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D Liceo Linguistico – Liceo Scientifico – Liceo Scientifico delle Scienze Applicate – Liceo Scientifico Sportivo Istituto Tecnico: Amministrazione Finanza e Marketing – Relazioni Internazionali – Informatica e Telecomunicazioni Via Roma, 77/A - 50012 Bagno a Ripoli (FI) Tel 055 630087 / 6510107 Fax 055 630138 Cod. fisc. 94219850487 www.gobettivolta.gov.it [email protected] [email protected] [email protected] DOC E/26f Rev.01 del 30/04/2016 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ESAME DI STATO ANNO SCOLASTICO 2016/2017 CLASSE QUINTA SEZIONE A INDIRIZZO ISTITUTO TECNICO AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING ARTICOLAZIONE: AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING (AFM)

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Liceo Linguistico – Liceo Scientifico – Liceo Scientifico delle Scienze Applicate – Liceo Scientifico Sportivo Istituto Tecnico: Amministrazione Finanza e Marketing – Relazioni Internazionali – Informatica e Telecomunicazioni Via Roma, 77/A - 50012 Bagno a Ripoli (FI) Tel 055 630087 / 6510107 Fax 055 630138 Cod. fisc. 94219850487

www.gobettivolta.gov.it [email protected] [email protected] [email protected]

DOC E/26f

Rev.01 del 30/04/2016

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

ESAME DI STATO

ANNO SCOLASTICO

2016/2017

CLASSE QUINTA SEZIONE A

INDIRIZZO

ISTITUTO TECNICO AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING

ARTICOLAZIONE: AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING (AFM)

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

ELENCO CANDIDATI Classe V A. S.

CANDIDATI

CANDIDATI

1. ACCONGIAGIOCO MARIA CHIARA 16. MORGANTI CLAUDIO 2. ALABISO GIULIO 17. PACI MATTEO 3. ALFANI EROS 18. PELACCHI MIRKO 4. ANNUNZIATA ASIAMARIA 19. PETRIOLI CATERINA 5. BONECHI SOFIA 20. PIERANTI VAALETINA 6. DEGL’INNOCENTI SOFIA 21. POSARELLE ANDREA 7. ENNED ANAS 22. SCHIEVEVIN JESSICA 8. FAELLINI JEREMY 23. SHEHI ALBI 9. FERNANDEZ CABREJO DIEGO JOSE 24. TURCHI SOFIA 10. FINOCCHI RICCARDO 25. 11. FUSINI LEONARDO 26. 12. GALEOTTI GIULIA 27. 13. IAFRATE DANIELE 28. 14. MAGINI ELENA 29. 15. MANGANI LORENZO 30.

All. 0 – la documentazione riservata relativa alle situazioni di disabilità è depositata agli atti.

Anno scolastico Classe/sezione Studenti inseriti Totale alunni Esito scrutinio finale

- terzo - 2014/2015

3 A

* interni ... esterni ...

......

ammessi .... non ammessi .... ritirati ....

- quarto - 2015/2016

4 A

interni 23 esterni 0

23

ammessi 22 non ammessi 1 ritirati 0

- quinto - 2016/2017

5 A

interni 24 esterni 1

25

ritirati 1

* provenienti da altra sezione o indirizzo o ripetenti dell’Istituto

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Il consiglio di classe, nella componente dei docenti, è risultato nel corso del triennio come di seguito indicato:

ISTITUTO TECNICO AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING ARTICOLAZIONE AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING (AFM)

Materia Terza Quarta Quinta

NOME DOCENTE NOME DOCENTE NOME DOCENTE Lingua e Letteratura

Italiana ANGIOLINI ELISA ANGIOLINI ELISA ANGIOLINI ELISA

Lingua e Cultura Inglese

BIGIARINI OLIMPIA BIGIARINI OLIMPIA BIGIARINI OLIMPIA

Storia ANGIOLINI ELISA ANGIOLINI ELISA ANGIOLINI ELISA

Matematica NANNELLI GIOIA NANNELLI GIOIA NANNELLI GIOIA

Scienze Motorie e Sportive

GATTI UBERTO GATTI UBERTO GATTI UBERTO

Seconda Lingua Comunitaria

Spagnolo

TOZZI ANGELA TOZZI ANGELA MASINI FRANCESCA

Informatica LANDI LUCIA LANDI LUCIA

Economia Aziendale ROBERTI

ANTONIETTA NATALE FIORINA

ROBERTA PANZARELLA ANTONIO

Diritto MALENTACCHI

ELISA MALENTACCHI

ELISA MALENTACCHI

ELISA

Economia Politica MALENTACCHI

ELISA MALENTACCHI

ELISA MALENTACCHI

ELISA

Religione Cattolica LAMIA ANGELA CARRARESI MARCO CARRARESI MARCO

Attività Alternativa

Geografia

STANZIOLA FILOMENA

STANZIOLA FILOMENA

STANZIOLA FILOMENA

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CARATTERISTICHE DELLA CLASSE La classe risulta composta all'inizio del corrente anno scolastico 2016/2017 da 23 alunni; di questi, un allievo si è ritirato nel primo trimestre e altri 2 sono stati inseriti uno a novembre e 1 a dicembre. Attualmente la classe è quindi costituita da 24 alunni di cui 10 femmine e 14 maschi. Il numero degli alunni si è modificato nel corso del triennio per effetto dell’inserimento di allievi ripetenti, inoltre alcuni studenti non sono stati ammessi alle classi successive per il loro profitto insufficiente ed altri, di fronte alle difficoltà incontrate, si sono ritirati per intraprendere percorsi di studio diversi. La frequenza alle lezioni è risultata per la maggior parte degli alunni regolare, alcuni allievi presentano un consistente numero di assenze e di ritardi non tale, finora, da compromettere la validità dell’anno scolastico. Il rapporto tra gli allievi è caratterizzato da un buon grado di socializzazione, soprattutto nell’ambito di piccoli gruppi; quello tra alunni e docenti è improntato al reciproco rispetto. All’interno del gruppo-classe il profitto non è omogeneo: un gruppo di studenti è arrivato alla mèta finale con scioltezza e risultati più che soddisfacenti, un piccolo gruppo ha raggiunto addirittura risultati ottimi, riuscendo a cogliere gli aspetti fondamentali delle materie di studio e a fare gli opportuni collegamenti interdisciplinari, mentre un altro gruppo ha manifestato un impegno discontinuo. Alcuni alunni infatti, hanno concentrato lo studio nei periodi immediatamente precedenti alle verifiche scritte e/o orali, pertanto la conoscenza delle varie discipline, nel complesso, per costoro risulta appena sufficiente. Buona parte della classe possiede un metodo di studio efficiente e ben organizzato, mentre un’altra evidenzia una certa dispersività e, di conseguenza, non è in grado di rielaborare in modo completamente autonomo gli argomenti studiati. Per quanto riguarda i docenti vi è stata una sostanziale continuità, salvo alcune eccezioni, in particolare riguardante la materia di indirizzo, Economia Aziendale. All’interno della classe è presente un’alunna con disturbo specifico dell’apprendimento per la quale i docenti hanno provveduto alle stesura di un Piano Didattico Personalizzato allegato al presente documento unitamente alla certificazione medica. I docenti prevedono per la studentessa l’esonero dalla prova scritta di inglese, sostituita da un orale da sostenere alla fine della terza prova, e tempi più lunghi per le due prove scritte, così come previsto dal DM 5669/2011.

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DESCRIZIONE SINTETICA DELLE SIMULAZIONI DELLE PROVE DI ESAME TIPO PROVA

DATA DURATA MATERIE

I PROVA 15 MAGGIO 5 ORE ITALIANO

II PROVA 16 MAGGIO 5 ORE ECONOMIA AZIENDALE

III PROVA

TIPOLOGIA B

3 MARZO 3 ORE INGLESE, SPAGNOLO,

MATEMATICA, DIRITTO

III PROVA

TIPOLOGIA B

21 APRILE 3 ORE

INGLESE, STORIA,

MATEMATICA, ECONOMIA

POLITICA

Si allegano: All. 1 - le griglie di valutazione per la Prima, Seconda e Terza Prova utilizzate dal consiglio di classe per la correzione delle simulazioni effettuate; All. 2 – i testi delle prove di simulazione effettuate.

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ATTIVITA’ CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI Vengono di seguito riportate le attività progettuali più significative sul piano culturale, praticate nel corso del triennio dall’intera classe e/o da gruppi di studenti e/o da singoli alunni. TERZA

Attività Per tutta la classe Per gruppi USCITE

PROGETTI Impresa in azione

VIAGGI ISTRUZIONE/ STAGE/ SCAMBI

Scambio in Belgio

PLURIDISCIPLINARI

QUARTA

Attività Per tutta la classe Per gruppi USCITE

Presentazione del progetto “Impresa in azione” in vari eventi sul territorio e finale svolta a Pisa

PROGETTI Associazione cooperativa scolastica con Confcooperative BCC Pontassieve (simulazione d’impresa relativa ad impresa cooperativa)

Impresa in azione.

VIAGGI ISTRUZIONE/ STAGE/ SCAMBI

ORIENTAMENTO

Giornata delle professioni. Nove mosse per il futuro

PLURIDISCIPLINARI

Interventi agenzia delle dogane sulle frodi e sui dazi doganali

QUINTA

Attività Per tutta la classe Per gruppi USCITE

Partecipazione a spettacolo teatrale in occasione della giornata della memoria

PROGETTI

Progetto “ giustizia ripartiva”

VIAGGI ISTRUZIONE/ STAGE/ SCAMBI

ORIENTAMENTO

Incontro con esperto di marketing internazionale. Incontro organizzato dalla Camera di Commercio sulla figura e le funzioni del tributarista.

PLURIDISCIPLINARI

CLIL

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VALUTAZIONE (dal P.O.F. 2016-2017) Modalità, criteri, voti Il Collegio dei docenti stabilisce i criteri generali di valutazione dell’efficacia della programmazione educativa e didattica e quelli di promozione o non promozione degli studenti. Esso è consapevole che la valutazione non è un atto unilaterale e separato da qualsiasi contesto, ma è parte integrante del rapporto educativo e didattico, che implica l’interazione tra chi insegna e chi impara. La valutazione degli studenti, pertanto: - è parte della programmazione didattica; - è elemento fondato su criteri omogenei in ordine agli obiettivi formativi e culturali da raggiungere. Per questo motivo, il provvedimento di promozione, non promozione o sospensione del giudizio alla fine dell’anno scolastico, attesta il raggiungimento degli obiettivi e lo svolgimento dei percorsi idonei ad una più agevole prosecuzione degli studi. Modalità e criteri per la valutazione di fine anno scolastico 1. Per le classi dalla prima alla quarta, il Consiglio di classe, a fine anno valuta se lo studente abbia

acquisito conoscenze e competenze che gli consentano di proseguire senza difficoltà nella classe successiva.

2. Nel complesso del ciclo di studi tutte le materie concorrono alla formazione culturale e personale dello studente.

3. Per tutte le classi, vengono considerati prioritari gli elementi relativi al profitto scolastico che derivano dalla proposta di voto di ogni docente. Al voto sintetico espresso dal docente concorrono:

4. Il docente utilizza, in linea di massima, la seguente scala di riferimento per l’attribuzione dei voti:

la MISURAZIONE delle verifiche effettuate relativamente ai requisiti cognitivi di: - comprensione - riconoscimento di linguaggi e strumenti di acquisizione dei contenuti;

- produzione - uso di linguaggi e strumenti in considerazione anche dell’ampiezza, completezza e correttezza dell’elaborato;

- organizzazione - capacità di controllo logico e progettuale del proprio lavoro e capacità di contributi pertinenti e

personali.

la VALUTAZIONE di: - progressione dell’apprendimento; - autonomia, come capacità di organizzazione del proprio lavoro;

- partecipazione ed impegno nelle specifiche attività didattiche.

e

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SCALA DI RIFERIMENTO PER L’ATTRIBUZIONE DEI VOTI

GIUDIZIO DESCRIZIONE VOTO

in decimi

NEGATIVO

Competenze per niente rispondenti agli obiettivi prefissati;

conoscenze non misurabili.

3

GRAVEMENTE

INSUFFICIENTE

Competenze non rispondenti agli obiettivi prefissati;

conoscenze confuse e frammentarie. 4

INSUFFICIENTE

Competenze parzialmente rispondenti agli obiettivi prefissati;

conoscenze superficiali e generiche;

espressione con qualche errore e poco chiara.

5

SUFFICIENTE

Competenze rispondenti agli obiettivi prefissati;

conoscenze essenziali;

espressione con imprecisioni, ma chiara;

6

DISCRETO

Competenze pienamente rispondenti agli obiettivi prefissati;

conoscenze precise;

espressione chiara.

7

BUONO

Competenze soddisfacenti e rispondenti agli obiettivi prefissati;

conoscenze sicure e ampie;

espressione appropriata e fluida.

8

OTTIMO

Competenze pienamente soddisfacenti e rispondenti agli obiettivi prefissati;

conoscenze ampie e approfondite;

espressione fluida, appropriata, brillante; originalità e contributi personali.

9 - 10

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In ogni caso il Consiglio di classe può tener conto: • degli effettivi apporti formativi e culturali che la scuola ha potuto fornire, • delle risposte dello studente relativamente al rendimento scolastico, all’impegno nello studio

ed alla partecipazione alle iniziative didattiche e formative; • delle fondate possibilità che lo studente consegua gli obiettivi nel tempo rimanente del ciclo,

attraverso ulteriori e specifiche sollecitazioni della scuola; • dell’incidenza delle materie di indirizzo per la definizione di conoscenze e competenze fonda-

mentali riguardanti lo specifico profilo professionale Il Consiglio di classe considera, quando ve ne sia la necessità, tutti gli elementi, anche non strettamente scolastici, che “possono” aver incidenza sul rendimento scolastico.

5. Per le classi dalla prima alla quarta, secondo le disposizioni vigenti (decreti ministeriali 42 e 80

del 2007, O.M. del 5/11) in occasione degli scrutini finali, il Consiglio di classe, in base al nu-mero e alla tipologia delle eventuali insufficienze, delibera:

a) La promozione alla classe successiva quando gli allievi presentano la sufficienza (6/10) in

ciascuna disciplina

b) La non promozione alla classe successiva degli alunni i quali, pur avendo usufruito delle opportunità di recupero offerte dall’Istituzione scolastica,

� abbiano ottenuto al termine dell’a.s. il giudizio di “ netta insufficienza” in più discipline;

� abbiano rivelato ancora gravi carenze sia nell’apprendimento delle conoscenze di base (i con-tenuti e le abilità fondamentali indicati nella programmazione di ogni docente), sia nell’acquisizione di un metodo di studio per procedere autonomamente sulla strada di un re-cupero in tempi brevi;

� non siano, quindi, in grado di poter frequentare con una minima possibilità di successo la classe successiva considerata la gravità delle lacune;

� non abbiano partecipato con convinzione al dialogo educativo.

Gli esiti ottenuti potranno dar luogo anche ad un riorientamento da parte del Consiglio di classe verso un indirizzo di studi più idoneo alle attitudini dello studente. c) la sospensione del giudizio nel caso sia possibile per gli studenti raggiungere obiettivi formativi/contenutistici nelle varie discipline prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo (insufficienze recuperabili in tempi brevi). Il Consiglio informerà la famiglia relativamente ai voti proposti nelle materie risultate insufficienti e su:

1) natura delle carenze (comprensione-produzione-organizzazione-autonomia-impegno); 2) attività di recupero proposta dalla scuola; 3) modalità e tempi della verifica per il superamento del debito assegnato.

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CRITERI PER L’AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO

Per le classi quinte, il Consiglio di classe, in piena autonomia deciderà se ammettere all’esame di stato gli alunni per i quali i docenti presentino proposte di voto non sufficienti, valutando complessivamente l’impegno dell’alunno, la qualità del percorso formativo che lo studente ha compiuto nel suo insieme e nell’intero anno scolastico corrente, e quindi la possibilità che lo studente possa comunque affrontare positivamente l’esame. Per la valutazione delle simulazioni delle prove scritte dell’Esame di Stato si utilizza la seguente tabella: TABELLA DI CONVERSIONE VOTI IN DECIMI – VOTI IN QUINDICESIMI

Voto in decimi Voto in quindicesimi

1 - 3 1 - 4

3,5 5

4 6

4,5 7

5 8

5,5 9

6 10

6,5 11

7 12

7,5 13

8 - 8,5 14

9 - 10 15

CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA Ai sensi del Decreto 16 gennaio 2009, n. 5 del MIUR, il Consiglio di classe tiene conto dell’insieme dei comportamenti posti in essere dallo stesso durante il corso dell’anno. Inoltre la valutazione e-spressa in sede di scrutinio intermedio o finale non può riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio di classe tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell’anno.

La valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo studen-te in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica dello stesso al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi.

I criteri per l’attribuzione del voto di condotta sono i seguenti:

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10

Frequenza Regolare

Puntualità Pieno rispetto degli orari e delle consegne nella attività scolastica

Rispetto del regolamento Condivisione e assunzione di responsabilità nei diversi momenti della vita scolastica

Partecipazione all’attività didattica

Ruolo propositivo e/o attivo sostenuto da particolare interesse

9

Frequenza Regolare

Puntualità Pieno rispetto degli orari e delle consegne nella attività scolastica

Rispetto del regolamento Condivisione e assunzione di responsabilità nei diversi momenti della vita scolastica

Partecipazione alla attività didattica

Ruolo attivo sostenuto da interesse

8

Frequenza Sostanzialmente regolare

Puntualità Sostanziale rispetto degli orari e delle consegne nella attività scolastica

Rispetto del regolamento Osservanza sostanziale delle regole della vita scolastica

Partecipazione alla attività didattica

Atteggiamento prevalentemente responsabile

7

Frequenza Non sempre regolare

Puntualità Discontinuo rispetto degli orari e/o delle consegne nella attività scolastica

Rispetto del regolamento Episodi di mancata applicazione delle regole delle vita scolastica

Partecipazione alla attività didattica

Atteggiamento poco responsabile, eventualmente già segnalato su registro di classe

6

Frequenza Assenze strategiche

Puntualità Mancato rispetto degli orari e/o delle consegne nella attività scolastica

Rispetto del regolamento Violazioni delle regole delle vita scolastica o segnalate da rapporti sul registro di classe o sanzionate da provvedimenti disciplinari del C.d.C.

Partecipazione alla attività didattica

Atteggiamento passivo, disinteresse e/o episodi di disturbo nella attività didattica

5

In presenza di comportamenti di particolare gravità per i quali siano previste sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni (art. 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello Statuto) e quando nel corso dell’anno l’alunno sia stato destinatario di almeno una di tali sanzioni disciplinari e, successivamente, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione. Nella valutazione del trimestre il cinque in condotta potrà essere attribuito anche in presenza di sospensioni inferiori ai quindici giorni se opportunamente motivate dal C.d.C.

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IL SISTEMA DEI CREDITI

I anno II anno III anno M = 6 3-4 3-4 4-5

6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6 7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7 8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8 9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9

Il credito scolastico è un punteggio che viene attribuito dai Consigli di classe, nello scrutinio finale delle classi terza, quarta e quinta, ad ogni alunno promosso tenendo conto del:

- grado di preparazione complessiva , con riguardo al profitto conseguito nelle varie discipline;

- assiduità della frequenza scolastica ;

- interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo,

- partecipazione alle attività complementari ed integrative organizzate nell’ambito scolastico;

- esistenza di crediti formativi esterni .

* Il punteggio viene attribuito in base alla tabella sotto indicata. Non viene attribuito alcun punteggio per gli anni in cui l’alunno non consegue la promozione. La somma dei punteggi ottenuti negli ultimi tre anni (25 è il massimo dei punti attribuibili ), costituisce un credito scolastico che si aggiunge ai punteggi ottenuti nelle prove scritte ed orali di esame per formare il voto finale in centesimi. Per aspirare alla lode nell’esame di Stato è necessario avere il credito massimo e nessun voto inferiore ad otto decimi per ogni anno del triennio.

* il credito formativo

Il credito formativo consiste in una “qualificata esperienza ” acquisita fuori della scuola in ambiti della società civile relativi ad attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all’ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport.

L’esperienza deve essere documentata da parte degli enti o associazioni presso i quali è stata effettuata.

I Consigli di classe, sulla base dei criteri deliberati dal Collegio dei docenti in relazione agli obiettivi formativi ed educativi propri del corso di studio, valutano se riconoscere il credito formativo presentato nell’attribuzione del punteggio complessivo del credito scolastico, che comunque non può eccedere la fascia individuata in base alla media dei voti (vedi tabella sotto riportata)

Criteri per l’attribuzione del credito formativo : sono valutabili

le esperienze artistiche e culturali strutturate come corsi di lingue, di grafica, di musica ecc.

corsi di formazione professionale

esperienze di lavoro significative

esperienze nell’ambito delle associazioni del terzo settore

sport a livello agonistico

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NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e all’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di

comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla

determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico.

Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti,

anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento

di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.

Indicazioni date dal Collegio Docenti ai Consigli di classe per l’attribuzione del credito:

Se la media dei voti è uguale o superiore allo 0,5 si attribuisce il credito più alto della fascia

• Se la media dei voti è inferiore a 0,5 si può attribuire il punteggio massimo della fascia se vi sono almeno due elementi positivi tra i seguenti:

• assiduità nella frequenza,

• partecipazione al dialogo educativo,

• partecipazione alle attività complementari ed integrative organizzate dalla scuola,

• crediti formativi esterni.

si attribuisce il punteggio minimo di fascia allo studente ammesso all’esame di stato a mag-gioranza

si attribuisce il punteggio minimo di fascia, nel caso di promozione alla IV o V, allo studente che a giugno ha avuto la sospensione di giudizio in due o più materie.

N.B. sono da considerarsi attività complementari ed integrative:

• l’insegnamento della religione cattolica

• l’insegnamento della materia alternativa

• studio aggiuntivo di una disciplina o potenziamento disciplinare

• il Centro sportivo scolastico

• tutte le attività extracurriculari organizzate dalla scuola che il c.d.c. considera rilevanti per il

loro impegno orario

• attività di tutoraggio agli alunni

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NORMATIVA SULLE ASSENZE AI FINI DELLA VALUTAZIONE Limite massimo delle assenze per la valutazione.

L'art. 14, co. 7, del DPR 122/09 recita: "A decorrere dall'anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell'anno scolastico ... omissis

... è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato." Il Collegio Docenti, nella seduta del 27/11/2012, ha deliberato quanto segue:

il limite massimo delle assenze sarà calcolato aggiungendo ai 50 giorni (un quarto del monte o-

rario annuale curricolare) anche un quarto dell'orario delle attività extracurricolari frequentate dall'alunno;

in casi eccezionali, è prevista una motivata e straordinaria deroga al suddetto limite, purché tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla va-

lutazione degli alunni interessati.

Sono da considerarsi deroghe in caso di superamento del limite massimo delle ore di assenza

nell'anno scolastico:

A) gravi motivi di salute;

1.5 terapie e/o cure programmate;

1.6 donazioni di sangue;

1.7 partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal CONI;

1.8 adesione a confessioni religiose per le quali esistano specifiche intese che considerano il sa-

bato come giorno di riposo;

1.9 assenze per gravissimi ed eccezionali motivi personali e/o familiari (lutti, malattie, gravi im-pedimenti tempestivamente comunicati ).

La famiglia dovrà, in questi casi, presentare domanda di deroga, tramite il modello presente nel sito

dell'Istituto, allegando la documentazione relativa.

ATTIVITA’ DI RECUPERO, SOSTEGNO, INTEGRAZIONE (dal P.O.F. 2015-2016) Nel corso del triennio sono stati effettuate attività di sostegno, recupero e integrazione come: corsi di recupero, sportelli, S.O.S. ecc. ATTIVITA’ DI RECUPERO Per gli alunni in difficoltà nel corso dell’anno si realizzano varie attività di recupero e di

consolidamento:

• interventi di recupero effettuati nel corso di tutto l’anno, quando ve ne sia la necessità, con l’affiancamento di un docente al docente curricolare e la possibilità di dividere la classe in gruppi di livello;

• interventi di recupero, organizzati nei periodi successivi agli scrutini del trimestre e del pen-

tamestre;

• pausa didattica (PAD), nella prima settimana del pentamestre: le lezioni di tutte le discipline

sono incentrate sulla revisione dei contenuti svolti;

• sportelli didattici tenuti dai docenti dell’Istituto, ai quali gli studenti possono rivolgersi, su

prenotazione, per chiarimenti, spiegazioni riguardanti gli aspetti teorici e applicativi;

• interventi di emergenza (SOS), che consistono in ore di sostegno pomeridiano decisi dal do-

cente delle classe in accordo con i propri studenti in caso di esigenze particolari.

Per creare le condizioni più idonee ad un recupero efficace, che sia in armonia con le lezioni

curriculari senza costituire per gli studenti eccessivo aggravio, da qualche anno il piano annuale

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dell’Istituto prevede nel mese di febbraio una breve sospensione dalla didattica ordinaria per dare la possibilità agli studenti, che ne abbiano necessità, di concentrarsi nello studio finalizzato al

superamento delle prove di recupero.

In seguito al Decreto Ministeriale n. 80 del 3 ottobre 2007/O.M. 6 novembre 2007 sulle attività di recupero da attuarsi nel corso dell’anno scolastico l’Istituto ha elaborato un piano annuale.

Periodo Descrizione intervento Destinatari

In tutto l’anno scolastico

S.O.S. : interventi di sostegno effettuati dal docente delle classe in accordo con i propri

studenti

Singoli studenti (con un minimo di 3)

Ottobre/Novembre Interventi di recupero classi prime nelle discipline di area comune

Alunni segnalati dai docenti

Novembre/Dicembre Aprile/Maggio

Sportelli: alcuni docenti saranno disponibili in orari e giorni programmati per interventi di sostegno in alcune discipline

Singoli studenti che lo richiedono, con un minimo di 5 alunni

Ultima settimana del trimestre e prima settimana del pentamestre

P.A.D. - Attività di recupero in tutte le discipline in orario ordinario con sospensione temporanea dello svolgimento regolare del programma e l’attivazione di opportune operazioni di revisione e ripasso.

Tutte le classi

Gennaio/Febbraio Interventi di recupero sulle discipline con maggiori carenze e caratterizzanti l’indirizzo

Studenti indicati dai consigli di classe

Metà Febbraio

Prove di verifica per tutte le discipline in cui si sono registrate insufficienze nella pagella del trimestre. Le prove possono essere effettuate anche in orario pomeridiano.

Studenti con insufficienze nella pagella del trimestre

Fine Giugno – Luglio

Verranno attivati in alcune discipline interventi di recupero, che serviranno ad indicare agli studenti strumenti, metodo ed obiettivi del percorso di recupero estivo. Le famiglie potranno, dandone comunicazione scritta, non avvalersi dei corsi di recupero.

Studenti con sospensione del giudizio

Gli studenti si sottopongono alle verifiche programmate prima dell’inizio del successivo anno scolastico.

In base alle verifiche finali, oltre che ai risultati dell’intero anno scolastico il Consiglio di classe riaprendo lo scrutinio deciderà l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva e l’assegnazione del credito (per le classi del triennio).

Bagno a Ripoli, 15 Maggio ………..

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IL CONSIGLIO DI CLASSE

ISTITUTO TECNICO AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING

ARTICOLAZIONE AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING (AFM)

DISCIPLINE DOCENTI FIRMA

Lingua e Letteratura Italiana

Lingua e Cultura Inglese

Storia

Matematica

Scienze Motorie e Sportive

Seconda Lingua Comunitaria

Spagnolo

Economia Aziendale

Diritto

Economia Politica

Religione Cattolica

Attività Alternativa

Il viaggio

Data _____________________ IL COORDINATORE IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Clara Pistolesi

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PERCORSO FORMATIVO Materia: ITALIANO Docente: ELISA ANGIOLINI

1. PROGRAMMA DISCIPLINARE

Unità didattica - Modulo

Contenuti Tempi

Modulo 0 Storia della canzone italiana (in concomitanza con la spiegazione a storia del periodo anni 60-80)

Settembre

1. IL PRIMO OTTOCEN-TO

G. Leopardi: l’evoluzione artistica; il rapporto con il conte-sto storico-culturale; Lettura di alcuni passi dello Zibaldo-ne e dei Pensieri; Lettura e analisi di alcuni Canti e di un’operetta morale

Letture

• da Zibaldone, stralci • da Pensieri, stralci

• Canti: l’Infinito Alla luna, A Silvia, Il sabato del vil-laggio, Il passero solitario, Canto notturno di un pa-store errante dell’Asia, Sopra il ritratto di una bella donna scolpito sul monumento sepolcrale della me-desima.

• Operette morali: Dialogo della Natura con un islan-dese.

Ottobre Metà novembre

2. IL SECONDO OTTO-CENTO

-L’età borghese e il Positivismo -Naturalismo e Verismo -G. Verga: l’evoluzione artistica; il rapporto con il contesto storico-culturale; la stagione verista dalla raccolta Vita dei campi ai Malavoglia e dalla raccolta Novelle rusticane a Ma-stro-don Gesualdo

-La crisi d’identità dei letterati: la Scapigliatura e il rapporto con il modello della bohème parigina.

Letture

• G. VERGA, da Vita dei campi: Prefazione all’Amante di Gramigna , l’Amante di Gramigna, Fantasticheria, Rosso Malpelo, La Lupa, Cavalleria rusticana.

• G. VERGA, Prefazione a I Malavoglia • G. VERGA, I Malavoglia (Lettura e analisi delle pa-

gine antologizzate) • G. VERGA, da Novelle rusticane: La roba, Libertà. • Mastro don Gesualdo, (Lettura e analisi delle pagi-

ne antologizzate) • E. PRAGA, Preludio

Metà novembre- gennaio

3. IL DECADENTISMO/ SIMBOLISMO EURO-PEO E ITALIANO

- Estetismo e Decadentismo. Cenni sui caratteri generali dei modelli europei di romanzo decadente (trilogia dell’estetismo) -G. D’Annunzio: l’evoluzione artistica; il rapporto con il con-testo storico-culturale; edonismo, estetismo ed etica del su-peruomo; produzione poetica e stile. -G. Pascoli: l’evoluzione artistica; il rapporto con il contesto storico-culturale; la poetica e il fanciullino; la rivoluzione nella struttura, nel linguaggio e nella metrica.

Letture

Febbraio marzo

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• C. BAUDELAIRE, L’albatro, Corrispondenze. • P. VERLAINE, Languore • G. D’ANNUNZIO, da Il piacere, sintesi dettagliata e

lettura di alcune parti antologizzate sul libro di te-sto.

• G. D’ANNUNZIO, da Notturno, “La prosa notturna” • G. D’ANNUNZIO, da Alcyone: La sera fiesolana, La

pioggia nel pineto, Pastori, Qui giacciono i miei cani

• G. PASCOLI, Il fanciullino, (pezzo antologizzato) • G. PASCOLI, da Miryce: Arano Lavandare, L’assiolo,

Temporale, Il lampo, X agosto, Novembre. • G. PASCOLI, da I Canti di Castelvecchio:

Il gelsomino notturno

• G. PASCOLI, da Primi poemetti: Il libro • Approfondimento: microsaggio Il fanciullino e il su-

peruomo: due miti complementari, in libro di testo, p.535-537.

4.

ITALO SVEVO

L’evoluzione artistica; il rapporto con il contesto storico-culturale; l’evoluzione della figura dell’inetto nei tre romanzi.-autoanalisi, inettitudine e ironia ne La coscienza di Zeno

Letture dal libro di testo

• I. SVEVO, da Senilità, “Il ritratto dell’inetto” • I. SVEVO, da La coscienza di Zeno, “La morte

del padre”; “la scelta della moglie”; “la salute malata di Augusta”, “Psico-analisi” “la profezia di un’apocalisse cosmica.

Aprile

5.

LUIGI PIRANDELLO

L’evoluzione artistica; il rapporto con il contesto storico-culturale; i temi pirandelliani nelle Novelle per un anno, nei romanzi in particolare Il fu Mattia Pascal e Uno, nessuno e centomila; la scrittura teatrale e il “teatro nel teatro” visione di Enrico IV; successiva analisi e discussione in clas-se.

Letture

• da L’umorismo: parte II, cap. 2, “un’arte che scompone il reale”

• Poesia: Gli occhiali, Il compito, Tramonto. • da Novelle per un anno: La giara, Ciaula scopre

la luna, Il treno ha fischiato; La patente; La si-gnora Frola e il signor Ponza suo genero.

• Il fu Mattia Pascal • • da Uno, nessuno e centomila:

“ nessun nome”

• trama e significati del testo teatrale: Enrico IV.

Aprile-maggio

6. POESIA TRA LE DUE GUERRE

Giuseppe Ungaretti

l’evoluzione artistica; il rapporto con il contesto storico-culturale; la poetica (significato della parola poetica; la poesia come esperienza);

Letture

• G. UNGARETTI, da L’Allegria: Mattina; Dannazione; Commiato; Veglia; Soldati; Fratelli; Allegria di nau-fragi; Natale; San Martino del carso; I fiumi.

• G. UNGARETTI, da Sentimento del tempo: La madre • G. UNGARETTI, da Il dolore: Giorno per giorno; Non

gridate più

novembre

(in concomitanza con lo studio della prima guerra

mondiale)

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Eugenio Montale

l’evoluzione artistica; il rapporto con il contesto storico-culturale; l’esistenzialismo in Ossi di seppia e Occasioni; Montale “vecchio” tra ironia e autobiografia in Satura-Xenia

• E. MONTALE, da Ossi di seppia, Meriggiare pallido e assorto; Non chiederci la parola che squadri da ogni lato; Spesso il male di vivere ho incontrato; For-se un mattino andando in un’aria di vetro; Maestra-le;

• E. MONTALE, da Le occasioni, non recidere forbice quel volto

• E. MONTALE, da La bufera e altro, La primavera hit-leriana

• E. MONTALE, da Satura, Ho sceso, dandoti il brac-cio, almeno un milione di scale.

maggio

7. LA SCRITTURA

Varie tipologie di testo: analisi del testo poetico e narrativo; saggio breve; articolo di giornale; tema di ordine generale

Settembre maggio

2. LIBRI DI TESTO Antologia baldi –giusso, il piacere dei testi, PARAVIA

3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE

lezioni frontali lezioni in power point e interattive attraverso lim

4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE

interrogazioni orali verifiche scritte sempre a risposta aperta OPPURE ESERCITAZIONI SCRITTE IN BASE ALLE DIVERSE TIPOLOGIE TESTUALI PREVISTA ALL’ESAME DI STATO

5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI CONDIVISI NEL COLLEGIO DEI DOCENTI e/o NEI VARI DIPARTIMENTI E INSERITI NEL POF): vedi tabella di corrispondenza giudizio/voto contenuta nel P.O.F Sono rientrati nella valutazione anche:

− La qualità del lavoro svolto a casa − I lavori di gruppo − L’attenzione prestata e la partecipazione alle lezioni − L’atteggiamento generale verso lo studi

6. OBIETTIVI PROGRAMMATI - Comprendere l'intreccio dei fattori individuali e sociali nella biografia dell’autore - Inquadrare un’opera nel suo contesto storico – culturale con sicurezza - Orientarsi nel rapporto fra influenze e originalità - Confrontare prodotti dello stesso genere, distanti nel tempo, e legati a diverse concezioni cul-

turali e Riconoscere persistenze e variazioni - Riconoscere gli aspetti formali del testo letterario nelle sue varie realizzazioni e comprenderne

la funzionalità - Identificare le scelte stilistiche individuali nell'ambito della codificazione di genere - Distinguere comprensione ed interpretazione - Fornire un’interpretazione complessiva e metodologicamente fondata sul testo letterario - Saper formulare un giudizio in base al gusto personale o in base ad una interpretazione sto-

rico-critica - Riconoscere analogie tematiche e di funzione tra le poesie del passato e quelle attuali - Acquisire il piacere della lettura - Strutturare argomentazioni in modo logicamente sequenziale e grammaticalmente corretto,

sia sul piano dell’espressione orale, sia su quello della scrittura - Realizzare forme di scrittura diverse, funzionali agli scopi e alle situazioni.

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7. OBIETTIVI RAGGIUNTI La maggior parte degli allievi ha dimostrato impegno costante durante il lavoro in classe pur, in al-cuni casi, mostrando fatica nei confronti della disciplina. L’impegno nello studio a casa e nella rielaborazione individuale dei contenuti affrontati non è stato omogeneo: serio e costante per più della metà della classe, discontinuo in altri, ma durante le verifi-che “canoniche” tutti hanno lavorato con serietà. È per questa ragione che si è cercato, anche per quest’anno, di potenziare quanto più possibile il lavoro in classe. Inoltre si è pensato di partire da un modulo 0 in collegamento con storia, che partisse da un argomento più contemporaneo e quindi più accattivante per i ragazzi (la storia della canzone italiana/gli anni 60-80 in Italia) in modo da motivare anche un gruppetto di studenti, più che altro ripetenti, piuttosto demotivati all’inizio dell’anno scolastico. Nel complesso sufficiente e in alcuni casi anche buona la capacità di analizzare e di fornire un’interpretazione complessiva e metodologicamente fondata sul testo letterario, così come la capacità di formulare interpretazioni motivate che esplicitino il rapporto tra il messaggio dell’opera, l’esperienza culturale e la sensibilità estetica dell’autore. Quasi per tutti sufficiente e in alcuni casi anche buona la capacità di strutturare argomentazioni in modo logicamente sequenziale e grammaticalmente corretto sul piano dell’espressione scritta. Nell’esposizione orale si sono notati miglioramenti, anche permangono in alcuni evidenti fragilità.

Il Docente

Elisa Angiolini

________________________________

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PERCORSO FORMATIVO Materia:

STORIA Docente: ELISA ANGIOLINI

1.PROGRAMMA DISCIPLINARE

Unità didattica -

Modulo Contenuti Tempi

0. L’Italia degli anni 60-80 (in concomitanza col modulo0 di italiano: storia della canzone italiana)

U. 1 . Gli anni del boom economico in Italia U. 5. Gli “anni di piombo” Progetto: La giustizia riparativa (dicembre –aprile)

21 e 22 dicembre: lezioni con prof. Giuseppe Gambino sugli anni di piombo; 27 marzo: incontro sulla giustizia riparativa con due primi terzi del gruppo dell’IIncontro; 29 marzo: incontro con due testimoni degli anni di piombo (Franco Bonisoli (ex appartenente alle Br e Manlio Milani, presidente vittime familiari vittime piazza della Loggia); 6 aprile: incontro con due studentesse di Rondine cittadella della pace.

Settembre

1

L’Italia liberale

U. 1. La Sinistra al potere: governi Depretis e Crispi U. 2. L’Italia liberale: decollo industriale e questione meridionale U. 3. L’età giolittiana

ottobre

2 Il mondo in guerra

U. 1. La prima guerra mondiale U. 2. L’Italia dalla neutralità all’intervento U. 3. La rivoluzione russa

novembre

3

Gli anni Venti e Trenta

U. 1. L’instabilità politica in Europa U. 2. La crisi dello stato liberale in Italia e l’avvento del fascismo U. 3. Gli Stati Uniti dalla depressione al “New Deal” U. 4. La repubblica di Weimar U. 5. La crisi del ’29 e il Nazionalsocialismo U. 6. I primi anni di vita dell’Unione Sovietica

Dicembre gennaio

4. l’età dei totalitarismi

U. 1° significato del termine totalitarismo; i limiti del totalitarismo fascista U. 2. Il consolidamento del regime fascista U. 3. La struttura del regime nazista e la sua ideologia U. 4. L’ascesa di Stalin e lo stalinismo in URSS

Febbraio marzo

5. la seconda guerra mondiale

U. L’Europa in guerra e la guerra parallela dell’Italia U. 2. Il predominio tedesco e l’intervento degli USA U. 3. L’occupazione dell’Europa, la shoah U. 4. La svolta del 1942-43, la campagna d’Italia e la fine del fascismo U. 5. La resistenza in Europa e in Italia U. 6. L’ultima fase del conflitto e gli esiti della guerra

Aprile-inizio maggio

6. l’età della guerra

U. 1. La conferenza di Yalta: la divisione del mondo in

maggio

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fredda

modulo in sintesi

blocchi e la guerra fredda U. 2. L’Est europeo e l’egemonia dell’Urss U. 3. Autoritarismo in URSS e maccartismo in USA U. 4. Da Stalin a Krusciov: La “destalinizzazione” U. 5. il programma di Kennedy – la crisi di Cuba U. 6. La decolonizzazione

7. l’Italia repubblicana

modulo in sintesi

U. 1. La nascita della Repubblica U. 2. La rottura fra le forze antifasciste U. 3. Il centrismo

maggio

2.LIBRI DI TESTO

FOSSATI, LUPPI, ZANETTI, LE CITTA’ DELLA STORIA 3, PEARSON

3.STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE LEZIONI FRONTALI LEZIONI IN POWER POINT E INTERATTIVE ATTRAVERSO LIM VISIONE DEI SEGUENTI FILM STORICI CON UNA PARTE DELLA CLASSE IN ORARIO EXTRASCOLASTICO LE SUFRAGETTE, JOYEUX NOEL, IL PROIEZIONISTA, VENTO DI PRIMAVERA, CONCORRENZA SLEALE, LA CADUTA, IL NEMICO ALLE PORTE, LA PRIMA LINEA.

4.TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE INTERROGAZIONI ORALI VERIFICHE SCRITTE SEMPRE SECONDO LA TIPOLOGIA B DELLA TERZA PROVA PREVISTA ALL’ESAME DI STATO.

5.CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI

CONDIVISI NEL COLLEGIO DEI DOCENTI e/o NEI VARI DIPARTIMENTI E INSERITI NEL POF): vedi tabella di corrispondenza giudizio/voto contenuta nel P.O.F Sono rientrati nella valutazione anche:

− La qualità del lavoro svolto a casa − I lavori di gruppo − L’attenzione prestata e la partecipazione alle lezioni − L’atteggiamento generale verso lo studio

6.OBIETTIVI PROGRAMMATI

- Individuare e contestualizzare i concetti portanti dell’economia, della politica e della società

del periodo studiato - Mettere i fatti storici in relazione con le conoscenze dei contesti economici, sociali, istituzio-

nali, culturali ed ambientali in cui si svolsero - Analizzare e confrontare le diverse tipologie di organizzazione politica e di organizzazione del-

lo stato - Cogliere la complessità della dimensione storica, anche attraverso l’interconnessione con altri

ambiti culturali - Riconoscere nelle interpretazioni divergenti degli storici le differenze in ordine alle ricostru-

zioni fattuali, alle concettualizzazioni, alle problematizzazioni e spiegazioni. - Utilizzare le conoscenze acquisite per orientarsi in modo consapevole nelle problematiche del

mondo contemporaneo e della società civile - Comprendere e utilizzare in modo opportuno il lessico specifico della disciplina

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7.OBIETTIVI RAGGIUNTI I risultati ottenuti sono per tutti sufficienti sul piano delle competenze, delle abilità e delle conoscenze acquisite dalla classe; circa la metà degli studenti ha raggiunto un profitto buono, una parte di loro eccellente.

La maggior parte degli allievi ha dimostrato interesse e impegno costanti durante il lavoro in classe e un atteggiamento positivo nei confronti della disciplina.

L’impegno nello studio a casa e nella rielaborazione individuale dei contenuti affrontati è stato tendenzialmente costante e questo si è notato anche dai risultati delle verifiche

Nel complesso sufficiente e, comunque sia per tutti migliorata, la capacità di esprimere i contenuti e le problematiche affrontate in un linguaggio corretto che utilizzi il lessico specifico della disciplina, anche se in alcuni elementi questo rimane il punto di fragilità. La proposta della storia quest’anno è apparsa da subito maggiormente gradita ai ragazzi, per le tematiche legate al mondo attuale e questo ha creato in classe un clima particolarmente interessato e curioso. Proprio per incentivare la motivazione, che in alcuni alunni, soprattutto ripetenti, era un po’ bassa al rientro a scuola, si è pensato di partire da un modulo 0, in collegamento con quello di lingua italiana, volto alla conoscenza degli anni 60-80 in Italia, che sempre suscitano curiosità e interesse nei ragazzi. Tale modulo è stato poi approfondito durante tutto il corso dell’anno attraverso il progetto dal titolo: “Giustizia riparativa”, che ha visto gli alunni coinvolti in una serie di incontri sull’argomento.

Il Docente Elisa Angiolini

_____________________________________________

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PERCORSO FORMATIVO RELAZIONE FINALE A.S. _2016-2017______ CLASSE: V A FM Materia: _Diritto Pubblico_____________ Docente: Elisa Malentacchi_________

1.PROGRAMMA DISCIPLINARE

Unità didattica - Modulo

Contenuti Tempi

LO STATO I caratteri dello Stato: sovranità, indipendenza, originarietà . Lo Stato e i suoi elementi costitutivi: territorio, popolo e sovranità. Forme di Stato: Stato assoluto, Stato liberale, Stato liberal-democratico, Stato democratico; lo Stato sociale; lo Stato fascista, lo Stato socialista. Forme di governo: monarchia assoluta, costituzionale pura, parlamentare; repubblica parlamentare. Cenni a: repubblica presidenziale, a repubblica semipresidenziale e cancellierato alla tedesca. Cenni a: Stato unitario, federale, regionale.

Settembre, ottobre

L’ORDINAMENTO INTERNAZIONALE

Le fonti del diritto internazionale: consuetudini, trattati, convenzioni. L’Italia e il diritto internazionale. Le grandi organizzazioni internazionali: finalità e struttura. L’ONU, la NATO, l’OCSE: definizioni e caratteristiche generali L’Unione Europea: il percorso di integrazione. L’organizzazione della U.E.: il Consiglio europeo, il Consiglio dei Ministri, la Commissione europea, il Parlamento europeo. La Corte di giustizia e la Banca Centrale Europea. Le norme della U.E.: regolamenti e direttive.

Novembre

LO STATO ITALIANO E LA COSTITUZIONE

Lo Statuto Albertino e i suoi caratteri: concesso dall’alto, breve, flessibile. Dal periodo fascista al referendum istituzionale. L’Assemblea costituente. Caratteri della Costituzione Repubblicana: votata dal popolo attraverso i propri rappresentanti, lunga, rigida, programmatica, compromissoria. I primi 12 articoli e i principi fondamentali: principio repubblicano, democratico e lavorista, i diritti inviolabili e il principio di solidarietà, l’uguaglianza, il diritto al lavoro, l’indivisibilità della repubblica (autonomie locali e decentramento amministrativo), la tutela delle minoranze linguistiche, lo Stato e la Chiesa cattolica, lo Stato e le altre chiese, il paesaggio, il diritto internazionale, la guerra. I rapporti civili: la libertà personale, la riserva di legge e di giurisdizione. Libertà di riunione e di associazione. La manifestazione del pensiero. Capacità giuridica, cittadinanza e nome. I rapporti etico-sociali: il diritto di famiglia, il diritto alla salute e all’istruzione. I rapporti economici: il sistema economico, la tutela del lavoro. Il sindacato e il diritto di sciopero. I rapporti politici: i partiti politici. Il diritto di voto. Caratteri

Dicembre, Gennaio, Febbraio

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del voto. GLI ORGANI COSTITUZIONALI

Gli organi costituzionali: Il Corpo Elettorale. Cenni a sistemi elettorali maggioritario e proporzionale. Il Parlamento: struttura bicamerale e funzioni. Elettorato attivo e passivo. Durata della legislatura. Articolazione interna: Presidente, gruppi e commissioni. Il mandato parlamentare, le immunità parlamentari (solo insindacabilità), l’iter legislativo ordinario, la navetta, il voto palese o segreto. Il procedimento decentrato e la commissione in sede deliberante: cenni. Promulgazione e pubblicazione di legge ordinaria ; iter legislativo costituzionale aggravato. Il referendum abrogativo e il referendum approvativo.

Marzo

Il Governo: struttura e funzioni. Nascita di un Governo. Funzioni del Presidente del Consiglio dei Ministri e funzioni dei Ministri. I Ministri senza portafoglio. Il potere normativo del Governo ( decreto legge e decreto legislativo) I regolamenti. La mozione di sfiducia e questione di fiducia. Il controllo del Parlamento sul Governo.

Aprile

Il Presidente della Repubblica: elezione, attribuzioni, atti formalmente presidenziali, atti sostanzialmente presidenziali e atti dovuti. Le responsabilità. La Corte Costituzionale e sue funzioni. Il giudizio di costituzionalità: in via diretta e in via incidentale. Sentenze di accoglimento e di rigetto.

Maggio

L’AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA

La funzione giurisdizionale: Magistratura ordinaria: civile e penale. Magistratura speciale. Autonomia e indipendenza dei giudici. Il CSM. I gradi di giudizio. La Corte di Cassazione e la sentenza definitiva. I principi costituzionali della giurisdizione: il giudice naturale e il diritto alla difesa. La giurisdizione penale: i reati e le pene. I principi costituzionali della giurisdizione penale: la riserva di legge, l’irretroattività della legge, la responsabilità penale personale, l’obbligatorietà dell’azione penale. Il Pubblico Ministero e gli organi giudicanti. Le parti nel processo penale.

Maggio

LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

La funzione amministrava. Le fonti del diritto amministrativo. Le fonti europee. I regolamenti: regolamenti governativi e ministeriali. Regolamenti esecutivi, attuativi, di delegificazione e di organizzazione. I principi costituzionali della P.A. L’organizzazione della P.A.: enti pubblici e organi. Organi individuali e collegiali: cenni . Rapporti tra P.A. e cittadini: l’interesse legittimo e diritto soggettivo: principali definizioni.

Settembre, Novembre

STRUTTURA E ATTIVITA’ DELLA

La P.A. diretta: organi attivi centrali e periferici. Organi attivi, consultivi e organi di controllo: cenni.

Marzo

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PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

P.A. indiretta: enti territoriali e non territoriale. Le autonomie locali: cenni a Regioni e Comuni e ai loro agli organi. L’attività della P.A: atti di diritto pubblico e atti di diritto privato. I provvedimenti amministrativi: definizione e finalità . Il potere autoritativo della P.A. e il suo potere discrezionale. La legge 241 del 1990. Cenni a: la trasparenza amministrativa, la semplificazione e la Scia. Cenni all’autocertificazione dei dati personali. I vizi degli atti amministrativi: definizioni di legittimità, merito, nullità e annullabilità degli atti. Il potere di autotutela della PA: principi fondamentali. Gli atti di diritto privato della P.A. I contratti di appalto e concessioni: definizioni. Cenni agli acquisti centralizzati della P.A.: centrali di committenza e stazioni appaltanti. Gli strumenti della P.A. : beni demaniali e beni patrimoniali.

Aprile

LA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA

Il ricorso amministrativo. Il ricorso in opposizione e il ricorso in via gerarchica. Il ricorso alla giurisdizione ordinaria per violazione di diritto soggettivo: aspetti principali. Il ricorso alla giurisdizione amministrativa: il giudizio di legittimità. Aspetti principali del ricorso al Il Tar e al Consiglio di Stato. Il giudizio di legittimità. Class action: definizione

Maggio

2.LIBRI DI TESTO

Paolo monti, iuris tantum, fino a prova contraria, diritto pubblico, zanichelli la costituzione italiana, il trattato sul funzionamento dell’unione europea, artt 2,3,4

3.STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE

Libro di testo , appunti, lim, proiettore, slides, internet, quotidiani on line.

Metodologie: lezione frontale, colloqui e feed back positivo con gli alunni, esercizi da svolgere a casa.

4.TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE

Prove semi strutturate scritte programmate, interrogazioni programmate, colloqui informali non programmati, una simulazione scritta di terza prova. CADENZA TEMPORALE DELLE PROVE: mensile, alla fine delle unità didattiche

5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI

Nelle verifica sommativa si e’ tenuto conto dei risultati ottenuti nelle prove orali (ACQUISIZIONE DI PRINCIPI E TEORIE ED ESPOSIZIONE FLUIDA) e nelle prove scritte semistrutturate, il cui voto va all’orale. nella verifica formativa, che diventa parte integrante della verifica sommativa e che monitora quotidianamente l’impegno e la partecipazione proficua al dialogo educativo dei singoli alunni, si e’ tenuto conto della della progressione positiva durante l’anno scolastico, della modalita’ di partecipazione al lavoro in classe, dello studio individuale a casa compresi : lo svolgimento degli esercizi e dei lavori assegnati, LA CAPACITA’ DI ORGANIZZARE IL PROPRIO LAVORO, la qualita’ dell’impegno profuso, il materiale richiesto e portato a scuola, l’attenzione durante e lezioni, la qualita’ degli interventi, DI opinioni personali e dei quesiti posti in classe.

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6. OBIETTIVI PROGRAMMATI

Per il diritto abbiamo avviato lo studio dalla definizione di Stato apparato e Stato comunità, forme di Stato e forme di Governo, vicende storiche e istituzionali del paese, Costituzione, organizzazione e funzionamento delle istituzioni, degli enti pubblici nazionali, locali e internazionali e il rapporto fra il cittadino e tali enti La classe appare nel complesso interessata e comprende sia i collegamenti interdisciplinari con la storia, per quanto attiene alla studio della Costituzione, sia l’importanza dell’organizzazione e della complessità dell’apparato amministrativo statale e non statale e i suoi rapporti con i cittadini. Perciò cerco di utilizzare una metodologia didattica che è sempre volta alla sensibilizzazione degli allievi per una più attiva partecipazione. Tuttavia l’impegno profuso non è omogeneo fra i vari gruppi di allievi. Gli obiettivi che mi propongo sono i seguenti: la conoscenza e la comprensione dello Stato, i suoi principi ed elementi, gli organi costituzionali, le vicende storiche e istituzionali del nostro Stato, le fonti del diritto interne ed esterne , le vicende legate all’Unione Europea e la complessità dei rapporti fra il cittadino e la Pubbliche Amministrazioni. Gli obiettivi minimi sono legati alla conoscenza elementare di principi ed elementi dello Stato , delle istituzioni ed organi nazionali, locali e internazionali, e delle regole che attengono il funzionamento della P.A. e i suoi rapporti con i cittadini. Inoltre si richiede l’uso di una terminologia sufficientemente corretta e la capacità di effettuare qualche collegamento interdisciplinare. Abilità più elevate ( di analisi, sintesi, correttezza nell’esposizione, autonomia di giudizio e conoscenze più complete) comporteranno valutazioni più alte. Per il Clil verrano svolti alcuni esercizi in lingua inglese, al fine di saper esprimere in inglese alcuni concetti relativi agli organi dell’Unione Europea.

7. OBIETTIVI RAGGIUNTI

La classe è formata da 24 studenti, tra cui due nuovi inserimenti. Non appare come gruppo classe unito e omogeneo sul piano delle relazioni personali, se non in gruppi ristretti, a causa della storia della classe dell’ultimo triennio. Inoltre, anche i comportamenti per applicazione, impegno e partecipazione al dialogo educativo sono risultati eterogenei. La programmazione è stata svolta come previsto, in quanto la maggior parte della classe ha frequentato regolarmente, rispettando orari di ingresso e di uscita, mostrandosi seria e collaborativa; tra l’altro, una gruppo di allievi ha partecipato alle lezioni con contributi significativi, espone con un linguaggio appropriato ed è in grado di rielaborare i contenuti. Invece, un gruppo più ristretto di alunni, via via nel corso dell’anno si è mostrato poco puntuale nella presenza scolastica, con una certa tendenza a distrarsi in classe, ed ha conseguito una conoscenza superficiale delle tematiche trattate, senza approfondimenti né una rielaborazione critica dei contenuti proposti, e si è molto adagiato, creando un clima poco proficuo al dialogo educativo. I risultati conseguiti da questa minoranza di alunni sono al limite dell’insufficienza, a causa dello studio saltuario e superficiale. Alcuni di costoro tuttavia hanno mostrato una adesione più seria al percorso scuola lavoro, anziché allo studio tradizionale e metodico. Un’altra minoranza di studenti, infine, pur mostrando incertezze e difficoltà, e impegnandosi in modo non sempre continuativo, ha raggiunto gli obiettivi minimi, è in grado di riformulare con semplici concetti quanto appreso, ed alcuni di loro sono stati apprezzati nel percorso scuola lavoro. La classe ha conseguito quindi tre livelli diversificati di preparazione in relazione agli obiettivi prefissati. Il gruppo degli alunni che si sono impegnati con costanza e continuità ha rivelato uno studio completo o approfondito, una buona o ottima capacità di esposizione, ed alcuni anche un approfondimento critico e personale degli argomenti svolti. Costoro hanno rappresentato per tutto l’anno un punto di riferimento per l’insegnante, ed un traino per i compagni che volessero lavorare in maniera più utile e proficua.

Docente

_____Prof.ssa Elisa Malentacchi_____

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PERCORSO FORMATIVO RELAZIONE FINALE A.S. _2016-2017______ CLASSE: V A FM Materia: _Economia Pubblica_____________ Docente: Elisa Malentacchi_________

1.PROGRAMMA DISCIPLINARE

Unità didattica - Modulo

Contenuti Tempi

L’ATTIVITA’ FINANZIARIA

I bisogni collettivi e i servizi pubblici. Evoluzione dell’attività finanziaria pubblica: il sistema liberista e la finanza neutrale. La crisi del 1929 e la finanza funzionale e congiunturale. Le ragioni dell’intervento pubblico in economia: la correzione dei fallimenti del mercato, la funzione redistributiva del reddito, la funzione di stimolo allo sviluppo, il Welfare State.

settembre

LE POLITICHE ECONOMICHE

Le politiche economiche: politica dei redditi, politica dei prezzi, politica fiscale, politica della spesa pubblica.

Ottobre

LE POLITICHE ECONOMICHE E IL RUOLO DELLO STATO

Attività istituzionale ( difesa, ordine pubblico, giustizia) Attività sociale (prestazioni previdenziali e assistenziali, servizi ai cittadini, redistribuzione del reddito) Attività economica (investimenti pubblici, imprese pubbliche)

Ottobre

LE SPESE PUBBLICHE Classificazione e nozione delle spese pubbliche. La produttività della spesa pubblica. L’incremento e il controllo della spesa pubblica: spending review.

novembre

LE ENTRATE PUBBLICHE

Classificazione e nozione di entrate pubbliche: I tributi: imposte e tasse. I contributi. La pressione tributaria e la pressione fiscale globale.

novembre

LE ENTRATE ORIGINARIE

Demanio pubblico: demanio necessario e accidentale. Il patrimonio pubblico. Entrate originarie: prezzi o tariffe: prezzi privati, pubblici e politici.

dicembre

IL DEBITO PUBBLICO I prestiti pubblici e la formazione del debito pubblico. Debito fluttuante e debito consolidato.

dicembre

LINEAMENTI GENERALI DI BILANCIO STATALE

I bilancio statale: nozione, caratteri e principi. Bilancio preventivo annuale e triennale e bilancio consuntivo. Bilancio di competenza e bilancio di cassa. L’avanzo primario. Residui attivi e passivi. Fasi delle entrate: accertamento, riscossione, versamento. Le fasi delle uscite: impegno, liquidazione, ordinazione, pagamento. Le teorie di bilancio: teoria del bilancio in pareggio, teoria del doppio bilancio, teoria del bilancio ciclico, teoria del bilancio funzionale (Keynes e il deficit spending). L’art. 81 della Cost. dopo la legge costituzionale 20 aprile 2012 n. 1. Le regole in materia economico-finanziaria derivanti dall’ordinamento europeo. La manovra finanziaria pubblica e la legge di stabilità.

Gennaio febbraio

LE IMPOSTE: ELEMENTI E CLASSIFICAZIONE

Le imposte. Gli elementi dell’ imposta. Tipi di imposta: diretta, indiretta, reale, personale, generale, speciale. Il principio di progressività (art. 53 Cost.). La progressività per scaglioni

Marzo

I PRINCIPI GIURIDICI E COSTITUZIONALI

La ripartizione del carico tributario. La teoria della capacità contributiva. I principi costituzionali della tassazione:

Marzo aprile

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DELLE IMPOSTE generalità, personalità, uniformità del tributi, e discriminazione qualitativa dei redditi.

STORIA E ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA TRIBUTARIO ITALIANO

L’evoluzione del sistema tributario italiano: la riforma del 1971. Accertamento analitico e sintetico dei redditi. Il codice fiscale. L’attuale sistema tributario italiano. L’IRFEF: caratteristiche del tributo. Soggetti passivi. Redditi esenti e redditi soggetti a Irpef. L’imposta sostitutiva e la ritenuta alla fonte. La formazione della base imponibile: imponibile lordo e oneri deducibili. Aliquote e progressività per scaglioni. Calcolo dell’Irpef. Irpef lorda. Detrazioni d’imposta. L’IRES : caratteristiche del tributo. Soggetti passivi. Base imponibile: cenni IRAP: cenni alla finanza regionale. L’IVA: caratteristiche del tributo. Soggetti passivi: contribuente di diritto e contribuente di fatto. Meccanismo della traslazione e meccanismo della rivalsa. Operazioni imponibili, non imponibili ed esenti: cenni. Base imponibile: cenni. IMU, TASI, TARI : cenni alla finanza locale. Imposte indirette: cenni a imposte di fabbricazione o accise. Imposte doganali. Monopoli fiscali. Imposte di registro, ipotecarie e catastali. Imposta di bollo.

Aprile maggio

L’AUTOTASSAZIONE La dichiarazione dei redditi, ed i modelli: Modello Unico, Modello 730. Il versamento in Banca tramite F24. Il sostituto d’imposta.

Maggio giugno

2.LIBRI DI TESTO

GILIBERT, ECONOMIA POLITICA 2, LATTES Gilibert ECONOMIA POLITICA 1, Lattes pagg. 204 – 209 per : Le politiche economiche

3.STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE

Libro di testo , appunti, lim, proiettore, slides, internet, quotidiani on line.

Metodologie: lezione frontale, colloqui e feed back positivo con gli alunni, esercizi da svolgere a casa.

4.TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE

Prove semi strutturate scritte programmate, interrogazioni programmate, colloqui informali non programmati, una simulazione scritta di terza prova. CADENZA TEMPORALE DELLE PROVE: mensile, alla fine delle unità didattiche

5.CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI

Nelle verifica sommativa si e’ tenuto conto dei risultati ottenuti nelle prove orali (ACQUISIZIONE DI PRINCIPI E TEORIE ED ESPOSIZIONE FLUIDA) e nelle prove scritte semistrutturate, il cui voto va all’orale. nella verifica formativa, che diventa parte integrante della verifica sommativa e che monitora quotidianamente l’impegno e la partecipazione proficua al dialogo educativo dei singoli alunni, si e’ tenuto conto della della progressione positiva durante l’anno scolastico, della modalita’ di partecipazione al lavoro in classe, dello studio individuale a casa compresi : lo svolgimento degli esercizi e dei lavori assegnati, LA CAPACITA’ DI ORGANIZZARE IL PROPRIO LAVORO, la qualita’ dell’impegno profuso, il materiale richiesto e portato a scuola, l’attenzione durante e lezioni, la qualita’ degli interventi, DI opinioni personali e dei quesiti posti in classe.

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6.OBIETTIVI PROGRAMMATI

Per l’economia pubblica abbiamo avviato lo studio partendo dal: ruolo dello Stato in economia in epoche storiche differenti, attuale governance dell’economia pubblica nazionale e internazionale e analisi delle politiche economiche pubbliche. La classe appare nel complesso interessata e incuriosita dalle attuali vicende istituzionali che seguiremo, comprese le vicende relative alla manovra di approvazione del bilancio di previsione per il 2017 e dei documenti che lo accompagnano; perciò cerco di utilizzare una metodologia didattica che è sempre volta alla sensibilizzazione degli allievi per una più attiva partecipazione. Tuttavia l’impegno profuso non è omogeneo fra i vari gruppi di allievi. Gli obiettivi che mi propongo sono i seguenti: la conoscenza e la comprensione dell’importanza della politica di bilancio dello Stato, della manovra finanziaria e delle caratteristiche fondamentali delle principali imposte del nostro sistema tributario. Gli obiettivi minimi sono legati alla conoscenza elementare del bilancio dello Stato e delle principali imposte vigenti, all’uso di una terminologia sufficientemente corretta e alla capacità di effettuare qualche collegamento interdisciplinare. Abilità più elevate( di analisi, sintesi, correttezza nell’esposizione, autonomia di giudizio e conoscenze più complete) comporteranno valutazioni più alte. Per il Clil verranno svolti sul libro di testo alcuni esercizi in lingua inglese, al fine di saper esprimere in inglese alcuni concetti economici.

7.OBIETTIVI RAGGIUNTI

La classe è formata da 24 studenti, tra cui due nuovi inserimenti. Non appare come gruppo classe unito e omogeneo sul piano delle relazioni personali, se non in gruppi ristretti, a causa della storia della classe dell’ultimo triennio. Inoltre, anche i comportamenti per applicazione, impegno e partecipazione al dialogo educativo sono risultati eterogenei. La programmazione è stata svolta come previsto, in quanto la maggior parte della classe ha frequentato regolarmente, rispettando orari di ingresso e di uscita, mostrandosi seria e collaborativa; tra l’altro, una gruppo di allievi ha partecipato alle lezioni con contributi significativi, espone con un linguaggio appropriato ed è in grado di rielaborare i contenuti. Invece, un gruppo più ristretto di alunni, via via nel corso dell’anno si è mostrato poco puntuale nella presenza scolastica, con una certa tendenza a distrarsi in classe, ed ha conseguito una conoscenza superficiale delle tematiche trattate, senza approfondimenti né una rielaborazione critica dei contenuti proposti, e si è molto adagiato, creando un clima poco proficuo al dialogo educativo. I risultati conseguiti da questa minoranza di alunni sono al limite dell’insufficienza, a causa dello studio saltuario e superficiale. Alcuni di costoro tuttavia hanno mostrato una adesione più seria al percorso scuola lavoro, anziché allo studio tradizionale e metodico. Un’altra minoranza di studenti, infine, pur mostrando incertezze e difficoltà, e impegnandosi in modo non sempre continuativo, ha raggiunto gli obiettivi minimi, è in grado di riformulare con semplici concetti quanto appreso, ed alcuni di loro sono stati apprezzati nel percorso scuola lavoro. La classe ha conseguito quindi tre livelli diversificati di preparazione in relazione agli obiettivi prefissati. Il gruppo degli alunni che si sono impegnati con costanza e continuità ha rivelato uno studio completo o approfondito, una buona o ottima capacità di esposizione, ed alcuni anche un approfondimento critico e personale degli argomenti svolti. Costoro hanno rappresentato per tutto l’anno un punto di riferimento per l’insegnante, ed un traino per i compagni che volessero lavorare in maniera più utile e proficua.

Docente

_____Prof.ssa Elisa Malentacchi_____

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PERCORSO FORMATIVO RELAZIONE FINALE A.S. 2016/2017 CLASSE: V A AFM Materia: Economia Aziendale Docente: Panzarella Antonio

1. PROGRAMMA DISCIPLINARE

Unità didattica - Modulo Contenuti Tempi Modulo

“Comunicazione economico-finanziaria e

socio-ambientale”

Unità didattica “Contabilità generale”

- La contabilità generale - Le scritture di assestamento - Le scritture di completamento - Le scritture di integrazione - Le scritture di rettifica - Le scritture di ammortamento

Ottobre-Novembre

Modulo “Comunicazione

economico-finanziaria e socio-ambientale”

Unità didattica

“Bilanci aziendali e revisione legale dei

conti”

- Il bilancio d’esercizio - La normativa sul bilancio - Le componenti del bilancio d’esercizio - I criteri di valutazione - I principi contabili - La relazione sulla gestione

Dicembre

Modulo “Comunicazione economico-finanziaria e

socio-ambientale”

Unità didattica “Analisi per indici”

- L’interpretazione del bilancio - Le analisi di bilancio - Stato Patrimoniale riclassificato - Conto economico riclassificato - Margini della struttura patrimoniale

Gennaio-Febbraio

Modulo “Comunicazione

economico-finanziaria e socio-ambientale”

Unità didattica

“Analisi per flussi”

- Flussi finanziari ed economici - Il rendiconto finanziario delle variazioni del

patrimonio circolante netto - Il rendiconto finanziario delle variazioni della

disponibilità monetaria netta

Febbraio

Modulo “Comunicazione

economico-finanziaria e socio-ambientale”

Unità didattica

“Analisi del bilancio socio-ambientale”

- Rendicontazione sociale ed ambientale - Bilancio socio-ambientale

Interpretazione del bilancio socio-ambientale - Revisione del bilancio socio-ambientale

Febbraio

Modulo “Fiscalità d’impresa”

Unità didattica

- Imposte dirette e indirette - Concetto tributario di reddito d’impresa - Svalutazione fiscale dei crediti - Ammortamenti fiscali

Marzo

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“Imposizione fiscale in ambito aziendale”

- Spese di manutenzione e riparazione - Base imponibile IRAP - Base imponibile IRES - Irpef

Modulo

“Contabilità gestionale”

Unità didattica “Metodi di calcolo dei

costi”

- Sistema informativo direzionale - Classificazione dei costi - Direct costing - Full costing - Metodo ABC

Aprile

Modulo “Contabilità gestionale”

Unità didattica

“Costi e scelte aziendali”

- Eliminazione del prodotto in perdita - Make or buy - Break even analysis - Efficienza ed efficacia aziendale

Aprile

Modulo “Strategie, pianificazione

e programmazione aziendale”

Unità didattica

“Strategie aziendali”

- La strategia - Analisi dell’ambiente esterno - Analisi ambiente interno - Strategie di corporate - Strategie di business - Strategie funzionali

Aprile

Modulo “Strategie, pianificazione

e programmazione aziendale”

Unità didattica

“Pianificazione e controllo di gestione”

- Pianificazione - Programmazione - Controllo di gestione - Budget - Redazione del budget - Budget settoriali - Budget economico e patrimoniale - Budget degli investimenti fissi - Budget finanziario - Controllo budgetario - Analisi degli scostamenti - Il reporting

Aprile

Modulo “Strategie, pianificazione

e programmazione aziendale”

Unità didattica

“Business plan e marketing plan”

- Piani aziendali - Business plan - Marketing plan

Maggio

Modulo “Prodotti bancari per le

imprese”

Unità didattica “Finanziamenti a breve

termine”

- I finanziamenti bancari alle imprese - Il fido bancario - L’apertura di credito - Gli anticipi su fatture - Il factoring

Maggio-Giugno

Modulo “Prodotti bancari per le

imprese”

- I mutui ipotecari - Il leasing finanziario - Venture capital - Private equity

Maggio-Giugno

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Unità didattica “Finanziamenti a

medio/lungo termine e capitale di rischio”

- Le operazioni di cartolarizzazione

2. LIBRI DI TESTO

Entriamo in azienda oggi 3

3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE

lezione frontale; lezione interattiva; esercitazioni; simulazioni; problem solving

4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE

interrogazioni orali; prove scritte non strutturate;

5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI

(CONDIVISI NEL COLLEGIO DEI DOCENTI e/o NEI VARI DIPARTIMENTI E INSERITI NEL POF): vedi tabella di corrispondenza giudizio/voto contenuta nel P.O.F Hanno concorso alla valutazione anche:

- La qualita’ del lavoro svolto a casa - I lavori di gruppo - Le attivita’ ordinarie di laboratorio - L’attenzione prestata e la partecipazione alle lezioni - L’atteggiamento generale verso lo studio

6. OBIETTIVI PROGRAMMATI

• Gestire il sistema di rilevazione aziendali, Individuare e accedere alla normativa civilistica con particolare riferimento alle attività aziendali

• Individuare e accedere alla normativa fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali • Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione,

analizzandone i risultati • Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento

alle differenti tipologie di imprese

7. OBIETTIVI RAGGIUNTI

La classe ha sostanzialmente raggiunto gli obiettivi programmati, ma secondo livelli diversificati; un gruppo si è impegnato con regolarità e ha raggiunto risultati soddisfacenti o molto soddisfacenti, un altro, meno numeroso, ha dimostrato un interesse minore , raggiungendo una preparazione appena sufficiente

Docente

Antonio Panzarella

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PERCORSO FORMATIVO CLASSE 5AFM Materia: MATEMATICA Docente: GIOIA NANNELLI

1. PROGRAMMA DISCIPLINARE

Unità didattica -

Modulo Contenuti Tempi

GONIOMETRIA

Misura degli angoli e degli archi in gradi e radianti. Funzioni goniometriche elementari: seno, coseno, tangente, cotangente. Relazioni fondamentali. Archi associati. Valori delle funzioni goniometriche elementari per archi particolari.

ottobre novembre

CALCOLO CON I LIMITI

Teoremi sui limiti. Operazioni sui limiti. Forme indeterminate. Calcolo di limiti di funzioni razionali irrazionali e trascendenti. Limiti notevoli: limite di senx/x per x tendente a zero; limite di (1+1/x)^x per x tendente a infinito e limiti che si deducono dai limiti notevoli (con dimostrazioni).

dicembre

FUNZIONI CONTINUE

Definizione di funzione continua in un punto e in un intervallo. Punti di discontinuità di una funzione e loro classificazione Teoremi sulle funzioni continue: teorema di Weierstrass, teorema di Bolzano, teorema degli zeri (enunciati e interpretazione grafica). Asintoti del grafico di una funzione. Grafico probabile.

gennaio febbraio

CALCOLO DIFFERENZIALE

Definizione di derivata di una funzione in un punto e suo significato geometrico. Equazione della retta tangente al grafico di una funzione. Punti di non derivabilità: punti angolosi e punti a tangente verticale (flessi e cuspidi). Regole di derivazione e calcolo di derivate. Teoremi sul calcolo differenziale: teorema di Rolle, teorema di Lagrange (enunciati e interpretazione grafica), teorema di De L’Hopital.

marzo

STUDIO DI FUNZIONI

Teorema di Fermat e punti stazionari. Segno della derivata e funzioni crescenti e decrescenti. Analisi dei punti stazionari: massimi, minimi e flessi a tangente orizzontale. Derivate di ordine superiore. Segno della derivata seconda e concavità di una funzione. Ricerca dei punti di flesso. Metodo generale per lo studio e la rappresentazione grafica di una funzione. Problemi di massimo e di minimo.

aprile maggio

APPLICAZIONI ALL’ECONOMIA

La funzione del costo. I concetti di costo medio e costo marginale. Le funzioni del ricavo e del profitto. Massimizzazione del profitto. Diagramma di redditività.

Maggio giugno

2. LIBRI DI TESTO

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TONOLINI “METODI E MODELLI DELLA MATEMATICA” VOL. E MINERVA SCUOLA 3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE

L'introduzione degli argomenti è partita da situazioni problematiche con l'utilizzo di un linguaggio semplice in modo da consentire a tutti gli alunni di raggiungere un livello di apprendimento intuitivo per arrivare alla definizione e alla generalizzazione dei concetti. Per favorire l'apprendimento della matematica si sono svolte: • lezioni frontali seguendo il testo in adozione; • lezioni dialogate con coinvolgimento costante degli alunni per stimolarli a formulare ipotesi di soluzione dei problemi trattati; • esercitazioni guidate e differenziate a livello crescente di difficoltà; • esercitazioni in classe, con successiva discussione dei risultati, per la preparazione a verifiche scritte. L’attività di recupero è stata svolta in itinere in modo continuativo con correzione alla lavagna dei compiti assegnati per casa in modo da chiarire dubbi e/o consolidare i processi risolutivi appresi dopo ogni spiegazione. PAD (pausa didattica) a fine trimestre.

4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE

La tipologia delle verifiche si è articolata in:

• prove scritte non strutturate; • test a scelta multipla; • interrogazioni; • interventi durante la lezione dialogata.

Sono state, inoltre, effettuate due simulazioni di terza prova d’esame tipologia B(in date 3 marzo e 21g Aprile). 5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI I criteri di valutazione sono stati condivisi nel collegio dei docenti e nel dipartimento di Matematica e sono inseriti nel POF, a cui si rimanda: vedi tabella di corrispondenza giudizio/voto contenuta nel POF. La valutazione finale ha tenuto conto, oltre che del grado di preparazione raggiunto, anche della qualità del lavoro svolto a casa, dell’attenzione prestata e della partecipazione alle lezioni, dell’impegno e della costanza nello studio e, infine, del progresso evidenziato in funzione delle abilità iniziali. 6. OBIETTIVI PROGRAMMATI

• comprendere il testo dell'esercizio proposto alla luce delle conoscenze pregresse • esporre in modo chiaro e appropriato utilizzando il linguaggio formale • utilizzare il linguaggio specifico e saper operare con il simbolismo matematico • applicare correttamente regole apprese nella risoluzione degli esercizi e dei problemi • scegliere il modello appropriato alla risoluzione di un problema • studiare il modello ottenuto con gli strumenti più idonei, confrontando i diversi metodi usati. • valutare i risultati ottenuti.

7. OBIETTIVI RAGGIUNTI

L’acquisizione delle competenze è considerevolmente diversificata da studente a studente: infatti la maggior parte degli studenti ha lavorato con interesse e impegno raggiungendo gli obiettivi previsti. Tra questi si distinguono alcuni alunni che hanno conseguito durante tutto il loro percorso di studi

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risultati ottimi. Permangono alcuni studenti che hanno conseguito una preparazione carente e frammentaria poiché le lacune pregresse, non colmate, li hanno portati ad affrontare lo studio del programma di matematica della classe quinta con gran difficoltà e, generalmente, con un atteggiamento di scarsa considerazione delle proprie capacità di riuscita.

Il Docente Gioia Nannelli

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PERCORSO FORMATIVO CLASSE:5FM Materia: Inglese Docente: Bigiarini Olimpia

1. PROGRAMMA DISCIPLINARE

Unità didattica - Modulo

Contenuti Tempi

Modulo 1 : Job applications

• The application process ( p. 170) • The job interview

• Speaking (p.173)

• Europass curriculum vitae (p. 176) • Curriculum vitae (p.175) • The cover letter (p. 179) • Phraseology (p.181)

Settembre-Ottobre

Modulo2: Interna-tional trade

• What is international trade? (p.42) • The Balance of Payments and the Balance of Trade

(p.43) • Controlling foreign trade (p. 44) • Trading blocs • Organisations promoting international trading (p.45) • Documents in international trade (p. 48) • Commercial invoice (p.49) • Certificate of origin (p.50) • Delivery note (p. 51) • Incoterms (p. 52-53)

Novembre – Dicembre

Module3:

Banking

and

Finance

• Banking services to businesses: current accounts; sav-

ings accounts; business loans and mortgages; factoring; leasing; advice (p.76)

• Looking at documents: Statement of Account(p. 77)

• Accessible banking (p. 80)

• Press File: Internet Banking Guide; Advantages of bank-ing online;

Online security (p. 83) • Methods of payment: CWO;COD;Open account;

CAD;(p. 84-85) • Bank transfer (p. 86) • Draft (p. 87) • Letter of credit (p. 88)

• The Stock Exchange (p. 96)

• Who operates on the Stock Exchange? (p. 97)

• The London Stock Exchange (p. 98)

GENNAIO – FEBBRAIO

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• The New York Stock Exchange (p. 99)

Module4: Marketing and advertising

• Marketing(p. 108) • Market research(p.109) • The marketing mix: product, price, place, promotion

(p. 110-111) • Online marketing (p. 113) • Viral marketing (p.114) • Advertising (p. 115) • The power of advertising (p. 116) • Trade fairs (p.117)

Marzo – aprile

Module 5:

Revision and Extension

• Revision of modules 1-4 • Revision of exam skills (speaking and writing) • Simulazioni Terza Prova • Extension:

1. India- the next superpower? (p. 336) 2. How globalisation is changing the world (p.286) 3. United Kingdom – the climate (p. 292-293) 4. What is Fair Trade?; How did Fair Trade start?;

What is the Fairtrade Mark?(p. 126-127) 5. The UK government (p. 362) 6. The organization of the EU (p. 368) 7. Who are the British? (p. 316)

Maggio – giugno

2. LIBRI DI TESTO f.Bentini; b. richardson;v.vaugham, in business digital edition, pearson longman

3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE lezione frontale orale esercitazioni simulazioni ricerche individuali testo in adozione internet / sussidi multimediali

4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE

verifiche orali verifiche scritte simulazioni Terza Prova

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5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI

vedi tabella di corrispondenza giudizio/voto contenuta nel P.O.F

Concorrono alla valutazione anche:

− La qualita’ del lavoro svolto a casa − L’attenzione prestata e la partecipazione alle lezioni − L’atteggiamento generale verso lo studio

6. OBIETTIVI PROGRAMMATI Padroneggiare la lingua inglese per scopi comunicativi e utilizzare il linguaggio commerciale , relativo al percorso di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2. Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento. Utilizzare i dizionari, compresi quelli settoriali, multimediali e in rete, ai fini di una scelta lessicale appropriata ai diversi contesti. Produrre, in forma scritta e orale, testi tecnico professionali coerenti e coesi, relativi al proprio settore di indirizzo

7. OBIETTIVI RAGGIUNTI Molti studenti si sono impegnati ed hanno seguito con attenzione e costanza lo svolgimento del programma manifestando interesse e partecipazione e conseguendo risultati pienamente sufficienti e buoni . Altri faticano ad esprimersi in forma scritta e orale in modo adeguato o per deboli capacità linguistiche o per scarsa qualità del lavoro svolto a casa e un’ attenzione e partecipazione alle lezioni non sempre costante ed adeguata.

Docente

Olimpia Bigiarini

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PERCORSO FORMATIVO RELAZIONE FINALE A.S. 2016/2017 CLASSE: VAFM Materia: seconda lingua straniera:

spagnolo Docente: Francesca Masini

1. PROGRAMMA DISCIPLINARE

Unità didattica -

Modulo Contenuti Tempi

Repaso gramatical Tiempos del pasado Settembre/ottobre Gramatica Verbos de cambio, acentos Novembre/

diciembre Lanzar un produco Promover un produco, la carta de offerta Gennaio Unidad 5 La carta de solicitud de informacion, carta de presupuesto,

carta de pedino Febbraio

Unidad 6 Ventas y exportacion, los embalajes, los transportes, enviar presupuestos, el albaran, la factura. La Franquicia, el commercio justo

Marzo

Unidad 7 La carta de reclamacion, la carta de respuesta a una reclamacion, quejarse por el mal servicio, reaccionar a las quejas

Aprile

Cultura spagnola Personajes famosos del mundo ispanoamericano Maggio

2. LIBRI DI TESTO: Trato hecho, zanichelli:

3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE: libro di testo, articoli di giornale, filmati in lingua originale. Leggere e commentare un testo.

4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE:

Durante l’anno scolastico si sono svolte varie tipologie di verifiche: esercizi grammaticali e produzione di testi, comprensione di testo e simulazioni di terza prova

5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI: (CONDIVISI NEL COLLEGIO DEI DOCENTI e/o NEI VARI DIPARTIMENTI E INSERIT I NEL POF): vedi tabella di corrispondenza giudizio/voto contenuta nel P.O.F

6. OBIETTIVI PROGRAMMATI: gli obiettivi programmati intendevano trasmettere all’alunno le conoscenze adeguate del mondo dell’impresa e del marketin approfittando degli argomenti per rafforzare la grammatica

7. OBIETTIVI RAGGIUNTI; un buon numero di alunni ha raggiunto gli obiettivi proposti seguendo con attenzione e partecipando ai lavori proposti dall’insegnante. Un piccolo gruppo ha fatto fatica a seguire il ritmo della classe

Docente

Prof.ssa Francesca Masini _____________________________________________

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PERCORSO FORMATIVO CLASSE: 5° A FM

Materia: Scienze Motorie e Sportive Docente: Uberto GATTI

1. PROGRAMMA DISCIPLINARE

Unità didattica Modulo

Contenuti Tempi

Potenziamento fisiologico Ulteriore potenziamento della capacità cardio-respiratoria

utilizzo della corsa lenta continua e programmata: con variazioni di passo, ritmo e andatura; esecuzioni di allunghi progressioni e scatti; uso di esercizi tecnici della corsa : skip, calciata, balzata, alternata, laterale, a gambe incrociate, indietro, galoppata, combinata; valutazione dei ritmi di corsa da tenere nel miniCooper

8’ ogni lezione

Acquisizione più precisa della mobilità articolare

utilizzo di esercizi di piccola media e grande ampiezza e per varie articolazioni: scapolo-omerale, coxo-femorale, cervicale, rachide, gomito, polso, dita delle mani, piedi, caviglia, ginocchio.

1° trim 2° pent.

Tecniche di allungamento muscolare (stretching),

conoscenza degli esercizi per i muscoli: tricipiti, quadricipiti, flessori coscia, adduttori, abduttori, ileo-psoas ,addominali, dorsali, lombari e obliqui dell’addome; loro utilizzo preciso nell’allenamento e nelle attività sportive e scolastiche.

6’- 7’ ogni

lezione

Potenziamento delle capacità condizionali :

esercizi per : velocità, abilità, resistenza, forza, elevazione e mobilità articolare. 1° trim 2° pent.

Potenziamento delle capacità coordinative :

esercizi di : destrezza, riflesso, equilibrio statico e dinamico, visione periferica, capacità di anticipazione e di combinazione motoria.

1° trim.

Acquisizione, padronanza e affinamento delle abilità motorie

esercizi con : palla, cerchio, funicella, palline, birilli 2° pent.

Pallavolo : fondamentali individuale e di squadra

a) fondamentali individuali: palleggio a 2 mani sopra la testa; bagher; palleggio laterale e all’indietro; palleggi con piede nel cerchio; riprese basse a una e due mani; alzata; pallonetto; schiacciata; battute da sopra, da sotto; palleggi a 2 mani camminando avanti/dietro m.10+10; palleggio bagher camminando avanti/dietro m.10+10; b) fondamentali di squadra: la ricezione a 5 (2.1.2 o W); l’ alzatore variabile in posizione centrale o laterale; il muro difensivo a 1, 2 e 3; l’attacco con la battuta a favore; la ricezione su battuta avversaria

1°trim. 2° pent.

Pallavolo : tattica di gioco

schemi di gioco articolati di attacco e di difesa, disposizione in campo dei giocatori a seconda delle caratteristiche tecniche e fisiche; l’attacco con la battuta a favore nei punti deboli avversari; la ricezione su battuta avversaria con sistemazione appropriata a seconda delle caratteristiche tecniche e fisiche dei compagni di squadra

1° trim 2° pent.

Pallavolo : regole di gioco

regole codificate e non come : “3 tocchi” obbligatori, il “non uso dei piedi”, la battuta da “sotto”; svolgimento di compiti di guardalinee e arbitro; suggerimenti operativi del docente prima di ogni incontro alla lavagna e di compagni che hanno assunto compiti di palleggiatore o di “regia” durante il gioco

tutto l’anno

Pallavolo : partite incontri giocati al tie-break al meglio di 1 o 3 set; tornei di classe; formazione, organizzazione, arbitraggi e tenuta punteggi delle partite da parte degli studenti.

1° trim. 2° pent.

2. LIBRI DI TESTO /

3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE

Palestra e sue attrezzature : palloni da pallavolo, palle mediche, bacchette e tavolette graduate, cerchi, funicelle, materassi, tappeti, ostacoli, palline da tennis, contenitori grandi, coni stradali, evidenziatori, rotelle metriche, cronometri, birilli, fischietto da gara, rete da pallavolo, numeratori di gara. Metodo induttivo e deduttivo nella lezione frontale e guidata, “problem solving” nella lezione individuale e di gruppo. Metodi per prove ed errori, metodo globale, analitico e misto, nell’apprendimento dei gesti tecnici e dei fondamentali di gioco. Utilizzo da parte del docente di griglie per la raccolta di dati, tempi, misure relativi a capacità coordinative, condizionali e abilità motorie. Gli studenti durante l’anno hanno riempito griglie di verifica/valutazione relative agli aspetti cognitivi del movimento: a) coscienza e conoscenza di sé, b) conoscenza dei linguaggi,

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c) conoscenza dei fondamenti delle scienze motorie e sportive, d) verifica e valutazione dei comportamenti. Durante le partite di pallavolo, a rotazione i componenti la classe, hanno riempito dopo attenta osservazione griglie di verifica relative ai seguenti 9 indicatori: palleggio a due mani; bagher; battuta; muro a 1,2, e 3; schiacciata; riprese in tuffo; riprese fuori campo; atteggiamento verso compagni; atteggiamento verso avversari arbitro e insegnante.

4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE

1° TRIMESTRE Questionari strutturati di conoscenza di ingresso articolati in 10 domande con 3 risposte chiuse con punteggi e valutazioni individuali finali : a) Elementi di pronto soccorso 1; b) Elementi di pronto soccorso 2. Prove per la determinazione delle capacità condizionali. SALTI : 1) salto in lungo da fermo a piedi uniti; 2) salto in lungo da fermo su un piede (dx o sx e atterraggio su due); 3) salto in elevazione (Abalakov). LANCI : 4) lancio palla medica (3 kg.) da seduti dal petto; 5) lancio palla medica (3 kg) da seduti da sopra la testa; 6) lancio dorsale palla medica (3 kg) in piedi. CORSE : 7) velocità in “vai e torna” m. 10+10; 8) velocità in “vai e vieni” m. 10x 4. MOBILITA’ ARTICOLARE: 8) mobilità scapolo-omerale con bacchetta graduata; 9) flessibilità della colonna vertebrale con tavoletta graduata. RESISTENZA : 10) Prova di mini Cooper, max/percorrenza di corsa della durata di 6’ in un perimetro di m.76; in questa prova gli studenti a coppie utilizzando apposite schede si controllano e si misurano in maniera reciproca; 11) “rapidità e resistenza”, prova di corsa a “navetta” con trasferimento di 12 palline (sistemate sulla lunetta del campo di basket) in un contenitore posto a centrocampo. Prove per la determinazione delle capacità coordinative : 12) equilibrio statico con mantenimento di una postura fino a un max di 20”; 13) rapidità di prensione con bacchetta verticale graduata da seduto (su 3 tentativi); 14) rapidità di prensione con bacchetta orizzontale (su 4 tentativi); 15) “rapidità e destrezza”, prova di recupero di 12 palline (una per volta) sistemate sulla lunetta del campo di basket da trasferire in un contenitore al centro della stessa; 16) questionario strutturato di conoscenza di pallavolo (10 domande con 3 risposte chiuse) argomento : i giocatori partecipanti alle partite 2° PENTAMESTRE. Prove e test per la determinazione delle abilità motorie generali. SALTI: 1) passaggi/salti con il cerchio tenuto in mano; 2) salti alla funicella; 3) passaggi con il cerchio tenuto in verticale sul terreno. LANCI : 4) lanci/recuperi di palline (da mano sx. a dx. o v/v) in un cerchio disegnato sul muro a m.3,5 di distanza. SLALOM : 5) corsa slalom veloce tra 11 birilli messi a m.1 di distanza fra loro. Questionari strutturati di conoscenza (10 domande con 3 risposte chiuse) di pallavolo: 6) regolamento. 7) verifica tecnica e tattica di gioco. 1° TRIMESTRE e 2°PENTAMESTRE. Prove e verifiche ripetute sulle abilità tecniche della Pallavolo: palleggio a 2 mani e bagher con piede nel cerchio; battute di “sicurezza” (12 esecuzioni in 6 cerchi in posizione 2.1.2.); palleggi a 2 mani e bagher camminando avanti/dietro m.10+10.

5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI

I criteri di valutazione adottati sono quelli condivisi sia nel Collegio Docenti sia nelle riunioni di dipartimento di Scienze Motorie e Sportive così come inseriti nel P.O.F. nella relativa tabella di corrispondenza giudizio/voto. Insieme alle varie prove fisiche e tecniche e ai vari questionari strutturati proposti, concorrono alla valutazione anche : lavori di gruppo, attività ordinarie, esercitazioni tecnico-pratiche nonché attenzione, impegno, interesse, atteggiamento verso la disciplina, comportamento verso compagni e insegnante, rispetto delle attrezzature e dei materiali didattici.

6. OBIETTIVI PROGRAMMATI

Raggiungimento della piena consapevolezza del proprio sviluppo fisico, motorio e sportivo e del percorso fatto per raggiungerla; una maggiore autonomia nello svolgimento delle attività programmate e capacità di proporne di nuove . Definitiva coscienza di sé, ulteriore e precisa conoscenza degli altri e di sé con gli altri. Potenziamento completo degli schemi motori di base (correre, saltare, lanciare, afferrare, respingere, scansare, evitare, rotolare). Potenziamento delle capacità coordinative, condizionali e delle abilità motorie in genere; saper eseguire bene padroneggiandola una corsa lenta a ritmo costante e variabile con andature semplici e/o

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complesse, con cambi di ritmo e di passo e utilizzarla come risorsa e stile di vita Saper fare bene collegamenti logici fra le varie conoscenze acquisite e le informazioni ricevute. Essere in grado di automatizzare con buona disinvoltura un gesto atletico e di eseguire un compito motorio complesso con efficacia, precisione e rapidità. Sapersi muovere con sempre maggiore efficacia in ambiti motori conosciuti, diversificati e nuovi. Potenziamento di conoscenze, abilità tecniche, fondamentali individuali e di squadra del gioco della pallavolo.

7. OBIETTIVI RAGGIUNTI

Gli studenti, hanno raggiunto una soddisfacente coscienza e consapevolezza di sé, del proprio sviluppo fisico e strutturale, del percorso fatto per raggiungere una sempre maggiore autonomia nel lavoro di palestra. Sanno adesso interpretare correttamente e bene le informazioni ricevute e di organizzare gli elementi disciplinari acquisiti con buone modalità esecutive. È definitivamente maturato, il processo per acquisire e per imparare a coniugare conoscenze tecniche e motorie e i loro collegamenti logici; sanno muoversi con buona disinvoltura all’interno di spazi definiti; buona la capacità di trasformazione di conoscenze sportive in abilità operative; è acquisita la consapevolezza di poter realizzare movimenti precisi, in tempi rapidi e finalizzati al miglior risultato. Gli studenti hanno acquisito conoscenze molto buone relative a : tecnica, tattica e regole di gioco della pallavolo e sono molto migliorati nei fondamentali di gioco di attacco e difesa. Nella classe, è stato possibile organizzare nel corso delle lezioni un torneo di volley a squadre miste con incontri giocati a tempo o a punteggio, dove a rotazione sono stati organizzate e realizzate le funzioni di organizzazione, controllo, arbitraggio e tenuta dei punteggi L’atteggiamento dei singoli, già buono è adesso ancora più riflessivo, propositivo, partecipativo e aperto al confronto. Il linguaggio della disciplina, è usato adesso in maniera adeguata e appropriata, si evidenzia anche una maggiore correttezza nella terminologia delle attività motorie, fisiche e sportive.

Il Docente di Scienze Motorie e Sportive Prof. Uberto Gatti

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PERCORSO FORMATIVO CLASSE: 5 A FM Materia: Religione Docente: Marco Carraresi

1. PROGRAMMA DISCIPLINARE

Le domande sull’uomo: un interrogativo profondo in tutte le culture e in tutti i tempi. I confini simbolici dei miti per spiegare o rappresentare in modo allusivo ma globale un elemento della realtà umana e naturale. Un fondo di mistero nel cuore dell’identità umana (il logos di Eraclito).Il mistero dell’anima e, più in generale quello dell’uomo, non si è dissolto con la modernità, e nemmeno con il diffondersi della cultura scientifica. L’«emergenza antropologica». La sensibilità per il fascino della bellezza, dell’ordine, dell’armonia. Porsi davanti al mistero dell’uomo con uno sguardo aperto alla meraviglia. Un atteggiamento attivo nei confronti di ciò che desta meraviglia. La svolta antropologica di Socrate: non vi è nulla di più stupefacente dell’interiorità umana. Ma neanche nulla di più difficile da esplorare. C’è qualcosa di «speciale» nel nostro essere degli esseri viventi. Nel percepire la nostra vitalità di esseri viventi, cogliamo anche la nostra capacità di conoscere e di sperimentare emozioni. I rischi del dilagante analfabetismo affettivo. La persona umana è chiamata a «conquistare» giorno dopo giorno la propria pienezza di umanità, sviluppando quella che in termini psicologici e pedagogici viene chiamata la sua personalità. Autotrascendenza: capacità dell’uomo di superarsi, di andare oltre se stesso. L’apertura all’infinito. La differenza fra contentezza, gioia, soddisfazione, benessere (sentimenti legati alle singole situazioni) e felicità (applicabile all’intera esistenza umana). E’ possibile essere «pienamente felici»? La felicità va oltre la pura gioia momentanea, ma si estende a un orizzonte più ampio, capace di dare senso alla propria vita, coinvolge le scelte fondamentali della propria esistenza. «Eudaimonia», un termine suggestivo che fa riferimento al demone avuto in sorte. Una felicità che dipende da circostanze mutevoli, rispetto alle quali non vi possono essere garanzie. L’idea che la felicità dipenda da quello che «ci capita» nella vita. La felicità che rimanda all’interiorità dell’uomo. L’invito di Socrate («conoscere se stessi»): per ricercare un nuovo equilibrio interiore, in cui dare spazio a ciò che conta per davvero. Curare la «dimensione etica». La ricerca della felicità e la cura della dimensione etica della propria esistenza e delle proprie azioni. Il fine ultimo, il bene supremo è quello che solitamente viene chiamato felicità. «Per che cosa vale la pena vivere»? Questi interrogativi sono validi ancora oggi? Onore, potere, denaro, successo. Aristotele descrive proprio i diversi «stili di vita» (quelli che pongono il fine ultimo nel piacere, nell’onore e nella ricchezza) mostrandone la contraddittorietà e l’inadeguatezza. La felicità trovata «fuori» di sé, nelle cose che può possedere o nelle situazioni che gli possono capitare. La fonte più autentica della felicità «dentro» di noi, la ricerca di questo centro interiore da cui possa scaturire un’esistenza felice. Dal punto di vista psicologico la felicità consiste nella capacità di donarsi (cfr. l’egoismo narcisistico). La ricerca di un orizzonte di senso. Il bisogno di «fermarsi», riflettere, fare il punto sulla direzione che stiamo imprimendo alla nostra vita. Un’«età di mezzo» da cui uscire al più presto? Adolescenza: una stagione unica dell’avventura umana, in cui si torna a nascere («seconda nascita»). La vita di ciascun essere umano paragonabile ad un’opera d’arte: ognuno è unico e irripetibile. La ricerca affascinante, anche se non priva di difficoltà, del «posto unico», cioè della nostra individualità. Il profondo mutamento che subisce il corpo. Lo sviluppo di «nuove capacità di astrazione e l’acquisizione di una maggiore autonomia intellettuale che portano a elaborare convinzioni e valori personali». Una condizione in cui non si è più bambini, ma non si è ancora adulti (paura di «cadere», di non farcela; sentimenti di desiderio, paura, amore, rabbia). La necessità di rivedere il reticolo delle proprie relazioni.

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I tratti psicologici di questa età: incostanza, esibizionismo, depressione, ribellione, grandi slanci ideali. Si cambia rapidamente idee, progetti, gusti, si è particolarmente sensibili a come gli altri ci vedono e ci valutano, si è molto attenti al «look». Si è soggetti a forti momenti di depressione e sconforto, a ribellioni verso la famiglia, la scuola e il mondo degli adulti in genere. Tra incostanza e esibizionismo. L’incostanza come tratto anche positivo. L’attenzione al look, il desiderio di mettersi in mostra (esibizionismo), la sopravvalutazione del giudizio degli altri. Anche momenti di depressione e di sconforto quando il proprio desiderio di essere notati, riconosciuti e apprezzati non si realizza. Si comincia a vivere non più solo all’insegna del «principio del piacere», ma anche ad accettare il «principio di realtà» (cfr. Freud). I comportamenti indispensabili per la conquista dell’autonomia matura. I giovani spesso lasciati a se stessi anche nella scelta delle grandi mete su cui orientare la propria vita. La ricerca di un mondo «a parte» inaccessibile agli adulti, in cui poter elaborare un proprio stile di vita caratterizzato da nuovi idoli e nuovi ideali. Il disagio come stato di insoddisfazione, di non adattamento all’ambiente e alla condizione in cui ci si trova. Può manifestarsi con certe forme di depressione, una persistente tristezza o passività nell’affrontare la vita. Ma anche con i comportamenti violenti a scuola o nella società, la tossicodipendenza, l’abuso di alcol, ecc. (casi di devianza). Crisi diffusa e generale, di «paure globali». Crisi del legame sociale, crescente individualismo, vincoli di tipo sociale sempre più deboli. Progressivo venir meno di punti di riferimento condivisi, sia a livello sociale sia a livello morale (relativismo etico). L’età dell’incertezza e il disagio della «società liquida» teorizzata da Bauman. Le figure fondamentali che «abitano» la modernità liquida: i turisti e i vagabondi. Il viaggiatore capace di senso, il «pellegrino» che parte da un luogo che abbandona e cerca di raggiungere un traguardo (anche lontano e difficile), una meta «degna» del viaggio che si compie. La situazione d’incertezza e la difficoltà di costruzione delle identità personali (le «passioni tristi»). Conseguenze sugli adolescenti. L’analfabetismo affettivo, la scarsa capacità di gestire e comunicare le proprie emozioni, il rifugio frettoloso nell’azione, la difficoltà a servirsi del linguaggio come mezzo di espressione dei sentimenti, il parlare sostituito con l’azione fisica diretta. La necessità di partire dalla maggiore conoscenza di sé (sfera emotiva) e dalla migliore comunicazione con gli altri. Andare oltre i confini del proprio individualismo. Riflettere sulla propria esistenza. Il «dialogo con se stessi». Un personale progetto di vita. Non si può vivere senza desideri, passioni, sogni, progetti. I sistemi di significato, le grandi domande di senso. Includono una visione della felicità, della vita, ma anche della società, delle ragioni per cui vivere insieme e i fondamenti delle consuetudini o delle leggi. Gli usi, i costumi, le tradizioni come elementi più visibili di un sistema di significato. La disgregazione dei sistemi. L’identità personale che si forma (ruolo dell’educazione) in un dialogo costante tra i sistemi di significato. Il bisogno di tracciare un personale orizzonte di senso che consenta di elaborare un progetto di vita. Il confronto con la dimensione religiosa che si colloca nel cuore di questo dinamismo.

STORIA DEI RAPPORTI FRA STATO E CHIESA

I rapporti fra autorità statale e autorità religiosa, la legislazione statale e il fenomeno religioso, il rap-porto fra Stato e Chiesa nell’età antica e nel Medioevo, la Rivoluzione protestante e la Controriforma. Giurisdizionalismo, Rivoluzione francese, periodo napoleonico, Restaurazione, la politica ecclesiasti-ca del Regno di Sardegna. L’unità d’Italia e le “leggi eversive”, la questione romana e la legge delle guarentigie, l’unità d’Italia e le “leggi eversive”, la questione romana e la legge delle guarentigie, il “non expedit”, la “Rerum nova-rum” e l’Enciclica “Pascendi”.

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I Patti Lateranensi (11 febbraio 1929), i punti qualificanti del Concordato, questioni aperte dopo il Concordato del 1929, l’articolo 7 della Costituzione (“copertura costituzionale” dei Patti lateranensi); i conflitti fra norme pattizie e norme costituzionali; la libertà religiosa dallo Statuto albertino al 1947, la libertà religiosa nella Costituzione, l’uguaglianza religiosa, neutralità dello Stato in materia religio-sa, la Costituzione e i culti acattolici, l’Accordo del 18 febbraio 1984 (nuovo Concordato), le novità del nuovo Concordato.

LE RADICI DELL’IDENTITA’ EUROPEA L 'Europa come portatrice della tradizione cristiana; l'esortazione “Ecclesia in Europa”: la consapevo-lezza di una identità capace di costituire un fondamento adeguato per l'integrazione dei popoli europei; la critica all'eurocentrismo e alle pretese eurocentriche del cristianesimo.

La radice multiculturale dell'antropocentrismo che caratterizza la cultura europea, sintesi dello spirito ebraico, greco e latino; l'apporto della cultura ebraica: la trasformazione del senso del tempo nel senso della storia, come temporalità aperta ed orientata; l'apporto della cultura greca: la perce-zione del logos, cioè che la realtà ha un fondamento stabile, che è nella possibilità dell'uomo conosce-re e nella cui conoscenza consiste la dignità specifica dell'uomo; l'apporto della cultura romana: lo Jus come forte affermazione di oggettività per ciò che attiene al mondo del sociale; l'idea che l'identità politica possa non avere fondamento nazionale e che la sovranità spetti di diritto a chi sia in grado di individuare e promuovere il bonum commune.

L’ANTISEMITISMO, IL MEDIO ORIENTE E IL MONDO ISLAMI CO

L’antisemitismo di fine Ottocento in Europa: l’antisemitismo in Russia: motivazioni religiose e po-litiche; l’antisemitismo in Germania: gli ebrei come razza; l’antisemitismo in Austria-Ungheria e in Francia. Il genocidio degli armeni: l’intervento turco e il genocidio degli armeni. L’antisemitismo nazista e lo sterminio degli ebrei: l’antisemitismo razionale; la fondazione del Par-tito nazionalsocialista; marxisti ed ebrei nella concezione di Hitler; inizio della violenza e reclusione nei ghetti; la deportazione da Varsavia; i centri di sterminio; caratteri specifici dello sterminio nazista. La nascita dell’islamismo: la situazione nell’impero ottomano durante la prima guerra mondiale; la spartizione del Medio Oriente; la dissoluzione dell’impero turco; il ritorno all’islam e il programma dei Fratelli musulmani; gli Stati arabi verso il nazionalismo; Nasser e il socialismo arabo in Egitto; Suez e la sfida di Nasser all’Occidente; l’islam come strumento di contestazione politica; religione e politica nel pensiero di Sayyd Qutb; l’islamismo, ideologia alternativa all’Occidente; il petrolio arabo, una potente arma politica. La nascita dello Stato ebraico e lo scontro con gli arabi: il sionismo; il piano dell’ONU per la spar-tizione della Palestina; la prima guerra arabo-israeliana; la guerra dei sei giorni e la sconfitta di Nas-ser; l’OLP, nuova forza contro Israele; concezione dello Stato e azioni politiche dell’OLP; Sadat, dalla pace con Israele all’attentato. La rivoluzione islamica in Iran e il Medio Oriente senza pace: politica e religione in Iran; Khomei-ni, rifiuto dell’Occidente e Stato islamico; Iran e Iraq in guerra; la sconfitta dell’OLP e l’Intifadah; le Nazioni Unite con Saddam Hussein, la guerra del Golfo; una svolta storica, l’accordo fra Israele e l’OLP. Il terrorismo e gli altri problemi del mondo islamico nel XXI secolo: Bin Laden e l’attentato dell’11 settembre 2001; gli obiettivi del terrorismo; la guerra contro il terrorismo e l’invasione ameri-

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cana di Afghanistan e Iraq; la presunta “superiorità morale” degli Stati Uniti e lo “scontro delle civil-tà”; lo Stato islamico; l’Iran di Ahmadinejad; la situazione economica e sociale dei Paesi arabi; la ri-volta dei gelsomini in Tunisia; le proteste in Egitto e la caduta di Mubarak; le proteste in Libia e la caduta di Gheddafi; i problemi della Turchia.

2. LIBRI DI TESTO Fotocopie e documenti vari forniti dall’insegnante.

3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE Il programma disciplinare per l’Insegnamento della Religione Cattolica (IRC) si è fondato sulle “Indi-cazioni didattiche per l’insegnamento della religione cattolica nel secondo ciclo di istruzione e forma-zione”, adottate con l’“Intesa” del 28 giugno 2012 tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e la Conferenza Episcopale Italiana;

- si è avvalso del P.O.F. d’Istituto, quale punto di riferimento per gli obiettivi educativi e didattici co-muni;

- ha utilizzato per lo svolgimento dell’attività didattica documenti e testi forniti dall’insegnante;

- ha cercato di favorire la conoscenza esperienziale delle realtà religiose ed ecclesiali attraverso la let-tura di documenti, quotidiani e riviste e la visione di brevi filmati anche reperiti in rete;

- si è attuato attraverso lo svolgimento delle lezioni sia in modo frontale sia attraverso la forma della discussione in classe;

- è stato attento ai possibili rapporti interdisciplinari, interreligiosi, interculturali, in collaborazione con i docenti di altre discipline nei singoli consigli di classe;

- ha previsto che i contenuti disciplinari fossero declinati in competenze e obiettivi specifici di ap-prendimento articolati in conoscenze e abilità, come richiesto per l’istruzione generale superiore.

4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE

Per la verifica sono stati previsti colloqui individuali.

I criteri di misurazione della verifica hanno tenuto conto del livello di partenza, delle competenze rag-giunte, dell’evoluzione del processo di apprendimento, del metodo di lavoro, della partecipazione all’attività didattica, dell’impegno e dell’applicazione degli studenti.

5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI

I criteri di valutazione periodici sono stati espressi attraverso un giudizio sintetico secondo la seguente griglia:

- Insufficiente: studio superficiale e demotivato con assenza di capacità analitiche e sintetiche, di inte-resse e di impegno; frequenza saltuaria, partecipazione passiva allo svolgimento delle lezioni; compor-tamento scarsamente collaborativo all’interno del gruppo-classe. - Sufficiente: profitto discontinuo pur raggiungendo la conoscenza minima dei contenuti; non riconosce il linguaggio specifico della disci-

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plina; l’impegno e l’interesse per la materia sono saltuari; le capacità non hanno sempre adeguata e-spressione.

- Buono: studio costante e talora approfondito su alcune tematiche specifiche; riconosce e utilizza il linguaggio specifico della disciplina; le analisi risultano coerenti e corrette. Abbastanza continua la partecipazione all’attività didattica.

- Distinto: studio costante e motivato e talora supportato da ricerche e approfondimenti autonomi; ri-conosce e utilizza il linguaggio specifico della disciplina in modo corretto e adeguato. La partecipa-zione all’attività didattica trova positivo riscontro nel globale dialogo educativo.

- Ottimo: studio sempre costante e motivato, arricchito da ricerche ed approfondimenti personali; il linguaggio specifico della disciplina è utilizzato in modo appropriato; le rielaborazioni critiche risulta-no pertinenti, supportate da eccellenti capacità di confronto e di sintesi; esemplari la partecipazione, l’impegno e l’interesse per la disciplina.

6. OBIETTIVI PROGRAMMATI

Al termine dell’anno gli studenti dovevano essere in grado di:

- scoprire la dimensione religiosa della vita umana a partire dalla conoscenza dei fondamenti del cri-stianesimo, cogliendo la natura e il significato del linguaggio religioso e nello specifico del linguaggio cristiano;

- porsi domande di senso in ordine alla ricerca di un’identità libera e consapevole, confrontandosi con i contenuti del messaggio evangelico secondo la tradizione cristiana;

- porre attenzione al problema religioso e ai valori dello spirito, alla necessità di scelte consapevoli e responsabili di fronte al problema religioso, al gusto del vero e del bene, alla formazione della co-scienza morale, al superamento di ogni forma di intolleranza e di fanatismo, al rispetto per chi profes-sa altre religioni e per i non credenti, alla solidarietà con tutti e particolarmente con chi è fisicamente o socialmente svantaggiato;

- rilevare il contributo della tradizione cristiana allo sviluppo della civiltà umana nel corso dei secoli, anche in dialogo con altre tradizioni culturali e religiose.

Al termine dell'intero percorso di studio, l'IRC doveva inoltre mettere gli studenti in condizione di:

- sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all'esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale;

- cogliere la presenza e l'incidenza del cristianesimo nella storia e nella cultura per la comprensione della realtà storico-culturale in cui essi vivono e per una più generale lettura critica del mondo con-temporaneo;

- utilizzare consapevolmente le fonti autentiche della fede cristiana, interpretandone correttamente i contenuti, secondo la tradizione della Chiesa, nel confronto aperto ai contributi di altre discipline e tradizioni storico-culturali.

7. OBIETTIVI RAGGIUNTI

Conoscenze. In relazione alle suddette competenze, gli studenti:

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- riconoscono gli interrogativi universali dell’uomo insieme alle risorse e alle inquietudini di questo periodo storico, a cui il cristianesimo e le altre religioni cercano di dare una spiegazione: l’origine e il futuro del mondo e dell’uomo, il bene e il male, il senso della vita e della morte, le speranze e le paure dell’umanità;

- approfondiscono, in una riflessione sufficientemente sistematica, gli interrogativi di senso più rile-vanti: finitezza, trascendenza, egoismo, amore, sofferenza, consolazione, morte, vita;

- si rendono conto, alla luce della rivelazione ebraico-cristiana, del valore delle relazioni interpersonali e dell’affettività: autenticità, onestà, amicizia, fraternità, accoglienza, amore, perdono, aiuto, nel con-testo delle istanze della società contemporanea;

- riconoscono il ruolo della religione nella società e ne comprende la natura in prospettiva di un dialo-go costruttivo fondato sul principio della libertà religiosa;

- individuano la radice ebraica del cristianesimo e coglie la specificità della proposta cristiano-cattolica, distinguendola da quella di altre religioni e sistemi di significato;

- conoscono il rapporto tra la storia umana e la storia della salvezza, ricavandone il modo cristiano di comprendere l'esistenza dell'uomo nel tempo;

- riconoscono il valore della vita e dignità della persona secondo la visione cristiana;

- conoscono la questione su Dio e il rapporto fede-ragione in riferimento alla storia del pensiero filo-sofico e al progresso scientifico-tecnologico;

- identificano i principali eventi della vita della Chiesa nel Novecento e colgono l’importanza del cri-stianesimo per la nascita e lo sviluppo della cultura europea contemporanea;

- conoscono il rapporto della Chiesa con il mondo contemporaneo, con riferimento ai totalitarismi del Novecento e al loro crollo, ai nuovi scenari religiosi, alla globalizzazione e alla migrazione dei popoli, alle nuove forme di comunicazione e all’uso delle tecnologie, al lavoro e alla giustizia sociale.

Abilità . Gli studenti sono capaci di:

- riflettere sulle proprie esperienze personali e di relazione con gli altri: sentimenti, dubbi, speranze, relazioni, solitudine, incontro, condivisione, ponendo domande di senso nel confronto con le risposte offerte dalla tradizione cristiana;

- riconoscere il contributo della religione, e nello specifico di quella cristiano-cattolica, alla formazio-ne dell’uomo e allo sviluppo della cultura, e rispetta le diverse opzioni e tradizioni religiose e cultura-li;

- riconoscere il valore del linguaggio religioso, in particolare quello cristiano-cattolico, nell’interpretazione della realtà;

- dialogare con posizioni religiose e culturali diverse dalla propria in un clima di rispetto, confronto e arricchimento reciproco;

- confrontare orientamenti e risposte cristiane alle più profonde questioni della condizione umana, nel quadro di differenti patrimoni culturali e religiosi presenti in Italia, in Europa e nel mondo;

- motivare le proprie scelte di vita, confrontandole con la visione cristiana, e dialogare in modo aperto, libero e costruttivo;

- individuare, sul piano etico-religioso, le potenzialità e i rischi legati allo sviluppo economico, sociale e ambientale, alla globalizzazione e alla multiculturalità, alle nuove tecnologie e modalità di accesso al sapere.

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Obiettivi minimi.

- Riconoscere gli interrogativi universali dell’uomo;

- riconoscere il valore delle relazioni interpersonali e dell’affettività;

- riconoscere il valore della vita e della dignità della persona secondo la visione cristiana;

- conoscere e comprendere i rapporti Stato-Chiesa durante il periodo fascista;

- conoscere l’impegno della Chiesa per la pace e il dialogo interreligioso.

Docente

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ALLEGAT0 1

Candidato

DESCRITTORIPUNTEGGIO

MASSIMOPUNTEGGIO

VOTO INDICATORE

� ottimo 5� buono 4� sufficiente 3� insufficiente 2� grav. insuf. 1,5� assolut. Insuff 1� ottimo 3� buono 2,5� sufficiente 2� insufficiente 1,5� grav. insuf. 1� assolut. Insuff 0� ottimo 3� buono 2,5� sufficiente 2� insufficiente 1,5� grav. insuf. 1� assolut. Insuff 0� ottimo 4� buono 3,5� sufficiente 3� insufficiente 2� grav. insuf. 1� assolut. Insuff 0

LIVELLO VALUTAZIONE

Griglia di correzione e di valutazione della prima prova scritta

Conoscenza dei contenuti. Aderenza alla traccia e alla tipologia testuale proposta

5

Articolazione, coesione e coerenza delle argomentazioni

3

VOTO COMPLESSIVO

Correttezza e proprietà linguistica, capacità espressive

3

Capacità di elaborazione critica, originalità e creatività

4

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Griglia di valutazione

SECONDA PROVA SCRITTA : ECONOMIA AZIENDALE

Candidato ……………………………………………………………………

Classe 5 A /AFM

Descrittori Livello Punteggio as-

segnato

Scala di valutazione

Comprensione della traccia e correttezza delle argomenta-zioni

Fino a 6 punti Fino a 4 Nullo

5 Molto scarso

6 Scarso

Coerenza nell’utilizzo dei contenuti e strumenti specifi-ci

Fino a 6 punti 7 Gravemente ins.

8 Insufficiente

9 Mediocre

Correttezza e fluidità nell’utilizzo del lessico speci-fico

Fino a 3 punti 10 Sufficiente

11 Più che suff.

12 Discreto

Punteggio totale assegnato alla prova

13 Buono

14 Ottimo

15 Eccellente

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Candidato

INDICATORI peso giudizio punti MATEMATICA INGLESE DIRITTO STORIA

Buono 6Discreto 5Sufficiente 4Insufficiente 3Gravem. insuff. 2Assolut. Insuff 1Buono 6Discreto 5Sufficiente 4Insufficiente 3Gravem. insuff. 2Assolut. insuff. 0Buono 3Discreto 2,5Sufficiente 2Insufficiente 1,5Gravem. insuff. 1Assolut. insuff. 0

/ 15

Griglia di correzione e di valutazione della terza prova scritta

Conoscenza della tematica

6

PUNTEGGIO COMPLESSIVO PER QUESITO

Aderenza alle indicazioni, completezza, capacità di sintesi, di analisi e di elaborazione

6

PUNTEGGIO TOTALE

Competenze linguistiche ed espositive

3

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ALLEGATO 2

TERZA PROVA TIPOLOGIA B MATEMATICA 3 marzo 2017

ALUNNO CLASSE 5°AFM

1. Utilizzando il limite notevole lim (1 +

�→∞ 1)

= e dimostra che

lim �→0

�(1 + �) = 1

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2. Quando una funzione si dice continua in un punto e come si classificano i punti di discon-tinuità? Scrivi per ciascun tipo di discontinuità un esempio di funzione evidenziandone anche il comportamento in un intorno del punto dove non risulta continua

3. Scrivi le relazioni fondamentali della goniometria e spiega come si possono utilizzare per

calcolare il coseno dell’angolo che la retta di equazione positivo delle ascisse.

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Terza prova Seconda Lingua Straniera Spagnolo

Classe VAFM Nombre: Apellido:

Qué es una carta de pedido y cómo está estructurada

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Qué es la franquicia

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Habla del comercio justo. Explica el sentido del nombre y las novedades que introduce

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SIMULAZIONE TERZA PROVA CLASSE 5AFM DATA: 3 MARZO 2017 STUDENTE: …………………….. Answer the following questions:

1. How can customers comunicate with therir banks? (max 10 lines) …………………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………………

2. Write a short paragraph about the London Stock Exchange. (max 10 lines) ………………………………………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………………………..

3. What should you do to be successful at a job interview? (max 10 lines) ………………………………………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………..

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SIMULAZIONE TERZA PROVA - DIRITTO PUBBLICO CLASSE VA FM Prof.ssa Elisa Malentacchi 1 Illustra i principi costituzionali che regolano l’attività della P.A. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 2 Indica le tipologie di norme che vengono emanate dall’Unione Europea, a quali destinatari sono rivolte e come si svolge il procedimento legislativo nella U.E. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 3 Illustra almeno quattro principi fondativi della nostra repubblica che si desumono dai Principi Fondamentali della Costituzione italiana …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………

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TERZA PROVA TIPOLOGIA B MATEMATICA 21 aprile

2017 ALUNNO CLASSE 5°AFM

1. Data la funzione � = ��3 + ��2 + 2 , determinare i parametri a e b in modo che il

suo grafico sia tangente alla retta di equazione y = 4x – 1 nel suo punto di ascissa 1.

2. Determinare gli eventuali punti di massimo, di minimo e di flesso a tangente orizzontale

della funzione � = (� + 2)3�2.

3. Determinare gli eventuali asintoti della funzione � = 1

13 2

++−

X

XX

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ISIS Gobetti Volta - Simulazione Terza Prova del 21 aprile 2017 - Inglese

Classe 5AFM

Candidato: ……………………………………………………………………..

1. What are the advantages of using the Internet in developing a marketing strategy? (10 lines)

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2. Write a paragraph about advertising following the guiding points given below:

a: definition; b: factors to be taken into consideration when choosing the advertising media;

c: description of most popular advertising media with advantages and disadvantages (10lines)

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3. What important invasions of Britain took place until 1066? (10 lines)

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SIMULAZIONE TERZA PROVA - ECONOMIA PUBBLICA CLASSE VA FM Prof.ssa Elisa Malentacchi 1 . Illustra i principi giuridici e costituzionali delle imposte ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………. 2 . Illustra le caratteristiche dell’Irpef ed alcuni criteri per il calcolo tecnico ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 3 Anche consultando il TFUE, artt 1, 2 e 3 e segg., illustra il significato di “competenza esclusiva” e “competenza concorrente” dell’UE ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………

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STORIA SIMULAZIONE 3° PROVA

Classe V AFM GOBETTI-VOLTA a. s. 2016/17

1) Il candidato esponga quali erano i due schieramenti in campo allo scoppio del primo conflitto mondiale; proceda poi

nel precisare quando e con chi si schierò l’Italia e per quali ragioni.

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2) Il candidato illustri le tappe fondamentali della rivoluzione russa dal febbraio all’ottobre del 1917

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3) Il candidato spieghi cosa s’intende con l’espressione “anni di piombo” e da cosa essi furono caratterizzati.

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