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  • 5/28/2018 Esempio Test

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    A

    Universit di PisaFacolt di Lettere e Filosofia

    Test di ammissione alla.a. 2010 - 2011

    COMPOSIZIONE DEL TEST

    Comprensione del testoConoscenza della grammatica italiana

    Conoscenze disciplinari

    Facolt di Lettere - Test Ammissione a.a. 2010/2011 - identificativo A

  • 5/28/2018 Esempio Test

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    TESTO I

    Gianfranco Contini,La letteratura dialettale, laVita di Colaeil Convivio

    Uno stesso reagente rivela quindi pi strati della coscienza letteraria italiana nel momento critico fra la met delCinque e la met del Seicento: vernacolo come riprova della fiorentinit dellitaliano, come veicolo non privilegiatodella realt, come strumento accademico di approssimazione al modello greco (del tutto omogeneo alle restanti

    ambizioni, per esempio pindariche, del Chiabrera), come latore di un tono determinato. proprio il momento criticosu cui si appunta lo sguardo del Croce, le cui tesi sono riassunte nel titolo La letteratura dialettale riflessa, la suaorigine nel Seicento e il suo ufficio storicoe dovettero, giustamente, sembrare abbastanza rilevanti allautore da farfigurare quel saggio (inserito inUomini e cose della vecchia Italia) nella grande antologia che corona la sua vita e lasua opera, Filosofia. Poesia. Storia. Per la fenomenologia della letteratura dialettale, quale anche si abbozza neglianeddoti prodotti, ovvio e continuo il riferimento a tale scritto.

    Come spesso accade al Croce, lavvio ne socraticamente polemico: nella specie, contro la tesi di GiuseppeFerrari, che salut nella letteratura dialettale una reazione dello spirito popolare e regionale contro la letteraturaaulica e nazionale. Il Croce ha buon gioco a mostrare che essa invece collaborativa con la letteratura in lingua; che,in quanto sintende dialettale darte o riflessa (distinta dalla dialettale spontanea), suppone come antecedente epunto di partenza la letteratura nazionale e ne lintegrazione per certi toni minori che solo questo strumento erain grado di fornire. E poich la sanzione definitiva alla lingua nazionale viene dal Rinascimento pieno, la letteraturadialettale riflessa ricava dallesser nata nellet barocca (sia pure con precedenti soprattutto teatrali) il contributo alnuovo e allo strano e luso accademico delle esercitazioni letterarie (inclusa quella gara con loriginale che la traduzione).

    Di questi teoremi, acquisto fondamentale la distinzione fra letteratura riflessa e spontanea e il caratteredialettico, antitetico della prima; mentre la restrizione dellorigine al Seicento risente dellesperienza dellerudizionepatria, la tesi dun affettuoso cultore della letteratura napoletana, editore (purtroppo parziale) e traduttore del Pen-tamerone(di quel Basile, versificatore in italiano e in spagnolo, che, sar bene rammentarlo, pubblic e comment imaggiori petrarchisti, Bembo, Della Casa, Tarsia). La correzione essenziale al Croce , tenendo ben ferma la genesiantitetica, la necessaria continua retrodatazione di tale origine, che porta allinizio stesso della letteratura nazionale;nessun momento della quale scevro duna polarizzazione bilingue.

    Nessuna miglior conferma alla consistenza della letteratura dialettale spontanea che la concordanza nel pro-

    gramma tra quello che ne va considerato il capolavoro, proprio la Vita di Colache il Villani interpolava nel suocatalogo ludicro, o piuttosto la cronaca di cui essa fa parte, e qualche testo centrale della letteratura riconosciutamentenazionale quale il Convivio. Lautore dei cosiddetti Historiae Romanae Fragmentasi preoccupa di comunicare lebelle cose e novitati di cui fu testimone (cosa granne scrive) ai meno letterati, come soco vulgari mercatanti;e va avvertito che lAnonimo, profondo ammiratore di Dante (purtroppo il relativo capitolo tra le parti smarrite), attentissimo alle sfumature dialettali, come appare nel grandioso ritratto di Cola in fuga, che si traveste e tentadi alterare anche in ciociaro il suo linguaggio (Desformato, desformava la favella. Favellava campanino e dicevasuso, suso a gliu traditore). Una simile concomitanza di sublimit di materia e larghezza di pubblico (termineche immediatamente evoca il nucleo della dottrina dellAuerbach) ricorreva nel primo del Convivio: lo volgareservir veramente a molti: ch la bont de lanimo, la quale questo servigio attende, in coloro che per malvagiadisusanza del mondo hanno lasciata la litteratura a coloro che lhanno fatta di donna meretrice; e questi nobili sono

    principi, baroni, cavalieri e moltaltra nobile gente, non solamente maschi ma femmine, che sono molti e molte inquesta lingua, volgari e non litterati. E qui torna, dilatato, il tema, tuttaltro che risibile, dellaVita Nuova(lo primoche cominci a dire s come poeta volgare, si mosse per che volle fare intendere le sue parole a donna, a la qualeera malagevole dintendere li versi latini); salvo la maggiore democraticit in fatto, forse non adeguatamente ri-conosciuta, della prosa del Conviviorispetto a quella stessa della Vita. A livello pi modesto, la preoccupazione chedir galileiana (pensando alla lettera al Gualdo) quella dei volgarizzatori, come Guido da Pisa (specillato dal Cian),che scrive per utilit di questi cotali, cio i molti, i quali vorrebbono sapere [...] ed abbiano avuto impedimentodal non studiare (antiprologo delFiore dItalia).

    COMPRENSIONE DEL TESTO

    Facolt di Lettere - Test Ammissione a.a. 2010/2011 - identificativo A

    2 - Comprensione del testo

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    QUESITI RELATIVI AL TESTO I

    1. Qual lo scopo pratico che, secondo lautore, i testi della letteratura dialettale spontanea citati nel brano hanno incomune con ilConvivioe la Vita Nuova?

    A. Comunicare anche con tutti coloro che capiscono solo il volgareB. Trasmettere cronache cittadine ai concittadini posteri

    C. Sviluppare il filone letterario delle cronache e dei cataloghi seguendo come modelloLa vita di Cola scritta dalVillani

    D. Reagire contro la letteratura dialettale riflessaE. Tradurre classici volgarizzandoli e comporre testi adatti anche alla lettura delle donne

    2. Quale tra queste espressioni si sostituisce meglio per significato al verbo salut presente nella seconda riga delsecondo capoverso?

    A. negB. reput finire

    C. lasci intendere

    D. reput salva

    E. vide

    3. Considerando la struttura logica del testo, quale tra queste linformazione base sulla quale si fondano le affermazionidellautore che contraddicono in parte le tesi degli studiosi precedenti?

    A. La letteratura italiana fin dalle origini caratterizzata da bilinguismo

    B. La letteratura dialettale non nasce in nessun caso come antitesi alla lingua nazionaleC. Non si pu distinguere la letteratura dialettale spontanea da quella riflessa

    D. Si pu datare la nascita della letteratura dialettale spontanea nellet baroccaE. La letteratura dialettale riflessa nasce nel Seicento

    4. Qual il titolo del saggio pi importante, a parere dellautore, sulla storia e le caratteristiche della letteratura dialettale?

    A. PentameroneB. Uomini e cose della vecchia Italia

    C. Historiae Romanae FragmentaD. La letteratura dialettale riflessa, la sua origine nel Seicento e il suo ufficio storicoE. Filosofia. Poesia. Storia.

    5. Che scopo hanno le citazioni riportate dallautore nella seconda met del testo (a partire da Nessuna migliorconferma...)?

    A. Sono esempi che illustrano la sua tesi e riprendono parte della tesi gi espressa in precedenza da CroceB. Servono a rafforzare la tesi secondo cui il capolavoro di Villani il modello di tutta la letteratura dialettale

    C. Servono a illustrare lo scopo comune di alcune opere della letteratura dialettale spontanea e di alcune altre diquella nazionale

    D. Sono esempi illustrativi di opere che possono essere inserite nel filone dei volgarizzamentiE. Servono a rafforzare la tesi secondo cui la letteratura dialettale spontanea non antitetica a quella riflessa

    Facolt di Lettere - Test Ammissione a.a. 2010/2011 - identificativo A

    3 - Comprensione del testo

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    TESTO II

    Francesco Guicciardini,Dopo aver tentato inutilmente di conquistare Padova, limperatore si ritira

    (Storia dItalia, VIII, 11)

    Perd Cesare per questa esperienza interamente la speranza della vittoria; e per, deliberato di partirsene, con-dotta che ebbe lartiglieria in luogo sicuro, si ritir con tutto lesercito alla terra di Limini che verso Trevigi, il

    settimo decimo d dapoi che si era accampato a Padova, e poi continuamente si condusse in pi alloggiamenti a Vi-cenza; ove ricevuto il giuramento della fedelt dal popolo vicentino, e dissoluto quasi tutto lesercito, and a Verona:disprezzato, perch non erano successi ma molto pi perch erano, e nello esercito e per tutta Italia, biasimatimaravigliosamente i consigli suoi, e non meno le esecuzioni delle cose deliberate. Perch non era dubbio che e ilnon avere acquistato Trevigi e lavere perduto Padova era proceduto per colpa sua; similmente, che la tardit del suovenire innanzi avea fatta difficile lespugnazione di Padova, perch da questo era nato che i viniziani avevano avutotempo a provedersi di soldati, a empiere Padova di vettovaglie e a fare quelle riparazioni e fortificazioni maravigliose.N egli negava questa essere stata la cagione che si fusse difesa quella citt, ma rimovendo la colpa dalla variet eda disordini suoi e trasferendola in altri si lamentava del pontefice e del re di Francia che, con lavere luno di loroconcesso landare a Roma agli oratori viniziani laltro avere tardato a mandare il soccorso delle sue genti, avevanodato cagione di credere a ciascuno che si fussino alienati da lui, onde avere preso animo i villani delle montagnedi Vicenza a ribellarsi; e che avendo consumato nel domargli molti d aveva poi trovato per la medesima cagione lemedesime difficolt nella pianura, e che per aprirsi e assicurarsi le vettovaglie e liberarsi da molte molestie era statonecessitato a pigliare tutte le terre del paese: n solamente avergli nociuto in questo la tarda venuta de Franzesi, mache se fussino venuti al tempo conveniente non sarebbe seguitata la ribellione di Padova; e che questo e lavere il redi Francia e il re dAragona licenziate larmate di mare aveva poi data facolt a viniziani, liberati dogni altro timore,di potere meglio provedere e fortificare Padova: querelandosi, oltre a questo, che al re dAragona erano grate le suedifficolt per indurlo pi facilmente a consentire che a lui restasse lamministrazione del regno di Castiglia. Le qualiquerele non miglioravano le sue condizioni, n gli accrescevano lautorit perduta per non avere saputo usare s rareoccasioni; anzi, che tale opinione fusse comunemente conceputa di lui era gratissimo al re di Francia, n molestoal pontefice perch, sospettoso e diffidente di ciascuno e considerando quanto sempre fusse bisognoso di danari eimportuno a dimandarne, non vedeva volentieri crescere in Italia il nome suo.

    A Verona ricevette similmente il giuramento della fedelt; e in quella citt glimbasciadori fiorentini, tra quali

    fu Piero Guicciardini mio padre, convennono con lui in nome della loro republica, indotta a questo, oltre allaltreragioni, da conforti del re di Francia, di pagargli in brevi tempi quarantamila ducati; per la quale promessa ottennonoda lui privilegi in forma amplissima della confermazione cos della libert di Firenze come del dominio e dellagiurisdizione delle terre e stati tenevano, con la quietazione di tutto quello gli dovessino per il tempo passato.

    Facolt di Lettere - Test Ammissione a.a. 2010/2011 - identificativo A

    4 - Comprensione del testo

  • 5/28/2018 Esempio Test

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    QUESITI RELATIVI AL TESTO II

    6. Qual latteggiamento personale dellautore nei confronti dellintera vicenda?

    A. Ha un atteggiamento comprensivo nei confronti dellimperatore e lo difendeB. Come i contemporanei dellimperatore, lo disprezza per aver fallito

    C. compiaciuto perch alla fine anche la sua citt otterr dei vantaggi

    D. daccordo con limperatoreE. Ha un atteggiamento neutro e distaccato

    7. Quali sono le azioni del re di Francia che secondo limperatore concorrono al suo fallimento?

    A. Laver posticipato linvio delle truppe e laver licenziato le armate di mare

    B. Laver sostenuto la repubblica di FirenzeC. Laver permesso agli ambasciatori veneziani di andare a Roma

    D. Lessersi alleato con il re dAragona e laver licenziato le armate di mare

    E. Lessersi alleato con il pontefice e laver posticipato linvio delle truppe

    8. Quale esercito doveva appoggiare limperatore durante la vicenda raccontata?

    A. Quello del re di FranciaB. Sia quello del re di Castiglia che quello dei veneziani

    C. Quello del re di AragonaD. Quello della repubblica di Firenze

    E. Nessuno

    9. Tra le citt qui elencate, in quale si ritira limperatore con tutto lesercito al seguito dopo aver abbandonato lassedio?

    A. TrevisoB. Vicenza

    C. Firenze

    D. VeneziaE. Padova

    10. Quale/i citt o territorio risulta/no pi avvantaggiata/i in relazione alla misura della propria partecipazione

    alla vicenda raccontata?A. VeronaB. Padova

    C. Venezia

    D. TrevisoE. Il regno di Castiglia

    Facolt di Lettere - Test Ammissione a.a. 2010/2011 - identificativo A

    5 - Comprensione del testo

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    TESTO III

    Paola Rossi,I ritratti di Francesco Mazzola (il Parmigianino)

    Anche i ritratti del Parmigianino, fin dagli inizi della sua attivit, rivelano un loro spiccato accento originale.Non facile verificare, in tale campo della sua produzione, quali siano stati, di volta in volta, i suggerimenti e glistimoli recepiti nelle varie fasi del suo svolgimento artistico, e soprattutto in quello iniziale venendo ovviamente

    a mancare le connessioni con il Correggio, la cui attivit in tale campo, allo stato attuale della nostra conoscenzacritica, risulta estremamente esigua. Di fronte a ritratti giovanili che gi si distinguono in forza della loro altaqualit, tali ilCollezionistadi Londra e il Galeazzo Sanvitaledi Napoli, non mi pare neppure possa acquistare pesoil riferimento - cui accenna, sia pure in senso lato, il Freedberg - a una diffusa tipologia ritrattistica legata a modelliveneziani del decennio 1510-1520, mentre, semmai, si potrebbe pensare a qualche suggestione nordica (ad esempio- come suggeriva il Quintavalle per il ritratto napoletano - dreriana), connessa con lampia diffusione di stampe nelcentro emiliano ma priva peraltro di un particolare significato. Certo nel periodo romano la conoscenza delloperadi Raffaello dovette essere importante anche per quel che riguarda la ritrattistica; i modelli raffaelleschi, in cuisi equilibrano impeccabilmente idealizzazione e palpito di vita, rappresentativit di rango e calda umanit, serenabellezza e affiorare pacato del sentimento, non potevano non costituire un esempio stimolante per il Parmigianino,pronto per a distillarne gli esiti pi ricercati alternandone, quasi in un giuoco di sfumature sottili e impercettibili, ilsignificato espressivo con una diversa sensibilit di gusto e di intenzione artistica. probabile poi che nel momentoromano, come ipotizza il Freedberg, il Parmigianino abbia tenuto presente anche lesempio della ritrattistica diSebastiano del Piombo, rintracciabile in un ritratto come quello del Cybo, ma con lo stesso peso, direi occasionale,delle possibili suggestioni nordiche sul ritratto del Sanvitale.

    La ritrattistica del Mazzola si presenta spesso come la parte pi problematica della sua arte sia per la collocazionecronologica, sia per alcune difficolt attributive sulla cui soluzione la critica non si trova concorde. Probabilmentelo stesso insopprimibile legame che ogni ritratto presuppone con un modello e con determinate circostanze internedi committenza attenua quella cristallina e irreversibile coerenza che caratterizza nelle altre opere il dipanarsi dellinguaggio parmigianinesco. Ne rivela qualche traccia di una discontinuit che non emerge invece nella rimanenteproduzione pittorica dellartista costantemente sottesa - non bisogna dimenticarlo - dallinesauribile travaglio graficoin cui si decanta quello sperimentalismo che, come ha recentemente sottolineato il Fagiolo DellArco in relazioneanche al legame dellartista con lalchimia, uno degli aspetti della sua arte e - aggiungo - pur sempre un riflesso

    dellinquietudine e della sensibilit del Manierismo. In tal senso, se troppo azzardata e restrittiva appare la propostadel Fagiolo DellArco di sostituire la nozione di sperimentalismo a quella di manierismo, categoria che nonsoddisfa nel caso complicato del Parmigianino, bisogna pur riconoscere che, come osserva lo stesso studioso, lartedel Mazzola tutta volta alla ricerca dialettica della perfezione. Tanto pi, infatti, lartista vi attinge, quanto pistravolge quei canoni di sereno equilibrio, di proporzione, di armonia che ne avevano costituito lessenza rinasci-mentale codificandoli in una nuova langueche altro non se non quella del Manierismo. Lartista ne caratterizzinconfondibilmente laspetto decorativo (Freedberg) che una delle componenti del Manierismo stesso: il fascinoe la grandezza della sua arte, che in in questo senso si pu ben dire faccia di lui un Raffaello manierista, sonoriposti in quella specie di impeccabile compromesso tra eleganza formale e pacata introversione sfumata nelle notepi sottili del sentimento bilicate in una sorta di capzioso equilibrio che costituisce il raggiungimento pi alto dellapoetica del Parmigianino. Se questo, in quanto tale, fu irripetibile, la connotazione che la sua arte assunse nellam-

    bito del Manierismo fruttificher, soprattutto attraverso la conoscenza e la diff

    usione della sua grafica (stampe edisegni), con forza stimolante e propulsiva sia in Italia (facendo presa anche in unarea artistica particolare come ilVeneto) che in Europa.

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    6 - Comprensione del testo

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    QUESITI RELATIVI AL TESTO III

    11. Secondo le argomentazioni dellautrice qual o quali sono le circostanze artistiche o i/il pittore/i che ha/hanno avutolinfluenza pi importante sulla produzione del Parmigianino?

    A. CorreggioB. Lampia diffusione di stampe nel centro emiliano

    C. Alcune suggestioni nordiche e, successivamente, il ritratto delCybo

    D. RaffaelloE. I ritratti veneziani del decennio 1510-1520

    12. Come pu essere definita la ricerca artistica della perfezione condotta dal Parmigianino?

    A. alchemicaB. dialettica

    C. impeccabile

    D. problematicaE. dreriana

    13. Qual la principale difficolt incontrata dagli storici dellarte nel valutare i ritratti del Parmigianino?

    A. Il problema delle suggestioni occasionali, come ad esempio quella nordica e quella del ritratto delCyboB. La mancanza di originalit

    C. Lindividualit dei ritratti, che talvolta rende meno riconoscibile lo stile del ParmigianinoD. La qualit dei ritratti giovaniliE. La natura sperimentale dei ritratti

    14. Quali sono i nomi dei critici che hanno commentato le produzioni del Parmigianino?

    A. Freedberg, Drer e Quintavalle

    B. Fagiolo dellArco, Quintavalle e FreedbergC. Mazzola, Freedberg, Quintavalle e Fagiolo DellArco

    D. Sanvitale, Freedberg e Sebastiano del Piombo

    E. Quintavalle, Fagiolo DellArco, Freedberg e Sebastiano del Piombo

    15. Qual lo scopo comunicativo dellautrice?

    A. Fornire una collocazione artistica ai ritratti del Parmigianino illustrandone le problematicheB. Descrivere le evoluzioni delle opere del Parmigianino ripercorrendo la sua storia artistica a partire dai ritratti

    giovaniliC. Riportare e analizzare le osservazioni critiche e artistiche dei maggiori esperti di Storia dellArte sui ritratti del

    Parmigianino

    D. Individuare i soggetti delle singole opere del ParmigianinoE. Dimostrare lappartenenza del Parmigianino al Rinascimento attraverso la figura e le caratteristiche artistiche di

    Raffaello

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    7 - Comprensione del testo

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    Facolt di Lettere - Test Ammissione a.a. 2010/2011 - identificativo A

    8 - Comprensione del testo

    Se vi avanza tempo ricontrallate le domande allinterno della sezione in cui lavorate.Per passare alla sezione successiva attendere il segnale della commissione daula

  • 5/28/2018 Esempio Test

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    CONOSCENZA DELLA GRAMMATICA ITALIANA

    16. Nella serie riportata di seguito, una parola non rispetta lortografia italiana standard. Di quale parola si tratta?

    A. metereologo

    B. aeroportoC. consigliere

    D. aeroplano

    E. crociera

    17. Secondo la terminologia tradizionale della grammatica italiana, quale di queste classi di parolenonforma una parte deldiscorso?

    A. avverbio

    B. aggettivo

    C. congiunzioneD. interiezione

    E. predicato18. Individua la frase che contiene un pronome dimostrativo:

    A. Qualcuno ha gi preso quella sedia?B. Questi amici suoi mi sembrano un po strani

    C. Hanno chiamato proprio loro!

    D. Paolo e Michele passeranno di sicuro domattinaE. Quello il libro che ti serve per lesame

    19. Nella serie riportata di seguito, una parola non rispetta lortografia italiana standard. Di quale parola si tratta?

    A. sfasci

    B. canter

    C. ciD. ohib

    E. p

    20. Individua la frase che contiene un pronome personale:

    A. Stavolta, hanno parlato tutti a lungo

    B. Qualcuno ha gi preso quella sedia?C. Sono venuti in tanti, ma sul fondo qualche sedia rimasta vuota

    D. LArno sfocia poco lontano da quiE. A volte gli credo, a volte no

    21. Individua la frase che contiene un avverbio:

    A. So da quale porta usciranno

    B. Hanno imparato molte cose!

    C. Attenzione! Sulla pista c un cavo dacciaioD. A quel punto, tutti hanno capito che lui ci credeva davvero

    E. Lui sa che gli ultimi conti sono corretti

    22. Individua la frase che contiene un complemento di specificazione:

    A. Il mio libro dice una cosa diversa

    B. Labbiamo riparata usando filo di rameC. Ho fatto la spesa e ho preso anche del pane

    D. Questa roba tutta tua

    E. La bici di Paolo legata con due lucchetti

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    9 - Conoscenza della grammatica italiana

  • 5/28/2018 Esempio Test

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    23. Individua la frase che contiene un pronome indefinito:

    A. Di sicuro, fino alle otto non si visto nessuno

    B. Parleremo comunque anche con luiC. Abbiamo gi visto i primi campioni

    D. Qualche studente entrato pi tardi

    E. In queste faccende loro hanno sempre ragione

    24. Individua la frase che contiene una congiunzione:

    A. Su questo ho qualche dubbio

    B. Guardate un po laggi!

    C. Quello che ho visto ieri era perfino peggioreD. Stavolta hanno fatto un buon lavoro

    E. So che lei ha ragione

    25. Individua la frase che contiene un complemento di termine:

    A. Se vedi che mi fermo, dimmi che ore sonoB. Luciana gi stata a Roma

    C. Penso proprio che sia cosD. Stavolta si sono dati da fare molto per lui

    E. Non so proprio dove siano andate ieri26. Individua la frase che contiene una subordinata oggettiva:

    A. Abbiamo visto un grosso incidenteB. Andare al cinema ogni settimana non male

    C. Il forno che hai visto ieri gi stato venduto

    D. davvero sicuro di finire in tempoE. Ha fatto un giro sul cammello, ma non ha speso molto

    27. Individua la frase che contiene una subordinata finale:

    A. Sono partiti prima perch hanno visto il traffico

    B. In ogni caso, ho fatto tutto per te

    C. Per sistemare i chiodi, devi prendere un martelloD. Pensano di tornare prestoE. Pensa anche a noi!

    28. Individua la frase che contiene una subordinata relativa:

    A. Non so se ci rivedremo tanto presto

    B. Che bello, da questa parte!C. Dove siete andati a guardare?

    D. A volte andiamo a ballare, ma a volte stiamo a casaE. I parenti che hai gi incontrato hanno tutti una casa a Pisa

    29. Individua la frase che contiene una subordinata implicita:

    A. Ne parleremo dopo, e ne avremo per un po

    B. Penso che saremo a casa per cenaC. Ci penso spesso, e questo non va bene

    D. Di queste cose non so nulla

    E. So che lo fa solo per guadagnare qualche soldo

    30. Individua la frase che contiene un complemento oggetto:

    A. Vinceremo lo stesso

    B. Non so se tutti ragionano in questo modo

    C. pesante come un blocco di marmoD. Domani e dopodomani saremo in vacanza

    E. Ho gi scritto un intero capitolo

    Facolt di Lettere - Test Ammissione a.a. 2010/2011 - identificativo A

    10 - Conoscenza della grammatica italiana

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    ia

    vanza

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    CONOSCENZE DISCIPLINARI

    31. In quale anno i Longobardi entrarono nellItalia settentrionale?

    A. 774 d. C.

    B. 960 d. C.C. 476 d. C.

    D. 312 a. C.

    E. 568 d. C.

    32. Al papa lecito deporre limperatore; egli pu sciogliere i sudditi dallobbligo di fedelt verso gli iniqui.Quale papa fece mettere per scritto queste frasi per la prima volta?

    A. Silvestro I quando battezz CostantinoB. Clemente VII quando era assediato in Castel SantAngelo nel 1527

    C. Gregorio VII nei cosiddettiDictatus papae(1075)D. Bonifacio VIII quando condann Filippo il Bello nel 1302

    E. Leone III allatto di incoronare Carlo Magno

    33. Limpero accadico aveva il proprio centro:

    A. a nord del Mar Caspio

    B. in India

    C. in MesopotamiaD. nellattuale Francia

    E. in Africa

    34. Chi era Francesco Crispi ?

    A. Il generale che guid le truppe nella sfortunata battaglia di Adua

    B. Un esponente politico radicale famoso per le sue denunce della corruzione della classe politica

    C. Un capo di governo nellItalia liberale famoso per il piglio autoritario e decisionistaD. Un patriota garibaldino autore di un famoso libro sulla spedizione dei mille

    E. Uno dei fondatori del Partito Socialista Italiano nel 1892

    35. Che cosera il catarismo?

    A. Un movimento progressista ingleseB. La filosofia alla base dellutilitarismo illuminista

    C. Un movimento ereticale medievale

    D. Il sistema filosofico della ScolasticaE. Un tipo di composizione poetica provenzale

    36. Qual la pi settentrionale tra queste citt europee?

    A. Berlino

    B. Mosca

    C. EdimburgoD. Madrid

    E. Varsavia

    37. Quale tipo di conoscenza pu essere definito a posteriori?

    A. Quella empirica

    B. Quella successivaC. Quella retroattiva

    D. Quella ultima

    E. Quella retrodatata

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    11 - Conoscenze disciplinari

  • 5/28/2018 Esempio Test

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    38. Con quale di questi stati lItalianonha un confine terrestre?

    A. Croazia

    B. AustriaC. Francia

    D. Svizzera

    E. Slovenia

    39. Quale tipo di conoscenza viene studiato dallepistemologia?

    A. morale

    B. induttiva

    C. scientificaD. psicologica

    E. retorica

    40. Quante sono le province italiane?

    A. 90

    B. 80, cio 4 per regione

    C. Pi di 100D. Meno di 50

    E. 75

    41. Quale tra queste scopertenon attribuibile a Galileo?

    A. Le fasi di Venere

    B. Il principio dinerzia

    C. I principali satelliti di GioveD. La gravitazione universale

    E. Lisocronismo del pendolo

    42. In quale continente si trova la Nuova Guinea?

    A. AfricaB. Oceania

    C. America meridionaleD. AsiaE. America centrale

    43. Quale tra questi scrittori il pi recente?

    A. Giovanni BoccaccioB. Niccol Machiavelli

    C. Francesco Petrarca

    D. Angelo PolizianoE. Dante Alighieri

    44. LOrlando furioso:

    A. un testo in terzine

    B. lo pseudonimo di Bernardo TassoC. un dramma pastorale

    D. un poema cavalleresco

    E. unopera di Matteo Maria Boiardo

    45. Quale di queste correnti letterarie pi antica?

    A. Il Romanticismo

    B. Il petrarchismo

    C. Il manierismoD. Lo Stilnovismo

    E. La Scuola siciliana

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  • 5/28/2018 Esempio Test

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    46. Luigi Einaudi stato:

    A. Il segretario del PCI fino al 1964

    B. Il fondatore del Partito popolareC. Un importante editore

    D. Il successore di Giolitti

    E. Il secondo presidente della Repubblica italiana

    47. Nellattuale ordinamento della Repubblica italiana, chi ha il potere di sciogliere le Camere?

    A. Il Consiglio superiore della magistratura

    B. Il Capo del Governo

    C. Il presidente del SenatoD. Il presidente della Camera dei Deputati

    E. Il presidente della Repubblica

    48. Quale di questi poeti e scrittori italianinonha ricevuto il premio Nobel?

    A. Giosu CarducciB. Salvatore Quasimodo

    C. Pier Paolo PasoliniD. Eugenio Montale

    E. Luigi Pirandello49. Chi lautore delleCeneri di Gramsci?

    A. Antonio GramsciB. Eugenio Montale

    C. Carlo Emilio Gadda

    D. Italo CalvinoE. Pier Paolo Pasolini

    50. Sempre caro mi fu questermo colle linizio di una poesia di:

    A. PetrarcaB. Pascoli

    C. Carducci

    D. LeopardiE. Manzoni

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