Focus mercato auto ITALIA 032014 - ansamed.info · ITALIA – PRODUZIONE INDUSTRIALE . 1. La produzione industriale italiana cresce ad ottobre 2018 dell’1% su ottobre 2017. Il settore

ANFIA – Area Studi e Statistiche 10/12/2018

Focus 10/2018

ITALIA – PRODUZIONE INDUSTRIALE

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La produzione industriale italiana cresce ad ottobre 2018 dell’1% su ottobre 2017. Il settore automotive giù per il quarto mese consecutivo: ad ottobre -8,9%. Il rallentamento del settore industriale si evidenzia anche nel settore degli investimenti fissi lordi nella componente Impianti e macchinari con una flessione congiunturale del 2,8% e una crescita tendenziale del 3,6%. Produzione industriale Secondo le stime ISTAT, ad ottobre 2018 l’indice destagionalizzato della produzione industriale aumenta dello 0,1% rispetto a settembre. Nella media del trimestre agosto–ottobre 2018 il livello della produzione cresce dello 0,8% rispetto ai tre mesi precedenti. L’indice destagionalizzato mensile mostra un aumento congiunturale solo nel comparto dei beni di consumo (+1,3%); variazioni negative registrano, invece, l’energia (-3,0%) e, in modo più lieve, i beni intermedi (-0,3%) e i beni strumentali (-0,1%). Corretto per gli effetti di calendario, a ottobre 2018 l’indice è aumentato in termini tendenziali dell’1,0% (i giorni lavorativi sono stati 23 contro i 22 di ottobre 2017). Nella media dei primi dieci mesi dell’anno la produzione è cresciuta dell’1,7% rispetto all’anno precedente. Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano ad ottobre 2018 una crescita tendenziale per i beni strumentali (+2,4%) e i beni di consumo (+2,0%); diminuzioni si osservano invece per l’energia (-1,5%) e, in misura più contenuta, per i beni intermedi (-0,3%). I settori di attività economica con i più elevati tassi di crescita tendenziale sono la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+5,9%), le industrie alimentari, bevande e tabacco (+3,8%) e le altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (+3,7%). Le maggiori flessioni si rilevano invece nell’industria del legno, della carta e stampa (-5,4%), nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-4,8%) e nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-3,6%). L’indice della produzione industriale del settore automotive, corretto per gli effetti del calendario, registra un calo tendenziale dell’8,9% a ottobre e dell’1,5% nella media dei primi dieci mesi su base annua.

ITALIA - Produzione industriale dati corretti effetti per calendario, indici base=2015

Variazione % tendenziale Ottobre

2018/2017Gen/Ott

2018/2017

Industria (escl.costruzioni) Settore Automotive*

Elaborazioni Anfia su dati ISTAT *Codici Ateco 29

1,01,7

-8,9

-1,5


ANFIA – Area Studi e Statistiche ITALIA-PRODUZIONE INDUSTRIALE

Focus 10/2018

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Nel quadro internazionale l’indice della produzione industriale diminuisce a settembre 20181 dello 0,3% nell’area Euro e dello 0,2% nell’UE28 rispetto al mese precedente di agosto, secondo le stime di Eurostat. In termini tendenziali la produzione industriale cresce dello 0,9% nell’area Euro e dell’1,1% nell’UE28. Nell’area Euro risultano le seguenti variazioni tendenziali a settembre: beni intermedi -0,3%, prodotti energetici -1,4%, beni strumentali +2,5%, beni di consumo durevoli -2,5%, beni di consumo non durevoli +1,6%. Nell’area UE28 risultano le seguenti variazioni: beni intermedi +0,2%, prodotti energetici -1%, beni strumentali +2,4%, beni di consumo durevoli -1,4%, beni di consumo non durevoli +1,8%. Tra gli Stati Membri, registrano gli incrementi tendenziali più alti a settembre 2018: Irlanda (+9,4%), Polonia (+5%), Danimarca (+4,3%) e Romania (+3,8%), mentre i paesi in maggiore flessione sono Malta (-5,3%), Croazia (-2,6%), Paesi Bassi (-2,3%), Francia e Lettonia, entrambi dell’1,2%. Tra i major markets europei, risultano in calo la produzione francese dell’1,2%, quella spagnola dello 0,6% e quella britannica dello 0,1%. La Germania registra una variazione tendenziale positiva dello 0,3%, e l’Italia, con un indice in crescita dell’1,3% è il major market con la miglior variazione positiva.

Produzione industriale settore automotive A ottobre 2018, la fabbricazione di autoveicoli (codice Ateco 29.1) vede il proprio indice in diminuzione del 14% rispetto a ottobre 2017, la fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (codice Ateco 29.2) diminuisce dell’1,4% e la fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori (codice Ateco 29.3) del 5,7%. Nel cumulato di primi dieci mesi del 2018, l’indice della fabbricazione di autoveicoli mostra un calo tendenziale del 3,6%, l’indice della fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirimorchi è in aumento dell’8% e, infine, l’indice della fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori diminuisce dell’1%.

1Comunicato Eurostat del 14/11/2018. Prossima uscita il 12/12/2018 con i dati di ottobre 2018

Variazioni % tendenziali della produzione industriale nei 5 major markets UE

gen-18 feb-18 mar-18 apr-18 mag-18 giu-18 lug-18 ago-18 set-18

Italia 4,4 2,5 3,6 2,0 2,2 1,4 -1,3 -0,8 1,3Germania 5,0 2,5 4,4 2,3 3,5 3,4 1,1 -0,2 0,3Francia 0,6 4,4 2,3 2,1 -0,3 1,8 1,9 1,5 -1,2Spagna 0,2 2,7 5,6 1,8 1,5 0,4 0,9 1,1 -0,6UK 1,3 2,1 1,4 2,5 0,3 0,7 0,8 1,1 -0,1Fonte: Eurostat



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Secondo i dati preliminari raccolti da ANFIA tra le aziende costruttrici, la produzione di autovetture ammonta a oltre 55mila unità ad ottobre 2018, in calo del 18% rispetto ad ottobre 2017. Nei primi dieci mesi del 2018, le autovetture prodotte sono quasi 585mila, l’8% in meno rispetto all’analogo periodo del 2017. Secondo l’Osservatorio dell’INPS sulla Cassa Integrazione Guadagni (CIG) di ottobre 2018, le ore totali utilizzate per la Cassa Integrazione sono diminuite, a livello nazionale, del 47% rispetto a ottobre 2017, con cali in tutte le regioni, tranne che in Piemonte, Friuli e Basilicata. Nello stesso periodo, il ricorso alla CIG ordinaria è diminuito del 24%, ma è in aumento in Veneto, Marche, Lazio e Sicilia. Il ricorso alla CIG straordinaria si è ridotto, invece, del 54%, ma risulta in aumento in Piemonte, Friuli e Basilicata. Il ricorso alla CIG a ottobre riguarda per il 78% operai e per il 22% impiegati. In Italia il mercato delle autovetture nuove nel mese di novembre ha registrato un calo delle immatricolazioni del 6%, con un calo nel cumulato del 3,5%. Nel mese di novembre, le immatricolazioni del Gruppo FCA hanno una quota del 24%, con volumi in diminuzione del 10% e in flessione dell’11% nei primi undici mesi dell’anno. A novembre e nei primi undici mesi del 2018, risultano le seguenti variazioni tendenziali per gli altri comparti:

• veicoli commerciali con ptt fino a 3.500 kg; -8% a novembre, -5% nel cumulato

• autocarri con ptt superiore a 3.500 kg: -9,5%; a novembre, +8% nel cumulato

• autobus con ptt superiore a 3.500 kg: +55% a novembre, +40% nel cumulato

• rimorchi e semirimorchi con ptt superiore a 3.500 kg: -19% nel mese, -2% nel cumulato

• rimorchi con ptt fino a 3.500 kg; -18% nel mese, -5% nel cumulato.

-15,0

-10,0

-5,0

0,0

5,0

10,0

15,0

20,0

25,0

30,0

Gen

-201

6

Feb-

2016

Mar

-201

6

Apr-

2016

Mag

-201

6

Giu

-201

6

Lug-

2016

Ago-

2016

Set-

2016

Ott

-201

6

Nov

-201

6

Dic

-201

7

Gen

-201

7

Feb-

2017

Mar

-201

7

Apr-

2017

Mag

-201

7

Giu

-201

7

Lug-

2017

Ago-

2017

Set-

2017

Ott

-201

7

Nov

-201

7

Dic

-201

7

Gen

-201

8

Feb-

2018

Mar

-201

8

Apr-

2018

Mag

-201

8

Giu

-201

8

Lug-

2018

Ago-

2018

Set-

2018

Ott

-201

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ITALIA - Variazioni % tendenziali degli indici di produzione industriale corretti per gli effetti del calendario (Base 2015=100)

produzione automotive (codice ateco 29)attività manifatturiere



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Ordinativi e fatturato settore automotive (ISTAT)2 Industria

Andamento congiunturale. A settembre si stima che il fatturato dell’industria rimanga stabile in termini congiunturali; nella media degli ultimi tre mesi, l’indice complessivo cresce dello 0,2% sui tre mesi precedenti. Gli ordinativi registrano una diminuzione congiunturale del 2,9%, che segue l’aumento del mese precedente pari al 4,9%; nella media degli ultimi tre mesi si registra una variazione nulla sui tre mesi precedenti. La dinamica congiunturale del fatturato è sintesi della crescita del mercato interno (+0,7%) e del calo di quello estero (-1,1%). Per gli ordinativi la riduzione congiunturale è dovuta alla significativa contrazione delle commesse provenienti dal mercato estero (-6,7%) a fronte della stabilità di quelle raccolte sul mercato interno. Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti congiunturali per i beni strumentali (+0,4%) e per l’energia (+2,3%); la maggiore contrazione si rileva per i beni di consumo (-0,6%). Andamento tendenziale. Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 21 di settembre 2017), il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 3,9%, con incrementi del 3,2% sul mercato interno e del 5,1% su quello estero. Nel comparto manufatturiero il settore del coke e dei prodotti petroliferi raffinati registra la variazione tendenziale più rilevante (+18,9%), mentre l’industria farmaceutica mostra la flessione maggiore (-2,7%). L’indice grezzo del fatturato a settembre segna un leggero aumento dello 0,6% (+0,3% mercato interno e +1,5% mercati esteri). L’indice grezzo degli ordinativi segna un calo tendenziale dello 0,9%, sintesi di una riduzione del 2,6% per il mercato interno e di un incremento dell’1,5% per il mercato estero. La maggiore crescita tendenziale si registra nel settore dei mezzi di trasporto (+6,3%), mentre la diminuzione più marcata si rileva nel comparto dei prodotti di elettronica e ottica (-6,8%).

2 I dati di ottobre 2018 saranno diffusi da ISTAT il 14/12/2018

ITALIA - Ordinativi e Fatturatodati grezzi

Var. % tendenziale Ordinativi Fatturato

Industria (escl.costruzioni)

Elaborazioni Anfia su dati ISTAT *Codici Ateco 29

Settore Automotive*

-0,9

0,6

set '18

3,34,1

gen/set '18

-15,0

0,1

set '18

0,6

-0,3

gen/set '18



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Settore Automotive

Gli ordinativi totali del settore automotive (dati grezzi, Ateco 29) mostrano un calo tendenziale a settembre 2018 del 15%, soprattutto per il mercato estero, in diminuzione del 18,7%, mentre gli ordinativi dal mercato interno diminuiscono del 12,3%. Nei primi nove mesi del 2018, gli ordinativi aumentano dello 0,6%, con gli ordinativi interni in diminuzione dell’1,2% e quelli esteri in aumento del 2,9%.

Secondo i comparti si registrano i seguenti incrementi tendenziali a settembre e nei primi nove mesi del 2018:

• Fabbricazione di autoveicoli: nel mese -19,4% (-13,3% per il mercato interno, -27,9% per il mercato estero); nel cumulato variazione positiva dell’1% (+0,6% per il mercato interno, +1,7% per il mercato estero).

• Fabbricazione di carrozzerie, rimorchi e semirimorchi: -2,1% (+1,1% per il mercato interno, -7,3% per il mercato estero); nel cumulato crescono dell’1,1% (+0,6% per il mercato interno, +1,8% per il mercato estero).

• Fabbricazione di parti per autoveicoli e loro motori: gli ordini diminuiscono del 6,5% (-12,2% per il mercato interno, +0,6% per il mercato estero); nel cumulato calano dello 0,5% (-5,8% per il mercato interno, +5,2% per il mercato estero).

Il fatturato del settore automotive risulta in aumento, nel mese di settembre, dello 0,1% con segno positivo per il mercato interno (+1,3%) e negativo per quello estero (-1,7%). Nei primi nove mesi del 2018, il fatturato cala dello 0,3%, -0,8% il fatturato interno e +0,4% per quello estero. I settori produttivi dell’Automotive hanno i seguenti risultati di fatturato a settembre e nei primi nove mesi del 2018:

• la fabbricazione di autoveicoli genera un fatturato complessivo in aumento del 3,1% (la componente interna in crescita del 7,2%, la componente estera in calo del 3,4%); nel cumulato -1,2% (+0,6% per il mercato interno, -4% per il mercato estero).

• la fabbricazione di carrozzerie, rimorchi e semirimorchi registra un calo del 4,3% (-9% per il mercato interno, +3,7% per il mercato estero); nel cumulato +8,8% (+10,4% per il mercato interno, +6,4% per il mercato estero).

• la fabbricazione di componenti genera una diminuzione del fatturato del 6% (-12,1% per il mercato interno, +1,2% per il mercato estero); nel cumulato la crescita è dello 0,7% (-5,4% per il mercato interno, +7,8% per il mercato estero).



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Scambi commerciali con l’estero (ISTAT) A settembre 2018 ISTAT stima una flessione congiunturale per le esportazioni (-2,1%) e una più contenuta diminuzione per le importazioni (-0,3%). Il calo congiunturale dell’export è da ascrivere alla diminuzione delle vendite sia verso i mercati extra Ue (-2,9%) sia verso l’area Ue (-1,4%). Nel trimestre luglio-settembre 2018, rispetto al precedente, si registrano incrementi per entrambi i flussi, più intenso per le importazioni (+2,9%) che per le esportazioni (+0,3%). A settembre 2018 la flessione dell’export su base annua è pari a -2,8% e coinvolge esclusivamente l’area extra Ue (-7,1%) mentre si registra una crescita dell’import (+5,7%) trainata dal forte incremento degli acquisti dai paesi extra Ue (+17,6%). La correzione per gli effetti di calendario porta la variazione dell’export a +1,6% e quella dell’import a +9,0%. Tra i settori che contribuiscono in misura più rilevante alla diminuzione tendenziale dell’export nel mese di settembre, si segnalano mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (-13,1%), macchinari e apparecchi n.c.a. (-3,2%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (-4,3%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (-5,4%) e apparecchi elettrici (-4,8%). In crescita, su base annua, le esportazioni di prodotti petroliferi raffinati (+6,0%) e di computer, apparecchi elettronici e ottici (+4,4%). Su base annua, i paesi che contribuiscono maggiormente al calo delle esportazioni sono Stati Uniti (-8,6%), Turchia (-31,0%), Russia (-24,7%), Cina (-17,2%) e paesi OPEC (-11,2%). Nel periodo gennaio-settembre 2018, la crescita tendenziale dell’export è pari a +3,1% ed è sospinta da metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+5,9%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+7,8%), apparecchi elettrici (+3,9%) e articoli in pelle, escluso abbigliamento e simili (+3,5%). Il surplus commerciale si riduce di 2.983 milioni di euro (da +4.257 milioni a settembre 2017 a +1.274 milioni a settembre 2018). Nei primi nove mesi dell’anno l’avanzo commerciale raggiunge +28.482 milioni (+58.422 milioni al netto dei prodotti energetici). A settembre 2018, il valore delle esportazioni di autoveicoli (codice ATECO 29.1) risulta in diminuzione, rispetto a settembre 2017, del 3,4%, mentre l’import, nello stesso periodo, risulta in calo del 2,9%. Il risultato è un saldo commerciale negativo di 491 milioni di Euro, determinato da un mercato nazionale con una forte penetrazione di autoveicoli d’importazione.

Scambi commerciali con l’estero del settore automotive (ISTAT) Autoveicoli (Ateco 291). Settembre 2018. A settembre 2018 l’export degli autoveicoli vale 2 miliardi di euro (-3,4%) e il 5,4% di tutte le esportazioni, mentre l’import vale 2,5 miliardi di euro (-2,9%) ed il 7% di tutte le importazioni. Il saldo negativo vale 491 milioni di Euro. L’export di autoveicoli verso i Paesi Ue aumenta del 12,7% e vale 1,2 miliardi di euro, mentre l’export verso i Paesi extra-UE vale 804 milioni di Euro, in calo del 20,4%. I principali paesi di destinazione dell’area Ue risultano: Germania 295 milioni in crescita del 24,5% sul valore di settembre 2017; Francia 266 milioni (+4,6%); Regno Unito 157 milioni (in aumento dell’8,8% e con un saldo positivo di 7 milioni di euro); Spagna 108 milioni (+5,2%). Questi Paesi rappresentano il 69% del valore dell’export verso l’area Ue ed il 41% dell’export autoveicoli dell’Italia verso il mondo. Nell’interscambio Italia-UK, a settembre, l’export di autoveicoli rappresenta il 7,9% di tutte le esportazioni verso il Regno Unito, mentre l’import di autoveicoli pesa per il 16,5% di tutti gli acquisti dal Regno Unito. Tra i Paesi europei non Ue, l’export di autoveicoli verso la Svizzera vale 38 milioni (-31,5%) e quello verso la Turchia vale 27 milioni di Euro (-46%). Tra i Paesi extra Ue, l’export vale 436 milioni verso gli USA (+19,7%, il 14% di tutto l’export verso gli Stati Uniti), 22 milioni verso la Cina (-87,9%) e 59 milioni verso il Giappone (-27%). Gli Stati Uniti rappresentano, in valore, il primo paese dell’export di autoveicoli per l’Italia, con uno share del 22%, seguiti da Germania e Francia, rispettivamente con una quota del 15% e del 13%.



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Le importazioni di autoveicoli valgono 2,1 miliardi di euro dai Paesi dell’Ue (-5,6%) e 440 milioni di euro dai Paesi extra Ue (+12%). I principali Paesi di origine dell’area Ue risultano: Germania 734 milioni di euro (-16,5%), Francia 299 milioni (-7%), Spagna 237 milioni (-20,3%), Regno Unito 151 milioni (-27%) e Belgio 132 milioni (+24%). Tra i Paesi europei non Ue, si evidenzia il valore dell’import dalla Turchia per 201 milioni (+42%). Tra i Paesi extra Ue, l’import dal Giappone vale 43 milioni (-10%) e dai Paesi ASEAN 16 milioni (-11%). Gennaio-Settembre 2018. Nei primi nove mesi del 2018, l’export di autoveicoli vale 16,92 miliardi di Euro, in calo del 4,2%, mentre l’import ammonta a 24,29 miliardi di Euro, sugli stessi livelli dello scorso anno. Il saldo negativo ammonta così a 7,47 miliardi di euro, determinato dal saldo negativo di 10,1 miliardi di euro verso i paesi dell’UE e positivo di 2,63 miliardi di Euro verso i paesi extra-UE.

In Italia, i costruttori esteri di autovetture hanno una quota di mercato del 73,5% nei primi 11 mesi del 2018, che determina il pesante saldo negativo della bilancia commerciale, a differenza di Francia e Germania, dove la penetrazione dei costruttori esteri è di molto inferiore. I gruppi francesi detengono il 25% del mercato italiano delle autovetture e i marchi tedeschi il 23% (con Ford Europa il 30%). In Francia i costruttori francesi hanno una quota di mercato del 58% e quelli esteri del 42%. In Germania il mercato auto si compone per 61% di auto “made in Germany” e per il 39% di vetture prodotte all’estero. Anche per le altre tipologie di veicoli (autocarri, autobus, rimorchi e semirimorchi), la presenza di marchi esteri in Italia è molto alta. Positivo il risultato complessivo dei comparti Carrozzerie di Autoveicoli, Rimorchi e Semirimorchi (29.2), Componenti (Codice Ateco 29.3) + Mezzi di trasporto (esclusi autoveicoli Codice Ateco 29.1), i cui scambi commerciali hanno generato un saldo positivo di 735 milioni di euro nel mese di settembre e di 10,27 miliardi di Euro nei primi nove mesi del 2018.



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Fiducia dei consumatori e delle imprese (Dati ISTAT) A novembre 2018 ISTAT stima una flessione dell’indice del clima di fiducia dei consumatori da 116,5 a 114,8; l’indice composito del clima di fiducia delle imprese diminuisce per il quinto mese consecutivo, passando da 102,5 a 101,1. Tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori sono in calo, seppur con intensità diverse, ad eccezione del clima personale per il quale si rileva un lieve aumento (da 108,7 a 108,9); più in dettaglio, il clima economico passa da 137,2 a 131,7, il clima corrente diminuisce da 112,5 a 111,5 e il clima futuro cala da 121,4 a 118,9. Con riferimento alle imprese, il clima di fiducia peggiora in tutti i settori (nel settore manifatturiero l’indice passa da 104,9 a 104,4, nelle costruzioni da 138,9 a 132,5 e nei servizi da 103,6 a 101,8) ad eccezione del commercio al dettaglio dove l’indice sale da 101,6 a 102,0. Passando ad analizzare le componenti dei climi di fiducia delle imprese, nel comparto manifatturiero, che registra una flessione più contenuta rispetto al settori dei servizi e a quello delle costruzioni, si rileva un peggioramento delle attese sulla produzione; i giudizi sul livello della domanda e il saldo delle scorte di magazzino rimangono sostanzialmente stabili rispetto allo scorso mese. Nel settore delle costruzioni, si registra un peggioramento sia dei giudizi sugli ordini sia delle aspettative sull’occupazione.

L’indagine ISTAT sulle intenzioni di acquisto delle autovetture L’indagine ISTAT sulle intenzioni di acquisto di un’autovettura, nei prossimi 12 mesi, evidenzia un netto aumento di risposte “certamente sì” e probabilmente sì” che, dal 9,2% di gennaio 2018, sale all’11,6% di aprile, miglior dato dal 2010, per poi scendere al 9,7% di luglio e risalire all’11% ad ottobre 2018. La percentuale di risposte “certamente no”, dall’80,4% di gennaio 2018, scende al 79,5% di ottobre 2018.



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Secondo la Nota mensile n.11/2018 di ISTAT, l’economia italiana, dopo una fase di progressiva decelerazione, nel terzo trimestre ha registrato un arretramento dei livelli di attività, determinato dalla marcata contrazione degli investimenti e da una lieve flessione dei consumi, interrompendo il ciclo di crescita avviatosi nel 2015. La domanda estera netta ha invece fornito un contributo positivo alla crescita del Pil. I margini di profitto delle imprese manifatturiere mostrano una flessione, dopo la stabilità rilevata nella prima metà dell’anno. L’occupazione si è mantenuta sui livelli dei mesi precedenti in presenza di una ricomposizione a favore dei dipendenti permanenti. L’aumento del tasso di disoccupazione è stato accompagnato da una riduzione degli inattivi. L’inflazione al consumo si è confermata inferiore a quella media dell’area euro, ma il vantaggio relativo si è ridotto. Secondo i Conti Trimestrali ISTAT, nel terzo trimestre del 2018 il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente ed è aumentato dello 0,7% nei confronti del terzo trimestre del 2017. La variazione acquisita per il 2018 è pari a +0,9%. A livello tendenziale, nel terzo trimestre 2018, l’aggregato del PIL che è cresciuto di più è stato quello degli Investimenti Fissi Lordi, in aumento del 2,5% e, al suo interno, la componente di Impianti e Macchinari relativa ai mezzi di trasporto ha rappresentato oltre il 10% degli Investimenti ed ha ottenuto un aumento tendenziale del 18,6%, ma a livello congiunturale nel terzo trimestre registra una flessione dello 0,7% rispetto al secondo trimestre 2018.



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Tabelle, indici e grafici

Principali indicatori economici di settoreElaborazioni ANFIA su dati ISTAT

Settore di attività : Automotive

codice

Ateco descrizione ott-18 gen/ott 18 ott-18 gen/ott 1829 Fabbricazione Autoveicoli, Carrozzerie, Parti Produzione ind.le -8,9 -1,5 1,0 1,7

29.1 Fabbricazione Autoveicoli Produzione ind.le -14,0 -3,6 29.2 Fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirim Produzione ind.le -1,4 8,029.3 Fabbricazione di parti ed accessori per autoveicoli e loro motori Produzione ind.le -5,7 -1,0

dati corretti per effetti del calendario

set-18 gen/set 18 set-18 gen/set 1829 Fabbricazione Autoveicoli, Carrozzerie, Parti Ordinativi totale -15,0 0,6 -0,9 3,3

Ordinativi interno -12,3 -1,2 -2,6 2,2Ordinativi estero -18,7 2,9 1,5 4,9

29.1 Fabbricazione Autoveicoli Ordinativi totale -19,4 1,0Ordinativi interno -13,3 0,6Ordinativi estero -27,9 1,7

29.2 Fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirim Ordinativi totale -2,1 1,1Ordinativi interno 1,1 0,6Ordinativi estero -7,3 1,8

29.3 Fabbricazione di parti ed accessori per autoveicoli e loro motori Ordinativi totale -6,5 -0,5 Ordinativi interno -12,2 -5,8 Ordinativi estero 0,6 5,2

29 Fabbricazione Autoveicoli, Carrozzerie, Parti Fatturato totale 0,1 -0,3 0,6 4,1Fatturato interno 1,3 -0,8 0,3 3,5Fatturato estero -1,7 0,4 1,5 5,3

29.1 Fabbricazione Autoveicoli Fatturato totale 3,1 -1,2 Fatturato interno 7,2 0,6Fatturato estero -3,4 -4,0

29.2 Fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirim Fatturato totale -4,3 8,8Fatturato interno -9,0 10,4Fatturato estero 3,7 6,4

29.3 Fabbricazione di parti ed accessori per autoveicoli e loro motori Fatturato totale -6,0 0,7Fatturato interno -12,1 -5,4 Fatturato estero 1,2 7,8

dati grezzi per ordinativi e fatturato

INDUSTRIA escl. Costruzioni

Variazioni %

Variazioni %

Variazioni %

Variazioni %



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Per informazioni rivolgersi a: Marisa Saglietto, Silvio Donato ANFIA – Area Studi e Statistiche Email: [email protected] tel. 011/55 46 526 Email: [email protected] tel.011/55 46 524

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Focus mercato auto ITALIA 032014 - ansamed.info · ITALIA – PRODUZIONE INDUSTRIALE . 1. La produzione industriale italiana cresce ad ottobre 2018 dell’1% su ottobre 2017. Il settore