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GirandoInMoto - Magazine Maggio 2012 Anno 1 - Numero 1 GirandoInMoto - Magazine Viaggi TransAlpina 2011—I^ Parte Week End Dorgali http://girandoinmoto.blogspot.com

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Magazine di viaggi e brevi tour in moto, lungo gli itinerari di Sardegna, Italia ed Europa. Il mototurismo a 360°

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Maggio 2012 Anno 1 - Numero 1

GirandoInMoto - Magazine

Viaggi

TransAlpina 2011—I^ Parte

Week End

Dorgali

http://girandoinmoto.blogspot.com

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Sommario

Messa in moto……………………………….. 3

Viaggi:TransAlpina—I^ Parte……………….. 4

Week-end: Dorgali…………………………... 8

Motostrade: La SS125 da Lotzorai a Dorgali... 12

Dove mangiare: Agriturismo Badu e Fonne..... 14

Il sito da segnalare: Introduzione…...……….. 15

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Messa In Moto

Da ormai più di due anni continuo a scrivere su GirandoInMoto - Il Blog la mia

vita vista su due ruote. Ad un certo punto, anche grazie al suggerimento di alcuni amici, ho

pensato bene di comprare uno spazio web dove poter creare il sito omonimo che a tutt’oggi

sto ancora costruendo. Purtroppo di tratta di un’operazione piuttosto lunga: il lavoro e gli

impegni familiari non mi consentono di essere costante in tutto ciò che riguarda il mio

hobby principale. Si, perché si tratta di un hobby a tutti gli effetti e non di un lavoro…

quello ce l’ho già e mi piace tantissimo, nonostante tutto.

Al blog ed al sito ho pensato bene di ampliare le possibilità di seguirmi con questa pseudo-

rivista che non è altro se non il mettere “nero su bianco” ciò che è presente anche nel blog

e nel sito stesso. Qui infatti saranno riportati gli eventi più importanti come i viaggi o i

week-end fuori porta, le recensioni di ristoranti e luoghi dove dormire, le più belle strade

da percorrere in moto e tutto ciò che piace a noi bikers.

Come vedrete in queste pagine a seguire, non esiste pubblicità, non esistono polemiche,

non esiste null’altro se non un esplicito riferimento all’amore che ho per il mondo della

moto ed i viaggi ad esso correlati. E’ una pubblicazione autoprodotta, non a cadenza perio-

dica, che non riceve finanziamenti o altri introiti. Io stesso non sono giornalista e non mi

ritengo tale, pertanto vogliate perdonare i miei errori, disattenzioni o errate informazioni

riportate.

In questo primo numero ho pubblicato la prima tappa del mio ultimo viaggio effettuato

sulle Alpi nel settembre 2011. Successivamente c’è il resoconto del weekend che ho tra-

scorso con mia moglie Clara a Dorgali lo scorso mese di marzo. Questo è solo l’inizio,

perché l’intento è ampliare la portata degli argomenti man mano che mi si accendono le

lampadine in testa!

Mi auguro per tutti che leggere queste pagine sia un piacere ed un modo di trascorrere di-

versamente anche 5 minuti degli spazi vuoti della giornata.

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Viaggi

TransAlpina—I^ Parte

Il traghetto attracca al porto di

Vado Ligure puntuale alle 7.30.

La traversata notturna è trascorsa

abbastanza tranquilla, nonostante

il forte maestrale che ha mosso

un po' il mare e qualche bambino

che ha vomitato sulla maglia del

proprio genitore.

Sistemo la borsa serbatoio ed il

materassino che avevo portato

sul ponte e metto in moto la Mu-

la. Con me altri motociclisti che

tornano a casa dopo le vacanze

trascorse in Sardegna.

Imbocco l'autostrada in direzione

di Ventimiglia per raggiungere

Menton dopo circa 40 minuti. E'

questo il punto di partenza del

mio viaggio vero e proprio, che

per tutto il giorno mi accompa-

gnerà lungo la Route des Gran-

des Alpes.

Mi arrampico sui primi tornanti

fino al borgo di Castillon e poi

in direzione di Sospel passando

per il Col de' Castillon a 707 mt

di altitudine. La strada è un po'

messa male ma in compenso il

panorama verso le montagne ri-

paga. Giungo a Sospel dove ini-

zia una serie di bellissime curve

e tornanti con asfalto in buone

condizioni, tant'è che inizio dav-

vero a divertirmi. Percorro le af-

fascinanti Gole del Piaon, in

mezzo alle quali scorre il fiume

che si fa largo tra le rocce bian-

che. I francesi alla guida lasciano

strada, così non ho problemi a

stare in coda ed i chilometri vo-

lano via velocemente. Passo il

Col de l'Albe a 1149 mt e poi

dopo una serie di tornanti in sali-

ta immersi nei boschi, il Col de'

Turini a 1607 mt. Si inizia a sa-

lire di quota poco alla volta ma la

temperatura è gradevole ed in-

dosso tranquillamente i guanti

estivi... magari durasse questo

clima per tutto il viaggio!

Inizia una divertente discesa con

la moto praticamente sempre in

piega. Attraversando La Bollene

-Vésubie e Saint Martin Vésu-

bie, il profumo di pane caldo ar-

riva fin dentro i polmoni, ma non

posso fermarmi a mangiare già

ora (anche se la tentazione è

molto forte)!

Raggiungo il Col Saint Martin a

1500 mt su un manto stradale

largo e veloce. A Saint Sauveur

sur Tinée imbocco in direzione

del Col de la Bonette.

Il paesaggio si fa via via più de-

solato, dove gli alberi lasciano

spazio alla vegetazione rada ed al

Percorrendo l’intera catena montuosa più alta d’Europa. Da

Menton a Merano, valicando i più noti e spettacolari passi alpi-

ni, a cavallo tra Italia, Francia, Svizzera.

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terreno roccioso. La strada per-

de le protezioni ai margini e,

curva dopo curva, salgo di

quota in un paesaggio affasci-

nante e particolare. L'aria di-

venta fresca ed alzo la visiera

per respirare profondamente e

d apprezzare questa piacevole

sensazione di purezza. Non c'è

neve, tranne qualche sparuto

accumulo nelle zone all'ombra

sulle cime delle vette. Altri

motociclisti mi precedono, altri

ancora mi seguono. Agevolo il

sorpasso ai bicilindrici e coloro

che hanno più fretta di me,

mentre io guido piano per ap-

prezzare il paesaggio. Ogni

tanto mi fermo per scattare

qualche foto e quando spengo

la moto, l'unica cosa che sento

è il rumore del vento. Attraver-

so le case abbandonate e diroc-

cate di Camp des Fourches e

poi ancora su, verso le cime.

Mi fermo guardando la strada

dall'alto, mi rendo conto di

quanto sono in quota: una pic-

cola striscia serpeggiante di

grigio che contrasta con il gial-

lo dell'erba secca. Piccoli pun-

tini neri che si muovono mi

indicano altre moto in salita,

alcune invece in discesa.

Giungo in vetta, a 2800 mt di

altitudine: molte moto sono

ferme, i loro padroni scattano

fotografie, altre arrivano, altre

ancora ripartono. Scendo dalla

Mula tolgo il casco ed imbrac-

cio la macchina fotografica.

Sento l'aria fredda sul viso ed è

una goduria. Mi guardo intor-

no e vedo migliaia di vette più

basse. Il paesaggio lunare che

mi circonda crea un'atmosfera

strana ed incredibile, indescri-

vibile per chi c'è stato, incom-

prensibile per chi ancora non

c'è salito.

Inizio la discesa stando attento

soprattutto ai ciclisti ed alle

condizioni del manto stradale

che non sempre ispira fiducia,

ed un'eventuale uscita di strada

significa capitombolare tra le

rocce.

Passo sotto il forte militare nei

pressi di La Condamine

Chatelard e poi ricomincia la

salita per il Col de Vars a

2109 mt. Mi fermo per sgran-

chire le ginocchia e mangiare

un sandwich con prosciutto e

formaggio morbido. La strada

Viaggi:TransAlpina—I^ Parte

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Viaggi:TransAlpina—I^ Parte

in discesa è stupenda passando

per il Rifugio di Napoleone

Bonaparte, fino a raggiungere

Guillestre. Qui però mi aspetta

una brutta sorpresa: la strada

per il Col d'Izoard è interrotta,

ed un semaforo regola il traffi-

co in modo da consentirne l'ac-

cesso ogni 40 minuti. Al mio

arrivo mancavano 37 minuti e

così, come altri motociclisti

che mi seguivano, ho deciso di

rinunciare e deviare il percorso

su una noiosissima N94 fino a

Briancon.

Prossima tappa il Col de Lau-

taret a 2058 mt, che raggiungo

percorrendo una bella salita

dalla quale si ammirano i primi

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Viaggi:TransAlpina—I^ Parte

ghiacciai sulle vette che riem-

piono i versanti delle monta-

gne. Lo spettacolo è unico e

più proseguo, tanto più mi av-

vicino fino a definirne i più

piccoli dettagli: le nuvole che

si formano sembrano creare un

tulle che abbraccia le cime, e

sotto di esse il ghiaccio che in

alcuni punti prende le forme di

speroni, in altri sembra un

manto soffice steso a coprire le

rocce.

Sono le 18 del pomeriggio

quando giungo a La Grave

dove trovo un campeggio ai

margini di un fiume. Sopra di

me il ghiacciaio. Monto la ten-

da, faccio una doccia e preparo

la cena. Conosco un anziano

signore tedesco in giro con la

moglie su un pick-up nel cui

cassone trasporta un FJR1300,

e rimorchia una roulotte. Scam-

biamo quattro chiacchiere ma

poi esce per andare a cena fuori

dal campeggio. Mi infilo nel

sacco a pelo, telefono a Clara

per darle la buonanotte e spro-

fondo in un dolce

sonno freddo e umi-

do.

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WeekEnd

Dorgali

Per il nostro matrimonio, uno zio

di Clara ci aveva regalato un co-

fanetto SmartBox "Soggiorno

Gustoso", da usufruire entro la

fine di marzo 2012 in uno degli

alberghi in Italia riportati nel vo-

lume allegato. Visti i costi ed i

tempi per raggiungere il

"continente", abbiamo deciso di

rimanere sull'isola prenotando

una notte all'Hotel Ristorante "Il

Querceto" di Dorgali. Le belle

giornate di quest'ultimo periodo

hanno agevolato la scelta del

mezzo per raggiungere il posto,

ma ad un patto prestabilito con

Clara: all'andata mi concedeva di

percorrere l'entroterra pieno di

curve, al ritorno avremmo dovu-

to imboccare la SS131...

Fatte le valigie si parte! Ormai le

strade di montagna sono asciutte

e, superata Dolianova, imboc-

chiamo subito la SS128 fino a

Mandas dove, pochi chilometri

dopo, devio per la SS198 in dire-

zione di Tortolì. Le strade sono

spettacolari, soprattutto percor-

rendole con un treno di gomme

nuove! Infatti solo qualche gior-

no prima ho fatto montare un

paio di Michelin Pilot Road 3,

fino ad ora le migliori sport-

touring mai provate.

La temperatura è ottimale, i man-

dorli sono in fiore ed il loro colo-

re si distingue in modo netto in

mezzo alla flora sarda fatta mag-

giormente di sughereti, mirto,

fichi d'india. Attraversando i vari

paesi, non mancano i profumi

che giungono da pasticcerie e

panetterie, ma in questo periodo

di dieta dobbiamo per forza di

cose resistere e tirare avanti. A

Gairo Sant'Elena hanno fortu-

natamente ripristinato la strada

chiusa per pericolo di frane. Il

cielo non è limpidissimo ed il

panorama non appare in tutta la

sua bellezza che ben conoscia-

mo. Tutto è verde, tranne i vi-

gneti che hanno bisogno di un

altro pò di tempo prima di riem-

pire le chiome di foglie e grappo-

li d'uva.

Giungiamo a Tortolì dove fac-

ciamo una piccola pausa pranzo

con quello che ci siamo portati

dietro da casa (almeno a mezzo-

giorno non possiamo sgarrare,

perchè stasera ci dovrebbe atten-

dere una cena abbondante!) e

poco dopo, riprendiamo il viag-

gio imboccando la SS125 nel suo

tratto più bello: da Lotzorai a

Dorgali. La strada è perfetta, de-

serta (non abbiamo incontrato

nessuna vettura né da un senso di

marcia, né dall'altro) e bellissi-

ma. Immancabili le capre, i ca-

valli allo stato brado, le mucche

e l'imponente panorama sulla

gola di Su Gorroppu.

Giungiamo a Dorgali dove pren-

diamo possesso della camera,

alleggeriamo la Mula dalle vali-

gie e ci rimettiamo in sella per

visitare un pò di posticini nei

dintorni. La prima mèta è Cala

Gonone che raggiungiamo co-

steggiando prima la montagna

che separa Dorgali da Cala Go-

none, poi percorrendo una picco-

la strada lastricata in cemento,

passando attraverso due versanti

da dove si apre il bellissimo pa-

norama sul Golfo di Orosei.

Peccato per la foschia presente

che non ci ha fatto apprezzare

bene i colori del mare. Sul lungo-

mare di Cala Gonone speravamo

in qualche bar aperto per consu-

mare una birra ma, ahimè, è tutto

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chiuso (lo so che la stagione

balneare è ancora lontana, ma

con queste belle giornate alme-

no il fine settimana trovare

qualcosa di aperto non sarebbe

male!).

Visitiamo l'acquario di Cala

Gonone: interessante, ma con

quello che offre, il prezzo di

10€ a testa ci è sembrato un pò

eccessivo.

Ci dirigiamo successivamente

verso Cala Cartoe ma con la

strada sterrata in quelle condi-

zioni rischio di toccare il fondo

della Mula e quindi decidiamo

di rientrare a Dorgali. Il sole

inizia a calare all'orizzonte e

pur volendo visitare la Cantina

di Dorgali ed il caseificio, dob-

biamo rinunciare perchè en-

trambi chiusi. Ci fermiamo

presso la pasticceria Santa Lu-

cia dove compriamo il dolce

tipico di Dorgali chiamato Pi-

stiddu, una torta finemente de-

corata in superficie, il cui ripie-

no è fatto di miele, mosto d'uva

e scorze d'arancia.

Rientriamo in camera e consu-

miamo i dolcetti appena com-

prati con una bottiglia di can-

nonau Tunila della Cantina So-

ciale di Dorgali: lo so, non è

l'abbinamento perfetto, ma la

bottiglia era compresa del pac-

chetto SmartBox!

Sono le 20 e scendiamo per la

cena dove ci vengono serviti

dei piatti davvero squisiti ed

unici! L'antipasto è composto

da una lonza di maiale cotta

con varie erbe, la purpudda,

degli straccetti di carne con

scaglie di pecorino e radicchio

rosso, prosciutto, salsiccia sec-

ca, fettine di pecorino con olio

al finocchietto, una specie di

casu axeddu che prende il no-

me di frue (la lavorazione in

questo caso prevede la salatura

della cagliata) posato su fettine

di pomodoro. Per primo ci ven-

gono serviti i Bouchès: è un

piatto unico nel suo genere per-

chè inventato dal padre dell'at-

tuale proprietario, quando lavo-

rava in un ristorante a Roma un

bel pò di anni fa. sono a base di

bietole, ricotta e formaggio,

assumono la forma di grossi

gnocchi accompagnati da una

salsa bianca

che sembra-

va a base di

latte, acqua

di cottura

della pasta e

forse anche

formaggio.

Per secondo

salsiccia ed

una fetta di

pecorino ar-

rostito, infine il dolce era costi-

tuito da ricotta con sapa e uvet-

ta passa. Siamo rimasti davvero

contenti e soddisfatti!

L'indomani mattina, giorno del

40° compleanno di Clara, con-

sumiamo la colazione a base di

dolci e marmellate prodotte

dalla mamma del proprietario,

con la quale scambiamo quat-

tro chiacchiere sui prodotti tipi-

ci della zona. E' evidente la sua

professionalità e preparazione

sui piatti tradizionali prodotti a

Dorgali. Partiamo presto per

poter rientrare prima a Cagliari

e preparare un tiramisù in atte-

sa di eventuali ospiti. Come

promesso, ci dirigiamo verso la

SS131 che dobbiamo imbocca-

re a Nuoro... ma per arrivarci ci

sono 20 bellissimi, entusia-

smanti e soprattutto curvosi

chilometri di SS129! Questo

tratto di strada è stato davvero

una sorpresa e mi riprometto di

percorrerla nuovamente e per

intero! L'ultimo tratto in parti-

colare, oltre ad avere belle cur-

ve (ma la strada è un pò stret-

ta), mostra un panorama, su cui

affaccia anche Nuoro, davvero

stupendo.

WeekEndDorgali

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WeekEndDorgali

L’acquario di Cala Gonone

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WeekEndDorgali

Specialità

Pistiddu

E’ il dolce tipico di Dorgali, preparato con un ripieno di

sapa di mosto, scorza d’arancia acqua e semola.

Dove acquistare

Vini

Cantina Sociale di Dorgali

Formaggi

Cooperativa Dorgali Pastori

Altro

Panificio Lai - 0784 96456

Dove mangiare

Ristorante “Codula”

Poco fuori il paese di Dorgali, è situato il Ristorante "Codula" presso l'Hotel "Il Querceto".

A completa gestione familiare, il ristorante si fa forte di un menù legato ai piatti tipici della tradizione

dorgalese, senza disdegnare piatti innovativi nei quali vengono comunque utilizzati ingredienti della zo-

na.

Partiamo da un antipasto misto fatto di fettine di pecorino con olio al finocchietto, una lonza cucinata

con erbe aromatiche, fettine di pomodoro con il frue (cagliata di latte salata), salsiccia secca e prosciutto,

purpudda (la carne con cui vengono fatte le salsicce, sfumata in padella), straccetti di manzo, il tutto ac-

compagnato da un ottimo pane carasau prodotto dal panificio Lai di Dorgali. Per primo ci vengono ser-

viti dei delicatissimi bouchès, gnocconi di ricotta bietole e formaggio in una salsa bianca presumo a base

di latte, formaggio e acqua con la quale è stata cotta la pasta. E' un piatto inventato dal padre degli attua-

li proprietari, quando lavorava in un ristorante di Roma anni fa.Il secondo piatto è composto da formag-

gio e salsiccia arrostita. Infine il dolce è rappresentato da tre medaglioni di ricotta finemente lavorata e

bagnata da mosto di vino cotto ed uvetta passita.Sia io che Clara abbiamo apprezzato moltissimo i piatti

proposti a cui si affiancano altri strettamente legati al territorio. Ci è piaciuta la passione e la competen-

za dei proprietari nel proporre i piatti e nell'impegno a ricercare i migliori prodotti della zona. Promosso

a pieni voti! Il prezzo è di 30-35 euro a persona per un menù completo.

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Motostrade

La SS125: da Lotzorai a Dorgali

Siamo in piena Ogliastra, un pa-

radiso di Sardegna ancora poco

conosciuto (per fortuna!) dall'or-

da di vacanzieri estivi, dove ci si

divide tra le tentazioni del mare e

quelle della montagna. Base di

partenza è Lotzorai, alla cui usci-

ta dal paese già cominciano le

prime curve in salita idonee a

riscaldare le gomme. A sinistra

abbiamo roccia, mentre su en-

trambi i margini della carreggiata

rallegrano il paesaggio le piante

di fichi d'india. Posso già antici-

pare tranquillamente che la grana

dell'asfalto offre un grip eccel-

lente lungo tutto il tracciato

(tranne che per alcuni brevi tratti

dopo Baunei eventualmente inte-

ressati da frane e cedimenti du-

rante l'inverno), ma bisogna co-

munque fare attenzione alla pos-

sibile presenza di pietre di di-

mensioni variabili che possono

staccarsi dalla roccia a bordo

strada.

Il primo tratto è veloce, poi

un'ampia "esse", prima a destra

poi a sinistra, anticipa l'accen-

tuarsi della pendenza della strada

ed il panorama che si apre verso

l'entroterra alla nostra sinistra.

Le gomme sono calde e possia-

mo giocare con la manopola del

gas sul tratto più emozionante

fatto di un susseguirsi di curve

strette da percorrere a moto com-

pletamente piegata a destra, a

sinistra, ancora a destra e così

via... Pian piano saliamo di quota

e se vogliamo, vale la pena dare

uno sguardo al panorama alla

nostra sinistra, dove dietro una

curva si intravede il piccolo pae-

se di Baunei. Questa è una zona

rinomata per la carne ed il for-

maggio di capra!

Siamo praticamente partiti a li-

vello del mare e dopo pochi chi-

lometri già annusiamo l'aria di

montagna. La carreggiata non è

larghissima, quindi occhio a chi

proveniente dalla corsia opposta

taglia le traiettorie. I fichi d'india

ci stanno abbandonando, segno

che le quote montagnose si avvi-

cinano. Continuiamo ad affronta-

re le curve con sicurezza sempre

immersi nella ricca vegetazione.

Il mare sembra lontano, eppure è

ad un paio di chilometri in linea

d'aria. Giungiamo a Baunei e,

per chi ha poca benzina nel ser-

batoio è bene che provveda a ri-

fornire perchè fino a Dorgali c'è

il nulla e vista la bellezza delle

strade, è facile farsi prendere la

mano e portare la nostra puledra

a consumi di carburante oltre la

norma!

Attraversiamo lentamente il pae-

se ed all'uscita godiamoci il pae-

saggio che affaccia sul paesino di

Triei. Abbassiamo la visiera, im-

pugnamo il manubrio e via per

un altro bellissimo tratto. Secon-

do una mia personale opinione,

se la bellezza della strada tra Lo-

tzorai e Baunei è valutata 10/10

ed il panorama 9/10, qui la situa-

zione è invertita, ma parliamo

sempre e comunque del massimo

dei voti.

ATTENZIONE! Capre, cavalli e

maiali allo stato brado, mucche,

sono all'ordine del giorno e po-

tenzialmente dietro ogni curva,

quindi occhio perchè seppur rap-

presentano un lato affascinante

di questo itinerario, sono anche

un pericolo per tutti gli utenti

della strada!

L'asfalto continua ad essere per-

fetto ma ogni tanto rallentiamo

per goderci meravigliosi scorci

sulla natura più selvaggia dell'i-

sola.

Attraversiamo un primo tunnel

che buca il versante montagnoso

e prepariamoci ad un tratto di

strada ancora più vivace del pre-

cedente, quindi punte dei piedi

sulle pedaline e giù in curva!

Non vi preoccupate, che il diver-

timento non è finito, ci sono an-

cora un bel pò di chilometri da

fare... Oltrepassiamo il bivio per

Urzulei-Talana e proseguiamo

sempre diritti verso Dorgali. Po-

co dopo non manca l'occasione,

per chi è goloso, di comprare un

pò di formaggio pecorino (ma

sinceramente non conosco la

qualità del prodotto e quindi non

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esprimo valutazioni). Lungo

tutto il tragitto ci sono posti do-

ve fermarsi per rinfrescarsi con

acqua di sorgente o effettuare

escursioni trekking o in MTB.

Dopo una "S" in salita ci trovia-

mo di fronte il monte Genna

Cruxi da dove inizia un bel trat-

to veloce. Il panorama a sinistra

si chiude per lasciare il posto

alle montagne alla nostra destra.

La strada si restringe e non è

difficile trovarla sporca da

ghiaia caduta dalle rocce a bor-

do strada, quindi occhio! Anco-

ra altri tunnel e ci troviamo al

passo di Genna Silana, unico

punto dove poter prendere un

caffè, bere una birra o sgranoc-

chiare delle patatine. Alla casa

cantoniera è facile trovare maia-

li che attendono i turisti per uno

spuntino, ma vi conviene non

assecondarli, altrimenti vi ritro-

verete completamente assaliti!

Da qui parte un difficile sentiero

per raggiungere le famosissime

Gole di Su Gorroppu, un antico

canyon (mi sembra sia il più

grande d'Europa) scavato nella

roccia, il cui letto è occupato da

immensi massi granitici di colo-

re bianco che è possibile oltre-

passare solo se adeguatamente

attrezzati.

La strada tende ormai a scende-

re e, riprendendo la guida, ral-

lentiamo e fermiamoci pochi

chilometri più avanti

(precisamente al km 187). Vol-

giamo lo sguardo alla nostra

sinistra ed ammiriamo Su Gor-

roppu, un vero spettacolo della

natura. Due versanti della mon-

tagna che convergono in un uni-

co punto, quasi fossero stati ta-

gliati da un fendente sferzato da

un gigante. Lasciamo pian piano

i 1000 mt di altitudine e ci tuf-

fiamo nella fitta vegetazione di

questo versante che ci preclude

la visione panoramica della zo-

na se non per alcuni tratti. Si

intravede Dorgali da lontano,

ma prima di giungere alla mèta

finale, deviate a destra per Cala

Gonone e non ve ne pentirete!

Lotzorai

Dorgali

Lunghezza percorso:

57 km

Manto stradale:

100% asfalto

Precauzioni:

Animali, presenza di

massi

Distributori lungo il

percorso:

Assenti

Altitudine minima:

11 m.s.l.m.

Altitudine massima:

1017 m.s.l.m.

Courtesy by Google Maps

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Dove Mangiare

Agriturismo Badu ‘e Fonne—Ovodda (NU)

Ad Ovodda, nel cuore della Sar-

degna, è presente questo bellissi-

mo e tranquillo agriturismo. Ad

accogliervi sarà Alessandro con

la moglie, pronti a farvi compa-

gnia nella grande sala ben arre-

data con oggetti anticamente uti-

lizzati nel vita agricola quotidia-

na, mentre nel grande camino è

infilzato un maialetto nel girarro-

sto.

L'ambiente è gradevole, familia-

re e l'ampio spazio verde all'e-

sterno rilassante. Al lato della

struttura è presente un giardino

piantumato e ben curato, con ta-

voli e sedie in pietra, al centro

del quale è stata costruita una

"pinnetta" utilizzata per varie

occasioni. I piatti sono a base di

prodotti locali, in particolare gli

ottimi latticini provengono dal

vicino caseificio, gli squisiti sa-

lumi ed i sottoli sono prodotti

dalle mani dei padroni di casa... e

non mancheranno le specialità

del posto come i "pizzuddos". Le

porzioni abbondanti e la cordiali-

tà con la quale si è accolti, faran-

no venire la voglia di ritornarci

più volte. Badu e Fonne ha a di-

sposizione anche 3 camere da

letto per la notte, e la colazione

del mattino è fatta con marmella-

te prodotte in casa e latte di vac-

ca appena munto! Possibilità di

escursioni a cavallo o trekking.

Inoltre è un ottimo campo base

per percorrere bellissime strade e

scoprire meravigliosi scorci della

Barbagia per noi amanti del mo-

toturismo.

Ci sono stato 2 volte: la prima in

occasione del weekend trascorso

con mio cognato Marcello ed

altri due amici a bordo dei quad

lo scorso dicembre; la seconda

volta con tutta la famiglia in oc-

casione delle ultime abbondanti

nevicate... entrambe le volte sono

rimasto soddisfattissimo, con il

plauso di tutta la famiglia. Ho

promesso a mia moglie che ci

torneremo per trascorrere un

weekend in primavera, a base di

escursioni ed ottime mangiate!

Badu 'e Fonne

Località Badu 'e Fonne 7

Ovodda (NU)

Tel.: 078454103 - 3472545272

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GirandoInMoto - Magazine

Sito da Segnalare

Introduzione

Il fine di questa rubrica è quello di far conosce-

re a quanti leggeranno GirandoInMoto -

magazine i siti ed i personaggi legati al mera-

viglioso mondo del mototurismo e più in gene-

rale dei viaggi in moto.

Nel web se ne trovano a decine, centinaia… e

tutti, chi più, chi meno, hanno da offrire qual-

cosa ai lettori. In questo spazio verranno quindi

pubblicati e recensiti quei siti che parlano di

viaggi in moto, uscite settimanali ma anche

link utili di mappe, informazioni e tutto ciò che

gravita intorno al mondo del mototurismo.

Questo non è un modo “furbo” di fare pubblici-

tà (anche perché questa “rivista”, come già af-

fermato, non è stata fondata a scopo di lucro e

non riceve ricavi di nessun genere da parte di

nessuno), ma solo di portare a conoscenza

dell’esistenza di siti utili a chiunque ricerca

informazioni tematiche sul web.

Alla recensione che, premetto, non sarà mai

accompagnata da giudizi negativi (preferisco

non pubblicare piuttosto che infangare), segui-

ranno eventuali altri link correlati o di appro-

fondimento.

Questa pagina potrà essere sostituita o even-

tualmente accompagnata dalla rubrica “Il libro

da segnalare” che avrà lo stesso intento, rivolto

però ai supporti in formato cartaceo. Saranno

riportati solo libri che ho letto e dei quali ne

posseggo copia.

Page 16: GirandoInMoto - Magazine

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GirandoInMoto - Magazine

Nel Prossimo Numero

Speciale: Motodays 2012...

...Viaggi: TransAlpina 2011 - II^Parte...

...WeekEnd: Buggerru...

...ed altro ancora!

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GirandoInMoto - Magazine

Speciale: Motodays 2012...

Redattore: Carmine Scudiero

Foto: Carmine Scudiero, Clara Campus

Impaginazione e creazione: Carmine Scudiero

Sito Web: http://www.girandoinmoto.it

Blog: http://girandoinmoto.blogspot.com

Email: [email protected]