42
Misure dei costi costi fissi: i costi che non variano al modificarsi della quantità prodotta costi variabili: i costi che variano al modificarsi della quantità prodotta Nel breve periodo (short-run) o lungo periodo (long-run), valgono differenti considerazioni su quali costi siano costanti o variabili costi fissi e variabili

costi fissi e variabili

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costi fissi e variabili. Misure dei costi. costi fissi : i costi che non variano al modificarsi della quantità prodotta costi variabili : i costi che variano al modificarsi della quantità prodotta. - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: costi fissi e variabili

Misure dei costi

• costi fissi: i costi che non variano al modificarsi della quantità prodotta

• costi variabili: i costi che variano al modificarsi della quantità prodotta

Nel breve periodo (short-run) o lungo periodo (long-run), valgono differenti considerazioni su quali costi siano costanti o variabili

cost

i fis

si e

var

iabi

li

Page 2: costi fissi e variabili

COSTI DI BREVE E LUNGO PERIODO

CONCORRENZA PERFETTA

MONOPOLIO

Page 3: costi fissi e variabili

Curva del costi totali, fissi e variabili di produzione di breve

periodoSTC

30

6 5 Q 2 0

SFC

SVC

SVC

STC

SFC

Page 4: costi fissi e variabili

Costi totali, medi e marginali (breve perido)

SATC costi totaliquantità

CTQ

• Costi medi totali (average total costs, ATC)

SAFC costi fissiquantità

CFQ

• Costi medi fissi (average fixed costs, AFC)

SAVC costi variabiliquantità

CVQ

• Costi medi variabili (average variable costs, AVC)

cost

i med

i

Page 5: costi fissi e variabili

Costi totali, medi e marginali

• Costi marginali (marginal cost, MC)

QCTSMC

quantità della variazione totalicosti dei variazione

cost

i mar

gina

li

Page 6: costi fissi e variabili

Quantità

SAVC

SMC

SATC

I costi medi di breve periodo

SATCSAFCSAVCSMC

SAFC

Page 7: costi fissi e variabili

Concorrenza perfetta

• molti acquirenti e venditori– nessuna azione di un singolo ha effetto sul prezzo

di mercato

• le imprese sono “price taker”– la domanda del prodotto per l’impresa è

perfettamente orizzontale

• il prodotto è omogeneo• vi è perfetta informazione• non vi sono barriere all’entrata e all’uscita

Le caratteristiche del mercato

Page 8: costi fissi e variabili

I ricavi di un’impresa in un mercato concorrenziale e che quindi assume il prezzo come dato

QPRT Ricavo Totale(total revenue, TR)

AR RT

Q

P Q

QPRicavo Medio

(average revenue, AR)

in concorrenza perfetta (perfect competition), ricavo medio e prezzo coincidono

ricav

o m

edio

e p

rezz

o

Page 9: costi fissi e variabili

Ricavo Marginale (marginal revenue, MR)

MR RT

Q

P Q

QP

in concorrenza perfetta ricavo medio, ricavo marginale e prezzo coincidono

ricav

o m

argi

nale

Page 10: costi fissi e variabili

La domanda del settore e dell’impresa in un mercato di concorrenza perfetta

Il prezzo è fissato da domanda e offerta di mercato. Al prezzo corrente P0, ogni impresa può vendere la quan- tità più conveniente senza che ciò influenzi il prezzo. Per essa vale la relazione: P = MR =AR

Q Q

DDP0

Q0

Settore ImpresaP P

Page 11: costi fissi e variabili

Ricordiamo che…

Se

• RM > CM, accrescere Q aumenta il profitto

• RM < CM, accrescere Q diminuisce il profitto

• RM = CM, il profitto è max

(ricordare RM = P in concorrenza perfetta)

mas

sim

izza

z ion

e de

l pro

fitto

3

Page 12: costi fissi e variabili

La massimizzazione del profitto

Quantità prodotta ed offerta

Q1

E

MC

, MR

MC

MR

0

Se MR > MC, un aumento dell’output comporta un aumento dei profitti.Se MR < MC, una diminuzione dell’output comporta un aumento dei profitti

I profitti sono allora massimi in Q1, dove MR = MC

(se l’impresa copre i propri costi variabili)

Page 13: costi fissi e variabili

Quantità0 QMAX

L’impresa massimizza ilprofitto producendo laquantità per la quale ilcosto marginale eguaglia il ricavo marginale.

P

Costie

ricaviSMC

SATC

SAVC P = MR = AR

Massimizzazione del profitto (profit maximazation) e impresa concorrenziale

mas

sim

izza

zion

e de

l pro

fitto

2

Page 14: costi fissi e variabili

• La decisione di breve periodo di fermare la produzione (shut down)

• Nel breve periodo i costi fissi già sostenuti o sommersi non contano nella formazione delle decisioni

Si ferma la produzione se:

• RT < CV, cioè

• RT/Q < CV/Q, cioè

• P < SAVC

ferm

are

la p

rodu

zion

e

Page 15: costi fissi e variabili

La decisione di breve periodo di fermare la produzione

Quantità

SMC

SATC

SAVC

0

Costi Se P > SATC, l’impresa produce e cerca il max profitto.

Se P < SAVC, l’impresa fermala produzione.

Se P > SAVC,l’impresa produce nelbreve periodo.

ferm

are

la p

rodu

zion

e 2

Page 16: costi fissi e variabili

Curva di offerta di breve periodo di un’impresa

Quantità

SMC

SATC

SAVC

0

Costi

Curva di offertadell’impresa dibreve periodo

La curva di breve periodo dell’impresa concorrenziale è rappresentata dalla porzione della sua curva del costo marginale che si trova al di sopra del costo medio variabile

Offerta CONTROINTUITIVA= effetto dell’irrilevanza nel breve periodo dei costi sommersi (. . . ristoranti e aerei semivuoti)

offe

rta

di b

reve

per

iodo

Page 17: costi fissi e variabili

La decisione di lungo periodo di entrare o uscire nel/dal mercato

• Nel lungo periodo i costi fissi sono considerati modificabili (ampliamento o riduzione di beni produttivi fissi riproducibili) e quindi contano nella formazione delle decisioni

Si esce dal mercato se:

• RT < CT, cioè

• RT/Q < CT/Q, cioè

• P < LAC

Si entra nel mercato se:

• P > LAC

offe

rta

di b

rev e

per

iodo

2

Page 18: costi fissi e variabili

La decisione di lungo periodo di entrare o uscire nel/dal mercato

L’impresa entranel mercato seP > LAC

L’impresa escedal mercato seP < LAC

Quantità

LMC

LAC

0

Costi

deci

sion

i di l

ungo

per

iodo

Page 19: costi fissi e variabili

Quantità

LMC

LAC

0

CostiCurva di offertadell’impresa nellungo periodo

Curva di offerta di lungo periodo di un’impresa

offe

r ta

di lu

ngo

peri o

do

Page 20: costi fissi e variabili

Misurazione grafica del profitto o della perdita per l’impresa concorrenziale

Quantità0

Prezzo

Profitto LACLMC

P

LAC

Q

Quantità chemassimizza il profitto

P = MR = AR

NB

prof

itto,

mas

sim

izza

zion

e in

con

corr

enza

Page 21: costi fissi e variabili

Misurazione grafica del profitto o della perdita per l’impresa concorrenziale

Quantità0

Prezzo

LAC

Perdita

LACLMC

Q

Quantità cheminimizzala perdita

P P = MR = AR

perd

ita, m

inim

izza

zion

e in

con

corr

enza

Page 22: costi fissi e variabili

Offerta aggregata in un mercato di concorrenza

• somma delle curve di offerta di ogni impresa

• se le tecnologie sono le stesse, le curve di offerta delle imprese sono uguali

• in presenza di profitti, nuove imprese entreranno nel mercato e di conseguenza …

• in presenza di perdite, alcune imprese presenti usciranno dal mercato e di conseguenza …

offe

rta

aggr

egat

a

Page 23: costi fissi e variabili

Spostamenti della domanda nel breve e nel lungo periodo

Impresa

(a) Condizione iniziale

0

PrezzoMercato

Offerta dilungo periodo

Prezzo

0

Domanda, D1

Offerta di breveperiodo , S1

P1 P

LMCLAC

P1PA

Q1Quantità(mercato)

Quantità(impresa)

spos

tam

enti

della

c. d

i dom

anda

2

Page 24: costi fissi e variabili

Spostamenti della domanda nel breve e nel lungo periodo

(b) Reazione di breve periodo

MercatoImpresa

Quantità(impresa)

0

Prezzo

MCProfitto

P1

P2

Quantità(mercato)

Prezzo

0

D1

D2

P1

Q1 Q2

P2 A

B S1

Offerta dilungo periodo

spos

tam

enti

della

c. d

i dom

anda

3

Page 25: costi fissi e variabili

Spostamenti della domanda nel breve e nel lungo periodo

(c) Aggiustamento di lungo periodo

P1

Impresa

0

Prezzo

CM AC

MercatoPrezzo

0

P1

P2

Q1 Q2 Q3

C

B

D1

D2

S1

AS2

Quantità(impresa)

Quantità(mercato)

Offerta dilungo periodo

s po s

tam

enti

d el la

c. d

i do m

a nd a

4

Page 26: costi fissi e variabili

Sintesi

• In concorrenza perfetta l’impresa è price taker, quindi il suo ricavo è proporzionale alla quantità prodotta

• Il prezzo corrisponde al ricavo marginale e al ricavo medio

• Il profitto è massimo per la quantità che eguaglia costo marginale e ricavo marginale (e prezzo)

• Nel breve periodo l’impresa sceglie di non produrre se il prezzo è al di sotto dei costi medi variabili

• Nel lungo periodo l’impresa esce dal mercato se il prezzo è al di sotto dei costi medi totali

• Se il numero delle imprese può cambiare liberamente, nel lungo periodo il prezzo eguaglia il costo medio totale minimo e il numero delle imprese cambia sino a che si realizza la situazione di profitto nullo

sint

esi

Page 27: costi fissi e variabili

Mercato di Monopolio

cope

rtin

a

Page 28: costi fissi e variabili

Un’azienda è monopolista se:

• è la sola a vendere il proprio prodotto

• quel prodotto non ha sostituti “prossimi” (close substitute)

• ha la possibilità di influenzare il prezzo del suo prodotto

Page 29: costi fissi e variabili

Il monopolio è determinato da “barriere all’ingresso” (barriers to entry)

Causate da…

• proprietà (appropriazione) di risorse chiave

• diritti di esclusiva

• economia di scala importanti, per cui è più economica la produzione da parte di un unico soggetto piuttosto che da parte di una pluralità

Monopolio delle risorse

Monopolio legale

Monopolio naturale

tipi d

i mon

opol

io

Page 30: costi fissi e variabili

Concorrenza vs. monopolio

Concorrenza Monopolio

molti produttori un produttore

“vedono” una curva di domanda orizzontale

rileva una curva di domanda inclinata

negativamente

subiscono il prezzo (price taker)

fa il prezzo (price maker)

vendono qualsiasi quantità allo stesso

prezzo

se aumenta il prezzo vende di meno, se lo riduce vende di più

conc

orre

nza

vs. m

onop

olio

Page 31: costi fissi e variabili

Quantità

Domanda

(a) Curva di domanda di una impresa in concorrenza

(b) Curva di domanda del monopolista

0

Prezzo

0 Quantità

Prezzo

Domanda

apparente reale

curve di domanda

Page 32: costi fissi e variabili

I ricavi di un’impresa in un mercato monopolistico e che quindi fissa il prezzo (si dice anche: è price maker)

QPRT Ricavo Totale(RT)

AR RT

Q

P Q

QPRicavo Medio

(AR)

anche per il monopolista (monopoly), ricavo medio e prezzo coincidono

ricav

i in

mon

opol

io

Page 33: costi fissi e variabili

Discussione:

l’andamento del ricavo marginale per un monopolista sarà …

disc

. ric

avo

mar

gina

le e

mon

opol

io

Ricavo Marginale (RM)

RM RT

Q

…decrescente all’aumentare della quantità venduta

Page 34: costi fissi e variabili

Domanda e ricavo marginale in monopolio

Quantità

Prezzo

€11109876543210

-1-2-3-4

Domanda(ricavo medio)Ricavo

marginale

1 2 3 4 5 6 7 8

dom

anda

e r

icav

o m

argi

nale

in m

onop

olio

RT

Page 35: costi fissi e variabili

Massimizzazione del profitto in monopolio

• il monopolista massimizza il profitto producendo la quantità per cui il ricavo marginale e il costo marginale sono eguali (NB, anche in concorrenza è così, con RM=costante=P)

• “usa” la curva di domanda per trovare il prezzo (corrispondente a quel ricavo marginale) che induce i consumatori ad acquistare quella quantità

mas

sim

izza

zion

e de

l pro

fitto

1

Page 36: costi fissi e variabili

Massimizzazione del profitto in monopolio (1)

QuantitàQMAX0

Costi eRicavi

Domanda

Costo medio totale

Ricavo marginale

Costomarginale

1. L’intersezione dellacurva del ricavo marginalecon quella del costomarginale determina laquantità che massimizzail profitto…

Amas

sim

izza

z ion

e de

l pro

fitto

2 MC

ATC

RM

AR

Page 37: costi fissi e variabili

Massimizzazione del profitto in monopolio (2)

Prezzo dimonopolio

QMAX0

B

A

2. …e la curva di domandaindividua il prezzo coerentecon tale quantità.

Quantità

Domanda

Costo medio totale

Ricavo marginale

1. L’intersezione dellacurva del ricavo marginalecon quella del costomarginale determina laquantità che massimizzail profitto…

Costi eRicavi

Costomarginale

ma s

s im

izz a

z io n

e de

l pr o

f itt o

3

Page 38: costi fissi e variabili

Il profitto del monopolista (3)

Prezzo dimonopolio

Costomediototale

QuantitàQMAX0

Costi eRicavi

Domanda

Costo marginale

Ricavo marginale

B

C

E

D

Costo medio totaleProfitto dimonopolio

prof

itto

del m

onop

olis

ta

Page 39: costi fissi e variabili

Comparazione tra concorrenza perfetta e monopolio

• Per un’impresa in concorrenza, il prezzo e il costo marginale sono uguali

P = MR = MC• Per un’impresa monopolista, il prezzo è

superiore al costo marginale

P > MR = MC

conc

orre

nza

e m

onop

olio

Page 40: costi fissi e variabili

Un confronto tra monopolio e concorrenza perfetta (1)

Supponiamo che tutte le imprese di un mercato concorrenziale siano acquistate da un monopolista

Il mercato concorrenziale era in equilibrio nel punto A, la quantità scambiata era Q1 ed il prezzo P1.

Il monopolista massimizza i propri profitti nel punto in cui MR=SMC, ossia in P2Q2

(punto B).Quantità

DMR

SSP

Q1

P1

A

= LMC

=SMC

Q2

P2

B

Page 41: costi fissi e variabili

Monopolio ed economia del benessere: perdita secca

Quantità0

Prezzo dimonopolio

Perdita secca

DomandaRicavomarginale

Costo marginale

Prezzo

Quantitàefficiente

Quantità dimonopolio

p er d

i ta s

ecc a

Page 42: costi fissi e variabili

Interventi di politica economica in presenza di un monopolio

• Stimolare la concorrenza (normativa antitrust)

• Regolamentazione del comportamento del monopolista (per lo più fissando il prezzo)

• Trasformando i monopoli privati in imprese pubbliche

• Non agire (… il minore dei guai)

int e

rve n

ti co

n tro

i m

o nop

oli