24
Edmond Bergheaud La leggenda del Graal A partire dal Medio Evo la leggenda del Graal ha ispirato poeti, scrittori e musicisti. Il primo a parlarne fu Chr‚tien de Troyes, all'inizio del XII secolo, in un lungo poema intitolato Perceval o il racconto del Graal, che in particolare era ambientato alla corte di re Art—. Questa leggenda adombra una realt… storica oppure Š soltanto frutto di un'invenzione letteraria? Dov'Š nata: in Europa, in Arabia o in Asia? Ma, innanzi tutto, che cos'Š il Graal? La coppa che serv a Ges— Cristo per la Cena la sera del Gioved Santo, oppure il vaso nel quale trovare la pietra filosofale? Il simbolo della Grazia concesssa ai penitenti, o il simbolo della Conoscenza, prima tappa verso la dominazione del mondo? Quest'ultima ipotesi poggia sulla leggenda del mistero dei Templari. Anche presso i Catari si trovano tracce del Graal. LA LEGGENDA DEL GRAAL Fra tutte le leggende che ancora alimentano la nostra fantasia, quella del Graal Š una delle pi— vive. Come gli appassionati degli abissi tumultuosi amati da Wagner possono sprofondarsi in Parsifal, cos altri si sentono spiritualmente pi— vicini alla lunga e dolorosa ricerca del cavaliere, la cui speranza tende verso i tesori fuggitivi deUa purezza. PoichŠ l'umanita, da quando esiste, ha sempre conosciuto due nostalgie: quella del Paradiso perduto, illuminato dallo splendore del Bene e del Bello, e la scoperta dei mezzi che le permetteranno, dopo aver pagato una pena severa per redimersi, di rivivere nella luce della verit…. Caratteristica comune a complessi sistemi filosofici, a cantilene ingenue, a leggende misteriose Š sempre il vagabondare dell'uomo in un mondo in cui egli, perso dietro il suo profondo ideale, procede a tentoni come un cieco. Di fronte a questa sete inestinguibile non esistono pi— continenti. Cos accade per il Graal, che certamente appartiene al patrimonio intellettuale e spirituale europeo; ma sembra che i suoi incanti dolorosi abbiano conquistato anche i poeti arabi che ne avevano raccolto le delizie dalla lontana Asia. NŠ la radice ancestrale di questa leggenda appartiene al solo cristianesimo o agli Arabi troppo compenetrati dall'Islam, benchŠ coloro che si propongono di esaltare la difficile conquista della felicit…, non si sforzino di far rientrare anche la leggenda pagana nel rigido ambito delle religioni rivelate. Il Graal... parola che vive nella spiritualit… di questo Medio Evo costruttore di cattedrali. Si parla con una specie di sacro terrore di questa coppa che, la sera del Gioved santo, era servita a Cristo per annunciare il mistero della redenzione; questo vaso infatti aveva contenuto il pane e il vino che dovevano diventare carne e sangue di colui che stava per morire sul Golgota. Si dice anche che nel Graal Giuseppe d'Arimatea avesse raccolto il sangue di Cristo, sangue che era sgorgato dal fianco di Ges—, trapassato dalla lancia del centurione Longino. Attraverso vie misteriose, custodito da mani prudenti e pie, il Graal sarebbe giunto in possesso dei Genovesi i quali lo esposero nella loro citt… dopo la presa di Cesarea. Vaso cristiano consacrato? Forse. Ma la leggenda abbellir… ci• che la storia non permette di stabilire con esattezza. PerchŠ si dir… anche che il Graal sia una pietra venuta dal cielo; altri affermeranno che si tratta del perduto vangelo di San Giovanni. A poco a poco tutto si confonder…: la tradizione cristiana, l'umanesimo germanico nascente, e persino i miti orientali trasferiti in Europa dai Crociati. Quante sedimentazioni si sono depositate nel corso degli anni sulla primitiva storia del Graal! Quanti poeti famosi ed oscuri rimatori hanno ampliato ed arricchito la versione primitiva, come se ad ognuno di essi importasse non tanto rivolgersi ai posteri quanto liberarsi dalla propria angoscia davanti al mistero che pesava sull'antica storia! 1

Edmond Bergheaud leggenda del Graal.pdf · Sembra che il primo a raccontare la leggenda del Graal sia Chr‚tien de Troyes. Ha scritto il poema intitolato: Perceval il racconto del

  • Upload
    others

  • View
    9

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

  • Edmond Bergheaud

    La leggenda del Graal

    A partire dal Medio Evo la leggenda del Graal ha ispirato poeti, scrittori emusicisti. Il primo a parlarne fu Chr‚tien de Troyes, all'inizio del XII secolo,in un lungo poema intitolato Perceval o il racconto del Graal, che inparticolare era ambientato alla corte di re Art—. Questa leggenda adombra unarealt… storica oppure Š soltanto frutto di un'invenzione letteraria? Dov'Š nata:in Europa, in Arabia o in Asia? Ma, innanzi tutto, che cos'Š il Graal? La coppache serv a Ges— Cristo per la Cena la sera del Gioved Santo, oppure il vasonel quale trovare la pietra filosofale? Il simbolo della Grazia concesssa aipenitenti, o il simbolo della Conoscenza, prima tappa verso la dominazione delmondo? Quest'ultima ipotesi poggia sulla leggenda del mistero dei Templari.Anche presso i Catari si trovano tracce del Graal.LA LEGGENDA DEL GRAALFra tutte le leggende che ancora alimentano la nostra fantasia, quella del GraalŠ una delle pi— vive. Come gli appassionati degli abissi tumultuosi amati daWagner possono sprofondarsi in Parsifal, cos altri si sentono spiritualmentepi— vicini alla lunga e dolorosa ricerca del cavaliere, la cui speranza tendeverso i tesori fuggitivi deUa purezza.PoichŠ l'umanita, da quando esiste, ha sempre conosciuto due nostalgie: quelladel Paradiso perduto, illuminato dallo splendore del Bene e del Bello, e lascoperta dei mezzi che le permetteranno, dopo aver pagato una pena severa perredimersi, di rivivere nella luce della verit….Caratteristica comune a complessi sistemi filosofici, a cantilene ingenue, aleggende misteriose Š sempre il vagabondare dell'uomo in un mondo in cui egli,perso dietro il suo profondo ideale, procede a tentoni come un cieco.Di fronte a questa sete inestinguibile non esistono pi— continenti. Cos accadeper il Graal, che certamente appartiene al patrimonio intellettuale e spiritualeeuropeo; ma sembra che i suoi incanti dolorosi abbiano conquistato anche i poetiarabi che ne avevano raccolto le delizie dalla lontana Asia.NŠ la radice ancestrale di questa leggenda appartiene al solo cristianesimo oagli Arabi troppo compenetrati dall'Islam, benchŠ coloro che si propongono diesaltare la difficile conquista della felicit…, non si sforzino di far rientrareanche la leggenda pagana nel rigido ambito delle religioni rivelate.Il Graal... parola che vive nella spiritualit… di questo Medio Evo costruttoredi cattedrali. Si parla con una specie di sacro terrore di questa coppa che, lasera del Gioved santo, era servita a Cristo per annunciare il mistero dellaredenzione; questo vaso infatti aveva contenuto il pane e il vino che dovevanodiventare carne e sangue di colui che stava per morire sul Golgota. Si diceanche che nel Graal Giuseppe d'Arimatea avesse raccolto il sangue di Cristo,sangue che era sgorgato dal fianco di Ges—, trapassato dalla lancia delcenturione Longino.Attraverso vie misteriose, custodito da mani prudenti e pie, il Graal sarebbegiunto in possesso dei Genovesi i quali lo esposero nella loro citt… dopo lapresa di Cesarea. Vaso cristiano consacrato? Forse. Ma la leggenda abbellir… ci•che la storia non permette di stabilire con esattezza. PerchŠ si dir… anche cheil Graal sia una pietra venuta dal cielo; altri affermeranno che si tratta delperduto vangelo di San Giovanni. A poco a poco tutto si confonder…: latradizione cristiana, l'umanesimo germanico nascente, e persino i miti orientalitrasferiti in Europa dai Crociati.Quante sedimentazioni si sono depositate nel corso degli anni sulla primitivastoria del Graal! Quanti poeti famosi ed oscuri rimatori hanno ampliato edarricchito la versione primitiva, come se ad ognuno di essi importasse non tantorivolgersi ai posteri quanto liberarsi dalla propria angoscia davanti al misteroche pesava sull'antica storia!

    1

  • Sembra che il primo a raccontare la leggenda del Graal sia Chr‚tien de Troyes.Ha scritto il poema intitolato: Perceval il racconto del Graal, probabilmentefra il 1180 e il 1183. L'opera Š stata concepita su richiesta del suo protettoreFilippo di Fiandra, fidanzato di Maria di Champagne. Chr‚tien de Troyes Š uno diquei poeti che le dame tenevano volontieri al loro seguito per alimentare ivagabondaggl della fantasia che rallegravano la vita piuttosto monotona deicastelli. Chr‚tien de Troyes afferma umilmente che l'idea pi— originale del suoracconto non gli appartiene, perchŠ l'ha trovata in un libro avuto in prestitoda Filippo di Fiandra. L'opera del poeta della Champagne Š composta di diecimilae sessantun versi. Ebbe un tale successo, la sua risonanza fu tanto notevole cheChr‚tien de Troyes ebbe quattordici continuatori, ed alla fine il racconto delleavventure e delle sventure di Perceval occuper… pi— di sessantamila versi.Ecco dunque questa storia.Durante la sua giovinezza Perceval ha vissuto praticamente allo stato selvaggio.Sua madre, una vedova che ha perduto i primi due figli, vuole salvare l'ultimobimbo che le resta dai pericoli rappresentati ai suoi occhi dalla cavalleria, icui membri altro non sognano che di battaglie e spedizioni lontane, dunque dimorte. Per questo motivo Perceval Š cresciuto ignorante di tutto e di tutti, nelcuore della Gast Forest, della Foresta ospitale.Ma un giorno di primavera ecco che appare un corteo di abbagliante bellezza:tutto splendente d'oro, d'azzurro e d'argento. Il giovane interroga avidamente icavalieri; la sua decisione Š presa: li seguir…. Sua madre, non potendoostacolare questa improvvisa vocazione, moltiplica i consigli a Perceval; nulladimentica, n‚ le preghiere che occorre fare nelle chiese, n‚ il comportamento datenere nei confronti delle donne. Ecco il giovane lanciato sulle stradedell'avventura, senza uno sguardo per sua madre, che morir… per il dolore diquesto distacco.Le nuove esperienze hanno un inizio burrascoso: corteggia brutalmente, moltobrutalmente, la prima fanciulla che incontra, e si impadronisce dell'anello chele orna il dito. Scambia una tenda militare per una cappella, e qui si comportacon disinvoltura. Eccolo al castello di Re Art—. Perceval, cafonescamente, entraa cavallo nel salone dove siede il sovrano; questi Š muto per il dolore, perchŠŠ stato offeso in modo grossolano dal cavalier Vermeil. BenchŠ non sia ancorastato investito cavaliere e non abbia quindi nessun diritto di sfidare Vermeil,Perceval tuttavia si batte contro colui che ha umiliato Art— gettandogli unacoppa di vino in faccia e lo uccide con un colpo di giavellotto.Gornemant, un vecchio cavaliere, si prende cura dell'educazione di Perceval. Gliinsegna non soltanto a battersi, ma anche a usare i pi— elementari principi dicortesia, che non tarderanno ad esser messi in pratica; armato cavaliere,Perceval si precipita in aiuto dell'onesta Biancofiore, assediata in un castellodal malvagio Anguingueron. Liberata, la fanciulla non rifiuter… il suo cuore alsalvatore. E fin qui il poema di Chr‚tien de Troyes non presenta nulla diparticolarmente originale.Nella piccola corte di Maria di Champagne probabilmente si ironizzava suigiovani un po' rozzi e grossolani che bisognava a poco a poco rendere pi—raffinati. Insomma, la prima parte del Perceval non Š che il raccontodell'iniziazione di un giovane selvaggio al codice della cavalleria edell'amore. Ma ecco che bruscamente l'opera ha una svolta.Cavalcando in cerca di avventure, che Š la sorte naturale dei cavalieri, unasera Perceval giunge sulle rive di un fiume cos ampio che non pu•attraversarlo. Scorge una barca con due uomini, uno dei quali sta pescando e chegli offre ospitalit… per la notte. Appena arrivato al castello del Re-Pescatore,poichŠ questo Š il nome del suo ospite, Perceval viene vestito con un mantelloscarlatto. Il Re-Pescatore Š sdraiato su di un letto.E a questo punto si svolge una scena fondamentale nell'opera di Chr‚tien deTroyes. Un cavaliere armato di una lancia di un biancore scintillante apparenella sala. Una goccia di sangue scorre lungo l'asta, fino alla mano delloscudiero. Alle sue spalle due giovinetti bellissimi portano un candelabro d'orociascuno, sovraccarico di candele. Infine avanza una fanciulla riccamentevestita, dal portamento nobile, dal viso angelico, che tiene fra le mani unvaso, o graal, da cui emana un chiarore folgorante, e che Š seguita a sua voltada un'altra fanciulla, che porta un piatto d'argento. Perceval ‚ accecato dalgraal ricco di pietre preziose: di un tale splendore che invano se necercherebbero di eguali.Numerosi sono gli interrogativi che vengono in mente al giovane cavaliere, maegli non osa esprimerli. Viene poi invitato ad un banchetto sontuoso, e ad ogniportata il Graal attraversa di nuovo la sala. L'indomani mattina Perceval vuole

    2

  • porre finalmente le domande che gli bruciano le labbra, ma non trovainterlocutori; il castello sembra deserto, fuori dal mondo.Si viene poi a sapere che il silenzio in cui Perceval si Š rinchiuso fin dalprimo momento dell'apparizione del Graal avr… terribili conseguenze. Se egliavesse posto le due domande, una sulla lancia che sanguinava, e la seconda sulGraal, con le sue parole avrebbe guarito il Re-ferito, che aveva ricevuto cioŠuna ferita tale da non poter mai pi— essere uomo. Inoltre il reame di Re Art—sarebbe stato liberato dai mali che l'opprimevano.Dopo una lunga serie di avventure, un Venerd Santo Perceval si imbatte in duecavalieri che gli rammentano le parole del credo. Sconvolto, il giovane corre agettarsi ai piedi di un eremita che, guarda caso, era un suo zio. Il religiosoesorta il nipote a vivere secondo le leggi della morale e della religione, ePerceval ricever… l'Eucarestia la domenica di Pasqua, non senza aver raccoltodalla bocca dell'eremita qualche lume sulla natura del Graal.Egli non era riuscito a porre domande perchŠ si trovava in stato di peccato,condizione che gli impediva sia di fare un gesto che di aprir bocca. Per quelche riguarda la lancia che sanguinava Chr‚tien de Troyes non propone nessunaspiegazione. Questo Š un enigma, ma non l'unico. PerchŠ Š una donna a portare ilGraal, contrariamente a tutta la liturgia dell'epoca? PerchŠ i presenti nonmanifestano nessun segno particolare di raccoglimento al passaggio del vasosacro? Forse la morte ha impedito al poeta della Champagne di fornire ichiarimenti che si proponeva di dare? Oppure non Š riuscito a padroneggiareabbastanza tutte le leggende di cui si Š servito per imbastire il suo poema?E' ad un altro poeta che siamo debitori di qualche lume sulla natura del Graal.Qualche decina d'anni dopo la morte di Chr‚tien de Troyes un altro scrittore,questa volta originario della Franca Contea, pubblicatremilacinquecentoquattordici versi che intitola: Le Roma de l'Eroismo del Graal(Il Romanzo della Storia del Graal).Robert de Boron pone in rilievo l'aspetto cristiano di questa storia. In effettiper lui il Graal sarebbe servito all'ultima cena di Ges— coi suoi discepoli, lasera del Gioved santo. Preso dai rimorsi, dopo essersi lavate le mani delsangue di questo giusto, Ponzio Pilato avrebbe consegnato il recipiente aGiuseppe d'Arimatea il quale ha potuto raccogliervi il sangue di Cristo, unavolta staccato dalla croce. Imprigionato, privo di cibo, Giuseppe d'Arimateadovr… la vita alla sola contemplazione del Graal.Pi— ricco d'immaginazione che non Chr‚tien de Troyes, Robert de Boron narra poiuna serie di avventure favolose. Il poeta d… una sorella a Giuseppe d'Arimatea,Enygeus, moglie di Hebron, la quale avr… dodici figli di cui uno, stranamente,con un nome di origine celtica: Alain. Quanto a Giuseppe, accompagnato da unapiccola schiera di cristiani, si Š inoltrato nel pi— profondo dell'Oriente. Mail peccato si abbatte sulla piccola comunit…. Dio ordina a Giuseppe d'Arimateadi costruire un tavolo identico a quello dell'ultima Cena. Nel centro risplendeil vaso, ossia il Graal. Ai suoi lati un pesce pescato da Hebron. Intorno altavolo soltanto un posto rimane vuoto: quello del nuovo Giuda, responsabiledell'apparire del peccato nella comunit…. Moyset, uno dei suoi membri vi sisiede: immediatamente viene inghiottito dalla terra. E quotidianamente larievocazione della Cena avr… luogo: Robert de Boron lo chiama: il servizio delGraal.Il poeta della Franca-Contea Š il primo ad attribuire a questo Graal dei poterisoprannaturali: poichŠ a colui che possiede il Graal, e a lui solo, Dio rivela isuoi segreti. E mentre Giuseppe morir… in Oriente, Hebron che vienesoprannominato Ricco Pescatore, raggiunge l'Occidente; un giorno suo nipote glisucceder… come signore del Graal.Quanto al personaggio di Perceval, Robert de Boron lo fa rivivere in un testo inprosa, il Didot-Perceval. Naturalmente vi si ritrova la scena che si svolge alcastello del Re-Pescatore, come in Chr‚tien de Troyes, ma mentre quest'ultimonon aveva proprio immerso questa scena in un'atmosfera di religiosit…, la cosava altrimenti nel racconto del suo emulo della Franca-Contea.La lancia che appare alla testa del corteo Š quella che serv al centurioneLongino per trafiggere il fianco del Cristo; all'apparire del Graal (portato daun valletto, e non pi— da una fanciulla, come in Chr‚tien de Troyes) il Re e lasua corte manifestano il raccoglimento pi— profondo. Infine, colui che vuolesedersi sul Seggio Periglioso (analogo a quello posto davanti al Tavolo santo diGiuseppe d'Arimatea) Š Perceval: il suolo si apre sotto i suoi piedi e la terraŠ oscurata dalle tenebre. Solo allora il Re-Pescatore si ammala e non potr…guarire finchŠ un cavaliere non avr… riscoperto il Graal.

    3

  • Queste sono le due opere principali che fiorirono all'inizio del XIII secolo,uno dei periodi pi— intensamente segnati dalla cristianit…. Ed Š proprio apartire dai poemi di Chr‚tien de Troyes e di Robert de Boron che nascer… tuttauna letteratura i cui incanti, ancor oggi, sono lungi dall'esser esauriti.Qualunque impronta personale Chr‚tien de Troyes e Robert de Boron abbiano datoalle loro rispettive opere, entrambi hanno attinto, per l'essenziale, allamedesima fonte: le leggende celtiche. Queste leggende sono nate da precisiavvenimenti storici: la gloria e la decadenza vissute dai Celti in GranBretagna. Per quattro secoli, dopo che Giulio Cesare ebbe conquistato l'isola, iRomani vi mantennero lo stato di pace, spezzando duramente qualunque tentativodi invasione, dei Pitti e degli Scoti al nord, dei Sassoni al sud. All'ombradella spada di Roma, in questo paese che allora si chiamava Britannia, potŠsvilupparsi il cristianesimo.Ma all'inizio del V secolo tutto cambia: i Romani si ritirano, abbandonando iBritanni alla loro sorte. Allora i Pitti ritornano in forze, seminando terrore emorte. La fine della pax romana ha un'altra conseguenza: il cristianesimodecade, ritirandosi di fronte a un ritorno al paganesimo. A questa nuovasituazione si aggiunge una spaventosa corruzione dei costumi, tanto che laBretagna piomba nell'anarchia e nella miseria. Attaccati da ogni parte, iBritanni utilizzano i Sassoni come mercenari per combattere i Pitti. Ma Šun'alleanza breve: i Sassoni fanno causa comune coi Pitti e intraprendono laconquista del paese. I Britanni sono perduti.I Sassoni si stanziano solidamente sull'estuario del Tamigi e respingono iBritanni vers o occidente. Dalla fine del V secolo i conquistatori occupanodefinitivamente il Kent e il Sussex ed accrescendo il loro potere creano duenuovi regni: il Wessex e l'Essex.Proprio allora compare un capo prestigioso, che passer… alla leggenda con ilnome di Re Arthur o Art—. Sotto il suo comando i Britanni o Bretoni ottengonosuccessi schiaccianti, ma hanno contro di loro il numero e la tenacia. MortoArthur, i Sassoni continuano la loro marcia in avanti; nel 577 occupanol'estuario della Severn, separando cos il paese del GaUes dalla Cornovaglia.All'inizio del VII secolo altri regni sassoni occupano la costa del mardell'Irlanda, isolando i Gallesi dal resto del paese bretone. Praticamente iCelti sopravvissuti vengono condannati o a rifugiarsi sulle selvagge montagnedell'ovest, o a passare il mare per stanziarsi nell'Armorica. Popolazioneperseguitata, per giunta essa viene spaventosamente decimata dai Pitti e daiSassoni. La Bretagna celuca, due anni prima fiorentissima, Š ormai ridotta aqualche povera comunit… che tenta di sopravvivere nel Galles, in Cornovaglia,nel Westmoreland, nel Cumberland o presso la foce del Clyde.Ecco la storia, accompagnata dai suoi dolori. Che fertile terreno per laleggenda! Vinto, il popolo bretone va in cerca della spiegazione e dellagiustificazione delle sue sventure. Il coraggio e la capacit… del suoi capi nonpossono essere messi in dubbio; bisogna dunque trovare una causa soprannaturaledi questa decadenza. Ed Š perchŠ il popolo bretone ha vissuto in stato dipeccato, perchŠ ha offeso Dio, che la maledizione si Š abbattuta su di lui.Tuttavia bisogna vivere sperando che un giorno, dopo la remissione dei peccati,l'antica gloria ritorni.Quale pu• essere dunque il peccato imperdonabile commesso dalla Bretagna? Essoha un nome: l'eresia pelagiana. Cristiano di origine bretone, ardentepredicatore molto ascoltato, Pelagio va proclamando che l'uomo disponetotalmente del libero arbitrio e che la sua salvezza Š una questione personale.Si oppone cos direttamente al contemporaneo insegnamento di Sant'Agostino:l'uomo non pu• salvarsi se la grazia non lo illumina e non lo fortifica. Secondolui il peccato originale priva della grazia divina tutti coloro che nascono, iquali si trovano cos condannati all'ignoranza, al dolore e alla morte. Pelagioal contrario afferma: l'errore di Adamo Š stato un errore suo personale; nonriguarda affatto i suoi discendenti, tanto che ciascuno di noi pu• scegliereliberamente fra il bene e il male. Ma allora che cos'Š la grazia? Soltantol'insieme delle facolt… che Dio ci ha dato e la possibilit… di vivere secondogli insegnamenti di Cristo.All'inizio del V secolo l'eresia pelagiana si Š talmente diffusa in Bretagna cheil papato si affretta a mandarvi San Germano di Auxerre, uno dei miglioripredicatori del tempo. A forza di controversie appassionate costui riesce asoffocare l'eresia. Il suo successo Š totale: i Bretoni infatti ne fanno il verosanto della loro isola. E' cos stroncato il peccato bretone: il regno di reArthur Š stato fatto a pezzi per avere ceduto alle attrattive dell'eresia, ma il

    4

  • ritorno alla vera dottrina cristiana gli permetter… di rivivere.Questo ritorno tuttavia non sar… privo di inconvenienti. Lo spirito celtico Štroppo ricco di immaginazione per non continuare a mescolare fra loro leesigenze della fede cristiana e la leggenda pagana. Mescolanza che si hal'occasione di trovare, ad esempio, nella personalit… di Re Arthur.Egli compare per la prima volta nella leggenda celtica con il nome di Herla.Eccone la storia: ferito in combattimento, Š rimasto imprigionato per tre secolisotto una montagna (di qui il soprannome di Re della montagna); il suo paese Šcompletamente distrutto. Un giorno, nella sua prigione sotterranea arriva unostraniero che lo interroga a lungo. Ora, questo straniero ha il potere, se lovuole, di pronunciare le parole che permetteranno ad Herla di ritrovare il suoregno. Ma le parole della salvezza non vengono pronunciate e il re rimane nellasua prigione.Due sono i temi qui mescolati: quello della redenzione, nelle parole chesalvano, e quello della leggenda. Ancora pi— notevole Š il riferimento alleleggende celte nell'opera di Chr‚tien de Troyes e di Robert de Boron, per ci•che riguarda l'episodio del corteo del Graal.E' una strana processione: a questo punto del poema non si conosce esattamenteche cosa sia il Graal; nŠ meglio si capisce perchŠ a portarlo, per il poetadella Champagne, debba essere una fanciulla; nŠ si hanno precisazioni sullalancia scintillante dalla quale scende una goccia di sangue.Questo episodio esprime clamorosamente fino a che punto Chr‚tien de Troyes fossediviso tra il desiderio di adattare al gusto francese una vecchia leggenda celtae la volont… di cristianizzare la storia. Vero Š che anche nella sua vitaquotidiana alla corte di Maria di Champagne il poeta assisteva ad una specie diconfronto tra paganesimo e cristianesimo. Si sa che l'incarico di scrivere ilracconto del Graal Š stato dato al poeta da Filippo di Fiandra. Ora, il padre diFilippo, Thierry, aveva avuto un ruolo importante nelle crociate, da cui avevaricondotto l'ampolla contenente il sangue di Cristo (quest'ampolla si trova oggia Bruges). Imbevuto di racconti favolosi riferiti dai Crociati, Filippo (chemorir… in Palestina) ha esercitato dunque un'influenza determinante su Chr‚tiende Troyes. Ma Maria di Champagne, fidanzata di Filippo, aveva, come del restosua madre, Eleonora d'Aquitania, un vivo interesse per i racconti di Bretagna,ossia per le leggende celte.Al poeta, posto nel punto di confluenza di queste due correnti, spettava ilcompito di riunirle in un unico e identico fiume. Cos la famosa scena dellaprocessione del Graal, per una grandissima parte non Š altro che un richiamo airiti d'iniziazione e di investitura del sovrano, come li descrive la mitologiaceltica. Ecco, ad esempio, ci• che sta scritto in uno dei pi— antichi racconticelti: gli aspiranti alla carica suprema dovevano camminare su questa pietra, laquale indicava il vincitore gettando un grido, come supremo sovrano d'Irlanda.Egli s'imbatte in un cavaliere misterioso che altri non ‚ che il dio Lug; questiinvita Conn nel suo palazzo e quivi, seduta su un trono di cristallo, unagiovane donna, con il capo cinto da una triplice corona d'oro, tiene presso disŠ tre coppe piene di una bevanda divina. Questa giovane donna incarna lasovranit… dell'Irlanda. Prima di invitare Conn a bere, domanda a Lug: A chi devodare la coppa? E Lug indica Conn, poi pronuncia i nomi di tutti i suoidiscendenti che, a loro volta, diventeranno re d'Irlanda. Finalmente Lug e lagiovane donna scompaiono e Conn rimane solo con la coppa che gli Š stata offertae che Š il simbolo del suo potere.La trasposizione operata da Chr‚tien de Troyes appare chiara: Lug diventa ilRe-Pescatore, la giovane donna sar… la portatrice del Graal e Conn siidentificher… con Perceval.Questo per il contributo celta. E l'apporto cristiano? Dapprima sembra esserequello di un'eresia: oltre alla pelagiana il nestorianesimo (che in particolareammette una duplice natura di Cristo, corporale e spirituale), che ebbe un certosuccesso in Bretagna. In alcune comunit… cristiane inoltre le donne eranoautorizzate a distribuire la comunione. Il che spiegherebbe come mai, nell'operadel poeta della Champagne, sia una donna a portare il Graal.Ma resta strana l'apparente indifferenza con cui i presenti assistono alpassaggio del Graal e della sua processione. Nel 1180, data del racconto delGraal, la dottrina della chiesa nei confronti dell'Eucarestia non Š ancora bendefinita; lo sar… soltanto trent'anni pi— tardi, in occasione del concilioLaterano. I fedeli che si comunicavano consumavano in ogni messa tutto il pane etutto il vino che erano stati consacrati. In questo modo si rievocavaesattamente la Cena.Solo nel XII secolo, dopo aspre controversie teologiche, si giunse ad ammettere

    5

  • che Cristo era realmente presente nel pane e nel vino anche indipendentementedal sacrificio della messa.L'immagine del Graal che ci Š offerta da Chr‚tien de Troyes sembra riprodurrefedelmente l'evoluzione che sta verificandosi nella sua epoca. Siamo a qualcheanno di distanza dal concilio Laterano e la nuova concezione dell'Eucarestia stavenendo alla luce, tanto che lo splendore accecante che sembra scaturire dalvaso portato dalla fanciulla prefigura quegli ostensori che ben presto sitroveranno sugli altari.Quando Robert de Boron scrive a sua volta Il Santo Graal, la rivoluzioneliturgica Š praticamente compiuta: la sua descrizione della processionereligiosa Š infatti gi… immersa in un' atmosfera di fervore e di raccoglimento.Infine, Chr‚tien de Troyes si scaglia precisamente contro l'eresia pelagiana.Quando, dopo aver ritrovato il cammino di Dio, Perceval si reca dall'eremita,questi esclama: Il peccato ti ha tagliato la lingua quando vedesti passaredavanti a te il ferro che mai si asciug• (allusione alla lancia nel corteo delGraal), e tu non cercasti di conoscerne il motivo. Insomma, il giovane cavalieresi ritrova con una specia di incapacit… morale; non pu• comandare alla suavolont…, perchŠ Š schiacciato sotto il peso di un errore. Incapace di articolareparola o di muovere un gesto che dimostri il suo interesse nei confronti delGraal, simbolo della fede cristiana, Perceval rappresenta l'impotenza dell'uomoprivo dell'aiuto divino. Per guarire il re ferito, per salvare il regno di ReArthur, infine per provocare un miracolo, a Perceval si chiedeva poco: unasemplice prova di buona volont…. Ma, per l'appunto, egli non poteva dare questaprova perchŠ si trovava in stato di peccato.Per salvarsi, e per salvare gli altri, il libero arbitrio non Š dunquesufficiente, come pretende di sostenere l'eresia pelagiana. E a questo propositosia Chr‚tien de Troyes che Robert de Boron riflettono bene la rigorosaortodossia cristiana. Ma in confronto al suo predecessore, Robert de Boron haavuto il vantaggio di soggiornare in Bretagna, molto probabilmente nella celebreabbazia di Glastonbury.Nel Medio Evo quest'abbazia fu uno dei centri pi— importanti della culturaoccidentale. San Dunstan vi ha introdotto la regola benedettina fin dal secoloX; i crociati hanno consegnato ai monaci alcuni testi portati dalla Palestina.L'influenza dell'abbazia sullo spirito celtico si era estesa inoltre conl'invasione dell'Inghilterra da parte di Guglielmo il Conquistatore, il qualediede ai monaci di Glastonbury due priori normanni: Thurstin prima, e Herlewinpoi. Importante Š stato il contributo di quest'abbazia nel conservare lenostalgie disseminate nel folklore bretone al fine di integrarle nella nascentestoria d'Inghilterra.Ed Š vero che i monaci sono spinti a farlo anche per ragioni politiche: il red'Inghilterra, Enrico II Plantageneto si trova ad essere, almeno per i suoipossedimenti francesi, vassallo del Re di Parigi, il cui prestigio Š fra l'altrosenza pari a causa della tradizione religiosa. Sul piano spirituale chi potrebbeuguagliare Enrico II, sovrano di un regno che possiede la Santa Ampolla a Reims,alcuni santi protettori della Francia e del Regno, celebri santuari, sfolgorantiabbazie a Cluny e a Gteaux?Per dare all'Inghilterra un lustro che non possiede ancora, gli abati diGlastonbury entrano senza esitare nel gioco del loro re. Grazie alla loro operasi forgiano e si rafforzano quelle leggende che daranno agli abitanti una speciedi fierezza nazionale. Ed Š cos che i monaci scoprono la tomba di Re Arthur edi sua moglie Ginevra. La leggenda celta pretendeva che il sovrano fosse statotrasferito in un'isola misteriosa, Avallon, e che quivi vivesse aspettando ditornare trionfalmente alla guida del suo regno. Ma ecco che i ricercatori diGlastonbury ne portano alla luce la tomba e trono dove? A Glastonburv. Ad EnricoII questa scoperta offre due vantaggi: i Celti non potranno pi— accarezzare illoro sogno di rivalsa sui loro vincitori, poichŠ ormai Š provato che il loro renon era un eroe leggendario, ma un uomo che, essendo polvere, alla polvere Štornato. In secondo luogo se la sua tomba Š stata scoperta a Glastonbury, comenon pensare che questa abbazia Š il faro della vera fede, la pi— alta protezionecontro le superstizioni e le eresie?I monaci d'altra parte non si sarebbero limitati a questo. Bisognava ancoradimostrare che l'Inghilterra, non meno della Francia, era stata creata dallamano di Dio. E ancora a Glastonbury nasce la leggenda che, dopo la morte diCristo, Giuseppe d'Arimatea, il quale ha avuto in consegna il vaso sacrocontenente il sangue del martire del Golgota, Š andato a rifugiarsi proprio l .Qui ancora l'operazione comporta un duplice vantaggio: il Graal dei Celti Šassimilato dal cristianesimo: la Francia possedeva la Santa Ampolla,

    6

  • l'Inghilterra possiede invece il vaso sacro di Giuseppe d'Arimatea.Robert de Boron trova cos la materia della sua opera. D'altra parte, questapresenza di Giuseppe d'Arimatea in Gran Bretagna non si spiega se non ci sisforza di gettare un ponte fra l'Occidente cristiano e la Terra santa.Certamente questo legame tangibile esiste: sono le Crociate. Esaltati dalla loroavventura, affascinati dalla liberazione della tomba di Cristo, alla quale hannovotato la vita, i Crociati, almeno quelli di questo periodo, sono tornati pienidi racconti straordinari, ma tutti riguardanti, alla fine, episodi della vita diGes—. Chr‚tien de Troyes e Robert de Boron hanno operato una trasposizione delpi— importante di questi episodi: la Comunione.Ad un altro narratore del Graal toccher… il compito di spingersi oltre,introducendo nella letteratura occidentale le prime influenze arabe. Nel 120grazie al pi— grande poeta dell'epoca, Wolfram von Eschenbach compare inGermania un Parzival. Il poema, la cui espressione poetica possiede unaleggerezza e una bellezza straordinarie, Š probabilmente una delle vette diquella che l'Occidente conobbe come civilt… cortese e cavalleresca. Infattil'eroe di Wolfram von Eschenbach incarna proprio questa civilt…: la sua Š lastoria di un lento e faticoso cammino verso una realizzazione totale nella fedecristiana, concessa agli ideali di una cavalleria completamente votata al cultodella bellezza e dell'onore. Eletto dal Signore, Parzival si sente cosdefinireda Kundrie, la messaggera del Graal: Tu hai conquistato la pace dell'anima e haiatteso la pace del corpo con un fedele desiderio. PoichŠ Parzival ha semprevissuto sotto il vincolo di una duplice fedelt…: a Dio e a sua moglieKundwiramus.Il poema tedesco si conclude con l'esaltazione dello scopo raggiunto: Chitermina la propria vita in modo che, per colpa del corpo, Dio non perda i suoidiritti sull'anima, e malgrado questo riesca a conservare il favore del mondo edei suoi pari: ecco una persona ricca dei frutti di uno sforzo ardente. Ma, pergiungere a tale realizzazione, occorre l'aiuto della grazia divina, cheattraverso il Graal Š distribuita a chi ne Š degno.Per il poeta tedesco il Graal Š una pietra, dotata delle virt— pi—straordinarie. Ha tre tipi di funzioni: Fornisce nutrimento e bevande a coloroche la custodiscono e ridona loro bellezza e giovent—. Soltanto chi conosce lapurezza morale pu• sollevarla e trasportarla. Ogni anno il potere del Graal Šcome rinnovato; quel giorno una colomba vola a deporre su di esso un'ostiameravigliosamente luminosa. Solo gli eletti di Dio beneficiano dei donimeravigliosi che il Graal distribuisce. Il Re del Graal Š scelto da Dio stesso,e chiunque non sia in pace con il Re del Cielo e della Terra non pu• pretenderedi diventarlo. Parzival non sfugge a questa regola; riesce infatti a raggiungereil Graal solo dopo aver compreso le parole dell'eremita Trevrizent: E' per gliuomini che Cristo Š morto sulla croce; allora, sconvolto da questo atto d'amore,Parzival si abbandona a Dio, ponendo irrevocabilmente fine ad un lungo periododi errori e di peccati.Fra la concezione del Graal in Chr‚tien de Troyes e in Wolfram von Eschenbachesistono profonde differenze; per il poeta della Champagne il Graal risplende dipietre preziose ed Š custodito da angeli neutrali, quelli cioŠ che non hannopartecipato alla rivolta di Lucifero contro Dio. Avevano agito per rinunzia? No,erano stati mossi dall'orgoglio, credendo che la sola intelligenza avrebbepermesso loro di distinguere il Bene dal Male. Il Graal Š promesso a coloro chesi inchinano alla volont… di Dio, sapendo che tutto discende da Lui, ma che nonrinunciano per questo ad affermare la loro personalit…. Il Perceval del poetafrancese non ha niente di umile. Ben diverso il Parzival del poeta tedesco.Nella sua opera il Graal Š solo una pietra grigia, umile. Ed essenzialmente Šl'umilt… che si richiede a coloro che vogliono conquistarla. Divenuto re delGraal, Parzival Š accolto da Trevrizent con queste parole: Hai conquistato ilsommo bene ! Ora volgiti verso l'umilt….In fin dei conti, l'opera del poeta tedesco non sarebbe che l'adattamentoimpregnato di sentimenti cristiani di una leggenda gi… molto nota e moltosfruttata, se un vero enigma non rimanesse aperto: in quale modo Wolfram vonEschenbach ha potuto avere dei contatti con la filosofia araba?Il poeta, in realt…, non pretende di aver composto un'opera originale. Eglidice: Il ben noto maestro Kyot trov• a Toledo, in mezzo ai manoscrittiabbandonati, la materia di questa avventura, scritta in caratteri arabi. Primadovette imparare a decifrare la scrittura (ma non cerc• di iniziarsi alla magianera); fu un gran vantaggio che egli avesse ricevuto il battesimo, perchŠaltrimenti questa storia sarebbe rimasta sconosciuta. Non esiste infatti nessun

    7

  • pagano abbastanza saggio da poterci rivelare la natura del Graal e le suesegrete virt—. Un pagano (arabo), un certo Flegetanis, era molto famoso per ilsuo sapere. E' lui che scrisse l'avventura del Graal.Il pagano Flegetanis era in grado di predire il declino di ogni stella e ilmomento del suo ritorno. Esaminando le costellazioni scopr misteri profondi dicui parlava tremando. Si trattava, diceva, di un oggetto che si chiama il Graal.Ne aveva letto chiaramente il nome nelle stelle. Un gruppo di angeli l'avevadeposto sulla terra e poi era volato via, al di l… delle stelle. Da allora solodegli uomini diventati cristiani con il battesimo, puri come angeli, avrebberodovuto prenderne cura.Il poeta tedesco conclude: Cos scrisse Flegetanis. Kyot, il saggio, cerc• neilibri latini dove mai potesse vivere un popolo abbastanza puro e incline a unavita di rinunce per diventare custode del Graal. Lesse le cronache dei regni diFrancia, di Bretagna e d'Irlanda, finchŠ, in Anjou, trov• quel che cercava.Chi era dunque Kyot, il saggio maestro? In Provenza non si Š trovato nessunoscrittore, nŠ trovatore che portasse questo nome. Ma si pu• ragionevolmentesupporre che sia lo pseudonimo scelto da uno di quei poeti girovaghi chefiorivano in quell'epoca e che raccoglievano e utilizzavano tanto le leggendequanto gli eventi di cui erano testimoni o che venivano loro raccontati.Poco importa, del resto, che Kyot sia esistito o meno o che in realt… sichiamasse Guyot; l'essenziale Š sapere se in Provenza era presente una storiadel Graal, notevolmente diversa da quella che circolava nell'Europasettentrionale.La Provenza del XII secolo si estende fino a Tolosa, su di un territorio a lungorimasto sotto il dominio della Spagna araba e che Š stato fortemente penetratodalla civilt… dei conquistatori. Per molto tempo si Š creduto che questa civilt…fosse superiore a quella dell'Occidente. Non erano forse gli Arabi bravissimispecialisti in materia di stoffe, di armi, di cavalli, per non parlare dellaloro capacit… nel costruire fortezze e torri? D'altra parte, spesso ripetevanoquesti soufis, racconti brevi di avventure favolose. Anche dopo essere staticacciati, gli Arabi dovevano continuare a manifestare in Provenza la loroinfluenza culturale, influenza che passava attraverso i maestri ebrei gi…presenti nel paese, che si recavano spesso in Spagna per consultare i pensatorie i saggi mussulmani. Anche gli Arabi avevano una specie di leggenda del Graal,tra i cui protagonisti c'Š quel Flegetanis che viene poi citato da Wolfram vonEschenbach.Flegetanis infatti Š la traduzione del titolo di un libro arabo, Felek-Thani (laseconda sfera). In quest'opera, come in quella celebre di Mohvddin Ihn Arabi: ICatoni della sapienza, si parla di sette pietre che rappresentano le settepossibili forme di saggezza. Queste pietre possono scendere fra gli uomini perrisuonare come un richiamo. La Pietra Suprema, quella della saggezza universale,si incarna in colui che l'Islam considera: il marchio della santit… degliinviati e dei profeti, il Cristo. Dopo la morte di Cristo questa pietra Š stataaffidata alla custodia di cavalieri celesti.Ecco il materiale di cui il poeta tedesco si servir… per scrivere il suoParzival; beninteso egli si riferir… in alcune parti alla leggenda celta eimpregner… la sua opera di dottrina cristiana, ma il punto di partenza Š senzadubbio l'opera attribuita a Kyot, e di quest'opera, in particolare, il suocarattere esotico. Per cogliere ci• che Parzival deve all'Islam, bisognarichiamare i simboli pi— importanti utilizzati da Wolfram von Eschenbach.Innanzittuto Montsalvage, il castello dove il Graal Š custodito da cavalieripuri come angeli. Quest'idea del castello, quasi irreale, appartiene certamenteal fondo comune della leggenda: Š la ThulŠ celtica, il Meru ind—, la Luzebraica. Nel mondo islamico Š la montagna Qaf, che si erge su di un'isola chenon si pu• raggiungere nŠ per terra, nŠ per mare. Il simbolismo di questaimmagine Š chiaro! Qaf Š il luogo di passaggio fra il mondo materiale e il mondospirituale una specie di frontiera fra il visibile e l'invisibile. Mohyddin IhnArabi pretende che quest'isola sia stata fatta con gli avanzi dell'argilla usataper modellare Adamo. Infatti Š il paradiso terrestre, testimone della decadenzaumana, cui si aspira tuttavia come oggetto di riconquista. Come un Mussulmanopu• sperare di raggiungere un giorno le rive dal Qaf, cos l'occidentale pu•sognare il momento in cui, a forza di ascesa e di saggezza, sar… invitato adentrare nel castello dove il Graal lo attende nel suo splendore immortale.E in pi— di un tratto Montsalvage ricorda il Qaf, il castello non Š l'unicatrasposizione che si nota nel poema tedesco. Rivolgendosi a Parzival, eparlandogli di un uccello favoloso, la Fenice, Trevrizent gli dice: Per la virt—di questa pietra (il Graal), la Fenice si consuma e diventa cenere, ma da queste

    8

  • ceneri rinasce la vita; grazie a questa pietra la Fenice compie la suametamorfosi per ricomparire pi— bella che mai, in tutto il suo splendore.Ora, la Fenice Š un simbolo tipico della mitologia araba. Tutte le leggende delMedio Oriente affermano che l'uccello rosso non si posa mai sulla terra, se nonsulla vetta del monte Qaf. Raccontando la storia di questo uccello favolosoErodoto osserva che la sua patria Š l'Arabia, che ogni soo anni vola adEliopoli, la citt… del sole, e qui seppellisce allora le spoglie di suo padre,le spoglie da cui Š nato.Nel poema di Wolfram von Eschenbach Š chiaramente la colomba che impersona, main senso cristiano, il ruolo che nella mitologia araba spetta alla Fenice. Ognianno, il venerd santo, torna a deporre un'ostia sul Graal. Poi scompare. Masiache si tratti dell'uccello rosso, sia della colomba, in fondo il simbolismo Šidentico e, d'altra parte, Š un simbolismo comune a tutte le leggendeindo-europee: si tratta della lotta fra la luce e le tenebre; della vittoria,sempre da rinnovare, della primavera sull'inverno e, sul piano spirituale, deltrionfo della resurrezione sulla morte. Infine, ed Š il punto essenziale, c'Š ilGraal stesso descritto nel suo aspetto esteriore come una pietra stretta eumile.La frattura fra Wolfram von Eschenbach e i suoi predecessori Chr‚tien de Troyese Robert de Boron Š dunque totale. Certo il poeta tedesco attribuir… a questapietra alcune particolari virt— fino a quel momento legate al vaso sacro,immagine del ciborio, ma parla pur sempre di una pietra. E questa concezioneminerale, deriva direttamente dalla teologia araba. Sembra che questa, a suavolta, prendesse la nozione di pietra sacra dalla filosofia ind— la quale nellesue opere principali, parla del Cintamani, il gioiello del desiderio.Meglio ancora: certe pitture di ispirazione buddista rappresentano una vergineche porta il gioiello del desiderio, quello che dispensa gioia. Ora, nell'operatedesca esiste una certa Repanse di Schoye, portatrice del Graal.Per Wolfram von Eschenbach, il Graal Š stato portato sulla terra da angeli.Principio eucaristico, esso rafforza la fede degli eletti; fonte di ogni bene,assicura agli uomini il pane e il vino e li protegge dalle malattie e dallamorte. Un giorno la pietra sacra torner… alle Indie (dove allora si poneva ilparadiso terrestre).Che cos'Š nella religione islamica la pietra della Kaaba, mano destra di Diosulla terra? E' stata portata da Jibrailn, l'angelo Gabriele. Guarisce da ognimale coloro che la toccano, purchŠ abbiano il cuore puro. E l'ultimo giornoparler… per dare testimonianza. Se dunque le analogie fra il racconto del poetatedesco e la teologia araba presentano somiglianze sbalorditive, ne esisteun'altra, ancora pi— diretta.Secondo Wolfram von Eschenbach, il Graal Š innanzitutto il simbolo dellacompassione e dell'umilt…. Qual Š l'errore iniziale commesso da Parzival mentreassiste al passaggio del Graal? Non ha chiesto al re ferito: Qual Š il male dicui soffri? Cos ha peccato per difetto di umilt…, perchŠ la sorte dei suoisimili non lo preoccupa; ha sbagliato per mancanza di compassione, curandosipoco della sorte di un malato. Occorreranno anni di prove perchŠ Parzival rimedia questa colpa e, perchŠ possa di nuovo aspirare al possesso del Graal, dovr…vivere amare esperienze prima di giungere a realizzarsi totalmente.L'insegnamento pi— importante che l'eremita Trevrizent d… a Parzifal riguardal'umilt…. PoichŠ raggiunge il Bene supremo solo colui che lo cerca conscio dellapropria debolezza, e il cui spirito, sapendosi vacillante, ha continuamentebisogno dell'aiuto di Dio.Questo comando di umilt… non Š del resto specifico della teologia araba; lo siritrova negli insegnamenti dello Yoga tibetano, cos come anche in certe operepersiane ciascuna delle quali contiene, con diverse sfumature, la formulaseguente: Va' a dire ad Alessandro che invano egli cerca il Paradiso; i suoisforzi saranno assolutamente senza frutto perchŠ la via del Paradiso Š la viadell'umilt…, e lui non ne sa nulla.Pare proprio che l'umilt… descritta come la via ideale per raggiungerel'assoluto appartenga al tesoro comune delle leggende indo-europee.L'essere impregnata di arabo, carattere essenziale dell'opera di Wolfram vonEschenbach, Š percepibile anche in un altro tema.Nei poemi di Chr‚tien de Troyes e di Robert de Boron la lancia intravista daPerceval nella processione del Graal Š senza dubbio quella di cui il centurioneLongino si serv per trahggere il hanco di Cristo crocihsso. Non possiedenessunpotere specihco, se non quello di ricordare il sacrificio del Golgota.

    9

  • Ben diversa la concezione di Wolfram von Eschenbach poichŠ la lancia apparenella sua opera come lo strumento del castigo divino; Š quella infatti che haferito il Re-Pescatore privandolo della sua natura di uomo; con quel medesimocolpo l'intero regno del sovrano Š stato colpito dalla sventura. Per di pi— laferita che essa provoca si risveglia o si placa per influsso delle stelle.Invano si cura il re con i pi— diversi medicamenti: Dio impedisce che abbianoeffetto. Soltanto la lancia, dotata di poteri soprannaturali, pu• guarire laferita del sovrano col suo solo contatto.Un'interpretazione strettamente cristiana non basta a spiegare questosimbolismo; anche in questo caso bisogna ricorrere alle leggende orientali e inparticolare a quelle nate nel territorio fra il Tigri e l'Eufrate. Secondo leformule misteriose dei narratori e dei maghi si ritiene che la lancia sia comel'asse del mondo, un asse che, con la sua natura verticale, esprime anche ilcarattere intangibile della giustizia; chi si allontana dunque da questo asseviene punito ad opera dell'asse stesso. E' quello che ha fatto il Re, e perquesto motivo Š stato colpito dalla lancia. Insomma, la ferita reale Š unmarchio di decadenza. E se il dolore della piaga varia al ritmo delle stagioni,Š perchŠ si tratta di una specie di espiazione cosmica: l'inverno si identihcacol Male, la primavera e l'estate col Bene.D'altra parte colui che ha ferito il Re Š un pagano, Anfortas. E' nato nel paesed'Ethnise, che ‚ quello dove il Tigri esce dal paradiso. Questo pagano era certoche, con il suo solo valore, si sarebbe assicurato la conquista del Graal. Ilsuo nome era impresso sulla lancia. E, dice Wolfram von Eschenbach, danient'altro mosso che dalla forza del Graal, attraversava terre e mari.Come una tale leggenda sia stata riferita da Kyot, l'autore provenzale citato daWolfram von Esch‚nbach, Š un enigma non facilmente riso]vibile, perchŠ Kyotabitava in quella Provenza che, forse ancor pi— delle altre regioni francesi,viveva nella luce delle Crociate, particolarmente della prima, la quale dovettela sua risonanza spirituale alla scoperta della lancia ad opera dei Crociati.Ora, l'unico valore che la santa Lancia, cos la si chiamava, poteva avere, peril popolo profondamente cristiano che abitava la Francia medievale, stavanell'aver contribuito alla morte di Cristo. La storia narrata dal poeta tedesconon ha dunque niente a che vedere con le idee allora comunemente accettate inOccidente.Vero Š che il Parzival messo in scena da Wolfram von Eschenbach non Š unBretone, e nemmeno un Tedesco. E' figlio di Gahmuret e di Herzeloyde ed Š nato aToledo, uno dei centri pi— importanti della civilt… araba. Certo il poeta nondescrive esattamente la citt…, ne offre piuttosto un'immagine poetico-mistica,perchŠ la citt… Š piena di luci e gli alberi sono adorni di candele.L'autore tedesco parla anche di Baldac, in cui gli studiosi hanno riconosciutoBagdad. A colpo sicuro, uno dei personaggi pi— strani del Parzival Š Feirfitz.Feirhtz Š un pagano; ma ricco di tante qualit… e di animo cos nobile che ReArthur l'ha ammesso a sedere alla Tavola Rotonda, con gli stessi diritti deicavalieri cristiani. Egli ha libero accesso perfino al castello di Montsalvage,dove si custodisce il Graal. Dopo mille tribolazioni egli sposer… la portatricedel Graal, Repanse de Schoye, insieme con la quale ripartir… per le Indie. E'vero che prima del matrimonio Feirhtz avr… ricevuto il battesimo.Strana avventura! Privilegi singolari concessi a un pagano! Su questo puntoWolfram von Eschenbach propone delle idee rivoluzionarie. PerchŠ il fatto cheFeirhtz sia stato ammesso al castello di Montsalvage prima del battesimo, chealtro signihca se non che l'Islam Š un cammino valido quanto il Cristianesimoper giungere alla scoperta del sommo Bene?Tutt'al pi— il battesimo, condizione indispensabile alla sua unione con lavergine portatrice del Graal, Š un modo di imporre, sulle credenze e i ritipagani, almeno la supremazia del rito, se non delle credenze cristiane.Feirhtz d'altronde Š il simbolo stesso della natura umana: il poeta tedesco lodescrive col viso met… nero e met… bianco, che Š un modo per significare che ilBene e il Male si dividono la nostra anima.Convertito al cristianesimo, sposo di una cristiana, in dehnitiva Feirhtz Š ilpersonaggio pi— compiuto, ma anche pi— misterioso, del Parzival. Pi— che lasintesi, rappresenta la vera e propria fusione fra due fedi e due civilt…:l'occidentale e l'araba. Insomma, per Wolfram von Eschenbach, l'Islam e ilCristianesimo non sono che due aspetti di una medesima opera divina.Nell'epoca in cui il poeta tedesco scrive, una tale concezione stupisce assaipoco. Le Crociate e l'occupazione della Spagna hanno originato fruttuosi scambidi pensiero. Si trova perfino una sorta di snobismo arabo in Occidente: si fanno

    10

  • venire le mussole da Mossul, i taffetas dalla Persia, i veli preziosidall'Egitto, le armi da Damasco. Le chiese sono impreziosite dai tappeti delCaucaso e del Turkestan. Non Š forse vero che Riccardo Cuor di Leone haconcepito di dare in moglie la propria sorella a Saladino, il pi— intrepidoavversario delle Crociate? Federico II, imperatore di Germania e il re diCastiglia Alfonso il Saggio, non vivono circondati da maghi e da sapienti arabi?La loro corte, il fasto che accompagna anche la cerimonia meno importante, nonricordano pi— i palazzi orientali che i rozzi costumi dei castelli in Europa? Enel 1245 chi mai si stupir… di vedere Alberto il Grande, uno dei pi— grandifilosofi del Medio Evo, insegnare alla Sorbona vestito secondo la moda saracena?Per un istant‚ l'influenza araba nel regno di Francia sar… tale da minacciareperfino i fondamenti del pensiero cristiano. Nel 1252 papa Innocenzo IV vi dovr…inviare in gran fretta San Tommaso d'Aquino, per discutere contro Sigieri diBrabante, un monaco discepolo del massimo pensatore islamico Averro‚, il qualeaveva conquistato completamente professori e studenti della Sorbona.La civilt… araba non ha conquistato solo la letteratura dell'epoca, ma anche ilcuore delle signore. PoichŠ dai paesi al di l… del mare giunge quell'amorecortese che far… s che lo storico contemporaneo Charles Seignobos dica ai suoistudenti: Signori, l'amore Š un'invenzione del XII secolo.Quando si leggono le opere di Chr‚tien de Troyes o di Robert de Boron vi sitrovano molto pi— resoconti di battaglie e imprese di cavalieri che lamentiamorosi. Con Wolfram von Eschenbach il tono cambia. Lanciato alla conquista delmistico Graal, Parzival non trascura per questo di fare una fioritissima corte acolei che diventer… sua moglie: Kundwiramus.Tramite i trovatori provenzali il poeta tedesco viene a conoscenza della civilt…amorosa, che si Š insediata nell'Andalusia araba, da Saragozza a Malaga, daValenza a Lisbona, una civilt… in cui le donne occupano il primo posto. ACordova la principessa Omayade Ouallada raccoglie intorno a sŠ un vero e propriosalotto letterario (che prefigura le corti d'amore dell'Occidente cristiano); lafiglia e la moglie di Mutamid, emiro di Siviglia, figurano nei primi posti deigrandi poeti del loro tempo.Questi poemi hanno un enorme successo e i signori cristiani se li disputano,cos come si disputano coloro che li scrivono o li recitano.Quando don Sanche d'Aragona sposa sua figlia con Raymondo di Catalogna, le nozzehanno luogo nel palazzo del signore arabo che governa Saragozza e sono ilpretesto per un vero torneo di poeti e di cantori. Lo stesso succede, con moltopi— fa sto e magnificenza, quando Alfonso VI di Castiglia prende in moglie MoraZaida, figliastra del sultano di Siviglia. Quali esse siano, da Chr‚tien deTroyes a Wolfram von Eschenbach, le fonti di ispirazione, celte nel primo, arabenel secondo, ci• che appare, nell'essenza di queste opere, Š una ben precisaconcezione della cavalleria e della vita mistica.Per il poeta della Champagne e per il suo successore della Franca-Contea, leawenture di Perceval sono senza dubbio delle opere di circostanza. Filippo diFiandra, protettore di Chr‚tien de Troyes, era stato incaricato dell'educazionedel principe reale Filippo Augusto, di cui era il padrino. Per questo inPerceval si pu• cogliere qualche rassomiglianza fra il delfino e il cavalierelanciato alla ricerca del Graal. Entrambi sono giovanissimi, cresciuti incampagna; entrambi hanno un padre infermo (Luigi VII, padre di Filippo Augusto,era gravemente ammalato, tanto che aveva dovuto cedere la guida del regno aFilippo di Fiandra). Perceval si perde spesso nella Foresta Ospitale. Ora, duegiorni prima della sua incoronazione, Filippo Augusto si era perso durante unapartita a caccia; una notte e un giorno aveva errato nella foresta, prima che uncarbonaio lo riconducesse sul giusto cammino. A quell'epoca la cosa fece un granrumore. Ora, Š un carbonaio anche colui che indica a Perceval il cammino perrecarsi al castello del Re Pescatore.Il Perceval di Chr‚tien de Troyes Š certamente una specie di trattato dicavalleria, ma soltanto abbozzato. Soltanto nei continuatori del poeta dellaChampagne, e in particolare in quegli anonimi che hanno narrato le avventure diun altro leggendario eroe celta, Lancelot l'ideale della cavalleria va poco apoco precisandosi. La Dama del Lago dice a Lancelot: I nobili ottengonoprivilegi come ricompensa del loro valore. La classe sociale altro non Š che laconsacrazione del valore morale. Lo scopo ultimo del cavaliere errante, dedito amille avventure, Š di elevarsi al di sopra della media degli uomini. Questoconcetto corrisponde a una precisa situazione storica: senza fortuna, il figliocadetto delle famiglie nobili lottava nei tornei con la speranza di sfruttare ivinti, oppure offre i suoi servigi ai nobili possidenti o parte per le Crociate;talora arriva a saccheggiare. Certo, Lancelot Š un modello di virt—, si

    11

  • precipita a soccorrere le fanciulle tenute prigioniere, elimina incanti maleficiche opprimono alcune contrade, vince giganti spaventosi. Si vota anche alservizio di una donna, perchŠ Š diventato l'amante di Ginevra, la moglie di ReArthur (il quale, a sua volta, concede i suoi favori all'incantatrice Camilla).L'immagine del cavaliere, come emerge da questi racconti, Š un'immagine rude cherispecchia le condizioni della nobilt… all'inizio del XII secolo.Ma ecco che compare un nuovo tipo di eroe che continuer… tutto questo: si chiamaGalaad, ed Š proprio il figlio di Lancelot. Alle imprese guerriere ed amoroseegli contrapporr… carit…, pazienza e castit…. E con la pratica di queste virt—riuscir… a raggiungere la felicit… somma: l'iniziazione al Graal. La ricercamistica sostituisce combattimenti e avventure amorose.A giudizio degli studiosi, una parte dei romanzi della Tavola Rotonda,posteriori a Chr‚tien de Troyes e a Robert de Boron, sono stati scritti dareligiosi che volevano reagire alla licenziosit… che contraddistingue la loroepoca. Romanzi di cavalleria, certo, perchŠ si adeguano al gusto dell'epoca; maoltre a divertire, occorre anche insegnare. Per questo, ad ogni svolta delleavventure di Galaad si incontra un pio eremita che conduce una lotta senzaquartiere contro la lussuria ed esalta il valore della castit…. Sotto questeposizioni Š facile indovinare la severa autorit… di San Bernardo, fondatoredell'ordine di Gteaux. Alla fine del XII secolo l'ordine conter… 1800 abbazie edestender… il suo dominio spirituale su tre degli ordini maggiori dellacavalleria: i Templari, i Calatrava e gli Alcantara.San Bernardo ha raggiunto il suo scopo; scrivendo di Lancelot i monacirispediscono nelle tenebre eterne un cavaliere troppo avido di piaceri terreni,mentre a Galaad concedono la suprema ricompensa, il possesso del Graal, cioŠ lafelicit… di Dio. E' una seconda nascita della leggenda del Graal o il suocrepuscolo? La morte di Re Arthur, indicata intorno al 1225, determina comunquela fine del ciclo del Graal.Si tratta dell'ultimo episodio delle avventure dei cavalieri della TavolaRotonda. Re Arthur assiste a una vera e propria tragedia, che il mago Merlinogli aveva predetto: i suoi compagni sono morti; sua moglie l'ha tradito con ilsuo miglior amico, Lancelot; i suoi sudditi si ribellano; suo figlio infine loferisce a morte. Arthur paga assai cara la sua ascesa spirituale.Certo, compare anche un personaggio pagano: la Fortuna crudele, che Š quellache abbatte Arthur. Ma in realt…, gli autori discepoli di san Benedetto sipreoccupano poco di questa intrusione, e cos come hanno inserito le leggendecelte in una cornice cristiana egualmente assimilano la Fortuna alla volont… diDio. Poco importa in effetti quale sia lo strumento di cui Dio si serve percastigare i peccatori e per ricompensare i giusti; quello che conta Š lavittoria definitiva dell'Onnipotente. Iniziata nelle profondit… fantasiosedell'anima celta, la leggenda del Graal si compie, in Occidente, con il trionfodell'ideale cristiano.Tuttavia questo trionfo spirituale non Š senza contropartita, perchŠ l'ordinecavalleresco trionfante, quello in cui San Bernardo vede l'archetipo deliasociet… cristiana, non Š impermeabile alle leggende pagane che circondano lastoria del Graal. Quest'ordine Š quello dei Templari. Non Š per un semplicegioco poetico che Wolfram von Eschenbach identifica, nel Parzival, l'ordine delTempio con quello del Graal. L'eremita Trevrizent in effetti spiega all'eroe delpoema: A Montsalvage, dove si custodisce il Graal, hanno la loro abitazione deicavalieri valorosi. Sono i Templari, essi cavalcano spesso lontano, in cerca diawenture; vivono di una Pietra, la cui essenza Š la purezza assoluta; la sichiama lapsit exillis... presso i cavalieri del Tempio Š possibile vedere pi— diun cuore afflitto: coloro che Titurel (un cavaliere) aveva pi— d'una voltasalvato da terribili prove, quando il suo braccio difendeva cavallerescamente ilGraal con loro.Qual Š la funzione che il poeta tedesco assegna ai Templari? Mantenere ecustodire il Graal sulla terra, e rendere possibile l'effettivo regno di Diosulla terra dandogli dei sovrani eletti da lui. E' questa la descrizione di unasociet… teocratica retta da un gruppo scelto di iniziati (nel senso mistico deltermine) investiti sia del potere spirituale che di quello temporale. Ma talefunzione era stata l'ideale dei signori del Sacro Romano Impero germanico; iTemplari non fanno che riprenderne l'eredit…. San Bernardo in persona definiscela loro duplice missione: l'ordine Š la milizia di Dio, e suoi membri sono iministri di Cristo.Tuttavia, per il fondatore dell'ordine di C teaux, la citt… dei Templari non Šdi questo mondo, Š la Gerusalemme celeste: Essi abitano davvero il tempio di

    12

  • Gerusalemme, e benchŠ esso non sia, come edificio, lo stesso antichissimo eveneratissimo Tempio di Salomone, il loro non Š certo di gloria inferiore... Labellezza del primo era data da elementi corruttibili; quella dei secondi Š labellezza della Grazia e del culto pio di coloro che la abitano. Non corrispondeforse questa descrizione a quella del castello del Graal, come l'hanno visto nonsolo i chierici che hanno scritto il Lancelot, ma anche Wolfram von Eschenbach?Vero Š che l'ordine dei Templari Š anzitutto un ordine simbolico. I suoi membriportano un mantello bianco: E' per distinguersi dalla massa della gente perduta;e papa Innocenzo III afferma che coloro che hanno abbandonato la vita tenebrosaper l'esempio dei bianchi abiti riconoscono di essersi riconciliati con il lorocreatore. I santuari costruiti dai Templari presentano tutti la stessastruttura: una piazza centrale di forma rotonda da cui si dipartono delle absidia raggera. Questa Š la disposizione che si attribuisce al santo sepolcro, macorrisponde anche alla descrizione del centro del mondo che si trova nelleteologie orientali.Il Gran Maestro dell'ordine Š eletto da dodici membri, a immagine della comunit…degli apostoli, ed Š assistito da due fratelli cavalieri. Si raffigura cos ilprincipio della Santa Trinit…. Quanto allo stemma dell'ordine esso comprende duecavalieri sulla stessa cavalcatura. In ogni tempo il cavallo Š stato consideratoil veicolo simbolico dei viaggi fra i mondi, e fu una giumenta, El Boracq, chetrasport• Maometto nei suoi viaggio, e su di essa aveva preso posto anchel'angelo Gabriele, compagno di strada del profeta.In Europa l'ordine Š onnipotente. Come sovrano si considera superiore aiprincipi; eletto dai cavalieri, il Gran Maestro non dipende che da Roma, ed'altra parte in modo abbastanza vago. I confessori dell'ordine anch'essidipendono solo dal papa e sono esonerati da qualunque obbligo di fedelt… neiconfronti dei vescovi. Che nessuno, ordina papa Innocenzo III, chierico o laico,osi esigere dal Maestro o dai fratelli della fede omaggi, giuramenti e altregaranzie in uso in questo secolo. Simili privilegi comportano un poterefantastico. I Templari intervengono nella lotta per il trono d'Inghilterra nel1153, a proposito del conflitto fra Enrico II Plantageneta e l'arcivescovo diCanterbury Thomas Beckett; si rifiutano di sostenere Amaury di Gerusalemmecontro il sultano d'Egitto; sono ambasciatori di Innocenzo III presso i signoriarabi. L'attivit… del Tempio in Terra santa Š d'altra parte all'origine di tuttala sua potenza. E proprio qui nacquero i rapporti ambigui fra il Tempio el'Islam.Il ruolo dei Templari nello stabilire stretti rapporti di cordialit… con ilmondo arabo Š stato essenziale. L'emiro Usama, ambasciatore del vizir diDamasco, cos descrive il calore di questi rapporti: Quando visitai Gerusalemmeentrai nella moschea Al-Aqsa occupata dai miei amici Templari. Di fianco aquesta c'era una piccola moschea che i Franchi avevano trasformato in unachiesa. I Templari mi assegnarono questa moschea per recitarvi le mie preghiere.Un giorno, mentre ero immerso nella preghiera, un Franco balz• su di me, miafferr• e mi gir• il viso verso l'oriente dicendo: Ecco come si prega! Un gruppodi Templari si precipit• su di lui e, fattolo prigioniero, lo cacci•. Poi midissero: E' uno straniero appena arrivato nel paese dei Franchi; non ha maivisto pregare nessuno che non fosse voltato verso l'oriente.In Terra Santa i Gran Maestri dell'ordine vivono come principi; la maggior partedi essi impara a parlare arabo e accoglie regolarmente gli emiri alla propriatavola. Tali rapporti avranno strane conseguenze: quando gli Arabi comincerannoad essere perseguitati, numerosi Templari penseranno di passare ai Saraceni.E viceversa alcuni mussulmani sono stati armati cavalieri del Tempio. Cos fudel celebre sultano Saladino, posto solennemente sul trono nel 1187 da Ugo diTabaria, mentre suo fratello Melik lo fu per opera di Riccardo Cuor di Leone inpersona. D'altra parte Melik aveva mandato a Riccardo due cavalli, quando questiaveva avuto il suo ucciso durante un combattimento contro gli Arabi.I rapporti tra i Templari e i pagani sono di ordine spirituale, oltre chepolitico. Il Tempio mantiene in tal modo rapporti assai stretti con alcune settemussulmane, in particolare con la setta degli Assassini (dall'arabo assas, chesignifica guardiano). Come il Tempio, quest'ordine ha il titolo di custode dellaTerra Santa, i suoi membri vestono come i Templari, col mantello bianco e rosso.I rapporti instaurati sono tanto cordiali che i Templari permettono agliAssassini di costruire delle fortezze nel Libano. D'altra parte la dottrinaesoterica dell'ordine arabo doveva ripercuotersi profondamente sul Tempio.Da molto tempo, in effetti, anche gli Arabi avevano la loro ricerca del Graal.Nella filosofia del Medio Oriente si parlava di ricerca dell' Imam, o saggezzasuprema, che si ottiene con un sforzo di riflessione personale ma grazie

    13

  • all'aiuto di Dio. Inoltre le preghiere islamiche pi— antiche confondono laricerca dell'Imam con la ricerca della pietra celeste di cui, pi— tardi, parler…il provenzale Kyot. Si capisce di qui come il tedesco Wolfram von Eschenbachabbia potuto senza difficolt… raffigurare il Graal come una pietra, poichŠ oltreal testo di Kyot il poeta tedesco possedeva un'altra fonte: i Templari.E' probabile che, stabilendosi in Terra Santa, costoro non siano stati colpitiin un primo momento dall'ampiezza e dalla profondit… della teologia araba, masiano stati invece completamente sedotti da un'altra scoperta: nel Medio Orienteesistevano ordini cavallereschi molto prima che la cavalleria nascesse inEuropa. Questi ordini non si fondavano sul valore militare, ma sull'abnegazionee sull'umilt…. D'altra parte i cavalieri arabi non erano solamente investiti daprincipi temporali ma da autorit… spirituali. La cerimonia di investiturainfatti Š praticamente identica a quella che pi— tardi sar… descritta neiromanzi cavallereschi europei e ancora pi— simile a quella in uso presso iTemplari: colui che d… l'investitura porta un mantello speciale (il che valeanche per il maestro dell'ordine) e, dopo la cerimonia, si beve in una coppa dicavalleria.Come meravigliarsi dunque che questi riti arabi abbiano pi— o meno conquistatonon solo i semplici cavalieri che partecipavano alle Crociate, ma gli stessiTemplari? L'ordine del Tempio Š stato fondato alla fine del secolo XI. Ora,questo periodo Š caratterizzato da una specie di apogeo dei rapporti fraCrociati e Arabi; lo sottolineano i rapporti cordiali che, dopo ferocicombattimenti, si intratterranno fra Riccardo Cuor di Leone e Saladino.Insomma, due universi apparentemente impermeabili, come l'Islam e laCristianit…, erano di fatto perfettamente permeabili l'uno all'altro. Di epocain epoca, si Š posto un enigma, rimasto quasi insoluto fino ai nostri giorni: ilsegreto dei Templari. Taluni hanno voluto vedere in questo segreto semplicementeun tesoro favoloso nascosto in un luogo sconosciuto, ma sembra che in realt… glisi debba attribuire una natura strettamente spirituale. In alcuni testimedievali, del resto molto oscuri, si parla di un amico di Dio, che parlava aDio quando voleva, e che era il protettore dell'ordine. Si tratta insomma diun'autorit… superiore a quella del maestro del Tempio in persona. Ora, ancheparecchi testi arabi accennano ad una potenza chiamata Re del Mondo.Sembra che il segreto dei Templari sia tutto qui: in questa specie dicontaminazione che si Š operata fra le due dottrine, cristiana e islamica,all'ombra delle Crociate.E questa contaminazione non ha nulla di stupefacente. All'epoca delle Crociatela dottrina cristiana Š ancora lungi dall'essere definita nei minimi dettagli.Ne sono fissate solo le linee principali, che costituiscono una specie distruttura all'interno della quale possono farsi strada mille interpretazioni.Esiste in particolare un concetto su cui Cristiani e Arabi potevano facilmenteaccordarsi: si tratta della Terra Santa. Che le Crociate si siano svolte permotivi che non riguardavano tutti e soltanto l'ossessione di riconquistare latomba di Cristo Š ormai certo. Ma riassumerli nell'espressione: sete diconquiste e di guerre, pi— o meno mascherati sotto il pretesto di restituirealla cristianit… la Tomba di Ges— crocifisso, vorrebbe dire snaturare alquanto imoventi che hanno spinto degli uomini ad abbandonare tutto per recarsi inPalestina. Infatti, questa tomba era un'immagine mitica, tanto quanto unaconcreta realt….Il Sepolcro significava anche, e forse soprattutto, la citt… spirituale;raggiungerlo, con il coraggio mostrato nei combattimenti (ne Š un esempioGoffredo di Buglione) o con un desiderio di santit… (come San Luigi), vuol direguadagnarsi la sicurezza del paradiso, scoprire finalmente il Graal.E in questa aspirazione non esistono differenze fondamentali tra ilCristianesimo e l'Islamismo. La filosofia araba e la religione islamica parlanoa pi— riprese della Terra celeste, ossia della citt… spirituale. Inoltre questaspecie di fusione dell'Islamismo e del cristianesimo in una fede comune riferitaa una citt… spirituale che si riconosce centro del mondo trova il suocoronamento nella comune fede in Abramo che raccoglie in sŠ il fondamento delletre grandi religioni monoteiste: cristianesimo, islamismo ed ebraismo.I Templari pagheranno cara la loro amicizia con quelli che allora si chiamavanoi pagani. Filippo il Bello li mander… al rogo per la continua provocazione cheapertamente lanciavano contro il potere del sovrano (il quale voleva inparticolare impedire loro di battere moneta, per essere l'unico padrone dellefinanze) ma anche accusandoli di eresia. Dal processo dei Templari infatti haimzio la fondamentale preclusione della Chiesa cristiana nei confronti

    14

  • dell'islamismo. Questa collusione intellettuale e spirituale dei Templari conl'Islam trover… in un certo senso il suo compimento con la strana storia delPrete Giovanni.Nel Titurel (dal nome del primo Re del Graal, nelle leggende celte) che Š unaspecie di continuazione di Parsifal, Wolfram von Eschenbach fa s chefinalmenteil Graal si fermi nel regno del Prete Giovanni. La leggenda colloca questo regnonelle Indie, e colui che lo guida, il Prete Giovanni, Š uno di quei personaggiche hanno appassionato la cristianit… per quasi trecento anni.Al termine dell'antichit…, il cristianesimo ha posto in Asia delle radiciabbastanza profonde ma, di fronte ad un'offensiva massiccia delle religioniautoctone, Š costretto a retrocedere notevolmente, anche se conserva importantipiazzeforti in Persia, in Armenia e in Asia Minore. Nel VII secolo un cristianodella Siria, discepolo di Nestor, chiamato dall'imperatore Tai-Tsung, si erastabilito in Cina, e qui, per duecento anni, la dottrina nestoriana si sarebbesviluppata in tutta libert…. Tanto che solo dopo molte tribolazioni Pechino avr…un arcivescovo cristiano: Giovanni di Montecorvino.Nel 1146 i Kara-Kitai, una popolazione turca dell'Asia, guidata da un capocristiano, Yi-Lu-Ta-Chi, sconfigge i mussulmani sotto le mura di Samarcanda.Questa notizia apre le pi— grandi speranze ai Crociati della Terrasanta, i qualiconsiderano la battaglia di Samarcanda un segno di Dio e ritengono molto vicinoil tempo in cui l'intero universo confesser… la sua fede cristiana.La personalit… di Yi-Lu-Ta-Chi, unita alle voci che circolavano sulla presenza aPechino dell'arcivescovo Giovanni di Montecorvino, fecero nascere la leggendadel Prete Giovanni, signore di un regno favolso situato non si sa dove fra laCina e l'India. Nel 1165 Manuel I, imperatore di Bisanzio, riceve una letteradel Prete Giovanni, il quale cos descrive il suo regno: E' il paese deglielefanti, dei dromedari dei cammelli, del leoni bianchi e rossi, dei vampiri,degli uomini con le corna e con un occhio solo, dei cicIopi e delledonne-ciclopi, e dell'uccello. Ogni giorno mangiano alla nostra tavola trencentopersone, questa tavola Š di prezioso smeraldo e la sostengono quattro colonne diametista. Cento anni pi— tardi il Prete Giovanni ricompare ma questa volta correvoce che il suo regno sia in Abissinia, che a quei tempi Š chiamata Indiaafricana.In realt…, derivata forse da fatti storici, qual Š ii significato della leggendadel Prete Giovanni? Semplicemente la convinzione che esista una specie diparadiso favoloso sul piano terrestre (presenza dei mostri).D'altronde, ponendo il regno di Re Giovanni in Africa esprimono a modo loro lecompenetrazioni che ci sono riportate fra i pensieri dell'Oriente e del mondoarabo.Facendo dl Re Giovanni un nipote di Parzival, attribuendo il regno favoloso comeultimo asilo del Graal, facendo scortare dai Templari la pietra sacra durante ilviaggio, Wolfram von Eschenbach ha realizzato una straordinarla sintesi fra leaspirazioni dell'Islam e quelle della cristianit…. In quel lontano paese,inaccessibile al piede umano sorge un castello che ha nome Montsalvatore come Šespresso in versi da Richard Wagner, nel Lohengrin, Montsalvat con il rifugiodel Graal.E il lontano paese qual Š? L'autore della Tetralogia che, a dire il vero, non sipicca di esattezza storica, precisa semplicemente (per chi metter… in scena ilParsifal) che si tratta di una contrada montuosa al Nord della Spagna gotica.E' bastato questo perchŠ l'immaginazione si scatenasse. Non Š forse unriaccendere e ravvivare la leggenda il tentare di scoprire in quale luogo almondo Š potuto esistere il favoloso castello descritto nei poemi di Chr‚tien deTroyes, di Robert de Boron, o di Wolfram von Eschenbach?Da parte sua Wagner non ha fatto altro che seguire l'ammirazione che la suaepoca aveva per tutto ci• che era spagnolo. Il viaggiatore, infiammato dallaleggenda del Graal e affascinato dagli incanti wagneriani, come avrebbe potutonon identificare Montsalvat con Montserrat, la fortezza divenuta abbazia chedomina la Catalogna dall'alto del picco di 1241 metri su cui Š costruita? Tale Šil successo della tesi di Richard Wagner, che la prima guida Baedeker sullaSpagna la fa propria.Questa tesi aveva ricevuto una notevole garanzia da Goethe il quale, nel 1784,aveva abbozzato a grandi linee un romanzo rimasto incompiuto: I Segreti.Goethe non aveva mai visitato Montserrat, ma grazie a racconti degli amiciviaggiatori, e soprattutto al proprio genio, l'autore dei Segreti aveva

    15

  • battezzato la fortezza spagnola un ideale Montsalvat. Ideale Montsalvat...Goethe non fornisce la chiave dell'enigma, ma le sue ragioni.Chr‚tien de Troyes descrive il castello del Graal in modo molto approssimativo:Š semplicemente una bella fortezza, con una torre quadrata, in una valleridente. Nel Parzival di Wolfram von Eschenbach il termine Montsalvage sembraderivato direttamente dall'espressione latina mons selvaticus, la montagnacoperta di boschi. Ora, in Germania esiste il castello di Wildenberg, dove ilpoeta ha vissuto a lungo, che corrisponde abbastanza bene al Montsalvageidealizzato: dal di fuori Š una fortezza massiccia e severa, ma l'interno hal'opulenza di un'abitazione saracena. La parte principale Š una sala da pranzoche contiene comodamente quattrocento convitati.In altre opere, dovute a poeti pi— o meno sconosciuti, il castello del Graal Šuna copia fedele della chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme, costruita dagliuomini durante il giorno e dagli angeli durante la notte. Il soffitto dellastanza centrale Š uno zaffiro solo le finestre sono costituite da un'unicapietra rara di natura sconosciuta ai mortali, tutte le pareti sono rivestited'oro. Fra tutti i luoghi dove avrebbe potuto erigersi la mole del castello,quello che solleva le controversie pi— appassionate Š Monts‚gur, perchŠ per suotramite si giunge all'eresia catara. E si pone l'interrogativo: i Catari hannocreduto al Graal? Hanno pensato che il possedere la fonte della verit… lirendesse autenticamente cristiani, ed Š forse questa certezza che spiega losconvolgente coraggio con cui hanno affrontato il rogo?Cinquant'anni fa, in una grotta di Vicdessos (AriŠge) Š venuta alla luce unapittura rupestre del XIII secolo. Questo dipinto raffigura una spada, una lanciada cui cadono gocce di sangue e delle stelle. Ora, nel Parzifal di Wolfram vonEschenbach si parla continuamente di stelle, di lancia e di spada, ingredientiindispensabili della leggenda del Graal. AriŠge si trova in pieno territoriocataro.Le concezioni dei catari sono pi— che una semplice deviazione dal cristianesimo;in realt… rappresentano una sintesi di dottrine e di concezioni molto varie.Sembra che la pi— evidente fra queste dottrine sia il buddismo, che haincontestabilmente avuto un'influenza in Europa, fino nel sud della Francia. NonŠ in questa regione che si Š scoperta una testa di Budda, anteriore alla nostra‚ra? I sacerdoti catari, al loro apparire, indosseranno degli abiti molto similia quelli dei bonzi.Quanto al loro insegnamento dottrinale, in pi— d'un tratto assomiglia allalezione di Budda: pessimismo nei confronti del mondo terrestre, ascetismo comestrumento per vincere gli appetiti umani, sorgenti del Male; evasione dell'animaverso il regno dello Spirito. I catari pensano di attingere l'essenza del loroinsegnamento alle fonti stesse della Bibbia. A loro avviso il mondo, in quantomalvagio, non pu• essere stato creato da Dlo. Dio ha creato semplicemente iprincipii del mondo, degli esseri e delle cose; Š stato Lucifero, un angeloribelle, a modellare la terra degli uomini, cos come i nostri corpi.Per questo l'uomo Š un abisso di contraddizioni: fra il suo desiderio di essereuna creatura di Dio e l'essere continuamente tormentato da Lucifero che gliinfligge mille tentazioni e lo attira verso il peccato. Solo contemplando ilcielo questi astronomi appassionati che sono i catari scoprono la Patria delleanime finalmente libere.Nella distinzione posta dai catari fra i Puri e il resto dell'umanit… si ritrovail modo di classificare i mortali di cui si servivano i poeti che hanno evocatola ricerca del Graal:chi rispetta alcune regole semplici senza pretendere di giungere alle supremeconquiste dello Spirito;chi pratica l'austerit…, ma non per questo appartiene al regno degli Eletti.i Perfetti, i quali con una vita di privazioni e di meditazione diventano i vericompagni di Dio. Essi soli hanno il diritto di rimettere i peccati ai lorosimili che si confessano dei propri errori. I Perfetti sono cos sicuri dellaloro fede, cos certi di essere destinati all'eterna felicit…, che hanno ildiritto di suicidarsi.Prove lunghe e difficili per camminare sulla strada che conduce verso Dio,rifiuto di tutti i beni terrestri, ivi compreso l'amore e il matrimonio; checos'Š questo se non la ricerca del Graal, ma tradotta nei termini di uncristianesimo giunto a una suprema esaltazione e a una rinuncia totale? GiacchŠcome nel Parzifal, la redenzione dell'uomo si ottiene solo nel dolore chepurifica; solo la perfezione permette di entrare nel regno dei cieli.I disegni che adornano le grotte del Sabarthez rivelano i legami esistenti fra

    16

  • la religione catara e i poemi del Graal. Vi si trovano:il pescatore, che Š certo il simbolo della parola di Cristo: Io far• di voi deipescatori di uomini, ma che nel Graal diventa il Re-Pescatore, colui che scoprePerceval, il cavaliere che deve partire alla ricerca del Vaso sacro o dellapietra dagli innumerevoli poteri;il ponte, che nessuno pu• attraversare se non Š invitato a farlo. Infatti ilponte levatoio che conduce al castello si alza bruscamente davanti a Perceval,quando costui si accinge a passarlo senza esservi invitato;il castello, posto su una montagna, circondato da foreste fittissime cheinghiottono il viaggiatore privo di saggezza. Il castello, come nell'avventuradi Perceval, Š il simbolo della pi— elevata dimora dello Spirito;lo scrigno sull'altare, che deve suggerire l'idea di un oggetto sacro rinchiusoin un involucro materiale. Come non pensare al Graal, vaso o pietra che sia, ilquale esprime anch'esso la presenza dello Spirito fra gli uomini?Presso i catari esiste tutto un simbolismo delle pietre (come nel Parzifal diWolfram von Eschenbach): la Gerusalemme celeste non Š costruita con materialitangibili, ma ha lo splendore di una pietra preziosa, di una pietra di diasprocristallino; la citt… in cui Dio regna sembra un limpido cristallo.I Perfetti proclamano che la supremazia dello Spirito Š rappresentata da unapietra caduta dal cielo, che illumina il mondo e lo consola (Š press'a poco latesi di Wolfram von Eschenbach).Non mancher… nemmeno, nella cosmogonia catara, il classico uccello che, come neipoemi del Graal, simboleggia il legame fuggitivo che unisce il mondo visibilecon il mondo invisibile. Per i catari quest'uccello Š la colomba. Essa, dopo chegli Albigesi saranno stati sterminati dall'esercito regio appoggiatodall'onnipotente autorit… del papa, lascer… questa terra e, simbolo delloSpirito, salir… nuovamente al cielo, abbandonando un universo corruttibile,consacrato alla sventura e alla sofferenza.I catari sono morti, persuasi di aver scoperto la Verit… e la Vita, convinti diessere stati i veri, gli unici cavalieri ad aver scoperto il Graal.Cos il Graal e la sua ricerca hanno illuminato gli spiriti dalle leggende pi—misteriose alla severa religione dei catari. PerchŠ questa invincibileattrazione? Non solo perchŠ il Graal realizza la pi— straordinaria sintesi deimiti che occupano il sottofondo dell'anima umana, ma anche perchŠ si trova nelpunto di confluenza di quelle correnti magiche che in una parola si possonodefinire esoteriche.Il romanzo del Graal, dalle premesse, che consistono nella leggenda di ReArthur, fino alla forma pi— compiuta, rappresentata dal Parzifal di Wolfram vonEschenbach, costituisce di fatto una specie di memoria collettiva dell'umanit….Vi si ritrova tutto: dall'avvenimento storico, come le sventure dei Bretoni,fino alla fantastica cavalcata degli Arabi in Occidente.Ma, al di l… dei fatti storici, abbelliti o pi— o meno taciuti quando evocano ledisgrazie di un popolo, appare evidente il bisogno fondamentale dell'uomo diconferire una coerenza profonda agli avvenimenti di cui Š l'attore, il testimoneo la vittima.Questo desiderio di conoscere il perchŠ e il come delle cose ha originato quellemolteplici associazioni, sette o ordini che, lungo tutto il corso della storia,hanno preteso di apparire come gruppi privilegiati, dotati di un potere magico,ed essi soli in grado di accedere alla Verit…. Questi privilegiati sono gliiniziati.Che cosa cercano gli iniziati? Qualunque sia il paese cui appartengono il loroscopo Š identico: penetrare nel mistero della conoscenza di Dio, parteciparedella natura dlvina. Due vie conducono a questo fine: il misticismo (come lointenderanno ad esempio San Giovanni della Croce e Santa Teresa d'Avila), che Šun immenso sforzo di conoscenza diretta di Dio, oppure l'uso di uno strumentonel cammino che conduce alla scoperta della Verit… Assoluta. Il Graal Šprecisamente uno di questi strumenti.In definitiva il Graal pone proprio il problema della conoscenza, ed Š questo ilmotivo per cui poeti e filosofi ne hanno fatto un oggetto sacro. Sembra chequesta consacrazione sia antica come il mondo. La si ritrova alle origini stessedell'umanit….E' cos che le popolazioni che adoravano il fuoco avevano stabilito un intimorapporto, quasi religioso, fra il recipiente che contiene i cibi, il fuoco chepermette di cuocerli, il grasso che si getta sulla fiamma per ravvivarla o, pi—esattamente, per farla rinascere. Cos Š nato, in questo campo particolare, ilconcetto di sacro. Il fuoco diventa il simbolo. principale: dapprima si trattadel fuoco materiale, indispensabile alla vita quotidiana poi per estensione,

    17

  • della fiamma interiore che Š il simbolo della vita dello Spirito alla ricercadella Verit….Egualmente a poco a poco il recipiente che contiene i cibi non Š pi— consideratosemplicemente un oggetto, ma esso partecipa delle virt— di ci• che contiene,cioŠ di tutto ci• che Š necessario alla vita umana.Il cristianesimo assimila e trasforma questi sensi fondamentali alla luce di unadottrina che, potente e splendida qual Š, ha facilmente la meglio su alcuni mitimal legati l'uno all'altro. Il Graal diventa il piatto di cui Cristo si serve lasera del Gioved Santo, o ancora il vaso dove Š raccolto il sangue delCrocifisso del Golgota. In entrambi i casl il contenente partecipa del caratteresacro del contenuto.Il dogma della Transustanziazione infatti, fissato nel 1215 dal ConcilioLaterano, al di l… della sua natura religiosa, esprime il desiderio di fornireun'immagine semplice e precisa del mistero. Si tratta di esprimere sul pianosentimentale l'ascesa dell'uomo verso Dio (ascesa che gli ‚ permessadall'Eucarestia) e di suggerire il grandissimo potere di Dio, che puo incarnarsisotto la specie del pane e del vino.E' una vera e propria iniziazione al mistero fondamentale del cristianesimo, nonpi— riservata a qualche privilegiato come in alcune sette, ma offerta a tutti,per poco che siano mondi dai loro peccati.Nella prospettiva cristiana l'ostia, in definitiva, Š il Graal, perchŠrappresenta il corpo insanguinato di Cristo morto sulla croce per riscattare gliuomini, perchŠ Š il nutrimento che d… la vita eterna, Š il segno tangibiledell'amore divino, Š l'incarnazione della spirito, Š, finalmente, l'incarnazionedella storia del mondo, una storia contenuta tutta intera nei limitirappresentati dall'Incarnazione, dalla Redenzione e dalla Comunione. Infine, lacristianizzazione del mito del Graal fornisce un'altra rispostaall'interrogativo dell'uomo: come salvarsi?I primi racconti del Graal, provenienti dai Celti, non risolvono affatto questoproblema; tutt'al pi— indicano, e in modo confuso, quali sono le chiavi persfuggire alle miserie della condizione carnale. E anche in questo caso le chiaviappartengono solo a qualche iniziato. Inoltre sia la sottomissione della carneall'anima che la devozione alla Donna rappresentano degli strumenti, non deifini.Il cristianesimo offre per la prima volta un'altra chiave, l'unica validad'altra parte: Š la sottomissione dell'anima allo Spirito divino. PerchŠ questoGraal, che ne Š un effetto, permette all'uomo, che dopo la caduta Š dilaniatotra le aspirazioni spirituali e gli appetiti materiali, di ritrovare se stessotutto intero nella luce divina.Per coronare questa costruzione, il Graal si identifica con la Grazia, chepermette di salvare anche chi non lo merita. Che cos'Š l'ingenuit… di Percevaldi cui parla Chr‚tien de Troyes, se non il terreno sul quale potr… agire laProvvidenza? PerchŠ anche l'ignoranza deriva da Dio, ma l'Onnipotente fascorrere la sua infinita bont… su coloro che vagano nelle tenebre dell'errore edel disconoscimento. L'amore discende da Dio e a Lui risale. In questo modo ilciclo si chiude, con l'avvento del cristianesimo, una dottrina solidamentecostruita ha preso il posto, nella ricerca dell'Assoluto, dei desideri e deisogni del Graal pagano.Questo trionfo del cristianesimo tuttavia non resiste in modo irrevocabileall'usura del tempo, nŠ agli assalti delle nuove idee. Il primo attacco siverifica fra il XIV e il XVII secolo, ossia nel periodo in cui, con l'alchimia,la scienza moderna muove i primi passi. Non si tratta pi— di cavalieri chepercorrono le foreste popolate da mostri, raggiungendo i castelli non si sadove. Ai cavalieri si sostituiscono medici e maghi. Il castello del Graal Šdiventato un laboratorio.Ma ci• che si cerca non cambia: si tratta di trovare il modo per giungere allasaggezza suprema. Questo modo ormai si chiama pietra filosofale o elisir. Essonon deve nulla a Dio, tutto alla scienza degli uomini. Gli alchimisti sispingono anche pi— lontano: riabilitano Lucifero quest'angelo decaduto che,secondo l'esempio del vecchio Faust, essi invocano pi— volentieri del nome diDio. La provetta, luogo dove i metalli si trasformano magicamente, ha preso ilposto dell'antico vaso sacro contenente il sangue di Cristo. Perceval vagava perdegli anni alla ricerca della verit…. Gli alchimisti affermano che per scoprirela pietra filosofale occorrono tre, cinque o sette anni. E uno di questiricercatori dice: Chi Š in grado di sublimare filosoficamente la pietra, agiusto, titolo si merit il nome di filosofo, perchŠ conosce il fuoco dei saggiche Š l'unico strumento che possa operare questa sublimazione. Insomma

    18

  • l'avventura spirituale della cavalleria cristiana si Š laicizzata.Il nuovo Graal, quello degli alchimisti, si chiama Aludel, ed Š posto su unfornello di nome Athenor. L'Aludel Š detto anche l'occhio filosofico e deveessere fatto, affermano coloro che lo usano, di un buon vetro di Lorena,lavorato in ovale o in tondo, chiaro e spesso. Bisogna che sia ermeticamentechiuso. Attraverso la complicata combinazione di nuove sostanze si tenta diottenere l'oro, simbolo di un potere che non ha nulla a che fare con quelloannunciato dai monaci medievali.Su queste operazioni strettamente materiali, sui minuziosi dosaggi di elementidiversi si innesta tutta una filosofia, si sarebbe tentati di dire una filosofiadell'orgoglio umano.Nell'Aludel si svolge l'azione dell'alchimia, la separazione cioŠ della materiagrezza dal principio attivo che Š il simbolo dello spirito. Si tratta poi difonderli di nuovo con il procedimento che ha il nome di nozze chimiche. Daquesta fusione nasce il mercurio, considerato un materiale ermafrodita perchŠ Šcompleto, autosufficiente.Quale ebbrezza manipolare un simile materiale solido e liquido nello stessotempo! E gli alchimisti, identificando gli esperimenti che svolgono nei lorolaboratori con una vera e propria messa, si avviano sulla strada del sacrilegio.Non Š pi— Dio il signore dell'universo, nŠ Cristo che si incarica della salvezzadegli uomini, bens coloro che padroneggiano la materia, la scindono eottengononuovi corpi: lo spirito dell'uomo pu• tutto.Le mille avventure, belliche o amorose, di Perceval e Lancelot, sono ormaimorte. Lo spirito umano, in primo piano, Š invitato a un'avventura affascinante:cogliere le forze misteriose celate nella materia e metterle al servizio delpotere dell'individuo umano. Ma come tracciare un limite tra la tecnica e lamagia, dal momento che queste forze misteriose altro non sono se non unamanifestazione, al livello pi— basso, dello Spirito che compenetra tuttol'universo? E come farebbe lo spirito umano a non sognare formule misteriose,note ai soli iniziati, che gli permettano, partendo da certi elementi, dicombinare la materia secondo la sua volont… fino a creare quei nuovi corpi chegarantiranno all'uomo un infinito dominio? Non Š pi— il Verbo di Dio a creare lecose, poichŠ le parole zampillano da sole dalla bocca dei mortali.Questa presenza universale dello Spirito sbocca naturalmente in una specie dipanteismo di cui, nel Rinascimento, Rabelais sar… il cantore geniale.L'autore del Gargantua ha scritto in realt… una specie di Graal, la cui ricercaŠ un misto di serio e di buffo. Rabelais evoca il Pantagruelione, una stranasostanza che ha la capacit… di guarire i mali dello spirito cos come leinfermit… fisiche. E' il simbolo del nutrimento universale, quello stessocontenuto nel vaso sacro dei cavalieri.Che cos'Š la Divina Bottiglia se non il Graal di Rabelais, poichŠ da essa si pu•bere il vino della verit…? Illuminati dalla nobile lanterna, Pantagruel e i suoicompagni giunggno all'isola tanto desiderata, un'isola che ricorda moltissimoquella di cui si tratta nei racconti del Graal, quando parlano della dimoraperfetta circondata dalle correnti dell'oceano. Qui Pantagruel e i suoi amiciscoprono l'Abbondanza, che assomiglia ai paesi della giovent— delle leggendecelte.Un tempio sotterraneo riporta sul frontone questa formula: Nel vino la verit…. Enon Š sacrilego vedervi un richiamo, forse un po' irrispettoso, alla parola diCristo: Questo Š il mio sangue. Io sono la Verit… e la Vita.In questo tempio si trova anche la Lampada Meravigliosa: Su di esso era poggiatoun vaso di cristallo; aveva la forma di un cocomero o di un vaso da nott‚, dacui usciva una gran quantit… di liquido infu