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INVERNO WINTER 2017/18 N. 43 - ANNO/YEAR 21 Fassa News “Dottor” maestro di sci Ski instructors with a Bachelor Günther, l’uomo della neve Günther, the snow maker Roberto, top sommelier Roberto, top sommelier DOLOMITES

Fassa News · dei “Cantori della Stella” che, nei giorni precedenti l’Epifania, diffondono brani settecenteschi per ... e dell’Apt che ha un ruolo chiave, non

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Inverno WInter 2017/18 n. 43 - anno/year 21

Fassa News

“Dottor” maestro di sci Ski instructors with a Bachelor

Günther, l’uomo della neveGünther, the snow maker

Roberto, top sommelier Roberto, top sommelier

dolomites

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Come il posarsi lieve, uno sull’altro, dei primi cristalli di neve annuncia l’inverno, così l’uscita di un numero di Fassa News è il segno inconfutabile di una nuova stagione. E, di certo, non una qualunque, a giudicare dalle novità che interessano lo sci - e non solo - e che, puntualmente, vi raccontiamo in questa rivista. Proprio con l’innovazione che segna un importante traguardo impiantistico, delle società locali, si aprono le pagine del magazine, che illustra la cabinovia D-Line installata per la prima volta al Ciampac di Alba e le altre novità da provare in qualità di viaggiatori con impianti a fune. Legata ai fiocchi, e al loro “miracolo”, è la storia dello snow maker Günther Burchia, il “ragazzo che fa nevicare” che abbiamo narrato anche in versione video (pubblicato sui canali youtube e facebook

NewS aNd SNowflakeS like the tiny snowflakes that, falling, announce the upcoming cold season, also the latest edition of the fassa News reminds us that winter is coming. for sure, this winter is going to be a one-of-a-kind winter, with numerous new entries -about ski but not only- all covered in the magazine. from the renewed lifts in the valley, among the others, the d-line cable car at Ciampac in alba di Canazei, to the snowflakes, their “miracle”, and the story of the snow maker Günther Burchia (published also on the youtube and facebook channels of Val di fassa). other stories about our winter wonderland talk about the new generation of ski instructors with Bachelor in the most different fields, the unmissable events greeting the sunrise and admiring a new day on the dolomites and the “sweet nothing” mood characterizing the spring air. with these themes, we invite you to spend a relaxing day at QC Terme dolomiti, and also to live and breathe the unique ladin tradition: among the others, the “Singers of the Star” which, in the days preceding epiphany, visit houses and hotels of the villages while singing ancient songs. ancient hidden secrets are unveiled, with the wood shingle, a part of the church’s roof in alba, visible at the Museo ladino (the article has also been transformed into a video). You cannot wait to know all the news any longer, right? So, just leaf through the pages of the fassa News, but before let us wish you a fantastic winter in Val di fassa with Roberto anesi, “Best Sommelier of Italy 2017”: cheers!

Elisa Salvi

della Val di Fassa). Altra declinazione del mondo bianco sono i servizi sui giovani maestri di sci con la laurea in tasca (o quasi), sugli appuntamenti all’alba per ammirare - con sci o senza - lo spettacolo della nascita di un nuovo giorno sulle Dolomiti, e sulla “dolce vita”, tra festival musicali e rassegne gastronomiche, che si consuma in quota sul far della primavera. L’inverno fassano, dalle pagine della rivista, vi invita a provare - se non l’avete già fatto - il benessere delle nuove QC Terme Dolomiti che con le (già presenti) Terme Dolomia fanno di Pozza la capitale termale delle Dolomiti, ma anche a immergervi nelle tradizioni ladine: una su tutte, quella dei “Cantori della Stella” che, nei giorni precedenti l’Epifania, diffondono brani settecenteschi per case e hotel dei paesi. La storia del sapere e del saper

fare antico si svela, poi, attraverso una scandola (asse di legno) che dopo aver svolto, a fine Ottocento, il suo ruolo di copertura della chiesa di Alba, trova oggi collocazione nel Museo Ladino di Vigo (esattamente come scritto da chi un tempo l’ha collocata sulle falde). E anche questo servizio ha una sua versione video. Vi abbiamo incuriosito? Allora non vi resta che continuare a sfogliare Fassa News, ma prima permetteteci di auguravi un fantastico inverno in Val di Fassa facendo un brindisi insieme con Roberto Anesi, di Canazei, il “Miglior Sommelier d’Italia 2017”: cin cin a tutti!

Buona lettura e buone vacanze!

Notizie e novità in fiocchi

Direttrice responsabile: elisa SalviRegistrazione: tribunale di trento n. 915/r.S. del 3-7-1996Copie distribuite: 22.000Editrice: azienda per il turismo della val di Fassa - Strèda roma 36 - 38032 Canazei (tn)Stampa: rotolito Lombarda, Cernusco S. n. (Mi)Redazione: azienda per il turismo della val di Fassa - 38032 Canazei (tn)Tel. 0462.609600 • Fax 0462.602502e-mail: [email protected] collaborato al magazine: andrea Selva, enrico Maria Corno, Giorgio Pedron, valentina redolfi, rossella Monsorno.Contributi: F. Mazzel, G. vian. Traduzioni: rossella Monsorno.

Progetto grafico: area Grafica - Cavalese (tn) www.areagrafica.tn.it

Foto di copertina: Doriano Brunel Crediti fotografici: n. angeli, P. Boso, D. Brunel, r. Brunel, a. Costa, F. Modica, n. Miana, M. Montibeller, G. P. ramirez - archivio fotografico apt val di Fassa; D. Montiggiani - Fototeca trentino Marketing; archivio Frazione di Gries; archivio QC terme Dolomiti; archivio Sellaronda Bike Day; archivio Sellaronda Skimarathon, archivio Dolomites Skyrace; archivio Strada dei Formaggi delle Dolomiti; r. anesi, G. Cavulli, a. Debertol, C. Debertol, e. Salvi, a. Selva, G. valentini.

È vietata la riproduzione di tutte le immagini, dei testi e delle pubblicità del Fassa News.

Questo numero è stato chiuso in redazione il giorno 4 dicembre 2017

n. 43 anno/year 21Inverno/Winter 2017/18

20Sui campi da sci con la laureaoN The SlopeS, wITh a BaCheloR

10L’avanguardia degli impianti The INNoVaTIVe lIfTS

14Oggi nevica TodaY IS SNowING

48Tradizioni in cantoSINGING The TRadITIoNS

Fass

a N

ews

6 Una nuova strategia turistica per Fassa

a New TouRISTIC STRaTeGY foR faSSa

8 L’agenda degli eventi dell’inverno

wINTeR eVeNTS CaleNdaR

10 Impianti, quante novità lIfTS, So MaNY NewS

14 Günther: storia di uno snow maker GüNTheR: SToRY of a SNow MakeR

20 Maestri di sci con la laurea SkI INSTRuCToRS wITh a

BaCheloR

27 Metti una “Rumba” per sciare

SkIING wITh The “RuMBa”

30 Organizzazioni “Mondiali”

“woRld” oRGaNIzaTIoNS

32 Val di Fassa, 12 volti in pista Val dI faSSa, 12 faCeS oN The SlopeS

37 Fassa Falcons sul ghiaccio faSSa falCoNS oN The ICe

40 L’incanto delle Dolomiti all’alba

The MaGIC of The doloMITeS aT The SuNRISe

44 Quanta storia in una scandola

The hIddeN SToRY of a ShINGle

48 Quei “Cantori della Stella” The “SINGeRS of The STaR”

44Scandola: dal campanile al museo ShRINGle: fRoM The ChuRCh To The MuSeuM

56La dolce vita in quotaSweeT NoThING IN The MouNTaINS

52 Alla sorgente del benessere To The SpRING of wellNeSS

56 Musica e gastronomia

in festival MuSIC aNd GaSTRoNoMY IN feSTIVal

59 Roberto Anesi: re dei sommelier RoBeRTo aNeSI: The BeST SoMMelIeR of ITalY

62 I cinque lustri di Ristora Moena fIVe luSTRuM of RISToRa MoeNa

64 L’estate è già in vetrina SNeakpeak of ouR SuMMeR

67 Com’è social la neve The SoCIal SIde of SNow

59Ecco il miglior sommelier The BeST SoMMelIeR

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di elisa Salvi

Ci è voluto un anno intero, ovvero una stagione invernale e una estiva con i tempi di raccolta dei materiali e della loro analisi, per elaborare “Una nuova strategia turistica territoriale” da parte di Trentino School of Management, che l’ha messa a punto per l’Azienda per il Turismo della Val di Fassa. Mesi in cui sono stati somministrati migliaia di questionari agli ospiti, coinvolti più di cento stakeholder locali in interviste e indagini, che hanno individuato temi importanti quali i flussi dei turisti e la loro percezione della valle, la mobilità, i prodotti, il marchio, l’identità e la cultura ladina e la cooperazione instaurata all’interno della destinazione. Elementi preziosi per il turismo valligiano dei prossimi anni

e che, lo scorso novembre, sono stati restituiti in una relazione puntuale, redatta da sei ricercatori guidati da Paolo Grigolli, direttore di TSM. Qual è stato l’aspetto più complesso del lavoro? Abbiamo elaborato un piano strategico diverso rispetto ai precedenti - spiega Grigolli - perché ci siamo avvalsi dell’innovativo metodo dei flussi turistici, ideato dall’Università svizzera di San Gallo secondo cui per rispondere alle esigenze del cliente bisogna seguirne le orme, capendo come si sposta e quali attività svolge sul territorio. Sapere cosa cerca il turista è essenziale per indirizzare progetti e investimenti degli operatori e dell’Apt che ha un ruolo chiave, non

solo nel preparare il “palcoscenico” dove l’ospite è protagonista, ma nel promuoverlo sia con i metodi classici sia con il miglioramento delle esperienze. Quest’ultime sono fondamentali perché innescano il passaparola, alla base della reputazione di una destinazione e della scelta della località di vacanza, che oggi avviene anche tramite i canali social. L’analisi ribalta la prospettiva: è il turista che compone la vacanza sul territorio. Domanda e offerta si devono incontrare a metà strada. Il turista sceglie una meta perché lì trova qualcosa che lo interessa, il luogo dove può dare sfogo alla sua passione. E se anche un grande player come Booking.com ha lanciato “passion search” spalancando le porte

ConCLuSa La CoMPLeSSa anaLISI Per “una nuova StrateGIa turIStICa terrItorIaLe”, ora aLLa vaLLe e aI SuoI oPeratorI IL CoMPIto DI IntraPrenDere Le SFIDe DeL Futuro, CoMe SPIeGa

PaoLo GrIGoLLI, DIrettore DI tSM, Che ha ConDotto L’InDaGIne Per L’aPt

Mobilità e cliMa: le sfiDe Del tuRisMo fassano

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MoBIlITY aNd ClIMaTe ChaNGeS: The ChalleNGeS of TouRISM IN Val dI faSSa

ai viaggi personalizzati, si tratta di una tendenza che merita d’essere seguita. Le proposte di vacanza sono innumerevoli, ma nel caso della Val di Fassa alcune, come trekking, bike, alta quota, natura e cultura, vanno potenziate. In valle ci sono tante attività, ma poche esperienze.In questi anni si è lavorato sulla capacità attrattiva della località che è molto forte, dati i numeri di ospiti registrati in valle. Ora è necessaria l’evoluzione da attività a esperienza, che significa anche valorizzare le competenze di chi è in grado di arricchire la visitazione della valle. Interessante quanto emerso rispetto alla mobilità: i residenti la considerano un nodo critico, per i turisti invece il traffico di certi periodi dell’anno non è un problema. Un risultato che ha sorpreso tutti. Va considerato, però, che gli italiani sono abituati a trascorrere diverse ore in auto e, se lo fanno di fronte a un bel panorama, sono pure contenti. Ma non dobbiamo lasciarci ingannare da questo dato: i turisti che provengono dai mercati stranieri più interessanti non sono disposti a impantanarsi nel traffico. Bisogna intervenire presto, soprattutto tenendo conto che, con l’apertura del tunnel del Brennero, nel 2025 ci saranno cento milioni di potenziali turisti che arriveranno in questa località in poche ore di treno e poi non si potrà prospettarne loro un altro paio per raggiungere un passo dolomitico. La mobilità è la sfida del futuro?Sì, quella su cui si misurerà la

competitività del territorio: è la partita del piano strategico da giocare, trovando soluzioni che, possibilmente, facciano diventare la valle leader d’innovazione. E i mutamenti climatici? Rappresentano l’altra sfida della valle, ponendo ragionamenti sulle alternative ai prodotti maturi, come lo sci di cui nell’indagine ci siamo occupati poco, perché le competenze in questo campo qui sono elevate. I flussi turistici dicono che c’è un potenziale inespresso di nicchie di mercato che possono raggiungere i numeri delle offerte principali (sci e trekking). Si tratta di un passaggio complesso che stanno affrontando molte destinazioni e che si supera anche incentivando proposte specifiche in periodi dell’anno meno affollati. Il ritorno che si ha, in termini di passaparola mediatico e non solo, può fare la differenza nel tempo. Questi sono gli obiettivi, difficili quanto affascinanti, del futuro. Gli altri territori, per cui avete elaborato questo tipo di piani strategici, hanno iniziato percorsi positivi di cambiamento?Indicativo è il caso della Paganella, dove conclusa l’analisi nel 2015, l’anno successivo gli introiti ottenuti dall’incremento della tassa di soggiorno sono stati investiti in progetti per la bike, che ha ottenuto crescite del +83% nel 2016 e del +100% nel 2017. La Val di Sole, invece, terminata l’indagine ha visto la presa in carico da parte dell’Apt della mobilità. Ora, anche in Fassa ci sono gli strumenti e gli indirizzi per mettere mano alle sfide principali del piano strategico, in cui l’Apt ha il ruolo di regia nel tracciare una visione comune del futuro turistico.

GrigolliPaolo Grigolli e una mappa dei flussi tutristici.

a whole year has been necessary, one summer season and also a winter one for collecting data and analyzing them in order to get a “New touristic territorial strategy” realized by Trentino School of Management for Val di fassa Tourist Board. Thousands of tourist cases alongside hundreds of local stakeholders have been interviewed, data that allowed the identification of important themes such as touristic flows and their perception about the valley, mobility, product, brand, local identity and culture and also the partnerships created in the destination. These are precious elements for tourism of the upcoming years, that have been underlined in a precise documentation handed in November made by six researchers headed by paolo Grigolli, director of TSM.Which was the most complex aspect of the research? we elaborated a strategic plan different from the previous ones – explains Grigolli – because we used the innovative method of touristic flows developed by the Swiss San Gallo university based on the hypothesis that for understanding tourists we need to discover and study their background, how they move and the activities they prefer on the territory. Another interesting part concerns mobility: for residents it is a crucial issue, whilst for tourists this problem, in some periods of the year, is not a big deal . This is a surprising result. It is important to underline that Italians are used to the traffic, but we do not state that tourists are prone to be stuck in it. an immediate intervention is needed, also taking into consideration the future opening of the Brenner tunnel: in 2025 there will be millions of potential tourists that in a couple of hours will reach the Italian-austrian border and adding another two hours of travelling to reach the dolomitic passes is not adequate. What about climatic changes? we talk about another tough challenge for the valley, especially for what ski and alternative activities concern. The touristic flows reveal uncovered market segments that can be as important as the ones already fulfilled (such as ski and trekking segments). It is a change that interests lots of touristic destinations, including also tailormade solutions and offers for the uncrowded periods of the year. The word by mouth, among other factors, is what will contribute to making the difference in the upcoming years.

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Campionato nazionale di hockey su ghiaccio alps hockey league settembre - marzoPalaghiaccio di albaSono uno spettacolo di tecnica e destrezza le partite del massimo campionato di hockey su ghiaccio che si disputano al “G. Scola” di Alba di Canazei. I padroni di casa “Fassa Falcons” affrontano le altre squadre della lega in un’avvincente stagione agonistica. www.fassafalcons.com

RdS in Tour Radio Tour2 - 17 dicembre - val di FassaL’inverno prende il volo sulle onde di RDS, la radio “100% Grandi Successi” che, il primo week end di dicembre, trasmette live dalle QC Terme Dolomiti, il secondo, dalle piste del San Pellegrino - Alpe Lusia e il terzo da quelle del Ciampac di Alba. Dirette con i più amati conduttori, ospiti e tanto intrattenimento. www.fassa.com

Buon Natale fassano open air exhibition of Nativity Cribs, Christmas market and exhibition of Twelfth Night epiphany2 dicembre - 7 gennaio - val di FassaLa speciale atmosfera delle Feste, in Fassa, è come un caldo abbraccio che circonda tutti: si comincia il 5 dicembre, quando San Nicolò con angeli e krampus (diavoli) visita le case dei bimbi fassani, e si conclude

con l’Epifania, tra mostre di presepi, mercatini, concerti, feste e tradizioni antiche. Cosa non perdere: 2 dicembre la “Sfilata dei krampus” a Pozza; 5-6 dicembre arriva S. Nicolò a Pozza e in altri paesi della valle. Esposizioni di presepi all’aperto: 17 dicembre - 7 gennaio “Doi vèresc anter la cripeles” a Soraga; 20 dicembre - 7 gennaio “Andar per presepi” tra le vie di Canazei, Alba e Penia; 20 dicembre - 20 gennaio “Presepi in Turchia” nel rione di Moena. Mercatini di Natale: 6-10 e 20-24 dicembre a San Giovanni di Vigo e 8-12 e 16-17 dicembre e 23 dicembre - 7 gennaio a Campitello. Capodanno in piazza: 31 dicembre a Canazei, Campitello e Pozza, a Moena “Silvester Nacht Fest” al Teatro Navalge. Cantori della Stella: 2-6 gennaio con pastori e angeli al seguito che eseguono il canto “Noi siamo li tre Re” per case e alberghi di Moena, Soraga e Canazei. La Befana: il 6 gennaio arriva sul ghiaccio a Moena e dal cielo a Pera. www.fassa.com

Sci da numeri uno Ski & Snowboard Races14 - 21 dicembre - val di FassaAppuntamento in Val di Fassa con le prestigiose gare del circo bianco: 14 dicembre, slalom parallelo diurno, maschile e femminile, valido per la Snowboard Fis Worl Cup sulla pista Prà di Tori di Passo Carezza; 18 dicembre, slalom speciale maschile in notturna, di Coppa Europa allo Skistadium Aloch di Pozza; 20 e 21

dicembre discesa libera femminile di Coppa Europa, sulla pista La Volata di Passo San Pellegrino. www.fassa.com

Notti in bianco Snow Show 30 dicembre - 29 marzo - val di FassaSul far della notte entrano in scena i mastri di sci che si esibiscono tra musica e fiaccole. Da non perdere: 30 dicembre - e dall’8 gennaio tutti i lunedì dell’inverno - la fiaccolata dei maestri della scuola di sci Vajolet allo Skistadium Aloch di Pozza; 30 dicembre fiaccolata dei maestri della scuola di sci di Canazei all’arrivo della pista Ciampac di Alba; 30 dicembre fiaccolata a Prà di Sorte e 31 dicembre al San Pellegrino a cura dei maestri di sci di Moena e dai primi di gennaio show sulla neve tutti i giovedì a Prà di Sorte; 3 gennaio, 1, 12 e 28 febbraio “Freestyle Show” a Vigo. www.fassa.com

#trentinoskisunrise Snow and breakfast at first light 4 gennaio - 8 marzo - val di FassaSalita di buon mattino con gli impianti, il sole che bacia le Dolomiti, uno slalom su un tracciato appositamente preparato con i maestri di sci a fare da apripista. E, al termine, una ricca colazione a base di prodotti genuini in rifugio. Questo è #trentinoskisunrise, lo sci all’alba che in Val di Fassa conta sette appuntamenti: 4 gennaio Col Rodella di Campitello, 27 gennaio Ciampedie di Vigo, 7 febbraio Belvedere di Canazei, 14 febbraio

I PrInCIPaLI aPPuntaMentI DeLL’Inverno

Winter Events

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Buffaure di Pozza, 22 febbraio Alpe Lusia di Moena, 3 marzo San Pellegrino di Moena e 8 marzo Ciampac di Alba. www.fassa.com

Carnevale ladino ladin carnival17 gennaio - 13 febbraio - val di FassaIl “carnascer fascian” (carnevale ladino) rappresenta uno degli aspetti più caratteristici della cultura ladina. A rinnovare riti antichissimi sono i “Grop de la mèscres” di Alba e Penia e di Canazei e le maschere, con le tradizionali “faceres” (maschere lignee), protagoniste di sfilate e “mascherèdes”, spassosi spettacoli in ladino. Divertenti gli eventi del carnevale di Penia, Canazei e Campitello e i martedì grasso di Vigo, Pozza, Soraga e Moena. www.fassa.com

happy Cheese sulla neve Gastronomy appointments27 gennaio - 31 marzo - val di FassaDa cogliere l’opportunità di assaggiare su alcune delle terrazze più panoramiche delle skiarea fassane aperitivi gourmet. Tra uno slalom e l’altro degustazioni di formaggi locali e vini trentini, sempre accompagnati da musica live. Tre i “Taste the sunset”: l’1 marzo nella cornice del Sass Pordoi, il 10 marzo a Baita Checco al Ciampedie e il 17 marzo a Baita Paradiso al San Pellegrino. In quest’ultime location appuntamenti anche all’ora di pranzo il 24 marzo a Baita Checco e il 31 marzo a Baita Paradiso. www.fassa.com

45ª Marcialonga di fiemme e fassa 45th fiemme and fassa Marcialonga28 gennaio - val di FassaUn’edizione da ricordare, quella che si apprestano a vivere i campioni e i tanti bisonti, così sono soprannominati gli appassionati, in gara nella più celebre granfondo d’Italia. La competizione, come sempre, attira oltre 7 mila fondisti da tutta Europa per sciare, l’ultima domenica di gennaio, da Moena a Cavalese lungo un tracciato di 70 km, oppure sui 45 km dell’itinerario light. www.marcialonga.it

Trentodoc sulle dolomiti Sparkling wine long week end 1 - 4 febbraio - val di FassaIn selezionati ristoranti, pizzerie e bar della valle si assaporano aperitivi e menù abbinati alle bollicine di montagna, che rappresentano l’eccellenza spumantistica (metodo classico) italiana. www.fassa.com

Vertical Tour freestyle contest 17 - 18 e 20 - 21 febbraio - val di FassaL’evento concentra gare ed esibizioni di freestyle con la partecipazione di atleti della disciplina, nelle skiarea San Pellegrino e Belvedere. www.fassa.com

Scialpinismo, quante gare Ski-mountaineering races 8 marzo - 14 aprile - val di FassaSi concentrano sul finale di stagione invernale le avvincenti gare di sci alpinismo, che vedono la partecipazione di agonisti e appassionanti dello sci con le pelli di foca. Ecco i prestigiosi appuntamenti in programma: 8-11 marzo “La Sportiva Epic Ski Tour”, importante kermesse articolata in tre gare, 9 marzo all’Alpe Cermis in Fiemme, 10 al Passo San Pellegrino e 11 al Passo Pordoi; il 16 marzo parte e arriva a Canazei la “23ª Sellaronda Skimarathon”, amatissima gara su pista in notturna, lungo i 42 km attorno al massiccio del Sella; 8 aprile “42ª Pizolada delle Dolomiti”, storico appuntamento sulle nevi del San Pellegrino che vanta tanti partecipanti; 14 aprile “7ª Marmolèda Full Gas Race”: sui ripidi pendii della Regina delle Dolomiti si consuma l’ultima sfida. www.fassa.com

“Scufoneda” Telemark and freeride week end7 - 11 marzo - val FassaUn week end da trascorrere tra sciate in gruppo, escursioni freeride, tutorial di sicurezza in montagna con istruttori e guide alpine, après ski scatenati e ottime cene. La manifestazione dedicata allo sci dal tallone libero, organizzata dagli “Scufons del Cogo”, è garanzia di divertimento. www.scufons.com

a Tavola con la fata delle dolomiti ladin gastronomy week 18 - 23 marzo - MoenaNon mancano le sorprese gustose nella rassegna gastronomica dei ristoranti Malga Panna, Foresta, Fuciade e Tyrol, riuniti nell’associazione Ristora Moena, che festeggia venticinque anni. Il quartetto di celebri chef propone piatti gourmet intrisi di note ladine. www.fassa.com

Val di fassa panorama Music Music festival 23 marzo - 7 aprile - val di FassaDieci concerti in altrettanti rifugi delle diverse skiarea valligiane: torna la rassegna di spettacoli in quota che rallegrano il finale di stagione con rock’n roll, funky e rhythm and blues da abbinare a pranzi e aperitivi appetitosi. www.fassa.com

destroy The winter Snow feast8 aprile - Ciampac di albaI mesi dello sci si concludono con un goliardico tuffo in piscina. Al centro della festa i salti con gli sci ai piedi o con ogni altro mezzo nella vasca appositamente realizzata tra le nevi del Ciampac. www.fassa.com

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La Val di Fassa, nel corso del tempo, ha abituato decisamente bene gli sciatori facendo trovare loro impianti e piste nuove ad ogni apertura di stagione. Un obbligo, quasi, nei confronti degli ospiti che, da queste parti, si attendono vacanze caratterizzate da alti standard. In tempi recenti, abbiamo visto la nuova funifor “Alba - Col de Rossi” che ha rivoluzionato le abitudini di chi frequenta il Sellaronda, regalando un accesso da e per Pozza di Fassa insieme ad altri chilometri di piste alternative. E insieme abbiamo celebrato l’apertura della pista

“Vulcano” al Buffaure e de “La Volata” al Passo San Pellegrino, recentemente messa a punto. Quest’anno la Val di Fassa si conferma all’avanguardia, tra le località sciistiche più note delle Alpi, ampliando gli investimenti sulla direttiva per il Ciampac-Buffaure, ormai divenuta strategica per tutto il carosello del Dolomiti Superski: «Abbiamo fatto un intervento di sostituzione della funivia del Ciampac (aperta nel 1975) - spiega Daniele Dezulian, presidente del Consorzio Val di Fassa e Carezza - che dimostrava di

non poter sostenere i livelli di traffico incrementati dal recente collegamento con il Sellaronda e l’altra funivia “Alba-Col dei Rossi”. La stessa pista nera del Ciampac, risistemata e allargata un paio di anni fa, era virtualmente sottoutilizzata. Questa nuova cabinovia Doppelmayr-Garaventa invece è un gioiello della tecnica - la cosiddetta D-Line - che prevede un nuovo standard costruttivo in cui sia le quarantuno cabine panoramiche da 10 posti che il materiale di linea, la fune e la meccanica sono improntati alla riduzione delle vibrazioni e

Qui si viaggia comodi... con gli sci

L’entrata In FunzIone aD aLBa DI CanazeI DeLLa CaBInovIa DeL CIaMPaC, Dotata

DeLL’InnovatIva teCnoLoGIa D-LIne, e Le nuove SeGGIovIe DI Pera ContrIBuISCono

aD auMentare IL CoMFort e rIDuCono I teMPI DeGLI SPoStaMentI DeGLI SCIatorI

di Enrico Maria Corno

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leT’S SkI wITh CoMfoRT

also this year Val di fassa is confirmed as one of the most renowned locations in the alps, thanks to the numerous investments made, among other areas, on the Ciampac-Buffaure ski area, a strategic point for the dolomiti Superski carousel: «a substitution intervention has been made on the Ciampac cable car - explains daniele dezulian, president of the Val di fassa and Carezza carousel - a lift that was obsolete and underperforming if compared to the “alba-Col dei Rossi” cable car and the capacity of the Sellaronda lifts. also, the slope from Ciampac to alba, that has recently been adapted and broadened, did not meet the expectations. The implementation of the new cable car doppelmayr-Garaventa, a true technical treasure - the so-called d-line - will increment the skiers’ comfort. Moreover, the artificial innovation system as well as other two chairlifts, Sella Brunech and Roseal, have been renewed. In particular, the Roseal chairlift has been substituted with a modern automatic 4-seats chairlift with an intermediate station that will give the chance also to beginners to experience the new lift».along these innovations, also the the skiarea Catinaccio has been modernized: «here the project in progress - says Claudio Bernard, president of the funivie Catinaccio company - is all about the construction of two new chairlifts connecting pera to Ciampedie. Vajolet 1 and Vajolet 2 are now automatic 4-seats lifts, thus the increment in the usage of the lifts and in the comfort of skiers is expected». In this way a more efficient possibility to access the Catinaccio skiarea, alongside the cable car from Vigo, is offered. These innovations are just the milestone of a long path that goes towards the direct connection between the slopes from Buffaure and the chairlifts in pera: «It wil have an extremely positive impact on our tourism as it would be a direct connection with the Sellaronda. There is already a project in progress, but it will take time».

all’aumento del comfort per lo sciatore. In quota, poi, sono stati fatti due interventi altrettanto importanti: oltre a un adeguamento degli impianti di innevamento, sono state rinnovate le due seggiovie presenti, la Sella Brunech e la Roseal. Quest’ultima in particolare, che arriva in cima rendendo accessibile la discesa verso il Buffaure, è stata demolita e sostituita da una moderna quattro posti ad agganciamento automatico e la stazione intermedia è stata anticipata creando una zona adatta ai principianti». Le novità continuano a Pera di Fassa all’interno della skiarea Catinaccio: «Qui i lavori - dice Claudio Bernard, il presidente delle Funivie Catinaccio - si sono concentrati sulla sostituzione delle due seggiovie che portano a Pian Pecei e su verso il Ciampedie. La Vajolet 1 e la Vajolet 2 ora sono seggiovie di nuova generazione, a quattro posti ad ammorsamento

automatico, e permettono di incrementare il numero di passaggi e la comodità degli sciatori». In questo modo si va ad offrire un accesso alla skiarea più efficiente che diventa complementare a quello della funivia di Vigo di Fassa. «Anche la pista a monte è stata modificata e allargata nel suo tratto finale mentre quella che scende in paese verrà rivista in un secondo momento». Tutto questo è il primo passo nel programma di riassetto futuro della skiarea che prevede il collegamento diretto tra l’arrivo della piste del Buffaure a Meida e la stazione a valle della seggiovia a Pera: «Avrebbe un impatto estremamente positivo sul nostro turismo perché completerebbe la logica del collegamento sci ai piedi tra il Sellaronda e il resto della Val di Fassa. C’è già un progetto e c’è la volontà di andare in quella direzione ma serve ancora tempo per arrivare a concretizzare l’idea».

Daniele Dezulian: «Questa nuova cabinovia - la cosiddetta D-Line - è un gioiello della tecnica che prevede un nuovo standard costruttivo».

a fianco: la nuova cabinovia del Ciampac; sopra: la skiarea Catinaccio

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Günther Burchia: «Che soddisfazione

la mia neve»Lo SnoWMaker DeLLa SkIarea BeLveDere

DI CanazeI è uno DeGLI SPeCIaLIStI Che ContrIBuISCono aL DIvertIMento DeGLI

SCIatorI, ProDuCenDo neve “PuLIta”

di Andrea Selva

FassaNews InvernoWinter2017/1816

Günther Burchia: «acqua, freddo ed energia pulita: in questa neve non c’è altro».

«Acqua, freddo ed energia pulita: in questa neve non c’è altro». Lo dice con orgoglio, Günther Burchia, snowmaker dell’area Belvedere di Canazei, sollevando una manciata di neve programmata, per mettere fine alle leggende secondo cui nella neve sparata con i cannoni ci sarebbero additivi per facilitare la produzione di fiocchi. Niente di tutto questo: l’acqua e l’aria sono quelle delle Dolomiti, mentre l’energia elettrica è quella (pulita e rinnovabile) che viene prodotta dalle centrali idroelettriche trentine. Il risultato? Se il freddo lo permette le piste da sci possono essere innevate in poche ore. E se quest’anno le Dolomiti fassane si presentano a inizio stagione bianche

di neve naturale, tanto meglio: le società d’impianti ugualmente producono neve programmata per garantire un’esperienza migliore agli sciatori. Un mestiere che l’Apt di Fassa ha raccontato con il video d’inizio stagione “Oggi nevica” di cui Günther - 35 anni, di Campitello di Fassa - è il protagonista, al lavoro in una montagna bianca come quando era bambino.«Amo il mio mestiere, soprattutto perché è vario - racconta, in un pausa ai piedi del Sass Becé - passiamo dal semplice controllo dei cannoni, alle quote più alte, dove il panorama è spettacolare, fino all’uso delle tecnologie più avanzate: con il computer possiamo controllare

ogni elemento dei nostri impianti e sui nostri schermi abbiamo mappe aggiornate ogni giorno che ci indicano lo spessore della neve, in ogni punto, grazie ai sistemi di cui sono dotati i nostri gatti delle nevi. Così i gattisti sanno quali sono le situazioni più delicate, dove è necessario intervenire, ma siamo anche in grado di gestire la produzione di neve in modo più efficiente, esattamente dove serve, senza sprechi». Tutto questo nell’ambiente naturale delle sue montagne, fatto che per Günther - che ha studiato agraria, ha avuto un’esperienza da boscaiolo e ha una grande passione per la natura - è molto importante. Il lavoro più impegnativo è naturalmente a inizio stagione, nel

35 mila euro

il costo di un cannone a bassa

pressione

FassaNews InvernoWinter2017/18 17

GüNTheR BuRChIa: «MY SNow, whaT a SaTISfaCTIoN»

«water, cold and clean energy: these are the ingredients of the snow», says Günther Burchia, a proud snowmaked of the Belvedere Canazei area, grabbing the artificial snow that covers the land, turning down all critics about special substances added to water to make the production of artificial snow easer. No additives at all: water and air are from the dolomites, whilst the energy (clean and renewable) is produced by the hydroelectric centrals here in Trentino. The outcome? In case of cold temperatures, slopes can be artificially covered with a white coat within a couple of hours. and if, as this year, our dolomites have already been covered by natural snowflakes, it is even better: artificial snow is produced to improve skiers’ experience. a taxing work that was also the subject of a video made by the Val di fassa Tourist Board at the beginning of the season, with Günther, a 35-years old snowmaker from Campitello, working up in the white mountains, the same of when he was a child. «I love my job because it varies - says, while making a break at Sass Becé - it goes from checking the snowmaking cannons, to the highest mountains where the landscape is even more amazing, to the use of the most advanced technologies: with the computer we can check each element of our lifts and, on our screens, we have daily updated maps to check the snow level in each part of the slope, thanks to the sensors present on our snow cat. So the snow cat drivers know the different situations, where they have to intervene, and where we have to produce more snow in a more efficient way, exactly were it is needed, without squandering anything». Investments in this field are huge: in the case of snow scarcity, the costs of artificial snow making can reach 20% of the income. It there a positive return on investment? There is no doubt: «Skiers are increasing – they state- there has never been so much enthusiasm».

momento in cui bisogna preparare le piste per l’apertura. E per sfruttare al meglio i periodi di freddo autunnali la Sitc (la principale società d’impianti a fune della Valle di Fassa) ha progettato un bacino idrico per l’innevamento poco a valle del passo Pordoi i cui lavori dovrebbero partire nell’estate del 2018.Inutile chiedere a uno snowmaker o a un gattista qual è la figura più importante: vi risponderanno che hanno bisogno l’uno dell’altro. Gli snowmaker lavorano con un occhio al termometro e al misuratore di umidità: i cannoni partono quando c’è la combinazione giusta di questi due parametri. I gattisti invece entrano in gioco ogni sera, quando le piste

chiudono e i turisti tornano a valle. Gli investimenti in gioco sono elevatissimi: secondo gli ultimi dati forniti da Dolomiti Superski per innevare un chilometro di pista (larga circa 40 metri) servono 45 mila euro, un cannone a bassa pressione costa 30-35 mila euro e un gatto delle nevi di ultima generazione (con un motore da 500 cavalli di potenza) può costare fino a 500 mila euro. In un anno in cui la neve è particolarmente scarsa i costi per l’innevamento artificiale possono raggiungere anche il 20 per cento del fatturato. Ne vale la pena? Gli impiantisti non hanno dubbi: «Gli sciatori sono in aumento - dicono - non c’è mai stata tanta voglia di sciare come in questi ultimi anni».

Günther Burchia con Silverio Pezzei, responsabile dell’innevamento piste di tutta l’area sciistica

500 mila euro

il costo di un gatto delle nevi

FassaNews InvernoWinter2017/1818

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in pista col “DottoRe”

QuanDo ChI vI InSeGna a Curvare, Frenare e SaLtare Con GLI SCI ha Pure una Laurea In taSCa: eCCo Le BeLLe StorIe DI aLCunI GIovanI MaeStrI DI SCI DeLLe CInQue SCuoLe DeLLa vaL DI FaSSa

Ingegneri, architetti, osteopati, psicologi, avvocati, insegnanti, commercialisti, esperti di managemant, arte, pubblicità, comunicazione, lingue orientali e altro ancora. Chi sono? Molti di coloro che, in Val di Fassa, vi insegnano a fare gli “spicchi di pizza” sulla neve (che i bambini sanno bene essere la tecnica dello “spazzaneve”), lo sci parallelo, lo slalom, i salti e soprattutto vi trasmettono la passione per il fantastico sport che si pratica su manti di finissimi cristalli. Sorpresi di solcare le piste con un dottore? Capita a tanti, quando scoprono che il loro maestro di sci, tolta la divisa, si siede a una scrivania, sale in cattedra, progetta al computer, si occupa di questioni legali, traduce dal cinese o effettua trattamenti terapeutici. I giovani valligiani, più che in passato, studiano fino a conseguire la laurea, viaggiano e maturano esperienze professionali, esattamente come gli altri loro coetanei.

Ma, rispetto a qualche giovane di città, hanno l’opportunità di mettere presto a frutto la passione e il talento per gli sport invernali (magari dopo anni di allenamenti e sfide agonistiche, svolte da ragazzini), ottenendo anche il diploma di maestro di sci alpino, snowboard o sci di fondo. Oggi, sono una buona parte delle nuove forze delle cinque scuole di sci valligiane di Canazei, Campitello, Pozza, Vigo e Moena. Questi ragazzi portano con loro in pista, oltre a tante competenze tecniche e conoscenze della neve e del territorio, le loro esperienze formative e le capacità di rapportarsi con gli altri, maturata anche grazie ai loro percorsi universitari, prima, e professionali, poi. Rappresentano senz’altro anche un’evoluzione e un cambiamento dell’immagine diffusa, in passato, del maestro di sci: in primo luogo per la presenza femminile nelle scuole che è in netta crescita e, in secondo, per i

mestieri svolti, una volta conclusa la stagione della neve, dagli esperti dello sport invernale per eccellenza. Un tempo infatti i maestri erano impegnati, per lo più, in lavori artigianali e stagionali, oggi in professioni annuali. Così, nelle prossime pagine trovate le storie di alcuni dottori (o quasi) in rappresentanza di una schiera ben più fitta di colleghi: ecco quindi Alice (laurenda in ingegneria dell’ambiente e del territorio), Carolina (laureata in ingegneria civile), Genny (laureata in economia e management), Matteo (laureato in scienze motorie e in osteopatia), Paolo (laureando in psicologia), Rita (laurenda magistrale in management della sostenibilità e del territorio), Silvia (laureanda in giurisprudenza) e Matteo (laureato in sociologia della comunicazione pubblicitaria e art director) con i loro interessanti percorsi di studio e di vita. Naturalmente, loro vi aspettano in pista!

di elisa Salvi

FassaNews InvernoWinter2017/18 21

Come concili scuola di sci e attività d’ingegnere?Si tratta, in entrambi i casi, di libere professioni, perciò nel periodo invernale adeguo il lavoro allo studio d’ingegneria ai ritmi della scuola di sci.

Ritieni che gli studi universitari ti diano una marcia in più in pista?Non ho problemi a esporre o spiegare qualcosa di fronte a un gruppo di persone, grazie alla pratica universitaria. E addirittura mi è capitato di integrare, con le mie conoscenze di fisica, qualche spiegazione di tecnica dello sci ad alcuni clienti esigenti che l’hanno apprezzata.

Come ha influito il lavoro sui campi da sci, invece, sullo studio?Lo sci, specie l’attività agonistica svolta per diversi anni, mi hanno aiutato a tenere a bada la tensione in occasione degli esami. Inoltre, sebbene la mia famiglia provvedesse ai miei studi, poter contare su un guadagno personale ha contribuito positivamente.

In futuro come ti vedi: maestra o impegnata esclusivamente nell’altra professione? Sono due attività diverse, una favorisce i contatti mentre l’altra la riflessione, e per questo mi piacciono entrambe. Finché possibile mi occuperò di tutte e due.

Come saranno, secondo te, i maestri di sci dei prossimi anni?Credo che la conoscenza del territorio locale, ma anche di altre realtà sarà per loro fondamentale.

Cosa dicono i tuoi allievi quando scoprono che sei ingegnere?Restano sorpresi, per molti è difficile immaginare un maestro di sci in un’altra veste. Ma tutti capiscono quando si spiega che sulle piste si lavora pochi mesi e che l’attività di maestro spesso non è più la principale (come in passato) ma la secondaria.

Carolina Chiocchetti - 30 anni

Scuola di sci di Vigo Laureata in ingegneria civile

Come concili scuola di sci e studio?Ho iniziato l’università e lo stesso anno il corso per maestra di sci che richiedeva, ogni quindici giorni, una settimana di esercizi in ghiacciaio o sulle piste. Al rientro dovevo concentrarmi sullo studio senza distrazioni. è stata dura ma ce l’ho fatta.

Ritieni che gli studi universitari ti diano una marcia in più in pista?Mi hanno abituato ad agire positivamente nelle situazioni di stress. Capitano corsi con bambini molto vivaci e gruppi di adulti che hanno esigenze differenti tra loro. L’università aiuta a relazionarsi con diverse persone e anche a gestire i tempi di studio, che in pista equivalgono ai tempi delle lezioni.

Come ha influito il lavoro sui campi da sci, invece, sullo studio?Nell’ottimizzare il tempo: mi concentro sui libri nei momenti di studio e con gli allievi durante i corsi.

In futuro come ti vedi: maestra o impegnata esclusivamente nell’altra professione? Ho sempre pensato che l’insegnamento dello sci mi avrebbe aiutata a pagare l’università e, una volta laureata, avrei intrapreso un’altra strada. Però più passa il tempo e più mi rendo conto che fare la maestra di sci mi entusiasma, tanto che l’idea smettere mi rattrista: forse è il caso che ascolti le mie emozioni.

Come saranno, secondo te, i maestri di sci dei prossimi anni?Ci sarà una distinzione netta tra i ragazzi che faranno solo sport, quindi che punteranno a fare il maestro di sci d’inverno e, magari, di mountain bike d’estate e gli altri che invece, avendo intrapreso altri percorsi, lo insegneranno occasionalmente.

Cosa dicono i tuoi allievi quando scoprono che sei un’esperta di management?Restano di stucco e sono curiosi di sapere come mi organizzo con l’attività in pista.

rita Dagai - 24 anni

Scuola di sci di Canazei Laureanda magistrale in management della sostenibilità e del territorio

FassaNews InvernoWinter2017/1822

Come concili scuola di sci e attività di osteopata?Dopo la laurea in scienze motorie, un anno fa circa ho conseguito quella in osteopatia intensificando questa attività. Finora sono riuscito ad alternare bene le due professioni, ma da quest’inverno credo che ridurrò le ore pomeridiane di scuola di sci di Vigo, dove sono vicedirettore.

Ritieni che gli studi universitari ti diano una marcia in più in pista?Mi hanno fatto capire di aver compiuto le scelte giuste per me, inoltre la conoscenza approfondita del corpo aiuta.

Come ha influito il lavoro sui campi da sci, invece, sullo studio?Positivamente, perché mi ha consentito di affrontare le spese universitarie e portare a termine due cicli di studio.

In futuro come ti vedi: maestro o impegnato esclusivamente nell’altra professione? Mi si stanno aprendo strade interessanti, grazie all’osteopatia, che mi vedono sempre più coinvolto nel seguire professionisti dello sport. Questo mestiere è una passione e lo pratico tutto l’anno. è probabile che debba diminuire, in futuro, le ore sui campi da sci.

Come saranno, secondo te, i maestri di sci dei prossimi anni?In grado di parlare bene una lingua straniera, ben preparati per quanto riguarda lo sci e non solo.

Cosa dicono i tuoi allievi quando scoprono che sei osteopata?Capita di parlarne con i genitori degli allievi che si incuriosiscono e, a quel punto, c’é chi mi sottopone pure qualche problema di salute per avere consigli utili.

Matteo Cigolla - 32 anni

Scuola di sci di Vigo Laureato in scienze motorie e in osteopatia

Come concili scuola di sci e studio?Non è semplice, perché insegnando per tutto l’inverno non sono quasi mai riuscita a seguire i corsi universitari, così i tempi della laurea, che è quasi alle porte, si sono allungati. Oltre alla scuola di sci, poi, do una mano anche all’attività di famiglia.

Ritieni che gli studi universitari ti diano una marcia in più in pista?Senz’altro nel relazionarmi con le persone, spesso molto diverse tra loro, a cui insegno a sciare.

Come ha influito il lavoro sui campi da sci, invece, sullo studio?Avere un’entrata economica mi ha dato sicurezza e la possibilità di modificare i ritmi di studio. Svolgere un’attività soddisfacente come l’insegnamento dello sci è stata d’aiuto per l’autostima quando il percorso universitario non è filato liscio.

In futuro come ti vedi: maestra o impegnata esclusivamente nell’altra professione? Amo insegnare lo sci, però una volta conclusi gli studi spero di poterli mettere in pratica.

Come saranno, secondo te, i maestri di sci dei prossimi anni?Dovranno essere molto preparati. Gli allievi spesso sono interessati, non solo a migliorare la tecnica, ma anche ad avere al loro fianco accompagnatori competenti su territorio, storia e cultura locale. Inoltre la psicologia è di grande aiuto quando gli sciatori sono piccoli.

Cosa dicono i tuoi allievi quando scoprono che stai per laurearti in giursprudenza?Chi frequenta le scuole da tempo sa che i maestri fanno altri mestieri, invece, chi è alla prima esperienza resta sorpreso.Silvia Favè - 28 anni

Scuola di sci di CampitelloLaureanda in giurisprudenza

FassaNews InvernoWinter2017/18 23

Come concili scuola di sci e studio?Sono maestra di sci da poco e contemporaneamente studio, perciò concentro le lezioni di sci durante le festività e, quando non ho esami, nelle altre settimane dell’inverno.

Ritieni che gli studi universitari ti diano una marcia in più in pista?Mi hanno insegnato a essere concreta e ad adattarmi alle situazioni, cercando di raggiungere gli obiettivi sciistici prefissati per un gruppo di allievi nei tempi stabiliti.

Come ha influito il lavoro sui campi da sci, invece, sullo studio?Il pragmatismo che attuo sui campi da sci l’ho trasferito nello studio.

In futuro come ti vedi: maestra o impegnata esclusivamente nell’altra professione? Sto per concludere la laurea triennale, ma in programma c’è pure la magistrale. Finché sarò all’università cercherò d’inverno di insegnare sci perché mi piace. Quello che non concludo nei mesi invernali, a causa del lavoro, poi cercherò di recuperarlo d’estate, come ho fatto finora.

Come saranno, secondo te, i maestri di sci dei prossimi anni?Molto preparati da un punto di vista sportivo e credo provenienti da esperienze agonistiche, ancora più di quello che accade ora.

Cosa dicono i tuoi allievi quando scoprono che sei quasi ingegnere?Per prima cosa si stupiscono del fatto che alla mia, giovane, età io sia maestra. Poi, quando vengono a sapere che studio a Trento, mi chiedono spesso dove vivo, quanto tempo dedico allo studio e così via.

Come concili scuola di sci e studio?Studio a Padova durante la settimana, quindi concentro le lezioni di sci nel fine settimana, durante le vacanze di Natale, carnevale e Pasqua.

Ritieni che gli studi universitari ti diano una marcia in più in pista?Senz’altro: mi sto per laureare in “Psicologia dell’infanzia e dell’educazione” e, avendo spesso bambini come allievi, diciamo che so come rendere simpatica la lezione.

Come ha influito il lavoro sui campi da sci, invece, sullo studio?Mi ha aiutato a mettere in pratica quello che studio, dando conferma della bontà della mia scelta professionale. Inoltre c’è l’aspetto economico che mi consente di affrontare le spese universitarie con più serenità.

In futuro come ti vedi: maestro o impegnato esclusivamente nell’altra professione? Sono due attività che cercherò di far correre in parallelo per lo meno fino al conseguimento della laurea magistrale. Tra l’altro, nei miei programmi futuri ci sono il corso di allenatore di sci e il master di psicologia dello sport.

Come saranno, secondo te, i maestri di sci dei prossimi anni?Credo che più competenze si hanno e meglio si possa affrontare la professione, quindi non solo tecnica dello sci ma anche preparazione personale.

Cosa dicono i tuoi allievi quando scoprono che sei quasi psicologo?Quando i genitori dei miei allievi, che in molti casi sono bambini, vengono a sapere che studio psicologia dell’infanzia, mi affidano i figli molto volentieri.

andrea De Biasio - 23 anni

Scuola di sci di Moena Laureando in psicologia

alice Iori - 22 anni

Scuola di sci di CanazeiLaureanda in ingegneria dell’ambiente e del territorio

FassaNews InvernoWinter2017/1824

Come concili scuola di sci e attività di pubblicitario?Quando frequentavo l’università a Urbino e il master a Milano insegnavo snowboard e sci solo durante i periodi di vacanza e nei week end. Ora mi occupo di pubblicità come libero professionista e quindi, dopo le lezioni di sci, mi gestisco il lavoro, soprattutto al computer, come più opportuno.

Ritieni che gli studi universitari ti diano una marcia in più in pista?Senz’altro l’esperienza universitaria prima e quella professionale, poi, mi hanno fatto crescere e questo mi ha dato anche più sicurezza nel gestire i corsi di sci.

Come ha influito il lavoro sui campi da sci, invece, sullo studio?Mi ha consentito di pagarmi in parte gli studi e poi mi ha incentivato a dare il massimo nell’altra attività.

In futuro come ti vedi: maestro o impegnato esclusivamente nell’altra professione? Mi piacciono entrambi, quindi se possibile vorrei proseguire con le due attività. Spero proprio di non dover mai scegliere tra la scuola di sci, l’attività di grafico e di videomaker.

Cosa dicono i tuoi allievi quando scoprono che ti occupi di pubblicità?Restano stupefatti, mi chiedono dove ho studiato e si informano su quanto ho fatto. Siccome, poi, per un anno ho lavorato in un’importante agenzia milanese, capita che qualche pubblicità la conoscano.

Come concili scuola di sci e professione?Metto a frutto i miei studi d’economia nell’attività alberghiera di famiglia: durante l’inverno oltre alla scuola di sci, mi occupo in albergo del booking, mentre d’estate mi impegnano anche la segreteria e la gestione del sito web.

Ritieni che gli studi universitari ti diano una marcia in più in pista?Credo mi diano maggiore scioltezza nell’instaurare un rapporto con gli allievi adulti. Con i bambini, invece, entro facilmente in sintonia, per il mio carattere socievole.

Come ha influito il lavoro sui campi da sci, invece, sullo studio?Mi ha insegnato a organizzarmi: nei tre anni di università ho concentrato le lezioni di sci durante il periodo natalizio e nei week end.

In futuro come ti vedi: maestra o impegnata esclusivamente nell’altra professione? Mi piacciono entrambi e, per ora, credo che continuerò a fare sia l’una che l’altra professione. Poi se dovessi formare una famiglia magari cambierò i miei piani, ma dubito che rinuncerò alle mattine sugli sci.

Come saranno, secondo te, i maestri di sci dei prossimi anni?Ben preparati, come la professione richiede, ma probabilmente sempre di più con studi universitari alle spalle.

Cosa dicono i tuoi allievi quando scoprono che sei laureata in management?Mi chiedono che cosa ci faccio in pista. Ma quando spiego la bellezza di stare all’aria aperta e a contatto con le persone e le soddisfazioni che ottengo con questo lavoro, capiscono tutti la mia scelta.

Genny Deville - 28 anni

Scuola di sci di MoenaLaureata in economia e management

Matteo Soraperra - 32 anni

Scuola di Sci MarmoladaLaureato in sociologia della comunicazione pubblicitaria e master in art direction

FassaNews InvernoWinter2017/18 25

oN The SlopeS wITh The BaCheloRS

engineers, architects, osteopaths, psychologists, lawyers, teachers, accountants, experts of management, arts, advertisement, eastern languages and much more. who are they? Numerous are the ski instructors in Val di fassa that, in addition to teaching you how to do the

“slices of pizza” (aka the snowplough), the slalom and jumps, are professionals in other fields. So, did you expect this from your ski instructors? It may seem surprising, but the majority of the instructors have a different job, such as designing a project, taking care of legal aspects of an issue, translate from Chinese or doing therapeutic treatments. The young locals, now more than ever, study to obtain a Bachelor title, travel around the world and build a relevant professional background. In addition, they have the unique chance to transform their passion into their job (after having spent their childhood training for competitions) and thus obtaining the legal title of ski, snowboard or cross-country ski instructor. as a result of this trend, today the young locals are a very important part of the five ski schools present in Canazei, Campitello, pozza, Vigo and Moena. So here are the stories of some young ski instructors and students: alice (student of engineering), Carolina (graduated in Civil engineering), Genny (graduated in economics and Management), Matteo (graduated in Motoric Science and osteopathy), paolo (student of psychology), Rita (postgraduate in Management of territory and sustainability), Silvia (student of law) and Matteo (graduated in Communication, advertisement and art director). They cannot wait to welcome you on the slopes!

I maestri, con la laurea, portano in pista oltre a competenze tecniche le loro esperienze formative.

> Comodo accesso alla funivia con scale mobili dal centro di Vigo di Fassa> Collegamento con Skitour Panorama> Rifugi in quota raggiungibili anche a piedi> Percorsi con ciaspole> Baby park con servizio custodia e animazione> Scuola sci direttamente sulle piste> Noleggio, deposito sci e ski service alla partenza degli impianti

CatinaCCio impianti a Fune S.p.a.38039 Vigo di Fassa (Tn) Tel. +39 0462 763242 | [email protected] www.catinacciodolomiti.it | www.valdifassalift.it

> Easy access to the cableway by escalator> Link to the Panorama Ski Tour> Refuges at altitude reachable on foot> Snowshoeing routes> Playground area and nursery for children> Ski school directly on the slopes> Ski hire, storage and ski service at the start of the lifts

Passo San Pellegrino Seggiovia Campigol Sanpesnowpark sanpe_snowpark

la Skiarea ideale per le Famiglie

the ideal Ski reSort For the

whole Family

Nuove seggiovie 4 posti aggaNciameNto automatico vajolet 1-2 da pera di fassa

FassaNews InvernoWinter2017/18 27

con i sellaRuMba sul sellaRonDa

L’IntraPrenDente GaBrIeLe vaLentInI, DI CaMPIteLLo, ha Inventato una LInea DI SCI, DaI CoLorI verDe e aranCIone DeL noto tour attorno aL MaSSICCIo DeL SeLLa,

Che GLI ha ISPIrato Pure IL noMe

di Valentina Redolfi

I “Sellarumba” sono il risultato di un progetto di identificazione commerciale legato al territorio che Gabriele Valentini, proprietario del noleggio “Mambo Ski Rent” a Campitello di Fassa, porta avanti per differenziarsi, offrendo qualcosa di originale e divertente. L’idea è immettere sul mercato un prodotto di qualità e fortemente legato al Sellaronda, uno degli itinerari più apprezzati dai turisti amanti dello sci in inverno e delle mountain bike in estate. Fin da quando ha aperto il suo noleggio sci, Gabriele Valentini, classe 1985, ha voluto caratterizzarsi

con un’identità aziendale specifica: ha cercato modelli di sci fuori dal comune e di nicchia, ha lavorato sull’immagine e ora ha prodotto uno sci che è una novità a livello commerciale.«Con l’affermazione del carving - spiega Valentini - il mercato dello sci è diventato molto rapido. A fine stagione alla fiera Pro Winter di Bolzano molti dei nuovi modelli, dei brand più conosciuti, presentati si differenziano da quelli della precedente stagione solo per i colori. Ho capito presto che un noleggio non può limitarsi a comperare e noleggiare, ma deve cercare di avere una sua identità.

Il nome del noleggio, Mambo, è il mio soprannome (“Gabriele sport” o qualcosa con Valentini, era troppo classico). Di conseguenza, abbiamo lavorato sull’immagine con insegne, bandiere, etichette e divise. Il logo Mambo è diventato un marchio e abbiamo iniziato a pensare anche ai prodotti: e cosa se non uno sci in un noleggio? L’idea di farlo di qualità poi mi è venuta nel 2016 durante la visita a una mostra al Centro d’Arte Contemporanea di Cavalese: fra le installazioni, un video di un “tritasci” mi ha fatto riflettere sul fatto che dovevamo fare qualcosa per

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diminuire l’inquinamento causato dallo sci, purtroppo ancora un prodotto non riciclabile». La volontà è stata quella di creare uno sci che fosse espressione del territorio e con una forte caratterizzazione del suo design. «Abbiamo trovato partner importanti e lavorato con una logica di sostenibilità, per uno sci performante e originale: i Sellarumba, gli sci del Giro del Sella, verdi e arancioni come i colori dei due sensi del tour». Il nome degli sci fa pensare al Sellaronda ma la Rumba, come il mambo, è un ballo e richiama il movimento e il divertimento che si ha sciando. I Sellarumba sono sci in legno disegnati dal grafico Nicola Pitscheider e realizzati a mano, con costruzione sandwich, dal laboratorio piemontese Whitelandski. Gli attacchi sono della Vist Tech di Caldaro. Hanno il fianchetto dritto e sono sci carving “all mountain”, pensati per chi vuole sciare tutto il giorno senza fare troppa fatica e senza necessariamente essere esperto. Il noleggio costa 39 euro, per la prima giornata, mentre per comprarli si spendono circa 1.200 euro. Per la stagione 2017/18 ne sono state prodotte poche paia che si trovano in

esclusiva al noleggio Mambo Ski Rent di Campitello e, volendo, si possono prenotare anche online sul sito www.mamboskirent.it. «Sono in programma anche test (a pagamento) sul giro del Sella, con maestro di sci. In futuro i colori dei Sellarumba rimarranno gli stessi, mentre lavoreremo sui modelli e c’è anche l’idea di produrre snowboard splitboard o sci d’alpinismo, commercializzandoli possibilmente in tutto il Sellaronda creando, infine, un sito internet con l’elenco dei distributori».

Gabriele valentini con i suoi nuovi Sellarumba

FassaNews InvernoWinter2017/18 29

wITh The SellaRuMBa aRouNd The SellaRoNda

The “Sellarumba by Mambo” is the result of an innovative corporate identity project strongly connected to the territory by Gabriele Valentini,

owner of the “Mambo Ski Rent” rental in Campitello di fassa. The idea is to enter the ski market with a high-quality product whose core is the Sellaronda, one of the most famous and beloved itineraries in the area. The name of the product reminds to the Sellaronda and the Rumba, as Mambo, is a dance and recalls the movement and fun that can be experienced while skiing. The Sellarumba made of wood and resin, are crafted by the piedmontese firm whitelandski, with Vist bindings. The innovative carving ski is an “all mountain”, perfect for all types of skiers that would love to be on the slopes all the day long. The rental of a pair of Sellarumba costs 39 euros and 1.200 euros are necessary to purchase them. for the 2017/18 winter season only a couple of pairs of ski have been realized, and they are all available at the Mambo Ski Rent in Campitello. The innovative product can also be booked online at www.mamboskirent.it. «we are also organizing guided ski tests (against payment) around the Sella Massive – states Gabriele, and continues – for the future productions, the colors of the Sellarumba will remain the same. In fact we are going to elaborate the models, and we also have the idea to produce snowboards spiltboards or ski for ski mountaineering, entering the ski market around the Sellaronda and creating a website with distributors».

I Sellarumba sono sci ideati secondo la logica della sostenibilità e della miglior performance.

FassaNews InvernoWinter2017/1830

Un migliaio tra promesse dello sci provenienti da oltre cinquanta Paesi, delegazioni, staff tecnico e tifosi al seguito. Questo il numero di persone attese in Val di Fassa, dal 18 al 27 febbraio 2019, per i “Campionati Mondiali Junior di sci alpino”. Per la manifestazione, d’interesse globale, la valle è al lavoro da mesi: nell’autunno 2016 si è costituito il Comitato organizzatore, fondato da Apt Val di Fassa, Ski Team Fassa e US Monti Pallidi, presieduto da Davide Moser con segretario generale Filippo Bazzanella, che sono affiancati da Renzo Minella, Elisa Maccagni, Massimo Turolla, Ivo Bernard, Carlo Ganz e Angelo Dalpez. Il comitato ha avviato da tempo la pianificazione dei diversi aspetti

tRa un anno saReMo MonDialiLa vaL DI FaSSa è GIà aL Lavoro Per oSPItare, DaL 18 aL 27 FeBBraIo 2019,

I “CaMPIonatI MonDIaLI JunIor DI SCI aLPIno”

della manifestazione, dai tracciati sciistici di gara, alla comunicazione veicolata anche attraverso il sito www.valdifassa2019.com e i canali social già attivi. I Mondiali Junior sono una straordinaria occasione per promuovere, a livello internazionale, la Val di Fassa e l’intero Trentino - tanto che il presidente del Comitato d’onore è Tiziano Mellarini, assessore a sport e cultura della Provincia di Trento - e l’assegnazione della manifestazione alla località è sicuramente un riconoscimento alla qualità della sua accoglienza, dall’hòtellerie alla ristorazione, dei servizi e delle strutture sportive di cui si è dotata nel tempo. Forti

dell’esperienza con la Federazione Italiana Sport Invernali, che da anni ha eletto la valle “Centro Federale FISI” di allenamento della Nazionale di sci alpino con otto “Piste Azzurre” a disposizione (nelle diverse skiarea) e della preparazione di gare di sci di Coppa Europa e di snowboard di Coppa del Mondo, gli organizzatori hanno già individuato le piste giuste per le competizioni che determineranno i migliori sciatori under 20 del 2019: allo Ski Stadium Aloch di Pozza si terranno le prove tecniche, mentre quelle veloci sulla nuova pista nera “La Volata” (omologata per le gare internazionali a fine ottobre 2017) del Passo San Pellegrino. Considerati, quindi, test di avvicinamento ai Mondiali anche lo

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slalom maschile in notturna di Coppa Europa del 18 dicembre 2017 sull’Aloch, così come la discesa libera femminile di Coppa Europa del 20 e 21 dicembre su “La Volata”. A Pozza sarà il quartier generale, centro nevralgico per sciatori e team sportivi (che alloggeranno in diversi hotel della valle), organizzatori e volontari. Quest’ultimi saranno un vero e proprio esercito: cinquecento persone - identificabili dalla bella divisa colorata (Karpos) - operative su più fronti, affinché tutto funzioni al meglio. Tra loro tanti giovani, a cominciare dagli studenti del liceo artistico linguistico e scientifico della Scuola Ladina di Fassa - già ideatori del logo della manifestazione, nonché della

mascotte “Neif” - che si occuperanno dell’accoglienza dei coetanei e delle traduzioni. La Scuola Ladina darà la disponibilità anche degli studenti che seguono il programma di Ski College che collaboreranno in pista con i maestri delle scuole di sci della valle e i preparatori dei tracciati, coordinati da Cesare Pastore, direttore tecnico della manifestazione. Ma i Mondiali Junior di sci alpino saranno, oltre che un appuntamento di sport ad alto livello, anche un’opportunità d’incontro per tanti giovani provenienti da luoghi diversi del pianeta: in valle perciò non mancheranno le occasioni di svago e di festa, così come le opportunità di far apprezzare la cultura ladina che contraddistingue la Val di Fassa.

The BeST IS YeT To CoMe: IN oNe YeaR

More than a thousand athletes from more than 50 european countries, teams and fans along. This is the amount of people that will come to Val di fassa from february 18 to february 27, 2019 for the “alpine Ski world Junior Championships”. In order to welcome properly the event of global interest, the valley is already at work: in autumn 2016 the organization committee was established - made up by apt Val di fassa, Ski Team fassa and uS Monti pallidi, headed by davide Moser and the filippo Bazzanella, with the collaboration of Renzo Minella, elisa Maccagni, Massimo Turolla, Ivo Bernard, Carlo Ganz e angelo dalpez – for the organization of the numerous aspects of the event, from the tracks to the communication, also present online with www.valdifassa2019.com and the main social platforms. The Junior Championships are a one-of-a-kind opportunity to promote Val di fassa and Trentino, the result of a long period of continuous improvement in hospitality, services, and areas for sport activities. also thanks to the experience with the federazione Italiana Sport Invernali that has elected Val di fassa and eight different slopes of the skiareas (called “piste azzurre”) as “Centro federale fISI” for the national ski and snowboard team training sessions, the organization committee has already chosen the most appropriate slopes for the upcoming competitions: the technical disciplines will be at the Ski Stadium aloch in pozza, whilst the fastest ones will be on “la Volata” at passo San pellegrino. pozza will be the headquarter of athletes and their teams, along the hundreds of volunteers and the organization committee: more than five hundred people wearing the colorful jacket and pants by karpos, will be working on the different aspects of the event. among the volunteers, lots of young people, as the students of the artistic high school – that idealized the logo and the mascot of the initiative, called “Neif”- and the linguistic and scientific high school Scuola ladina di fassa, that will take care of the welcome session and translations. also, some of the students enrolled in the ski college at the Scuola ladina will help ski instructors on the slopes and on the tracks, all coordinated by Cesare pastore, technical manager of the event. The Ski world Junior Championships will not only be a sport event, but above all, an opportunity for all youths to meet their peers from other countries and cultures, also thanks to the numerous parties and events organized for making people sharing values and discovering the culture of the valley.

alessia Debertol (nella foto), segretaria del C.o. Mondiali Junior di sci alpino, indossa la giacca dei volontari. Chi desidera mettere a disposizione il suo tempo per questo evento internazionale può consultare il sito internetwww.valdifassa2019.com

Logo e mascotte dei Mondiali sono stati ideati dagli studenti dei licei della Scuola Ladina di Fassa.

a fianco: presentazione, a settembre a Canazei, dei Mondiali alla presenza degli assessori provinciali trentini tiziano Mellarini e Michele Dallapiccola, del presidente FISI Flavio roda, autorità locali, membri del comitato organizzatore e testimonial sportivi di Fassa

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Dodici: mai così numerosi come nella stagione invernale 2017-2018, segno che la Val di Fassa è veramente una culla dello sport, specie delle discipline invernali. Sono quanti gli apostoli (nel significato di “promotori” del termine) i giovani (che pochi altri territori, delle dimensioni della valle ladina possono vantare) già stelle o promesse dello sci - tutti atleti da Nazionale - che, quest’inverno, l’Azienda per il Turismo della Val di Fassa ha scelto come testimonial. Per lo sci alpino, in particolare per lo slalom, la valle vanta Stefano Gross e Chiara Costazza che, grazie a vittorie e piazzamenti importanti delle scorse stagioni, per tutto l’inverno si sfidano con i migliori

La Val di Fassa si gioca 12 assi tantI Sono I taLentI FaSSanI teStIMonIaL DeLLa vaLLe LaDIna

neLLe DIverSe DISCIPLIne SPortIve InvernaLI

colleghi di Coppa del Mondo. Con loro ci sono Cristian Deville, re di Kitzbühel nel 2012 che in finale di carriera è ancora in pista, e il giovane Federico Liberatore, impegnato in Coppa Europa con qualche presenza pure in Coppa del Mondo. Altro atleta di valore è Mirko Felicetti, salito più volte sul podio della Coppa del Mondo di slalom e gigante parallelo di snowboard. Per lo snowbardcross c’è la giovane Caterina Carpano che in questa disciplina si è già tolta qualche soddisfazione anche alle Olimpiadi junior. La valle è rappresentata, poi, nello sci di fondo da Caterina Ganz, tra il resto campionessa italiana 2017 nella 10 km a inseguimento, e da Sebastiano

Pellegrin che, con gli sci stretti, si sta facendo valere. Salti e spettacolari acrobazie sono repertorio consolidato degli ambasciatori fassani del freestyle: Igor Lastei con gli sci, Emil Zulian e Giorgia Locatin con la tavola. Lo squadrone si completa con una ragazza che è avvezza al vertice delle classifiche: Giorgia Felicetti, campionessa mondiale junior 2017 di skyrunning e fortissima sci alpinista. Dodici interpreti dello sci per cui la valle, naturalmente, fa un tifo sfrenato e che si augura di vedere sui podi più prestigiosi, compresi quelli dei Giochi Olimpici Invernali di PyeongChang in Corea del Sud dal 9 al 25 febbraio 2018.

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Stefano Gross discipline: slalom place and date of Birth: Bolzano, 4.9.1986 Residence: Pozza di Fassa National Team member since: 2005Ski club: G.S. Fiamme GialleBest result: WC - 1° SL Adelboden (Sui) 11.01.2015 www.stefanogross.com

federico liberatorediscipline: slalom - giant slalomplace and date of Birth: Bolzano, 28.8.1995 Residence: Mazzin di Fassa National Team member since: 2010Ski club: G.S. Fiamme OroBest result: FIS - 1° SL Skofja Loka (2016)

Caterina Carpanodiscipline: snowboardcross place and date of Birth: Cavalese 19.3.1998 Residence: Pozza di Fassa National Team member since: 2012Ski club: Ski Team Fassa Best result: YOG - 3° SBX Lillehammer (Nor) 15.2.2016

Cristian deville discipline: slalomplace and date of Birth: Cavalese 3.1.1981 Residence: Moena National Team member since: 1999Ski club: G.S. Fiamme Gialle Best result: WC - 1° SL Kitzbühel (Aut) 22.01.2012fans club Cristian Deville

Mirko felicettidiscipline: snowboard parallel place and date of Birth: Cavalese, 15.7.1992 Residence: Moena National Team member since: 2010Ski club: U.S. Monti Pallidi Best Result: WC - 2° PSL Rogla (Slo) 31.3.2015

Chiara Costazzadiscipline: slalom place and date of Birth: Cavalese, 6.5.1984 Residence: Pozza di Fassa National Team member since: 2002Ski club: G.S. Fiamme Oro Best result: WC - 1° SL Lienz (Aut) 29.12.2007www.chiaracostazza.it

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Caterina Ganzdiscipline: cross country skiing place and date of Birth: Cavalese, 13.11.1995 Residence: Moena National Team member since: 2012Ski club: G.S. Fiamme Gialle Best result: OPA CUP - 1° Zwisel 10 km (Ger) 17.2.2017

Sebastiano pellegrindiscipline: cross country skiingplace and date of Birth: Cavalese, 4.2.1994 Residence: Moena National Team member since: 2012Ski club: G.S. Fiamme OroBest result: FIS U23 World Ski Championships - 4° 15 km Rasnov (Rou) 25.2.2016

Igor lasteidiscipline: freeski slopestyle place and date of Birth: Bolzano, 7.2.1995 Residence: Pozza di Fassa Ski club: Ski Team Fassa A.S.D. National Team member since: 2010Best result: EC - 3° Slopestyle Vogel (Slo) 23.3.2015

Giorgia locatindiscipline: snowboard slopestyle place and date of Birth: Cavalese, 4.4.1997 Residence: Pozza di Fassa Ski club: Ski Team Fassa A.S.D. National Team member since: 2015Best result: EC - 4° Big Air Kopaonic (Srb) 2017

emil zulian discipline: snowboard slopestyle place and date of Birth: Cavalese, 22.8.1997 Residence: Pozza di Fassa National Team member since: 2012Ski club: Ski Team Fassa Best result: EC - 1° Snowboard Big Air Rogla 20.3.2015

Giorgia felicettidiscipline: ski mountaneering, skyrunning place and date of Birth: Cavalese 7.1.1998 Residence: Canazei National Team member since: 2014Ski club: Bogn da nia Best result: W.C. - 1° Vertical Skyrunning Junior Andorra (Esp) 3.10.2017; 1° La Grande Course jeunes 2017

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Val dI faSSa plaYS 12 aCeS

Twelve: they have never been so numerous as in this winter season 2017-2018, symbolizing that Val di fassa is really a cradle for athletes, especially for the winter disciplines. They are as the apostolos (in the meaning of “promoters”) the talents and already known athletes – all in the National teams- chosen by Val di fassa Tourist Board as testimonials.

Sono dodici, tra stelle e promesse dello sci, gli atleti scelti dall’apt di Fassa come testimonial del territorio.

for the alpine ski, more specifically for slalom, the valley is represented by Stefano Gross and Chiara Costazza, which thanks to the important rankings, also this year will compete in the alpine Ski world Cup. alongside the two athletes, also Cristian deville, winner of kitzbühel 2012 and the young talent federico liberatore, competing in the european Cup and in some occasions also in the world Cup. other athlete, other discipline: Mirko felicetti has been on the podium of the Slalom and Giant Snowboard world Cup, whilst Caterina Carpano fights in the Snowboardcross competition, discipline for which she has also participated to the Junior olympic Games. The valley is represented also by Caterina Ganz in the ski cross-country competitions, 2017 10km pursuit Italian Champion and Sebastiano pellegrino also for ski cross-country. Jumps and acrobatic movements are the key aspects of the freestyle young local ambassadors: the skier Igor lastei and the snowboarders emil zulian and Giorgia locatin. The fantastic team is completed by Giorgia felicetti, 2017 Ski Running world Junior Champion and talented ski alpinist. Twelve talents supported by the valley, for which we hope a bright future and brilliant performances, also at the winter olympic Games that will take place in South korea from february 9 to 25, 2018.

nella foto: C. Ganz, S. Gross, S. Pellegrin, M. Felicetti e C. Costazza ritratti durante il fotoshooting Fisi

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Fassa Falcons: i giovani dell’alps Hockey league

Nel massimo campioNato dal 1985, il team fassaNo si caratterizza per uN’età media dei giocatori tra le più basse dell’iNtero movimeNto e per l’orgoglio

di competere coN le formazioNi migliori

di Giorgio Pedron

Fondata nella primavera del 2016, la Alps Hockey League, la lega transfrontaliera di hockey su ghiaccio dell’Europa centrale che vede la partecipazione di squadre italiane, austriache e slovene, anche quest’anno sta riconfermando il successo della prima edizione. Rispetto allo scorso campionato i team iscritti sono saliti da 16 a 17, con l’innesto dell’Olimpia Lubiana che ha aggiunto peso e spessore al torneo, a dimostrazione del grande interesse che ruota attorno ad esso. La prima stagione di questa lega è stata un banco di prova importante per capire se la

formula attuata è quella giusta o meno. Il risultato è stato considerato positivo. Secondo gli addetti ai lavori il percorso da fare è ancora lungo, ma dopo un anno c’è fiducia sul suo completo sviluppo e la storia sportiva di questa competizione può solo crescere. Tra le otto italiane partecipanti c’è anche la Sportiva HC Fassa Falcons: la società ladina che continua a scrivere pagine di sport di questa valle da oltre sessant’anni e che partecipa al massimo campionato ininterrottamente dal 1985. Grazie a questo storico sodalizio, l’abbinamento hockey e Val di Fassa è parte integrante

della cultura sportiva di valle dal lontano 1955, quando i primi amatori iniziarono l’attività organizzando piccole squadre di paese. Per la comunità questa disciplina costituisce un’emozione da vivere, rappresenta l’orgoglio di tenere alti i colori fassani, manifesta il senso di una valle che con i suoi mezzi, e soprattutto i suoi giocatori, vuole competere con le migliori formazioni di categoria presenti nel panorama hockeystico italiano e alpino. Nello scorso campionato di AHL i Falcons hanno terminato le loro fatiche al tredicesimo posto e l’obiettivo dichiarato

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di questa stagione è quantomeno di migliorare quella posizione. Dopo due anni di guida tecnica canadese con Ron Ivany, la panchina è stata affidata al finlandese Teppo Kivelä. Dotato di grande competenza professionale, il 49enne allenatore di Espoo è persona affabile e dai modi gentili. Conosce molto bene la realtà italiana avendo già maturato esperienze sulle panchine di Brunico, Egna e all’interno dello staff della Nazionale in qualità di “assistant coach”. Tra le sue qualità va segnalata la scrupolosa attenzione rivolta al settore giovanile che valuta come priorità nella costruzione della squadra. In tal senso può attingere a piene mani, vista la bontà del materiale umano a disposizione proveniente dal florido vivaio locale. Di fatto, la caratteristica principale del team fassano è rappresentata proprio dall’età complessivamente giovane dei suoi giocatori, che ne fa una delle squadre con l’età media più bassa dell’intero movimento. Una parte concreta dell’attuale organico della squadra maggiore, infatti, proviene dall’Under 19 che nella passata stagione tante soddisfazioni ha regalato ai suoi

tifosi arrivando a disputare la finale di categoria. E il settore giovanile, con circa 80 “Futurestars” distribuiti nelle varie categorie, è unanimemente riconosciuto come un fiore all’occhiello della Sportiva HC Fassa Falcons. Con i ragazzi opera un preparato staff di responsabili e allenatori, guidato dal coach Davide Verga, che lavora con entusiasmo e passione anche sotto il profilo educativo. Da qualche anno la società collabora pure con la Scuola Ladina di Fassa ad un progetto molto importante denominato “Ice College”, nato grazie ad una convenzione con la FISG e che si focalizza sulle discipline dell’hockey ghiaccio e del pattinaggio artistico. Gli studenti/atleti possono così scegliere tra tre indirizzi di scuole secondarie (liceo artistico, scientifico e linguistico) praticando l’attività sportiva, seguiti da allenatori federali e da preparatori atletici laureati in scienze motorie. Tutta l’attività, allenamenti e partite di campionato, si svolge al palaghiaccio “Gianmario Scola” di Alba di Canazei, residenza dei Falcons e Futurestars dal lontano 1981, dove assistere alle partite è sempre un’esperienza entusiasmante.

60 gli anni di storia della società di

hockey

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Fassa Falcons: the new Generation oF the alPs hockey leaGueeight italian teams and nine austrian and slovenian squads and take part to the alps hockey league (born in 2016), among which also the sportiva hc Fassa Falcons that has been an

una parte dell’attuale organico della squadra maggiore proviene dall’under 19 che, nella passata stagione, ha regalato tante soddisfazioni ai suoi tifosi disputando la finale di categoria.

important aspect of the valley for more than sixty years, participating to the italian Major league since 1985. thanks to the solid background and the numerous years of experience, since 1955, the hockey and Val di Fassa fellowship has become a relevant part of the local culture. and now, after two years with ron ivany heading the team, the Finnish teppo kivelä has landed in the Falcons’ home. with his meticulous attention for youths, he will for sure be able to grasp the best from the new generation of local hockey players. in fact, the main feature of the local team is represented by the low average age of players, among the lowest of the whole league. a meaningful part of the teams comes from the under19 squad, a group that has given so many good memories to their fans, fighting also the Final. the youth sector of the sportiva hc Fassa Falcons, with 80 “Futurestars” in different categories, is a well-known reality in the hockey world. the team is trained by staff of coaches and managers, leaded by Davide Verga, an enthusiastic and passionate coach that prepares and inspires youths. Moreover, since a couple of years, the hockey team has been collaborating with scuola ladina di Fassa for the so-called “ice college” project. activities, training sessions and matches take place at the “Gianmario scola” ice hall in alba di canazei, hometown of Falcons and Futurestars wince 1981, where each hockey match is an unmissable event.

17 sono i team che

partecipano all’ alps Hockey

league

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Appuntamento all’alba… con gli sci (o senza)

sette occasioNi per vivere le dolomiti di fassa alle prime luci del giorNo: coN #treNtiNoskisuNrise la Natura si fa magia iN alcuNi dei migliori

puNti paNoramici, iN pista e pure iN rifugio

di Elisa Salvi

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“A tutti è dovuto il mattino, ad alcuni la notte. A solo pochi eletti la luce dell’aurora” scriveva la poetessaEmily Dickinson. E tra i fortunati che si conquistano un posto in prima fila per ammirare il sole che sorge sulle Dolomiti di Fassa, quest’inverno, potreste esserci voi. Torna nella valle ladina uno degli eventi più apprezzati dei mesi freddi: #trentinoskisunrise, lo sci all’alba, che quest’anno offre ben sette appuntamenti. Dai primi di gennaio ai primi di marzo sono tante le occasioni per vivere l’esperienza della natura che accende emozioni sin

dall’oscurità che precede la luce. È con le stelle che punteggiano la volta blu scura che si sale su un impianto di sci appositamente aperto a quell’ora (il ritrovo è tra le 5.45 e le 6.45 a seconda del mese), il veloce viaggio in quota è già preludio di quanto si potrà ammirare. Ma è quando si arriva in cima, e le Dolomiti compaiono maestose davanti agli occhi, che si resta estasiati dalla potenza della natura. Man mano che si illuminano le vette, il giorno avanza in uno degli spettacoli più belli a cui possiate assistere. Ma le emozioni sono una dietro l’altra con

#trentinoskisunrise, perché non appena terminato di scattare e condividere sui social foto e selfie è già ora di infilare gli sci e, assieme ai maestri delle scuole della valle, scivolare sul velluto di una pista appena battuta e aperta in esclusiva di buon mattino. Una volta risaliti lì dove avete ammirato l’alba – e se non sciate vi godrete con calma tutte le sfumature dell’”enrosadira”, il nome con cui i ladini definiscono il fenomeno dei raggi di sole che colorano le Dolomiti all’alba e al tramonto - vi attende una vera carica di energie in rifugio, con una ricca colazione a base

FassaNews InvernoWinter2017/1842

di prodotti genuini del territorio. Se il programma vi alletta non vi resta che partecipare a uno o più appuntamenti di #trentinoskisunrise.E si comincia subito, perché il primo evento del 2018, di tutta la provincia trentina, è il 4 gennaio al Col Rodella di Campitello: salita con la funivia dal paese, vista del giorno che nasce, discesa con i maestri della scuola di sci di Campitello e della scuola di Canazei lungo la pista rossa 3-tre fino a Pian Frataces, risalita con un paio d’impianti, e, per finire, ghiotta colazione al Rifugio Des Alpes.Il 27 gennaio è dal Ciampedie di Vigo che potete osservare l’alba: salita sulla funivia Catinaccio, attesa del nuovo

giorno, prima sciata sulla pista rossa Thöni in compagnia dei maestri della scuola di sci di Vigo e colazione degna di Re Laurino (nel cui regno ci si trova) alla Baita Checco. Il Col dei Rossi nella skiarea Belvedere di Canazei ospita il #trentinoskisunrise del 7 febbraio: una volta a bordo della funifor Alba-Col dei Rossi, si sale al privilegiato punto panoramico per assistere all’incanto delle prime luci, si scende con i maestri della scuola di sci di Canazei, lungo le piste rosse Kristiania e Gherdecia fino a Pecol, si risale con la funivia Pecol-Col dei Rossi e, quindi, si gusta un’ottima colazione al Rifugio Belvedere. Il 14 febbraio, dopo il successo dell’edizione 2017, torna lo

“skisunrise in love” nella romantica cornice del Buffaure di Pozza. Per gli innamorati (e non solo) l’ascesa è con la cabinovia in centro al paese, poi con la seggiovia Buffaure-Col de Valvacin fino al Rifugio Al Zedron per ammirare l’alba, quindi discesa sulla pista rossa Valvacin con i maestri della scuola di sci di Vajolet e rientro per uno strepitoso ristoro al rifugio. È dalla prospettiva dell’Alpe Lusia di Moena che si gode l’alba del 22 febbraio (in collaborazione con Apt di Fiemme): salita con la cabinovia Ronchi-Le Cune, attesa del nuovo giorno e slalom sulla pista Le Cune in compagnia dei maestri della scuola di sci di Moena fino allo Chalet Valbona, che sazia con gusto

#trentinoskisunrise in val di fassa, quest’inverno, offre ben sette appuntamenti tra gennaio e marzo.

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GreetinG the sunrise… on the sloPes“Morning is due to all, to some the night, to an imperial few, the auroral light” wrote emily Dickinson. and this year, you can be among the lucky ones that will have the chance to see and feel the aurora and the sunrise on the Dolomites here in Val di Fassa. one of the most beloved win-ter events of the region is back: #trentinoskisun-rise, the special experience, with seven dates. lots are the chances to take part to this mesmerizing event (meeting point, depending on the month, from 5.45 am to 6.45 am) on a pre-opened slope with view on the Dolomites kicking off the day with a unique breakfast with local products. here are the events of the upcoming winter: January 4 at ski area col rodella, campitello, reachable by cable car from campitello, join the fray with canazei and campitello ski instructors on the 3-tre slope and finally have breakfast at Des alpes hut. January 27 at ski area catinaccio, Vigo di Fassa, reachable by cable car from Vigo, descend the thöni slope with the Vigo ski instructors and have breakfast at Baita checco. February 7 at ski area Belvedere, canazei, reach the top with the alba-col dei rossi cable car, descend the kristiania slope with the canazei ski instructors and breakfast at Belvedere hut. February 14 at ski area Buffaure, Pozza, reach col Valvacin with the gondolas and the chairlift, descend the Valvacin slope with the Pozza ski instructors and have breakfast at al Zedron hut. February 22at ski area alpe lusia, Moena, ascend with ronchi-le cune gondolas, descend le cune slope with the Moena ski instructors to have breakfast at chalet Valbona. March 3 at ski area san Pellegrino, Mo-ena, reach the top with the costabella chairlift, follow the Paradiso slope with the Moena ski instructors and reach Baita Paradiso for breakfast. March 8 at ski area ciampac, alba, reach the top with the gondolas and the sella Brunech chairlift, come back on the sella Brunech slope with the canazei ski instructors and reach ciampac hut for breakfast. costs: 32 € for adults, 22 € for kids 6-12 years, free for kids under 6 years. included: ascents using the lifts opened for the event, support of the ski instructors on the slopes and delightful breakfast by the hut. all events are also open to non-skiers (info and booking: tourist offices and [email protected] - tel. 0462 609666).

gli sciatori. Il 3 marzo fatevi trovare, invece, al San Pellegrino: dal passo si sale con la seggiovia Costabella e si giunge con gli sci oppure a piedi alla Baita Paradiso. Qui, dopo aver assistito, all’entrata in scena dei primi raggi, si torna al valico sulla pista rossa Paradiso assieme ai mastri della scuola di sci di Moena, per poi rientrare alla baita e assaporare le sue golosità. Infine, è dedicato al gentil sesso lo sci di primissimo mattino dell’8 marzo al Ciampac, che offre l’opportunità di una visione straordinaria da Sella Brunech. Qui si giunge in seggiovia, dopo essere saliti al Ciampac da Alba di Canazei a bordo della nuovissima cabinovia. Dalla località si scende seguendo i

consigli dei maestri della scuola di sci Marmolada fino al Rifugio Ciampac, che prepara una colazione curata in modo particolare per le signore.Avete individuato gli appuntamenti preferiti? Sicuramente saranno più d’uno e, perché no, magari tutti. Allora iscrivetevi subito! Ecco tutte le informazioni utili: costo 32 euro adulti, 22 euro bambini 6-12 anni, gratis under 6, comprensivi di salita da fondovalle, utilizzo di più impianti aperti per l’evento, supporto dei maestri di sci su piste appena battute e ghiotta colazione in rifugio, tutti gli appuntamenti sono aperti anche a chi non scia. Info e iscrizioni: [email protected] tel. 0462 609666.

man mano che si illuminano le cime, il giorno avanza in uno degli spettacoli più belli a cui si possa assistere.

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Storia di una scandolaalfio delmarco, quasi treNt’aNNi fa duraNte il restauro del tetto di campaNile

e tetto della cHiesa di alba di caNazei, Ha trovato uNa scaNdola “speciale” cHe ora Ha doNato al museo ladiNo di fassa

di Andrea Selva

FassaNews InvernoWinter2017/18 45

Unica, tra migliaia e migliaia di scandole, porta una scritta a matita, sopravvissuta al tempo, che indica la data: 1897. Da allora sono passati centoventi anni e quella scandola è stata affidata al museo assieme a una tavola di legno (“brea” in ladino) su cui probabilmente lo stesso carpentiere ha scritto, sempre a matita, una raccomandazione: “Chi la trova si ricordi dei suoi antenati”. Alfio Delmarco, il carpentiere dei giorni nostri a cui il destino ha riservato il ritrovamento, non poteva certo far finta di niente e ha donato questi reperti di legno al direttore del Museo Ladino di Fassa, Fabio Chiocchetti: un passaggio

di consegne avvenuto il 22 novembre scorso a Vigo e che l’Apt di Fassa ha voluto documentare anche con un video, dedicato alla storia (unica) di questa scandola. E guai a chi la considera semplicemente un pezzo di legno.Era il 1990 quando Delmarco, all’epoca 23 anni, dipendente della ditta altoatesina P-Dach, si arrampicò sul tetto del campanile della chiesa di Alba di Canazei per sostituire la copertura assieme al collega Jakob Dalser. Imbragati lassù, a oltre trenta metri d’altezza con le pareti dolomitiche sullo sfondo, i due carpentieri attirarono l’attenzione di due fotografi che li resero famosi: Fabio Faganello

e Giovanni Cavulli. “Appesi lassù sembravano scoiattoli” ricorda Cavulli che un giorno d’estate rimase a bocca aperta, scendendo dal passo Fedaia, quando vide i due giovani all’opera sul campanile, impegnati nella sostituzione delle scandole, ormai quasi centenarie.Tra le tante scandole Delmarco ne notò una con la data scritta sul retro e decise di conservarla. Peccato che per una distrazione la stessa scandola finì poi nel mucchio assieme alle altre e solo dopo una lunga ricerca il carpentiere trentino (è originario della Val di Fiemme) riuscì a ritrovarla con l’obiettivo di onorare la raccomandazione del suo collega

alfio delmarco:«in quella scandola è racchiusa tanta storia che merita di finire in un museo».

alfio delmarco consegna la scandola a fabio chiocchetti, direttore dell’istituto culturale ladino - majon di fascegn

foto del campanile (1990) di giovanni cavulli

su quella “tavola” di legno c’è scritto “chi la trova si ricordi dei suoi antenati”.

FassaNews InvernoWinter2017/1846

di cent’anni prima: “Ricordatevi degli antenati”. Se giunti fin qui ancora avete dubbi su cosa sia - esattamente - una scandola sappiate che si tratta del risultato della spaccatura (talvolta segatura) di un tronco di larice, in modo da ricavarne pezzi piatti, utili per ricoprire i tetti di montagna. La tradizione vuole che si utilizzi il larice perché è considerato un legno resistente, resinoso e impermeabile, che veniva posato “in terza” (su tre strati) in modo da scongiurare le infiltrazioni, in particolare sulle falde a forte pendenza come sono le antiche coperture di montagna, specie degli edifici religiosi. Erano tetti a chilometri zero, destinati a durare cent’anni, come prova la scandola ritrovata da Delmarco. Ora solo i tetti più pregiati vengono realizzati con la stessa tecnica, che richiede l’intervento di carpentieri esperti come Delmarco, custodi di una tradizione antica, di quando si sceglievano gli alberi d’alta quota, dove la crescita è più lenta e il legname risulta quindi più compatto. «In quella scandola è racchiusa tanta storia che merita di finire in un museo» ha detto Delmarco al momento della consegna.

delmarco accanto all’antica segheria veneziana di penia. si ringraziano, per la realizzazione di questo servizio, i vigili del fuoco volontari di pozza e canazei

FassaNews InvernoWinter2017/18 47

the hiDDen story oF a shinGle

unique, among thousands of shingles, with an old blurb that indicates a year: 1897. 120 years after, this shingle, together with a plank (“brea” in ladin), has been given to the museum. on the plank, another message was written, probably by the carpenter: «whoever finds it, honors the ancestors». alfio Delmarco, the carpenter who has

found the shingle, donated these ancient objects to the director of the Museo ladino di Fassa, Fabio chiocchetti: the delivery of the shingle and plank took place on november 22 in Vigo, a moment recorded also by the Val di Fassa tourist Board with a dedicated video. and do not dare to think they are a common shingle and plank. all started in 1990, when Delmarco, a 23-years employee of the P-Dach company, climbed up to the alba di canazei church’s roof to change the upholstery with Jakob Dalser. up there, at more than 30 meters from the ground and surrounded by the Dolomitic mountains, the two carpenters were portrayed by two photographers: Fabio Faga-nello and Giovanni cavulli. among the numerous shingles, Delmarco found one with a date on the backside, a particular piece he decided to keep for himself. unfortunately, the special shingle was then thrown with the other ones and only af-ter a long re-search, the carpenter found it again and decided to honor the message found on the shingle “remember your ancestors”. in case you have some doubts about what -exactly- a shingle is, is a flat piece of larch trunk, from which nume-rous other flat parts are used to cover the typical mountain hut roofs. «that shingle encloses so much history, it deserves to be in a museum», stated Delmarco when he delivered the shingle to the museum. un museo» ha detto Delmarco al momento della consegna.

alfio delmarco con don mario bravin, attuale parroco di alba e canazei

“cortela scandoles”: l’antico attrezzo con cui un tempo si realizzavano le scandole

la scandola per una distrazione finì nel mucchio assieme alle altre e, solo dopo una lunga ricerca, il carpentiere riuscì a ritrovarla con l’obiettivo di onorare la raccomandazione del suo collega.

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Semplici, popolari, gioiosi quanto il messaggio che portano con sé e, soprattutto, radicati nella tradizione valligiana. Sono i “Canti della Stella”, che nei giorni precedenti l’Epifania, vengono intonati nelle case e negli alberghi della valle, da piccoli gruppi di ragazzini o di adulti che rappresentano i Re Magi e il portatore della stella. Quest’ultima, fatta di carta o di legno (quando possibile anche rotante) è fissata all’estremità di un’asta ed evoca la cometa e l’importante annuncio dei Magi. Esattamente come ricorda il canto “Noi siamo li tre Re”, composto nel Settecento da don Giuseppe Maria Isota: si tratta del brano più diffuso nell’arco alpino, dove il rito ha superato

i secoli caratterizzandosi con diverse varianti locali, tanto che in Trentino se ne contano più di settanta. Questo come altri “canti di questua epifanici” sono stati oggetto di studi e pubblicazioni anche da parte dell’Istituto Culturale Ladino di Fassa in passato e, più di recente, del trentino Renato Morelli - autore, nel 1985, dell’opera cinematografia “Penia, biografia di un paese alpino”, che comprende anche riprese dei Re Magi fassani, premiata pure al Film Festival di Trento - che nel saggio “Angeli e Clorinde. I canti della Stella dalla Controriforma alla tradizione orale contemporanea” restituisce una ricerca trentennale arricchita dalle scoperte del musicologo

di Rovereto Guido Pellizzari. Dalle ricerche e dalle immagini dotte, alla pratica reiterata con candore da bambini e adolescenti che, su mandato dell’arcivescovo di Trento, indossano abiti ispirati alla storia e compiono le missioni insite nei canti: l’annuncio al mondo di Gesù Bambino e l’elemosina. Se anticamente a questi Magi speciali veniva donato cibo per i bisognosi, oggi vengono elargite offerte destinate alla beneficenza. Canazei e Moena, tra i paesi della Val di Fassa dove i “Canti della Stella” si rinnovano con più entusiasmo (ma il rito si compie anche a Soraga, Pozza, Vigo e Campitello), destinano le offerte, nel primo caso, a bambini della Bielorussia, e, nel

Una stella, tre re e tanti cantiattraversaNo la storia per portare, siN dai giorNi cHe precedoNo l’epifaNia,

uN messaggio illumiNaNte: è la tradizioNe dei “tre re” cHe si riNNova a caNazei, moeNa e altri paesi della valle

di Elisa Salvi

secondo la tradizione fassana, il giorno dell’epifania i capifamiglia scrivono sulla porta di casa le iniziali dei re magi: k (kaspar) + m (melchior) + b (balthasar).

a fianco: foto dei re magi scattata nel 1946 a gries di canazei nel rione di “tone”.il primo da destra era luigi crepaz, il secondo era luciano ploner, il terzo non è riconoscibile. foto tratta dall’archivio frazione di gries

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secondo, ai missionari moenesi che operano in alcuni Paesi poveri del mondo: fratel Elio Croce in Uganda, don Elio Sommavilla in Somalia, suor Berta Defrancesco in Brasile e suor Clelia Croce in Bolivia. L’impegno per i cantori è intenso, perché in pochi giorni visitano tutte (o quasi) le case del paese, in particolare quelle dove ci sono anziani e ammalati. «È lo scopo principale del peregrinare l’incontro con chi magari non esce più di casa e ascoltando i canti antichi si commuove. Sono momenti unici che ci ripagano del tempo libero messo a disposizione», spiegano Sisto e Luciano Defrancesco, padre e figlio (l’uno agente di commercio, l’altro studente universitario) che, con Marco Ganz (architetto), Gianni Rizzi (impiegato) e Luca Follador (medico), costituiscono il gruppo dei Magi adulti, che si affianca

a quello dei ragazzi di Moena. Qui, nel periodo della seconda guerra mondiale il rito era stato interrotto, e ripristinato una quindicina d’anni fa: «Un anziano che faceva un Re da bambino ci ha trasmesso il repertorio e, grazie a un maestro di musica, è stato trascritto ed elaborato a tre voci. Il nostro canto dei Tre Re ora è armonioso. Un aspetto curioso è il fatto che, pur essendo in terra ladina, il brano è in italiano e che, con qualche variante, viene eseguito anche negli altri paesi di Fassa». I gruppi vanno anche negli hotel all’ora di cena: «I turisti si entusiasmano per questa tradizione conosciuta solo in alcune zone montane del Nord Italia e nel Nord ed Est d’Europa. Certo, c’è chi non capisce chi rappresentiamo, per questo è fondamentale la nostra presentazione da parte degli albergatori: così non mancano mai le richieste

di foto con noi e le offerte. Molto apprezzata dagli ospiti è anche la messa dell’Epifania quando i cantori, alla fine della funzione, eseguono i brani, per l’ultima volta dell’anno». È invece Fernanda Micheluzzi che ad Alba, Penia e Canazei si occupa da trentacinque anni di Re Magi: «Ho cominciato quando Renato Morelli ha girato il film a Penia - racconta - e non mi sono più fermata». Fernanda organizza i gruppetti di ragazzi che visitano abitazioni e alberghi, mettendo a disposizione anche i suoi guanc (vestiti tradizionali) adattati a rappresentare i Re Magi che indossavano stoffe lussuose e gioielli. «Quando è possibile porto i ragazzi a Trento a ricevere il mandato direttamente dall’arcivescovo. In questi anni li ho accompagnati in diverse località del Trentino dove

Noi siamo li tre Revenuti dall’Orientead adorar Gesù:il Re dei superiori,di tutti i maggiori,di quanti ve n’è al mondo,e qui venuti siam,di quanti ve n’è al mondoe qui venuti siam.

E fu che ci chiamò,mandandoci la Stellache ci condusse qui:dov’è il bambinello,vezzoso e bello,in braccio a Mariache è madre di Lui,in braccio a Mariache è madre di Lui.

L’amabile Signorsi merita dei doniassieme ai nostri cuor.E noi abbiam portatoincenso doratoe mirra e oroin dono al Re divin,e mirra e oroin dono al Re divin.

Or noi ce ne andiamai nostri paesi da cui venuti siam;ma qui ci resta il cuorein braccio al Signore,in braccio a Mariae al bambinel Gesù,in braccio a Mariae al bambinel Gesù.

i tre re

Versione cantata dai Magi di Moena

Lauda natalizia settecentescagruppo re magi di moena (adulti): sisto e luciano defrancesco, marco ganz, gianni rizzi e luca follador

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il rito è praticato: è importante che i giovani capiscano il valore delle nostre tradizioni affinché non scompaiano». Tra le mete a cui tiene di più Fernanda c’è la “Ciasa de paussa” (casa di riposo) di Vigo: «Molti anziani quando ascoltano i canti, che più di trent’anni fa mi ha insegnato una zia di mio marito, hanno le lacrime agli occhi per i ricordi di gioventù che affiorano alla loro mente e per noi l’emozione è indescrivibile». Tanto impegno è ricompensato anche dalle offerte che vengono utilizzate per il trasporto in pullman dall’aeroporto alla Val di Fassa, di bambini cresciuti nei dintorni di Chernobyl che da anni, in estate e in autunno, vengono a respirare l’aria buona delle Dolomiti. «L’ultima volta, anche grazie ai “Cantori della Stella”, abbiamo ospitato per un mese venti bambini». Ed è una luce davvero luminosa quella che fa arrivare in Fassa

bambini dalla Bielorussia o, dalla valle, ne raggiunge altri in Uganda, Somalia o Bolivia donando loro speranza.Ma i canti dei Tre Re non sono l’unica tradizione che, in Val di Fassa, vede protagonisti i Magi nel giorno dell’Epifania: nelle abitazioni contadine, un tempo come oggi, il capofamiglia con in mano un piccolo braciere contenente incenso, asperge con l’acqua benedetta la casa per proteggerla dalle tempeste, dal fuoco e dalla folgore. A conclusione del rito, il capofamiglia scrive sugli architravi delle porte le iniziali dei Re Magi: K (Kaspar) + M (Melchior) + B (Balthasar). I tre monogrammi hanno anche un significato religioso: “Christus mansionem benedicat” (Cristo benedica la casa, in latino). Una preghiera e un auspicio di serenità che, nei primi giorni dell’anno nuovo, si diffondono, attraverso tante porte, in tutta la valle.

a star, three kinGs anD nuMerous choirs

Joyful, simple and awaited, as the message they carry around and, above all, well rooted in the tradition. they are the “songs of the stars”, that in the days preceding epiphany, are sung by youths and men while passing among the houses of the valley, embodying the three wise Men and the herald. the star carried around by the herald is made by paper or wood and it is positioned at the top of a stick, evoking the comet and the holy message of the three wise Men. this is exactly what “noi siamo li tre re” (we are the three wise men) reminds us, a song composed in the 18th century by Giuseppe Maria isota. in the past people used to donate food for others, whilst now the donations consist in money that is given to associations. canazei and Moena, among the other villages of the valley where the tradition is still alive (like soraga, Pozza and campitello), collect donations that will be given to associations for helping kids in Belarus, and in the second case, to missionaries operating in some of the poorest countries of the globe. the three wise Men have a hard time in this period, as they have to visit (almost) each house in the villages, especially the ones where elderly and sick people live. «this is the main purpose of the pilgrimage, sing ancient choirs and visit people that otherwise would not be able to come outside and see us. and it repays the free time we spend doing the pilgrimage», explain sisto and luciano Defrancesco, that, together with Marco Ganz, Gianni rizzi and luca Follador, are embodying the three wise Men, together with the youths from Moena. the groups also go to the various hotels in the evening: «tourists are very enthusiastic about this tradition». the same happens in canazei, where Fernanda Micheluzzi has been in charge of the organization of the event for more than 35 years in a row, coordinating the groups going to the houses and hotels. «whenever it is possible, i take the youths with me and we go to the archbishop of trento for receiving the mandate. in the latest years, together with the youths, i have visited numerous locations in trentino where the tradition of the three wise Men is alive: it is relevant that youths understand the value of our tradition». the choirs of the three wise Men are not the only local tradition with the three wise Men as protagonists during the epiphany: in the farms, the head of the family takes a tiny brazier with incense around the house, blessing the house also with holy water to protect the structure from storms, fire and thunderbolts. at the end, the initials of the three wise Men are written on the lintel: k (kaspar) + M (Melchior) + B (Balthasar). the three monograms have also a religious intrinsic meaning: “christus mansionem benedicat” (“May christ bless this house” in latin).

gruppo re magi di canazei: matteo riz, enrico bernard, mattia valentini

gruppo re magi di moena: alice, davide, elisa, francesco, gemma, irene, mariachiara, marianna, sara, samuele, stefano

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Terme da sognoDall’arte al benessere, Dalla nuvola, al bosco: le Qc terme Dolomiti, giunte

al seconDo inverno D’apertura, continuano a sorprenDere esauDenDo

DesiDeri D’acQua e vapore

di Elisa Salvi

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Per un desiderio accontentato, un altro si esprime e si avvera alle QC Terme Dolomiti di Pozza. Il centro – inaugurato a dicembre 2016 dalla collaborazione tra la catena italiana leader in balneoterapia di Andrea e Saverio Quadrio Curzio e la locale Fassa Terme - dopo aver dato a un centinaio di persone (dal 31 ottobre al 20 dicembre scorsi) la possibilità di vivere l’esperienza straordinaria di una notte in un nimbo, grazie all’installazione artistica “La Nuvola del Benessere” di Mao Fusina e Alessandro

Bolis, ora offre a tutti l’opportunità di sperimentare “Il bosco”. La “Nuvola” - inaugurata da Filippa Lagerbäck, e che ha avuto tra i suoi ospiti anche Camila Raznovic, Lodovica Comello, Diana Del Bufalo e Paolo Ruffini - dopo aver assolto la sua funzione di camera da letto in legno e vetro, con arredi sospesi per dare la sensazione di addormentarsi su una nube, da gennaio prende l’assetto ideale (per cui è stata predisposta): una sauna dove larici, abeti e muschio sono letteralmente di casa. «La chiamo la sauna “Il bosco” -

spiega Bolis, direttore artistico di QC Terme - perché da qui, oltre a vedere le bellissime Dolomiti di Fassa, il bosco appare in tutta la sua interezza, sia dal punto di vista verticale, sia orizzontale. In corrispondenza del grande lucernaio (posto sopra il letto nella Nuvola) si colloca una grande panca quadrata dove gli ospiti si possono distendere per ammirare, di fronte e sopra di loro, alberi altissimi che sfiorano il cielo. Sul lato opposto alla vetrata c’è una parete lignea con una fessura che consente un’altra prospettiva sulla valle. Il tutto

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è completato dalla presenza di una stufa con pietre laviche che permette d’ammirare il fuoco. Tanti elementi naturali, fonte di benessere».È questa l’ultima novità del nuovo centro termale, dove qualità e accoglienza sono le parole d’ordine e dove gli ospiti vengono coccolati tra vasche idromassaggio, percorsi kneipp, cascate d’acqua, bagni giapponesi, bagni a vapore, saune e biosaune, stanze del sale, aree massaggi e, non da ultimo, piscine all’aperto con vista Catinaccio dove ci si immerge nelle acque sulfuree (a 36 gradi) della sorgente Aloch di Pozza. Quest’oasi si sviluppa in oltre quattro mila metri quadri, disposti su tre livelli strutturati in prevalenza di legno e dolomia, dove l’intimità del benessere si sperimenta

tra vasche di varie grandezze, fontane, percorsi che conducono alle piscine esterne, sale relax, dove il riposo si allunga volentieri tra gusci a dondolo, letti danzanti e cuscini accoccolati di fronte a una stufa. Chi, dopo una o (meglio) più esperienze alle QC Terme Dolomiti, vuole portare a casa con sé i benefici delle acque termali, può acquistare la linea di cosmetici esclusivi, che forniscono elementi minerali indispensabili per rinnovare l’epidermide e riattivare il microcircolo, prevenendo l’invecchiamento cutaneo. Non solo, si può rigenerare anche con “L’aria delle Dolomiti” da diffondere tra le mura domestiche: si tratta della nuova fragranza QC Terme Home spa, per inebriare gli spazi di vita quotidiana di freschi profumi alpini.

Dreamy thermal baths For each fulfilled wish, another becomes real at QC terme Dolomiti in Pozza. the thermal bath center – that has been realized thanks to the collaboration between the Italian leader in balneotherapy by andrea and saverio Quadrio Curzio, that opened in December 2016 – gave the chance, from end October to December 20, to more than a hundred people to sleep and spend the night in an artistical installation named “la Nuvola del benessere” by mao Fusina and alessandro bolis, followed by the suggested experience focused on “Il bosco” (the forest). Filippa lagerbäck inaugurated “la Nuvola”, followed by other vip among the numerous guests who lived the unique experience. the structure, after having been used as special dreamy room made up of wood and glass, has now been turned into a new sauna where larch, pines and musk are key aspects of the structure. this is the latest news of the thermal center, where comfort and hospitality are keywords, where warmth and relax hug people, offering whirlpools, Kneipp treatments, waterfalls, Japanese baths, steam baths, saunas and biosaunas, salt rooms, massages and the open-air pools with warm sulfuric water (the temperature is 36 degrees) from the aloch spring. the thermal oasis has been developed on more than 4 thousand square meters on three levels made up of the Dolomia stone and wood, where the wellness experience becomes unique and unforgettable, among fountains, routes to the external pools and relax zones with swinging beds and comfortable pillows positioned to admire a typical fireplace.

Qc terme propone anche una linea di cosmetici esclusivi e la profumazione “l’aria delle Dolomiti” da diffondere tra le mura domestiche.

Filippa lagerbäck prima ospite della “nuvola del benessere”, installazione di mao Fusina

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Quando il sole di primavera intiepidisce le temperature e le giornate s’allungano, in Val di Fassa si sale in quota per vivere uno dei periodi di maggiore incanto sulla neve e… far festa. Sono due le rassegne, “Happy Cheese” e “Val di Fassa Panorama Music”, che s’intrecciano portando note gustose e ritmate a marzo e aprile, per concludere la stagione nei rifugi - raggiungibili pure senza sci - in allegria. Ma non manca il romanticismo: “Happy Cheese”, la manifestazione - in undici appuntamenti, organizzati dalla “Strada dei Formaggi delle Dolomiti” in collaborazione con l’Apt di Fassa

- che esalta i formaggi locali in particolare Puzzone di Moena Dop e Cher de Fascia, dopo l’anteprima del 27 gennaio (ore 17) in Piaz de Ramon in occasione della Marcialonga, torna con un’infilata di “Taste the sunset” (tra le 16.30 e le 18.30). Il primo marzo s’inaugurano gli aperitivi al tramonto - tutti accompagnati dalla musica dei Majazztic - nell’ineguagliabile Terrazza delle Dolomiti del Rifugio Maria al Sass Pordoi a 2950 metri: qui la vista raggiunge le cime più lontane, mentre si assaporano finger food accompagnati da vini trentini. Il 10 marzo, si sale in un altro eccezionale balcone panoramico:

il Ciampedie di Vigo dove, alla Baita Checco si delizia il palato con proposte gourmet appetitose, così come il 17 marzo alla Baita Paradiso del San Pellegrino dove si assiste al fascino del calar della sera sulle Dolomiti. Il 24 marzo alla Baita Checco del Ciampedie, il primo appuntamento al sole di mezzogiorno di “Happy Cheese”, tiene a battesimo il primo concerto del “Val di Fassa Panorama Music”: il festival si sviluppa in dieci spettacoli in altrettanti rifugi delle skiarea valligiane, sotto la direzione artistica di Enrico Tommasini e l’organizzazione delle locali società d’impianti e dell’Apt.

La musica in quota è pret a gourmettra marzo e aprile la “Dolce vita” si consuma sulla neve, tra Festival musicali,

rassegne gastronomiche e romantici aperitivi al tramonto

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La rassegna propone musica ad alto contenuto energetico che spazia dal rock’n roll, al funky, al rhythm and blues. Fino al 7 aprile, si fa pausa tra uno slalom e l’altro di fronte a piatti da leccarsi i baffi, scatenandosi letteralmente con i concerti di gruppi che fanno del coinvolgimento del pubblico una parte essenziale dello show. Così, dopo il concerto del 24 marzo i “Brown Style” si esibiscono pure il 25 al Rifugio Cima Uomo del San Pellegrino. Il 29 marzo è la volta dei “The Cinellis”, al Rifugio Valbona dell’Alpe Lusia, che il 26 marzo sono invece al Rifugio Ciampolin del Belvedere di Canazei. Il 31

marzo torna il sodalizio “Happy Cheese - Panorama Music” alla Baita Paradiso del San Pellegrino dove suonano “The Killbilly’s”, mentre il 2 aprile i “Nine to Five” rallegrano il pranzo degli sciatori del Rifugio al Zedron al Buffaure di Pozza. Il 4 aprile data unica per “Mr Alex & the Mistery Train” al Rifugio Friedrich August del Col Rodella, mentre “The Killbilly’s” il 5 aprile suonano di nuovo ma al Rifugio Crepa Neigra del Ciampac di Alba. Gli ultimi appuntamenti da non perdere sono con le note di “James & the Woodoo”: il 6 aprile al Rifugio Le Cune dell’Alpe Lusia e il 7 aprile al Rifugio Fodom della skiarea del Passo Pordoi.

musIC IN the mOuNtaIN Is Pret a gOurmetWhen spring sun warms up the cold temperatures and days come longer, in Val di Fassa we reach the top to celebrate. two initiatives “happy Cheese” and “Val di Fass Panorama music” that offer delicious and rhythmic notes in march and april, to end up cheering the winter season at the huts – also reachable without skiing-. also romanticism is important for us: “happy Cheese”, the event focused on local cheese, especially Puzzone di moena Dop and Cher de Fascia, after the preview of January 27 for the marcialonga, is back with “taste the sunset” (from 4.30 pm to 6.30pm). march 1, in occasion of the first cheering moment, the majazztic will entertain with music on the Dolomites terrace at rifugio maria at sass Pordoi. march 10, on Ciampedie in Vigo, lots of delightful tastings will be prepared at baita Checco, followed march 17 by baita Paradiso at san Pellegrino. march 24 at baita Checco, let’s celebrate the first event of “happy Cheese”, enterntained by the first concert of “Val di Fassa Panorama music”: the festival is made up of ten shows in ten different huts in the valley, from rock’n’roll to funky, rhythm and blues. so after the first concert with the “brown style”, they will also be performing the day after at rifugip Cima uomo at san Pellegrino. march 29 will be “the Cinellis” moment at rifugio Valbona at alpe lusia, proceeded by another concert on march 26 at rifugio Ciampolin in the belvedere ski area. march 31 will be all about “happy Cheese - Panorama music” at baita Paradiso at san Pellegrino, where “the Killbilly’s” will be performing, followed on april 2 by the “Nine to Five” at rifugio Zendron at buffaure. april 4 will be the unique concert of “mr alex & the mistery train” at rifugio Friedrich august on Col rodella, whilst “the Killbilly’s” will perform also on april 5 at rifugio Crepa Neigra on Ciampac. the ending events will take place with “James & the Woodoo” on april 6 at rifugio le Cune on alpe lusia and on april 7 at rifugio Fodom on Passo Pordoi.

“happy cheese” e “val di Fassa panorama music” si intrecciano portando in quota note gustose e ritmate, a marzo e aprile, per chi ama la “dolce vita” sulla neve.

nella pagina accanto la cantautrice ladina martina iori; sopra: diversi momenti delle rassegne musicali e gastronomiche

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È nato lontano da vigneti, cantine, bottiglie ed etichette, in una terra d’alta quota dove il vino non si produce. Eppure Roberto Anesi, a fine ottobre a Taormina, è stato eletto “Miglior Sommelier d’Italia” per l’edizione 2017 del concorso indetto dall’Associazione Italiana Sommelier. Roberto, 45 anni di

Il Miglior Sommelier d’Italia abita qui

roberto anesi, Di canazei, per DoDici mesi sarà l’ambasciatore uFFiciale Dell’ais e Del vino italiano nel monDo

Canazei, dove è patron del ristorante “El Pael” che gestisce con la moglie Manuela da cui ha avuto il figlio Christian, grazie alla sua passione maturata nel corso del tempo, ma anche a grande tenacia, ha raggiunto un traguardo ambizioso. «Sono molto felice di questo riconoscimento - dice - che premia per la prima volta

un trentino e proprio nell’anno in cui Trentodoc è lo sponsor principale del concorso». Queste sono state alcune delle motivazioni che hanno spinto Roberto a mettersi in competizione (aveva partecipato al concorso anche nel 2008 e nel 2009), riscattando così anche un periodo complicato

di Elisa Salvi

FassaNews InvernoWinter2017/1860

Carne alla griglia e Trentodoc: in tantissimi ristoranti trovate una valida proposta di carni alla brace che generalmente vengono abbinate ai vini rossi. Perchè non provare con un ottimo Trentodoc, le rinomate bollicine di montagna del nostro territorio? Se non sono presenti salse caratterizzate da sensazioni decise e dominanti potrebbe essere proprio una bella scoperta: scegliete una Riserva o un Rosè per avere la struttura necessaria a reggere la persistenza gustativa della carne.

Canederli al burro e Teroldego Rosato: un abbinamento non propriamente nuovo ma di sicuro la proposta dei vini rosati non è mai la prima scelta. Li trovo vini molto moderni in cui la delicata ma decisa struttura, la mancanza di tannino e la freschezza gustativa derivante da un buon contenuto di acidità diventano l’ideale accompagnamento a questo piatto, che non faticherete certo a trovare in ogni cucina della Val di Fassa.

Speck e Gewürztraminer: forse perché ancora troppo legati al vecchio binomio carne/vino rosso, siamo propensi a pensare che lo speck stia bene con il vino rosso, cosa vera solo in parte in quanto dobbiamo necessariamente scegliere vini rossi con determinate caratteristiche. Più sicuro andare su un vino bianco dotato di buona morbidezza al palato come un Gewürztraminer, capace di compensare la nota amara/affumicata finale del salume rendendo così l’abbinamento piacevole e centrato.

abbinamenti a tavola consigliati Da roberto anesi

dopo un incidente in bicicletta. «La preparazione per l’esame ha comportato alzatacce all’alba per diversi mesi per trovare il tempo di studiare, senza sacrificare lavoro e famiglia. È stato impegnativo, ma ho superato situazioni più difficili, e soprattutto ne è valsa la pena». Per Roberto il concorso è stata un’occasione per approfondire alcuni argomenti, dettagli e nozioni: «Ho dovuto prepararmi bene su diverse date e persone che hanno avuto un ruolo significativo nella storia del vino e poi per gli abbinamenti gastronomici ho memorizzato centinaia di etichette». Ma le sue conoscenze erano già ottime: professionista dal 2006, già “Miglior Sommelier del Trentino” e vincitore di diversi concorsi nazionali, dal 2008 è relatore AIS. «Tengo ormai una quarantina di lezioni l’anno in tutto il Nord-Est. Si tratta di un’esperienza che considero importante come occasione di crescita personale. E si è rivelata fondamentale anche ai fini delle ultime fasi d’esame: grazie alla pratica acquisita

a parlare di fronte a “classi” anche di cento persone e di gestire le tempistiche di una lezione, me la sono cavata bene davanti ai giudici e a una platea di duecentocinquanta appassionati che hanno seguito la finale». Non solo, nel 2013 ha frequentato le lezioni del prestigioso “The Institute of Master of Wine” di Londra: «Ha rappresentato un punto di svolta per me, perché oltre alla formazione d’alto livello, mi ha consentito di ampliare i miei contatti, dando respiro internazionale agli impegni professionali».In questi primi mesi da Miglior Sommelier d’Italia gli impegni si sono moltiplicati: «Oltre alle lezioni, supporto AIS, consorzi vitivinicoli nazionali e naturalmente Trentodoc in convegni ed eventi vari. Il riconoscimento non è di quelli che si mettono in bella mostra a casa, ma comporta tanta attività sul campo che mi entusiasma, ma sento anche tutta la responsabilità d’essere per un anno l’ambasciatore dei sommelier e del vino italiano».

FassaNews InvernoWinter2017/18 61

We haVe the best sOmmelIer OF Italyhe is not born among vineyards, wine cellars, and well-known bottles, he is born up in the mountains, where no vineyards are cultivated. he is roberto anesi, elected - at the end of October – “best sommelier of Italy 2017” by the associazione Italiana sommelier. roberto is a 45-years old man from Canazei where he runs with the precious help

of his wife “el Pael” restaurant. «I am very happy about the prize - says roberto - that for the first time ever, has awarded a sommelier from trentino, and exactly in the year in which trentodoc is the main sponsor of the event». roberto’s background is astonishing: sommelier as profession since 2006, already “best sommelier of trentino” and winner of various national events, is also a aIs relator since 2008. «yearly I teach more than forty lessons in the North-east part of Italy. It’s a fundamental part of my personal growth. and this was really important also in the latest phases of the national event: thanks to my prior experiences about teaching in front of groups of people, sometimes also hundreds of individuals, and optimizing time, I was able to handle the stressful situation also in front of the judges. moreover, in 2013 I studied at “the Institute of master of Wine” in london: “It has been a key moment of my life; alongside the studies, I also had the chance to broaden my contacts”. During these first moths as “best sommelier of Italy”, the tasks has doubled: «It is not all about lessons; I also help aIs, the national unions of wine producers and obviously trentodoc with their events and conventions. the award I have received is not an object used to adorn home, it requires lot of effort and practice that thrills me, and I can now feel the responsibility of being, for this year, the ambassador of the Italian sommelier and wine».

roberto anesi: «sono molto felice di questo riconoscimento che premia per la prima volta un trentino».

roberto anesi, a taormina, il giorno della vittoria del concorso per il miglior sommelier d’italia

FassaNews InvernoWinter2017/1862

Tra i pionieri dei sodalizi gastronomici, i quattro ristoranti dell’associazione “Ristora Moena”, nel 2018, festeggiano venticinque anni di matrimonio ai fornelli. Un’unione duratura, nata dall’amicizia e dalla volontà di collaborare e sfociata nelle celebri rassegne: “A Tavola con la Fata delle Dolomiti” , quest’anno con tante sorprese dal 18 al 23 marzo, e “Sapori d’autunno”, a settembre, che attirano buongustai da diverse zone d’Italia e non solo. «All’inizio non è stato facile, ma la voglia di fare squadra, che ha spinto mio padre Vigilio a trovare un accordo con altri ristoratori moenesi, ci ha fatto individuare la modalità per proseguire con soddisfazione fino a oggi». Così racconta Paolo Donei, chef stellato

25 anni di “Ristora Moena”nel 2018 Festeggiano le nozze D’argento i ristoranti malga panna, tyrol,

FuciaDe e Foresta uniti in associazione per promuovere gastronomia e territorio

del ristorante “Malga Panna” che, in questa fortunata avventura, è affiancato dai colleghi Martino e Sergio Rossi del “Rifugio Fuciade”, Michelangelo Croce del “Tyrol”, Riccardo Schacher e Massimo Sommariva del “Foresta”. I quattro locali di “Ristora Moena” - di cui in un primo periodo aveva fatto parte anche Alfredo Chiocchetti (dell’allora ristorante Navalge) trasferitosi poi a Trento - hanno tenuto saldo il rapporto, grazie a chef che hanno contribuito a diffondere la cucina d’eccellenza in Val di Fassa, tanto da essere da riferimento e stimolo per le nuove generazioni di cuochi. Nel corso del tempo molte cose sono cambiate: «Sono mutati i consumi, le aspettative di chi frequenta i ristoranti, l’attenzione alla sostanza ma pure ai dettagli dei

piatti. Naturalmente, anche noi siamo cresciuti ampliando la nostra cultura gastronomica, seguendo i trend che hanno caratterizzato questi anni e, qualche volta, pure anticipandoli, proprio grazie all’interpretazione a tavola della nostre radici». E a chi si domanda a quale nuovo vigore attingerà “Ristora Moena” nei prossimi anni, Donei risponde: «L’associazione è occasione per promuovere il territorio, qualche anno fa l’abbiamo fatto anche con la pubblicazione “Sapori e colori - Saores e colores” che ci racconta attraverso le nostre ricette, la storia e le curiosità del mondo agricolo-pastorale della valle. Ma, in fondo, il nostro ingrediente segreto è l’amicizia: ne usiamo in abbondanza in ogni iniziativa e fa sempre la differenza».

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25 years OF “rIstOra mOeNa”among the gastronomic partnership pioneers, in 2018 the four restaurants of “ristora moena” will celebrate the 25th anniversary of this strong collaboration. a stable alliance based on friendship and the willingness to collaborate, culminated in well-known events: “a tavola con la Fata delle Dolomiti”, this year is from march 15 to 20 with numerous surprises, and “sapori d’autunno”, that takes place in september.

«It was not easy at the beginning, but the desire to build a team pushed my father Vigilio to find an agreement with other restaurants of moena, a collaboration that is still lasting», states Paolo Donei, starred chef of “malga Panna”, that can count on the precious collaboration of his collegues martino and sergio rossi of “rifugio Fuciade”, michelangelo Croce of “tyrol”, riccardo schacher and massimo sommariva of “Foresta”. the four restaurants of “ristora moena” commitment is relevant, thanks to the chefs that spread gastronomic excellence in Val di Fassa, becoming inspiring experts also for the new generations of chefs. From year to year, lot of things have changed: «Consumes and expectancy of restaurants consumers have changed, the same can be said for the attention to the ingredients and the details of the dishes. Obviously, we also improved and broadened our gastronomic culture, following trends and sometimes anticipating them, interpreting our culture and tradition». and to the ones wondering what the future of “ristora moena” will be, Donei answers: «the association is a method to promote our territory, a couple of years ago we also realized “sapori e colori” with the purpose of proposing receipts representing us, the history and the hidden tales of the agricultural and pastoral side of the valley. but our secret ingredient is friendship: we use a lot of it for each initiative, and it always makes the difference».

paolo Donei: «il nostro ingrediente segreto è l’amicizia: ne usiamo in abbondanza in ogni iniziativa».

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12ª marcialonga Ciclyng Craft Ciclyng race 27 maggio - moenaMediofondo, da 80 km, o granfondo, da 135 km. Possono scegliere tra queste due opzioni i ciclisti che ripercorrono sui pedali il tracciato della sorella maggiore sugli sci stretti. Questa bella gara tra le Valli di Fassa e Fiemme conta tanti partecipanti perché dà il via alla stagione della bici. www.marcialonga.it

entorn Vichall around Vigo27 maggio - 2 settembre - vigo e frazioniSette serate, nel corso dell’estate in centro o nelle frazioni, all’insegna delle degustazioni di piatti tipici ladini e del divertimento, specie nella versione per ragazzi. www.entornvich.it

sellaronda hero mtb race 16 giugno - canazei e passi dolomiticiLa “marathon più dura al mondo” mette anche quest’estate in sfida più di 4000 concorrenti per eleggere un solo eroe. La gara raggiunge autentici picchi di fascino tra Val Gardena, Alta Badia, Arabba, Val di Fassa e Alpe di Siusi: le scalate ai passi Gardena, Campolongo, Pordoi, Sella e Duron sono gli obiettivi principali degli itinerari da 85 km o da 60 km. www.sellarondahero.com

i principali appuntamenti Dell’estate 2018

Preview for summer

sella ronda bike Day Ciclyng Day23 giugno - passi sella, pordoi, gardena e campolongoChi ama pedalare salga in sella e si lasci conquistare dai panorami che, uno dopo l’altro, si avvicendano lungo il nastro d’asfalto che circonda il massiccio del Sella. In questa giornata, che vede la partecipazione di oltre 20 mila ciclisti, le auto non circolano (ore 8.30-15.30) dando spazio alle bici. Si parte da Canazei o dalle altre valli. www.sellarondabikeday.com

superenduro mtb mtb race23 - 24 giugno - canazeiTorna, dopo i successi delle edizioni passate, il circuito nazionale di mountain bike, con l’avvincente tappa tra i pendii e gli scenari di Fassa. In gara ci sono i migliori atleti della specialità che, per organizzazione e qualità dei tracciati, qui trovano condizioni ideali. www.superenduromtb.com

Val di Fassa running running race24 - 29 giugno - val di FassaSalite, discese e tratti in piano sono il pane quotidiano dei partecipanti alla nota cinque giorni podistica di Fassa. A correre le cinque tappe (55 km circa), atleti di fama internazionale ma soprattutto molti appassionati che colgono anche l’opportunità di un soggiorno con famiglia e amici. www.valdifassarunning.it

I suoni delle Dolomiti arts festival “sounds of the Dolomites”30 giugno - 31 agosto - val di FassaNon conosce battute d’arresto l’ascesa, per popolarità e qualità degli artisti coinvolti, del festival trentino. Merito del successo va ricondotto anche alla Val di Fassa che, grazie ai suoi invidiabili palcoscenici naturali, ospita gli spettacoli più prestigiosi, oltre a inaugurazione e chiusura della rassegna. www.isuonidelledolomiti.it

“maratona dles Dolomites” Cycling race1 luglio - canazei e passi dolomiticiGli amanti delle due ruote, a confronto in questo appuntamento esclusivo, hanno a disposizione tre itinerari che presentano diverse salite ai passi dolomitici, entrati nella storia del ciclismo italiano. www.maratona.it

Val di Fassa Panorama music music Festival luglio - settembre - val di FassaLa rassegna, promossa dalle società d’impianti a fune della valle, si ripropone nella sua formula interessante che unisce occasioni d’ascolto musicale, ai balconi panoramici delle Dolomiti di Fassa. www.fassa.com

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Il banchetto di re laurinoKing laurin’s banquet12 luglio e 2 agosto - vigoNella splendida conca del Ciampedie, si svolgono indimenticabili cene itineranti tra i rifugi della località, per assaporare bontà della cucina ladina. www.entornvich.com

la bira te Fascia beer Festival 13 - 15 luglio - campitelloAll’interno del festival dei birrifici artigianali di montagna si ha la possibilità di partecipare a degustazioni guidate della bevanda in abbinamento a cibi fassani di produttori locali. E la sera si rallegra con tanta musica. www.labiratefascia.com

sellaronda trail running running race 14 luglio - canazei e passi dolomiticiSi recupera l’edizione 2017 (annullata per maltempo) mantenendo la partenza e l’arrivo a Canazei, così come l’alternanza con Corvara negli anni che seguiranno (secondo la prassi della manifestazione). Perciò si avvia e si conclude in Val di Fassa la corsa che si sviluppa per 51 km, e 3460 m di dislivello, su e giù per i quattro passi del Sella. www.sellarondatrailrunning.com

11° Vertical Kilometer skyrunner World series 20 luglio - albaLa Crepa Neigra è la meta per i migliori “corridori del cielo” che si misurano su un tracciato di 2,1 km per 1000 metri di dislivello, valido come prova mondiale della disciplina. Una prova di grande fascino e selezione. www.dolomiteskyrace.com

21ª Dolomites skyrace skyrunner World series 22 luglio - canazeiDopo le varianti d’obbligo per festeggiare la ventesima edizione, torna al tracciato originario e all’organizzazione classica, l’amata competizione valida per le World Series di specialità. L’itinerario che richiama i migliori esponenti della corsa in montagna, vede la partenza da Canazei (1465 m), quindi la salita tra boschi e sentieri rocciosi fino al Piz Boè (3150 m) e rientro in centro al paese tra gli applausi del pubblico. www.dolomiteskyrace.com

“Festa ta mont” Folk festival 3 - 5 agosto - pozzaLa Val San Nicolò, per due giorni, accoglie oltre diecimila persone pronte a far festa, in un concentrato di tradizioni, leggende, spettacoli all’aperto, musica, giochi e ottima cucina locale. www.festatamont.it

marcialonga running running race 2 settembre - moenaLungo un itinerario che ricalca in parte quello della gara di sci di fondo, ma si concentra in 25 chilometri, gli atleti misurano gambe e tattica da Moena fin sul traguardo di Cavalese. www.marcialonga.it

“gran Festa da d’Istà” Folk Festival9 - 12 settembre - canazeiQuattro giornate di euforia che si alimenta delle note musicali, delle tante band che salgono sul palco della tensostruttura, e dei sapori dei piatti ladini. Il meglio della festa è la domenica, quando sfilano bande e gruppi folk di tutta la valle e anche dei territori ladini vicini. www.granfesta.com

Val di Fassa bike mtb marathon race9 settembre - moenaRaggiunge le undici edizioni questa amata gara di mountain bike che, nel corso degli anni, pur cambiando formula e in parte itinerario, ha conservato slancio e incrementato i biker. www.valdifassabike.it

sapori d’autunno autumn flavours 9 - 16 settembre - moenaI profumi e i sapori della stagione più colorata dell’anno si ritrovano nei piatti golosi proposti dagli chef dei ristoranti Malga Panna, Foresta, Fuchiade e Tyrol, fondatori dell’associazione Ristora Moena. I menù a tema sono un’occasione unica per comprendere tante qualità del territorio. www.fassa.com

Festival del Puzzone di moena Puzzone Cheese Festival 14 - 16 settembre - moenaCresce, di anno in anno, di pubblico e consensi la rassegna che celebra il formaggio Puzzone di Moena DOP, tra degustazioni all’aperto, mercatini del gusto e rientro del bestiame dagli alpeggi. www.fassa.com

simposio top Wine 2950 Wine tasting 13 ottobre - sass pordoiStappare un vino a 2950 metri di quota è un’esperienza unica. Lo sanno bene gli affezionati partecipanti dell’esclusivo simposio sulla Terrazza delle Dolomiti del Rifugio Maria, che non si lasciano sfuggire la degustazione di vini trentini e prodotti gastronomici della valle. www.canazei.org

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like a whirling snowfall, the social friends of Val di Fassa have sent us an avalanche of pictures when, latest November, we asked their help to create an album with all winter pictures taken in the valley. the snowfalls depicted in a magic moment, trees covered with tiny spectacular crystals, candid peaks and hands grabbing snow: these and much more are the subjects of the pictures. also white snowflakes on the slopes, crystals on the roofs adorning villages and huts, snowmen and snow houses with Christmas trees. here they are: the pictures you sent us. thank you, and... stay tuned!

Quante foto coi fiocchi! un altro inverno in compagnia Delle immagini scattate

Dagli amici social Della val Di Fassa

Come un’improvvisa quanto turbinosa bufera di neve. Così, gli amici social della Val di Fassa ci hanno sorpreso con l’invio di tantissimi cristalli in forma di foto quando, lo scorso novembre, abbiamo chiesto di comporre il nuovo album invernale con gli scatti, di fiocchi di neve, realizzati in valle (l’album è pubblicato al completo sulla nostra pagina Facebook). Le nevicate, fitte fitte, fissate in un istante che sa di magia, gli alberi carichi di coltre bianca, le cime candide, le mani che affondano in alti strati di neve, dove

è bello anche tuffarsi: c’è tutto questo nelle foto, ma non solo. Non mancano, infatti, i fiocchi che fanno scivolare sulle piste da sci, quelli che incantano sulle vette del Sella, del Sassolungo o della Marmolada, sui tetti dei nostri paesi o delle baite accanto ai boschi, così come i pupazzi e le casette di neve e gli alberi di Natale. Ecco, quindi, nelle prossime pagine una selezione delle foto che abbiamo ricevuto e con cui diamo appuntamento alla prossima iniziativa social e sulla carta stampata. Stay tuned!

di Elisa Salvi e Rossella Monsorno

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FassaNews InvernoWinter2017/1870

Alberto Gamba, Alessandra Armando Boscolo Penzo, Alessandro Fabbriconi, Alessandro Gerboni, Andrea Ferrari, Andrea Roccabruna, Anna Bianco, Annalisa Grazia, Antonio Lupi, Armando Penzo, Barbara Antonini, Caterina Bianchi, Caterina Scarpa, Cecilia Medioli, Chiara Meschiari, Claudia Bonassi, Edo Genova Volterrani, Elisa Cutoloni, Gilberto Crema, Giovanni Todisco, Jessica Zucca, Laura Simoncelli, Lorena Bariani, Luca Borella, Lucia Pietropaolo, Luisa Colombo, Marco Vanni, Maria Luisa Scarparolo, Mariella Prefumo, Marzia Dal Cason, Matteo Valla, Mattia Valentini, Maurizio Meraldi, Michele Cascella, Nico Salli, Nicole Ferrari, Nicoletta Selli, Rita Polenta, Roberto Davanzo, Rosella D’Alonzo, Sabrina Biasissi, Sandra Costa, Silvana Sale Silvia Totti, Simonetta Breda, Stefania Schiavo, Stefano Bossi, Stefano Maioglio, Tommaso Aliano.

gli autori Delle Foto