Diritto Amministrativo Sanitario - Ruggiero Di Pace - Part 1

5/10/2018 Diritto Amministrativo Sanitario - Ruggiero Di Pace - Part 1 - slidepdf.com

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UniversitUniversitàà degli Studi del Molisedegli Studi del MoliseMaster inMaster in management management infermieristicoinfermieristico

Diritto amministrativoDiritto amministrativo

Prof. Ruggiero DipaceProf. Ruggiero Dipace



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Argomenti della lezione Argomenti della lezione

•• La nozione di pubblica amministrazioneLa nozione di pubblica amministrazione•• I principi costituzionaliI principi costituzionali

•• Le fonti del diritto amministrativo sanitarioLe fonti del diritto amministrativo sanitario

•• Organizzazione amministrativaOrganizzazione amministrativa•• Il personaleIl personale

•• LL’ ’ attivitattivitàà amministrativaamministrativa

•• Il procedimento amministrativoIl procedimento amministrativo

•• Il provvedimento amministrativoIl provvedimento amministrativo

•• La tuteleLa tutele



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La nozione di pLa nozione di pubblicaubblicaamministrazioneamministrazione

•• Nozione di p.a.Nozione di p.a.

•• Tradizionale: cura concreta degli interessi pubbliciTradizionale: cura concreta degli interessi pubblici

– – In senso oggettivoIn senso oggettivo•• attivitattivitàà

– – in senso soggettivoin senso soggettivo•• organizzazioneorganizzazione

•• “ “amministrazioneamministrazione” ” (varie tesi)(varie tesi)

•• “ “pubblicapubblica” ” (non solo)(non solo)

Varie nozioni nazionali e comunitarie Varie nozioni nazionali e comunitarie•• Definizioni ed elenchiDefinizioni ed elenchi

•• Assenza di una nozione unitaria Assenza di una nozione unitaria

•• Nozione imprecisa, come altre fondamentaliNozione imprecisa, come altre fondamentali



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Le fonti del diritto amministrativoLe fonti del diritto amministrativo•• Fonti (materia di diritto costituzionale, maFonti (materia di diritto costituzionale, ma

importante per il d.a.)importante per il d.a.) – – disciplina costituzionale della p.a.: in particolare,disciplina costituzionale della p.a.: in particolare,

artt. 5, 95, 97, 118 e 113artt. 5, 95, 97, 118 e 113

– – principi nazionali e sovranazionali del d.a.:principi nazionali e sovranazionali del d.a.:

legalitlegalitàà, azionabilit, azionabilitàà, imparzialit, imparzialitàà, buon, buonandamento e efficacia, ragionevolezza eandamento e efficacia, ragionevolezza eproporzionalitproporzionalitàà, legittimo affidamento,, legittimo affidamento,contraddittorio, motivazione e trasparenza,contraddittorio, motivazione e trasparenza,

sussidiarietsussidiarietàà e leale cooperazione (ora art. 1 l.e leale cooperazione (ora art. 1 l.241/1990, come modificato dalla l. 15/2005)241/1990, come modificato dalla l. 15/2005)

– – la legislazione amministrativa:la legislazione amministrativa:

→→

due tradizionidue tradizioni→→ un diritto senza codiceun diritto senza codice



Le fonti del diritto sanitarioLe fonti del diritto sanitario

•• Art. 32 c. 1 della Costituzione: salute Art. 32 c. 1 della Costituzione: salutecome fondamentale diritto dellcome fondamentale diritto dell’ ’ individuo eindividuo einteresse della collettivitinteresse della collettivitàà

– – Il diritto alla saluteIl diritto alla salute èè assoluto, non soggiaceassoluto, non soggiacead alcuna limitazionead alcuna limitazione

– – Doppia valenza individuale e collettivaDoppia valenza individuale e collettiva

– – Norma di natura programmaticaNorma di natura programmatica

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•• Art. 32 c. 2: limiti all Art. 32 c. 2: limiti all’ ’ attivitattivitàà sanitaria dellosanitaria delloStatoStato

– – Solo la legge può obbligare ad un determinatoSolo la legge può obbligare ad un determinato

trattamento sanitariotrattamento sanitario•• Riserva assoluta di leggeRiserva assoluta di legge

•• Problema dei trattamenti sanitari obbligatoriProblema dei trattamenti sanitari obbligatori

– – Solo se necessari per la tutela della salute dellaSolo se necessari per la tutela della salute dellacollettivitcollettivitàà

– – Rispetto della persona umanaRispetto della persona umana

66




•• Art. 38 Cost. Art. 38 Cost. – – Diritto dei lavoratori ad assicurarsi contro iDiritto dei lavoratori ad assicurarsi contro i

rischi ai qualirischi ai quali èè sottoposta la capacitsottoposta la capacitàà

lavorativalavorativa•• Si tutela anche laSi tutela anche la “ “non salutenon salute” ”

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•• D.p.r. 616/1977D.p.r. 616/1977 – – Trasferimento alle regioni di funzioniTrasferimento alle regioni di funzioni

amministrativeamministrative

– – Si devolvono integralmente alle regioni leSi devolvono integralmente alle regioni lefunzioni di cui allfunzioni di cui all’ ’ art. 117 Cost.art. 117 Cost.

•• Funzioni in materia di assistenza sanitaria edFunzioni in materia di assistenza sanitaria ed

ospedalieraospedaliera

88




•• Legge 833/1978: Istituzione del servizioLegge 833/1978: Istituzione del serviziosanitario nazionalesanitario nazionale

– – UniversalitUniversalitàà

– – UnicitUnicitàà del soggetto istituzionale referentedel soggetto istituzionale referente

– – UguaglianzaUguaglianza

– –

GlobalitGlobalit

àà

delle prestazionidelle prestazioni

– – SocialitSocialitàà

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•• D.lgs. 502/1992: riassetto del servizio sanitarioD.lgs. 502/1992: riassetto del servizio sanitarionazionalenazionale – – Definizione di livelli di assistenza uniformi sul territorioDefinizione di livelli di assistenza uniformi sul territorio

– – Attribuzione di maggiori responsabilit Attribuzione di maggiori responsabilitàà gestionali alle regionigestionali alle regioni

– – Aziendalizzazione delle strutture di produzione ed erogazione de Aziendalizzazione delle strutture di produzione ed erogazione deiiservizi sanitariservizi sanitari

– – Nuovo modello di finanziamentoNuovo modello di finanziamento

– – CompetitivitCompetitivitàà tra pubblico e privatotra pubblico e privato

– – Partecipazione di cittadinoPartecipazione di cittadino

1010




•• L. 273/1995: Carta dei servizi SanitariL. 273/1995: Carta dei servizi Sanitari

•• D.lgs. 112/1998: processo di decentramento amministrativoD.lgs. 112/1998: processo di decentramento amministrativo

•• SussidiarietSussidiarietàà – – Attribuzioni di funzioni a livello superiore di governo solo nel Attribuzioni di funzioni a livello superiore di governo solo nelle ipotesi inle ipotesi in

cui il livello inferiore non riesca a curare gli interesse ad escui il livello inferiore non riesca a curare gli interesse ad esso affidatiso affidati

•• Adeguatezza Adeguatezza – – IdoneitIdoneitàà organizzativa dellorganizzativa dell’ ’ amministrazione ricevente a garantire ancheamministrazione ricevente a garantire anchein forma associata con altri enti, lin forma associata con altri enti, l’ ’ esercizio delle funzioniesercizio delle funzioni

•• DifferenziazioneDifferenziazione – – Allocazione delle funzioni in considerazione delle diverse Allocazione delle funzioni in considerazione delle diverse

caratteristiche anche associative, demografiche, territoriali ecaratteristiche anche associative, demografiche, territoriali estrutturali degli enti riceventistrutturali degli enti riceventi

1111



1212


•• D. lgs. 112/1998: Riparto di funzioni in materiaD. lgs. 112/1998: Riparto di funzioni in materiasanitariasanitaria – – Ribaltamento del tradizionale criterio di ripartoRibaltamento del tradizionale criterio di riparto

•• Generale conferimento di competenze agli enti localiGenerale conferimento di competenze agli enti locali – – In via principale le regioni, gli altri enti locali sono coinvolIn via principale le regioni, gli altri enti locali sono coinvolti a livello diti a livello diprogrammazione concertata (conferenza unificata)programmazione concertata (conferenza unificata)

•• Legge delega 419/1998Legge delega 419/1998 – – D.lgs. 229/99 riordino del SSND.lgs. 229/99 riordino del SSN




•• D.lgs. 229/99 riordino del SSND.lgs. 229/99 riordino del SSN – – Valorizzazione delle regioni Valorizzazione delle regioni•• Proposte per la predisposizione del Piano sanitario nazionaleProposte per la predisposizione del Piano sanitario nazionale

•• Definiscono lDefiniscono l’ ’ articolazione del territorio in Aziende/Unitarticolazione del territorio in Aziende/Unitàà

sanitarie localisanitarie locali•• Disciplinano il finanziamento della AUSLDisciplinano il finanziamento della AUSL

•• Provvedono allProvvedono all’ ’ accreditamento delle strutture pubbliche eaccreditamento delle strutture pubbliche eprivateprivate

– – Rafforzamento del ruolo dei Comuni nella fase dellaRafforzamento del ruolo dei Comuni nella fase dellaprogrammazioneprogrammazione

– – Poteri sostitutiviPoteri sostitutivi

1313




•• D.lgs. 229/99 riordino del SSND.lgs. 229/99 riordino del SSN – – Partecipazione dei cittadiniPartecipazione dei cittadini

– – Integrazione socia sanitariaIntegrazione socia sanitaria

– – Aziendalizzazione del sistema sanitario Aziendalizzazione del sistema sanitario

– – Articolazione in distretti della AUSL Articolazione in distretti della AUSL – – Accreditamento istituzionale Accreditamento istituzionale

– – Individuazione delle tariffeIndividuazione delle tariffe

– – Sperimentazione gestionaleSperimentazione gestionale

– – Fondi integrativiFondi integrativi

– – Riforma della dirigenza sanitariaRiforma della dirigenza sanitaria

– – Formazione continuaFormazione continua

1414



1515

Riforma Titolo VRiforma Titolo V

•• ContinuitContinuitàà con le Bassaninicon le Bassanini – – Confermato il rovesciamento del rapporto traConfermato il rovesciamento del rapporto tra

centro e periferia nella dislocazione dellecentro e periferia nella dislocazione delle

funzionifunzioni – – Art. 118 principi di sussidiariet Art. 118 principi di sussidiarietàà, adeguatezza, adeguatezza

e differenziazionee differenziazione

•• Attribuzione delle funzioni amministrative Attribuzione delle funzioni amministrativeai comuniai comuni



1616


•• Legge cost. 3/2001: processo di riformaLegge cost. 3/2001: processo di riformadelldell’ ’ intero assetto delle competenze regionaliintero assetto delle competenze regionali

•• Art. 114 Cost. posizione di equiordinazione tra i Art. 114 Cost. posizione di equiordinazione tra i

vari enti pubblici territorialivari enti pubblici territoriali•• Mantenuta distinzione tra regioni ordinarie eMantenuta distinzione tra regioni ordinarie e

specialispeciali

•• Regionalismo a geometria variabileRegionalismo a geometria variabile – – Art. 116 c. 3 Art. 116 c. 3



1717


•• Autonomia normativa: nuovi criteri di riparto; Autonomia normativa: nuovi criteri di riparto;inversione del ripartoinversione del riparto

– – Nuovo 117Nuovo 117•• Competenze legislative dello Stato enumerateCompetenze legislative dello Stato enumerate

•• Competenze concorrenti enumerateCompetenze concorrenti enumerate

•• Tutte le materia non comprese: competenza delle regioniTutte le materia non comprese: competenza delle regioni

•• PotestPotestàà regolamentare in tutte le materie nonregolamentare in tutte le materie non

riservate alla competenza esclusiva dello Statoriservate alla competenza esclusiva dello Stato



1818


•• Funzioni amministrative: art. 118Funzioni amministrative: art. 118 – – ContinuitContinuitàà con le riforme Bassaninicon le riforme Bassanini – – Si supera il vecchio modello della delega da parteSi supera il vecchio modello della delega da parte

dello Statodello Stato

– – Principi di sussidiarietPrincipi di sussidiarietàà, differenziazione ed, differenziazione edadeguatezzaadeguatezza

•• Autonomia finanziaria: art. 119 Autonomia finanziaria: art. 119•• Potere estero delle regioniPotere estero delle regioni

•• Regime dei controlliRegime dei controlli – – Successivi sulle leggiSuccessivi sulle leggi – – Previsione di poteri sostitutiviPrevisione di poteri sostitutivi



1919

La legge ed il riparto delleLa legge ed il riparto dellecompetenze tra Stato e regionicompetenze tra Stato e regioni

•• Titolo V modificato: posizione diTitolo V modificato: posizione disostanziale equiordinazione fra Stato esostanziale equiordinazione fra Stato eregioni (rt. 117 c.1)regioni (rt. 117 c.1)

•• PotestPotestàà delle regioni di diritto comunedelle regioni di diritto comune – – Precedente sistemaPrecedente sistema

•• PotestPotestàà concorrenteconcorrente

•• PotestPotestàà facoltativa integrativafacoltativa integrativa



2020

La legge ed il riparto delleLa legge ed il riparto dellecompetenze tra Stato e regionicompetenze tra Stato e regioni

•• Oggi: situazione profondamente mutataOggi: situazione profondamente mutata – – Rimane competenza concorrente edRimane competenza concorrente edintegrativaintegrativa

– – Si aggiunge una competenza residuale perSi aggiunge una competenza residuale pertutte le materie non espressamentetutte le materie non espressamenteenumerate nella competenza esclusiva stataleenumerate nella competenza esclusiva statale(t. 117 c.2) e per quelle non enumerate nella(t. 117 c.2) e per quelle non enumerate nella

competenza concorrentecompetenza concorrente





2222

PotestPotestàà concorrenteconcorrente

•• Modello ridisegnato con riferimento agliModello ridisegnato con riferimento agliambiti di materie (20 materie diambiti di materie (20 materie difondamentale importanza): art. 117 c. 3fondamentale importanza): art. 117 c. 3

costcost•• Inoltre sono attribuite alle regioni anche:Inoltre sono attribuite alle regioni anche:la legislazione elettorale (art. 122 c.1 cost)la legislazione elettorale (art. 122 c.1 cost)

e la disciplina del conferimento di funzionie la disciplina del conferimento di funzioni(art. 118 c. 1 cost.)(art. 118 c. 1 cost.)



2323

PotestPotestàà concorrenteconcorrente•• MaterieMaterie

– – a) rapporti internazionali e con l'Unione europea delle Regioni;a) rapporti internazionali e con l'Unione europea delle Regioni;

– – b) commercio con l'estero;b) commercio con l'estero; – – c) tutela e sicurezza del lavoro;c) tutela e sicurezza del lavoro; – – d) istruzione, salva l'autonomia delle istituzioni scolastiche ed) istruzione, salva l'autonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e dellacon esclusione della istruzione e della

formazione professionale;formazione professionale; – – e) professioni;e) professioni; – – f) ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all'innovazionef) ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all'innovazione per i settori produttivi;per i settori produttivi; – – g) tutela della salute;g) tutela della salute;

– – h) alimentazione;h) alimentazione; – – i) ordinamento sportivo;i) ordinamento sportivo; – – l) protezione civile;l) protezione civile; – – m) governo del territorio;m) governo del territorio; – – n) porti e aeroporti civili;n) porti e aeroporti civili; – – o) grandi reti di trasporto e di navigazione;o) grandi reti di trasporto e di navigazione; – – p) ordinamento della comunicazione;p) ordinamento della comunicazione; – – q) produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia;q) produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia; – – r) previdenza complementare e integrativa;r) previdenza complementare e integrativa; – – s) armonizzazione dei bilanci pubblici e coordinamento della fins) armonizzazione dei bilanci pubblici e coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario;anza pubblica e del sistema tributario; – – t) valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione et) valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attivitorganizzazione di attivitàà culturali;culturali; – – u) casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattu) casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale;ere regionale; – – v) enti di credito fondiario e agrario a carattere regionalev) enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale



2424

PotestPotestàà concorrenteconcorrente

•• Problemi di definizione delle materieProblemi di definizione delle materie

•• La giurisprudenza sulle materieLa giurisprudenza sulle materie – – non materienon materie

– – Valori costituzionali Valori costituzionali

•• I limitiI limiti – – Limite costituzionaleLimite costituzionale

– – Limite territorialeLimite territoriale

– – Limite degli obblighi internazionali e comunitariLimite degli obblighi internazionali e comunitari – – Limiti dei principi fondamentali della materiaLimiti dei principi fondamentali della materia



2525

I limiti alla potestI limiti alla potestàà concorrenteconcorrente

•• Limite costituzionaleLimite costituzionale – – Rispetto della Costituzione e dei suoi principiRispetto della Costituzione e dei suoi principifondamentalifondamentali

•• Limite territorialeLimite territoriale – – La legge regionale non può che disciplinareLa legge regionale non può che disciplinare

fattispecie relative al territorio della regionefattispecie relative al territorio della regione



2626

PotestPotestàà legislativa residualelegislativa residuale

•• Art. 117 c. 4: potest Art. 117 c. 4: potestàà senza un oggetto determinabilesenza un oggetto determinabile

•• Materie giMaterie giàà di competenza concorrente e non pidi competenza concorrente e non piùùpreviste nellpreviste nell’ ’ art. 117 c. 3 costart. 117 c. 3 cost

•• Sent. 359/2003: nonSent. 359/2003: non èè automatico lautomatico l’ ’ inserimento nellainserimento nella

potestpotestàà residuale delle materie non espressameneresiduale delle materie non espressameneenumerate dallenumerate dall’ ’ art. 117 c. 2 e 3art. 117 c. 2 e 3 – – Criterio dellCriterio dell’ ’ esistenza o meno di istanze unitarie (v. asili nido,esistenza o meno di istanze unitarie (v. asili nido,

ricondotta allricondotta all’ ’ istruzione; urbanistica ricondotta al governo delistruzione; urbanistica ricondotta al governo delterritorio)territorio)

•• Recente allargamento delle ipotesi (istruzione eRecente allargamento delle ipotesi (istruzione eformazione professionale sent. 50 e 51 del 2005;formazione professionale sent. 50 e 51 del 2005;artigianato; trasporto pubblico locale)artigianato; trasporto pubblico locale)



2727

PotestPotestàà legislativa residuale: limitilegislativa residuale: limiti

•• Limite costituzionaleLimite costituzionale•• Limite territorialeLimite territoriale

•• Limite degli obblighi internazionali eLimite degli obblighi internazionali e

comunitaricomunitari

•• Limiti dei principi fondamentali dellaLimiti dei principi fondamentali della

materiamateria•• Competenze trasversaliCompetenze trasversali

•• Chiamata in sussidiarietChiamata in sussidiarietàà



2828

Controllo sulle leggiControllo sulle leggi

•• Art. 127 Cost. Art. 127 Cost. – – Controllo successivoControllo successivo

– – L. 131/2003: aspetti proceduraliL. 131/2003: aspetti procedurali

•• Potere della Corte di sospendere lPotere della Corte di sospendere l’ ’ applicazioneapplicazionedella legge impugnata in via principaledella legge impugnata in via principale



Riforma del titolo VRiforma del titolo V•• PotestPotestàà concorrente: tutela della saluteconcorrente: tutela della salute

– – Dizione piDizione piùù ampia del vecchio 117 Costampia del vecchio 117 Cost..•• Assistenza sanitaria ed ospedaliera Assistenza sanitaria ed ospedaliera

– – I poteri regionali si sostanziavano in un mero aspettoI poteri regionali si sostanziavano in un mero aspettogestionale ed operativo nel rispetto del quadro programmaticogestionale ed operativo nel rispetto del quadro programmaticostatalestatale

– – La regione definisce le linee di politica sanitaria nel rispettoLa regione definisce le linee di politica sanitaria nel rispetto deideiprincipi enucleati nelle leggi corniceprincipi enucleati nelle leggi cornice

– – Allo Stato resta la potest Allo Stato resta la potestàà esclusiva per la determinazione deiesclusiva per la determinazione deilivelli essenziali delle prestazioni relative ai diritti civililivelli essenziali delle prestazioni relative ai diritti civili e politicie politici

•• Diritto alla saluteDiritto alla salute

2929



Organizzazione• A) in generale

• Multiformità amministrativa – Diritto privato: tipicità dei soggetti

– D.a.: atipicità, invenzione di nuove

figure

• Rilievo giuridico dell’organizzazione

– Es. attribuzione, competenza,legittimazione: violazione > illegittimità



OrganizzazioneOrganizzazione statale

Modello ottocentesco

• Art. 1 legge Cavour «L’amministrazione centrale

dello Stato sarà concentrata nei Ministeri. I

ministri provvederanno ai relativi servizi per

mezzo di uffici posti sotto l’immediata lorodirezione. Gli uffici relativi a un medesimo ramo

di amministrazione potranno venire riuniti, e

costituire direzioni generali, che faranno

tuttavia parte integrante dei ministeri»



OrganizzazioneSviluppo nel Novecento

• Decentramento

• Frammentazione

• Attenuazione della gerarchia

• Sviluppo della Presidenza del Consiglio – Ruolo di coordinamento

– Attribuzioni varie

– Organizzazione• L’amministrazione multiorganizzativa:

specializzazione e coordinamento



OrganizzazionePrincipi fondamentali

a) Principi costituzionali:• Potestà organizzativa• Decentramento

• Sussidiarietà (art. 5 Tr. Ue)• Responsabilità ministeriale

b) Principi generali:• Artt. 2 e 5 d.lgs. n. 165/2001

Assetto attuale• Ministeri: d. lgs. 300 del 1999

– Numero

– Partizioni interne – Uffici di staff

• Presidenza del Consiglio dei ministri:d.lgs. n. 303 del 1999



OrganizzazioneModelli alternativi al ministero

Agenzie

Autorità amministrative indipendenti

Enti pubblici

• Complessità > mancanza di tratti comuni > genericità

• Assenza di definizione normativa, nozione imprecisa

• Problemi pratici > indici rivelatori

• Principali categorie

– Enti territoriali – Enti economici

– Enti non economici (particolarismo, residualità)

O i i



Organizzazione

• Soggetti privati titolari di funzioni

amministrative

• Accentuazione negli ultimi anni

1) Amm. pubblica in forma privata:

• Società di diritto speciale

• Amm. priv. per l’esercizio di funzioni pubbliche

• Amm. priv. in pubblico comando

2) Privati in funzione di amministrazione:

• Fonti: legge, concessione, contratto

• Accentuazione del profilo oggettivo rispetto a

quello soggettivo



L’attività amministrativa

• L’attività amministrativa è l’attività mediante laquale si provvede alla cura concreta degliinteressi della collettività qualificati comepubblici.

• L’attività amministrativa, essendo volta al

perseguimento di scopi della collettività, èfunzionalizzata, cioè giuridicamente rilevantenella sua continuità e globalità



ATTIVITA’: DIRITTO PUBBLICOE DIRITTO COMUNE

• L’attività amministrativa è ancora oggi, di regola,

attività retta dal diritto pubblico.• Le organizzazioni pubbliche possono, però, ricorrere

anche agli strumenti giuridici del diritto comune.

• L’amministrazione che non opera in regime di dirittopubblico non esercita poteri amministrativi, ma godedella capacità giuridica generale che le permette

di usare i mezzi del diritto privato.



ATTIVITA’: DIRITTO PUBBLICOE DIRITTO COMUNE

• L’attività amministrativa è ancora oggi, di regola,

attività retta dal diritto pubblico.• Le organizzazioni pubbliche possono, però, ricorrereanche agli strumenti giuridici del diritto comune.

• L’amministrazione che non opera in regime di diritto

pubblico non esercita poteri amministrativi, ma godedella capacità giuridica generale che le permettedi usare i mezzi del diritto privato.



PRINCIPI COSTITUZIONALISULL’ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA

Art. 97, comma 1, Cost.

I pubblici uffici sono organizzati secondo

disposizioni di legge, in modo chesiano assicurati il buon andamento e

l’imparzialità dell’amministrazione.



PRINCIPIO DI LEGALITA’ • Tradizionalmente, il principio di legalità sta a indicare

che ogni atto del potere pubblico deve fondarsi suuna previsione di legge (principio di tipicità e dinominatività dei poteri amministrativi).

• Oggi, il principio di legalità è inteso piuttosto come

necessaria sottoposizione dell’amministrazione aregole generali, anche di fonte non legislativa (fattesalve le riserve di legge).

• Il principio di legalità può essere inteso come

– Legalità in senso formale – Legalità in senso sostanziale



PRINCIPIO DI AZIONABILITA’

Il principio di azionabilità sancisce , senzaeccezioni, la tutela giurisdizionale deidiritti e degli interessi legittimi (art. 24,

co. 1, e art. 113, co. 1, Cost.)

C O O



PRINCIPIO DI BUON

ANDAMENTO

• L’attività dell’amministrazione devesvolgersi in modo tale da garantirel’ efficienza, l’ efficacia, la speditezzae l’ economicità dell’azione

amministrativa, creando le miglioricondizioni per la realizzazionedell’interesse pubblico.



PRINCIPIO DI IMPARZIALITA’

• L’attività amministrativa deve svolgersi

in modo tale da garantire l’interessecollettivo, non di singoli o di gruppiprivilegiati rispetto ad altri, evitando

favoritismi.



PRINCIPIO DI RAGIONEVOLEZZA

• L’attività amministrativa deve svolgersiin modo tale da evitare illogicità, diaderire ai dati di fatto e di esserecoerente con premesse e criteri

preventivamente fissati dalle norme edalla stessa P.A. per il suo operato.

PRINCIPIO DI TRASPARENZA



PRINCIPIO DI TRASPARENZA

(PUBBLICITA’)

• L’attività della P.A. deve esserefacilmente conoscibile econtrollabile dai cittadini (v. DIRITTO

DI ACCESSO)



Nozione di interesse legittimo• L’interesse legittimo è la situazione soggettiva di

vantaggio, costituita dalla protezione giuridica diinteressi finali che si attua non direttamente oautonomamente, ma attraverso la protezione immediatadi un altro interesse strumentale alla legittimità dell’atto

e soltanto nei limiti della realizzazione di tale interessestrumentale – Superata l’antinomia di una posizione di vantaggio che non

garantisce la realizzazione dell’interesse finale

– La piena protezione non riguarda l’interesse ma la legittimitàdell’azione

– Il soggetto mira ad ottenere ed a conservare il bene



La discrezionalità amministrativa

• Attività di scelta: discrezionalità amministrativa

– Norme di azione che non individuano assetto intersoggettivi mapredeterminano le modalità di azione della p.a.• I limiti possono essere fissati in modo puntuale e preciso, ovvero in

modo elastico, sì da lasciare alla P.A. stessa un certo ambito divalutazione: nella prima ipotesi l’attività dell’amministrazione è

vincolata, nella secondo, invece, è discrezionale – Scelta attraverso la ponderazione degli interessi

• Discrezionalità amministrativa e controllo del giudice – Eccesso di potere

Di i lità i i t ti



Discrezionalità amministrativa

• Dottrina tradizionale

– (Virga) definisce la discrezionalità come la facoltà di scelta frapiù comportamenti giuridicamente leciti per il soddisfacimentodell’interesse pubblico e per il perseguimento di un finerispondente alla causa del potere esercitato.

• Definizione incompleta

– non evidenzia un fondamentale aspetto caratterizzante l’attivitàdiscrezionale, rappresentato dal criterio che guida la P.A. nellascelta.

– Giannini discrezionalità è ponderazione comparativa di piùinteressi secondari in ordine ad un interesse primario.

– Il procedimento amministrativo diventa il luogo dell’acquisizionedi tutti gli interessi.



Discrezionalità amministrativa

• Due momenti fondamentali

– il momento del giudizio, concretantesinell’individuazione e nell’analisi dei fatti sulla

base de un’istruttoria per la decisione; – il momento della volontà concretantesi nellascelta degli interessi priotitari.



Dicrezionalità amministrativa• Limiti

– interesse pubblico: interesse della collettività non coincidentecon quello della P.A.;

– causa del potere: il vincolo fondamentale; la P.A. deve sempreperseguire un fine rispondente alla causa del potereesercitato;

– principi di logica, di imparzialità e di ragionevolezza i qualidevono sempre reggere l’attività discrezionale;

– principio dell’esatta e completa informazione.

– Se i limiti sono violati l’atto è illegittimo sotto il profilodell’eccesso di potere.• sindacato attraverso la motivazione che deve spiegare l’iter logico

giuridico che ha portato all’emanazione dell’atto.



Discrezionalità

• Oggetto

– An: scelta in ordine all’ emanazione delprovvedimento

– Quando: individuazione del momento piùopportuno dell’ intervento programmato

– Quomodo: scelta sugli elementi accidentali e

la forma dell’ atto – Quid: scelta sul contenuto che in concreto si

palesi più opportuno.



Discrezionalità e merito• I criteri che orientano la scelta discrezionale

della P.A. siano essi improntati a valutazioni diopportunità che a valutazioni tecnichecostituiscono nel loro complesso il merito

amministrativo – sfera di azione non è improntata a criteri

giuridici, non libera ma comunque di

convenienza, opportunità, orientata da criterinon giuridici, che di solito non è soggetta asindacato da parte del giudice



Discrezionalità e merito• La P.A. nell’ esercizio dei suoi poteri discrezionali, insindacabili, è

tenuta al rispetto dei criteri giuridici, che governano l’ azioneamministrativa – le norme sulla competenza

– sulla forma

– sui presupposti

– sui tempi dell’ azione amministrativa – la scelta discrezionale deve assicurare la realizzazione dello scopo

specifico che giustificava la norma attributaria del potere. Lo scopospecifico è il fine pubblico

• La P.A. può scegliere il comportamento più idoneo alla curadell’interesse pubblico (rispettando le norme sulla competenza etc.)

ma non può scegliere una soluzione talmente inopportuna daimpedire la realizzazione della finalità giustificativa del potere oemanare un atto per raggiungere uno scopo diverso da quello fissatodalla norma – Il vizio di merito trasmoda nell’eccesso di potere.



Discrezionalità tecnica• Applicazione di regole tecniche elastiche

– Esame di fatti o situazioni sulla base di cognizioni tecniche escientifiche di carattere specialistico.

• Vi è una fase di giudizio (istruttoria supportata daregole tecniche) alla quale non si affianca il

momento della volontà, ossia della scelta dellasoluzione più opportuna – La scelta è operata a monte dal legislatore

• Accertamento tecnico: applicazione di regole tecniche

rigide• Problema della CTU e controllo giurisdizionale

Controllo forte e controllo debole

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