesi», ha spiegato il presidente del consiglio della Lombardia Raffaele Cattaneo. Presente alla delegazione anche il direttore esecutivo dell’Ema Guido Rasi. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il governatore della Lombardia Roberto Maroni non nascondono le difficoltà ma si dicono ottimisti. Sala ha sottolineato che la scelta di puntare sull’Emapiuttosto che sull’Eba «deriva dalla considerazione del maggior indotto legato al farmaco».
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Il postExpo. Ieri il primo sopralluogo al grattacielo Pirelli della delegazione dell’Autorità europea
Corsa in salita per l’Ema a MilanoVienna, sostenuta dalla Germania, favorita per l’Agenzia del farmaco
ARRIVA BARCELLONAPochi giorni fa il presidente del governo spagnolo Rajoy ha scritto la lettera di candidatura. In posizione di forza anche Copenaghen e Amsterdam
LOMBARDIA
pLe imprenditrici Diana Bracco e Marza Anzani, le manager Olga Iarussi e Alessandra Perrazzelli, la giornalista del Sole24 Ore, Laura La Posta. Sono alcune delle 14 donne vincitrici del premio “Le Tecnovisionarie” promosso da Women&TechAssociazione Donne e Tecnologie. La premiazione si svolgerà stasera a Villa Erba a Cernobbio.
TECNOVISIONARIE
Premiatele 14 donneinnovatrici