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Pasquale Buonocore [email protected] Dieta Mediterranea per la prevenzione delle malformazioni congenite: rivalutazione di ecotipi di legumi e significato nell’alimentazione della donna.

Dieta Mediterranea per la prevenzione delle malformazioni ... Interni/Documentazione/Slides... · per apporto nutrizionale, varietà e biodiversità degli alimenti che la compongono,

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Pasquale Buonocore

[email protected]

Dieta Mediterranea per la prevenzione delle malformazioni congenite:

rivalutazione di ecotipi di legumi e significato nell’alimentazione della donna.

La “Dieta Mediterranea” è una dieta caratterizzata dal consumo di: • Cereali, soprattutto integrali • Legumi • Ortaggi e verdura • Frutta fresca e secca • Olio extravergine di oliva e un moderato consumo di vino • Limitato consumo di carne, pesce e formaggi.

• Nel 2010 la Dieta Mediterranea è stata riconosciuta fra i patrimoni culturali immateriali

dell’umanità dall'UNESCO. • La FAO recentemente ha inoltre indicato la Dieta Mediterranea come modello sostenibile,

per apporto nutrizionale, varietà e biodiversità degli alimenti che la compongono, ma anche per combattere l'esaurimento delle risorse naturali l’inquinamento e i cambiamenti climatici.

Dieta Mediterranea tra tradizione e sostenibilità

L’aderenza a questo modello alimentare si associa ad un significativo miglioramento della salute così come dimostrato da diversi studi (Es: EPIC, PREDIMED) ed ha un effetto protettivo per cancro, patologie cardiovascolari, obesità, diabete, etc. (Serra- Majem et al, 2006; Trichopoulou et al, 2008)

La Dieta Mediterranea è fondamentale nella donna per la prevenzione primaria di patologie congenite e nella riduzione del rischio di Difetti del Tubo Neurale. (Vujkovic et al, 2009; Carmichael et al, 2012)

Altri recenti studi dimostrano che un alto consumo di prodotti di origine vegetali: • Incrementa i livelli di folatemia e di folati eritrocitari. (Pintò et al, 2005; Bogers et al, 2007)

• Favorisce la crescita del neonato e riduce il rischio di esiti avversi in gravidanza. (Obermann-Borst et al, 2011; Timmermans et al, 2012)

Dieta Mediterranea e prevenzione

Abitudini alimentari delle donne in Italia

Le abitudini alimentari delle donne italiane si stanno allontanando sempre più dal modello mediterraneo. • Il consumo di carne è elevato, circa 700g a settimana invece che 400-450 g come

raccomandato per la prevenzione dei tumori. World Cancer Research Fund/American Institute for Cancer Research (2007).

• Le porzioni di frutta e verdura sono inferiori a quelle indicate nella piramide alimentare. • I legumi sono scarsamente consumati (solo il 34,2% del campione) e il consumo

giornaliero non soddisfa la raccomandazione.

Gruppi di alimenti % consumatori g/die Raccomandazione

giornaliera g

Carne, insaccati e sostituti 99,0 102,5 65

Frutta 94,1 215,5 450

Legumi 34,2 31,5 50

Pesce e frutti di mare 68,9 66,5 45

Verdure e ortaggi 99,9 189,5 300

Dati INRAN_SCAI 2005-2006, elaborazione P. Buonocore

Importanza dei legumi

I legumi sono alimenti molto ricchi da un punto di vista nutrizionale: • Alto valore energetico, tra i più elevati del mondo vegetale. • Sono un’ottima fonte di proteine di qualità, ne contengono dal 20 al 40%, quasi il doppio

rispetto a quella dei cereali e molto vicina a quella dei prodotti di origine animale. • Hanno pochi grassi, dal 2 al 5%. • Elevato contenuto di fibre alimentari, sia insolubili, localizzate principalmente nella buccia

e utili per regolare le funzioni intestinali, sia solubili, che contribuiscono al controllo dei livelli di glucosio e colesterolo nel sangue (Banz et al, 2013)

• Contengono una discreta quantità di fosforo, potassio, calcio e ferro. • Sono caratterizzati da un alto contenuto di vitamine del gruppo B soprattutto folati e,

quando sono freschi, anche vitamina C.

Legumi vs Carne

I legumi hanno un prezzo notevolmente inferiore alla carne, in media un kg di legumi costa 2-5 euro mentre la carne 10-20.

Da non sottovalutare, infine, il minor impatto ambientale, in termini di acqua ed energia: per produrre un chilo di carne bovina occorrono 15500 litri di acqua

per un chilo di riso 3400 e per un chilo di legumi da 200 a 400 a seconda della specie.

Dati Slow Food

Per chi non lo capisce, sarei

una lenticchia!

Per chi non lo capisce, sarei

una lenticchia!

Per chi non lo capisce, sarei una bistecca!

Per chi non lo capisce, sarei una bistecca!

Scopo della ricerca

Nell’ambito del progetto FA.CI.LE finanziato dalla REGIONE LAZIO e di un progetto di ricerca sulla biodiversità di prodotti vegetali italiani, è stato condotto uno studio nutrizionale su ecotipi di lenticchie e cicerchie. Scopo della ricerca è quello di individuare le peculiarità nutrizionali ed edonistiche di questi prodotti e di promuoverne il loro consumo in funzione della prevenzione primaria e del loro contributo per una dieta sostenibile.

Materiali Lenticchie (Lens culinaris) • Onano (Slow Food) • Ventotene (Slow Food) • Castelluccio di Norcia (IGP) • Ustica (Slow Food) • S. Stefano di Sessanio (Slow Food) • Lenticchia commerciale Viterbo Cicerchie (Lathyrus sativus) • Campodimele (DOP) • Serra dè Conti (Slow Food) • Cicerchia commerciale Viterbo

Materiali

Altero Aguzzi

Metodi Per tutti i campioni in esame è stato valutato il loro contenuto in: • Umidità, proteine, grassi e ceneri determinati secondo i metodi AOAC. • Fibra totale secondo il metodo enzimatico-gravimetrico AOAC (Prosky et al.,

1988) • Sali minerali (Ca, Fe, Mn, P, Zn, Na, K, Mg Cu) determinati mediante

spettrofotometria ad assorbimento atomico ICP-AES, previa mineralizzazione del campione mediante idrolisi acida in forno a microonde.

• Folati totali sono stati estratti mediante trattamento "trienzimatico" di Johnston et al. (2001) in presenza di deconiugasi di rene porcino preparata secondo Phillips and Wright, 1983. Il contenuto in folati è stato poi determinato mediante metodo microbiologico utilizzando L. casei (ATCC 7469) come microrganismo (Wright et al., 2000).

• Le analisi sono state condotte in triplicato e valutate con campioni certificati.

I nuovi LARN (Livelli di Assunzione Raccomandati di Nutrienti) 2012 sono stati utilizzati per valutare i livelli di copertura dei fabbisogni dei macronutrienti e dei micronutrienti.

Risultati: contenuto medio in macronutrienti

Campioni Umidità Proteine Lipidi Amido* Zuccheri

totali** Fibra Ceneri

Len

ticc

hie

Castelluccio 9,69 22,4 1,6 45,2 5,08 12,2 3,8

Onano 9,83 23,8 1,1 46,6 4,95 9,4 4,3

Ventotene 9,51 25,6 1,6 45,9 4,93 9,2 3,3

Ustica 13,42 25,4 1,4 23,4 4,44 29,2 2,7

S. Stefano Sessanio 10,62 21,8 1,5 27,8 4,25 30,6 3,4

commerciale 8,59 20,9 1,9 50,0 5,15 10,2 3,3

Media 10,28 23,3 1,5 39,8 4,80 16,8 3,5

D.S. 1,67 2,0 0,3 11,2 0,37 10,2 0,5

CV% 16,28 8,4 18,7 28,2 7,65 60,8 15,6

Cic

erc

hie

Campodimele 10,33 23,9 1,0 40,4 6,03 15,5 2,9

Serra dè Conti 10,87 26,5 1,7 24,2 6,30 26,8 3,7

commerciale 10,47 24,0 1,6 38,2 5,49 17,4 2,9

Media 10,56 24,77 1,46 34,27 5,94 19,88 3,17

D.S. 0,28 1,50 0,36 8,79 0,41 6,07 0,42

CV% 2,67 6,1 24,9 25,6 6,96 30,5 13,3

Valori medi g/100g tal quale

* Calcolato per differenza

** Come somma dei singoli zuccheri (glucosio, saccarosio, raffinosio, stachiosio, verbascosio)

Risultati: contenuto medio in folati

Campioni Folati

Len

ticc

hie

Castelluccio 439,8

Onano 425,2

Ventotene 545,5

Ustica 81,7

S. Stefano Sessanio 78,1

commerciale 490,0

Media 343,4

D.S. 208,4

CV% 60,7

Cic

erc

hie

Campodimele 606,1

Serra dè Conti 70,5

commerciale 595,8

Media 424,1

D.S. 306,3

CV% 72,2

Valori medi mcg/100g tal quale

Risultati: contenuto medio in minerali

Campioni Ca Fe Mn P Zn Na K Mg Cu

Len

ticc

hie

Castelluccio 85,2 36,2 1,3 524,3 5,50 9,9 929,1 109,5 1,2

Onano 130,5 54,2 1,6 481,0 4,50 6,9 1000,8 110,2 1,2

Ventotene 65,1 19,5 0,9 397,8 4,30 8,9 811,8 86,0 0,8

Ustica 46,5 7,0 1,2 327,2 3,85 10,6 832,9 81,6 0,7

S. Stefano Sessanio 46,7 5,2 1,0 455,3 3,34 9,0 869,4 77,6 0,5

commerciale 83,9 27,8 0,9 462,8 3,94 8,2 936,6 98,9 1,0

Media 76,3 25,0 1,1 441,4 4,24 8,9 896,8 94,0 0,9

D.S. 31,5 18,6 0,3 69,3 0,74 1,3 71,4 14,2 0,3

CV*100 41,3 74,5 23,4 15,7 17,36 14,4 8,0 15,2 29,7

Cic

erc

hie

Campodimele 143,0 44,5 1,3 520,7 4,50 8,9 1045,5 122,4 1,4

Serra dè Conti 102,7 5,1 1,0 414,4 3,29 22,0 994,6 112,8 0,8

commerciale 92,3 38,2 1,0 485,2 4,26 8,9 821,2 94,9 1,0

Media 112,7 29,25 1,07 473,41 4,02 13,27 953,73 110,02 1,06

D.S. 26,8 21,13 0,16 54,13 0,64 7,57 117,59 13,93 0,29

CV*100 23,8 72,2 14,7 11,4 15,87 57,0 12,3 12,7 27,1

Valori medi mg/100g tal quale

Copertura RDA folati

0

50

100

150

200

250

300

350

400

450

500

220 213

273

41 39

245

303

35

298

400

mcg

/po

rzio

ne

50

g

400

LARN 400mcg/die

Valori medi mcg/porzione

LARN 25g/die

Copertura RDA fibra

0

5

10

15

20

25

6 5 5 5

15 15

8 9

13

25

g/1

00

g

25

Valori medi g/porzione

Copertura RDA ferro

0

5

10

15

20

25

30

18

27

10

4 3

14

22

3

19

10,0

22,0

mg/

10

0g

LARN 10 mg/die donne

22 mg/die gravidanza

10

22

Perché promuovere il consumo di legumi?

• E’ importante riscoprire gli alimenti con importanza culturale e che arricchiscono la dieta da un punto di vista anche edonistico.

• I legumi dello studio presentavano peculiarità e caratteristiche organolettiche diverse dai soliti prodotti che consumiamo.

• La lenticchia di Ustica ad esempio grazie alle dimensioni ridotte ha una cottura rapida e non necessita di ammollo.

• La Cicerchia di Serra dè Conti si può preparare in diversi modi apportando ottime quantità di fibra.

Non solo cannellini e borlotti!!

Progetti futuri

Risposta alla CALL per EXPO 2015 su alimentazione e sostenibilità.

Ideazione nuovo progetto, sulla base dei risultati ottenuti dal progetto AGRITRASFER coordinato dal Consiglio Per La Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura.

GRUPPO di RICERCA

Dott.ssa Stefania Ruggeri

Altero Aguzzi

Pasquale Buonocore