1. LEZIONE N. 2 LA TUTELA DEI BAMBINI NEL DIRITTO
INTERNAZIONALEDott.ssa Alessandra D. Borsato - Universit degli
Studi di Milano-Bicocca
2. SCHEMA LEZIONE LA TUTELA DEI BAMBINI NEL DIRITTO
INTERNAZIONALE Diritto internazionale Tutela internazionale dei
diritti umani Convenzione sui diritti dei bambini (CRC)
Responsabilit penale internazionale per violazione dei diritti dei
bambini
3. DIRITTO INTERNAZIONALE Superiorem non reconoscentes
4. DIRITTO INTERNAZIONALE Superiorem non reconoscentesDUE TIPI
DI NORME- Generali (Consuetudini e Ius Cogens)- Particolari
(Trattati o Convenzioni)Valore vincolanteDiff. con Dichiarazioni,
che non hanno valore vincolanteSovranit internazionale
Giurisdizione domestica
5. DIRITTO INTERNAZIONALE NORMA CONSUETUDINARIAEFFICACIA- ERGA
OMNES ( Persistent objector ?)2 ELEMENTI- DIURNITAS- OPINIO IURIS
SIVE NECESSITATIS
6. DIRITTO INTERNAZIONALE CONVENZIONE (= CRC)EFFICACIA- SOLO
TRA GLI STATI PARTE- DECISA DAGLI STATI PARTEELEMENTI
CARATTERIZZANTI- FORMA- OGGETTO E SCOPO (art. 51)
7. DIRITTO INTERNAZIONALE CONVENZIONE (= CRC)PUO:- AVERE
PORTATA UNIVERSALE (art. 46-48)- PREVEDERE UNA CLAUSOLA DI
GIURISDIZIONE OBBLIGATORIA- ESSERE LIMITATA (art. 1-40)- ESSERE
EMENDATA (art. 50), RESA INVALIDA O ESTINTA- ESSERE INTERPRETATA
(art. 2, 3 e 24 )
8. DIRITTO INTERNAZIONALE NORMA IMPERATIVAEFFICACIA- ERGA
OMNESELEMENTI CARATTERIZZANTI- INDEROGABILE
9. DIRITTO INTERNAZIONALE RAPPORTO TRA NORME- GERARCHIA?-
CODIFICAZIONE DEL DIRITTO INTERNAZIONALE (art. 31, par. 1)-
INFLUENZA TRA NORME (art. 31-40)- EVENTUALE CONTRASTO?
10. DIRITTO INTERNAZIONALE IN CASO DI VIOLAZIONE DI UNA NORMA-
RESPONSABILITA DELLO STATO- RESPONSABILITA DELLINDIVIDUO- RUOLO
DELLE NAZIONI UNITE
11. DIRITTO INTERNAZIONALE Superiorem non
reconoscentesORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI- Dopo I-GM, Societ delle
Nazioni- Dopo II-GM, Nazioni UniteFINE COMUNE DEGLI
STATIMantenimento della pace e sicurezza int., ma non solo:
sviluppo economico e sociale, protezione dellambiente, tutela dei
diritti delluomo e responsabilit internazionale delluomo
12. DIRITTO INTERNAZIONALE Superiorem non reconoscentes E IL
DIRITTO INTERNAZIONALE CHE HACREATO LE NAZIONI UNITE; NON VICEVERSA
LE NAZIONI UNITE POSSONOINFLUENZARE (E HANNO INFLUENZATO)
LOSVILUPPO PROGRESSIVO DEL DIRITTOINTERNAZIONALE
13. DIRITTO INTERNAZIONALETutela dei diritti umani Art. 1, par.
3: promuovere e incoraggiare il rispetto dei diritti delluomo e
delle libert fondamentali per tutti senza distinzione di razza, di
sesso, di lingua o di religione.
14. DIRITTO INTERNAZIONALE Tutela dei diritti umani dopo la II
GMConvenzione per la prevenzione e repressione del crimine
diGenocidio (1948)Dichiarazione Universale dei diritti dellUomo
(1948)Patto sui diritti civili e politici e Patto sui diritti
economici,sociali e culturali (1966)Convenzione contro la
discriminazione della donna (1979)Convenzione contro la tortura
(1985)Convenzione sui diritti del bambino (1989)
15. DIRITTO INTERNAZIONALETutela dei diritti umani ambito
regionale - Convenzione Europea sui diritti dellUomo (1950) -
Convenzione Interamericana sui diritti dellUomo (1969) - Carta
Africana dei diritti delluomo e dei popoli (1981) - Dichiarazione
dellIslam sui diritti dellUomo (1981)
16. DIRITTO INTERNAZIONALETutela internazionale dei diritti dei
bambini
17. DIRITTO INTERNAZIONALETutela dei bambini e dei loro diritti
PREAMBOLO CARTA NAZIONI UNITE preservare le future generazioni dal
flagello della guerra, che per due volte ha portato indicibili
sofferenze allumanit 1) Mantenimento della pace 2) Convenzioni ad
hoc CRC (1989)
18. DIRITTO INTERNAZIONALELA TUTELA INTERNAZIONALE DEI BAMBINI
Il bambino vieneidentificato come: bambo, infante, minorePercorso
tutela internazionale: in senso negativo no soggettivit giuridica
in ambito lavorativo madre famiglia
19. NELLANTICHITA Nella Grecia antica (sia quella Ateniese che
quellaSpartana) i bambini erano poco importanti e
dovevanoaffiancarsi agli adulti per poterli imitare e
raggiungerlicelermente . Nella Roma antica i bambini erano di
propriet delcapofamiglia (che ne deteneva lo jus vitae ac necis),
neassumevano lo status e ne seguivano le sorti. Fino alla met del
secolo scorso, i bambini imparavanoa svolgere lo stesso mestiere
del padre. Il concettoromanistico di famiglia e di bambino
restarono attuali inItalia ed in Europa fino a tutti gli anni
sessanta
20. DIRITTO INTERNAZIONALE LA TUTELA INTERNAZIONALE DEI MINORI
- PERCORSO - Tutela in ambito lavorativo Perch? Industrializzazione
Ore lavorative Maggior produzione o tutela del bambino?
21. DIRITTO INTERNAZIONALE LA TUTELA INTERNAZIONALE DEI MINORI
- PERCORSO - La prima convenzione internazionale che prevede la
tuteladi alcuni diritti dei bambini venne aperta alla ratifica
nel1919 (Convenzione n.5 ILO) et minima di ammissione dei bambini
al lavoronelle industrie; seguita da altre due convenzioni (del
1920) rispettivamente per i lavori marittimi e dellagricoltura
22. DIRITTO INTERNAZIONALE LA TUTELA INTERNAZIONALE DEI MINORI
- PERCORSO - Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR)
fonda Ginevra lUnione internazionale per il soccorsodellinfanzia.
Successivamente adott la Dichiarazione deidiritti dellinfanzia, la
prima dichiarazione di dirittoumanitario adottata da un organismo
internazionale e cheprecede di ben 24 anni quella dei diritti
dellUomo. E laprima dichiarazione contenente un elenco di diritti
delbambino Viene adottata e fatta propria dalla Societ delle
Nazioninella V assemblea (1924)
23. DIRITTO INTERNAZIONALE LA DICHIARAZIONE DEL 1924Tratta
soprattutto del benessere dei bambini e non dei loro dirittiNon una
raccolta organica di diritti (occorrer aspettare il1948) ma una
elencazione di principi pi morali (o di dirittonaturale) che
giuridici.Fu ispirata da una delle prime organizzazioni di tutela
deiminori, che nacque in Inghilterra in quegli anni, fondata da
unamaestra di scuola (Eglantyne Jebb ) con laiuto della CroceRossa
Internazionale: Save the ChildrenNacque come Carta delle
associazione e fu adottata dallaSociet delle Nazioni a Ginevra su
pressione della GranBretagnaCon lo scoppio della II guerra mondiale
fu utilizzata per latutela dei minori in pericolo; purtroppo con
scarsissimi risultati.
24. DIRITTO INTERNAZIONALE LA DICHIARAZIONE DEL 1924 I 5
principi su cui si basa sono:1. I bambini devono essere protetti
nello sviluppo materiale e spirituale;2. I bambini vanno sfamati,
curati, aiutati nel bisogno, recuperati quando fanno reati,
protetti quando orfani o soli;3. Devono essere aiutati per primi in
momenti di pericolo;4. Devono essere protetti dallo sfruttamento e
posti in posizione di ottenere i mezzi di sostentamento;5. Devono
essere coscienti che i propri talenti devono essere posti al
servizio del prossimo. garantire i bisogni di prima necessit;
priorit al bambino ferito; evitare che sia costretto a lavorare in
et prematura rispetto alle sue condizioni psicofisiche; formazione
e crescita culturale sulla base del principio di solidariet.
25. DIRITTO INTERNAZIONALE LA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI
DELLINFANZIA DEL 1959Dopo la II guerra mondiale: gi nel 1946 inizi
la discussione, allinterno della Commissione Sociale del Consiglio
Economico e Sociale delle Nazioni Unite per la predisposizione di
una nuova carta per i diritti del bambino. La discussione part
dalla volont del superamento totale della Carta di Ginevra e per
delineare una nuova concezione del benessere dei bambiniNel 1948 la
Dichiarazione Universale dei diritti dellUomo stabil alcuni
principi a favore dei bambini, statuendo circa: la protezione che
devono avere tutti i bambini siano essi nati nel matrimonio o fuori
dal matrimonio (art. 25); il diritto per ogni bambino allistruzione
e il diritto dei genitori di scegliere il genere di istruzione dei
figli (art. 26)
26. DIRITTO INTERNAZIONALE LA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI
DELLINFANZIA DEL 1959La prima versione della Dichiarazione fu
pronta in poco tempo: nel 1949 ben 21 nazioni inviarono i commenti
definitivi al Segretario Generale delle Nazioni Unite; solo nel
1959 la Commissione per i diritti umani trasmise al C.E.S. la
verione definitiva, che fu adottata (senza astensioni) il 20
novembre 1959Negli stessi anni iniziarono a sorgereistituzioni e
organizzazioni internazionaliper la tutela dei diritti dei
bambini,come lUNICEF(Ris. 57 dell 11 dicembre 1946).
27. DIRITTO INTERNAZIONALE LA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI
DELLINFANZIA DEL 19591.tutti i diritti devono essere riconosciuti a
tutti i bambini, senza che siano possibili discriminazioni di alcun
tipo2.speciale protezione del bambino e riconoscimento del suo
superiore interesse3.diritto al nome e alla nazionalit sin dalla
nascita4.diritto alla sicurezza sociale (casa, svago) e alla
salute5.diritto alla cura quando portatore di inabilit
28. DIRITTO INTERNAZIONALE LA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI
DELLINFANZIA DEL 19596. Diritto allaffetto e alla vita in
famiglia7. Diritto alleducazione8. Diritto ad essere preferito
nelle eventuali situazioni di bisogno9. Protezione da
trascuratezze, crudelt e sfruttamento10. Protezione da ogni forma
di discriminazione
29. DIRITTO INTERNAZIONALE LA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI
DELLINFANZIA DEL 1959 CRITICHE Pi organica e completa della
precedente, ma non raccolta di diritti e doveri ancora una
dichiarazione di principi; Molte delle nazioni che la firmarono non
ne tramutarono i principi in norme giuridiche; Cause: emergenze
derivanti dalla guerra fredda, sviluppo economico, sanit Il bambino
era ancora visto come pura parte dellambiente familiare che lo
circondava e che si faceva interprete delle sue esigenze (madre)
Occorrer attendere la rivoluzione femminile (anni 70) per avere il
distacco di madre e figlio e la focalizzazione dei loro specifici
diritti
30. DIRITTO INTERNAZIONALE TUTELA DEI DIRITTI DEL BAMBINO POST
1959 Mancanza di uno strumento giuridico che rendesse vincolanti
per gli Stati i diritti dei bambini e che nel contempo affrontasse
in maniera organica la questione dellultimo soggetto rimasto senza
norme internazionali di tutela ( Madre e famiglia) Era sempre pi
necessario riconoscere il bambino come soggetto portatore di tutti
i diritti umani (civili, politici, economici, sociali, culturali)
gi riconosciuti per gli adulti In realt le convenzioni gi adottate
in materia di diritti umani non escludevano i bambini dalla loro
fruizione, ma non prevedevano forme di tutela specifica per
loro
31. DIRITTO INTERNAZIONALE TUTELA DEI DIRITTI DEL BAMBINO POST
1959 Problema principale: i bambini non avevano ancora una loro
reale soggettivit giuridica Nel 1979 viene formalizzata una
proposta polacca di revisione organica della dichiarazione del 1959
LAVORI PREPARATORI apposito gruppo di lavoro presso la commissione
per i diritti umani delle NU al quale sono chiamati a partecipare,
oltre ai rappresentanti degli stati, anche i rappresentanti di
UNHCR, ILO, UNICEF, WHO e numerose ONG di livello
internazionale
32. DIRITTO INTERNAZIONALE CONVENZIONE SUI DIRITTI DEL BAMBINO
(1989) Prima e unica Convenzione ad hoc Tutela dei diritti
politici, economici, sociali e culturali. E stata ratificata, nel
giro di pochissimi anni, da 193 Stati. Ci ne sottolinea il suo
carattere universale.Le due nazioni che oggi non lhanno ratificata
sono Somalia e Stati Uniti (firmata nel 1995) ART. 1: CHI IL
BAMBINO?
33. CONVENZIONE SUI DIRITTI DEL BAMBINO PRINCIPI FONDAMENTALI
Non discriminazione (art. 2) Superiore interesse del bambino (art.
3) Diritto alla vita, sopravvivenza e sviluppo (art. 6) Diritto al
nome, alla cittadinanza e alla propria identit (art. 7 e art. 8)
Dovere di ascoltare lopinione del bambino (art. 12) Diritto alla
salute (art. 24) Diritto alleducazione (art. 28 e 29) Diritto al
gioco (art. 31)
34. DIRITTO INTERNAZIONALE LA TUTELA DEI DIRITTI DEL
BAMBINOCOSA ACCADE IN CASO DI VIOLAZIONE DELLA CRC? CHI PU VIOLARE
LA CRC? CHI PU ESSERE CONDANNATO IN CASO DI VIOLAZIONE DELLA CRC?
LA CRC LUNICA CONVENZIONE CHE TUTELA IN MODO SPECIFICO I
BAMBINI?
35. DIRITTO INTERNAZIONALE LA TUTELA DEI DIRITTI DEL BAMBINO
CRC E ALTRE CONVENZIONI 1904 1921 1933 - 1949, Convenzioni tratta
donne e bambini 1919 1921 1930 - 1999, Convenzioni ILO Tutela
Lavoro 1948, art. 2, lett. e) della Convenzione sul Genocidio 1949,
IV Convenzione di Ginevra Tutela conflitti armati (art. 14, 17, 23,
24, 25, 38, 41, 50, 51, 68, 76, 81, 82, 89, 94, 132) 1977, I e II
Protocollo addizionale alle 4 Conv. di Ginevra del 1949 (I
Protocollo: art. 77 e 78) (II Protocollo art. 4, par. 3 e 6, par.
4) 1989, CRC
36. DIRITTO INTERNAZIONALE LA TUTELA DEI DIRITTI DEL BAMBINO
CRC E ALTRE CONVENZIONI1998, Statuto della Corte penale
internazionale2000, Protocollo addizionale alla Convenzione delle
NazioniUnite contro la criminalit organizzata per prevenire,
reprimeree punire la tratta di persone, in particolare di donne e
bambini2000, Protocollo opzionale alla Convenzione per i diritti
delbambino relativo alla vendita di minori, alla prostituzione
epornografia infantile2000, Protocollo opzionale alla Convenzione
per i diritti delbambino relativo al coinvolgimento dei minori nei
conflittiarmatiPUNTO DI SVOLTA: Statuto della Corte
penaleinternazionale Resp. penale individuale int.
37. TUTELA DEI DIRITTI DEI BAMBINI e RESPONSABILIT mankind owes
to the child the best it has to give