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Magazine di Cultura-Curiosità-Attualità-Eventi *n°4 Anno1 Aprile 2014*
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2 | L’edi tor ia le | Aprile 2014
I COLORI DELL’ALBA
MAGAZINE DI CULTURA - CURIOSITA’
ATTUALITA’ - EVENTI
N° 4 - Anno 1 - Aprile 2014
Direttore Responsabile
Gennaro Coppola
Redazione:
Gennaro Coppola, Marco Gambardella, Francesco Di Lorenzo, Lau-ra Santoro, Marianna Paduano, Carmen Percontra, Ersilia Raffone, Marianna Pilato, Dario D’Alema, MJR, Raffaele Coppola, Ciro Impe-rato
Graphic Design:
Marco Gambardella
SEDE AMMINISTRATIVA
CENTRO DI INIZIATIVE CULTURALI
“L’ALBA”
Via Aldo Moro, 28 MASSA DI SOMMA
80040 - NAPOLI
Info: [email protected]
L’EDITORIALE
Questo numero del mensile “I Colori dell’Alba” lo dedico a tutti voi che festeg-
giate con letizia la Santa Pasqua 2014. Il nome “Pasqua” deriva dal latino pa-
scha e dall’ebraico pesah. E’ la massima festività della liturgia cristiana, perché
celebra la passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo. Il fatto che il Signore de-
cise di riportare in vita Gesù, ingiustamente ucciso, per i fedeli significa che Dio
approvò le scelte di vita di Cristo. Molti di noi, visti i numerosi fatti accaduti re-
centemente nella nostra Italia e nel resto del mondo, forse stentano a credere nel
rinnovamento della fede e della pace, come di un percorso, non solo cristiano cat-
tolico, ma umano e altruista che ci separa sempre più da noi stessi. A tal proposito
vorrei solo citare una bellissima frase del nostro attuale Papa Francesco I, che
forse racchiude un po’ il senso di ciò che potremmo essere sulla terra,
“Confessare i nostri peccati ci costa un po’, ma ci porta la pace. Noi siamo pec-
catori, e abbiamo bisogno del perdono di Dio”. Nell’augurare a tutti voi lettori di
questo giornale una felice Pasqua, vi ricordo che le proposte d’articolo su questo
magazine, sono da inviare all’indirizzo mail [email protected].
Vi abbraccio
Il Direttore
Gennaro Coppola
Pag. 4 | Traf f ico i l lec i to d i organi
Pag. 8 | I Mi t i
Pag. 10 | Make Up
Pag. 14 | La Foto de l Mese
Pag. 16 | Salute & Benessere
Pag. 18 | Arte # Pasqua 2014 a Par ig i
Pag. 19 | Giornata Mondia le del la Poesia
Pag. 20 | Musica
Pag. 22 | Cinema
Pag. 24 | Amici An imali
Pag. 26 | Premio G inestra
Pag. 28 | Almanacco B is lacco
Pag. 30 | Par l iamo di L ibr i
Pag. 31 | Poesia de l Mese
Pag. 32 | Su i l S ipar io
Pag. 34 | Cairo S tars Show
Pag. 36 | Curiosi tà
Pag. 37 | Pie tra Mi l iare
Aprile 2014 | Sommario| 3
I l traffico di organi è un commercio illegale
clandestino di tessuti e organi umani. Le
organizzazioni criminali internazionali hanno
scoperto questo traffico illegale altamente lu-
crativo, sfruttando la complicità di clinici co-
me chirurghi e infermieri e di altri soggetti in-
termediari a cui interessa solo il denaro. Esseri
umani vengono venduti come pezzi di ricam-
bio per rispondere alla domanda di ricchi ma-
lati. Gli organi che vengono più frequente-
mente prelevati nel mercato di questo traffico
illecito sono il rene, pancreas, fegato e cornea.
Parlando di traffico d’organi clandestini, pos-
siamo fare riferimento a due ipotesi di casisti-
che. In una troviamo intermediari, che spingo-
no persone povere, anche bambini, a vendere
un rene, un occhio, per permettere alla propria
famiglia di sopravvivere, in alcuni paesi come
l’ America latina, troviamo addirittura pubbli-
cazioni di annunci sui giornali, di persone di-
sposte a vendere un rene; queste persone ven-
gono mutilate in cambio di una misera somma
di denaro. La seconda casistica è quella che
persone vengono uccise durante l’ intervento
per prelevarne organi e tessuti e qua si ipotiz-
za il traffico di organi con la scomparsa im-
provvisa di minori e clandestini, che si sospet-
ta che siano rapiti e uccisi per utilizzarne gli
organi. Tracciare una linea di confine tra le
due casistiche di illeciti, risulta fondamentale
in un’ ottica di contrasto alla criminalità inter-
nazionale specializzata in espianti illegali. So-
lo riducendo le opportunità criminali tramite
interventi specifici, mirati a ciascuno degli at-
tori coinvolti e stimolando il collegamento
delle indagini, lo scambio di informazioni e la
cooperazione giudiziaria internazionale, infat-
ti, si potranno ottenere dei risultati concreti
nella lotta al traffico di organi umani. La ricer-
ca medica ha dimostrato che un trapianto au-
4 | Traf f ico i l lec i to d i organi | Aprile 2014
menta la possibilità di sopravvivenza in alcu-
ne tipologie di pazienti e da qua, persone ric-
che ed egoiste partono per il cosiddetto “ tu-
rismo di trapianto” combinato all’ espansio-
ne del turismo medico ed infermieristico.
Questi trapianti clandestini sono a maggior
rischio di complicanze infettive e immunita-
rie anche fatali. Un fattore che contribuisce a
un’ ipotetica domanda di organi è la lunghez-
za delle liste di attesa per avere un trapianto e
tuttavia la disponibilità di organi non sempre
riesce a coprire le necessità di trapianti ur-
genti. Il traffico illegale di organi è un com-
mercio in piena espansione, anche se non ci
sono dati certi su questa pratica a livello glo-
bale, credo anche perché i controlli non sono
efficienti a riguardo. A eccezione dell’ Iran,
Singapore è stato il primo paese al mondo ad
aver legalizzato la vendita di organi tra per-
sone ancora in vita. Nessun altro paese auto-
rizza il commercio di organi, ma le leggi so-
no lontane dall’ essere sempre rispettate, do-
ve la donazione di organi è lecita solo come
atto gratuito ed è regolamentata dalla legge.
Abbiamo dati documentati del traffico illega-
le di organi per trapianto in paesi come l’ In-
dia, Nepal, Pakistan, Cambogia, Vietnam,
Indonesia, Afghanistan ecc... o per riti magici
in Africa. In Cina, secondo alcune testimo-
nianze, anche di trapiantologi famosi, sareb-
be ancora in uso la pratica di prelevare gli
organi dei condannati a morte subito dopo l’
esecuzione. Le prime voci di traffico di orga-
no emergono negli anni 80; nel 1993 l’ euro-
deputato Lèon Schwartzenberg, noto cance-
rologo francese, nel presentare al Parlamento
Europeo una importante mozione sull’ inter-
dizione del commercio degli organi, accusa-
va la camorra napoletana di controllare un
Aprile 2014 | Traf f ico i l lec i to d i organi| 5
traffico di bambini in America latina, al solo
fine di prelevare loro organi per poi rivenderli
e accusava alcuni trafficanti intermediari di far
venire dal Brasile perché fossero adottati mi-
gliaia di bambini, di cui solo 1000 furono ritro-
vati. Lo stesso anno spuntavano in Polonia e in
Ungheria agenzie che proponevano organi
umani a ospedali tedeschi e svizzeri. In seguito
accuse di traffico di organi in Kosovo furono
avanzate da Carla Del Ponte, ex Procuratore
presso il Tribunale Penale Internazionale
dell’Aya, che nominò Dick Marti come suo in-
caricato per avviare una inchiesta. L’ indagine
portò ad accusare il Primo Ministro Kosovaro
Hashim Thaci di aver gestito un traffico di or-
gani per molti anni, ricavandone ingenti guada-
gni e mutilando senza ritegno prigionieri serbi
e cittadini kosovari accusati di tradimento. Nel
2004, l’ OMS lanciava un appello agli Stati
membri “al fine di prendere provvedimenti per
proteggere i gruppi più poveri e vulnerabili dal
turismo a fini di trapianto e dalla vendita di
6 | Traf f ico i l lec i to d i organi | Aprile 2014
tessuti e organi”. Altra pratica illegale sono gli
aborti clandestini, decine di migliaia l’ anno.
Una volta praticati con i gambi di prezzemolo e
i ferri da maglia, oggi con alcuni farmaci che
servono a curare l’ ulcera gastrica, che se as-
sunti in gravidanza provocano contrazioni ute-
rine che espellono il feto, causando un aborto
spontaneo nel 90% dei casi, se assunti in forti
dosi però con gravi effetti indesiderati, anche
fatali per la donna. Questi farmaci contengono
misoprostolo, una sostanza contenuta anche
nell’ RU486 (mifepristone), farmaco legale per
l’ interruzione di gravidanza, aborto farmacolo-
gico che funziona nel 95% dei casi senza biso-
gno di aborto chirurgico. Questa compressa
non viene venduta in farmacia perché può es-
sere usata solo in ospedale seguendo la legge
dell’ aborto 194 e tutte le linee guida. Altra co-
sa è la pillola definita del giorno dopo che va
presa entro 72h dal rapporto non protetto. Non
fidatevi di chi vende queste compresse clande-
stinamente perché possono essere anche fatali,
possono essere prese solo in ospedale.
10 | I Mit i | Aprile 2014
PAPA GIOVANNI PAOLO II
E ' quasi Pasqua ed ho pensato... perché non
parlare di Papa Wojtyla?
Wojtyla nasce il 18 Maggio 1920 e dal 16 otto-
bre 1978 viene proclamato Papa e Vescovo di
Roma. Durante il suo pontificato si impegna
contro il comunismo e l'oppressione politica,
ed è stato l'artefice del crollo dei sistemi del
socialismo reale, critica il capitalismo sfrenato
e il consumismo, considerati come ostacoli alla
ricerca della giustizia sociale e lesivi della di-
gnità dell'uomo. Nel campo della morale si op-
pone all'aborto e conferma l'approccio tradizio-
nale della Chiesa sulla sessualità umana, sul
celibato dei preti e sul sacerdozio femminile. E'
stato uno dei Papi che ha più viaggiato nel
mondo. Seguito da folle di giovani, egli fece da
ponte nelle relazioni tra le religioni nel segno
del dialogo e dell'incontro. Ha viaggiato tantis-
simo, come dicevo, i suoi viaggi sono stati un
modo per avvicinarci alla Chiesa e alla fede.
Ricordo uno dei suoi tanti viaggi fatti a Napoli.
Nel 1990 e precisamente il 13 Novembre di
quell'anno, Papa Giovanni ha riempito come se
fosse una star lo Stadio San Paolo. I giovani di
tutte le scuole si erano dati appuntamento per
I MITI
festeggiarlo, io ero piccolo, non è che ricordi
molto, avevo appena 10 anni, e per me era co-
me andare in gita a fare festa a scuola, e lui era
un puntino bianco in un giorno pieno di sole.
Durante la visita a Napoli, il Papa non solo in-
contra i giovani, ma anche gli ammalati. Per lui
l'incontro con gli ammalati e con chi si dedica-
va alle loro cure, costituiva sempre un occasio-
ne di particolare commozione. “Mai, come
quando si soffre, si sperimenta l'estrema fra-
gilità dell'esistenza e il bisogno che si ha degli
altri. Mai, come quando si è in contatto con
chi è nella prova, si riesce a valutare l'impor-
tanza della disponibilità e della solidarietà.”
Papa Giovanni è stato un uomo dai mille inte-
ressi, appassionato di tutti gli sport che pratica-
va con assiduità, fino al 2001, quando gli viene
diagnosticato il morbo di Parkinson. Nonostan-
te la sofferenza causata dalla malattia, più volte
è stato a Napoli e a Pompei. Il Santuario e il
Culto Mariano è stato uno dei punti di riferi-
mento dell'evangelizzazione del Papa. Credo
che noi giovani non sapevamo nemmeno cosa
fosse un Rosario prima che lui si facesse pro-
mulgatore di questa pratica che non è solo abi-
tudine delle persone anziane, ma anche e so-
prattutto dei giovani che attraverso questa pre-
ghiera si affidano completamente a Dio per
chiedere benefici e grazie. La malattia lo ha
consumato alla morte, sopraggiunta il 2 Aprile
2005. Ricordo come ho saputo della sua morte,
era un sabato, se non sbaglio, e facendo zap-
ping in tv, vedo rai 1 che dette la notizia. Ri-
cordo le immagini televisive della folla, soprat-
tutto dei Papa boys che cantavano sotto la fine-
stra del Papa e accompagnarono le sue ultime
ore. Ricordo le lunghe file dei giovani per dare
l'ultimo saluto alla salma di questo che è stato
il primo Papa che noi giovani ricorderemo niti-
damente.
Se le generazioni dei nostri padri ricorderanno
il Papa buono, noi ricorderemo lui.
Aprile 2014 | I Mit i | 11
IL MAKE UP E L’IGIENE
A casa. Una buona igiene inizia - ovvia-
mente - da voi stesse! Ecco cosa potete
fare a casa. Lavare sempre le mani prima di
toccare la pelle. Lavate sempre le mani prima
di applicare una crema su viso e corpo, o prima
di truccarvi. Per evitare si dimenticarvene pren-
dete l'abitudine di applicare creme e trucco in
un posto vicino ad un rubinetto. Usate un sapo-
ne disinfettante e asciugate le mani con un
asciugamano pulito o, meglio ancora, con faz-
zolettini di carta che butterete via subito dopo
l'uso.
Meglio le creme in flaconi con pompetta! Non
mettete mai le dita - anche se avete lavato le
mani - direttamente nella confezione di crema.
Per un uso più igienico possibile è meglio opta-
re per creme contenute in flaconi o confezioni
con un sistema di chiusura a pompetta. Per le
creme 'aperte all'aria' è consigliabile sempre
utilizzare una spatola apposita che laverete do-
po l'uso con acqua calda. Detergere sempre il
viso prima di truccarvi! Dopo una lunga gior-
nata di lavoro la tentazione di applicare uno
strato fresco di trucco sul viso già truccato la
mattina è grande. Purtroppo non è la cosa mi-
gliore da fare. Durante il giorno polvere e smog
si sono depositato sul viso. Come potrete im-
maginare, non è molto igienico metterci sopra
un altro strato di make-up. Eliminate perciò,
prima di truccarvi per la sera, i resti del trucco
del giorno (e lo sporco che si è depositato sul
viso).
Tenete puliti pennelli e spugnette. È importan-
te lavare con regolarità i pennelli (soprattutto
quelli che usate per le labbra) e le spugnette
con acqua calda e un sapone antibatterico, op-
MAKE UP
10 | Make Up | Aprile 2014
pure con la trielina. Non dimenticate di sciac-
quarli accuratamente con acqua abbondante per
evitare che il sapone o la trielina irritino a loro
volta la pelle. Tenete ben puliti anche i conteni-
tori e le trousse. Non esponete prodotti di bel-
lezza a fonti di calore ma conservateli in un po-
sto asciutto e fresco. Non soffiare sui pennelli
Non mettete i pennelli in bocca per inumidirli
(se necessario bagnateli con acqua di rubinet-
to). Non mettete in bocca l'eyeliner per farlo
ammorbidire (meglio metterlo un attimo sul
riscaldamento o vicino ad una lampadina acce-
sa) e non soffiate sui pennelli per eliminare il
prodotto in eccesso (un make-up artist lascia
cadere il prodotto in eccesso sul dorso della
mano). Non scambiate prodotti di bellezza con
altre persone È peccato ma vero: il make-up
può essere uno strumento di trasmissione di
infezioni batteriche e/o virali. Prendete l'abitu-
dine di non usare trucchi di altre persone e non
prestate i vostri trucchi a nessuno. Se vi scoccia
dire di 'no' ad un'amica, allora meglio regalarle
il prodotto oppure pulirlo - se possibile - accu-
ratamente dopo l'uso.
Ecco come:
• Il rossetto: il rossetto si pulisce togliendone
uno strato e pulendo poi la superficie con
dell'alcool • La matita per gli occhi: la matita
per gli occhi si 'pulisce' rimovendo lo strato
esterno con una temperamatite • Il mascara: le
confezioni di mascara sono soltanto riutilizza-
bili se il pennello non è stato, dopo l'uso, ri-
messo all'interno della confezione. Lavate il
pennello prima di richiudere il mascara. • P.S.
è sconsigliabile anche lo scambio delle lenti a
contatto, ultimamente con le lenti colorate que-
sta abitudine sta prendendo piede...
Non utilizzate prodotti scaduti! Purtroppo i
prodotti di bellezza non riportano (non sempre
almeno) una data di scadenza. Ci sono alcuni
accorgimenti però che si possono adottare per
poter capire se un prodotto è ancora utilizzabile
o meno. Depositi più densi o scolorati sui bordi
della confezione sono un segno di
'invecchiamento', come anche la 'divisione' del
fondotinta in due liquidi di diverse densità e
colore. Anche in caso di odore alterato è me-
glio non utilizzare più il prodotto.
IN PROFUMERIA. In profumeria valgono le
12 | Make Up | Aprile 2014
stesse regole che abbiamo elencato prima. Non
applicate i rossetti in esposizione direttamente
sulla bocca (non avete idea di quante persone li
avranno già provati! Sicuramente tante!). Me-
glio testare il colore sul dorso della mano. Se
proprio volete a tutti costi provare il rossetto
sulla bocca, chiedete la commessa se ve lo pu-
lisce prima. Non provate poi il mascara a meno
che la commessa non vi dia uno pennellino 'usa
-e-getta' (sperando che non lo abbia dato anche
ad altre persone prima di te!). Se vi fate trucca-
re, state attente che vengano utilizzati pennelli
e spugnette puliti (potete anche suggerire l'uti-
lizzo di cotton-fioc)
DALL'ESTETISTA. Anche l'estetista deve fa-
re molta attenzione. Non soltanto quando ti
trucca, ma anche (e soprattutto!) quando fa la
manicure o la pedicure, o in caso di depilazio-
ne. State sempre attente che utilizzi strumenti
puliti e disinfettati.
TRA AMICHE. Uno dei passatempi più diver-
tenti, lo sappiamo, è truccarsi tra amiche. Un'a-
bitudine divertente, quasi intima che richiede
però, a sua volta, le 'misure igieniche' necessa-
rie. Chiedete vostra amica, se tocca a voi truc-
carla, di portare i suoi trucchi. E chiedetele di
usare i tuoi quando toccherà a lei truccare voi.
Seguite poi tutte le regole qui sopra.
Aprile 2014 | Make Up | 13
© Photography Art
In Foto: DOMENICO VUOLO
18 | Salute & Benessere | Aprile 2014
SALUTE & BENESSERE
I DOLCI E I BAMBINI
P arliamo, in occasione dell’imminente
Pasqua, di cioccolata e tutto ciò che
può essere poco salutare per i nostri figli e
per noi stessi. Non fare diventare i dolci un
“premio” per il comportamento del bambi-
no e ricordare che le esigenze alimentari dei
più piccoli sono diverse da quelle degli
adulti. Quindi no a regimi alimentari “da
grande” per il piccolo durante lo sviluppo,
evitare di indulgere in “aiutini" contro il
pianto del bebè, come il miele sul ciuccio e
la spolverata di zucchero sulla frutta. Sono
tanti gli errori che si fanno con i bambini,
soprattutto quando ci sono di mezzo cara-
melle, torte e miele. Con il rischio che un
comportamento troppo “dolce” di mamma
e papà predisponga il bambino a carie, au-
mento di peso e a problemi che restano an-
che dopo lo sviluppo, da giovani e adulti.
Spesso tendiamo ad addolcire eccessiva-
mente gli alimenti – spiega Claudio Maf-
feis, Professore Associato di Pediatria
all’Università di Verona - e a preferire cibi
ricchi di zuccheri; questi errori, se diventa-
Aprile 2014 | Salute & Benessere | 19
no abitudini nella dieta dei bambini, posso-
no influenzare negativamente la loro salute
futura”. In Italia 9 bambini su 10 già prima
dell'anno di età consumano tanto zucchero
nella dieta quotidiana. Lo ha dimostrato lo
studio Nutrintake, condotto da Gianvincen-
zo Zuccotti, direttore della Clinica Pediatri-
ca "Sacco" di Milano e realizzato su un
campione di oltre 400 bambini italiani dai 6
ai 36 mesi. “E’ bene ricordare – continua
Maffeis – che gli zuccheri sono di due tipi:
zuccheri semplici, tipicamente il cucchiaino
di saccarosio che aggiungiamo, e zuccheri
complessi, prevalentemente amidi; entram-
bi fanno parte dei carboidrati. Gli zuccheri
semplici rilasciano energia immediata men-
tre quelli complessi danno energia con gra-
dualità. È soprattutto con gli zuccheri sem-
plici, aggiunti agli alimenti, che tendiamo
ad eccedere per i nostri bambini. Se pensia-
mo che in natura non esistono carboidrati a
rilascio immediato, ci rendiamo conto di
quanto possa essere opportuno limitare
l’aggiunta di zucchero – ricorda il medico -.
Anche la frutta, naturalmente dolce, forni-
sce in realtà un complesso di zuccheri
“buoni” che portano con sé altre impor-
tanti sostanze quali fibre, vitamine, minerali
con un valore nutritivo ben superiore a
quello fornito dal solo fruttosio in essa con-
tenuto”. Piccoli e semplici accorgimenti,
per restare sempre in perfetta forma e in
buona salute.
ARTE # Pasqua 2014 a Parigi:
Vivi la magia di primavera in Francia
S e desideri fare un viaggio nell’arte in
una capitale europea per Pasqua, un
ottimo luogo dove trascorrere le vacanze è
Parigi, perchè significa vivere un sogno ad
occhi aperti per ammirare la bellezza di
una città che in quanto a fascino ed elegan-
za ne ha davvero da vedere con i suoi mo-
numenti, i suoi parchi, i suoi musei. La cit-
tà si tinge di mille colori e i profumi della
primavera accompagnano le passeggiate
lungo la Senna o l’avenue des Champs-
Elysées, il museo D'Orsay e la Tour Eiffel.
Se si può, consiglio di dedicare un’intera
giornata al museo Louvre che è davvero
infinito. La zona ti darà l’opportunità di
respirare la tipica Montmartre, il quartiere
degli artisti dominato dalla chiesa del Sa-
crè coeur. Se piove mangiate una crepès
calda, in verità non è diversa dalle nostre
ma qui fa più effetto. Il Moulin Rouge è il
quartiere a luce rosse di Pigalle vicino a
Montmartre è uno dei più famosi locali di
Parigi. Ci si emoziona anche solo assapo-
rando quella particolare atmosfera che vi
regna, sia di giorno che di notte, quando
la città cambia volto, diventa più seducente
e affascinante e si accende di mille luci
per soddisfare la vostra voglia di diverti-
mento e di emozioni, con i suoi cabaret,
discoteche, club di jazz , ma è anche la cit-
tà della gastronomia, dove vi attendono
numerosi percorsi di degustazione, tra me-
ravigliose praline e i macarons, bistrot tipi-
ci bar e ristoranti, per assaporare i suoi
molteplici sapori e scoprire deliziose sfu-
mature di gusto, all’insegna di un vero e
proprio viaggio dei sensi. Città soprattutto
di storia, dal momento che i vari re e presi-
denti della repubblica che si sono succeduti
hanno lasciato la loro personale impronta
architettonica, tutte ricchezze che fanno di
Parigi la più bella e romantica città
d’Europa.
22 | Pasqua 2014 a Par ig i | Aprile 2014
Aprile 2014 | Giornata Mondia le de l la Poes ia | 23
I l 21 Marzo 2014 in Italia e in tutti gli Stati membri dell’UNESCO si è celebrata la Gior-nata Mondiale della Poesia, istituita nel primo giorno di primavera il 1999, per pro-
porre, promuovere, divulgare, festeggiare e ricordare questa insostituibile forma di espressione. Ragione e sentimento, storia collettiva e condivisibili intimità, parola colta e gergo quotidiano di culture diverse convivono infatti nei versi sotto il comune denomi-natore della musica e del ritmo scanditi dalle sillabe. Poesia è filastrocca che schiude il mondo al bambino; è riflessione che stupisce ancora il vecchio, è memoria collettiva d’un popolo; è comunicazione profonda che coinvolge tutti. Pochi anni prima della sua morte, Franco Fortini (saggista, critico letterario e poeta italiano) in un’intervista disse che la Poesia è come voler spiegare “che cos’è l’uomo” o “che cos’è il mondo”. La Poesia non vuole comandare, non vuole persuadere, non vuole indurre, non vuole dimostrare. Certamente la Poesia si impone, ma riesce ad imporsi con l’autorità dell’istituzione lette-raria che essa evoca o rivive, con l’adempimento di un rituale, di un cerimoniale. In altre parole si può dire che chiama in vita una parte della coscienza collettiva, allude al valore non individuale del linguaggio, produce un senso. Tutte le forme del codice poetico, non solo le forme liriche, sono state all’origine forme di comunicazione: poi la storia della cultura le ha trasformate, le ha ridistribuite e una parte di quelle forme di comunicazio-ne sono state messe da parte, sono divenute il modo poetico di comunicare. È vero. L’I-talia è un paese di santi, navigatori e poeti. Definizione questa che conserva il suo fasci-no e che spiega la propensione degli italiani alla pratica della scrittura di versi. In Italia ci sono più scrittori che lettori di Poesia. Tutti, sotto una visione romantica hanno compo-sto, rinchiusi tra le mura della loro stanzetta, piccole poesie nelle quali erano concentrati i dolori e le gioie della loro vita quotidiana. La Poesia non ama il frastuono. Necessita di silenzio. Eventi come la Giornata Mondiale della Poesia dovrebbero aiutare a riscoprire questa nostra parte nascosta. Spegnere tv, cellulari, computer, aprire un libro di poesia, mettere a tacere se stessi, per poter entrare, parola dopo parola, in un silenzio arric-chente, armonico, immenso. La scuola, luogo ideale per ricordare e testimoniare che la Poesia è innanzitutto, uno strumento di dialogo tra popoli e culture, veicolo di pace e lingua del confronto, si propone di portare, in questo giorno, la poesia fuori dagli spazi ad essa tradizionalmente deputati. In tutta Italia molte associazioni hanno aderito a questa iniziativa tra cui: l’Associazione “I Giardini dell’Anima”, le Edizioni Eva, l’Accade-mia dei Micenei, la Redazione “Il Saggio”, l’Accademia Internazionale Vesuviana, il Cen-tro di Arte e Cultura Aversana, l’Accademia d’Arte e Cultura “Il Rombo” e l’Accademia Universale di Lettere e Scienze “Parthenope”. La Poesia è nell’aria, la Poesia è dentro di noi, la Poesia è intorno a noi.
La Redazione
REBIS
D alla capitale tunisina alle coste liguri, pas-
sando, bene inteso, per il Mashreq arabo,
senza trascurare i Balcani e il pop occidentale
più raffinato. È questa la geografia musicale
dei Rebis, cioè la cantante e arabista Alessan-
dra Ravizza e il chitarrista e compositore An-
drea Megliola. Il termine rebis è una parola di
derivazione latina (res bina) la cui radice è em-
blema dell’equilibrio e dell’unione degli oppo-
sti e ben descrive il percorso del duo genovese,
le cui canzoni sono un fertile terreno d’incontro
tra le diverse tradizioni musicali del Mare no-
strum e tra alcuni dei suoi idiomi. Le lingue
s’intrecciano in un alternarsi d’italiano, arabo
classico e francese, per una musica alla ricerca
di possibili “ponti emotivi” tra i popoli del Me-
diterraneo. Lo scorso ottobre sono stati selezio-
nati dal M.e.i. (Meeting delle Etichette Indi-
pendenti) per rappresentare la musica italiana
in Cina, riscuotendo vasti consensi tra il pub-
blico del “Festival Italiano” di Suzhou. Hanno
inoltre partecipato a diversi festival, premi e
rassegne nazionali tra i quali: Movimentazioni,
Mediterrarte Festival, Musicultura, Suq Festi-
val Genova, Il Canto della Terra Festival, Equa
2013, Sanremo Off. Nel giugno del 2011 hanno
inciso per la casa editrice milanese “A Orien-
te!” un originale arrangiamento in quattro lin-
gue (italiano, arabo, turco e greco) dell’antica
canzone greco‐turca “Űskűdar’a‐Apó Xenó
Topó”, dando vita alla colonna sonora de “La
goccia d’olio”: favola bilingue (arabo‐italiano)
per bambini scritta da Anna Kamen’tov. I Re-
bis si avvalgono nei loro concerti della collabo-
razione di diversi musicisti della scena ligure e
nazionale, tra i quali i fiati etnici, il sax e il cla-
rinetto di Edmondo Romano (Orchestra Bai-
lam, Vittorio De Scalzi, Lina Sastri…), il violi-
no di Roberto Izzo (Gnu Quartet, Gino Paoli,
New Trolls, Niccolò Fabi…), la batteria di
Matteo Mammoliti (tournista di Tullio De Pi-
scopo), le percussioni brasiliane di Andrea Tra-
bucco e il basso di Lucas Bellotti.
www.rebisofficial.it
24 | Musica | Aprile 2014
MUSICA
. MONDOVISIONE
LIGABUE
. MADE IN LONDON
NOEMI
. SE VEDO TE
ARISA
. HIGH HOPES
BRUCE SPRINGSTEEN
. 20 THE GREATEST HITS
LAURA PAUSINI
Aprile 2014 | Musica | 25
CONCERTI PAOLO NUTINI
Con oltre 5 milioni di copie vendute nel mondo la nuova icona della musica internazionale Paolo Nutini
ritorna in grande stile in Italia quest’estate per 3 esclusivi concerti.
Le date:
16 Luglio —> Genova, Arena del mare -Goa-Boa Festival
17 Luglio —> Piazzola sul Brenta, Anfiteatro Camerini - Hydrogen Festival
19 Luglio —> Roma, Ippodromo delle Capannelle - PostePay Rock in Roma
La prevendita dei biglietti sarà avviata alle ore 10 di venerdì 21 febbraio su TicketOne.it e tramite Call
Center. Alle ore 10 di lunedì 24 febbraio i biglietti saranno disponibili anche presso i Punti Vendita Ticke-
tOne.
Dopo il successo di Sunny Side Up ( 2009), Nutini si rinnova e torna sulle scene con Caustic Love, in uscita
il 15 aprile su etichetta Atlantic Records. L’album è stato registrato in giro per il mondo, con sessioni a
Valencia, Londra, Glasgow e negli Stati Uniti, e le canzoni sono state tutte composte dallo stesso Nutini e
prodotte con la collaborazione di Dani Castelar. Il marchio di Paolo Nutini è inconfondibile: una voce bas-
sa e roca ma piena di passione e grinta, un sound carico di funk, blues e soul e canzoni anticonformiste,
che spesso prendono direzioni musicali imprevedibili. Il talento di Paolo è esploso sulla scena musicale
internazionale quasi per caso, grazie ad un concorso di paese e all’aiuto imprescindibile del passaparola
sul web. Nel 2006 esce con un primo album molto pop, "These Streets”, vendendo 1,5 milioni di copie nel
solo Regno Unito. Tre anni più tardi prende una nuova direzione musicale con l'acclamato 'Sunny Side
Up'. Nominato ai Brits, vincitore di un Ivor Novello Award, Paolo è l’artista maschile che ha venduto di più
nel Regno Unito del 2009 e 2010.
26 | Cinema| Aprile 2014
Aprile 2014 | Cinema| 27
CINEMA
. Thor. The Dark World
. Rush
. Gravity
. La grande bellezza (2 DVD)
. Sole a catinelle
. Planes
. Ender's Game
. Cattivissimo Me 2
. Riddick
. Captain Phillips. Attacco in mare aperto
Da non perdere
Captain America - The Winter Soldier
Dopo gli eventi catastrofici di New York in The Avengers, Captain America: The
Winter Soldier vede Steve Rogers, alias Capitan America, vivere tranquillamente a
Washington, DC, mentre cerca di adattarsi al mondo moderno. Ma quando un colle-
ga dello S.H.I.E.L.D. si trova sotto attacco, Steve viene coinvolto in una rete di in-
trighi che minaccia di mettere a rischio il mondo. Unendo le forze con la Black
Widow, Capitan America lotta per esporre l'esteso complotto, mentre combatte as-
sassini professionisti inviati per farlo tacere. Quando la portata del malvagio com-
plotto viene rivelata, Capitan America e Black Widow si servono dell'aiuto di un
nuovo alleato, Falcon. Tuttavia, ben presto si ritrovano contro un inaspettato e te-
mibile nemico, il Soldato d'Inverno.
28 | Amici Animali| Aprile 2014
Q uesto mese, in occasione della Pasqua, ci
occupiamo in questo spazio di un anima-
letto che è una figura molto importante nelle
ricorrenze pasquali, ovvero l’agnello. L'Agnel-
lo Pasquale del nuovo testamento è, per il Cri-
stianesimo, il figlio di Dio Gesù Cristo. La
Chiesa vede l'anello di congiunzione tra l'a-
gnello pasquale del Vecchio Testamento e i
tempi nuovi. L'agnello della tradizione ebraica
veniva immolato il giorno precedente la Pa-
squa ebraica, e Gesù Cristo venne ucciso ap-
punto in quel giorno. Altre corrispondenze tra
l'Agnello pasquale e Cristo sono state trovate.
Annie Jaubert, esegeta francese, tra il 1954 e il
1957 ne trovò molte altre, partendo dal testo
dell'Esodo dove viene descritto come bisogna
compiere questo sacrificio. Per essere arrostito
l'agnello veniva attraversato verticalmente da
un bastone di melograno. San Giustino afferma
che un secondo bastone veniva fatto passare
orizzontalmente attraverso le spalle per per-
mettere alla carne di arrostire. Ancora una forte
analogia con la Croce del supplizio di Gesù. La
chiesa ne fa di questo simbolo lo stemma di
Cristo. Spesso le grandi famiglie, nobili e po-
tenti, pongono nei loro stemmi degli animali
AMICI ANIMALI:
L’AGNELLO E LA PECORA
Aprile 2014 | Amici Animali| 29
feroci come leoni o orsi oppure rapaci come
l'aquila, a indicare la loro forza e potenza. La
Chiesa ha scelto l'agnello un animale che è
esattamente l'opposto. Appunto per indicare la
sua intima filosofia, il debole e l'umile saranno
innalzati e i potenti dispersi nei loro pensieri.
Ora detto questo, c’è da aggiungere che l’a-
gnello altro non è che il cucciolo di pecora e
viene allevata per il latte, per la carne e per la
lana. Le dimensioni della pecora, un mammife-
ro della famiglia dei bovidi, varia notevolmente
in funzione dell'età, del sesso e della razza. So-
no comunque approssimative, perché la quanti-
tà spesso ingente di lana rende difficoltosi que-
sti test fisici. Le misure sono invece molto più
chiare se l'animale è stato sottoposto alla tosa-
tura. In linea di massima, la pecora raggiunge
la massima lunghezza ad un terzo circa della
sua età (può vivere anche 16-19 anni), poco
dopo essere maturata sessualmente. Si tratta di
un animale addomesticato in epoca antichissi-
ma, diffuso attualmente in ogni continente. Vi-
ve principalmente in greggi, per gestire i quali
l'uomo si affida spesso a cani pastore. Il nome
pecora (lat. pecus "bestiame di piccolo taglio"
passato poi ad identificare un singolo animale)
è riservato all'adulto femmina, il maschio della
specie si chiama ariete o montone, mentre il
piccolo è denominato agnello fino ad un anno
di età. L'età di una pecora si stabilisce dal gra-
do di usura degli incisivi, che come in tutti i
Bovidi sono presenti esclusivamente nella
mandibola, mentre la mascella presenta nella
zona corrispondente da una formazione ossea
continua. Gli agnelli, alla nascita, hanno otto
denti da latte provvisori. Ad un anno i due inci-
sivi frontali sono sostituiti da quelli permanen-
ti; all'età di due anni si aggiungono altri due
incisivi permanenti e fra i 3-4 anni si completa
la dentizione permanente per arrivare intorno al
quarto anno d'età agli otto incisivi definitivi. La
pecora è di carattere molto timido ma, al con-
trario di quanto si possa pensare, è molto intel-
ligente e dotata di molta memoria e facilità di
apprendimento. Generalmente il vello delle pe-
core è marcatamente folto e fitto, estremamente
riscaldante e di rapida crescita; è solitamente di
colore bianco, biancastro, bianco sporco, tal-
volta anche nocciola. Spesso nei piccoli agnel-
li, il pelo, non ancora lanoso, può essere transi-
toriamente molto scuro, quasi nero. Spero di
esservi stata un po’ d’aiuto nel capire le origini
e le tradizioni che girano intorno a questo tene-
rissimo animaletto, che mi auguro possa sem-
pre diventare un adulto e non un piatto! Un ab-
braccio.
14 | Premio G inestra 2014 | Aprile 2014
PREMIO GINESTRA 2014
S i svolgerà in questi giorni e più precisa-
mente il 12 Aprile, il concorso di poe-
sia “Premio Ginestra”, giunto quest’anno
alla sua quattordicesima edizione.
Il Centro di Iniziative Culturali L’Alba, con
l’adesione del Salotto Artistico Culturale
Tina Piccolo di Pomigliano D’Arco e con il
Patrocinio del Comune di Massa di Somma,
del Comune di San Sebastiano al Vesuvio e
dell’ente Parco Nazionale del Vesuvio, pro-
muove la poesia in ogni sua più nobile
espressione artistico/letteraria dei sentimen-
ti con l’aiuto di una giuria eccellente e so-
prattutto sempre attenta ai nuovi talenti
dell’arte poetica. Il concorso, suddiviso in 4
sezioni, prevede quattro vincitori, italiano,
vernacolo/dialetto, giovani talenti e piccoli
poeti, e di cui soltanto il primo della catego-
ria italiano e il primo della categoria verna-
colo/dialetto, parteciperanno di diritto al
premio finale, ovvero il “PREMIO GINE-
STRA”, decretando la vittoria della poesia
più bella dell’edizione 2014. Il premio per il
vincitore sarà offerto dall’artista napoletano
Raffaele Coppola. Sarà inoltre assegnato un
Premio Speciale della Critica, messo a di-
sposizione dalla redazione giornalistica de
“L’ORA VESUVIANA”. Altri premi speciali
saranno poi assegnati durante la serata, il
Premio alla Carriera e il Premio per l’im-
pegno nel sociale. L’appuntamento è per il
12 Aprile 2014 alle ore 17.00, nell’Aula
Consiliare del Comune di Massa di Somma
in provincia di Napoli, nella splendida cor-
nice del parco nazionale del Vesuvio. Per
maggiori informazioni sull’evento potete
telefonare allo 081 5742409 – 081
5607723, inviando una e-mail: centrolal-
[email protected] oppure cercare su Facebook
il gruppo Centro di Iniziative Culturali
L’Alba.
Aprile 2014 | Premio Ginestra 2014 | 15
APRILE
SANTO DEL MESE
San Tropez
PROTETTORE DEI VACANZIERI PIENI DI SOLDI
Nomi curiosi:
Patroclo- Odorico-Genolfo
Stranezze dal mondo
All’Istituto Orientale Meteo-Center di Pechino è stato detto che: “la prossima Estate farà caldo
ma gli esperti rassicurano che poi in Inverno farà freddo”.
Oroscopo:
Questo mese andrà tutto liscio per i nati nel segno della PIEGA!
Compleanni VIP:
Auguri a:
L’Uomo Invisibile - Zio Paperone - Willy, il principe di Bal-Air
Andiamo al CINEMA:
SOTTO ‘A NA MALA STELLA
(Drammatico)
E’ la storia di Gennaro che trova finalmente un lavoro decente e quindi una fidanzata stronza che
lo userà a cacchi suoi. Lo conforterà Luisella, vicina di casa precaria, che lo fra una consolazione
e l’altra , gli ruberà pure il lavoro ... i che ciort!
Raffaele Coppola
ALMANACCO BISLACCO
30 | Almanacco Bis lacco | Aprile 2014
“Dieci donne” di Marcela Serrano
Questo mese voglio parlare di un libro che let-
to recentemente.
Dieci donne di Marcela Serrano, scrittrice ci-
lena che viene considerata una delle voci più
importanti della narrativa sudamericana, l'ere-
de di Shererazade come le definisce Carlos
Frientes.
Il libro parla di un gruppo di donne diverse tra
di loro per età, estrazione sociale, ideologia
politica, che radunate nello studio della pro-
pria psicoterapeuta raccontano la propria sto-
ria e le ragioni che l'han portate in terapia.
C'è Lupe che prende consapevolezza della
propria omossessualità e canalizza la propria
energia in positività; c'è Luisa, vedova di un
desparecidos, che si ritrova da sola all'improv-
viso e tutto diventa difficile perchè la presenza
del suo uomo per lei era fondamentale; An-
drea giornalista di successo che si rifugia nella
solitudine del deserto, una sorta di fuga dalla
vita, dal lavoro, dal marito da tutto; Simona, la
più anziana, ha 61 anni lascia il marito e la cit-
tà per trasferirsi in un appartamento sulla
spiaggia più bella del Cile.
Bada a se stessa, impara a vivere una vita con-
templativa, impara a meditare...compatisce
tutte le donne che venderebbero l'anima pur di
tenersi stretto l'oggetto simbolico e gridar lo-
ro: la vostra vita può essere piena anche sen-
za un compagno.
Forse l'unico punto a sfavore nel giudicare la
scrittrice è che tutte queste donne soffrono per
gli uomini, mettono al centro della loro vita il
compagno delegandogli la propria realizzazio-
ne, ma ne siamo sicuri?
E se questo suo modo di raccontarci le donne,
farle piangere per amore non è altro che un
modo per farci svegliare e esaltare la nostra
femminilità?
Noi siamo mamme, amiche, amanti ma soprat-
tutto Donne dotate di una forza infinita. Siamo
belle, uniche e tutto possiamo solo se maturia-
mo in noi sicurezza e autostima.
Il libro è un grido alla femminilità e questa la
scopriamo solo guardando dentro di noie ri-
manendo un po' da sole.
Quando stiamo bene con noi stesse e armoniz-
ziamo il nostro animo impariamo a conoscerci
e ad amarci: del resto non possiamo sapere chi
siamo finchè non abbiamo accettato le luci ed
ombre che compongono.
Comprendiamo che i nostri veri punti di riferi-
mento, motivazioni, non vanno ricercati al di
fuori, ma dentro di noi.
Questo è un libro da leggere a piccole dosi
perchè la Serrano è molto introspettiva mentre
racconta emozioni e sentimenti. Se non vi pia-
ce riflettere, soffermarvi sulle emozioni, sugli
stato d'animo dei protagonisti, beh, andate ol-
tre.
32 | Par l iamo di L ibr i | Aprile 2014
PARLIAMO DI LIBRI
Aprile 2014 | Poesia De l Mese| 33
POESIA DEL MESE
A mio padre morente
In quel tuo ultimo
e irrequieto sguardo
ho rivisto infiniti tramonti,
infiniti sospiri,
infiniti spazi.
Ho visto un bambino
all’alba
affacciarsi alla terrazza
del proprio tempo.
Ho visto gioie,
dolori…
ma soprattutto,
e con il cuore stretto in una morsa,
ho visto
affranto
il tuo ultimo
e solitario
doloroso tramonto.
Ciro Imperato
Ciro Imperato è nato a Portici (NA) il 3 luglio 1964 e ha vissuto per motivi di lavoro in molte città d’Ita-
lia. Spinto da sete di conoscenza e vivace curiosità verso tutto ciò che per lui è nuovo, ha coltivato varie
passioni spaziando tra musica, fotografia, arte, letteratura e, non per ultima, la poesia. Da giovanissimo ha
anche condotto una trasmissione radiofonica. Scrive i suoi “pensieri”, che trattano vari argomenti, ma in
particolare sono rivolti ai sentimenti più profondi e al disagio esistenziale dell’uomo nei confronti del
prossimo e della madre terra. Nella sua poesia esprime perlopiù emozioni attinte dalla vita quotidiana.
Potrebbe essere definito poeta dell’esistenzialismo. Esprime la coscienza delle cose rielaborando visioni,
emozioni e ricordi del suo vissuto per arrivare ad una realtà universale che tutti possano condividere. Con
la poesia “A mio padre morente” ha vinto il concorso letterario “Libera Verso”, organizzato dall’Associa-
zione storico culturale e di spettacolo per la promozione turistica della Campania “Il Castello”.
SU IL SIPARIO
Ammescafrancesca GRUPPO POPOLARE PER LE
TRADIZIONI
Il Gruppo “AMMESCAFRANCESCA” nasce
alcuni anni fa, li legava un’amicizia di vecchia
data, la passione per la musica e l’amore delle
tradizioni della propri a terra e non solo. Entu-
siasmati, proposero di formare un gruppo mu-
sicale e popolare con l’intento di passare un
po’ di tempo insieme, ma con lo scopo di por-
tare un po’ di allegria fra la gente comune. Pro-
ponendo musica di diverse regioni, scritta con
il linguaggio del popolo, le cui origini si perdo-
no nella notte dei tempi. Musica che tende ad
essere strettamente legata agli STRUMENTI
MUSICALI con cui è eseguita da BALLI che
li accompagnano. Inizia così il loro percorso
musicale. Nel corso degli anni ci sono stati dei
cambiamenti all’interno del gruppo, la nuova
composizione ,li porterà suonare in alcune ma-
nifestazioni con fini sociali e in vari località
del territorio Campano. Il gruppo degli
“ammescafrancesca” si presenta come uno
spettacolo che racchiude in un unico repertorio
le più importanti forme musicali tipiche del
sud Italia, in un atmosfera coinvolgente resa
piacevole da originali coreografie. Per raffor-
zare il legame più profondo con la nostra terra
e con le nostre radici, il progetto si arricchisce
con le danze, tipica espressione di questo patri-
monio. Il gruppo si avvale di musicisti profes-
sionisti, provenienti da pluriennali esperienze
nell'ambito musicale da palcoscenico, presen-
ziando a numerose e prestigiose manifestazioni
di importanza nazionale ed internazionale. Ol-
tre alle Tammurriate, alle Tarantelle e alle Piz-
ziche pugliesi, propone brani inediti che pren-
dono spunto da questa tradizione. Per rafforza-
re il legame più profondo con la nostra terra e
con le nostre radici, il progetto si arricchisce
con le danze, tipica espressione di questo patri-
monio. Il gruppo si avvale di musicisti profes-
sionisti, provenienti da pluriennali esperienze
nell'ambito musicale da palcoscenico, presen-
ziando a numerose e prestigiose manifestazioni
22 | Su i l S ipar io | Aprile 2014
di importanza nazionale ed internazionale. Il
gruppo “Ammescafrancesca” da poco ha inci-
so cd, un suo ultimo lavoro, dal Titolo Brigan-
tella, a Breve ci saranno vari presentazioni per
questo nuovo lavoro, il primo presumibilmente
ci sarà il 13 aprile presso il Club House artisti
di Pollena. LA FORMAZIONE:
ANDREA SCARPATI CHIRTARRE E VOCE
ANILELLO MOSCA (FISARMONICISTA)
(CIRO D’ACUNZO CHITARRE E VOCE
PAOLO ALLEGRO PERCUSSIONI
CALUDIA BUONGIOVANNI
(cantante e ballatrice )
PINO TRAMONTANO
Flauto e vari strumenti a fiato
CARMEN PERCONTRA TAMMORRA
E BALLO
Il gruppo degli “Ammescafrancesca” oltre allo
spettacolo live, si avvale anche di ballerini e
tammorrari con esperienze ventennali, che 3
ore prima dello spettacolo danno dimostrazioni
di ballo popolare e di come si suona la tammor-
ra, coinvolgendo gran parte del pubblico!!! che
sara' protagonista durante il concerto !!!
Citazioni preferite
Spesso la musica popolare trae ispirazione dal-
la musica folklorica assumendone stili e lin-
guaggi è musica proveniente dal popolo le cui
origini si perdono nella notte dei tempi.
Aprile 2014 | Su i l S ipar io| 29
LA NUOVA EDIZIONE DEL CAIRO STARS SHOW
L 'associazione culturale Taus Club ha nuovamente organizzato in grande stile la serata
“Cairo Stars Show”, questa volta ospitato al Teatro Gianelli di Roma. Lo scorso 28
marzo, sul palcoscenico di questa location, è stato possibile ammirare ancora le coreogra-
fie Raks Sharki di Maryem e di Shahinaz, ovvero le insegnanti di danza orientale e orga-
nizzatrici sia di questa manifestazione che del “Marhaba!Belly Dance Festival Rome”. Il
titolo dell'evento è stato ispirato dal fatto che ad esso partecipano sempre grandi ballerini
provenienti dall'Egitto, tra cui il celebre maestro Saad Ismail insieme alla sua compagnia,
l'Ismail Oriental Dance Company, o i percussionisti del gruppo CairoMaxum. Nel corso
dello spettacolo, comunque, si sono esibite anche numerose artiste italiane come Amina,
Aysha e le Figlie di Ra, Arianna Mecozzi, Eleonora Nawaar, Jamila Bastet, Le Lune d'O-
riente, le 1001 Notte, Ramona Nawal, Salua, Suad, Suelo, e la danzatrice di flamenco
Francesca Coppetelli. Infine non è mancato neppure un momento dedicato alla moda, con
la sfilata dei magnifici e scintillanti costumi di Samira Fashion. Il Cairo Stars Show, in-
somma, si è rivelato senza ombra di dubbio un'ottima occasione per promuovere il folklo-
re arabo e orientale nella Città eterna.
34 | Cairo S tars Show | Aprile 2014
CAIRO STARS SHOW
CURIOSITA’
34 | Curiosi tà | Aprile 2014
LA CASA È SOSPESA SULL'OCEANO:
L'ARCHITETTURA È UNA ILLUSIONE!!
L a palafitta del terzo millennio è un'opera di design che si affaccia sull'oceano. A Fairhaven,
nella costa sud occidentale dell'Australia, a 120 chilometri da Melbourne, il gruppo di archi-
tetti dello studio F2 Architecture ha restaurato la villa che affaccia sull'oceano, costruita negli an-
ni Settanta dall'architetto Frank Dixon. La struttura è sospesa su una collina posta di fronte alla
spiaggia e regala una visuale unica al mondo. Il privilegio di vivere fluttuando sopra le onde non
ha prezzo, o meglio, ce l'ha ma non è certo alla portata di tutti: l'affitto settimanale della villa co-
sta attorno ai 2.660 dollari a settimana.
Aprile 2014 | Pie tra M i l iare | 35
1997 - Fuga Da New York
E scape From New York è anche il film
che definisce in maniera esplicita (a par-
tire dalla locandina americana con la statua
della libertà ridotta ad un cumulo di macerie) e
definitiva, il suo credo politico. L'incipit del
film in cui una voce narrante ci informa di un
terzo conflitto mondiale tuttora in atto è profe-
tico e allarmante: il governo è violento e fasci-
sta, criminali, freaks e "diversi" sono relegati
ai margini della società, rinchiusi nel maxi car-
cere conosciuto un tempo con il nome di New
York City. Il popolo non ha più libertà, il pote-
re è nelle mani di un presidente esaltato e de-
spota (tutti questi elementi verranno ulterior-
mente amplificati nel semiparodico sequel del
1996, "Fuga da Los Angeles"): la soluzione
non è né la rivoluzione di cui vuole farsi pro-
pugnatore il violento "Duca" (Isaac Hayes), né
l'anarchia degli abitanti della città-prigione, e
di certo non è la repressione dei potenti. No,
Carpenter sta assolutamente dalla parte di Jena,
un nichilista (imparentato da vicino con il Na-
poleone Wilson di "Distretto 13 - Le brigate
della morte"), un anti-eroe, un cowboy solita-
rio e disilluso che non crede più in nulla, se
non in sé stesso, nell'istinto primordiale della
sopravvivenza (perché combattere per la pro-
pria vita altrimenti?). Carpenter non ha più fi-
ducia nel genere umano: che lo condanni all'a-
pocalisse (da "Il signore del male" a "Il seme
della follia") o alla regressione tecno-culturale
(il già citato sequel "Escape from L.A."), poco
cambia. Il destino a cui condanna i suoi perso-
naggi è il medesimo, sempre crudele, spesso
beffardo. Non affezionatevi perciò alle facce
da schiaffi di "Fuga da New York", ognuna di
esse deve scontare qualche peccato:
"Mente" (Harry Dean Stanton) e la sua donna
Maggie (Adrienne Barbeau), la propria ignavia
e debolezza, "il Tassista" (Ernest Borgnine) la
semplicità con cui affronta il mondo, così co-
me il "Duca" e i suoi uomini, sconfitti dalla
rozzezza delle proprie posizioni, e ovviamente
in cima alla torre ci sono i "buoni", il presiden-
te degli Stati Uniti, guerrafondaio e folle (lo
interpreta un grande Donald Pleasance) e la
sua cricca vengono giustamente beffati da Je-
na, che nega loro i nastri tanto ambiti.
Carpenter mette in scena questi temi, questi
personaggi, con ironia e consapevolezza: volti,
battute ("chiamami Jena"), si stampano nella
memoria collettiva con una semplicità che ap-
partiene solo ai classici. Magistrale creatore di
scenari urbani e degradati, Carpenter sa creare
tensione con un pugno di inquadrature
(l'attacco dei cannibali fa paura sul serio),
sfrutta al meglio le risorse (limitate) che ha a
disposizione (il finale action con il ponte disse-
minato di mine) e compone una delle sue co-
lonne sonore elettroniche più memorabili, in-
somma un vero artigiano della settima arte.
1997 - Fuga da New York: è un giocattolone
avvincente e inimitabile che sarebbe ingiusto
continuare a sottovalutare.
Pietra Miliare
<< Un travolgente romanzo
Sinfonico che vi farà riscoprire
tutto il piacere della lettura. >>
Michiko Kakutani
The New York Times
<< Una splendida storia sull’amicizia e
la solitudine. Sulla durevolezza dei
sentimenti e la fragilità di un mondo
Che può crollare in ogni istante,
senza ragione.>>
Le Monde