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Notiziario il soffio n 2 febbraio 2014
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FEBBRAIO 2014 ANNO XVII, NUMERO 2
Il mese scorso è stato un po’ particolare perché abbiamo avuto un nuovo ospite che si è fermato un po’ tra noi e poi se ne è andato. Non abbiamo potuto annunciarvi la sua venu-ta sul nostro giornalino, perché è giunto inaspettatamente, un sabato in cui eravamo im-pegnati in un viaggio virtuale.
Come sarebbe chi è ? Ma il Signor virus, ovviamente!! Quel virus che ha voluto provare a vivere in tutti i nuclei e, non contento di girare tutta la struttura, ha voluto sperimentare quasi tutte le camere e saggiare quasi tutti i letti. Per nostra grande fortuna, però, non deve avere tro-vato tra voi un’accoglienza entusiastica, anche se alcune lo hanno ospitato per parecchi giorni e, cacciato instancabilmente dai nostri infermieri armati di medicinali fino ai denti, ha deciso di ab-bandonare la nostra Casa. A dire il vero si è spin-to anche nelle dimore di alcuni membri del per-sonale, partecipando a feste dell’ultimo dell’an-no, senza chiedersi se fosse un ospite gradito. Per causa sua molte persone hanno dovuto disertare l’animazione per un certo periodo (si sa che quando si ha gente per casa è bene farle compagnia senza andarsene di qua o di là a divertirsi) e abbiamo dovuto spostare anche la festa dei compleanni… Adesso gli esperti annunciano l’arrivo della Signora Influenza, per cui vogliamo subito comunicare alla suddetta Signora che qui posto non ce n’è, i letti sono tutti occupati e poi è stato fat-
to il vaccino…
Ci auguriamo che il mese di febbraio sia allegro e spensierato per tutti (siamo in pieno periodo di Carnevale !), e vi aspettiamo a tutti
gli appuntamenti dell’animazione !! Appuntamenti e Compleanni
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Preghiera dell’anno nuovo
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Tradizioni e curiosità del mese di gennaio
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Relax 4
Sommario:
Appuntamenti DEL MESE
Mercoledì 5 Festa dei compleanni
Mercoledì 12 Pomeriggio musicale con il coro degli alpini di S. Polo
Sabato 22
Viaggio cinematografico tra le stelle del varietà
È tornata alla Casa del Padre la Signora Gelmi Enrica
Ricordiamola nelle nostre preghiere.
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IL SOFFIO
Questo mese compiono gli anni:
Lidia giovedì 6
B. Santina lunedì 10
Clorinda martedì11
B. Santina sabato 15
Alessandrina venerdì 21
COMPLEANNI
Abbiamo accolto la signora tonincelli elisabetta.
BENVENUTA TRA NOI !
PREGHIERA PER IL CARNEVALE
Signore della gioia, getta manciate di coriandoli sui nostri giorni:
colorali di speranza, illuminali di fede e nutrili di carità.
Non farci mai mancare ore felici, momenti da ricordare, manciate di allegria per far lievitare
la pasta informe del quotidiano.
Avvolgici di spensieratezza, di tanto in tanto, invitaci alla festa del cuore,
aprici la porta della risata contagiosa, spalanca le finestre dell’euforia.
Questa allegria sapremo concimarla con pazienza, con costante dedizione finché
diventerà pace profonda e gioia dell’anima.
Amen
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ANNO XVII, NUMERO 2
Cosa (forse) non sappiamo del Carnevale
Coriandoli, stelle filanti, maschere e parrucche: il carnevale è un tripudio di allegria e colori, sia per i piccoli che per i grandi. Ma ci siamo mai chiesti quali siano le motivazioni di questa festa? Abbiamo mai pensato al fascino della ma-schera che non copre, ma genera un'altra identità? Ci siamo mai soffermati sui ghigni beffardi appesi ai carri allegorici? Proviamo a dare qualche spiegazione.
Quali sono le origini del Carnevale?
Il Carnevale ha origini molto discusse; c'è chi afferma che affondi le sue radici nei saturnali romani, ovvero lunghi cicli di feste popolari durante i quali veniva sovvertito l'ordine sociale: gli schiavi erano temporaneamente liberi e veniva-no consumati banchetti e sacrifici agli dei.
PerchèE’ ci travestiamo?
Nei saturnali romani veniva eletto un "princeps", una sorta di caricatura della classe nobile, al quale si conferiva tem-poraneamente ogni potere. Egli era vestito con una buffa maschera dai colori sgargianti; si trattava della personifica-zione di una divinità infera (Saturno o Plutone) preposta alla custodia delle anime dei defunti, ma anche protettrice delle campagne e dei raccolti. Si pensava che tali divinità, uscite dalle profondità del suolo, vagassero in corteo per tutto il periodo invernale e che dovessero quindi essere placate con l'offerta di doni e di feste in loro onore, nonché indotte a ritornare nell'aldilà dove avrebbero favorito i raccolti della stagione estiva.
PerchèE’ si organizzano sfilate di carri allegorici?
Un'interessante spiegazione può essere rintracciata nell'antica Babilonia dove, poco dopo l'equinozio primaverile, veniva attualizzato il processo originario di fondazione del cosmo. Durante queste cerimonie si svolgevano cortei nei quali erano allegoricamente rappresentate le forze del caos che contrastavano la creazione dell'universo. Questo periodo, che si sarebbe concluso con il rinnovamento del cosmo, veniva vissuto con una libertà sfrenata e un capovol-gimento dell'ordine sociale e morale. Quello babilonico, comunque, è soltanto un esempio: anche presso altri popoli erano diffuse cerimonie simili, aventi valenza purificatoria. Esse dimostrano il bisogno profondo di rigenerarsi periodi-camente.
Perchèe’ si chiama "carnevale"?
L'etimologia della parola ha a che fare con l'avvento del Cristianesimo. La parola Carnevale deriva dal latino "carnem levare", ovvero "togliere la carne". Secondo la dottrina cristiana, il cosiddetto Tempo di Carnevale costituisce infatti una preparazione alla Quaresima, la quale prevede l'astinenza dalle carni.
PerchèE’ finisce con un "martedI’ì grasso"?
Il cosiddetto martedì grasso (che quest'anno è il 4 febbraio) precede il mercoledì delle ceneri, primo giorno di Quare-sima. E' detto "grasso" poichè, dato che corrisponde all'ultimo giorno prima del digiuno penitenziale della Quaresima, la tradizione voleva che in questa giornata venissero consumati tutti i cibi più prelibati rimasti in casa: carne, pesce, uova e latticini.
Perche’è si mangiano le "chiacchiere"?
Vista l'incredibile varietà di nomi per questi tipici dolci fritti, non si conosce esattamente l'origine della parola: infatti, solo in Italia, ci sono più di 40 modi diversi per chiamarli: bugie, struffole, cioffe, crostole, frappe e chi più ne ha più ne metta. Nel cosiddetto "italiano standard" sono nominate "chiacchiere" e potrebbe essere un riferimento alla loro estrema facilità di preparazione : se ne possono preparare moltissime con pochi ingredienti, proprio come le chiac-chiere.
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Via Grazzine 6 25123 Brescia
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WORK
IL SOFFIO
Scelga di donare il suo 5 per mille alla
Fondazione Pasotti Cottinelli Onlus firmando nel riquadro delle Onlus
e indicando il codice fiscale
98077830176
rELAX
CHI L’HA VISTO?
Questo mese incominciamo una nuova rubrica: “Chi l’ha visto?”
Funziona così: sul nostro giornalino verrà pubblicata una foto di un bambino o di una bambina e voi dovrete indovinare chi è. Di sicuro è una persona che lavora in questa struttura e, sempre di sicuro,
non sarà facile individuarla, non fosse altro che perché nella foto non indossa la divisa.
Questa è la prima. Nel prossimo numero verrà rivelato il nome del personaggio ma se pensate di aver indovinato chi è, fatelo sapere durante l’animazione e chissà che non ci scappi un piccolo premio.