40
II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

II CIRCOLO DIDATTICODI TERMOLI

GRUPPO DI LAVORO

INDICAZIONI PER IL CURRICOLO

SCUOLA DELL’INFANZIA

A.S. 2007/2008

DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

Page 2: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

IDEA DI CURRICOLO LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO E’ IL PROCESSO ATTRAVERSO IL QUALE SI SVILUPPANO E SI ORGANIZZANO LA RICERCA E L’INNOVAZIONE EDUCATIVA E’ UN PROGETTO PEDAGOGGICO E DIDATTICO CHE PREVEDE:

-INTENZIONALITA’ -AFFIDABILITA’ SCIENTIFICA -AMBIENTE EDUCATIVO QUALIFICATO -INTENZIONALITA’ DEGLI OPERATORI

Page 3: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

LA SCUOLA DELL’INFANZIA ORGANIZZA LE PROPOSTE EDUCATIVE E DIDATTICHE ATTRAVERSO UN CURRICOLO

“ESPLICITO….. E IMPLICITO” (DALLE INDICAZIONI)

E’ ORGANIZZATO TRA:

-ISTANZE NAZIONALI -PIANO OFFERTA FORMATIVA (POF)

Page 4: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

-IDENDITA’ FINALITA’ -AUTONOMIA

-COMPETENZE -CITTADINANZA

(L’ALTRO, IL MONDO) SCUOLA -INFANZIA -PRIMARIA -SCUOLA SECONDARIA 1° ESPLICITO -VALUTAZIONE-DOCUMENTAZIONE -DIMENSIONE DI SVILUPPO -SISTEMI SIMBOLICO-CULTURALI

CURRICOLO EXTRASCUOLA -FAMIGLIA -SOCIETA’ -TERRITORIO -ENTI IMPLICITO -METODO -ORGANIZZAZIONE -SPAZI-TEMPI -MEZZI -STRUMENTI

Page 5: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

L’IMPOSTAZIONE RIMANE QUELLA DEGLI “ORIENTAMENTI 91” CON I CAMPI DI ESPERIENZE: -IL SE’ E L’ALTRO -IL CORPO IN MOVIMENTO -LINGUAGGI,CREATIVITA’,ESPRESSIONE. -I DISCORSI E LE PAROLE -LA CONOSCENZA DEL MONDO. PER OGNI CAMPO SI INDIVIDUANO: -ELEMENTI DI CONOSCENZA -ASPETTI DI METODO -COMPETENZE (ben definite in uscita a ciascun campo di esperienza)

Page 6: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

ESEMPIO DI CURRICOLO LA CONOSCENZA DEL MONDO

I GRANDI PANORAMI -PRIMA ORGANIZZAZIONE FISICA DEL MONDO ESTERNO -GUARDARE SEMPRE MEGLIO I FATTI DEL MONDO

Page 7: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

D E N T R O I P A N O R A M I , I P A E S A G G I .

( N O N M U L T A S E D M U L T U M ) G . V i t o l o

- S I T U A Z I O N I D I V I T A Q U O T I D I A N A - D O M A N D E E P R O B L E M I C H E N A S C O N O D A L L E E S P E R I E N Z E C O N C R E T E - P R O M U O V E R E L ’ O R G A N I Z Z A Z I O N E D E L L E C O N O S C E N Z E .

Page 8: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

E, DENTRO I PAESAGGI

I CONTENUTI CHE SI INSEGNANO NORMALMENTE. SCEGLIENDO TRA I PIU’ SIGNIFICATIVI.

-OBIETTIVI FORMATIVI -COMPETENZE

Page 9: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

Panorami della struttura del campo di esperienza La conoscenza del mondo Inserimento dei punti sintetici dei concetti fondanti del campo d’esperienza ricavati per lo piu’ dalle indicazioni. (andrebbero ricercati nell’impianto epistemologico dei campi) Devono costituire le mappe fondamentali del campo esaminato,capaci di orientare le mappe all’interno del campo di esperienza. Devono essere tali da consentire di precisare ciò che si conosce comunemente e ciò che invece il campo impone. Devono essere scelti ,devono essere “ essenziali” all’interno di un campo,che se ben conosciuto,indica gli obiettivi formativi.

Panorami Mettono in risalto,mostrano e costituiscono le mappe fondamentali per..

Sfondi necessari

inserimento dei motivi fondamentali per cui i panorami precedenti vengono scelti,cioè per quali finalità essi servono maggiormente.

Finalità

paesaggi obiettivi formativi competenze

relazioni tra i campi d’esperienza

Metodi per studiare bene Come far apprendere Contenuti / metodi

Proposte sperimentali Prescritte dalle indicazioni

I contenuti che si Insegnano normal-mente,quelli che Spieghiamo da Sempre,scegliendo Tra i più significa-tivi(non multa sed Multum)

Sono dentro ai pae-saggi se ben cono-sciuti. Non sono esterni al campo di esperien-za.

Integrazioni tra i campi di esperienza per competenze trasversali.

Buone pratiche di esperienza diretta per approfondire e sistematizzare gli apprendimenti relativi al campo. Gestire le conoscenze Possedere le conoscenze Metterle in relazione con gli elaborati prodotti Rappresentare conoscenze

Produzioni di mate-riali,concetti,strumenti, problematizzazioni. Su cosa il circolo mette attenzione. Ricerca– azione con

Prima organizzazione fisica del mondo esterno Guardare sempre meglio i fatti del mondo

Per esplorare la realtà Per organizzare le proprie esperienze, simbolizzare e formalizzare le conoscenze. Per la costruzione di competenze trasversali

Potenziare azioni consapevoli Percepire e coltivare il benessere che deriva dallo stare nell’ambiente naturale

Situazioni di vita quotidiana Domande e proble-mi che nascono dalle esperienze concrete Promuovere l’organizzazione delle conoscenze

Raggruppare, Ordinare registrare, contare Collocare nello spa-zio oggetti,persone Osservare fenomeni naturali,esseri viven-ti Interessarsi agli arte-fatti tecnologici. Ricostruire-documentare-

Simbolizzare e rappresentare, osservare,manipolare, interpretare simboli Interagire con lo spazio in modo consapevole(attività psicomo-toria) Chiedere spiegazioni ,riflettere ipotizzare,discutere soluzioni Esprimersi con l’uso di diver-se tecniche.

Laboratori della manipolazione

Attività psicomotoria,ludiche, di esplorazione. Angolo della conversazione-lettura di immagini. Laboratorio di pittura.

Promuovere l’organizzazione Culturale Laboratori operativi.

Dare gli strumenti per interpretare e costruire le prime immagini del mondo e di sé,che siano coerenti e significative Rendere i bambini gradualmente consapevoli della ricchezza potenziale della loro esperienza quotidiana

Page 10: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

Struttura del campo di esperienza la conoscenza del mondo.

Panorami Mettono in risalto,mostrano e costituiscono le mappe fondamentali per..

Sfondi necessari

inserimento dei motivi fondamentali per cui i panorami precedenti vengono scelti,cioè per quali finalità essi servono maggiormente.

Finalità

Prima organizzazione fisica del mondo esterno Guardare sempre meglio i fatti del mon-do

Rafforzare il senso della propria identità Usare il linguaggio del corpo per esprimersi nel mondo circostante Capire, interpretare i messaggi provenienti dal proprio corpo e altrui, rispettarlo e averne cura.

Dare gli strumenti per interpretare e costruire le prime immagini del mondo e di se’, che siano coerenti e significative Rendere i bambini gradualmente consapevoli della ricchezza potenziale della loro esperienza quotidiana

Obiettivi formativi comuni alle tre fasce( 3-4-5 anni)

-raggruppare oggetti in base ad un attributo -riconoscere le dimensioni -comprendere le relazioni spaziali -riconoscere, denominare e riprodurre forme geometriche -conoscere il linguaggio del semaforo e il significato di alcuni segnali stradali -percepire il trascorrere del tempo,descrivere e rappresentare la successione degli eventi -comprendere l’importanza di rispettare il proprio ambiente -conoscere e analizzare caratteristiche di alcuni animali e il loro habitat -riconoscere la causa e l’effetto di alcuni fenomeni -provare interesse per gli artefatti tecnologici(“come e’ fatto e cosa fa”) -comprendere semplici informazioni sui cibi e sull’alimentazione

OB .FORM. ANNI 3 OB. FORM. ANNI 4 OB. FORM. ANNI 5

-individuare somiglianze e differenze -compiere associazioni in base al colore e alla forma -comprendere le relazioni topologiche -stabilire relazioni quantitative -esercitare l’osservazione dell’ambiente naturale -individuare i colori della natura e della realta’ circostante -Osservare i fenomeni atmosferici -distinguere e verbalizzare gli aspetti che caratterizzano le stagioni

-individuare somiglianze e differenze -costruire insiemi -operare relazioni di corrispondenze. -discriminare e seriare oggetti per gran grandezza,altezza ,lunghezza -effettuare spostamenti nello spazio su indicazioni verbali -riconoscere linee aperte e chiuse -rappresentare registrare eventi atmosferici con l’uso di simboli

-costruire e rappresentare graficamente insiemi -operare corrispondenze tra gruppi di oggetti -confrontare gruppi di oggetti per quantita’ -contare in senso progressivo -collegare la sequenza numerica con oggetti e attivita’ reali -seriare oggetti -rappresentare graficamente le seriazioni effettuate -creare ritmi binari e ternari -acquisire il concetto di superficie -comprendere rappresentare e registrare eventi atmosferici usando simboli.

Paesaggi

-situazioni di vita quoti-diana. -domande e problemi che nascono dalle espe-rienze concrete. Promuovere l’organizzazione delle conoscenze.

Potenziare azioni consapevoli Percepire e coltivare il benessere che deriva dallo stare nell’ ambiente naturale.

Page 11: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

Panorami dalla struttura del campo di esperienza il sé e l’altro Inserimento dei punti sintetici dei concetti fondanti del campo d’esperienza ricavati per lo piu’ dalle indicazioni. (andrebbero ricercati nell’impianto epistemologico dei campi) Devono costituire le mappe fondamentali del campo esaminato,capaci di orientare le mappe all’interno del campo di esperienza. Devono essere tali da consentire di precisare ciò che si conosce comunemente e ciò che invece il campo impone. Devono essere scelti ,devono essere “ essenziali” all’interno di un campo,che se ben conosciuto,indica gli obiettivi formativi.

Panorami Mettono in risalto,mostrano e costituiscono le mappe fondamentali per..

Sfondi necessari

inserimento dei motivi fondamentali per cui i panorami precedenti vengono scelti,cioè per quali finalità essi servono maggiormente.

Finalità

paesaggi obiettivi formativi competenze

relazioni tra i campi d’esperienza

Metodi per studiare bene Come far apprendere Contenuti / metodi

Proposte sperimentali Prescritte dalle indicazioni

I contenuti che si Insegnano normal-mente,quelli che Spieghiamo da Sempre,scegliendo Tra i più significa-tivi(non multa sed Multum)

Sono dentro ai pae-saggi se ben cono-sciuti. Non sono esterni al campo di esperien-za

Integrazioni tra i campi di esperienza per competenze trasversali.

Buone pratiche di esperienza diretta per approfondire e sistematizzare gli apprendimenti relativi al campo. Gestire le conoscenze Possedere le conoscenze Metterle in relazione con gli elaborati prodotti Rappresentare conoscenze

Produzioni di materia-li,concetti,strumenti, problematizzazioni. Su cosa il circolo mette attenzione. Ricerca– azione con documentazione

Le grandi domande Il senso e il valore morale La vita sociale

Trovare risposte alle grandi domande,sul senso e sul valore morale delle azioni Prendere coscienza della propria identità, della propria personalità e del proprio stare con gli altri.

Sviluppare il senso dell’identità. Acquisizione di abilità socio-relazionale

Superare progressiva-mente l’egocentrismo Sviluppare e soddi-sfare i propri bisogni di : sicurezza appartenenza stima di sé , degli altri autorealizzazione

Rafforzare l’identità e la stime di sé Costruire rapporti inter-personali positivi Prendere coscienza delle caratteristiche storiche del territorio Sviluppare il senso di appartenenza(famiglia,scuola,comunità) Riflettere sulle proprie origini.

Controllo del corpo Simbolizzazione Dialogare ,discutere,progettare su temi comuni. Produrre elaborati tramite proces-si di manipolazione,pittura

Giochi psicomotori,simbolici,di esplora-zione

Conversazioni,dialoghi,spiegazioni, Domande stimolo Organizzazioni di spazi Distribuzione di incarichi.

La scuola come luogo di dialogo,di approfondimen-to culturale tra genitori e insegnanti per condividere regole che consentono di realizzare finalità educati-ve

Prendere coscienza della propria identità,dei propri sentimenti e stati d’animo.Favorire processi di educazione interculturale.

Page 12: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

Struttura del campo di esperienza il sé e l’altro

Panorami Mettono in risalto,mostrano e costituiscono le mappe fondamentali per..

Sfondi necessari

inserimento dei motivi fondamentali per cui i panorami precedenti vengono scelti,cioè per quali finalità essi servono maggiormente.

Finalità

Le grandi domande Il senso e il valore morale La vita sociale

Trovare risposte alle grandi domande,sul senso e sul valore morale delle azioni Prendere coscienza della propria identità, della propria personalità e

Sviluppare il senso dell’identità. Acquisizione di abilità socio-relazionale

Prendere coscienza della propria identità,dei propri sentimenti e stati d’animo.Favorire processi di educazione interculturale.

Obiettivi formativi comuni alle tre fasce( 3-4-5 anni)

-Scoprire le meraviglie della vita e delle cose che sono intorno a noi -Imparare ad amare e rispettare il creato -Conoscere il valore della famiglia -Accettare il diverso da sé -Sviluppare la propria identità personale -Favorire il raggiungimento dell’autonomia personale -Esprimere emozioni e sentimenti -Conoscere l’ambiente scolastico in tutte le sue dimensioni(sociali, organizzative, logistiche) per inserirsi in esso serenamente e costruttivamente. -Entrare in relazione con gli altri. -Scaricare momenti di aggressività in giochi di finzione. -Riconoscersi nel gruppo di riferimento: sezione– intersezione. -Prendere coscienza dell’esistenza di norme che regolano il vivere e l’agire comune.

OB .FORM. ANNI 3 OB. FORM. ANNI 4 OB. FORM. ANNI 5

-Adeguarsi ai tempi della vita scolastica -Superare le difficoltà del distacco e ac-cettare la lontananza dai genitori -Conoscere gli spazi e adattarsi ai vari contesti -Scoprire la necessità di rispettare regole -Conoscere i simboli legati alle tradizioni

-Riconquistare persone e ambienti cono-sciuti. -Conoscere gli spazi e sapersi orientare con disinvoltura. -Effettuare scelte autonome e consape-voli. -Sviluppare sentimenti di fiducia verso gli altri. -Rispettare il proprio turno nelle attività proposte. -Comprendere i bisogni altrui. -Comprendere i simboli legati alla tradi-zione. -Accettare le sconfitte

-Percepire la scuola come luogo in cui vivere esperienze piacevoli. -Assumere comportamenti adeguati alle varie situazioni. -Portare a termine impegni e consegne. -Comprendere i bisogni altrui e dare aiuto se richiesto. -Effettuare scelte consapevoli e autonome. -Esprimere dissenso. -Essere disponibili a collaborare per un fine comune. -Formulare ipotesi sul proprio futuro. -Conoscere alcune strutture del territorio e la funzione di chi vi lavora. -Partecipare agli eventi della vita sociale.

Paesaggi

-Superare progressi-vamente l’egocentrismo. -Sviluppare e soddi-sfare i propri bisogni di: Sicurezza, Appartenenza, Stima di sé, Degli altri, Autorealizzazione.

Page 13: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

Panorami dalla struttura del campo di esperienza Il corpo in movimento Inserimento dei punti sintetici dei concetti fondanti del campo d’esperienza ricavati per lo piu’ dalle indicazioni. (andrebbero ricercati nell’impianto epistemologico dei campi) Devono costituire le mappe fondamentali del campo esaminato,capaci di orientare le mappe all’interno del campo di esperienza. Devono essere tali da consentire di precisare ciò che si conosce comunemente e ciò che invece il campo impone. Devono essere scelti ,devono essere “ essenziali” all’interno di un campo,che se ben conosciuto,indica gli obiettivi formativi.

Panorami Mettono in risalto,mostrano e costituiscono le mappe fondamentali per..

Sfondi necessari

inserimento dei motivi fondamentali per cui i panorami precedenti vengono scelti,cioè per quali finalità essi servono maggiormente.

Finalità

paesaggi obiettivi formativi competenze

relazioni tra i campi d’esperienza

Metodi per studiare bene Come far apprendere Contenuti / metodi

Proposte sperimentali Prescritte dalle indicazioni

I contenuti che si Insegnano normal-mente,quelli che Spieghiamo da Sempre,scegliendo Tra i più significa-tivi(non multa sed Multum)

Sono dentro ai pae-saggi se ben cono-sciuti. Non sono esterni al campo di esperien-za.

Integrazioni tra i campi di esperienza per competenze trasversali.

Buone pratiche di esperienza diretta per approfondire e sistematizzare gli apprendimenti relativi al campo. Gestire le conoscenze Possedere le conoscenze Metterle in relazione con gli elaborati prodotti Rappresentare conoscenze

Produzioni di materia-li,concetti,strumenti, problematizzazioni. Su cosa il circolo mette attenzione. Ricerca– azione con documentazione

Conoscenza del proprio corpo Il corpo come espressione Educazione alla salute

Rafforzare il senso della propria identità Usare il linguaggio del corpo per esprimersi nel mondo circostante Capire,interpretare i messaggi provenienti dal proprio corpo e altrui,rispettarlo e averne cura.

Per sviluppare la conoscenza del proprio sé fisico Per sperimentare le potenzialità e i limiti della propria fisicità Per dominare le principali funzioni del corpo Per imparare a rispettare il proprio corpo e averne cura

Consapevolezza della propria identità Il corpo quale stru-mento per esprimere emozioni. Il linguaggio del cor-po per superare in-comprensioni e con-flittti Norme igienico-sanitarie

Conoscere le parti del corpo e rappresentarlo Controllare le emozioni e l’affettività in base all’età. Assumere atteggiamenti di empatia nelle relazioni Gestire i propri movimen-ti,cooperare,cura della persona

Dialoghi,conversazioni Attività mimico-gestuale Ascolto di brani musicali Attività di produzione grafica,pittorica,collage

Favorire la conoscenza del proprio corpo attraverso l’esperienza sensoriale e percettiva

Predisporre specifici percorsi di appren-dimento(giochi mimici ,di ruolo,di dram-matizzazione,fruizione musicale) caratte-rizzati da regole che consentono di coor-dinarsi con gli altri in modo armonico

Sperimentare percorsi specifici i apprendimento anche con esperti.

Promuovere la crescita integrale del bambino/a,la presa di coscienza del valore del corpo quale espressione della personalità.

Page 14: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

Struttura del campo di esperienza Il corpo in movimento

Panorami Mettono in risalto,mostrano e costituiscono le mappe fondamentali per.. per…..

Sfondi necessari

inserimento dei motivi fondamentali per cui i panorami precedenti vengono scelti,cioè per quali finalità essi servono maggiormente.

Finalità

Conoscenza del proprio corpo Il corpo come espressione

Rafforzare il senso della propria identità Usare il linguaggio del corpo per esprimersi nel mondo circostante Capire, interpretare i messaggi provenienti dal proprio corpo e altrui,

Per sviluppare la conoscenza del proprio sé fisico Per sperimentare le potenzialità e i limiti della propria fisicità

Promuovere la crescita integrale del bambino/a, la presa di coscienza del valore del corpo quale espressione della personalità

Obiettivi formativi comuni alle tre fasce( 3-4-5 anni)

-Rafforzare l’autonomia e l’identità personale. -Sviluppare una positiva immagine di sé. -Esplorare lo spazio con il corpo -Esercitare le capacità senso-percettive. -Discriminare e riprodurre strutture ritmiche. -Conoscere la mappa del viso e riprodurlo. -Acquisire corrette abitudini igienico-sanitarie. -Rispettare le regole fondamentali per utilizzare la strada come pedoni sviluppando un ido-neo comportamento.

OB .FORM. ANNI 3 OB. FORM. ANNI 4 OB. FORM. ANNI 5

-Adeguarsi ai tempi della vita scolastica -Superare le difficoltà del distacco e ac-cettare la lontananza dai genitori -Conoscere gli spazi e adattarsi ai vari contesti -Scoprire la necessità di rispettare regole -Conoscere i simboli legati alle tradizioni

-Riconquistare persone e ambienti cono-sciuti. -Conoscere gli spazi e sapersi orientare con disinvoltura. -Effettuare scelte autonome e consape-voli. -Sviluppare sentimenti di fiducia verso gli altri. -Rispettare il proprio turno nelle attività proposte. -Comprendere i bisogni altrui.

-Percepire la scuola come luogo in cui vivere esperienze piacevoli. -Assumere comportamenti adeguati alle varie situazioni. -Portare a termine impegni e consegne. -Comprendere i bisogni altrui e dare aiuto se richiesto. -Effettuare scelte consapevoli e autonome. -Esprimere dissenso. -Essere disponibili a collaborare per un fine comune. -Formulare ipotesi sul proprio futuro.

Paesaggi

-Consapevolezza della propria identità -Il corpo quale strumen-to per esprimere emo-zioni. -Il linguaggio del corpo per superare incompren-sioni e conflitti -Norme igienico-sanitarie

Page 15: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

FARE SCIENZE, PERCHE’? IL RINNOVATO INTERESSE VERSO ATTIVITA’ VOLTE A SVILUPPARE CONCETTI E ABILITA’ DI TIPO SCIENTIFICO CI STIMOLA A DARE ESPRESSIONE ALLE PIU’ AUTENTI-CHE ESIGENZE DEI BAMBINI E FAVORIRE UN PROCESSO ATTIVO DI COSTRUZIONE DELLE CONOSCENZE. (RISULTATO DELL’AZIONE DEL SOGGETTO SULLE COSE E SUI PROPRI SCHEMI MENTALI).

Page 16: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

LA COSTRUZIONE DI UN PERCORSO PER L’EDUCAZIONE SCIENTIFICA COMPOR-TA UNA ACCURATA E CONSAPEVOLE SELEZIONE DI: -FINI -METODOLOGIE -ATTIVITA’ -CONCETTI

VALUTANDO CON CURA LE FASI EVOLUTIVE DEI BAMBINI I CONCETTI CHE PROPONIAMO GLI APPROCCI DIDATTICI PIU’ FUNZIONALI ALL’ETA’ LO STILE DI APPRENDIMENTO PROPRIO DI CIASCUNO

Page 17: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

E’ FONDAMENTALE -PROPORRE ESPERIENZE CHE FACCIANO INCONTRARE IL BAMBINO CON LE COSE(oggetti,esseri viventi,ambienti ecc...) IN MODO SIGNIFICATIVO SOTTO OGNI ASPETTO. TALE MODALITA’ ESPERENZIALE SI REALIZZA SE LE CO-SE SONO : - PIENAMENTE VISSUTE - RIELABORATE - FATTE PROPRIE QUINDI LA FASE OSSERVATIVO-SPERIMENTALE E’ MOL-TO PIU’ EFFICACE SE PREVEDE: -Tempi piu’ lunghi per il lavoro esplorativo libero e non guidato ( “fase del pasticciamento” WALKINS 1986) -Avere la possibilita’ di entrare in contatto ripetutamente nel tempo con le esperienze proposte -Partire dall’osservazione di cose vicine per facilitare l’apprendimento e quindi trasferire le abilita’ acquisite a cose nuove e piu’ lontane

Page 18: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

QUALI CONTENUTI OSSERVAZIONE DI PICCOLI ANIMALI( pesci ,tartarughe, coniglietti ,pappagalli ecc…) OSSERVAZIONI DI AMBIENTI (mare,bosco,montagna, campagna) OSSERVAZIONI DI MATERIALI( acqua,terra,piante ecc….)

Page 19: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

CONTENUTI TEMPI SPAZI STRUMENTI

PICCOLI ANIMALI 1 MESE E 1/2 LA SEZIONE EVENTUALI VISITE ESTERNE

MACCHINA FOTOGRAFICA VIDEOCAMERA REGISTRATORE

AMBIENTI 1 ANNO L’AMBIENTE CHE SI INTENDE OSSERVARE LA SEZIONE

VIDEOCAMERA MACHINA FOTOGRAFICA REGISTRATORE PROIETTORE STRUMENTI DI MISURA

MATERIALI 2/3 SETTIMANE LA SEZIONE VISITE ESTERNE LABORATORIO

MACCHINA FOTOGRAFICA ATTREZZATURA PER ESPE-RIENZE SPERIMENTALI (lenti di ingrandimento, contenitori di diverse dimen-sioni, filtri, setacci,contagocce ecc….)

Page 20: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

COME VERIFICARE L’ACQUISIZIONE DEI CONCETTI? USANDO LA TERMINOLOGIA DI BRUNER, L’UOMO CONOSCE LA REALTA’ IN TRE MODI: -PER MEZZO DEL SISTEMA DI RAPPRESENTAZIONE ATTIVO -PER MEZZO DEL SISTEMA RAPPRESENTATIVO ICONICO -PER MEZZO DEL SISTEMA RAPPRESENTATIVO SIMBOLICO. UN RUOLO PRIVILEGIATO E’ DA ATTRIBUIRE AL LINGUAGGIO PER LO SVILUPPO COGNITIVO (PIAGET) “occorre fare esperimenti,osservare cose e fenomeni, ma cio’ che e’ significa-tivo non sono le esperienze e le osservazioni ma la traduzione in linguaggio di cio’ che si sperimenta e/o si osserva”.(FIORENTINI 1998) DOCUMENTAZIONE/ AUTOVALUTAZIONE

Page 21: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

PER CON CLU D ER E…….. IM PEGN A N D OCI CON LA M EN TE (PR OGETTA N D O) M A , SOP R A TTU TTO CON I L CU OR E (A M A N D O I BA M BI N I E I L N OSTR O LA V OR O) D A R EM O U N IM PU LSO F OR TE P ER LA R IV EN D ICA ZION E D I U N A SCU OLA CH E SIA SCU OLA A TU TTI GLI EF F ETTI , SEN ZA ESSER E LA COPER TA D I L IN U S PER N ESSU N O!!!!!!!!

Page 22: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

SCUOLA DELL’INFANZIA

IDEA DI CURRICOLO

PARTE SECONDA

Page 23: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

Panorami dalla struttura del campo di esperienza LINGUAGGI, CREATIVITA’ , ESPRESSIONE Inserimento dei punti sintetici dei concetti fondanti del campo d’esperienza ricavati per lo piu’ dalle indicazioni. (andrebbero ricercati nell’impianto epistemologico dei campi) Devono costituire le mappe fondamentali del campo esaminato,capaci di orientare le mappe all’interno del campo di esperienza. Devono essere tali da consentire di precisare ciò che si conosce comunemente e ciò che invece il campo impone. Devono essere scelti ,devono essere “ essenziali” all’interno di un campo,che se ben conosciuto,indica gli obiettivi formativi.

Panorami Mettono in risalto,mostrano e costituiscono le mappe fondamentali per..

Sfondi necessari

inserimento dei motivi fondamentali per cui i panorami precedenti vengono scelti,cioè per quali finalità essi servono maggiormente.

Finalità

paesaggi obiettivi formativi competenze

relazioni tra i campi d’esperienza

Metodi per studiare bene Come far apprendere Contenuti / metodi

Proposte sperimentali Prescritte dalle indicazioni

I contenuti che si Insegnano normal-mente,quelli che Spieghiamo da Sempre,scegliendo Tra i più significa-tivi(non multa sed Multum)

Sono dentro ai pae-saggi se ben cono-sciuti. Non sono esterni al campo di esperien-za.

Integrazioni tra i campi di esperienza per competenze trasversali.

Buone pratiche di esperienza diretta per approfondire e sistematizzare gli apprendimenti relativi al campo. Gestire le conoscenze Possedere le conoscenze Metterle in relazione con gli elaborati prodotti Rappresentare conoscenze

Produzioni di materia-li,concetti,strumenti, problematizzazioni. Su cosa il circolo mette attenzione. Ricerca– azione con documentazione

FRUIZIONE DEI LINGUAGGI -FACILITARE LA CREATIVITA’ -LA CONOSCENZA DEL PROPRIO CORPO -LA COMUNICAZIONE E L’ESPRESSIONE

PROMUOVERE UNA FORMAZIONE GLOBALE DELLA PERSONA SPERIMENTANDO I DIVERSI LINGUAGGI

-GESTUALITA’ -ARTE -MUSICA -MULTIMEDIALITA’

-Comunicare, esprimere emozioni,drammatizzare per il linguaggio del corpo -Avvicinarsi alla culturae al patrimonio artistico Esprimersi con diverse tecniche. -Percezione e produzione musicale(voce ,corpo,oggetti). Sperimentare e produrre semplici sequenze misica-li. -Favorire il confronto con i nuovi media e i nuovi linguaggi della comunica-zione

-Verbalizzazione e ricostruzione logica di quanto realizzato. -Muoversi e orientarsi nello spa-zio -Comunicare in modo personale e creativo le proprie esperienze corporee -Comprendere il bello e l’armonia Osservando opere d’arte e la real-ta’. -Condividere esperienze di gioco -Esprimere gusti e preferenze

-Laboratorio di drammatizzazione -Laboratori di pittura,di manipolazione,di costruzione. -Laboratorio musicale -Laboratorio multimediale…..altro

-La fruizione positiva dei vari linguaggi per appas-sionarsi ad altri apprendi-menti -Consulenza con esperti (musica,lingua, ecc…..)

SVILUPPARE POTENZIALITA’ IN MODO ARMONICO IN CONTESTI DI APPRENDIMENTO RICCHI E SIGNIFICATIVI.

Page 24: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

Struttura del campo di esperienza

Panorami Mettono in risalto,mostrano e costituiscono le mappe fondamentali per..

Sfondi necessari

inserimento dei motivi fondamentali per cui i panorami precedenti vengono scelti,cioè per quali finalità essi servono maggiormente.

Finalità

.

Obiettivi formativi comuni alle tre fasce( 3-4-5 anni)

-Accettare e utilizzare il linguaggio mimico. -Interagire con i compagni per drammatizzare situazioni -Utilizzare il proprio corpo per comunicare -Percepire e riprodurre in modo creativo colori e forme del’ambiente. -Utilizzare le varie tecniche grafico-pittoriche in modo adeguato -Manipolare e creare con materiale amorfo. -Imitare canti.Scoprire e utilizzare le potenzialita’ sonore del proprio corpo -Percepire ritmi lenti e veloci -Scoprire il silenzio -Familiarizzare e rielaborare messaggi multimediali.

OB .FORM. ANNI 3 OB. FORM. ANNI 4

OB. FORM. ANNI 5

-Interessarsi ai giochi simbolici -Tracciare segni e assegnarvi un signifi-cato -Favorire la scoperta dei colori -Conoscere e denominare i colori primari -Utilizzare alcune tecniche grafico-pittoriche -Utilizzare il colore come linguaggio dei propri messaggi -Imitare suoni prodotti dal corpo -Muoversi in base al ritmo ascoltato(lento-veloce) -Distinguere i suoni dai rumori -Effettuare giochi di ruolo

-Accettare di esprimersi semplicemente a livello mimico-gestuale. -Ascoltare le proprie emozioni e rielabo-rarle attraverso l’espressione corporea -Consolidare la conoscenza dei colori primari -scoprire i colori derivati per combina-zione dei colori primari -Individuare immagini con qualita’ cro-matiche errate. -Usare oggetti sonori e semplici stru-menti musicali. -Esprimere verbalmente e graficamente le sensazioni suscitate dall’ascolto di brani musicali -Giocare alla televisione

-Drammatizzare situazioni -Interpretare correttamente un ruolo prescelto -Comunicare sensa.zioni ed emozioni vissute -consolidare le capacita’ di creare i colori deri-vati -Effettuare confronti cromatici e creare nuove combinazioni. -Rappresentare graficamente la realta’ -Completare immagini date -Interpretare in modo creativo un segno per tra-sformarlo in immagine -Rappresentare graficamente sensazioni ed e-mozioni provate -Collaborare ad attivita’ grafico-pittoriche di gruppo per fini comuni. -progettare e costruire con l’uso di materiali diversi.

Paesaggi

Linguaggi,creativita’,esperssione

FRUIZIONE DEI LINGUAGGI -FACILITARE LA CREATIVITA’ -LA CONOSCENZA DEL PROPRIO CORPO -LA COMUNICAZIONE E L’ESPRESSIONE

PROMUOVERE UNA FORMAZIONE GLOBALE DELLA PERSONA SPERIMENTANDO I DIVERSI LINGUAGGI

SVILUPPARE POTENZIALITA’ IN MODO ARMONICO IN CONTESTI DI APPRENDIMENTO RICCHI E SIGNIFICATIVI.

-GESTUALITA’ -ARTE -MUSICA -MULTIMEDIALITA’

Page 25: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

OB. FORM. ANNI 5

-Controllare l’intensita’ della voce

-Usare oggetti e strumenti musicali

-Costruire semplici strumenti musicali

-Discriminare i suoni nell’ambiente circostante

-Esprimere graficamente e verbalmente le sensazioni suscitate dall’ascolto di brani musicali

-Avviare all’analisi del codice e del linguaggio pubblicitario

-Sviluppare il senso critico

-Tradurre e rielaborare messaggi in un codice diverso.

SEGUE

Page 26: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

Panorami della struttura del campo di esperienza I discorsi e le parole Inserimento dei punti sintetici dei concetti fondanti del campo d’esperienza ricavati per lo piu’ dalle indicazioni. (andrebbero ricercati nell’impianto epistemologico dei campi) Devono costituire le mappe fondamentali del campo esaminato,capaci di orientare le mappe all’interno del campo di esperienza. Devono essere tali da consentire di precisare ciò che si conosce comunemente e ciò che invece il campo impone. Devono essere scelti ,devono essere “ essenziali” all’interno di un campo,che se ben conosciuto,indica gli obiettivi formativi.

Panorami Mettono in risalto,mostrano e costituiscono le mappe fondamentali per..

Sfondi necessari

inserimento dei motivi fondamentali per cui i panorami precedenti vengono scelti,cioè per quali finalità essi servono maggiormente.

Finalità

paesaggi obiettivi formativi competenze

relazioni tra i campi d’esperienza

Metodi per studiare bene Come far apprendere Contenuti / metodi

Proposte sperimentali Prescritte dalle indicazioni

I contenuti che si Insegnano normal-mente,quelli che Spieghiamo da Sempre,scegliendo Tra i più significa-tivi(non multa sed Multum)

Sono dentro ai pae-saggi se ben cono-sciuti. Non sono esterni al campo di esperien-za.

Integrazioni tra i campi di esperienza per competenze trasversali.

Buone pratiche di esperienza diretta per approfondire e sistematizzare gli apprendimenti relativi al campo. Gestire le conoscenze Possedere le conoscenze Metterle in relazione con gli elaborati prodotti Rappresentare conoscenze

Produzioni di mate-riali,concetti,strumenti, problematizzazioni. Su cosa il circolo mette attenzione. Ricerca– azione con

-Sviluppare le competenze linguistiche -Comunicare per approfondire le conoscenze

-Consolidare l’identità personale e culturale -Aprirsi ad altre culture -Esplorazione della lingua scritta

-Consolidare la comunicazione verbale e avvicinarsi progressivamente alla lingua scritta che potenzia e dilata gli orizzonti della comunicazione.

-Graduale padro-nanza della lingua -Sviluppare i lin-guaggi della comu-nicazione attraver-so la creatività ,fantasia, immagi-nazione. -Maturare atteggia-menti di riflessio-ne, comparazione e senso critico -Accostarsi alla lingua scritta

-Acquisire fiducia nelle proprie capacità di espres-sione e comunicazione. -Riferire con proprietà di linguaggio, esperienze, conoscenze,contenuti. -Usare la lingua per gicare,per esprimersi in modo personale e creativo. -Comprendere e interpreta-re il significato delle im-magini -Confrontare lingue diver-se. -Potenziare e ampliare gli orizzonti della comunica-zione attraverso l’analisi dei messaggi presenti nell’ambiente

-Utilizzo del corpo per imita-re, drammatizzare,inventare,esprimere emozioni. -Sviluppare la motricità fine e senso percettivo. -Lettura di immagini. -Linguaggi multimediali della comunicazione. -Sperimentare forme di scrit-tura con nuove tecnologie (computer).

-Ricchi contesti di esperienza per le diverse intelligenze (H.Gardner). -Stimoli e mezzi di comunicazione adeguati ai singoli -Problematizzare situazioni.

-Ipotizzare percorsi aperti e trasversali nei vari campi di esperien-ze.

Dare gli strumenti per interpretare e costruire le prime immagini del mondo e di sé,che siano coerenti e significative Rendere i bambini gradualmente consapevoli della ricchezza potenziale della loro esperienza quotidiana

Panorami della struttura del campo di esperienza I discorsi e le parole Inserimento dei punti sintetici dei concetti fondanti del campo d’esperienza ricavati per lo piu’ dalle indicazioni. (andrebbero ricercati nell’impianto epistemologico dei campi) Devono costituire le mappe fondamentali del campo esaminato,capaci di orientare le mappe all’interno del campo di esperienza. Devono essere tali da consentire di precisare ciò che si conosce comunemente e ciò che invece il campo impone. Devono essere scelti ,devono essere “ essenziali” all’interno di un campo,che se ben conosciuto,indica gli obiettivi formativi.

Panorami Mettono in risalto,mostrano e costituiscono le mappe fondamentali per..

Sfondi necessari

inserimento dei motivi fondamentali per cui i panorami precedenti vengono scelti,cioè per quali finalità essi servono maggiormente.

Finalità

paesaggi obiettivi formativi competenze

relazioni tra i campi d’esperienza

Metodi per studiare bene Come far apprendere Contenuti / metodi

Proposte sperimentali Prescritte dalle indicazioni

I contenuti che si Insegnano normal-mente,quelli che Spieghiamo da Sempre,scegliendo Tra i più significa-tivi(non multa sed Multum)

Sono dentro ai pae-saggi se ben cono-sciuti. Non sono esterni al campo di esperien-za.

Integrazioni tra i campi di esperienza per competenze trasversali.

Buone pratiche di esperienza diretta per approfondire e sistematizzare gli apprendimenti relativi al campo. Gestire le conoscenze Possedere le conoscenze Metterle in relazione con gli elaborati prodotti Rappresentare conoscenze

Produzioni di mate-riali,concetti,strumenti, problematizzazioni. Su cosa il circolo mette attenzione. Ricerca– azione con

-Sviluppare le competenze linguistiche -Comunicare per approfondire le conoscenze

-Consolidare l’identità personale e culturale -Aprirsi ad altre culture -Esplorazione della lingua scritta

-Consolidare la comunicazione verbale e avvicinarsi progressivamente alla lingua scritta che potenzia e dilata gli orizzonti della comunicazione.

-Graduale padro-nanza della lingua -Sviluppare i lin-guaggi della comu-nicazione attraver-so la creatività ,fantasia, immagi-nazione. -Maturare atteggia-menti di riflessio-ne, comparazione e senso critico -Accostarsi alla lingua scritta

-Acquisire fiducia nelle proprie capacità di espres-sione e comunicazione. -Riferire con proprietà di linguaggio, esperienze, conoscenze,contenuti. -Usare la lingua per gicare,per esprimersi in modo personale e creativo. -Comprendere e interpreta-re il significato delle im-magini -Confrontare lingue diver-se. -Potenziare e ampliare gli orizzonti della comunica-zione attraverso l’analisi dei messaggi presenti nell’ambiente

-Utilizzo del corpo per imita-re, drammatizzare,inventare,esprimere emozioni. -Sviluppare la motricità fine e senso percettivo. -Lettura di immagini. -Linguaggi multimediali della comunicazione. -Sperimentare forme di scrit-tura con nuove tecnologie (computer).

-Ricchi contesti di esperienza per le diverse intelligenze (H.Gardner). -Stimoli e mezzi di comunicazione adeguati ai singoli -Problematizzare situazioni.

-Ipotizzare percorsi aperti e trasversali nei vari campi di esperien-ze.

-Sviluppare fiducia nell’espressione e nella comunicazione e un repertorio linguistico da utilizzare in modo differenziato e appropriato nei vari contesti

Page 27: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

Struttura del campo di esperienza I discorsi e le parole

Panorami Mettono in risalto,mostrano e costituiscono le mappe fondamentali per..

Sfondi necessari

inserimento dei motivi fondamentali per cui i panorami precedenti vengono scelti,cioè per quali finalità essi servono maggiormente.

Finalità

-Sviluppare le competenze linguistiche -Comunicare per approfondire le conoscenze

-Consolidare l’identità personale e culturale -Aprirsi ad altre culture -Esplorazione della lingua scritta

-Consolidare la comunicazione verbale e avvicinarsi progressivamente alla lingua scritta che potenzia e dilata gli orizzonti della comunicazione.

-Sviluppare fiducia nell’espressione e nella comunicazione e un repertorio linguistico da utilizzare in modo differenziato e appropriato nei vari contesti

Obiettivi formativi comuni alle tre fasce( 3-4-5 anni)

-Acquisire fiducia nelle proprie capacità di comunicazione e di espressione. -Ascoltare capire e farsi capire dagli altri. -Usare il linguaggio per stabilire rapporti interpersonali. -Dialogare con i coetanei e gli adulti. -Verbalizzare gli elaborati prodotti, le esperienze vissute. -Intervenire adeguatamente nelle conversazioni guidate e in discussioni di gruppo. -Memorizzare ,ripetere poesie e filastrocche. -Riconoscere,apprezzare,sperimentare lingue diverse.

OB .FORM. ANNI 3 OB. FORM. ANNI 4 OB. FORM. ANNI 5

-Graduale acquisizione della corretta pro-nuncia dei fonemi. -Esprimersi utilizzando semplici frasi di senso compiuto. -Comprendere semplici messaggi. -Esprimere i propri bisogni primari. -Esprimere i propri desideri e stati d’animo. -Provare curiosità e interesse per la visio-ne di fotografie e filmati di paesi diversi.

-Esprimersi utilizzando frasi con forme sintattiche chiare. -Sviluppare la padronanza d’uso della lingua madre. -Esprimere i propri bisogni,emozioni e idee. -Ascoltare e comprendere narrazioni e storia. -Rielaborare in sequenza una breve storia e riprodurla graficamente. -Associare parole ad oggetti. -Utilizzare termini nuovi in modo appropria-to. -Formulare domande appropriate. -Conoscere elementi comuni alle diverse culture

-Arricchire il bagaglio lessicale e le competen-ze linguistiche. -Riferire sulle esperienze. -Dialogare adeguatamente con l’uso di termini appropriati su temi proposti. -Sviluppare la funzione euristica, ricercare “i perché” di ogni cosa. -Formulare domande in modo appropriato. -Mantenere l’attenzione sul messaggio orale . -Associare fonemi e grafemi . -Rielaborare una situazione in modo cronologi-co. -Comprendere i passaggi fondamentali di un racconto e riprodurli graficamente. segue...

Paesaggi

.-Graduale padronanza della lingua -Sviluppare i linguaggi della comunicazione attraverso la creatività ,fantasia, immaginazio-ne. -Maturare atteggiamenti di riflessione, compara-zione e senso critico -Accostarsi alla lingua scritta

Page 28: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

Segue OB. FORM. ANNI 5 -Inventare storie individuali è di gruppo. -Ricostruire situazioni passate. -Ipotizzare soluzioni in situazioni problematiche. -Comprendere il collegamento di eventi. -Costruire libri,cartelloni,manifesti ecc… -Associare simboli grafici,suoni,parole in lingue diverse. -Memorizzare poesie e filastrocche in un’altra lingua.

Page 29: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

LA DIDATTICA OGGI

COS’E’ LA DIDATTICA: Insieme di strategie,strumenti,metodi che

l’insegnante utilizza per insegnare.

MODELLI DIDATTICI ARD (forti)1) Modello della programmazione per obiettivi (fortemente razionale)

a)Analisi della situazione

b)Definizione degli obiettivi

c)Selezione contenuti

d)Individuazione metodi-mezzi-sequenze di apprendimento.

e)Verifica (permette il FEED-BEEK)- Valutazione-Autovalutazione

Page 30: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

2) Modello della programmazione per concetti(matrice fortemente cognitiva che va nel profondo ).

Favorisce il passaggio dei concetti spontanei ai concetti sistematici e si articola in fasi di:

a)PIANIFICAZIONE: Costruzione della mappa concettuale dell’argomento da approntare.

Ricerca dei concetti sistematici da proporre al bambino.

b)CONVERSAZIONE CLINICA: Intervista semistrutturata mirata alla conoscenza dei concetti spontanei del bambino rispetto alla mappa (argomento) per costruire la matrice cognitiva, i concetti spontanei e i processi di sviluppo del bambino.

c)COSTRUZIONE DELLA RETE CONCETTUALE DELL’UNITA’ DIDATTICA. (intervento didattico)

BIBLIOGRAFIA

TESTO: I MEDIATORI DIDATTICI,UN SISTEMA DI ANALISI PER L’INSEGNAMENTO

TESTO: GUIDA ALLA DIDATTICA PER CONCETTI

AUTE.DAMIANO

Page 31: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

MODELLI DIDATTICI SOFT1)Modello dello sfondo integratore: Nasce a di Bologna all’interno della facolta’ delle scienze umane(Prof.Canevaro-Tonelli).Nasce con la funzione di intervanto di integrazione di soggetti diversamente abili. SI ARTICOLA

a)Rilevazione e analisi delle tracce(cio’ che il bambino lascia di se’ nel vissuto per capire interesse e motivazione.

b)Definizione di una mappa di traguardi da raggiungere(mappa intesa come strumento regolativo dell’intervento didattico)

c)Definizione dello sfondo(inteso come GESTALT= forma,struttura in cui inglobare gli intervanti educativi-didattici)

d)Elaborazione di nuclei progettuali intesi come percorsi aperti,flessibili,intrecciati.

e)Controllo tramite l’osservazione qualitativa(la verifica va fatta attraverso le conversazioni tenendo presente il processo educativo).

segue

Page 32: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

L’insegnante ha una funzione di regia educativa,di osservazione e non di natura impositiva.

Possibili sfondi

SFONDO DELLA FANTASIA

FAVOLISTICA

SFONDO LABORATORIO:Produttivo,creativo,teatrale

SFONDO REALE: Integrato,interpretato,connotato

BIBLIOGRAFIA:

TESTO: UNO SFONDO PER INTEGRARE AUT. PAOLO ZANELLI , ED. CAPPELLA

PROGRAMMAZIONE E SFONDI INTAGRATORI AUT. A.CANEVARO

AVVENTUROSA

Page 33: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

2) Modello della progettazione per situazione

La matrice teorica di questo modello e’ quello della “EPISTEMATOLOGIA DI PIAGET”. La teoria dei sistemi, interpretazione reticolare del rapporto tra conoscenza e soggetto.

a)Osservazione per comprendere la situazione e intuire le possibili vie di evoluzione.(la matrice e’ molto vicina al modello dello sfondo integratore, ma e’ molto piu’ flessibile)

b)Offerta e sviluppo della situazione( spazio relazionale e cognitivo per interagire con la realta’e con gli altri bambini autoorganizzandosi in modo che autonomia e conquista delle conoscenze crescano come identita’),che si va a costruire nella scuola.

c)Osservazione per evoluzione del bambino in termini di autocostruzione(del sapere e delle conoscenze) e dell’automodificazione(come il bambino e’ stato capace in modo autonomo di modificare il suo sapere).

BIBLIOGRAFIA

TESTO: Educazione-Complessita’ dell’autonomia dei bambini

Aut. SEVERI-ZANELLI Ed. NUOVA ITALIA FIRENZE

Page 34: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

RIMUOVERE E DIVERSIFICARE LA DIDATTICA-Fare una ricognizione sui metodi utilizzati nella scuola.

-Cercare di approfondire i nuovi metodi.

-Aggiornare le conoscenze sulle teorie dell’apprendimento

COSTRUTTIVISMO (PIAGET-VYGOTSKJI):

1)La conoscenza nasce da un processo di costruzione derivato dalla nostra esperienza

2)Fondamentali le interazioni dei processi cognitivi con i contesti culturali,storici e istituzionali

3)Importanza di socializzazione e interazione dell’apprendimento(il processo di costruzione diventa positivo se fatto e confrontato con gli altri.)

-Intelligenze multiple H. GARDNER.: Secondo il filosofo statunitense la mente umana ha talenti e abilita’ diverse in grado di risolvere differenti problemi.Gardner crede nelle tante intelligenze e nella creativita’ dei bambini e sprona i docenti a rivolgersi ad una educazione individualizzata anche attraverso l’uso di nuove tecnologie(computer),in modo che ogni individuo abbia la possibilita’,se messo nelle condizioni adatte, di esprimere le potenzialita’/ creativita’ delle sue intelligenze.

Le forme di intelligenza sono nove: spaziale,linguistica,logico-matematica,corporea, cinestetica(drammatizzazione),musicale,interpersonale(evidenziate nelle attivita’ di gruppo),intrapersonale,naturalistica e esistenziale. segue

Page 35: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

BIBLIOGRAFIA:FORMAE MENTIS Aut.Howard Gardner Ed. FELTRINELLI 1987

SAPERE PER COMPRENDERE “ “ “ “

SITOGRAFIA: www. Hawardgardner.com/bio/lerner-wimmer.htm

PER L’APPRENDIMENTO

-EDGAR. MORIN: LA TESTA BEN FATTA Ed. CORTINA

-“ “ : I SETTE SAPERI NECESSARI ALL’EDUCAZIONE DEL FUTURO

-METODI E STRATEGIE DIDATTICHE:

MARIO COMOGLIO: EDUCARE INSEGNANDO APPRENDERE E APPLICARE IL COOPERATIVE LEARNING(rientra nei nuovi scenari della didattica con l’apprendimento come soluzione dei problemi)

Page 36: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

NUOVI SCENARI DELLA DIDATTICA

METODI:

1)DIDATTICA LABORATORIALE( Non solo un luogo fisico piu’ o meno attrezzato,ma un “ABITO MENTALE”,un atteggiamento metodologico di fondo.

ORIENTA L’APPRENDIMENTO VERSO LA SCOPERTA piuttosto che l’insegnamento verso la SPIEGAZIONE.

RECUPERA L’UNITARIETA’ DEL SAPERE(conoscenze,abilita’,competenze).

2)PROBLEM SOLVING(Didattica della ricerca),apprendimento come soluzione del problema cognitivo)

-Forte coinvolgimento dell’alunno- Stimola la motivazione e l’impegno- Lavoro per gruppi

-Attenzione a stili ed intelligenze diversi- Pluralita’ di strumenti didattici

Favorisce l’apprendimento significativo,destinato a permanere ad un livello piu’ profondo.

3)COOPERATIVE LEARNING

SITIGRAFIA:http:www.apprendimento cooperativo.it/.

Page 37: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

STRATEGIE DI SOSTEGNO

a)COUNSELING (modo di comunicare):

1)accettazione

2)ascolto attivo

3)empatia

b)METODO AUTOBIOGRAFICO (cosa vive un bambino):

Nasce nell’ambito interculturale:

-Considera la biografia del soggetto per avere informazioni e arricchisce sia chi parla sia chi ascolta

- Aiuta a costruire delle basi comuni per un dialogo.

Page 38: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

LA VALUTAZIONE NELLE NUOVE INDICAZIONIAgli insegnanti compete la responsabilita’ della VALUTAZIONE e la cura della DOCUMENTAZIONE didattica,nonche’ la scelta dei relativi STRUMENTI nel quadro dei criteri deliberati dai competenti organi collegiali (Nuove indicazioni pag.24).

COSA VA VALUTATO E A CHE SCOPO:

1)Ambiente scuola(renderlo il piu’ adeguato possibile agli obiettivi affettivi,relazionali,cognitivi, pensati per i bambini e ad ognuno di questi)

2)La valutazione come area della professionalita’ del docente.

3)La valutazione nella scuola dell’infanzia richiede un approccio specifico, contestualizzato al singolo alunno,per la diversita’ e dinamicita’ dei ritmi di sviluppo in questa fascia di eta’.

4)La valutazione assolve la funzione di “render conto” dell’operato della scuola.

5)I traguardi non sono prestazioni e quindi misurabili, non sono barriere,ma passaggi, attraversamenti che forniscono opportunita’ di conoscenza delle potenzialita’.

6)Gli insuccessi devono costituire occasioni di riflesione per apportare modifiche negli approcci psicopedagogici,nelle metodologie didattiche,negli aspetti relazionali,negli elementi organizzativi

Page 39: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

LA CURA DELLA DOCUMENTAZIONE-Non solo raccolta e analisi del materiale,ma attenzione,rispetto e valorizzazione

-Capacita’ di documentare e interpretare la grande quantita’di materiale che la vita scolastica mette a disposizione.

La documentazione richiede tempo-impegno per i docenti,ma porta anche arricchimento personale e professionale attraverso l’osservazione e la riflessione(infatti e’ la collegialita’ che ci obbliga al confronto, allo scambio)

La valutazione quindi e’ soprattutto comunicazione,costruzione reciproca di conoscenza,prima con gli alunni,poi con i docenti e genitori.

SCELTA DEGLI STRUMENTICORSO DI VALUTAZIONE: Deliberato dal collegio docenti del 15/10/2007

FINALITA’ DELLA VALUTAZIONE-Azione di riflessione dell’insegnante

-Chiarificazione del processo educativo in atto

-Rendere esplicito quello che rimane nascosto nell’implicito(non dare nulla per scontato)

-Passare da quello che si fa per inerzia o tradizione a quello che si fa per convinzione/scelta.

Page 40: II CIRCOLO DIDATTICO DI TERMOLI GRUPPO DI LAVORO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2007/2008 DOCENTE: DI STEFANO ANTONIETTA

INTERROGARSI PER:-Valutare i bisogni dei bambini, della situazione

-Ipotizzare/progettare il processo di sviluppo per rispondere a quei bisogni.

-Focalizzare gli intervanti didattici

-Verificare quello che si e’ fatto/quello che manca.

-Corresponsabilita’ scuola/famiglia(collaborazione reciproca per stabilire ipotesi di lavoro comuni,per accrescere la fiducia e la comprensione.

DUNQUE UNA VALUTAZIONE FORMATIVA(flessibile e variabile)

COME STRUMENTO PER AGIRE.

LA NOSTRA SFIDA:

FORMARE PERSONE CHE SIANO CAPACI DI AFFRONTARE LE SFIDE CHE I NUOVI SCENARI CULTURALI E SOCIALI PONGONO DINANZI A NOI.

GRAZIE!!!!