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II LEZIONE(SISSIS)
FUNZIONI NEUROPSICOLOGICHE
COSCIENZA, VIGILANZA E ATTENZIONE.
PROF. VINCENZO PERCIAVALLE
I PROCESSI ATTENTIVI
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GUARDARE
COS’E’ L’ATTENZIONE?
VEDERE
COS’E’ L’ATTENZIONE?
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E’ una funzione multicomponenziale che svolge un ruolo di regolatore dei processi mentali, filtrando ed organizzando le informazioni provenienti dall’ambiente per consentire di mettere in atto un comportamento adeguato.
L’Attenzione può essere vista come un sistema di regolazione e selezione, un FILTRO delle informazioni da analizzare.
Ladavas E., Berti A. Neuropsicologia, Il Mulino, 1995
Con il termine arousal Donald B. Lindsley(1907-2003) ha indicato l’intensitàdell’attivazione fisiologica che si verifica nell’organismo che si accinge all’azione.
1. Aumento della vigilanza (attivazione della desincronizzazione EEG)
2. Aumento dell’efficienza motoria (attivazione del sistema muscolo-scheletrico)
3. Aumento dell’efficienza cardio-respiratoria(attivazione del sistema vegetativo ortosimpatico)
CONDIZIONI CHE INFLUENZANO L’ATTENZIONE:
l’AROUSAL
Nell’arousal l’attivazione riguarda:
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L’ATTENZIONE E’ UN PROCESSO
AUTOMATICO O VOLONTARIO?
topdown
bottomup
Esistono interazioni competitive tra le rappresentazioni sensoriali dei vari oggetti presenti nel campo visivo.L’attenzione agisce sbilanciando (bias) la competizione a favore degli oggetti considerati rilevanti in quel momento, a spese degli oggetti irrilevanti.
La competizione può essere sbilanciata a favore di uno oggetto attraverso due tipi di meccanismi: AUTOMATICI (‘bottom-up’) o VOLONTARI (‘top-down’).
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bottomup
I meccanismi BOTTOM-UP corrispondono a predisposizioni o ‘bias’ innati del sistema visivo verso stimoli percettivamente ‘salienti’ o ‘nuovi’.
Questi ‘bias’ non dipendono dai processi cognitivi o mentali dell’ osservatore, ne’ dalle richieste del compito svolto.
I meccanismi bottom-up operano nelle prime aree visive e consentono il rilevamento AUTOMATICO di un particolare stimolo posto su un background di distrattori omogenei.
topdown
I meccanismi TOP-DOWN sono processi cognitivi attraverso cui oggetti rilevanti sono selezionati VOLONTARIAMENTE dall’attenzione.E’ stato formulato il concetto di TEMPLATE ATTENZIONALE, una rappresentazione dell’oggetto rilevante, che e’ presente nella Working Memory del soggetto e può essere usata per dare un vantaggio competitivo a quegli oggetti che corrispondono a tale rappresentazione .
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Immaginate di avere il compito di identificare quale numero rosso apparirà brevemente nel campo visivo.
Nella Working Memory viene quindi costruita una rappresentazione (template attenzionale) corrispondente all’istruzione che vi e’ stata data (colore rosso).
Questa rappresentazione serve a preattivare (priming), attraverso meccanismi top-down, le aree corticali che codificano il colore rosso, tale che gli stimoli visivi di colorerosso saranno elaborati in modo più efficiente e prioritario (vantaggio competitivo) rispetto a stimoli di altro colore.
TRADIZIONALMENTE VENGONO DISTINTI
TRE TIPI DI ATTENZIONE:
ATTENZIONE SELETTIVA
ATTENZIONE DIVISA
ATTENZIONE SOSTENUTA
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ATTENZIONE SELETTIVA
Capacità di selezionare una o più fonti di stimolazione esterna (anche deboli) in presenza di informazioni in competizione (anche forti).
Abilità ad elaborare in modo privilegiato le informazioni rilevanti per il compito
Abilità ad inibire le informazioni irrilevanti per il
compito
contemporaneamente
Es. compito di Stroop
ROSSO
VERDE
BLU
VERDE
ROSSO
BLU
VERDE
ROSSO
VERDE
BLUneutro
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congruente
VERDE
BLU
ROSSO
VERDE
ROSSO
BLU
VERDE
ROSSO
BLUstroop
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L’effetto Stroop è l’effetto per cui vi è un rallentamento dei tempi di denominazione del colore dell’inchiostro quando la condizione è incongruente
quando all’azione di selezione bisogna associare un’azione di inibizione su un processo automatico molto forte (lettura)
L’effetto stroop è particolarmente evidente nei pazienti con lesioni frontali (molti errori di interferenza e aumento dei tempi di lettura)
Significato parola (lettura) informazione da inibire
ATTENZIONE AUTOMATICA o Bottom Up
informazione da selezionare
ATTENZIONE VOLONTARIA o Top Down
Colore inchiostro
I pazienti con lesioni frontali sinistre hanno una attenzione volontaria (top down) deficitaria e una attenzione automatica (bottom up) intensificata.
Perret E., Neuropsychologia, 1974, 12: 323-330
L’attenzione volontaria (top down) appare particolarmente deficitaria e quella automatica (bottom up) particolarmente intensificata quando la lesione frontale interessa la regione dorso-laterale.
Guitton D. et al., Experimental Brain Research, 1985, 58: 455-472
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ATTENZIONE DIVISA
Capacità di prestare attenzione a più informazioni (anche di tipo diverso) contemporaneamente (per es., guidare mentre si parla al telefonino).
Il peggioramento di entrambe le performance (come testimoniato dall’aumento degli incidenti stradali) tende ad avvalorare l’idea che l’attenzione divisa avvenga in multitasking.
ATTENZIONE DIVISA
In informatica, un sistema operativo multitaskingpermette di eseguire contemporaneamente piùprogrammi: se ad esempio viene chiesto al sistema di eseguire contemporaneamente due processi A e B, la CPU eseguirà per qualche istante il processo A, poi per qualche istante il processo B, poi tornerà ad eseguire il processo A e così via. Il passaggio dal processo A al processo B e viceversa viene definito "cambio di contesto" (contextswitch). In realtà la macchina esegue un processo alla volta.
Ne consegue che l’attenzione divisa probabilmente non è altro che il tentativo di gestire contemporaneamente due o più attenzioni selettive.
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ATTENZIONE SOSTENUTA
Il termine indica la capacità di mantenere l’attenzione selettiva protratta nel tempo.
Sembra dipendere sia dal livello di arousal che dalla comparsa di nuovi stimoli che possono “catturare” l’attenzione.
Esperimenti su cerebrolesi sembrano dimostrare che l’emisfero destro è piùefficiente del sinistro nel mantenere sostenuta l’attenzione.
Diamond S.J., Neuropsychology, Butterworth, London, 1980
NEUROFISIOLOGIA DELL’ATTENZIONE VISIVA
Quando guardiamo un oggetto, le informazioni provenienti dalla corteccia visiva primaria (V1) vengono inviate sia alla corteccia parietale posteriore (PPC) che a quella temporale inferiore (IT). Il compito della PPC è quello di localizzare spazialmente l’oggetto (via dorsale o del where), mentre il compito della IT è quello di identificarne la natura (via ventrale o del what).
Ungerleider L. G., Mishkin M., in Analysis of Visual Behaviour, D. J. Ingle, M. A. Goodale, R. J. W.Mansfield, Eds. (MIT Press, Cambridge, MA, 1982), pp. 549–586.
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NEUROFISIOLOGIA DELL’ATTENZIONE VISIVA
Dalla PPC e dalla IT le informazioni già elaborate raggiungeranno il giro temporale superiore (STG) e la corteccia prefrontale (PFC) dove verranno utilizzate per i processi attentivi.
Posner MI, Petersen SE. Annu Rev Neurosci. 1990, 13:25-42
Posner e Petersen hanno ipotizzato che l’attenzione selettiva visiva sia il risultato dell’azione coordinata di due sistemi:
il Sistema attenzionale posteriore (PAS) e
il Sistema attenzionale anteriore (AAS)Posner MI, Petersen SE. Annu Rev Neurosci. 1990, 13:25-42
ATTENZIONE SELETTIVA SPAZIALE
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ATTENZIONE SELETTIVA SPAZIALE
Posner MI, Petersen SE. Annu Rev Neurosci. 1990, 13:25-42
Sistema attenzionale posteriore (PAS)
1. Il lobo parietale disancora l’attenzione da ciò che in quel momento la cattura.
2. Il collicolo superiore sposta l’attenzione su di un nuovo target.
3. Il pulvinar avvia l’analisi delle caratteristiche del nuovo target.
Comprende la corteccia prefrontalemediale, inclusa la corteccia cingolata anteriore, e l’area supplementare motoria. Riceve le informazioni elaborate dal PAS e analizza gli attributi del target (colore, forma, ecc.)
Posner MI, Petersen SE. Annu Rev Neurosci. 1990, 13:25-42
ATTENZIONE SELETTIVA SPAZIALESistema attenzionale anteriore (AAS)
Ha il compito di verificare se le caratteristiche del target “ancorato” dal PAS corrispondono a quelle dell’oggetto che stiamo cercando.
E’, quindi, alla base del riconoscimento del target cercato.
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Un deficit dell’attenzione selettiva spaziale dà origine alla
Negligenza spaziale unilaterale o neglect
Insorge solitamente dopo lesione al lobulo parietale inferiore destro e si manifesta come mancata percezione e rappresentazione dello spazio di sinistra
Il p. non si rade a sinistra e non mangia il cibo a sinistra del piatto, non si veste all’arto di sinistra (anosognosia per l’arto emiplegico)
Fenomeni associati:Anosognosia: inconsapevolezza o negazione di malattiaNeglect motorio: tendenza a non usare gli arti di sinistra anche in assenza di plegia o paresi.
L’ATTENZIONE GENERALIZZATA:
IL CICLO SONNO -VEGLIA
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