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Dottorato di Ricerca EPATO-GASTROENTEROLOGIA SPERIMENTALE E CLINICA Experimental and Clinical Hepatogastroenterology XXXII ciclo Dipartimento di Scienze anatomiche, istologiche, medico-legali e dell'apparato locomotore Relazione attività di ricerca anno precedente Relazione attività di ricerca anno DOTTORATO DI RICERCA EPATOGRASTROENTEROLOGIA SPERIMENTALE E CLINICA RELAZIONE ATTIVITÀ DI RICERCA ANNO 2015 precedente DOTTORANDI XXX ciclo Dott.ssa Daniela Caporilli La dott.ssa Daniela Caporilli attualmente iscritta al 2° anno di Dottorato di Ricerca in Epato-Gastroenterologia sperimentale e clinica– XXX Ciclo, ha svolto un progetto di ricerca dal titolo “STORIA NATURALE DELLE POUCH ILEO-ANALI”. Il progetto di dottorato è stato svolto presso presso il Dipartimento di Chirurgia Generale e dei trapianti d’organo “P.Stefanini del Policlinico Umberto I di Roma, Università Sapienza, sotto la guida della Prof.ssa Pronio. Stato di avanzamento del progetto di ricerca e risultati ottenuti: Nel primo anno del dottorato il principale impegno è stato l’elaborazione e la messa a punto del protocollo di ricerca riguardante lo studio della “storia naturale della pouch”. Lo scopo dello studio è di descrivere la “Storia naturale della pouch”, esaminando i risultati funzionali e le complicanze per ogni anno di follow-up attraverso l’esame delle cartelle cliniche ed ambulatoriali di un gruppo di pazienti sottoposti ad IPAA. Per ogni paziente, pertanto, si otterrà un grafico che mostrerà l’andamento nel tempo dei risultati funzionali e delle complicanze. Abbiamo raccolto i dati anagrafici e relativi alle cartelle cliniche di 100 pazienti (54 maschi, 46 femmine) di età media di 37 anni (range 12-74), sottoposti ad intervento per rettocolite ulcerosa (RCU) in 88 casi, colite indeterminata in 4 e poliposi adenomatosa familiare (FAP) in 8 casi. Sono stati sottoposti a trattamento chirurgico in urgenza il 21% dei pazienti. Dei 100 pazienti presi in esame in 96 è stata confezionata una J pouch, in 4 una S pouch. L’IPAA è stata confezionata nel 30% dei casi manualmente e nel 70% dei casi meccanicamente con stapler. Le complicanze immediate post-operatorie sono state sepsi/leak dell’IPAA in 14 casi; sepsi/leak della pouch in 3 casi; altre complicanze in 14 casi. È in corso la raccolta dei dati ambulatoriali del follow-up che verranno inseriti in un database. Stiamo lavorando, con il supporto degli statistici, alla corretta elaborazione dei dati al momento raccolti. Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2015 a. Pubblicazioni - Hepatoblastoma in a 14 month-old female. A. Boscarelli, G.B. Levi Sandri, A. Calisti, V. Briganti, R.L. Grillo, P. Lepiane, D. Caporilli, G.M. Ettorre. Clin Ter 2015; 166 (2) 16-20; - Robotic Thyroidectomy : Is a futile surgical approach?. Levi Sandri, Giovanni B.; Coluzzi, Mariagrazia; Caporilli, Daniela; de Luca, Alessandro; Guerra, Francesco. Surg Laparosc Endosc Percutan Tech 2015, 25(3), June 2015, p 268; - Adenocarcinoma of the ileal pouch mucosa: a new diagnostic challenge. Pronio A, Levi Sandri GB, Caporilli D, Coluzzi M, Montesani C. Int J Colorectal Dis 2015 Aug;30(8):1137. doi: 10.1007/s00384-014-2109-2.. b. Congressi - Adenocarcinoma invasivo insorto su pouch ileo-anale per RCU: presentazione di un caso clinico” Presentato in qualità di Relatore presso : “XII Seminario Nazionale delle Scuole di Specializzazione e dei Dottorati di Ricerca in Chirurgia Generale e Specialistica”. Sabaudia 21-23 maggio 2015. - “Carcinosi peritoneale di origine digestiva ed ovarica: esperienze a confronto e prospettive future” , Sapienza Università di Roma, 9 Aprile 2015; - “Le giornate di aggiornamento della ISSE”, Sapienza Università di Roma / Policlinico Umberto I , Roma 6/7 novembre 2015 - 26° Congresso di Chirurgia dell’Apparato Digerente” ACIT – Roma 19 Novembre 2015. Dott. Fabrizio Cereatti Il dott. Fabrizio Cereatti, ha svolto un progetto di ricerca dal titolo “RUOLO DELL'ECOENDOSCOPIA E DELL'AGOASPIRATO-ECOGUIDATO NELLA VALUTAZIONE DELLE MASSE PANCREATICHE”. Il progetto di dottorato è stato svolto sotto la guida del Prof. Enrico Corazziari. Stato di avanzamento del progetto di ricerca e risultati ottenuti: Nelle ultime due decadi l'ecoendoscopia (EUS) ha assunto un ruolo di fondamentale importanza nella valutazione diagnostica del pancreas. Nella diagnosi e nella stadiazione locale delle neoplasie pancreatiche di dimensioni inferiori a 2 cm essa si è dimostrata superiore rispetto alla TC ed alla RMN. Inoltre l'utilizzo dell'ago-aspirato eco-guidato (EùS-FNA) permette l'acquisizione di tessuto dalla lesione bersaglio mediante ago biopsia eco-guidata. Lo Scopo dello studio è quello di 1) valutare il ruolo dell'eco-endoscopia e dell'EUS-FNA nella diagnosi e nella stadiazione di lesioni pancreatiche maligne; 2) analizzare i fattori (legati alla lesione, alla procedura o all'operatore) che ne influenzano sensibilità e specificità; 3) valutare l'outcome a distanza nei pazienti con un esame EUS-FNA negativo, evidenziando i possibili fattori che possano predire risultati falsi negativi. Questo studio è condotto in collaborazione con la divisione di epato-gastroentcrologia ed endoscopia interventistica diretta dal Prof. Bruno Meduri presso l 'Hopital Prive des Peupliers di Parigi. Nel primo periodo sono state acquisite le conoscenze teoriche e pratiche sul l 'ecoendoscopia epatobiliare e sull 'EUS-FNA. Al momento attuale sono stati anuolati 4 pazienti (3M, 1F) sottoposti a EUS-FNA per la presenza di una massa della testa del pancreas

EPATOGASTROENTEROLOGIA SPERIMENTALE E CLINICA ...dsaimlal.uniroma1.it/dsaimal2/sites/default/files/EPATO-GSC-32... · ANNO 2015 precedente ... Abbiamo raccolto i dati anagrafici e

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Dottorato di Ricerca

EPATO­GASTROENTEROLOGIA SPERIMENTALE E CLINICA

Experimental and Clinical Hepatogastroenterology

XXXII ciclo

Dipartimento di Scienze anatomiche, istologiche, medico­legali e dell'apparato locomotore

Relazione attività di ricerca anno precedente

Relazione

attività di

ricerca

anno

DOTTORATO DI RICERCA EPATOGRASTROENTEROLOGIA SPERIMENTALE E CLINICA

RELAZIONE ATTIVITÀ DI RICERCA

ANNO 2015

precedente DOTTORANDI XXX ciclo

Dott.ssa Daniela Caporilli

La dott.ssa Daniela Caporilli attualmente iscritta al 2° anno di Dottorato di Ricerca in Epato­Gastroenterologia sperimentale e clinica–

XXX Ciclo, ha svolto un progetto di ricerca dal titolo “STORIA NATURALE DELLE POUCH ILEO­ANALI”. Il progetto di dottorato è stato

svolto presso presso il Dipartimento di Chirurgia Generale e dei trapianti d’organo “P.Stefanini del Policlinico Umberto I di Roma,

Università Sapienza, sotto la guida della Prof.ssa Pronio.

Stato di avanzamento del progetto di ricerca e risultati ottenuti:

Nel primo anno del dottorato il principale impegno è stato l’elaborazione e la messa a punto del protocollo di ricerca riguardante lo

studio della “storia naturale della pouch”. Lo scopo dello studio è di descrivere la “Storia naturale della pouch”, esaminando i risultati

funzionali e le complicanze per ogni anno di follow­up attraverso l’esame delle cartelle cliniche ed ambulatoriali di un gruppo di

pazienti sottoposti ad IPAA.

Per ogni paziente, pertanto, si otterrà un grafico che mostrerà l’andamento nel tempo dei risultati funzionali e delle complicanze.

Abbiamo raccolto i dati anagrafici e relativi alle cartelle cliniche di 100 pazienti (54 maschi, 46 femmine) di età media di 37 anni

(range 12­74), sottoposti ad intervento per rettocolite ulcerosa (RCU) in 88 casi, colite indeterminata in 4 e poliposi adenomatosa

familiare (FAP) in 8 casi. Sono stati sottoposti a trattamento chirurgico in urgenza il 21% dei pazienti. Dei 100 pazienti presi in esame

in 96 è stata confezionata una J pouch, in 4 una S pouch. L’IPAA è stata confezionata nel 30% dei casi manualmente e nel 70% dei

casi meccanicamente con stapler. Le complicanze immediate post­operatorie sono state sepsi/leak dell’IPAA in 14 casi; sepsi/leak

della pouch in 3 casi; altre complicanze in 14 casi.

È in corso la raccolta dei dati ambulatoriali del follow­up che verranno inseriti in un database. Stiamo lavorando, con il supporto degli

statistici, alla corretta elaborazione dei dati al momento raccolti.

Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2015

a. Pubblicazioni

­ Hepatoblastoma in a 14 month­old female. A. Boscarelli, G.B. Levi Sandri, A. Calisti, V. Briganti, R.L. Grillo, P. Lepiane, D. Caporilli,

G.M. Ettorre. Clin Ter 2015; 166 (2) 16­20;

­ Robotic Thyroidectomy : Is a futile surgical approach?. Levi Sandri, Giovanni B.; Coluzzi, Mariagrazia; Caporilli, Daniela; de Luca,

Alessandro; Guerra, Francesco. Surg Laparosc Endosc Percutan Tech 2015, 25(3), June 2015, p 268;

­ Adenocarcinoma of the ileal pouch mucosa: a new diagnostic challenge. Pronio A, Levi Sandri GB, Caporilli D, Coluzzi M, Montesani

C. Int J Colorectal Dis 2015 Aug;30(8):1137. doi: 10.1007/s00384­014­2109­2..

b. Congressi

­ Adenocarcinoma invasivo insorto su pouch ileo­anale per RCU: presentazione di un caso clinico”

Presentato in qualità di Relatore presso : “XII Seminario Nazionale delle Scuole di Specializzazione e dei Dottorati di Ricerca in

Chirurgia Generale e Specialistica”. Sabaudia 21­23 maggio 2015.

­ “Carcinosi peritoneale di origine digestiva ed ovarica: esperienze a confronto e prospettive future” , Sapienza Università di Roma, 9

Aprile 2015;

­ “Le giornate di aggiornamento della ISSE”, Sapienza Università di Roma / Policlinico Umberto I , Roma 6/7 novembre 2015

­ 26° Congresso di Chirurgia dell’Apparato Digerente” ACIT – Roma 19 Novembre 2015.

Dott. Fabrizio Cereatti

Il dott. Fabrizio Cereatti, ha svolto un progetto di ricerca dal titolo “RUOLO DELL'ECOENDOSCOPIA E DELL'AGOASPIRATO­ECOGUIDATO

NELLA VALUTAZIONE DELLE MASSE PANCREATICHE”. Il progetto di dottorato è stato svolto sotto la guida del Prof. Enrico Corazziari.

Stato di avanzamento del progetto di ricerca e risultati ottenuti:

Nelle ultime due decadi l'ecoendoscopia (EUS) ha assunto un ruolo di fondamentale importanza nella valutazione diagnostica del

pancreas. Nella diagnosi e nella stadiazione locale delle neoplasie pancreatiche di dimensioni inferiori a 2 cm essa si è dimostrata

superiore rispetto alla TC ed alla RMN. Inoltre l'utilizzo dell'ago­aspirato eco­guidato (EùS­FNA) permette l'acquisizione di tessuto

dalla lesione bersaglio mediante ago biopsia eco­guidata.

Lo Scopo dello studio è quello di 1) valutare il ruolo dell'eco­endoscopia e dell'EUS­FNA nella diagnosi e nella stadiazione di lesioni

pancreatiche maligne; 2) analizzare i fattori (legati alla lesione, alla procedura o all'operatore) che ne influenzano sensibilità e

specificità; 3) valutare l'outcome a distanza nei pazienti con un esame EUS­FNA negativo, evidenziando i possibili fattori che possano

predire risultati falsi negativi.

Questo studio è condotto in collaborazione con la divisione di epato­gastroentcrologia ed endoscopia interventistica diretta dal Prof.

Bruno Meduri presso l 'Hopital Prive des Peupliers di Parigi.

Nel primo periodo sono state acquisite le conoscenze teoriche e pratiche sul l 'ecoendoscopia epatobiliare e sull 'EUS­FNA.

Al momento attuale sono stati anuolati 4 pazienti (3M, 1F) sottoposti a EUS­FNA per la presenza di una massa della testa del pancreas

visualizzata tramite altre metodiche radiologiche (TC e RMN)

L'età media della popolazione in esame è di 61 anni (40­72 aa). Sono stati eseguiti una media di 4,5 passaggi (3­6 passaggi) di EUS­

FNA per paziente. Non sono state registrate complicanze intra e postprocedurali.

In 2 casi su 4 la metodica ha posto diagnosi di Adenocarcinoma della testa del pancreas. Questi 2 pazienti sono stati sottoposti ad

intervento chirurgico con conferma istologica di ADC. In l caso l ' EUS­FNA ha deposto per presenza di cellule sospette mentre nel

rimanente caso il risultato non è stato diagnostico. Entrambi I pazienti sono in attesa di ripetere EUS­FNA.

Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2015

a. Pubblicazioni

­ Early “shallow” needle­knife papillotomy and guidewire cannulation: an effective and safe approach to difficult papilla. Fausto

Fiocca, Gianfranco Fanello, Fabrizio Cereatti, Roberta Maselli, Vincenzo Ceci, Gianfranco Donatelli. Therap Adv Gastroenterol. 2015

May;8(3):114­20.

­ Severe events related to use of stent in case of bariatric complications. Iossa A, Fiocca F, Corona M, Cavallaro G, Cereatti F, Rizzello

M, Silecchia G. CRLSLS MIS e2014.002234

­ Treatment of Leaks Following Sleeve Gastrectomy by Endoscopic Internal Drainage (EID) G Donatelli, J­L Dumont, F Cereatti, S

Ferretti, B M Vergeau, T Tuszynski, G Pourcher, H Tranchart, P Mariani, A Meduri, J­M Catheline, I Dagher, F Fiocca, J­P Marmuse, B

Meduri. Obes Surg. 2015 Jul;25(7):1293­301. ­ Outcome of Leaks After Sleeve Gastrectomy Based on a New Algorithm Addressing Leak Size and Gastric Stenosis. Gianfranco

Donatelli, Jean­Marc Catheline, Jean­Loup Dumont, Bertrand Marie Vergeau, Thierry Tuszynski, Fabrizio Cereatti, Fausto Fiocca, Bruno

Meduri. Obes Surg. 2015 Jul;25(7):1258­60. ­ Sa1316 Long Term Results of Endoscopic Radiologic Rendez­Vous After Complete Biliary Duct Section. Fausto Fiocca, Filippo M.

Salvatori, Fabrizio Cereatti, Mario Corona, Alessandro Cannavale, Pierleone Lucatelli, Gianfranco Donatelli, Gianfranco Fanello, Chiara

Zini. Gastroenterology 2015; 148(4):S­290. DOI: 10.1016/S0016­5085(15)30956­2 ­ Su1607 Endoscopic Treatment of Benign Biliary Strictures With a Removable Fully Covered Self­Expandable Metal Stent: a

Prospective Multicenter European Study. Arthur R. Schmidt, Markus M. Lerch, Tilman Pickartz, Albrecht Hoffmeister, Fabrizio Fanelli,

Fausto Fiocca, Pierleone Lucatelli, Fabrizio Cereatti, Werner Van Steenbergen, Karel Caca. Gastrointestinal Endoscopy 2015;

1(5):AB348­AB349. DOI: 10.1016/j.gie.2015.03.569 ­Clip­assisted biliary cannulation to expose papilla covered by lipoma. Bruno Meduri, Jean­Loup Dumont, Bertrand­Marie Vergeau,

Fabrizio Cereatti, Thierry Tuszynski, Gianfranco Donatelli

Gastrointest Endosc. 2015 Jul 1. pii: S0016­5107(15)02511­0. doi: 10.1016/j.gie.2015.05.053. ­Usefulness of Upper Gastrointestinal Symptoms as a Driver to Prescribe Gastroscopy in Obese Patients Candidate to Bariatric

Surgery. A Prospective Study. Carabotti M, Avallone M, Cereatti F, Paganini A, Greco F, Scirocco A, Severi C, Silecchia G. Obes Surg.

2015 Sep 2. [Epub ahead of print] ­ Fully covered self­expandable metal stent in the treatment of postsurgical colorectal diseases: outcome in 29 patients. Fabrizio

Cereatti, Fausto Fiocca, Jean­Loup Dumont, Vincenzo Ceci, Bertrand­Marie Vergeau, Thierry Tuszynski, Bruno Meduri and Gianfranco

Donatelli. Therap Adv Gastroenterol. 2015

b. Congressi

­ Curative endoscopic resection of superficial neoplastic lesions/Colorectal ESD Live, Roma 12­13 Gennaio 2015.

­ Le nuove offerte di Endoscopia Digestiva sul territorio regionale, Tarquinia (Vt) 21 Febbraio 2015.

­ Corso di aggiornamento teorico pratico per il medico di medicina generale, Roma 11 Aprile 2015.

Relatore: Proctiti distali e proctite attinica: iter diagnostico ed opzioni terapeutiche

­ Endolive Roma, Roma 6­8 Maggio 2015 ­ Congresso Internazionale “La casa della speranza” prevenzione diagnosi e cura della patologia neoplastica in “Campania felix”

Convegno primaverile ISSE hot topics in chirurgia endoscopica, Caserta (Na) 12­13 Giugno 2015­08­05. (Moderatore) ­ XVII Congresso Nazionale SICE (Società Italiana Chirurgia Endoscopica) Evidenza e linguaggio in chirurgia laparoscopica, Ferrara,

24­25 Settembre 2015: Relatore: Gestione endoscopica delle complicanze in chirurgia bariatrica. ­ Attuali orientamenti in endoscopia digestiva chirurgica. Innovazione tecnologica ed endoscopia bilio­pancreatica, Montesilvano (Pe),

15 Ottobre 2015. ­ 12° Congresso Nazionale I.S.S.E. (Italian Society Surgical Endoscopy), Montesilvano (Pe), 15­17 Ottobre 2015: Relatore:

Trattamento endoscopico delle fistole dopo chirurgia bariatrica ­ 1° Convegno Live: le giornate di aggiornamento dell’I.S.S.E. Roma 6­7 Novembre: Relatore: Ruolo dell’endoscopia nella valutazione

pre­operatoria dei pazienti bariatrici.

Dott. Saverio Coiro Il dott. Saverio Coiro, ha svolto un progetto di ricerca dal titolo “IDENTIFICAZIONE E VALUTAZIONE PROGNOSTICA DI CELLULE

TUMORALI CIRCOLANTI NEL SANGUE PERIFERICO NEI PAZIENTI AFFETTI DA CARCINOMA DEL RETTO LOCALMENTE AVANZATO”. Il

progetto di dottorato è stato svolto presso presso la seconda Clinica Chirurgica dela Sapienza e e l’Istituto Europeo di Oncologia di

Milano, sotto la guida del Prof. F.M. Frattaroli. Stato di avanzamento del progetto di ricerca e risultati ottenuti: Attualmente sono impegnato in attività clinica, chirurgica e di ricerca, ai fini del progetto di ricerca approvato dal Corso di Dottorato,

presso l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano. Partecipo settimanalmente a riunioni multidisciplinari per la discussione di casi

clinici. Frequento inoltre con regolarità il Dipartimento di Seconda Clinica Chirurgica della Sapienza. Il progetto che conduco sul rilevamento delle cellule tumorali circolanti nei carcinomi del retto localmente avanzati nell’ultimo periodo

si è occupato sia dell’arruolamento dei primi pazienti presso le strutture partecipanti previa risoluzione di conflitti nel protocollo, sia

del reperimento fondi. Si è iniziato e procede il follow­up di tutti i pazienti sinora arruolati.

Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2015

a. Pubblicazioni ­ Survival following salvage abdominoperineal resection for persistent and recurrent squamous cell carcinoma of the anus: do these

disease categories affect survival?” (CDI­00213­2015.R2). Colorectal Disease 2015.

b. Congressi

­ Brusselles 12/03/2015 EORTC Groups Annual Meeting

­ Milano 21/10/2015 117° CONGRESSO SOCIETA ITALIANA DI CHIRURGIA

Dott.ssa Annalisa Crudeli La dott.ssa Annalisa Crudeli ha svolto un progetto di ricerca dal titolo: DISTRIBUTION OF MELATONIN AND SEROTONIN AND THEIR

RECEPTORS IN FUNCTIONAL AND ORGANIC GASTROINTESTINAL DISEASES sotto la guida della Prof.ssa Severi.

Stato di avanzamento del progetto di ricerca e risultati ottenuti: Finora sono stati analizzati campioni di mucosa gastrica, del piccolo e del grosso intestino di pazienti affetti da rettocolite ulcerosa ,

malattia celiaca e da controlli sani. E stata ottenuta una positività per serotonina nelle cellule enterocromaffini di tutti i campioni non osservandosi tuttavia una chiarà

positività per la melatonina nelle cellule enterocromaffini. Una positività per la melatonina è stata osservata invece negli enterociti e nelle goblet cells dei campioni provenienti da pazienti affetti

da rettocolite ulcerosa, celiachia e controlli sani.

Dott.ssa Flaminia Ferri La dott.ssa Annalisa Crudeli ha svolto un progetto di ricerca dal titolo: “MICROBIOTA INTESTINALE E MODULAZIONE DEL PROFILO

METABOLICO LIPICO E GLUCIDICO sotto la guida del tutor Prof. Gianani Corradini.

Stato di avanzamento del progetto di ricerca: (dal 6­6­15 al 19­10­15 il Dottorato di Ricerca è stato sospeso per maternità) Nell’anno 2015 è stato completato l’arruolamento dei pazienti obesi sottoposti a vertical sleeve gastrectomy (n=45) e nei pazienti già

arruolati è stato proseguito il follow­up a 6 mesi dall’intervento.

I campioni ematici e fecali raccolti sono stati analizzati e sono stati raccolti i dati clinico­strumentali nel tempo.

Sulla base dei dati preliminari finora ottenuti è stata iniziata analisi statistica.

Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2015

b. Congressi

­ Heptits Journey (Pisa 19 Dicembre 2014)

­ 48th Annual Meeting of the Italian Association for the Study of the Liver (Roma, 19­20 Febbraio)

­ ELITA monothematic conference (Milano 6 Marzo 2015)

­ 2nd expert meeting of transplant hepatologist (Palermo, Ottobre 2015)

Dott. Giuseppe Leone Il Dott. Giuseppe Leone ha svolto un progetto di ricerca dal titolo: EFFETTI DELL’INTERVENTO DI SLEEVE GASTRECTOMY SULLA

FISIOPATOLOGIA DEL REFLUSSO GASTRO­ESOFAGEO E SULLE ALTERAZIONI ISTOLOGICHE DELL’ESOFAGO, IN PAZIENTI AFFETTI DA

OBESITA’ PATOLOGICA Sotto la guida della Prof.ssa Pronio.

Stato di avanzamento del progetto di ricerca: Lo scopo dello studio è quello di andare a valutare gli effetti fisiopatologici e clinici a breve e medio termite della sleeve gastrectomy

sul reflusso gastro­esofageo e sulle eventuali modificazioni istologiche dell’esofago distale che ne conseguono. Al momento attuale abbiamo completato l’arruolamento dei 45 pazienti i quali sono stati sottoposti a valutazione clinica con

somministrazione del Questionario GIS (GERD Impact Scale) Valutazione dei sintomi in una scala da 1 a 4: Pirosi, Rigurgito, Disfagia,

Altro (sintomi atipici: dolore toracico o addominale, tosse , dispnea)

Ad ogni risposta del questionario e stato assegnato il seguente

punteggio: ogni giorno = 1; spesso = 2; qualche volta; = 3; mai = 4.

1 dolore al petto dietro lo sterno

2 bruciore al petto o dietro lo sterno

3 rigurgito o sapore acido in bocca

4 dolore o bruciore alla bocca dello stomaco

5 mal di gola o raucedine collegate al reflusso acido o al bruciore al petto

6 con che frequenza il sonno notturno è stato disturbato a causa dei sintomi

7 con che frequenza i sintomi hanno impedito di consumare cibi o bevande preferite

8 con che frequenza i sintomi hanno ridotto il rendimento lavorativo e le attività abituali

9 con che frequenza il paziente ha dovuto assumere farmaci extra oltre va quelli consigliati dal suo medico (Maalox o Gaviscon).

EGDS pre­operatoria 12,8% pazienti presenta ernia iatale e Esofagite di Classe A (Los AngeleS classification) 22,2% Siamo in attesa di poter utilizzare la PH impedenziometria delle 24 h per la valutazione del reflusso e il completamento del work­up

pre­operatorio.

Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2015

a. Pubblicazioni

­ “Obalon Swallowable Intragastric Balloon” A. Genco, R. Maselli, F. Frangella, G. Casella, G. Leone, A. Redler. ­ “Barrett Esophagus: A Possible Long­Term Complication After Sleeve Gastrectomy” A. Genco, R. Maselli, L. Scucchi, G. Casella, M.

Cipriano, G. Leone, M. Lorenzo, G. Baglio, N. Basso, A. Redler. ­ Barrett’s Esophagus After Sleeve Gastrectomy for Morbid Obesity: Preliminary Results” A. Genco, E. Soricelli, R. Maselli, G. Casella,

M. Cipriano, G. Baglio, G. Leone, N. Basso, A. Redler.

b. Congressi

­ XXIII Congresso Nazionale S.I.C.O.B. “Le Nuove Linee Guida” Baveno (VB) 22­24 aprile 2015

­ “La Colonscopia nell’Era dello Screening: Re­Training e Miglioramernto Continuo” Roma 31 ottobre 2015

.

Dott. Anselmo Papa Il Dott. Anselmo Papa ha svolto un progetto di ricerca dal titolo: PROFILO DELLE CELLULE TUMORALI STAMINALI DI

COLANGIOCARCINOMA IN SITU, IN VITRO ED IN CIRCOLO: CORRELATI CLINICO­PATOLOGICI E PROGNOSTICI sotto la guida del Prof.

Alvaro.

Stato di avanzamento del progetto di ricerca: Lo scopo della ricerca consiste nell’eseguire una accurata caratterizzazione quantitativa del profilo delle Cancer Stem Cell (CSC) e

delle cellule in Transizione Epitelio­Mesenchimale (EMT) paziente­specifiche, e delle Cellule Tumorali Circolanti (CTC) nel

colangiocarcinoma (CCA), e analizzare attraverso un approccio statistico avanzato (analisi univariata, multivariata e curve ROC) i

correlati clinico­patologico­prognostici dei bio­marcatori. Caraterizzzaione Pazienti Arruolati Abbiamo valutato in maniera retrospettica e prospettica pazienti affetti da CCA sottoposti a resezione chirurgica radicale o a biopsia:

N.= 40, dei quali al momento 23 già caratterizzati per le variabili in studio.

Descrizione caratteristiche pazienti e tumore: 1) 23 casi di CCA caratterizzati. I casi di IH­CCA (CCA intraepatico) sono risultati nel 64,3% femmine vs 35,7% maschi, mentre dei

casi di EH­CCA (CCA extraepatico) il 66,7% maschi vs 32,3% femmine (differenze statisticamente non significative). Il range di età è

risultato di 25­77 anni, l’età mediana di 61 aa per IH­CCA vs 67 aa per EH­CCA (differenza non significativa). Il BMI medio è risultato

di 27,3 (BMI Range: 19 ­ 42). 23 pazienti con performance status (PS) = 0 sec. ECOG. 2) I dati bio­umorali comprensivi di valutazione epatopatia sono in corso di acquisizione. Il valore medio di CA19.9 è risultato nei IH­

CCA pari a 55,8 U/ml vs 67,3 U/ml nei EH­CCA (differenza non significativa). 3) Grading secondo AJCC13 in 23 pazienti affetti da CCA è risultato cosi ripartito G1­2 = 56,5% vs G3­4 = 39,1%; confrontando i 14

pazienti affetti da IH­CCA e i 9 EH­CCA è risultato: G1­2 = 50% vs G3­4= 50% (IH­CCA); G1­2 = 66,7% vs G3­4 = 33,3% (EH­

CCA); campione ancora non statisticamente significativo.

4) Classificazione istologica sec. Komuta et al1,2 (collaborazione con il gruppo del Prof. Gaudio). 14 casi di IH­CCA classificabili istologicamente come mucinosi nel 50% dei casi e misti nel restante 50%; 9 casi di EH­CCA 100%

mucinosi. 5) 14 pazienti valutabili per stadiazione clinica e patologica (TNM)13: 43,5% stadio I­II vs 56,5% stadio III­IV; di cui 12 pazienti IH­

CCA: 26% stadio I­II vs 17,4% stadio III­IV; riguardo l’R state, una chirurgia R0 è stata ottenuta nel 28,6% dei pazienti IH­CCA vs il

22,2% dei EH­CCA.

Caratterizzazione Isto­Morfologica e Biologica 1) Studio in situ e in vitro effettuato in collaborazione con il gruppo di ricerca del Prof. E. Gaudio per la caratterizzazione del tessuto

tumorale, e in collaborazione con il gruppo di ricerca del Prof. D. Alvaro per la caratterizzazione delle culture primarie di CCA. Dei

ventitre pazienti valutabili, 14 sono affetti da IH­CCA (Classificazione sec. Komuta: 50% mucinosi vs 50% misti) e 9 da EH­CCA

(mucinosi). 2) Ricerca di CTC utilizzando la tecnica CellSearch (immunoselezione attraverso marcatori di superficie epiteliali: CD45­, EpCAM+ e

citocheratine 8, 18+ e/o 19+); per ora abbiamo arruolato quattro pazienti affetti da CCA in stadio IV di malattia al momento della

diagnosi, candidati ad un trattamento chemioterapico di prima linea e rivalutati con CTC e TC Total Body ogni tre cicli di terapia; di

questi, la prima è risultata positiva per 6 CTC al tempo 0 e assenza di CTC al tempo 1 in corrispondenza di stabilità di malattia alla TC

Total Body; la seconda paziente in assenza di CTC al tempo 0 (paziente deceduta); il terzo e quarto paziente positivi per 1 CTC al

tempo 0. In seguito questi stessi campioni saranno valutati e confrontati attraverso l’isolamento basato su criteri dimensionali delle

cellule tumorali (ScreenCell®)18 e successiva caratterizzazione fenotipica dei marcatori di CSC ed EMT. La caratterizzazione

immunofenotipica (IHC/IF) sarà condotta ed espressa in maniera quantitativa attraverso analisi morfometrica.16 Correlazioni Prognostiche Solamente i pazienti affetti da IH­CCA (14 pazienti) sono stati valutabili per DFS e OS in un follow­up mediano di 13 mesi (range 3 –

45 mesi). DFS mediana = 11 mesi (range 4­26 mesi), OS mediana = 22.5 mesi (range 10­36 mesi). La DFS mediana nei IH­CCA

mucinosi è risultata pari a 12 mesi (range 4­26 mesi) vs 10 mesi nei IH­CCA misti (range 4­13 mesi) (differenza non significativa).

La OS mediana nei IH­CCA mucinosi è risultata pari a 24 mesi (21­29 mesi) vs 12 mesi nei IH­CCA misti (10­36 mesi) (differenza

non significativa). I risultati hanno dimostrato nessuna differenza statisticamente significativa in DFS ed OS in base al sottotipo

istologico nei IH­CCA, sebbene vi sia un lieve trend di un miglior outcome per la tipologia IH­CCA mucinosi. Inoltre, sono state

analizzate molte altre variabili di possibile implicazione prognostica, quali dati biometrici, fattori di rischio, comorbidità, caratteristiche

biologiche, stadio della neoplasia e trattamenti eseguiti, attualmente non significativamente correlabili.

Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2015

a. Pubblicazioni

­ Tomao F., Papa A. et al.: Triple negative breast cancer: new perspectives for targeted therapies. Onco Targets Ther. 2015 Jan

16;8:177­93.

­ Papa A., Caruso D., Tomao S., et al; Triple Negative Breast Cancer: investigating potential molecular therapeutic target. Expert

Opin

Ther Targets. 2015 Jan;19(1):55­75.

­ Lo Russo G., Tomao F., Spinelli G.P., Prete A.A., Stati V., Benedetti Panici P., Papa A., Tomao S.: “Fertility drugs and breast cancer

risk”. European journal of gynaecological oncology. Eur J Gynaecol Oncol. 2015;36(2):107­13. ­ Papa A, Zaccarelli E, Caruso D et al: “Targeting angiogenesis in endometrial cancer ­ new agents for tailored treatments”. Expert

Opin Investig Drugs. 2016 Jan;25(1):31­49. ­ Anselmo Papa, Luigi Rossi, Monica Verrico, Claudio Di Cristofano, Valentina Moretti, Martina Strudel, Federica Zoratto, Marina

Minozzi, Silverio Tomao: “Breast metastasis and lung large­cell neuroendocrine carcinoma: first clinical observation”. Clin Respir J.

2015 Sep 14. ­ Erika Giordani, Federica Zoratto, Martina Strudel, Anselmo Papa, Luigi Rossi, Marina Minozzi, Davide Caruso, Eleonora Zaccarelli,

Monica Verrico, Silverio Tomao: “Old Tyrosine Kinase Inhibitors and Newcomers in Gastrointestinal Cancer Treatment”. Curr Cancer

Drug Targets. 2016;16(2):175­85. ­ Rose D, Papa A, Tomao S, Greco E, Zacharias J: “Cerebral localization of left atrial myxoma. Presentation of two cases and review of

the literature”. Journal of Cardiac Surgery. Accepted for publication (In Press).

b. Congressi

Elenco partecipazioni a congressi in qualità di discente: ­ “Winter school – Carcinoma della prostata: dal rischio molto basso alle cure palliative – Core Curriculum Uro­Oncologico Certificate”,

tenutosi a Firenze presso il Convitto della Calza (Piazza della Calza – 6), dal 12 al 14 febbraio 2015. ­ Convegno “Endocrine Therapy in Breast Cancer. An Old and New Strategy for a Tailored Treatment”, tenutosi a Roma in data 8

maggio 2015.

­ “Primo Convegno Immuno­Oncologia: Stato dell’Arte e Prospettive Future – IMI Giovani”, tenutosi a Genova dal 5 al 6 luglio 2015. ­ “Convegno Nazionale AIOM Giovani – News in Oncology 2015”, tenutosi a San Martino in Campo (Perugia) presso l’Hotel Alla Posta

dei Donini, dal 10 all’11 luglio 2015.

­ “Simposio Immuno­Oncologia: da promessa a realtà”, tenutosi a Roma in data 24 ottobre 2015. ­ “XVII Congresso Nazionale AIOM”, svoltosi a Roma presso il Marriott Park Hotel dal 23 al 25 ottobre 2015.

­ Convegno “Scuola di Uroncologia: Tumore della Prostata”, tenutosi a Roma presso Sheraton Golf Parco de’Medici (Via Salvatore

Rebecchini, 39), dal 13 al 14 novembre 2015.

­ Evento ECM “Preceptorship in Immunoncologia”, tenutosi a Napoli dal 25 al 27 novembre 2015.

­ Evento “Nivolumab nel Melanoma Metastatico – More Than Ever”, svoltosi a Ravello (SA) dal 27 al 28 gennaio 2016.

Elenco Pubblicazioni Abstract a Congressi: ­ Spinelli G.P., Stati V., Papa A., Rossi L., Minozzi M., Verrico M., Caruso D., Zaccarelli E., Zoratto F., Strudel M., Giordani E., Magaro

G., Rosati S., Angius G., Rossi B., Tomao S: Oral Vinorelbine As Single Agent In The Treatment Of Poor Performance Status (PPS)

Metastatic Non Small Cell Lung Cancer (Nsclc): A Single Institution Experience. Annals of Oncology, XVII National Congress of Medical

Oncology. Volume 26 Supplement 6 – 2015; Abstract H51. Roma 23­25 ottobre 2015. ­ Rossi L., Papa A., Tomao F., Caruso D., Ricci F., Verrico M., Giordani E., Perrone Congedi F., Giannarelli D., Zaccarelli E., Minozzi

M., Spinelli G.P., Stati V., Tomao S: Primary Prophylaxis Of Neutropenia In Women Affected By Breast Cancer Undergoing Adjuvant

Chemotherapy With Fec 100 +/­ Docetaxel: Comparison Of Efficacy And Tolerability Between Lenograstim And Pegfilgrastim. Annals

of Oncology, XVII National Congress of Medical Oncology. Volume 26 Supplement 6 – 2015; Abstract A65. Roma 23­25 ottobre 2015.

Elenco partecipazioni a congressi in qualità di Relatore: ­ 27 Febbraio 2015 / Moderatore al Convegno “Opinioni a confronto ­ 3° Incontro: Il Melanoma” della Mediterranean School of

Oncology / CINBO (Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Bio­Oncologia); Sessione: “La migliore strategia terapeutica” – Chieti. ­ 05 Dicembre 2015 / Relatore al Convegno “Trattamenti integrati nel carcinoma mammario avanzato”; I sessione, Relazione: “Malattia

Ormonoresponsiva. I nuovi standard”. Aula Convegni del Presidio Ospedaliero ASL di Latina – Viale Giustiniano; Aprilia (Lt). ­ 11­12 Dicembre 2015 / Relatore al Convegno “Consensus conference sulle terapie di supporto in Oncologia. Specialisti e linee guida

a confronto.” Relazione: “Supporto nutrizionale”. Aula Convegni “Franco Faggiana” – ICOT, Via Franco Faggiana, 1668 – Latina.

Dott. Daniele Pastori Il Dott. Giuseppe Leone ha svolto un progetto di ricerca dal titolo: LIVER FIBROSIS IN PATIENTS WITH NON­ALCOHOLIC FATTY LIVER

DISEASE: A POSSIBLE CROSS­TALK BETWEEN PLATELET OXIDATIVE STRESS AND HEPATIC PROGENITOR CELL NICHE sotto la guida

della Prof. Angelico.

Stato di avanzamento del progetto di ricerca: Scopo dello studio: Investigare se l’associazione tra i valori di ALT e la MVS sia presente anche in pazienti adulti affetti da NAFLD, in

cui coesistono fattori di rischio cardio­metabolici. Materiali e metodi: Abbiamo incluso per questa analisi preliminare 122 pazienti con diagnosi di NAFLD ecografica. Contestualmente

alla valutazione del fegato, in tutti i pazienti è stato eseguito un ecocardiogramma transtoracico a riposo con la valutazione degli

spessori ventricolari sinistri, rappresentati da setto interventricolare (SIVd) e parete posteriore (PPd) in diastole, diametro

telediastolico del ventricolo sinistro (VSTD), funzionalità sistolica (frazione di eiezione), e funzione diastolica con analisi doppler

dell’onda E, A, rapporto E/A e valutazione tissutale dell’onda E settale dell’anello mitralico (Em), con analisi del rapporto (E/Em).

Abbiamo inoltre dosato in tutti i pazienti i valori circolanti di citocheratina 18 (CK18). Risultati: L’età media dei pazienti era di 55,5±10,3 anni, il 38,6% erano donne. La circonferenza vita media era 108±10,8 cm. Il

31.1% era affetto da diabete mellito, il 64.8% da ipertensione arteriosa, il 10.7% aveva avuto un pregresso infarto del miocardio e il

2.5% un ictus ischemico. Il valore medio di piastrine era 235,3±57,7 x103/mmc e quello di CK18: 150,0 [110,0­182,0] mIU/ml.

L’analisi univariata mostrava un aumento della massa ventricolare in pazienti affetti da ipertensione arteriosa, diabete mellito e nei

pazienti con pregresso infarto del miocardio. Inoltre, l’analisi di correlazione (rho di Spearman – rs) mostrava una correlazione diretta

tra circonferenza vita e MVS (rs=0.448, p<0.001), e con i livelli di CK18 (rs=0.300, p<0.001), mentre la correlazione era inversa

per il valore delle piastrine (rs=­0.237, p=0.008). Un trend di correlazione si aveva anche con lo score di Hamaguchi (rs=0.174,

p=0.056), mentre nessuna associazione veniva rilevata con il valore delle ALT. La CK18 era inoltre associata al SIVd (rs=0.212,

p=0.019), alla PPd (rs=0.198, p=0.029), al VSTD (rs=0.244, p=0.007). Risultati molto simili venivano ottenuti usato la MVS

indicizzata per la superficie corporea. All’analisi di regressione lineare multipla, i fattori direttamente associati alla MVS erano

La circonferenza vita (B=0.275, p=0.001), la storia di infarto del miocardio (B=0.219, p=0.007), e la CK18 (B=0.175, p=0.037),

mentre il sesso femminile era inversamente correlato (B=­0.225, p=0.006). I nostri risultati dimostrano una associazione tra i livelli circolanti di CK18 e la massa ventricolare sinistra, anche dopo

standardizzazione per la superficie corporea e la circonferenza vita. La CK18, ma non l’ALT, si comporta come un marcatore di

ipertrofia cardiaca nei pazienti con NAFLD.

Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2015

a. Pubblicazioni ­ Relation of nonalcoholic fatty liver disease and Framingham Risk Score to flow­mediated dilation in patients with cardiometabolic risk

factors. Pastori D, Loffredo L, Perri L, Baratta F, Scardella L, Polimeni L, Pani A, Brancorsini M, Albanese F, Catasca E, Del Ben M, Violi

F, Angelico F. Am J Cardiol. 2015 May 15;115(10):1402­6. doi: 10.1016/j.amjcard.2015.02.032. Epub 2015 Feb 19. ­ The efficacy and safety of statins for the treatment of non­alcoholic fatty liver disease. Pastori D, Polimeni L, Baratta F, Pani A, Del

Ben M, Angelico F. Dig Liver Dis. 2015 Jan;47(1):4­11. doi: 10.1016/j.dld.2014.07.170. Epub 2014 Sep 16. Review. ­ Does Lysosomial Acid Lipase Reduction Play a Role in Adult Non­Alcoholic Fatty Liver Disease? Baratta F, Pastori D, Polimeni L, Tozzi

G, Violi F, Angelico F, Del Ben M. Int J Mol Sci. 2015 Nov 25;16(12):28014­21. doi: 10.3390/ijms161226085. Review.

­ Similar Reduction of Cholesterol­Adjusted Vitamin E Serum Levels in Simple Steatosis and Non­Alcoholic Steatohepatitis. Pastori D, Baratta F, Carnevale R, Cangemi R, Del Ben M, Bucci T, Polimeni L, Labbadia G, Nocella C, Scardella L, Pani A, Pignatelli P, Violi F, Angelico F. Clin Transl Gastroenterol. 2015 Oct 1;6:e113. doi: 10.1038/ctg.2015.43. ­ Reduced Lysosomal Acid Lipase Activity in Adult Patients With Non­alcoholic Fatty Liver Disease. Baratta F, Pastori D, Del Ben M, Polimeni L, Labbadia G, Di Santo S, Piemonte F, Tozzi G, Violi F, Angelico F. EBioMedicine. 2015 May 22;2(7):750­4. doi: 10.1016/j.ebiom.2015.05.018. eCollection 2015 Jul. ­ Oxidative stress: New insights on the association of non­alcoholic fatty liver disease and atherosclerosis. Polimeni L, Del Ben M, Baratta F, Perri L, Albanese F, Pastori D, Violi F, Angelico F. World J Hepatol. 2015 Jun 8;7(10):1325­36. doi: 10.4254/wjh.v7.i10.1325. Review. b. Congressi ­ Accademia Lancisiana, Borgo S. Spirito, 3 – 00193 Roma 10/03/2015. Prof. Gino Roberto CORAZZA, Prof. Francesco VIOLI. La

Ricerca Indipendente della Società Italiana di Medicina Interna

­ Vienna, Austria 22/04/2015 European Association for the Study of the Liver The International Liver Congress 2015 ­ Auditorium I Clinica Medica, Policlinico Umberto I, Roma. 10/04/2015 Società Italiana di Medicina Interna IX Congresso SIMI Sezione

Lazio Molise

­ London ­ United Kingdom 29/08/2015 European Society of Cardiology ESC Congress 2015 ­ Centro congressi Hotel Rome Cavalieri, Roma 10/10/2015 Società Italiana di Medicina Interna 116° Congresso Nazionale della

Società Italiana di Medicina Interna

DOTTORANDI XXIX ciclo

Dott.ssa Francesca Abbatini La Dott.ssa Francesca Abbatini ha svolto un progetto di ricerca dal titolo: MODIFICAZIONI DEL MICROBIOTA NELL’ADULTO VS.

ADOLESCENTE DOPO SLEEVE GASTRECTOMY LAPAROSCOPICA sotto la guida del Prof. Ginanni Corradini.

Stato di avanzamento del progetto di ricerca: Al fine di valutare, nell’adulto vs teenager (13­19 anni) affetti da obesità patologica e candidati a chirurgia bariatrica nel rispetto delle

linee guida specifiche dell’adulto e dell’adolescente, le correlazioni tra composizione del gut microbiota e risposta metabolica dei sali

biliari sierici e degli indici di infiammazione al pasto carboidratico e lipidico, prima e dopo sleeve gastrectomy sono stati reclutati:

GRUPPO A (n=10): adulti candidati a sleeve gastrectomy laparoscopica. Sono stati arruolati dal 11 pazienti e sottoposti a sleeve gastrectomy .Tutti hanno eseguito a 6 mesi dall’intervento chirurgico: nuova

campionatura feci, pasto misto con relativi prelievi ematici, misurazione dati antropometrici. E’ stata eseguita l’analisi dei campioni

fecali pre e post intervento.

GRUPPO B (n=10): adulti sottoposti a dietoterapia (controllo no chirurgia). Sono stati arruolati 10 pazienti, di cui 8 hanno terminato il trattamento dietoterapico e sono in attesa di eseguire nuova campionatura

feci, pasto misto e prelievi ematici, rilevazione parametri antropometrici. 1 paziente ha appena iniziato il trattamento dietoterapico.

GRUPPO C (n=10): teenagers candidati a sleeve gastrectomy laparoscopica. Sono stati arruolati 10 teen agers e sono stati sottoposti ad intervento chirurgico. Tutti hanno eseguito a 6 mesi dall’intervento

chirurgico:nuova campionatura feci, pasto misto con relativi prelievi ematici, misurazione dati antropometrici.E’ in corso l’analisi dei

campioni fecali pre e post intervento.

GRUPPO D (n=10):teenagers candidati a terapia conservativa multimodale (controllo no chirurgia).

5 pazienti sono stati arruolati e sono in corso di terapia conservativa multimodale.

Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2015

a. Pubblicazioni

­ A Iossa, F De Peppo , R Caccamo MD, F Abbatini, E Ceriati MD, B M Watkins, G Silecchia Laparoscopic sleeve gastrectomy in teenagers with or without syndromic obesity. Journal of laparoendoscopic & advanced surgical

techniques 2015. Under review.

b. Congressi

­ Congresso 26/08/2015 20 IFSO world congress (Vienna)

­ Congresso Aula Brasca Policlinico Gemelli 11/09/2015 Diabesità:il nuovo che avanza (Roma)

­ Congresso Auditorium del Massimo 19/11/2015 26° Congresso di chirurgia dell'apparato digerente (Roma)

­ Congresso Auditorio Ministero della salute 27/11/2015 La chirurgia mininvasiva difficile: Cosa c'è di nuovo (Roma)

Dott. Ivano Biviano Il Dott. Ivano Biviano ha svolto un progetto di ricerca dal titolo: VALUTAZIONE DELLE ALTERAZIONI DELL’ATTIVITÀ MOTORIA

DELL’APPARATO DIGERENTE, SECONDARIE A DANNI IATROGENI O A MALATTIE SISTEMICHE sotto la guida del Prof. Badiali.

Stato di avanzamento del progetto di ricerca: In questo progetto di ricerca ci proponiamo di descrivere e studiare l’attività motoria intestinale in due condizioni patologiche nelle

quali le alterazioni gastrointestinali possono essere secondarie a danni iatrogeni o a malattie sistemiche. A questo scopo l’attività

motoria intestinale sarà valutata in due popolazioni:

­ pazienti affetti da sindrome di Ehler­Danlos (procollo A)

­ pazienti sottoposti a radioterapia pelvica (protocollo B), in fase di arruolamento.

PROTOCOLLO A La Sindrome di Ehlers Danlos variante ipermobile (HT­EDS) è un disordine ereditario del tessuto connettivo con manifestazioni

cliniche eterogenee1. Alcuni studi suggeriscono un’aumentata prevalenza dei sintomi gastrointestinali (GI) in questi pazienti, ma la

loro relazione è stata poco valutata. Scopo dello studio è stato di valutare la prevalenza dei disturbi gastrointestinali in HT­EDS,

l’impatto sulla qualità della vita ed i meccanismi fisiopatologici, funzionali e/o strutturali, associati ai diversi disturbi. La diagnosi di

EDS viene posta mediante criteri di Brighton ai pazienti afferenti allo sportello delle Malattie Rare del Policlinico Umberto I di Roma. E’

stato somministrato un questionario standardizzato secondo I Criteri di Roma III a 47 pazienti con HT­EDS (età 38,6±11,2 anni) e 40

accompagnatori di sesso femminile come gruppo di controllo (età 40,2±14,4 anni). Ai pazienti è stato chiesto di compilare anche SF­

36 sulla qualità della vita in relazione ai disturbi gastrointestinali. I pazienti con disfagia saranno sottoposti a studio radiologico della

deglutizione (VFS) e manometria esofagea ad alta risoluzione (HRM), mentre tutti i pazienti sia con dolore addominale sia senza

effettueranno uno studio ecografico delle anse intestinali con mdc (SICUS). Tutti i pazienti riportano uno o più sintomi gastrointestinali, risultati più frequenti in modo statisticamente significativo, eccetto il

vomito, la proctalgia fugax, la diarrea e l’incontinenza fecale, nei pazienti HT­EDS rispetto ai controlli e ridotta qualità della vita. Al

momento sono stati sottoposti a VFS e HRM per disfagia per solidi e liquidi 5 pazienti, e 4 hanno presentato un'alterazione della fase

orale rappresenta da deficit di retropulsione linguale. Solo in 1 paziente dei 9 studiati mediante SICUS di cui 4 con dolori addominali,

è stata rilevata un'invaginazione intestinale durante sintomo. In conclusione i sintomi GI sono altamente prevalenti in HT­EDS,

contribuiscono alla sintomatologia ed influenzano la qualità della vita. Nei pazienti disfagici le alterazioni della fase orale sembrano

prevalenti rispetto alla fase faringea ed esofagea. Il danno sulla funzione ano­rettale è descritto in diversi lavori riguardanti l'uso della radioterapia (RT) nel trattamento dei tumori

pelvici2. In letteratura sono scarsamente riportati dati per quanto riguarda gli effetti a lungo termine sulla funzione ano­rettale in

pazienti sottoposti a radioterapia neoadiuvante per tumori del retto distale extraperitoneale, sottoposti a trattamento chirurgico mini­

invasivo, mediante chirurgia transanale per via endoscopica (TEM). Scopo dello studio è stato di valutare prospetticamente gli effetti a

medio termine sulla funzione anale dopo TEM e n­RCT per i tumori del retto distale. Sono stati arruolati 37 pazienti consecutive con

tumore del retto distale. In basale ed a 4 e 12 mesi dopo la n­RCT tutti i pazienti sono stati valutati mediante Wexner score per

l’incontinenza fecale e sottoposti a manometria retto­anale. I tumori rettali stadiati come Nel gruppo A le pressioni a riposo medie del

canale anale diminuiscono da 68±23 a 54±26 mmHg a 4 mesi (p=0.04) dopo la chirurgia e ritornano ai valori normali a 12 mesi

(60±30 mmHg). Nel gruppo B le pressioni a riposo medie diminuiscono da 65±23 to 50±18 mmHg a 4 mesi, e rimangono stabili a

12 mesi (44±11 mmHg, p=0.04 vs valori preoperatori and ns vs 4 mesi dal postoperatorio). L’incontinenza per i gas, il soiling e

l’urgenza evacuativa sono riportati nel 50%, 45% e 25% e nel 38%, 12% e 12% dei pazienti del gruppo A e B rispettivamente a 4 e

12 mesi dopo il trattamento. I risultati di questo studio indicano che la TEM di per se non influenza significativamente la funzione anale. N­RCT per ottenere

downstaging and downsizing del tumore del retto, al fine di eseguire l’intervento di TEM, influenza le pressioni a riposo del canale

anale, ma non causa incontinenza anale maggiore. Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2015

a. Pubblicazioni ­ Local and late complications in anorectal surgery. Gaj F, Candeloro L, Biviano I. Clin Ter. 2015 Sep­Oct;166(5):194­199. doi:

10.7417/CT.2015.1877.

PP­5 JOINT HYPERMOBILITY SYNDROME/EHLERS­DANLOS SYNDROME HYPERMOBILITY TYPE AND GASTROINTESTINAL SYMPTOMS.

Bolasco G, Celletti C, Camerota F, Biviano I, Corazziari ES, Badiali D. J Pediatr Gastroenterol Nutr. 2015 Oct;61(4):522. doi:

10.1097/01.mpg.0000472233.91366.5f. ­ Rubber band ligation in treatment of hemorrhoids: our experience. Gaj F, Biviano I, Sportelli G, Candeloro L. Clin Ter.

2015;166(4):162­7. doi: 10.7417/CT.2015.1863

b. Congressi

­ Athahotel Villa Pamphili Roma. 24/09/2015. Disturbi cronici gastrointestinali. Responsabile Prof. Enrico S Corazziari

­ Università Cattolica di Roma 7/5/2015. Endolive. Responsabile Prof. Guido Costamagna

­ Palazzo dei Congressi Bologna. Malattie Digestive. Fismad 2015. Responsabile Prof. Renato Cannizzaro

­ Crowne Plaza Rome St. Peter's 8/5/2015. Motilità digestiva. Gismad. Responsabile. Prof. Michele Cicala

­ Corso sulle malattie infiammatorie croniche intestinali. 5/10/2015. Cagliari. Responsabile Prof. Italo Stroppa

­ Corso sulla Stipsi cronica. 17/10/2015. Fondazione protettorato di San Giuseppe. Responsabile Dr.ssa Lucia D'Alba

Dott.ssa Maria Rosa Dassatti La Dott.ssa Maria Rosa Dassatti ha svolto un progetto di ricerca dal titolo: APPLICAZIONI ENDOSCOPICHE DELLA RADIOFREQUENZA

ALLE PATOLOGIE DELL'APPARATO DIGERENTE sotto la guida del Prof. Negro.

Stato di avanzamento del progetto di ricerca: L'incidenza annuale di adenocarcinoma nei pazienti affetti da Esofago di Barrett (EB) non displastico risulta essere dello 0.5%, ma il

rischio di progressione a carcinoma aumenta all’1.7% nella displasia a basso grado (LGD) ed arriva al 6­10% nella displasia ad alto

grado (HGD). Anche se la terapia endoscopica di eradicazione non è raccomandata per la popolazione generale dei pazienti con BE in assenza di

displasia o con LGD a causa del costo totale della procedura, lo studio clinico prevede la Radiofrequenza (RF) come opzione

terapeutica per pazienti selezionati. In tali pazienti il costo per la sorveglianza endoscopica e l’aumentato rischio di progressione

verso il carcinoma (lesioni visibili all'endoscopia, lunghezza del BE, ernia jatale, reflusso gastro­esofageo non responsivo a PPI,

reflusso biliare, familiarità, obesità, età, sesso) depongono per una scelta eradicante. Per l’ablazione con RFA a il dispositivo utilizzato (Halo system, Barrx Medical) è costituito da un elettrodo bipolare usato per rimuovere

lo strato superficiale della mucosa esofagea sede di BE. L’energia viene erogata da un generatore. Sono disponibili due tipi di

elettrodi: un elettrodo circonferenziale montato su un palloncino, che viene posizionato in esofago su filo guida, oppure elettrodo a

spatola montato direttamente sull’endoscopio (o con un recente sistema che viene introdotto nel canale operatore operatore dello

strumento). La procedura, eseguita in sedazione profonda, ha una durata media di 20­30 minuti; Barrett più estesi possono

richiedere dei tempi maggiori. Tutti i pazienti, preventivamente valutati e classificati secondo i criteri di Praga, firmano un consenso

informato alla procedura. In seguito ad ablazione è raccomandata terapia con PPI ad alte dosi al fine di minimizzare la sintomatologia

dolorosa post­ablativa (generalmente controllabile con Paracetamolo) e consentire la completa e rapida riepitelizzazione squamosa

dell'esofago trattato. Consigliabile per i primi giorni, inoltre, una dieta morbida. Il controllo endoscopico è da eseguirsi a 8­10

settimane ed in corso di esame si valuterà se è avvenuta risoluzione del quadro (pz si inserisce in sorveglianza endoscopica) o se,

per persistenza di malattia, è necessario nuovo trattamento. Dal marzo 2009 al luglio 2015 sono stati trattati 70 pazienti (60 M, 10 F) con età compresa tra i 14 e gli 88 anni , di cui 41 non

displasici, 23 con LGD, 2 con HGD e 4 ADC. Ad oggi proseguono il trattamento 19 paz. 48 paz hanno avuto risposta completa all'eradicazione del Barrett. In 3 pazienti si sono

verificate complicanze di cui una perforazione e 2 stenosi. Obiettivi dello studio sono: Individuare ulteriori fattori di rischio di progressione di malattia, individuare fattori di fallimento della

terapia ablativa con RFA, valutazione della qualità della vita del paziente post­trattamento, eseguire un'analisi costo­beneficio legata

alla nostra realtà politico/economica.

Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2015

a. Pubblicazioni ­ Hemoperitoneum: a rare complication of hemorrhoid treatment. Andreuccetti J, Gaj F, Crispino P, Dassatti MR, Negro P. Tech

Coloproctol. 2014 Apr;18(4):399­401. doi: 10.1007/s10151­012­0849­y ­ Selective use of bioabsorbable Gore BIO­A plug and patch for groin hernia repair. Negro P, Campanelli G, Ipponi PL, Gossetti F,

Dassatti MR, Manto O, D'Amore L. Hernia. 2013 May 29. ­ The italian register of biological prostheses. Coccolini F, Poiasina E, Bertoli P, Gossetti F, Agresta F, Dassatti MR, Riccio P, Cavalli M,

Agrusti S, Cucchi M, Negro P, Campanelli G, Ansaloni L, Catena F. Eur Surg Res 2013;50(3­4):262­72.

b. Congressi

­ 10th Congress of European Crohn's and colitis organisation (Ecco), Barcellona 18­21 Febbraio 2015

­ Endo Live Roma 2015, Roma 6­8 Maggio 2015 ­ Attuali orientamenti in Endoscopia Digestiva Chirurgica ­ Innovazione tecnologica ed endoscopia biliopancreatica, Montesilvano (Pe)

15 Ottobre 2015

­ Convegno "Le Giornate di aggiornamento ISSE" ­ Roma 6­7 Novembre 2015

­ UEG Week Barcelona 2015, Barcellona 24­28 Ottobre 2015

Dott. Lorenzo Nevi Il Dott. Lorenzo Nevi ha svolto un progetto di ricerca dal titolo: CRIOPRESERVAZIONE DI CELLULE STAMINALI MULTIPOTENTI ISOLATE

DALL'ALBERO BILIARE UMANO: STUDIO IN VITRO E IN VIVO sotto la guida del Prof. Alvaro.

Stato di avanzamento del progetto di ricerca Del mio progetto di dottorato è stata completata tutta la parte in vitro, della parte in vivo mancano i dati relativi all’espressione

genetica dell’albumina umana in topi SCID infusi con le hBTSC fresche isolate e hBTSC criopreservate, mentre sono stati ottenuti i dati

relativi alla produzione di albumina umana da parte delle cellule infuse e i dati in situ delle cellule infuse.

Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2015

a. Pubblicazioni ­ Adult Human Biliary Tree Stem Cells Differentiate To Β­Pancreatic Islet Cells By Treatment With A Recombinant Human Pdx1 Peptide.

Cardinale V, Puca R, Carpino G, Scafetta G, Renzi A, De Canio M, Sicilia F, Nevi L, Casa D, Panetta R, Berloco PB, Reid LM, Federici G,

Gaudio E, Maroder M, Alvaro D. PLoS One. 2015 Aug 7;10(8):e0134677. ­ Sensitivity Of Human Intrahepatic Cholangiocarcinoma Subtypes To Chemotherapeutics And Molecular Targeted Agents: A Study On

Primary Cell Cultures. Fraveto A, Cardinale V, Bragazzi MC, Giuliante F, De Rose AM, Grazi GL3, Napoletano C, Semeraro R, Lustri AM,

Costantini D, Nevi L, Di Matteo S, Renzi A, Carpino G, Gaudio E, Alvaro D. PLoS One. 2015 Nov 16;10(11):e0142124.

b. Congressi

­ Congresso Università di Roma “Sapienza” ‐ P.le A. Moro, 5 Roma 19/02/2015 48th Annual Meeting of the Italian Association for the

Study of the Liver ‐ AISF

­ Congresso Università di Roma “Sapienza” ‐ P.le A. Moro, 5 Roma 20/02/2015 48th Annual Meeting of the Italian Association for the

Study of the Liver ‐ AISF

­ AASLD 2014: Hyaluronic acid­based efficient cryopreservation of human biliary tree stem/progenitor cells (hBTSCs) demonstrated

by biologic, genetic and molecular studies. Vincenzo Cardinale, Lorenzo Nevi, Raffaele Gentile, Guido Carpino, Alice Fraveto, Alessia

Torrice, Alfredo Cantafora, Vincenzo Pasqualino, Giovanni Casella, Daniela Bosco, Alessandro Pintore, Giuseppe Spagnolo, Michela

Nardacci, Pasquale Bartolomeo Berloco, Domenico Alvaro, Eugenio Gaudio

­ AISF monotematica 2014: Transplantation of stem/progenitor cells isolated from human fetal biliary tree into two patients with

advanced liver cirrhosis. V. Cardinale, G. Carpino, R. Gentile, C. Napoletano, H. Rahimi, A. Franchitto, R. Semeraro, M. Nuti, P. Onori,

P.B. Berloco, M. Rossi, D. Bosco, R. Brunelli, A. Fraveto, C. Napoli, A. Torrice, M. Gatto, R. Venere, L. Nevi, M.C. Bragazzi, L. Ridola,

C. Bastianelli, C. Aliberti, F.M. Salvatori, A.F. Attili, L.M. Reid, E. Gaudio, D. Alvaro ­ FISMD 20° congresso Nazionale delle malattie digestive: Successful Cryopreservation Of Human Biliary Tree Stem/Progenitor Cells

(Hbtscs) Isolated From Adult Liver Based On Good Manufacturing Practice (GMP). Gentile Raffaele, Nevi Lorenzo, Cardinale Vincenzo,

Fraveto Alice, Carpino Guido, Torrice Alessia, Pasqualino Vincenzo, Melandro Fabio, Mennini Gianluca, Nudo Francesco, Rossi

Massimo, Berloco Pasquale Bartolomeo, Cantafora Alfredo, Gaudio Eugenio, Alvaro Domenico ­ EASL 2014: Successful Cryopreservation Of Human Biliary Tree Stem/Progenitor Cells (Hbtscs) Isolated From Adult Liver Based On

Good Manufacturing Practice. V. Cardinale, R. Gentile, L. Nevi, A. Fraveto, G. Carpino, A. Torrice, V. Pasqualino, F. Melandro, G.

Mennini, F. Nudo, M. Rossi, P.B. Berloco, A. Cantafora, L. Reid, E. Gaudio, D. Alvaro

Dott.ssa Lucia Pallotta La Dott.ssa Lucia Pallotta ha svolto un progetto di ricerca dal titolo: CONTRIBUTO DELLA MUSCOLATURA ENTERICA AI PROCESSI

FIBROTICI DELL’APPARATO DIGERENTE sotto la guida della Prof.ssa Severi.

Stato di avanzamento del progetto di ricerca: Diverse patologie infiammatorie croniche gastrointestinali, nello stadio avanzato della loro patogenesi, sono caratterizzate dallo

sviluppo di fibrosi, tra queste l’esofagite eosinofila e la malattia diverticolare (MD) entrambe associate ad alterazioni motorie che

sembrano interessare principalmente la muscolatura longitudinale. Tuttavia l’origine di tali alterazioni, è ad oggi poco chiara, pertanto

l’obiettivo principale del progetto è quello di studiare i meccanismi patogenetici alla base di questi disordini ed individuare eventuali

anomalie, morfologiche e molecolari oltre che motorie. Durante questo anno di attività di ricerca, gli studi si sono concentrati sulla MD ed in particolare sono state valutate in primo luogo le

eventuali anomalie presenti nella diverticolosi (condizione caratterizzata da presenza di diverticoli, ma asintomatica e non complicata)

che sono state poi confrontate con i controlli e con la diverticolite (malattia diverticolare sintomatica e complicata). Si è dunque

proceduto alla raccolta dei primi campioni di colon sigma provenienti da pazienti con diverticolite ed ampliato il numero di campioni

provenienti sia da pazienti con diverticolosi, che da controlli ottenuti da exeresi chirurgiche per cancro. Lo studio morfofunzionale è

stato eseguito mediante microscopia ottica, separatamente sulla muscolatura liscia longitudinale e circolare, e lo studio molecolare dei

recettori di membrana, mediante real­time PCR. È stata valutata la risposta ad agenti contrattili, quali acetilcolina e carbacolo

(Ach/CCh 1µm), e rilascianti VIP (1μM) ed è stata analizzata l’espressione genica dei recettori muscarinici per l’Ach (M2/M3) e delle

molecole implicate nella pathway del rilasciamento cellulare come i recettori del VIP (VPAC1/2, NPR­C) e l’ossido nitrico sintasi (e­

NOS) associato alla via dell’ NPR­C. È stata infine valutata anche la risposta degli strips muscolari sia all’agente contrattile Cch che al

VIP. Dallo studio morfofunzionale si evince che, nonostante non ci siano differenze nella lunghezza cellulare a riposo, i campioni con

diverticolosi mostrano una differente attività biologica in risposta ad agenti contrattili e rilascianti rispetto ai controlli. In particolare le

cellule isolate dalla muscolatura longitudinale presentano una significativa riduzione della risposta contrattile all’ Ach rispetto al

controllo (9.8%±1.4 vs 16.8%±1.8) (p≤0.05). Lo stesso trend è stato osservato nella risposta contrattile degli strips che si

contraggono significativamente meno nella diverticolosi (830±54 vs 1644±173 mN/cm2). Lo studio dell’espressione genica dei

recettori ha confermato tale diversità di comportamento in quanto l’espressione del recettore muscarinico M3 per Ach è risultata

significativamente ridotta nella diverticolosi rispetto al controllo (6.8±0.18 vs 7.98±0.45). Tuttavia non sono state riscontrate

differenze nella risposta contrattile tra i due campioni isolati dalla muscolatura circolare nella quale invece è stata osservata una

diversa attività biologica in risposta all’agente rilasciante VIP. In particolare, in presenza di diverticoli, la risposta rilasciante al VIP

delle fibrocellule dello strato circolare risulta significativamente ridotta rispetto al controllo (33.3%±8.3 vs 93.2%±1.4) come ridotta

risulta anche la risposta rilasciante degli strips nella diverticolosi rispetto al controllo (458±55 vs 1435±242 mN/cm2) (p≤0.05).

Anche l’analisi molecolare evidenzia differenze tra i due campioni con una riduzione significativa nella diverticolosi dell’espressione

dei recettori del VIP (VPAC1: 8.7±4.4 vs 15.6±0.1; VPAC2: 9.0±0.4 vs 13.2±1.0, NPR­C 9.5±0.03 vs 15.2±0.3) e della eNOS

(10.3±0.9 vs 14.7±0.2) (p≤0.05). I primi risultati ottenuti dallo studio morfofunzionale dei campioni di colon con diverticolite

mostrano un’accentuata alterazione della risposta ai neurotrasmettitori eccitatori e inibitori rispetto al controllo e alla diverticolosi,

soprattutto nello strato circolare. Nella diverticolite le fibrocellule muscolari dello strato circolare infatti mostrano una riduzione

significativa del rilasciamento indotto dal VIP rispetto al controllo (28.4%±4.82 vs 93.2%±1.4) confermando le alterazioni già

riscontrate nella diverticolosi. Inoltre sono state evidenziate anche alterazioni nella contrazione della circolare ed in particolare nella

diverticolite vi è una riduzione significativa della risposta agli agenti contrattili (5.58%) rispetto al controllo (17.68%±0.71) e alla

diverticolosi (18.35%±2.54). I risultati ottenuti dallo studio condotto sulla diverticolosi quindi, ci hanno permesso di identificare la

presenza di alterazioni miogeniche differenti nella muscolatura circolare e longitudinale, suggerendo un probabile diverso ruolo dei

due strati muscolari nella patogenesi della MD. Inoltre questi primi risultati ottenuti sulla malattia diverticolare complicata,

suggeriscono la presenza di un progressivo e graduale peggioramento delle alterazioni motorie riscontrate nelle malattia diverticolare.

Per confermare e ampliare questi risultati, sarà tuttavia necessario aumentare il numero di campioni provenienti da pazienti con MD e

confrontare i tratti stenotici con i tratti non stenotici provenienti dallo stesso paziente, oltre che con i pazienti affetti da diverticolosi e

i controlli. I risultati ottenuti in questo anno di attività di ricerca sono stati oggetto di presentazione al Congresso Europeo di

Neurogastroenterologia e al 12th International symposium on VIP­PACAP and related peptides, tenutisi rispettivamente a Giugno e

Settembre in Turchia.

Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2015

a. Pubblicazioni

b. Congressi OP­3 THE PROTECTIVE ROLE OF LACTOBACILLUS RHAMNOSUS GG­DERIVED FACTORS AGAINST LPS­INDUCED DAMAGE OF HUMAN

COLONIC SMOOTH MUSCLE CELLS. A, Cicenia; F, Santagelo; L, Gambardella; V, Iebba; A, Scirocco; L, Pallotta; M, Marignani; P, Chirletti; M, Carabotti; S, Schippa; E,

Corazziari; C, Severi. J Pediatr Gastroenterol Nutr. 2015 Oct;61(4):509­10. doi: 10.1097/01.mpg.0000472207.54141.fa.

Periodo di soggiorno all’estero: da al

Dott.ssa Francesca Suriano La Dott.ssa Francesca Suriano ha svolto un progetto di ricerca dal titolo: STUDIO DEI FATTORI IMPLICATI NELLO SVILUPPO

DELL’EPITELIO CISTICO NEL FEGATO E NEL RENE DI PAZIENTI AFFETTI DA MALATTIA POLICISTICA sotto la guida del Prof. Franchitto.

Stato di avanzamento del progetto di ricerca:

Il mio lavoro per il progetto di dottorato, nell’anno accademico 2014­15, si e’ composto di: ­ Attività di laboratorio, durante la quale ho eseguito studi morfologici che comprendono la preparazione dei tessuti fissati in

formalina ed inclusi in paraffina, taglio al microtomo ed allestimento dei vetrini colorati con metodiche standard (quali Ematossilina­

Eosina), immunoistochimica, microscopia ottica, test di ELISA, ecc., atti a valutare: ­ i pathways intracellulari correlati ad ANO1: espressione di EGFR e CAMKII sul tessuto renale ed epatico normale e policistico,

Concentrazione di Ca++ e Mg+ nel liquido cistico renale ed epatico;

­ l’espressione di PKC­alfa come responsabile dell’attivazione di TMEM16A (ANO 1)

­ Studio dell’espressione di IL­6 ed IL­8 su tessuto renale ed epatico normale e cistico

­ Ricerca bibliografica, con l’ausilio di libri di testo e Pubmed

Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2015

a. Pubblicazioni ­ Tumor associated macrophages polarization dictates the efficacy of BCG instillation in non­muscle invasive urothelial bladder

cancer. Suriano F, Santini D, Perrone G, Amato M, Vincenzi B; Tonini G, Onetti A, Boggia S, Buscarini M, Pantano F. J Exp Clin Cancer

Res 2013;32(1):87 ­ Bladder cancer after Radiotherapy for Prostate Cancer. Suriano F, Altobelli E, Sergi F, Buscarini M. Reviews in Urology.

2013;15(3)108:­112 ­ Feasibility of felt application for renorrhaphy after laparoscopic partial nephrectomy. Suriano F, Conlin MJ, Buscarini M. Minerva Urol

Nefrol. 2014 Mar;66(1):83­5.

­ Nephron Sparing management of upper tract urothelial carcinoma. Suriano F, Brancato T. Reviews in Urology 2014; 16(1):21­2

b. Congressi

­ Classroom SIU Cancro della Prostata 2013, Roma 15 Novembre 2013

­ Corso di formazione Progetto SIRE, Roma 14 Febbraio 2014

­ UroLift Center of Excellence Workshop, Madrid, 20­21 Marzo 2014, ­ Relatrice al Corso ECM ID 331­85620: “Clinical Case Contest: la gestione del paziente con patologia prostatica”; Roma, 28 Marzo

2014

­ AIOM­AIRO­SIUro­Giovani specialisti a confronto: i tumori urologici, Bari 20 Maggio 2014

­ Corso “Ureteroscopic and Percutaneous Surgery”, Parigi 24­25 Luglio 2014

­ 17° Corso di Laparoscopia Urologia AORN Cardarelli, Napoli 11­12 Settembre 2014

­ Relatrice al Convegno “Incontinenza Urinaria: esiste una soluzione?”, Roma 8 Novembre 2014

­ Corso di “Chirurgia mini Invasiva Laparoscopica/Robotica in Urologia”, Perugia 25­26 Novembre 2014

­ Relatrice al Convegno “Attualità nella diagnosi e trattamento dei tumori superficiali della vescica”, Roma 13 Dicembre 2014

­ Relatrice al Convegno “Le malattie prostatiche dell’adulto, questione aperta: iperplasia benigna o tumore?”, Roma 09 Maggio 2015

­ AUA Conference New Orleans, 14­19/05/2015

­ MR US Fusion Guided Prostate Biopsy II: Advanced Techniques (Tips and Tricks); AUA Conference, 16/05/2015

­ Relatrice al Convegno “Seminario di Urologia”, Roma 26 Settembre 2015

Dott.ssa Francesca Tinti La Dott.ssa Francesca Tinti ha svolto un progetto di ricerca dal titolo: COMPLICANZE BILIARI NEL TRAPIANTO DI FEGATO: RUOLO DEL

DANNO DA ISCHEMIA­RIPERFUSIONE presso il laboratorio di Anatomia Macroscopica e Microscopica Clinica della Sezione di Anatomia

Clinica della Sapienza Università di Roma e presso la Liver Unit, Queen Elizabeth Hospital, Birmingham (UK) sotto la guida del Prof.

Franchitto. Stato di avanzamento del progetto di ricerca: Sono stati analizzati i dati clinici dei 66 pazienti i cui campioni di vie biliari sono disponibili per l’analisi istologica ed

immunoistochimica. I pazienti che ricevono un organo da DCD, rispetto alle prime esperienze degli anni passati, tendono ad essere pazienti meno gravi:

MELD score mediano 12 le cui componenti risultano meno compromesse per quanto riguarda funzione epatica (bilirubina e INR

significativamente più bassi) e renale (creatinina significativamente inferiore). La migliore situazione pre­trapianto sembra riflettersi nel post­trapianto, con una ridotta incidenza di insufficienza renale acuta

rispetto al passato nei DCD (incidenza non statisticamente diversa tra riventi di organi da DCD e DBD), significativa riduzione del

danno da ischemia­riperfusione nei DCD (picco di transaminasi e bilirubina inferiore nei primi 7 giorni post­trapianto) e paragonabile

tempo in terapia intensiva ed in ospedale nei due gruppi. Questo miglioramento nell’outcome dei pazienti non si riflette nella ridotta incidenza di complicanze biliari, che rimane una

prerogativa tipica dei pazienti riceventi organi da DCD. I risultati preliminari dello studio immunoistochimico su 10 campioni di vie biliari, 5 provenienti da donatori DCD e 5 provenienti da

donatori DBD (1 di questi scartato per inadeguatezza del campione) ha mostrato presenza di un significativo danno a livello della

parete duttale (score in via di definizione) e presenza di apoptosi e proliferazione a livello dei colangiociti delle ghiandole peribiliari,

senza differenze significative tra i due gruppi, verosimilmente dovuto al ridotto numero di campioni analizzati. La colorazione immunoistochimica con valutazione dell’espressione della PCNA e del Tunel sono stati completati su ulteriori 30

campioni ed i risultati sono in via di analisi.

Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2015

a. Pubblicazioni ­ Zavatto A, Concistrè A, Marinelli C, Zingaretti V, Umbro I, Fiacco F, Tinti F, Petramala L, Mitterhofer AP, Letizia C. Hypokalemic

rhabdomyolysis: a rare manifestation of primary aldosteronism. Eur Rev Med Pharmacol Sci. 2015 Oct;19(20):3910­6. ­ Umbro I, Gentile G, Tinti F, Muiesan P, Mitterhofer AP. Recent advances in pathophysiology and biomarkers of sepsis­induced acute

kidney injury. Journal of Infection. 2015. doi: 10.1016/j.jinf.2015.11.008. ­ Umbro I, Tinti F, Muiesan P, Mitterhofer AP. Different behaviour of BK­virus infection in liver transplant recipients. World J

Gastroenterol. 2016 Jan;22(4):1532­1540.

b. Congressi

Presentazioni Orali ­ Ginanni Corradini S, Mitterhofer AP, Nardi A, Marianelli T, Parlati L, Tinti F, Angelico M. Risk factor for early kidney disease after

liver transplantation and its impact on graft loss: Insights from the Liver Match cohort study. 48th Annual Meeting Italian Association

for the Study of the Liver. Roma (I) Feb 19­20, 2015. Abstract in Dig Liv Dis 2015; 47:e9. ­ Tinti F, Mitterhofer AP, Hodson J, Ferguson J, Muiesan P, Perera T. UK Registry of Combined Liver­Kidney Transplantation Versus

Liver Transplant Alone In UK: Patient And Graft Survival by Glomerular Filtration Rate Stratification. 17th Congress of the European

Society for Organ Transplantation (ESOT). Brussels (BE) Sep 13­16, 2015. In Abstracts of the 17th Congress of the European

Society for Organ Transplantation 13 ­ 16 September 2015, Brussels, Belgium. Transplant Int 2015;28 (Suppl S4):57. ­ Ginanni Corradini S, Mitterhofer AP, Nardi A, Marianelli T, Parlati L, Tinti F, Umbro I, Angelico M, the Liver Match Study Group.

Fattori di rischio di disfunzione renale precoce dopo trapianto di fegato ed impatto sulla sopravvivenza del graft: valutazione dallo

studio Liver Match. 39° Congresso Nazionale Società Italiana Trapianti d’Organo. L’Aquila (I) Sep 24­26, 2015. ­ Umbro I, Tinti F, Sonsati M, Gunson B, Sharif A, Mascaro J, Ferguson J, Muiesan P, Mitterhofer AP. Insufficienza renale acuta e

cronica post­trapianto di rene e di organo solido non renale. Analisi preliminare di una Ricerca Internazionale in Centro ad Alto

Volume Trapiantologico: UK Single Centre Study. 56° Congresso Nazionale SIN, Rimini, 1­4 ottobre 2015. In Abstract per 56°

Congresso Nazionale SIN, Rimini (I), Oct 1­4, 2015. G Ital Nefrol 2015; 32 (S65):60. Posters ­ Fiacco F, Tinti F, Umbro I, Zavatto A, Ginanni Corradini S, Rossi M, Berloco PB, Mitterhofer AP. Short­term outcome post liver

transplantation of cirrhotic listed outpatients with fluctuations of eGFR. 48th Annual Meeting Italian Association for the Study of the

Liver. Roma (I) Feb 19­20, 2015. In Abstracts of the 47th AISF ­ Italian Association for the Study of the Liver ­ Annual Meeting 2015.

Dig Liv Dis 2015; 47(Suppl1):e52. ­ Angelico M, Mitterhofer AP, Nardi A, Marianelli T, Parlati L, Tinti F, Ginanni Corradini S, the Liver Match Study Group. Risk Factors

For Early Kidney Dysfunction AfterLiver Transplantation And Their Impact On Graft Loss: Insights From The Liver Match Cohort

Study. The International Liver Congress 2015, 50th Annual Meetingof the European Associationfor the Study of the Liver. Vienna (A)

April 22­26, 2015. In Abstract Book of the 50th Annual Meetingof the European Associationfor the Study of the Liver. J Hepatol

2015;62 (2Suppl):S310. ­ Grieco S, Bachetoni A, Biliotti E, Cappoli A, D’Alessandro MD, Labriola R, Mitterhofer AP, Palazzo D, Perinelli P, Tinti F, Umbro I,

Taliani G. Tubular damage, GFR decrease and liver stiffness in HCV cirrhosis. Italian Conference on AIDS and Retroviruses. Settimo

Congresso Nazionale. Riccione (I) May 17­19, 2015. ­ Tinti F, Mitterhofer AP, Hodson J, Ferguson J, Muiesan P, Perera T. Glomerular filtration rate stratification in combined liver­kidney

transplant versus liver transplantation alone: analysis from the NHSBT UK Registry. The 52nd ERA­EDTA Congress. London (UK) May

28­31, 2015. Abstract in Nephrol Dial Transplant 2015 May; 30(Suppl 3):359. ­ Tinti F, Mitterhofer AP, Hodson J, Ferguson J, Muiesan P, Perera T. Combined Liver­Kidney Transplantation Versus Liver Transplant

Alone in UK: Glomerular Filtration Rate Stratification and Patient and Graft Survival. The ILTS 21st International Congress. Chicago

(USA) Jul 8­11, 2015. In Abstracts from the 21st Annual International Congress of the International Liver Transplantation Society.

Transplantation 2015;99(Suppl 7S):300. ­ Tinti F, Leithead JA, Mitterhofer AP, Muiesan P, Ferguson J. Increased mortality and chronic kidney disease in in patients receiving

renal replacement therapy after liver transplantation with normal pre­transplant renal function. 17th Congress of the European

Society for Organ Transplantation (ESOT). Brussels (BE) Sep 13­16, 2015. In Abstracts of the 17th Congress of the European

­ Society for Organ Transplantation 13 ­ 16 September 2015, Brussels, Belgium. Transplant Int 2015;28 (Suppl S4):661.

Tinti F, Poli L, Umbro I, Fiacco F, Zavatto A, Bachetoni A, Berloco PB, Mitterhofer AP. Estimated glomerular filtration rate and KDIGO

categories monitoring in renal transplant patients converted to once­daily tacrolimus: stability of renal function and risk factors for

chronic kidney disease progression in the long­term follow­up. 17th Congress of the European Society for Organ Transplantation

(ESOT). Brussels (BE) Sep 13­16, 2015. In Abstracts of the 17th Congress of the European Society for Organ Transplantation 13 ­

16 September 2015, Brussels, Belgium. Transplant Int 2015;28 (Suppl S4):678. ­ Tinti F, PalazzoD, Biliotti E, Bachetoni A, Grieco S, Cappoli A, D’Alessandro MD, Labriola R, Perinelli P, Umbro I, Paola R, Mitterhofer

AP, Taliani G. Coinvolgimento renale nei pazienti affetti da cirrosi HCV: studio del danno glomerulare e tubulare. 56° Congresso

Nazionale SIN, Rimini, 1­4 ottobre 2015. In Abstract per 56° Congresso Nazionale SIN, Rimini (I), Oct 1­4, 2015. G Ital Nefrol 2015;

32 (S65):14. ­ Palazzo D, Biliotti E, Tinti F, Bachetoni A, Grieco S, Cappoli A, D’Alessandro MD, Labriola R, Perinelli P, Umbro I, Rucci P, Mitterhofer

AP, Taliani G. Kidney involvement in HCV Child­A cirrhosis. The 66th Annual Meeting of the American Association for the Study of

Liver Diseases. San Francisco (USA) Nov 13­17, 2015. In Abstracts of The 66th Annual Meeting of the American Association for the

Study of Liver Diseases: The Liver Meeting 2015. Hepatology 2015;62(Suppl1):691A. ­ Palazzo D, Biliotti E, Tinti F, Bachetoni A, Grieco S, Cappoli A, D’Alessandro MD, Labriola R, Perinelli P, Subic M, Umbro I, Mitter­

hofer AP, Rucci P, Taliani G. Coinvolgimento renale nel paziente con cirrosi epatica HCV correlata (Child A). XIV Congresso Nazionale

SIMIT – Catania (I), Nov 8­11, 2015.

Periodo di soggiorno all’estero:

da 01.01.2015 al 31.12­2015

DOTTORANDI XXVIII ciclo

Dott.ssa Maria Consiglia Bragazzi

La Dott.ssa Maria C. Bragazzi ha svolto un progetto di ricerca dal titolo: CANCER STEM CELL e sotto la guida del Prof. Alvaro.

Stato di avanzamento del progetto di ricerca: Premessa. Recenti studi istologici e molecolari hanno evidenziato l’eterogeneità del colangiocarcinoma (CCA) che può originare in

diversi punti dell’albero biliare e presentare diverse caratteristiche morfologiche e fenotipiche. Inoltre, nel fegato e nell’albero biliare

sono state ultimamente descritte differenti “nicchie” di cellule staminali (ovvero gruppi di cellule staminali coadiuvate da un

microambiente circostante che provvede a supportare fisicamente le cellule e a fornire specifici segnali regolatori mantenendo le

caratteristiche di staminalità e regolando l’entrata nel processo di differenziazione delle cellule staminali). Tale peculiarità anatomica e fisiopatologica potrebbe essere alla base dell’eterogeneità del CCA intra­epatico (IH­CCA) ed extra­epatico

(EH­CCA); due tumori ampiamente diversi tra loro sia dal punto di vista biologico che epidemiologico. La complessità dell’organizzazione dei compartimenti delle cellule staminali epatiche spiegherebbe l’eterogeneità e le difficoltà clinico­

patologiche nella classificazione dei tumori primitivi del fegato. Scopo del lavoro. L’obiettivo principale é quello di caratterizzare le cellule di origine dell’IH­CCA e dell’EH­CCA, di isolare ed espandere

in vitro ed in vivo le cellule staminali tumorali (cancer strem cells) isolate da IH­CCA e EH­CCA, nonché identificare possibili strategie

terapeutiche mirate a colpire le “cancer stem cells”.

OBIETTIVO SPECIFICO PERSEGUITO IN QUESTO SEMESTRE

Valutazione in vivo, della sensibilità delle colture cellulari primarie di CCA umano ad agenti chemioterapici e a farmaci biologici

Sferoidi positivi per i marcatori CD13 e CD133, ottenuti mediante immunoselezione da colture primarie di IH­CCA mucinoso e misto,

sono stati iniettati (circa 10.000 cellule) per via sottocutanea in maschi NOD/SCID mice di età compresa tra 4 e 6 settimane. Dopo

quindici giorni, una volta che la massa tumorale ha raggiunto un volume di circa 500 mm3 i topi sono stati trattati, mediante

somministrazione orale (Gavage), con NVP­BEZ235 (50 mg/Kg in PBS, tre volte a settimana, N=3) e Abraxane (10mg/Kg in PBS, due

volte a settimana N=3) disciolti in PBS per due settimane. I topi di controllo (N=6), hanno ricevuto solo PBS. I topi sono stati

successivamente sacrificati e lo xenografts è stato rimosso per l’analisi istologica.

Risultati. Nei topi controllo (N=6), il volume dello xenograft sottocutaneo è aumentato da 500 ± 50 mm³ a 1400 ± 100 mm³ (p< 0.05),

(sferoidi CD133+) e da 590 ± 55 mm³ a 1450 ± 76 (p< 0.05) (sferoidi CD13+). Nessuna differenza è stata riscontrata tra CCA­IH

mucinoso e misto. In contrasto, nei topi (sferoidi CD133+) trattati con NVP­BEZ235 o Abraxane per due settimane, il tumore è

rimasto quasi stabile (NVP­BEZ235 = 690 ± 100 mm³ per l’IH­CCA mucinoso e 790 ± 100 mm³ per IH­CCA misto; Abraxane = 790

± 96 mm³ per IH­CCA mucinoso e 730 ± 86 mm³ per l’IH­CCA misto). Risultati simili sono stati ottenuti anche quando sono stati

impiantati sferoidi CD13+; la massa tumorale è rimasta stabile sia con NVP­BEZ235 (740 ± 100 mm³ per IH­CCA misto e 650 ± 94

mm³ per IH­CCA mucinoso, p< 0.05 vs controlli) che con Abraxane (670 ± 90 mm³ per IH­CCA misto e 720 ± 85 mm³ per IH­CCA

mucinoso, p< 0.05 vs controlli). Alla valutazione istopatologia, nei topi controllo, lo xenograft tumorale era costituito solo da pacchetti di cellule tumorali addensate,

mentre nei topi trattati con Abraxane o NVP­BEZ235, sono state osservate aree necrotiche all’interno della massa tumorale.

Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2015

a. Pubblicazioni ­ SENSITIVITY OF HUMAN INTRAHEPATIC CHOLANGIOCARCINOMA SUBTYPES TO CHEMOTHERAPEUTICS AND MOLECULAR TARGETED

AGENTS: A STUDY ON PRIMARY CELL CULTERES”. A. Fraveto, V. Cardinale, M.C. Bragazzi, F. Giuliante, A.M. De Rose, G. Grazi, C.

Napoletano, R. Semeraro, A.M. Lustri, D. Costantini, L. Nevi, S. Di Matteo, A. Renzi, G. Carpino, E. Gaudio, D. Alvaro. In press to

PlosOne. ­ INTERNATIONAL GENOME­WIDE META­ANALYSIS IDENTIFIES NEW PRIMARY BILIARY CIRRHOSIS RISK LOCI AND TARGETABLE

PATHOGENIC PATHWAY”. H.J. Cordell , Y. Han, G.F. Mells, Y. Li, G. M. Hirschfield, C.S. Greene, G. Xie, B.D. Juran, D. Zhu, D.C. Qian,

J.A.B. Floyd, K.I. Morley, D. Prati, A. Lleo, D. Cusi, Canadian–US PBC Consortium, Italian PBC Genetics Study Group, UK­PBC

Consortium, M.E. Gershwin, C.A. Anderson, K.N. Lazaridis, P.Invernizzi, M.F. Seldin, R.N. Sandford, C.I. Amos, K.A. Siminovitch.

Nature Comunications. 2015 Sep 22. ­ PROFILES OF CANCER STEM CELL SUBPOPULATIONS IN CHOLANGIOCARCINOMAS”. V. Cardinale, A. Renzi, G. Carpino, A. Torrice,

M.C. Bragazzi, F. Giuliante, A.M. De Rose, A.Fraveto, P. Onori, C. Napoletano, A. Franchitto, A. Cantafora, G. Grazi, N. Caporsao, G.

D’Argenio, G. Alpini, L.M Reid, E. Gaudio and D. Alvaro. Am J Pathol. 2015 Apr 16.

b. Congressi

­ “III Workshop sulle epatiti croniche virali: confronto tra ricerca e clinica”. Latina 18 Dicembre 2015 ­ Uso dei DAAs nella pratica clinica del Centro Italia “NUOVO PERCORSO TERAPEUTICO NEI PAZIENTI CON HCV DEL CENTRO ITALIA”.

Perugia 8­9 Maggio 2015

­ 21° Congresso Nazionale delle Malattie Digestive. Bologna 25­28 Marzo 2015

Carabotti Marilia

La Dott.ssa Marilia Carabotti ha svolto un progetto di ricerca dal titolo: ALTERAZIONI MOTORIE GASTROINTESTINALI NELL’OBESITA’:

STUDIO TRASLAZIONALE presso il Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche del Policlinico Umberto I (225 giorni

nell’anno 2015) e presso la UOC di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, di Diagnostica Precoce e Prevenzione delle Malattie

Neoplastiche dell'Apparato Digerente del PTP Nuovo Regina Margherita di Roma al fine di tirocinio formativo (80 giorni nel 2015) sotto

la guida della Prof.ssa Severi.

Stato di avanzamento del progetto di ricerca: Nel corso dell’ultimo anno, a completamento dei dati già raccolti, si sono collezionati dati di risonanza magnetica sia in soggetti obesi

che normopeso, per una valutazione più estesa della motilità antrale. In conclusione, dal progetto di ricerca condotto, si desume che il paziente obeso presenta clinicamente una aumentata prevalenza di

sintomi gastrointestinali prossimali, di lesioni esofagogastroduodenali, ed in risonanza magnetica presenta un’ alterata risposta

motoria antrale postprandiale rispetto al paziente normopeso. Tuttavia, aldilà della presentazione clinica, dal punto di vista

morfofunzionale è stato visto come il tessuto muscolare si rilasci meno rispetto ai controlli verosimilmente per una azione dei

mediatori dello stress ossidativo. Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2015

a. Pubblicazioni ­ Carabotti M, Biviano I, Severi C.Why get anxious about the use of proton pump inhibitors: are they just “ gastro­protector”?

Reviews in Gastroenterology Hepatology and Nutrition 2015; 2(1): 9­19 ­ Scirocco A, Matarrese P, Carabotti M, Ascione B, Malorni W, Severi C. Cellular and Molecular Mechanisms of Phenotypic Switch in

Gastrointestinal Smooth Muscle. Journal of Cellular Physiology 2016; 231(2):295­302. ­ Carabotti M, Avallone M, Cereatti F, Paganini A, Greco F, Scirocco A, Severi C, Silecchia G. Usefulness of Upper Gastrointestinal

Symptoms as a Driver to Prescribe Gastroscopy in Obese Patients Candidate to Bariatric Surgery. A Prospective Study. Obesity

Surgery 2015; Sep 2. [Epub ahead of print] ­ Carabotti M, Scirocco A, Maselli MA, Severi C. The gut­brain axis: interactions between enteric microbiota, central and enteric

nervous systems. Annals of Gastroenterology 2015; 28(2):203­209.

b. Congressi

­ 23rd United European Gastroenterology Week. Barcellona, 24­28 Ottobre 2015 (Presentazione poster)

­ “Approccio al paziente con disturbi cronici gastrointestinali”. Roma 24­26 Settembre 2015

­ II Congresso Nazionale Società Italiana GastroReumatologia. Roma 24­26 Giugno 2015

­ XVI Congresso Nazionale GISMAD. Roma, 7­9 maggio 2015 (Presentazione poster)

­ “Extra­digestive GERD”: what’s next?” Parma, 16­18 Aprile 2015

­ 21˚ Congresso Nazionale delle Malattie Digestive. Bologna, 26­28 Marzo 2015 (Comunicazione orale e presentazione poster)

Abstracts accettati come posters e/o comunicazioni orali a congressi e pubblicati su peer reviewed journals ­ Cicenia A, Santangelo F , Gambardella L, Iebba V, , Scirocco A, Pallotta L, Marignani M, Chirletti P, Carabotti M, Schippa S, Corazziari

E, Severi C. The protective role of Lactobacillus rhamnosus gg­derived factors against LPS­induced damage of human colonic smooth

muscle cells. Journal of Pediatric Gastroenterology and Nutrition. 2015 Oct;61(4):509­10. ­ Pallotta L, Scirocco A, Ignazzi A, Maselli M, Cicenia A, Carabotti M, De Toma G, Tellan G, Pezzolla F, Corazziari E, Severi C. Different

abnormalities in longitudinal and circular muscular function in human colonic diverticular disease. United European Gastroenterology

Journal 2015; 3(5S):A281. ­ Scirocco A, Carabotti M, Silecchia G, Ignazzi A,. Tellan G, Pallotta L, Cicenia A, Maselli MA, Corazziari E, Severi C. Does an

impairment of antioxidant capacity in obese human gastric antrum cause the alteration in vasoactive intestinal peptide (VIP)­ pathway

. United European Gastroenterology Journal 2015; 3(5S): A473. ­ Carabotti M, Lahner E, G. Esposito, C. Severi, B. Annibale B. High prevalence of postprandial syndrome­like dyspepsia in patients

with autoimmune atrophic gastritis. United European Gastroenterology Journal 2015; 3(5S):A651. ­ Pallotta L, Scirocco A, Ignazzi A, Maselli MA, Cicenia A, Carabotti M, De Toma G, Tellan G, Pezzolla F, Corazziari E, Severi C. Altered

response to enteric neurotransmitters in human longitudinal and circular smooth muscle in diverticular disease.

Neurogastroenterology and Motility 2015; 27(S1):4. ­ Scirocco A, Carabotti M, Silecchia G, Ignazzi A, Tellan G, Pallotta L, Cicenia A, Maselli MA, Corazziari E , Severi C. Oxidative stress­

induced alterations of vasoactive intestinal peptide (VIP)­ pathway in human gastric antrum in obese patients. Neurogastroenterology

and Motility 2015; 27(S1):14. ­ Scirocco A, Carabotti M, Silecchia G, Ignazzi A, Tellan G, Pallotta L, Cicenia A, Maselli MA, Corazziari E, Severi C . Antioxidants

counteract the impairment of vasoactive intestinal peptide (VIP)­induced relaxation of human gastric antrum in obesity.

Neurogastroenterology and Motility 2015; 27(S2): 30. ­ Cicenia A, Severi C, Santangelo F, Gambardella L, Iebba V, Scirocco A, Marignani M, Chirletti P, l. Pallotta L, Carabotti M, Corazziari

E, Schippa S. Protective activity of Lactobacillus rhamnosus GG derived factors on pathogen lipopolysaccharide (LPS)­ induced

damage of human colonic smooth muscle cells. Neurogastroenterology and Motility 2015; 27(S2):51. ­ Pallotta L, Scirocco A, Cicenia A, Carabotti M, De toma G, Tellan G, Corazziari E, Severi C. Myogenic alterations in human colonic

muscle in diverticular disease Neurogastroenterology and Motility 2015; 27(S2):90. ­ Cicenia A, Santangelo F, Gambardella L, Iebba V, Scirocco A, Marignani M, Chirletti P, Pallotta L, Carabotti M, Corazziari E , Schippa

S, Severi C. Postbiotic Protective Activity of Lactobacillus Rhamnosus GG­Derived Factors on Pathogen Lipopolysaccharide (LPS)­

Induced Damage of Human Colonic Smooth Muscle. Gastroenterology 2015; 148(4) S­536. ­ Scirocco A, Carabotti M, Silecchia G, Ignazzi A, Tellan G, Liguori A, Pallotta L, Trisolini P, Maselli MA, Corazziari E, Severi C. Obesity

leads to alterations in vasoactive intestinal peptide (VIP) pathway in human gastric antrum. Digestive and Liver Disease 2015; 47S:

e89.

Dott.ssa Valeria Clemente La Dott.ssa Valeria Clemente ha svolto un progetto di ricerca dal titolo: OUTCOME DELLA COLITE GRAVE NEGLI ULTIMI 40 ANNI”:

STUDIO DI COORTI DI PAZIENTI PRIMA E DURANTE L’ERA DELLE TERAPIE BIOLOGICHE presso il Dipartimento di Scienze Cliniche e

Specialità Mediche del Policlinico Umberto I , 100 giorni nel 2015 e di aver svolto attività clinica volontaria presso la UOC di Gastroenterologia ed

Epatologia dell’Ospedale San Filippo Neri sotto la guida del Prof. Vernia.

Stato di avanzamento del progetto di ricerca: Lo studio è costituito da una parte retrospettiva, che è in corso di pubblicazione, e da una “survey” (parte prospettica) sull’utilizzo

dei farmaci biologici in pazienti con malattie infiammatorie croniche intestinali, che è tuttora in corso. Obiettivo: Analizzare i tassi di colectomia e di mortalità in coorti di pazienti con colite ulcerosa, ricoverati per un attacco grave, sia

prima che durante l’era delle terapie biologiche e identificare differenze nelle caratteristiche cliniche, di laboratorio e radiologiche di

questi pazienti. Materiali e metodi: studio retrospettivo su 4 coorti di pazienti, ricoverati con colite ulcerosa grave, secondo i criteri di Truelove e

Witts, presso due centri di Gastroenterologia (Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche dell’Università “Sapienza” di

Roma e l’UOC di Gastroenterologia ed Epatologia dell’Ospedale San Filippo Neri di Roma), dal 1976 al 2010. Sono stati inclusi nello

studio tutti i pazienti con colite ulcerosa grave, ricoverati nel secondo quinquennio dei 4 decenni, trattati con il Regime Intensivo di

Oxford. In caso di refrattarietà agli steroidi endovena le opzioni terapeutiche sono state la colectomia in urgenza e quando possibile

l’utilizzo dell’infliximab. Di tutti i pazienti sono state raccolte le caratteristiche cliniche, di laboratorio, radiologiche al momento del ricovero. E’ stata valutata la

mortalità e la chirurgia globale nelle 4 coorti entro il ricovero. E’ stata inoltre effettuata la valutazione della necessità di chirurgia in

base alle complicanze locali o sistemiche. Risultati: sono state inclusi nello studio 159 pazienti con colite ulcerosa grave: coorte 1 n=34 (1976­80), coorte 2 n=29 (1986­90),

coorte 3 n=45 (1996­2000) e coorte 4 n=51 (2006­10). Il tasso globale di mortalità è stato 8.8%, 6.8%, 4.4% e 0 nella coorte 1, 2,

3 e 4 rispettivamente (p=0.04). Il tasso globale di colectomia è stato 64%, 62%, 44.4% e 9.8% nella coorte 1, 2, 3 e 4

rispettivamente (p< 0.0001). Analizzando le caratteristiche cliniche e di laboratorio dei pazienti si è riscontrata una maggiore età,

una maggiore durata di malattia e un minore valore di pH del sangue arterioso nella coorte 4 rispetto alle coorti 1, 2 e 3 (p=0.001

p=0.002 e p<0.0001 rispettivamente). Il tasso globale di complicanze (megacolon tossico, emorragia massiva e “multiple organ

dysfunction”) è stato 38%, 24.1%, 17.7%, 15.7% nella coorte 1, 2, 3 e 4 rispettivamente (p<0.0001). In particolare il numero di

pazienti con colite ulcerosa grave complicata da megacolon tossico è stato 32%, 17.2%, 17.7%, 9.8% nella coorte 1, 2, 3 e 4

rispettivamente (p=0.0003). Analizzando il tasso di colectomia nei malati complicati (megacolon tossico, emorragia massiva e

“multiple organ dysfunction”), questa è rimasta costante nel tempo (p=0.25), invece quella nei malati non complicati (coliti severe

senza “impending megacolon”e con “impending megacolon”) si è ridotta dal 52.4% nella prima coorte al 2.3% (p<0.0001) e in

particolar modo nei pazienti con “impending megacolon” dal 88.8% nella prima coorte al 5.5% (p<0.0001). Conclusioni: la prognosi a breve termine dei pazienti con colite ulcerosa grave è notevolmente migliorata negli ultimi 40 anni. La

necessità globale di colectomia si è ridotta in maniera significativa e la mortalità si è azzerata. La colectomia nei pazienti con malattia

complicata è rimasta costante nel tempo, invece si è ridotta in maniera significativa nei malati non complicati ed in particolare in quelli

con “impending megacolon”. Un atteggiamento più conservativo, cosi come l’utilizzo dell’Infliximab nell’ultima coorte, potrebbero

spiegare il miglioramento della prognosi di questi pazienti.

Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2015

a. Pubblicazioni

­ The Siamese twins polyps” M. Bianchi, V. Clemente, M. Koch. Dig Liver Dis 2015 47:346. ­ Short term colectomy rate and mortality for severe ulcerative colitis in the last 40 years. Has something changed”? V. Clemente, A.

Aratari , C. Papi , P. Vernia. In press ­ Large anastomotic leakage is always a surgical matter? A big leak repaired with a special stent”. V. Clemente, A. Dezi, M. Tarquini,

V. Festa, M. Catarci, M.Bianchi. Journal of Case Reports and Images in Surgery. In press

b. Congressi

­ Convegno: “Giornate Ioniche di gastroenterologia” (Taranto 6,7 Marzo 2015), come uditore.

­ Congresso: “ XXI Congresso delle Malattie Digestive” (Bologna 26­28 Marzo 2015), come uditore.

­ Meeting: “Quality and innovation in pancreatic Disorders” (Roma 25­26 Settembre 2015), come uditore.

­ Corso: “Corso nazionale di Ecoendoscopia e Gastroenterologia” (Castel S. Pietro Terme Novembre 2015), come uditore.

Dott.ssa Silvia Piroli La Dott.ssa Silvia Piroli ha svolto un progetto di ricerca dal titolo: RUOLO DELLE CELLULE REGOLATORIE E DELLE CITOCHINE

NELL’ESTENSIONE DI MALATTIA NELLA RCU: PROSPETTIVE PER UNA TERAPIA MODULATA SUL PAZIENTE presso la II Clinica

Chirurgica e l’ambulatorio di endoscopia digestiva della I clinica chirurgica del Policlinico Umberto I sotto la guida delle Prof.sse

Montesani / Pronio. Stato di avanzamento del progetto di ricerca: Durante questo secondo anno si è passati alla fase di raccolta materiale oggetto di studio proveniente da biopsie intestinali dei

pazienti selezionati effettuate nell’ ambulatorio di endoscopia digestiva o da pezzi anatomici provenienti da interventi chirurgici

effettuati dalla nostra divisione di chirurgia generale diretta dalla prof.ssa chiara montesani. allo stato attuale abbiamo terminato

l’arruolamento e la raccolta del materiale oggetto di studio dei pz del gruppo e= casi controllo; per quanto concerne i gruppi a­d, rcu

attiva, siamo giunti all’arruolamento di 56 pz

Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2015

a. Pubblicazioni ­ Adrenocortical carcinoma with inferior vena cava, left renal vein and right atrium tumor thrombus extension. Pronio Annamariaa,

Piroli Silvia, Ciamberlano Bernardo, De Luca Alessandro, Marullo Antonino, Barretta Antonio, , Mazzesi Giuseppe, Rossi Massimo,

Chiara Montesani Int J Surg Case Rep. 2015;15:137­9. doi: 10.1016/j.ijscr.2015.07.008. epub 2015 jul 18

b. Congressi

­ marzo 2015 3° congresso nazionale associazione italiana chirurgia plastica estetica

­ ottobre 2015 117° congresso nazionale della società italiana di chirurgia

­ ottobre 2015 6° congresso nazionale società italiana di chirurgia colo­rettale.

Dott.ssa Licia Polimeni La Dott.ssa Licia Polimeni ha svolto un progetto di ricerca dal titolo: NAFLD/NASH, MECCANISMI DEL DANNO CELLULARE E RISCHIO

CARDIOVASCOLARE presso presso il Day Service di Medicina Interna e Malattie Metaboliche del Policlinico Umberto I (Responsabile

Prof. F. Angelico) sotto la guida del Prof. Angelico.

Stato di avanzamento del Progetto di Ricerca: Sono stati arruolati pazienti afferenti al Day Service per problematiche di tipo metabolico; in tutti è stata valutata la presenza ed il

grado di steatosi epatica secondo lo score di Hamaguchi. Per tutti i pazienti sono stati registrati dati clinici e antropometrici ed in una

gran parte dei soggetti sono state effettuate misurazioni di laboratorio di routine, indici di danno epatico (CK­18) e stress ossidativo.

Sono stati, inoltre, misurati, in un ampio numero di pazienti, i livelli di vitamina E circolante e poi corretti per i valori di colesterolo

plasmatico. Tramite questionario alimentare, sono stati stimati gli introiti settimanali di alimenti a contenuto medio e alto di vitamina

E. In un sottogruppo di pazienti sono stati indagati indici di aterosclerosi precoce (IMT) e di disfunzione endoteliale (FMD). E’ stata

inoltre effettuata, in un ampio sottogruppo dei soggetti, genotipizzazione per il gene della PNPLA3 (patatin­like phospholipase­3). c)

In 172 pazienti è stata misurata l’attività della lipasi acida lisosomilae (LAL) tramite tecnica DBS (dried blood spot).

Complessivamente sono stati arruolati 390 soggetti con NAFLD/NASH e 140 soggetti senza steatosi epatica. In 47 pazienti è stata

eseguita biopsia epatica con prelievo di campione a scopo diagnostico e a fini di ricerca. Sono stati, inoltre, arruolati 31 soggetti sani,

donatori di sangue presso il centro trasfusionale del Policlinico Umberto I di Roma. Questi ultimi sono stati selezionati, da un totale di

2069 soggetti consecutivi, in base alla presenza di variante genica rs738409 I148M del gene PNPLA3 in omozigosi e presenza di

steatosi epatica all’ecografia (NAFLD “genetica”).

Risultati a) I pazienti con NAFLD hanno valori medi più elevati di 8­iso­PGF2α urinari e di sNOX2­dp sierico, AST, ALT, CK­18, HOMA­IR e

valori più bassi di adiponectina rispetto ai controlli. Queste differenze si mantengono anche dopo l’esclusione dei soggetti obesi, o dei

soggetti con diabete o SM, o dei pazienti in trattamento con statine. I livelli di 8­iso­PGF2α urinari, inoltre, sono predittori

indipendenti della presenza di NAFLD. E’ stata, tra l’altro, riscontrata una forte associazione tra i livelli di 8­iso­PGF2α urinari e

sNOX2­dp con la severità del grado di steatosi all’ecografia. b) La prevalenza di SM aumenta progressivamente dal gruppo di pazienti con steatosi lieve a quello di pazienti con steatosi moderata

e severa (da 52.5% a 65.2%, e 82.3%, p<0•01). La prevalenza dei genotipi PNPLA3­148II, PNPLA3­148IM e PNPLA3­148MM è

rispettivamente 45.0%, 40.7%, e 14.3%. I pazienti con genotipo PNPLA3­148MM hanno livelli di trigliceridi sierici (p<0.001) e Score

di Framingham di rischio CV (p<0.01) significativamente più bassi ed una minore prevalenza di SM (p<0.05) e del numero delle sue

componenti. L’età e l’HOMA­IR risultano essere i principali predittori di presenza di SM, mentre si riscontra una associazione negativa

tra la SM e la presenza della variante PNPLA3 I148M in omozigosi.

c) Nei pz con NAFLD è stata dimostrata una correlazione tra indici di danno epatico (CK­18) e livelli di stress ossidativo. d) L’attività della LAL è risultata significativamente ridotta nei pazienti con splenomegalia, rispetto ai pazienti con milza normale (0.75

vs 0.88; p =0.04). Dividendo la popolazione in quartili di attività della LAL, al crescere dell’attività della LAL l’area splenica aumenta

in maniera statisticamente significativa. Le dimensioni ecografiche della milza, sia in termini di diametro bipolare che di area,

mostrano una relazione inversa con l’attività della LAL (r=0.157; p<0.028 e r=­0.23; p<0.002, rispettivamente). L’area della milza,

oltre all’ipercolesterolemia, risulta essere un predittore indipendente dei livelli di LAL nella popolazione studiata, indipendentemente

da altri possibili fattori confondenti (età, sesso, grado di steatosi, ALT). In conclusione, le dimensioni della milza, valutate con

l’ecografia, correlano inversamente con i livelli di attività della LAL nei pazienti con NAFLD. La misurazione ecografica della milza

potrebbe, pertanto, rivelarsi un utile strumento per selezionare i pazienti con sospetto deficit di LAL. e) L’FMD medio è stato di 5.1%, con valori significativamente più bassi nei pazienti con NAFLD (p<0.001), diabete (p=0.001), storia

di patologia coronarica (p=0.034), sindrome metabolica (p=0.050) e nei pazienti in trattamento antipertensivo (p=0.022). L’FMD

risultava più elevato nei soggetti di sesso femminile (p=0.033). L’FMD, inoltre, correlava inversamente con l’età, la circonferenza vita,

la glicemia a digiuno e le GGT. All’analisi multivariata, la glicemia a digiuno (β –0.148, p=0.008), l’età (β ­0.158, p=0.005) e la

presenza di NAFLD (β 0.132, p=0.016) correlavano inversamente con l’FMD, mentre il sesso femminile risultava predittore di un

migliore FMD (β 0.125, p=0.022). L’FMD ed il Framingham Risk Score (FRS) risultavano inversamente correlati (Rs ­0.183,

p<0.001). E’ stata quindi suddivisa la popolazione in base alle classi di rischio del FRS, trovando un progressivo peggioramento

dell’FMD con l’aumentare delle classi di FRS (p=0.003). Ad una analisi multivariata sia il FRS (β ­0.119, p=0.016) che la presenza di

NAFLD (β ­0.218, p<0.001) sono risultati associati in maniera indipendente all’FMD. In conclusione, dall’analisi dei nostri dati risulta

che la presenza di NAFLD ed il FRS correlano inversamente con l’FMD. f) I 30 pazienti sottoposti a biopsia epatica risultano così distribuiti: 5 pz wild­type (WT) per PNPLA3 e con SM, 2 paziente WT senza

SM, 11 pazienti eterozigoti per PNPLA3 e con SM, 6 pazienti eterozigoti per PNPLA3 senza SM, 1 paziente omozigote mutato per PNPLA3

e con SM, 4 pazienti mutati per PNPLA3 e senza SM, i restanti in corso di genotipizzazione. Tutti i pazienti sottoposti a biopsia per

sospetta NASH, inoltre, presentano un quadro di steatoepatite ed in 5 si riscontrano aspetti di evoluzione cirrotica (2 WT, 3 eterozigoti,

tutti con SM).

Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2015

a. Pubblicazioni ­ The Role of Nutraceuticals for the Treatment of Non­Alcoholic Fatty Liver Disease. Del Ben M, Polimeni L, Baratta F, Pastori D,

Angelico F. Br J Clin Pharmacol. 2016 Feb 6. ­ Does Lysosomial Acid Lipase Reduction Play a Role in Adult Non­Alcoholic Fatty Liver Disease? Baratta F, Pastori D, Polimeni L, Tozzi

G, Violi F, Angelico F, Del Ben M. Int J Mol Sci. 2015 Nov 25;16(12):28014­21. ­ Similar Reduction of Cholesterol­Adjusted Vitamin E Serum Levels in Simple Steatosis and Non­Alcoholic Steatohepatitis. Pastori D,

Baratta F, Carnevale R, Cangemi R, Del Ben M, Bucci T, Polimeni L, Labbadia G, Nocella C, Scardella L, Pani A, Pignatelli P, Violi F,

Angelico F. Clin Transl Gastroenterol. 2015 Oct 1;6:e113. ­ Reduced Lysosomal Acid Lipase Activity in Adult Patients With Non­alcoholic Fatty Liver Disease. Baratta F, Pastori D, Del Ben M,

Polimeni L, Labbadia G, Di Santo S, Piemonte F, Tozzi G, Violi F, Angelico F. EBioMedicine. 2015 May 22;2(7):750­4.

­ Oxidative stress: New insights on the association of non­alcoholic fatty liver disease and atherosclerosis.

Polimeni L, Del Ben M, Baratta F, Perri L, Albanese F, Pastori D, Violi F, Angelico F. World J Hepatol. 2015 Jun 8;7(10):1325­36. ­ Relation of nonalcoholic fatty liver disease and Framingham Risk Score to flow­mediated dilation in patients with cardiometabolic risk

factors. Pastori D, Loffredo L, Perri L, Baratta F, Scardella L, Polimeni L, Pani A, Brancorsini M, Albanese F, Catasca E, Del Ben M, Violi

F, Angelico F. Am J Cardiol. 2015 May 15;115(10):1402­6.

­ The efficacy and safety of statins for the treatment of non­alcoholic fatty liver disease. Pastori D, Polimeni L, Baratta F, Pani A, Del

Ben M, Angelico F. Dig Liver Dis. 2015 Jan;47(1):4­11.

b. Congressi

­ Congresso Nazionale della Società Italiana Medicina Interna (SIMI) 2015 – Roma ­ Comunicazione orale: “Spleen Dimensions Evaluated By Ultrasound Are Inversely Associated With Lysosomal Acid Lipase Activity In

Patients With Non­Alcoholic Fatty Liver Disease”

­ L. Polimeni, M. Del Ben, F. Baratta, D. Pastori , G. Tozzi, F. Piemonte, A. Pani, G. Labbadia, F. Violi, F. Angelico

Dott. Francesco Ruffolo Il Dott. Francesco Ruffolo ha svolto un progetto di ricerca dal titolo: LA TERAPIA RIABILITATIVA MULTIMODALE (FAST TRACK) VERSUS

APPROCCIO CONVENZIONALE NELLA CHIRURGIA COLORETTALE OPEN E LAPAROSCOPICA. STUDIO CLINICO RANDOMIZZATO E

METANALISI DELLA LETTERATURA presso la II Clinica Chirurgica UOC di Chirurgia Generale e Day Hospital CSC 06 diretta dal Prof

Pappalardo, tutor Prof Frattaroli. Stato di avanzamento del progetto di ricerca: Fino a luglio 2015 sono continuate ad essere svolte tutte le procedure per la raccolta dei dati dei pazienti arruolati. Tutti i pazienti

sono stati seguiti preoperatoriamente per l’esecuzione di esami endoscopici e/o radiologici, in sala operatoria per l’atto chirurgico e

successivamente in reparto fino alla loro dimissione. Inoltre, tutti i pazienti sono stati controllati al follow­up a 30 giorni.

E’ stata posta particolare cura nel prosieguo della ricerca bibliografica. Nel mese di settembre 2015 sono state elaborate le analisi statistiche dei dati di tutti i pazienti arruolati, necessarie per l'elaborazione

finale della Tesi di Dottorato.

Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2015

a. Pubblicazioni

­ Open sphincter preserving surgery of extraperitoneal rectal cancer without primary stoma and Fast­Track protocol G. Pappalardo, S. Coiro, F. De Lucia, A. Giannella, F. Ruffolo, F.M. Frattaroli (in fase di valutazione per accettazione sulla rivista

“American Surgeon”)

b. Congressi

DOTTORANDI XXVII ciclo

Dott.ssa Alice Fraveto La Dott.ssa Alice Fraveto ha svolto un progetto di ricerca dal titolo: CELLULE STAMINALI/PROGENITRICI DELL’ALBERO BILIARE (BTSC)

E CANCER STEM CELLS (CSC) DEL COLANGIOCARCINOMA (CCA): STUDI COMPARATIVI IN MODELLI SPERIMENTALI sotto la guida del

Prof. Alvaro.

Frequenza Attività Dottorato: dal 1 marzo 2015 al 31 luglio 2015 per recupero mesi congedati per maternità.

Stato di avanzamento del Progetto di Ricerca: Materiali e Metodi: BTSC isolate dall’albero biliare extraepatico adulto sono state iniettate per via intrasplenica (4) in modelli

sperimentali di cirrosi epatica, topi BALB trattati con tetracloruro di carbonio (CCl₄), per 7 settimane attraverso iniezione intrasplenica

(5); come controlli sono stati utilizzati animali trattati con veicolo (gel di acido ialuronico al 50% in KM) e animali iniettati con epatociti

maturi. Tali modelli sperimentali sono stati trattati iniettando circa 5x105 BTSC sospese in 400 µl di veicolo (1, 3). Nei 28 giorni

consecutivi all’infusione, i topi sono stati trattati con ciclosporina (1 mg/Kg al giorno) mediante pompa osmotica (ALZET PUMP modello

1004 che inietta 0,14 µL di farmaco per ora) inserita nel peritoneo, e CCl₄ mediante iniezione intraperitoneale. Gli animali sono stati

strettamente monitorizzati ed è stato consentito libero accesso a cibo ed acqua. Dopo 1 mese dall’iniezione delle BTSC i topi sono stati

sacrificati. Per determinare l’effetto del trapianto delle BTSCs è stato analizzato lo stadio di fibrosi e cirrosi epatica attraverso la

colorazione istologica, rispettivamente, con Sirius Red ed ematossilina/eosina su sezioni sottili del parenchima epatico incluso in

paraffina. Per valutare se le BTSC avevano attecchito e differenziato è stato eseguito l’esame immunoistochimico per analizzare

l’espressione di h­Hep­Par­1 e dell’albumina umana; ed infine, è stata valutata la funzionalità epatica attraverso l’analisi dei livelli

sierici di bilirubina, transaminasi ed albumina umana. Inoltre, per mimare un modello di tumorigenicità a lungo termine N=4 topi,

iniettati con BTSC, sono stati monitorizzati per più di 28 giorni consentendo loro libero accesso a cibo ed acqua. In nessuno di questi

vi si è manifestato tumore. Cellule di CCA isolate da tessuto tumorale resecato da paziente sono state analizzate mediante analisi citofluorimetrica per valutare

l’espressione dei marcatori di CSC. Successivamente, per valutare la capacità tumorigenica delle cellule primarie isolate, queste sono

state sottoposte a selezione immunomagnetica per uno specifico marcatore e le cellule positive, sospese in medium e matrigel in

rapporto 1:1, sono state iniettate direttamente nel fegato di topi NOD/SCID normali e cirrotici. Dopo 28 giorni i topi sono stati

sacrificati ed è stata prelevata la massa epatica per le analisi istologiche e immunoistochimiche. Le cellule isolate dall’albero biliare extraepatico e le cellule isolate da colangiocarcinoma sono state sottoposte, dopo circa un mese di

coltura nei rispettivi media, ad analisi citofluorimetrica per i marcatori di staminalità epiteliale (EpCAM ed LGR5) e di CSC (Cd90, Cd13

e Cd133).

Risultati: ­ L’esame immunoistochimico, eseguito sui campioni di tessuto epatico ottenuti dai topi CCl₄ trattati con le BTSC, per

l’espressione di HepPar1 umano e anti mitocondrio umano hanno messo in evidenza che il 9,5 ± 2,1 % della massa epatocitaria

murina era rappresentata dalla differenziazione in vivo in epatociti della cellule staminali iniettate. Questo valore è significativamente

più alto se confrontato con i risultati ottenuti dai topi CCl4 iniettati con epatociti maturi (2,4 ± 1,4 %; p < 0,05). I test di funzionalità

epatica sui campioni di sangue prelevati dai topi CCl₄ trattati con le BTSC rispetto ai controlli hanno mostrato un aumento significativo

dei livelli di colinesterasi e la riduzione dei livelli di transaminasi (ALT/AST). Inoltre, è stato osservato che solo i topi trattati con le

BTSC hanno mostrato livelli rilevabili di albumina umana [1.6 ± 1.4 ng/dl (N=3)]. Per mimare un modello di tumorigenicità a lungo

termine, N=4 topi iniettati con BTSC sono stati monitorizzati per 2 mesi. In nessuno di questi vi si è manifestato tumore. ­ Cellule primarie di CCA sono state sottoposte a selezione immunomagnetica per Cd13, Cd90 e Cd133 iniettate direttamente nel

fegato di topi NOD/SCID normali e cirrotici. Dopo 28 giorni i topi sono stati sacrificati ed è stata prelevata la massa epatica per le

analisi istologiche e immunoistochimiche. I risultati hanno dimostrato che nel fegato di topi normali non vi è stata alcuna formazione

tumorale (N=3 per Cd13, Cd90 e Cd133 sia per il CCA di tipo mucinoso che misto), mentre, nel fegato dei topi cirrotici (N=18) sono

state riscontrate masse tumorali riconoscibili in seguito all’iniezione sia di cellule di CCA di tipo misto che mucinoso (p < 0.01). ­ Il confronto tra le cellule di CCA e le BTSC effettuato mediante citofluorimetria ha mostrato, che le BTSC esprimono livelli elevati dei

marcatori di staminalità epiteliale EpCAM ed Lgr5 (rispettivamente 85 ± 11 % e 78 ± 9 %; N=3) rispetto alle cellule di CCA (5 ± 1,3

% e 5 ± 1,5 %, rispettivamente; N=3) (p < 0.01). Per quanto riguarda l’espressione dei marcatori di CSC sia le BTSC che le CCA

mostrano elevati livelli di Cd13 (marcatore di quiescenza) e bassi livelli di Cd133 (marcatore epiteliale), mentre riguardo il marcatore

stromale Cd90 le cellule di CCA mostrano livelli significativamente elevati rispetto alle BTSC (N=3), (p < 0.01). Questi dati

sembrerebbero indicare che il colangiocarcinoma è caratterizzato per la maggior parte da CSC esprimenti marcatori

stromali/mesenchimali, mentre al contrario le BTSC esprimono marcatori di staminali epiteliali e non mesenchimali.

Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2015

a. Pubblicazioni ­ Sensitivity of human intrahepatic cholangiocarcinoma subtypes to chemotherapeutics and molecular targeted agents: a study on

primary cell cultures. Alice Fraveto, Vincenzo Cardinale, Maria Consiglia Bragazzi, Felice Giluiante, Agostino DeRose, GianLuca Grazi,

Chiara Napoletano, Rossella Semeraro, Anna Maria Lustri, Daniele Costantini, Nevi Lorenzo, Sabina Di Matteo, Anastasia Renzi, Guido

Carpino, Eugenio Gaudio, Domenico Alvaro. 2015. In corso di pubblicazione sulla rivista scientifica PlosOne. ­ Profiles of Cancer Stem Cell Subpopulations in Cholangiocarcinomas. Vincenzo Cardinale, Anastasia Renzi, Guido Carpino, Alessia

Torrice, Maria C. Bragazzi, Felice iuliante, Agostino M. DeRose, Alice Fraveto, Paolo Onori, Chiara Napoletano, Antonio Franchitto,

Alfredo Cantafora, GianLuca Grazi, Nicola Caporaso,Giuseppe D'Argenio, Gianfranco Alpini, Lola M. Reid, Eugenio Gaudio, Domenico

Alvaro. American Journal Of Pathology 2015. ­ Transplantation of human fetal biliary tree stem/progenitor cells into two patients with advanced liver cirrhosis. Vincenzo Cardinale,

Guido Carpino, Raffaele Gentile, Chiara Napoletano, HassanRahimi, Antonio Franchitto, Rossella Semeraro, Marianna Nuti, Paolo Onori,

Pasquale Bartolomeo Berloco, Massimo Rossi, Daniela Bosco, Roberto Brunelli, Alice Fraveto, Cristina Napoli, Alessia Torrice, Manuela

Gatto, Rosanna Venere, Carlo Bastianelli, Camilla Aliberti, Filippo Maria Salvatori, Luciano Bresadola, Mario Bezzi, Adolfo Francesco

Attili, Lola Reid, Eugenio Gaudio, Domenico Alvaro. BMC Gastroenterology 2014. ­ Successfulcryopreservation of human biliarytreestem/progenitor cells (hBTSCs) isolated from adultliverbased on good

manufacturing practice. V. Cardinale, R. Gentile, L. Nevi, A. Fraveto, G. Carpino, A. Torrice, V. Pasqualino, F. Melandro, G. Mennini, F.

Nudo, M. Rossi, P.B. Berloco, A. Cantafora, L. Reid, E. Gaudio, D. Alvaro. Journal of Hepatology 2014. ­ Tumorigenic potential of cancer stem cells (CSCs) isolated from human cholangiocarcinoma (CCA) subtypes in cirrhotic liver. A.

Torrice, G. Carpino, A. Fraveto, A. Renzi, M.C. Bragazzi, F. Giuliante, A.M. Derose, V. Cardinale, R. Gentile, P. Onori, C. Napoletano, A.

Franchitto, A. Cantafora, G. D’Argenio, N. Caporaso, G. Grazi, E. Gaudio, D. Alvaro. Journal of Hepatology 2014. ­ Human cholangiocarcinoma (CCA) and CCA cancerstemcells (CSCs) are highly sensitive to the antiproliferativeeffects of PI3­kinase

inhibitors. A. Fraveto, A. Torrice, M.C. Bragazzi, A. Renzi, G. Carpino, F. Giuliante, A.M. DeRose, G. Grazi, V. Cardinale, P. Onori, A.

Franchitto, C. Napoletano, R. Gentile, E. Gaudio, D. Alvaro. Digestive and LiverDisease 2014. ­ Cholangiocarcinoma: increasingburden of classifications. Vincenzo Cardinale, Maria Consiglia Bragazzi, Guido Carpino,Alessia

Torrice, Alice Fraveto, Raffaele Gentile, Vincenzo Pasqualino, Fabio Melandro, Camilla Aliberti, Carlo Bastianelli,Roberto Brunelli,

Pasquale Bartolomeo Berloco, Eugenio Gaudio, Domenico Alvaro. HepatobiliarySurgNutr. 2013.

b. Congressi

­ AISF“47th Annual Meeting of the Italian Association for theStudy Of the liver”Aula Magna, Università di Roma “Sapienza” ‐ P.le A.

Moro, 5 Rome, February 20th‐21st, 2014 con la comunicazioneorale“Human cholangiocarcinoma (CCA) and CCA cancer stem cells

(CSCs) are highly sensitive to the antiproliferative effects of PI3‐kinase inhibitors” e con il poster “Tumorigenic potential of cancer

stem cells (CSCs) isolated from human cholangiocarcinoma (CCA) subtypes”. ­ FISMAD ­ XX Congresso Nazionale delle Malattie Digestive, Napoli, 19­22 marzo 2014, con la comunicazione orale “Human

cholangiocarcinoma (CCA) and CCA cancer stem cells (CSCs) are highly sensitive to the antiproliferative effects of PI3‐kinase

inhibitors”. ­ EASL ­ The International Liver Congress: The 49th annual Meeting of the European Association for the Study of the Liver, Londra 9­

13 Aprile 2014, con la presentazione del poster “Human cholangiocarcinoma (CCA) and CCA cancer stem cells (CSCs) are highly

sensitive to the antiproliferative effects of PI3‐kinase inhibitors”.

note

Risultati relativi all'anno precedente

BRAGAZZI MARIA CONSIGLIA (XXVIII)

titolo della tesi: Cancer stem cells e colangiocarcinoma

pubblicazione integrale:

pubblicazione parziale:

altre pubblicazioni:

premi:

posizione professionale: Assegno di ricerca

CARABOTTI MARILIA (XXVIII)

titolo della tesi: Alterazioni motorie gastrointestinali (GI) nell’obesità: studio traslazionale

pubblicazione integrale:

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altre pubblicazioni:

premi:

posizione professionale:

CASSIERI CLAUDIO (XXVII)

titolo della tesi: Efficacia e sicurezza dell' azatioprina nel trattamento dei pazienti affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali.

pubblicazione integrale:

pubblicazione parziale:

altre pubblicazioni:

premi:

posizione professionale:

CECI FRANCESCA (XXVII)

titolo della tesi: Impiego di protesi macroporose con barriera antaderenziale per la riparazione dei difetti della parete addominale. Studio

comparativo sperimentale in IPOM ventral hernia repair.

pubblicazione integrale:

pubblicazione parziale:

altre pubblicazioni:

premi:

posizione professionale:

CERIBELLI CECILIA (XXVII)

titolo della tesi: Resezioni epatiche con tecnica mini invasiva. Chirurgia robotica vs laparoscopica: messa a confronto delle due tecniche al fine di

individuare le eventuali differenze nell'outcome intra e post operatorio in uno studio retrospettivo e prospettico.

pubblicazione integrale:

pubblicazione parziale:

altre pubblicazioni:

premi:

posizione professionale:

CERINI FEDERICA (XXVII)

titolo della tesi: Effetti del trattamento anticoagulante nella cirrosi epatica: l' enoxiparina riduce le resistenze vascolari e la pressione portale nei

ratti cirrotici.

pubblicazione integrale:

pubblicazione parziale:

altre pubblicazioni:

premi:

posizione professionale:

CLEMENTE VALERIA (XXVIII)

titolo della tesi: Outcome della colite grave negli ultimi 40 anni: studio di coorti di pazienti nell’era pre­terapie biologiche e in quella delle terapie

biologiche

pubblicazione integrale:

pubblicazione parziale:

altre pubblicazioni:

premi:

posizione professionale:

FRAVETO ALICE (XXVII)

titolo della tesi: Cellule staminali dell’albero biliare (BTSCs) umano e loro differenziazione in cellule epatiche: studi pre­clinici in modelli

sperimentali

pubblicazione integrale:

pubblicazione parziale:

altre pubblicazioni:

premi:

posizione professionale:

GIUSTO MICHELA (XXVIII)

titolo della tesi: La sarcopenia secondaria alla cirrosi epatica: aspetti clinici e modelli sperimentali.

pubblicazione integrale:

pubblicazione parziale:

altre pubblicazioni:

premi:

posizione professionale:

KONDILI LORETA (XXVII)

titolo della tesi: Modelli preclinici per lo studio di meccanismi virali e dell'ospite che inducono la persistenza virale e lo sviluppo di

epatocarcinoma: Il modello animale MARMOTA MONAX.

pubblicazione integrale:

pubblicazione parziale:

altre pubblicazioni:

premi:

posizione professionale:

LAI QUIRINO (XXVII)

titolo della tesi: Ruolo dell' alfa fetoproteina e dei markers infiammatori come predittori di recidiva tumorale dopo trapianto di fegato per

epatocarcinoma.

pubblicazione integrale:

pubblicazione parziale:

altre pubblicazioni:

premi:

posizione professionale:

MARINO MARIACATIA (XXVII)

titolo della tesi: Effetti immunologici di gliadine modificate sulle cellule mononucleate del sangue periferico di soggetti affetti da malattia celiaca:

attivazione specifica in vitro.

pubblicazione integrale:

pubblicazione parziale:

altre pubblicazioni:

premi:

posizione professionale:

POLIMENI LICIA (XXVIII)

titolo della tesi: /NASH, meccanismi del danno cellulare e rischio cardiovascolare

pubblicazione integrale:

pubblicazione parziale:

altre pubblicazioni:

premi:

posizione professionale:

PORZIO SILVIO (XXV)

titolo della tesi: Fattori endocrino­metabolici nell’evoluzione ella fibrosi nelle epatiti virali e steatoepatiti

pubblicazione integrale:

pubblicazione parziale:

altre pubblicazioni:

premi: posizione professionale: Docente contrattista presso altra Università

RUFFOLO FRANCESCO (XXVIII)

titolo della tesi:

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altre pubblicazioni:

premi:

posizione professionale: Chirurgo presso SSN

VALESINI LORENZO (XXVII)

titolo della tesi: Fisiopatologia del trauma epatico: percorsi clinici, trattamento conservativo ed evasivo.

pubblicazione integrale:

pubblicazione parziale:

altre pubblicazioni:

premi:

posizione professionale: