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1 "Il Pagellone del mese" di Francesco D'Agostino DONNARUMMA 6: In crescendo le sue prestazioni rispet- to a quelle del mese di settembre. Sicuramente il Bari prende troppi goal a partita, ma la colpa non è tutta sua. Alterna grandi parate ad uscite azzardate ma riesce ad evitare la figuraccia, per esempio a Vercelli, dove risulata il migliore in campo. SABELLI 5,5: Le sue giocate cominciano a far intravedere il giocatore visto lo scorso anno. Le galoppate in area di rigore sono ancora il suo punto di for- za, anche se in fase di possesso avversario non è ancora al top. Questo mese qualche assenza di troppo, complice le sue con- vocazioni con gli azzurrini e l'e- spulsione rimediata a Varese. LIGI 5: Il Bari vuole ripartire da un difensore con esperienza e che dia sicurezza. Sicura- mente non è il profilo di Ligi, ancora lento in fase di pos- sesso palla e goffo in fase di marcatura. Anche nella vitto- ria contro l'Avellino, il centrale compie gravi errori difensi- vi sulle reti avversarie. ROSSINI 4,5: La sua esperienza doveva dare un quid al reparto difensivo. Le sue ultime apparizioni mettono in mostra i limiti di un giocatore, lento in fase difensiva e puntualmente colpevole quando il Bari subisce goal. SALVIATO 6 Dopo l'infortunio rimediato in quel di Frosi- none si vede qualche miglioramento per il nuovo terzino. Non è il migliore tra i biancorossi, ma riesce a tenere in vita la squadra con alcune azioni offensive; soprattutto a Varese. SCIAUDONE 6: Alterna buone prestazioni a gare medio- cri. A Varese, complice il nervosismo in campo, si fa diffi- dare. A Catania e nella vittoria con l'Avellino dà prova di una gara eccellente, che giustifica l'interesse per alcuni club di serie A quest'estate. ROMIZI 6,5: Si conferma il Romizi dell'anno passa- to. Un centrocampista di ferro, lotta su ogni pallone come se fosse l'ultimo e regala il pareggio interno con il Pescara grazie ad alcuni suoi interventi deci- sivi nel finale. Il suo tallone d'achille sono gli infor- tuni, ma se continua così sarà molto difficile per Donati trovare spazio. GALANO 4,5 : Lui può e dev’essere l’uomo in più di questo Bari. Fino ad ora è un giocatore in penombra, la brutta copia di quello visto sino a pochi mesi fa. Forse non è soddisfatto del ruolo che il mister gli attribuisce in campo? STEVANOVIC 6,5 Assist man nel vantaggio dei biancorossi a Catania. E' la giusta alternativa al rendimento discontinuo di Christian Galano, da alcuni additato come titolare inamovibile. Può ancora migliorare e dare un con- tributo concreto in fase offensiva con alcune reti. DE LUCA 5: Statico in campo. Mette in mostra una prestazione da 10 e lode in quel di Catania, ma poi nient'altro. Si conferma, come i primi mesi dell'an- no, un giocatore dal rendimento discontinuo e un patner d'attacco che non si addice alle caratteristi- che di Caputo. Il perno di mister Mangia sta già vacillando.. CAPUTO 7: C'è il suo zampino nel bene e nel male. Sigla il rigore che porta la vittoria con l'Avellino nel finale ed è gia a quota 5 reti. Persino nella buia giornata di Vercelli prova a riaprire la gara. E' da qui che il Bari di Novembre dovrà ripartire. 6 NOVEMBRE 2014 MESE DI OTTOBRE Gentili tifosi e lettori, il giornalino di Forzalabari.it è giunto alla sua seconda stagione dopo una lunga serie di numeri online nell'annata 2013-14. Da quest'anno assumeremo una nuova veste, mensile, in cui vi parleremo sinteticamente come sempre delle gare dei galletti e degli eventi più importanti del mese. Ma non solo. Più spazio ai tifosi, con le opinioni e le lettere del tifoso del mese tratte dal nostro sito web. In- somma buon divertimento appasionati, tifosi e lettori. Francesco D'Agostino

FORZA LA BARI

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Page 1: FORZA LA BARI

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"Il Pagellone del mese" di Francesco D'Agostino

DONNARUMMA 6: In crescendo le sue prestazioni rispet-

to a quelle del mese di settembre. Sicuramente il Bari

prende troppi goal a partita, ma la colpa non è tutta sua.

Alterna grandi parate ad uscite

azzardate ma riesce ad evitare

la figuraccia, per esempio a

Vercelli, dove risulata il migliore

in campo.

SABELLI 5,5: Le sue giocate

cominciano a far intravedere il giocatore visto lo scorso anno.

Le galoppate in area di rigore

sono ancora il suo punto di for-

za, anche se in fase di possesso

avversario non è ancora al top.

Questo mese qualche assenza

di troppo, complice le sue con-

vocazioni con gli azzurrini e l'e-

spulsione rimediata a Varese.

LIGI 5: Il Bari vuole ripartire da

un difensore con esperienza e che dia sicurezza. Sicura-

mente non è il profilo di Ligi, ancora lento in fase di pos-

sesso palla e goffo in fase di marcatura. Anche nella vitto-

ria contro l'Avellino, il centrale compie gravi errori difensi-vi sulle reti avversarie.

ROSSINI 4,5: La sua esperienza doveva dare un quid al

reparto difensivo. Le sue ultime apparizioni mettono in

mostra i limiti di un giocatore, lento in fase difensiva e

puntualmente colpevole quando il Bari subisce goal.

SALVIATO 6 Dopo l'infortunio rimediato in quel di Frosi-

none si vede qualche miglioramento per il nuovo terzino.

Non è il migliore tra i biancorossi, ma riesce a tenere in

vita la squadra con alcune azioni offensive; soprattutto a

Varese.

SCIAUDONE 6: Alterna buone prestazioni a gare medio-

cri. A Varese, complice il nervosismo in campo, si fa diffi-

dare. A Catania e nella vittoria con l'Avellino dà prova di

una gara eccellente, che giustifica l'interesse per alcuni club di serie A quest'estate.

ROMIZI 6,5: Si conferma il Romizi dell'anno passa-

to. Un centrocampista di ferro, lotta su ogni pallone

come se fosse l'ultimo e regala il pareggio interno con il Pescara grazie ad alcuni suoi interventi deci-

sivi nel finale. Il suo tallone d'achille sono gli infor-

tuni, ma se continua così

sarà molto difficile per

Donati trovare spazio.

GALANO 4,5 : Lui può e

dev’essere l’uomo in più di

questo Bari. Fino ad ora è

un giocatore in penombra,

la brutta copia di quello

visto sino a pochi mesi fa.

Forse non è soddisfatto

del ruolo che il mister gli

attribuisce in campo? STEVANOVIC 6,5 Assist

man nel vantaggio dei

biancorossi a Catania. E'

la giusta alternativa al

rendimento discontinuo di

Christian Galano, da alcuni additato come titolare

inamovibile. Può ancora migliorare e dare un con-

tributo concreto in fase offensiva con alcune reti.

DE LUCA 5: Statico in campo. Mette in mostra una

prestazione da 10 e lode in quel di Catania, ma poi

nient'altro. Si conferma, come i primi mesi dell'an-

no, un giocatore dal rendimento discontinuo e un

patner d'attacco che non si addice alle caratteristi-

che di Caputo. Il perno di mister Mangia sta già vacillando..

CAPUTO 7: C'è il suo zampino nel bene e nel male.

Sigla il rigore che porta la vittoria con l'Avellino nel

finale ed è gia a quota 5 reti. Persino nella buia

giornata di Vercelli prova a riaprire la gara. E' da

qui che il Bari di Novembre dovrà ripartire.

6 NOVEMBRE 2014 MESE DI OTTOBRE

Gentili tifosi e lettori, il giornalino di Forzalabari.it è giunto alla sua seconda stagione dopo una lunga

serie di numeri online nell'annata 2013-14. Da quest'anno assumeremo una nuova veste, mensile, in cui

vi parleremo sinteticamente come sempre delle gare dei galletti e degli eventi più importanti del mese. Ma

non solo. Più spazio ai tifosi, con le opinioni e le lettere del tifoso del mese tratte dal nostro sito web. In-

somma buon divertimento appasionati, tifosi e lettori. Francesco D'Agostino

Page 2: FORZA LA BARI

2

Bari – Modena

Partita combattuta fino alla fine che

riserva solo un 1-1. La squadra di

Mangia non ha fatto in tempo a fe-

steggiare il vantaggio di Caputo al

22', poichè 3 minuti più tardi è stata

raggiunta da un gol del modene-

se Salifù. „Nella ripresa nonostante

l'espulsione di Stefano Beltrame dopo

un fallo di reazione su Contini, il Bari

non è riuscito ad approfittare della

superiorità numerica. Non arriva-

no, dunque, i tanto sospirati 3 punti

che servivano ai biancorossi per ri-

stabilire fiducia in casa Bari. Pareg-

gio fischiato dai tifosi di casa, delusi

dall’ esito del match.

Catania - Bari

I galletti espugnano il Massimino

con un 2-3 sorprendente che fa

tornare la grinta e entusiasmo al

popolo e alla squadra biancoros-

sa. Gara sbloccata in avvio da

Caputo al quale ha risposto Rosi-

na su calcio di rigore. Poi è De

Luca show che segna una dop-

pietta strepitosa. Il Catania ha

poi accorciato le distanze ancora

una volta con Rosina su rigore,

ma la formazione di Mangia è riu-

scita a resistere e a portare a ca-

sa un successo pesantissimo.

Festa all’ aeroporto al ritorno del-

la squadra di Mangia che lascia

di stucco i nuovi giocatori arrivati

a Bari quest’ anno.

Bari – Avellino

Un’ altro successo importantis-

simo al San Nicola per il Bari

che batte l’ Avellino per 4 – 2.

Doppietta per Ciccio Caputo e

ancora goal per Romizi e Sabel-

li, quest'ultimo al primo gol in

biancorosso. Per gli ospiti reti

di Comi (in gol contro il Bari

anche in Coppa Italia) e del

capitano Castaldo. Partita for-

temente sentita dai tifosi bian-

corossi che appare una vera e

propria vendetta della partita

di Coppa Italia, quando la

squadra campana vinse a Bari

per 2 reti a 1.

ma si deve arrendere ad un mise-

ro 1-1 contro un Pescara in crisi

di risultati e con un allenatore

sempre più sull’orlo dell’esonero.

La squadra di Mangia, inizial-

mente in svantaggio per un rigo-

re causato da Rossini e trasfor-

mato da Memushaj. Lo svantag-

gio sveglia i biancorossi che si

riversano in attacco nel finale del

primo tempo e per tutta la ripre-

sa. Il pareggio arriva soltanto a

pochi giri di orologio dalla fine e

nei 5' di recupero, nonostante il

Bari tenti il tutto per tutto non

c'è verso di portare a casa i tre

punti. Il Bari avrebbe meritato

molto di più: la vittoria sarebbe

arrivata magari con qualche deci-

sione arbitrale migliore e con un

po di fortuna in più.

Pro Vercelli – Bari

La prestazione più negativa del

Bari degli ultimi anni: bruttissi-

ma sconfitta per 3-0 sul campo

della neopromossa Pro Vercelli

che domina il campo contro un

Bari spento e inesistente. Al 20’

minuto arriva subito il provve-

dimento arbitrale su un fallo in

area di Galano che determina

un calcio di rigore trasformato

in goal da Marchi. Al 31’ insac-

ca ancora Marchi la rete del 2-0

firmando una momentanea

doppietta. Nella ripresa all’ 86’

galoppata di Marchi che con-

clude in goal firmando la tri-

pletta che sigilla il risultato.

Varese – Bari

Brusco stop per la squadra di Mangia

che a Varese perde per 2-1. Padroni

di casa in vantaggio con il rigore tra-

sformato da Lupoli, in seguito a un

fallo di Defendi su Falcone. Sciaudo-

ne nella ripresa pareggia i conti ma

negli ultimi minuti di gara, una di-

strazione permette al Varese di chiu-

dere il match in vantaggio con la rete

di Neto Pereira che porta i 3 punti

alla squadra di casa. Errori arbitrali

evidenti hanno condizionato la gara,

che riservando ai galletti una brutta

sconfitta, porta delusione sugli spalti

dei tifosi ospiti.

Bari – Pescara

Termina con un pareggio il big match

della undicesima giornata. Il Bari di

mister Mangia attacca per buona

parte della seconda metà della prima

ripresa, e durante la seconda ripresa,

"Le gare di Novembre disputate dai galletti" di Francesco Pio

Page 3: FORZA LA BARI

3

Gli scatti salienti delle gare tratti dalla pagina Facebook ufficiale di Forzalabari.it:

Page 4: FORZA LA BARI

4

"IL SALUTO DI BARI A DUE GRANDI EX : INGESSON E CICOGNA" di

Marcello Mancino

Ciao Klas, ciao Bruno. Nel giro di poco meno di due settimane , la Bari cal-

cistica è costretta a salutare due figure importanti del passato più e meno

recente. Inutile negarlo, ma la scomparsa

di Klas Ingesson ha toccato e non poco i

cuori dei tifosi biancorossi. Il giocatore

biondo svedese, ex capitano è uno di quei

simboli - bandiere di un calcio sempre

meno attaccato a tali valori. Il gigante

buono, venuto a Bari e che ha fatto inna-

morare i suoi tifosi per i suoi modi sem-

pre leali e corretti, uniti a una grinta e

buona tecnica che lo hanno portato ad

esser un punto di riferimento per la pro-

pria Nazionale. Un curriculum di tutto ri-

spetto quello del buon Klas con due Mon-

diali disputati nel 1990 e nel 1994, più l'Europeo del 1992 totalizzando con

la maglia giallo-blu 57 presenze. Dal 2010

aveva intrapreso la carriera di allenatore,

arrivando alla panchina dell'Elfsborg che

ha tenuto sino a dodici giorni prima che

la malattia , un mieloma multiplo, dappri-

ma sconfitto poi riformatosi, ce lo ha por-

tato via. Questa brutta battaglia combat-

tuta dal buon Klas, ha tenuto sempre vivo

il legame e l'affetto con il popolo bianco-

rosso che si sa, avrà mille difetti, ma è u-

na delle poche piazze che sa darti un ca-

lore pari a pochi. Infatti, subito i tifosi si

sono mobilitati affinchè la Curva Nord

venga intitolata allo svedese e ad un'altro grande giocatore ahimè scompar-

so due anni fa, il numero uno Franco Mancini. Prima della tragica scom-

parsa di Ingesson, un'altra notizia aveva colpito i tifosi biancorossi, soprat-

tutto quelli più anziani, vista la scomparsa di Bruno Cicogna, forte ala sini-

stra negli anni sessanta. La redazione di Forzalabari.it non poteva non o-

maggiare e ricordare due simboli, così lontani nei tempi ma accomunati da

classe, grinta e attaccamento alla maglia. Riposate in pace, ciao Klas, ciao

Bruno.

Page 5: FORZA LA BARI

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"I prossimi impegni" di Vito Cavone Il mese di ottobre non è stato un mese

positivo per i biancorossi. Infatti la

squadra di mister Mangia ha colleziona-

to 2 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta: non

male come media, ma una squadra che

mira alla promozione diretta deve sicu-

ramente essere più costante. Il Bari è

atteso da quattro match nel mese di no-

vembre, due in casa e due fuori; partite

non facili, non solo per l’avversario ma

anche per l’ambiente che c’è ora a Bari

dopo le brutte prestazioni di ottobre, e

dopo la bruttissima sconfitta rimediata

contro la Pro Vercelli il primo novembre:

il Bari dovrà subito riscattarsi nel posti-

cipo della 13° giornata contro la Terna-

na, prevista per lunedì 10 novembre alle ore 20.30. Alla 14° giornata i biancorossi giocheranno a Croto-

ne, ancora nella mente dei baresi dopo la vittoria per 3-0 nel playoff della scorsa stagione; si giocherà di

domenica alle 15.00 per l’impegno della nazionale. Nel successivo match in casa, il Bari affronterà il Tra-

pani, quarto in classifica, reduce dalla bella vittoria in rimonta contro il Brescia. L’ultima partita del Bari

a novembre sarà la più complicata: i biancorossi saranno ospiti del Bologna, una delle favorite per la pro-

mozione diretta, nel lunch match della 16° giornata. Speriamo ci possano essere risultati positivi per ri-

sollevare l’umore dell’ambiente e per risalire il più possibile in classifica.

"Parola ai tifosi" di Francesco Pio Naglieri

In questo mese ci sono stati molti alti e bassi che hanno portato un po' di certezze in più tra i tifosi biancoros-

si, che soddisfatti dopo le partite di Bari – Avellino e Catania – Bari, iniziano a vedere una squadra ben definita

e con un bel gioco e fraseggio soprattutto nella zona di centrocampo e altri che ,subito dopo la bruttissima par-

tita a Vercelli, chiedono a gran voce un nuovo allenatore e di cambiare assolutamente la parte centrale della

difesa (rimpiangendo gli ex Polenta e Ceppitelli) che spesso, con errori di distrazione, offre su un piatto d’ ar-

gento agli avversari la possibilità di andare a rete. Fase di campionato abbastanza tranquilla in Cur-

va Nord, che ogni partita regala emozioni a spet-

tatori e giocatori con i cori che provengono diret-

tamente dal cuore di ogni singolo individuo: come

sempre, è il 12 uomo in campo. Uno dei pochi

aspetti negativi che si possono denotare in questo

periodo è il fatto che non tutti sostengono la

squadra fino all’ ultimo minuto; ci sono state mol-

te persone, soprattutto a Bari – Pescara in cui il

Bari era in svantaggio di una rete, che hanno

abbandonato il San Nicola delusi già al 75esimo: i

grandi obiettivi si raggiungono INSIEME.

Molte le polemiche a riguardo delle errate o dub-

bie decisioni arbitrali, che hanno condizionato le

ultime partite del mese di Ottobre, andando a sfa-

vorire i galletti soprattutto con assegnazioni di

rigori dubbi e falli a favore dei biancorossi (anche

in area) non fischiati. Nel frattempo molti sosteni-

tori della squadra di Paparesta si stanno coaliz-

zando per lanciare un’ altro hashtag virale contro lo svolgimento delle partite del campionato di Serie B il 24

Dicembre 2014, vigilia della festività del Natale. La tifoseria “pretende” giustamente tutte le condizioni necessa-

rie per poter seguire da vicino la propria squadra del cuore, dalla quale ci si aspetta molto, soprattutto se c’è

veramente l’ intenzione di fare il salto di qualità della massima categoria.

Page 6: FORZA LA BARI

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#storiedallacurva: la nuova rubrica dedicata alle storie dei tifosi della curva nord Questo mese inauguriamo una nuova rubrica. Si tratta di #storiedallacurva, la storia e la passione dei tifosi più accesi in curva Nord; il cuore del tifo biancorosso. Questo me-

se la storia di Leonardo, tifoso di vecchia data.

E’ da quando avevo 11 anni (era il 1977) che la malattia chiamata tifo mi ha colpito, e adesso

che ne ho 48 continuo ad averla sia pur in maniera un po’ più pacata. Se poi questa malattia

chiamata tifo la si abbina alla squadra del Bari allora si può dire di appartenere ad una catego-

ria speciale. Ebbene, in 37 anni di “militanza” sugli spalti credo di averne viste davvero tante:

dalla massima serie, a tanta serie B con spruzzate pure di serie C; ho visto battere la Juve, vin-

cere più volte a San Siro, raggiungere una

fantastica semifinale di Coppa Italia, ma ho

visto anche il Bari che perdeva contro

l’Alcamo o lottare con il Casarano, il Rende,

il Foligno; ho dovuto subire l’onta di vedere

la mia gloriosa maglia sporcata da gentaglia

che indossava la fascia di capitano e poi si

vendeva le partite; insomma il tipico effetto

delle montagne russe: si sale e si scende a

ritmi vertiginosi; e i tifosi in tutto questo sa-

liscendi hanno gioito (poco) e sofferto (tanto).

E’ il destino di chi abbraccia la fede bianco-

rossa; ma in 37 anni di “carriera” mi sento

di poter dire che quello che sto vedendo ne-

gli ultimi tempi non mi è mai capitato di vi-

verlo in passato. Mi spiego meglio: la nostra piazza è sempre stata considerata molto umorale;

calda, anzi caldissima quasi esplosiva quando le cose vanno bene, ma al tempo stesso si tra-

sforma e diventa polemica, critica e contestatrice quando la ruota gira al contrario. E’ sempre

stato così d’altronde, lo sport è fatto di vittorie e sconfitte e bisogna essere maturi da dover ac-

cettare sia le une che le altre. Negli ultimi tempi, invece, sto assistendo a scene di vero e proprio

isterismo collettivo. Non più tardi del 12 ottobre scorso, quindi una ventina di giorni fa non di

più, un migliaio di tifosi era all’aeroporto per accogliere la squadra reduce dalla vittoria di Cata-

nia: lodevole, non c’è che dire, è un’iniziativa gioiosa, ma era solo una normale vittoria in tra-

sferta, non si trattava di un trionfo in Champions o di una promozione in A. A distanza di una

ventina di giorni, domenica 2 novembre, un altro spaccato della tifoseria va all’antistadio per

gridare allo stesso gruppo di andare a lavorare, a chiedere la testa dell’allenatore e quant’altro,

scene classiche, anche giustificabili se vogliamo, ma che vengono dopo una sola partita vergo-

gnosa; quella di Vercelli è stata una gara vergognosa, lo ammetto, ma è stata solo la prima di

questo campionato. Allora, dico calma ragazzi, non esageriamo sia in un verso che nell’altro.

Contestare va bene (sempre nei limiti civili, ovviamente), gioire va ancora meglio, ma cerchiamo

di farlo con equilibrio, con misura. Non facciamo che dopo una vittoria siamo da serie A e che

dopo una sconfitta siamo da buttare, calma; così facendo non facciamo altro che dare un alibi a

chi vorrà poi giustificare un eventuale risultato negativo dando la colpa alla troppa pressione

ambientale. No, questo non deve avvenire, la tifoseria del Bari deve avere solo un compito: an-

dare allo stadio (possibilmente con costanza, senza passare dai 58mila ai 2 mila in due partite),

sostenere la squadra e alla fine gioire se abbiamo vinto e pensare alla prossima partita se ab-

biamo perso. Se facciamo così allora remiamo tutti dalla stessa parte altrimenti resteremo sem-

pre nella mediocrità. FORZA BARI !!

Page 7: FORZA LA BARI

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La lettera del tifoso del mese… di Francesco Cancellieri

Essendo nativo di Milano,ho vissuto lì fino all’età di 8 anni. Trasferito a Bari

nell’ 89, la mia prima squadra era il Milan, in quegli anni, grande squadra. Tifavo anche il Bari, e tanto. (Sì il così detto , doppiofedista ) Mio padre ogni

15 giorni da Milano partiva per Bari, ogni anno faceva l’abbonamento, e quando poteva portava me e mio fratello. Al Della Vittoria, mi sono innamo-

rato della Bari. Ma rimaneva il Milan, la mia prima squadra. Ma il giorno 3 /6 / 1990, giorno dell’inaugurazione del S. Nicola, tutto è cambiato. Mio

padre ci portava sempre in curva Sud,anche quel giorno fu così. Era una par-tita amichevole, e quella sera io finalmente potevo vedere il Grande Milan,

per la prima volta. Mi presentai allo stadio con in una mano la bandiera del Milan, dall’altra quella del Bari.

Mio padre disse: a Bari lo puoi fare. All’entrata del S.Nicola tutto cambiò. Sentì una forte scossa al cuore,non vi racconto cavolate. All’interno un’area

diversa,molto bella.Aria di festa , passione e amore per il calcio . La partita iniziò, come iniziavano gli sfottò, riguardo le mie scelte.

Al primo goal del Bari, sventolai tutte e due le bandiere. Al mio fianco una

ragazza mi disse: ragazzino ha fatto il goal il Bari,non il Milan. Piangevo e sventolavo dalla gioia. Secondo goal, feci la stessa cosa .Ma piangevo così

tanto che la ragazza, mi strinse a sedermi. Da quel momento, non perchè il Bari ha vinto, o perchè era comodo e vicino da casa. Ma ho sentito nel cuore

la voglia di amarla per sempre. Era la cosa più giusta visto che avevo osser-vato più partite e sofferenza con gli occhi,che tifare Milan, da lontano e sen-

za amore ricambiato. Da lì sono nato di nuovo. Molti compagni di scuola mi dicevano; ah ma adesso tifi Bari, non sai cosa ti stai perdendo il Grande Mi-

lan. Io gli ho detto,l’Amore e la passione in lontananza non fanno per me.Ho fatto chilometri con mio padre per vedere il Bari. Ho visto alzare la Mitropa

cup. Voi cosa avete visto dal vivo? Vero io del Bari non sono nato, lo sono diventato. Ma l’Amore per il calcio, la città e la passione mi hanno fatto di-

ventare del Bari. Senza che nessuno,in primis mio padre, mi abbiano obbli-gato.

Scusate, se non sono barese dalla nascita, ma la Bari è qualcosa di vera-

mente speciale. Dopo 24 anni ,non rimpiango Mai quel giorno , anzi , mi ha dato più voglia e

passione . Grazie per avermi regalato questo sogno.