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Diretto Diretto Filo Filo Gennaio 2010 [email protected] FILO DIRETTO - ANNO I - N. 1/2010 - Registrazione Trib. Di Palermo n. 29 del 30/12/2009 - Stampato in proprio email : [email protected] blog: filodirettoblog.wordpress.com In distribuzione gratuita presso le edicole di Monreale e frazioni L e strategie e gli accordi poli- tici di fine anno hanno visto nascere il governo Lombardo ter tra variegate emozioni, tra ap- plausi, mugugni e delusioni. Le riflessioni seguite ed i sentimenti scaturiti susciteranno inevitabil- mente reazioni nell’elettorato di destra e sinistra, come possibili nuovi scenari si potrebbero apri- re nelle giunte comunali e pro- vinciali. Il deputato regionale Giusep- pe Lupo durante lo svolgimento delle primarie per la poltrona di segretario regionale del Partito Democratico, aveva sostenuto con ferma convinzione che non avrebbe mai concluso accordi con l’ala del PDL che fa riferimento a Miccichè, e quindi a Dell’Utri, ....... segue a pagina 5 Primo corso di formazione socio-politica Luigi Gullo A pag 4 Turarsi il naso o im- boccare la terza via A.S.D. Audace Città di Monreale A pag 10 Ecco il modo in cui il Comune di Monreale, da decenni oramai, tratta il migliore amico dell’uomo. A pag 7 La scuola Pietro Novelli va in pezzi A pag 6 Automobile Club Palermo Delegazione MONREALE Via A. Veneziano, 168 90046 Monreale ( PA ) tel. 091 6404057 Tra i nostri servizi: pagamento bollo, passaggi di proprietà, tessere ACI, rinnovi e/o duplicati patente. Piazza Vittorio Emanuele, 33 90046 Monreale (PA) tel. 091 6408135 Autoscuola “Li Greci” All’ interno Q uando si candidò alle elezioni regiona- li controTotò Cuffaro, il suo motto era “Un’altra storia”. Ed è rimasto quello. Per Rita Borsellino non era uno slogan eletto- rale ma un modo di fare politica. E ora ci prova anche tra i corridoi del Parlamento Europeo da neoeletta come indipendente nelle fila del Pd. ....segue a pag 2 I NO DI RITA BORSELLINO “Lombardo? Non dobbiamo certo essere noi a salvarlo” Da Sinistra Arcobaleno al Pd ma sempre “indipendente”

filodiretto numero di Gennaio

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Numero di Gennaio del mensile FiloDiretto

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Dir e t t oDir e t t oFi loFi loG e n n a i o 2 0 1 0

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FILO DIRETTO - ANNO I - N. 1/2010 - Registrazione Trib. Di Palermo n. 29 del 30/12/2009 - Stampato in proprio

email : [email protected] blog: filodirettoblog.wordpress.com

In distribuzione gratuita presso le

edicole diMonreale e frazioni

Le strategie e gli accordi poli-tici di fine anno hanno visto

nascere il governo Lombardo ter tra variegate emozioni, tra ap-plausi, mugugni e delusioni. Le riflessioni seguite ed i sentimenti scaturiti susciteranno inevitabil-mente reazioni nell’elettorato di destra e sinistra, come possibili nuovi scenari si potrebbero apri-re nelle giunte comunali e pro-vinciali.Il deputato regionale Giusep-pe Lupo durante lo svolgimento delle primarie per la poltrona di segretario regionale del Partito Democratico, aveva sostenuto con ferma convinzione che non avrebbe mai concluso accordi con l’ala del PDL che fa riferimento a Miccichè, e quindi a Dell’Utri, ....... segue a pagina 5

Primo corso di formazione socio-politica

Luigi Gullo

A pag 4

Turarsi il naso o im-boccare la terza via

A.S.D. Audace Città di MonrealeA pag 10

Ecco il modo in cui il Comune di Monreale, da decenni oramai, tratta il migliore amico dell’uomo.

A pag 7

La scuola Pietro Novelli va in pezziA pag 6

Automobile Club Palermo

Delegazione MONREALEVia A. Veneziano, 16890046 Monreale ( PA )tel. 091 6404057

Tra i nostri servizi:pagamento bollo, passaggi di proprietà, tessere ACI, rinnovi e/o duplicati patente.

Piazza Vittorio Emanuele, 33 90046 Monreale (PA) tel. 091 6408135

Autoscuola “Li Greci”

All’ interno

Quando si candidò alle elezioni regiona-li controTotò Cuffaro, il suo motto era

“Un’altra storia”. Ed è rimasto quello.Per Rita Borsellino non era uno slogan eletto-rale ma un modo di fare politica. E ora ci prova anche tra i corridoi del Parlamento Europeo da neoeletta come indipendente nelle fi la del Pd. ....segue a pag 2

I NO DI RITA BORSELLINO “Lombardo? Non dobbiamo certo essere noi a salvarlo”

Da Sinistra Arcobaleno al Pd ma sempre “indipendente”

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2 Politica

“Lombardo? Non dobbiamo certo essere noi a salvarlo”

Nicola FERRERIresponsabile vendite

0360 4121454

VIA CIRCONVALLAZIONE 92/A90046 MONREALE (PA)

091 6401996P.I. 04653350829

Da Sinistra Arcobaleno al Pd ma sempre “indipendente”I NO DI RITA BORSELLINO

Qualcuno, quando si è messa in lista con il partito di Vladimiro Crisaful-

li, ha storto il naso. L’area più a sinistra, dopo aver visto il suo nome sulla scheda elettorale sotto il simbolo di “Sinistra Ar-cobaleno” ha ingurgitato mal volentieri la sua scelta. Ma Rita è rimasta fedele a quel

“Un’altra storia”. Nuovi percorsi tenta di costruirli anche nel Pd creando non poco imbarazzo quando si è presentata il 18 di-cembre scorso all’Assemblea costituente di “Sinistra, Ecologia e Libertà”. Prova a gettare ponti senza risparmiare critiche, senza cambiare casacca, tenendo ferma la bussola. Cercando sul serio di cambiare ciò che non va anche nel Partito Demo-cratico.

Come avvicinare l’Europa a Monreale e la Sicilia a Bruxelles?Tutti e due i termini sono giusti. Portare l’Europa in Sicilia e la Sicilia in Euro-

pa è quello che sto cercando di fare. Ho sempre pensato che è necessario portare in Europa le potenzialità della Sicilia e of-frire allo stesso tempo opportunità nuove ai siciliani.

Nelle scorse settimane anche Monreale è stata invasa dai rifi uti. Com’è possibile che questa emergenza si ripropone e la politica resta immobile o fa fi nta di muoversi? Cosa cova sot-to?Non è un’emergenza. E’ un male che si ripropone. Questa gestione fallimentare della spazzatura ha portato a situazione che sono esplose. E’ una gestione che è stata anomala. Oggi in Sicilia siamo a li-velli di raccolta differenziata inesistenti. Paghiamo pesanti sanzioni per questo ma la differenziata non viene fatta. Spesso ci troviamo una gestione non limpida delle aziende municipalizzate. E dove c’è cat-tiva gestione ci sono interessi mafi osi in senso lato. E’compito della magistratura fare chiarezza non mio ma intanto questa situazione ricade sui cittadini.

In Italia il Governo è intenzio-nato a mettere in vendita i beni confi -scati. In Europa quali politiche si stan-no attuando, quale attenzione c’è nei confronti della criminalità organizza-ta? L’Europa guarda con positività e interes-se alla nostra legge sui beni confi scati. E’ una legge che andava migliorata ma mentre a Bruxelles si adotta una risolu-zione che cita il nostro metodo di lavoro il Governo italiano la distrugge. Questi beni ora andranno nelle mani de mafi osi. Nessuno concorrerà mai ad acquistare un bene mafi oso e ville, appartamenti, terreni che dovevano ritornare allo Stato, ai Co-muni, a cooperative di giovani andranno alla criminalità organizzata.

Torniamo alla Sicilia. A Rita. E ai suoi no. Innanzitutto un no ad allean-ze del Partito Democratico con Raffaele Lombardo. Sicuramente. Cosa abbiamo in comune? Che cosa è cambiato? Cosa ci ha propo-sto di nuovo Lombardo? Siamo arrivati al Lombardo ter e viene salvato. E che debba essere il Pd a salvarlo è di una gra-vità assoluta. A Roma l’Mpa continua a votare Berlusconi. Con Miccichè, pupillo di Dell’Utri, che cosa abbiamo da con-dividere? Perchè dovremmo sporcarci le mani. Se ci saranno riforme che mirano al bene comune è chiaro che il Pd le voterà. Se ci saranno riforme che andranno nel senso del miglioramento le sosterremo ma nessuna alleanza è accettabile.

Questa la tua posizione ma molti nel Pd non la pensano così. La tua presenza critica, determinata, è servita, allora?

Sulla mia ferma posizione c’è stata molta attenzione. E’ la voce di un’indipenden-te ma c’è stata molta attenzione da par-te dell’opinione pubblica e dei media. E questo ha senz’altro infl uito.

Un altro no è quello al Ponte. Oggi più di ieri. Non ho mai detto no ide-ologici e anche in questo caso ho studia-to attentamente i documenti. Non siamo “tuttologi”. Con l’aiuto di esperti abbia-mo analizzato i dati. Il ponte non ha una convenienza. Non risolve i problemi del-la crisi. Piuttosto ci sono situazioni che ci preoccupano. Sono stata a Gianpilieri (Messina) prima di Natale. La situazione è tragica. Per la notte di Natale è stata ri-aperta la zona verde invitando gli abitan-ti a tornare. Ma i residenti non vogliono rientrare nelle loro case. La montagna è lì. Non è stato fatto assolutamene nulla mentre nella zona dell’ Etna e del Cata-

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Politica e Società

nese continuano i terremoti. E poi si parla di pilastri…

Il 18 dicembre eri all’assemblea co-stituente di Sinistra Ecologia e Libertà. L’unica del Pd presente. Che signifi cato ha questo tuo esserci. E’ un segnale di fumo che hai inviato a Vendola per nuo-ve alleanze?Sono stata invitata alla costituente. Biso-gna guardare con attenzione da Di Pietro alla Sinistra. Oggi ci dobbiamo preparare a proporci come forza di governo. Sono stata a vedere cosa c’è di vero, di nuovo, di credibile. Sono stata in passato critica nei confronti della Sinistra più radicale per il fatto che queste formazioni nascono da divisioni Però le forze che ci sono dentro Sel sono mosse da principi che da sempre sono condivisi anche da me. Per altro ci sono persone con le quali ho fatto espe-rienze importanti. Bisogna ripartire con la chiarezza delle idee. Siamo in un mo-mento, in cui bisogna cercare di costruire alleanze tra coloro che condividono gli stesi valori. Riparare dai valori. A Roma ho parlato chiaramente della necessità di un’alleanza, sui principi. Ciò che ci divide non deve essere distruttivo,. In passato ci sono stati errori; oggi il Centro Sinistra si deve ricomporre in un’alleanza che parte da lì. La volontà c’è. Il mio sogno è che ci si possa unire in un percorso in cui questa parte della Sinistra rappresenti la parte di Sinistra del Pd.

Ma il Pd forse è un po’allo sbando. Dal nuovo segretario PierLui-gi Bersani ci si aspettava una sterzata a Sinistra. Bersani sta cercando di mantenere l’equi-librio. E’ più diffi cile a volte la condivi-sione con Di Pietro che con parte della Sinistra. Qualcuno dice di abbassare i toni ma è diffi cile oggi farlo.Con Di Pietro si è troppo fermi sullo scontro ma è uno stimolo a fare di più. Bisogna governare questa ribellione. Serve coraggio.

Alex Corlazzoli

Lo scorso novembre è stato inaugurato a Monreale lo

Studio Spinnato che, oltre a svi-luppare l’attività già svolta dal centro produzioni video Videoes-se di Alessandro Spinnato, si prefi gge l’obiettivo di confi gurarsi quale spa-zio di incontro di uomi-ni, idee, pensieri. L’idea è scaturita sem-plicemente dalla vo-glia di riassaporare il piacere di ascoltare un racconto, di condivide-re esperienze artistiche, di esplorare percorsi culturali inediti e per-tanto tale spazio si offre gratuitamente a chiun-que voglia raccontarsi, esporre le proprie opere e non solo...Si è dato il via a questo nuovo percorso l’11 dicembre con la presentazione del libro “Nessun Peccato” della giovane e bravis-sima autrice palermitana Maria

Studio Spinnato, spazio di incontro di uomini, idee, pensieri

Luce Bondì. Sono certa di non sbaglia-re nel dire che non poteva avere batte-simo migliore il progetto che sottende la creazione di questo spazio in quanto l’incontro si è realizzato come momen-

Maria Luce Bondì presenta “ Nessun Peccato”

La giornalista Tiziana Martorana e la scrittrice Maria Luce Bondì

to di reale fruizione artistica, poiché il desiderio di raccontarsi dell’autrice si è sposato pienamente col piacere autenti-co di ascolto da parte dei presenti. In alcuni momenti, qui documentati con foto, trascinati dalla voce della scrittrice si è percepita la magia che, oramai di rado, ci riporta al senso vero dell’arte.Proseguendo nel nostro progetto a breve avremo il piacere di ospitare la mostra fotografi ca di un fotografo si-ciliano giovanissimo seppur già molto apprezzato oltreoceano. Si tratta di un reportage con il quale Gianni Cipriani ci racconterà l’Iran dei nostri giorni e dunque lo sforzo di un popolo alla con-quista di una democrazia violentemente osteggiata. Annalisa Gullo

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PRIMO CORSO DI FORMAZIONE SOCIO-POLITICA

La dott.ssa Daniela Miceli, funzio-nario assistente sociale del comune

di Monreale, da febbraio dello scorso anno ricopre la carica di presidente del circolo monrealese dell’Italia dei Valo-ri, che si è confrontato con le altre forze politiche durante la campagna elettorale per le amministrative del giugno 2009. La lista dell’IDV non ha però superato lo sbarramento del 5%, non riuscendo quindi ad esprimere alcun consigliere.

“Il recente risultato elettorale non ha consentito al gruppo di Italia dei Va-lori di essere presente all’interno delle istituzioni, questo non ha però inibito la volontà di rivestire un ruolo politico attivo nella società monrealese, se non altro per dovere e senso di responsabili-tà nei confronti dei 1670 elettori che, in occasione delle europee, hanno espresso in maniera libera la propria adesione ai valori del nostro partito.”

Da gruppo extra-consiliare, in che modo pensate di potere incide-re sulla politica monrealese?Subito dopo le elezioni il gruppo ha cer-cato un confronto con le istituzioni ed i neoeletti, inviando uffi cialmente delle lettere su tematiche come la democrazia partecipata, l’ambiente e le pari oppor-tunità, già evidenziate in campagna elettorale. Nessuna risposta uffi ciale è pervenuta, se non delle verbali dichia-razioni di disponibilità, sterili e prive di una reale volontà al confronto. Il gruppo ha quindi deciso di operare in due diffe-renti direzioni:- la prima orientata alla forma-zione, all’acquisizione di competenze ed alla creazione di una coscienza cri-tica, collettiva non individuale, sulle te-matiche fondamentali per il benessere e lo sviluppo socio - culturale del paese;- la seconda centrata sull’analisi e l’osservazione delle scelte politiche poste in essere dall’amministrazione, per comprendere in quanto cittadini e per informare, in quanto aderenti ad un partito politico, su come viene gestita la cosa pubblica.

Come si esplica questa vostra attività?Relativamente al primo punto, prenden-do atto del fatto che nessuna donna è stata eletta in consiglio comunale, Idv ha elaborato un Progetto di formazio-ne socio - politica dal titolo “Donne e politica”. Consideriamo infatti le pari

opportunità, in un sistema che miri a stabilire la giustizia sociale, come la più importante misura a garanzia di una società umana, con lo sguardo rivolto alle differenti realtà e alle prospettive peculiari delle donne, nello sforzo di costruire nuovi “ponti di potere” e cre-are connessioni tra donne e uomini che agiscono nei luoghi istituzionali e non, in quei luoghi dove si avverte più forte la tensione verso una maggiore coesione sociale. Su questi temi abbiamo deciso di rifl ettere insieme agli uomini, all’in-terno di un percorso comune di rifl essio-ne e formazione politica, con l’obiettivo di sostenere la presenza femminile nella

sfera pubblica.

Come si svilupperà il corso?Nell’arco di cinque incontri che si ter-ranno a Monreale, presso il Collegio di Maria, a partire dal 12 febbraio, cerche-remo di comprendere i meccanismi di funzionamento delle istituzioni a livello locale, nazionale ed europeo, le politi-che per le pari opportunità, le differenze di genere nel protagonismo politico e nell’amministrazione della cosa pubbli-ca.

Chi terrà il corso?L’On. Leoluca Orlando darà avvio al corso, che proseguirà grazie alla di-sponibilità e competenza di egregi rappresentanti del mondo politico ed accademico. Maggiori ragguagli ver-ranno forniti non appena avrà inizio la

pubblicizzazione dell’iniziativa. Con-siderato che nella Giunta Comunale è presente un’assessora con delega alle Pari Opportunità, contiamo a breve di presentarle uffi cialmente l’iniziativa ed invitarla a partecipare, anche per cono-scere il suo operato e confrontarci con le scelte politiche dell’amministrazione su questo tema.

Hai anche accennato all’atti-vità di analisi della gestione politica dell’amministrazione.Relativamente a questo punto voglio fornire alcuni spunti di rifl essione. Per esempio, il bilancio 2009, approvato soltanto a novembre, non è pubblicato sul sito del comune. Non è un obbligo per le amministrazioni, ma farlo rappre-senta la volontà di instaurare e favorire forme di democrazia partecipata. Anco-ra, in consiglio comunale si susseguono le proposte fatte dall’amministrazione per inserire debiti fuori bilancio. In un paese che risente come tanti dell’attuale crisi economica si inseriscono debiti fuo-ri bilancio, cioè spese decise senza una programmazione ed una concertazione tra gli attori politici. Ed infi ne purtroppo in tema di tutela dell’ambiente non si ri-leva alcuna novità. Il nuovo Sindaco ha mantenuto le vecchie deleghe “Gestione del Territorio”, “Pianifi cazione ed asset-to del territorio” e per ultimo “Beni cul-turali ed ambientali”. In altre parole nul-la di nuovo, nulla che faccia pensare ad un rinnovato interesse per le politiche a lungo termine, che servano a migliorare la qualità della vita ed a preservare le ricchezze naturali della nostra terra per i cittadini di oggi e per le generazioni future. Noi pensiamo a tal proposito che siano necessarie delle politiche incisi-ve, che lo sviluppo del territorio debba assumere forme diverse e che piuttosto che continuare a costruire ed edifi care, depauperando ed erodendo il nostro ter-ritorio, già seriamente compromesso, sia necessario realizzare servizi ed opere di manutenzione (come i recenti crolli di Via Strada Ferrata ci insegnano e come la carenza di rete fognaria nelle frazioni ed in molte periferie segnala). IdV ha quindi intenzione di continuare ad ope-rare per le tematiche già evidenziate in campagna elettorale e per animare il confronto politico sulle questioni fon-damentali per il paese, rivendicando il diritto alla partecipazione politica.

Luigi Gullo

Intervista al presidente del circolo monrealese dell’italia dei valori

Maria Daniela Miceli: è necessario acquisire competenze e creare una coscienza critica

Politica

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Editoriale

Turarsi il naso o imboccare la terza via

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co con l’MPA di Lombardo e con il PDL di Miccichè e di Dell’Utri ha tolto ogni speranza a coloro che avevano intravisto nell’On. Lupo l’alba di una nuova sta-gione per la sinistra siciliana, e che invece si ritrovano adesso a sostenere ed a sottoscrive-re il Lombardismo. L’ascesa di Lupo era apparsa come il se-gnale d’inizio di una fase nuova, lenta, dura e forse anche logo-rante, ma tesa ad un rinnova-mento dei quadri e dei dirigenti del maggiore partito d’opposi-zione in Sicilia, nell’ottica di un cambiamento del modo di fare politica e di gestire la res publi-ca. Il nuovo segretario avrebbe dovuto diradare le ombre all’in-terno del PD, nella speranza di dare un’identità forte al partito, nel sostegno di quei valori che avrebbero potuto tenere unite le varie anime della sinistra. Prima di offrire un appoggio per il conseguimento di non meglio identificate riforme, sarebbe stato auspicabile fornire agli elettori un chiarimento su quali riforme sostenere e a quali con-dizioni vincolare la permanenza se non addirittura la stessa esi-stenza del Lombardo ter. Pena uno sconquasso all’interno del partito e inevitabili dinamiche interne alle sezioni, dove il di-battito e le polemiche saranno accesi. Molte persone, ricondu-cibili all’anima democratica di Rosario Crocetta e di Rita Bor-

sellino, si sentiranno orfane, in cerca di una nuova guida, ed è prevedibile che nelle future elezioni regionali questa delu-sione andrà tutta a vantaggio dell’Italia dei Valori. Una mag-giore chiarezza da parte della dirigenza democratica è neces-saria, oltre che dovuta. Non è ancora troppo tardi.La nuova dirigenza deve dimo-strare, oltre che al proprio elet-torato anche a tutti i siciliani, che ci può essere una terza via, lontana da scelte di comodo, e soprattutto miopi, basate sul mero risultato contingente. La scommessa sta nel vincere la diffidenza ed acquisire la fidu-cia di coloro, pochi o tanti che siano, che vogliono costruire e credono ancora in una reale alternativa alle amministrazio-ni passate. Un’alternativa che può sorgere solamente dopo un impegno di anni, sicuramente tanti, di lavoro e di abnegazio-ne per creare una nuova classe dirigente, libera, scevra da lo-giche clientelari, personalisti-che, nepotistiche, una classe dirigente non improvvisata ma adeguatamente formata e pre-parata ad affrontare gli impegni e le sfide di una gestione dif-ficile quale quella della regione siciliana. Luigi Gullo

continua da pag 1 .................. e che non sarebbe entrato a fare parte della giunta Lombardo, né tantomeno avrebbe accettato di fare da stampella al suo gover-no. Posizione contrapposta net-tamente alla strategia dell’altro contendente, Senatore Beppe Lumia, e del capogruppo del PD all’ARS, Deputato Antonello Cracolici. Quest’ultimo, difatti, aveva contribuito più volte a tenere in vita il governo garan-tendogli i numeri in parlamen-to. Una volta insediatosi alla segreteria regionale, la presa di posizione del dep. Lupo è stata travolta e sopraffatta da altre logiche, con la motivazio-ne, almeno quella ufficiale, che la crisi del governo Lombardo e le successive elezioni anticipate avrebbero portato nuovamente al governo il Sen. Totò Cuffaro. Quindi meglio il Lombardismo che essere accusati di essere responsabili del ritorno del Cuf-farismo.Meglio turarsi il naso ed opta-re per il meno peggio? Allora come ora ritengo corretta una presa di posizione netta e chia-ra. Non si tratta di scegliere il meno peggio, perché non bi-sogna guardare, purtroppo, a risultati conseguibili nel breve periodo, non vi sono le condi-zioni. Un PD che ha accettato di condividere un percorso politi-

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RedazioneDirettore Editoriale

Luigi GULLODirettore Responsabile

Alex CORLAZZOLIRedattori

Piera AUTOVINO, Cecilia VIOLA, Impaginazione e Grafica

Domenico GARLISIRosolino BUCCERI

Fotografo Luciano BUSICCHIA

Vignettiste Valentina LUCCHESI, Cecilia VIOLA

ha collaborato: Annalisa GULLO

Editoriale

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6 Territorio e Società

L’Onorevole Tonino Russo si impegna a reperire i fondi per la ristrutturazione.La scuola Pietro Novelli va in pezziGenitori obbligati ad andare su e giù per il Paese

La situazione in cui versa la scuola primaria P. Novelli, presso la quale,

dal 1952 ad oggi, generazioni di mon-realesi hanno compiuto i propri studi, si preannuncia complessa e diffi coltosa da affrontare, soprattutto per gli 800 utenti ovvero i bambini e le rispettive famiglie che afferiscono alla suddetta scuola.La storia inizia il 12 gennaio dello scor-so anno. Il tetto dell’ultimo piano che insiste su 7 aule risulta pericolante, le aule vengono chiuse e vengono indetti i doppi turni in previsione di una imme-diata soluzione. La turnazione, tuttavia, si protrae fi no alla fi ne dell’anno sco-lastico. Quest’anno, dopo l’insediamento della nuova amministrazione e ad oggi, nulla è stato fatto se non la chiusura di altre 4 aule e lo spostamento su altri 2 plessi di circa 150 bambini per turno. La scuo-la P. Novelli insiste adesso su 4 plessi. Inaudito!Oggi la situazione è questa: un’aula fa lezione nel salone del plesso centrale; 2 aule sono state ricavate costruendo fi nti muri sui corridoi al pianterreno e al pri-mo piano, impedendo l’accesso all’aula computer e costringendo i bambini a la-vorare incastrati tra i banchi dalle 8.30 alle 14.00; un’aula e’ stata ubicata al Collegio di Maria; 2 aule sono ospitate

presso il II Circolo Mattarella, e 6 aule sono, all’addiaccio, alla Badiella dove sono state segnalate infi ltrazioni per le forti piogge.I genitori hanno protestato, anche se fi no ad ora in maniera molto blanda, perché la situazione venisse affrontata e risolta nel più breve tempo possibile, ma l’amministrazione solo a gennaio 2010 fa sapere che ha deciso di affi dare alla ditta Rgm srl l’indagine struttura-

le e avverte che i tempi saranno lunghi per il repe-rimento dei fondi atti alla ristruttu-razione. Il dirigente scola-stico, il personale docente e ATA, d’altro canto, hanno fatto pre-sente al Sindaco e all’amministra-zione comunale che i disagi a cari-co delle famiglie, degli insegnanti ma soprattutto dei bambini sono veramente tanti. Fanno presente che le aule della Badiella, l’illumi-nazione e i riscal-damenti non sono

adeguati. Pertanto chiedono che venga salvaguardata la centralità della forma-zione culturale degli allievi attivando, nel più breve tempo possibile, l’iter per la progettazione delle opere e il repe-rimento delle risorse fi nanziarie per la ristrutturazione dei locali.Il deputato del PD, On. Tonino Russo, componente della commissione alla cul-tura della Camera, con delega all’istru-zione, invita la cittadinanza 1. a fi rmare una petizione da far pervenire al Presidente della Camera per facilitare l’accesso ai fondi della Legge “mancia”. 2. ad un incontro con l’Ammini-strazione comunale, indetto per il 22 gennaio in aula consiliare alle ore 16.30, a cui la cittadinanza è invitata a parteci-pare perché venga stilato al più presto un progetto per la scuola P Novelli da produrre in commissione cultura alla Camera.

Le insegnanti invitano i cittadini ad esprimersi su Facebook fi rmando una petizione.Altre forme di protesta stanno per es-sere messe in atto da genitori veramen-te stufi di essere strumentalizzati dalle amministrazioni che si succedono e che non si attivano adeguatamente.

Piera Autovino

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Territorio e Società

Ecco il modo in cui il Comune di Monreale, da decenni oramai, tratta il migliore amico dell’uomo.

Clandestinità, assassinii e accattonaggio….

“Piovono polpette”, a San Martino del-le Scale non è solo il titolo di un fi lm

attualmente in programma presso le sale cinematografi che ma la causa di una ver-gognosa strage di innocenti che ahimè, nei mesi di dicembre e giugno di ogni anno, si ripete per mano di indegni rap-presentanti della specie umana ed ha con-dotto alla morte, tra atroci e lunghe soffe-renze, di ben sei amici a quattro zampe.Secondo una recente ordinanza emessa dal sottosegretario alla salute Francesca Martini, nei luoghi presso i quali si ve-rifi cano casi di avvelenamenti va, obbli-gatoriamente, effettuata da parte dell’am-ministrazione comunale competente, una bonifi ca del territorio. Pertanto, in un’in-tervista rilasciata dalla Dott.ssa Luisa Li Vecchi ai Microfoni di “Ditelo a RGS”, i cittadini a conoscenza di un episodio di avvelenamento sono invitati a segnalare prontamente il fatto alle competenti au-torità (con una semplice ed economica raccomandata A/R indirizzata a polizia municipale, Comando dei Carabinieri o Prefettura) al fi ne di ottenere, in tempi rapidi, un sopralluogo volto ad eliminare, per l’appunto, le polpette della vergogna ed allertare gli allevatori dediti al pascolo di greggi e bestiami dei pericoli.Oltre l’indecente e crudele pioggia di polpette avvelenate o involtini al vetro, le manchevolezze delle amministrazioni comunali, succedutesi nei decenni nel nostro piccolo grande paese, ahimè, non fi niscono qui:• Il centro anagrafe canina, indi-spensabile ai fi ni dell’adempimento degli obblighi normativi introdotti dalla legge regionale n°15 del 2000, faticosamente aperto sotto l’amministrazione Gullo, e grazie al quale circa un centinaio di ami-ci a quattro zampe sono usciti dalla clan-destinità, infatti, è stato repentinamente chiuso, sotto l’amministrazione Di Mat-teo, nel dicembre 2009. Presso l’impian-to di depurazione sono stati avviati, infat-ti, dei lavori di ristrutturazione, senza che (nonostante l’iter burocratico necessario ad ogni avvio di lavori sia notoriamen-te lungo) l’amministrazione comunale sia, incomprensibilmente, riuscita ad in-dividuare altri locali presso cui spostare

il Centro, né tantomeno si sia curata di fornire alcuna comunicazione al riguardo all’A.S.L. 6 1, o ai proprietari degli ami-ci a quattro zampe, desiderosi di dotare, gratuitamente, il proprio amico peloso dell’oramai obbligatorio microchip (a fronte dei 20-25 € richiesti per l’impianto e l’attivazione presso gli studi veterina-ri). • Branchi di cani, composti da femmine sempre gravide, maschi e pic-coli ed indifesi cuccioli, costretti a vaga-bondare tra cassonetti e destinati a vive-re e morire tra le malattie, gli assassinii scellerati ed i pericoli della strada, a causa della vergognosa inettitudine dimostrata, oramai da decenni, dalle amministrazioni comunali succedutesi nel tempo, innanzi alla necessità di creare e gestire un canile municipale, civile e confortevole, com-pleto di laboratorio veterinario deputato alla sterilizzazione degli esemplari di sesso femminile.In tal senso, le amministrazioni comuna-li dovrebbero tenere bene a mente che lo stesso Assessorato regionale alla Sanità, al fi ne di contenere il fenomeno del ran-dagismo in Sicilia, ha indicato i Comu-ni quale parte attiva nella gestione del randagismo, individuandone i compiti nelle Linee Guida emanate con Decreto Assessoriale n. 2825 del 2008. Inoltre, la Legge Finanziaria 2008, Art. 2, comma

370 (Legge 24 dicembre 2007, n.244) ha sottolineato come “I comuni, singoli o associati, e le comunità montane prov-vedono prioritariamente ad attuare piani di controllo delle nascite attraverso la sterilizzazione. A tali piani è destinata una quota non inferiore al 60 per cento delle risorse di cui all’articolo 3, comma 6. I comuni provvedono, altresì, al risa-namento dei canili comunali esistenti e costruiscono rifugi per i cani, nel rispetto dei criteri stabiliti con legge regionale e avvalendosi delle risorse di cui all’artico-lo 3, comma 6.

• Secondo molteplici voci di pae-se, uomini legati alle varie amministra-zioni comunali avvicendatesi alla guida del nostro Comune normanno avrebbero la sgradevole e criminosa abitudine di af-ferrare i randagi presenti intorno la piaz-za e le vie del centro storico del paese (peraltro innocui e spesso adottati dagli abitanti del circondario), avvalendosi di strumentazioni inappropriate e pericolo-se, per poi trascinarli per chilometri sino alla periferia, ed abbandonarli a se stessi stremati e spesso feriti2.

Cari amministratori…. gli animali, ahimè, non votano …. i loro proprieta-ri invece SI!!

Cecilia Viola

1Unità operativa di prevenzione veterinaria del poliambulatorio ASL 6, presso Ed 38 di Via Pindemonte.

2Come riferito in una lettera giunta, on line, all’account della redazione.

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IV San Bernard

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8 FiloDiretto...

Economia e legalità….Vademecum ................................................................................

L’esperto rispondePotrete inviare, via e-mail, i vostri quesiti su vari argomenti (legale, medico, sociale …) ai quali un esperto risponderà.

[email protected]

Cari lettori. Ancora una volta, la dimostrazio-

ne pratica di come le scelte del gover-no nazionale ricadano sulla comunità monrealese. I beni immobili confi scati, nel solo ter-ritorio di Monreale, sono ben 126, di cui 30 in gestione del demanio, 13 de-stinati ma non consegnati e 83 destinati e consegnati. Appartamen-ti, ville, terreni, palazzi sottratti a chi li ha acquisiti con soldi sporchi fi gli della droga, dell’estorsione e del sopruso in generale, che la nostra collettività potrebbe assegnare ad associazioni di volontariato, adibire, dopo i necessari adegua-menti, ad alloggi popolari, o su cui allestire case fami-glia per bambini soggetti a maltrattamenti e abusi, o una civile casa famiglia municipale per i cani ab-bandonati o randagi, cor-redata di ambulatorio de-putato alla sterilizzazione ed all’assistenza dei degenti pelosi nel post- operatorio, centri sociali e sporti-vi, ma che invece rischiano di tornare alla Mafi a.Chi parteciperebbe ad un’asta vol-ta all’assegnazione di un bene o di un’azienda confi scata ad un esponente di Cosa Nostra? Chi se non un presta-nome, ovvero un incensurato insospet-tabilmente legato ai tanti Don Balsy – Rakky o Baddy? Domande ovvie dalle risposte altrettan-to ovvie per tutti …, eccetto che per i parlamentari italiani, interessati solo a far cassa senza preoccuparsi della pro-venienza del denaro. Grazie alla legge 109/90, all’interno del testo della legge 575 del 1965 recante “Disposizioni contro la mafi a”, era sta-to introdotto l’articolo 2 undecies che prevede la destinazione delle somme confi scate, nonché disposizioni chiare ed innovative incastonate, quali gemme preziose, sul principio dell’inalienabili-tà degli stessi. In base a tale articolo, i beni immobili,

sino ad oggi, possono essere: a) man-tenuti al patrimonio dello Stato per fi -nalità di giustizia, di ordine pubblico e di protezione civile; b) trasferiti al pa-trimonio del comune ove l’immobile è sito, per fi nalità istituzionali o sociali. Per quanto attiene, invece, i complessi aziendali, confi scati a seguito di seque-stro, si prevede che siano mantenuti al

patrimonio dello Stato e destinati, pre-feribilmente, all’affi tto, a titolo onero-so, a società e ad imprese pubbliche o private, quando vi siano fondate pro-spettive di continuazione o di ripresa dell’attività produttiva, e privilegiando il mantenimento dei livelli occupazio-nali. In alternativa, la legge prevede che tali beni confi scati vengano assegnati, a titolo gratuito e senza oneri a carico dello Stato, a cooperative di lavoratori dipendenti dell’impresa confi scata. Ciò proprio allo scopo di estirpare dal pen-sare comune la convinzione secondo la quale, in un periodo affetto da disoccu-pazione e crisi economica “la mafi a dà lavoro….mangia e fa mangiare” mentre la legalità lo toglie, di fatto minandone il radicamento sociale.In un passo delle intercettazioni con-dotte dalle autorità giudiziarie nel corso delle attività di indagine, si sente il boss Inzerillo pronunziare le seguenti parole: “ ….basta essere incriminati per il 416 bis e automaticamente scatta il seque-stro dei beni …. Cosa peggiore della confi sca dei beni non c’è…. Quindi me-

glio andarsene….”. E’ meglio essere arrestati, meglio essere uccisi che per-dere la “roba”, il tesoro che si è riusciti a mettere insieme con una vita di delitti, intrighi e traffi ci.A tale meccanismo, talmente perfetto da essere inviso ai boss ancor più del re-gime di carcere duro previsto dall’art 41 bis, il governo italiano risponde con un

vergognoso emendamento al DDL 1790/2009, alias Legge fi nanziaria, già approvato al Senato, ma che attende il si defi nitivo della Camera, al quale il mondo dell’antima-fi a, dalla magistratura alle famiglie di chi nella lotta alla mafi a ha perduto la vita, sino a Don Ciotti per Libera, si oppongono con tutte le loro forze.L’emendamento della vergo-gna, ovvero il n. 2.3000 , in-vece, aggiungendo all’artico-lo 2 undecies della L. 575/65, il comma 2 bis, dispone che “I beni immobili, di cui non sia possibile effettuare la de-

stinazione o il trasferimento per le fi na-lità di pubblico interesse ivi contempla-te entro i termini previsti dall’articolo 2-decies, (ovvero, ex art 2 novies, entro 90 giorni dalla comunicazione del prov-vedimento defi nitivo di confi sca) siano destinati alla vendita;….” Tutto ciò in barba ai prestanome, ma perfettamente riconducibile ad una politica dell’anti-mafi a a dir poco schizofrenica, che la-scerebbe subodorare una sorta di “pa-pello bis” all’insegna dell’ ubi major minor cessat. A tale pietosa situazione, sono da ag-giungersi le gravi conseguenze dello “Scudo fi scale”. Il “Riciclaggio di Stato” è stato intro-dotto in Italia per la prima volta nel 2001, per mezzo del D.L. 350 del 2001 (convertito in legge ex L. 409 del 2001); riprodotto nel 2002 con il D.L. 12 del 2002 ( convertito in legge ex L. 73 del 2002); e nuovamente nel 2009 con il D.L. 78 del 2009 (convertito in legge ex L 102 del 2009) alias “decreto mille proroghe”, che prevedeva, quale data ultima per farvi ricorso, il 31/12/09,

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FiloDiretto....

Filo diretto … con il lettoreAnche nel prossimo numero, in questa rubrica, daremo spazio alle Vostre proposte ed ai Vostri suggerimenti, e po-trete raccontare o denunciare inefficienze, disfunzioni e disservizi relativi alle Vostre esperienze quotidiane.Inviare e-mail al seguente indirizzo: [email protected]

Chiunque volesse contribuire alla stesura del giornale, o, condividendo l’iniziativa, volesse fornire un sostegno per coprirne i costi, da semplice cittadino o in qualità di sponsor, contatti la redazione tramite l’e-mail [email protected]

Ciao ragazzi,a proposito di verde urbano e di alberi in via Ve-

nero,........che dire che per farsi spazio davanti ai negozi .........improvvisamente l’albero si è ammalato mortal-mente.Cosa abbiamo, hanno fatto per evitarlo? Nulla natural-mente, in perfetto stile monrealese, per agganciarmi a quell’ articolo sulla sicilianità. A proposito di cittadini di serie A o di serie B, ma sia-mo davvero convinti che non possano fare molto di più gli ATO??? O che invece, non vogliano tirare per un po la corda (cavalcando l’ onda dell’oro dell’immondizia di Napoli e di Palermo) in modo che possano ottenere sem-pre di più? CiaoRosario

poi ulteriormente prorogato, grazie alla circolare ministeriale 43 del 2009, sino a fi ne aprile 2010.Dulcis in fundo, in contrasto con la nor-mativa comunitaria vigente, lo scudo fi -scale consente ai soggetti sottoposti alla legge antiriciclaggio di non effettuare le segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio, dal momento che, secondo il testo di legge, “il rimpatrio del denaro non è da considerarsi di per sé opera-zione sospetta”, di fatto autorizzando banche e commercialisti a non sospet-tare dell’origine del denaro e a non se-gnalarlo alla Banca d’Italia.Nel biennio 2001-2002 il “Riciclaggio di Stato” ha consentito il rientro in Ita-lia di circa 73 Miliardi di € e nel solo 2009 di ben 110 Miliardi di €, di cui solo il 5% è andato al Fisco, pertanto nel biennio 2001-2002 “solo” 3,6 Mi-liardi di € e 5 Miliardi di € nel 2009, a fronte dei ben 69,4 Miliardi di € (nel biennio 2001-2002) e 105 miliardi di € ( nel solo 2009) tornati nelle tasche di Paperoni. A costoro non viene chiesto di dimostrare la legittima provenienza di questi capitali, e vengono garanti-ti l’anonimato e la non punibilità per i reati tributari, che prevederebbero pene fi no a 6 anni di reclusione (per omessa e infedele dichiarazione dei redditi, di-chiarazione fraudolenta mediante utiliz-

zo di fatture per operazioni inesisten-ti, falsa rappresentazione di scritture contabili obbligatorie, occultamento o distruzione di documenti, false co-municazioni sociali alias “falso in bilancio”), né per altri reati, di natura penale, conseguiti per eseguire o na-scondere i reati prece¬denti, (tra cui, fal¬sità materiale, falsità ideolo¬gica in atto pubblico, falsità nelle scrittu-re private, sop¬pressione e occulta-mento di atti, false comunica¬zioni sociali), ovvero commessi nella for-mazione del “tesoretto”. Il tutto accade mentre i cittadini per bene, ovvero quelli che lavorano one-stamente e guadagnano alla luce del sole, già nella busta paga vedono di-mezzare il proprio stipendio a causa di trattenute previdenziali e con ciò che rimane pagano, o quantomeno provano a pagare, le bollette, le rate della macchina o della fi nanziaria e magari anche del mutuo e dell’assi-curazione, l’Ici, l’Irpef, a rifornire di carburante le vetture, cercando anche di fare la spesa e tirare avanti sino al prossimo stipendio.Si potrebbe pensare che lo Stato (dal governo centrale agli enti locali), piuttosto che combattere davvero la mafi a, preferisca appendere cartelli pubblicitari con su scritto ”La mafi a

fa schifo”, arrestare qualche latitante messo in pensione dalle stesse cosche e sottoporlo ad un rafforzato regime di carcere duro ex art 41 bis, per far noti-zia, per poi, parallelamente, approvare una serie di atti normativi, studiati allo scopo di aiutare le stesse cosche a tor-nare in possesso dei loro soldi, dei loro beni immobili (appartamenti, ville e pa-lazzi) e delle loro aziende, e ad investire parte di questi soldi (ottenuti tramite il traffi co di droga, prostituzione, rifi u-ti, combattimenti e corse clandestine, nonché usura e pizzo, ma resi cristal-lini grazie al riciclaggio di Stato) nelle opere pubbliche tra cui il tanto “chiac-chierato” ponte sullo Stretto, boicottato da geologi, ambientalisti, vulcanologi e sismologi, ma tanto caro alle cosche di Messina e Reggio Calabria ed ai politi-canti interessati al fl usso di voti da loro controllato.Nel concludere mi avvalgo di un noto slogan pubblicitario:

“ Ci sono cose... (principi, valori e tal-volta beni) ...che non si possono com-prare... (ed a maggior ragione vende-re… non può farlo neppure chi vanta un vasto consenso elettorale) ….Per tutto il resto c’è Mastercard”.

Dott. Cecilia Viola

Salve, sono una nuova residente di Monreale, mi sono trasferita da circa 3 mesi

ed abito nella zona di campagna, vicino l’Acqua-Park. Mi sono accorta, con mio grande rammarico, che non esiste un supermercato o un ipermercato per fare la spesa quotidiana. Dato il disagio, sono co-stretta a recarmi a Palermo quasi tutti i giorni, poichè il paese di Monreale non offre molte scelte in questo settore. Espongo il problema anche a nome dei tanti residenti nella zona sopracitata (siamo in tanti!). Invi-tando i lettori a sollecitare il problema da me esposto e certa di una vostra risposta, porgo cordiali saluti. Giovanna Carramusa.

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10 Luogo Comune

Per la rubrica “Luogo Comune”, abbiamo pensato di dedicare spazio alle Associazioni che si occupano di sport a Monreale … e sono tante. Ma sono pochi gli spazi che il Comune dedica allo sport. Sono poche, maltenute e affol-

late le palestre. Le scuole non possono offrire agli alunni spazi idonei se non in pochi casi, vedi la palestra della scuola Morvillo, del Veneziano e del Liceo Classico E.Basile. La palestra della scuola primaria di Aquino non è stata ancora insonorizzata e risulta, perciò, poco praticabile. I campi della Ranteria di cui, dice il sindaco, “fi nalmente abbiamo le chiavi”, sono in stato di abbandono per quanto riguarda la struttura adibita all’accoglienza degli spettatori, mentre il fondo è ancora in buono stato, fi no ad ora; basterebbe quindi sgombrare dal materiale vandalizzato e dalle erbacce per renderli fruibili alle Associazioni sportive che ne facessero richiesta per attività di calcetto, pallavolo, pallacanestro … palla pugno e anche palla tamburello … oltre che per il tennis. Chi si ricorda poi che avevamo anche una piscina a San Martino …? In compenso da almeno 30 anni a questa parte sono tanti e megagalattici i progetti in cui le varie ammini-strazioni succedentesi ci hanno fatto credere, ma non sappiamo se per noi, per i nostri fi gli, per i nostri nipoti ma forse per i nostri pronipoti, a questo punto … Cominciamo a scrivere intanto dell’Associazione Sportiva Dilettanti …

Un po’ di storia, geografia e matematicaA.S.D. AUDACE CITTA’ DI MONREALE

Dopo la Presidenza Lombardo conclusasi nel 2007, subentra Di

Minica che, vivendo a Monreale, pur essendo nato e cresciuto a Palermo, decide di rimettere in piedi l’impian-to Conca D’Oro trovato in una situa-zione a dir poco allarmante. Provvede a far sistemare tutto, dagli spoglia-toi, al fondo del campo per garantire ai giocatori un ambiente sano per un buon rendimento in campo. Lavori realizzati a sue spese poiché, dichiara in precedenti interviste, il Comune di Monreale non ha contribuito per nul-la, non tenendo conto che l’impegno profuso mirava anche a far ben fi gura-re il nome di Monreale per i campi di tutta la Sicilia.

Rilevata la Società, alla guida della squadra viene assegnato un allenato-re di sicuro affi damento come Paolo Scalia; al suo fi anco Filippo Balsano.

La rosa dell’Audace Monreale viene costruita unendo elementi provenienti dal Palermo S.r.l., ex società del pre-sidente Giuseppe Di Minica, a quelli del Città di Monreale ed ai migliori giocatori usciti dalla Scuola Calcio Audace Monreale.In vetta alla classifi ca, sin dalla prima giornata, la squadra dell’Audace Città di Monreale è stata indiscussa prota-gonista del campionato di Promozio-ne (Girone A) 2007/08.La squadra è stata molto seguita dai tifosi monrealesi che l’hanno aiutata moralmente. I monrealesi in squadra non mancavano e nonostante la rosa fosse già completa, Paolo Scalia ha dato la possibilità di esordire, in pro-mozione, a molti giocatori provenien-ti dalla scuola calcio. I talenti non mancavano ma nonostan-te ciò nei due campionati successivi non è stata data possibilità di esprime-re il proprio valore calcistico ai gioca-tori del settore giovanile.Nel campionato di eccellenza la so-cietà non ha fatto rilevare buoni risul-tati, al contrario è retrocessa con circa 3 giornate di anticipo; forse i troppi cambiamenti tra società, allenatore e giocatori, forse il mancato impegno da parte di tutti o addirittura la mancata fi ducia in se stessi, ha reso quest’anno veramente diffi cile da affrontare.Oggi i risultati non mancano nel cam-pionato di promozione, ma i tifosi monrealesi non sono contenti di ve-dere una rosa in cui non compare al-cun monrealese. In merito a questi ed altri argomenti abbiamo intervistato il D.G. della società.Intervista a Natale Picano (16/10/1952 PA h 180cm, 75kg) Direttore Genera-

le dell’Audace Città di Monreale, è stato calciatore nel ruolo di difensore e allenatore. In carriera ha totalizzato complessivamente 10 presenze in Se-rie A e 103 presenze e 2 reti in Serie B. Intrapresa la carriera di tecnico, oggi è selezionatore della Rappresentativa Juniores Sicula della Lega nazionale dilettanti.Il signor Picano mi ha accolto con gentilezza e disponibilità risponden-do ad alcune domande suggeritemi da giovani monrealesi.La prima domanda riguardava il vi-cepresidente onorario Giovanni Pe-coraro rispetto al suo coinvolgimento nell’inchiesta penale che ha portato sia all’arresto dell’avvocato Marcello Trapani che dello stesso Pecoraro, re-sponsabile del settore giovanile calcio di Palermo (procuratore sportivo). Pecoraro era stato arrestato nel settem-bre 2008 nell`ambito dell`inchiesta su presunti interessi dei boss Lo Piccolo nella società rosanero. I giudici del tribunale del riesame hanno accolto parzialmente l’istanza presentata dal difensore di Pecoraro, l’avvocato Giovanni Castronovo, an-nullando il suo concorso nell’estor-sione per i lavori di ristrutturazione della villa del calciatore Giovanni Te-desco. I magistrati hanno confermato, però, il concorso esterno per il quale è rimasto in cella ed è stato scarcerato, poi, su disposizione del gip di Paler-mo, Silvana Saguto (da Ecodisicilia - 24/06/2009).Natale Picano sostiene, a tale propo-sito, semplicemente che “il vicepre-sidente onorario Pecoraro si è trovato coinvolto in una faccenda riguardo alla quale era estraneo”.

Natale Picano Direttore Generale dell’Audace Città di Monreale

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Luogo Comune

Da due anni a questa parte il tifo negli spalti, nonostante la pre-senza della squadra nel campionato di eccellenza, è diminuito conside-revolmente, e, dopo la retrocessione in promozione, è addirittura quasi scomparso. Come spiega questa im-provvisa perdita di interesse calci-stico nei tifosi monrealesi?Il paesano è legato al Paese e i diri-genti che sono di Palermo sono visti come estranei, come usurpatori, inol-tre sembra quasi che ci sia disamore verso il Monreale calcio.

Non pensa che questo disa-more di cui lei parla sia legato an-che al fatto che non ci sono monre-alesi nella Prima Squadra?I calciatori monrealesi sono troppo giovani o non sono abbastanza validi per giocare in Prima Squadra.

Pensa che i ragazzi della Prima Squadra possano avere un futuro? La nostra è una delle squadre più gio-vani d’Italia in promozione; abbiamo circa dodici juniores in Prima Squa-dra.

Come mai Mister Gatto è stato esonerato?La squadra aveva avuto un trend ne-gativo in trasferta e adesso sia la ju-niores che la Prima squadra saranno allenate da Mister F. Aronica.

Come pensa di affrontare il problema dell’agibilità del campo Conca d’Oro, affi datovi dal Comu-

reale calcio sarebbe sparito. Invece, “malgrado tutto questo”, portiamo in giro il nome del Monreale sui campi di calcio siciliani.Di Minica dichiara di aver sistemato campo e spogliatoi a spese proprie. Il sindaco dichiara che sono stati spe-si 30.000 euro per la sistemazione del Campo e dei bagni, che ha dato perso-nalmente l’autorizzazione per la siste-mazione e che il campo, a parte i gior-ni (2 o 3) in cui ci sono allenamenti e partite uffi ciali, è dei monrealesi che lo richiederanno.Picano dichiara che Rosano ha speso 30.000 euro di tasca propria per cam-po, spogliatoi e recinzione ...Come mai manca ancora l’agibilità?Cambiano le gestioni negli anni ma “E’ sempre la stessa storia!”Poveri Noi! Piera Autovino

ne di Monreale? Il Sindaco Di Matteo ad una preceden-te domanda sulle condizioni del Cam-po Conca d’Oro, nel numero scorso di Filo Diretto, aveva sostenuto che sono stati spesi € 30.000 per la sistemazio-ne del campo.Il comune è assente, abbiamo fatto “salti mortali” per avere il comodato d’uso ed è il Dottor Rosano ad avere speso € 30.000 di tasca propria per il rifacimento del manto, degli spoglia-toi, della recinzione … L’amministra-zione comunale non ci ha dato mai nemmeno un soldo e malgrado tut-te queste spese non abbiamo ancora l’agibilità e dobbiamo giocare a “por-te chiuse” . Consideriamo anche che su questo campo giocano la squadra di Altofonte “Punto Rosa” e la “Con-ca d’Oro” femminile, e che senza l’in-tervento del Dottor Rosano, il Mon-

Fantastica vista dall’esterno Fantastica vista dall’alto

Ecco (come vorremmo che apparisse) il nuovo “Stadio di Monreale Conca d’Oro”

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12 Giochi e Ricette

CrucintarsioDella serie “Non è un gioco, sono le nostre croci”, vi presentiamo:Se sei di Monreale saprai chi sono i 12 personaggi misteriosi. Completa il crucintarsio a croci sovrapposte.

di Piera AutovinoDefi nizioni:Orizzontali2.E’ Assessore alla Pianifi cazione e As-setto del Territorio3.E’ Assessore al Sistema informativo4.E’ Assessore all’Edilizia scolastica e alla Pubblica Istruzione5.E’ Assessore al Turismo6.E’ Assessore alle Attività culturali e Ricreative7.E’ Assessore ai Beni confi scati alla mafi a

Ingredienti: Ingredienti: 500gr di farina bianca, 50gr di burro, 4 cucchiai di zucchero, 1 uovo intero e due tuorli, 1 bicchierino di vino bianco, 1 bustina di vanillina, un cucchiaio di rhum, scorza di limone, un pizzico di sale, ½ bustina di lievito, 2 bustine di zucchero vanigliato.

Preparazione: sciogliete lo zucchero nel vino ed aggiungete sale, rhum e vanillina. Disponete la farina a fontana e versatevi le uova, il burro fuso, la miscela precedente ed infine il lievito. Lavorate bene e poi ti-rate la pasta piuttosto sottile e, con l’apposita rotella, fate delle strisce. Friggete in abbondante olio di semi, fatele raffreddare. Spolverate con zucchero a velo.

E ora in CUCINA : “Dolce di carnevale”

Bugie di carnevale

del Territorioetto dssessore al Sistema informativoE’ Assessore all’Edilizia scolastica e E’ A

alla Pubblica IstruzionePssessore al TurismoE’ Assessore alle Attività culturali e E’ AeativeRicressessore ai Beni confi scati alla E’ Aamafi

Verticali1.E’ assessore alla Sanità e ai Servizi Ci miteriali2.E’ componente della Commissione regio nale Antimafi a dell’Ars3.E’ Presidente della Commissione Legi slativa Attività Produttive dell’ARS4.E’ Vicesindaco di Monreale5.E’ Presidente del nuovo consiglio di am ministrazione dell’ATO Palermo 26.E’ …

Le soluzioni nel prossimo numero ( richiedete Filo Diretto in edicola a Monreale)