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Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003Ordine degli Ingegneri di POTENZA
Corso sulle Norme Tecniche Corso sulle Norme Tecniche per le costruzioni in zona sismicaper le costruzioni in zona sismica
(Ordinanza PCM 3274/2003)(Ordinanza PCM 3274/2003)
IL METODO DEGLI STATI LIMITEIL METODO DEGLI STATI LIMITEEsempi di verificaEsempi di verifica
POTENZA, 2004POTENZA, 2004
Dott.Dott. IngIng. Marco . Marco VONAVONADiSGG, Università di Basilicata DiSGG, Università di Basilicata
2Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
Caso studioEdificio per civile abitazione in zona non sismicaTre livelliTelai in una sola direzione, travi emergentiCopertura piana praticabile
5 m 5 m 5 m
5 m5 m
1,4 m
Elementi da progettare:
3 m
trave di copertura, pilastro centrale del piano terra
3Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
Azioni agenti
Valori caratteristiciGk valore caratteristico delle azioni permanentiQik valore caratteristico delle azioni variabili (i = 1,…, n)
Valori di calcolo
Gd = γg Gk azioni permanentiQid = γq Qik i = 1, 2 azioni variabili (solaio di calpestio, carico neve)
γg = 1.4 (1.0 se il suo contributo aumenta la sicurezza)γq = 1.5 (0 se il suo contributo aumenta la sicurezza)
4Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
Azioni agentiCombinazioni per le verifiche allo Stato Limite Ultimo
Fd = γg Gk + γqQ1k + Σ(i>1) γq Ψ0i Qik
Gk valore caratteristico delle azioni permanentiQ1k valore caratteristico dell’azione variabile di base di ogni combinazioneQik valore caratteristico delle altre azioni variabiliΨ0i coefficienti di combinazione allo stato limite ultimo (sempre uguale a 0.7)
Combinazioni per le verifiche allo Stato Limite di Esercizio
Combinazioni rare: Fd = Gk + Q1k + Σ(i>1) Ψ0i QikCombinazioni frequenti: Fd = Gk + Ψ1i Q1k + Σ(i>1) Ψ2i QikCombinazioni quasi permanenti: Fd = Gk + Σ Ψ2i Qik
5Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
Combinazioni di carico
Coefficienti di combinazione (D.M. 9/1/96 Parte Gen., pt. 7, prospetto 1)
Ψ1i Ψ2i
Carichi variabili per abitazioni 0.5 0.2per uffici, negozi e scuole 0.6 0.3per autorimesse 0.7 0.6
Carichi da vento e neve 0.2 0.0
Combinazioni di carico per il caso studio trattato
Tensioni ammissibili Stato limite ultimoSolo carichi verticali Gk + Qk 1.4 Gk + 1.5 Qk
Carichi verticali + neve Gk + Qk + Fvento,k 1.4 Gk + 1.5 Qk + 0.7 (1.5 Qneve,k)1.4 Gk + 0.7 (1.5 Qk) + 1.5 Qneve,k
6Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
Analisi dei carichi agenti sulla trave di coperturaCarichi unitariPeso proprio solaio:
Gk = 5.3 kN/m2 Gd = γG x Gk x Ls Gd = 1.4 x 5.3 x 4.7= 34.9 kN/mTrave emergente 30×60:
Gk = 4.5 kN/m Gd = 6.3 kN/mCarico accidentale per solaio di calpestio:
Qk,S = 2.0 kN/m2 Qd,S = γQ x Qk,S x Ls Qd,S = 1.5 x 2.0 x 4.7 = 14.1 kN/m
Carico neve:Qk,N = 0.75 kN/m2 Qd,N = γ Q x Qk x Ls Qd,N = 1.5 x 0.75 x 4.7 = 5.3 kN/m
qd0 = 1.4 Gk + 1.5 Qk = 55.3 kN/m
qd1 = 1.4 Gk + 1.5 Qk + 0.7 (1.5 Qneve,k) = 57.6 kN/m
qd2 = 1.4 Gk + 0.7 (1.5 Qk )+ 1.5 Qneve,k = 56.3 kN/m
Combinazioni per lo Stato Limite Ultimo
qd1 = 1.4 Gk + 1.5 Qk + 0.7 (1.5 Qneve,k) = 57.6 kN/m
7Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
RESISTENZE DI CALCOLO
Le resistenze di calcolo si valutano mediante l’espressione:
m
kd
ffγ
=
Stato Limite Acciaio γs Calcestruzzo γc
Ultimo 1.15 1.6
di esercizio 1.0 1.0
In particolare la resistenza di calcolo del calcestruzzo fcd risulta pari a:
fcd = fck / γc = (Rck * 0.83) / γc
8Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
Caratterizzazione dei materiali
Calcestruzzo
Resistenze di calcolo:
cγ⋅
= ckcd
f0.85fcdf
ooo2 oo
o5,3ctkf
6,1=cγ830Rf ckck .⋅=
3 2ctk 0.27 1.2 0.7 f ckR⋅⋅⋅=
3 2ckc )R(5700E ⋅=Modulo elastico
ooo.53oo
o2Deformazioni limite
2cd N/mm11
1.60.83250.85f =
⋅⋅= 2N/mm 28500=cE
Per un calcestruzzo C20/25 (Rck = 25 N/mm2)
2ctk N/mm 1.62 f =
9Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
Caratterizzazione dei materiali
Acciaio
Resistenza di calcolo:fyd
εsy ooo10
sγ= yk
ydf
f 151.s =γ
Modulo elastico Es = 206000 N/mm2
sEyd
ydf
=ε
Deformazione al limite elastico
Per un acciaio FeB 44 k fyk = 430 N/mm2
2ykyd N/mm9373
151430f
f ..s
==γ
= ooo
s/..
E821
2060009373fyd
yd ===ε
10Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
Dimensionamento trave
Si considerano le combinazioni di carico relative all’azione di progetto agli S.L.U. qd1
Gk = 25 kN/m q1 = 57 kN/mI comb.
q1 = 57 kN/m Gk = 25 kN/mII comb.
q1 = 57 kN/m q1 = 57 kN/m
5 m 5 mA B C
III comb. I massimi momenti per la III combinazione assumono i valori:
kNm1808
21 =⎟
⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛ ⋅−==
lqMM BSd
kNm10014
2
=⋅
≈= −−−
BABABASd
lqMM0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000
11Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
S.L.U. FLESSIONE E FORZA ASSIALE
CONFIGURAZIONI DEFORMATE REGIONI DI ROTTURA
d
d’
d’
As
A’sx
10%o
εs’
εs
εcu=3,5%o
21
34
5
εcu=2%o
0
0
A
B
C
E’ possibile descrivere le modalità di rottura della sezione in funzione della posizione dell’asse neutro (distanza x).
12Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
S.L.U. FLESSIONE E FORZA ASSIALE
σ0f
10%o
εs’
S
S’
σ0f
10%o
εs’
S
S’
σ0f
10%o
εs’
S
S’
ζ=x/d
Punti Campo εc [%o] εs [%o] da A
A 1 Trazione con debole eccentricità 010 ⇒ +10 ∞− 0
A 2 Pressoflessione e flessione con sfruttamento integrale dell'acciaio teso
530 ,−⇒ +10 0 0,259
B 3 Pressoflessione e flessione con sfruttamento integrale dell'acciaio teso e del cls
-3,5 sydε⇒10 0,259 ysd,,ε−−
−53
53
B 4
Pressoflessione e flessione con sfruttamento incompleto dell'acciaio (acciaio inferiore teso)
-3,5 0⇒ε syd ysd,,ε−−
−53
53
1
B 4a
Pressoflessione e flessione con sfruttamento incompleto dell'acciaio (acciaio inferiore compresso)
-3,5 δ+
δ⋅−⇒
1530 ,
1 1+δ
C 5 Compressione con debole eccentricità
253 −⇒− ,
21
53−⇒
δ+δ⋅− ,
1+δ ∞+
13Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
S.L.U. FLESSIONE E FORZA ASSIALE
10%o
fyd
εs’
S
S’ C
εcufcd
x
10%o
fyd
εs’
S
S’ C
εcufcd
x
10%o
fyd
εs’
S
S’ C
εcufcd
xx
ζ=x/d
Punti Campo εc [%o] εs [%o] da A
A 1 Trazione con debole eccentricità 010 ⇒ +10 ∞− 0
A 2 Pressoflessione e flessione con sfruttamento integrale dell'acciaio teso
530 ,−⇒ +10 0 0,259
B 3 Pressoflessione e flessione con sfruttamento integrale dell'acciaio teso e del cls
-3,5 sydε⇒10 0,259 ysd,,ε−−
−53
53
B 4
Pressoflessione e flessione con sfruttamento incompleto dell'acciaio (acciaio inferiore teso)
-3,5 0⇒ε syd ysd,,ε−−
−53
53
1
B 4a
Pressoflessione e flessione con sfruttamento incompleto dell'acciaio (acciaio inferiore compresso)
-3,5 δ+
δ⋅−⇒
1530 ,
1 1+δ
C 5 Compressione con debole eccentricità
253 −⇒− ,
21
53−⇒
δ+δ⋅− ,
1+δ ∞+
14Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
S.L.U. FLESSIONE E FORZA ASSIALE
fyd S
S’
C
fcd
εsyd
εcu
x
fyd S
S’
C
fcd
εsyd
εcu
x
fyd S
S’
C
fcd
εsyd
εcu
xx
ζ=x/d
Punti Campo εc [%o] εs [%o] da A
A 1 Trazione con debole eccentricità 010 ⇒ +10 ∞− 0
A 2 Pressoflessione e flessione con sfruttamento integrale dell'acciaio teso
530 ,−⇒ +10 0 0,259
B 3 Pressoflessione e flessione con sfruttamento integrale dell'acciaio teso e del cls
-3,5 sydε⇒10 0,259 ysd,,ε−−
−53
53
B 4
Pressoflessione e flessione con sfruttamento incompleto dell'acciaio (acciaio inferiore teso)
-3,5 0⇒ε syd ysd,,ε−−
−53
53
1
B 4a
Pressoflessione e flessione con sfruttamento incompleto dell'acciaio (acciaio inferiore compresso)
-3,5 δ+
δ⋅−⇒
1530 ,
1 1+δ
C 5 Compressione con debole eccentricità
253 −⇒− ,
21
53−⇒
δ+δ⋅− ,
1+δ ∞+
15Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
S.L.U. FLESSIONE E FORZA ASSIALE
S’
fcd
εsyd
εcu
Cx
S’
fcd
εsyd
εcu
Cx
S’
fcd
εsyd
εcu
Cxx
ζ=x/d
Punti Campo εc [%o] εs [%o] da A
A 1 Trazione con debole eccentricità 010 ⇒ +10 ∞− 0
A 2 Pressoflessione e flessione con sfruttamento integrale dell'acciaio teso
530 ,−⇒ +10 0 0,259
B 3 Pressoflessione e flessione con sfruttamento integrale dell'acciaio teso e del cls
-3,5 sydε⇒10 0,259 ysd,,ε−−
−53
53
B 4
Pressoflessione e flessione con sfruttamento incompleto dell'acciaio (acciaio inferiore teso)
-3,5 0⇒ε syd ysd,,ε−−
−53
53
1
B 4a
Pressoflessione e flessione con sfruttamento incompleto dell'acciaio (acciaio inferiore compresso)
-3,5 δ+
δ⋅−⇒
1530 ,
1 1+δ
C 5 Compressione con debole eccentricità
253 −⇒− ,
21
53−⇒
δ+δ⋅− ,
1+δ ∞+
16Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
S.L.U. FLESSIONE E FORZA ASSIALE
S’
fcdεcu
C
S
xS’
fcdεcu
C
S
xS’
fcdεcu
C
S
xx
ζ=x/d
Punti Campo εc [%o] εs [%o] da A
A 1 Trazione con debole eccentricità 010 ⇒ +10 ∞− 0
A 2 Pressoflessione e flessione con sfruttamento integrale dell'acciaio teso
530 ,−⇒ +10 0 0,259
B 3 Pressoflessione e flessione con sfruttamento integrale dell'acciaio teso e del cls
-3,5 sydε⇒10 0,259 ysd,,ε−−
−53
53
B 4
Pressoflessione e flessione con sfruttamento incompleto dell'acciaio (acciaio inferiore teso)
-3,5 0⇒ε syd ysd,,ε−−
−53
53
1
B 4a
Pressoflessione e flessione con sfruttamento incompleto dell'acciaio (acciaio inferiore compresso)
-3,5 δ+
δ⋅−⇒
1530 ,
1 1+δ
C 5 Compressione con debole eccentricità
253 −⇒− ,
21
53−⇒
δ+δ⋅− ,
1+δ ∞+
17Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
S.L.U. FLESSIONE E FORZA ASSIALE
ζ=x/d
Punti Campo εc [%o] εs [%o] da A
A 1 Trazione con debole eccentricità 010 ⇒ +10 ∞− 0
A 2 Pressoflessione e flessione con sfruttamento integrale dell'acciaio teso
530 ,−⇒ +10 0 0,259
B 3 Pressoflessione e flessione con sfruttamento integrale dell'acciaio teso e del cls
-3,5 sydε⇒10 0,259 ysd,,ε−−
−53
53
B 4
Pressoflessione e flessione con sfruttamento incompleto dell'acciaio (acciaio inferiore teso)
-3,5 0⇒ε syd ysd,,ε−−
−53
53
1
B 4a
Pressoflessione e flessione con sfruttamento incompleto dell'acciaio (acciaio inferiore compresso)
-3,5 δ+
δ⋅−⇒
1530 ,
1 1+δ
C 5 Compressione con debole eccentricità
253 −⇒− ,
21
53−⇒
δ+δ⋅− ,
1+δ ∞+
S’
fcdεcu
C
S
xS’
fcdεcu
C
S
xS’
fcdεcu
C
S
xx
18Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
Progetto di una sezione inflessa a semplice armatura
Stato limite ultimo
Equazione di equilibrio alla rotazione intorno al baricentro geometrico della sezione
In modo analogo al metodo delle T.A. si determina un parametro di dimensionamento
( )ξλξψ −=
11
slur
Nrd = 0rdydscd NfAfxB =−⋅⋅⋅ψ
Equazione di equilibrio alla traslazione lungo l’asse della trave:
cd
sluslu fb
Mrd⋅
=
Si utilizzano le equazioni disponibili per la soluzione del problema B
d
crdydscd McHfAxHxfb =⎟⎠⎞
⎜⎝⎛ −+⎟
⎠⎞
⎜⎝⎛ λ−ψ⋅⋅⋅
22
I valori di ψ, ξ e λ sono tabellati in funzione di x (profondità dell’asse neutro)
19Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
Progetto di una sezione inflessa a semplice armatura
Stato limite ultimo
ROTTURA BILANCIATAProgettiamo la sezione ponendoci al confine tre le regioni 2 e 3
xd,
x,
−=
010000350
810.0=ψ 416.0=λ
259.0==dxξ
d
B εcu
x
εsyd10%o
fyd S
C
fcd
mm,d 55611300
180000000312 =⋅
⋅=
31,2=slur
295990
cm.fd.
MAyd
sluslu,s =
⋅⋅=
H = d + c H = 600 mm
As,slu = 5 φ 16 = 10.05 cm2
20Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
Verifica della sezione inflessa con semplice armatura
Stato limite ultimoCongruenza
xdcxxssc
−=
−=
εεε '
Equazione di equilibrio alla traslazione lungo l’asse della trave:
cd
yds
fbA
x⋅⋅
⋅=
ψσ
0==−⋅⋅⋅ rdydscd NAfxB σψ
Si procede per tentativi seguendo quattro passi:1. I ipotesi sul campo di rottura della sezione2. Definizione dei parametri necessari a calcolare x3. Verifica in modo iterativo se l’ipotesi fatta su x è soddisfacente4. Se la 3 non è soddisfatta si riparte dal punto 2 considerando il valore di x
ricavato al passo precedente
21Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
Verifica della sezione inflessa con semplice armatura
Stato limite ultimo
B
d
c
I TENTATIVO: si ipotizza che x ricada nella regione 3
fyd S
C
fcdεcu
x=0,259d
εsyd10%o
743778142590 .xx.d. lim =≤≤=⋅
810.0=ψ 416.0=λValori relativi alla regione 3
Limiti della regione 3 per la sezione 30x60
cm.f.
f.x
cd
ydI 041430810
0510=
⋅⋅
⋅= x NON RISPETTA LE
LIMITAZIONI DELLA ZONA 3
22Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
Verifica della sezione inflessa con semplice armatura
Stato limite ultimo
cm.xI 0414=
ψ e λ variabili in funzione della posizione di xDal I tentativo
246.0dxI
==ξ
795.0=ψ
4115.0=λ
B
d
c
ε ψ λ
0,17 0,6745 0,3765
0,18 0,6963 0,3813
0,19 0,7158 0,3861
0,2 0,7333 0,3909
0,21 0,7492 0,3956
0,22 0,7636 0,4001
0,23 0,7768 0,4044
0,24 0,7889 0,4086
0,25 0,8000 0,4125
fyd S
C
fcdεcu
x
10%o
II TENTATIVO: x ricade nella regione 2
0.7889 0.4086
Errore del 1,9%cm.xII 3014= III xx
23Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
Verifica della sezione inflessa con semplice armatura
Stato limite ultimo
III TENTATIVO: x ricade nella regione 2
B
d
c
fyd S
C
fcdεcu
x
10%o
ψ e λ variabili in funzione della posizione di x
Dal II tentativo cm.x 3014=
799.0=ψ246.0==
dxξ
4122.0=λ
cm.xIII 2214=
Errore < 1%IIIII xx
24Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
Verifica della sezione inflessa con semplice armatura
Determinazione del momento ultimo della sezione considerando i valori ottenuti dal III tentativo
Stato limite ultimo
B
d
c
fyd S
C
fcdεcu
x
10%o
B = 30cm H = 60 cm
As,slu = 5 φ 16 = 10.05 cm2
cmx 22,14=
799.0=ψ
4122.0=λ
sdydscdrd MkNcmkNcmcHfAxHxfBM =≥=⎟⎠⎞
⎜⎝⎛ −+⎟
⎠⎞
⎜⎝⎛ λ−ψ⋅⋅⋅= 1800019178
22
25Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
S.L.U. per Taglio (elementi armati a taglio)L'esame dello Stato Limite Ultimo per taglio va effettuato tenendo conto che la rottura per taglio è in realtà una rottura combinata per flessione e taglio e spesso anche per sforzo normale e torsione, la cui esatta valutazione è particolarmente complessa.
La trave è schematizzata con un traliccio costituito da: -bielle compresse inclinate di un angolo ϑ-bielle tese inclinate di un angolo α (armature trasversali) -corrente superiore compresso (calcestruzzo compresso delimitato dall’asse neutro)
-corrente inferiore teso (barre di acciaio
longitudinali)
α
T B
S
C
Rz/2
z/2
z
z cot θ z cot αα
corrente inferiore teso
armatura trasversale
corrente superiore compresso
biella compressa
θ
V
A
26Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
S.L.U. per Taglio (elementi armati a taglio)
1) Verifica nel conglomerato)cot1(30,0 2 α+=≤ dbfVV wcdRdSd
2) Verifica nell’armatura trasversale d’anima
wdcdRdSd VVVV 3 +=≤
δ 60.0 dbfV wctdcd =
αα+= sen)cot(fd.s
AV ywdsw
wd 190
) 0.2 ( 2/)cot1(9.01 dda ≥−= α
3) Verifica dell’armatura longitudinaleL’armatura longitudinale deve essere dimensionata per resistere ad un momento di calcolo M*Sd pari a:
M*Sd = MSd + VSd a1
27Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
Sollecitazioni di Taglio
Combinazioni di carico relative all’azione di progetto agli S.L.U. qd1
Gk = 25 kN/m q1 = 57 kN/mI comb.
q1 = 57 kN/m Gk = 25 kN/mII comb.
0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000
kNVSd 178 =
q1 = 57 kN/m q1 = 57 kN/m
5 m 5 mA B C
Il taglio massimo per la III combinazione assume il valore:III comb.
28Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
S.L.U. per Taglio: verifica del conglomerato
Sezione 30 x 60 a semplice armatura con staffe φ8 passo 20
2cd N/mm11
1.620.750.83f =
⋅= 2
ctk N/mm 1.62 f = 2ctd N/mm 1.22 f =
2ykyd N/mm9373
151430f
f ..s
==γ
=
In presenza di sole staffe (α = 90°):
kNdbf.V wcdRd 5653002 =⋅⋅⋅=
kNVVkN RdSd 565 178 2 =≤=
29Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
S.L.U. per Taglio: verifica dell’armatura trasversale
Sezione 30 x 60 a semplice armatura con staffe φ8 passo 20
2cd N/mm11
1.620.750.83f =
⋅= 2
ctk N/mm 1.62 f = 2ctd N/mm 1.22 f =
2ykyd N/mm9373
151430f
f ..s
==γ
= 200.1 cmAsw =
kNdbf.V wctdcd 124 600 =δ= kNfd.s
AV ydsw
wd 62990 =⋅⋅⋅=
In assenza di sforzo normale e con l’asse neutro che taglia la sezione δ = 1
kNVVVVkN wdcdRdSd 1087 178 3 =+=≤=
30Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
S.L.E. (Controllo della fessurazione)
1.Stato limite di decompressioneE’ lo stato per il quale la minima tensione di compressione raggiunge il valore nullo
2.Stato limite di formazione delle fessureE’ lo stato per il quale la massima tensione di trazione raggiunge il valore caratteristico della resistenza a trazione del conglomerato
3.Stato limite di apertura delle lesioniE’ lo stato per il quale l’apertura delle fessure è pari ad un valore nominale prefissato dalle norme.
I valori nominali per la norma italiana sono: w = 0.1, 0.2, 0.4
La verifica di tale stato limite si effettua confrontando il momento di esercizio con il momento di prima fessurazione MF, (rottura per trazione del calcestruzzo al lembo teso della sezione).
MF va calcolato in ipotesi di sezione interamente reagente, ossia portando in conto anche la resistenza a trazione del cls.
31Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
S.L.E. (Controllo della fessurazione)5 m 5 m 5 m
5 m5 m
Ci si riferisce allo stato limite di esercizio, le combinazioni previste sono:
Combinazioni rare: Fd = Gk + Q1k + Σ(i>1) Ψ0i Qik = 41.3 kN/mCombinazioni frequenti: Fd = Gk + 0.5 x Qk,S + 0 x Qk,N = 34.1 kN/m
Fd = Gk + 0.2 x Qk,S + 0.2 x QiN = 32.0 kN/mCombinazioni quasi permanenti: Fd = Gk + 0.2 x Qk,S= 31.3 kN/m
32Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
S.L.E. (Stato limite di formazione delle fessure)
La verifica dello stato limite di formazione delle fessure consiste nel controllare che il momento flettente agente risulti ovunque non maggiore del momento di fessurazione MF, ovvero, con riferimento alla sezione, che la tensione agente al lembo teso risulti ovunque non maggiore della resistenza caratteristica a trazione σ0ct del calcestruzzo.
Il valore medio della resistenza a trazione può essere assunto pari a: - trazione semplice: fctm = 0.27 ((Rck)2)1/3 (N/mmq)- trazione per flessione: fcfm = 1.2 fctm
In entrambi i casi il valore caratteristico σ0ct, corrispondente al frattile 5%, può assumersi pari a 0.7 volte il valore medio.
33Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
S.L.E. (Stato limite di formazione delle fessure)
La posizione dell’asse neutro si determina dall’equazione di equilibrio alla traslazione (si ricava, in assenza di sforzo assiale, l’annullamento all’asse neutro il momento statico totale della sezione reagente Sn).
( ) ( ) 022
22
=−
⋅⋅−−⋅⋅−⋅
=xHB'nxdAnxBS sn
Per il valore medio della resistenza a trazione si assume: - trazione semplice: fctm = 0.27 ((Rck)2)1/3 (N/mm2)- trazione per flessione: fcfm = 1.2 fctm
La sezione è costituita da tre materiali diversi: cls compresso, cls teso, acciaio
d
B
x
cls compresso
cls teso
acciaio
n = Ef / Ec=15 n’= Ect / Ec=0.5
Si omogeneizza rispetto al cls compresso introducendo:
34Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
S.L.E. (Stato limite di formazione delle fessure)Risolvendo l’equazione di II grado rispetto ad x e considerando la radice positiva:
( )( ) ( )
( )mm
HB'nAn/HB'ndAn'nB
'nBBH'nAnx
s
ss 280212111 2
2
=⎥⎥⎦
⎤
⎢⎢⎣
⎡
⋅⋅+⋅⋅⋅+⋅⋅⋅−⋅⋅
++−⋅−⋅
⋅+⋅=
Il momento d’inerzia della sezione omogeneizzata risulta:
( )[ ] ( ) 49233 105.13
mmxhnAxH'nxbI csccci ⋅=−+−+=
( )cci
t xHIMn −= 'σLa tensione σt al lembo teso della sezione vale :
Il momento di prima fessurazione si ottiene ponendo σt = fctm :
( ) kNmMkNm.xH
I'n
fM slec
cictmF 129 888 =≤=
−= VERIFICA NON
SODDISFATTA
35Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
S.L.E. (limitazione delle tensioni)
Il calcolo delle tensioni nella sezione, per il calcestruzzo e l’acciaio, viene condotto assumendo un comportamento elastico lineare con sezione parzializzataIl coefficiente di omogeneizzazione acciaio – cls è assunto convenzionalmente pari a n = 15.Si impongono alle tensioni le seguenti limitazioni:
Tensioni MassimeMateriale Combinazione rara Combinazione
quasi permanente
Calcestruzzo compresso in ambiente aggressivo 0.50 fck
0.60 fck
0.70 fyk
0.40 fck
Calcestruzzo compresso in ambiente ordinario 0.45 fck
Acciaio teso
2ck N/mm75.20f =2
yk N/mm430f =
36Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
S.L.E. (limitazione delle tensioni)Combinazioni rare: Fd = Gk + Q1k + Σ(i>1) Ψ0i Qik = 41.3 kN/mCombinazioni quasi permanenti: Fd = Gk + 0.2 x Qk,S= 31.3 kN/m
Sollecitazioni dovute alle combinazioni di carico:
Appoggio [kNm] Campata [kNm]Combinazioni rare 129 72Combinazioni quasi permanenti 98 55
S
C
fck
fyk / n
B
d
c
x ( )xHIMnf
cis −=
( )32
xHxBMfc −⋅⋅
=
37Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
S.L.E. (limitazione delle tensioni)
Impiegando i metodi e le espressioni della teoria elastica del c.a. si risolve il problema determinando la profondità dell’asse neutro e il momento d’inerzia
mmAn
BHBAnx
s
s 200211 =⎥⎦
⎤⎢⎣
⎡
⋅⋅
++−⋅⋅
=
( ) 49x
23c 10 3.212x
3b mmxhnAI csci =−+⋅=
Tensioni di esercizio sull’appoggio (in ambiente aggressivo):
Calcestruzzo Acciaio
fc[N/mm2]
fs[N/mm2]
αfck[N/mm2]
αfyk[N/mm2]
Combinazioni rare 8 10.4 242 301Combinazioni quasi permanenti 6.2 8.3
38Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
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Progetto di sezioni presso - inflesse
Valutazione dello sforzo normale
Lo sforzo normale dei pilastri può essere individuato in maniera approssimata individuando l’area d’influenza che compete a ciascuno di essi
5 m 5 m 5 m
5 m5 m
Edificio a 3 pianiCopertura piana
Area solaio = 22.09 m2
Azione variabile principale: solaio di calpestioAzione variabile secondaria: carico neve
39Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
Progetto di sezioni presso - inflesse
Valutazione dello sforzo normale
Peso proprio pilastro: Gk =6.75 kN Gd = 1.4 x 6.75 = 9.45 kNPeso proprio solaio: Gk =5.3 kN/m2 Gd = 1.4 x 5.3 x 22.09 = 163.91 kNTrave emergente 30×60: Gk =4.5 kN/m Gd = 1.4 x 4.5 x 4.7 = 29.61 kNCarico solaio di calpestio: Qk =2.0 kN/m2 Qd = 1.5 x 2.0 x 22.09 = 66.27 kNCarico neve: Qk =0.75 kN/m2 Qd = 0.7 x 0.75 x 22.09= 11.60 kN
III livello Nd = 280.8 kNI e II livello Nd = 2 x 269.2 kNTotale Nd = 819.3 kN
Area di calcestruzzo strettamente necessaria (Stato Limite Ultimo)
2cm79125101110819850
251850
=⋅⋅
==./.
.,/fN.A
cd
dnec,c Sezione 30 x 30
40Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
Progetto di sezioni presso - inflesse
Armatura nel pilastro
Barre d’armatura con diametro non minore di 12 mm.La quantità minima di armatura longitudinale totale As,min è determinata con la seguente equazione:
cyd
dmin,s A.
fN.A 0030150
≥=
fyd è la tensione di snervamento di calcolo dell’armatura;NSd è la forza di compressione assiale di calcolo;Ac è l’area della sezione trasversale del calcestruzzo.
22 7290000303337390
819000150 cm..cm..A min,s =⋅≥=⋅
=
As,slu = 4 φ 14 = 6.15 cm2
41Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
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Domini M – N allo Stato Limite Ultimo
La frontiera del dominio di resistenza M-N è costituita dal luogo dei punti del piano N-M corrispondenti alle coppie di coordinate M (momento flettente) ed N (sforzo normale) che determinano la crisi della sezione
Si costruisce il dominio di resistenza M-N della sezione utilizzando le equazioni di congruenza, di equilibrio alla traslazione e di equilibrio alla rotazione.
Si considera la coppia MSd ed NSd (momento flettente e sforzo normale) che sollecita la sezione.
Si riporta sul diagramma il punto di coordinate (NSd, MSd )
Si presentano due possibilità:
(NSd, MSd ) punto INTERNO al dominio SEZIONE VERIFICATA
(NSd, MSd ) punto ESTERNO al dominio SEZIONE NON VERIFICATA
42Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
Costruzione del dominio M – N allo Stato Limite Ultimo
0100002000030000400005000060000700008000090000
100000110000
-500 0 500 1000 1500 2000
N
M
H d
B
fyd10%o
εs’
S
S’
43Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
Costruzione del dominio M – N allo Stato Limite Ultimo
0100002000030000400005000060000700008000090000
100000110000
-500 0 500 1000 1500 2000
N
M
fcd
fyd
εs’
S
S’ Cεcu
10%o
x
H d
B
44Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
Costruzione del dominio M – N allo Stato Limite Ultimo
0100002000030000400005000060000700008000090000
100000110000
-500 0 500 1000 1500 2000
N
M
H d
B
fyd S
S’C
fcd
εsyd
εcu
x
45Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
Costruzione del dominio M – N allo Stato Limite Ultimo
0100002000030000400005000060000700008000090000
100000110000
-500 0 500 1000 1500 2000
N
M
H d
BS’
fcd
C
εsyd
εcu
x
46Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
Costruzione del dominio M – N allo Stato Limite Ultimo
0100002000030000400005000060000700008000090000
100000110000
-500 0 500 1000 1500 2000
N
M
H d
BS’
fcd
C
2%o
x=+∞ S
47Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
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Utilizzo dei domini M – N per progetto-verificaLe dimensioni della sezione sono note.Si stabilisce a priori il rapporto tra As ed A’s;
Si costruiscono i domini M-N per diverse quantità di armatura.Si riporta sul diagramma il punto di coordinate (NSd, MSd)Si determina la quantità di armatura necessaria
0100002000030000400005000060000700008000090000
100000110000
-500 0 500 1000 1500 20000
100002000030000400005000060000700008000090000
100000110000
-500 0 500 1000 1500 20000
100002000030000400005000060000700008000090000
100000110000
-500 0 500 1000 1500 20000
100002000030000400005000060000700008000090000
100000110000
-500 0 500 1000 1500 20000
100002000030000400005000060000700008000090000
100000110000
-500 0 500 1000 1500 2000
N
M
As= A’s = 2 φ 10 cm2
As= A’s = 2 φ 12 cm2
As= A’s = 2 φ 14 cm2
As= A’s = 2 φ 16 cm2
As= A’s = 2 φ 18 cm2
48Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
Confronto con il criterio delle Tensioni Ammissibili
Limitazioni e difetti del Metodo delle Tensioni Ammissibili
1 Non si considerano stati di pericolo diversi con differenti livelli di sicurezza ma si considera sempre la peggiore condizione in assoluto con un conseguente maggiore onere economico
2 Il metodo T.A. si basa sull’ipotesi di materiali a comportamentoelastico lineare ed isotropo non considerando invece il reale comportamento anelastico
3 Le incertezze vengono conglobate tutte in un solo coefficiente di sicurezza γ utilizzato per definire le tensioni ammissibili senza distinguere le incertezze legate a fattori diversi (carichi e azioni) quindi non possono essere introdotte informazioni di tipo probabilistico
49Dott. Ing. Marco VONA Corso Ordinanza 3274 / 2003
Ordine degli Ingegneri di POTENZA
Confronto con il criterio delle Tensioni Ammissibili
4 Si ipotizza una proporzionalità tensioni – sollecitazioni – forze fino alle condizioni ultime. Tale ipotesi non è valida nel campo anelastico
5 Poiché la verifica è condotta sulla base delle sole tensioni locali non è garantito il proporzionamento ottimale nei confronti della sicurezza a rottura
Le strutture si “scartano” se superano localmente il limite elastico
Maggiori costi e comportamento non ottimale
Non esiste un criterio per superare il limite elastico
Si opera a sfavore di sicurezza