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I soggetti della prevenzione aziendale nel nuovo quadro legislativo. Modello di prevenzione. La legislazione comunitaria in materia di SSL, introduce prevenzione non più come onere ma come opportunità anche nell’ottica di modernizzazione dell’organizzazione del lavoro - PowerPoint PPT Presentation
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I soggetti della prevenzione aziendale
nel nuovo quadro legislativo
Modello di prevenzione
• La legislazione comunitaria in materia di SSL, introduce prevenzione non più come onere ma come opportunità anche nell’ottica di modernizzazione dell’organizzazione del lavoro
• Il quadro normativo nazionale e comunitario relativo a SSL suggerisce un modello di prevenzione “partecipato”.
• Ruolo attivo per tutti i soggetti aziendali.
• Confronto stabile tra DL e lavoratori.
Come si realizza praticamente
Attraverso gli istituti giuridici della
INFORMAZIONE
FORMAZIONE
PARTECIPAZIONE ATTIVA
CONSULTAZIONE
Rapporto datore di lavoro-lavoratore
• Nella normativa anni ’50 il lavoratore è un soggetto passivo (il datore di lavoro dispone ed esige l’osservanza delle misure di sicurezza)
• Nella normativa nuovo approccio il lavoratore diventa soggetto attivo e risponde del proprio operato (il datore di lavoro richiede l’osservanza)
• Il lavoratore informato, formato e addestrato, risponde del proprio operato
LE STRATEGIE PER L’ORGANIZZAZIONE DELLA PREVENZIONE
NEI LUOGHI DI LAVORO
una più completa definizione del ruolo di• DATORE DI LAVORO• DIRIGENTI E PREPOSTI• LAVORATORI
l’identificazione di apposite figure/strutture• IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE• IL MEDICO COMPETENTE• IL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA
SICUREZZA
l’individuazione di specifici momenti in cui queste persone si confrontano
• RIUNIONE PERIODICA DI SICUREZZA (art. 35)
Organizzazione dell'azienda
Datore di Lavoro
Dirigente
Preposto
RAPPRESENTANTEDEI LAVORATORI
PER LASICUREZZA
MEDICOCOMPETENTE
RESPONSABILEDEL SERVIZIO
ADDETTI AL SERVIZIO DI
PREVENZIONECONSULENTI
LAVORATORIincaricati dellaPREVENZIONE
INCENDI
LAVORATORIincaricati del
PRONTOSOCCORSO
LAVORATORIincaricati per
L’EMERGENZA
Sulla responsabilità penale
• Impreparazione tecnica o giuridica non esclude colpa a carico di un soggetto
• Individuazione di soggetti responsabili penalmente passa attraverso la qualificazione giuridica, organizzazione impresa, mansioni svolte o dietro incarico o di propria iniziativa
• Responsabilità penale è speculare ad un obbligo
… ancora sulle responsabilità
• La mansione formale non è sempre elemento essenziale conta anche quello che di fatto si compie
• Il datore di lavoro può assegnare compiti a persone dotate di specifiche competenze (anche tramite delega)
• In determinati casi può non configurarsi responsabilità del DL
• La condotta di un lavoratore può avere rilevanza dal punto di vista penale quando tutti i soggetti obbligati abbiano adempiuto ai loro obblighi
• La colpa del lavoratore non esclude a priori quella del datore di lavoro salvo che non sussistano i caratteri dell’abnormità ed assoluta imprevedibilità
Il datore di lavoro nelle norme di tutela della sicurezza e salute dei lavoratori
• Il datore di lavoro è il primo destinatario delle norme antinfortunistiche.
• È una figura “originaria” che non deve essere istituita da nessuno.
• Gli obblighi del DL non si esauriscono con indicare norme di prevenzione, ne va chiesta l’osservanza
• Il DL dispone ed esige l’osservanza delle norme di sicurezza e dei mezzi di protezione
• Il DL può avvalersi della collaborazione di altri soggetti
• È al vertice di una triade composta da datore di lavoro, dirigente/i, preposto/i.
DATORE DI LAVORO
Chi e’?
SOGGETTO TITOLARE DEL RAPPORTO DI LAVORO CON IL LAVORATORE
Il soggetto può dirsi responsabile dell’impresa o unità produttiva solo se titolare dei poteri decisionali e di spesa
Cosa deve fare? (art. 18)
• individuare e valutare i rischi• organizzare e gestire la prevenzione in azienda• adottare le necessarie misure di sicurezza tecniche,
organizzative e procedurali• informare e formare i lavoratori sui rischi presenti in
azienda
DIRIGENTE
• persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa;
• SOVRINTENDE, ORGANIZZA, COORDINA E DISPONE NELL’AMBITO DELLE COMPETENZE E DEI POTERI RICONOSCIUTIGLI
Cosa deve fare? (art. 18)
• predisporre le misure di sicurezza in sintonia con il datore di lavoro
• impartire istruzioni e ordini precisi per la migliore esecuzione del lavoro
• vigilare affinché le istruzioni vengano eseguite • incaricare i preposti affinché svolgano mansioni di
controllo e vigilanza
PREPOSTO
persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa;
• con i corrispondenti poteri organizzativi e disciplinari• senza i poteri/doveri di predisposizione di mezzi e strutture
Cosa deve fare? (art. 19)
• segnalare le carenze o inefficienze dei sistemi di prevenzione e protezione
• far osservare le misure di prevenzione disposte dal datore di lavoro e dai dirigenti
• vigilare sui lavoratori
LAVORATORE
persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell‘organizzazione di un
datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una
professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari.
Sono equiparati:• i soci lavoratori di cooperative o di società;• gli utenti dei servizi di orientamento o di formazione scolastica, universitaria e
professionale avviati presso datori di lavoro;• gli allievi degli istituti di istruzione ed universitari nei quali si faccia uso di
macchine, apparecchi e attrezzature di lavoro in genere;• i partecipanti a corsi di formazione professionale
Cosa deve fare? (art. 20)
• osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro; • non rimuovere o modificare i dispositivi di sicurezza, di segnalazione e di
controllo; • non compiere di propria iniziativa operazioni pericolose per la propria od altrui
sicurezza; • utilizzare correttamente i d.p.i.; • segnalare immediatamente condizioni di pericolo; sottoporsi ai controlli sanitari
IL SERVIZIO DI
PREVENZIONE E PROTEZIONE (art. 31)
Cos’e’ ?Insieme delle persone, sistemi e mezzi
esterni o interni all’azienda finalizzati all’attività di prevenzione e protezione
dai rischi professionali
Il responsabile del SPP deve avere attitudini, capacità e formazione adeguate
SPP può essere interno o esterno all’azienda
SERVIZIO INTERNO
e’ composto da una o più persone designate dal datore di lavoro, in numero sufficiente e con le capacità necessarie
Il datore di lavoro può svolgere anche direttamente i compiti propri del servizio di prevenzione e protezione nel caso di:
• 1. Aziende artigiane e industriali (1)............. fino a 30 addetti • 2. Aziende agricole e zootecniche................. fino a 30 addetti • 3. Aziende della pesca.................................. fino a 20 addetti • 4. Altre aziende ........................................... fino a 200 addetti
SERVIZIO ESTERNO
deve essere adeguato come capacità, conoscenze e numero degli operatori alle caratteristiche dell’azienda che lo incarica
Compiti del servizio di prevenzione e protezione (art. 33)
• individuazione dei fattori di rischio• valutazione dei rischi • individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità
degli ambienti di lavoro, • elaborazione delle misure preventive e protettive e dei
sistemi di controllo di tali misure;• elaborazione delle procedure di sicurezza per le varie
attività aziendali;• proposte di programmi di informazione e formazione dei
lavoratori;• partecipazione alle consultazioni in materia di tutela della
salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica
• informazioni ai lavoratori
Medico competente
Medico in possesso di:• specializzazione in medicina del lavoro o in medicina
preventiva dei lavoratori e psicotecnica;• docenza in medicina del lavoro o in medicina preventiva
dei lavoratori e psicotecnica o in tossicologia industriale o in igiene industriale o in fisiologia e igiene del lavoro o in clinica del lavoro;
• autorizzazione di cui all’articolo 55 del decreto legislativo 15 agosto 1991, n. 277;
• specializzazione in igiene e medicina preventiva o in medicina legale. nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti di cui al presente decreto.
Compiti MC (art. 25)
• Sorveglianza sanitaria
• Collaborazione alla prevenzione
• Informazione formazione educazione alla salute
IL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORIPER LA SICUREZZA (art. 47)
Chi è ?persona o persone elette o designate, in tutte le aziende o unità produttive, per rappresentare i lavoratori relativamente agli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro
aziende che occupano sino a 15 dipendenti• viene eletto direttamente dai lavoratori al loro interno• può essere individuato per più aziende nell’ambito territoriale o
del comparto produttivo
aziende che occupano più di 15 dipendenti• viene eletto o designato dai lavoratori:• nell’ambito delle rappresentanze sindacali in azienda• al loro interno (in assenza delle rappresentanze sindacali).
Novità sul RLS
• Potenziamento delle attribuzioni in materia di promozione e controllo
• Tentativo di definizione della competenza rappresentativa del RLST e di sito produttivo.
• Introduzione del cosiddetto “election day” (settimana europea per la salute)
Formazione del RLS
Corsi da 32 a 64 ore, più aggiornamenti annuali
Formazione RLS deve garantire acquisizione:
• di competenze tecnico – scientifiche per comprensione e corretta gestione del ruolo e svolgimento attività
• capacità di svolgere ruolo attivo nel processo gestionale della SSLL(tenuto conto delle difficoltà)
Competenze di base RLS
• Normativa vigente• Rischi aziendali• Misure tecniche organizzative e
procedurali• DPI danni per SS connessi a rischi
aziendali• Modalità di analisi di infortuni accaduti e
mancati
Ruolo RLS
Ruolo attivo di tipo cooperativo-partecipativo che richiede di:
• Saper recepire ed evidenziare criticità e rischi connessi all’ambiente di lavoro
• Saper comprendere e organizzare segnalazioni dei colleghi di lavoro
• Saper gestire rapporti con organismi aziendali e non
Articolo 50 - Attribuzioni del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
a) accede ai luoghi di lavoro in cui si svolgono le lavorazioni;b) è consultato preventivamente e tempestivamente in ordine alla
valutazione dei rischi, alla individuazione, programmazione, realizzazione e verifica della prevenzione nella azienda o unità produttiva;
c) è consultato sulla designazione del responsabile e degli addetti al servizio di prevenzione, alla attività di prevenzione incendi, al primo soccorso, alla evacuazione dei luoghi di lavoro e del medico competente;
d) è consultato in merito all’organizzazione della formazione;e) riceve le informazioni e la documentazione aziendale inerente alla
valutazione dei rischi e le misure di prevenzione relative, nonché quelle inerenti alle sostanze ed ai preparati pericolosi, alle macchine, agli impianti, alla organizzazione e agli ambienti di lavoro, agli infortuni ed alle malattie professionali;
f) riceve le informazioni provenienti dai servizi di vigilanza;
Articolo 50 - Attribuzioni del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
g) riceve una formazione adeguata h) promuove l’elaborazione, l’individuazione e l’attuazione delle misure
di prevenzione idonee a tutelare la salute e l’integrità fisica dei lavoratori;
i) formula osservazioni in occasione di visite e verifiche effettuate dalle autorità competenti,
l) partecipa alla riunione periodica m) fa proposte in merito alla attività di prevenzione;n) avverte il responsabile della azienda dei rischi individuati nel corso
della sua attività;o) può fare ricorso alle autorità competenti qualora ritenga che le
misure di prevenzione e protezione dai rischi adottate dal datore di lavoro o dai dirigenti e i mezzi impiegati per attuarle non siano idonei a garantire la sicurezza e la salute durante il lavoro.