Upload
lammien
View
214
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
libri digitali
audiolibri
Software per le mappe
(mentali, concettuali )
il computer
sintesi vocale
riconoscimento vocale
registrazione della voce (registratori, I-pad,
PulsePen...)
LIM
non dimenticando la valenza socio-
affettiva della lettura da parte di un
altro soggetto:
il genitore/o altro familiare
l'amico
il compagno
l'insegnante
ES. DI SOFTWARE DA UTILIZZARE : LEGGIXME JUNIOR / SP , e tanti altri gratuiti e non.
TECNOLOGIE PER
L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA
CHE COSA SONO?
--- «qualsiasi prodotto
(inclusi dispositivi, apparecchiature,
strumenti o sistemi tecnologici,software)
di produzione specializzata o
di comune commercio, atto a prevenire,
compensare, tenere sotto controllo,
alleviare o eliminare menomazioni,
limitazioni dell’attività
o ostacoli alla partecipazione».
Le tecnologie assistive
(AT - ausili per l’integrazione/inclusione a
scuola)
sono strumenti hardware e software
adeguati a permettere l’accesso
al computer
all’alunno con disabilità
La combinazione fra
hardware e software
costituisce un
«sistema ausilio»
Il «sistema ausilio» è uno strumento che
facilita un comportamento adattivo all’ambiente.
Sua funzione principale è di consentire un
incremento di relazionalità
tra l’alunno con disabilità e
il contesto in cui si trova ad operare.
il computer è, quindi, una tecnologia assistiva
per un alunno con disabilità,
ovvero una tecnologia che migliora
la Qualità di Vita della persona.
Loro Caratteristica fondamentale è
L’accessibilità :
la capacità di un dispositivo,
di un servizio o di una risorsa
di essere fruibile
con facilità
da una qualsiasi tipologia di utente:
con normale,
ridotta o impedita capacità
sensoriale,
motoria,
o psichica.
1. Per periferica di input si intendono
gli strumenti hardware che
consentono di inserire dati nell’elaboratore
(la tastiera di un computer, per esempio)
2. Per periferiche di output si intendono
gli strumenti hardware che
consentono di fruire dell’elaborazione dei
dati inseriti
(il video, la stampante del computer, per
esempio).
il sistema ausilio è uno strumento di adattamento
della persona all’ambiente,
una risorsa tecnologica per compensare il deficit di
funzionamento.
L’alunno con disabilità motoria riesce, attraverso un
sistema ausilio,
a scrivere e a disegnare, superando così la
menomazione
che gli impedisce di tenere in mano la penna.
Il sistema ausilio mette in contatto due mondi che
disturbi o limiti del funzionamento
hanno posto a maggiore distanza l’uno dall’altro.
I sistemi ausili sono dei «ponti relazionali»,
vanno dall’alunno con disabilità
all’ambiente circostante e viceversa,
richiedono una convergenza bilaterale.
Se infatti l’ausilio, sistema ad alta tecnologia,
è utilizzato in un contesto in cui le
informazioni
e le risorse sono, prioritariamente, ad alta
tecnologia, (libri di testo digitali, risorse
elettroniche sul web, formato elettronico degli
oggetti didattici, ecc.),
allora l’alunno con disabilità, che interagisce
con l’ambiente scolastico mediante l’ausilio,
aumenta notevolmente le sue opportunità
di partecipazione e di sviluppo.
l’efficacia di un sistema ausilio
dipende molto dal contesto.
concetto di multimodalità
La multimodalità è un elemento tipico della
flessibilità delle nuove tecnologie utilizzate
nell’ambito delle diverse disabilità:
visiva, uditiva, motoria, cognitiva e nell’ambito
della disabilità connessa con i DSA.
La multimodalità è la capacità di un
documento di poter essere fruito secondo
modalità diverse,
attraverso le varie opportunità sensoriali
disponibili all’essere umano per l’acquisizione
delle informazioni:
la vista, l’udito e il tatto.
Essa avviene perché il documento elettronico
viene associato a specifiche periferiche di
input e di output
che stimoleranno l’uno o l’altro senso,
oppure più di uno di essi insieme.
La flessibilità delle nuove tecnologie consiste nel
fatto che
esse si fondano su un sistema che può acquisire
la forma di
diversi codici e nel quale, perciò, l’immissione di
dati può
avvenire nei modi più svariati.
L’esempio più evidente è quello della tastiera.
Noi utilizziamo una tastiera reale che invia al programma di
elaborazione di testi del computer sia un codice alfanumerico
sia comandi per la formattazione, il salvataggio, la stampa, ecc.
In realtà, ogni lettera che vediamo sullo schermo è la
riconversione in codice alfanumerico di una stringa
di codice binario che l’immissione, tramite la tastiera della
lettera, aveva precedentemente realizzato.
Che per scrivere, dunque,si utilizzi una tastiera reale o
una tastiera su schermo, virtuale, non pone nessun problema
all’elaboratore, anche se la lettera sullo schermo verrà creata
dalla selezione di una lettera virtuale invece che dalla pressione
di una lettera sulla tastiera reale: la stringa creata è la
medesima.
Allo stesso modo, posso liberamente scegliere se
quella stringa di codice debba produrre una lettera
sullo schermo oppure debba essere riconvertita
non in una lettera visibile ma in un suono udibile,
come avviene con la sintesi vocale
che trasforma quelle stringhe di codice binario in
un codice sonoro e non visivo.
In altre parole, le nuove tecnologie consentono di
convertire ogni informazione in un codice che
può essere creato attraverso i più diversi sistemi
di immissione (le periferiche di input),
permettendo di riconvertire quel medesimo
codice nei modi previsti dai più svariati sistemi di
produzione di documenti (periferiche di output).
l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)
nell’ ICF (sistema di Classificazione Internazionale
del Funzionamento e della Salute) tiene conto,
nella definizione del grado di funzionamento
o di disabilità della persona, di fattori
contestuali, fra cui, appunto, gli ausili che diventano
facilitatori che aiutano a superare eventuali barriere.
L’ICF prevede i concetti
di barriere : ostacoli che il contesto fisico o culturale
impone alla persona con una menomazione trasformando
questa menomazione in una disabilità più o meno grave;
di facilitatori: strumenti o pratiche o stili relazionali che
invece adattano il contesto alla menomazione, riducendo
il peso
individuale della disabilità.
A questi concetti, l’ICF affianca l’idea di capacità e
di perfomance.
La capacità è costituita dalle potenzialità dell’alunno;
la performance è costituita da come concretamente
si realizzano queste capacità all’interno di un contesto
caratterizzato da barriere e/o facilitatori.
L’uso delle tecnologie assistive può consentire
performance adeguate ai bisogni di base per
l’apprendimento e per la messa in atto di attività
che permettono migliori livelli di partecipazione.
La partecipazione, cioè la possibilità di svolgere attività
personali e sociali, dipende, quindi, dalla realizzazione di
performance.
Tecnologie per gli alunni con disabilità visiva
L’apprendimento da parte dei disabili visivi, spesso, è
ostacolato solo dalla specifica disabilità, pertanto la questione
centrale è individuare le giuste modalità di interazione.
Tradizionalmente tale modalità è stata rappresentata dal
Braille, lingua «tattile», fondato sull’abilità sensoriale delle
persone non vedenti, il cui residuo visivo non consente la
lettura mediante strumenti come ingranditori ottici o
elettronici;
al computer è possibile quindi applicare, in fase di lettura,
una barra Braille che codifica le lettere alfabetiche in lettere
Braille, permettendo all’alunno con disabilità visiva di
leggere tutti i testi in formato word o pdf. (Naturalmente in
fase di produzione,come output, si utilizzerà una stampante
braille).
L’uso del computer facilita anche la fase di scrittura:
gli alunni non vedenti imparano presto a usare la tastiera.
Particolari programmi di scrittura, dotati di strumenti di
«rinforzo», dicono all’utente se hanno digitato la lettera
o la parola giusta, sono ottimi strumenti per l'esercitazione
per la verifica della correttezza del testo prodotto.
Un altro supporto che consente la ricezione
delle informazioni contenute nei documenti,
libri di testo o altro,
è la sintesi vocale.
Parallelamente, programmi di
riconoscimento vocale possono scrivere sul
computer, dare comandi, inviare posta, ecc.
Tecnologie per gli alunni con disabilità uditiva
L’elemento sensoriale normalmente più coinvolto nell’uso
del computer è la vista, e non l’udito.
Pertanto, un alunno con sordità può accedere alle
funzionalità dello strumento elettronico senza attrezzature
o accorgimenti speciali.
Inoltre, la multimedialità (che non è la multimodalità),
ovvero l’uso simultaneo di informazioni scritte e di
informazioni grafiche, in genere a supporto delle prime,
facilita l’apprendimento da parte degli alunni con disabilità
uditiva, senza peraltro rendere necessario alcun
adattamento specifico della postazione.
E' possibile, mediante la scelta delle preferenze in
«Accesso facilitato», attivare segnali visivi in sostituzione
di quei segnali sonori che il sistema operativo usa per
avvisi, segnalazioni di errori, ecc.
La possibilità di utilizzare la vista, con alunni con disabilità
uditiva permette al docente di utilizzare i sistemi di
riconoscimento vocale (SRV).
I sistemi di riconoscimento vocale consentono di riportare
sul programma di scrittura quello che viene detto in un
microfono e far comparire sullo schermo del computer o
sulla (LIM) la spiegazione della lezione presentata
dal docente
1.che il docente parli nel modo quanto più compiuto
e regolare possibile (per rendere la propria voce
decodificabile in scrittura da parte del software)
2.che l’alunno con disabilità uditiva possa
comprendere il testo scritto agevolmente.
Piccoli microfoni collegati con wi-fi al computer
dell’alunno con disabilità uditiva posto sul banco
consentono piena libertà di movimento.
Affinché ciò sia realizzabile in modo significativo sono
necessarie due condizioni:
I SRV costituiscono dunque un utile ausilio per la
compensazione della disabilità uditiva e,
attraverso la sostituzione sensoriale,
consentono che l’esecuzione di un compito di ascolto
possa essere realizzata come compito di lettura.
Altri strumenti informatici utili per lavorare con gli alunni
sordi sono i programmi per il riconoscimento della difficoltà
di un testo scritto.
La comprensione della lingua nella disabilità uditiva è
spesso compromessa o caratterizzata da povertà lessicale.
Risulta necessario offrire dei testi semplificati dal punto
di vista lessicale e sintattico.
Per questa operazione è possibile utilizzare alcuni
programmi capaci di individuare gli indici di leggibilità,
strumenti che individuano la maggiore o minore difficoltà
di un testo scritto:
i più noti sono
l’indice di Gunning’s Fog e l’indice di Gulpease6.
Gli indici di leggibilità, utilizzando formule matematiche,
che considerano il numero medio di parole per frase e il
numero medio di sillabe per parola.
Perché il valore di alcuni indici sia indicativo, è necessario
che il testo analizzato superi un certo numero di parole.
È possibile distinguere, inoltre, fra leggibilità
( la lettura è intesa come decifrazione della superficie
del testo) propriamente detta e comprensibilità dei testi
intesa come comprensione, processo profondo di
interazione tra testo e lettore.
Tecnologie per gli alunni con disabilità
motoria
L’apprendimento della scrittura e la sua produzione
implicano anche l’acquisizione di abilità motorie,
sono un compito impegnativo sia sul piano cognitivo
sia su quello motorio.
Si richiede una postura centrata, il controllo del corpo,
la motricità fine dei muscoli della mano e del polso,
nonché abilità percettivo-motorie.
es. A livello delle disprassie le difficoltà risiedono
principalmente nel controllo della motricità fine,
disturbata da poca coordinazione, scatti del corpo
o della mano, tremolii, che rendono difficile
l'uso della tastiera per una scrittura ortografica
comprensibile.
L’obiettivo del sistema ausilio è ottimizzare l’uso del
potenziale residuo utilizzando diversi sistemi ausili,
a seconda della gravità del disturbo.
Nel caso di disturbi motori più gravi è
necessario utilizzare ausili dedicati e specifici,
come sistemi a scansione, emulatori di mouse e
altri strumenti.
Di seguito alcuni esempi:
Adattatori di tastiera: Per superare le difficoltà nella gestione della tastiera (poter digitare solo un tasto alla volta e non le combinazioni di due o più tasti, poca precisione che provoca la pressione involontaria di più tasti …) è possibile utilizzare delle mascherine forate, dette anche keyguards, che costringono l’utente ad infilare le dita nei fori per premere solo i tasti che interessano.
Emulatori di tastiera: Esistono prodotti software che simulano la tastiera sul monitor e che sfruttano la scrittura a scansione. In questo caso la scrittura viene effettuata attraverso un procedimento, lento e macchinoso, di selezione e di conferma della lettera voluta.
Tastiere alternative: Le OVERLAY KEYBOARDS (o tastiere ricopribili): sono tastiere sensibili al tatto che possono essere ricoperte e quindi utilizzate con particolari tavole o fogli contenenti icone, disegni, simboli, colori o porzioni di testo.
Le TASTIERE MODIFICATE O ADATTATE: Sono tastiere che differiscono da quelle standard per dimensione, forma, struttura fisica o per le diverse funzionalità attribuite ai tasti.
Ausili alternativi alla tastiera: sensori, joystick e trackball, toch screen, pedaliera.
SENSORI: Quando non è possibile l’uso consueto del mouse, si tenta un adattamento del computer programmando adeguate impostazioni del puntatore e delle funzioni dei tasti. Ma se neppure tale alternativa è sufficiente si dovrà ricorrere all’uso di un ausilio specifico.Tra questi distinguiamo: i sensori a pulsante, i sensori flessibili, i sensori a leva, i sensori a pedale. Alcuni possono sfruttare anche il battito delle ciglia, o di altra parte del corpo, per la conferma dell’operazione da far compiere al computer.
JOYSTICK e TRACKBALL: Il joystick è un dispositivo(di dimensioni e caratteristiche diverse in base alleesigenze) costituito da una leva e da uno o più pulsanti. Attraverso tale ausilio è possibile spostare il cursore sul video e confermare una selezione.
La trackball è un sistema di puntamento costituito da una sfera mobile che ruotando sposta il puntatore.
TOCH SCREEN: Questo dispositivo consente di toccare e spostare direttamente gli oggetti che compaiono sullo schermo.
PEDALIERA: La pedaliera è un dispositivo costituitoda uno o due pedali, attraverso i quali è permesso il controllo del puntatore sullo schermo e di azionare la conferma di un’operazione.
Per tutte le diverse tecnologie, soprattutto
quelle ad alta tecnologia, un contributo
insostituibile è dato dalla DOMOTICA, specifica
branca scientifica, che mira a costruire ambienti
sempre più fortemente integrati con i sistemi
elettronici.
la difficoltà all’accesso al computer è nullo, dal punto
di vista fisico e delle eventuali barriere hardware,
ma esiste in primo luogo per la varietà e complessità
dei simboli iconografici da usare per impartire
comandi al computer, oppure per procedure e
operazioni di gestione degli applicativi che possono
risultare compiti eccessivi per alunni con disabilità
cognitiva.
Le difficoltà maggiori risiedono nella scarsa o nulla
capacità di attenzione, di memorizzazione delle
informazioni, delle abilità di discriminazione e
generalizzazione, risolvere problemi e, infine, quella
di programmare la sequenza delle azioni per
raggiungere un obiettivo.
in questi casi servono degli sviluppatori di software
didattici che elaborano programmi adatti tenendo
conto delle difficoltà di apprendimento da parte degli
alunni con disabilità cognitiva.
alunni con disabilità cognitiva
L’uso del computer con alunni con disabilità cognitiva
impone delle considerazioni.
Esistono alcuni limiti nell’impiego del computer per il
raggiungimento di obiettivi di apprendimento sono
costituiti dalle difficoltà di comunicazione, di memoria,
di concentrazione, di feedback, di astrazione e di
generalizzazione.
La funzione del docente come facilitatore non solo
degli aspetti cognitivi ma anche comunicativi diviene
ancora più evidente.
Per tenere accesa la comunicazione è essenziale la
relazione fra insegnante e alunno che esige un
adattamento costante e continuo da parte del primo
alle modalità relazionali del secondo.
I bisogni di sostegno degli alunni in questione riguardo
a motivazione, autostima, attribuzione, autoefficacia,
sono particolarmente marcati.
Il computer, in sintesi, ha un ambito di azione limitato,
può essere un’utile risorsa per il rinforzo ma da
utilizzare con la consapevolezza dei limiti che lo
caratterizzano.
il rinforzo
I software sono implementati con strategie di rinforzo
che alla risposta corretta dell’alunno emettono suoni e
Immagini di gratificazione.
Modalità maggiormente partecipative di gratificazione,
Nascono, tuttavia e soprattutto, dalle relazioni con
l’insegnante e con i propri compagni.
Il vero rinforzo, dunque, avviene dal contesto incui l’alunno è
inserito: dal docente che apprezza i progressi nel percorso di
apprendimento, e dai compagni che riconoscono la
sua capacità di fornire al momento opportuno una risposta
giusta, un contributo utile al lavoro del gruppo.
le modalità di apprendimento degli alunni con deficit cognitivo
sono spesso vincolate alla dimensione esperenziale e
concreta.
In effetti, non ha senso, per principio, svolgere un' attività al
computer quando questa può essere svolta «concretamente».
Vi sono programmi molto complessi che utilizzano la realtà
virtuale per simulare situazioni concrete: sarebbe più utile
ed efficace tentare di riprodurre tali situazioni nella realtà,
almeno per quanto possibile.
personalizzare l’apprendimento
rappresenta forse il punto di maggiore forza dell’uso
del PC con gli alunni con disabilità cognitiva.
Alcuni ostacoli possono essere superati sostituendo la
tastiera o il mouse con periferiche che impongono
all’utilizzatore compiti meno complessi. Nel caso in cui,
sia inadeguato impegnare lo studente in compiti che
prevedono l’apprendimento del codice alfabetico, l’uso
di un buon sistema di puntamento può risultare
ad es. la soluzione più opportuna.
La scelta della periferica riveste un’importanza
cruciale, nel senso che la sua adeguatezza consente al
bambino di rispondere al massimo delle sue
potenzialità.
Fermo restando la necessità di inserire l’uso del PC in
un ambito attento alle dinamiche relazionali e affettive
dell’alunno,
Anche la scelta di un software didattico per alunni con
disabilità cognitiva risulta rilevante.
Un buon software dovrà essere compatibile con più
periferiche speciali, dovrà essere personalizzabile a
più livelli (dal numero di icone sullo schermo, ai
messaggi di rinforzo, ecc.), e adattarsi ai contenuti e ai
vari bisogni cognitivi degli alunni.
La personalizzazione, infatti, riguarda le modalità di
comunicazione e organizzazione dei contenuti e di
verifica dell’apprendimento.
Una rassegna di software per disabilità cognitiva è
presente nel sito SD210;
una serie di buone pratiche per lo sviluppo di capacità
cognitive, ma anche relazionali quando connesse a
deficit cognitivi, è presente nel sito Handitecno11.
Si segnalano anche i siti di Ivana Sacchi12 e di
Qualisoft13.
LA LAVAGNA INTERATTIVA
MULTIMEDIALE (IWB / LIM)
funziona con diversi software, tra cui : SMART NOTEBOOK, ACTIVE INSPIRE PRIMARY/STUDIO, INTERWHITE , EYEBOARD, ecc.
COS’È LA LIM
La lavagna interattiva èla New Entry,
che dal mondo delle TIC fa capolino in quello
metodologico-didattico della scuola.
Diventa “trait-d’union” tra
la quotidianità dei giovani di oggi,
sempre più multimediale e virtuale,
e la scuola che,
come agenzia educativo-didattica e formativo-culturale,
vive e si dibatte, ormai da tempo,
in una grossa crisi d’identità e di ruolo.
Se usata con intelligenza, creatività e intenzionalità,
la lavagna interattiva è uno strumento che può facilitare il
salto di qualità di cui la scuola ha bisogno.
Di fronte alla LIM, tutti sono uguali e nello stesso tempo
diversi,
(ognuno può essere una risorsa e dare il proprio contributo
essendo, ormai, tutti nativi digitali).
Anche il docente è alla pari con i suoi alunni, con loro
scopre, sperimenta, interagisce.
Si crea, dunque, un contesto sinergico
in cui ognuno scende in campo
e si mette in gioco con la propria specificitàed esperienza, insieme si cresce e si accrescono le proprie
conoscenze, abilità e competenze.
In tal modo si creano occasioni per realizzare vera
INCLUSIONE.
Le funzioni della LIM
La LIM è spazio di condivisione e di lavoro.
E' una pagina bianca, che ad un tratto si
riempie, si anima.
Rompe i confini dell'aula fisica, ti trasporta
in un mare di informazioni,(notizie,
immagini, foto, musiche, video).
Permette di fruire di diversi codici e canali
comunicativi.
Grazie al proiettore, allo schermo ampio,
alle funzioni multi-tasking / touch-screen,
supera l’isolamento e l’individualismo
operativo del pc.
Cattura e mantiene viva l’attenzione di
tutti, permette di condividere con l'intero
gruppo classe, in ogni sua fase, il lavoro che
viene prodotto.
Ognuno, singolarmente e/o in gruppo,
interviene, ipotizza, ricerca nuove soluzioni,
modifica, collabora, può interagire con
diversi ambienti, persone e strumenti.