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Via Leopardi, 132 – 20099 SESTO SAN GIOVANNI (MI)
Tel.: 022403441 – Fax: 0226225509 – E mail: [email protected]
IL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO
DELLA CLASSE 5A
MECCANICA
CORSO DIURNO
ANNO SCOLASTICO 2017/18
2
INDICE pag
1. Presentazione 3
1.1 Obiettivi curricolari e profilo professionale del perito industriale 4
1.2 Quadro orario settimanale del triennio 4
1.3 Situazione di partenza 4
1.4 Presentazione analitica della classe 5
1.5 Attività di recupero 6
1.6 Presentazione e composizione del Consiglio di classe 7
2. Obiettivi 8
2.1 Obiettivi in termini di chiave di cittadinanza 8
2.2 Obiettivi trasversali didattici 8
3. Programmi e obiettivi delle singole discipline 9
3.1 Italiano 9
3.2 Storia 11
3.3 Inglese 13
3.4 Matematica 15
3.5 Tecnologia Meccanica 16
3.6 Disegno, progettazione e organizzazione industriale 20
3.7 Sistemi ed automazione industriale 22
3.8 Meccanica applicata alle macchine e macchine a fluido 24
3.9 Scienze motorie e sportive 27
4. Attività programmate 29
4.1 Attività di integrazione e approfondimento curricolare 29
4.2 Iniziative didattiche - viaggi d'istruzione (salute – orientamento - uscite) 29
4.3 Alternanza Scuola Lavoro 29 5. Metodologie didattiche
36
6. Fattori concorrenti alla valutazione periodica e finale 36
7. Strumenti di verifica 37
8. Corrispondenza voto - livelli di conoscenza/competenza 38
9. Indicatori e/o descrittori per la misurazione delle prove scritte 39
9.1 Materie di area linguistica e storico-sociale 39
9.2 Materie scientifico-tecnologiche 39
10. Indicatori e/o descrittori delle verifiche orali 39
11. Simulazioni effettuate delle prove scritte d’esame 40
12. Criteri per l’attribuzione del credito scolastico e formativo 41
13. Allegati 41
15. Approvazione del documento di classe 42
3
1. Presentazione
Il presente documento viene redatto dal Consiglio della Classe 5 MA del Corso Diurno, ai sensi e per gli scopi previsti dagli articoli 4 e 5 del Regolamento per l'Esame di Stato, per esplicitare e chiarire i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi ed i tempi del percorso formativo messi in atto, nonché i criteri, gli strumenti, di valutazione adottati e gli obiettivi raggiunti, per l'anno scolastico 2017/18. 1.1 Obiettivi curricolari e profilo professionale del perito industriale per la
meccanica
a) Conoscere i principi fondamentali di tutte le discipline necessarie per la formazione di base del settore meccanico ed in particolare :
Delle caratteristiche di impiego, dei processi di lavorazione e del controllo di qualità dei materiali
Delle caratteristi che funzionali e di impiego delle macchine utensili
Della organizzazione e gestione della produzione industriale
Dei principi di funzionamento delle macchine a fluido
Delle norme antinfortunistiche e di sicurezza del lavoro
b) Avere acquisito sufficienti capacità per affrontare situazioni problematiche in termini sistemici, scegliendo in modo flessibile le strategie di soluzione; in particolare, deve avere capacità : • linguistico - espressive e logico - matematiche • di lettura ed interpretazione di schemi funzionali e disegni di impianti industriali • di proporzionamento degli organi meccanici • di scelta delle macchine, degli impianti e delle attrezzature • di utilizzo degli strumenti informatici per la progettazione, la lavorazione, la
movimentazione • di uso delle tecnologie informatiche per partecipare alla gestione ed al controllo del
processo industriale
c) Possedere adeguate competenze per svolgere mansioni relative a: • fabbricazione e montaggio di componenti meccanici con elaborazione di cicli di
lavorazione • programmazione, avanzamento e controllo della produzione nonché dell'analisi ed
alla valutazione dei costi • dimensionamento, installazione e gestione di semplici impianti industriali • progetto di elementi e semplici gruppi meccanici • controllo e collaudo dei materiali, dei semilavorati e dei prodotti finiti • utilizzazione di impianti e sistemi automatizzati di movimentazione e di produzione • sistemi informatici per la progettazione e la produzione meccanica • sviluppo di programmi esecutivi per le macchine utensili e centri di lavorazione CNC • controllo e messa a punto di impianti, macchinari, nonché dei relativi programmi e
servizi di manutenzione • sicurezza del lavoro e tutela dell'ambiente
4
1.2 Quadro orario settimanale del triennio
Discipline del Piano di studi III IV V
Scienze motorie e sportive 2 2 2
Religione/Attività alternativa 1 1 1
Italiano 4 4 4
Storia 2 2 2
Lingua straniera 3 3 3
Matematica 3 3(1) 3(1)
Complementi di matematica 1 1
Meccanica, macchine ed energia 4 4 4(1)
Sistemi ed automazione ind le 4(2) 4(2) 3(2)
Tecnologia meccanica 5(3) 4(4) 5(4)
Disegno e progettazione 3(2) 4(2) 5(3)
Totale ore settimanali 32(7) 32(9) 32(11)
1.3 Situazione di partenza La classe, è formata da n° 19 studenti, di cui solo 18 frequentanti regolarmente, seppur si evincano casi di allievi con elevati giorni di assenza, pertanto non tutti risultano in possesso dei requisiti previsti per partecipare alle operazioni di scrutinio finali. Gli allievi provengono da:
Dalla classe quarta meccanica Ripetenti
Maschi / femmine
Di questo Istituto
Di altro Istituto Per
promozione a giugno
Per promozione a
settembre
20 M 19 1 14 5 0
A seguito dello scrutinio alla fine del quarto anno e delle successive attività di recupero messe in atto, la situazione degli allievi è risultata la seguente:
DISCIPLINA Promossi a
giugno Promossi
a settembre
Religione/Attività alternativa ==
Italiano 19
Storia 19
Lingua straniera – Inglese 19
Matematica 19
Complementi di Matematica 19
Meccanica 17 2
Sistemi ed automazione ind le 17 2
Tecnologia meccanica 16 3
Disegno e progettazione 15 4
Scienze motorie e sportive 19
5
1.4 Presentazione analitica della classe
Presentazione generale All’inizio dell’anno scolastico, nella classe 5MA risultavano iscritti venti studenti, ma uno di loro ha frequentato solo le prime settimane e, malgrado ripetuti tentativi di contattarlo, tramite coordinatrice di classe e segreteria, non si è mai riusciti ad avere alcuna forma di comunicazione. Un altro allievo si è invece ritirato ufficialmente il 15\03\2018 La classe risulta ad oggi composta da 19 allievi, (solo 18 frequentanti) tutti maschi, di cui uno segue una programmazione differenziata, affiancato per 6. ore dal docente di sostegno e con un orario in parte diverso dal resto della classe (per precisazioni ulteriori, si veda la relazione della docente di sostegno di presentazione dell’allievo), e due studenti con DSA ( PDP agli atti in segreteria) Dal confronto delle opinioni del Consiglio, precisate poi nelle relazioni dei singoli docenti (in allegato), è stata elaborata la sintesi seguente che si spera sia utile a conoscere, comprendere e valutare il gruppo degli esaminandi. La classe si è caratterizzata inizialmente per una eterogeneità di approccio nei confronti dell’esperienza scolastica, per cui un piccolo gruppo si è dimostrato partecipe, collaborativo e impegnato, altri sono stati meno interessati al raggiungimento di certi obiettivi, ma più esuberanti. A questo proposito, si deve segnalare un atteggiamento abbastanza frequente in questa classe: quello di concentrare le energie a sottolineare – non sempre in un’ottica costruttiva - ciò che non va, più che ciò che funziona; a cercare giustificazioni per la propria eventuale impreparazione, più che apprezzare gli sforzi dei docenti ad andare incontro ad esigenze o a difficoltà oggettive. A fronte di queste osservazioni, che potrebbero sembrare negative, si ritiene invece fondamentale sottolineare la discontinuità didattica che ha caratterizzato il percorso scolastico degli allievi, in pressochè tutte le discipline, spesso anche ad anno in corso (come evidenziato dalla tabella relativa alla continuità che, tuttavia, non rispecchia lo sconcertante “via vai” di docenti ) fattore che li ha costretti sistematicamente ad ogni inizio di anno scolastico – o addirittura in corso d’anno – a ricominciare da zero nella conoscenza del docente, delle sue richieste e della sua metodologia, e ciò ha indubbiamente penalizzato l'acquisizione di contenuti e lo sviluppo di competenze e abilità. Solo in quest'ultimo anno, a fronte dell'impegno della scuola, si è riusciti a garantire un corpo docenti stabile e preventivare, fin dall'inizio dell'anno, situazioni che avrebbero potuto ancora una volta dare luogo ad un'alternanza di docenti. La fusione progressiva delle classi (l'attuale classe è il risultato dell'accorpamento di due seconde) ha poi reso difficile raggiungere un equilibrio stabile nelle relazioni tra compagni; una “fatica” relazionale che ha probabilmente inciso negativamente sulla creazione di un clima favorevole all’apprendimento tanto che l’apparente coesione è dovuta ad una sventurata sopravvivenza del clima goliardico. Senz’altro quest’anno si sarebbe potuto fare di più, come raggiungere un grado maggiore di collaborazione tra studenti, ma se consideriamo la situazione dello scorso anno, più ‘movimentata’, si può parlare di una coesistenza pacifica. Dal punto di vista della partecipazione, si è riscontrato un atteggiamento disomogeneo tra gli allievi o discontinuo nello stesso studente: generalmente, l’attenzione è stata sufficiente, così come la disponibilità a chiedere chiarimenti. Per alcuni allievi è stato comunque necessario stimolare la partecipazione o richiamare al rispetto di semplici regole che sono state talvolta disattese per una certa leggerezza nel valutare le conseguenze di comportamenti inadeguati. Se si considera l’impegno, esso è stato profuso soprattutto in prossimità delle verifiche, ma non sempre è stato efficace, perché è risultato difficile consolidare in poco tempo una consistente quantità di contenuti disciplinari
6
Non è stato completamente interiorizzato il concetto di studio costante e distribuito nel tempo e ciò ha prodotto risultati non sempre corrispondenti alle reali capacità degli allievi. L’applicazione nei compiti assegnati per casa (studio ed esercizi) non è stata adeguata. Dal punto di vista didattico è impressione comune a quasi tutti i docenti che la classe ha affrontato l'anno scolastico con un impegno discontinuo, non sempre adeguato, con risultati spesso variabili da verifica a verifica. Le principali cause sono state: lo scarso impegno a scuola e a casa; l'incapacità di alcuni studenti di sfruttare al meglio le strategie messe in atto dal C.d.C. per il recupero dei debiti formativi del trimestre; le assenze di molti studenti in corrispondenza delle verifiche, il che ha condizionato negativamente la didattica ed il profitto; l'incidenza delle attività integrative di alternanza scuola-lavoro, visite tecniche, che hanno assorbito una parte significativa delle lezioni, generando anche delle interruzioni delle attività didattiche e rendendo difficile la ripresa del ritmo di lavoro, pur riconoscendosi che queste attività sono state proficue dal punto di vista dell’accrescimento culturale. Comunque alcuni alunni, nel corso del triennio, si sono distinti per continuità, interesse ed impegno nello studio conseguendo buoni risultati in tutte le materie. Durante l'attività di alternanza scuola-lavoro gli alunni hanno lavorato in modo corretto e responsabile, giudizio confermato anche dai tutor scolastici e aziendali. Nel complesso il profitto della classe si può ritenere generalmente sufficiente. Nel corso del pentamestre, sono state effettuate le seguenti simulazioni d’esame:
2 simulazioni di prima prova (della durata di 6 ore)
2 simulazioni di seconda prova (della durata di 6 ore)
2 simulazioni di terza prova a tipologia mista, della durata di 120 minuti in cui gli allievi hanno potuto usare il DIZIONARIO MONOLINGUA E BILINGUE
1.5 Attività di recupero
Le Strategie di recupero messe in atto dal Consiglio di classe sono coerenti con le Linee Guida contenute nel Piano dell’Offerta Formativa 2017/18 adottato dal Consiglio di Istituto. Le attività di recupero in itinere sono stata messe in atto: - durante tutto l’anno scolastico
Le loro modalità di attuazione sono state programmate secondo le indicazioni del gruppo di materia e/o interdisciplinare.
7
1.6 Presentazione e composizione del Consiglio di classe Il Consiglio di classe risulta così composto
COGNOME NOME MATERIA nel
corso da anni
Ev. supplente
ROVERSELLI STEFANIA INGLESE 1
ALLEGRA ANGELINA ITALIANO-STORIA 1
MASCI SANDRO TECNOLOGIA MECCANICA 3
LAMANNA CATALDO LAB. TEC. MECC. E LAB. MECC. LAB DISEGNO
3
DI LEVA SALVATORE MECCANICA E MACCHINE A FL. 3 SPINELLA
TAINO GAIA MATEMATICA 1
GUARNACCIA ANDREA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 1
ALFONSO SIMONE SISTEMI ED AUTOMAZIONE IND.LE 1 MUCIACCIO
SPINELLA ALFIO DISEGNO E PROGETTAZIONE 1
CUSTOVIC ALEN RELIGIONE 3
CONCAS SERGIO LAB. DIS. ORG. E LAB. SIST. MECC. 2
BASTONE FILOMENA SOSTEGNO. 1 NAPOLITANO
8
2. Obiettivi 2.1 Obiettivi in termini di competenze chiave di cittadinanza (v. P.F.C.) Competenze: a. metodologiche e strumentali (risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni,
acquisire e interpretare informazioni, analizzare, sintetizzare, rielaborare, progettare) b. di relazione e interazione (comunicare, collaborare e partecipare) c. legate allo sviluppo della persona nella costruzione di sé (agire in modo autonomo e
responsabile) 2.2 Obiettivi trasversali didattici:
Sviluppo delle capacità critiche ed operative.
Utilizzo adeguato di un efficace metodo di studio.
Padronanza delle capacità comunicative ed espressive, di riflessione e memorizzazione.
Padronanza delle capacità di organizzazione logica e di analisi critica dei processi e dei risultati.
Tali obiettivi sono stati raggiunti in modo parziale solo da alcuni studenti; in particolare la capacità e la continuità di studio sono state molto limitate in tutto l’anno.
9
3. Programmi e obiettivi delle singole discipline 3.1 ITALIANO
Libro di testo adottato
Letteratura+ Sambugar-Salà edizioni La Nuova Italia
Obiettivi disciplinari:
Affinare le capacità di accostarsi ai testi letterari e storici ed ai generi letterari
Saper elaborare opinioni personali con opportuni collegamenti fra i vari ambiti disciplinari
Comunicare con coerenza argomentativa e chiarezza espositiva, in forma sia scritta che orale, utilizzando il lessico specifico
Conoscere e contestualizzare i principali autori della letteratura italiana attraverso la lettura, la comprensione e l’analisi di alcune opere scelte
Contenuti:
Positivismo e naturalismo francese (cenni );
Il verismo: caratteristiche; differenze con il Naturalismo
G. Verga: vita ed opere della fase verista; poetica e tecnica narrativa del verismo; le novelle; il Ciclo dei Vinti. La lotta per la vita e il Darwinismo sociale
da Vita dei campi : Rosso Malpelo La lupa da I Malavoglia: Prefazione: la fiumana del progresso La famiglia Malavoglia - cap.1 .Il Decadentismo: : le nuove tendenze culturali, la figura dell’intellettuale Il Simbolismo: caratteristiche formali e tematiche
Giovanni Pascoli: biografia, pensiero, poetica; la poetica del “nido” e del “fanciullino”; la lingua e lo stile
Da"Myricae": “Lampo" "Tuono" "Temporale” “X agosto ” Dai Canti di Castelvecchio: “Il gelsomino notturno”
G. D’ Annunzio: vita e opere; poetica Da Alcjone: La pioggia nel pineto “I pastori” Da "Le vergini delle rocce":"Il programma politico del Superuomo" Da Il Piacere: Andrea Sperelli, ritratto di un esteta
Il futurismo: caratteri generali F. T. Marinetti: Il Manifesto del futurismo Il Manifesto tecnico della letteratura futurista
G. Ungaretti: vita ed opere, poetica da L’ Allegria: S. Martino del Carso In memoria Veglia Soldati (nelle due versioni)
10
I fiumi Sono una creatura M’illumino d’immenso .
L. Pirandello: vita ed opere (caratteristiche generali di novelle, romanzi e drammi), pensiero (relativismo conoscitivo e maschere)
da L'umorismo: La signora imbellettata da Novelle per un anno: La giara La patente (da fotocopie) Il treno ha fischiato
Italo Svevo: Vita e poetica Da “Una vita”: l’insoddisfazione di Alfonso da La coscienza di Zeno: Prefazione Preambolo Il fumo (da fotocopie)
S. Quasimodo: vita e poetica (in fieri) Ed è subito sera Alle fronde dei salici Uomo del mio tempo
E. Montale: vita e opere; poetica (in fieri) da Ossi di Seppia: Non chiederci la parola Spesso il male di vivere Forse un mattino andando Da Satura: Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione
Ampio spazio (20 ore circa sia in orario curriculare che, parzialmente, in orario extra curriculare) è stato riservato al recupero e consolidamento delle abilità di analisi e delle competenze di scrittura Laboratorio di Scrittura:
Laboratorio di analisi del testo
Laboratorio di scrittura per lo sviluppo delle abilità argomentative
Lettura ed esercizi di analisi del brano di Umberto eco: "Libri da leggere, libri da consultare
preparazione alla tipologia B dell’Esame di Stato (Forma del saggio breve)- lettura documenti su "Identità nazionale e ius soli" –
preparazione alla tipologia B dell’Esame di Stato: L’articolo di giornale: la struttura
lettura del quotidiano e individuazione delle caratteristiche dell’articolo di opinione (forma articolo di opinione)
Giorno della memoria: spettacolo teatrale "Via da lì"
Spettacolo teatrale: “Il ritorno del figlio prodigo”
Prof.ssa Angelina Allegra
11
3.2 STORIA
Libro di testo adottato
Lepre \Petraccone, Noi e il tempo – edizioni Zanichelli
Obiettivi disciplinari
Affinare le capacità di accostarsi alle fonti storiche
Conoscenza puntuale degli eventi storici, soprattutto europei, relativi ai nuclei tematici
Sviluppo della lettura degli eventi, diacronica e sincronica Sviluppo della coscienza di appartenenza ad una cittadinanza
nazionale e sovranazionale
Contenuti
1. L’Italia post unitaria: Destra e Sinistra Storica; la questione
Romana; il Brigantaggio; Crispi e la “democrazia autoritaria”;
2. La seconda rivoluzione industriale e la nascita della società di
massa
3. Imperialismo e colonialismo
4. L’età giolittiana: l’Italia verso la Grande Guerra
5. Prima guerra mondiale: Lo scoppio del conflitto - Gli
schieramenti e la neutralità italiana - Le operazioni di guerra -
L'Italia e la guerra : intervento a fianco dell'Intesa - La politica
di Wilson e l'intervento degli USA con l'Intesa - La Russia: tra
Rivoluzione e pace separata -. L'Italia e il disastro di Caporetto
- La conclusione del conflitto - I trattati di pace e la "Società
delle Nazioni"
6. La Rivoluzione Russa: la Russia prima della Rivoluzione le
cause; la guerra civile; il Trattato di Brest-Litowsk, i Soviet;
dalla NEP alla successione di Lenin
7. Il primo dopoguerra: la crisi del ’29 e il New Deal;
8. L'età dei totalitarismi: forme e caratteristiche
Il Fascismo: nascita e avvento; la costruzione della dittatura la
costruzione della dittatura dal 22 al 25 (fase parlammentare);
dal 25 al 27 (fase del regime); regime e cultura, regime ed
economia, regime e politica estera
Il Nazismo: La Germania post bellica e l’avvento del Nazismo;
la nascita del Terzo Reich e la costruzione della dittatura;
politica interna ed estera
Lo Stalinismo la costruzione dell’ stato totalitario, la politica
economica (i piani quinquennali), la repressione del dissenso
9. La seconda guerra mondiale : I caratteri generali della guerra
dal 39 al 43 (cause, schieramenti, operazioni di guerra) - Gli
USA e la guerra: la " Carta Atlantica" - Attacco giapponese a
Pearl Harbour : gli USA in guerra - Il conflitto diventa mondiale
il ‘ 43, la Resistenza, la Repubblica di Salò; dal ’43 al ’45, le
12
conferenze interalleate; la conclusione del conflitto
10. Il secondo dopoguerra: nascita dell’Onu; fase iniziale guerra
fredda
11. L’Italia repubblicana: la Costituzione
Approfondimenti:
Documentario: la guerra di trincea
Lettura e analisi del discorso di San Sepolcro
Lettura e analisi del discorso del Bivacco
Visita guidata alla mostra “Nasa: a human adventure”
Prof.ssa Angelina Allegra
13
3.3 INGLESE
Libro di testo
M.L. Faggiani, M. Robba, New Mechways – English for Mechanics, Mechatronics and Energy, ESP Edisco
Obiettivi disciplinari
LINGUA 1. Comprendere attraverso l'abilità di ascolto descrizioni di fatti, processi o fenomeni (listening). 2. Descrivere processi o fenomeni inerenti i vari argomenti trattati, utilizzando in modo efficace l'abilità comunicativa con particolare attenzione al settore di specializzazione (speaking). 3. Comprendere la lettura di testi tratti da pubblicazioni settoriali e di semplice documentazione tecnica (reading). 4. Scrivere brevi testi di carattere specialistico anche attraverso la rielaborazione di appunti o frasi-chiave ricavate dai testi letti. (writing). Nei mesi di aprile e maggio la classe ha potuto usufruire di un'ora di lezione settimanale per un totale di 8 ore, in compresenza con un docente madrelingua, prof. Ronald Arthur Ridge, originario del Sudafrica. In queste lezioni sono state esercitate prevalentemente le abilità orali di ascolto e parlato. Sono stati presentati argomenti di attualità.
Contenuti
1) Energy Sources: - Hydroelectric Power - Thermoelectric Power - Nuclear Power - Wind Power - Solar Power
2) Safety at Work:
- Safety first of all - How to promote safety in the workplace - Safety signs at work
3) Automation
- What is automation? - How automation works - Handling the automation process - Programmed commands in cnc systems
4) Robotics
- What a robot looks like - Varieties and uses of robots - Robots in manufacturing
5) Engines
- The internal combustion engine - The four-stroke gasoline cycle - The four-stroke diesel cycle - Alternative engines - The electric motor
6) World War I
- Different attitudes to War - “Dulce et Decorum est” by Wilfred Owen
14
7) The Syrian War
- Why did the fighting in Syria first begin? - Who are the rebel fighters? - How did the Islamic State become involved? - What has the impact of the war been on people living in
Syria?
Ripasso dei seguenti tempi verbali :
Past Simple e Present Perfect
Duration Form (for/since)
First, Second and Third Conditional
Passive forms: Present simple and continuous Past simple and continuous Present Perfect Future forms: will e to be going to
Prof.ssa Stefania ROVERSELLI
15
3.4 MATEMATICA
( di nessun teorema, proprietà o procedura risolutiva è stata data dimostrazione formale)
Libri di testo adottati:
- LA matematica a colori 4 ed. verde, Leonardo Sasso, ed. DeA
Obiettivi disciplinari
Priorità agli aspetti pratici piuttosto che a quelli teorici. Potenziamento delle capacità di calcolo. Sviluppo delle capacità di astrazione. Essere in grado di dedurre grafici a partire dalle definizioni Saper risolvere semplici integrali indefiniti e definiti e risolvere semplici esercizi sul calcolo delle aree di superfici piane.
Contenuti DERIVATE
Definizione di derivata
Significato geometrico della derivata o Ricavare il grafico probabile della funzione derivata prima a
partire dal grafico di una funzione o Saper trovare la retta tangente al grafico di una funzione in
un punto dato
Formule per il calcolo delle derivate (linearità, prodotto, quoziente, funzione composta)
o Calcolo della derivata prima e seconda di funzioni elementari e di funzioni ottenute come combinazione lineare, prodotto, quoziente di funzioni elementari e di funzioni composte
Punti di non derivabilità (significato geometrico e definizione) o Saper riconoscere i punti di non derivabilità dal grafico di
una funzione
Saper trovare massimi e minimi assoluti e relativi di una funzione
Teorema di Rolle
Teorema di Lagrange o Saper riconoscere condizioni necessarie e sufficienti per
l’applicabilità dei teoremi
Definizione di funzioni concave e convesse
Definizione di punto di flesso e legami con la derivata seconda o Saper ricavare il grafico della derivata seconda a partire dal
grafico di una funzione o Saper ricavare il grafico della derivata prima a partire dal
grafico di una funzione, sfruttando le informazioni disponibili sulla derivata seconda
Teorema di De l’Hopital o Saper applicare il teorema di De l’Hopital per il calcolo dei
limiti INTEGRALI
Definizione di integrale come limite di somma di aree
Proprietà dell’integrale definito (linearità, estremi di integrazione, additività, monotonia)
Definizione di primitiva di una funzione o Saper calcolare integrali definiti ed indefiniti immediati e
di funzioni composte o Applicare gli integrali per il calcolo di aree
Teorema fondamentale del calcolo integrale
Prof.ssa Gaia TAINO
16
3.5 TECNOLOGIA MECCANICA
Libri di testo adottati:
TECNOLOGIE MECCANICHE DI PROCESSO E PRODOTTO, 3° volume,
PANDOLFO ALBERTO / DEGLI ESPOSTI GIANCARLO
Obiettivi disciplinari
Conoscenza dei metodi di prova per la determinazione delle caratteristiche dei materiali
Conoscenza delle principali tecnologie non convenzionali
Conoscenza dei sistemi di corrosione e di protezione dei materiali metallici
Conoscenza dei metodi elementari di programmazione alle macchine a controllo numerico.
Contenuti
PROVE MECCANICHE SUI MATERIALI METALLICI
Deformazioni
Limite elastico
Carico di rottura
Carico di sicurezza
Unità di misura, norme UNI
PROVA DI TRAZIONE
Norme UNI
Comportamento del materiale
Carico limite di proporzionalità
Carico limite di elasticità - Modulo di elasticità
Carico di snervamento
Carico di rottura
Allungamento
Strizione
Velocità di applicazione del carico
Misurazione del carico
Misurazione dell'allungamento
Esempio di diagrammi
Determinazione del carico convenzionale Rp02
Macchina Amsler
Analisi della rottura Esecuzione in laboratorio della prova di trazione su acciai di diversa
composizione chimica e aventi subito diverso trattamento termico. PROVE DI DUREZZA
Metodi di prova PROVA DI DUREZZA BRINELL
Unificazione
Principio della prova
Durometro impiegato per la prova
Preparazione del provino
Scelta del carico
Esecuzione della prova
Analisi dei risultati
17
Esecuzione pratica della prova in laboratorio su diversi materiali
Contenuti
PROVA DI DUREZZA ROCKWELL
Unificazione
Tipi di scale esistenti
Macro e micro durezze
Scale B e C
Principio della prova
Penetratori usati
Durometro impiegato per la prova
Preparazione del provino
Scelta del carico
Esecuzione della prova
Analisi dei risultati Esecuzione pratica della prova in laboratorio su diversi materiali. PROVA DI DUREZZA VICKERS
Unificazione
Principio della prova
Durometro impiegato per la prova
Preparazione del provino
Scelta del carico
Esecuzione della prova
Analisi dei risultati Esecuzione pratica della prova in laboratorio su diversi materiali. PROVA DI RESILIENZA
Definizioni
della prova
Espressione della resilienza
Prelevamento delle provette
Requisiti della macchina di prova
Forma e dimensioni delle provette
Lavorazioni delle provette
Tolleranze sulle provette
Posizione della provetta Esecuzione pratica della prova in laboratorio. PROVA DI FATICA
Rottura per fatica
Cause della rottura per fatica
Aspetto della frattura
Isteresi delle deformazioni
Fattori che influiscono sulla rottura per fatica
Allenamento alla fatica
Definizioni e simboli
Cicli di deformazione
Resistenza a fatica
Esecuzione delle prove
Diagramma di Wòhler
Prova di flessione rotante
- Macchina Amsler per la flessione rotante
Contenuti Macchina Schenck per flessione rotante
18
tra limite di fatica e resistenza a trazione
Valori medi del limite di fatica
Diagrammi di Goodman – Smith Esecuzione della prova di flessione rotante in laboratorio sulla
macchina Schenk. PROVE NON DISTRUTTIVE SUI MATERIALI ESAME MAGNETOSCOPICO
Apparecchio per la prova
Rilevazioni dei difetti
Difetti rilevati
Alimentazione dei magnetoscopi. ESAME CON I RAGGI X
Funzionamento del tubo di Ròntegen
Generazione dei raggi X
Proprietà dei raggi X
Costituzione di un apparecchi radiografico
Difetti rilevabili
Schemi rinforzatori
Norme per le esecuzioni delle radiografie
Radiografie delle saldature. ESAME CON I RAGGI GAMMA
Generalità sui fenomeni radiografici
Proprietà dei raggi gamma
Sorgenti di raggi
Contenitori della sorgente radioattiva
Apparecchiature per mammografie
Norme per ottenere immagini nitide
Protezione degli operatori
Misura delle radiazioni assorbite
Confronto con i raggi X
Campo di impiego
Considerazioni.
Contenuti
MACCHINE UTENSILI CNC TECNOLOGIA
Struttura macchine utensili tradizionali
Struttura macchine utensili a controllo numerico
Guide di scorrimento
Vite madre
Motori e servomotori
Tipi di controlli numerici
(M) informazione ausiliaria
(G) informazione geometrica: trasduttore
(T) informazione tecnologica: utensili (tool) parametri teconologici (Vt) (a)
Monogramma della potenza.
19
UNITÀ DI GOVERNO
Generalità
Struttura hardware del sistema c.n. a modula c.p.u., memoria, interfaccia
Programmazione automatica CAM TORNIETTI A CONTROLLO NUMERICO
Generalità
Operazioni preliminari
Assi della macchina
Movimento sul piano XZ
Velocità di avanzamento
Tornitura piana
Interpolazione lineare
Interpolazione circolare
Esecuzione di gole, foratura, filettatura. FRESATRICE A CONTROLLO NUMERICO
Generalità
Operazioni preliminari
Assi della macchina
Movimento sul piano XYZ
Velocità di avanzamento e di taglio della fresa
Lavorazioni in concorde e discorde
Lavorazione di foratura
Lavorazione di spianatura
Esecuzione di cave e tasche
Stesura di sotto programmi
Prof. Sandro MASCI Prof. Cataldo LAMANNA
20
3.6 DISEGNO, PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE
Libro di testo adottato:
Caligaris L. Fava S. e Tomasello C., Dal Progetto al Prodotto (Il Nuovo) Vol. A – B – C, Ed. Paravia Caligaris L. Fava S. e Tomasello C., Manuale di Meccanica Vol. Unico Ed. Hoepli
Obiettivi disciplinari:
Conoscenza dei principali organi meccanici
Conoscenza della determinazione dei tempi di lavorazione.
Conoscenza dei criteri per la stesura di un ciclo di lavorazione.
Conoscenza dei principi per il dimensionamento di semplici elementi di macchine.
Conoscenza dei principi di CAD 3D ( modellazione parte, messa in tavola ).
Contenuti:
Organi di collegamento non filettati o Chiavette e linguette : caratteristiche e dimensionamento o Profili scanalati e momenti trasmissibili o Perni e spine
Giunti e innesti o Definizione di giunti e innesti o Giunti rigidi, elastici e semielastici o Giunti di Oldahm e di Cardano o Innesti a frizione piane e coniche o Dimensionamento giunti e innesti
Dimensionamento degli alberi ( in fieri ) o Generalità sugli alberi e sugli assi o Alberi soggetti a sollecitazioni di torsione, flessione, trazione e
compressione o Dimensionamento degli albero sottoposti alle diverse sollecitazioni o Tensioni ammissibili o Calcolo del diametro degli alberi o Definizione della procedura di dimensionamento o Forma e geometria delle varie parti di un albero e loro
dimensionamento o Individuazione forze esterne e d’inerzia sugli alberi o Norme di progettazione e proporzionamento degli alberi o Esempi numerici relativi e rappresentazione degli alberi
Dimensionamento di perni portanti e di estremità ( in fieri ) o Generalità sui perni o Dimensionamento dei perni portanti e di estremità o Perni intermedi o Perni di spinta
Cuscinetti radenti e volventi ( in fieri ) o Generalità sui cuscinetti o Materiali e forme dei cuscinetti radenti e volventi
21
o Tipologie di cuscinetti e designazione degli stessi o Scelta del cuscinetto : fattori di carico statico e dinamico o Norme di montaggio: tolleranze dimensionali, coerenza tra carico e
tipo di cuscinetto, spallamenti per il bloccaggio assiale o Calcolo dei cuscinetti volventi o Reggispinta Mitchell
Laboratorio o Messa in tavola di organi meccanici ( giunto, biella ) o Utilizzo programmi Cad ( Cimatron, SolidWorks ) o Esercitazioni grafiche ai pc del laboratorio Cad di un manovellismo,
una valvola a farfalla e un meccanismo mobile.
o
Prof. Alfio SPINELLA Prof. Cataldo LAMANNA
22
3.7 SISTEMI ED AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
Libri di testo adottati
“Sistemi e Automazione” per l’indirizzo Meccanica, Meccatronica ed energia degli Istituti Tecnici settore Tecnologico, Volume 3 G. Bergamini - Hoepli Editore
Obiettivi disciplinari
Conoscere i principali tipi di sensori e trasduttori
Conoscere alcuni tipi di macchine elettriche
Contenuti
Contenuti
SENSORI E LORO APPLICAZIONI
- Definizione di sensore - Sensori di prossimità: sensori a 3 fili, a 2 fili, a 4 fili. - Sensori magnetici: a effetto Hall, a contatti Reed - Sensori a induzione - Sensori capacitivi - Sensori fotoelettrici: fotocellule a sbarramento, sensori a
riflessione, sensori a tasteggio, sensori a raggio laser, sensori a fibre ottiche
- Sensori ad ultrasuoni TRASDUTTORI E LORO APPLICAZIONI
- Definizione di Trasduttore - I Parametri Principali dei Trasduttori: Range, Funzione di
Trasferimento, Tempo di Risposta, Sensibilità, Linearità, Precisione, Ripetitività, Isteresi, Risoluzione, Offset di uscita
- Tipi di Trasduttore: analogici e digitali, attivi e passivi. - Encoder: Generalità, Encoder Incrementale, Encoder Assoluto - Potenziometro - Estensimetro - Trasformatore Differenziale - Resolver - Trasduttori di Temperatura: Termocoppia, Termoresistenza,
Termistore - Trasduttori di velocità: Dinamo tachimetrica - Trasduttori di pressione - Trasduttori di portata (a turbina, elettromagnetico, vortex, a
strozzamenti)
Esercitazioni in laboratorio
MACCHINE ELETTRICHE
- Generalità - Il Trasformatore: Trasformatore Monofase, Trasformatore
Trifase, Autotrasformatore - Macchine elettriche Rotanti: Dinamo, Alternatore (in fieri) - Il Motore Passo-Passo (in fieri) - Motori a corrente continua (in fieri) - Motori elettrici asincroni trifase (in fieri)
MICROCONTROLLORE “ARDUINO”
- Nozioni di base
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- Caratteristiche tecniche e funzionali
Esercitazioni in laboratorio
Prof. Simone ALFONSO Prof. Sergio CONCAS
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3.8 MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE E MACCHINE A FLUIDO
Libro di testo
Corso di Meccanica Macchine ed Energia - Volume 3 Pidatella/Ferrari Aggradi/Pidatella Zanichelli Manuale di Meccanica - Vol. Unico - Ed. Hoepli Caligaris L. Fava S. e Tomasello C.
Obiettivi disciplinari
conoscere il funzionamento di una pompa e/o di una turbina ed essere in grado di scegliere la macchina da inserire in un sistema idraulico
conoscere la cinematica e la dinamica dei meccanismi
conoscere le principali trasmissioni meccaniche
conoscere il funzionamento del meccanismo biella
manovella sia dal punto di vista cinematica che dinamico
interpretare correttamente un qualsiasi testo scolastico di meccanica e macchine
saper utilizzare il manuale del perito per la consultazione di tabelle e grafici, per effettuare scelte tecnicamente valide
comprendere ed essere in grado di risolvere situazioni problematiche utilizzando metodi grafici, analitici di utilizzare correttamente le unità di misura del Sistema Internazionale
utilizzare i manuali di ditte costruttrici di apparecchiature e/o meccanismi per risolvere problemi di verifica e di progetto utilizzando metodi grafici, analitici
Contenuti
Richiami di Cinematica e Dinamica Grandezze cinematiche e dinamiche Richiami sulla Resistenza dei materiali Sollecitazioni semplici:Trazione e compressione,Flessione,Torsione,Taglio
Sollecitazioni composte:Tensione interna ideale, Sforzo assiale e torsione, Sforzo assiale e flessione, Flessione e taglio, Flessione e torsione
Trasmissioni meccaniche
Generalità
Ruote di frizione
Generalità sulla trasmissione del moto rotatorio Ruote di frizione: generalità e tipologie Rapporto di ingranaggio, di trasmissione e rendimento Ruote di frizione per alberi paralleli Calcolo delle ruote di frizione cilindriche Ruote di frizione per alberi concorrenti Calcolo delle ruote di frizione coniche
Ruote dentate a denti dritti
Generalità Elementi geometrici
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Rapporto di trasmissione e di ingranaggio delle ruote dentate Profili coniugati: il profilo ad evolvente e cenni sul profilo cicloidale Il numero minimo dei denti Calcolo della dentatura a flessione (metodo di Reuleaux) e verifica ad usura
Rendimento delle ruote dentate
Ruote cilindriche a denti elicoidali
Generalità e caratteristiche geometriche La spinta assiale e le ruote bielicoidali Il numero minimo dei denti Proporzionamento delle ruote cilindriche a denti elicoidali
Ruote dentate coniche a denti dritti
Generalità caratteristiche delle ruote coniche a denti dritti Analisi delle forze trasmesse
Altri accoppiamenti dentati
rotismi ordinari rotismi epicicloidali (cenni)
Manovellismi
Generalità
Manovellismo di spinta rotativa Studio cinematico: moto del bottone di manovella e dello stantuffo Procedimenti grafici Diagramma delle accelerazioni Dimensionamento del manovellismo di spinta Studio dinamico del meccanismo biella e manovella Forze esterne agenti sul manovellismo Forze di inerzia Forze risultanti Momento motore Calcolo della biella
MACCHINE IDRAULICHE
Richiami di Idrodinamica
Macchine operatrici
Portata e prevalenza
Disposizioni di impianto: problemi di funzionamento della pompa
Potenza utile ed assorbita, rendimenti, perdite e curve caratteristiche
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Criteri di scelta di una pompa.
Pompe alternative
Principio di funzionamento
Tipi di pompe alternative Dimensionamento di massima Avviamento e regolazione
* Pompe centrifughe
Curve caratteristiche
Avviamento e regolazione
Macchine motrici
Utilizzazione dell’energia idraulica Impianti idroelettrici Potenza disponibile e potenza resa Rendimenti Le turbine idrauliche
Turbine ad azione
Turbina Pelton Dimensionamento di massima Particolari costruttivi Curve caratteristiche Regolazione e arresto
Turbine a reazione
Grado di reazione Turbine Francis Dimensionamento di massima Gli argomenti contrassegnati da (*), alla data del 4 maggio 2018, non sono ancora svolti o completati.
Prof. Salvatore DI LEVA
27
3.9 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Libri di testo Diario di Scienze motorie e sportive Vicini Marisa - Archimede Edizioni
Obiettivi disciplinari
Acquisizione del valore della corporeità, attraverso esperienze di attività motorie e sportive, di espressione e di relazione, in funzione della formazione di una personalità equilibrata e stabile.
Consolidamento di una cultura motoria e sportiva quale costume di vita, intesa anche come capacità di realizzare attività finalizzate e di valutarne i risultati e di individuarne i nessi pluridisciplinari.
Raggiungimento del completo sviluppo corporeo e motorio della persona attraverso l'affinamento della capacità di utilizzare le qualità fisiche e le funzioni neuro-muscolari.
Approfondimento operativo e teorico di attività motorie e sportive che dando spazio anche alle attitudini e propensioni personali, favorisca l'acquisizione di capacità trasferibili all'esterno della scuola (lavoro, tempo libero, salute)
Contenuti
ATTIVITÀ DI RESISTENZA
Conoscere il concetto di resistenza come sforzo prolungato nel tempo
Modalità di somministrazione del test Yo-YoIL1 ATTIVITÀ DI FORZA
Conoscere il concetto di forza muscolare.
Conoscere ed eseguire esercizi di semplice irrobustimento e di muscolazione sia a carico naturale che con sovraccarico (pesi) per i vari distretti muscolari
Test di forza resistente generale e specifica arti inferiori in percorso (gradoni)
Test di forza resistente generale arti inferiori in circuito (salita pertica + addom. + arti sup. + balzi) - Sala pesi
ATTIVITÀ DI VELOCITÀ
Conoscere il concetto di velocità
Eseguire prove di corsa veloce: - con variazione di ampiezza e di ritmo; (allunghi, scatti) - su varie distanze
MOBILITÀ ARTICOLARE ED ALLUNGAMENTO MUSCOLARE
Conoscere il concetto di allungamento muscolare e mobilità articolare.
Conoscere esercizi di semplice esecuzione per i vari distretti muscolari e per le principali articolazioni.
Eseguire semplici esercizi: per migliorare mobilità articolare - per allungamento muscolare (stretching) principalmente per gli arti inferiori
COORDINAZIONE MOTORIA Conoscere il concetto di coordinazione motoria.
Conoscere ed eseguire esercizi di semplice coordinazione
Eseguire esercizi per: - coordinazione arti superiori / arti inferiori / tra i vari arti - skip vari; vari tipi di andature laterali e frontali;
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GIOCHI SPORTIVI: Pallavolo, Pallacanestro, Calcetto, Badminton. Conoscere le principali caratteristiche tecnico-tattiche e metodologiche degli sport praticati. EDUCAZIONE ALIMENTARE
Regole relative ad una corretta assunzione
del cibo in relazione all'attività fisica e sportiva
Prof. Andrea GUARNACCIA
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4. Attività programmate La programmazione annuale dell’attività didattica è stata sviluppata partendo dal profilo professionale di cui al punto 1 tenendo conto degli obiettivi curriculari previsti dall’ordinamento e come programmato dal Cdc
4.1 Attività di integrazione e approfondimento curricolare
ATTIVITA’ DOCENTE REFERENTE / TUTOR
STUDENTI COINVOLTI
PRODOTTO
STRUMENTI UTILIZZATI
MATERIE COINVOLTE
Progetto madre lingua
Prof. Ronald Ridge/ Roverselli Stefania
Tutti gli studenti della classe
Speaking Listening
LIM Inglese
4.2 Iniziative didattiche – viaggi d’istruzione (salute – orientamento – uscite)
DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’
NOTE
Uscita didattica - Giorno della memoria – 24\01\2018
SPETTACOLO TEATRALE “VIA DA LI’- STORIA DEL PUGILE ZINGARO
Uscita didattica 6\2\2018 VISITA GUIDATA ALLA MOSTRA “NASA- A HUMAN ADVENTURE”
USCITE DIDATTICHE
23\02\2018
26\02\2018
28\02\2018
02\03\2018
UCIMU – CORSO HADENAJN
Uscita didattica 10\11\2017 UCIMU –ORIENTAGIOVANI - INDUSTRIA 4.0
Uscita didattica – 26\10\2017 EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’: SPETTACOLO TEATRALE “IL FIGLIOL PRODIGO” – MESSA IN SCENA AD OPERA DEI DETENUTI DEL CARCERE DI OPERA
INIZIATIVA DIDATTICA PARTNERSHIP UCIMU
IL CURRICULUM VITAE
4.3 Attività di Alternanza Scuola-Lavoro
Ai sensi dell’articolo 1, comma 33 e seguenti, della legge 13 luglio 2015, n. 107, i percorsi di alternanza scuola lavoro di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, sono attuati, dal secondo biennio e all’ultimo anno negli istituti tecnici e professionali, per una durata complessiva, di 400 ore. Tale disposizione è entrata in vigore nell’anno scolastico 2015/2016 limitatamente alle classi terze. Il percorso ha previsto la modalità di impresa formativa simulata. Ogni studente ha svolto corso di sicurezza base e superato il relativo esame per la necessaria certificazione.
30
Secondo le Linee Guida in applicazione della legge 107/15 e delle più recenti indicazioni Europee in materia di istruzione e formazione -strategia “Europa 2020” per una crescita intelligente, sostenibile, inclusiva (Comunicazione della Commissione [COM (2010) 2020])-, i percorsi di Alternanza Scuola Lavoro sono correlati alla metodologia centrata sulla didattica laboratoriale, che intreccia la teoria e la pratica sperimentale, con l’esperienza di apprendimento attivo dei segmenti produttivi delle realtà lavorative. Gli obiettivi sono: la conoscenza del contesto lavorativo, delle sue dinamiche, dei ruoli; lo sviluppo della capacità di orientarsi e di sostenere scelte motivate degli studenti che, nel mettersi alla prova affrontando situazioni reali, individuano i loro punti di forza e di debolezza, attitudini e interessi; l'integrazione dei saperi e l’acquisizione di literacy scientifica, per la soluzione dei problemi complessi; lo sviluppo di competenze; il contatto con le realtà territoriali. La progettazione dei percorsi in alternanza, che con la legge 107/2015 assume una dimensione triennale, contribuisce a sviluppare le competenze richieste dal profilo educativo, culturale e professionale del corso di studi. Il concetto di competenza, intesa come «comprovata capacità di utilizzare, in situazioni di lavoro, di studio o nello sviluppo professionale e personale, un insieme strutturato di conoscenze e di abilità acquisite nei contesti di apprendimento formale, non formale o informale», presuppone l’integrazione di conoscenze con abilità personali e relazionali; l’alternanza può, quindi, offrire allo studente occasioni per risolvere problemi e assumere compiti e iniziative autonome, per apprendere attraverso l’esperienza e per elaborarla/rielaborarla all’interno di un contesto operativo.
L’IMPRESA FORMATIVA SIMULATA è una delle modalità di realizzazione dell’alternanza scuola lavoro, attuata mediante la costituzione di un’azienda virtuale animata dagli studenti. Fa riferimento ad un’azienda reale (azienda tutor o madrina) che costituisce il modello di riferimento da emulare in ogni fase o ciclo di vita aziendale. Si avvale di una metodologia didattica che utilizza in modo naturale il problem solving, il learning by doing, il cooperative learning ed il role playing, costituendo un valido strumento per l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro. Con essa si tende a riprodurre un ambiente simulato che consenta all’allievo di apprendere nuove competenze sotto il profilo operativo, rafforzando quelle conoscenze e competenze apprese nel corso degli studi. Gli studenti, con l’impresa formativa simulata, assumono le sembianze di giovani imprenditori e riproducono in laboratorio il modello lavorativo di un’azienda vera, apprendendo i principi di gestione attraverso il fare (action-oriented learning). L’insieme delle imprese formative simulate, collegate tra loro da una piattaforma informatica, costituisce la rete telematica delle imprese formative simulate, sostenuta attraverso una Centrale di Simulazione (SimuCenter) nazionale o locale, costituita da un sistema che consente alle aziende virtuali in rete di simulare tutte le azioni legate alle aree specifiche di qualsiasi attività imprenditoriale. L’impresa formativa simulata rappresenta uno strumento utile per aiutare i giovani ad acquisire lo spirito di iniziativa e di imprenditorialità con gli strumenti cognitivi di base in campo economico e finanziario, se si considera come strumento di orientamento delle scelte degli studenti che, anche dopo un percorso universitario, hanno l’aspirazione di essere inseriti in una realtà aziendale. Essa può costituire parte del percorso complessivo di alternanza scuola lavoro che lo studente sviluppa nel triennio, andando ad affiancare ovvero ad integrare altre tipologie di esperienza di lavoro. La Prima fase è finalizzata a sensibilizzare e orientare lo studente, nel contesto della cittadinanza attiva, fornendogli strumenti per esplorare il territorio, analizzarne le risorse e rapportarsi ad esso nel modo più adeguato alle proprie aspettative ed attitudini, sviluppando abilità in momenti di indagine, ascolto, analisi e confronto. La Seconda fase ha il compito di sensibilizzare il giovane ad una visione sistemica della società civile attraverso la cultura d'impresa, in modo da sviluppare il senso etico
31
dell'interagire con l'ambiente economico circostante, nel rispetto delle conoscenze fondamentali dei concetti di azienda, impresa, etica aziendale e del lavoro. La Terza fase mette il giovane "in situazione" consentendogli di utilizzare gli apprendimenti teorici acquisiti in contesti formali, di dare spazio alla propria creatività scegliendo un modello di riferimento sul territorio e definendo la propria idea imprenditoriale (Business Idea), supportandola dalla necessaria analisi di fattibilità. Ad essa seguirà l’elaborazione del Business Plan. Concetti fondamentali di questa fase sono quelli di impresa tutor o madrina, mission aziendale, scelta della veste giuridica aziendale attraverso la quale esercitare l’attività d’impresa. (CLASSE TERZA) La Quarta fase consente di diversificare ed approfondire la conoscenza del sistema economico territoriale nell'interazione con i soggetti, con l’elaborazione del Business Plan, inteso come documento strutturato secondo uno schema preciso che sintetizza i contenuti e le caratteristiche del progetto imprenditoriale (Business Idea). Esso viene utilizzato sia per la pianificazione e la gestione dell'azienda, che per la comunicazione esterna verso potenziali finanziatori o investitori. La redazione del Business Plan è funzionale alla nascita di una nuova attività imprenditoriale e deve essere supportata da un'analisi di fattibilità in grado di fornire una serie di dati di natura economico-aziendale, sui quali tracciare linee guida per la costituzione dell'attività. In questa fase il giovane si confronta con i concetti di formula imprenditoriale, organizzazione gestionale, budget economico-finanziario e si esercita dapprima a pianificare una singola attività e, successivamente, a programmare le fasi di sviluppo della stessa, insieme al gruppo-classe, apprendendo le tecniche di team working. La Quinta fase è relativa alla costituzione e start-up dell’impresa simulata nel rispetto della normativa vigente e con il supporto dell’infrastruttura digitale di simulazione disponibile sul territorio (SimuCenter), ovvero a livello nazionale. In questa fase viene redatto l’atto costitutivo e lo statuto, con la relativa documentazione a supporto della fase di start up ed il conseguente impianto contabile e amministrativo dell’azienda. La Sesta fase si riferisce alla gestione operativa dell'impresa formativa simulata, con particolare attenzione alla gestione produttiva e commerciale. Gli aspetti significativi di tale fase sono gli adempimenti fiscali e contributivi, la gestione ed il controllo dell’operatività aziendale, la comunicazione aziendale, obbligatoria e facoltativa.
Nel dettaglio, le competenze raggiunte dagli studenti che partecipano ad esperienze di alternanza in impresa formativa simulata possono essere classificate in tre differenti categorie: - Tecnico-professionali, con il coinvolgimento degli insegnamenti delle aree di indirizzo. - Trasversali, o comuni (soft-skills), molto richieste dalle imprese, afferiscono l’area socioculturale, l’area organizzativa e l’area operativa, in cui l’allievo acquisisce le capacità di lavorare in gruppo (teamworking), di leadership, di assumere responsabilità, di rispettare i tempi di consegna, di iniziativa, di delegare studiando meccanismi di controllo, di razionalizzare il lavoro, in modo da formarne una “personalità lavorativa”, pronta per l’inserimento in ambiente lavorativo; - Linguistiche, con il pieno coinvolgimento delle discipline umanistiche, riguardando le abilità di comunicazione in funzione del contesto e dello scopo da raggiungere.
Nei tre anni, sono state svolte le seguenti attività, anche in alternanza in azienda (in allegato): elenco studenti Azienda-Ente periodo Obiettivi – mansioni-
conoscenze
ALBERIO G. JONICH 21\11\2017 AL 2\12\2017
DISEGNO MECCANICO CAD
8\1\2018 AL 19\1\2018
TORNITURA E FRESATURa
ALLUI A. COMUNE DI LUGLIO 2017 CONOSCENZA DELLA
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CINISELLO STRUTTURA AMMINISTRATIVA
WEIR GENNAIO 2018 LOGISTICA
ANDREOLI L. TECNODRILL 27 \11\2017 -11\12\2017
CONOSCENZA DELLA STRUTTURA AZIENDALE E MONTAGGIO MACCHINARI
ITALIAN DIPLOMATIC ACADEMY
7\3 - 15\3 2017 STUDENTI AMBASCIATORI ALLE NAZIONI UNITE VIAGGIO A NEW YORK PRESSO LA SEDE ONU E ATTIVITA’ CORRELATE
ITALIAN DIPLOMATIC ACADEMY
NOV 2016 – FEBBRAIO 2017
CORSO DI PREPARAZIONE AL VIAGGIO A NEW YORK
ANDREOLI M. TECNODRILL 27 \11\2017 -11\12\2017
CONOSCENZA DELLA STRUTTURA AZIENDALE E MONTAGGIO MACCHINARI RAPPORTI CON L’ESTERO
ITALIAN DIPLOMATIC ACADEMY
7\3 - 15\3 2017 STUDENTI AMBASCIATORI ALLE NAZIONI UNITE VIAGGIO A NEW YORK PRESSO LA SEDE ONU E ATTIVITA’ CORRELATE
ITALIAN DIPLOMATIC ACADEMY
DA NOVEMBRE 2016 A FEBBRAIO 2017
CORSO DI PREPARAZIONE AL VIAGGIO A NEW YORK
BALATBAT J. BOSCH 17\7\ 2017 AL 28\7\2017
CONOSCENZA DELLA STRUTTURA AZIENDALE E CONTABILITA’
ITALIAN DIPLOMATIC ACADEMY
7\3 - 15\3 2017 STUDENTI AMBASCIATORI ALLE NAZIONI UNITE VIAGGIO A NEW YORK PRESSO LA SEDE ONU E ATTIVITA’ CORRELATE
ITALIAN DIPLOMATIC ACADEMY
DA NOVEMBRE 2016 A FEBBRAIO 2017
CORSO DI PREPARAZIONE AL VIAGGIO A NEW YORK
BRAMBILLA D. WEIR 8-19 GENNAIO 2018
FINITURA E MONTAGGIO
GABRIELI M. WEIR 8-19 GENNAIO 2018
FINITURA E MONTAGGIO
GAMBA F. RUOTE BORRANI
8-19 GENNAIO 2018
SABBIATURA ASSEMBLAGGIO A MANO DI RUOTE TORNITURA FRESATURA
GJOKA Z. TAJMAC 24\6 AL 21\7 2017
CONOSCENZA STRUTTURA AZIENDA MONTAGGIO CONTROLLO QUALITA’ CONTABILITA’
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CNC LOGISTICA PRODUZIONE
ITALIAN DIPLOMATIC ACADEMY
7\3 - 15\3 2017 STUDENTI AMBASCIATORI ALLE NAZIONI UNITE VIAGGIO A NEW YORK PRESSO LA SEDE ONU E ATTIVITA’ CORRELATE
ITALIAN DIPLOMATIC ACADEMY
NOV 2016 – FEBBRAIO 2017
CORSO DI PREPARAZIONE AL VIAGGIO A NEW YORK
IANNELLO M. WEIR DALL’8\11 AL 1\12 2017
LOGISTICA
LIPIRA L. ITALIAN DIPLOMATIC ACADEMY
7\3 - 15\3 STUDENTI AMBASCIATORI ALLE NAZIONI UNITE. VIAGGIO A NEW YORK PRESSO LA SEDE ONU E ATTIVITA’ CORRELATE
ITALIAN DIPLOMATIC ACADEMY
DA NOVEMBRE 2016 A FEBBRAIO 2017
CORSO DI PREPARAZIONE AL VIAGGIO A NEW YORK
TECNODRILL 27 \11\2017 -11\12\2017
CONOSCENZA DELLA STRUTTURA AZIENDALE E MONTAGGIO MACCHINARI RAPPORTI CON L’ESTERO
MANUGUERRA M. WEIR 19\06\2017 al 30\06\2017
ASSEMBLAGGIO FINITURA
CM 8\11\2017 al 1\12\2017
CNC
MEDINA F. BOSCH 17\7\ 2017 AL 28\7\2017
CONOSCENZA DELLA STRUTTURA AZIENDALE E CONTABILITA’
WEIR 8-19 GENNAIO 2018
LOGISTICA
MBODJI O. WEIR 8-19 GENNAIO 2018
FINITURA MONTAGGIO
PISA E. WEIR DALL’8\11\2017 AL 1\12\2017
REPARTO FINITURA
SPREAFICO D. WEIR DALL’8\11 AL 1\12 2017
LOGISTICA CONTROLLO QUALITA’
SPREAFICO F. WEIR DALL’ 8\11 AL 1\12 2017
LOGISTICA CONTROLLO QUALITA’
VISENTIN L. WGT DAL 28\11\2017 AL 11\12\2017
MOTORISTICA
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ATTIVITA DI FORMAZIONE, NELL’AMBITO DEL PERCORSO DI IFS ,CON ESPERTI ESTERNI PROGRAMMATE DALL’ISTITUTO NEL CORSO DEI TRE ANNI
CLASSE TERZA
Prof COGLIATI (esperto di Storia locale)
Storia di SESTO SAN GIOVANNI: dalla Sesto agricola alla Sesto industriale. Contesto storico-sociale. Sesto san Giovanni oggi.
MAESTRI DEL LAVORO DI SESTO SAN GIOVANNI
Il Mondo Del Lavoro Oggi
Etica Del Lavoro
Le Imprese: Concetto Di Business
CORSO SULLA SICUREZZA. Società GiGROUP
Concetto di Sicurezza in base al Decreto 81/2008
Dispositivi di Sicurezza
Esame di Certificazione Finale
Prof LAVORATO (ESPERTO DI DIRITTO)
Presentazione dell’argomento
Ricerca sul sistema economico, sulle tipologie e
strutture di imprese.
Motivi che hanno indotto a occuparsi dell’argomento
Conoscere i passaggi obbligatori per aprire un’impresa
su uno specifico territorio e saperne gestire la parte
economica.
Essere consapevoli della possibilità di aprire una
propria azienda, in particolare di risanamento
ambientale, conoscendo la procedura da effettuare a
tale scopo.
Metodo seguito nella ricerca del materiale e strumenti
utilizzati: lezione specialistica e ricerca in rete
Trattazione di carattere economico.
Fonti: Professore Lavorato.
Fasi della ricerca
Lezioni interattive ed esplicative con aiuto di documenti elettronici (foto, documenti su Microsoft® PowerPoint, sito internet della Camera di Commercio di Milano www.mi.camcom.it ).
TUTOR SCOLASTICO SCELTA DEFINITIVA DELLA TIPOLOGIA DI IMPRESA
con la collaborazione del CONSIGLIO DI CLASSE
SCELTA del NOME, LOGO, MISSION, BOZZA SITO INTERNET
CLASSE QUARTA
prof.ssa NICOLO’ (ESPERTA DI DIRITTO)
Differenza di oneri fiscali e obblighi dei soci nelle tipologie di impresa. Obiettivo: scelta definitiva della tipologia di impresa
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stesura documenti dei singoli partecipanti alla società
scelta. Modalità: laboratorio di informatica, per
connessione al portale SIMUCENTER, dove inserire i
dati.
Stesura Business Plan. Modalità: attività laboratoriale
in cui i soci vengono guidati alla stesura del Format di
Business Plan
CLASSE QUINTA
ASSOCIAZIONE COMMERCIALISTI di Milano
Concetto di tasse e imposte. Ammortamenti in bilancio.
Come chiudere un’impresa. Per quale motivo si chiude
un’impresa
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5. Metodologie didattiche
DISCIPLINA
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Lezione frontale x x x x x x x x x x
Lezione partecipata x x x x x x x x x x
Lezione con esperti x x Lezione Multimediale x x x x Lezione Pratica x x x x
Problem Solving x x x Metodo Induttivo x x Lavoro di Gruppo x x x x x x
Discussione Guidata x x x x x x Simulazione x x x x x x
6. Fattori concorrenti alla valutazione periodica e finale Il consiglio di classe ha tenuto conto, per la valutazione, dei seguenti fattori concorrenti:
Padronanza di un efficace metodo di studio
Impegno e collaborazione
Progressi negli apprendimenti e nei comportamenti
Livello della classe
Situazione personale
37
7. Strumenti di verifica
DISCIPLINA
Relig
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Att
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o
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Colloquio x x x x x Interrogazione Breve x x x x x x x x
Prova Scritta x x x x x x
Prova di Laboratorio x x
Prova Pratica x x x x
Risoluzione di problemi x x x x Prova strutturata o semistrutturata
x x x
Questionario X x x x
Esercizi x x x x
Test a risposta multipla x x x x x
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8. Corrispondenza voto-livelli di conoscenza/competenza
VOTO MOTIVAZIONE - GIUDIZIO
2 Non conosce e rifiuta ogni tentativo di coinvolgimento Non ha assolutamente conseguito gli obiettivi ed è disinteressato
3 Non conosce le informazioni, le regole, la terminologia di base. Non è in grado di applicare ed ha problemi nel comunicare . Non ha assolutamente conseguito gli obiettivi disciplinari
4 Conosce in maniera frammentaria e superficiale informazioni, regole e terminologia di base, commette gravi errori nell'applicazione e nella comunicazione. Non ha conseguito gli obiettivi
5 Conosce e comprende le informazioni, le regole, il lessico di base che applica con difficoltà anche in situazione note, evidenzia carenze nella comunicazione. Ha conseguito solo in parte gli obiettivi disciplinari
6 Conosce e comprende le informazioni, le regole, il lessico di base della disciplina, applica e comunica con sufficiente correttezza in maniera autonoma in situazioni note. Ha conseguito gli obiettivi
7
Conosce e comprende le informazioni, le regole e la terminologia della disciplina; applica anche in situazioni non note senza commettere gravi errori; è capace di analisi e di sintesi; comunica in modo applicato e organico Ha discretamente raggiunto gli obiettivi
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Conosce e comprende le informazioni, le regole e la terminologia della disciplina; le applica correttamente anche in situazioni non note; sa collegare argomenti diversi usando con pertinenza analisi e sintesi; comunica in modo preciso ed esauriente. Ha pienamente conseguito gli obiettivi
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Sa esprimere valutazioni critiche e trovare approcci personali alle problematiche proposte; ha un'ottima padronanza dei linguaggi specifici; sa affrontare un problema con collegamenti disciplinari. Ha brillantemente conseguito gli obiettivi disciplinari
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9. Indicatori e/o descrittori per la misurazione delle prove scritte
9.1 MATERIE DI AREA LINGUISTICA E STORICO-SOCIALE Descrittori Peso
Pertinenza con le indicazioni della traccia 20 %
Correttezza e proprietà nell’uso della lingua 20 %
Possesso di adeguate conoscenze relative all’argomento specifico e al suo contesto
20 %
Sviluppo coerente e organico della struttura argomentativa 20 %
Rielaborazione critica e originale con eventuali riferimenti interdisciplinari
20 %
9.2 MATERIE SCIENTIFICO-TECNOLOGICHE
Descrittori Peso
Indicazione schematica della strategia risolutiva: individuazione dei dati, delle incognite e dei modelli e/o schemi da applicare
20 %
Processo algebrico: procedimento, simbologia, conversioni, formule applicative (correttezza strutturale)
30 %
Calcolo numerico automatico: correttezza, validità, unità di misura (correttezza metodologica numerica formale)
30 %
Arricchimenti personali, originalità delle proposte metodologiche, validità dei risultati ottenuti, commenti
20 %
10. Indicatori e/o descrittori delle verifiche orali
Descrittori Peso
Padronanza argomenti oggetto della verifica 50 %
Capacità di fare collegamenti e richiami 20 %
Uso appropriato del lessico specifico 10 %
Coerenza argomentativa 10 %
Scioltezza / fluidità espositiva 10 %
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11. Simulazioni effettuate delle prove scritte d’esame
Data svolgimento
Discipline coinvolte Durata Tipologia
19\02\2018 Italiano 6 ore 1a prova
16\04\2018 Italiano 6 ore 1a prova
9\03\2018 Meccanica 6 ore 2a prova
09\05\2018 Meccanica 6 ore 2a prova
1\3\2018
Tecnologia, Matematica, Inglese Sistemi
2 ore
3a prova mista –
quattro quesiti a risposta multipla
Test C – due quesiti a risposta aperta per
un totale di 24 domande
19\04\2018
Tecnologia, Inglese, Matematica, Sistemi
2 ore
3a prova mista –
quattro quesiti a risposta multipla
Test C – due quesiti a risposta aperta per
un totale di 24 domande
Note:
Per inglese nella simulazione della terza prova gli studenti hanno potuto utilizzare il il vocabolario bilingue e monolingua di inglese.
Per quanto riguarda l’allievo DVA , il Consiglio di classe ritiene necessaria la presenza della docente di sostegno alle prove d’esame per favorire la decodifica dei testi e dei quesiti e facilitarne la comprensione.
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12. Criteri per l’attribuzione del credito scolastico e formativo
Il Consiglio di Classe, in sede di scrutinio finale, decide di assumere come concorrenti alla determinazione del credito scolastico i seguenti elementi :
rendimento
interesse ed impegno nella partecipazione alle attività didattiche e formative
partecipazione alle attività complementari ed integrative
realizzazione di prodotti di particolare contenuto professionale nell’ambito di ogni singola specializzazione e ad essa coerenti
capacità di utilizzo di strumenti multimediali
valutazione dei comportamenti Il Consiglio considererà inoltre, ai fini dell’attribuzione del credito formativo, documentate esperienze nei seguenti ambiti:
didattico: il conseguimento di diplomi e/o certificazioni esterne riconosciuti dal MIUR, stage/corsi linguistici all’estero. Altri titoli di studio posseduti che attestino competenze aggiuntive e/o complementari al corso di studio.
artistico: il superamento di esami sostenuti presso il Conservatorio o la Civica Scuola di Musica
sportivo: brevetti e partecipazione a gare, tornei e/o campionati a livello nazionale o internazionale. L’attività sportiva deve essere svolta con Associazioni Sportive affiliate alle Federazioni nazionali o agli Enti di Promozione sportiva riconosciuti dal CONI e deve aver carattere di continuità annuale o stagionale. Negli attestati si dovranno specificare la categoria di appartenenza ed il numero di ore di impegno settimanale
professionale: stage in aziende o presso privati (precisando periodo, numero ore settimanali e mansioni) che siano coerenti con il profilo professionale del corso di specializzazione
sociale: esperienze di volontariato sostenute presso associazioni pubbliche o enti privati precisando periodo, numero di ore di impegno settimanale e mansioni.
13. Allegati
1. Elenco degli alunni 2. Testi delle simulazioni svolte con criteri valutativi 3. Piano Formativo Classe 4. Relazioni disciplinari 5. Relazione docente di sostegno
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15. Approvazione del documento di classe Il presente documento è stato redatto dal Consiglio della Classe Quinta A del Corso per Perito Industriale specializzazione Meccanica, riunitosi in forma collegiale in data 4 Maggio 2018 Si compone di n° 42 fogli numerati. Verrà pubblicato all'albo dell'Istituto in data 15 Maggio 2018 e successivamente consegnato in copia a ciascun allievo candidato all'Esame di Stato per l'anno scolastico 2014/15.
COGNOME NOME DISCIPLINA FIRMA DOCENTE
ROVERSELLI STEFANIA INGLESE
ALLEGRA ANGELINA ITALIANO-STORIA
LAMANNA CATALDO LAB. TEC. MECC. E LAB.
MECC.
DI LEVA SALVATORE MECCANICA
TAINO GAIA MATEMATICA
ALFONSO SIMONE SISTEMI ED AUTOM. MECC. E DIS.ORG. E PR.
MASCI SANDRO TECNOLOGIA MECCANICA
CONCAS SERGIO LAB.DIS.ORG. E
LAB.SISTEMI MECC.
GUARNACCIA ANDREA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
CUSTOVIC ALEN RELIGIONE
NAPOLETANO CLAUDIA SOSTEGNO
Sesto San Giovanni, lì 15 Maggio 2018
IL COORDINATORE DI CLASSE (Prof.ssa Angelina ALLEGRA)
IL DIRIGENTE SCOLASTICO REGGENTE (Prof. DARIO D’ANDREA)