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Direzione Stato e Infrastrutture La Finanza di progetto

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Direzione Stato e Infrastrutture

La Finanza di progetto

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La Finanza di Progetto (PF) - Gli strumenti giuridici:

• Concessione di costruzione e gestione (L. 109/94 e s.m.i – “Merloni-ter” )

PPP (Public Private Partnership) ad iniziativa pubblica (art. 19)

PPP (Public Private Partnership) ad iniziativa privata (art. 37-bis)

• Disposizioni in materia di infrastrutture e trasporti (L.166/2002)

• Realizzazione delle infrastrutture strategiche di interesse nazionale (L.443/2001 – L. 190/2002)

• Joint Venture Pubblica/Privata (art.113/116 Decreto 267/2000)

• Specifiche discipline di settore: Acqua (legge Galli …) Rifiuti (legge Ronchi …)

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LE ESPERIENZE NEI DIFFERENTI SETTORI

• Idrico

• Ambientale

• Trasporti

• Sanità (Ospedali, RSA …)

• Altre opere (parcheggi …)

• Recupero aree dismesse - riqualificazione urbana

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SETTORE IDRICO

Alcuni numeri emblematici per evidenziare il ritardo del settore:

• Con riferimento al servizio di acquedotto: le perdite delle reti dei nostri acquedotti sono pari in media al 33%; con situazioni molto critiche in alcune aree del Paese dove raggiungono perfino il 70% e spesso in condizioni di scarsità di risorsa.

• Per quanto riguarda la depurazione, la popolazione collegata ad impianti di depurazione in Italia è pari solo al 63% contro l’84% registrato nel Regno Unito, il 77% della Francia, il 71% degli Stati Uniti. Ma non solo. Una buona parte degli impianti esistenti in Italia deve essere chiusa o ristrutturata, dato che la qualità delle acque reflue dopo il trattamento è di gran lunga inferiore agli standard.

Segue

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SETTORE IDRICO

• La stima del fabbisogno di investimenti è pari ad almeno 45 miliardi di euro per

realizzare nuove opere e adeguare quelle esistenti. Il 60% di tali investimenti

riguarda i servizi di depurazione e fognatura, il restante 40% riguarda invece

l’ammodernamento degli acquedotti e delle reti di adduzione e distribuzione

esistenti.

• Al contempo, le tariffe del servizio idrico sono fra le più basse del contesto

europeo: il costo dell’acqua in Italia oscilla tra la metà e un quarto di quello

praticato nel resto d’Europa, con la sola eccezione della penisola iberica.

Recentemente anche l’OCSE ha evidenziato il legame fra il livello qualitativo

dell’ambiente e i costi che si devono sostenere per garantirlo.

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SETTORE AMBIENTALE

• Il 78% dei rifiuti prodotti in Italia (108 milioni di tonnellate anno) finisce

attualmente in discarica; l’apertura di nuove discariche non è più

ammessa mentre le esistenti sono destinate alla chiusura (legge

Ronchi).

• Il D.Lgs. 5 febbraio 1997 (decreto Ronchi) ha ridefinito i principi per la

gestione e lo smaltimento dei rifiuti, affermando da un lato la necessità

di potenziare la raccolta differenziata/recupero dei rifiuti e dall’altro il

loro incenerimento mediante cogenerazione (termovalorizzazione)

• Il Decreto Bersani, istitutivo del nuovo mercato elettrico incentiva la

costruzione di impianti per la produzione di energia da rifiuti (waste to

energy) con le agevolazioni dei “certificati verdi”.

Segue

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SETTORE AMBIENTALE

ITALIA

La potenzialità effettiva degli attuali impianti di combustione RSU è pari a circa 2,5 milioni di t/anno, ossia ca. il 9% del totale prodotto di RSU.

EUROPA

La media europea di RSU avviati alla combustione è pari a ca. il 30%

OBIETTIVO ITALIA:

- 7.800.000 t/anno di RSU avviati alla combustione

- devono essere realizzati c.a 40-50 nuovi impianti con potenzialità

compresa tra le 300 t/g e le 800 t/g

- investimento valutabile in c.a. 6 miliardi di euro entro il 2005

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SETTORE TRASPORTI

• Il rapporto di motorizzazione in Italia, espresso come rapporto tra veicoli ed abitanti, è il più alto tra i 15 paesi dell’UE, dopo il Lussemburgo

• La capacità autostradale italiana, ampliatasi solo del 4,4% in dieci anni, è stata in molti tratti saturata da una crescita dei traffici pari a circa il 30%

• L’Italia è il paese europeo con il rapporto più basso tra numero di abitanti e chilometri di tratte autostradali (la media europea è di 167 km per ogni milione di abitanti, mentre la media italiana è di 112 km, quella lombarda di 60 km)

Segue

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SETTORE SANITA’

Il patrimonio edilizio ospedaliero (dati del Ministero della Salute) :

• 1.316 ospedali

• 83 aziende ospedaliere

• 583 ospedali a gestione diretta

• 11 policlinici universitari

• 33 IRCCS (Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico)

• Oltre 535 cliniche private

per un totale di 88.000 posti letto

Segue

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SETTORE SANITA’

Obiettivo:

• Ammodernamento e razionalizzazione del patrimonio edilizio ospedaliero.

• Gli investimenti strutturali nel settore sanitario sono stati avviati nel 1988 - L. 67 art. 20. Stima degli interventi ca. 16 miliardi di euro.

• La prima fase del programma si è chiusa nel 1996 con un impegno di risorse di ca. 5 miliardi di euro.

• La seconda fase si apre nel 1998 ed attribuisce alle Regioni ca. 11 miliardi di euro.

Page 11: Direzione Stato e Infrastrutture La Finanza di progetto

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La Pubblica Amministrazione si deve rapidamente

trasformare da proprietario/gestore in acquirente di

servizi, recuperando prioritariamente il ruolo, che le è

proprio, di indirizzo strategico, di programmazione e di

controllo, lasciando ai privati i compiti realizzativi e

gestionali.

RUOLI DEI SOGGETTI INTERESSATI AL P.F.

Page 12: Direzione Stato e Infrastrutture La Finanza di progetto

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Il “Sistema Aziende” deve intraprendere vie

sicuramente più complesse rispetto al passato,

assumere rischi imprenditoriali maggiori e proporre

innovazioni continue e servizi di elevata qualità per

rispondere prontamente alle esigenze del mercato.

RUOLI DEI SOGGETTI INTERESSATI AL P.F.

Page 13: Direzione Stato e Infrastrutture La Finanza di progetto

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Il Sistema Bancario non può restare indifferente a

questa evoluzione; deve sempre di più calarsi nella

nuova realtà operativa con la necessaria sensibilità per

recepirne le esigenze, avviando con tempestività e

professionalità il rinnovamento dei modelli finanziari a

sostegno degli investimenti.

RUOLI DEI SOGGETTI INTERESSATI AL P.F.

Page 14: Direzione Stato e Infrastrutture La Finanza di progetto

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IL RUOLO DELLE ISTITUZIONI FINANZIARIE

Consulenza((Advisory))

Organizzazione e sottoscrizione del

finanziamento(Arranging)

Sindacazionedel

finanziamento(Syndication)

Servizi di agenzia(Agent)

Segue

Attività di Asseverazione e di Pre-Advisory

Page 15: Direzione Stato e Infrastrutture La Finanza di progetto

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Valutazione preliminare del Progetto sulla base del

piano economico-finanziario predisposto dallo

sponsor

Asseverazione del piano economico-finanziario

previsto dall’art. 37-bis della legge Merloni-ter

(n°109/94 e successive modificazioni)

Assistenza allo sponsor nei rapporti con

l’Amministrazione concedente per la finalizzazione

dei documenti di gara (art.37-ter della legge 109/94)

approfondendo gli aspetti salienti del Progetto

Espressione di un primo giudizio di massima sulla

finanziabilità del Progetto

Segue

IL RUOLO DELLE ISTITUZIONI FINANZIARIE

Attività di Asseverazione e di Pre-Advisory

Page 16: Direzione Stato e Infrastrutture La Finanza di progetto

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Definizione del mix di fonti di finanziamento, di possibili

strutture finanziarie e di loro eventuali vincoli

Analisi (in associazione, ove opportuno, con specifici

consulenti tecnici e legali) degli elementi progettuali,

tecnici, normativi e legali

Valutazione dei rischi del progetto e individuazione di

appropriate strategie per la loro allocazione, gestione e

mitigazione

Assistenza nella predisposizione e negoziazione della

contrattualistica progettuale e nella procedura di

ottenimento di autorizzazioni e permessi

Sviluppo di un modello economico-finanziario e analisi di

sensitività

Eventuale assistenza nell’identificazione di idonee

strutture societarie e nell’ottimizzazione degli aspetti

fiscali

Consulenza

(Advisory)

Segue

IL RUOLO DELLE ISTITUZIONI FINANZIARIE

Page 17: Direzione Stato e Infrastrutture La Finanza di progetto

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Proposta e negoziazione dei principali

termini e condizioni del finanziamento,

incluso pacchetto di garanzie

Predisposizione, negoziazione e

finalizzazione della documentazione

finanziaria

Finalizzazione del modello economico-

finanziario

Sottoscrizione del finanziamento

(underwriting)

Completamento della due diligence del

progettoOrganizzazione e sottoscrizione del

finanziamento(Arranging)

Segue

IL RUOLO DELLE ISTITUZIONI FINANZIARIE

Page 18: Direzione Stato e Infrastrutture La Finanza di progetto

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Quote del finanziamento vengono

collocate presso istituzioni finanziarie

sui mercati nazionali e internazionali

Gestione amministrativa durante la vita

del finanziamento per conto delle banche

del sindacato/investitori

Sindacazionedel finanziamento

(Syndication)

Servizi di agenzia

(Agent)

IL RUOLO DELLE ISTITUZIONI FINANZIARIE

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WITHOUT RECOURSE

LIMITED RECOURSE

in tali fattispecie si realizza una separazione assoluta dell'iniziativa rispetto ai promotori o terze parti, essendo la capacità di generare profitti (insieme alle attività e ai beni dell'iniziativa finanziaria) l'unico elemento rilevante per gli istituti finanziatori ai fini delle valutazioni per il servizio del debito.

in tali fattispecie esistono degli elementi esterni definiti di supporto all'iniziativa. La rivalsa degli istituti finanziatori e' costituita da alcune forme di garanzia come obbligazioni contrattuali dei promotori e/o terze parti coinvolte nell'iniziativa (in aggiunta alla capacità di generare profitti ed alle attività ed ai beni dell'iniziativa).

IL PROJECT FINANCING VIENE GENERALMENTE CLASSIFICATO ATTRAVERSO DUE TIPOLOGIE:

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CAPITALE (“EQUITY”)

Capitale della S.P.V. (special purpose vehicle ‑ società di progetto) coincide con il cosiddetto capitale di rischio. Esso e' rappresentato da azioni/quote sottoscritte dagli sponsors.

TIPOLOGIE DI FINANZIAMENTO - 1

Page 21: Direzione Stato e Infrastrutture La Finanza di progetto

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Le forme di finanziamento assimilate al capitale sono:

DEBITO SUBORDINATO “SUBORDINATED DEBT”

Il debito subordinato e' una forma di debito assimilato al capitale proprio che viene generalmente versato o garantito dai promotori. Il rimborso del debito subordinato e' privilegiato rispetto al capitale proprio ma postergato rispetto al debito privilegiato.

MEZZANINO

(“MEZZANINE”)

Il debito mezzanino e' una forma di debito subordinato generalmente versato da investitori selezionati che spesso sconta tassi più elevati. Il rimborso di tali finanziamenti e' generalmente subordinato al “senior debt” ma privilegiato rispetto al debito subordinato.

TIPOLOGIE DI FINANZIAMENTO - 2

Page 22: Direzione Stato e Infrastrutture La Finanza di progetto

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DEBITODEBITO

Il debito di una iniziativa di Finanza di progetto può assumere le seguenti forme:

DEBITO PRINCIPALE

(“SENIOR DEBT”)

Il debito principale e' il debito a breve, medio-lungo termine che appare tra le passività della S.P.V..

DEBITO PRIVILEGIATO

Il debito privilegiato e' un debito che non e' subordinato a nessuna altra passività.

OBBLIGAZIONI

Le obbligazioni sono titoli (a tasso fisso o variabile) emessi dalla S.P.V. o da altre entità per conto di questa; sono negoziabili e rappresentano un debito rimborsabile a scadenza.

TIPOLOGIE DI FINANZIAMENTO - 3

Page 23: Direzione Stato e Infrastrutture La Finanza di progetto

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INFORMAZIONI GENERALI

SOMMARIO DELL’INIZIATIVASOMMARIO DELL’INIZIATIVA

OBIETTIVI GENERALIOBIETTIVI GENERALI

ORGANIZZAZIONEORGANIZZAZIONE

PRODOTTI / SERVIZIPRODOTTI / SERVIZI

MERCATO

IDENTIFICAZIONE DEL MERCATOIDENTIFICAZIONE DEL MERCATO

INFORMAZIONI E DIMENSIONE DEL SETTORE

INFORMAZIONI E DIMENSIONE DEL SETTORE

TENDENZETENDENZE

RUOLO E QUOTE STIMATE RUOLO E QUOTE STIMATE

ANALISI DEL PROGETTO

SETTORI DI INDAGINE - 1

ANALISI DEL PROGETTO

SETTORI DI INDAGINE - 1

Page 24: Direzione Stato e Infrastrutture La Finanza di progetto

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PROPONENTI

STORIA ED ESPERIENZASTORIA ED ESPERIENZA

SOLIDITA’ ECONOMICO-FINANZIARIA

SOLIDITA’ ECONOMICO-FINANZIARIA

RUOLO NELL’INIZIATIVARUOLO NELL’INIZIATIVA

COSTO DELL’INIZIATIVA

DETTAGLIO COSTO DEGLI INVESTIMENTI

DETTAGLIO COSTO DEGLI INVESTIMENTI

STIMA DEL CAPITALE CIRCOLANTE

STIMA DEL CAPITALE CIRCOLANTE

COSTI FINANZIARICOSTI FINANZIARI

ALTRI COSTI ALTRI COSTI

ANALISI DEL PROGETTO

SETTORI DI INDAGINE - 2

ANALISI DEL PROGETTO

SETTORI DI INDAGINE - 2

Page 25: Direzione Stato e Infrastrutture La Finanza di progetto

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TECNOLOGIA

TIPO E ORIGINE DELLA TECNOLOGIA ADOTTATA

TIPO E ORIGINE DELLA TECNOLOGIA ADOTTATA

AFFIDABILITA’ DELLA TECNOLOGIAAFFIDABILITA’ DELLA TECNOLOGIA

ASSISTENZA DURANTE LA GESTIONE

ASSISTENZA DURANTE LA GESTIONE

IMPATTO AMBIENTALE

CARATTERISTICHE DELL’AMBIENTE DI RIFERIMENTO

CARATTERISTICHE DELL’AMBIENTE DI RIFERIMENTO

NORMATIVA LOCALE E INTERNAZIONALE

NORMATIVA LOCALE E INTERNAZIONALE

POLITICA SOCIETARIA AMBIENTALEPOLITICA SOCIETARIA AMBIENTALE

VALUTAZIONE DEI RISCHI AMBIENTALI DEL PROGETTO

VALUTAZIONE DEI RISCHI AMBIENTALI DEL PROGETTO

FORNITORI DELLA TECNOLOGIAFORNITORI DELLA TECNOLOGIA

ANALISI DEL PROGETTO

SETTORI DI INDAGINE - 3

ANALISI DEL PROGETTO

SETTORI DI INDAGINE - 3

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QUADRO ISTITUZIONALE

LEGGI E NORME DI DIRETTA PERTINENZA DEL PROGETTO

LEGGI E NORME DI DIRETTA PERTINENZA DEL PROGETTO

NORMATIVA FISCALENORMATIVA FISCALE

EVENTUALI GARANZIE PRESTATEEVENTUALI GARANZIE PRESTATE

PIANO FINANZIARIO

FONTI DI CAPITALEFONTI DI CAPITALE

FONTI DI DEBITO FONTI DI DEBITO

TERMINI E CONDIZIONI DEI FINANZIAMENTI

TERMINI E CONDIZIONI DEI FINANZIAMENTI

EVENTUALI FABBISOGNI RESIDUI EVENTUALI FABBISOGNI RESIDUI PERMESSI, LICENZE, CONCESSIONI

PERMESSI, LICENZE, CONCESSIONI

EVENTUALI INTERVENTI DI AGENZIE INTERNAZIONALI

EVENTUALI INTERVENTI DI AGENZIE INTERNAZIONALI

ORGANIZZAZIONI SOVRANAZIONALI

ORGANIZZAZIONI SOVRANAZIONALI

ANALISI DEL PROGETTO

SETTORI DI INDAGINE – 4

ANALISI DEL PROGETTO

SETTORI DI INDAGINE – 4

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STRUTTURA

ECONOMICO-FINANZIARIA

IPOTESI OPERATIVEIPOTESI OPERATIVE

STRUTTURA DEI RICAVI, TARIFFESTRUTTURA DEI RICAVI, TARIFFE

FLUSSI FINANZIARI PROIETTATIFLUSSI FINANZIARI PROIETTATI

CONTRATTI

CONTRATTI E ACCORDI SOCIALICONTRATTI E ACCORDI SOCIALI

CONTRATTI DI CONCESSIONE, LICENZE, PERMESSI

CONTRATTI DI CONCESSIONE, LICENZE, PERMESSI

CONTRATTI DI REALIZZAZIONECONTRATTI DI REALIZZAZIONE

CONTRATTI COMMERCIALI (ACQUISTO E FORNITURA)

CONTRATTI COMMERCIALI (ACQUISTO E FORNITURA)

STRUTTURA DEI COSTI DI GESTIONE

STRUTTURA DEI COSTI DI GESTIONE

SCHEMA DI RIMBORSO DEL DEBITO

SCHEMA DI RIMBORSO DEL DEBITO

INDICATORI ECONOMICO-FINANZIARI, INDICI

INDICATORI ECONOMICO-FINANZIARI, INDICI

ANALISI DEL PROGETTO

SETTORI DI INDAGINE - 5

ANALISI DEL PROGETTO

SETTORI DI INDAGINE - 5

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GARANZIE

GARANZIE PRESTATEGARANZIE PRESTATE

STRUMENTI DI MITIGAZIONE DEI RISCHI

STRUMENTI DI MITIGAZIONE DEI RISCHI

INTERVENTO RICHIESTO

CONSULENZACONSULENZA

FINANZIAMENTOFINANZIAMENTO

ASSICURAZIONIASSICURAZIONI

ANALISI DEL PROGETTO

SETTORI DI INDAGINE - 6

ANALISI DEL PROGETTO

SETTORI DI INDAGINE - 6

Page 29: Direzione Stato e Infrastrutture La Finanza di progetto

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CATEGORIE DI RISCHIO

L’identificazione dei rischi, la loro analisi ed un’equa distribuzione degli stessi tra i vari partecipanti all’iniziativa costituiscono gli elementi fondamentali per lo sviluppo di iniziative di Finanza di progetto.

RISCHI PROGETTUALI DURANTE IL PERIODO

DI COSTRUZIONE

“PRE-COMPLETION”

RISCHI DI NATURA

NON PROGETTUALE

RISCHI PROGETTUALI DURANTE IL PERIODO

DI GESTIONE

“POST-COMPLETION”

Nello sviluppo di una iniziativa di Finanza di progetto le principali classi di rischio possono essere definite come segue:

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TIPOLOGIA DI RISCHI - 1 RISCHI DI COMPLETAMENTO

I RISCHI DI COMPLETAMENTO SONO I RISCHI LEGATI ALLA EVENTUALITA' DI IMPEDIMENTI E

RITARDI NELLA REALIZZAZIONE DELL'INIZIATIVA.

 

TALI RISCHI VENGONO USUALMENTE GARANTITI E COPERTI PER MEZZO DI STRUMENTI CONTRATTUALI QUALI IL "CHIAVI‑IN‑MANO A PREZZO FISSO" (“LUMP SUM TURN‑KEY CONTRACT”) CHE PREVEDONO OPPORTUNE PREVISIONI PER LA COPERTURA DI EVENTUALI RITARDI NELLA REALIZZAZIONE E/O VARIANTI IN CORSO D'OPERA (“COSIDDETTE CONTINGENCIES”).

TALI CONTRATTI CONTENGONO IN GENERE CLAUSOLE CHE COMPORTANO IL PAGAMENTO DI PENALI (“LIQUIDATED DAMAGES”) DA PARTE DEL CONTRACTOR PER AMMONTARI GIORNALIERI PARI AGLI IMPORTI DEI MAGGIORI ONERI FINANZIARI CHE DERIVANO DALLA RITARDATA MESSA IN FUNZIONE DELL'IMPIANTO 0 DELL'APERTURA DELL'INIZIATIVA.

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TIPOLOGIA DI RISCHI - 2

RISCHI TECNOLOGICI

I RISCHI DI NATURA TECNOLOGICA SONO I RISCHI LEGATI ALLA TECNOLOGIA UTILIZZATA PER LA REALIZZAZIONE DELL'INIZIATIVA; GENERALMENTE LA TECNOLOGIA USATA PER LO SVILUPPO DI UNA INIZIATIVA IN PROJECT FINANCE DEVE ESSERE AFFIDABILE, EFFICIENTE E BEN CONOSCIUTA.

NORMALMENTE TALI RISCHI NON VENGONO ASSUNTI DALLE ISTITUZIONI FINANZIARIE E DEVONO NECESSARIAMENTE ESSERE GARANTITI IN MANIERA ADEGUATA DAI REALIZZATORI E/O DAI PROMOTORI DELL'INIZIATIVA.

 

RISCHI AMBIENTALI

I RISCHI AMBIENTALI SONO I RISCHI CONNESSI ALL'IMPATTO CHE UNA INIZIATIVA PUO' AVERE SULL'AMBIENTE CIRCOSTANTE.

RECENTEMENTE MOLTE ISTITUZIONI FINANZIARIE SI SONO DOTATE DI PROCEDURE SECONDO METODOLOGIE PRESTABILITE CHE RICHIEDONO ESPRESSAMENTE, PER LA FINANZIABILITA DI UNA INIZIATIVA, LA VERIFICA DEGLI ASPETTI RELATIVI ALL'IMPATTO AMBIENTALE.

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TIPOLOGIA DI RISCHI - 3

RISCHI DI GESTIONE

I RISCHI DI GESTIONE SONO I RISCHI RELATIVI ALLE PROBLEMATICHE CHE POSSONO RISCONTRARSI DURANTE LA GESTIONE E LA MANUTENZIONE DELL'INIZIATIVA. TALI RISCHI SONO MITIGATI ATTRAVERSO UNA GESTIONE AFFIDATA AD OPERATORI CON UN'ESPERIENZA CONSOLIDATA E QUALIFICATI PER LO SPECIFICO SETTORE DI RIFERIMENTO E PER UN PERIODO ALMENO PARI ALLA DURATA DEI FINANZIAMENTI.

RISCHI COMMERCIALI

I RISCHI COMMERCIALI SONO I RISCHI RELATIVI ALLA COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI/SERVIZI COLLEGATI ALLE EVENTUALITA' DI MANCATO RITIRO 0 UTILIZZO DEI PRODOTTI/SERVIZI DELL'INIZIATIVA (“OFF‑TAKE”).

TALI RISCHI VENGONO USUALMENTE MITIGATI ATTRAVERSO DEI CONTRATTI DI VENDITA DEL TIPO “TAKE‑AND‑PAY” (CHE ASSICURANO IL PAGAMENTO SUBORDINATAMENTE ALLA EFFETTIVA DISPONIBILITA' DEL PRODOTTO/SERVIZIO EROGATO), 0 CONTRATTI DEL TIPO “TAKE‑OR‑PAY” (CHE PREVEDONO UN OBBLIGO INCONDIZIONATO DA PARTE DELL'ACQUIRENTE AD EFFETTUARE PAGAMENTI PERIODICI ANCHE SE IL PRODOTTO NON VIENE CONSEGNATO 0 IL SERVIZIO NON EROGATO.)

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TIPOLOGIA DI RISCHI - 4

RISCHI ASSICURABILI

I RISCHI DI SINISTRO 0 DI DANNEGGIAMENTO DEL PROGETTO DOVRANNO ESSERE ADEGUATAMENTE IDENTIFICATI E, QUALORA POSSIBILE, ASSICURATI (CON L'ESCLUSIONE DEI RISCHI COSIDDETTI NON ASSICURABILI).

 

RISCHI DI CAMBIO/INTERESSE

TALI RISCHI SONO DOVUTI ALL'INDETERMINATEZZA NEL TEMPO DELLE PREVISIONI SULLE VARIAZIONI DEI TASSI DI CAMBIO E DI INTERESSE. GLI STESSI DOVRANNO ESSERE OPPORTUNAMENTE ASSICURATI CON ADEGUATI MECCANISMI CHE NE GARANTISCANO LA COPERTURA (“INTEREST CURRENCY RATE SWAPS” ED ALTRI STRUMENTI DI “HEDGING”).

Page 34: Direzione Stato e Infrastrutture La Finanza di progetto

34

TIPOLOGIA DI RISCHI - 5

RISCHI POLITICI

A SEGUITO DEI RAPIDI MUTAMENTI POLITICI IN ATTO NELLO SCENARIO MONDIALE, LA VALUTAZIONE DI TALI RISCHI HA ASSUNTO UNA RILEVANZA SEMPRE CRESCENTE NELLO SVILUPPO DI INIZIATIVE DI PROJECT FINANCE.

TALI RISCHI SONO LEGATI ALL'UBICAZIONE GEOGRAFICA DELL'INIZIATIVA E CONSISTONO NEGLI ATTI 0 FATTI DI STATO 0 ENTI PUBBLICI CHE COMUNQUE OSTACOLINO L'ESECUZIONE DEI CONTRATTI CHE REGOLANO L'INIZIATIVA (MUTAMENTI LEGISLATIVI, FISCALI, NAZIONALIZZAZIONI, MANCATI TRASFERIMENTI VALUTARI, ESPROPRIAZIONE).

IN GENERE SI TRATTA DI RISCHI ASSICURABILI (PRINCIPALMENTE DA PARTE DELLE AGENZIE DI ASSICURAZIONE DEL CREDITO ALLE ESPORTAZIONI) 0 CHE POSSONO ESSERE GARANTITI DALL'INTERVENTO DELLE AUTORITA GOVERNATIVE DEL PAESE OSPITANTE. LA PARTECIPAZIONE ALL’OPERAZIONE DI ISTITUZIONI SOVRANAZIONALI E/O INVESTITORI INTERNAZIONALI DI PRESTIGIO, COSTITUISCE INFINE UN ULTERIORE ED EFFICACE ELEMENTO DI MITIGAZIONE DI TALI RISCHI.

 

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35

TIPOLOGIA DI RISCHI - 6

FORZA MAGGIORE

I RISCHI LEGATI ALLA COSIDDETTA FORZA MAGGIORE SONO COSTITUITI DA EVENTI CHE NON E'

POSSIBILE PREVEDERE E CHE SONO AL DI FUORI DEL RAGIONEVOLE CONTROLLO DELLE PARTI.

IL VERIFICARSI DI TALI EVENTI PUO' AVERE CONSEGUENZE NEGATIVE SULLA CAPACITA’ DEI VARI SOGGETTI PARTECIPANTI ALL'INIZIATIVA DI FAR FRONTE ALLE PREVISTE OBBLIGAZIONI CONTRATTUALI.

GLI EVENTI DI FORZA MAGGIORE SONO GENERALMENTE ANALITICAMENTE NEGOZIATI IN DETTAGLIO E POSSONO, IN ALCUNI CASI, ESSERE PARZIALMENTE ASSICURATI (ESCLUSI I RISCHI NON ASSICURABILI), 0 TRASFERITI SU ALTRE PARTI.

Page 36: Direzione Stato e Infrastrutture La Finanza di progetto

36

INDICI FINANZIARI - 1

• LLCR (Loan Life Coverage Ratio) calcolato come il rapporto tra la somma dei valori attualizzati dei flussi di cassa operativi che il Progetto è in grado di generare fino alla data del rimborso finale dei finanziamenti comprensivo della liquidità cumulata sul conto di riserva e l’ammontare del debito bancario a lungo termine non ancora rimborsato.

• DSCR (Debt Service Coverage Ratio) calcolato come il rapporto tra il flusso di cassa operativo del Progetto – al netto delle imposte – in un semestre e il servizio del debito previsto dal piano di ammortamento dei finanziamenti nello stesso semestre, comprensivo della quota interessi e della quota capitale.

Page 37: Direzione Stato e Infrastrutture La Finanza di progetto

37

INDICI FINANZIARI – 2

• Cash flow & DSRA(Debt Service Reserve Account)/Servizio del debito: calcolato semestralmente come il rapporto tra il flusso di cassa operativo del Progetto comprensivo della liquidità accantonata sul conto di riserva ed il servizio del debito previsto dal piano di ammortamento dei finanziamenti (quota interessi più quota capitale).

Page 38: Direzione Stato e Infrastrutture La Finanza di progetto

38

ELEMENTI DI MAGGIORE RILIEVO NELLA STRUTTURAZIONE DI UN OPERAZIONE DI FINANZA DI PROGETTO

  PREVISIONI DI TEMPO

L'INIZIATIVA DOVRA’ SVILUPPARSI SEGUENDO LE TEMPISTICHE PRESTABILITE IN MODO CHE LA MESSA IN FUNZIONE E/O L'OPERATIVITA' DELL'INIZIATIVA POSSA GENERARE I RICAVI ATTESI NEI TEMPI E NEI MODI STABILITI.

 PREVISIONI DI SPESA

L'INIZIATIVA DOVRA’ ESSERE REALIZZATA SULLA BASE DEI COSTI CONCORDATI NEL CONTRATTO DI COSTRUZIONE. GLI STESSI DOVRANNO CONTENERE APPROPRIATE PREVISIONI PER LA COPERTURA DI AUMENTI DI COSTO NON PREVISTI (COST OVERRUNS).

  FLUSSI DI CASSA

L'INIZIATIVA DOVRA' DIMOSTRARE, SULLA BASE DI SCENARI PRUDENZIALI, UNA SODDISFACENTE REDDITIVITA' CHE ASSICURI IL PUNTUALE SERVIZIO DEL DEBITO. IL PIANO FINANZIARIO DOVRA’ INCLUDERE DELLE ANALISI DI SENSITIVITA’ DI TIPO “DINAMICO” CHE VERIFICHINO LE CAPACITA' DI COPERTURA DEL SERVIZIO DEL DEBITO DELL'INIZIATIVA AL VARIARE DI PARAMETRI ECONOMICI PRESTABILITI.

Page 39: Direzione Stato e Infrastrutture La Finanza di progetto

39

Finanza di progetto per infrastrutture – alcune referenzeFinanza di progetto per infrastrutture – alcune referenze

199

8

199

8

MILANO DEPUR - NOSEDO

200

2

Lead Arranger

MILANO DEPUR - NOSEDO

200

2 € 124.000.000

Arranger

Impianto smaltimento RSU Pavia

LOMELLINA ENERGIA

200

1

Arranger

LOMELLINA ENERGIA

200

1

€ 165.000.000

2

Mandated Lead Arranger

Acquisition Facilities

EUROGEN

200

2

€ 3.675.000.000

EUROGEN

200

2

Financial Advisor

BREBEMI S.p.A.

200

1 € 775.000.000

Costruzione Autostrada MI-BR

200

1

-BR

2001

Arranger& Underwriter

PROGETTO VERSILIA

Impianto smaltimento RSUarea Versilia

€ 70.000.000

2001

Arranger& Underwriter

PROGETTO VERSILIA

Impianto smaltimento RSUarea Versilia

Sole Arrangerand Underwriter

Bridge Loan

ASM BRESCIA

200

1€ 516.000.000

Sole Arrangerand Underwriter

Bridge Loan

200

1

2002

GARIBALDI-REPUBBLICA

Riqualificazione urbana

Italia

Advisor

(2001)

2002

GRICIGNANO

Complesso immobiliare/infrastruttural

e

Italia

LIT 132 miliardi

Advisor & Arranger

2002

TANGENZIALI EST ESTERNE DI MILANO

Autostrada

Italia

Advisor

2001

ATO Umbria 2

Sistema Idrico Integrato

Italia

Advisor

2001

ATO Lazio 5

Sistema Idrico Integrato

Italia

Advisor

2002

OSPEDALE DI MESTRE

Advisor

2002

FIERA DI MILANO S.p.A.

Struttura fieristica

Italia

Euro 945 milioni

Advisor/Arranger

Advisor& Arranger

€ 145.000.000

PROGETTO CALABRIA SUD

200

1

Impianto Smaltimento eTermovalorizzazioneRSU

Advisor& Arranger

€ 145.000.000

200

1

TermovalorizzazioneRSU

TERNI En.A

Termovalorizzatore

Italia

TERNI EN.AEuro 40 milioni

Advisor & Lead Arranger

2002

Arranger

Impianto Smaltimento eTermovalorizzazioneRSU

€ 140.000.000

AMBIENTE - SEABO

200

1

PROGETTO FRULLO ENERGIA

Page 40: Direzione Stato e Infrastrutture La Finanza di progetto

40

Finanza di progetto per infrastrutture – alcune referenzeFinanza di progetto per infrastrutture – alcune referenze

2001

A2 MOTORWAY

Autostrada

Polonia

Euro715 milioniCo-Arranger

SCUTVIAS

Autostrada

Portogallo

Euro 600 milioni

Lead Manager

2001

2002

LYON TURIN FERROVIAIRE

Alta Velocità Ferroviaria

Italia/Francia

Advisor

2002

ENDESA ITALIA

Lead Arranger

Euro 1,600 mln

2002

INTERPOWER

Mandated Lead Arranger

Euro 900 mln

ISAB

Lead Manager

Euro 950 mln

2000

Co-Arranger

US$ 822 mln

2001

INTERGEN / ENKA

Lead Manager

US$ 1,639 mln

2001

Co-Arranger

US$ 2,000 mln

2001

Arranger

Finanziamento di unaCentrale Elettrica

ISE PIOMBINO

200

0

€ 206.000.000

Arranger

Finanziamento di unaCentrale Elettrica

ISE PIOMBINO

200

0

Project Financingdi impiantoproduzione energia

API ENERGIA

€ 637.000.000

Co-Arranger

2000

Project Financingdi impiantoproduzione energia

Co-Arranger

2000

Finanziamento del gasdotto

BLUE STREAM PROJECT

200

0

€ 1.900.000.000

200

0

€ 1.900.000.000

Russia-Turchia -

SERENE

Project Financingproduzione energia

1998

Co-Arranger-

Project Financing impiantoproduzione energia

1998

€ 279.000.000

2001

ASIA PACIFIC TRANSPORT

Linea ferroviaria

Australia

US$365 milioniLead Manager

ASIA CONTAINER TERMINAL

Porto

Hong Kong

HK$ 2,700 milioniArranger

2001

US$ 270 milioni

Mandated Lead Arranger

PUSAN PORT

Struttura Portuale

Corea2002