5
C on un pizzico di ironia, ma dicen- do senza dubbio il vero, l’hanno definita «la miglior invenzione fin- landese dopo la sauna». Parliamo del nor- dic walking (letteralmente: camminata nordica), una nuova disciplina sportiva che sta rapidamente conquistando il mondo intero. Che cos’ha di speciale? La risposta esatta è: tutto e niente. Tutto, in quanto unisce virtù rilassanti e persino te- rapeutiche al divertimento; niente, perché, a ben guardare, è semplicemente un modo di camminare, con qualche accorgimento. Il nordic walking si basa su tre elementi: una tecnica corretta di muoversi, un’ade- guata postura del corpo, l’utilizzo di basto- ni specifici. Questi ultimi, hanno la funzio- ne di rendere possibili i primi due elemen- ti, vale a dire di insegnare il modo giusto di spostarsi con una postura corretta. In que- sto modo, il nordic walker è in grado di in- staurare un rapporto positivo con il pro- prio corpo, poiché impara a controllarlo, a conoscerlo e a percepirne i bisogni e i “de- sideri”. In concreto, il nordic walking consi- ste nel camminare, ma anche nel correre, saltellare secondo tre livelli – benessere, fit- ness e sport – in cui ciascuno pratica eserci- zi adatti alla propria condizione fisica. Po- tremmo definirlo una disciplina sportiva democratica, perché è praticabile indipen- dentemente dall’età, dal sesso, dal luogo in cui si vive, dalla condizione fisica. Questo spiega la sua straordinaria e rapi- da diffusione in ogni angolo del pianeta. Fin dagli anni Trenta gli atleti dello sci di fondo finlandesi erano abituati ad allenarsi d’estate utilizzando i bastoni. Negli anni Ottanta, qualcuno pensò che l’idea poteva essere applicata a uno sport alla portata di tutti. E così fu. Oggi nel suo Paese natale, la Finlandia, 720.000 persone (il 14 per cento della popolazione) pratica la cammi- nata nordica almeno una volta alla settima- E ORA INCOMINCIA L’ AVVENTURA [IN VACANZA] CLUB 3 CLUB 3 LUGLIO 2008 LUGLIO 2008 95 94 DI PAOLO PERAZZOLO Un gruppo di appassionati del nordic walking in un sentiero della Valtellina Tutti pazzi per il nordic walking ; su e giù per valli e monti insieme o da soli. Bastano due bastoncini e tanta voglia di scoprire itinerari insoliti

EORAINCOMINCIA L’AVVENTURA - stpauls.it · E immaginate di solcareconil vostrokayakleonde traPaler-mo e le Egadi, pronti a scoprire quali colori ... nerario delle Alpi che unisce

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: EORAINCOMINCIA L’AVVENTURA - stpauls.it · E immaginate di solcareconil vostrokayakleonde traPaler-mo e le Egadi, pronti a scoprire quali colori ... nerario delle Alpi che unisce

Con un pizzico di ironia, ma dicen-do senza dubbio il vero, l’hannodefinita «la miglior invenzione fin-

landese dopo la sauna». Parliamo del nor-dic walking (letteralmente: camminatanordica), una nuova disciplina sportivache sta rapidamente conquistando ilmondo intero. Che cos’ha di speciale? Larisposta esatta è: tutto e niente. Tutto, inquanto unisce virtù rilassanti e persino te-rapeutiche al divertimento; niente, perché,

a ben guardare, è semplicemente un mododi camminare, con qualche accorgimento.

Il nordic walking si basa su tre elementi:una tecnica corretta di muoversi, un’ade-guata postura del corpo, l’utilizzo di basto-ni specifici. Questi ultimi, hanno la funzio-ne di rendere possibili i primi due elemen-ti, vale a dire di insegnare il modo giusto dispostarsi con una postura corretta. In que-sto modo, il nordic walker è in grado di in-staurare un rapporto positivo con il pro-

prio corpo, poiché impara a controllarlo, aconoscerlo e a percepirne i bisogni e i “de-sideri”. In concreto, il nordic walking consi-ste nel camminare, ma anche nel correre,saltellare secondo tre livelli – benessere, fit-ness e sport – in cui ciascuno pratica eserci-zi adatti alla propria condizione fisica. Po-tremmo definirlo una disciplina sportivademocratica, perché è praticabile indipen-dentemente dall’età, dal sesso, dal luogoin cui si vive, dalla condizione fisica.

Questo spiega la sua straordinaria e rapi-da diffusione in ogni angolo del pianeta.Fin dagli anni Trenta gli atleti dello sci difondo finlandesi erano abituati ad allenarsid’estate utilizzando i bastoni. Negli anniOttanta, qualcuno pensò che l’idea potevaessere applicata a uno sport alla portata ditutti. E così fu. Oggi nel suo Paese natale,la Finlandia, 720.000 persone (il 14 percento della popolazione) pratica la cammi-nata nordica almeno una volta alla settima-

E ORA INCOMINCIA L’AVVENTURA

[IN VACANZA]

CLUB3CLUB3 LUGLIO 2008LUGLIO 2008

9594

DI PAOLO PERAZZOLO

Un gruppo di appassionati

del nordic walking in un

sentiero della Valtellina

Tutti pazzi per il nordicwalking; su e giù per valli

e monti insieme o da soli.

Bastano due bastoncini

e tanta voglia di scoprire

itinerari insoliti

Page 2: EORAINCOMINCIA L’AVVENTURA - stpauls.it · E immaginate di solcareconil vostrokayakleonde traPaler-mo e le Egadi, pronti a scoprire quali colori ... nerario delle Alpi che unisce

na. Alla fine del 2007, otto milionidi persone nel mondo ne sono rima-ste affascinate. I Paesi di maggiorsviluppo sono la Svezia, la Norve-gia, la Germania, l’Austria, la Svizzera, la Da-nimarca, ma anche nel Regno Unito, in Fran-cia e nell’Est Europa è prevista una crescitasignificativa. E l’Italia? Vi sarà capitato ditrovare, soprattutto in montagna, gruppi dipersone, di solito spensierate e allegre, checamminano più o meno come tutti gli altri,ma con l’ausilio di bastoni molto simili alleracchette degli sciatori. Bene, erano i priminordic walker di casa nostra.

Il successo di questa disciplina si spiega intanti modi: è divertente, rilassante, terapeuti-ca e poco costosa. È stato calcolato che siutilizza il 90 per cento della muscolaturadel corpo, senza d’altro canto sollecitarein modo eccessivo le articolazioni. In prati-ca, si riesce a impegnare in modo più com-

pleto il corpo, ma con minore fatica. Decinedi ricerche scientifiche hanno calcolato che,quando si applica la tecnica corretta, il con-sumo calorico aumenta fino al 45 per centorispetto alla camminata tradizionale; cresceil battito cardiaco, precisamente di 10-15 bat-titi al minuto, favorendo così l’allenamentodel sistema cardiocircolatorio; diminuisco-no, al contrario, le tensioni muscolari dallespalle alla nuca; viene rinforzato il sistemaimmunitario.

Nella sua accezione originaria, il nordicwalking è pensato come un progetto globa-le per il benessere del corpo ma anche del-la mente. Per questo è raccomandato a per-sone in convalescenza, con problemi fisici econ limitazioni di movimento, ma anche a

chi combatte contro le “malattie dell’ani-ma”. Su questo aspetto, consigliamo la lettu-ra di Nordic Walking - Gioia di vivere, diMaria Grazia Pastore (Edizioni Cleup), lastraordinaria storia di una donna che nel2006 si è ammalata di tumore al seno e che,divenuta istruttore di base della disciplina, lapropone come recupero dalla malattia pres-so l’associazione Volontà di vivere di Pado-va e di Albignasego (ulteriori informazioniin www.nordicwalkingsmile.it).

Chi volesse avere delucidazioni sullaspecifico del nordic walking, può contatta-re l’Anwi (www.anwi.it). L’associazionepuò fornire un elenco dei corsi autorizzati(telefono 0464/55.03.74,fax 0464/56.01.69).

Un attimo di attenzione, prego.Chiudete gli occhi e provate a im-maginare una vacanza diversa dal-

le solite formule “tutto incluso” dei villaggituristici. Pensate di camminare, zaino in spal-la, in Valtellina, di rifugio in rifugio. Con lafantasia, percorrete a passo d’asino i sentieridel parco piemontese Veglia-Devero e dor-mite in tenda, immersi nella natura. Adesso,seduti sulla vostra bicicletta, seguite il corsodel Po, fino a vedere le acque del fiume spo-sarsi con quelle del mare. E immaginate disolcare con il vostro kayak le onde tra Paler-mo e le Egadi, pronti a scoprire quali coloriacquista il mare lungo il tragitto.

Ecco un assaggio delle nostre proposte:viaggi avventurosi, rilassanti, a portata di ma-

no, flessibili, da plasmare a seconda delleproprie esigenze e abilità.

Ma non perdiamo tempo: che le vacanzeabbiano inizio! E buon viaggio!

A PIEDI SU PER I MONTI

Per chi ama camminare in alta quota per-correre la Via Alpina, il più importante iti-nerario delle Alpi che unisce Trieste aMontecarlo e attraversa la Valtellina, sem-brerà un invito a nozze. Raggiunta Tirano(Sondrio) con un treno da Milano, si sale inbus fino al passo dello Stelvio (2.757 metri).È qui, dopo la notte, che ha inizio l’avventu-ra: d’ora in poi bisognerà contare solo sulleproprie gambe e dormire nei rifugi.

La camminata è impegnativa, ma gratifi-

SENZA FRONZOLITRA LA NATURA

Con gli asini, a piedi, in bicicletta

e in kayak: quattro itinerari

avventurosi e poco costosi solo per voi

Il nordic walking aiuta anche

a liberare lamente e perfino

a guarire dalle malattie

+45%consumo calorico

in più rispetto

alla normale

marcia praticando

il nordic walking

A PORTATA

DI MANO

I viaggi a contatto

con la natura

costano meno

di quanto si

possa pensare

CLUB3 LUGLIO 2008

[IN VACANZA]

CLUB3LUGLIO 2008

9796

DI LAURA LA PIETRA

Page 3: EORAINCOMINCIA L’AVVENTURA - stpauls.it · E immaginate di solcareconil vostrokayakleonde traPaler-mo e le Egadi, pronti a scoprire quali colori ... nerario delle Alpi che unisce

[IN VACANZA]

cante. Dal passo dello Stelvio si sale al passodelle Tre Lingue, poi seguendo una mulattie-ra militare si giunge al valico di Santa Maria,sul confine con la Svizzera. E, sulla via per laVal Forcola, lungo una strada sterrata, si arri-va ai Laghi di Cancano e al rifugio Fraele.

Attraverso brevi gallerie scavate nella roc-cia, scortati dalle medievali Torri di Fraele,ci si dirige verso Arnoga, confine del Parco

dello Stelvio. La montagna offre panoramimozzafiato: prati e laghetti accompagnano ituristi lungo la Val Viola e la Val Verva, finoal rifugio Eita, spartano e accogliente comeconviene a questo itinerario.

Si procede su una comoda sterrata versoFusino, alla volta del rifugio Malghera, inVal Grosina. La sesta tappa prevede setteore di cammino tra i boschi in direzioneSchiazzera, toccando Guinzana, l’Alpe Pia-na, l’Alpe Carette. L’ultima notte del vostrotour lungo la Via Alpina sarà appena trascor-sa quando, zaino in spalla, imboccherete i

“sentieri del contrabbando” etra vigneti terrazzati farete ri-torno a Tirano, la cui basilica eil centro storico sono candida-ti a diventare Patrimonio del-l’Unesco.

A SPASSO CON GLI ASINI

Scarponcini. Pantaloni cor-ti per il giorno, tuta per la not-te. Zaino, sacco a pelo e mate-rassino. Non serve altro peril trekking con gli asini nelParco Veglia-Devero (Pie-monte). A tende e viveri per icinque giorni di tragitto dal-l’Alpe Veglia (1.750 metri) aFormazza (817 metri), in Vald’Ossola, pensano Luigi Ca-stelli e Andrea Bonizzoni, del-l’Associazione Mataburro. Af-fidati i bagagli ai basti degliasini, si entra nella piana di Ve-glia. Sotto la cima del monte

Leone, nelle Alpi Lepontine, si fa amiciziacon gli asini e ci si tuffa nella natura: pernicibianche, galli forcelli, caprioli e marmotte.

Il richiamo dell’ambiente è tale che, do-po la notte al camping di Veglia, si è impa-zienti di raggiungere Val Bondolero, dovesi fissa la tenda.

Sui sentieri erbosi del parco si segue ilciondolare degli equini. Li si conduce, li si la-

scia riposare tra gli alpeggi bovini, mentre icasari preparano formaggi tipici. Gli asinicamminano lenti. C’è un ostacolo, si ferma-no: «Vi guardano. Si fidano di voi», raccon-tano gli organizzatori.

Circondati da larici, ontani e abeti si rag-giungono i passi di Valtendra e Scattad’Orogna, si scende in Val Buscagna, dovela montagna si specchia nel Lago Nero sotto

gli occhi del Cervandone, e poi giù fino al-l’Alpe Devero (1.640 metri). Al risveglio sipercorre l’antico sentiero Walser, riapertoagli animali. Lungo il verde passo di Boc-chetta di Scarpia si arriva all’Alpe Pojala,luogo dell’ultima notte. La vacanza è sul fini-re. Resta da varcare il Passo del Muretto e vi-sitare Salecchio Superiore e Inferiore, pri-ma di arrivare a Formazza.

Il ritmo è lento come quello del passo degli asini.

Si dorme nei rifugi e si gustano formaggi mai visti

ANDAR PER ERBE

Il 19 e 29 luglio

camminata all’Alpe

Veglia, in Piemonte,

per scoprire le

piante officinali.

tel. 02.83.72.838 e

www.trekkingitalia.it

CLUB3CLUB3

INFO: IL TREKKING DEL QUADRUPEDE

� Percorso: Veglia-Formazza.� Durata: 5 giorni, 4 notti.� Pernotta-mento: in tenda.� Costo: 160 euro a persona.� La quota compren-de: - affitto dell’asino (uno ogni quattro persone, fino a un massimo di 4asini per 12 persone) - tende per dormire - tenda cucina - fornitura pasti- trasporto del materiale.� Periodo: dal 10 al 14 agosto. A richiesta an-che in altri periodi, dal 18 luglio al 14 settembre.� Nota bene: è possibi-le anche effettuare l’itinerario Veglia-Devero (2 notti, 80 euro) e la salitaalpinistica in stile andino sul monte Leone, con guide alpine. � Per in-formazioni su come raggiungere Veglia, prenotazioni e costi di salita alMonte Leone: Luigi Castelli: 347.24.94.467 - Andrea Bonizzoni:349.16.90.117; e-mail: [email protected].

99

LUGLIO 2008

INFO: SUI SENTIERI DELLA VALTELLINA

� Percorso: ad anello da Tirano (Sondrio).� Durata: 7 giorni, 6 notti.� Tappe consigliate: I) Tirano-Stelvio (in bus). II) Passo dello Stelvio-Laghi di Cancano. III) Laghi di Cancano-Arnoga. IV) Arnoga-Eita. V) Eita-Malghera. VI) Malghera-Schiazzera. VII) Schiazzera-Tirano. � Difficol-tà: percorso medio-impegnativo.� Pernottamenti: in albergo a Stelvioe Arnoga, poi nei rifugi-tappa.� Nota bene: sentieri segnalati sulle car-tine; da fare da soli o con guida. Per informazioni su bus Tirano-Bormio-Stelvio: www.infopoint.it. Per informazioni su itinerari, rifugi e guide: Valtel-lina Turismo tel. 0342/21.59.21- e-mail: [email protected] - www.valtelli-na.it - www.viaalpina-valtellina.com - www.via-alpina.org.

LUGLIO 2008

98

Page 4: EORAINCOMINCIA L’AVVENTURA - stpauls.it · E immaginate di solcareconil vostrokayakleonde traPaler-mo e le Egadi, pronti a scoprire quali colori ... nerario delle Alpi che unisce

[IN VACANZA]

SULLA RIVA DESTRA

DEL PO IN BICI

Rilassarsi pedalando. Ec-co il motto di chi vuole sco-prire la riva destra del Po insella alla propria bicicletta.La stazione di Ferrara è ilpunto di partenza e di arrivodi questo tour, che prevedecene e soste in locande e ostel-li nei pressi delle località incui termina ogni tappa. Dopoaver visitato Ferrara, si lascia-no le mura della città e su dueruote si segue l’ombroso itine-rario del Burana alla volta diStellata di Bondeno. Il giorno

dopo si comincia da qui a macinare i primichilometri di meraviglie presenti sulla spon-da destra del fiume più lungo d’Italia. Leruote corrono lungo la golena, seguono ilcorso del Po attraverso salici, aceri e olmi fi-no a Pontelagoscuro, dove si può riposareprima di proseguire, il mattino seguente,verso Ro Ferrarese. Rilevanti, in questo trat-to, la delizia estense di Fossadalbero e il Mu-

lino del Po. Il fiume sospiraentro alti argini. Si pedala tracampi e frutteti, per poi sosta-re a Serravalle, dove comin-cia il delta del Po. Al risve-glio, si prende la strada checonduce all’antica lanterna diGorino Ferrarese. Ma primadi vedere il fiume gettarsi nel-l’Adriatico, il consiglio è di vi-sitare il Castello Estense diMesola e fermarsi ora a SantaGiustina, ora a Goro.

Dopo aver alloggiato a Go-rino, l’ultimo giorno si imboc-ca la via per Codigoro, attra-versando il Parco del deltadel Po, tra valli dolci e salma-stre. Dalla strada pianeggian-te spicca lo slanciato campani-le dell’abbazia di Pomposa.Vi consigliamo di visitare lachiesa, prima di riprendere ilcammino verso la stazione fer-roviaria di Codigoro, da dovefar rientro a Ferrara.

IN KAYAK PER MARE

«È un percorso per appassionati ben at-trezzati». Parola di Salvatore Bartoli, im-piegato amante della canoa, che con il suokayak da mare ha già solcato le acque traMondello (Palermo) e Favignana (isole Ega-di). L’itinerario è impegnativo, quindi senon si è molto allenati ed esperti è meglio af-fidarsi a guide e strutture organizzate. Baga-gli in barca, si scivola tra le onde. «Una siestasull’isola delle Femmine è l’ideale dopo esse-re entrati nella grotta dell’Olio», dice Barto-li. Che suggerisce di puntare verso il golfo diCarini, costeggiare Terrasini e riposare sulla

CLUB3LUGLIO 2008

INFO: CON LE DUE RUOTE SUL PO

� Percorso: ad anello da Ferrara e lungo la destra del Po.� Durata: 5giorni, 4 notti.�Mezzi: city bike o mountain bike.� Tappe consiglia-te: I) Ferrara-Bondeno-Stellata. II) Stellata-Pontelagoscuro. III) Pontelago-scuro-Ro Ferrarese-Serravalle. IV) Serravalle-Mesola-Gorino Ferrarese.V) Gorino Ferrarese-Codigoro-Ferrara. � Pernottamenti: in strutture abasso costo nei pressi delle località di sosta.� Nota bene: Road book emappe dei percorsi sono scaricabili dal sito www.ferraraterraeac-qua.com.� Per informazioni su itinerari e strutture ricettive: Iat Provin-cia Ferrara tel. 0532/29.93.03. e-mail: [email protected] - www.fer-raraterraeacqua.com. Ferrara Turismi telefono 0532/23.42.12; e-mail:[email protected] - www.ferraraturismi.it.

Viaggiatori o turisti? La differenza è enorme: i primi voglionoentrare in sintonia col Paese che visitano, ne vogliono conoscere

tutti i lati, anche quelli nascosti e magari meno belli, vogliono avvicinarsialla sua cultura, persino ai suoi problemi. I secondi si limitanoa sfruttare ciò che di meglio offrono le strutture turistiche senzaporsi troppe domande. E mentre questi ultimi hanno a disposizionepraticamente l’intero settore dei tour operator, che organizzano vacanzesu misura in tutto il pianeta, è più difficile riuscire a trovare chi aiutainvece chi desidera praticare il “turismo responsabile”, come è statobattezzato questo modo di viaggiare, potremmo dire, “con gli occhi benaperti”. Per questo è nata l’associazione “Sguardi oltre il confine”, quasiun esito naturale di un gruppo di solidarietà di commercio equodi Bergamo che ha lavorato per anni in giro per il mondo e conoscebene la realtà profonda dei Paesi che ora propone di visitare, dal Brasileal Perù, dalla Cina al Senegal.� Per informazioni: Sguardi oltre il confine c/o Cooperativa OrionVia F. Baracca 1/B - 24123 Bergamo - tel. 035/24.80.83Referente: Daniela, tel. 333/20.28.685 (lunedì e giovedì dalle 20,00alle 21,30); [email protected].

MA TU SEI RESPONSABILE?

100

Page 5: EORAINCOMINCIA L’AVVENTURA - stpauls.it · E immaginate di solcareconil vostrokayakleonde traPaler-mo e le Egadi, pronti a scoprire quali colori ... nerario delle Alpi che unisce

spiaggia di Muso di Porco, in un camping li-bero. Si rema lungo il golfo di Castellammaree, pagaiando tra i faraglioni di Scopello, si pro-segue paralleli alla riserva dello Zingaro, finoa San Vito Lo Capo: impossibile resistere al

sole e alle spiagge siciliane! Sulla rotta versoTrapani si susseguono scenari magici, dalmonte Cofano alle saline. È ormai tempo del-la traversata per l’isola di Levanzo. «Ma nonsi può fare canoa in mare aperto, perciò toccacaricare i kayak sul traghetto che parte da Tra-pani», avverte Bartoli. Sbarcati a Levanzo, ilkayak torna in acqua, alla scoperta di tonnare,isolotti e anfratti intorno all’isola. Chiudonol’itinerario le splendide cale di Favignana, rag-giungibile anch’essa in traghetto. A voi la scel-ta di pernottare qui o andare a Trapani, doveattendere il ritorno di uno dei vostri compa-gni, andato a recuperare l’auto lasciata a Paler-mo all’inizio di questi cinque giorni. �

[IN VACANZA]

INFO: BORDEGGIANDO IN SICILIA

� Percorso: da Mondello (Palermo) a Favignana (Trapa-ni). Durata: 5-6 giorni.� Pernottamenti: in tenda in cam-ping libero o attrezzato, o in strutture a basso costo nelle lo-calità di sosta. � Difficoltà: percorso impegnativo; perpersone allenate e in possesso dell’attrezzatura completa necessaria.�Nota bene: bisogna avere buone condizioni di salute; saper nuotare. Me-glio effettuare il tragitto in compagnia.� Per informazioni sull’itinerario:Salvatore Bartoli: 347.42.84.896 - e-mail: [email protected] - Perinformazioni sui campeggi: Aapit Regione Sicilia tel. 091/[email protected] - www.regione.sicilia.it/turismo/web_turismo -Aapit Palermo tel. 091/60.58.111 - www.palermotourism.it - Apt Trapanitel. 0923/54.55.11. www.apt.trapani.it.

CLUB3LUGLIO 2008

Dal 1955 ad oggi,quarantasette viaggi

cicloturistici: Europa,Africa, America del Sude Medio Oriente. Il primoa 17 anni in Svizzera. Poi,da quel giorno, GiorgioMazza, lecchese, 70 annicompiuti il 2 giugno, nons’è più fermato. In sellaa una bici – l’ultima sichiama Hannibal IV e ha 39anni – ha attraversatodeserti e città, percorrendole strade di mezzo mondo.Ogni viaggio, un’avventura.A volte ai limitidell’incredibile. «Nel 1978stavo attraversando ilBritish Columbia, inCanada, e dal bosco uscìun orso. Stretto tra le suegrinfie, avevo già dettol’ultima Ave Maria quando

è arrivato un cacciatoreche gli ha sparato allatesta e mi ha salvatola vita». Dieci anni prima,Mazza la pelle l’aveva giàrischiata in Libia. «Di nottestavo attraversandoil deserto con le luci ei fari accesi. I soldati miscambiarono per un

contrabbandiere e miinseguirono».Meno drammatiche lealtre esperienze, anche sel’avventura non è maimancata. «Per me via estvita». Quando parto, la bici,i bagagli ed io pesiamo130 chili. Ma appena c’èl’abbrivio, è subito magia.Poi vado avanti spinto dalpaesaggio e dalle persone

che incontroe con cuiscambioinformazionie qualcosada mangiare.La bici», spiegaMazza, exingegnere civilespecializzatoin stradee ponti, «mipiace perchéti permette di

fermarti ovunque. Per me,anche se i viaggi sonoprogrammati, l’unica cosaè partire e arrivare,percorrendo le strade piùbelle del mondo». Non sicreda che prima delviaggio Mazza si preparicome un atleta. «Partosenza allenamento: per meandare in bici è una festa.Amo la strada in quantomanufatto. Quella stessastrada che la gente odia eche è così diversa daquella di Coppi e Bartali,imprigionata com’è daparapetti d’acciaio. Mipiacerebbe fare un altrobel giro, ma oggi muoversiè diventato difficile a causadei visti». E a chi vuoleseguirne l’esempio, offreun consiglio. «Prendi la bicie vai, senza preoccupartidi nulla». Fabrizio Alfano

102

GIORGIO CHE SPAZIA IN BICICLETTA