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Il “ Conceptual Design” degli edifici in cemento armato in zona sismica. Francesco Biasioli DIST R - Dip. di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Politecnico di Torino. “ Quando il tempo è denaro, sembra morale risparmiare il tempo. Specialmente il proprio .” - PowerPoint PPT Presentation
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Il “Conceptual Design” degli edifici Il “Conceptual Design” degli edifici
in cemento armato in zona sismica in cemento armato in zona sismica
Francesco Biasioli DIST R - Dip. di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Politecnico di Torino
““Quando il tempo è Quando il tempo è denaro, sembra denaro, sembra
morale risparmiare morale risparmiare il tempo. il tempo.
Specialmente il Specialmente il proprioproprio.”.”
Theodor W. AdornoTheodor W. Adorno"Minima "Minima
moralia”moralia”
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
“Fare e disfare
è sempre un lavorare”
Pierina Borghetti , mia nonna
1890 - 1986
……si parva licet componere magnis….
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
E’ la fase che “precede” il progetto:1) scelte preliminari architettoniche / strutturali economiche / sociali2) valutazione delle alternative
Il “Conceptual Design” di un progetto strutturale riguarda
• l’impostazione strutturale complessiva• il predimensionamento della geometria dei principali elementi
“CONCEPTUAL DESIGN”
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
CD assente?
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
Leonardo, 1490 L’uomo di Vitruvio
““Vetruvio architetto mette nella sua opera Vetruvio architetto mette nella sua opera d'architettura che le misure dell'omo sono dalla d'architettura che le misure dell'omo sono dalla natura distribuite in questo modo. Il centro del natura distribuite in questo modo. Il centro del corpo umano è per natura l’ombelico; infatti, se si corpo umano è per natura l’ombelico; infatti, se si sdraia un uomo sul dorso, mani e piedi allargati, e sdraia un uomo sul dorso, mani e piedi allargati, e si punta un compasso sul suo ombelico, si si punta un compasso sul suo ombelico, si toccherà tangenzialmente, descrivendo un cerchio, toccherà tangenzialmente, descrivendo un cerchio, l’estremità delle dita delle sue mani e dei suoi l’estremità delle dita delle sue mani e dei suoi piedi".piedi".
Un disegno vale 50 parole
E’ il disegno il “linguaggio” dei tecnici.Il CONCEPTUAL DESIGN strutturale va basato su disegno e calcolo
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
Dal CADDal CAD
Computer Aided DesignComputer Aided Design
al CACDal CACD
Computer Aided Conceptual DesignComputer Aided Conceptual Design
“Conceptual Design “ delle strutture di un edificio in c.a.
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
Quadro di riferimento: Quadro di riferimento: Norme Tecniche e EurocodiciNorme Tecniche e Eurocodici
Obiettivo: strutture Obiettivo: strutture resistentiresistenti, , durevolidurevoli ed ed economicheeconomiche sia come realizzazione che come sia come realizzazione che come manutenzionemanutenzione
Carichi verticali Carichi verticali dal progetto architettonico dal progetto architettonico normalmente disponibile su computernormalmente disponibile su computer
Azioni orizzontali (vento, azioni sismiche) : Azioni orizzontali (vento, azioni sismiche) : da normada norma
“Conceptual Design “ delle strutture di un edificio in c.a.
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
I carichi verticali sono “certi”, I carichi verticali sono “certi”, le azioni sismiche sono “probabili”le azioni sismiche sono “probabili”
Per quanto possibile:Per quanto possibile:
- - separareseparare i percorsi delle azioni verticali e le azioni i percorsi delle azioni verticali e le azioni sismichesismiche
- prevedendo - prevedendo due percorsi, dunque due sistemi due percorsi, dunque due sistemi resistenti resistenti distintidistinti, ,
- ricordando che quando il percorso aumenta, - ricordando che quando il percorso aumenta, aumentano le sollecitazioni!aumentano le sollecitazioni!
..
“Conceptual Design “ delle strutture di un edificio in c.a.
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
“Conceptual Design “ delle strutture di un edificio in c.a.
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
SCELTE PRELIMINARISCELTE PRELIMINARI1. 1. Analisi critica della “geometria” complessiva Analisi critica della “geometria” complessiva
2. Materiali e tipologia strutturale2. Materiali e tipologia strutturale
AZIONI VERTICALIAZIONI VERTICALI
3.3. Analisi carichi verticali: pesi propri GAnalisi carichi verticali: pesi propri G11, permanenti portati G, permanenti portati G22, variabili Q, variabili Qkk
4.4. Predimensionamento solai (SLE)Predimensionamento solai (SLE)5.5. Aree di carico di competenza di travi, pilastri, setti e nuclei (CACD)Aree di carico di competenza di travi, pilastri, setti e nuclei (CACD)6.6. Predimensionamento degli elementi verticali (SLU) Predimensionamento degli elementi verticali (SLU) AZIONI SISMICHEAZIONI SISMICHE7.7. Stima del periodo TStima del periodo T11 8. Predimensionamento degli elementi di controvento e verifica di Tdegli elementi di controvento e verifica di T11 9.9. Distribuzione planimetrica degli elementi di controventoDistribuzione planimetrica degli elementi di controvento AZIONI VERTICALIAZIONI VERTICALI10. Predimensionamento delle travi (SLU)delle travi (SLU)
I 10 passi del progetto preliminare
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
• Obiettivo: comportamento della struttura sotto Obiettivo: comportamento della struttura sotto
sisma“prevedibile” e “comprensibile”sisma“prevedibile” e “comprensibile”
• Forma in pianta regolare e compattaForma in pianta regolare e compatta
• Simmetria di masse e rigidezzeSimmetria di masse e rigidezze
• Rigidezza e resistenza bidirezionaleRigidezza e resistenza bidirezionale
• Piano rigidoPiano rigido
• Elevata rigidezza torsionale per “centrifugazione” degli Elevata rigidezza torsionale per “centrifugazione” degli
elementi resistentielementi resistenti
Analisi critica della geometria: concetti di baseAnalisi critica della geometria: concetti di base
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
REGOLARITA’ in pianta e in altezzaREGOLARITA’ in pianta e in altezza
• Forma in pianta regolare e compatta (L/B < 4)Forma in pianta regolare e compatta (L/B < 4)
• Simmetria di masse e rigidezzeSimmetria di masse e rigidezze
• Sporti limitati (Sporti limitati (almeno almeno una dimensione < 25% dela dimensione una dimensione < 25% dela dimensione
totale nella stessa direzione) totale nella stessa direzione)
• Eccenticità CR CM limitateEccenticità CR CM limitate
• Rigidezza torsionale minima funzione di lRigidezza torsionale minima funzione di lss
• Piano “infinitamente” rigido (soletta h = 4 - 5 - 7)Piano “infinitamente” rigido (soletta h = 4 - 5 - 7)
Analisi critica della geometria: concetti di baseAnalisi critica della geometria: concetti di base
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
Meccanismi di collasso – piano deboleMeccanismi di collasso – piano debole
2003 BOUMERDES2003 BOUMERDES
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
Meccanismi di collasso – piano deboleMeccanismi di collasso – piano debole
Terremoto del L’Aquila – 6 aprile 2009Terremoto del L’Aquila – 6 aprile 2009
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IOIO SISI L‘HCTX L‘HCTX NONO
VERIFICHE PRELIMINARI
divisione in elementi semplici mediante giunti strutturali di ampiezza adeguata
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
““IMBASTIRE” IL PROGETTO : GIUNTI IMBASTIRE” IL PROGETTO : GIUNTI STRUTTURALISTRUTTURALI
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
BARICENTRO DELLE MASSE CMCM
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
RAGGIO POLARE DELLE MASSE lSY yiK = K
RISULTANTE DEI CARICHI SUI PILASTRI
L, B: DIMENSIONI IN PIANTA NEL CASO DI IMPALCATO RETTANGOLARE CARICATO UNIFORMEMENTE
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REGOLARITA’ IN PIANTA E BARICENTRO DELLE RIGIDEZZE
IL MODELLO DI PIANO RIGIDO
La rigidezza alla traslazione
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Modello di riferimentoModello di riferimento
Solo primo impalcato libero di muoversi, parte soprastante considerata come corpo rigido
Edificio regolare in elevazione
Elementi verticali tutti incastrati al piede
Setti, nuclei: deformata a mensola
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in cmx,y 2
iny,x
ss
1
1 2 3
E A 1k =
l l + 2 t (1+ )
ρ
n1 1pilastri: = ; setti: n =numero solai
12 33K1-
4K + 3K + 3K
Rigidezza K Rigidezza K = forza= forza F F per uno spostamento per uno spostamento = 1 = 1
Modello di Muto con deformabilità a taglio
Pilastri vincolati alle travi
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BARICENTRO DELLE RIGIDEZZE
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
KKTT = = k kyiyi (x(xi i - x - xCRCR))22 + + k kxi xi (y(yi i - y - yCRCR))22
RIGIDEZZA TORSIONALE
Y yiK = K
RIGIDEZZE TOTALI
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Raggi “torsionali”Raggi “torsionali”
REGOLARITA’ IN PIANTAREGOLARITA’ IN PIANTA
Distanza tra CR e CMDistanza tra CR e CM
Struttura Struttura regolare in piantaregolare in pianta:: il “ il “punto di applicazionepunto di applicazione” delle ” delle forze – forze – ilil (bari) (bari)centro di massa centro di massa CM – è vicino al “CM – è vicino al “punto di punto di reazionereazione” del sistema – ” del sistema – ilil (bari) (bari)centro di rigidezza centro di rigidezza CR in modo CR in modo che:che:
ee0X0X / r / rxx 0,30 0,30 ee0y0y / r / ryy 0,30 0,30
La struttura si considera La struttura si considera torsionalmente rigida torsionalmente rigida se:se:
rrx/yx/y > 0,80 l > 0,80 lss
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VARIAZIONE DELLE RIGIDEZZE INTORNO A CRVARIAZIONE DELLE RIGIDEZZE INTORNO A CR
ELLISSE DELLE RIGIDEZZEELLISSE DELLE RIGIDEZZE
2 22 2
2 2 2 2x y
y yx x = = 1
a b r r
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Se rx = ry → Kx = Ky →T1x = T1y struttura “insensibile” alla direzione del sisma (o del vento) che risente poco degli effetti torsionali
I modi di vibrazione sono disaccoppiati, il moto torsionale ha frequenza nettamente più alta dei moti traslazionali
Le strutture con ellisse delle rigidezze con forma che tende al cerchio e con CR e CM nel nucleo “interno” sono regolari in pianta poiché simmetriche in relazione alla distribuzione delle rigidezze.
Struttura torsionalmente non rigida:
q = 2,0 anziché 3,6 (+180%)
Regolarità in pianta e fattore di strutturaRegolarità in pianta e fattore di struttura
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
I dati del progetto: un architettonico in ambiente AutoCad
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
I dati del progetto: un architettonico in ambiente AutoCad
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Verifiche preliminari: forma compatta
L/B = 36,1/13,7 < 4
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
I percorsi delle forze orizzontali …… il piano è rigido?I percorsi delle forze orizzontali …… il piano è rigido?
Guardare le piante! Guardare le piante!
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VERIFICA PRELIMINARE CON ELLISSE DELLE VERIFICA PRELIMINARE CON ELLISSE DELLE RIGIDEZZERIGIDEZZE
E ANALISI DELLE INTERFERENZEE ANALISI DELLE INTERFERENZE
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
Y yiK = K
REGOLARITA’ E DISPOSIZIONE ELEMENTI REGOLARITA’ E DISPOSIZIONE ELEMENTI RESISTENTIRESISTENTI
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
Dall’architettonico: filo carpenteria e fili fissi pilastri
Le dimensioni pilastri non sono importanti
Servono loro posizione e fili fissi
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“Imbastire” la struttura: solai
Individuazione campi e orditura solai Dimensioni travi non importanti
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
SCELTE PRELIMINARISCELTE PRELIMINARI1. 1. Analisi critica della “geometria” complessiva Analisi critica della “geometria” complessiva
2. 2. Materiali e tipologia strutturaleMateriali e tipologia strutturale
AZIONI VERTICALIAZIONI VERTICALI
3.3. Analisi carichi verticali: pesi propri GAnalisi carichi verticali: pesi propri G11, permanenti portati G, permanenti portati G22, variabili Q, variabili Qkk
4.4. Predimensionamento solai (SLE)Predimensionamento solai (SLE)5.5. Aree di carico di competenza di travi, pilastri, setti e nuclei (CACD)Aree di carico di competenza di travi, pilastri, setti e nuclei (CACD)6.6. Predimensionamento degli elementi verticali (SLU) Predimensionamento degli elementi verticali (SLU) AZIONI SISMICHEAZIONI SISMICHE7.7. Stima del periodo TStima del periodo T11 8. Predimensionamento degli elementi di controvento e verifica di Tdegli elementi di controvento e verifica di T11 9.9. Distribuzione planimetrica degli elementi di controventoDistribuzione planimetrica degli elementi di controvento AZIONI VERTICALIAZIONI VERTICALI10. Predimensionamento delle travi (SLU)delle travi (SLU)
I 10 passi del progetto preliminare
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
Quale è la vita “nominale” ?
2005 2007 2004 2008l’ italiano Sudtirol … l’efficiente Lombardia…
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
1959 1971 1975 2000
il sabaudo Piemonte
La vita “nominale” delle strutture
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Classi di esposizione ambientale
Classi di esposizione ambientale, copriferrio, scelta del calcestruzzo
d'cnom
staffe
/2long
h d
d'
d'
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yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
PRESCRIVERE LA DURABILITA’PRESCRIVERE LA DURABILITA’
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
Comunicare con il disegno la prescrizione dei materiali
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SCELTE PRELIMINARISCELTE PRELIMINARI1. 1. Analisi critica della “geometria” complessiva Analisi critica della “geometria” complessiva
2. 2. Materiali e tipologia strutturaleMateriali e tipologia strutturale
AZIONI VERTICALIAZIONI VERTICALI
3.3. Analisi carichi verticali: pesi propri GAnalisi carichi verticali: pesi propri G11, permanenti portati G, permanenti portati G22, variabili Q, variabili Qkk
4.4. Predimensionamento solai (SLE)Predimensionamento solai (SLE)5.5. Aree di carico di competenza di travi, pilastri, setti e nuclei (CACD)Aree di carico di competenza di travi, pilastri, setti e nuclei (CACD)6.6. Predimensionamento degli elementi verticali (SLU) Predimensionamento degli elementi verticali (SLU) AZIONI SISMICHEAZIONI SISMICHE7.7. Stima del periodo TStima del periodo T11 8. Predimensionamento degli elementi di controvento e verifica di Tdegli elementi di controvento e verifica di T11 9.9. Distribuzione planimetrica degli elementi di controventoDistribuzione planimetrica degli elementi di controvento AZIONI VERTICALIAZIONI VERTICALI10. Predimensionamento delle travi (SLU)delle travi (SLU)
I 10 passi del progetto preliminare
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
EC2: f = 1/500 leff leff = lunghezza “efficace “ (asse- asse travi) di una nervatura
“Lunghezza normalizzata” di ogni campo di solaio
k “normalizza” i diversi schemi statici a uno schema di
riferimento:
la trave semplicemente appoggiata,
per cui (convenzionalmente) è k = 1,0
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
effn
ll
k
Dimensionamento altezza solaisolai
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
Il coefficiente kyi i xi i
CR CRyi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
Per geometria e carico q
assegnati, una mensola di
2 m ha la stessa inflessione
massima di una trave
appoggiata di
(2/0,57) = 3,52 m
4 4 MA A M M A
4 4 4 4 4A M A M A
l5 q 1 qf = l f = l l =
384 EJ 8 EJ k5 5
f = f l = l k l k= = 0,5748 48
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yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
Per una zona di solaio
- con tipologia strutturale univoca (a T, a piastra ecc.)
- caricata con gli identici carichi G1 G2 e Qk
- che si vuole abbia lo stesso spessore (altezza h)
l’ALTEZZA dipende dalla geometria del campo
per cui è massima la “lunghezza normalizzata” ln
effn
ll
k
Altezza solaisolai
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
Quanto vale l’altezza h?
E’ corretto assumere h = ln /25 sempre e comunque?
Cosa fare se….
i carichi G1 G2 o Qk oppure
le tipologie strutturali (sezione dunque J)
variano da zona a zona di solaio?
Altezza solaisolai
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
Verifica a deformazione solaiVerifica a deformazione solai
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
Carichi G: “stratigrafie” di muri e solai
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
I solai da “rossi”……solai da “rossi”……
h = 20 cm
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Aumentando h diventano “verdi”“verdi”
h = 23 cm
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yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
SPESSORE DEI SOLAI E AREE DI CARICOSPESSORE DEI SOLAI E AREE DI CARICO
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
Nota l’intensità di tutti i carichi verticali:
1) quali sono le aree di competenza delle travi,
dunque i carichi sulle travi?
2) quali le aree di competenza di pilastri, setti e nuclei,
dunque i carichi sugli elementi verticali?
Attribuzione dei carichi a travi e pilastri
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
In automatco i punti di taglio nullo…
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
…individuano le aree di competenza delle travi….
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
e le aree di competenza degli elementi verticali
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
Y yiK = K
SEZIONI DEGLI ELEMENTI VERTICALISEZIONI DEGLI ELEMENTI VERTICALI
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
Predimensionamento pilastri - SLU
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
Gli elementi verticali: da rosso/verdi…
d > 0,90
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
Inerzia minima degli elementi di controventoper carichi verticali
Verificare se gli elementi disponibili (vani ascensore) Verificare se gli elementi disponibili (vani ascensore) sono sufficienti per controventare il sistema (a nodi fissi)sono sufficienti per controventare il sistema (a nodi fissi)
Cosa passa il convento’
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
PROGETTO PER CARICHI VERTICALI COMPLETATO, MA…
……in principio non c’erano le Norme Tecniche.in principio non c’erano le Norme Tecniche.
“…“….In principio c’era Aristotele,.In principio c’era Aristotele,
e i corpi in quiete tendevano a rimanere in quiete,e i corpi in quiete tendevano a rimanere in quiete,
e i corpi in moto tendevano a raggiungere la quiete,e i corpi in moto tendevano a raggiungere la quiete,
e presto tutto era in quiete.e presto tutto era in quiete.
E Dio vide che ciò era noiosoE Dio vide che ciò era noioso
e decise di dare una scossa….”e decise di dare una scossa….”
da A. Parducci – “Verso un’architettura antisismica”da A. Parducci – “Verso un’architettura antisismica”
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
Il giunco e la quercia (Xi Liu, VI sec.)
Una tempesta mise alla prova le due piante, e si arrivò alla più inaspettata delle conclusioni. Il più debole, piegandosi ad ogni sferzata del vento, alla fine ne uscì vincitore, stagliandosi ancora integro nel limpido mattino dopo l'acquazzone.
Fu lui ad assistere alla dipartita della grande quercia che, ostinandosi a contrastare il prepotente vento, finì per spezzarsi.
La quercia, l'albero più forte e rigoglioso del bosco, con radici profonde ma che si staglia più in alto di tutti verso le stelle. Il giunco, più vicino alla terra, esile, fragile, appena visibile vicino al grande albero.
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
semplicità strutturale,
uniformità, simmetria, ridondanza,
rigidezza di piano,
rigidezze flessionale e torsionale,
deformabilità limitata,
duttilità degli elementi,
elementi primari e secondari,elementi primari e secondari,
movimenti torsionali limitati.movimenti torsionali limitati.
“Conceptual Design “ delle strutture di un edificio in c.a.
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
Resistenza e duttilità
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
SCELTE PRELIMINARISCELTE PRELIMINARI1. 1. Analisi critica della “geometria” complessiva Analisi critica della “geometria” complessiva
2. 2. Materiali e tipologia strutturaleMateriali e tipologia strutturale
AZIONI VERTICALIAZIONI VERTICALI
3.3. Analisi carichi verticali: pesi propri GAnalisi carichi verticali: pesi propri G11, permanenti portati G, permanenti portati G22, variabili Q, variabili Qkk
4.4. Predimensionamento solai (SLE)Predimensionamento solai (SLE)5.5. Aree di carico di competenza di travi, pilastri, setti e nuclei (CACD)Aree di carico di competenza di travi, pilastri, setti e nuclei (CACD)6.6. Predimensionamento degli elementi verticali (SLU) Predimensionamento degli elementi verticali (SLU) AZIONI SISMICHEAZIONI SISMICHE7.7. Stima del periodo TStima del periodo T11 8. Predimensionamento degli elementi di controvento e verifica di Tdegli elementi di controvento e verifica di T11 9.9. Distribuzione planimetrica degli elementi di controventoDistribuzione planimetrica degli elementi di controvento AZIONI VERTICALIAZIONI VERTICALI10. Predimensionamento delle travi (SLU)delle travi (SLU)
I 10 passi del progetto preliminare
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yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
I PASSI SUCCESSIVI:I PASSI SUCCESSIVI:
STIMA DELL’AZIONE SISMICASTIMA DELL’AZIONE SISMICA
PERIODO : FORMULA DI RAYLEIGHPERIODO : FORMULA DI RAYLEIGH
ACCELERAZION: SPETTRO DI RISPOSTA ACCELERAZION: SPETTRO DI RISPOSTA
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Suolo tipo C, Suolo tipo C,
LxBxH = (36x12x10) mLxBxH = (36x12x10) m
TT11 = 0,075 H = 0,075 H3/4 3/4 = 0,075 10 = 0,075 103/4 3/4 = 0,42 s = 0,42 s ed. a telai in c.aed. a telai in c.a
TT11 = 0,05 H = 0,05 H3/43/4 = 0,26 s = 0,26 s ed con pareti in c.a.ed con pareti in c.a.
Per 0,15 < TPer 0,15 < T11 < 0,46 s accelerazione costante < 0,46 s accelerazione costante = 0,14 g= 0,14 g
Per TPer T11 = 1,80 s accelerazione = 1,80 s accelerazione = 0,036 g (1/4 di 0,14)= 0,036 g (1/4 di 0,14)
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Edifici normali Edifici normali con strutture di calcestruzzo o edifici non
verificati con regole semplificate
1.1.Periodo proprio TPeriodo proprio T11 (Rayleigh) (Rayleigh)
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yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
Calcolare il periodo!
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yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
I PASSI SUCCESSIVI:I PASSI SUCCESSIVI:
PREDIMENSIONAMENTO (A TAGLIO) PREDIMENSIONAMENTO (A TAGLIO)
DEGLI ELEMENTI DI CONTROVENTODEGLI ELEMENTI DI CONTROVENTO
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Verifiche elementi strutturaliVerifiche elementi strutturali
3) Aree a taglio3) Aree a taglio
3. Aree a taglio degli elementi verticali “ridotte” per tener 3. Aree a taglio degli elementi verticali “ridotte” per tener
conto delle eccentricità x rispetto a CM:conto delle eccentricità x rispetto a CM:
Ati x,y = At /(1 + 0,6 x/Le)
3.3 Area a taglio totale nelle direzioni x,y At x,y = AAti x,yti x,y
3.4 Area totale minima a taglio At x,y ≥ 1,5 HE /
Da NT 7.4.4.5.2.2 - progetto pareti in CD”A”: Da NT 7.4.4.5.2.2 - progetto pareti in CD”A”:
= 0,20 f= 0,20 fcdcd = 0,20 x 0,47R = 0,20 x 0,47Rckck 0,1 Rck
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
Elementi PRIMARI e SECONDARI
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yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
Elementi PRIMARI e SECONDARI
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
Oopps! mancano aree “a taglio” in direzione x…..
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yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
I PASSI SUCCESSIVI:I PASSI SUCCESSIVI:
GEOMETRIA DELLE TRAVIGEOMETRIA DELLE TRAVI
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yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
Analisi elastica lineare
Rapporti delle sollecitazioni nei diversi stati limite
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Progetto delle sezioni delle travi: i cinque vincoli
1. Geometria bmax = lc + hs
3. Tensioni
4. Sollecitazioni MRk ≥ MEk,QP, MEk,CA MRd ≥ MEd
2. Inflessione fmax a t =
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Progetto delle sezioni delle travi: i cinque vincoli
4. Sollecitazioni
In base al momento massimo di campata
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yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
yi i xi iCR CR
yi xi
k x k yx = y =
k k
I PASSI SUCCESSIVI: I PASSI SUCCESSIVI:
NODI DI ARMATURANODI DI ARMATURA
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
Per dettagli e volumi: www.euroconcrete.itPer dettagli e volumi: www.euroconcrete.it
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
Per dettagli e volumi: www.euroconcrete.itPer dettagli e volumi: www.euroconcrete.it
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“Il meglio è nemico del bene”
“good enough”, abbastanza bene , “ bene
così” è l’atteggiamento di chi vuole arrivare
in fondo presto e bene.
F. Biasioli – Seminario Auto_C.A. - Forlì, 11-12 Marzo 2011
Grazie per l’attenzione!Grazie per l’attenzione!
Francesco Biasioli