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Costa Brava Girona Spagna Girona Costa Brava IT Spagna

Costa Brava It 2009

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Calella de Palafrugell

Tra i Pirenei e il Mediterraneo

Costa Brava è il nome con cui è noto il litorale della provinciacatalana di Girona, adagiata tra i Pirenei e il Mediterraneo,all’estremità nordorientale della Penisola iberica. L’aggettivo“brava” (letteralmente, mossa, agitata come si usa dire delmare), allude al “braccio di ferro”, audace e coraggioso, che vede contrapposti terra e mare allorquando le acque diquest’ultimo erodono il litorale si da conferirgli quell’aspettofrastagliato che tanto lo caratterizza, punteggiandolo dipromontori rocciosi protesi verso il mare, a guisa di sentinelledelle piccole cale cui danno riparo. In realtà, la Costa Brava è piùlunga di quanto non sembri in apparenza, dato che l’intrico dirientranze e sporgenze fa sì che la costa si estenda su un’areamolto maggiore di quanto non colga un semplice sguardo allacartina. Tale sproporzione è particolarmente evidente in zonequali Capo Creus o lungo la costa di Palafrugell e Begur, dovesperoni di roccia e pini rincorrono sabbia e acqua in una sorta disensuale corteggiamento.

PremessaI N D I C E

Premessa 1

Itinerari lungo il litorale 6

Costa Brava meridionale: La Selva 6

Costa Brava centrale: Baix Empordá 10

Costa Brava settentrionale: Alt Empordá 17

Itinerari nell’entroterra 23

Girona città 23

Banyoles - Besalú - Olot 29

Pirenei di Girona 33

Cultura e tempo libero 38

Dati di rilievo 47

OceanoAtlantico

Francia

Irlanda

Madrid

Parigi

Londra

Dublino

MarCantabrico

Mar Mediterraneo

Ceuta

GironaPortogallo

LisbonaSPAGNA

RegnoUnito

Costa Brava

Melilla

Copertina: Aiguablava

Testo:Mª José Anía

Tipografia:EGRAF, S.A.

D.L. M. 30834-2009

Traduzione:Raffaello Dal Col NIPO: 704-09-463-0

Pubblicato da:© Turespaña

Secretaría de Estadode Turismo

Fotografie:Archivio Turespaña Stampato in Spagna

Ministerio de Industria, Turismo y Comercio

Bozzetto:P&L MARÍN 4ª edizione

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ricchezza. Ci consenta il lettoredi citare soltanto alcuniesempi a titolo informativo:

– Della storia più remota, sonogiunti sino a noi restimegalitici rimasti inalterati neltempo come il grande dolmendella Creu de Cobertella, nellevicinanze di Roses.

– L’insediamento iberico diUllastret, uno dei più importantidella Catalogna per estensionee ottimo stato di conservazione,ci parla della civiltà degli Iberiche popolarono queste terre trai secoli VII e II a.C.

– Lo straordinario sitoarcheologico di Empúries èuno splendido belvedere sulMediterraneo, primoinsediamento di greci eromani della Penisola.

– Dell’arte romanica emedievale si conservanoesempi di straordinariabellezza quali l’imponentemonastero di Sant Pere deRodes, posto dirimpetto almare nella zona montuosa diCapo Creus, un’enclavegeografica d’indicibilebellezza.

– La cultura ebraica èconcentrata nel centro storicodi Girona nonché a Besalú,dove sono ben visibili le traccelasciate dalle rispettivecomunità ebraiche.

– Il fascino dei borghimedievali soggioga ilvisitatore in località quali Palso Peratallada, luoghi storiciconservati con grande gusto etatto.

Rovine di Empúries

Platja d’Aro

fredda e i 28ºC nella bellastagione mentre entroterra ezone montuose sonocaratterizzati da climacontinentale per cui iltermometro può raggiungerevalori più estremi. Prevalgono i giorni di sole con basso grado di umidità– particolarmente nella zona a nord – grazie, soprattutto,alla tramontana, ventocaratteristico e genuino chetalvolta spira con incredibileforza in quella zona dellaCosta Brava nota con il nomedi Empordà o Ampurdán.

Dal Neolitico alSurrealismo

Dalle vestigia di chi popolò per primo queste terre nelNeolitico – verso l’anno 3000 a.C. – fino al lascitoartistico del genio surrealistaSalvador Dalí, la Costa Brava èandata via via accumulandoun patrimonio di grande

Non tutta la costa risultacomunque essere, indefinitiva, così “brava”. Alcunitratti, come il placido Golfo diRoses o la lunga distesa disabbia della spiaggia di Pals,offrono un contrasto radicale.Tale varietà geografica,ravvisabile in prossimità delmare, è soltanto un piccoloesempio della straordinariadiversità di paesaggidell’entroterra. In unterritorio, la cui distanzamassima tra un luogo e quellosuccessivo, non supera i 120 km, confluiscono tutte leforme e i colori della natura:dai fondali marini di corallodell’ecosistema acquatico delleIsole Medes fino alle vetteinnevate dei Pirenei.

Com’è logico supporre, laclimatologia di queste terre èaltrettanto varia e capricciosaal pari del suo rilievoorografico. Le temperaturemedie del litorale oscillano, dinorma, tra i 7ºC nella stagione

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– I collegamenti ferroviariconsentono di accederecomodamente a numerosicentri. Le stazioni principalidella linea ferroviariainternazionale Barcellona-Francia via Portbou, si trovanoa Girona e Figueres, a lorovolta, importanti nodi dicomunicazione. Anchel’entroterra e le zone dimontagna sono attrezzate con una linea ferroviaria checollega Barcellona alla Franciavia Puigcerdà.

– Il trasporto pubblico,mediante pullman di linea, è assai sviluppato e in grado di servire tutta la provincia.Lloret de Mar, Girona eFigueres ospitano le principali

autostazioni con collegamentigiornalieri e/o settimanali connumerose città europee.

– La rete viaria vanta un fittotessuto stradale e autostradaleche collega tutta la CostaBrava e il resto del territorio.

Tutto ciò fa sì che viaggiare, a bordo di mezzi pubblici o privati, diventi agevole e comodo giacché allacompleta infrastruttura dicollegamenti occorreaggiungere due elementiessenziali: la scarsa distanzatra le varie località e l’altaconcentrazione di attrazioni diquesta provincia e del relativolitorale, noto con il nome diCosta Brava.

Casa di Salvador Dalí. Portlligat

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– Il Teatro-Museo Dalí diFigueres che, unitamente alcastello di Púbol e alla casa diPortlligat, dà vita al cosiddetto‘Triangolo Daliniano’, è unatappa d’obbligo per chi desideriscoprire il mondo onirico edestravagante di questo artistauniversale.

Come si può vedere, ilpatrimonio storico-artistico diquesta provincia èenormemente ricco e svariato.Cultura e paesaggi vi sifondono in un mosaico diattrazioni che, assieme a unapolitica che ha saputoprivilegiare chiaramente laqualità delle infrastrutture e iservizi offerti al visitatorecome Lei, fanno della CostaBrava una meta senza eguali.

Vocazione ricettiva

I catalani di queste terre,amanti delle tradizioni e dellaloro lingua autoctona – ilcatalano è lingua ufficialeassieme al castigliano –, hannosaputo coniugarel’attaccamento al loro passatoe uno spirito aperto versotutto quanto è forestiero.Popolo accogliente che,consapevole della fortunatoccata in sorte di vivere inuna zona privilegiata delMediterraneo, si compiace di

mostrare e condividerne tuttala bontà, non poca davvero.Non deve sorprenderepertanto il fatto che la CostaBrava sia stata e sia tuttorauna meta turistica diprim’ordine. Dai numerosiartisti che, agli inizi del sec. XX

scoprirono il fascino dei suoivillaggi di pescatori, finoall’abbiente borghesiabarcellonese che da variegenerazioni privilegia la CostaBrava come luogo divilleggiatura, nessuno in veritàriesce a sottrarsi al fascinoesercitato da questo “paradisoterrestre”. Il crescente numerodi visitatori che avverte ilrichiamo di questa costa, hafatto dell’industria del turismouna delle colonne portantidell’economia locale, la cuisolidità e floridezza fa sì che isuoi abitanti possano vantareuno dei tenori di vita più altidi tutta la Spagna.

Ottimi collegamenti

La Costa Brava e la provinciadi Girona sono facilmenteaccessibili quali che siano illuogo di provenienza e ilmezzo di trasporto utilizzato.

– L’aeroporto internazionaleGirona-Costa Brava si trova a10 km dalla città e a soli 85 kmda Barcellona.

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Blanes

si leva l’imponente rupe de La Palomera, promontorioroccioso proteso verso il maree che cinge la baia alla cuiestremità sorge il porto dipesca. L’antico villaggio di pescatori, sorto al riparo di tale roccia, è andato via via sviluppandosi con iltrascorrere degli anni fino adivenire un importante centroturistico che richiama, annodopo anno, un numerocrescente di visitatori eresidenti. Tra le varieattrazioni di Blanes, fa spiccoil giardino botanico “Mar iMurtra”, ubicato in posizionestrategica sui fianchi dellamontagna di Sant Joan, in cima alle scogliere da cui si godono splendidi panoramimarini. Fu lo scienziatotedesco Karl Faust ad avere lafelice idea, nel 1921, di crearequesto giardino la cui varietàe ricchezza di speciebotaniche formano uninsieme ineguagliabile. La visita, quasi obbligata, è un vera festa per i sensi.

Un avvicendarsi di piccolecale di bellezzaimpareggiabile, come

quella di Sant Francesc o dellaBoadella, punteggiano lacosta tra Blanes e Lloret deMar. Nei pressi della baia diSanta Cristina, sorge un altrogiardino botanico, “Pinya deRosa”, creato da Riviere deCaralt nel 1954. La Costa Brava attende, quindi, gliamanti delle piante e dei fiori. Mancare a taleappuntamento sarebbedavvero imperdonabile.

Lloret de Mar è, con tuttaprobabilità, il maggior centro turistico della

Lloret de Mar

Giardino botanico. Blanes

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Itinerarinell’entroterra

Costa Bravameridionale: La Selva (da Blanes a Sant Feliu deGuíxols)

Il tratto sud della Costa Bravaequivale alla regione detta LaSelva, un toponimo in qualchemodo sconcertanteoggigiorno ma sicuramentegiustificato data la rigogliosavegetazione dei boschi chetradizionalmenteammantavano questoterritorio privilegiato. La Selvasi estende nella parte piùmeridionale della provincia di Girona, dalla zona dimontagna delle Guilleries e del massiccio del Montsenyfino alla costa.

Nell’entroterra, numerosesorgenti di acquemineromedicinali hannoportato alla creazione delleterme di Caldes de Malavellae di Santa Coloma de Farners.Si tratta di stazioni di anticatradizione che hanno saputoconiugare il fascino delpassato e il comfort nonché lepiù moderne tecniche delbenessere.

Se raggiungiamo la zonalitorale, il centro di Blanessegna propriamente l’iniziodella Costa Brava.Sull’estesissima spiaggia diBlanes, ove si snoda unsuggestivo lungomare,

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Tossa de Mar

visitatore, questo strano luogorende omaggio alla stella delfirmamento di Hollywood? La risposta è semplice: nel1950, vi si girarono le ripresedel film Pandora, uno degliavvenimenti di maggior lustrodella recente storia locale.

È comunque vero che ilfascino di Tossa de Mar avevarichiamato in loco numerosiartisti già negli anni Trentadel secolo scorso, quali Marc Chagall, che definìquesto luogo “paradiso blu”. Tutti loro vi lasciarono una collezione di pitturacontemporanea diprim’ordine esposta,oggigiorno, presso il Museocomunale, ricavato nella CasaFalguera, edificio gotico delsec. XIV, all’ingresso di VilaVella. Nel medesimo museo si conservano i restiarcheologici della villa romanaeretta laddove oggi sorge ilcentro storico, trasformato invariopinto ma tranquillocentro di turismo familiare.

La strada costiera che da Tossasi snoda fino a Sant Feliu deGuíxols, offre di nuovopaesaggi d’incomparabilebellezza. In questo

Tossa de Mar

tratto, le frastagliate scoglierecedono il passo alle placidecale e baie di Bona, Pola,Giverola e Salions.

Per contemplare la costa dalmare, basterà prendere postosu una delle imbarcazioni checollegano tutti gli abitatinonché alcune cale, da Blanesfino a Sant Feliu. Ben si guardiil visitatore dal perdersil’occasione di solcare le acquedella Costa Brava e godersiun’escursione in mare davveroeccezionale.

Lloret de Mar

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Costa Brava dato l’altonumero di esercizi alberghierie locali notturni come il GranCasinò, uno dei tre esistenti inCatalogna. La modernaautostazione testimoniaanch’essa il rilievo di Lloretcome nodo di comunicazioni.Ciò non significa, comunque,che tutto si riduca a unturismo di massa. Le piccolecale dalle placide acque e iresti monumentali e storici iviconservati, sono luoghi dichiaro interesse. Sievidenziano particolarmente i giardini di “Santa Clotilde”,disegnati nel 1919dall’architetto Rubió Tudurí.Immersi in un paesaggio disuggestiva bellezza da cuigodere splendidi panorami sulmare, si articolano attorno auna vasta dimora che accogliepregevoli collezioni di arte.

Proseguendo lungo la stradacostiera, serpeggiante traverdi pinete che si staglianosul blu del Mediterraneo, si

giungerà a Tossa de Mar. A colpire innanzitutto ilvisitatore è l’inconfondibilecartolina della Vila Vella, il borgo medievale dalle muraturrite che sovrasta dall’alto,con grande maestosità, unlato della baia. Dichiarato, a suo tempo, monumentostorico-artistico nazionale, è attualmente l’unico esempiodi borgo medievale fortificatotuttora esistente sulla costacatalana. Un grandiosoportale con arco a tutto sesto,consente di accedere a VilaVella de Tossa, racchiusa inuno spazio di mura e torrionia difesa di un tessuto di vieripide e strette. È del tuttoimperdonabile non concedersiuna passeggiata perché, oltrea rivivere il Medioevo in pieno sec. XXI e godersi unmeraviglioso panorama sullabaia di Tossa, l’itinerario serbaalcune curiosità come lascultura della mitica attricenordamericana Ava Gardner.Perché mai, si chiederà il

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da scenario al “Festivalinternazionale Porta Ferrada”di musica, teatro e danza,considerato il più antico dellaCatalogna. Il lungomaresorprenderà con esempisuggestivi di architettura instile liberty (modernista).

Tra Sant Feliu e Platja d’Aro,sorge il complesso residenzialedi S’Agaró, i cui lavorivennero avviati nel 1924 comeesperienza pionieristica delturismo di lusso, il cui massimoesponente è il raffinato edelitario Hostal de La Gavina, invivido contrasto con l’affollatameta turistica di Platja d’Aro,una delle più frequentatedella Costa Brava, non

soltanto per l’estesa spiaggiadi sabbia ma anche perl’elevata offerta commercialee di svago. Più in alto, la costaforma un’ampia baia sul cuilato orientale, sorge Palamós,città che vanta un’importanteflotta peschereccia e floridocommercio marittimo.Consigliamo al visitatore diapprofittare della sosta perdegustarvi gli squisiti gamberidi Palamós, vera prelibatezzagastronomica e uno deiprodotti più apprezzati delmercato del pesce, la cui astaè assai avvincente.

Tra Palamós e Calella dePalafrugell, si vannoavvicendando le cale e leinsenature che hanno

Platja d’Aro

Palamós

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Costa Brava centrale:Baix Empordà (da Sant Feliude Guíxols a l'Escala)

Sant Feliu de Guíxols è ilcentro costiero più a sud dellazona del Baix Empordà che,assieme alla regione dell’AltEmpordà, costituisce uno deiterritori storici di maggiorrilievo di tutta la Catalogna.Non invano il toponimoEmpordà – Ampurdán incastigliano – provienedall’antica colonia greca diEmporion e dalla città romanadi Emporiae, il primoinsediamento greco e romanodella Penisola iberica,importante sito archeologicosu cui ci soffermeremo piùavanti. Accompagniamo, ora,

il visitatore alla scoperta diquanto offerto da questazona ubicata nel cuore dellaCosta Brava, vero compendiodi attrazioni di ogni sorta.

Riprendendo la strada costierache si snoda in questa zona, faspicco in primo luogo SantFeliu de Guíxols, adagiato inuna baia sovrastata dalpromontorio di Sant Elm,splendido belvedere. Latradizione marinara di questalocalità è tuttora assai attivanel porto commerciale epeschiero e nei suoi cantieri.Del ricco patrimonioarchitettonico di Sant Feliu, va evidenziata la chiesa goticadell’antico monasterobenedettino, preceduta dalgrandioso atrio preromaniconoto con l’appellativo di“Porta Ferrada”. Si trattaprecisamente del luogo che fa

Sant Feliu de Guíxols

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Tamariu

Begur

nelle lunghe attraversateoltremare. Si tratta di unodegli avvenimenti di maggiorrichiamo popolare dell’estatedella Costa Brava. Per gliamanti del jazz, Calella dePalafrugell offre altresì unappuntamento ineluttabilenei giardini di “Cap Roig”,incantevole giardino botanicoche può essere visitato nelleore diurne e che nelle lunghenotti estive funge da scenarioal Festival del Jazz della CostaBrava. Tra Llafranc e Tamariu,su una terrazza posta a 167 mdi altezza sul mare, si leva ilfaro e la cappella di SantSebastià, luogod’incomparabile bellezza.

Riprendendo la costa versonord, ci s’imbatterà nellesplendide cale di Aiguablava,

Fornells e Sa Tuna, nelcomune di Begur, abitato che,pur se costiero, venne fondatoe si sviluppò nell’entroterra, aipiedi del castello, nell’intentodi appartarsi e sottrarsi alleincursioni di corsari e piratiche ne infestavano le coste. La cala di Aiguablava, unadelle più suggestive di tutto illitorale, è nota per il “Paradorde Turismo” della Costa Brava.L’acqua blu, perennementecristallina, si fonde con il

Aiguablava

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richiamato in loco buonaparte della borghesia catalanaper stabilirvi la seconda casa.A onor del vero, un buonnovero di artisti e personalitàdi spicco giunsero in zonanell’arco del sec. XX, come nelcaso del pittore Josep MariaSert, stabilitosi nelle vicinanzedi S’Alguer, vicino a Palamós.

Palafrugell vanta tre deicomplessi turistici eresidenziali più rinomati dellaCosta Brava: Calella dePalafrugell, Llafranc eTamariu, antichi quartieri dipescatori del contiguo centrodi Palafrugell, che diede inatali al celebre cronistacatalano Josep Pla. Per gliappassionati dell’opera diquesto insigne scrittore, saràsicuramente degna

d’attenzione una visitaall’omonima Fondazioneallestita presso la sua casanatale a pochi metri dallaquale, sempre in pieno centro,apre i battenti un piccolo mainteressante museo dedicatoall’industria dei tappi insughero, la cui produzionecontribuisce tuttora in mododecisivo allo sviluppoeconomico locale.

Tutti e tre i centri costierisuindicati, possono esserepercorsi a piedi imboccando ilcammino di ronda, suggestivapasseggiata che si snodaprospiciente il mare e che, in alcuni punti, attraversagallerie scavate nella rocciadelle scogliere. Lo splendidoscenario saprà ricompensarelargamente il viandante dellosforzo compiuto. Calella dePalafrugell sprigiona unfascino inesprimibile sulvisitatore grazie alla spiaggiadi Portbou che si estendeantistante i bianchi porticidall’architettura caratteristica,conservati nel loro statooriginale. Ed è proprio questaspiaggia ad accoglierepuntualmente, il primo sabatodi luglio di ogni anno, dal1967, l’appuntamentomusicale e festivo detto delle“habaneras”, canzoninostalgiche di sapore creoloche i naviganti del secoloscorso erano soliti intonare

Calella de Palafrugell

Llafranc

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tappa nell’itinerario in zona.L’importanza di questo sitoarcheologico, risalente al sec.VII a.C., è ravvisabile nelleimponenti rovine di quantorappresentò l’urbanistica e lacultura iberica in tempiremoti. Come era loroabitudine fare, gli Iberiedificavano gli insediamenti in luoghi elevati e strategici,ragion per cui soltanto la suaubicazione merita, di per sé,una visita.

Al centro di questa regione,dalla natura prodigiosa e riccadi vicende storiche, sorge La Bisbal d’Empordà, suocapoluogo, la cui lungatradizione come attivo centrodi produzione della ceramica,è il pretesto perfetto pereffettuare qualche acquisto,incentivo questo da nontrascurare in nessun viaggio. I numerosi laboratori e negozidi oggetti in ceramica siassiepano su entrambi i latidel corso principale, come se si trattasse di una fiera o diun’esposizione permanente.

Da La Bisbal, in direzionenord, si raggiungerà ilcomune de La Pera. Vi si trova il castello di Púbol,stravagante regalo di cui Dalífece dono alla moglie Galaper mantenere fede a unapromessa fattale negli anniTrenta. Si tratta di una

costruzione medievale, unantico castello dall’aria di casacolonica rurale, che si articolaattorno a uno stretto patiocentrale e con ampio giardinoannesso. Chi fosse interessatoa seguire le ormedell’eccentrica coppia Dalí-Gala non potrà non sostarvi.Residenza della musa delgenio negli anni Settanta,apre oggi le proprie stanzeprivate al pubblico, in unpercorso immancabilmentepunteggiato di sorprese ecuriosità.

Da Púbol si potrà far ritornosulla costa per avviarsi, quindi,in direzione di Torroella de

Castello di Púbol

Torroella de Montgrí

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verde dei pini che, aprendosiun varco tra le rocce,giungono praticamente finsulle rive. Al centro, si schiudeuna splendida spiaggia disabbia fine. Non v’è ombra didubbio: l’ubicazione di questo“Parador” è davverostupefacente.

Da Begur ci si addentrerà perqualche chilometronell’entroterra per visitaredue borghi medievalistraordinariamenteaffascinanti: Pals ePeratallada. Il centro storico di Pals, ammirevolmenteconservato, merita un’attentae minuziosa passeggiata nellesue vie che condurranno finoal belvedere di Josep Pla,belvedere da cui si scorgonol’estesa pianura sabbiosa dellaspiaggia di Pals, le isole Medese il massiccio del Montgrí.

Questo belvedere porta, aragione, il nome del cronistache meglio di chiunque altroseppe descrivere il paesaggiodell’Empordà. La vicinalocalità di Peratalladaaccoglie un altro complessomonumentale di prim’ordine.Il borgo cinto da mura,edificato interamente sullaviva roccia, si sviluppò attornoal castello dando vita a uncentro urbano tipicamentemedievale, il cui fascino ètuttora intatto. All’interesseeccezionale di questo luogo, siaffianca quello gastronomico,data l’abbondanza di piccoliristoranti di ottima qualitàsparsi ovunque.

Non occorre essere unappassionato di archeologiaper lasciarsi soggiogaredall’insediamento iberico diUllastret, cui è doverosa una

Peratallada

Pals

Ullastret

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Costa Bravasettentrionale: Alt Empordà (de L'Escala a Portbou)

Nei pressi del confine con la Francia, il tratto piùsettentrionale della CostaBrava è rappresentato dallaregione dell’Alt Empordà,estesa pianura solcata daifiumi Muga e Fluvià chesfociano nel Golfo de Roses.La zona pirenaica detta del’Albera, a nord, e il massicciodel Montgrí, a sud, delimitanoquesto territorio storicobattuto per qualche giorno,soprattutto nella stagionefredda, dalla tramontana,vento che, si racconta,favorisca un certo toccopazzerello e geniale, come nelcaso del paradigmatico artistaSalvador Dalí, nato a Figueres,capoluogo di questa zona.

Il nostro itinerario inizia aL’Escala, a sud del Golfo deRoses, centro marinaro a tuttinoto grazie alla straordinariaqualità delle sue acciughe,ottima occasione per ilvisitatore di degustarle oacquistarle in loco.

A poca distanza, sempre nelcomune de L’Escala, èd’obbligo una tappa agli scaviarcheologici di Empúries. Alpari di una splendida terrazzasul Mediterraneo, l’ubicazionedi queste importanti rovinenon potrebbe essere migliore.Sulle sue spiaggeapprodarono, oltre 2.500 annifa, i primi naviganti greci chefondarono la colonia diEmporion, che in greco

Empúries

Chiesa di Santa Maria.L’Escala

Montgrí, ai piedidell’omonima zona montana(sierra) e nei pressi della focedel fiume Ter. L’itinerario sisnoda in uno scenario placidoe suggestivo, punteggiato dipaesini e vecchie casecoloniche restaurate, di cuialcune adibite ad albergo o aristorante di “haute cuisine”.A dire il vero, l’interaprovincia di Gironasorprenderà il visitatore nonsoltanto per le numerosestrutture ricettive ma ancheper la loro curata qualità.Torroella accoglie monumentid’indubbio interesse quali ilcastello-palazzo, ristrutturatoalla fine del sec. XIX, le mura,la piazza porticata o la chiesagotica che puntualmente, ogni estate, fa da cornice alprestigioso Festivalinternazionale di musica. Sullacosta, ci s’imbatterà nel portodi pesca e centro turistico deL’Estartit nonché nella riservanaturale delle Isole Medes,formata da sette isolotticostituenti un ricco ecosistema

marino, piccolo paradiso perla pratica delle immersioni.Non occorrerà affrontare le profondità marine perpoter ammirarne i fondali;basterà prendere posto abordo di una delle tanteimbarcazioni con fondotrasparente che solcano leacque di questo curiosoarcipelago.

Le cale di Pedrosa, Monedera,Farriola e Montgó sischiudono sul litorale traL’Estartit e L’Escala, dove hainizio la vicina regione dell’AltEmpordà.

L’Estartit

Isole Medes

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Roses

Cadaqués

di vedere da vicino numerosespecie di uccelli nel lorohabitat naturale.

All’estremità settentrionaledel golfo e a sud dellafrastagliata penisola di CapoCreus, sorge Roses, uno deiprimi porti di pesca dellitorale nord catalano. La suggestiva baia e l’estesaspiaggia di sabbia che lacinge, hanno portato allaproliferazione di alberghi ealtri servizi turistici, tanto dadisputarsi con Platja d’Aro ilsecondo posto per importanzadella Costa Brava dopo Lloret.I complessi residenziali che nepunteggiano i dintorni,convivono con la bellezzaancora selvaggia e indomitadel litorale, ricco di calerecondite e rocce frastagliate.

Capo Creus dà vita a un Parconaturale terrestre e marittimodi enorme bellezzapaesaggistica che conservavestigia della storia piùremota. Ne è riprova l’altaconcentrazione di dolmen tracui va evidenziato quello diCreu de Cobertella, nelle

vicinanze di Roses. Ledimensioni di questomonumento megalitico,coperto da una lastra di pietrache misura quasi sei metri perquattro, sono sorprendenti sesi tiene conto del fatto che ilmedesimo risale a oltrecinquemila anni addietro.

Sulla costa orientale di CapoCreus, sorge la città diCadaqués, raggomitolata infondo a un porto naturale inposizione privilegiata. Picassovi dipinse le celebri telecubiste nel 1910 e, dagli anniVenti in poi, Dalí la resefamosa in tutto il mondoinvitando insigni esponentidel surrealismo come Éluard,Magritte, Duchamp o Buñuel.Nella baia di Portlligat, a norddi Cadaqués, si potrà visitare

significa mercato. Più tardi, iromani vi insediarono unaccampamento militare,cellula germinale di quella chesarebbe divenuta la nuovacittà, la Emporiae romana. E appunto qui, in questastrategica enclave dirimpettoal mare, attecchirono le civiltàellenica e latina che sisarebbero gradualmentediffuse in tutta la Penisolaiberica. L’itinerario che sisnoda in questo sitoarcheologico è ben segnalatoed è attrezzato con ottimiservizi di accoglienza e puntid’informazione.

La vicina località di Castellód’Empúries, nei pressi dellafoce del fiume Muga, nelGolfo de Roses, conserva unricco patrimonioarchitettonico testimone delsuo nobile passato, quale lamagnifica chiesa gotica diSanta Maria con torrecampanarie romanicheoppure l’edificio ove ha sede il Municipio. Lungo la costasorge l’ampia marina di

Empuriabrava

Chiesa di Santa Maria. Castelló d’Empúries

Empuriabrava, complessoresidenziale dotato di canaliper la navigazione che le èvalsa il nome di “Veneziacatalana”. In realtà, si tratta di un’ampia maremma(aiguamolls in catalano),quanto resta di antichi laghiprosciugati. Le estese paluditra Castelló d’Empúries e SantPere Pescador, formano ilParco naturale delle zoneumide dell’Empordà,importante riserva ecologica esantuario di uccelli migratori.Si consiglia di recarsi alrelativo centro informazioni,dove vengono organizzatepasseggiate a piedi o inbicicletta per contemplare la flora e la fauna locali. Le postazioni di osservazione,sparse ovunque, consentono

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giornata di sole, vale la penadi affrontare una salita dimezz’ora per raggiungere ilcastello di Sant Salvador deVerdera da dove rimirare unoscenario emozionante.

Si lascerà quindi Sant Pere deRodes imboccando la stradainterna che conduce aVilajuïga, il cui nome nericorda il passato ebraicocome testimoniato dall’anticasinagoga. Da qui, in direzionedi Figueres, si sosterà aPeralada, città di granditradizioni storiche, fondatasotto il regno di Carlo Magnoe capoluogo di una delleprime contee catalane. Nonmancano di certo i motivi peruna visita: il borgo medievale,le cantine DOC, l’innovatorewine spa o centro dibenessere in cui vienepraticata l’ampeloterapia ocura dell’uva, il campo da golfe, soprattutto, l’emblematicocastello, complessomonumentale che cela nonpoche sorprese. Oltre adaccogliere, in una delle sue ali,un lussuoso Casinò di gioco,ospita altresì una splendidabiblioteca che conta oltre80.000 volumi tra cuinumerosi incunaboli e altri

gioielli bibliografici. La chiesagotica restaurata e il chiostrocontiguo, il museo del vetro equello dedicato alla culturadel vino, gli splendidi giardiniin stile francese che fanno dacornice, anno dopo anno nellabella stagione, al prestigiosoFestival internazionale dellamusica Castell de Peralada,completano questomeraviglioso complesso diproprietà privata. La societàpreposta all’odierna gestionedi questa struttura, ovetrovano spazio cultura, tempolibero e salute, risale agli inizidel sec. XX, allorquandol’industriale Miquel Mateu,appassionato filantropo ecollezionista, rilevò laproprietà del castello peradibirlo a sede delle suecollezioni artistiche.

Tra Peralada e Figueres, sorgeVilabertran, sviluppatosiattorno a un anticomonastero o canonicaagostiniana risalente al sec. XI

e rimaneggiata più volte inseguito. Nel periodo estivo,questo scenariod’incomparabilemagnificenza, incantevoleesempio di architetturacanonica medievale ben

Peralada

Portlligat El Port de la Selva

la casa di Gala e Dalí, ungruppo di case di pescatorialla cui ristrutturazione edecorazione la coppia dedicòoltre quarant’anni,trasformandolo in unastruttura labirintica, conpiccoli vani intercomunicanti,disposti su vari livelli, ove siconserva il laboratorio delpittore e la residenza privata.

Da Cadaqués, una stradapanoramica conduce a El Portde la Selva, tipico centromarinaro nel cui territoriocomunale si trova uno deicomplessi monumentali piùstraordinari dell’arte romanicacatalana: il Monastero di SantPere de Rodes, che si levaimponente su uno speronedella sierra, conferendo alluogo una bellezza davverosuggestiva, con ampipanorami su Capo Creus. Dalle

origini incerte, la strutturaprincipale di questo anticomonastero benedettino venneedificata a cavallo tra i secoliX e XI per essere in seguitoampliata e rimaneggiata. I lavori di restauro, eseguiti inepoca moderna, consentonoal pubblico di scoprire e didilettarsi nellacontemplazione di questogioiello del patrimoniostorico, culturale epaesaggistico. La maestositàdell’architettura e la bellezzadei dintorni consentiranno diserbare un ricordo imperiturodella visita, a completamentodella quale si potrà pranzarepresso il piacevole caffè-belvedere del monasterostesso oppure effettuareun’escursione nei dintorni.L’ufficio informazioni sapràfornire tutti i dettagli alriguardo. In una luminosa

Monastero di Sant Pere de Rodes

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suo ricco patrimonio, ètangibile anche nella vitalitàculturale ed economica deisuoi abitanti ben fieri – e aragione – di vivere in una cittàprivilegiata, accogliente, fattaa misura d’uomo e con un altotenore di vita.

Percorrerne il centro storicoconsente non solo dicontemplare il corso dellastoria grazie alle vestigiaarchitettoniche presentiovunque, ma anche diconstatare con piacere la

Girona città

Posta al crocevia tra lamontagna e il mare, tra iPirenei e la Costa Brava, ilcentro storico della città diGirona accoglie un complessomonumentale di straordinariabellezza e valore storico: muramedievali, esempi diarchitettura romanica, goticae barocca e uno dei quartieriebrei meglio conservati ditutt’Europa. La spiccatapersonalità di Girona, oltre al

Itinerari nell’entroterra

meritevole di una visita, fungeda cornice per un festivalmusicale, noto con il nome di“Schubertiada”.

Figueres è il capoluogo diquesta zona e importantenodo di comunicazioni. Unapasseggiata lungo la Rambla,arteria principaledall’incessante andirivieni chesfoggia begli edifici in stileclassico e liberty, consentirà alvisitatore di farsi un’idea dellavitalità di questa città, culla diillustri cittadini quali NarcísMonturiol, socialista utopico einventore del sottomarino. Il fiore all’occhiello diFigueres, che prevale su tutti,è comunque Salvador Dalí.“Dove, se non nella mia città,deve persistere quanto di piùstravagante e solido della miaopera?”. Con queste parole, il genio del surrealismogiustificava il fatto di averscelto la vecchia sede delteatro comunale della sualocalità natale per esporvi lasua vasta produzione artistica.

Prima dell’inaugurazione,avvenuta nel 1974, per oltredieci anni Dalí si era dedicatoalla progettazione, nei minimidettagli, del suo Teatro-Museo, di cui fa spiccosoprattutto la strutturareticolata trasparente a formadi cupola geodesica checorona l’edificio, vero simbolodella città di Figueres. La visitaal Teatro-Museo Dalí diFigueres, di strabiliantesingolarità e unicità,consentirà a chiunqued’immergersi nel mondoinsospettato e fantastico delsurrealismo daliniano.Un’esperienza da nonperdere.

Il nostro itinerario nell’AltEmpordà si conclude sullafascia litoranea più vicina alconfine franco-spagnolo, anord di Capo Creus, ovesorgono i piccoli abitati diLlançà, Colera e Portbou, inun interrotto avvicendarsi dicale e spiagge di sabbia trarupi frastagliate. Così è, indefinitiva, la Costa Brava.

Teatro-Museo Dalí. Figueres

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collegiata presenta un curiosomiscuglio di stili in cuiconfluiscono elementiromanici, gotici e barocchi. Da questo punto in poi,l’itinerario si fa ripido, conforte dislivello, lungo vieacciottolate che male siaddicono ai tacchi a spillo.Non tema comunque ilvisitatore: il piccolo sforzoverrà largamentericompensato dalla maestositàdella passeggiata.Fiancheggiando la facciatalaterale della chiesa, sigiungerà al Portal deSobreportes (3), una delleantiche porte delle muramedievali, il cui arco dàaccesso alla piazza dellaCattedrale su cui cisoffermeremo più avanti. Si prosegue, quindi, fino aiBagni arabi (4),sulla ripidaCalle de Ferran el Catòlic.Malgrado il loro nome, sitratta di un edificio cristianodel sec. XII, pur se imita in

perfetta convivenza dell’ieri e dell’oggi dal momento chela passeggiata serbainnumerevoli sorprese intermini di negozietti e bard’indubbio fascino.

L’itinerario a piedi propostoprende avvio presso l’Ufficioinformazioni antistante ilparco della Devesa, inprossimità del ponte di SantFeliu (1) sul fiume Onyar, assefluviale che attraversa l’interacittà, da cui si potrà ammirareil curioso complesso di case lacui facciata posteriore, dalforte cromatismo nei toni ocree rossiccio, colora con unanota assai pittoresca la spondadestra del fiume.

La prima costruzionemonumentale in cui cis’imbatterà sull’altra riva delfiume è la maestosa chiesa diSant Feliu (2), in cima a unascalinata. Questo anticoconvento di canonici e

Chiesa di Sant Feliu Bagni arabi

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con lana dai colori vivi,raffigurante una complessalezione di cosmogoniacristiana.

Uscendo dalla portaprincipale, ci si soffermeràdirimpetto alla grandiosafacciata barocca, concepita amodo di retablo, i cui recentilavori di restauro consentonodi rimirarla in tutta la suamagnificenza. Ai nostri piedi,si sviluppa l’imponentescalinata (11) che permette disuperare il dislivello, quasivertiginoso, tra la piccolaspianata della piazza, nellaparte inferiore, e ilpromontorio su cui sorge lacattedrale grazie ai suoinovanta gradini suddivisi intre rampe di trenta gradiniciascuna. Scendendo lascalinata si giungerà, quindi,

alla Plaza de la Catedral,spazio magico in cui deliziarsicon la bellezza dell’insieme.

Da qui, s’imbocca la lunga estretta Calle de la Força insenso discendente, per

Cattedrale

Museo d’Arte

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quanto a struttura ed edificiannessi i bagni tipici dellaSpagna musulmana, a suavolta, eredi delle termeromane.

Da qui, si potrà percorrere untratto del cosiddetto PaseoArqueológico (5),perfettamente conservato che consente di ammirare ilsettore nord delle muramedievali nonché il vicinomonastero benedettino di

Sant Pere de Galligants,notevole esempio diarchitettura romanica,odierna sede del Museoarcheologico. Dal Portal deSant Cristòfol (6) si accede aiJardines de la Francesa (7),luogo elevato con panoramisullo spettacolare campanileromanico della cattedrale,noto con il nome di Torre diCarlo Magno.

Fiancheggiando l’abside dellaCattedrale, lungo Calle delBisbe Cartanyà, si raggiungePlaza dels Apòstols (8), su unodei cui lati si leva il palazzovescovile, uno degli edifici piùnobili di Girona, odierna sededel Museo d’Arte (9). Siaccede, quindi, alla Cattedrale(10) attraverso la grandeporta gotica laterale che dà suquesta piazza (si consiglia diriservare la facciata principaleper dopo). Dell’interno deltempio, sorprende l’ampiezzadella navata gotica, noninvano ritenuta la più ampiadel mondo cristiano. Presso ilmuseo della Cattedrale, inprossimità del chiostro, siconserva un pezzo davverounico e eccezionale nel suo genere: il Tapiz de la Creación (Arazzo dellaCreazione), opera tessiledell’arte romanica avente unasuperficie di 12 m2, ricamato

Museo Archeologico

Monastero di Sant Pere de Galligants

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Banyoles - Besalú - Olot

L’itinerario che si snodanell’entroterra della provinciadi Girona, attraversa due zoneinteressanti, di singolarepersonalità e fascino: il Pla del’Estany e la Garrotxa.

A soli 18 km a nordovest diGirona, al centro della zonanota col nome di Pla del’Estany, letteralmente pianuradel lago, sorge Banyoles.Benché si tratti di un distrettoamministrativo di recenteistituzione, creato nel 1988come separazione dalla vicinazona d’influenza esercitatatradizionalmente dalla città diGirona, il peso di Banyoles e lapotenza economica edemografica del complesso,conferiscono a questo piccolo

territorio un carattere tuttosuo e differenziato, la cuiattrazione principale è,senz’ombra di dubbio,l’omonimo lago. Infatti, il lagodi Banyoles costituisce, per laCatalogna, un fenomenodavvero eccezionale, date leorigini carsiche – è alimentatodalle acque sotterranee delfiume Fluvià – e tettoniche,che si adagia ai piedi dellagrande faglia che separa lapianura dell’Ampurdán daimonti della Garrotxa. Il lago

Lago di Banyoles

addentrarci nell’arteriaprincipale che in altri tempi fuil Call o quartiere ebreo. Inquesta via, asse di un labirintodi ombrosi vicoli, si trova ilMuseo de Historia de losJudíos (12), eretto laddovesorgeva l’ultima sinagogadella città. Una stella di Daviddi grandi proporzioni,formata da pezzi in marmoincuneati nel pavimento di unbellissimo patio, dà accessoall’Istituto di studiNahmánides, nome di chi fumaestro indiscutibile dellaCabala, nato a Gironanell’anno 1194. Il museo è unatappa d’obbligo per conoscere

la memoria della comunitàebrea che visse a Gironanell’arco di cinque secoli.

La vicina Rambla de laLlibertat (13) – a Girona parenon esserci distanze – è unfiorente centro commerciale euno dei luoghi più frequentatie affollati di Girona. Da qui, sipotrà attraversare il fiume suuno dei ponti e mentre leacque dell’Onyar fluisconosotto i nostri piedi, potremogoderci un meravigliosopanorama della cattedrale edell’intero complesso che sileva imponente dall’alto.

Tra gli altri numerosi puntid’interesse che rimangono davisitare a Girona, vaevidenziato il Museo del Cine(14), moderna struttura ovescoprire i segretidell’immagine in movimento

e l’affascinante mondodella settima arte.

Vicolo del quartiereebraico

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Ponte medievale. Besalú

Santa María. Besalú

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Catalogna. Non mancano dicerto i motivi dacché accoglieun tessuto urbanisticomedioevale in perfetto statodi conservazione,testimonianza dellaconvivenza tra la comunitàebraica, insediatasi in zonasin dal basso Medioevo, e icristiani dell’epoca. Ne sonola riprova le chiese di SantPere, Sant Vicenç, SantaMaria e Sant Martí,frammiste a vestigia dellacultura ebrea quali i miqwé oluogo per il bagno dipurificazione e lecaratteristiche tortuose viedel quartiere ebreo. Vi faspicco il magnifico pontemedievale che, a guisa digrande portale in pietra,funge da accesso al centrostorico.

A pochi chilometri da Besalú,seguendo la valle del fiumeFluvià, sorge Castellfollit dela Roca, centro arroccato su

un promontorio basalticospettacolare, alto quasisessanta metri e lungo unchilometro. Il profilo dellachiesa e le case sospese sulprecipizio conferisconoun’aria del tutto peculiare aquesta curiosa formazionegeologica che conta cinquestrati sovrapposti, equivalentiad altrettante fasiorogeniche.

La città di Olot, immersa inpiena zona vulcanica, è unadi quelle città dell’entroterrache, con il trascorrere del

Castellfollit de la Roca

ha forma di “otto” irregolaree un perimetro di oltre duechilometri. Le sue placideacque invitano alla pratica delremo; non invano proprio quisi svolsero le gare di questadisciplina, in occasione deiGiochi Olimpici del 1992. I suoi dintorni, sono il luogoideale per passeggiate, a piedi o in bicicletta, oppure semplicemente persorseggiare un aperitivomentre si rimira la bellezzaserena dello scenario.

L’abitato di Banyoles crebbeattorno all’antico monasterobenedettino di Sant Esteve,edificio gotico e neoclassicoche racchiude interessantipezzi d’arte. Nel centrostorico, stacca anche la PlazaMayor porticata, ove si svolgeil mercato settimanale, tuttoraattivo nonostante i suoi novesecoli di vita, come attesta undocumento del 1086. Aepoche ancor più remoterisale la famosa “mandibola diBanyoles”, rinvenuta sulvolgere del sec. XIX nei pressidel lago e appartenente a unominide che visse nel

Paleolitico inferiore.Tralasciando aneddotipreistorici, oggigiorno questa regione presenta unpaesaggio dolce,intensamente modificato dalla presenza dell’Uomo,punteggiato di vecchie casecoloniche cinte da campicoltivati e piccoli centri abitatiin cui il peso della storia siconiuga abilmente a unafiorente attività economica.

L’itinerario da Banyoles aOlot racchiude un tesoronaturale davvero unico: ilParco naturale della zonavulcanica della Garrotxa, ovesi contano ben quaranta coni,tutti spenti, per maggiorsicurezza del visitatore. Si tratta indubbiamente del maggiore complessovulcanico della Penisolaiberica che si stende suun’area di circa 120 km2,suddivisi in vari comuniprospicienti Olot qualiCastellfollit de la Roca, Bateto Santa Pau. Bisogna, peròsostare innanzitutto a Besalú,uno dei centri abitati piùpittoreschi e visitati della

Parco naturale di Garrotxa

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Pirinei di Girona(Ripollès e Cerdanya)

L’itinerario proseguenell’entroterra dellaprovincia di Girona pergiungere alle regionimontuose del Ripollès edella Cerdanya di grandebellezza paesaggistica. Laregione del Ripollés è unterritorio dal rilievoaccidentato in cui i centriabitati si concentrano, per lopiù, nelle vallate mentre laCerdanya forma un estesoaltipiano, cinto dalle altecime pirenaiche.

Partendo da Olot, siconsiglia di far rotta,innanzitutto, su Camprodón,

città a circa mille metri dialtezza nella vallata delfiume Ter, rinomato luogo divilleggiatura da quando leclassi benestanti iniziarono aprivilegiare i Pirenei, agliinizi del sec. XX. L’immaginepiù caratteristica di questocentro, culla dell’insignecompositore Isaac Albéniz, è senza dubbio il ponte inpietra sul fiume, risalente alsec. XI, un imponente arco atutto sesto che assumeforma assiale nella partesuperiore. Il centro storicoinvita a una tranquillapasseggiata nel corso dellaquale si avrà modo di

Stazione sciistica di Vallter 2000

Camprodón

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tempo, hanno saputointessere un’intensatradizione culturale di cui,uno dei più insigni esponenti,è la cosiddetta Scuolapittorica di Olot, istituita daJoaquim Vayreda ovenumerosi artisti, soggiogatidal fascino e dall’estetica deidintorni, crearono unapittura con una forte caricadi lirismo in cui il paesaggiosvolge un ruolo di primopiano. Non c’è di chesorprendersi dato che, se ilcentro di Olot presentaedifici di notevole interesse – alcuni in stile liberty –, labellezza naturale dellavarietà paesaggistica dellasua zona vulcanica è del tuttoindiscutibile. Per potergodere al meglio la beltàdell’ambiente circostante,consigliamo di rivolgersiall’ufficio informazioni perdettagli sui vari sentieripedestri segnalati nonchésugli itinerari a cavallo o abordo di carrozze, che tantosuccesso riscuotono tra ivisitatori. Tre sono i luoghidel Parco naturale che siaprono su uno scenario

privilegiato e singolare: il vulcano Montsacopa, peruna vista dall’alto di Olot;l’altipiano di Batet, conincantevoli vedute sullevallate della Garrotxa e deiPirenei e il cuore della fageda(o faggeto) di Jordà,recondito luogo di serenabellezza e tranquillità.

Sempre nella zona vulcanicadella Garrotxa, sorgel’interessante abitato storicodi Santa Pau, silenziosoborgo sviluppatosi attorno aun imponente castello. Le vielastricate e chiuse al traffico,confluiscono nella Firal delsBous, una piazza cinta daportici in cui si ha lasensazione di trovarsi alcentro di un set ove si stianogirando le riprese di un filmcavalleresco. Una volta inloco, si potrà degustare laspecialità culinaria locale: ifesols o piccoli fagiolibianchi, cucinati in millemodi, la cui rinomata qualitànon delude mai.

Olot

Santa Pau

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ristoranti ove degustareottimi insaccati, prodottoprincipale della saporita evaria gastronomia locale.Ribes de Freser è altresì ilpunto di partenzadell’escursione in direzionedel Santuario di Nuria,escursione davveroindimenticabile a bordo deltreno a cremagliera – ameno che non ci si vogliacimentare a piedi –, l’unicomezzo di trasporto che siaddentra in questa strettavallata pirenaica diincommensurabile bellezza.La valle di Nuria, a quasi2.000 m di altezza, è cintada un maestoso circo dimontagne che sfiorano i3.000 m. Un tempo luogo dipellegrinaggio per venerare

Santa María de Ripoll

sec. XII, vera e propria Bibbiaistoriata in pietra di grandecomplessità narrativa, conscene ispirate alle miniaturedisegnate dagli stessi monacinello scriptorium di Ripoll. Il chiostro, a piantatrapezoidale e con duegallerie sovrapposte, pur seedificato in epoche diverse,denota grande armoniaoltre a essere un pezzonotevole dell’arte romanica.Percorrere lentamentequesto spazio magico eosservare i vari motivi cheornano i capitelli, dà un’ideadella fertile immaginazionedegli scultori medievalianonimi.

Da Ripoll, risalendo la vallatadel fiume Freser, si giungeràa Ribes de Freser, centrodalla fiorente attivitàcommerciale e accoglienti

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acquistare i celebri biscotti diproduzione locale.Camprodón vanta altresì uncampo da golf e la vicinastazione sciistica Vallter2000, nei pressi dellesorgenti del fiume Ter.

Sant Joan de les Abadessesaccoglie uno dei granditesori dell’arte romanicalocale: l’antico monasterobenedettino femminile,fondato nel lontano sec. IXda Guifré, il primo contecatalano. Quest’interessantecenobio arcaico meritaun’attenta visita. Uno deipezzi più pregevoli è ilgruppo scultoreoraffigurante la deposizionedalla croce, formato da variestatue in legno policromo,risalente al 1250. Il coevomonastero di Ripoll, fondatoanch’esso da Guifré, fu unimportantissimo centroreligioso, culturale e politico

nel basso Medioevo. Basticitare, a titolo di esempio, il fatto che per secoli Tossade Mar visse sottomessaall’autorità dei monaci diRipoll. In effetti, ci si potevarecare da Ripoll alla VilaVella de Tossa – oggi, unodei borghi medievali piùsuggestivi della Costa Brava –senza abbandonare leproprietà del monastero. Di questo splendore deitempi antichi, rimangonoesempi significativi come ilgrande portale romanico del

Sant Joan de les Abadesses

Lago e Valle di Nuria

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consentono di raggiungerela cima della Tossa d’Alp, a2.400 m., senza troppa faticaper potersi godere losplendido scenario sullapianura della Cerdanya.Puigcerdà, capoluogo diquesta regione, suddivisa traFrancia e Spagna con ilTrattato dei Pirenei del 1659,è una città frontaliera eimportante centrocommerciale di servizi. I piccoli abitati dellaCerdanya serbano semprequalche gradevole sorpresa,non soltanto per la bellezzadell’area e la cura ripostanell’architettura ma ancheper la presenza di alcuniristoranti di “haute cuisine”in centri quali Martinet oBolvir de Cerdanya.

Un ultimo accenno allacuriosa enclave di Llívia,piccolo lembo della regionedella Cerdanya in territoriofrancese, che accoglie lafarmacia-museo più anticad’Europa.

Llívia

Llívia

la Madonna di Nuria, oggi centro dotatodell’infrastruttura ricettivanecessaria a fornire uncomodo alloggio alvisitatore senza peraltrointaccare le bellezze naturalicircostanti. Nei pressi delsantuario, sorgono alcunecostruzioni – tra cui unalbergo di prima categoria –sulle rive di un lagoartificiale navigabile. Questa

medesima vallata contaaltresì alcune piste per lapratica dello sci.

Da Ribes de Freser, la stradain direzione di Puigcerdà edella Francia, offre quantodi meglio del paesaggiopirenaico, con estesi pratiche ammantano i pendiidella montagna, punteggiatidi mucche al pascolo epiccoli villaggi sparsi qua elà, che parrebbe quasi unmodellino eseguito conamorevole cura se non fosseperché è possibile toccarlocon mano.

Poco prima di giungere aPuigcerdà, ci s’imbatterànella stazione sciistica de La Molina, la più antica deiPirenei, frequentata già neiprimi anni del sec. XX. Neimesi estivi, sono in funzionealcune seggiovie che

La Molina

Puigcerdà

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Feste e tradizioni

La cultura millenaria e ilcarattere aperto e festivo, tipicodelle popolazioni mediterranee,assumono sia tratti generici chepersonalissimi sulla Costa Brava.In senso lato, tradizioni catalaneassai note quali il ballo dellaSardana, denotano unattecchimento popolare tantointenso quanto esteso aqualsiasi centro abitato e aqualsiasi domenica dell’anno.D’altro canto, vi sono eventispecifici che si svolgono soltantoin determinati luoghi e date.Qui appresso, passiamo aillustrarne alcuni dei piùsingolari:

– Tossa de Mar. Gennaio. Votodel pellegrino.

Antichissima tradizionemantenuta viva anno dopoanno, risalente al sec. XV,periodo in cui gli abitanti diTossa, desiderosi di esprimere lapropria gratitudine per la finedella peste che aveva decimatola popolazione, promisero dimandare un pellegrino allacappella di Sant Sebastià, aSanta Coloma de Farners. Il votoviene mantenuto da cinquesecoli e la persona cui toccal’onore di calarsi nel ruolo delpellegrino, deve mettersi allatesta di questa camminata cheoggigiorno ha assunto tonichiaramente popolari e festivi.

Cavallets de Olot

In questo ampio panoramamusicale, fanno spiccoparticolarmente due Festivalinternazionali: quello diTorroella de Montgrí, con corsid’interpretazione ecomposizione, e quello delcastello di Peralada, entrambifacenti parte dell’AssociazioneEuropea dei Festival di Musicagrazie alla qualità dei loroprogrammi e alla loro lungatradizione. Sono comunquenumerose le città della CostaBrava che vantano anch’esseuna programmazione stabilenell’ambito dei rispettiviappuntamenti musicali, comeavviene per Cadaqués,Vilabertran, S’Agaró, Sant Feliude Guíxols e Blanes nonchéGirona, Banyoles, Olot, Ripoll,Camprodón, Sant Joan de lesAbadesses e Puigcerdànell’entroterra.

Cultura etempo libero

Paese di melomani

La musica è una componenteessenziale delle estati sullaCosta Brava. Nelle calde nottiestive, vi si organizzanonumerosi cicli di concerti di tale livello tanto da poterdifficilmente immaginareun’offerta musicale piùcompleta e di maggior qualità.Le manifestazioni si svolgono,per lo più, in spazi singolariquali castelli, giardini omonasteri, il che conferiscesenza dubbio ulteriore valore efascino alla partecipazione a unconcerto.

Castello di Peralada

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Il 16 luglio, in cui ricorre lafestività della Madonna delCarmine, i marinari rendonoomaggio alla patronapavesando a festa le loroimbarcazioni e risalendo, inpellegrinaggio, le acque dellaCosta Brava.

– Blanes, seconda quindicina diluglio: concorso internazionaledi fuochi artificiali.

Suggestivo spettacolopirotecnico di luci e colori e...immancabilmente di fragori,sull’ampia baia di Blanes. Sottogli occhi di una folla rapita, irazzi si levano in cieloriflettendosi sulle acque avvoltedalle tenebre, in unastraordinaria esibizione la cuioriginalità cresce di anno inanno.

– Cadaqués, luglio e agosto.Regate di “laúdes” e velalatina.

I “laúdes” sono imbarcazionitipiche catalane, felicementerecuperate in varie localitàmarinare di Capo Creus, chedanno vita a queste originaliregate, a ricordo dellanavigazione costiera.

– Pals. Seconda quindicina didicembre. Presepe vivente.

Benché siano numerosissime lelocalità ove si allestisconopresepi viventi in occasionedelle feste natalizie, sievidenzia in particolare quellodi Pals. Vie e piazze di questoborgo medievale, dichiaratocomplesso artisticomonumentale nel 1966, sono lacornice perfetta per questarappresentazionedell’iconografia tradizionale ereligiosa che festeggia ilNatale.

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– Verges. Giovedì santo. Danzadella morte.

Nella località di Verges, regionedell’Ampurdán, non lontano daTorroella de Montgrí, il giovedìsanto ha luogo la celebre“Danza della morte”nell’ambito della tradizionaleprocessione che ricorda lapassione di Gesù Cristo. Si trattadi una danza le cui radiciaffondano in epoca medievale,dichiarata “festa d’interessenazionale”, appunto per il fattodi essersi conservata in questopiccolo centro al pari di unareliquia delle più antichetradizioni.

– Girona. Maggio. Mostra deifiori.

Nel corso della secondaquindicina di maggio, il centrostorico di Girona si trasforma inun ampio giardino variegato evistoso. I suoi abitanti siadoperano per adornare patio epalazzi, coadiuvati nel lorointento dalle scuole digiardinaggio e dagli addetti delsettore fioristico, accentuandocosì con ottimo gusto il fascino,di per sé intramontabile, diquesta città.

– Calella de Palafrugell. Luglio.Cantata di “habaneras”.

Il primo sabato del mese diluglio, la spiaggia Portbou de

Calella fa da cornice a questoattesissimo avvenimentomusicale. Tra sorsi di rum caldo,risuonano le note delle“habaneras”, canzoninostalgiche di sapore creolo,importate dai naviganti catalaniche nel sec. XIX solcarono i maridelle Antille.

– Lloret de Mar, Palamós eLlancà. Luglio. Processionimarittime.

Festa Maggiore

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stagione. Dalle umili e, nelcontempo, sublimi acciughe del’Escala – sardelle macerate insale e bagnate con olio – finoagli squisiti gamberi diPalamós, le acque della CostaBrava forniscono un’ampiavarietà di ingredienti chefungono da base per questacucina dalla lunga tradizionemarinara.

Nell’entroterra, sono dadegustare gli insaccati che, nei ristoranti più rustici dimontagna, vengono di solitoserviti interi su una fusta– tagliere –, di modo che icommensali possano servirsenea volontà. Naturalmente, checosa c’è di meglio cheaccompagnare la degustazionecon il classico pa amb tomàquet– pane strofinato con pomodoroe condito con olio –, unaformula tanto semplice quantodi successo.

Nei mesi autunnali, i boschioffrono una delle prelibatezzegastronomiche maggiormenteapprezzate: i funghi porcini(bolets) la cui raccolta eselezione delle migliori specie èdivenuta un’arte per esperti. Ipiatti elaborati a base di funghirecano sempre un marchioinconfondibile in termini dieccezionalità, dato che si trattadi un prodotto che cresce

spontaneamente soltanto incerti punti del bosco. Eccoperché si dice, a ragione, cheessi sono i migliori “frutti dimare della terra”.

Nel comparto dei vini, spicca laDenominazione di OrigineEmpordà-Costa Brava, conottimi vini e “cava” (spumanti)con cui accompagnare lepietanze della cucina locale.Cucina questa, semprefantasiosa e in costanteevoluzione, che privilegia laqualità dei prodotti e il serviziocliente.

Prodotti tipici

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Gastronomiaall’insegna del buongusto

Come non potrebbe esserealtrimenti, sulla Costa Brava, la celebre dieta mediterraneaassume il suo pieno significato.Oltre a essere una cucinasalutare, è altresì l’espressionemassima della cultura del buonvivere e del piacere dei sensi. In queste zone, la gastronomiagode di un altissimo prestigio,grazie alla maestria di cui dannoprova gli “addetti ai lavori “della ristorazione che hannosaputo preservarne l’essenza,coniugando innovazione etradizione. Non invano, moltidei ristoranti locali sonocontemplati nelle miglioreguide gastronomiche europee.

La straordinaria varietà diprodotti naturali locali, fruttodella diversità climatica egeografica della provincia diGirona, fungono da base acombinazioni di saporicaratterizzanti la cucina detta dimare e monti, curiosa fusione di pesce e carne. Il pollo agliscampi, le polpette alle seppie o la stessa “paella” ai frutti dimare, in cui si fa uso di quantodi meglio offrono terra e mare,sono soltanto una manciatadegli esempi più saporiti diquest’arte culinaria.

Va da sé che lungo la costa siad’uopo degustare alcuni piattidi pesce davvero memorabiliquali il suquet o la caldereta,pietanze a base di varie speciedi pesce e frutti di mare di

Frutti di mare e crostacei in umido

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– Le Isole Medes,dirimpetto alcomplesso turisticode l’Estartit, habitatnaturale ideale perle immersioni. Laricchezza deifondali marini,popolati da unagrande varietàdi flora e faunaautoctona, dà

vita a un interessanteecosistema in questo piccoloarcipelago formato da setteisolotti.

– Quasi cento chilometri divia verde che colleganoOlot, nell’entroterra, a SantFeliu de Guíxols, sulla costa,passando dalla stessaGirona. Noto anche conl’appellativo di ‘ruta delcarrilet’ (un tempo, via

Ippotrekking

Sport e benessere

Per gli amanti dello sport edell’attività fisica, la CostaBrava è un vero paradiso,sia per la configurazionegeografica del paesaggioche per le attrezzature e gliimpianti ivi esistenti. Daglisport nautici, nella bellastagione, fino alle neviinvernali, il ventaglio diattività praticabili in tuttol’arco dell’anno è davveroampio. A titolo di esempio,riportiamo soltanto qualcheindicatore tanto per averneun’idea.

– Oltre trenta spiagge, laproporzione più alta delMediterraneo, insignitedella bandiera bludell’Unione europea insegno di riconoscimento alleottime condizioni iviofferte. Non mancano dicerto quelle in cuicimentarsi, ad esempio, nelwindsurf, con servizio dinoleggio tavole e lezioni diistruttori specializzati. Unodei migliori luoghi per la

pratica di questo sport è la spiaggia di Pals, data la sua distesa di sabbia e le favorevoli condizionidel mare.

– I cosiddetti “cammini dironda”, ottima alternativaper una passeggiata o unpiccolo giro sulle rive delmare. La loro abbondanzasulla Costa Brava è tale chesi può affermare cheladdove i faraglioniprendono il posto dellasabbia, non mancherà dicerto un cammino di ronda.Utilizzati, in passato, pervigilare il litorale e comeunica via di collegamentotra le varie cale, oggigiorno,in perfetto stato diconservazione, essi invitanoa passeggiare.

– Complessivamentediciassette porticcioli emarine, sparsi lungo tutto illitorale, che consentonol’attracco a ogni sorta dinatanti da diporto. Granparte delle marine sonoattrezzate con una scuoladi navigazione a vela.

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– Tre stazioni termali: due aCaldes de Malavella e una aSanta Coloma de Farners,nella zona de La Selva. Sitratta di impianti centenariche hanno saputo coniugarela tradizione del passato ele moderne tecniche dioggi. Numerosi pure glialberghi che privilegianosempre più il cosiddetto

Remata sul lago di Banyoles

Golf a Pals

turismo del benessere,modalità in voga con foltaschiera di seguaci.

– Tredici campi da golf: diecisulla Costa Brava e tre neiPirenei oltre a nove campidella modalità pitch & putt. Gli appassionati di golfavranno, dunque, vita facile!

ferroviaria), è oggigiornoun percorso adatto acamminate e passeggiatein bicicletta, debitamentepredisposto eperfettamente segnalato.

– Cinque stazioni sciistichenei Pirenei di Girona:quattro di sci alpino e unadi sci nordico. Non occorre

necessariamente attenderel’arrivo dell’inverno pergodersi le alte vette, datoche, ad esempio, gliimpianti della stazionedella valle del Nuriarimangono aperti tuttol’anno per chi intenderiposarsi oppure cimentarsinell’escursionismo.

Subacquea nelle Isole Medes

Page 26: Costa Brava It 2009

UFFICI SPAGNOLI DEL TURISMO ALL'ESTERO

ITALIAwww.spain.info/it

MilanoUfficio Spagnolo del TurismoVia Broletto, 30MILANO - 20121% 3902/ 72 00 46 25 ) 3902/ 72 00 43 18e-mail: [email protected]

RomaUfficio Spagnolo del TurismoPiazza di Spagna, 55ROMA-00187% 3906/ 678 31 06 ) 3906/ 692 21 47e-mail: [email protected]

AMBASCIATA A MADRID

ItaliaLagasca, 98% 915 776 529 ) 915 757 776

Pronto intervento % 112Pronto soccorso % 061Guardia Civil % 062Polizia nazionale % 091

Polizia comunale % 092Info ai cittadini % 010PPTT % 902 197 197www.correos.es

TELEFONI UTILI

Ufficio prenotazioniRequena, 3. 28013 Madrid% 902 547 979) 902 525 432www.parador.es

Parador di AiguablavaPlaya de Aiguablava. Begur% 972 622 162) 972 622 166

PARADORES

AENA (Aeroporti spagnoli enavigazione aerea)% 902 404 704 www.aena.es

ADIF % 902 432 343 Info internazionali% 902 243 402 www.adif.es

Autostazione % 972 212 319Info strade % 900 123 505www.dgt.es

TRANSPORTI

Prefisso internazionale % 34

Informazioni turisticheTURESPAÑAwww.spain.info

Informazioni turistiche dellaCatalognaPalau RobertPasseig de Gràcia, 107Barcellona% 934 849 900www.gencat.net

Informazioni turistiche dellaCosta Brava GironaRambla de la Llibertat, 1Girona% 972 226 575) 972 226 612www.costabrava.org

Informazioni e prenotazionidella Costa Brava Girona% 902 200 520www.eoland.com

DATI DI RILIEVO

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AutostradaSuperstradaStrada stataleStrada rete di base 1º gradoStrada rete di base 2º gradoStrada localeFerroviaParadorSantuarioParco naturaleCampo da golfStazione sciisticaPorticcioloTermeCampingAeroportoFaro