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L’autonomia nella vestizione a a ae nell’alimentazione
GAIA FILENIGAIA FILENITerapista occupazionaleCentro di riabilitazione funzionale “Giovanni Paolo II”
)San Pietro Piturno, Putignano (BA)
Per autonomia si intende la condizione ll b lcaratterizzata sia dalla possibilità di
svolgere le comuni ADL (con o senza svolgere le comuni ADL (con o senza l’uso di ausili), sia dalla capacità di
t l t gestire e organizzare le varie situazioni che si succedono nel corso della vita. d n n d a a
Obiettivo TO:Obiettivo TO:Ricondurre la persona disabile alla
i t i ibil t d massima autonomia possibile, tenendo conto dell’età, della patologia, della d à, d a pa g a, d aprognosi e del contesto socio-ambientale.
La TO si fonda sul principio del recupero p p padattativo, cioè sull’adozione di strategie integrative finalizzate al recupero integrative finalizzate al recupero funzionale.
l l f lGli ausili, in quanto compenso, facilitazione o sostituzione di una funzione, rivestono un d a ,ruolo rilevante in questo ambito.
L’efficacia dell’ausilio dipende da diversi fattori:l p t t i h d l t pi tle competenze tecniche del terapistala continuità con l’equipe riabilitatival ll l ll ll’addestramento all’utilizzo dell’ausilio stessoil programma educazionale a esso correlato.p g d
Gli ausili servono perGli ausili servono per:
Compensare limitazioni funzionali
F l t l t d d tFacilitare la vita indipendente
S b i i t ti ll’ bi tSuperare barriere esistenti nell’ambiente
F i i l t i lità Far esprimere appieno le potenzialità
delle personedelle persone
essere accettato dall'utente e dalla famigliaessere accettato dall utente e dalla famigliaessere adattato all’utente (no standard)d d davere più significati funzionali
l f l lessere leggero e di facile utilizzorendere meno dipendenterendere meno dipendentebuon designgfacile manutenzione
ll luso corrente nella popolazione
Bil i ibilità t lBilancio sensibilità e tono muscolareBilancio delle funzioni cognitiveBilancio delle funzioni cognitiveBilancio dell’autonomia nelle ADLBilancio socialeBil i i l i ti i lBilancio psicologico - motivazionale
Valutazione delle possibili strategie più
consone alle abilità della persona
E t l d f h l tt d ll’ tt tàEventuali modifiche agli oggetti dell’attività
Eventuale introduzione di ausili e training al Eventuale introduzione di ausili e training al
loro utilizzo in autonomia e sicurezzaloro utilizzo in autonomia e sicurezza
Vestizione superiore: norme generaliVestizione superiore: norme generali
Infilare l’arto plegicop gInfilare l’arto sanoFar passare la testaFar passare la testa
lSvestizione superiore: norme generaliSfilare la maglia dalla testagSfilare l’arto sanoSfilare l’arto plegicoa a p g
V ti i i f i liVestizione inferiore: norme generaliInfilare la gamba dei pantaloni dal lato plegicog gInfilare l’altro artoAlzarsi in piedi e conp d
l’AS sano tirare su i pantalonii pantaloni
Svestizione inferiore: norme generaliSvestizione inferiore: norme generaliPortarsi in piedi, slacciare i pantaloni e farli scenderescendereCol piede sano sfilare i pantaloni dalla gamba l iplegicaSfilare la gamba sana
Alcuni accorgimenti:
Maglie di una taglia più grandeVelcro al posto dei bottoniVelcro al posto dei bottoniPresa ingrandita per cerniereV l l i l ti i p l pVelcro o lacci elastici per le scarpeSedia stabile e con braccioli
S/vestizione superiore: norme generali
Il paziente deve essere in grado di s/vestirsi sia a
l tt h t d b letto che in carrozzina, mantenendo un buon
controllo del troncocontrollo del tronco
V t f lVestizione inferiore: norme generaliSul letto, flettere una gamba alla volta avvicinando l lil piede al corpo
Infilare le calze ei pantaloni
Alternare il peso da p dun fianco all’altroper tirare su iper tirare su ipantaloni
Svestizione inferiore: norme generaliSvestizione inferiore: norme generaliDa sdraiato, o da seduto, inclinarsi lateralmente sollevando il bacino per sfilare i lateralmente sollevando il bacino per sfilare i pantaloni
d fl f l d Da seduto flettersi per arrivare a sfilare dai piedi i pantaloni e le calzep pOppureAppoggiandosi allo schienale, accavallare un Appoggiandosi allo schienale, accavallare un AI sull’altro e sfilare i pantaloni e le calze
PAZIENTE TETRAPLEGICOO NON DEAMBULANTE CON DEFICIT DEGLI AASS
Norme generali:Norme generali:Valutare le difficoltà legate alla patologia, il
ll l l l lcontrollo del tronco, l’utilizzo AASS e la prensione, eventuale ipertono e/o parestesiep , a p paValutare se svolgere l’attività a letto o in carr zzinacarrozzinaFondamentale trovare una strategia che grichieda un minor dispendio di energie
AUSILI PER L’ABBIGLIAMENTOPINZA PRENDI OGGETTI:OGGETTI:le forcelle possono essere ricoperte di pmateriale antiscivolo e/o
l it tcalamitate
CALZANTE LUNGO:l lMateriale plastico o
acciaio
INFILACALZE:All l t l Alluminio, plastica o panno, con lacci di diverse lunghezze
AUSILI PER L’ABBIGLIAMENTOAUSILI PER L ABBIGLIAMENTO
GANCI PER CERNIERE INFILABOTTONI
AUSILI PER L’ABBIGLIAMENTOAUSILI PER L ABBIGLIAMENTO
LACCI ELASTICI
CHIUSURE MODIFICATE
ALIMENTAZIONEALIMENTAZIONE
Gli aspetti da valutare per aumentare l’autonomia in questo ambito sono: l autonomia in questo ambito sono:
Il tipo di attività da compiere
Il tempo necessario per svolgerla
L’ambiente dove verrà eseguita
l l lGli ausili disponibili in commercio
ALIMENTAZIONEALIMENTAZIONE
S d d d l t l Si deve individuare se il paziente vuole essere autonomo sia nell’alimentarsi che nella
preparazione del pasto
L’intervento di TO dovrebbe prevedere un training alla preparazione del pasto e alla training alla preparazione del pasto e alla
gestione della cucina in autonomia e sicurezza f t i t d i iliper un futuro rientro domiciliare
Valutare l’organizzazione ambientale, in modo g
da predisporre gli utensili più comuni in
posizione fruibile dalla persona
Valutare lo svolgimento dell’attività e, se
d l d lnecessario, adattare gli step del compito
Individuare i principali ausili necessari per Individuare i principali ausili necessari per
l’attività in riferimento alle abilità della personal attività in riferimento alle abilità della persona
Gli aspetti da privilegiare nella scelta degli ausili Gli aspetti da privilegiare nella scelta degli ausili sono le modalità di azionamento, facilità d’uso maneggevolezza sicurezza e costid uso, maneggevolezza, sicurezza e costi.
A d d ll tà d ll’ t t l t t A seconda delle necessità dell’utente il terapista può modificare l’ausilio in commercio p
adattandolo ulteriormente (ad es. può cambiare il tipo di presa).(ad es. può cambiare il tipo di presa).
AUSILI PER L’ALIMENTAZIONE
IMPUGNATURA ANATOMICA POSATA ANGOLATA IMPUGNATURA ANATOMICA TRAMITE TUBOLARE DI GOMMAcon diametri diversi
POSATA ANGOLATAin caso di ridotto ROM articolare del polsop
AUSILI PER L’ALIMENTAZIONE
POSATA APPESANTITA:POSATA ALLEGGERITA:per patologie che comportano POSATA APPESANTITA:
per ridurre il tremore p pa g p auna perdita di forza
AUSILI PER L’ALIMENTAZIONE
PIATTO CON ALZABORDIper emiplegici
BICCHIERE CON MANICO E BECCUCCIOper patologie con tremore e per patologie con tremore e perdita di forza
AUSILI PER L’ALIMENTAZIONE
AFFETTAMELA per ridotta motricità fine
ROTE LLAper emiplegiciper ridotta motricità fine per emiplegici
AUSILI PER LA PREPARAZIONE DEL PASTO
TAGLIERE MULTIUSO TAGLIERE CON GUIDA
AUSILI PER LA PREPARAZIONE DEL PASTO
FERMAPENTOLA TAGLIERE PER SPALMAREFERMAPENTOLA TAGLIERE PER SPALMARE
AUSILI PER LA PREPARAZIONE DEL PASTO
APRIBARATTOLI :In gomma antiscivolo
per patologie con perdita
APRIBARATTOLO DA MURO:per emiplegici
per patologie con perdita di forza
Affinchè la Terapia occupazionale abbia un Affinchè la Terapia occupazionale abbia un valore terapeutico bisogna che il paziente sia motivato al recupero dell’autonomiasia motivato al recupero dell autonomia
f lE’ fondamentale assicurare una buona informazione
sulle strategie, sull’esistenzae le caratteristiche degli a a d g
ausili per il raggiungimento dell’obiettivo dell obiettivo
Bisogna garantire un supporto professionale Bisogna garantire un supporto professionale per una scelta mirata in quanto l’ausilio non
deve essere standardizzato ma deve essere standardizzato ma cucito su misura per l’utente
Gli ausili per l’alimentazione e per p pl’abbigliamento non sono in alcun modo riconducibili al Nomenclatore Tariffario, e riconducibili al Nomenclatore Tariffario, e
quindi totalmente a carico dell’utente.