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15 marzo 2013 la disabilita nella famiglia e nella società XIX corso Multidisciplinare di Educazione allo Sviluppo

CUMES 2013 - Lezione 6 Casali

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15 marzo 2013 la disabilita nella famiglia e nella società

XIX corso Multidisciplinare di Educazione allo Sviluppo

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CRPD : Convention on the rights of the persons with disability

• Adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite - 13 Dicembre 2006

• Entrata in vigore - 3 maggio 2008- 30 giorni dopo 20° ratifica della Convenzione/ 10° Ratifica del Protocollo Opzionale

• Elezione degli esperti del Comitato sui Diritti delle Persone con Disabilità

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La struttura

Il testo si compone di 50 articoli e di un protocollo aggiuntivo di 18 articoli.

1 - 32: elencazione dei principi e dei diritti

33 – 50: procedure di approvazione e strumenti per farla rispettare

Il protocollo aggiuntivo riguarda le competenze e le modalità di intervento del Comitato per i Diritti delle Persone con Disabilità

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La CRC e CRPD: UGUALI DIRITTI

Tutti gli articoli della CRC si applicano ai bambini e adolescenti con disabilità.

Art. 23 Gli Stati parti riconoscono che i fanciulli mentalmente o fisicamente handicappati devono condurre una vita piena e decente, in condizioni che garantiscano la loro dignità, favoriscano la loro autonomia e agevolino una loro attiva partecipazione alla vita della comunità. Gli Stati parti riconoscono il diritto dei fanciulli handicappati di beneficiare di cure speciali e incoraggiano e garantiscono, in considerazione delle risorse disponibili, la concessione, dietro richiesta, ai fanciulli handicappati in possesso dei requisiti richiesti, e a coloro i quali ne hanno la custodia, di un aiuto adeguato alle condizioni del fanciullo e alla situazione dei suoi genitori o di coloro ai quali egli è affidato. In considerazione delle particolari esigenze dei minori handicappati, l'aiuto fornito in conformità con il paragrafo 2 del presente articolo è gratuito ogni qualvolta ciò sia possibile, tenendo conto delle risorse finanziarie dei loro genitori o di coloro ai quali il minore è affidato. Tale aiuto è concepito in modo tale che i minori handicappati abbiano effettivamente accesso alla educazione, alla formazione, alle cure sanitarie, alla riabilitazione, alla preparazione al lavoro e alle attività ricreative e possano beneficiare di questi servizi in maniera atta a concretizzare la più completa integrazione sociale e il loro sviluppo personale, anche nell'ambito culturale e spirituale. In uno spirito di cooperazione internazionale, gli Stati parti favoriscono lo scambio di informazioni pertinenti nel settore delle cure sanitarie preventive e del trattamento medico, psicologico e funzionale dei minori handicappati, anche mediante la divulgazione di informazioni concernenti i metodi di riabilitazione e i servizi di formazione professionale, nonché l'accesso a tali dati, in vista di consentire agli Stati parti di migliorare le proprie capacità e competenze e di allargare la loro esperienza in tali settori. A tal riguardo, si terrà conto in particolare delle necessità dei paesi in via di sviluppo.

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Perchè una nuova Convenzione?

Nel mondo, il 10% circa sono persone con disabilità ( circa 650 milioni )

80% vive nei PVS

L’UNICEF stima che siano 93 milioni i bambini nel mondo affetti da qualche forma di disabilità

- Cifra Oscura > Invisibilità della Disabilità

Ha la funzione di portare gli Stati alla consapevolezza che le persone con disabilità sono discriminate in ogni ambito della vita, che ogni forma di Abbandono e segregazione è un trattamento contro i diritti umani, che è Necessario intraprendere politiche di inclusione

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Scopo della Convenzione

Art. 1

1. Scopo della Convenzione è promuovere, proteggere e assicurare il pieno ed eguale godimento di tutti I diritti umani e di tutte le libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità, e promuovere il rispetto per la loro inerente dignità.

2. Le persone con disabilità includono quanti hanno minorazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali a lungo termine che in interazione con varie barriere possono impedire la loro piena ed effettiva partecipazione nella società su base di eguaglianza con gli altri.

> Cambiamento di paradigma > soggetti di diritti > scelte per la propria vita >La persona con disabilità viene considerata nella sua interezza e vengono individuate così soluzioni che investono i diversi aspetti della sua vita.

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Disabilità

Preambolo

……la disabilità è un concetto in evoluzione ed è il risultato dell’interazione tra persone con minorazioni e barriere attitudinali ed ambientali, che impedisce la loro piena ed efficace partecipazione nella società su base di parità con gli altri.

> Disabilità diventa il risultato tra una società non inclusiva e l’individuo > non una condizione di salute ma una relazione sociale >modello medico > un modello basato sui diritti umani> Approccio olistico del modello sociale basato sui Diritti Umani.

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I Principi Generali

• Il rispetto per la dignità intrinseca, l’autonomia individuale - compresa la libertà di compiere le proprie scelte - e l’indipendenza delle persone;

• La non-discriminazione;• La piena ed effettiva partecipazione e inclusione all’interno della societàLa piena ed effettiva partecipazione e inclusione all’interno della società;• Il rispetto per la differenza e l’accettazione delle persone con disabilità

come parte della diversità umana e dell’umanità stessa;• La parità di opportunità;• L’accessibilità;• La parità tra uomini e donne;

• Il rispetto per lo sviluppo delle capacità dei bambini con disabilità e il rispetto per il loro diritto a preservare la propria identità.

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Gli interventi necessari

1. l’esistenza di strutture amministrative locali impegnate nella promozione della partecipazione dei bambini e della realizzazione dei loro diritti;

2. L’elaborazione e adozioni di leggi e politiche che affrontino la questione della disabilità;

3. L’esistenza di meccanismi che consentano alle persone con disabilità e alle loro famiglie di influenzare le politiche relative alla disabilità;

4. un’opera di sensibilizzazione diffusa e mirata;

5. adeguate dotazioni di bilancio, nella progettazione di percorsi inclusivi e non nella creazione di sevizi “paralleli” (scuole speciali, laboratori protetti…).

6. adeguati meccanismi di monitoraggio per promuovere e valutare i progressi;

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La partecipazione

L’efficacia e la rilevanza delle politiche relative alla disabilità dipende dalla consultazione e dal coinvolgimento attivo delle persone con disabilità, bambini, adolescenti e loro famiglie, che devono essere coinvolti nel processo di elaborazione delle politiche.

“niente su di noi, senza di noi”

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In Italia

Con la legge 3 marzo 2009, n. 18 l’Italia ha ratificato la convenzione e ha previsto l’istituzione dell’osservatorio costituito lo scorso 30 novembre con decreto ministeriale del ministro del Welfare.

Il 6 luglio 2011 a Roma presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali si è svolta la prima riunione plenaria dell´ Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità.

Nel novembre 2012 il Governo italiano ha presentato alla Commissione delle Nazioni Unite il Primo Rapporto sulla implementazione della CRPD.

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2 milioni 800mila è la stima delle persone, dai 6 anni in su, con disabilità

E’ possibile rilevare i bambini disabili oltre i 6 anni di età, attraverso la scuola, non è possibile dai 3 ai 5 anni perché la scuola dell’infanzia non è obbligatoria.

C’è anche un problema di definizione che può far variare le cifre (disabilità, invalidità). E’ molto più difficile rilevare le disabilità mentali rispetto a quelle fisiche,

Con una legge del 1992 si sono istituite presso le ASL apposite commissioni che rilasciano varie tipologie di certificazioni ma per tali certificazioni non sono stati ancora adottati criteri di rilevazioni o strumenti di registrazione uniformi, non sono riportate su supporto informatico e non è stata prevista una rilevazione statistica a livello nazionale; quindi queste informazioni non sono utilizzabili.

Italia: i numeri e le definizioni

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Monitoraggio della CRC da parte del gruppo di lavoro per la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (2011-2012)

•Non significativi passi in avanti rispetto ai precedenti due rapporti•La disabilità sta diventando sempre più un fattore di povertà economica della famiglia•Frammentazione dell’accesso ai servizi•Negato il diritto alla diagnosi precoce.•Mancanza di un modello di intervento valido su tutto il territorio nazionale e di distribuzione uniforme degli interventi di base, non pari opportunità•Nonostante le ripetute sollecitazioni non sono state avviate iniziative per l’adozione di strumenti di indagine e monitoraggio in particolare per la fascia 0-5 anni.•Le leggi fondamentali sono ancora concepite secondo il concetto di handicap che impedisce il diffondersi di una cultura e di una legislazione appropriata•La condizione di disabilità sta assumendo sempre più la connotazione di problema privato della famiglia, a causa del graduale e sistematico disinvestimento delle politiche governative

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Raccomandazioni del Comitato ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza sui diritti dei bambini con disabilità

•Rivedere le politiche e i programmi esistenti per garantire un approccio basato sui diritti•Iniziative di formazione per garantire una elevata sensibilizzazione dei funzionari competenti e della collettività•Fornire un numero sufficiente di insegnanti specializzati•Effettuare raccolta di dati specifici e disaggregati sui bambini con disabilità, inclusi quelli di età 0-5 anni

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QuickTime™ e undecompressore

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UNICEF Macedonia

UNICEF-MacedoniaNational Education Strategy (2005-2015): riconoscere la necessità dell’inclusione degli studenti con disabilità National Education Strategy (2005-2015): riconoscere la necessità dell’inclusione degli studenti con disabilità

Child Friendly School Initiative (2006-2009): sviluppo di un programma triennale.

1.1. Sviluppare gli standard delle CFS – compresi gli Sviluppare gli standard delle CFS – compresi gli standard per l’inclusione dei bambini e degli standard per l’inclusione dei bambini e degli adolescenti con disabilità; adolescenti con disabilità;

2.2. Creare un database on line delle iniziative e delle Creare un database on line delle iniziative e delle buone prassi; buone prassi;

3.3. Verificare gli Standard delle CFS in progetti pilota; Verificare gli Standard delle CFS in progetti pilota; 4.4. Formulare nuove politiche in base ai risultati raggiunti;Formulare nuove politiche in base ai risultati raggiunti; 5.5. … … De-istituzionalizzazione e sviluppo di un network nazionale De-istituzionalizzazione e sviluppo di un network nazionale

di strutture alternative – day care centres, famiglie affidatarie… di strutture alternative – day care centres, famiglie affidatarie…

Child Friendly School Initiative (2006-2009): sviluppo di un programma triennale.

1.1. Sviluppare gli standard delle CFS – compresi gli Sviluppare gli standard delle CFS – compresi gli standard per l’inclusione dei bambini e degli standard per l’inclusione dei bambini e degli adolescenti con disabilità; adolescenti con disabilità;

2.2. Creare un database on line delle iniziative e delle Creare un database on line delle iniziative e delle buone prassi; buone prassi;

3.3. Verificare gli Standard delle CFS in progetti pilota; Verificare gli Standard delle CFS in progetti pilota; 4.4. Formulare nuove politiche in base ai risultati raggiunti;Formulare nuove politiche in base ai risultati raggiunti; 5.5. … … De-istituzionalizzazione e sviluppo di un network nazionale De-istituzionalizzazione e sviluppo di un network nazionale

di strutture alternative – day care centres, famiglie affidatarie… di strutture alternative – day care centres, famiglie affidatarie…

Government commitment to promoting changeGovernment commitment to promoting change

Legislation and enforcementLegislation and enforcement

Capacity: teachers, health workers, social workers, lawyersCapacity: teachers, health workers, social workers, lawyers

Children’s life skills knowledge and participation

Children’s life skills knowledge and participation

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… Però io chiedo

Io posso correrenei prati della fantasia;io chiedo di camminare sicuralungo ogni strada.

Io posso raggiungere una casanel mio cuore;io chiedo di poternesalire le scale.

Io posso sentirele armonie della vita;io chiedo che la mia voce sia ascoltatadalle istituzioni.

Io posso recitarenel teatro dei sentimenti;io chiedo di essere protagonistadelle scelte che mi riguardano.

Io posso accogliere l’amoredi chi mi sta vicino;io chiedo che il mondomi rispetti per ciò che sono.

Io posso sentirmidiverso;io chiedo che le nostre diversitàsiano uguali. Camilla 12 anni