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del Delta Periodico d’informazione locale. Anno XXII n. 67 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD Giugno 2015 del Delta Il Comune vince: pronti a partire con l’Erasmus Taglio di Po pag. 14 Interventi radicali: la frazione vuole diventare più bella Porto Levante pag. 8 Alva Inox regale dopo la Coppa ecco la promozione Sport - Volley pag. 19 pagg. 10, 12 Enel rimane in silenzio Rabbia e rassegnazione E col Comune scoppia anche la grana relativa al pagamento dell’Imu. L’amarezza del sindaco Bellan: “Enel non sta rispettando gli impegni che aveva preso” “E nel non sta rispondendo agli impegni presi”. Esordisce così il sindaco di Porto Tolle Claudio Bellan. ”Si era impegnata a realizzare un sito produttivo significativo - spiega il sinda- co - e nel mese di ottobre, attraverso una lettera aveva rinunciato alla riconversione della centrale a carbone e annunciato l’im- pegno di realizzare un altro investimento nel nostro territorio. Da quel momento non abbiamo più avuto niente di concreto e di ufficiale per il futuro. Solo qualche parola. Anzi, di ufficiale c’è solo la questione che riguarda il pagamento dell’Imu, per la qua- le Enel ha provveduto a pagare degli im- porti in base alla sua programmazione, che differisce dall’importo iniziale, per il quale avevamo pianificato il bilancio comunale”. Si parla di una cospicua riduzione, che fa tremare le casse del Comune di Porto Tolle. In pratica Enel, in considerazione del fatto che il sito di Polesine Camerini non è più produttivo, ha richiesto il declassamento della centrale nel febbraio 2014. La diffe- renza di cifre in gioco è enorme: il Comune ha notificato a Enel l’avviso di accertamento dell’importo di 7.177.659 euro. Enel nel mese di gennaio ha presentato un docfa con cui riduce la rendita del 90%. NUOVE REGOLE PER IL NIDO CAMBIANO I CRITERI D’ISCRIZIONE Importante novità in arrivo al nido La Coccinella di Porto Viro, riguardanti i criteri per l’iscrizione. D’ora in avanti non farà più fede il momento della presentazione della domanda, ma una serie di requisiti tra cui reddito e residenza. pag. 6 a pag. 29 ARIANO, L’UTAP CRESCE MA SI TEME PER IL MEDICO A breve l’Utap di Aria- no nel Polesine potrebbe crescere di dimensioni, divenendo un vero punto di riferimento sanitario. Si teme tuttavia per il mantenimento del ruolo cruciale del medico di medicina generale. pag. 13 alle pagg. 31-34 a pag. 28 All’interno del giornale continua a pag. 8 Editoriale N essun ribaltone in terra Veneta. Anzi. Un’incoronazione. Nonostante lo strappo di Tosi, il Governatore uscente, la sua grande popolarità e i suoi temi hanno convinto i cittadini che lui, ancora una volta, era la scelta migliore possibile. I veneti hanno eletto di gran carriera Luca. Luca, il più votato d’Italia di Germana Urbani* *[email protected] - [email protected] L’informazione locale è sempre con te: +94% di visitatori www.lapiazzaweb.it In allegato al giornale e su www.lapiazzaweb.it/turismo VENETO IN PRIMO PIANO ZAIA GOVERNATORE, DEBACLE PER IL PD CONSIGLIO REGIONALE MOLTI VOLTI NUOVI PAOLO GIOLI, ARTISTA RODIGINO ALLA BIENNALE da pagg. 20-22 pag. 24 pag. 25 Locanda Ristorante 7 Mari Via Pirandello 1, 45014 Porto Viro (RO) Tel 0426 324512 Cell. 335 5858184 Chiuso il mercoledi www.locandaristorante7mari.it [email protected] Specialità del territorio a Rosolina statale Romea APERTA TUTTI I GIORNI 24 ORE SU 24 70 Slot e Vlt con i modelli più aggiornati Jackpot nazionale Bar e zona relax Ampie sale fumatori

Delta giu2015 n67

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Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 136 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it

del Delta

Periodico d’informazione locale. Anno XXII n. 67 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD Giugno 2015

del Delta

Il Comune vince:pronti a partirecon l’Erasmus

Taglio di Po

pag. 14

Interventi radicali:la frazione vuolediventare più bella

Porto Levante

pag. 8

Alva Inox regaledopo la Coppaecco la promozione

Sport - Volley

pag. 19

pagg. 10, 12

Enel rimane in silenzioRabbia e rassegnazioneE col Comune scoppia anche la grana relativa al pagamento dell’Imu. L’amarezza del sindaco Bellan: “Enel non sta rispettando gli impegni che aveva preso”

“Enel non sta rispondendo agli impegni presi”. Esordisce così il sindaco di Porto Tolle Claudio

Bellan. ”Si era impegnata a realizzare un sito produttivo signifi cativo - spiega il sinda-co - e nel mese di ottobre, attraverso una lettera aveva rinunciato alla riconversione della centrale a carbone e annunciato l’im-pegno di realizzare un altro investimento nel nostro territorio. Da quel momento non

abbiamo più avuto niente di concreto e di uffi ciale per il futuro. Solo qualche parola. Anzi, di uffi ciale c’è solo la questione che riguarda il pagamento dell’Imu, per la qua-le Enel ha provveduto a pagare degli im-porti in base alla sua programmazione, che differisce dall’importo iniziale, per il quale avevamo pianifi cato il bilancio comunale”. Si parla di una cospicua riduzione, che fa tremare le casse del Comune di Porto Tolle.

In pratica Enel, in considerazione del fatto che il sito di Polesine Camerini non è più produttivo, ha richiesto il declassamento della centrale nel febbraio 2014. La diffe-renza di cifre in gioco è enorme: il Comune ha notifi cato a Enel l’avviso di accertamento dell’importo di 7.177.659 euro. Enel nel mese di gennaio ha presentato un docfa con cui riduce la rendita del 90%.

NUOVE REGOLE PER IL NIDOCAMBIANO I CRITERI D’ISCRIZIONE

Importante novità in arrivo al nido La Coccinella di Porto Viro, riguardanti i

criteri per l’iscrizione. D’ora in avanti non farà più fede il momento della presentazione della domanda, ma una serie

di requisiti tra cui reddito e residenza.pag. 6

a pag. 29

ARIANO, L’UTAP CRESCEMA SI TEME PER IL MEDICO

A breve l’Utap di Aria-no nel Polesine potrebbe

crescere di dimensioni, divenendo un vero punto di riferimento sanitario. Si teme tuttavia

per il mantenimento del ruolo cruciale del medico di medicina generale.

pag. 13

alle pagg. 31-34

a pag. 28

All’interno del giornale

continua a pag. 8

Editoriale

Nessun ribaltone in terra Veneta. Anzi. Un’incoronazione.Nonostante lo strappo di Tosi, il Governatore uscente, la sua grande popolarità e i suoi temi hanno convinto i cittadini che

lui, ancora una volta, era la scelta migliore possibile. I veneti hanno eletto di gran carriera Luca.

Luca, il più votato d’Italia di Germana Urbani*

continua a pag. 8

“Anche quest’uano a posarsi tuttora sulle infrastrutture stradali.

“Manca interesse politico nei confront di Ornella Jovane*

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Editoriale

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VENETO IN PRIMO PIANOZAIA GOVERNATORE, DEBACLE PER IL PD

CONSIGLIO REGIONALE MOLTI VOLTI NUOVI

PAOLO GIOLI, ARTISTA RODIGINO ALLA BIENNALE

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Tel 0426 324512 Cell. 335 5858184Chiuso il mercoledi

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È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Rosolina, Porto Viro, Taglio di Po, Ariano, Porto Tolle per un numero complessivo di 15.457 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEE CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ LOCALE

Padova, via Lisbona 10Tel. 049 8704884 Fax 049 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabile (ad interim)GERMANA URBANI [email protected] JOVANE [email protected]

Chiuso in redazione il 29 agosto 2014 CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONALLORETO, VIA BRECCIA (AN)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

è un marchio registrato di proprietà

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Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Rosolina, Porto Viro, Taglio di Po, Ariano, Porto Tolle per un numero complessivo di 15.457 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

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Superare le distanze, condividere la conoscenza. Due punti fermi dell’esperienza 2.0 a cui ci siamo ormai abituati grazie, in particolare, ai social network. E le potenzialità che la rete

offre sono così numerose, che sempre più spesso consentono di recuperare antiche consuetudini in una forma del tutto nuova.

Un esempio “made in Italy”? Dall’intuizione di tre studenti del Lazio ha preso forma un nuovo portale (www.letswitchit.it), una sorta di Facebook dello scambio dei libri, tutto in italiano e totalmente gratuito, nel quale ogni utente può disporre di un proprio profi lo personale e di una libreria virtuale nella quale aggiungere i titoli che vorrebbe scambiare e quelli che sta cercando. Una chat interna permette anche di aprire trattative e accordarsi per un eventuale scambio.

La scommessa dei creatori di letswitchit.it sta ora nel riuscire a convincere i librai di farsi a loro volta utenti, immettendo nel sistema un certo numero di titoli che magari giacciono da anni invenduti nel retrobottega: non per venderli, ma per ottenere in cambio pubblicità gratuita fra gli utenti, la possibilità di segnalare promozioni, offrire sconti o affi liazioni e dare risonanza alle proprie iniziative.

Soprattutto, le librerie ma anche locali di altro tipo potrebbero attrarre nuova clientela diventando i punti d’incontro preferenziali per gli scambi concordati in rete.

Il motto: “Passa i tuoi libri... alimenta la tua mente”, dice già molto della fi losofi a di un progetto che sfrutta al meglio le caratteristiche social della rete per superare però quell’isolamento virtuale in cui internet rischia sempre di gettarci. L’uso dei network per scambiarsi “cose reali” sembra infatti uno dei tratti emergenti di questo periodo.

Se per alcuni anni è sembrato che lo sharing fosse un fenomeno limitato ad ambiti facilmente “smaterializzabili”, com’è accaduto per i dischi e i fi lm, applicazioni come questa fi niscono per ribaltare la situazione e rispondere a esigenze più concrete.

Altri esempi in rete non mancano di certo: il vasto mondo dell’agricoltura biologica conosce per esempio da tempo pratiche come lo scambio delle sementi o il dono della “pasta madre”, attorno a cui si sono costruite comunità di utenti vaste e ramifi cate che si danno periodicamente appuntamento in giro per l’Italia. Ecco che allora scambiarsi un libro diventa anche il pretesto per incontrarsi di persona, magari davanti a un caffè, e stringere relazioni fondate sulle passioni comuni, ma anche sul senso del dono e sul recupero del gusto per la materialità degli oggetti.

Perché la “community” è importante, ma se non diventa “comunità” – fi sica e reale – alla nostra vita fi nirà sempre per mancare qualcosa.

Scambi un libro in rete, guadagni un amico nella vitaUn originale progetto nato da tre studenti italiani mostra come internet non debba limitarsi a essere un serbatoio di esperienze virtuali, ma possa aiutarci a ritrovare il gusto per la materialità degli oggetti. E anche delle relazioni

333news da laPiazzaweb

Sul versante sportivo “Giro d’Italia a Spinea pubblicata tra le pagine regionali. Ma i lettori hanno giudicato anche molto interessante l’articolo “Porto Tolle, il Polesine è volato all’Expo” e la “Notte Bianca di Cavarzere, si festeggia per due giorni”. Ci fa molto piacere visto che La Piazza è anche sponsor del team.seguici su www.lapiazzaweb.it

LE NOTIZIEPIÙ VISTESUL SITO

Sui social è volata la sezione #elezioniveneto2015 tutti i post, in particolare i video del voto di Zaia e Moretti. A seguire la sezione Il confronto elettorale di La Piazza a Chioggia sia su Fb che su Twitter, in diretta. Truffa a Rovigo per un corso di pasticceria ha interessato molto. Qui continuano i focus di Piazzaweb sui Saloni dell’auto più importanti d’Europa.seguici su www.facebook.com/

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LE NOTIZIEPIÙ VISTESUI SOCIAL

Le edizioni più lette dai lettori della piazzaweb sono state quelle di: Piovese, Cavarzere, Rovigo e Adria. seguici su www.lapiazzaweb.it

EDIZIONIPIÙ VISTESUL SITO:

Piovese (recordo assoluto di sempre), PioveseSport, Conselvano e Cavarzere.seguici su www.issuu.com/

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EDIZIONIPIÙ VISTESU ISSUU

Il 2 giugno nella casa di Albenga, El Montassir ha accoltellato ferocemente l’ex moglie Loredana Colucci davanti alla fi glia di 13 anni. Il direttore nel suo blog affronta il tema senza dimenticare che il gip Filippo Maffeo della procura di Savona rifi utò per tre volte di arrestare l’uomo che perseguitava Loredana.seguici su www.lapiazzaweb.it/category/il-blog-del-direttore/

Il BLOGDELDIRETTORE

Se cade il Governo siamo contenti? Con le riforme da approvare, Renzi adesso tentenna. Dopo le regionali gli equilibri politici delle forze di Governo non sono più gli stessi. A Palazzo Madama sembra proprio il premier e i suoi abbiano una maggioranza minima. O forse no. In commissione istruzione al Senato, dove si discute Ddl Scuola, Il PD al momento conterebbe su 14 voti contro i 12 dell’opposizione. Più di qualcuno si augura che cada il Governo. E poi?seguici su www.lapiazzaweb.it/

sondaggio/

IL SONDAGGIO

L’attenzione verso questa rubrica e i suoi protagonisti è altissima. Questo mese in special modo abbiamo pubblicato le foto di fortunati cagnolini scelti da belle famiglie. Continuamo a ricevere tante foto di cuccioli che cercano casa. Segno della sensibilità dei nostri lettori e della bontà del nostro lavoro per gli animali.seguici su www.lapiazzaweb.it/

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ADOTTAMI,I NOSTRIAMICIANIMALI

E’ in uscita il secondo numero del nostro supplemento cartaceo Turismo&Sapori, anche le pagine web dedicate ai viaggi e all’enogastronomia hanno avuto un grande successo sia sul sito che sui social. seguici su www.lapiazzaweb.it/

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TURISMO E SAPORI

In continua crescita i visitatori nuovi e di rirorno

In continua crescita i visitatori nuovi e di rirorno

In allegato al giornale e suwww.lapiazzaweb.it/turismo

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4 Argomento del mese44 Argomento del mese

LA CURIOSITÀ CON I SUOI 40 METRI È LA PIÙ PROFONDA DEL MONDO

A Montegrotto la piscina dei record

Ad un anno dall’apertura è già conosciuta come la piscina dei record,e non solo per la sua profondità: paradiso degli amanti dell’apnea e delle immer-

sioni ma anche set cinematografi co e “palestra” per esercitazioni oltre che luogo di svago e divertimento. Si chiama Y-40: la lettera richiama il sub in fase di im-mersione nella piscina più profonda del mondo, per di

più con acqua termale. 40 metri è appunto la profondità che ha fatto dell’impianto un punto di riferimento mondiale per le attività subacquee ma anche per molti altri eventi. Aperta a Montegrotto, hotel Millepini, la piscina è una realizzazione completamente italiana. Umberto Pelizzari ha effettuato la misurazione del record di profondità. In fondo alla piscina sia arriva con diverse profondità intermedie e grotte per attività tecniche. La piscina contiene 4300 metri cubi di acqua termale mantenuta ad una temperatura tra 32-34°C così da permettere di immergersi e nuotare in costume da bagno senza dover indossare la muta. In questi mesi è successo un po’ di tutto, perfi no un matrimonio da record in profondità, oltre a svariati servizi fotografi ci e video. Ma è soprattutto il paradiso dell’apnea grazie alla temperatura dell’acqua termale che favorisce il rilassamento e la concentrazione. E’ scelta per allenamenti agonistici e preparazioni atletiche, con Marco Mardollo e Umberto Pelizzari, in vista degli esami per di-ventare istruttori di apnea. Scenografi co anche il tunnel in plexiglass che permette di osservare la piscina stando “all’asciutto”. Il prezzo d’ingresso non è certo popolare, ma non stiamo parlando di una piscina qualunque.

Nelle spiagge di Rosolina mare e Albarella sventola la Bandiera blu. Il prestigioso riconoscimento internazio-nale conferito al Comune rivierasco dalla Foundation

for environmental education (FEE), corona una serie di ac-corgimenti, sforzi e di iniziative volti a migliorare la qualità ambientale del territorio. “L’idea di presentare domanda per la Bandiera blu nasce dalla volontà di far emergere le qualità che sono caratteristiche del nostro paese, raggiungendo così gli standard che erano già presenti in altre realtà turistiche – considera in proposito l’assessore all’Ambiente Giovanni Crivellari - Abbiamo investito sull’ambiente, incrementando il regime di raccolta differenziata, puntato sull’ottenimento della certifi cazione ambientale Emas, collaborato con le associazioni di volontariato ambientaliste e con le scuole per fornire una maggiore consapevolezza ed approfondimento sui temi della tutela ambientale. Tutto questo, unito ai severi controlli che da anni ormai ci restituiscono parametri conformi alle normative sulla salubrità delle acque. Il riconoscimento dona alla nostra località balneare un valore aggiunto in termini di qualità am-bientale, presupposto decisivo per migliorare l’offerta turistica

del territorio, tenendo conto delle specifi cità che lo rendono unico rispetto alle realtà limitrofe”.

Rosolina quest’anno rientra tra i 147 Comuni e i 66 ap-prodi turistici che possono vantare il vessillo assegnato dall’eco-label alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio con l’intento di indirizzare la politica di gestione locale, verso un processo di sostenibili-tà ambientale. Alla cerimonia che si è tenuta alla sede della Regione a Roma hanno partecipato il sindaco Franco Vitale e l’assessore al Turismo Daniele Grossato.

“Siamo soddisfatti ed orgogliosi di questo risultato – di-cono - che arriva dopo anni di lavoro spesi, tra le altre cose, per incentivare il turismo nel nostro territorio. Abbiamo portato avanti il progetto con convinzione, consapevoli della necessità di investire nel settore turistico per valorizzare il territorio e incentivare l’occupazione. Oggi anche la nostra località può vantare questo riconoscimento internazionale, che pone il no-stro comune ai vertici dell’offerta turistica per quanto riguarda in particolare la qualità ambientale. Un ringraziamento a quan-ti, sia dell’amministrazione sia nell’unità di progetto, hanno

contribuito al conseguimento dell’obiettivo”. La bandiera blu che quest’estate sventola lungo la riviera

rosolinese non deve però rappresentare un punto d’arrivo, ben-sì di partenza. “A questo punto non dobbiamo però fermarci e vivere di rendita – ha confermato in proposito il presidente del Cob e vicepresidente provinciale di Confcommercio Ascom Fer-dinando Ferro – bisogna portare avanti un impegno costante anche nel futuro. La Bandiera blu va ad onorare gli sforzi fatti anche da noi balneari che lavoriamo in spiaggia e quindi con l’ambiente di cui ci consideriamo i primi tutori, perché lo faccia-mo quotidianamente. Siamo le prime sentinelle del territorio con azioni di pulizia quotidiane, col setaccio, coi retini e con la pulizia del materiale piaggiato. In sintonia con gli sforzi dei balneari anche quest’anno in spiaggia ci sarà ‘l’ecologino’, un portacenere di carta che sarà distribuiti gratuitamente a tutti i fumatori per non disperdere tra la sabbia i mozziconi, si tratta di un messaggio di tutela del territorio”. “Il riconoscimento - ha considerato l’onorevole Diego Crivellari - consente anche al Po-lesine tutto di poter esprimere al meglio le proprie potenzialità turistiche ed ambientali”.

di Elisa Cacciatori

Riconoscimento andato a 147 Comuni e 66

approdi: non è certo facile ottenerlo

Per rientrare tra i “papabili” è

necessario il rispetto di una serie di

requisiti molto severi

ECCELLENZA DEL TURISMOLa località del Basso Polesine inserita nel ristretto novero

di spiagge e approdi che tutelano anche l’ambiente.

Grande soddisfazione da parte dell’amministrazione comunale e del Consorzio degli operatori

balneari: “Premiati anni di sforzi, siamo noi le prime sentinelle

e i primi tutori del nostro patrimonio”. E adesso si pensa

a fare ancora meglio per il futuro Rosolina si gode la sua prima bandiera blu

Piscina di Porto ViroCittadella dello Sportvia XXV aprile n°60

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Page 5: Delta giu2015 n67

555Argomento del mese

Chioggia

Qualità delle acqueBandiera blu, Sottomarina fa il bisSottomarina si ri-

conferma e, anche quest’anno, dopo la

“prima volta” del 2014, sventola Bandiera Blu sul litorale chioggiotto. L’ambito riconoscimento è stato diret-tamente ritirato a maggio, perso Ministero a Roma, dal sindaco Giuseppe Casson e dall’assessore al Demanio, Elena Segato.

“La soddisfazione e l’en-tusiasmo sono enormi – ha dichiarato il sindaco - perché riconfermarsi non è mai semplice: è stato premiato il lavoro di squadra dell’intera città, che in ogni sua parte, Amministrazione, Associazioni di categoria e operatori turistici, ha interpretato e vissuto questo appuntamento come un momento fondamentale per garantire al nostro territorio un’immagine corrispondente alle bellezze naturali ed artistiche che lo caratterizzano”.

La “Bandiera Blu”, infatti, è un’iniziativa condotta dall’organizzazione non governa-tiva e no-profi t “Foundation for Environmental Education” (FEE) sin dal 1987. L’obiettivo principale del Programma Bandiera Blu è promuovere una conduzione sostenibile del terri-torio nei Comuni rivieraschi, rispondendo a una serie di indicazioni che pongono alla base delle scelte politiche proprio l’attenzione e la cura per l’ambiente. I criteri del Programma vengono aggiornati periodicamente, in modo tale da spingere le amministrazioni locali partecipanti ad impegnarsi per risolvere e migliorare nel tempo i problemi relativi alla ge-stione del territorio, al fi ne di un’attenta salvaguardia dell’ambiente. La valutazione delle candidature, inviate ogni anno compilando uno specifi co questionario e allegando idonea documentazione a supporto, avviene attraverso i lavori di una Commissione di Giuria, all’interno della quale sono presenti anche rappresentanti di importanti enti istituzionali. Già da alcuni anni, per la valutazione delle candidature, è stato introdotto un complesso iter procedurale certifi cato.

“Ringrazio tutti singolarmente - aggiunge l’assessore all’ambiente, Elena Segato - i Presidenti delle Associazioni di categoria, i loro componenti, la Capitaneria di Porto ed i tanti operatori turistici che nel corso di questi ultimi mesi hanno fornito piena e convinta collaborazione per presentarsi al meglio all’appuntamento con la Bandiera Blu”.

Le fa eco il sindaco: “Sono molti i punti di eccellenza del nostro litorale, ciascuno dei quali ha contribuito al raggiungimento dell’importantissimo traguardo: tra tutti, è doveroso citare il progetto “Vacanze sicure”, frutto dell’eccellente lavoro dell’Asl 14 e del suo Dipartimento Emergenze. Cosicché anche quest’anno, il nostro litorale potrà fregiarsi del titolo di “spiaggia più sicura d’Italia”, con piena garanzia di servizi sanitari in favore dei turisti di assoluta eccellenza”. Sara Boscolo Marchi

Il sindaco di Chioggia Giuseppe Casson, l’assessore al Demanio Elena Segato e gli operatori sventolano la Bandiera Blu 2015

Rosolina si gode la sua prima bandiera bluIl Lido di Venezia punta al rilancioIntramontabili All’Excelsior e Des Bains le spiagge vip più esclusive

Lido di Venezia, la spiaggia esclusiva per eccellenza punta al rilancio. Per capire quando costa fare una vacanza balneare al Lido nei posti più esclusivi, bastano poche cifre. Alla “spiaggia Excelsior”, uno dei stabilimenti più esclusivi al mondo, punto d’incontro di attori e registi e legata al Festival internazionale

del Cinema di Venezia, le minicapanne in terza fi la ad agosto costano 52 euro al giorno comprese due sdraio. Per le ricercate capanne in tela bianca poste in seconda e prima fi la bisogna sborsare 140 - 245 euro al giorno. Sempre al Lido, la spiaggia Des Bains, davanti all’omonimo hotel, icona dei primi anni del ‘900, descritto da Thomas Mann nel suo “Morte a Venezia”, ha prezzi leggermente più contenuti: si va dai 43 euro per le mini capanne dal caratteristico tetto di paglia in quarta fi la (incluso, ombrellone, sdraio e lettino) ai 205 euro per un Tucul in prima fi la. La spiaggia dei vip però punta a riammodernarsi con un piano di ristrutturazione di Excelsior e Des Bains, mantenendo per entrambi la sola destinazione alberghiera. La società incaricata al piano industriale, Hines italia, prevede tra i 60 e i 120 milioni di euro di investimenti.

Sta selezionando gli operatori sia per il piano industriale, sia per la gestione alberghiera. I tempi tecnici sono di tre anni di lavori sia per il Des Bains, sia per l’Excelsior, mantenendo però quest’ultimo sempre aperto. L’operazione rilancio del Lido non può decollare con la sola ristrutturazione alberghiera. Serve la riqualifi cazione di tutto il Lungomare Marconi e quella dell’area del Palazzo del Cinema, nuovo palazzetto compreso, che spetta alla parte pubblica

di Alessandro Abbadir

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6 Porto Viro66 Porto Viro

E’ poker all’europeo belga per Stefano Moregola e Andrea Fregnan, i vice-

campioni mondiali di Porto Viro specialisti nel katame no kata di judo che per la quarta volta consecutiva si aggiudica-no il titolo di Campioni europei nella categoria Under 45. A contendersi l’oro tra coppie provenienti da Italia, Spagna, Olanda, Russia, Francia, Croazia, Belgio, Germania, Lussemburgo e Austria in una sfi da im-pegnativa, date le qualità tecniche degli avversari, Fregnan e Moregola sono riusciti a farsi valere facendosi distinguere per una prestazione, ancora una volta, senza eguali. “Medaglia e vittoria che vogliamo dedicare a tutti quelli che ci sostengono, moralmente dimostrandoci la loro stima e considerazione – hanno espresso i campioni, affi ancati dal sempre presente ma-estro Fabrizio Gazzignato - ai nostri cari che ci supportano con pazienza per le nostre uscite. Ringraziamo anche l’amministrazione comunale di Porto Viro che per questa trasferta è riuscita a darci un contributo per coprire parte delle spese”. Il prossimo appuntamento che vedrà la coppia di atleti portoviresi dare il meglio di sé è fi ssato il 21 giugno a Montecchio, in provincia di Vicenza, per il Campionato Italiano Kata Judo 2015 tappa in preparazione al Campionato del Mondo Kata judo 2015 previsto il 19 e 20 settembre ad Amsterdam.

NEWS

Agli europei calano il pokerMOREGOLA E FREGNAN SONO SEMPRE VINCENTI

El. Ca.

I campioni con le medaglie

Cambia la modalità di iscrizione dei propri fi gli all’asilo nido La Coccinella di Porto Viro. E’ stato redatto, e conse-

guentemente approvato dal consiglio comu-nale, il nuovo regolamento per l’iscrizione dei bambini che va ad eliminare il vecchio criterio secondo cui chi prima arrivava a far la fi la nella mattina delle iscrizioni poteva assicurare un posto certo al proprio fi glio.

A partire da quest’anno le iscrizioni, aperte dall’1 al 30 di giugno saranno, diversamente da quanto accadeva fi no all’anno in corso, regolate da una serie di corrispondenze a particolari requisiti del candidato e del relativo nucleo familiare. L’iscrizione alla struttura che accoglie i bambini dai 3 mesi ai 3 anni con una ca-pacità ricettiva di 30 posti suddivisi in tre distinte sezioni sarà ora possibile mediante la compilazione di un modulo predisposto dal Comune che dovrà essere presentata all’uffi cio servizi sociali. L’effettiva ammis-sione all’asilo sarà quindi determinata in riferimento ad una graduatoria stilata sulla

base di un punteggio derivante da diverse caratteristiche.

La precedenza all’ingresso viene at-tribuita ai bambini in stato di abbandono; ai bambini portatori di handicap e ai bam-bini con nucleo familiare caratterizzato da una situazione socioeconomica che possa essere di serio pregiudizio per un sano svi-luppo psicofi sico del bambino; ai bambini con entrambi i genitori che lavorano e che sono residenti. Un punto viene assegnato ai nuclei familiari con un solo genitore allo stato di famiglia con rete familiare (nel caso di un nucleo familiare con un unico genitore allo stato di famiglia ma senza

rete familiare i punti diventano due). Un punto viene assegnato ai nuclei familiari con un altro bambino frequentante il nido alla data dell’emanazione del bando men-tre sono invece previsti due punti nel caso in cui il bambino da iscrivere abbia uno dei due genitori portatori di handicap superiore al 67% e ai nuclei familiari con gemelli. Tre punti corrispondono alla residenza nel comune del bambino. Nei casi di parità del conteggio la precedenza in graduatoria sarà assegnata al nucleo familiare con certifi ca-zione Isee minore e in seguito all’ordine cronologico di presentazione della doman-da di iscrizione.

di Elisa Cacciatori

Sarà attribuito un punteggio che tiene conto di reddito, residenza, eventuali disabilità

Servizi Dal 1° giugno in vigore i nuovi criteri: non conta arrivare per primi

Coccinella, come cambia l’iscrizione

L’asilo nido Coccinella di Porto Viro

L’Avis portovirese ha celebrato i pro-pri donatori con

una grande festa nel centro giovanile sale-siano di San Giusto. L’iniziativa domenicale volta a coinvolgere non solo i soci della comunale che conta 357 iscritti, ma anche le rispettive famiglie e gli amici, ha voluto rappresentare un impor-tante momento di condivisione e di incontro all’insegna del volontariato.

Dopo la messa a suffragio dei donatori è stato il momento della consegna delle be-nemerenze ai soci che hanno raggiunto deter-minati obiettivi per anni di iscrizione o per nu-mero di donazioni alla presenza del sindaco Thomas Giacon, del co-mandante dei carabinieri Emanuele Salvagnin e del comandante della polizia locale Mario Mantovan. La festa sociale che com’è con-suetudine si tiene a Porto Viro ogni tre anni è stata un’occasione per fare il punto sull’at-tività del sodalizio riportata dal presidente Diego Viviani. In proposito è stato ribadito l’impegno dell’associazione in relazione a di-versi interventi formativi compiuti nelle scuole del comprensivo e i corsi di pronto soccorso e disostruzione pediatrica che si sono tenuti grazie all’impegno della comunale. La giorna-

ta ha permesso inoltre di lanciare, durante la conviviale preparata dai volontari del centro, la campagna “18+” realizzata con l’intento di diffondere tra i giovani maggiorenni i valori della donazione. L’invito del sodalizio al dono

è infatti rivolto in parti-colar modo alle nuove generazioni così da poter dare nuova linfa allo spirito associativo in un futuro non troppo lontano. Tra le attività di

imminente attivazione da parte dell’Avis por-tovirese è previsto “Avis nutriamo la vita per Expo”, un secondo momento all’insegna dello stare insieme rappresentato dalla gita all’Expo di Milano prevista il 14 giugno. La partenza del pullman alle 6 da piazza Marconi e a seguire da Piazza Repubblica e Matteotti con-durrà i soci e i simpatizzanti alla scoperta dei padiglioni dell’esposizione con visita libera. La partenza per il rientro sarà alle 18 da Milano con arrivo previsto alle 22,30 circa a Porto Viro.

In città l’associazione può contare su ben 357 iscritti. E vuole crescere ancora!

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8 Porto Viro88 Porto Viro

Porto Viro si proietta verso la riqualifi cazione del villaggio di pescatori di Porto Levante, una loca-lità con tutte le carte in regola per diventare un

punto di riferimento non solo per i turisti in visita ma anche per i residenti. Il piccolo centro che si affaccia alla costa è stato di recente oggetto di particolare attenzione per quanto riguarda tutta una serie di interventi volti alla risistemazione delle infrastrutture presenti.

Grazie ad una serie di fi nanziamenti regionali, tra cui lo stanziamento di 500mila euro, contribu-ito concesso al 100% della spesa ammissibile per Interventi a sostegno della pesca professionale, dell’acquacoltura, della pesca dilettantistico-sportiva, fi nalizzati alla tutela e salvaguardia del patrimonio ittico regionale, e un’ulteriore somma messa a di-sposizione pari a 141.500, si andrà a riqualifi care la zona dedicata all’ormeggio dei pescherecci nel cuore della località. In questo senso si procederà con un completo rifacimento del pontile esistente, andando a renderlo più stabile e agevole, con una struttura portante in acciaio e tavolato in lamine di legno trattato resistente alle intemperie. Nell’ambito della serie di interventi, si realizzeranno, per ogni posto barca, dei banchi destinati alla vendita diretta del pescato direttamente dalla barca alla tavola dei consumatori. L’iniziativa, pensata dall’assessore alle attività produttive Silvia Gennari, vuole essere moti-vo di maggior appeal per la lo-calità portovirese attraverso lo sviluppo delle attività legate al turismo.

L’intento è che il mercato del pesce a cadenza settimana-le attiri turisti e al contempo i residenti per l’acquisto del pescato a miglia zero in un ambiente caratteristico creando un indotto per tutte le attività della zona. L’iniziativa potrà essere attivata una volta che i lavori saranno giunti a com-

pletamento. A questo proposito è recente l’appro-vazione da parte della giunta comunale del progetto defi ni-tivo generale e del progetto esecutivo, pari a 141.750 euro per il primo stralcio dei lavori, che interessano il porticciolo. La proposta del mercato del pesce

della domenica pare essere stata accettata di buon grado dalle cooperative che hanno partecipato a un incontro con l’assessore alla Pesca. L’intento in un secondo momento, una volta che vi saranno risultati

tangibili del progetto in termini di attrazione della località, sarà l’iniziativa. Porto Levante, di recente è stato teatro di un incontro del sindaco Giacon con gli assessori Alessandro Palli e Tania Azzalin, con il consiglio pastorale di Porto Levante, per raccogliere e capire le problematiche dei residenti. Ne è emerso che l’abbandono dei rifi uti nel parcheggio pubblico, in particolar modo, col calare della sera sarà sco-raggiato attraverso l’imminente l’attivazione delle telecamere già installate nei punti strategici della frazione. I dati delle telecamere saranno trasmessi tramite wifi .

di Elisa Cacciatori

Il progetto Parte la riqualifi cazione del villaggio, con un occhio di ruguardo verso i turisti

Una nuova Porto Levante

Porto Le-vante: la giunta non pensa so-lamente ai turisti, ma anche ai re-sidenti. Tra i progetti c’è la rea-lizzazione di un nuo-vo molo, più sicuro e stabile. E arriva la videosor-veglianza contro chi abbandona i rifi uti in giro

Il mercato del pesce potrebbe diventare un appuntamento di richiamo, alle coop l’idea piace parecchio

E’ arrivato anche un fi nanziamento da 500mila euro da parte della Regione

Come di consuetudine a Porto Viro, con la fi ne dell’anno scolastico, giungono a compimento i progetti educativi realizzati durante il periodo

delle lezioni. Su questo versante si colloca anche l’iniziativa

di educazione stradale portata tra i banchi di scuola dalla polizia locale e giunta a conclusione con il mo-mento della consegna agli alunni della primaria dei patentini di pedone e ciclista.

L’intento è di sensibilizzare e formare le nuove

generazioni sull’importanza della sicurezza strada-le attraverso una serie di incontri formativi durante il periodo scolastico con l’agente di polizia locale Fania Fanton.

Tradizione vuole che al termine del progetto vi sia la possibilità per gli alunni di mettere in pra-tica le nozioni acquisite alla guida di macchinine elettriche lungo il percorso studiato appositamente in piazza Repubblica tra la segnaletica verticale e orizzontale.

Se quest’anno il maltempo non ha permesso di poter mettere in pratica la guida sicura, dall’altra è stato comunque possibile dar prova delle proprie conoscenze in materia attraverso una serie di do-mande poste dall’assessore alla Polizia locale Silvia Gennari che ha consegnato il patentino per pedone e ciclista a 106 alunni delle classi quinte dei plessi di Donada, Taglio di Donada, Aldo Moro e Porticino. Per l’occasione a cui ha partecipato anche il coman-dante Mario Mantovan.

LA FESTA Educazione stradaleECCO LA PRIMA PATENTE PER 106 BAMBINI DELLE PRIMARIE DI PORTO VIRO!

El. Ca. Una grande festa per 106 alunni

segue da pag. 1Lo chiamavano per nome ovunque durante la campagna

elettorale e a farlo, non erano solo i suoi elettori conclamati. Erano gli imprenditori, gli operai, i pensionati, i bambini abituati a vederlo alle sagre di paese. Un segnale evidente del fatto che i cittadini non sentivano e non sentono distanze con lui, di lui ci si può fi dare.

Infatti le urne hanno confermato ciò che già sospettavamo tutti: le inchieste che hanno coinvolto uffi ci e politici di spicco a lui vicini non hanno per nulla scalfi to la sua popolarità. Qualco-sina ha perso rispetto al 2010, è vero. Qualche commentato-re conta la bellezza di 420.000 voti, di cui solo poco più di 100.000 sono migrati verso il sindaco di Verona, ex compagno di partito. Ma poco importa a Luca che in questi giorni si gode il podio di Governatore più votato d’Italia e disegna una giunta di fedelissimi molto diversa dalla precedente.

Molto diversa perché sotto la ruspa di Salvini sembra essere fi nita soprattutto l’area centrista e moderata che ha governato la regione per due lustri, prima con Galan e ultimamente con lo stesso Zaia. Forza Italia è stata polverizzata, ridotta al 6%, con scivolata al ribasso alle amministrative di Venezia, città dell’onni-presente televisivo Brunetta, dove raggiunge un faticoso 3,7%. Toccherà a Tosi raccogliere questi voti alle prossime politiche? C’è chi giura che la sua mossa sulle regionali sia servita proprio a scaldare i motori per le prossime sfi de nazionali.

Quanto al Pd che dire? Il partito che alle Europee di un anno fa era volato al 37,52% precipita al 16,7% e la coali-zione attorno ad Alessandra Moretti si ferma ad un deludente 22,8%. Ne avranno da discutere i democratici per capire che cosa è successo. E chissà che questa volta non imbocchino la strada del cambiamento visto che neanche dopo aver perduto indecorosamente la città di Padova hanno deciso di fermarsi e di rinnovare tutto, dalla testa ai piedi. Renzi non fa miracoli, vuole fare delle riforme che non piacciono alla maggioranza dei veneti evidentemente. Ma sarà solo colpa del Premier? Sarà solo colpa del Governo se i veneti hanno scelto Luca? Credo che il centrosinistra debba andare più a fondo nelle sue analisi e darsi le risposte giuste.

Che forse non stanno nel renzismo tout court ma nelle scelte radicali promesse fi n dalla nascita del Pd ma che fi no ad oggi non si sono ancora viste.

EditorialeLuca, il più votato d’Italia

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999Porto Viro

E’ una programmazione all’insegna del-le attività da compiere all’aria aperta e della valorizzazione di un ambiente na-

turale unico quella che si prospetta al centro visite Le Dune nella pineta di Cao Marina a Porto Viro fi no alla fi ne dell’anno. Dopo le giornate dedicate agli “orti a scuola” per le scuole di ogni genere e grado del territorio e alle camminate coi bastoni realizzate nel mese di marzo, maggio si è contraddistinto come il mese delle fi oriture volto alla sco-perta delle caratteristiche di specie selvatiche quali le orchidee. In vista della bella stagione sono le più svariate le iniziative calendariz-

zate. Giugno sarà tempo per la quarta edi-zione della “Note di notte”, l’iniziativa per le famiglie e ragazzi prevista il 26 del mese in collaborazione con Wwf Rovigo, Comune di Porto Viro, Ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po e Aqua volta a scoprire gli ani-mali notturni e in particolar modo i rapaci. La pineta di Cao Marina sarà inoltre cornice ide-

ale per le 14 lezioni di Taiji Quan e Qi Gong che saranno realizzate in collaborazione con Gimmi Astolfi e il Comune di Porto Viro.

Non mancherà l’occasione di godere dell’ombra dei pini e della bellezza della natura delle dune a Ferragosto, giornata dedicata ai pic nic con possibilità di visite guidate in collaborazione con il Comune di Porto Viro e l’Ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po.

L’associazione Le Dune si farà inol-tre parte attiva in “puliamo il mondo”, la giornata dedicata alle attività di educazione ambientale con la pulizia di alcuni luoghi del

paese di concerto con Legambiente, Comune di Porto Viro, Ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po. Con l’arrivo di ottobre sarà tempo invece della scoperta dei “frutti e co-lori dell’autunno”, le visite guidate volte ad osservare i frutti selvatici e le bacche delle dune giunte alla terza edizione e destinate agli studenti in collaborazione con il Comune

di Porto Viro, l’Ente Parco Veneto Delta del Po,Enonsolotrekking, Coop del Parco. Dopo le iniziative pensate in concomitanza con la settimana dei beni culturali del Polesine, l’anno di attività al centro si concluderà nel mese di dicembre con “aspettando il Nata-le” volto alla realizzazione di lavoretti natali-zi per bimbi con materiali naturali.

di Elisa Cacciatori

Il magnifi co scenario è costituito dalla pineta di Cao Marina. Si è pensato anche agli studenti

Il programma Il centro visite ha realizzato varie proposte da qui a fi ne anno

Dune tutte da scoprire

Per il Wwf un ruolo cruciale nell’organizzazione

A maggio si è andati a fare la conoscenza delle caratteristiche delle piante selvatiche

Una nuova lavagna multimediale interattiva a favore del-lo studio dei propri fi gli. Così il comitato genitori della scuola primaria Aldo Moro ha pensato di contribuire alla

dotazione scolastica del plesso attraverso una raccolta fondi che

da qualche anno si tiene su iniziativa della rappresentante del comitato Maddalena Marangon e ai rappresentanti dei genitori di ognuna delle undici classi dell’istituto. Con una cerimonia a cui non solo hanno partecipato gli alunni ma anche le ma-estre, i genitori, il dirigente scolastico Giovanni Beltrame e la consigliera comunale Raffaella Bovolenta, dopo il taglio del nastro è stata accesa la Lim che permetterà agli studenti di essere facilitati nell’apprendimento e di poter usufruire di con-

tenuti multimediali nelle attività di ricerca e implementazione delle azioni didattiche. “Non scordiamo la bellezza del libro – ha però voluto precisare il dirigente scolastico Beltrame in occasione dell’inaugurazione – E’ fondamentale stare al passo con i tempi, ma è altrettanto importante non sminuire il libro che conserva sempre fascino e valore unici. Iniziative di questo genere sono da encomiare, poiché sottolineano l’effi cace colla-borazione tra la scuola e le famiglie”. El. Ca.

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10 Porto Tolle1010 Porto Tolle

“Enel non sta rispondendo agli impegni presi”. Esordisce così il sindaco di Porto Tolle Claudio Bel-

lan nel commentare la vicenda del colosso energetico. ”Enel si era impegnata a realiz-zare un sito produttivo signifi cativo - spiega il sindaco - e nel mese di ottobre, attraverso una lettera aveva rinunciato alla riconversio-ne della centrale a carbone e l’impegno di realizzare un altro investimento nel nostro territorio. Da quel momento non abbiamo più avuto niente di concreto e di uffi ciale per il futuro. Solo qualche parola. Anzi, di uffi ciale c’è solo la questione che riguarda il pagamento dell’Imu, per la quale Enel ha provveduto a pagare degli importi in base alla sua programmazione, che differisce dall’importo iniziale, per il quale avevamo pianifi cato il bilancio comunale”.

In pratica Enel, in considerazione del fatto che il sito di Polesine Camerini non è più produttivo, ha richiesto il declassamento della centrale nel febbraio 2014. A quel punto, in base ad atti uffi ciali, il comune ha richiesto all’agenzia del territorio una formale richiesta di verifi ca del Docfa (Docu-menti catasto fabbricati) di declassamento, successivamente, nel maggio 2014 i tecnici dell’agenzia hanno effettuato un sopralluo-go in centrale a seguito del quale decideva-no di non confermare il docfa e rimettere in atti la rendita originaria di 10.225.846,60 euro.E nel dicembre 2014 il Comune ha notifi cato a Enel l’avviso di accertamento dell’importo di 7.177.659 euro.

Nel frattempo sono continuati i contat-ti con l’Agenzia del Territorio, a seguito dei quali si apprende nel mese di ottobre che Enel impugna il provvedimento dell’Agenzia del Territorio che ha rettifi cato il docfa di de-classamento. Il Comune ha così proceduto a richiedere copia degli atti formalizzando la richiesta di intervento dell’Avvocatura dello Stato. Enel nel mese di gennaio ha presen-tato un nuovo docfa con cui riduce la rendita all’importo di 1.500.000 euro ovvero del 90%. A quel punto, il comune risollecita i Ministeri competenti ad intervenire sulla grave situazione relativa alla chiusura della centrale. ”In breve - commenta il sindaco Bellan - degli oltre 7 milioni dell’Imu, che Enel doveva pagare, 5 milioni sono andati allo Stato, il resto, i due milioni, dovevano entrare nelle casse comunali. Ma Enel, in realtà ha pagato secondo i suoi calcoli, già con la riduzione applicata, circa 500mila euro nel 2014, anziché i 2 milioni di euro”.

di Guendalina Ferro

Il sindaco Bellan: “L’azienda ha deciso di applicare da sola la riduzione sull’imposta”

Centrale Dopo l’abbandono del territorio, ora scoppia pure la grana Imu

Enel e Comune: ormaila rottura è insanabile

La centrale Enel di Polesine Camerini

“Enel vuole la botte piena e la moglie ubriaca - commenta il consigliere comunale Giacomo Bovolenta - ovvero da un lato ha rinunciato alla riconversione della centrale a carbone, dall’altro trasferisce i dipendenti e nel contempo fa richiesta della revisione dell’Imu”.

“E’ una situazione grave - prosegue il sindaco Bellan - alla quale si aggiunge il fatto che Enel vuole trasferire i dipendenti, un chiaro sintomo che il colosso energetico non ha intenzione di investire nel nostro co-mune. Noi siamo con i lavoratori che hanno manifestato per smuovere l’opinione pubbli-ca e chiediamo alla Regione e ai ministeri di competenza di intervenire”. Per queste motivazioni il sindaco Bellan, in data 15 maggio, ha chiesto un incontro per fare il punto della situazione.

Della vicenda è stata interessata anche l’avvocatura dello Stato per valutare il da farsi

Al via il bando di prenotazione per l’assegnazione di 4 lotti identifi cati in quattro aree Peep in proprietà

per la costruzione di alloggi con caratte-ristiche economiche-popolari nella frazio-ne di Pila. A renderlo noto il vicesindaco Mirco Mancin, il quale comunica che il prezzo di vendita è stabilito in 21,30 euro per metro quadrato.”Un prezzo basso per dare la possibilità di acqui-stare da parte dei giovani del luogo”, spiega Mancin.

Al bando, che dovrà essere presen-tato all’uffi cio urbanistica del comune, sito in piazza Ciceruacchio, possono partecipare tutti i cittadini italiani con residenza anagrafi ca o attività lavorati-va esclusiva o principale nel comune di Porto Tolle. Fruire di un reddito annuo complessivo, per nucleo famigliare, non superiore ai 52mila euro, come previsto dalla legge vigente e l’impegno che l’immobile che verrà costruito sarà desti-nato ad abitazione del richiedente. Una volta assegnato il lotto, il richiedente dovrà versare il 10% del prezzo com-plessivo di cessione, al quale seguirà il trasferimento della proprietà.

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12 Porto Tolle1212 Porto Tolle

E’ stato approvato all’unanimità dal consiglio comu-

nale il documento relativo alla modifi ca del regolamento sulla pesca nel Mediterra-neo che sarà trasmes-so in sede regionale, nazionale ed europea agli amministratori del comparto della pesca. Tre in particolare i punti contestati dalle Associazioni di categoria e dai pescatori: la taglia minima di 25 millimetri; la totale mancanza di fl essibilità per percentuali anche molto basse di prodotto fuori; le pesanti sanzioni in caso di mol-luschi fuori regola. Un regolamento comunita-rio (Ce 1967/2006) che di fatto, decreta tolleranza zero sulla ta-glia del pescato, e delle norme italiane, dove per i pescatori di vongole issare a bordo anche un solo mollusco sotto misura, ossia meno dei 25 millimetri stabiliti per legge, e per i venditori, supermercati e negozi, può comportare una sanzione pena-le e ammende fi no a quattromila euro. Nel documento, si impegna sindaco e giunta a prodigarsi per modifi care il regolamento del Regolamento comunitario abbassando il limite di pezzatura dagli attuali 25 mm; il ripristino della tolleranza di vongole sottodimensionate; e si chiede la previsione di sole sanzioni ammi-

nistrative e non penali; in attesa della modifi ca al Regolamento Europeo, l’attuazione di una deroga. “Siamo soddisfatti del voto positivo di tutto il Consiglio al nostro Ordine del Giorno, -

afferma il consigliere di maggioranza Alberto Bergantin - siamo sem-pre molto vicini e sensi-bili alle problematiche del nostro territorio, e questa, vista la decina di

imbarcazioni e il personale imbarcato residenti nel nostro Comune è una di queste”.

“Credo sia giusto sollecitare chi ci rappre-senta al Governo ed in Europa per modifi care quel Regolamento Europeo sempre troppo re-stringente per un mare, l’Adriatico, totalmente differente per dimensioni e profondità, con gli altri mari Europei, ma anche inviare una solleci-tazione chiara agli Enti preposti per la gestione di un bene, gli stock ittici, che deve durare nel tempo per dare una prospettiva di lavoro chiara ai pescatori e alle loro famiglie”.

Contestato soprattutto il limite fi ssato per la taglia e le sanzioni previste

PESCA E REGOLE LE NOVITA’ DIVIDONO

Gu. Fe.

Andrea Mancin, 52 enne di Porto Tolle, lavora da 31 anni nel sito Enel di Porto Tolle. “All’epoca,avevo 22 anni e mi ero appena sposato - racconta - Fu

un momento importante della mia vita, l’assunzione in Enel alla centrale di Polesine Camerini, che mi permise di poter fare programmi per il futuro per la mia famiglia. Io come gli altri 470 dipendenti. Ad oggi invece la real-tà è molto diversa, siamo circa in 80 operai oltre ad altri 80 dipendenti che lavorano nell’indotto. Stiamo vivendo una situazione angosciante, non per me che ho il posto e lo stipendio garantito, ma per il futuro dei ragazzi del nostro territorio”.

Il gruppo Enel attualmente secondo i dati alla mano di Mancin è una grossa realtà che ha in programma di investire, da qui al 2019, una cifra importante .Tra que-sti, 160 milioni nel cantiere del zuccherifi cio di Finale Emilia, che ha creato 300 posti di lavoro e i 60 milioni di euro di investimento nel cantiere dell’ex zuccherifi cio di Russi a Ravenna, dove lavorano altri 100 operai. ”Un colosso energetico come Enel, che non riesce a trovare 2-300 milioni di euro da investire nel comune di Porto Tolle? Mi sembra impossibile - commenta Mancin - Enel

ha fretta di disarmare il sito industriale attrezzato di Porto Tolle con uffi ci, capannoni, linee elettriche, porti e quant’altro, mentre invece potrebbe convertire i 200 ettari di terreno industriale per creare 400 posti di la-voro”. Negli ultimi 8 anni,sia Andrea Mancin che molti altri operai di Polesine Camerini sono stati spostati in altri siti per specializzarsi in vista della nuova centrale a carbone: nel frattempo Enel, aveva investito altri 110 milioni di euro per adeguare il sito. ”Ora invece il colos-so energetico approfi ttando del vuoto di potere creato dalle elezioni regionali, ha fretta di disarmare il sito e spostarci in altre sedi, e nel momento in cui saremo lon-tani, altri operai verranno qui per disarmare il sito - dice ancora Mancin - Noi lavoratori abbiamo proposto dei progetti che sono stati portati avanti anche dal sindaco Claudio Bellan, nell’incontro di qualche settimana fa con il ministro Graziano Delrio e io personalmente le ho in-serite nella pagina Facebook e proposte ad altri politici. Tra le proposte la possibilità di una centrale a biomasse, l’impiego del terreno per 20 ettari di pannelli solari, un polo di ricerca per la produzione di biocarburanti, utiliz-zando gli scarti del pesce, delle alghe come già esiste

a Ravenna”. Ma la cosa che più rammarica Mancin è il fatto

che non si capisca quali siano le reali intenzioni del colosso energetico. “In questo periodo - dice - abbiamo percepito che Enel vuole regalare il sito di Porto Tolle pur di liberarsene, un sito che di fatto è dello Stato, pagato da noi cittadini. Servirebbero 3 miliardi di euro per disarmare e bonifi care l’area, mentre basterebbero 300 milioni di investimento per reinvestire e creare nuo-

vi posti di lavoro. Per questo sostengo che tutta la poli-tica che conta (costituita dall’attuale amministrazione, quella regionale e quella dell’attuale ministro) debba in maniera sinergica proporre a Enel o di sistemare il sito o di reinvestire. E di certo tra le due cose, per Enel, sarebbe meno dispendioso reinvestire nel territorio. La protesta di qualche settimana fa aveva proprio lo scopo di scuotere l’opinione pubblica per smuovere la cittadi-nanza e anche le altre amministrazioni del territorio “.

di Guendalina Ferro

Il lavoratore: “Di certo smantellare tutto è molto più costoso, davvero non capisco il senso di questa scelta”

Centrale I ricordi di Andrea Mancin, a Polesine Camerini per ben 31 anni

“Sarebbe facile investire ancora qui”

Andrea Mancin, 52 anni di Porto Tolle, lavora a Polesine Camerini da quando ne aveva 22. “Sono preoccupato - dice - Non per me che ho comunque il posto assicurato, ma per i ragazzi di oggi del luogo, che non hanno certezze”

“Si potrebbe realizzare un parco solare, un polo di ricerca o molto altro”

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L’Utap di Ariano Polesine e Corbola, in linea con le direttive del governo, sarà destinata a diventare una delle “case

della salute”,ovvero una replica degli ospe-dali.

L’attuale unità territoriale di assistenza primaria di Ariano Polesine e Corbola ,dove ogni medico aderente riceve i propri assi-stiti, su appuntamento o con accesso libero e in caso di assenza di un altro medico dà assistenza anche ai pazienti degli altri col-leghi del gruppo, sarà destinata, secondo l’attuale linea di governo, a diventare una delle case della salute. Una sorta di maxi ambulatori dove i medici assisterebbero a turno i pazienti a scapito - secondo alcuni - quindi della libertà di scelta del cittadino nel scegliere il medico e del rapporto di fi ducia che negli anni il cittadino ha instaurato con il proprio medico.

In merito la Fimmg che ad oggi è il sindacato più rappresentativo della medici-na generale, dopo l’annullamento dello scio-pero nazionale dei medici, si è attivato per

la campagna contro l’abolizione del medico di famiglia, perché non cambi il rapporto tra medico di famiglia e paziente. Nelle gran-di città si vedranno applicati sugli autobus e i tram lo slogan come “Io non vado col primo che capita. Il mio medico di famiglia lo scelgo io”, mentre nei Comuni più piccoli con la campagna di informazione avviene attraverso i medici di base. ”Il medico di libera scelta – sostengono dal sindacato Fimmg - deve essere la guida del paziente in un percorso, mentre il modello della Casa

della Salute replica quello dell’ospedale. Il cittadino che andrà in queste nuove strut-ture si troverà davanti un call-center o un impiegato che chiederà le generalità, quale sia il problema e assegnerà il paziente al medico in quel momento disponibile. Per questo noi sosteniamo che non sarà più pos-sibile scegliere il proprio dottore di famiglia. Va segnalato che tra tutti i servizi offerti dal sistema sanitario nazionale, quello del me-dico di famiglia è sempre tra i più alti livelli di gradimento”.

di Guendalina Ferro

La nuova casa della salute, lamenta il sindacato, farebbe venire meno la libera scelta

Servizi La nuova Utap rischierebbe di assomigliare troppo a un ospedale

Parte la mobilitazione per il medico

Il Parco del Delta del Po con la proclamazione dell’Unesco a Parigi, dall’8 al 12 giugno, è diventato riserva della biosfera. Diventa così la prima riserva della biosfera riconosciu-ta in Veneto, la decima in Italia e una delle 600 nel mondo. Secondo un sondaggio

fatto da Unesco, il 75% del campione intervistato ritiene che questo riconoscimento risulti importante per la promozione delle attività come garanzia di qualità (52%),sia un ele-mento di eccellenza (40%) porti valore aggiunto nella tutela dei beni culturali (88%),sia positivo per la promozione dei beni naturalistici (86%) e in quella dei monumenti (84%). “Questo riconoscimento - fa sapere il direttore del parco Marco Gottardi - non è l’appli-cazione di un logo di qualità bensì l’assunzione di responsabilità e una scommessa per il territorio del territorio a ideare, sperimentare e sviluppare buone pratiche da estendere anche all’esterno, oltre a favorire l’accesso a programmi e fondi internazionali fi nalizzati allo sviluppo di progetti di collaborazione a livello europeo e mondiale”.

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Lo rivela un sondaggioUNESCO, UN’OPPORTUNITA’ DA NON PERDERE

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14 Taglio di Po1414 Taglio di Po

Il Comune di Taglio di Po, con la collabora-zione di un gruppo di giovani e attraverso il servizio Informagiovani gestito dalla coope-

rativa Studio Progetto di Valdagno (Vi), con un proprio progetto, ha recentemente partecipato con successo al bando europeo Erasmus Plus. Ad annunciare l’avvenuta approvazione in Commissione europea l’assessore Veronica Pasetto congiuntamente con il rappresentante della cooperativa Studio Progetto Andrea Rilievo e il gruppo di ragazzi che ha realizzato il progetto: “L’importo appro-vato – commenta la Pasetto – corrisponde a oltre 18mila euro. L’intenzione è quella di pro-muovere un percorso che abbracci il senso delle istituzioni comunitarie e le opportunità che la Comunità Europea offre. Il nostro progetto è passato con un buon punteggio pari a 66 su 100 e una cifra consistente”.

“Il progetto – hanno spiegato i ragaz-zi – consiste in un interscambio giovanile di carattere culturale, proposto dal nostro gruppo a organizzazioni con le quali Studio Progetto collabora e attraverso le quali 30 giovani (dai 18 ai 25 anni) provenienti da Croazia, Italia, Bulgaria, Ungheria, Spagna, Romania e Polo-

nia parteciperanno al progetto che durerà 8 giorni, tra fi ne agosto ed inizio settembre. Il nostro obiettivo princi-pale, nella redazione del progetto, è stato quello

di far conoscere il territorio al di fuori dei confi ni locali portando una ventata di interculturalità a Taglio di Po, vivendo il territorio con momenti dedicati a contatto con la cittadinanza”.

Il progetto consisterà in due parti: la pri-ma vedrà l’organizzazione di attività tipiche nel territorio deltizio, come escursioni in barca, in bicicletta, passeggiate, cacce al tesoro per

far conoscere quanto meglio il territorio e le sue potenzialità. La seconda parte metterà alla prova i giovani partecipanti con la realizzazio-ne di un’installazione artistica, realizzata con materiali prettamenti raccolti sul territorio du-rante le uscite, come sabbia, rami, sassi, ecc... (Land Art), che sarà poi esposta al pubblico in modo che possa rappresentare Taglio di Po e il suo territorio. L’acronimo del progetto è, non a caso, Delta - Develop of Environment throu-gh Leisure and Traditional Activities (Sviluppo dell’ambiente attraverso divertimento ed atti-vità tradizionali). La parola è quindi passata a Andrea Rilievo: “Da un punto di vista tecnico,

- ha commentato – è importante sottolineare che il progetto, per volere esplicito della Com-missione Europea, tratta di educazione non formale, cioè di fatto fare esperienze, stare con altre persone. Il concetto quindi è quello di imparare al di fuori dell’ambiente scolastico con un approccio diverso da quello scolastico e in un altro contesto. I ragazzi che hanno colla-borato alla realizzazione del progetto si sono impegnati con me attraverso un’educazione non formale e sono cresciuti di certo anche professionalmente. Mi preme infi ne sottoline-are la lungimiranza di questa amministrazione comunale.

di Silvia Boscaro

Tra fi ne agosto e inizio settembre arriveranno in paese ben 30 giovani da sette Paesi

Il progetto Ottenuto il fi nanziamento dalla Comunità Europea

Comune ed Erasmus: il matrimonio è fatto

La presentazione del progetto Erasmus Plus

I giovani partecipanti andranno anche alla scoperta della bellezza del nostro Delta

Si chiama Abstract Life Cycle (ci-clo vitale astratto) l’installazione realizzata dall’artista americano

Joseph Gerard Sabatino assieme ai ses-santa studenti delle classi di terza media capeggiati dalla professoressa Roberta Bonvicini e inaugurata il 23 maggio presso l’Istituto comprensivo. Presenti il dirigente scolastico Osvaldo Pasello, l’assessore Alberto Fioravanti e l’ideatri-ce e curatrice del festival itinerante Del-tarte Melania Ruggini, che ha spiegato: “Questo progetto vede coinvolte anche le scuole per rendere i ragazzi partecipi e artisti per un giorno”. Il lavoro realiz-zato, dal forte impatto scenografi co, si è articolato in due fasi: una teorica, di ascolto e di confronto, l’altra pratica, di raccolta dei materiali di riciclo presenti nell’ambiente tipico del Delta del Po, come radici, tronchi, rami, foglie, sab-bia, conchiglie e tutto quanto la natura offre. Ne è venuta fuori Abstract Life Cycle, “un esperimento collettivo, un lavoro d’insieme - ha sottolineato Saba-tino - che fa capire come ogni persona sia importante per la valorizzazione di un’opera collettiva”.

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Page 15: Delta giu2015 n67

151515Rosolina

La stagione turistico-balneare a Rosolina mare si apre con un gesto di solidarietà nel segno del rispetto per l’ambiente. Sempre di più al

largo delle coste dell’Alto Adriatico, e quindi anche in quelle del litorale rosolinese, le tartarughe mari-ne trovano un habitat particolarmente favorevole all’approvvigionamento, ma la pesca intensiva e il traffi co nei mari rappresentano un rischio per la specie.

La tartaruga Gaia, liberata dopo una ceri-monia che si è tenuta alla presenza di un nutrito gruppo di turisti e di tanti bambini ai Bagni Pri-mavera, è stata recuperata in una rete da posta da alcuni pescatori nella laguna di Venezia, poco lontano dall’Oasi Wwf Dune degli Alberoni del Lido di Vene-zia. Dopo essere stata portata alla stazione idrobiologica di Chioggia che collabora con il Wwf del Veneto e con il Coor-dinamento Litorale Veneto Tar-tarughe Marine, grazie alla sinergia con la fonda-zione Cetacea di Riccione e al Cras coordinato da Luciano Tarricone, Gaia è stata curata e preparata

per il ritorno in libertà. Il presidente provinciale del Wwf, Eddi Boschetti, nel fare gli onori di casa alla cerimonia di Rosolina mare ha inaugurato una sta-

gione di liberazioni di ani-mali possibile solo grazie ad una sinergia tra enti e amministrazioni. Nella cor-nice offerta dai padroni di casa Ferdinando e Leonar-do Ferro, si è detto onorato

per un’iniziativa che mira alla sensibilizzazione e al rispetto della natura il sindaco di Rosolina Fran-co Vitale, presente alla cerimonia con l’assessore

all’ambiente Giovanni Crivellari e, a dar prova di una sinergia e di un lavoro di squadra tra le diver-se realtà del territorio, con il Comandante della capitaneria di Porto Levante Diego Fortunati, il direttore dell’Ente Parco Marco Gottardi, Andrea Paganin e Pietro Mila del corpo forestale dello Stato, il responsabile dell’Oasi Wwf Dune degli Alberoni Paolo Perlasca, Luciano Tarricone del Cras con il veterinario Gianluca Viroli e Antonio Socci del museo di storia naturale di Venezia. In caso di necessità, il numero di Pronto Intervento per le tartarughe marine in diffi coltà valido per tutto il litorale Veneto è il 3482696472.

di Elisa Cacciatori

E’ stata recuperata da alcuni pescatori presa in una rete. Medicata, affronta di nuovo il mare

L’evento La stagione balneare si apre con un bel gesto di solidarietà

La targaruga Gaia è tornata libera!

Una bella festa che ha coinvolto tanti bambini ma anche tanti turisti: tutti hanno colto il valore della liberazione

Consiglio comunale dei ragazzi, un progetto innovativo volto ad una più profonda conoscenza e partecipazione degli studenti alla vita civica che ha dato i frutti sperati. Si è concluso con particolare

soddisfazione dei partecipanti e con il raggiungimento di importanti obiettivi il primo mandato biennale del consiglio comunale dei ragazzi che coinvolge gli studenti della secondaria rosolinese. L’esperienza che dopo l’elezione del sindaco in rappresentanza delle istanze dei giovani individuato nella persona di Elena Paganin e del consiglio ha rappresen-tato un valido mezzo per i giovani nel veicolare, attraverso un canale diretto, le istanze e le necessità del mondo della scuola.

I ragazzi si sono trovati inoltre a gestire la somma simbolica del capitolo di istruzione dedicata al progetto e pari a 2000 euro messa a disposizione dall’amministrazione comunale. In proposito è stato dispo-sto che 1000 saranno destinati a potenziare le infrastrutture necessarie per l’informatica della primaria di Volto di Rosolina tramite l’acquisto di pc e stampanti, 300 euro sarà la somma necessaria per l’acquisto di un proiettore per la secondaria Marin Sanudo, e la rimanente somma servirà per comprare strumenti musicali per la scuola secondaria in vista dell’imminente attivazione, con il prossimo anno scolastico, dell’indiriz-zo musicale destinato alle classi prime.

Attraverso una lettera indirizzata all’uffi cio patrimonio i giovani del consiglio chiederanno la sistemazione, durante il periodo estivo di chiusura delle scuole, delle persiane, del soffi tto e del pavimento della palestra da parte del comune.

L’ESPERIMENTOConsiglio comunale dei ragazzi,buona la prima: tantissime idee

Non tutti lo sanno, ma esiste un numero per segnalare animali marini in diffi coltà

L’antico oratorio di Moceniga è tornato agli antichi splendori ed è stato riconsegnato alla popolazione in occasione di celebrazione

offi ciata dal vescovo Adriano Tessarollo a cui hanno voluto partecipare in tanti. Il pregevole edifi cio, ubicato lungo la strada che si addentra nelle valli di Rosolina, fu fondato dai fratelli Alvise I e Alvise II Marc’Antonio Mocenigo cavalieri e patrizi veneti che l’hanno intitolato alla Conce-zione della Beata Vergine Maria. Dopo che per lungo tempo è stato lasciato in stato di degrado ed ha subito diverse azioni vandaliche, l’edifi cio è stato recuperato ed ora rappresenta una pre-gevole testimonianza storica nel territorio anche per i numerosi turisti in visita nelle valli. La zona in cui sorge fu acquistata nella seconda metà del ‘700 per essere destinata dai Mocenigo a valle salsa da pesca e agricola, l’Ente Delta Padano nel 1968 lo cedette all’Opera di Religione dio-cesana che ne è tutt’ora proprietaria. Il progetto, che ha visto la luce cinque anni fa ha permesso di recuperare l’edifi cio autorizzato dal vescovo di Chioggia Benedetto Maria Civran il 14 aprile

1789 e conseguentemente consacrato l’anno successivo. La cerimonia si è rivelata come un evento fortemente sentito dalla popolazione ro-solinese e dei territori circostanti che in parte vi ha partecipato raggiungendo a piedi la meta con un pellegrinaggio dal capitello di San Gaetano. L’ora-torio, che da sempre suscita un grande fascino tra la popolazione del territorio e tra i turisti in visita (è oggetto di uno studio approfondito nel libro scritto da Roberto Pietropoli “oratori e chiese di Rosolina”) è stato restaurato tramite le disponibi-lità della diocesi, della Cei-Beni culturali con l’8 x mille e del Gal Delta Po. Gli interventi hanno inte-ressato la pulitura, il risanamento e l’integrazione delle parti danneggiate o mancanti per quanto riguarda il tetto, gli infi ssi, la pavimentazione e gli impianti. A ricordo degli interventi che si sono resi necessari per riportare l’edifi cio agli antichi splendori e che oggi fungerà da luogo di sosta spirituale e in occasioni di particolari celebrazioni anche da luogo di preghiera, è stata posta una lapide che ricorda il restauro effettuato per volere del vescovo Adriano Tessarollo.

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171717Taglio di Po

Da oggi i piccoli cittadini tagliolesi possono divertirsi in un nuovo parco giochi comple-tamente rimodernato e sicuro al 100%: è

stato infatti inaugurato, nel pomeriggio di sabato 9 maggio, il nuovo parco giochi di piazza della Re-pubblica, presso la zona Villaggio Perla. Presente un gran numero di bambini e genitori e la giunta al completo: “Sono veramente contento di essere arrivato a questo momento, – ha commentato il vicesindaco e assessore all’Ambiente Alberto Fioravanti, principale promotore del rinnovo del parco giochi – un momento aspettato da tempo, soprattutto dai bambini. Le giostrine fi no ad oggi presenti erano praticamente in uno stato di ab-bandono. Le risorse inizialmente destinate al rin-novo del parco giochi sono state successivamente incrementate per poter creare un parco giochi completo, soprattutto per quanto concerne la sicurezza dei nostri piccoli: in questo senso, la nuova pavimentazio-ne in gomma è estremamente sicura, l’unica presente in tutta la provincia di Rovigo a questi livelli”.

“Non è una grande opera - ha proseguito il vicesindaco e assessore - Però credo che per la va-lenza sociale e di aggregazione, l’inaugurazione

di oggi sia dovuta. Non è stato facile, soprattutto per i piccoli comuni come il nostro, decidere di spendere risorse comunali per un parco giochi”.

“Questa amministrazione comunale - ha pro-seguito quindi Fioravanti - reputa comunque che sono siano soldi ben spesi, dato che i bambini sono il nostro futuro e devono essere trattati nel modo migliore”. “Mi auguro – ha concluso

– che venga da tutti apprezzato ma soprattutto trattato con cura”. E’ intervenuto anche il sindaco Francesco Siviero: “Si tratta di un opera ben riu-scita. Spero rimanga quanto più a lungo inalterata

e protetta da atti vandalici. Speriamo nel futuro di ampliarlo così come lo sarà prossimamente il par-co giochi ‘Bambini di Beslan’ presente in piazza Venezia”.

Due altalene doppie, una dedicata ai piccoli e una per i più grandicelli, un torretta composta da scivolo, sbarre, scalette, salite e corde, un piccolo ponte tibetano con corde e sostegni mobili sono la novità maggiore del parco giochi rinnovato. Le nuove strutture poggiano su un fondo colorato composto da una superfi cie sintetica formata da un mix di granuli di gomma in grado di proteggere i bambini da cadute e traumi. Diversi giochi già presenti e ancora utilizzabili sono comunque stati mantenuti nell’area gioco.

di Silvia Boscaro

La soddisfazione dell’amministrazione: “Lo abbiamo fatto per i bimbi, loro sono il futuro”

L’inaugurazione Taglio del nastro per il parco giochi di Villaggio Perla

E ora il divertimento può cominciare!

L’inaugurazione del rinnovato parco giochi in paese

Il 26 maggio scorso è stato con-vocato un Consiglio comunale di urgenza. Punto principale all’ordi-

ne del giorno la rinegoziazione dei mutui assunti con la Cassa depositi e prestiti.”La rinegoziazione è parti-colare, - ha spiegato il sindaco Fran-cesco Siviero (nella foto) – perché Cassa depositi e prestiti ha aperto due settimane fa la possibilità di ri-negoziazione prorogata al 5 giugno. Due i requisiti inizialmente posti: bilancio di previsione 2015 approvato e utilizzo delle economie derivanti dal minor esborso per la copertura di spese di investimento o per la riduzione del debito in essere. I Comuni hanno chiesto di poter accedere alla rinegoziazione anche senza soddi-sfare tali requisiti”. “Abbiamo intenzione di rinegoziare 37 mutui - ha proseguito Siviero - che avranno come data fi nale il 31 dicembre 2044. I tassi purtroppo sono da usurai, fi ssi attorno al 5%. Con la rinegoziazio-ne si avrà un risparmio nelle casse comunali di circa 192mila euro per quest’anno, di circa 137mila euro per gli anni a venire rispetto alla rata che paghiamo attualmente. Oggi il Comune ha un debito residuo di circa 8 milioni di euro ai quali si aggiungono circa 5 milioni di interessi. Con la rinegoziazione gli interessi toccano quota 7 milioni circa. La delibera di stasera serve a dare assenso alla rinegoziazione ma non è certa perchè i due requisiti per accedervi sono ancora validi”. Critici i consigliere di minoranza Marco Ferro e Luciano Tamburin: “E’ diffi cile votare una ma-novra del genere – ha affermato Ferro - perchè i tassi sono da usurai”. La proposta è stata comunque approvata.

CONSIGLIO COMUNALEMutui, si cerca la strada della rinegoziazione. Ma ci sono dubbi

Il sindaco: “Ora speriamo possa resistere anche ad eventuali atti vandalici”

Si è svolta nel pomeriggio del 17 maggio la tradizio-nale Festa delle Associa-

zioni: piazza Venezia e piazza IV Novembre hanno ospitato una ventina di associazioni, di volonta-riato, culturali, sportive e musicali. Presentatore della giornata Fiorigi Grandi. I primi a salire sul palco, accolti da un caloroso applauso, sono stati gli allievi della scuola di ballo MaraDemis Dance. E’ stato poi il turno dell’ esibizione di tiro con l’arco proposta dall’Asd Judo Tradizionale. Numerosi, inoltre, sono stati i bambini e ragazzi presenti per le associazioni Pallacanestro Delta, Volley Nova Virtus e Asd Tagliolese Calcio. Tutte le associazioni presenti hanno esposto trofei e volantini e grafi che per fornire informazioni sulle loro atti-vità. Tra questi anche il Vespa Club Delta del Po, il Gruppo Podistico Avis, la Croce Rossa Italiana e il gruppo di Protezione Civile. Con una piccola scenetta improvvisata si è presentata sul palco la Compagnia Instabile Ta-gliolese. Sempre sul palco si sono esibite le associazioni musicali Le Note del Fiume, Città della Musica, Different Gospel e il coro Voci del Delta. Tan-ta la solidarietà in campo con le associazioni Comitato Fiera Oca Marina, Auser, Aido, Avis e gli Amici di Omisalj. Presente il sindaco di Taglio di Po Francesco Siviero e l’assessore all’associazionismo Doriano Moschini, che ringraziando le associazioni, ha evidenzato come la festa sia stata una ve-trina preziosa, necessaria per far emergere il proprio lavoro e promuovere la propria attività.

Sfi lata in due piazzeCON LA FESTA DELLE ASSOCIAZIONIÈ ANDATA IN SCENA LA PASSIONE

Si. Bo.

IN BREVE

Sono state inau-gurate, presso il Museo Regio-

nale della Bonifi ca di Ca’Vendramin, le installazioni “Memo-ria nascosta: a resting place that lives” dell’artista Joseph Gerard Sabatino e “Progetti bruciati” di Baran (al secolo Andrea Barasciut-ti), nell’ambito del festival itinerante Deltarte, sostenuto dalla Fondazione Cariparo - bando Culturalmente 2014. Capofi la del progetto, l’associazione culturale Voci per la Libertà, che ha siglato per il secondo anno consecutivo il sodalizio con l’ideatrice e curatrice Melania Ruggini. A fare gli onori di casa, è stato il direttore della Fondazione Ca’Vendramin Lino Tosini: “Credo che il Museo della Bonifi ca sia l’ideale contenitore per DeltArte, perché qui si avverte il senso della storia passata, costituita da questa idrovora”. Pre-sente anche l’assessore di Taglio di Po Alberto Fioravanti che ha portato i saluti dell’amministrazione comunale. L’artista, a sua volta, ha così illustra-to l’opera: “Memoria nascosta, ambientata nella sala macchine, stimola il ricordo a contatto con la realtà. Realizzata con materiali poveri come sacchi di juta, grani di riso grezzo, corde naturali, legno, simboli di una terra, il Delta, sospesa tra la memoria e il presente, è dedicata a tutti gli operai che hanno lavorato per costruire questo territorio”. E’ intervenuto poi Baran: “Progetti bruciati, una sorta di lingua di terra, installata nella sala attrezzi, è un’opera fortemente allegorica, che esprime la crisi dell’architettura e dei progetti non valorizzati”.

Al museo della bonifi caDELTARTE FA TAPPA A TAGLIO DI POCON UNA DOPPIA INSTALLAZIONE

Si. Bo.

Si è svolta nella se-rata del 23 mag-gio, in una sala

conferenze gremita, la decima edizione del Caf-fè Concerto, la rassegna corale del coro femmi-nile Le Note del Fiume di Taglio di Po che vede protagonista la musica vocal pop. I brani, diretti dal direttore Marinella Smiderle, hanno rievocato un’ accogliente atmosfera “da salottino”, estre-mamente piacevole e accompagnata da un buon caffè. Ospiti della serata il coro Voci della Riviera di Fiesso d’Artico (Ve), direttore Moreno Menegaz-zo. La serata si è aperta con l’esibizione del coro Le Note del Fiume che ha proposto un percorso musicale in grado di rendere palpabile la versatilità canora del gruppo, dallo stile anni 30’ di Gershwin con “I Got Rhythm” al medley del Trio Lescano, fi no al successo “Tintarella di Luna” di Mina, toccando il raffi nato brano “Un Uomo e una Donna”, per poi avvicinarsi ai giorni nostri con i prezzi ritmati “Ramaya” di Afric Simone e “Bailando” di Enrique Inglesias. Il Coro misto Voci della Riviera ha colpito il pubblico con un’armoniosa vocalità, espressa nei brani tra i quali “Besame mucho” di Velasquez e “Il Cerchio della Vita” di Elab M. Menegazzo, quest’ultima apprezzata moltissimo e applaudita dal pubblico presente in sala. Al termi-ne della serata è intervenuto il sindaco di Taglio di Po, Francesco Siviero, che ha ringraziato i cori sottolineando la maestria dei direttori, strumento insostituibile per la massima espressione delle potenzialità vocali dei coristi nonché curatori di interessanti armonizzazioni.

La rassegna corale funziona sempreIL CAFFE’ CONCERTO SI CONFERMABELLA MUSICA E GRANDE OSPITATA

Si. Bo.

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18 Cultura provinciale1818 Cultura provinciale1 Cultura provinciale RO

Quest’anno il festival DeltArte dà ampio spazio alle residenze d’artista. In questi giorni l’artista internazionale Joseph Gerard Sabatino sta lavorando nel Comune di Taglio di Po per creare

due installazioni site-specifi c, rispettivamente nell’Istituto comprensivo scolastico e nel Museo della Bonifi ca di Ca’ Vendramin. Nell’istituto comprensivo scolastico l’artista americano ha realizzato una serie di la-boratori didattici con 60 studenti delle classi di terza media, capeggiati dalla professoressa Roberta Bonvicini, per dare vita ad un’installazione collettiva dal forte impatto scenografi co.

Ogni studente si è sentito artista per un giorno, protagonista dell’installazione creata con materiali di riciclo presenti nell’ambien-te tipico del Delta del Po. L’opera è stata inaugurata sabato 23 mag-gio. Nel Museo della Bonifi ca di Ca’ Vendramin Sabatino dialoga con l’austero spazio della Sala macchine. Ospitata in una struttura che ricorda la mole di una fortezza e la solennità di una chiesa, Memoria Nascosta: a resting place that lives è un ambiente che stimola il ricordo a contatto con la realtà. L’ambientazione è intrisa di ricordi, primo tra tutti la presenza silenziosa e nostalgica delle dure condizioni di vita degli operai che l’hanno prodotta, associata al ronzio delle macchine Tosi e alle infrastrutture del Museo che sono, ad un tempo, facilmente riconoscibili ed inquietanti. Giocando con la componente strutturale, con l’aspetto compositivo e con l’anomalia architettonica, l’installazione è stata concepita per disorientare il pubbli-co, innescando il confronto con le proprie radici. In una terra possente, che vede come protagonisti da una parte l’acqua, dall’altra il costante lavoro manuale dell’uomo, la popolazione si trova nella terra di mezzo, dovendo confrontarsi con l’ambiente e con la crescita economica. La prerogativa di questa installazione sono i materiali poveri: sacchi di

juta, grani di riso grezzo e corde naturali. In questa fusione con lo spa-zio, le fredde e imponenti strutture industriali sono attraversate da una fi tta trama di corde e scale, testimonianza della forza-lavoro. Joseph Gerard Sabatino racconta: “Ciò che mi ha colpito immediatamente è stata la potenza dell’architettura di questa ex idrovora. Vivendo a stretto contatto con l’ambiente del Delta del Po ho respirato la profonda relazione tra natura e civiltà industriale, che ha molti punti di contatto con la mia zona, la città di Paterson nel New Jersey”.

di Melania Ruggini

L’artista che lavora con gli studentiICARO

Icaro ritorna in città a Rovigo per un doppio ap-puntamento, sabato 27 giugno, che coinvol-gerà le due torri e il giardino attorno. L’artista

friulana Caterina Vallini dà vità all’installazione “Tappeto volante” realizzata in collaborazione con associazione Arci Younited e associazione Ago e Filo. L’installazione rimarrà visibile fi no al 30 settembre. Stendere un tappeto in uno dei luoghi più suggestivi della città è come metterlo nel salotto buono, nel cuore della propria casa: un invito all’ospitalità, all’accoglienza, al piace-re di stare insieme. “Mi piacerebbe che questo tappeto avesse le forme di un particolare del Delta del fi ume Po, come si vede dall’alto, dove mare, fi ume e terra si intrecciano fra loro, così come dovrebbe essere tra i popoli, incontro con l’altro che genera terreno fertile. Se poi questo manufatto nasce dalle abili mani di donne marocchine e rodigine il signifi cato si fa ancora più profondo”. Il progetto è stato condotto dall’artista in collaborazione con associazione Ago e Filo e Arci Younited che hanno tra i propri valori l’inclusione sociale, l’integrazione, la valorizzazione della cultura e l’impegno per le attività educative e formative permanenti rivolte a volontari, operatori, famiglie e bambini. Dalle ore 21.30 l’artista Francesco Mancin dialogherà con la torre Grimani per un affascinante progetto di video mapping che punta a rivalutare le torri, per donare loro una veste nuova, anche se per un tempo limitato. L’obiettivo è cambiare temporaneamente la nostra percezione classica degli spazi architettonici.

A Rovigo doppio appuntamento con la rassegnaUN TAPPETO PER AVVOLGERE LA CITTA’

Me. Ru.

Per il festival DeltArte, nella biblioteca comunale di Corbola l’artista Alessan-dro Bellini ha realizzato la mostra Km

40, un progetto fotografi co di osservazio-ne, ricognizione, mappatura, signifi cazione e simbolizzazione, divulgazione scientifi ca e amatoriale dedicato e rivolto a quel per-corso, importante e ancora poco valorizza-to, che inizia dove inizia il Delta del fi ume Po e fi nisce dove il fi ume incontra il mare.

Il progetto coinvolge il Po di Venezia, oltre al Po di Goro. La mostra è visitabile fi no al 29 settembre 2015. Alessandro Bellini è un noto architetto trapiantato a Brescia ma nativo di Ariano nel Polesine; sentendo molto forte il legame con la sua terra d’origine, decide di mettersi in gioco con questo progetto. km40 nasce come un viaggio lungo la sponda sinistra del Po di Goro e sulla sponda destra del Po di Vene-zia; un viaggio iniziato la mattina là dove il Delta del Po ha origine e terminato al tramonto, dove il Grande Fiume incontra il mare. Un percorso sinuoso fatto di segni, a volte tracce impercettibili, a volte addirittu-ra scomparsi. Elementi naturali che sono in realtà paesaggio fortemente antropizzato: le golene, i cicli dei pioppeti ne sono la testimonianza. I segni antropici, le vecchie cascine vicino all’argine in abbandono, sono come scrigni che contengono tesori, una natura spontanea più autentica che germina dall’interno, attorno, fi no quasi a fagocitarli. E poi le mancanze. La vec-chia stazione senza più i binari. Il ricordo

della via Popillia. L’infanzia, trovare nelle dune fossili il punto più alto, privilegiato, assieme all’argine, per guardarsi attorno nella sterminata pianura. Paesaggio pieno di contraddizioni. Le conchiglie tra la terra, nella vecchia cava di sabbia, segnano la storia più antica, quando lì c’era solo mare. E poi segni di storia recente. Le idrovore, i ponti, l’acquedotto. Tutto è storia in questi luoghi, di quelle storie raccontate dai non-ni. Segni nel paesaggio che si proiettano nel futuro. Il viaggio fi nisce al tramonto, là dove la vegetazione si fa più rada, i canneti vincono sui pioppi e i colori si fanno più caldi. Tra gli altri progetti in itinere, Bellini sta ideando un workshop di architettura che si svolgerà a luglio sempre nel Comune di Corbola e che coinvolgerà alcuni docenti del Politecnico di Milano. Il workshop è inserito come attività collaterale della ras-segna DeltArte, organizzata dall’Associa-zione Voci per la Libertà, ideata e curata da Melania Ruggini.

Allestimento nella biblioteca di CorbolaUN MAGICO VIAGGIO DOVE NASCE IL DELTA

Me. Ru.

Deltarte Una idea davvero originale messa in atto al Museo della Bonifi ca

La rassegna L’utopia di Salvini rivisitata dall’artista Emmanuele Panzarini

Le Identità riemerse di DeltArte appro-dano nel comune di Corbola con due importanti eventi artistici: A utopian

idea di Emmanuele Panzarini e Km 40 di Alessandro Bellini. Fulcro della manifesta-zione artistico-culturale è l’oasi del Balotin, aree di importanza non soltanto ambientale ma anche storico-sociale, portatrice di valore e di incanto.

Con questo progetto il festival punta sul-la valorizzazione di un passato sovente non riscontrabile negli archivi o nei testi storici, che si scopre esclusivamente attraverso l’a-scolto dei racconti e delle persone anziane del Delta. Ogni storia è preziosa e importan-te e compito degli artisti di DeltArte è racco-gliere le loro vicende e collegarle al presente e alla contemporaneità. Oggigiorno di tutta la civiltà del Delta resta una traccia esigua e incerta, perdendone in parte il senso e l’utile insegnamento. A questo vuoto gli ar-tisti di DeltArte sono chiamati a rispondere, mediante un lavoro di ricostruzione sociale e storica, per ricucire la trama del grande racconto che il Delta del Po narra con le sue testimonianze dirette ed indirette.

Tante sono le storie che il Po ha da rac-contare, nel suo lungo e lento viaggio; una tra le più affascinanti è senza dubbio quella che ha come protagonista il professore Luigi

Salvini, lo slavista di fama mondiale che, su di un’isola del grande fi ume a Corbola, subi-to dopo l’incile tra il Po di Venezia e il Po di Goro, costituì una sua repubblica autonoma: la “Tamisiana Repubblica di Bosgattia”. Uno Stato minuscolo in cui si stampava anche una moneta che aveva valore soltanto nei sogni, condivisi da centinaia di studiosi e in-tellettuali, pronti a raggiungere la repubblica di Salvini per trascorrere le vacanze estive, a contatto con la natura, senza regole se non quelle del rispetto e della solidarietà reciproca. Rifacendosi a questa esperienza sociale, Emmanuele Panzarini ritorna sul

Delta per creare A Utopian Idea, per ricorda-re, tramandando alle nuove generazioni, il curioso tentativo che Luigi Salvini diede vita tra il 1946 e il 1955 nella piccola isola del “Balotìn” lungo il fi ume Po. La Repubblica di Bosgattia fu per quell’epoca un breve esperimento per sfuggire dagli orrori della guerra e per riappropriarsi della libertà ne-gata durante gli anni della dittatura. Utiliz-zando il rosso, colore scelto da Salvini per la bandiera della Repubblica, l’intervento artistico vuole creare un collegamento visi-vo tra l’isola e la terraferma, tra passato e presente.

Il piccolo sogno di Bosgattiatorna con Identità riemerse

Emmanuele Panzarini durante una fase dell’allestimento

Me. Ru.

Page 19: Delta giu2015 n67

Quando si inizia a sognare poi non si smette più. E’ quello che è successo all’Alva Inox di pallavolo. La squadra di

Porto Viro, dopo aver vinto la Coppa Veneto e la coppa Triveneto, ha ottenuto il pass per l’accesso in serie B2. I nerofucsia di coach Leandro Falcini si sono imposti nei play off di serie C per l’accesso alla categoria superiore.

Bastava solamente un set al ritorno dopo il successo per 3-0 di Arre, nell’andata della doppia sfi da decisiva contro Zr Impianti Elettri-ci. E così è stato, perché al ritorno il Porto Viro ha vinto per 3-1 conquistando subito il set pro-mozione per la categoria superiore. L’andata è stata sicuramente senza storia. La squadra di Porto Viro si è portata subito avanti per 12-5 per poi chiudere il set sul 25-21. Secondo parziale sicuramente più tosto e combattuto con Alva Inox e Zr che giovano punto su punto fi no al pareggio per 9-9. Voltolina e Bovolenta però piazzano i punti decisivi per la vittoria del parziale per 25-16 e il conseguente 2-0 nel conteggio dei set. Avversari in panne e po-lesani che ne approfi ttano anche nell’ultimo set con il 25-13 fi nale e il 3-0 con accesso matematico in B2 rinviato solo di una settima-na. Il piede e tre quarti in serie B2 galvanizza tutto l’ambiente che si è fatto trovare pronto

all’appuntamento nella partita di ritorno. A Porto Viro infatti, per la gara due, non

c’è spazio per la reazione dei padovani. Il pri-mo parziale è un assolo dei ragazzi di coach Falcini che portano a casa punto e promozio-ne in B2.

Lamprecht e Perini non falliscono. Vol-tolina chiude i conti mandando in festa il pa-lazzetto dello sport. Partita ormai messa in archivio e il resto è solo mielina per gli stessi giocatori e i tifosi.

Secondo set vinto 25-22. L’Arre ha un sussulto d’orgoglio vincendo il terzo set:

25-16 e 2-1 nel conto totale. Nel quarto set l’Alva Inox chiude i conti con un 25-16 e il 3-1 fi nale. Festa grande poi in campo e sugli spalti per una squadra che nel giro di due stagioni ha fatto grandi passi in avanti mostrando a tutti solidità, concretezza, voglia di fare e tan-to entusiasmo.

Ma non è fi nita qui per la squadra di Por-to Viro. Per fare bottino pieno manca l’ultimo appuntamento stagionale che sarà la Coppa delle Alpi in programma il 14 giugno al Pa-laPavesi di Milano. Oltre ai polesani ci sarà Garlasco, Volley Novara e il Cus Genova.

di Riccardo Pavanello

Adesso l’Alva Inox non si ferma piùCALCIO

Dopo due turni di play off, a Scardovari manca solamente una partita

per avere quasi la matematica certezza di partecipare al prossi-mo campionato di Promozione. Dopo aver chiuso al secondo po-sto il girone D di Prima categoria alle spalle del Badia Polesine, la squadra di Giuseppe Pregnolato (nella foto) ha dovuto affron-tare prima il Crespino Guarda Veneto e poi l’Arzergrande per accedere al terzo e decisivo turno del posto season per il salto di categoria. Contro il Crespino G.V., i Pescatori si sono imposti con un 2-1 che ha visto la doppia fi rma di bomber Alessandro Sabatini. L’attaccante chioggiotto, dopo i 28 gol nella regular season, si è portato a quota 30 con la doppietta nel primo turno play off. Non contento, Sabatini è stato servito e riverito dai compagni di squadra anche nella partita seguente contro l’Arzergrande. E’ stato ancora Sabatini a sbloccare il punteggio dopo un quarto d’ora di gioco. Con il gol di Rocchi sembrava tutto fatto ma i padovani si sono rifatti sotto, prima dimezzando le distanze e poi pareggiando i conti a inizio ripresa. La sfi da si è dovuta protrarre ai supplementari ma la miglior posizione di classifi ca ha spianato la strada ai Pescatori che, con il 2-2 al 120’, sono riusciti a strappare il pass per la partita decisiva per il salto di categoria. Al momento non c’è la certezza matematica di disputare la Promozione il prossimo anno qualora i gialloblù dovessero portare a casa il terzo successo di fi la nei play off. Ci sarebbero però ottime probabilità di essere ripescati.

Promozione a un passoSCARDOVARI: CI SIAMO!

Ric. Pav.

Dopo il Porto Tolle 2010, anche lo Zona Marina sale in Seconda categoria. Alla squadra di Oca sono serviti i play off

per accedere alla categoria superiore. A di la verità, con il divario di oltre sette punti rispetto al quinto posto, ai gialloblù è bastato non per-dere la partita di fi nale contro il Pontecchio per piazzarsi ai nastri di partenza della Seconda nel 2015-2016. Con il favore dei pronostici e con il campo a favore (Zona Marina arriva-to secondo al termine della regular season), la squadra di mister Fecchio ha portato a casa uno 0-0 prezioso contro la squadra av-versaria. Una partita intensa e dura che si è chiusa solamente dopo 120 minuti di gioco. Con il pareggio infatti, grazie a una miglior posizione di classifi ca, a festeggiare sono stati i bassopolesani dopo il triplice fi schio fi nale. Le defezioni da entrambe le parti non hanno reso meno entusiasmante la partita seguita da circa 200 spettatori. Alla fi ne però ai locali, favoriti anche per il campo di casa, è bastato non perdere anche se l’ultima parte della par-tita è stata una sofferenza totale visto l’uomo in meno per l’espulsione di Santin. Partenza tutto sommato tranquilla fra le due squadre

nell’atto decisivo, con i padroni di casa che pensano a mettere in cassaforte il risultato con Canella e Livignali senza però trovare l’affondo per il gol. Le ripartenze pungenti del Pontecchio mettono in apprensione la retro-guardia locale che però regge bene l’urto degli attacchi avversari. Lo Zona rimane in dieci per il rosso diretto a Santin al 28’ della ripresa. Servirà una super difesa e un grande Canella fra i pali a sventare tutte le minacce nei tempi supplementari e dare così il pareggio al miele allo Zona Marina. Al triplice fi schio fi nale è gioia grande: tutti in campo a complimentarsi e a festeggiare sotto la tribuna gremita di Oca Marina. Con questa promozione salgono a due le squadre del Delta che parteciparanno alla categoria superiore il prossimo anno. Il Porto Tolle aveva fatto meglio grazie al succes-so diretto dell’unico girone polesano di Terza vincendolo alla grande e con ampio margine.

Ai nastri di partenza della Seconda cate-goria 2015-2016 le due squadre cugine si ritroveranno appaiate, pronte a rendersi prota-goniste anche in un campionato superiore per rivivere i fasti della stagione appena conclusa.

Il pareggio col Pontecchio vale l’ok al salto di categoriaANCHE LO ZONA APPRODA IN SECONDA!

Ric. Pav.

Pallavolo Dopo la Coppa Triveneto arriva anche la promozione in B2

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Page 20: Delta giu2015 n67

1

IL VENETOin PRIMO PIANO

L’effetto Renzi che la scorsa tornata eletto-rale, quella delle europee, aveva avuto il suo appeal anche in Veneto, consentendo

ai Democratici di contare ben il 37,5 per cento dei consensi dalle nostre parti, invece non trova riscontro questa volta. E, anzi, si trasforma in una debacle la corsa del Pd a Palazzo Balbi di fronte all’Italia intera che aveva messo sotto la lente d’ingrandimento lo scenario Veneto, quale laboratorio politico di notevole interesse anche nazionale.

Luca Zaia si conferma dunque presidente con un risultato personale clamoroso per il bot-tino di voti ottenuti, oltre il 50 per cento delle preferenze dei veneti che sono andati a votare e un distacco di 27 punti percentuali rispetto ad Alessandra Moretti, e una vittoria della Lega che si prende la sua rivincita, anche in casa del Car-roccio dopo lo strappo con Flavio Tosi. Quest’ul-timo porta a casa l’11,9 per cento, rosicchiando preferenze anche al Pd.

“Un risultato stratosferico” defi nisce il pro-prio successo il riconfermato governatore, all’in-domani del voto, mentre tutti i commentatori gli riconoscono il peso personale che ha avuto in questa affermazione.

Si assume le proprie responsabilità Alessan-dra Moretti, osserva che hanno avuto più riscon-tro i temi di pancia dell’avversario leghista - in particolare le dispute sui profughi e gli immigrati

- rispetto al suo approccio costruttivo attento alle questioni del sociale e della sanità.

Ma il dibattito in casa Pd va ben oltre la que-stione personale e riguarda il modo di gestire il consenso in Veneto.

“Al cambiare verso al Paese da parte di Ren-zi - rifl ette Paolo Giaretta, ex senatore Pd ed ex sindaco di Padova - doveva seguire a ruota un cambiare verso al Veneto. E invece la dirigenza locale del Pd ha solo pensato di tenersi il “teso-retto” conquistato alle europee, senza spiegare ai veneti che cosa avrebbe fatto il Pd se avesse vinto le regionali”.

Altro spunto da non trascurare per Giaretta e che merita una rifl essione ben più ampia del contesto regionale, è la scelta di quell’elettorato di sinistra all’interno del Pd che non si riconosce nella politica di Renzi e soprattutto nelle sue rifor-me - elettorale, jobs act, scuola... - e che piutto-

sto ha preferito, questa volta, astenersi dal voto o virare verso altri lidi, Movimento Cinque Stelle ma in Veneto anche Lega e Flavio Tosi.

In Veneto anche il Movimento Cinque Stelle con il suo candidato alla presidenza della Regio-ne Jacopo Berti non brilla e non riesce a bissare il risultato elettorale delle scorse europee, ottenen-do l’11,9 per cento dei consensi, vale a dire - 8 per cento dei voti.

Interessante tuttavia sarà capire come il M5S si muoverà in Consiglio regionale, dove de-butta in Veneto. Zaia promette un atteggiamento di dialogo verso i pentastellati.

Un’ultima rifl essione sull’astensionismo: in Veneto hanno votato il 57 per cento degli aventi diritto. Una percentuale record in senso negativo, eppure la nostra in questo appuntamento con il voto è risultata la regione con più alta affl uenza alle urne.

di Ornella Jovane

I democratici veneti analizzano le ragioni della sconfi tta. Tosi porta a casa l’11,9 per cento dei voti, analogo risultato per il Movimento 5 Stelle. Vota solo il 57 per cento degli aventi diritto

Elezioni regionali Il governatore uscente si afferma con oltre il 50 per cento dei voti, e 27 punti percentuali in più rispetto ad Alessandra Moretti

Zaia vince facile, Pd sconfi tto: l’effetto Renzi si è esaurito in Veneto

PROVINCIA DI VENEZIA

Sono 9 i consiglieri regionali che sono stati eletti nell’ultima tornata elettorale in provincia di Venezia. Ci sono fra questi 9, ben 8 new entry e una sola conferma. Così ripartiti: due consiglieri alla Lista

Zaia, uno alla Lega Nord, uno ad “Indipendenza Veneto per Zaia”, due al Pd, uno al Movimento 5 stelle, uno alla Lista Moretti e uno Ncd-Udc-Area popolare. Partiamo dalle liste collegate al governatore riconfermato Luca Zaia che hanno fatto il pieno soprattutto nel Veneto Orientale. La Lista Zaia ha portato a palazzo Ferro Fini l’ex sindaco di Jesolo e imprenditore alberghiero Francesco Calzavara e Fabio Barbisan, alla sua prima esperien-za politica. La Lega Nord veneziana porta in consiglio regionale il sindaco di Musile, nonché commissario della Lega del Veneto orientale Gianluca Forcolin. La ripartizione regionale dei “resti” ha poi portato alla nomina di

Ilaria Padoan all’interno della coalizione che ha sostenuto Luca Zaia. E’ un medico ana-tomo patologo di Chioggia. Nella debacle del candidato Alessandra Moretti che si è verifi cata anche in provin-

cia di Venezia, si sono salvati in tre. Così il Pd riconferma il consigliere uscente Bruno Pigozzo ex sindaco di Salzano e porta a Palazzo Ferro Fini Francesca Zottis, assessore al Comune di San Donà, che si dimetterà come prevede la legge In Consiglio entra poi per la lista Moretti presidente rappresentando la Riviera del Brenta Franco Ferrari, imprenditore di Cam-ponogara, presidente della squadra di calcio, già consigliere con Cacciari sindaco in consiglio comunale a Venezia. Entra in consiglio Erika Baldin, del Movimento 5 Stelle: 26 anni, laurea in Scienze politiche e laurea, che subito ha annunciato che si dimezzerà lo stipendio, e darà i soldi ad un fondo per micro prestiti agli imprenditori. II riparto dei residui infi ne porta in Regione anche il medico chioggiotto Massimo Mancini: il più votato nel Veneto per la lista Ncd-Udc-Area popolare.

Chi siederà in consiglioSU NOVE ELETTI 8 NUOVE ENTRATE E UNA SOLA RICONFERMA

A.A.

Boom Zaia nel Veneto orientale, male la Moretti anche nelle sue roccaforti

1Il Veneto in primo piano

Lista Zaia e Lega pigliatutto anche a Padova, soprattutto in provincia, dove i due schieramenti sono in testa rispet-

tivamente con il 24 e il 18% delle preferen-ze. Il Partito Democratico resta in primo par-tito solo in città ma con appena 200 voti di distacco dalla Lista Zaia. Insomma anche a Padova e provincia Zaia trionfa conferman-do il 50 per cento a livellio regionale mentre la Moretti si lecca le ferite solo in città dove racimola dieci punti in più. A parte il capo-luogo il risultato in provincia rispecchia le dinamiche regionali e conferma il successo del governatore uscente e in particolare del Carroccio.

Crolla, anzi tracolla Forza Italia che comunque, in virtù dell’alleanza con Zaia, riesce ad esprimere un consigliere regiona-le. La parte del leone ovviamente la fanno i leghisti, a partire da Roberto Marcato, ex vice presidente ed ex assessore della Pro-vincia, che da solo ha raccolto oltre 7.200 preferenze.

Un successo personale premiato, come

afferma lo stesso Marcato, da un’intensa campagna elettorale “on the road”, spesso al seguito del leader nazionale della Lega Matteo Salvini, e dall’incontro con migliaia di persone.

Ovviamente fra i cavalli di battaglia di Marcato l’emergenza profughi e la pressio-ne fi scale. Ottima anche la prova dell’asses-sore padovano Fabrizio Boron che fa esulta-re il sindaco Bitonci. E a proposito di sindaci sono ben tre i primi cittadini padovani che si toglieranno la fascia tricolore per entrare in Consiglio Regionale.

Massimiliano Barison, sindaco di Albi-gnasego, rappresenterà Forza Italia con i sui 5.500 voti, mentre nelle fi la della Lega troviamo Giuseppe Pan, sindaco di Cittadel-la e Tiberio Businaro, di Carceri, eletto con la Lista Zaia, come Luciano Sandonà, vice-sindaco di Campo San Martino. All’opposi-zione il Partito Democratico ha confermato i due consiglieri uscenti, Claudio Singaglia e Pietro Ruzzante, forti delle preferenze rac-colte soprattutto nel capoluogo.

Non ce l’ha fatta invece Giancarlo Piva, sindaco di Este. E’ padovano anche il lea-der o meglio, portavoce, del Movimento 5 Stelle Jacopo Berti: la candidatura a presi-dente ha fatto da traino per le sue 7.800 preferenze personali. Guardando agli esclusi eccellenti, il più votato è del Nuovo Centro Destra: Marino Zorzato.

Non ce l’ha fatta nemmeno il suo col-lega ex assessore Maurizio Conte. Sono ri-masti esclusi anche gli ex consiglieri Arianna Lazzarini, Stefano Peraro e Santino Bozza. Con la nomina della giunta, però, qualcuno potrebbe essere “ripescato”.

di Nicola Stievano

Il voto nel padovano Lista Zaia e Lega in vetta, Pd solamente terzo ma si impone in città

Padova: nove consiglieri, cinque sono leghistiExploit di preferenze per Marcato, bene anche Barison. Il Partito Democratico conferma i consiglieri uscenti

Roberto Marcato Fabrizio Boron Massimiliano Barison

Claudio Sinigaglia Piero Ruzzante

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Page 21: Delta giu2015 n67

1Il Veneto in primo piano

Lista Zaia e Lega pigliatutto anche a Padova, soprattutto in provincia, dove i due schieramenti sono in testa rispet-

tivamente con il 24 e il 18% delle preferen-ze. Il Partito Democratico resta in primo par-tito solo in città ma con appena 200 voti di distacco dalla Lista Zaia. Insomma anche a Padova e provincia Zaia trionfa conferman-do il 50 per cento a livellio regionale mentre la Moretti si lecca le ferite solo in città dove racimola dieci punti in più. A parte il capo-luogo il risultato in provincia rispecchia le dinamiche regionali e conferma il successo del governatore uscente e in particolare del Carroccio.

Crolla, anzi tracolla Forza Italia che comunque, in virtù dell’alleanza con Zaia, riesce ad esprimere un consigliere regiona-le. La parte del leone ovviamente la fanno i leghisti, a partire da Roberto Marcato, ex vice presidente ed ex assessore della Pro-vincia, che da solo ha raccolto oltre 7.200 preferenze.

Un successo personale premiato, come

afferma lo stesso Marcato, da un’intensa campagna elettorale “on the road”, spesso al seguito del leader nazionale della Lega Matteo Salvini, e dall’incontro con migliaia di persone.

Ovviamente fra i cavalli di battaglia di Marcato l’emergenza profughi e la pressio-ne fi scale. Ottima anche la prova dell’asses-sore padovano Fabrizio Boron che fa esulta-re il sindaco Bitonci. E a proposito di sindaci sono ben tre i primi cittadini padovani che si toglieranno la fascia tricolore per entrare in Consiglio Regionale.

Massimiliano Barison, sindaco di Albi-gnasego, rappresenterà Forza Italia con i sui 5.500 voti, mentre nelle fi la della Lega troviamo Giuseppe Pan, sindaco di Cittadel-la e Tiberio Businaro, di Carceri, eletto con la Lista Zaia, come Luciano Sandonà, vice-sindaco di Campo San Martino. All’opposi-zione il Partito Democratico ha confermato i due consiglieri uscenti, Claudio Singaglia e Pietro Ruzzante, forti delle preferenze rac-colte soprattutto nel capoluogo.

Non ce l’ha fatta invece Giancarlo Piva, sindaco di Este. E’ padovano anche il lea-der o meglio, portavoce, del Movimento 5 Stelle Jacopo Berti: la candidatura a presi-dente ha fatto da traino per le sue 7.800 preferenze personali. Guardando agli esclusi eccellenti, il più votato è del Nuovo Centro Destra: Marino Zorzato.

Non ce l’ha fatta nemmeno il suo col-lega ex assessore Maurizio Conte. Sono ri-masti esclusi anche gli ex consiglieri Arianna Lazzarini, Stefano Peraro e Santino Bozza. Con la nomina della giunta, però, qualcuno potrebbe essere “ripescato”.

di Nicola Stievano

Il voto nel padovano Lista Zaia e Lega in vetta, Pd solamente terzo ma si impone in città

Padova: nove consiglieri, cinque sono leghistiExploit di preferenze per Marcato, bene anche Barison. Il Partito Democratico conferma i consiglieri uscenti

Roberto Marcato Fabrizio Boron Massimiliano Barison

Claudio Sinigaglia Piero Ruzzante

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4 Il Veneto in primo piano

Luca Zaia ha stravinto e risulta il più votato fra i candidati presidente nella quasi totalità del Veneto. Nel “mare

verde”, tuttavia, ci sono tre isole “rosse” ed una “gialla” che spiccano per i loro risultati: sono quattro comuni polesani nei quali Zaia non è risultato vincitore.

Si tratta di Castelmassa, Ficarolo e Ca-naro dove Alessandra Moretti ha ottenuto più voti dello sfi dante e di Gaiba, dove, inve-ce il numero maggiore di consensi è andato a Flavio Tosi. Un dato che ha una chiara chiave di lettura. A Castelmassa, per esempio, era candidato Alberto Simi, che con le sue preferenze ha portato in alto il Pd che raggiunge il 33% e fa arrivare Alessandra Moretti al 36%, mentre Zaia si ferma al 34%. Discorso analogo per Ficarolo, “patria” di un’altra candidata Pd che in casa ha raccolto un ampio consenso, portando la coalizione a sostegno di Alessandra Moretti al 35,4%. Qui, tuttavia, la sorpresa è doppia, dal momento che anche Gianni Tessari, candidato fi carolese nella Lista Tosi, ha drenato voti a Luca Zaia: il sindaco di Verona ha infatti totalizzato nel comune altopolesano il 32,9% di voti, mentre Zaia chiude terzo con appena il 21,8%. E se Canaro, che pure non aveva candidati “di casa”, si laurea il comune più rosso del Polesine, con Alessandra Moretti che raggiunge addirittura il 40,8%, lasciando Zaia sotto di un punto in un vero e proprio referendum fra due, a Gaiba la situazione è ancora diversa, visto che a trionfare è Flavio Tosi.

IL DETTAGLIO

Ci sono quattro “eccezioni”IL GOVERNATORE NON HA VINTO DAPPERTUTTO

Fr. Ca.

Magra consolazione

In Polesine i risultati per le regionali non hanno fatto registrare un segno diverso rispetto a quanto accaduto nel resto del

Veneto, con un’affermazione straripante del presidente uscente Luca Zaia, riconfer-mato a furor di popolo.

La dinamica polesana, tuttavia, ha vi-sto la distanza fra la candidata del Pd e quello della Lega assottigliarsi rispetto alla media regionale. Il voto complessivo del Veneto, infatti ha visto Zaia aggiudicarsi il consenso di oltre la metà degli elettori (50,8%), mentre Alessandra Moretti si è fermata al 22,4%. In provincia di Rovigo, invece, Zaia si è “fermato” al 45,38% ed alla sua prima sfi dante sono andanti il 28.95% dei consensi. Il distacco, dunque, è stato più contenuto, ovvero di 16 punti percentuali che sono sì una distanza note-vole, ma non siderale come è risultata inve-ce a livello regionale con la Moretti più che doppiata e 28 punti percentuali di distacco.

Per quanto riguarda il voto ai partiti, un’altra differenza fra il voto polesano e la

media del voto regionale riguarda le liste: il successo più ampio in Veneto l’ha infatti avuto la lista Zaia, primo “partito” con il 23%, davanti a Lega con il 17% e Pd con il 16. Fra Adige e Po, l’ordine d’arrivo è completamente mescolato (anche se, di fatto, si potrebbe dire che anche invertendo l’ordine degli addenti il risultato non cam-bia): il primo partito a livello provinciale è il Pd con il 23,4%, perdendo in percentuale rispetto al 2010 solo 2 punti (aveva preso il 25,4%) seguito dalla Lega con il 18,3% (che come partito perde voti rispetto al

2010 quando ottenne il 22,6%), e poi dalla lista Zaia con il 14,5%, novità e rive-lazione di questa tornata.

Nella coalizione a sostegno del pre-sidente rieletto fa un po’ meglio del disa-stro generale Forza Italia, che si attesta sull’8,5%. Per carità, nulla per cui esulta-re, visto che le scorse regionali il Pdl, ora frantumato, aveva preso il 32,9%. Supe-riore alla media regionale anche il risultato di Flavio Tosi, che si attesta in Polesine sull’11,3%, di poco sotto al Movimento 5 Stelle che arriva praticamente al 12%.

di Francesco Campi

In regione il distacco dal vincitore Zaia ha sfi orato i 28 punti percentuali, qui sono “solo” 16

Elezioni regionali In Polesine la Moretti fa meno peggio che nel resto del Veneto

Pd rodigino bastonato, ma resta il primo partito...

Luca Zaia, qui a Rovigo, ha stracciato tutti

E’ Graziano Azzalin del Pd il polesano più vota-to: con le sue 3.192 pre-

ferenze il consigliere uscente stacca, infatti, il compagno di partito Sandro Gino Spi-nello che, grazie al supporto della segreteria provinciale, è riuscito comunque ad arrivare secondo assoluto con 2.977 preferenze. Terza all’interno del Pd, Mirella Zambello che ottiene comunque un buon bottino personale di 1.019, mentre quarta arriva Manuela Nicoletti con 715 preferenze.

Isi Coppola che da regina incontrasta-ta delle preferenze nel 2010, quando ne mise insieme 16.583, subisce un tracollo disastroso ottenendone 2.697. Un risultato comunque di rilievo in assoluto, ma non se si pensa alle 13886 preferenze lasciate per strada nonostante i cinque anni da assessore, da sommarsi agli altri 10 nella Giunta Galan. Una bocciatura, dunque, che la vede staccare ma non di moltissimo Valter Roana 1.093, che insieme a lei è riuscito comunque a far ottenere a Forza Italia un risultato superiore alle media regionale.

Ad aggiudicarsi insieme ad Azzalin il seg-gio in consiglio regionale, è un altro uscente, ovvero Stefano Falconi, primo nella Lega Nord (secondo partito in Polesine) con 789 preferenze, una manciata di voti in più rispet-to a Guglielmo Ferrarese con 640, mentre Antonello Contiero si piazza terzo con 352.

Il quarto più votato in assoluto è, invece, Cristiano Corazzari, primo nella Lista Zaia con 1.231 preferenze. Un bottino personale di tutto rispetto anche per Gianni Tessari che con la Lista Tosi ha inanellato poco meno di mille voti (987). Buono ma non ottimo, in-vece, il risultato del sindaco di Fratta ed ex presidente della Provincia Tiziana Virgili che, prima della lista Veneto Civico, mette insie-me 754 preferenze. Appena 438, invece, per Giovanni Mandoliti, nonostante la lista Alessandra Moretti presidente abbia ottenuto il 3,6% dei consensi.

Nel Movimento 5 stelle la più votata è Patrizia Bertelle con 538 preferenze, mentre nell’Altro Veneto, che non riesce come lista a superare il muro dei mille voti e chiude la clas-sifi ca, dietro anche ad Indipendenza veneta di Morosin, un risultato personale comunque importante lo ottiene Lorenzo Feltrin con 279 preferenze.

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1 Voci da palazzo

Il nuovo Consiglio regionale del Veneto uscito dalle urne di domenica 31 maggio conterà 49 consiglieri più il presidente Luca Zaia e il candidato dell’opposi-

zione più votato, Alessandra Moretti. Grazie al risultato di coalizione messo a segno da Zaia che ha supera-to la soglia del 50 per cento dei voti validi, la nuova maggioranza sarà composta da 29 consiglieri più il presidente: 13 della lista Zaia, 10 della Lega Nord, 3 di Forza Italia, 2 di Indipendenza Noi Veneto e 1 di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale. Sui banchi dell’opposizione siederanno 20 consiglieri, oltre ad Alessandra Moretti, in rappresentanza delle tre coalizioni: 11 consiglieri del centrosinistra (8 del Pd, 2 della lista Moretti, 1 di Veneto Civico), 5 della coalizione di Tosi (3 lista Tosi, 1 Ncd-Area popolare e di 1 Veneto del Fare), 4 del Movimento 5 stelle.

In Giunta con Zaia siederanno, invece, 10 assessori di cui almeno la metà dovranno essere scelti tra gli eletti in consiglio. “Lo Statuto è molto chiaro – ha commen-tato il Governatore - e prevede che quantomeno cinque consiglieri debbano diventare assessori”

Nelle idee Luca, come lo chiamano i Veneti che gli hanno rinnovato la fi ducia, la Giunta dovrà essere competitiva, “assolutamente fatta da persone che han-no professionalità e, soprattutto, operatività. Perché i veneti ci dicono ogni istante: “Adesso andare avanti, pancia a terra perché non avete alibi”.

Clodovaldo Ruffato, nella sua carica di presidente uscente del Consiglio Regionale del Veneto ha commen-

tato i risultati del voto veneto esprimendo soddisfazione. “Il primo giudizio doveroso che mi sento di dare come rappresentante dell’assemblea regionale, è di grande soddisfazione nei confronti del dato di affl uenza. Il Ve-neto si è recato alle urne al di al di ogni pessimismo e superando ogni previsione di possibile assenteismo. Questo dimostra a mio parere la maturità dei nostri concittadini, che hanno voluto dare il proprio giudizio politico nonostante una campagna elettorale sottotono.

Entrando nel merito delle sentenze dell’urna, il presidente del Consiglio Regionale sottolinea che “se uniamo il risultato di Zaia, della Lega, di Forza Italia e di Tosi, vediamo che oltre il 60% dei veneti continua a gravitare all’interno di un’area moderata, centrista,

di matrice popolare, legata alle tradizioni di buon go-verno. Questo è la conferma sostanziale del voto del 2010 e dimostra ancora una volta che il Veneto vuole rinnovamento consapevole, e non è terra di ribaltoni o cambiamenti radicali”.

L’analisi della composizione del Consiglio Regionale per la X legislatura permette a Ruffato ulteriori conside-razioni: “Il nuovo Consiglio registra una forte presenza femminile e un importante rinnovamento. Tutto questo ci indica che per cambiare la rappresentanza politica forse non sono così necessarie leggi ad hoc, come ad esempio quella sulla preferenza di genere: oggi più che mai il cambiamento avviene se ci sono persone valide cui dare la propria preferenza”.

di Maria Pavan

Intorno al 20 hiugno l’insediamento

Neoeletto Consiglio regionale: più rosa e con molti volti nuoviLa nuova assemblea registra una forte presenza femminile e un importante rinnovamento anche se il 60% dei veneti continua a gravitare all’interno di un’area moderata, centrista

All’indomani dello spoglio al Partito democratico veneto non rima-ne che raccogliere i cocci. “Il dato elettorale regionale – affer-ma una nota del Pd regionale - ci consegna una inequivocabile

riduzione di consenso verso il Pd e va assunto come paradigma per una ripartenza in termini nuovi del nostro impegno politico. Il perché la spinta al cambiamento che Alessandra Moretti ha cercato di tra-smettere non abbia raccolto il coraggio sperato. Dobbiamo capire se è una questione di credibilità (persone), di capacità mediatica (forma), di contenuto (sostanza), di approccio (metodo). Cominciamo da noi. Mettiamoci tutti in discussione propositiva, con responsabilità e tenacia, per una seria opposizione politica in difesa dell’equità e della

trasparenza, a servizio del bene comune”. Nelle prossime settimane il segretario Roger De Menech e Alessandra Moretti avvieranno un percorso di approfondimento nel Pd Veneto, partendo dai territori. Sa-ranno coinvolti i circoli, le segreterie comunali, le segreterie provinciali e gli amministratori del Pd. “Questo è il momento di uno sforzo corale ricostruttivo – affermano dal Pd -. Vanno riannodate le connessioni con la nostra base, i nostri militanti e il nostro elettorato. Metteremo davvero al centro il territorio, la formazione politica, l’innovazione e la crescita amministrativa. Dobbiamo attivare e valorizzare le migliori energie della nostra regione e del nostro partito per crescere insieme”. “Serviranno mesi e forse anni di lavoro per ricostruire il centrosinistra

veneto – commenta la senatrice Laura Puppato, papabile candidata alle regionali sia nel 2010 che nel 2015 -. E’ normale che, quando un partito passa dal 40 al 20, l’opzione del Congresso straordinario sia valutata e, nel caso, perseguita, ma va fatta nei tempi giusti e a mente serena e lucida”. “Per quanto riguarda me – conclude la sena-trice - ho già dimostrato molte volte quanto sia dedita al partito, sono già stata tra i papabili candidati alla Regione nel 2010 e quest’anno. Sempre esclusa, ho sempre appoggiato il candidato scelto con lealtà e onestà intellettuale, dovendo poi vedere crollare in entrambi i casi il PD. La mia persona è sempre stata e sarà sempre a disposizione del progetto comune, mai di correnti o appetiti personali”.

PD VENETO OCCORRE RIFLETTERE E RICOSTRUIRE O ANDARE A CONGRESSO?

M.P.

“I risultati del voto per le r e g i o n a l i

in Veneto è stato a doppia sorpresa, anche per gli stessi protagonisti”. E’ il commento di sin-tesi del politologo Paolo Feltrin, ‘guru’ dell’Osservatorio elettorale del Consiglio regionale del Veneto. “La prima sorpresa – ricapitola Feltrin – è il risultato eccezionale conseguito da Luca Zaia, superiore ad ogni previsione e alle stesse proiezioni. Un risultato che fa della Lega l’erede quasi naturale della Democrazia Cristiana. Infatti, con 25 seggi su 29, gli esponenti della lista civica del presi-dente Zaia insieme a quelli della Lega Nord costituiran-no – almeno sulla carta - una forza politica compatta che rimanda agli storici monocolori scudocrociati”.

“L’altra sorpresa – prosegue Feltrin - è il risulta-to amaro e deludente del Pd e del centrosinistra, che arriva a soli 12 mesi dal boom delle europee”. “Toc-ca ora ai dirigenti del Pd – avverte Feltrin - rifl ettere seriamente sulle ragioni di un risultato così inatteso”. E il politologo non usa mezzi termini nel defi nire il risultato elettorale conseguito dalla coalizione che ha sostenuto la candidatura di Alessandra Moretti come il “peggiore della storia elettorale del Veneto”. Sui mo-tivi della sconfi tta della coalizione di centrosinistra pe-sano molti fattori, “compreso – fa notare Feltrin – un astensionismo aggiuntivo, che ha penalizzato proprio la coalizione della Moretti”.

Dall’altra parte, invece, i consensi raccolti da Zaia rappresentano un’affermazione superiore alle aspetta-tive. “Il risultato conseguito, superiore al 50 per cento – sottolinea Feltrin – è più ampio di quanto previsto”. Ma Feltrin non tralascia di sottolineare anche la fl es-sione subita da Forza Italia, ridimensionata al 5,7 per cento, rispetto al 24,7 di cinque anni fa.

Paolo Feltrin, politologoZAIA COME LA DEMOCRAZIA CRISTIANA

L’opinioneL’opinione

Paolo Feltrin

Sora il Consiglio Regionale veneto e Clodovaldo Ruffato, presidente uscente del Consiglio Regionale

Laura Puppato

24 Voci da palazzo2424 Voci da palazzo 1 Cultura veneta

Scelto dal curatore del Padiglione Italia tra moltissimi altri artisti italiani, Paolo Gioli par essere una elle voci più interessanti presenti

attraverso le quali Trione prova ad affrontare il tema dell’attualità e del futuro possibili nonostante la crisi. Artisti capaci di disegnare uno scenario che porti lo spettatore lontano da “nostalgie, anacroni-smi, ripiegamenti, citazioni”, assicura lui. Il passato in quanto tale, pare non interessare il curatore e quindi Gioli viene ospitato ed esposto per quanto le sue opere sanno “riattivare e rilanciare” l’attuale, in maniera problematica e inquieta. Basta fermarsi ad ammirarle per coglierne la straordinaria attualità e la forza dirompente necessaria per scongelare una stasi che soffoca il presente. Sullo sfondo del mondo dell’arte il contemporaneo è disorientato, ma proprio le opere di Gioli dimostrano come sia possibile estrarre da tutto questo delle energie esplosive. Sono esposte a Venezia opere rappresentative dell’intera produzione dell’artista che pone al centro della sua ricerca lo studio anatomico e di genere che gli permette di misurarsi con la carnalità della superfi cie polaroid trasferita su carta,

seta e pittura. I soggetti sono riferimenti di un corpo intimo che aderisce alla fotografi a stessa.

Nei “Torsi” (1997-2007) Gioli affronta l’icono-grafi a classica del corpo “martirizzato”, sublimato nel celebre autoritratto “Omaggio a Hyppolite Bayard” (1981), fi no alle ultime ricerche delle “Vessazioni” (2009-2010) dove ritorna il tema della maschera.

Le sue opere sono presenti nelle collezioni dei più importanti musei europei e statunitensi e ora è dedicata a lui un’intera sala al Padiglione Italia

Grandi artisti Vive a lavora a Lendinara, espone in tutto il mondo

Paolo Gioli, artista rodigino alla Biennale

28 anni di festival blues

Due Delta, un’unica passione musicale. È su questo intreccio che dal 1988 in Polesine inizia il percorso di Deltablues, tra i festival di maggior tradizione e longe-

vità nel panorama europeo, da sempre attento a proporre con rinnovata freschezza il Blues in tutte le sue sfaccettature, ed in particolare il Blues del Delta del Mississippi in un ideale gemel-laggio con il nostro Po. L’altra grande attenzione del Festival è sempre stata rivolta alla promozione della terra Polesana, delle sue bellezze artistiche e ambientali, dei suoi prodotti e della sua cucina.

In questa edizione Deltablues propone, con la partnership prestigiosa di Slow Food Rovigo, una serie di appuntamenti in cui la musica si accompagna alla conoscenza dei buoni prodotti di questa terra.

Il primo di questi appuntamenti è la Blues Cruise nel cuore del Delta del Po, alla scoperta dei luoghi più suggestivi dove il fi ume incontra il mare.

Il concerto che apre questa ventottesima edizione del Fe-stival vede due dei maggiori interpreti del Blues del Delta Terry Evans & Hans Theessink che resentano nel loro unico concerto in Italia il loro ultimo lavoro discografi co “TRUE & BLUE” regi-strato dal vivo a Vienna e pubblicato all’inizio di quest’anno.

La crociera prevede l’imbarco presso l’attracco fl uviale di Cà Dolfi n di Porto Tolle ore 18.30 – inizio Crociera ore 19,00 - e seguirà questo itinerario: si risale il Po di Tolle fi no al punto in cui il fi ume si dirama formando l’isola di Bonelli, laguna del Parco dove è ancora visibile il borgo agricolo immerso nel can-neto. Scendendo verso la foce della Busa Bastimento si arriva al canneto che ci divide dalla sacca del Canarin. Costeggiati gli scanni di Bastimento e Barricata si risale il Po di Tolle e si rien-tra al punto d’imbarco. Al termine della crociera-concerto, Slow Food propone una cena dove i protagonisti d’obbligo sono i prodotti della pesca del Delta del Po. Ma il programma è vasto e appassionante: http://www.deltablues.it/

Deltablues, non solo musicaPier Franco Brandimarte, con L’Amalassunta, Giunti, Francesco

Paolo Maria Di Salvia, con La Circostanza, Marsilio, Enrico Ianniello, con La vita prodigiosa di Isidoro Siffl otin, Feltrinel-

li, Marco Peano, con L’invenzione della madre, Minimum Fax, e Elena Rausa, con Marta nella corrente, Neri Pozza. E’ questa la cinquina dei fi nalisti dell’edizione 2015 del Premio Letterario Giu-seppe Berto scelta, tra una cinquantina di opere a concorso, dalla Giuria del Premio, presieduta Da Antonio D’Orrico, critico e giorna-lista del Corriere della Sera. Il vincitore di questa XXIII edizione del “Berto”, che riprende a vivere quest’anno dopo una breve pausa, sarà proclamato a Mogliano Veneto, città natale dello scrittore cui è intitolato il Premio, nel corso di una cerimonia che si svolgerà sabato 4 luglio (Villa La Marignana-Benetton). Al vincitore del Pre-mio 2015 sarà corrisposta la somma di Euro 5.000,00. Com’è prerogativa del Premio fi n dalla prima edizione lanciata nel 1988, a dieci anni dalla scomparsa di Berto, si tratta di opere prime e, quindi, di scrittori esordienti. Il Berto rinasce per continuare a svolgere il suo compito di talent scout per la letteratura italiana. “Abbiamo esaminato una cinquantina di opere prime che appar-tengono a vari generi (autobiografi co, epico, realistico, fantastico, comico). Fino a qualche tempo fa si diceva che tutti gli italiani avevano un libro di poesie nel cassetto ma non erano libri di buona poesia. Adesso, a quanto pare, il libro nel cassetto degli italiani è diventato un romanzo. La novità è che non sono cattivi romanzi. Ce lo confermano proprio i cinque fi nalisti del Premio Berto” ha commentato Antonio D’Orrico, Presidente della Giuria. La rinascita del Premio Berto, dopo alcuni anni di sosta forzata, si deve in par-ticolare all’Associazione Culturale Giuseppe Berto – nata agli inizi del 2013 su iniziativa di Manuela e Antonia Berto, moglie e fi glia dello scrittore, e di un gruppo di intellettuali, scrittori, critici – ed è stata resa possibile dall’impegno dell’amministrazione Comunale di Mogliano Veneto, città natale di Berto, della Regione Veneto e dal supporto economico privato fornito da CGIA di Mestre, Colorifi -cio San Marco e Despar.

Letteratura

TORNA IL PREMIO BERTO: IL VINCITORE IL 4 LUGLIO

di Maria Pavan Cerca l’infi nito Daniele Soncin, fotografo del

Delta del Po che espo-ne le sue opere nei rustici di Cà Cornera a Porto Viro. I suoi scatti rievocano bene alcune pagine di Gian Antonio Cibotto:“Seduto a riva, contemplo da una parte il mare d’erba e dall’altra l’immensa distesa d’acqua sulla quale respira il cielo. Insomma contemplo l’infi nito, come non accade mai da nessuna parte.” Per entrambi, nella terra che li ha cresciuti ed educati al piacere del silenzio e alla contemplazione della natura, sono nate le loro espressioni più di valore. In mostra, fi no al 28 giugno, una selezione di scatti storici in bianco e nero di Soncin, uniti uno accanto all’altro proprio come un’inedita autobiografi a del fotografo realizzati dal 1981 al 2013. Sono immagini di una grande energia e armonia, un piacere visivo e sensoriale, un’immersione nella luce e nello spazio, per avvolgere e accogliere. La scelta del bianco e nero genera meraviglia e il ba-gliore discontinuo di un aldilà misterioso, lontano ma anche terreno. Una ricerca di infi nito per scoprire che la poesia è ovunque, dentro di noi, appena fuori dalla nostra pelle e oltre ogni orizzonte, basta sedersi e guardare…e ascoltare il fruscio dei pensieri, le vibrazioni dell’anima.

FOTOGRAFIA

DANIELE SONCIN E LA RICERCA DI INFINITO

Page 25: Delta giu2015 n67

1 Cultura veneta

Scelto dal curatore del Padiglione Italia tra moltissimi altri artisti italiani, Paolo Gioli par essere una elle voci più interessanti presenti

attraverso le quali Trione prova ad affrontare il tema dell’attualità e del futuro possibili nonostante la crisi. Artisti capaci di disegnare uno scenario che porti lo spettatore lontano da “nostalgie, anacroni-smi, ripiegamenti, citazioni”, assicura lui. Il passato in quanto tale, pare non interessare il curatore e quindi Gioli viene ospitato ed esposto per quanto le sue opere sanno “riattivare e rilanciare” l’attuale, in maniera problematica e inquieta. Basta fermarsi ad ammirarle per coglierne la straordinaria attualità e la forza dirompente necessaria per scongelare una stasi che soffoca il presente. Sullo sfondo del mondo dell’arte il contemporaneo è disorientato, ma proprio le opere di Gioli dimostrano come sia possibile estrarre da tutto questo delle energie esplosive. Sono esposte a Venezia opere rappresentative dell’intera produzione dell’artista che pone al centro della sua ricerca lo studio anatomico e di genere che gli permette di misurarsi con la carnalità della superfi cie polaroid trasferita su carta,

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Letteratura

TORNA IL PREMIO BERTO: IL VINCITORE IL 4 LUGLIO

di Maria Pavan Cerca l’infi nito Daniele Soncin, fotografo del

Delta del Po che espo-ne le sue opere nei rustici di Cà Cornera a Porto Viro. I suoi scatti rievocano bene alcune pagine di Gian Antonio Cibotto:“Seduto a riva, contemplo da una parte il mare d’erba e dall’altra l’immensa distesa d’acqua sulla quale respira il cielo. Insomma contemplo l’infi nito, come non accade mai da nessuna parte.” Per entrambi, nella terra che li ha cresciuti ed educati al piacere del silenzio e alla contemplazione della natura, sono nate le loro espressioni più di valore. In mostra, fi no al 28 giugno, una selezione di scatti storici in bianco e nero di Soncin, uniti uno accanto all’altro proprio come un’inedita autobiografi a del fotografo realizzati dal 1981 al 2013. Sono immagini di una grande energia e armonia, un piacere visivo e sensoriale, un’immersione nella luce e nello spazio, per avvolgere e accogliere. La scelta del bianco e nero genera meraviglia e il ba-gliore discontinuo di un aldilà misterioso, lontano ma anche terreno. Una ricerca di infi nito per scoprire che la poesia è ovunque, dentro di noi, appena fuori dalla nostra pelle e oltre ogni orizzonte, basta sedersi e guardare…e ascoltare il fruscio dei pensieri, le vibrazioni dell’anima.

FOTOGRAFIA

DANIELE SONCIN E LA RICERCA DI INFINITO

252525Cultura veneta

Page 26: Delta giu2015 n67

26 Sport2626 Sport1 sport intera x piazza 1

E’ stata una festa nonostante le alte temperature anche all’ U.S. Torre che ha aperto le porte dei suoi impianti sportivi di via Luxardo in occasione della

tradizionale Festa dello Sport. Un bel momento di condi-visione, divertimento e agonismo.

“In occasione di questa prima tappa di giugno - fan-no sapere gli organizzatori - il Technical Sponsor Un Se-

sto Acca ha lanciato l’offerta bomba: solo per gli iscritti alla Corri X Padova e in anteprima al villaggio di Torre a messo a disposizione tutte le scarpe Diadora Running presenti allo stand con il 50% di sconto. Non è una sven-dita, è un regalo che gli amici Alberto, Franco e Luca ci fanno per la grande sintonia raggiunta con lo staff e con tutti i partecipanti registrati”.

CXP ospite dell’U.S. Torre

Di corsa alla festa dello sport di via Luxardo

Foto di Francesco Pertini – Fotoclub Padova

L’ultima tappa di maggio ha portato gli atleti della Cxp alla caserma dei Vigili del Fuoco. Emozionanti i colori di questi eroi dei gironi nostri e dei loro mezzi. Così l’evento è stato vissuto come la Festa di “Grisù”:

una bellissima occasione per incontrare i grandi amici della CXP: i Vigili del Fuoco. “La splendida accoglienza che abbiamo avuto - hanno commentato gli organizzatori - ha colpito tutti noi, convincendoci, semmai ve ne fosse stato ancora bisogno, della straordinaria effi cienza e generosità di questo gruppo di “angeli custodi” che sono a disposizione 24 ore su 24 di noi cittadini con professionalità e competenza ... e simpatia !! Grazie al co-mandante Mauro Luongo (che ha fatto anche da pace-maker dei 5.30) ed ai suoi ragazzi veramente speciali !!”

UNA SERATA CHE INFIAMMA I CUORI AL COMANDO DEI VIGILI DEL FUOCO

Page 27: Delta giu2015 n67

1 Turismo

I conti Della Gherardesca, signori della vicina Castagneto Carducci nonchè di quell’angolo di Toscana caro ai poeti e baciato da un microclima

che ha reso i suoi vini celebri in tutto il mondo, si innamorarono di quel litorale selvaggio prossimo a Bolgheri nei primi anni Cinquanta. Un luogo appar-tato e incontaminato che si affaccia su una spiaggia di sabbia argentea ampia e levigata, protetta da una pineta ultrasecolare, dove persino il Tirreno sembra ammansirsi all’improvviso. Oggi è Marina di Castagneto Carducci. I Della Gherardesca in questa piccola oasi naturalistica intravidero allora la possibilità di realizzare qualche piccolo insedia-mento turistico, così da creare le condizioni per un’attività di accoglienza rispettosa dell’ambiente. Realizzarono il primo albergo della nuova stazione balneare nel lontano 1954, allora era quasi un rifu-gio adatto a pensatori e poeti. Qualche anno dopo fu la famiglia Dughera a prendere il testimone dai conti di Castagneto e a trasfomare quella struttura in un hotel dotato di attrezzature al passo con i tempi. Pur senza sottrargli quel fascino un po’ bohemien-ne che lo caratterizzava fi n dalla sua edifi cazione, sperduto com’era fra pini marittimi e tamerici e circondato dalla spiaggia argentea della Costa degli Etruschi. Alessandro Dughera allora era un giovane di belle speranze: “Lasciammo un avviato albergo nel centro storico di Firenze. Venire qui non fu una scelta facile: signifi cava tagliare defi nitivamente con il passato. Cambiare vita in tutto e per tutto, senza alcuna garanzia che Marina di Castagneto Carducci sarebbe diventata poi quello che è oggi e senza po-ter immaginare di poter realizzare un giorno il sogno di creare un albergo come lo intendevamo noi, con accesso diretto al mare. Dotato di ogni comfort, idro-massaggio nel balcone compreso, perchè no? Ma senza rinunciare alla sobrietà. Anzi, puntando anche sulla cucina di mare, quella semplice. Dettaglio non da poco che ci ha consentito e ci consente, grazie alla passione di mia moglie Paola e dello chef Marco Paperini, di far conoscere anche le cose buone che il nostro mare ogni giorno ci regala”.

L’hotel I Ginepri oggi è così, come lo sogna-vano i Dughera. Specie dopo la recente ristruttura-zione che lo ha trasformato in chiave minimal in un gradevole buen retiro. Tre stelle, ma con servizi da

Toscana

ALCUNE IMMAGINI DELLA

SPIAGGIA DI MARINA DI

CASTAGNETO CARDUCCI,IMMERSA NELL’ANTICA PINETA

DELLA COSTA DEGLI ETRUSCHI

IN BASSO A SINISTRA NEL

DETTAGLIO L’HOTEL “I GINEPRI” E LA SUA PISCINA

NEI TRE BOX,RISPETTIVAMENTE, LE IMMAGINI

DI CA’MARCANDA, DEL VIALE

DI CIPRESSI DI BOLGHERI

E DELL’AGRITURISMO

MARCAMPO DI VOLTERRA

Furono i conti Della Gherardescaa costruire nel 1954 il primo albergodella nascente stazione balneareLa famiglia Dugheradi recente lo ha trasformatoin un buen retiro discretocon accesso diretto al mare

di Renato Malaman

A due passi da Bolgherie dal suo poetico viale alberato

il Tirreno si fa più dolceSiamo a Marina di Castagneto

una piccola oasi naturalepiù che un litorale alla modadove il turismo ha ritmi slow

SÌ, VIAGGIARE

La spiaggia solitaria che ispirò Carducci

quattro. Giusto riconoscerlo. “E’ stata dura - osserva Dughera - ma sentiamo di avere vinto la scommes-sa. E con noi le altre famiglie che hanno deciso di investire qui”.

L’imprenditore toscano, pioniere anni fa in questa zona, è orgoglioso del fatto che Marina di Castagneto in fondo non si è mai snaturata, non cedendo in nessun modo alle lusinghe del turismo di massa, respingendo con convinzione anche le sirene che ci avrebbero visto bene affollati locali notturni alla moda. Un luogo che ancora oggi non è mai super affollato e tanto meno smanioso di esibire lusso. E’

rimasto un posto discreto e tranquillo, in cui si sta bene, dove si può fare mare uscendo direttamente dall’albergo e da dove si può partire per interessanti escursioni culturali e naturalistiche nella zona.

Castagneto Marina si trova a due passi da Bo-gheri, dove l’orizzonte è dominato dal fi lare di cipres-si cantato dal Carducci, e dalle zone di produzione di vini come il Sassicaia, l’Ornellaia e il Masseto che hanno stregato gli americani e hanno reso celebre questa zona in tutti i continenti. Vicina è anche Vol-terra, una dei principali centri etruschi, resa grande anche dai Romani come testimonia la presenza di un

anfi teatro. Città ricca di miniere di ferro e di rame, famosa anche per l’estrazione e la lavorazione dell’alabastro.

La piazza con il suo caratteristico Palazzo dei Priori è ormai un’icona del turismo internazionale. Vicini sono anche i soffi oni di Larderello, un feno-meno naturale che l’Enel sfrutta per produrre energia geotermica. Quindi energia pulita. Ma basta puntare il dito sulla mappa per scoprire che questa zona è uno scrigno di piccoli tesori. Di borghi ricchi di arte e di cultura, abitati da gente schietta. Luoghi dove il buon vivere è ancora un valore.

Genuino Del Duca è un pioniere del turismo volterrano. Il suo agri-turismo Marcampo, che sorge in

splendida posizione tra le spettacolari balze di Volterra, è il sogno realizzato a colpi di passione e di tenacia da lui

e dalla sua famiglia. Un luogo capace di trasmettere valori di ospitalità autentici, in un ambiente naturale unico. Del Duca, che è uno dei soci fondatori dell’associazione Ristoranti Regio-

nali - Cucina Doc, ha realizzato con la moglie Ivana anche un altro sogno: un ristorante in centro. Il suo Enoteca Del Duca, che si trova a due passi da

piazza dei Priori, è uno dei meglio segnalati nelle guide per la sua cucina tipi-ca schietta e curata. Sorge in un palazzo del XII secolo con un bell’esterno.

Genuino Del Duca, ospitalità tra le balze“I cipressi che a Bolgheri alti e

schietti van da San Guido in duplice fi lar...”. Chi non li ha imparati a memo-

ria a scuola questi versi del Carducci? Sono quelli della bellissima poesia

“Davanti San Guido” in cui il Carducci ricorda con sentimenti strug-genti la sua infanzia. E chi vedendoli dal vivo quei cipressi slanciati

non si è lasciato prendere dall’emozione? Tre miglia di viale costellato da quei giganti verdi e poi Castagneto Carducci con il castello dei Della

Gherardesca, la statua bronzea della nonna del Carducci in piazza e poi la bella chiesetta di San Guido. Tutto qui invita alla scoperta delle

memorie del poeta di Pietrasanta. Il luogo è davvero incantevole, inca-stonato com’è fra il mare e le colline pisane. Un’escursione da fare.

I cipressi di Bolgheri, echi di poesiaL’ultimo grande produttore italiano in

ordine di tempo ad investire nella zona di Ca-stagneto Carducci è Angelo Gaia, piemontese dalle grandi intuizioni. Ca’ Marcanda, tenuta di 60 ettari, è uno dei gioielli fi rmati da archistar

di cui l’Italia centrale è ricca. Il progetto della vasta cantina, che si sviluppa quasi tutta sotto terra, è dell’architetto

astigiano Giovanni Bò. Impressiona per la modernità degli ambienti, con le piastrelle in basalto e i tubi dell’oleodotto riutilizzati come colonne portanti.

Tre soli vini, ma grandi vini. In ordine crescente: il Promis, il Magari e il Ca-marcanda. Quest’ultimo un Bolgheri rosso a base Merlot che ha conquistato

la critica internazionale. Una visita in cantina (da prenotare) riserva molte emozioni, perchè il “tempio” rivela tutto il genio di Gaja.

Ca’ Marcanda, il gioiello di Angelo Gaja

272727Turismo

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Parassiti cutanei: le zeccheIL VETERINARIO A cura del Dottore Andrea Feliciati

Le zecche sono artropodi apparte-nenti alla classe degli aracnidi (la

stessa cui appartengono i ragni). Le zecche del cane appartengono alla famiglia delle Ixodidae e ne esi-stono diversi generi e specie. Sono parassiti esterni degli animali ed occasionalmente dell’uomo che si nutrono del sangue dei loro ospiti , causando debi-litazione e rischio di trasmissione di alcune malat-ti e infetti ve anche gravi: ehrlichiosi e rickett siosi ( trasmesse da Rhipicephalus sanguineus), borreliosi (trasmessa da Ixodes ricinus), babesiosi ( trasmessa da Rhipicephalus sanguineus e Dermacentor reti -culatus). Il ciclo vitale delle zecche è composto da quatt ro fasi di sviluppo (uovo, larva, ninfa e adulto) che necessitano di tre diversi ospiti . Le zecche sono dotate di un lungo rostro, una sorta di arpione che infi ggono nella cute per succhiare il sangue. Il pasto di sangue, durante il quale la zecca rimane sempre att accata all’ospite, può durare giorni (a volte an-che setti mane). Terminato il pasto di sangue, le zecche si staccano dall’ospite e depongono le uova nell’ambiente, in zone con fi tt a vegetazione .Dalla schiusura delle uova emergono le larve che si spo-stano nell’erba alla ricerca di un ospite (di solito un

uccello o un roditore) per compiere il loro primo pasto di sangue; vi restano att accate alcuni giorni poi si lasciano cadere a terra. Dopo che è stato completato il primo pasto inizia la fase di ninfa che rimane inatti va in inverno e ricomincia a muoversi in primavera mett endosi alla ricerca di un ospite (roditore, animale da compagnia, persona). Dopo questo pasto di sangue le zecche si lasciano nuova-mente cadere dall’ospite e passano alla fase adulta. Gli adulti cercano a loro volta un ospite(atti rate dal movimento, dal calore emesso dal corpo e dall’a-nidride carbonica esalata) e la femmina rimane a nutrirsi per 8-12 giorni e si accoppia mentre è ancora att accata al suo ospite; in seguito maschi e femmine di zecca cadono a terra ed i maschi muoiono mentre le femmine depongono le uova. L’infestazione da zecche nella maggioranza dei casi è solo una parassitosi esterna risolvibile con un tratt amento anti parassitario ed in commercio sono presenti molti prodotti (fi alett e spot on, spray, col-lari) in grado di uccidere le zecche presenti e preve-nire l’infestazione, tutt avia il rischio di trasmissione delle malatti e infetti ve elencate precedentemente non deve essere aff att o sott ovalutato.

Presidente del Consiglio dell’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Rovigo e Direttore Sanitario dell’ambulatorio del Rifugio C.I.P.A.

In vacanza con il caneL’ESPERTO Dott.ssa Veronica Ferrarese - Educatrice cinofi la*

Adoro le vacanze perché oltre a riposarmi, mi per-

mett ono di trascorrere più tempo con la mia famiglia e quindi anche con la mia ca-gnolina, che ne è membro a tutti gli eff etti .A volte, purtroppo, è inevitabile non poter portare il cane in vacanza con noi perché ci si reca in posti sovraff ollati o si deve prendere l’aereo o ci si imbatt e in situa-zioni sfavorevoli per il nostro pet, pertanto la vacanza diventerebbe per lui e per noi solo un’agonia. In questo caso vi consiglio di lasciare il vostro amico a 4 zampe da parenti che conosce bene o amici fi dati con cui ha una certa confi denza oppure di portarlo presso una pensione che potete valutare preventi vamente di persona.Se il cane parte con voi è fondamenta-le preparare una borsa anche per lui che contenga il librett o sanitario, i farmaci di emergenza (consultatevi con il vostro ve-terinario per questi ), una ciotola per ac-qua e cibo, i sacchetti per la raccolta delle deiezioni ed alcuni giochi. Per quanto riguarda il tragitt o, la macchina

è sicuramente il mezzo più semplice e co-modo, in ogni caso è importante abituarlo gradualmente e nel rispett o delle norme del codice della strada. Io consiglio sem-pre di farlo viaggiare in trasporti no abi-tuandolo prima a casa e poi in macchina, così diventerà un posto sicuro per il vostro amico peloso dove si senti rà a proprio agio nonostante i cambi di ambiente che lo potranno frastornare e quindi stressare.Personalmente mi piace scegliere luoghi immersi nella natura siano essi al mare, in montagna o al lago, dove il nostro cane può senti rsi libero di diverti rsi insieme a noi, dove possiamo condividere passeg-giate, percorsi da esplorare o spazi verdi che ci permett ano di fare qualche discipli-na sporti va. Nella scelta della vostra vacanza oltre a rispett are il caratt ere del vostro cane è fondamentale rispett are anche gli altri pertanto la regola fondamentale è educa-re il cane affi nché non crei disagio per gli altri e abbia le competenze necessarie per viversi una vacanza…in tutt a serenità!

*Educatrice cinofi la che collabora con il Rifugio Cipa

Questi e tanti altri simpatici musetti li trovate al RIFUGIO C.I.P.A. DI FENIL DEL TURCO (RO), Via Argine Zucca n° 3/E tel. e fax 0425/476835 – mail: [email protected] – sito: www.legadelcanerovigo.com Facebook: facebook.com/legadelcanerovigo – Twitter: twitter@legadelcane – Youtube: rifugiocipatv

ADOTTAMICORA è un

incrocio Pastore Maremmano,

femmina sterilizzata. Va a

passeggio e va d’accordo con

gli altri cani. Adora coccole e grattini! Adatta a chi vuole un cane buono e da tenere in

giardino, che faccia anche un po’ da guardia.

FELIX è un incrocio

Jack Russell Terrier maschio

sterilizzato, taglia piccola. E’

un cane allegro e vivace! Va a passeggio al guinzaglio ed è socievole. E’ adatto a persone dinamiche che vogliono un cane con cui fare attività educative o ludiche.

KUROS è un Rottweiler sterilizzato, taglia

grande. Gli piace molto andare a passeggio al

guinzaglio e passare del tempo con le persone.

Per lui stiamo cercando un adottante dinamico e che abbia esperienza con questa razza.

L’ambiente ideale sarebbe una casa tranquilla in cui vivere sereno e scorrazzare in giardino.

MARK è un meticcio maschio sterilizzato, taglia

medio-piccola. E’ un cagnolino molto simpatico e allegro, sempre felice di passare del tempo con le persone! Va a passeggio al guinzaglio e va d’accordo con gli altri cani. E’ adatto a famiglie con

adolescenti e persone anziane.

PRINCIPE è un meticcio sterilizzato, taglia

media. Esuberante e allegro, adora correre

e andare a passeggio. Adatto a famiglie con adolescenti, e anche con altri cani. Scala le recinzioni quindi per

lui stiamo cercando una famiglia che lo fac-cia vivere in casa con sé per evitare fughe

pericolose per lui e per gli automobilisti.

SANSA è un Segugio Italiano femmina,

sterilizzata, taglia me-dia. E’ una cagnolina

buonissima, molto dolce e dai modi gentili. Va a passeggio al guinzaglio e va d’accordo con gli altri cani. E’ adatta a famiglie anche

con bambini e persone anziane. Scala le recinzioni quindi per lei stiamo cercando una

famiglia che la faccia vivere in casa.

NICK è un Amstaff

maschio steri-lizzato, taglia

media. Va a passeggio al guinzaglio e quando si affeziona si lega

moltissimo. Per lui stiamo cercando una fa-miglia che lo scelga non perché è bellissimo

ma perché conosce la razza e sa gestirla correttamente. Venite a conoscerlo!

RADIO è un incrocio Setter

Inglese maschio, sterilizzato,

taglia media. E’ giovane e

allegro! Va a passeggio al guinzaglio e va d’accordo con gli altri cani. Gli piace scalare le recinzioni quindi per lui stiamo cercando una famiglia composta da persone dinami-

che che lo faccia vivere in casa.

CHICCO è un segugio maschio sterilizzato, taglia media. E’ un cane dolcissimo, buono e coccolone! Ha un carattere d’oro! Va d’accordo con gli altri cani ed è

adatto a tutte le famiglie. Scala le recinzioni quindi per lui stiamo cercando una famiglia

che lo faccia vivere in casa oppure che abbia il giardino delimitato da un muro o un recinzio-

ne alti e si cui non possa trovare appiglio.

TOBIA è un meticcio maschio sterilizzato, taglia media. E’ giovane

ed esuberante! Adora stare in

compagnia delle persone e svolgere attività educative e ludiche.

Va a passeggio al guinzaglio. Per lui stiamo cercando una famiglia composta da adulti che

cerca un nuovo amico allegro e attivo!

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DIRITTO MATRIMONIALE

Con la legge 6 maggio 2015 n. 55, entrata in vigore lo scorso 26 maggio, si dice addio ad una normativa vec-chia di quarant’anni. Un passo a dir poco doveroso, che

consente al nostro Paese di adeguarsi alle normative esistenti all’estero, ma soprattutto di rispondere alle esigenze di una società che nel corso del tempo si è totalmente trasformata. La nuova legge, che ha valenza anche per i procedimenti pen-denti, introduce numerose novità. Innanzitutto, fi no da oggi, lo scioglimento o meglio la cessazione degli effetti civili del matri-monio potevano essere chiesti da uno dei coniugi non prima di tre anni dalla separazione. Con il “divorzio breve” il termine scende a dodici mesi per la separazione giudiziale ed a sei mesi per quella consensuale, indipendentemente dalla presenza o meno di fi gli. La nuova tempistica risulta valida anche nel caso in cui le separazioni, iniziate come contenzio-se, diventino poi consensuali. Il termine per calcolare la durata della separazione decorre dalla comparsa dei coniugi davanti al Presidente del tribunale nella procedura di separazione per-sonale. Inoltre, nel caso della separazione consensuale, i co-niugi potranno anche evitare di comparire dinanzi al Tribunale, preferendo la negoziazione assistita, e dunque sottoscrivendo un accordo redatto dal medesimo avvocato per entrambe le

Divorzio breve: come diventa più facile dirsi addio

Studio Legale Avvocato Lorenzo Maltarello - Piazzett a Pescheria n.14 – 45011 ADRIA (Rovigo) Tel. 042 621 382 - PEC: lorenzo.maltarello@rovigoavvocati .it

AVV. LORENZO MALTARELLOparti, ovvero presentarsi al Comune per il cosiddetto “divorzio fai da te”, a condizione che non vi siano fi gli minori o, mag-giorenni non economicamente autosuffi cienti ovvero ancora portatori di grave handicap da tutelare. Altra novità, riguarda la comunione dei beni, la quale si scioglierà, ai sensi dell’art. 2 della legge 55/2015, nel caso di giudiziale, al momento in cui il Presidente del Tribunale autorizza i coniugi a vivere separati, ovvero, per la separazione consensuale, alla data di sottoscrizione del processo verbale di separazione dei coniugi dinanzi al Presidente, purché omologato. L’ordinanza con la quale i coniugi sono autorizzati a vivere separati viene comu-nicata all’Uffi ciale dello Stato Civile del comune competente ai fi ni dell’annotazione dello scioglimento della comunione. Se si volesse muovere una critica a tale normativa, potreb-be dirsi che, in vista della radicale diminuzione dei tempi, il passaggio obbligatorio attraverso la “separazione” sembra quasi superfl uo, data l’originaria funzione di rifl essione per i coniugi, che nell’arco dei tre anni avrebbero avuto il tempo di meditare sul passo decisivo ed irreversibile che si stava per compiere.

Hai delle domande inerenti a questo argomento?scrivi a [email protected]

Informazione a pagamento a cura degli esperti del settore www.lapiazzaweb.it/category/diritti/Per partecipare alla rubrica chiamare il numero 049 8704884

DIRITTO TURISTICO

Il Regolamento CE n. 261/2004 istituisce regole comuni in materia di compensazione e assistenza ai passeggeri in caso di negato imbarco, di cancellazione

del volo o di ritardo prolungato. Detta tutela si applica ai voli in partenza da un aeroporto comunitario e ai voli in partenza da un aeroporto situato in un Paese non co-munitario ma con destinazione un aeroporto comunitario (sempre che la compagnia aerea sia comunitaria e salvo che non siano già stati erogati i benefi ci di legge locali). In particolare, qualora si verifi chi la cancellazione del volo il passeggero ha diritto, entro 7 giorni, al rimborso pieno del prezzo del biglietto per la parte di viaggio non effet-tuata oppure, in alternativa, all’imbarco il prima possibile (art. 8). La tutela del passeggero si estende poi al diritto all’assistenza (tra cui pasti e bevande, diritto a effettuare due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o e-mail). Nei casi in cui, invece, il volo alternativo sia rinvia-to di almeno un giorno il passeggero ha diritto anche alla sistemazione in albergo e il trasferimento tra l’aeroporto e il luogo di sistemazione e viceversa. La cancellazione del volo dà diritto, inoltre, alla compensazione pecuniaria che si estenda da un minimo di 250 euro a un massimo

I diritti del passeggero

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AVV. TOMMASO ROSSIdi 600 euro (in base alla tratta e alla distanza percorsa, art. 7). Le eccezioni che comportano il venir meno della compensazione sono contenute tassativamente nell’art. 5 e si verifi cano qualora la compagnia aerea possa provare che la cancellazione del volo sia stata causata da circostanze eccezionali, ovvero che il passeggero sia stato informato con almeno due settimane di preavviso, oppure in altre particolari circostanze. Nei casi, invece, in cui il volo sia ritardato rispetto all’orario di partenza previsto di almeno due ore (art. 6), il passeggero ha diritto - a titolo gratuito - a pasti e bevande in congrua relazione alla durata dell’attesa e all’effettuazione di due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o e-mail. In alcuni casi di ritardo prolungato, anche ad una adeguata sistemazione in albergo e al trasferimento dall’aeroporto al luogo di sistemazione. In ogni caso, se il ritardo del volo è di almeno cinque ore, il passeggero ha il diritto di rinunciare al volo senza dover pagare pe-nali e di ottenere il rimborso del prezzo del biglietto per la parte del viaggio non effettuata.

Hai delle domande inerenti a questo argomento?scrivi a [email protected]

Ne l mio precedente intervento ho evidenziato che la giu-risprudenza, dopo lungo dibattito, ha sancito la natura contrattuale della responsabilità della struttura sanitaria

e del medico ospedaliero che ha concretamente posto in es-sere la condotta colposa cosicché sul paziente che agisce nei loro confronti grava l’onere di provare l’esistenza del contratto di prestazione d’opera intellettuale e l’insorgenza o l’aggra-vamento della patologia indicando le inadempienze loro imputabili. Sulla struttura sanitaria e sul medico ospedaliero incombe invece una presunzione di colpa superabile solo con la dimostrazione dell’esatto adempimento della prestazione o con la prova che l’eventuale inesatto adempimento non è a loro imputabile o comunque non è stato la causa del de-terminante del danno. In tal caso, il termine di prescrizione per ottenere il risarcimento del danno è di dieci anni. Tale era lo stato dell’arte fi no a quando è entrato in vigore il decreto legge n. 158/2012 convertito con modifi cazione nella legge n. 189/212 più nota come “legge Balduzzi” che ha mes-so in discussione un orientamento che fi no a quel momento sembrava granitico e consolidato. L’art. 3 primo comma della legge suddetta stabilisce infatti che l’esercente la professione sanitaria (si noti la superfi cialità della norma che neppure si preoccupa di distinguere tra medico ospedaliero e medico

La responsabilità medica – la legge BalduzziDIRITTO SANITARIO

esercente la libera professione) che nello svolgimento della propria attività si attiene a linee guida e buone pratiche accre-ditate dalla comunità scientifi ca, non risponde penalmente per colpa lieve mentre resta comunque fermo l’obbligo di risarci-mento del danno di cui all’art. 2043 codice civile derivante cioè da responsabilità extracontrattuale. L’esplicito riferimento all’art. 2043 cod. civ. ha stravolto ogni precedente certezza ed ha indotto alcuni Tribunali a ritenere, con un interpretazione letterale della norma che, ferma la responsabilità contrattuale della struttura sanitaria, che è fuori discussione, il legislatore abbia volutamente inteso qualifi care la responsabilità del me-dico come extracontrattuale con lo specifi co proposito di sop-piantare l’elaborazione giurisprudenziale fi no a quel momento consolidata. Tale interpretazione determina evidentemente un aggravamento dell’onere probatorio del paziente il quale dovrebbe dimostrare oltre al fatto e al danno, la responsabilità del medico sotto il profi lo soggettivo ed oggettivo, oltretutto avendo a disposizione il termine di cinque e non di dieci anni per far valere il suo diritto al risarcimento.

Il medico convenuto in giudizio, invece, potrebbe più age-volmente difendersi limitandosi a negare ogni responsabilità non operando più a suo carico la presunzione di colpa per inadempimento contrattuale. Il fondamento di tale opinione

poggia sulla presunzione di consapevolezza in base al quale si deve ritenere che quando il legislatore fa riferimento ad una norma o a un principio, sia a perfetta conoscenza del suo signifi cato cosicché, venendo al caso di specie, la menzione dell’art. 2043 cod. civ non potrebbe essere considerata una mera svista, ma starebbe ad indicare la precisa volontà di sancire la natura extracontrattuale della responsabilità del me-dico. Il ragionamento non appare condivisibile perché spesso il legislatore non è affatto consapevole dell’esatto signifi cato dei termini giuridici che utilizza, sia perché sovente ne fa un uso improprio o impreciso, sia perché la qualità delle leggi è alquanto scaduta anche dal punto di vista grammaticale e della sintassi il che può generare, come nel caso che qui interessa, problemi interpretativi di non poco conto. Il fatto che la norma non sia chiara è provato dal contrasto giurispru-denziale che si è venuto a creare ed infatti si è formato un diverso indirizzo (che sembra essere ormai prevalente perché condiviso dalla Corte di Cassazione) il quale, ribadendo quello consolidatosi fi no all’avvento della legge Balduzzi, ha affer-mato che il richiamo all’art. 2043 è stato semplicemente un riferimento atecnico volto semplicemente a statuire l’obbligo di risarcimento del danno anche in ipotesi di colpa lieve, senza prendere alcuna posizione sulla qualifi cazione giuri-

Avv. Carmelo Sergi

Avv. Carmelo Sergi - via Umberto I n. 50 - 45100 - ROVIGO - tel. 0425460463 - fax 0425464763 - mail: [email protected]

dica della natura della responsabilità medica. Purtroppo, una questione che era ormai pacifi ca, è stata nuovamente messa in discussione e complicata oltremodo da un avventato, inop-portuno e maldestro intervento legislativo. La scarsa precisione e la superfi cialità della norma appare ancora più evidente se si considera che l’art. 3 della legge Balduzzi contiene un ge-nerico riferimento all’esercente la professione sanitaria senza distinguere tra medico ospedaliero e medico esercente la libera professione. La norma, invece, è applicabile solo al medico ospedaliero poiché quando un paziente si rivolge a un libero professionista, conclude un contratto d’opera professionale di talchè l’applicabilità dell’art, 2043 cod, civ. è radicalmente esclusa. E’ perciò auspicabile una modifi ca della legge che chia-risca i termini della questione al fi ne di non vanifi care 15 anni di elaborazione dottrinaria e giurisprudenziale che avevano con-dotto ad una univoca conclusione. In attesa che la questione sia defi nitivamente risolta, il paziente vittima di fatti di cd. “mala-sanità” potrà comunque utilmente agire contro la sola struttura ospedaliera indiscutibilmente tenuta al risarcimento del danno, qualora provato, a titolo di responsabilità contrattuale con ogni conseguente vantaggio sotto il profi lo probatorio.

Hai delle domande inerenti a questo argomento?scrivi a [email protected]

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L’EditorialeL’Editoriale

La qualità delle azioni di ascolto, sostegno, supporto alle persone è un tema che, non solo recentemen-te, riscuote molto interesse da parte di chi pensa di

voler intraprendere un percorso per migliorare il proprio benessere, gestire una situazione di disagio o lavorare sulla propria individualità. A tale proposito è bene spie-gare la specifi cità della professione di psicologo, le sue peculiarità e alcune norme che la defi niscono.

La professione psicologica è regolamentata in quanto professione sanitaria. Questo non signifi ca che l’attività dello psicologo è legata alla malattia, oppure che recarsi dallo psicologo voglia dire “stare male” o “avere problemi”. Professione sanitaria indica il fatto che l’accesso è basato su regole ben precise, defi nite a livello ministeriale, e che alle persone viene garantita la formazione di ciascuno psicologo e la deontologia del loro agire. Una professione sanitaria si lega al concetto di salute, oggi defi nito come “completo stato di benes-sere psicofi sico”, dunque opera su uno spettro ampio di situazioni che, molto spesso, non hanno a che fare con la malattia.

Caratteristica dei professionisti in ambito sanitario è quella di afferire ad ordini professionali che tra i loro compiti hanno quello di garantire l’eticità, la scientifi -cità e il rispetto per le persone e le loro specifi ità indi-viduali del loro agire professionale. Questa funzione è prerogativa obbligatoria soltanto degli ordini, che sono enti pubblici, e non di società scientifi che o professio-nali. Pertanto la qualità del professionista psicologo è garantita in modo diverso da qualunque professione non normata.

La possibilità di vivere le proprie giornate in modo soddisfacente, di lavorare con maggiore effi cacia, di avere l’esperienza del vero benessere, di avere rela-zioni più ricche e soddisfacenti è una cosa molto seria e vale la pena di affi darsi a professionisti che possano dare garanzie come gli psicologi.

dott. Alessandro De Carlo*

PSICOLOGO: GARANZIA DI QUALITÀ

*Presidente dell’Ordine degli Psicologi del Veneto

La sperimentazione animale è necessaria?

Dormire poco o tanto, quanto fà bene alla salute?

Dormire poco

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Dolori alle gambe, le possibili cause

Dolori alle

possibili causeContinua a pag. 33

I Disturbi psicosomatici: cosa ci vogliono dire?

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L’interventoL’intervento

L’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri è un Ente di Diritto Pubblico, dotato di una propria autonomia gestionale e decisionale, posto sotto la Vigilanza del Ministero della Salute e coordinato nelle sue attività istituzionali dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chi-

rurghi e degli Odontoiatri, un organo ausiliario dello Stato a tutela dei diritti dei cittadini. Cittadini sono però anche i medici ed i dentisti, ne discende quindi che l’Ordine tra i compiti ad esso affi dati assomma anche quello di vigilare sui comportamenti dei propri iscritti e, sembrerà strano ma non lo è, provvedere a proteggerli anche dal comportamento dei colleghi scorrettissimo. Sulle persone che collaborano nel pubblico e nel privato con diverse mansioni al fi anco dei medici e dei dentisti l’Ordine non ha invece competenza. Su di loro intervengono le leggi dello Stato applicate dalla Magistratura Ordinaria. Questa differenza sostanziale in vigilando ha sempre avuto grandi ripercussioni sui delicati equilibri presenti negli ambiti sanitari. I casi di abusivismo della professione odontoiatrica di competenza ordinistica sono quelli legati al prestanomismo; è competenza dell’ordine infatti intervenire nel caso in cui un iscritto all’Albo Odontoiatri si “presta” a fare da copertura ad un esercente abusivo della profes-sione odontoiatrica.Per quanto riguarda le attività sanitarie ausiliarie, il problema è particolarmente complesso, ma non per questo trascurabile. Anche qui a latitare sono le norme, è ciò mette in diffi coltà chi deve vigilare sulla loro applicazione.Per esempio, l’igiene orale è consentito eseguirla, dopo diagnosi dell’odontoiatra che ne individui l’indicazione oltre che al professionista abilitato all’eser-cizio anche all’igienista dentale, fi gura formata secondo un percorso universitario, normato per legge. Oggi molti segnali fanno capire che le aspettative che stavano dietro la pressante richiesta di questo gravoso percorso di studi da parte delle rappresentanze sindacali delle igieniste erano diverse dal l’esecuzione della sola igiene dentale su prescrizione. Le assistenti di studio odontoiatrico sono fi gure indispensabili negli studi dentistici ma fi nora prive di un percorso formativo adeguato. Anche esse potrebbero per assurdo trovarsi in una situazione defi nita di abusivismo professionale (con connesso prestanomismo da parte del dentista datore di lavoro) per qualsiasi attività di ambito sanitario svolgano, quale sterilizzare, aspirare etc. Se non fanno queste cose a cosa servono? L’Ordine ha bisogno che lo Stato di cui è emanazione lo aiuti a dirimere queste incertezze dotando le assistenti di un percorso formativo uffi ciale adeguato. Da noi le assistenti sono formate dalla Regione seguendo il percorso uffi ciale dell’Operatore Socio Sanitario. L’importante è portare proposte concrete senza creare traumatismi ed aspettative infondate. Le pubblicità dei dentisti Croati, Rumeni, Albanesi, Ungheresi, Bulgari, delle Cliniche lowcost che costano meno ci deve fare sorridere perché il cittadino sa cosa scegliere ed alla fi ne sceglie sempre la qualità! Dobbiamo lavorare sempre più serenamente ognuno nel rispetto delle proprie competenze e della legge.

UN PERCORSO DI STUDI PER IGIENISTI DENTALIdi Dott. Bruno Noce*

*Presidente della Commissione Albo Odontoiatri Rovigo

L’interventoL’intervento

L’uomo ha condiviso con le specie animali gran parte del cammino evolutivo da cui sono derivate varie funzioni biologiche che si sono sviluppate nel tempo con gli stessi principi e affi nità. Per le molte

analogie del patrimonio genetico gli animali costituiscono il modello più attendibile per la comprensione della fi siopatologia di molte malattie e per la ricerca di terapie da trasferire poi sull’ uomo.

Il poter disporre di animali transgenici, cioè con gli stessi geni interessati nello svilup-po delle patologie umane ha consentito e consente di ottenere maggiori informazioni da tradurre nella pratica medica. Si pensi ultimamente solo all’ introduzione degli anticorpi monoclonali che hanno portato alla completa guarigione di alcune diffi cili malattie.

Sperimentare una nuova molecola effettuando test su animali ha la sua primaria giu-stifi cazione, oltre che in una prima valutazione dell’ effi cacia della stessa, nell’ esclusione di effetti tossici per l’ uomo. L’unica alternativa per testare l’ effi cacia e la sicurezza di un trattamento passa per la diretta sperimentazione sui pazienti sia adulti che bambini. Il che è francamente inaccettabile e ci riporta a tempi bui dell’esistenza umana non troppo distanti dalla nostra epoca e sa tanto di fi lo spinato e di campi di sterminio e inorridisce il solo pen-sarlo. Il cardiochirurgo C. Barnard effettuò il suo primo trapianto di cuore dopo anni di studi e di esperimenti su animali e oggi possiamo dire che tale tecnica chirurgica,ormai consolidata, consente di prolungare la vita e la qualità di vita di molte persone. Siamo ben consci che per questo sono stati sacrifi cati molti animali ,ma dobbiamo allo stesso tempo ammettere che non esistevano alternative.

La stessa ricerca di metodi alternativi alla sperimentazione sull’animale non può che passare dallo studio dell’ animale in vivo.

Esiste un fi ne etico della sperimentazione sugli animali ed è quello di conoscere la ma-lattia nei suoi aspetti biologici e fi siopatologici nonchè nella sua evoluzione al fi ne di poterla curare. Il fi ne etico in ogni caso non può giustifi care né tollerare abusi e sofferenze inutili quando , non oso nemmeno pensarlo, episodi di crudeltà ;non può pertanto esser disgiunto da regole che ne seguano tutto il percorso e necessariamente deve esser acquisito il parere da parte di comitati etici che valutino la validità dei protocolli della sperimentazione.

Con la direttiva (DE) 2010/63 sulla protezione degli animali utilizzati per fi ni scientifi ci la comunità europea si è dotata di uno strumento per armonizzare fra gli stati membri le disposizioni legislative,regolamentari ed amministrative sull’ argomento.

Non è inutile sottolineare che la DE 2010/63 ha ottenuto l’ approvazione del Eurogrup for animals,l’ organizzazione animalista che comprende le maggiori associazioni animaliste dei paesi europei,compresa la LAV“Lega antivivisezione”.

La direttiva prevede che per ogni sperimentazione i ricercatori dimostrino che non sono disponibili metodi alternativi alla sperimentazione su animali e illustrino come intendono ridurre al minimo il numero, in caso di loro utilizzo, e come minimizzare il dolore e lo stress.

Il Governo Italiano,nel recepire la DE con DL 26/2014 ha introdotto alcune limitazioni che riguardano : il divieto di allevamento di cani,gatti e primati non umani da destinare alla ricerca;il divieto dell’utilizzo di animali per ricerche sulle sostanze d’abuso e per xenotrapianti ( trapianti eseguiti con l’ utilizzo di organi o tessuti prelevati da esseri viventi di una specie di-versa da quella del ricevente); il divieto per l’utilizzo di animali nelle esercitazioni didattiche dei corsi universitari ad eccezione degli studi di veterinaria o di alta specializzazione medica; il monitoraggio da parte degli organi competenti sulla effettiva disponibilità di metodi al-ternativi entro il 30 giugno 2016. Queste disposizioni, difformi dalla normativa europea, non hanno alcuna giustifi cazione logica né scientifi ca: non ha senso impedire l’allevamento di alcune specie quando ne è consentito l’ utilizzo;i costi della ricerca aumentano dovendo acquistare gli animali all’ estero;gli animali sono costretti a lunghi e disagevoli trasporti;non si capisce la ratio scientifi ca del divieto di xenotrapianti o del divieto dell’ utilizzo di animali nelle ricerche sulle sostanze d’ abuso. Si mettono invece i nostri ricercatori in posizioni di netto svantaggio rispetto ai ricercatori agli altri paesi europei che hanno correttamente rece-pito la DE e si costringono i più giovani ad emigrare all’ estero. Non ultimo si pone un serio freno alla ricerca scientifi ca con tutte le possibili gravi ripercussioni sulla salute dell’uomo.

UN DECRETO LEGGE DA MODIFICARELA SPERIMENTAZIONE ANIMALE QUANTO È NECESSARIA? di Francesco Noce*

*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

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Dottor Manfrini, da cosa puo’ essere dovuto il dolore alle gambe?

“I disturbi riferiti alle gambe, possono avere manifesta-zioni e cause diverse. La sensazione di pesantezza, accentuata dallo stare a lungo in piedi, magari accompagnata da un gon-fi ore delle caviglie, è spesso dovuta ad una insuffi cienza ve-nosa. Tale insuffi cienza può essere evidente, associandosi alla presenza di vene varicose o di estese aree di teleangectasie(ca-pillari), oppure non ancora manifesta, magari per un danno val-volare del circolo venoso profondo o delle vene safene, senza che si sia ancora realizzata una dilatazione delle vene stesse. Tale sensazione di pesantezza si accentua con il caldo e nelle donne in età fertile, spesso, in coincidenza con il ciclo mestrua-le. Di fronte a tale sintomatologia è consigliabile rivolgersi ad uno specialista, che attraverso la visita ed un approfondimento con Ecocolordoppler potrà stabilire la reale presenza ed entità della insuffi cienza venosa e procedere alla opportuna terapia. Si tratta, in ogni caso, di un disturbo da non sottovalutare”.

E se il dolore compare durante il cammino?“In questo caso, la comparsa di un dolore crampiforme

ai polpacci e/o alle cosce, che impedisce spesso di proseguire la marcia, obbligando a qualche attimo o qualche minuto di sosta, può essere legato ad un defi cit della circolazione ar-teriosa degli arti inferiori. Il dolore della arteriopatia periferica è generalmente un dolore che compare sempre dopo aver percorso una stessa distanza alla stessa velocità e che presenta poca variabilità di giorno in giorno. in caso di aggravamento, sempre possibile, si può arrivare ad una drastica riduzione dell capacita’ di camminare fi no alla comparsa di dolore a riposo. Molto spesso questo dolore è presente o più accentuato in un arto rispetto all’altro. se compare prevalentemente o prima alle coscie in particolare camminando in salita o facendo le scale, è piu’ frequentemente dovuto ad un restringimento di una arteria iliaca, (arteria che si trova in addome , a grandi linee da sotto all’ombelico, fi no a poco sopra la piega inguinale) quando il

dolore colpisce contemporaneamente entrambe le gambe, in misura simile, si può pensare ad un interessamentoiliaco di en-trambi i lati o ad un restringimento dell’aorta addominale. Nel caso di dolore prevalente al polpaccio, l’ostruzione od il restrin-gimento, riguarda una delle arterie della coscia o della gamba (femorale, poplitea o tibiali). Anche in questo caso e a maggior ragione per le gravi conseguenze che può portare il trascurarlo, tale sintomo va assolutamente accertato con una valutazione del chirurgo vascolare, che sarà in grado di appurare la natura e la sede del disturbo, attraverso una valutazione clinica e con l’indispensabile aiuto di un approfondimento Ecocolordoppler. Il sintomo va distino fra cause vascolari ed ortopediche o neuro-logiche, che spesso possono presentare manifestazioni simili ma che un occhio clinico esperto, con l’aiuto strumentale, è sicuramente in grado di distinguere con sicurezza”.

In caso di ostruzione di una arteria cosa si puo fare?

“Le possibili terapie variano a seconda dell’entità del sin-tomo, tenendo conto anche dell’età e delle esigenze di vita del paziente: dalla sola terapia medica, di solito anti aggregante, fi no all’intervento di rivascolarizzazione, che puo’ essere effet-tuato o per via endovascolare (palloncino) o per via chirurgica tradizionale, procedendo ad una disotruzione o alla sostituzio-ne del tratto arterioso occluso (by pass). Ovviamente, prima si procede ad una diagnosi corretta, più è agevole il controllo della malattia, ricordando che le patologie vascolari degli artii inferiori, se trascurate posso portare ad una marcata riduzione della qualità della vita se non a menomazioni vere e proprie”.

Dolore alle gambe: le possibili cause

Dr. Stefano Manfrini - Specialista in Chirurgia vascolare-responsabile U.O. di Chirurgia Vascolare ospedale accreditato Salus Ferrara. Visita a Rovigo, Este, Monselice e Badia Polesine 347/8043460

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Ecco allora qualche consiglio di “igiene del sonno“, come è stata ribattezzata dal professor Colin Espie, che insegna Psicologia clinica ed è Direttore del Cen-

tro del Sonno dell’Università di Glasgow. Si tratta di una serie di azioni da seguire prima di mettersi a letto.

La luce È dimostrato che la luce ha un’importanza fondamentale per conciliare il sonno, per questo sarebbe bene evitare le cosiddette luci blu come quelle di tablet, smartphone e computer, che secondo alcuni ricercatori newyorkesi stimolerebbero lo stato di allerta. Importanti sono poi anche la temperatura della camera da letto, che non dovrebbe superare i 18 gradi, il letto e i cuscini, che dovrebbero essere confortevoli al punto giusto.

Cibo, bevande ed esercizio fi sico Tutto ciò che stimola l’organismo, come caffeina, alcol, cioccolato, tabacco o esercizi fi sici impegnativi, può rendere dif-fi cile addormentarsi. Naturalmente andrebbero anche evitati cibi pesanti da digerire. I carboidrati, al contra-rio, possono produrre serotonina, che concilia il sonno. Un aiuto, insomma, arriva da una dieta equilibrata, regolare e senza eccessi serali. Infi ne, 20 minuti di attività fi sica al giorno possono aiutare a regolarizzare il sonno, ma non dovrebbero mai essere fatti prima di andare a dormire.

Troppo riposo Passare il fi ne settimana a riposo o dormire fi no al primo pomeriggio può creare più danni che benefi ci. Per far fronte alla carenza di sonno, una ricerca della Southwestern University del Texassuggerisce di alzarsi presto al mattino e andare a letto a orari rego-lari, piuttosto che sballare l’orologio biologico. Insomma, sarebbe bene resistere, nonostante la stanchezza, fi no all’ora di andare a dormire, evitando i sonnellini pomeri-diani a meno di non essere esausti.

L’età Non è una regola di “igiene del sonno”, ma sape-re che il sonno cambia con l’età può aiutare a compren-dere meglio cosa ci può accadere nel corso degli anni. Secondo una ricerca del Centro di Medicina del Sonno dell’Università di Washington, ad esempio, esiste una “architettura del sonno” che cambia con l’età: le persone più in là con gli anni hanno una minor quantità di sonno cosiddetto profondo, la fase non-REM, e il loro intero oro-logio biologico è spostato in avanti.

In conclusione, chi non dorme bene e per almeno sette ore per notte può andare incontri ad alcuni mec-canismi che modifi cano il metabolismo e che incidono sul bilancio energetico e sull’appetito, con conseguenze anche gravi, quali un aumento del rischio di diabete di tipo 2 e un incremento del peso corporeo.

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Dormire poco o tanto, quanto fà bene alla salute?

Cosa sono i disturbi psicosomatici? Spieghiamoli con qualche esempio preso da casi seguiti in

studio. Giulia tutte le mattine prima di andare a scuola ha mal di

pancia, proprio sotto l’ombelico e spesso rimane a casa. Matteo vomita quando deve affrontare esperienze nuove. Federica sof-fre di bronchite asmatica, Paolo ha una strana tosse.. sarà tosse nervosa? Matilde soffre di diarrea cronica che le impedisce la regolare frequenza alla Scuola Secondaria. Mamma e papà si sentono dire dagli specialisti “è un disturbo psicosomatico” e si domandano “ma allora fi ngono?”

Per niente! I disturbi psicosomatici sono a tutti gli effetti dei malesseri percepiti dal corpo, la sofferenza è vera. L’origine di tale malessere va ricercata nella psiche, i bambini vivono dei disa-gi emotivi che non riescono ad esprimere attraverso il linguaggio, ma lo riferiscono attraverso il corpo. A tutti gli effetti con i loro sintomi mandano un SOS agli adulti perché si accorgano del loro star male. Mandano un messaggio e sta a noi decifrare cosa ci stanno comunicando. Giulia ad esempio potrebbe essere in ansia per il distacco dalla mamma quando deve andare all’asilo, oppure esprimere una diffi cile relazione con i compagni o con la maestra, Matteo ha una bassa autostima e crede di non riusci-re, di non farcela soprattutto di fronte alle nuove cose, Federica potrebbe sentirsi soffocata da una madre troppo apprensiva e ancora Paolo potrebbe esprimere la sua poca tolleranza rispetto ad una tensione familiare. Ad ogni disturbo psicosomatico va data” una lettura generale” e specifi ca della situazione.Ma quali sono i disturbi psicosomatici? I disturbi psicosomatici dell’infanzia possono essere ricondotti a

tre categorie: quelli riguardanti la digestione (es. mal di pancia, vomito, stitichezza cronica, coliche), quelli della respirazione (es. asma, tosse, laringospasmi) e quelli cutanei (es. dermatite, aller-gie, alopecia) e altri ancora come cefalea ricorrente, disturbi del sonno ecc., la cosa fondamentale è che sono sempre un modo attraverso il quale i bambini richiedono attenzioni e affetto.Come vanno affrontati i disturbi psicosomatici?

La cosa fondamentale è riuscire a cogliere il messaggio in codice che il bambino ci sta inviando, per offrire a lui delle stra-tegie per soddisfare il suo bisogno emotivo. Per fare questo è necessario rivolgersi ad uno psicoterapeuta infantile che con gli adeguati strumenti come il gioco, il disegno e le favole è in grado di far emergere il vissuto emotivo del bambino e dare adeguate indicazioni alla famiglia.

Personalmente mi occupo da molti anni di psicoterapia infantile e spesso seguo casi di malattie psicosomatiche che destabilizzano i genitori che vanno in ansia e si preoccupano perché dopo vari tentativi non sono riusciti a trovare il modo effi cace per affrontare la situazione. La prassi generalmente prevede un incontro con i genitori, a cui seguono degli incontri con il bambino o ragazzo e in un ambiente accogliente e con adeguati strumenti si identifi ca il malessere che origina i sintomi, si aiuta il bambino a far emergere questo disagio e si danno indicazioni ai genitori utili a far ritrovare l’armonia nel loro fi glio e nella famiglia.

Centro ABC Apprendimento e Benessere Consapevole Via Calà Forca 41, Badia Polesine (RO) - [email protected]

Quello strano mal di panciaI Disturbi psicosomatici: cosa ci vogliono dire?

Laboratori rivolti a bambini e ragazzi dai 5anni alla scuola superiore. Il percorso mira ad acquisire consapevolezza e migliorare le abilità cognitive

e l’autostima attraverso la mediazione, con l’uso di strumenti specifi ci del Metodo Feuerstein, oltre ad attività pratiche correlate e all’intervento

della neuropsicomotricista per il gruppo dei bambini più piccoli.I laboratori saranno organizzati in piccoli gruppi omogenei per età nel periodo

tra il 20 e il 31 luglio 2015, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 12, presso il Centro abc, via Calà Forca, 41 a Badia Polesine.

Per informazioni e adesioni: dott.ssa Tomii Alessia cell.3358386277

LABORATORI METODO FEUERSTEIN PER IL POTENZIAMENTO COGNITIVO

Sopra le dottoresse del Centro Abc Roberta Ferrari, Alessia Tomii, Anna Lucia Riberto, Sara Maria Campo e Chiara Zambon

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343434

Spesso s’identifi ca la fi gura del dietista con la parola “dimagrimento”. Il compito di questa fi gura professionale consiste invece nel for-

nire i giusti suggerimenti per migliorare il proprio stato di salute o le proprie performance. Dimagri-re nel modo giusto signifi ca imparare a seguire uno schema alimentare costruito sulle proprie re-ali esigenze, fi siche e psicologiche. Non esistono regole generali, ogni persona, per poter dimagrire nel modo giusto, deve conoscere e seguire il pro-prio “personale percorso”, analizzato e costruito assieme ad un professionista. Nella nostra Clinica adottiamo un approccio di tipo olistico che prende in considerazione la persona nella sua interezza e complessità. All’interno di questa visione l’alimen-tazione gioca un ruolo fondamentale. I problemi di salute, compreso l’eccesso di peso, sono, infat-ti, solo dei “sintomi”; dei segnali che il corpo ci manda per comunicare un malessere e che, nella

maggior parte dei casi, possono essere prevenuti, rallentati e curati intervenendo proprio sul nostro rapporto con il cibo e sul nostro stile di vita.

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solidiamo le nuove abitudini alimentari e identifi -chiamo, se necessario, nuovi obiettivi.

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Il Gioco del Mese - Film’s Puzzle: A beautiful mind

Chiave (7,5,1,8,8) - Due interpreti del film........................................................................................

Trova all’interno del puzzle le parole chiave evidenziate in grassetto nella trama del film.

Nel 1947, il diciannovenne e talentuoso matematico John Nash entra nella prestigiosa Università di Princeton con una borsa di studio per il dottorato. Refrattario ad instaurare rapporti sociali, Nash ha solo un amico: Charles, il suo compagno di stanza. Ossessionato dal pensiero di trovare un’idea originale a cui applicare le sue formule, John riesce nel suo obiettivo: in una tesi di dottorato di sole 27 pagine espone geniali intuizioni fondamentali allo sviluppo della “teoria dei giochi”, facendo così diventare obsolete le teorie economi-che di Adam Smith.Le sue idee gli procurano fama e un importante posto di ricercatore al MIT di Boston, dove conferma la sua intelligenza matematica. In piena “guerra fredda” viene contatta-to dall’esercito per la sua incredibile capacità di decodificatore. Entra così in contatto con “l’eminenza grigia” William Parcher, oscuro personaggio del governo che lo assolda per una missione top secret relativa a un piccolo ordigno nucleare. Contemporaneamente John trova anche l’amore di Alicia, una giovane studentessa di fisica, che diventa sua moglie.La vita di Nash viene a questo punto sconvolta da una terribile scoperta. Charles, la sua nipotina e lo stesso Parcher sono in realtà solo proiezioni della sua mente malata, affetta da una grave forma di schizofrenia. Vagando come un fantasma tra cliniche e manicomi viene sottoposto a numerose sedute di shock insulinico e ad una massiccia dose di farmaci. Gra-zie all’affetto ed alla vicinanza dei familiari, Alicia in particolare, e alla sua forza mentale riesce ad ignorare le sue allucinazioni e a convivere sia pure con sofferenza con la malattia, tornando Nash diventa docente a Princeton, e nel 1994 è insignito del Premio Nobel per l’economia. La difficile ma riuscita convivenza di Nash con la sua malattia è simboleggiata dalla visione dei suoi tre fantasmi uno accanto all’altro che lo osservano dopo la cerimonia di premiazione.

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BILANCIADAL 2 3/09

AL 22/10L’AMORE NON È APPICCICOSO

E CHI VI STA ACCANTO VE LO RIP-ETE SPESSO. I CUORI SI METTONO AL RIPARO DA SITUAZIONI COMPLICATE IDEALIZZANDO L’AMATO E SBAGLI-ANDO!

SCORPIONEDAL 23/10

AL 22/11CUPIDO VI STA AS-

PETTANDO GIÀ CON LA FRECCIA TESA E ANCHE I PIÙ LIBERTINI POTRANNO CADERE VITTIMA DEI SUOI PROGETTI: È ORA DI FERMARSI VIAG-GIATORI

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12

COMPLICE UN VI-AGGETTO CON NOTA ROMANTICA, L’INTESA CON IL PARTNER USCIRÀ

RAFFORZATA. COLPO DI FULMINE PER CUORI SOLITARI, IN AEROPORTO O IN TRENO, SENZA TRALASCIARE L’ONLINE

CAPRICORNODAL 22/12

AL 20/01PER BUONA PARTE DEL MESE VIVRETE IL RAPPORTO A DUE IN BUONA AR-MONIA. POI QUALCOSA SI INCRINA E NON TROVA SPONDE: TENETE DURO

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02PERIODO FAVOLOSO, AVETE TUTTO: L’AMORE,

LA FEDELTÀ, L’ALLEGRIA, NON SOLO IL PARTNER È PAZZO DI VOI, VI STIMA,

VI RISPETTA E NON FA MAI NULLA CHE NON CONDIVIDIATE

PESCI DAL 20/02 AL 20/03PERSISTE LA NEB-BIA INTORNO A VOI: NON ESPONETEVI

PRIMA DI CAPIRCI QUALCOSA. PER GLI AMORI ROMANTICI, NIENTE DI FATTO FINO A FINE MESE MA NON DISPERATE

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04LA FORTUNA È DALLA VOSTRA. VOGLIA DI

NUOVE CONOSCENZE, CONFERME E CONQUISTE, BENE ANCHE LE COPPIE GIÀ COLLAUDATE: TUTTO A MERAVI-GLIA

TORO DAL 21/04

AL 20/05

LA DIVERSITÀ DEI CARATTERI SALTA FUORI: IL PARTNER SENTE IL BISOGNO DI LIBERTÀ E IN VOI CRESCE L’ATAVICA GELOSIA. MEGLIO COMPRENDERLO IN TEMPO E DARSI ALTRI OBIETTIVI

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06

L A COPPIA SARÀ MESSA A DURA PROVA. FATE INGELOSIRE IL PARTNER, TESTATE I SUOI SENTI-MENTI, SE IL CUORE È ANCORA PRESO PER VOI SI DARÀ UNA MOSSA

CANCRODAL 22/06AL 22/07

LA VOGLIA DI AMORE C’È, E TANTA, SARETE APPETIBILI

COME UN CIOCCOLATINO, POI PERÒ LA PAURA DI LASCIARVI

ANDARE, RISCHIANDO L’ENNESIMA FREGATURA, VI FARÀ TORNARE SUI VOSTRI PASSI

LEONEDAL 23/07

AL 23/08SE DATE AMORE, AMORE RICEVERETE ANCHE SE LA TENA-CIA DEL CUORE SARÀ

MESSA ALLA PROVA DA UN BEL TIPO CHE SI FARÀ DESIDERARE, UNA BELLA LEZIONCINA PER IL VOSTRO ORGO-GLIO…

VERGINEDAL 24/08AL 22/09SERENITÀ PER LE COPPIE

COLLAUDATE PURCHÉ RICORDINO DI ATTIZZARE LA PASSIONE AIUTANDOSI CON IL DIALOGO E LA CONDIVISIONE DI INTERESSI E PIACERI. LAVORATE MENO E DATE SPAZIO ALL’AMORE

Oroscopo

VERGINEVERGINE

SERENITÀ PER LE COPPIE COLLAUDATE PURCHÉ RICORDINO DI

LEONELEONEDAL 23/07DAL 23/07

AL 23/08AL 23/08SE DATE AMORE,

CIA DEL CUORE SARÀ

CANCROCANCRO

LA VOGLIA DI AMORE C’È, E TANTA, SARETE APPETIBILI

COME UN CIOCCOLATINO, POI PERÒ LA PAURA DI LASCIARVI

GEMELLIGEMELLI

L A COPPIA SARÀ MESSA L A L A L A L A L A L A

TOROTORO

AL 20/05

ARIETEARIETEDAL 21/03DAL 21/03

AL 20/04AL 20/04

DAL 20/02 DAL 20/02

BIA INTORNO A VOI:

PRIMA DI CAPIRCI QUALCOSA. PER

ACQUARIOACQUARIODAL 21/01DAL 21/01AL 19/02AL 19/02PERIODO FAVOLOSO, AVETE TUTTO: L’AMORE,

PAZZO DI VOI, VI STIMA,

DAL 22/12DAL 22/12AL 20/01AL 20/01

SAGITTARIOSAGITTARIODAL 23/11DAL 23/11AL 21/12AL 21/12

COMPLICE UN VI-AGGETTO CON NOTA

CON IL PARTNER USCIRÀ

AL 22/11AL 22/11CUPIDO VI STA AS-

PETTANDO GIÀ CON LA

AL AL 22/1022/10L’AMORE NON È APPICCICOSO

L’AMORE ROMANTICO, LA PASSIONE

TRAVOLGENTE, UN BACIO RUBATO,

UNA PROMESSA...ECCO L’ESTATE

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