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anno 2018 n. 01 GIORNALINO GIGLI SFOTTO GIGLI RENZO MODIANO RACCOLTA DIFFERENZIATA WATT PAD

giornalino-1 A3 orizzontale 08 06 18 1 · 2018. 6. 11. · Prendi una biblioteca. Viva, non di quelle che hanno la polvere sulle mensole, libri che non legge nessuno e sedie scomode

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Prendi una biblioteca. Viva, non diquelle che hanno la polvere sullemensole, libri che non legge nessunoe sedie scomode.Aggiungi una manciata di ragazzi.Appassionati e vivaci, non di quellistile mummia che mettono il pilotaautomatico durante le lezioni. Condisciil tutto con alcuni insegnanti un po’sopra le righe e un bibliotecariocompetente e simpaticissimo.Risultato? La redazione del GiornalinoGigli, uno spazio fisico e mentale doveimmaginare e creare mondi possibilidiventa realtà. Abbiamo iniziato questaavventura qualche mese fa e pianopiano ci siamo espansi, venerdì dopovenerdì nuovi studenti si sono aggiuntial nostro progetto e oggi siamo più diventi.Sul blog, che abbiamo completamente“restaurato”, sono stati pubblicati più disessanta articoli e finalmente abbiamoultimato la prima edizione digitale delgiornalino. Ci spiace averci impiegatoun po’ troppo tempo, ma le nostrecompetenze grafiche lasciavanopiuttosto a desiderare.Usiamo il passato perché oltre amigliorare con la scrittura siamodiventati esperti impaginatori.Dedichiamo questa prima edizione atutti gli studenti del Gigli che hannoreso colorata e viva la scuola durantel’anno scolastico da poco terminato eche hanno condiviso con noi la lorovoglia di scrivere attraverso gli articoliinviati alla redazione.Buona estate, popolo del Gigli!

EDITORIALE

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TUTTI L’ABBIAMO LETTA,TUTTI L’ABBIAMO CERCATA,TUTTI L’ABBIAMO ADORATA,CHI PIÙ E CHI MENO, E SICU-RAMENTE TUTTI CI SIAMOCHIESTI: CHE FINE HA FATTOSFOTTOGIGLI?

Sicuramente ci ricordiamo quandoqualche mese fa è scoppiata la ma-nia degli sfottò e delle pagine cheironicamente prendevano in giro imembri di una determinata scuola odi un paese… E com’è possibile di-menticare la pagina del nostro istitu-to,il solo e inimitabile @sfottogigli?Ad ogni modo, per chi se lo fosseperso negli ultimi mesi del 2017, èstata lanciata una vera e propria mo-da per questa tipologia di pagine: intanti amavamo prendere in giro lepersone, giocare a riconoscerle eparlarne spudoratamente per giorniinteri. Gli amministratori della pagina“prendevano in prestito” immagini

private, tratte dai profili degli stu-denti, e, decontestualizzandole, lecorredavano di frasi. Ma, prima didomandarci come mai SfottoGigli siasparito nel nulla senza lasciare indi-zi, è importante fare una separazio-ne tra satira e ironia di pessimogusto.

La satira è un fenomeno che ha lesue radici nell’epoca degli antichigreci, quando il commediografo Ari-stofane, attraverso le sue commediedel V secolo a.C., iniziò a muoverepungenti critiche verso la democra-zia ateniese. Da allora questo gene-re letterario ha sempre avutosuccesso, tanto che sono numerosi igiornali satirici come Charlie Hebdoe le trasmissioni che criticano perso-naggi pubblici, politici e dello spetta-colo. Questo può essere definito ungenere di libertà e di sfogo ma èimportante seguire alcune determi-nate regole. Infatti esistono alcunipunti guida che stabiliscono come ri-spettare la privacy delle persone ga-

@SfottoGigliÈ vera satira?di Gaia Mainenti

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parte dei giovani, che negli ultimi de-cenni si sono sempre più avvicinati apettegolezzi e ad argomenti del pri-vato, tralasciando questioni care allecomunità come discussioni sul propriofuturo, sulla politica, sull’ambiente chepossono portare a un reale ed effetti-vo mutamento della società”.Ma perché questa tipologia di pagineha tanto successo? Molto proba-bilmente perché ridere degli altri ci fasentire molto meno soli di quanto sia-mo in realtà e, allo stesso tempo,soddisfa la nostra necessità e il nostrodesiderio di esprimerci contro partico-lari persone o situazioni spessocontestate e poco apprezzate. Moltevolte le pagine che sfottono appro-fittano delle sviste degli utenti che so-no poco accorti rispetto a ciò chepubblicano su Internet e agli effettiche possono suscitare nelle persone.Quindi serve educarsi all’utilizzo deglistrumenti digitali, potenti ma allo stes-so tempo pericolosi, visto che uncontenuto, oltre che essere pratica-mente impossibile da eliminare, gene-ra a sua volta reazioni impreviste.E allora perché SfottoGigli ci ha la-sciati? Questa tipologia di pagine ano-nime non solo viola la privacy dellepersone e la libertà di pubblicazione diun utente posto sotto i riflettori, maabusa degli strumenti informatici,prendendosi una licenza di giudizioper cose futili e insulse che non pos-sono essere né verificate né replicate.SfottoGigli non solo era una paginainopportuna, ma anche alquanto illeci-ta, poiché manovrare il materiale e lenformazioni di altri utenti va contro

leregole della privacy informatica. Oltrea ciò, essere vittime di “ironia” puòportare sofferenza e anche se loschermo dei dispositivi elettronici neu-tralizza l’effetto sul bersaglio e loallontana la vittima tende ad affliggersie a mettere in discussionela propriapersonalità e la propria esteriorità.

La satira rappresenta progresso einnovazione poiché, per esistere, ri-chiede, garantisce e ha bisogno di li-bertà, in quanto messaggera di unacritica educante e portatrice dicambiamento.

rantendo la corretta finalità sociale.Solo in questo modo la satira puòprendere le distanze dagli sfottò edall’ironia inutile e priva di significato.Parlando di funzione sociale dellasatira, è fondamentale sottolineareche non ha il solo e unico scopo di fa-re ironia, ma ha il principale obiettivodi criticare determinati comportamentieccessivi e paradossali in campi co-me la politica, l’economia, l’orga-nizzazione statale. Grazie a immaginie scritte accattivanti, oltre che a vi-gnette, si propone portatrice dicambiamento e suggeritrice di mo-delli migliori da seguire e da imitareper tutta la società. La satira non hasolo bisogno di un ambiente demo-

cratico e libero, ma si pone anchecome traguardo la promozione dellalibertà di parola, di pensiero e distampa.

A proposito di SfottoGigli, non c’èniente di educativo da dire in quantol’obiettivo della pagina era ridicolizza-re e prendere di mira una persona ele sue caratteristiche, minando la suaprivacy, senza rispetto e semplice-mente “accennando a una pluralità diopinioni futili e insignificanti” comeespresso dall’insegnante di storia efilosofia del nostro istituto, Giuseppi-na Cavalli. Inoltre, sempre secondo laprofessoressa Cavalli, “la diffusionedegli sfottò si può attribuire ad un altotasso di disinteresse comune da

NON HA IL SOLO EUNICO SCOPO DI FARE

IRONIA,MA HA ILPRINCIPALE OBIETTIVO

DI CRITICAREDETERMINATI

COMPORTAMENTIECCESSIVI E

PARADOSSALI IN CAMPICOME LA POLITICA,

L’ECONOMIA,L’ORGANIZZAZIONE

STATALE

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di Federico Russo

QUASI SETTECENTO GLIALUNNI CHE LAMATTINA DEL 6FEBBRAIO HANNOPARTECIPATO ALLATESTIMONIANZA DELLOSCRITTORE RENZOMODIANO.

La mattinata al palazzettodell’Istituto si è aperta con lacoinvolgente interpretazionedi “Perfect”, brano delcelebre musicista irlandeseEd Sheeran, della Gigli-Bandche, dopo una breveesibizione, ha ceduto il postoal vicepreside Fausto Minelli,presentatore..dell’evento,affiancato..dall’alunnoPierluigi..Paletta.

Solo dopo i doverosiringraziamenti, ha fatto il suoingresso il relatoredell’intensa mattinata: RenzoModiano, ebreosopravvissuto alla terribileretata razzista del 1943 aRoma nonché autore del

libro “Di razza ebraica”, chesi è da subito fatto carico dilanciare un messaggio. “Iosono qui perché in nessunodi voi germogli mai ilfenomenodell’antisemitismo” haesordito lo scrittore romanoche si è espresso condignitosa schiettezzariguardo i tremendi episodivissuti e, in particolar modo,le barbarie di cui tedeschi eucraini si sono macchiatidurante il secondo conflittomondiale.“AuschwitzBirkenau è il coronamentodell’omicidio industriale,prima di allora non era altroche un lavoro artigianale”così Modiano ha spiegatol’introduzione delle camere agas dei forni crematori comenon si trattasse altro di unrimodernamento tecnologico.Non è servito altro chequesta schiettezza percatturare l’attenzione di unaplatea sconcertata e, a tratti,inorridita da tanta violenza.

È stato poi il turno dell’attoreGabriele Reboni che, con unincredibile quanto cruentomonologo, si è aggrappatoalla coscienza di tutti i

presenti recitando percinque intensi minuti nelsilenzio più puro esconcertato.Sono statiproprio i ragazzi del teatro,preparati dallo stessoReboni nell’arco di treincontri, a riprodurre ilsuono di quel treno cheportava dritti all’inferno,suono che ha dato inizio auna rappresentazionecoinvolgente a 360°.Alcuni membri del pubblicosono infatti stati invitati araggiungere il palco perposare delle pietre, sullequali era scritto il nome diun deportato, simbolo delletombe ebraiche.

Infine, vi è stato un secondointervento di Modiano cheha tenuto a specificarequanto, secondo lui, la suastoria fosse banaleparagonata alle oltre seimilioni di vittime ebree delsecondo conflitto mondiale,ma che solo accostataall’episodio della granderetata di Roma potevadavvero avere un senso.

L’incontro ha avuto terminecon i calorosi ringraziamentiall’autore e a tutti coloro chehanno contribuito a renderepossibile questa incredibileiniziativa.

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essere comode: ricordate sempre che dovrete staresedute per molte ore, quindi è fondamentale indossare deicapi che vi facciano sentire a vostro agio per tutta la duratadelle lezioni;

evitate il superfluo: niente di eccessivo, dalle scarpe colpelo a gonne di tulle, colori fluo, giacche ricoperte distrass, occhiali da sole fuori stagione e cappelli di paglia.Questo vale anche per il make-up, niente di appariscentein orario scolastico, unghie finte e ciglia cariche di mascaraabbinate a rossetti cangianti. Lasciate tutto ciò al sabatosera!

adeguarsi alla circostanza: ciò implica che le lunghezzedevono essere calibrate in base al luogo. Niente gonnetroppo corte, scolli troppo profondi, tacchi troppovertiginosi, pantaloncini sopra il ginocchio e infradito;

seguire il vostro gusto: non omologarsi alla “massa” soloperché temete di essere escluse dal gruppo. Indossate ciòche vi fa stare bene e vi valorizzi, non sempre ciò che è dimoda si addice alle vostre forme. Sentitevi libere di esserevoi stesse anche nell’outfit;

last but not least: ricordate che la scuola non è lapasserella della fashion week, non dobbiamo competerecon Chiara Ferragni!

DUE ORE CON"ANTICHRISTA"

di Francesca Celenza e Laura Masserdotti

OGNI MATTINA, LE RAGAZZE VENGONOSOTTOPOSTE A VERIFICHE ANCORAPRIMA CHE LA CAMPANELLA SUONI.COME SUPERARE QUINDI IL GIUDIZIO,SEVERO E IMPARZIALE, DELLECOMPAGNE? ECCO QUI CINQUE PICCOLICONSIGLI PER APPARIRE SEMPRE ALMEGLIO.

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di Bernard Amponsah

Ci sono autori i quali nomi sono comeechi nella testa, tanto da non avere piùmemoria della prima volta che si è uditoqualcuno pronunciarli. Questo capita, nelmio caso, per scrittori come Calvino,Dahl e Poe, nomi che ritornano più voltenel percorso scolastico e che, forseanche per questo, sono difficili dascordare. È tra questi nomi che pongoAmélie Nothomb: è difficile coglierel’esatto istante che è divenuto eco sino atrascinare il mio sguardo al primo suoromanzo in cui mi sono imbattutodurante una vendita dell’usato, appenaprima di prendere il treno.

Esattamente due ore ci sono volute perconcludere la lettura di questobrevissimo scritto: “Antichrista”. Giusto iltempo di fare andata e ritorno in treno daBrescia a Milano per incontrare un amicoprima della fine dell’anno. Ed è propriol’amicizia il tema principale di questolibro, un’amicizia, però, non scevra disolitudine e incomprensioni, che, purnella sua brevità, lascia un marchio nellaprotagonista Blanche e un po’ anche nellettore.

Qual è però, esattamente, la storiaraccontata dalla Nothomb? Si tratta forsedi una banale storia di amiciziaadolescenziale o ci si può aspettare dipiù? Magari una chiave di lettura dellarealtà, oppure un punto di partenza percapire un po’ meglio noi stessi?Non c’è risposta che soddisfi questedomande, ma una cosa è certa, ed è chequesto libro non parte con dellepromesse. Il romanzo è infatti, inapparenza, semplice, sia nella trama

quasi ovvia sia nello stile quasiimpersonale, e per questo terrificante,della Nothomb.Ci parla di Blanche, un’adolescenteintroversa e intelligente, precoce neglistudi, che trova in Christa comunanzanella precocità scolastica: le due, infatti,già a sedici anni, frequentanol’università. È qui che Blanche cerca dicreare un rapporto con Christa che peròrivela pian piano aspetti ambigui dellasua personalità che solo Blanchesembra notare, tanto da domandarsi senon sia semplice gelosia il suo sospetto.Nello sviluppo della storia la personalitàdi Christa ci è sempre più chiara, ma neldefinirsi offusca ancor di più il pensierodel lettore riguardo ai veri intenti dellaragazza, proprio come a tutti ipersonaggi, fino al finale, anch’essoambiguo e confuso. Conclusione che,sebbene raccontata con semplicità, cilascia con una morsa nel petto e colterrore dell’aura malvagiadell’antagonista che non sparisce maidel tutto.

Alla fine delle due ore, però, il libro l’hochiuso e sono arrivato a destinazione. Ilromanzo era concluso in un finale amaroche mi era difficile digerire sino a quandoho capito quanto sia costantenell’umanità la volontà di dare forma almale. Come nell’interpretazione delMinotauro di Durrenmatt: la realtà di unmondo dove una violenza invisibile èportata all’esasperazione e, quando sipensa di essersene liberati, eccolo che ciosserva, più reale che mai, propriodavanti allo specchio.

DUE ORE CON"ANTICHRISTA"recensione del libro di Amélie Nothomb

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Insiemefacciamo ladifferenz…iata

Quando lo scrittore GiornoScianna venne in visita al Gigliqualche mese fa per presentareil suo libro, rimase senza paroledavanti agli spazi verdi adisposizione degli studenti: “Lescuole italiane che visito troppospesso sono anguste, prive dispazi aperti e chiuse tra edificie strade”. L’Istituto Gigli, unodei principali centri diistruzione della provincia diBrescia, a differenza di altripoli scolastici, dispone di treampi parcheggi, un vastocortile e numerosi spazi verdi,alcuni destinati alle coltivazioniortofrutticole e floreali gestitedai ragazzi diversamente abili.La scuola è resa più ricca ancheda un luogo di ristoro, unpalazzetto dello sport, lapalestra comunale, un campo

da calcio e una pista di atletica.

Gli studenti però sembrano nonapprezzare la loro fortuna espesso mancano di rispetto ailuoghi di cui invece dovrebberoprendersi cura. Infatti, chi vieneper la prima volta a scuola nonpuò fare a meno di osservare ilgiardino e il cortile spessodisseminati di lattine vuote,bottiglie di plastica e di vetro. Èun vero peccato, inoltre,constatare che né all’interno néall’esterno dell’Istituto esistonobidoni per la raccoltadifferenziata, una buna regolagià seguita da anni nelle nostrecase.

La raccolta differenziata aiuta ariciclare vari materiali: bastaseparare vetro, carta, plastica,materiali organici e metterlinegli appositi contenitori.Riciclare cento chili di cartasalva 17 alberi, fa risparmiarel’energia necessaria a rifornire

una casa per sei mesi e 31mila 780litri di acqua. Chi getta a terrabottiglie, sacchetti e altri rifiuti forsenon sa che certi oggetti hannobisogno di tanti anni per essereassorbiti dal terreno: una busta diplastica resiste per secoli, unabottiglietta si decompone in 400 anni.

Di materiale di scarto la scuola neproduce molto, dalla carta alle lattinedelle bibite, dai bicchieri di plastica,dalle buste delle patatine e dellebrioches alle bucce d’arancia e aitorsoli delle mele: una listapraticamente senza fine. I rifiutitendono ad accumularsinell’ambiente e diventanoresponsabili del degrado del cortileinterno ed esterno della scuola,poiché spesso vengono scaraventatifuori dalle finestre.

Sarebbe utile da parte della scuolaintrodurre dei bidoni per la raccoltadifferenziata come quelli che siutilizzano in casa. Ancor prima perògli studenti dovrebbero cambiare leproprie abitudini e smaltire i rifiutinegli appositi contenitori. Il recuperodi materiali riciclabili eliminerebbesprechi di materie prime,diminuirebbe i rifiuti che siaccumulano nell’ambiente e sarebbeun modo intelligente persalvaguardare lo spazio verde che cicirconda. Basterebbe solo un po’ diimpegno della comunità scolastica!

Insiemefacciamo ladifferenz…iata

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MILIONI DISCRITTORIRIUNITI DA UNOSCHERMOdi Paola Di Leo

Vi immaginate milioni discrittori e lettori riuniti nellostesso istante? Questo èpossibile dal 6 novembre del2006, quando Allen Lou eIvan Yuen fondaronoWattpad, una piattaformaonline multilingue,inoltre, nel2016, è nata su Wattpadanche una sezione dove gliautori e le case editrici sipossono mettere in contattoquesto ha permesso aglieditori di trovare nuovi talentinascosti, alcuni dei qualihanno pubblicato un vero eproprio libro come “In Love”,“Sex or love”, “Bad boy”,“After” e molti altri ancora. Epensare che tutto è iniziatoattraverso uno schermo e

una passione che con iltempo è cresciuta.Io, come tanti, uso questapiattaforma da più o menoquattro anni, ma solo dalloscorso anno ho iniziato ascrivere. Devo ammettereche non ho mai amato la

scrittura, era un mondo alquale io non appartenevo,poi, con l’inizio dellesuperiori, ho conosciutoalcune ragazze cheusavano Wattpad:scrivevano benissimo, néun errore, né una virgola

fuori posto. Leggevo i lorotesti e li trovavo perfetti, eda lì è iniziato il miocammino per trovare lamia passione per lascrittura. Ogni errore miha..insegnato..e..mi..hainsegnato..ad..andareavanti,..a..migliorare,trovando il mio stile,la miapassione..per..quelqualcosa che prima nonmi apparteneva, partire daun foglio bianco per poiriempirlo con parole eimmagini tue è qualcosadi unico,una sensazionefantastica.Secondo me questapiattaforma è incredibile,perché avvicina i ragazzi aqualcosa che si staperdendo: oggi, rispetto amolti anni fa, noi giovanileggiamo..di..menoinvece,grazie a Wattpad,si può riscoprire il piaceredi leggere e talvolta anchela passione per lascrittura.

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INNANZITUTTO, COS’È L'INDIE? È UN GENEREMUSICALE IL CUI NOME DERIVA DALL'INGLESE“INDEPENDET” E RIASSUME TUTTA QUELLA MUSICACHE NON È PRODOTTA DALLE GRANDI CASEDISCOGRAFICHE. INOLTRE, I CANTANTI INDIEPREFERISCONO PREOCCUPARSI PIÙ DEL SIGNIFICATODELLE LORO CANZONI E MENO DELLA FUTURACOMMERCIALITÀ DEL BRANO.

La top 10 che ho selezionato comprende una buona parte di cantantidel panorama indie italiano.

Salendo la scaletta ci sono i Cani con "Il posto più freddo". Questacanzone è del genere di quelle che ti accompagnano dopo una rottura.Fa parte dell'album “Aurora”, uscito sempre nel 2016.Senza abbandonare la vena malinconica, troviamo all’ottavo posto“Nero” di Gazzelle. Da post-rottura amaro a piccola rivincita con sestesso. Pubblicato il 26 ottobre 2017, resta un singolo di un albumper ora senza nome.Ritorniamo alla vitalità, al settimo posto con "Naufragando" deiManagement del dolore post operatorio. Tratto dall’album “Unincubo stupendo” uscito nel 2017, questo brano descrive unamore verso una ragazza in un modo che farebbe innamoraretutte.

Al sesto posto un gruppo già sentito, i Thegiornalisti, con“Il tuo maglione mio". Altra storia d'amore che conquista,questa volta presa da “Completamente sold out”, uscitonel 2016.

Lo Stato Sociale ci porta aria di sfida con “C’eravamotanto sbagliati” al quinto posto. Descrivendol’ipocrisia della gente, il gruppo si sfoga con questacanzone dell’album del 2014 “L’Italia peggiore”.

Medaglia di legno per “Sei bella davvero” di Motta.Tornando a toni più calmi, altro ragazzoinnamorato perso della classica ragazza che nonmostra tutte le emozioni che prova. Brano presodall’album “La fine dei vent’anni”, uscito nel 2016.

Sul gradino più basso del podio troviamo “Irene” deiPinguini tattici nucleari. Con ironia viene descritta unaragazza sognatrice, con tutto il futuro davanti. L’album“Gioventù bruciata”, uscito nel 2017, racchiude unapiccola perla di tenerezza molto gradita.

La band ormai sciolta L’Officina della camomilla ci trasporta alsecondo posto con “Un fiore per coltello” in un’atmosferasoffice, ma con riferimenti molto sottili. L’album che laracchiude è “Senontipiacefalostesso” del 2013.

Al primo posto “Chakra” delle Luci della centrale elettrica. Canzonemolto romantica che ci culla in una sfera multiculturale quasi eterea.Tratta dall’album “Terra”, uscito nel 2017, questa canzone è adatta seci si vuole rilassare con la sensazione di pace che ci comunica iltesto.

Al decimo posto troviamo “C'era una volta ed era bella” dei Tre allegriragazzi morti. Questo brano tratto dall’album “Inumani”, uscito nel 2016, ha

di Alessia Mancino

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Aneta Zojzi, classe 2003, un bracciorubato al tennis e ora con l’unicoobiettivo di vestire l’azzurro dellanazionale.“Io volevo giocare a tennis, ma i mieigenitori credevano che, vista la miaaltezza, sarei stata più portata per lapallavolo. Già dal primo allenamento,

ormai cinque annifa, è stato amore:l’anno scorso, misono trasferita adAdro e grazie alnuovo allenatoresono cresciutamolto” si raccontacosì, Aneta, comeuna ragazza solaree determinatapronta a lottare perraggiungere i propritraguardi.Obiettivi che, inquesta stagione,per lei sarannomolteplici, tra cui icampionati di U16,U18 e serie B1,

disputati vestendo la maglia dellaPolisportiva Adrense nei quali lasquadra andrà a caccia della riconfermaU16 e del titolo provinciale U18,mancato la scorsa stagione nelcampionato U18. Mentre per quantoriguarda la B1: “L’importante sarà fareesperienza e crescere mentalmente e

Aneta Zojzi

San Siro sarà invece l’obiettivo delnostro Davide Lonati. Calciatore daquando aveva soli 5 anni, Lonati, dopootto stagioni con la maglia delCastelcovati, è passato prima alBrescia e poi al Sarnico per vestireinfine i colori nero-azzurri.“Sapere di essere stato preso pergiocare nelle giovanili dell’Inter, lasquadra che porto nel cuore, quellaper cui ho sempre tifato, è stataun’emozione unica: l’ho subito dovutodire a parenti e amici” racconta così la“grande notizia” il quindicennefranciacortino. “Quando gioco a calciomi diverto, mi sento libero e mi sfogo”spiega Davide, cercando di descriverela sua passione che lo impegnaquattro giorni a settimana per gliallenamenti, oltre alla partita ladomenica disputata a Milano o in tuttola penisola. “Dopo esser uscito dascuola, vado diretto a Milano inpullman per l’allenamento e torno lasera alle sette a casa”. Un calendario

fitto che richiede costanza e dedizione.Davide frequenta il primo anno delLiceo economico sociale e dietro alcalciatore si nasconde un ragazzoumile e introverso, ma benconsapevole delle proprie priorità: “Lascuola prima di tutto, anche prima delcalcio. L’obiettivo, infatti, è quello diriuscire a conciliare il tanto tempo chemi impegna lo sport con lo studio peressere costante anche con gli impegniscolastici” conclude lo stesso Lonati.Il sogno nel cassetto è la magliaazzurra a cui Davide, a causa di uninfortunio, ha dovutotemporaneamente rinunciare, ma percui continuerà a lavorare sodo.

di Di Leo Paola Antonina e AlexandraVizneac e Federico Russo

caratterialmente” spiega la stessaZojzi. Ad attenderla potrebbeesserci anche il rinomato “Trofeodelle Regioni” per il quale Aneta hapartecipato alle prime fasi diselezione.“Non saprei scegliere una partitapiù significativa, ce ne sono statetante: dalla vittoria del titoloprovinciale lo scorso anno al matchdisputato al Pala Yamamay control’omonima squadra” risponde,parlando del quale match porteràpiù a lungo nel cuore. “Al PalaYamamay hanno giocato grandidella pallavolo, è come per uncalciatore giocare a San Siro”conclude, specificando, però, chel’obiettivo è e rimane a cinquecerchi.

Davide Lonati

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Ariete: Non cercare competizioni con ilmondo,..in..quest'anno..dovrai concentrarti sullesfide con te stesso, quindi non impuntarti se la tuafoto riceve meno like di quella degli altri. Fa benescoprire nuovi lati di se stessi e non spaventarti sele solite certezze non ti convinceranno piú.

Toro:..rilassanti e lascia fare il tuoistinto, solo cosi riuscirai a svincolartida tante difficoltà avute l'annopassato. Da toro a matador, prendi perle corna quest'anno ricco di novità.

Pesci: nuove regole vanno accettate,anche se ci rendono tesi come dellecorde di violino. Ricordati che l'uomoche detesta perdere non ha limiti, quindivinci le battaglie contro il tuo io interiore.

Cancro: hanno ricco di appassionantisfide che porteranno a molte importantifelicità. Dovrai sbarazzarti di cose cheormai ti sono inutili e cederle ad altri, tisentirai sollevato.

Leone: devi trovare il tuo spazio ed il tuomodo di pensare senza però desiderareciò che non hai, perché chi troppo vuolenulla stringe! Concentrati di più sullepersone che ti vogliono bene e staccatiun po' dallo studio.

Vergine: anno di conquiste edaffermazioni. Vivi la vita concedendotipiccole follie, ma per compiacere testesso e non gli altri per una volta. Laricerca..perfezione..quest'anno deveessere all'interno di te.

Bilancia: non troncare i rapporti se lapassione diminuisce o la realtà è durada affrontare, te ne pentirai. Quindi siiprudente perché recuperareun'amicizia nella vita reale è piùdifficile che sui social.

Scorpione: non temere l'amore, Giove nelsegno porta nuovo conquiste ed abbinatocoraggio, buttati e scrivi alla persona che tipiace che di sicuro lascerai il segno. Nullaormai può stupirti quindi sei pronto asuperare qualsiasi ostacolo.

Sagittario: preparati a gestire nuovi eventiin maniera più fluida. Fluidità richiestaanche nei rapporti intrapersonali. Ilsuccesso arriverà al momento giusto, nonpreoccuparti se i tuoi meriti verrannoriconosciuti in ritardo.

Capricorno: cambiare qualcosa è ilsegreto per rendere quest'annomigliore di quello appena passato.Come la natura ha un nuovo ciclo, purete hai bisogno di risistemare le idee.

Acquario: raddoppia gli sforzi, perchései vicino ad ottenere quello che vuoi,ti manca solo lo sprint finale. È unanno che ti puo distrarre, quindimantieni il traguardo fisso in mente.

Gemelli: conta di più sulle tue risorse e meno sugli aiutidegli altri, copiare cose non tue molto spesso non è unabuona iniziativa, anche perché il 2018 cambia il tuomodo di vivere le giornate.Nuovi spunti ti porteranno a crescere in tutti gli ambiti

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Di Alessia Mancino

Amato dagli dolescenti e nonsolo, John Green occupa unabuona fetta degli scaffali dilibrerie e biblioteche con i suoiromanzi. L'autore americanovincitore di due Pruintz Award,uno dei premi più ambiti dagliscrittori per ragazzi, ha fatto ilsuo debutto nel 2005 con"Cercando Alaska" e da allora lasua carriera è stata in continuaascesa. Toccando temi delicaticome l'omosessualità e lasolitudine della malattia Greenha fatto centro nei cuori dei suoilettori fin da subito. "CercandoAlaska", "Teorema Katherine","Città di carta", "Let it snow","Will ti presento Will", "Colpadelle stele" e "Tartarugheall'infinito" sono i titoli scrittifinora dall'autore bestseller,

molti dei quali disponibili nellabiblioteca d'Istituto.

L'ultimo romanzo "Tartarugheall'infinito", uscito nell'ottobre2017 in contemporanea con gliStati Uniti, parla dellaconvivenza tra Aza, unasedicenne comune, e il disturboossesivo-compulsivo chel'accompagna dalla morte delpadre. Definito "sorprendente ecommuovente" dal New YorkTimes, "Tartarughe all'infinito"riesce a mostrare il lato umanoe fragile delle persone chevivono ogni giorno la malattia davicino.

Sensibilizzare i giovani: obiettivocentrato anche stavolta da JohnGreen, incantando con storieentrate ormai a far parte dellelibrerie di tutto il mondo.

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