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Il Rito Della Luce - solstizio d'Inverno

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Il 20, 21 e 22 dicembre la Fondazione Antonio Presti - Fiumara d'Arte condivide con 30 scuole 3000 studenti, 120 artisti, 40 poeti, 30 associazioni, 40 fotografi, 150 musicisti, 5 gruppi etnici differenti, i cittadini di Librino e di Catania il Rito della Luce nella scuola Campanella Sturzo di viale Bummacaro a Librino

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il Ritodella

LuceSolstizio d’inverno 20, 21 e 22 dicembre 2012dalle ore 18,30 alle 23,00

Istituto Comprensivo Campanella SturzoLibrino – Catania

30 scuole, 3000 studenti, 120 artisti, 40 poeti, 30 associazioni, 40 fotografi, 150 musicisti, 5 gruppi etnici differenti

Si invitano i visitatori, che parteciperannoal Rito della Luce, ad indossare abiti bianchi e rispettare il silenzio

La luce sarà al centro dell’evento che la Fondazione Fiumara d’Arte haideato per il solstizio d’inverno, giorno in cui il sole raggiunge lo Zenit aiTropici e nel nostro emisfero, quello boreale, si registra la giornata più cortadell’anno. Nel 2012 questo giorno coincide con la profezia dei Maya, se-condo la quale il 21 dicembre sarebbe prevista la “fine del mondo”. In unmomento in cui l’umanità sembra attendere la fine senza speranza, la Fon-dazione Fiumara d’Arte vuole invece affermare l’eventualità della fine di“un” mondo, la fine di un approccio consumistico e spersonalizzante allavita; la fine di quel mondo in cui prevalgono i beni materiali e in cui si mor-tificano i sentimenti in nome di una presunta supremazia della ragione.Dalla fine al principio: la luce come elemento spirituale di energia nuova epura, linfa vitale che rischiara gli animi. Questo è il senso del Rito della luce: una risposta spirituale volta a un fu-turo di condivisione e conoscenza che, partendo proprio dai più giovaniabitanti di Librino, quartiere difficile di Catania, ma anche da tutta la città,possa assumere un valore universale per i bambini di tutto il mondo.

PERCHÉ LIBRINO?Attraverso il lavoro svolto negli ultimi quindici anni a Librino, la FondazioneFiumara d’Arte ha vissuto e condiviso le problematiche del quartiere cata-nese. Una periferia come tante altre in Italia e nel mondo; un “non luogo”dominato da grandi complessi condominiali e fiumi di cemento, lontano dalcentro vitale della città. Librino è esempio e simbolo di una cultura che non dà voce e volto a quelliche considera “ultimi”, dimenticati e abbandonati al loro destino. Consapevole della distanza tra periferia e centralità, tra emarginazione ecoinvolgimento, la Fondazione Fiumara d’Arte vuole dialogare e tentare diriallacciare un legame, forse mai nato, tra mondi distanti, donando valori spi-rituali anche e soprattutto attraverso la realizzazione di opere d’arte. Unesempio? “La Porta della Bellezza”, inaugurata nel 2009: un impegno cul-turale che ha trovato il suo senso e il suo valore nella condivisione tra duemilamamme, duemila bambini e i più grandi poeti, scrittori e scultori che hannodonato il loro talento e il loro genio alla realizzazione di un’opera monumen-tale in terracotta, oggi simbolo della rinascita civile e spirituale del quartiere. Con il Rito della Luce la Fondazione Fiumara d’Arte si rivolge ancora unavolta ai più giovani, probabilmente sfiduciati, scoraggiati dal clima creatosia seguito della crisi economica, dalla mancanza di lavoro, dallo spread e,non per ultima, dalla fine del mondo. Per loro si organizza Il Rito della Luce,perché per tutte le persone coinvolte nell’evento, il 20, 21 e 22 dicembrenon segnano la fine ma l’inizio di una nuova epoca in cui il valore spirituale,quello della conoscenza e della cultura, vinceranno sul buio del consumi-smo, sulla caduta dei valori etici e morali. In fondo la bellezza è una forzaspirituale che ci spinge a una continua interrogazione sulla funzione dellecose. La bellezza è una categoria morale oltre che filosofica, che si occupadi progettare il futuro; anzi è futuro allo stato nascente.Il solstizio d’inverno sarà dunque un’occasione unica per ribadire che bi-sogna guardare oltre e andare verso una nuova vita. Il Rito della Luce saràun viaggio di suggestioni e immagini organizzato all’interno di una scuoladel quartiere Librino, l’Istituto comprensivo Campanella Sturzo, luogoetico innalzato a “Tempio della Conoscenza”.

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LA SCUOLA “TEMPIO DELLA CONOSCENZA”La crisi attuale coinvolgeinevitabilmente la scuolapubblica, svilita etica-mente, privata dei fondinecessari, snaturata dalprecariato che demotiva ilavoratori del settore.Quello a cui assistiamooggi è un processo cheha un’origine lontana, al-meno di qualche decen-nio, quando i luoghi della

cultura sono stati consegnati al consumismo, al-l’egemonia delle multinazionali e della globalizza-zione. Siamo ormai alla conclusione di unprocesso di demolizione culturale che ha colpitogravemente la scuola pubblica, consegnata alladittatura di una educazione di massa che producesolo mediocrità, incapace di progettare futuro. La Fondazione Fiumara d’Arte crede sia arri-vato il momento di innalzare la scuola a “Tempiodella Conoscenza”. Non più – o quantomenonon solo - luogo istituzionale di formazione col-lettiva e culturale, ma luogo etico in cui i citta-dini si possano nutrire dei fondamentali valoridi conoscenza. Gli uomini, infatti, attraverso laconoscenza si elevano verso l’universale e solocosì possono affrontare senza paura ogni diffi-coltà. Il Rito della Luce si propone di riformulareun nuovo atto di devozione alla sacralità dellascuola, innalzandola a luogo centrale della società.La scuola ritorna ad essere il luogo in cui si svi-luppa la coscienza critica, un luogo sacro e invio-labile in cui si formano, anche spiritualmente, icittadini di domani: coraggiosi, liberi, politica-mente onesti e responsabili, perché è qui che igiovani devono imparare ad affrontare la grandeavventura della vita. Nel “Tempio della Cono-scenza” si impara anzitutto a confrontarsi, ademozionarsi, quindi a vivere: scambiando pen-sieri, sentimenti, desideri e progetti. è per questomotivo che tutto il mondo della scuola di ogni or-dine e grado, a partire da quella primaria in cui legiovani coscienze sono al massimo della loro ri-cettività, è “al centro” del Rito della Luce, unevento che vuole rappresentare, per dirla con leparole di Antonio Presti, una “centrifuga spiritualeed emozionale”. è qui che per tre giorni gli stu-denti, ambasciatori di questa importante mis-sione, insieme agli artisti, ai musicisti, ai poeti,alle associazioni, agli abitanti di Librino si riuni-ranno per proteggere e consegnare la “luce dellaconoscenza”.

POESIALa Poesia è la grande protagonista del Rito dellaLuce donata dai più importanti poeti contempo-ranei, nazionali e siciliani. Per dare maggior va-lore e forza all’esperienza ciclica che sta allabase della ritualità, la Fondazione Fiumara d’Arteha deciso di investire ancora una volta in progetticulturali di eccellenza, incentrati sullo studio dellapoesia; progetti che coinvolgono tutti gli studentidelle scuole in una lunga semina di bellezza, pre-ludio e preparazione al Rito della Luce. Durantele notti del Rito gli studenti leggeranno i loro versipiù belli, insieme a quelli dei grandi poeti, inter-mediari di questa universale Offerta della pa-rola. L’obiettivo del progetto è quello dimanifestare il valore etico della parola poetica,capace di rinominare il mondo in tutte le sue sfu-mature.Mai come adesso il mondo ha bisogno di un per-corso di rinascita interiore che si nutra di bellezzae conoscenza da consegnare al futuro, ovvero aigiovani che rappresentano il domani.

MANDALANon esiste disegno simbolico così universalecome il mandala, catalizzatore energetico e spi-rituale che lega l’uomo all’universale. Dall’Africaall’Europa, tra gli Induisti e tra i Buddisti, il man-dala compare in tempi diversi e in ogni cultura.Figure mandaliche si trovano nei rosoni dellechiese cattoliche, nei labirinti, nelle forme di al-cuni templi ma anche nei siti etruschi e romani. Ilmandala è un disegno, realizzato spesso con lasabbia, che riveste un significato spirituale e ri-tuale. Il mandala è un medium tra l’umano e il di-vino, tra la condizione finita e quella infinita: è unostrumento sacro che ci aiuta a riconoscere lascintilla divina presente in ognuno di noi. è unafinestra aperta sull’orizzonte di Dio. Non a casola parola deriva dal sanscrito e significa letteral-mente contenitore dell’essenza, cioè un conteni-tore circolare che ci proietta nell’essereuniversale. Per ricordare la caducità delle cose ela rinascita, il mandala viene “distrutto” dopo uncerto periodo di tempo, spazzando via i materialidi cui è composto. All’interno dell’Istituto Comprensivo Campa-nella Sturzo di Librino, in occasione del Ritodella Luce del 20, 21 e 22 dicembre, sarannorealizzati numerosi mandala dagli artisti, dalle as-sociazioni di volontariato e da migliaia di studentidelle scuole di Catania. Attraverso la costanzadel bianco su bianco, colore di luce e purezza in-teriore, i mandala saranno emblema di una forzarinnovatrice.

IL PERCORSO FORMATIVOI mandala realizzati dagli studenti sono il frutto diun percorso formativo sviluppato dalla Fonda-zione Fiumara d’Arte in sinergia con gli inse-gnanti delle scuole del territorio. Nella prima fasedel progetto è stato richiesto agli studenti di re-perire materiali utili alla creazione dei mandala:farine, riso, sale, polistirolo, pigne, tappi di su-ghero, rami secchi, tessuti e pezzi di specchio,che gli stessi ragazzi hanno provveduto, dove ne-cessario, a dipingere di bianco. Nella seconda fase del progetto gli studenti sonostati coinvolti nella creazione dei bozzetti, lineeguida per la realizzazione pratica dei mandala. Di-segnare un mandala non richiede talenti artisticio preparazioni tecniche particolari, ma coinvolgei ragazzi in un affascinante percorso di condivi-sione e autoconsapevolezza in cui il tracciatodelle forme e la combinazione dei colori diventanorivelatori dei contenuti emotivi e spirituali che simanifestano nell’atto stesso della creazione.

Il mandala è anche uno spazio meditativo a sup-porto di una rinnovata disponibilità all’ascolto, perun approccio più diretto alla vita interiore. Nellacreazione dei mandala gli studenti catanesi sa-ranno protagonisti di momenti unici di condivi-sione spirituale, che daranno la possibilità diesplorare l’emozione e l’Universale attraversol’arte e il lavoro di gruppo. Un viaggio iniziatico ditrasformazione, capace di riportare ognuno nelproprio centro spirituale.

MUSICHE E PERFORMANCENumerosi i musicisti e i performer che, acco-gliendo l’invito della Fiumara d’Arte, ne hannocondiviso il pensiero e hanno deciso di prendereparte al Rito della Luce con danze, canti celebra-tivi e sonorità universali, prestando la loro operaa titolo gratuito. All’evento aderiscono alcune trale più importati realtà artistiche siciliane, chehanno sentito forte l’esigenza di preservare econsegnare alle nuove generazioni la “cono-scenza”. I suoni e i movimenti ispirati all’energiadella luce accompagneranno il visitatore e lo ren-deranno partecipe del Rito, guidandolo in una ri-cerca sonora e percettiva di bellezza con spiritovolto “all’ascolto”.

L’ASCOLTOIn una società contemporanea in cui si perse-guono gli imperativi del potere e del denaro, incui non si ha più il tempo di ascoltare, tanto noistessi quanto gli altri, il Rito della luce è un invitoall’ascolto attivo, civile e spirituale. è questo chesi richiede al pubblico del Rito: di condividerel’ascolto e di farlo con il cuore. Ascoltare arricchi-sce l’anima, la conoscenza, migliora e consolidail rapporto con l’altro. Quando l’anima è in ascoltosi crea un’energia circolare, fonte di arricchi-mento spirituale; nasce emozione e quindi bel-lezza, una pienezza dell’essere che porta allagioia. Con il Rito della Luce la condivisionedell’“ascolto” manifesta la sua anima: il “silenzio”.Nel momento in cui il pubblico si calerà nel-l’ascolto diventerà esso stesso opera, e quindiprotagonista del Rito.

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Quest’anno per la prima volta, la Fondazione

Fiumara d’Arte organizza il Rito della Luce aLibrino, quartiere periferico di Catania. Per-ché avete scelto la data del 21 dicembre?

«Nel lavoro di questi anni – dice Antonio Presti, presidente della Fondazione Fiumara d’Arte

– la poesia e la cultura si sono rivelate validi strumenti di conoscenza e di crescita per le nuove

generazioni. Mai come in questo momento credo che il mondo abbia bisogno di una luce rige-

neratrice. La luce, simbolo della conoscenza e del futuro, è al centro dell’evento (che si svolgerà

dal 20 al 22 dicembre) che abbiamo ideato per il solstizio d’inverno, giorno in cui in Europa si

registra la giornata più corta dell’anno. Quest’anno il 21 dicembre, tra l’altro, coincide con la pro-

fezia dei Maya, secondo la quale proprio in questo giorno sarebbe prevista la “fine del mondo”.

In un momento in cui l’umanità sembra attendere la fine senza speranza, vogliamo affermare

l’eventualità della fine di “un” mondo, la fine di un approccio consumistico e spersonalizzante

alla vita; la fine di quel mondo in cui prevalgono i beni materiali e in cui si mortificano i sentimenti

in nome di una presunta supremazia della ragione. Il Rito della luce è quindi una risposta spiri-

tuale volta a un futuro di condivisione e conoscenza che, partendo proprio dai più giovani abitanti

di Librino, può assumere un valore universale per i bambini di tutto il mondo. Sento che abbiamo

il dovere morale di rassicurare i giovani, intimoriti e scoraggiati a sentir parlare continuamente

di crisi economica, mancanza di lavoro, spread e, non per ultimo, fine del mondo. Per loro e

con loro dobbiamo proteggere la conoscenza e la cultura, ovvero quei valori che vinceranno sul

buio del consumismo e della caduta dei valori etici e morali. Il Rito della Luce sarà un’occasione

per ribadire che bisogna guardare oltre e andare verso una nuova vita, attraverso un viaggio di

suggestioni e immagini organizzato all’interno di una scuola del quartiere Librino, l’Istituto com-

prensivo Campanella Sturzo, luogo etico innalzato a “tempio della conoscenza”».

Cosa intende quando afferma di volere innalzare la scuola a “tempio della conoscenza”?«La scuola – spiega Antonio Presti - non deve essere solo luogo istituzionale di formazione col-

lettiva e culturale, ma luogo etico in cui i cittadini si possano nutrire dei fondamentali valori di co-

noscenza. La crisi della nostra contemporaneità ha coinvolto anche la scuola pubblica, svilita

dalla mancanza di denaro, dalla crisi dei valori sociali e dal precariato che demotiva gli insegnanti.

Quello a cui assistiamo oggi è la triste conclusione di un processo che ha avuto il suo avvio già

negli scorsi decenni, quando i luoghi della cultura sono stati espropriati e consegnati alla dittatura

del consumismo sotto l’egemonia del potere delle multinazionali e della globalizzazione. Oggi è

in atto un processo di demolizione culturale che ha colpito gravemente anche la scuola, espro-

priata dal suo ruolo etico e culturale e consegnata alla dittatura di una educazione di massa, che

produce solo mediocrità ed è incapace di progettare futuro. Con il Rito della Luce vorremmo ri-

formulare un nuovo atto di devozione alla sacralità della scuola, innalzandola a luogo centrale

della società, perché ritorni ad essere il luogo per lo sviluppo della coscienza critica, un luogo

sacro e inviolabile in cui si formano, anche spiritualmente, gli uomini e le donne di domani».

Da 15 anni la Fondazione da Lei presieduta lavora a Librino, impegnata a restituire unvalore etico e spirituale. Perché ha scelto proprio la periferia catanese?«Librino è esempio e simbolo di una cultura che non dà voce e volto a quelli che considera “ul-

timi”, gente dimenticata e abbandonata sempre più spesso al proprio destino. Attraverso il lavoro

svolto negli ultimi quindici anni a Librino, abbiamo vissuto e condiviso le problematiche del quar-

tiere catanese. Una periferia come tante altre in Italia e nel mondo; un “non luogo” dominato da

grandi complessi condominiali e fiumi di cemento, lontano dal centro vitale della città. Consa-

pevoli della distanza tra periferia e centralità, tra emarginazione e coinvolgimento vorremmo

dialogare e tentare di riallacciare un legame, forse mai nato, tra mondi distanti, donando valori

spirituali anche attraverso la realizzazione di opere d’arte. Come abbiamo fatto con la realizza-

zione della “Porta della Bellezza”, inaugurata nel 2009: un impegno culturale che ha trovato il

suo senso e il suo valore nella condivisione tra duemila mamme, duemila bambini e i più grandi

poeti, scrittori e scultori che hanno donato il loro talento e il loro genio alla realizzazione di

un’opera monumentale in terracotta, oggi simbolo della rinascita civile e spirituale del quartiere».

In che modo gli studenti delle scuole di Catania sono stati coinvolti al Rito? Ha già pen-sato a un futuro per Il Rito della Luce?«Ancora una volta la Fondazione Fiumara d’Arte ha deciso di investire in progetti culturali di ec-

cellenza incentrati sullo studio della poesia che coinvolgessero gli studenti in una lunga semina

di bellezza. Così durante le tre notti del Rito gli studenti leggeranno i loro versi più belli, quelli

che loro stessi hanno composto in dialetto o in lingua italiana, insieme a quelli dei grandi poeti,

locali e nazionali, intermediari di questa universale “Offerta della parola”. Abbiamo voluto coin-

volgere i giovani in un percorso di crescita etica e civile attraverso il linguaggio della poesia,

unica parola pura che nel mondo contemporaneo si è sottratta alla mercificazione e alla specu-

lazione. Sono convinto che solo con la poesia oggi si riescono a contattare particolari stati emo-

zionali. Gli studenti, poi, realizzeranno anche alcuni mandala all’interno dell’Istituto Campanella

Sturzo, frutto di un percorso formativo che è stato portato avanti in sinergia con gli insegnanti.

Nella creazione dei mandala gli studenti catanesi saranno protagonisti di momenti unici di con-

divisione spirituale e avranno la possibilità di esplorare l’emozione e l’Universale attraverso l’arte

e il lavoro di gruppo. Un viaggio iniziatico di trasformazione, capace di riportare ognuno al suo

centro spirituale. Attraverso la costanza del bianco su bianco, colore di luce e purezza interiore,

i mandala saranno emblema di una forza rinnovatrice. Colgo l’occasione per ringraziare affet-

tuosamente tutte le scuole coinvolte nel progetto, i dirigenti e gli insegnanti, che hanno collabo-

rato alla realizzazione del Rito, e spero che questo sia l’inizio di un percorso comune per tutte

le scuole della città che si possa perpetuare nel tempo, creando così una nuova generazione

che trova il suo senso comune nella protezione della conoscenza».

Per il Rito della Luce ha chiamato anche molti artisti, musicisti e attori…«Molti dei miei amici artisti, che ringrazio per la rinnovata disponibilità che non esitano mai di

dimostrarmi, condividendo il pensiero da cui scaturisce il Rito della Luce, hanno deciso di pren-

derne parte a titolo gratuito. Si tratta di alcune tra le più importati realtà artistiche siciliane che

hanno sentito forte l’esigenza di preservare e consegnare alle nuove generazioni la conoscenza.

Le performance, le installazioni artistiche, i suoni e i movimenti ispirati all’energia della luce ac-

compagneranno i visitatori in una ricerca sonora e percettiva di bellezza. Al pubblico si richiede

solo silenzio, affinché possa essere protagonista nell’ascolto».

In che senso il pubblico sarà protagonista nell’ascolto? «In una società contemporanea in cui non si ha più il tempo di ascoltare, tanto noi stessi quanto

gli altri, il Rito della Luce è un invito all’ascolto attivo, civile e spirituale. Ascoltare arricchisce

l’anima, la conoscenza, migliora e consolida il rapporto con l’altro. Nel momento in cui il pubblico

si calerà nell’ascolto diventerà esso stesso opera. Quando l’anima è in ascolto si crea un’energia

circolare, fonte di arricchimento spirituale, nasce emozione e quindi bellezza, una pienezza del-

l’essere che porta alla gioia. Con il Rito della Luce la condivisione dell’“ascolto” manifesta la

sua anima, ovvero il “silenzio”».

In occasione del Rito della Luce sarà presentato l’Archivio socio-antropologico della cittàdi Catania, un’anteprima del Museo della Luce e della poesia?«Durante i tre giorni del Rito nelle aule multimediali dell’Istituto Campanella Sturzo saranno pro-

iettati gli scatti fotografici dell’Archivio socio-antropologico della città di Catania, frutto di un pro-

getto che negli ultimi due anni ha coinvolto trenta giovani fotografi siciliani e alcuni grandi maestri

della fotografia internazionale alla creazione di laboratori didattici in 50 scuole della città di Ca-

tania, che hanno affrontato il tema della Costituzione italiana. Gli studenti, insieme ai fotografi

e ai docenti, hanno interpretato e tradotto in immagini un articolo della Costituzione a loro scelta.

Nel progetto sono state coinvolte anche le famiglie di 100 bambini di Librino - che hanno rac-

contato la storia della loro vita per immagini - e 20 associazioni di volontariato che sono state

descritte e raccontate attraverso il linguaggio fotografico dai bambini delle scuole. La sommatoria

di tutti questi scatti concorre alla realizzazione dell’Archivio socio-antropologico che comprende

i volti di oltre trentamila persone, gli abitanti di Librino e di Catania in generale. Le immagini del-

l’archivio saranno al centro di un progetto multimediale più ampio che interesserà ancora una

volta Librino, luogo prescelto per la nascita del primo “Museo della Luce e della poesia” open

air, che prevede l’installazione di opere fotografiche e gigantografie, affinché tutti possano essere

partecipi della bellezza, che è conoscenza universale immutabile».

Antonio Presti e il nuovo progetto della Fondazione Fiumara d’Arte

Il Rito della Luce è un invito all’ascolto attivo, civile e spirituale

«In un MoMento In cuI l’uManItà seMbra attendere la fIne senza

speranza, voglIaMo afferMare l’eventualItà della fIne dI “un” Mondo

In cuI prevalgono I benI MaterIalI e In cuI sI MortIfIcano I sentIMentI

In noMe dI una presunta supreMazIa della ragIone...»

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Da diversi anni l’Istituto compren-sivo Campanella Sturzo di Librinoè in prima linea nelle attività pro-mosse dalla Fondazione Fiumarad’Arte di Antonio Presti. La scuoladiretta da Lino Secchi è così diven-tata il simbolo della periferia cata-nese, grazie all’impegno dei docentima anche di un Preside che in questianni ha incoraggiato e sostenuto pro-getti volti a sviluppare un’etica civile,culturale e sociale proprio a Librino.

Preside Secchi, quest’anno la suascuola ospiterà per tre giorni ilRito della Luce, un evento alquale parteciperanno le scuole diCatania e con cui ci si rivolge so-prattutto ai più giovani. I suoi stu-denti come stanno vivendo ipreparativi?«con grande entusiasmo e apertura,come tutte le volte che antonio prestici coinvolge nelle sue iniziative. glistudenti della nostra scuola sono abi-tuati da anni a partecipare ai suoiprogetti e, considerando che il nostroistituto accoglie studenti dai 3 ai 13anni, posso affermare che i ragazzidella campanella sturzo sono cre-sciuti a fianco di artisti e poeti, graziesoprattutto al lavoro portato avanti inquesti anni dalla fondazione fiu-mara d’arte. sono convinto che so-stenendo questo tipo di attività, adifferenza di ciò che alcuni credono,riusciamo a portare avanti un’azioneformativa che va oltre l’aspetto stret-tamente didattico e nozionistico, con-tribuendo anche alla crescita etica eculturale dei nostri ragazzi. formareculturalmente le nuove generazionisignifica insegnare ai ragazzi anzi-tutto a condividere, donare e ascol-tare. un grande merito va ad antoniopresti che con il suo carisma è sem-pre stato un grande stimolo per tuttinoi, e al quale i ragazzi hanno rispo-sto, anche questa volta, con rinno-vato entusiasmo».

Lei è preside dell’Istituto compren-sivo Campanella Sturzo dal 2000 malavora su questo territorio da unventennio. In che modo ha visto cre-scere i ragazzi del suo quartiere?«la prima volta che ho messo piedea librino ho avuto la sensazione chela scuola fosse vista dagli abitantidel quartiere come un elemento in-trusivo, da isolare e possibilmentecombattere. Ho creduto dal primomomento che fosse importantecreare una sinergia con le famigliedel quartiere per lavorare insiemealla crescita dei ragazzi. all’iniziodella mia esperienza a librino laprincipale attività dei più giovani era

quella di vandalizzare tutto o di ru-bare, qualsiasi cosa. a distanza divent’anni le cose sono molto cam-biate. I giovani che in questo quartieresono nati e cresciuti hanno sviluppatoun senso di appartenenza al quartieredi cui sono orgogliosi, nonostantecontinuino a mancare i servizi e lestrutture, per cui tante volte sento dire“vado a catania”. una frase sintoma-tica di quel sentirsi ancora una realtàdistaccata dalla città».

Questo senso di appartenenza alquartiere passa anche dalla Portadella Bellezza, l’opera monumen-tale in terracotta che la Fonda-zione Fiumara d’Arte hainaugurato nel 2009, oggi sim-bolo del riscatto sociale di Li-brino. Una scommessa vinta e sucui nessuno credeva …«ricordo che durante la fase di pro-gettazione della porta della bellezzaeravamo preoccupati di come poterintervenire, o ancor meglio preve-nire, eventuali atti vandalici. a di-stanza di tre anni posso dire conorgoglio che le nostre sono statepreoccupazioni inutili. la porta dellabellezza è parte integrante del quar-tiere, e oggi porta solo i segni deltempo che la rendono ancora piùbella. e questo grazie ai valori dicondivisione di antonio presti, cheha coinvolto nella realizzazione diquest’opera tutti gli abitanti di li-brino. Il valore di quest’opera infattinon sta nella sua collocazione alcentro del quartiere, ma proprio nellacondivisione con tutti gli abitanti che,lavorando a fianco di artisti e poeti,hanno avuto l’opportunità di darevoce a una loro esigenza, ovveroquella di eliminare un muro che divi-deva il quartiere in due parti, un se-paratore della parte “buona” daquella “cattiva”. la porta della bel-lezza porta la firma di tutti gli abitantidi librino, di chi l’ha realizzata inprima persona e di tutti quelli cheogni giorno, rispettandola, la ricono-scono come bene comune».

Qual è il suo augurio per il futurodella scuola?«Mi auguro che la scuola sia semprein crescita e che non si abbandonimai allo scoramento, sinonimo dimorte. la scuola deve essere porta-trice di vita e di vitalità, deve ricevereper poter donare a chi verrà. da an-tonio presti ho imparato il senso deldono: della bellezza, dell’espe-rienza, della cultura… mi auguro diriuscire a traferire questo valoreanche ai miei studenti, perché chi ri-ceve è disposto a donare».

Lino Secchi, dirigente dell’IstitutoCampanella Sturzo di Librino

Una crescita etica e culturale

il il RitoRitodella della

LuceLuceLe Scuole

Liceo statalescientifico, linguistico e scienze applicate

E. BOGGIO-LERAvia V. Emanuele, 346 - Catania tel. 095 [email protected]: Maria Giuseppa Lo Bianco

L’adesione del Liceo alle iniziative proposte dallaFiumara d’Arte, rientra appieno nel tentativo di darepiena attuazione ai principi e alla programmazionedidattica che la nostra scuola persegue con pas-sione per favorire la formazione di giovani che ac-canto ad una buona preparazione licealeposseggano i requisiti essenziali del buon cittadinoche ha a cuore la cosa pubblica e spende il propriotempo per donarsi a realizzare qualcosa che nonsempre ha un immediato riscontro personale, mache contribuisce a migliorare l’ambiente nel qualetutti noi viviamo e operiamo.

Istituto comprensivoCAMPANELLA STURzOviale Bummacaro, 8 - Catania tel. 095 [email protected]: Lino Secchi

L’Istituto si trova nel grande e popoloso quartiere diLibrino, alla periferia di Catania. La scuola utilizza tuttii mezzi e le risorse che ha a disposizione, sia sulpiano didattico che organizzativo, per rimuovere icondizionamenti e promuovere la crescita educativae culturale dei ragazzi. Collabora con diverse Asso-ciazioni, tra queste 'Fiumara d’Arte', per offrire oppor-tunità di crescita, per costruire un ambiente positivointorno ai giovani, per rafforzare la loro identità e laloro voglia di crescere assieme alla comunità socialein cui vivono.

Istituto tecnico industrialeSTANISLAO CANNIzzAROVia Carlo Pisacane, 1 - Catania www.cannizzaroct.itdirigente: Salvatore Indelicato

L'Istituto è situato in un quartiere limitrofo al centrostorico di Catania. L'utenza è quella svantaggiatadi quartieri considerati a rischio se non "difficili". Gliindirizzi curricolari sono quello meccanico, chimico,elettronico-elettrotecnico e informatico. La scuolaè dotata di laboratori per le varie specializzazioni esi è recentemente distinta per il lavoro svolto nellasperimentazione chimica e per le collaborazionecon grosse industrie meccaniche come la Peugeot.

Istituto comprensivo CARONDAScuola Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° gradovia Zammataro, 22 - Catania tel. 095-451522Scuola Infanziavia Acquicella, 62 - Catania tel. 095-454307Scuola Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° gradovia Orfanelli, 36 - Catania tel. 095-310805www.scuolacaronda.gov.itdirigente: Adriana Battaglia

La scuola “Caronda” nasce nel periodo 1928/30.Punto di riferimento per la formazione dei ragazzidel quartiere “Fortino”, negli anni ha visto crescere,tra i banchi di scuola, varie generazioni di alunni.

Istituto paritario assistenzialeCIRINO LA ROSAvia Ciccio Manna, 1 - Catania Tel. 095451266istcirinolarosa@virgilio.itcirinolarosa.weebly.comresponsabile: Rosanna Di Guardo

La Fondazione “Cirino La Rosa" svolge attività edu-cative e assistenziali a favore di minori in età com-presa tra i 3 e i 18 anni. Oltre ad accogliere i minoriin regime semiresidenziale con retta a carico del-l’Amministrazione di Catania, ha al suo interno lescuole paritarie dell’infanzia e primaria e il centrosocio-educativo “Cirino La Rosa”. Inoltre espleta ilservizio di educativa domiciliare.

Istituto comprensivoP. A. COPPOLAVia Medaglie d'Oro 25 - Catania tel. 095 350272dirigente: Salvatore Distefano

Tutti i nostri docenti svolgono un vero e proprio lavorodi squadra, affinché gli alunni possano considerare lascuola come ricerca di se stessi, luogo in cui formarsiculturalmente, ma soprattutto luogo in cui ognuno par-tecipa a un completo e ricco processo di crescita cul-turale e psicologica. Così ogni alunno si rende contoche andare a scuola è un privilegio e un’opportunitàirrinunciabile che favorisce uno sviluppo armonicodella personalità in nome di una società migliore e delbenessere delle future generazioni.

Istituto comprensivo stataleF. DE ROBERTOvia Confalonieri n. 9/D - Catania Tel. 095.350144 www.derobertoct.gov.itdirigente: Carmela.Maccarrone

Istituto comprensivoD’ANNUNzIO DON MILANIvia Brindisi 11 - Catania Tel. 095.330560 www.icsdannunzio-donmilanict.itdirigente: Salvatore Impellizzeri

Istituto comprensivoCARDINALE DUSMETviale Castagnola 13 - Catania Tel. 095.571356 [email protected]: Vincenzo Costanzo

L'I.C. Dusmet opera nel territorio di Librino/Pignopromuovendo azioni educativo-didattiche atte acontenere la dispersione scolastica e a favorire siala formazione culturale che lo sviluppo e matura-zione della personalità degli alunni della scuola del-l'obbligo. Il corpo docente attua da sempre unaprogrammazione fortemente ancorata ai principidella legalità e dell'etica del lavoro, in sinergia conle istituzioni presenti nel territorio e gli Enti di vo-lontariato, coinvolgendo attivamente le famiglie nelprocesso educativo in atto.

Liceo artisticoEMILIO GRECOVia Mavilla, 37 – Vico Buonafè, 9 - CataniaTel: 095360578www.liceoartisticocatania.itdirigente: Antonio Alessandro Massimino

Il liceo offre un armonico bilanciamento tra materieculturali e discipline di indirizzo artistico.In tal modo permette agli studenti di approfondirela conoscenza della produzione artistica di ogniepoca storica, di esprimere la loro creatività attra-verso varie tecniche (grafiche, pittoriche, plastico-scultoree, architettoniche e multimediali) e diaffrontare le problematiche relative alla tutela, allaconservazione e al restauro del patrimonio artisticoed architettonico. Il tutto supportato da una solidae completa preparazione linguistica, storico-lette-raria, filosofica e scientifica.

I.P.S.I.A.ENRICO FERMIVia Passo Gravina 197 - CataniaTel: [email protected] www.ipsiafermicatania.itdirigente: Pinella Giuffrida

L'obiettivo dell'IPSIA "E. Fermi" è la realizzazionedel successo degli studenti inteso come sviluppoarmonico della loro personalità, per divenire citta-dini di una comunità sempre più ampia e plurali-stica, attraverso il potenziamento e ilraggiungimento di conoscenze, competenze esenso di responsabilità volti a valorizzare le loropotenzialità e soddisfare i loro bisogni.

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Istituto comprensivo stataleGRAzIA DELEDDAPiazza Montessori - Catania Tel. 095/[email protected] www.scuoladeledda.itdirigente: Maria Cettina Maccarrone

Dal 2010 acquisisce la fisionomia di Istituto Com-prensivo, dove operano 65 docenti sotto la guidadella Dirigente Maria Cettina Maccarone. I docentihanno da sempre ritenuto di dover aprire la scuolaal territorio cogliendone le opportunità utili e signi-ficative per l'arricchimento del curriculo di ognialunno.

Istituto comprensivoMARIA MONTESSORI(ex Mascagni)via della Bainsizza 1 - Catania Tel. 095.201922 [email protected]: Agata Grasso

Istituto comprensivoPARINIvia Quasimodo, 3 - Catania Tel. 095.497892 www.parinict.itdirigente: Giuseppe Adernò

Istituto comprensivoSAN GIOVANNI BOSCOvia Eugenio Leotta 13 - Catania Tel. 095.455155 www.sgbosco.ct.itdirigente: Natalino Fraggetta

Istituto comprensivoSAN GIORGIOStatale San Giorgio, 29 - CataniaTel. 095 [email protected] www.sangiorgioct.itdirigente: Brigida Morsellino

L’I.C.S. San Giorgio di Catania nasce il 1° settem-bre 2010, come naturale evoluzione del XXX Cir-colo Didattico “San Giorgio” e comprende tre ordinidi scuola del primo ciclo, dislocati su due plessi.L’Istituto è ubicato nel quartieri San Giorgio-Librinonella periferia sud-est della città di Catania

Istituto comprensivoSANTE GIUFFRIDAviale Africa, 198 - Catania Tel. 095.7465996 [email protected]: Lazzara Maria Concetta

Il plesso di Viale Africa si trova di fronte il centrofieristico "Le Ciminiere" che rappresenta una notadi archeologia industriale. Esso costituisce per i no-stri alunni una rilevante opportunità di avvenimenticulturali quali: mostre, manifestazioni culturali, ras-segne, spettacoli, convegni, conferenze. è circon-dato da un ampio cortile e da una bambinopoli. Ilplesso di via De Nicola 1, confinante sia al centrostorico e sia ad una zona di recente urbanizza-zione, si trova vicino alla Stazione ferroviaria.

Liceo statale G. TURRISI COLONNAVia Fabio Filzi, 24 - Catania Tel: 095 326018 [email protected]: Anna Maria Di Falco

Il Liceo, intitolato alla poetessa palermitana Giu-seppina Turrisi Colonna, fu fondato il 2 ottobre1861 per Decreto Regio con il nome “Real ScuolaNormale Femminile di Catania”. Oggi ospita il Liceodelle Scienze Umane, il Liceo delle Scienze Umaneopzione economico-sociale, il nuovo Liceo Lingui-stico e inoltre, il Liceo Linguistico, il Liceo sociop-sico- pedagogico, il Liceo delle Scienze Sociali.

Istituto comprensivoVERGAvia G. Leopardi n 89 - CataniaTel. 095 387210 [email protected]: Caterina Indelicato

Il Circolo è costituito da due plessi che ospitano 26classi di scuola primaria e 12 classi di scuola del-l'infanzia.La sede centrale si trova nel quartiere di Guardia-Ognina e possiede 26 aule spaziose e luminose,un'aula multimediale, un laboratorio d'informatica,una palestra, un refettorio e un cortile interno.

Tra le oltre trenta scuole di Catania chepartecipano al Rito della Luce c’è anchel’Istituto professionale per l’industria e l’ar-tigianato Enrico Fermi, una scuola che dadiversi anni segue i progetti promossi dallaFondazione Fiumara d’Arte e che que-st’anno ha voluto confermare la propriapresenza, con rinnovato entusiasmo, gra-zie anche alla presenza di un nuovo diri-gente scolastico. Si tratta di PinellaGiuffrida, una dirigente dalla lunga carrieraprofessionale che si divide tra l’EnricoFermi di Catania e il XVI Istituto Compren-sivo Salvatore Chindemi di Siracusa, chedirige dal 2007.

Dottoressa Giuffrida, in che modo lacrisi sociale sta colpendo la scuolapubblica italiana?«e’ una crisi molto complessa che negli ul-timi anni si è complicata a causa dell’aggra-varsi delle condizioni economiche dellefamiglie. spesso ci troviamo davanti a fami-glie che vivono un profondo disagio econo-mico per cui non riescono a gestirel’organizzazione familiare. Questo porta auna profonda sfiducia nelle istituzioni equindi anche nella scuola. sotto certi aspettistiamo cercando di infondere una rinnovatafiducia nella scuola, perché è proprio da quiche bisogna ripartire per provare a capovol-gere la situazione: attraverso la formazioneal lavoro e attraverso il modo di essere dellepersone all’interno della società. Molti deinostri allievi sono costretti ad abbandonaregli studi per andare a lavorare e aiutare leloro famiglie al sostentamento. un’esigenzache si fa sempre più forte, con all’aggravarsidella crisi. dobbiamo ripartire dall’idea chescuola sia sinonimo di istruzione, ma anchedi educazione con la “e” maiuscola, ovveroinstillare il pensiero che un progetto di vitaè possibile, anche attraverso l’assunzionedi competenze professionali concrete».

Parlando di valori ed etica, cosa fa odovrebbe fare la scuola?«trovo che sia di fondamentale impor-tanza dedicare molta attenzione al-l’anima delle persone, non si puòinsegnare senza prestare attenzione, equindi tempo, alle emozioni degli stu-denti, alle loro sensazioni, ai lor pensierie al loro modo di stare al mondo. nellamia esperienza professionale mi sonotrovata attorniata da docenti che condivi-dono questo mio pensiero ed hanno la-vorato in questa direzione, ovverovalorizzando i ragazzi nella loro indivi-dualità. all’inizio ho trovato alcune diffi-coltà ad istaurare un rapportodocenti-alunni che potesse sottolinearegli aspetti morali, etici ed emotivi di cia-scuna persona, ma superato il primo sco-glio posso dire che adesso stafunzionando, ed ora per la maggior partedei professori lavorare sulla persona è di-ventato molto importante. trovo che il va-lore di una persona si debba valutare dalsuo sapere stare al mondo, che significaavere un’anima, un’etica.

valori che gli insegnanti devono coltivareperché è da qui che bisogna ripartire,dalle regole e dal rispetto per l’altro, peril luogo, per l’ambiente, per la politica…non è facile, ma bisogna seminare».

Cosa ne pensa del Rito della Luce?«noi abbiamo apprezzato moltissimoquesto progetto che, come scuola, vo-gliamo dedicare al nostro studente lucanatoli, venuto a mancare prematura-mente alcuni mesi fa. trovo che il ritodella luce sia un progetto educativo im-portante che scuote e risveglia gli animidegli studenti. partecipando al rito dellaluce vogliamo indirizzare i nostri studentiverso un futuro positivo di conoscenza.nel profondo momento di crisi che stiamoattraversando la connotazione emotivache diamo alle nostre azioni quotidiane epedagogiche spesso è quella del buio, enon va bene. Il progetto di antonio prestiper noi è lo strumento principe che ciaiuta a rilanciare il nostro progetto edu-cativo, affinché si ricrei un pensiero posi-tivo rispetto alla socialità e al futuro. Mientusiasma poi l’idea di essere in retecon tutte le altre scuole di catania a li-brino, una periferia molto simile a Maz-zarrone, il quartiere di siracusa in cuidirigo un’altra scuola, con un unico obiet-tivo, ovvero quello di mettere insieme econdividere le competenze di ciascuno».

Se potesse rivolgere una richiesta alMinistro dell’Istruzione?«di rivedere i tagli economici all’istru-zione ed educazione. In particolare mi ri-volgo alla riduzione del fondo d’Istituto,un taglio grave che penalizza quellescuole che fanno bene e potrebbero faremeglio. sono consapevole che il mo-mento finanziario italiano è grave e chetutti siamo chiamati a stringere la cin-ghia, ma ritengo che il risanamento na-zionale può partire solo dalla scuola. Inumerosi tagli e la non eccelsa organiz-zazione ci porta a dare un servizio al-l’utenza che non è buono. Il Ministroquindi, a mio avviso, prima di immagi-nare leggi, redigere circolari e attivare unreset generale, dovrebbe prima capirese quanto immaginato è attuabile. fac-cio un esempio concreto: un Ministro chepensa di implementare il tempo pieno ascuola deve sapere se i comuni dispon-gono dei fondi necessari per offrire lamensa agli studenti; un Ministro che ta-glia ogni anno i collaboratori e gli ata del30%, si deve anche rendere conto che lescuole non possono rimanere aperte finoalle 19. 30 per le attività integrative. alMinistro dunque chiederei un maggiorsostegno ai comuni e alle province, e inparticolare un’ attenzione maggiore allasicilia, una regione che dovrebbe essereautonoma, ma che nei fatti è incapacedi legiferare per la scuola, e si limita adacquisire le leggi nazionali senza cam-biarle di una virgola».

Pinella Giuffrida, dirigente dell’IPSIAEnrico Fermi di Catania

Un progetto di vitapossibile

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arrivano da ogni parte d’Italia e della sicilia. sono tanti i poeti al rito della luce quest’anno, affermati o giovani poco importa, conta esserci e portare unatestimonianza d’amicizia e l’offerta della parola.sono ancor di più se pensiamo alla poesia come pratica etica e conoscitiva, come pane che ci nutre, comemodo di guardare al mondo, di aprirsi alla vita per lasciarsi sorprendere e attraversare. allora sicuramente ibambini coinvolti a migliaia a recitare, costruire, cantare, disegnare... a reinventare il mondo col proprio sguardosono anch’essi poeti, ed è bello pensarci tutti insieme come un grande coro di poesia! Qui da catania, da una grande scuola di periferia, da librino nasce questo piccolo libro dei sogni che vogliamoscrivere insieme, in un abbraccio ideale tra generazioni, in uno scambio di conoscenza ed emozione, perchéuna parola da sola può essere piccola, ma tante parole dette insieme sono un’onda di energia, sono un coro! ed è qui la forza del rito, del condividere questo altrove, questo bianco su bianco alla luce di una fiamma, peressere insieme comunità, per poter dire noi. Qui da catania dove oltre duemila e cinquecento anni fa operava stesicoro (colui che gestisce il coro), da una scuoladi periferia eretta a tempio laico di conoscenza, da librino / libbrinu / leporinus (dove una volta correvano le lepri)l’utopia concreta di antonio presti guida il corteo della poesia, i bambini lo seguono per una via che parla di futuro.per affermare virtute e conoscenza bisogna amare la vita.per costruire un mondo nuovo bisogna prima saperlo immaginare.compito dei poeti, degli artisti e dei grandi visionari.Biagio Guerrera

Un coro di poesia

CINzIA ACCETTAArchitetto e docente a contratto di Laboratorio di tecniche del restauropresso l’Università di Palermo. è autrice di numerosi saggi e articoli scien-tifici. Suoi racconti e poesie fanno parte di raccolte e antologie. “Note diPassaggio”, Eidos editore, è il suo romanzo d’esordio. Nel 2010 pubblicala raccolta poetica Come un granello di sabbia Edizioni PensieriParole.

SEBASTIANO ADERNòNel 2010 vince il Premio Ossi di Seppia e si classifica terzo al Premio An-tonio Fogazzaro. Dopo l'opera prima Per gli anni a venire Lietocolle (2011)ha pubblicato Kairos Fara Editore (2011), In luogo dei puntiper Thaumaedizioni (2012) e una silloge dal titolo Ossa per sete edita dalla Nuova Ma-genta editrice di Varese (2012). è co-autore del romanzo Luci sulle luccioleper Edizioni Montag (2012).

ANTONELLA ANEDDALaureata in storia dell’arte moderna insegna lingua francese pressol’Università di Arezzo. è autrice di Residenze invernali (Crocetti, 1992),Notti di pace occidentale (Donzelli, 1999) Premio Montale 2000, Il ca-talogo della gioia (Donzelli, 2003) e Dal balcone del corpo (Mondadori,2007). Ha pubblicato inoltre le raccolte: Cosa sono gli anni (Fazi, 1997),La luce delle cose. Immagini e parole nella notte (Feltrinelli, 2000) eTre stazioni (LietoColle, 2003). Nel 2012 con Salva con nome (Mon-dadori) si è aggiudicata il Premio Viareggio.

SARAGEI ANTONINIEsordisce nel 2000 con la raccolta Il cerino soggetto (primo premio ex-aequo al concorso Edda Squassabia, 2000 ) ed. La Vita Felice. Nel2004 esce L’inverno apre un ombrello in casa ed. Prova d’Autore. Nel2010 pubblica Sotto i capelli una nave ed. Forme Libere. Sue poesiesono raccolte in La comunità dei vulcani (quaderno siculo-polacco dipoesia, 2006) della GBM e Dedica d’amore edita da Prova d’Autore,2007. è socio di “Incerti editori”.

MARIA ATTANASIO Poeta e autrice di romanzi e racconti. Ha pubblicato numerose raccolte dipoesia tra cui Amnesia del movimento delle nuvole (La Vita Felice, 2003,Premio Lorenzo Montano. Con il romanzo Correva l’anno 1698 e nella cittàavvenne il fatto memorabile (Sellerio 1994), vince i premi 'opera prima' Pi-randello di Agrigento e L'isola di Arturo-Elsa Morante di Procida. Tra le altresue pubblicazioni Di Concetta e le sue donne (Premio Sciascia-Racalmare);Il falsario di Caltagirone (Premio Elio Vittorini). Nel 2011 ha pubblicato la rac-colta di prose Della città d’argilla (Mesogea).

FRANCESCO BALSAMOCatanese, ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Brera e alla facoltà diLettere dell'Università di Catania. Nel suo percorso artistico si intreccianodisegno, pittura e scrittura in versi. Nel 2001 è tra i vincitori del premio Eu-genio Montale con Appendere l'ombra a un chiodo e del premio SandroPenna per l'inedito Discorso dell'albero alle sue foglie (Stamperia dell'Aran-cio). Del 2012 la raccolta Ortografia della neve (Incerti Editori).

DINA BASSONel 2002 pubblica alcune poesie in dialetto siciliano su La Gazzetta uffi-ciale dei dialetti (Prova d’Autore); l’anno dopo ha curato il volume fotogra-fico Oscuru. Tra il 2009 e il 2010 sue poesie sono state pubblicate dalleriviste Le Voci della Luna, Tratti, Periferie e nell’antologia del premio Mez-zago Arte Questo dolore che mangia. Con la sua opera prima, Uccalamma(2010), ha vinto per la sezione “Autore Giovane” il premio Gozzano 2010.

ANGELA BONANNOCatanese, esordisce nel 2003 con Nuatri (Premio Salvo Basso per l’ine-dito), edizione Prova d’Autore. Nel 2005 pubblica Setti Viti comu i jatti. Suepoesie sono contenute nell’antologia La comunità dei vulcani, Quadernosiculo-polacco di poesia, edizione GBM 2006. Con l’editrice Criluge Meri-dies ha pubblicato, nel 2007, il poemetto Cu sapi quannu e nel 2009 Amurie vadditi (UNI Service). Premio Ercole Patti per la poesia nel 2008, è fina-lista al Premio Brancati per ben due volte, nel 2011 e nel 2012.

IANO BURGARETTAStudioso di tradizioni popolari ha pubblicato saggi e libri. Come poeta le rac-colte: Diario del golfo (1992), L’ala del tempo (1995), Epigràffi (1998, con lopseudonimo di Vanesio Mercuriale), Mpizzu ri fuddhia (1999), Le ‘olàm(2004), Rrepitu per il due dicembre (2008), Sovente all’anima (2008), Se-quentia di palmiere (2010). Ha vinto due volte il Premio Vann’antò, il premiospeciale Leonforte e il Premio internazionale di poesia Al-Cantàra.

GIUSEPPE CALCAGNOAttore di teatro, al Teatro Scalo Dittaino di Catania, tiene laboratori di scrit-tura nelle scuole e ha partecipato a numerosi spettacoli di teatro-poesia.Assistente alla comunicazione presso l'Ente Nazionale Sordomuti di Cata-nia, è animatore e organizzatore di attività ludico-creative per vari enti e as-sociazioni che operano nel campo della disabilità.

MARIA GABRIELLA CANFARELLIHa pubblicato i libri di poesia Battesimo di pioggia (1986) Domicilio (1999);Cattiva educazione (2002); Zona di ascolto (2005) e L’erborista (2010). Altrepoesie sono pubblicate su riviste letterarie (pagine; Atelier; Le voci dellaLuna; Quaderni di Arenaria); sul web (girodivite; poetastri; viadellebelle-donne; lucreziana 2008) e nell’antologia Ditelo con i fiori- poeti e poesie neigiardini dell’anima (a cura di Vincenzo Gurracino, 2004).

LUIGI CAROTENUTOEducatore nell’ambito socio-pedagogico. Si occupa di critica letterariaper l’EstroVerso diretto da Grazia Calanna; cura la rubrica In conto let-ture per la rivista Lunarionuovo diretta da Mario Grasso. Ha vinto il Vconcorso letterario “Alimena sotto le stelle della letteratura” con la poesiaUscita senza acquisti. Ha pubblicato le sillogi L’amico di famiglia e Viporto via (Prova d’Autore 2008 e 2011).

GIUSEPPE CARRACCHIALaureando in lettere moderne. Ha pubblicato 4 sillogi di poesia: Pensierinotturni (ed. Edessae, 2005), Anime vagabonde (Roma, 2007), Il VerboInfinito (ed. Prova d’Autore, 2010), La virtù del chiodo (L'Arca Felice,2011) e la raccolta Poesie col nastro rosso, nell’antologia Burattinai diparole (Ass. cult. Città Nuova, 2010).

GIUSEPPE CONDORELLIInsegna Lettere nella scuole superiore. Si occupa attivamente di poesia,critica letteraria e teatrale su varie testate. Dal 2002 cura due rassegne diincontri Interminati spazi e L’isola delle Scritture con Paolo Lisi. Nel 2004ha curato per “TaorminaArte” alcuni incontri con scrittori e poeti.Nel 2008 ha pubblicato Criterio del tempo (I Quaderni del Battello Ebbro).Dal 2006 cura e organizza, insieme a Paolo Lisi, il Festival IsolaPoesia.

SERGIO COSTAStudia teorie della comunicazione a Palermo. Suoi testi sono apparsisull’Almanacco dello Specchio 2008, Poeti e Poesia n.21 e TuttoLibride LaStampa.

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ENRICO DE LEAHa pubblicato suoi componimenti su diversi sitiinternet ed e-book, su alcune riviste nazionali enei volumi Pause, 1992, Ed. del Leone; Ruderidel Tauro, 2009, L’Arcolaio; Dall'intramata tessi-tura, 2011, Smasher; Da un'urgenza della terra-luce, 2011, La Luna. Premio Poesia di Strada –Macerata 2010. Premio Ulteriora Mirari 2011.Cura il blog "da presso e nei dintorni".

GIAMPAOLO DE PIETROTre righe di sole (Edizioni Salarchi Immagini) è iltitolo della sua raccolta di versi pubblicata, traComiso e Ragusa, nel 2008. è uno dei redattoridi Incerti editori.

ALESSANDRO DI PRIMAPoeta e critico letterario, insegna Lingua e Let-teratura Italiana nella National University of Ire-land, Galway. Ha pubblicato i libri di poesia Perluce residua (Book Editore, 1999), Atlante delpadre (Book Editore, 2003) e Memoria del volo(Edizioni Jocker, 2012). Sul versante critico è au-tore di L’eresia di un’empia speranza. La poesiadi Giovanni Giudici: 1993-1999 (Salvatore Scia-scia Editore, 2010) e La pagina a fianco. Saggisu narratori e poeti contemporanei (SalvatoreSciascia Editore, 2011)

CLAUDIA DISTEFANOLaureata in Lettere moderne con una tesi sulla Let-teratura per l’infanzia, è interessata a questo spe-cifico settore, alla poesia, alla scrittura. Collaboracon il sito ludico-letterario www.asterischi.it

GIOVANNI FONTANAArchitetto, poeta, scrittore di teatro e autore di ro-manzi sonori. Si occupa di intermedialità e di sine-stesie. Da oltre vent’anni teorizza la “poesiapre-testuale”, scrittura in forma di “progetto poetico”che viene ri-testualizzata in performance. Poetafono-visuale è invitato ai più importanti festival in-ternazionali di nuova poesia e di arti elettroniche.Sulla poesia sonora ha pubblicato La voce in mo-vimento (Ed. Harta performing & Momo, 2003).

VINCENzO GALVAGNOLaureato in giurisprudenza, dal 2009 presiede, in-sieme ad Antonio Lanza, il comitato organizzativodel “Festival dell’Utopia”. Sue poesie sono apparsesu “Moby Dick”, “ZonaMilano” (nella rubrica curatadel poeta Alberto Pellegatta) e presto la rivista “Ate-lier” pubblicherà una scelta di sue poesie che anti-cipa l’uscita della sua silloge “Ablativi assoluti”.

MARIANGELA GUALTIERINell’83 ha fondato con il regista Cesare Ronconi ilTeatro Valdoca. Fra i testi: Antenata (Crocetti, ‘92),Nei Leoni e nei Lupi (I Quaderni del Battello Ebbro,‘96), Parsifal (Teatro Valdoca, Cesena 2000),Chioma (Teatro Valdoca, Cesena 2000), Fuoco Cen-trale, (Einaudi, ‘03), Senza polvere senza peso (Ei-naudi, ‘06), Sermone ai cuccioli della mia specie,(L’arboreto Editore, Mondaino ‘06), Paesaggio confratello rotto (Luca Sossella Editore, Roma ‘07), Be-stia di gioia (Einaudi 2010) e Caino (Einaudi 2010).

BIAGIO GUERRERAPoeta, attore, regista, curatore. Ha pubblicato: Idda(Il Girasole 1997), Cori niuru spacca cielu (Mesogea,2009) Premio città di Marineo e il cd Quelli che bru-ciano la frontiera (Folkstudio ethnosuoni, 2011) in-sieme al poeta tunisino Moncef Ghachem e allaPocket Poetry Orchestra. Sue poesie sono statepubblicate in Polonia, Inghilterra e Tunisia. Ha reci-tato con Carmelo Vassallo (Lupo e To re Show) e fir-mato diverse regie su testi poetici. Presidentedell’Associazione Musicale Etnea, curatore del Fe-stival Internazionale di poesia Voci del Mondo, col-labora con le edizioni Mesogea.

PAOLO GULFINel 2009 ha partecipato al concorso nazionale dipoesia di Chiaramonte Gulfi ricevendo la segnala-zione per merito. Nel 2010 pubblica la raccolta dipoesie “Mosaico” e dal 2011 è curatore editorialeper la Sicilia di Serse Cardellini e l'AssociazioneCulturale Thauma. Nel 2012 ha curato la silloge dipoesia “In luogo dei punti” di Sebastiano Adernòedita da Thauma Edizioni.

ANTONIO LANzALaureato in Lettere classiche svolge numerose at-tività culturali promosse dalla fondazione La cittàinvisibile. Ha partecipato alla “Notte della Poesia”e al “Rito della Luce” 2012.

STEFANIA LICCIARDELLOLavora a Catania in maniera "flessibile" come ope-raio presso un istituto di ricerche sui cereali. Dal ‘93al 2000 è tra le donne del gruppo di sperimenta-zione teatrale Gestioni di cauta apparenza chevince la Biennale giovani sezione Teatro con Cor-pus su Santa Teresa d'Avila. Nel 2001, incontra lacompagnia Neon Teatro.

PAOLO LISIHa pubblicato i libri di poesie Denti sul selciato(1990); L’arco (1993); Mediterranea (2004); L’asse-dio (2008) - Premio Internazionale Città di Salò2010. Con Giuseppe Condorelli ha costituito l’As-sociazione “Interminati Spazi”, ha ideato e organiz-zato la rassegna “L’Isola delle Scritture” (Taormina,2007); il Festival “IsolaPoesia”; la rassegna “L’au-tore per cena” e gli incontri per la “Giornata delContemporaneo”.

LUCIANO MAzzIOTTAEsordisce con Città biografiche (Zona, 2009) se-gnalato nella Classifica letteraria Stephen Deda-lus. Suoi testi sono sui blog “La dimora del temposospeso”, “Via delle belle donne” e "Poetarumsilva" di cui è anche redattore e per cui ha curatola prefazione del volume miscellaneo PoetarumSilva (Samizdat, 2010). Suoi testi nella rivista in-ternazionale di letteratura “Poeti e poesia” direttada Elio Pecora.

JOSEPHINE PACEScrittrice, poetessa e organizzatrice di eventi, vivee lavora in Sicilia. Ha pubblicato i volumi Morbidacade la lontananza (Il Filo, 2003 e 2005), Fisiologiadel fuoco (Zona, 2007) e curato le raccolte 47Frammenti di Miguel Angel Cuevas e Traverser-Traversata decisiva di Habib Tengour.

GIOVANNI PARENTIGNOTIEsordisce con la raccolta di poesie e raccontiHomo minor mundis (2009). Nel 2011 attestatodi merito al concorso nazionale "U.I.L.D.M." Ot-taviano-Napoli, vince i concorsi "streghe e vam-piri" Ed. Giovane Holden e "Una storia danomadi" col racconto Naracauli. Nel 2012 vinceil concorso esordiAmo indetto da “Letteratura ecultura”.

RENATO PENNISIDirige la rivista di letteratura “La Terrazza” e col-labora alle pagine culturali de “La Sicilia”. Rive-lato al Premio “Eugenio Montale” nell’86 con laraccolta poetica Letture senza spartito, poi nel-l’antologia 7 Poeti del Premio Montale (Scheiwil-ler, 1987), ha pubblicato i libri di poesia Lacorrezione del saggio (Tringale, 1990) e Mai piùe ancora (Edizioni l’Obliquo, 2003). è anche au-tore dei libri di poesia in dialetto siciliano Allan-callaria (Prova d’Autore, 2001) e La cumeta(l’Obliquo, 2009), e di romanzi.

ALESSANDRO PUGLISILaureato in Lettere moderne e specializzando inScienze dello Spettacolo e Comunicazione Multi-mediale. Nel 2008 ha pubblicato la sua prima sil-loge poetica Cinquantaquattro specchi, mentre nel2010 ha autoprodotto, con altri poeti/narratori cata-nesi, Raudi. Esplosioni dalla periferia. Blogger, col-labora a varie webzine come web content manager,critico letterario, teatrale e cinematografico.

MARGHERITA RIMINeuropsichiatra infantile svolge da anni una intensaattività di prima linea per la cura e la tutela dell’in-fanzia e dell’adolescenza, contro gli abusi sui minorie per i bambini portatori di handicap. Tra le sue rac-colte di versi, sono da segnalare: Per non inven-tarmi (Kepos 2002), La cura degli assenti(LietoColle 2007) e Era farsi. Autoantologia 1974-2011 (Marsilio, 2012).

PIERO RISTAGNOè poeta e regista teatrale. Direttore artisticoe legalerappresentante dell’associazione culturale Nèon,dirige laboratori di teatro integrato ed è docente ditecniche di animazione teatrale, in contesti di for-mazione e aggiornamento per operatori sociali. Trai suoi libri di poesia: Viaggiatori (Il Girasole Edizioni,1991, postfazione di Roberto Roversi), Visita gui-data n. 5 (Prova d’Autore, 2002).

PIETRO RUSSOLaureato in Filologia moderna si occupa di poesiaitaliana moderna e contemporanea. Ha collaboratocon varie webzine con articoli e recensioni di naturaletteraria, cinematografica e teatrale. Collabora conla piattaforma online Critica Letteraria. Nel 2010 èuscita la sua prima raccolta poetica, Sono solo pa-role (Mef editore).

IGNAzIO SAUROHa pubblicato Lunario d’anima lunga (L’autoreLibri, 2001) e Nidi (Libro Italiano World, 2003). ètra gli autori del libro La mia scuola. Chi insegnaracconta a cura di Domenico Chiesa e CristinaZagrelbesky (Einaudi, 2005). Premio “Alimenasotto le stelle della letteratura per la poesia in ita-liano” nel 2004 e nel 2006 nella sezione racconti.Sue poesie sono contenute nell’antologia La co-munità dei vulcani, Quaderno siculo-polacco dipoesia, edizione GBM 2006.

BIAGIO SALMERI Medico e poeta, ha pubblicato E passano neb-biosi i bastimenti, Premio Montale Inedito, in “7Poeti del Premio Montale” (Scheiwiller, 1998); Lavia umida (Il Girasole, 1999, pref. di SilvanoNigro), Premio Dario Bellezza Opera Prima; Vocidi sola andata (Lietocollelibri, 2002, pref. di MarcoGuzzi); L’esatta cubatura del vuoto (Manni, 2002,pref. di Elio Pecora); La pace e il dissenso (Pas-sigli , 2007, pref. di Maurizio Cucchi). Suoi com-ponimenti sono pubblicati su diverse antologie eriviste letterarie.

ANGELO SANTANGELOSi è laureato in Lettere Classiche e poi specializ-zato in Filologia Classica con il massimo dei votiall’Università di Catania nel 2010. Ha esordito nelluglio 2012 con la raccolta di poesie Tra i boschi diFauno assonnato per le Edizioni Le farfalle a curadi Angelo Scandurra.

ANGELO SCANDURRAPromotore del “Gruppo Teatro Nuovo” e direttoredella rivista “Il Girasole”, nel 1986 ha fondato “Il Gi-rasole Edizioni”. Animatore culturale, dal 2003 è di-rettore artistico sezione Arte di Etnafest. Per lapoesia ha pubblicato Fuori dalle mura (Sciascia,1983 – finalista Premio Viareggio), L’impossibileconfine(Piero Manni, 1989, Premio Cilento-Pinto.Finalista Premio Viareggio-Rèpaci), Trigonometriadi ragni (Scheiwiller, 1993), Criteri di fuga (Passigli,1998), Il bersaglio e il silenzio(Passigli, 2003). Unascelta delle sue poesie è stata pubblicata in Svezia,in Spagna e negli Stati Uniti.

EVELINA SCHATzPoeta in lingua italiana e russa, artista, saggista,storico e critico dell'arte, giornalista, regista, ricer-catrice culturale, interprete parlamentare, i suoisaggi sono apparsi in riviste e libri specializzati inItalia e all'estero. Si occupa di teatro e di cinema,di musica e di multimedia, Docente universitario,consulente editoriale, è Vice Presidente del Con-sorzio Internazionale Capolavori dell'arte con sedea Mosca. è autrice di numerosi libri, testi di saggi-stica, di programmi teatrali e cataloghi d'arte, non-ché di libri di poesia pubblicati in Italia e all'Estero.

LUIGI TAIBBIFrequenta la facoltà di Lettere e Filosofia di Cata-nia. Scrive racconti per il Lunarionuovo, pubblicaarticoli su l'EstroVerso nella pagina "Società e Sa-pere". Ha pubblicato quest'anno il suo primo librodi poesia per la casa editrice Prova d'Autore.

EMILIANO zAPPALàScrive e collabora con diversi mensili e on-line. Nel2007 ha collaborato alla realizzazione del cortome-traggio Agostino. Assieme ad altri colleghi ha pub-blicato la raccolta di racconti e poesie Raudi,esplosioni dalla periferia.

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Gli Artisti al Rito della Luce

■ Abadir Accademia di Belle Arti■ Accademia di Belle Arti di CataniaPerformance di Daniela Orlando. Gli studenti Grazia Ciancitto, Ales-sandra Garofalo, Marilyn Garo-falo, Andrea Mangione, MarcoMangione, Gabriele Pizzuto, An-gela Raimondo, Anna Reckecoordinati da Umberto NasoGli studenti Giulia Agrò, AndreaArena, Carla Calderaro, GinoGalvagna, Agatino Simone Ca-ruso, Serena Caruso, CaterinaCondorelli, Sonia Costa, Gio-vanni Di Giovanni, ValerioGrasso, Marco Pavone, FedericoSeverino, Samantha Strazzeri,Alessandra Tavella, Maria RosaTirrito coordianti da Gianluca Lombardo■ Karim Alishahi ■ Claudio Arezzo di Trifiletti■ Chiara Arrigo Associazione culturale■ Pasto Collettivo con Orazio Alba, Dario Chillemi,Hui Chun Lin, Adriana La Porta,Salvatore Padrenostro e Mari-lena Trovato■ Mario Bajardi■ Gaspare Balsamo ■ Palmina Barbagallo ■ Salvo Barbagallo ■ Eva Cantaro■ Paolo Capizzi ■ Gabriele Cutispoto

■ I danzatori Alice Billò, Giulia Carroccio, Giuseppe Caruso, Maura Celeste, DafneCiccola, Serena D’Agati, FilippoDomini, Jessica Eirado Enes, Carmen Fugallo, VerdianaGrosso, Firat Kurum, Alessia Lianzi, Irene Panzera, Giovanna Perdichizzi, Rossella Pilo,Adriano Popolo Rubbio, AnnaResta, Cristina Romano, Eva Schifanocoreogr. di Enrico Musmeci■ Coro Doulce Memoiredir. Bruna D’Amico■ Coro Freedomdir. Nino Faro ■ Coro Imago Vocis dir. Padre Salvatore Resca■ Coro Istituto Sant’Orsola dir. Alessandra Toscano■ Coro Mille Regretz dir. Salvo Pappalardo ■ Davide Corrao ■ Patrizia D’Antona ■ Ottavio D’Urso

■ Jalì Diabate ■ Giulia Di Natale ■ Elena Guarino ■ Ensamble Calamus dir. Carmelo Dell’Acqua ■ Ensamble di Arpe Scuola media Biscari Martoglio dir. Verdiana Pinto ■ Gruppo DanzaAteliers Acireale, coreografie CarmenRusso ed Enrico Musmeci■ Oran Isik ■ Laboratorio Arte drammatica Teatro del Molo2dir. Gioacchino Palumbo■ Savì Manna ■ Cristina Mazzeo ■ Renato Miritello■ Claudio Montaudo ■ Morgana Ensamble Arrigo Francesca, Scalia Lucilla, Stivala Micol, PapaleGiuditta, Miano Susanna, Finocchiaro Corrado, Leonardi Roberta e Angela Minuta direzione ■ Neon Teatro ■ Melania Panarello ■ Claudio Patané ■ Emanuela Pistone e Khar Seck - Isola Qùassud ■ Andrea Salomon conMelissa Botto, Giuseppe Caliri, Nicolò Cappello, Michele Catania, Emanuela Fal-letta, Alessandro Grasso, SantoGiranio, Valeria Medici, Elisa Moschella, Giu-seppe Pomidoro, Luca Prete,Rosalinda Uzzo■ Giuseppe Emanuele Sassetti■ Marco Selvaggio ■ Sicula Butohdi Valeria Geremia■ Enrico Sorbello ■ Teatro Manomagia ■ Teatro Massimo Bellinidi Catania ■ Teatro Stabiledi Catania con Marina La Placa, Liliana Lo Furno, Luca Iacono e Irene Tetto a cura di Ezio Donato, DonatellaCapraromusiche Mario Incudine■ Toy Piano Riccardo Insolia e Andrea A. Maccarronevoce recitante ■ Aldo Toscano■ Stefano zorzanello

fa un certo effetto leggere le adesioni artistiche al rito della luce, inun elenco che mette insieme alcune delle massime istituzione culturalisiciliane accanto a cori, compagnie, gruppi musicali, accademie, scuoledi musica o ancora accanto a singoli, artisti, musicisti, danzatori. tutti hanno voluto dare il loro contributo.la forza del progetto, la forza del cuore, hanno creato l’occasione perun incontro, forse impensabile prima, tra realtà diverse per genere, sto-ria e dimensione. nasce così, nella pratica, un’azione esemplare che vuole indicare unanuova via.l’unica via per noi percorribile, quella della condivisione e dell’ascoltoreciproco.

Le associazioniAsd Tersicore Scuola di danza st gravona 70 via dell’azalea 26 - ctpresidente Letizia Scuderi

Associazione AshramMultikulti Catania partecipazione nell'ambito delleattività interculturali promossedal progetto di volontariato eu-ropeo “Kite Festivals” (Uçurtma Bayramları);via landolina, 41 catania www.multikulticatania.it

Centro Etneo Studi Musicali via g. turrisi colonna, 13 catania diretto da Eleonora e Salvo Salicewww.cesm.it

Dietro le Quinte Centro Internazionale di Danza via delle gemme, 19 – catania fondato da Piero Ferlito e Maki Nishida www.danzadietrolequinte.it

Coop. sociale Papa Giovanni Paolo II - Coro Magico viale nitta, 3 – catania presidente Rosaria Cosimanowww.papagiovannipaoloii.org

Federazione Associazioni Mauriziane di Cataniapresidente Sig. Milinte

Fed. Mediterranea Yogavia vecchia ognina, 90 cataniapresidente Wanda Vanniwww.mediterraneayoga.it

Gruppo Scout Agesci Catania 18viale castagnola, 4 catania capo gruppo Simona Munzone

Moschea di Catania via calì, 20 catania Imam Abu Touq

Aipd Catania piazza eroi d'ungheria, 33 catania www.aipdcatania.com

Oratorio Centro Giovanile Giovanni Paolo II viale grimaldi, 13/15 cataniapresidente Suor Maria Lucia Siragusa www.oratoriolibrino.it

Mettiamoci in Gioco Organizzazione di volontariatovia bellini, 54 – sant’agata li battiatipresidente Daniela Di Stefanowww.mettiamocingioco.net

Royal Dance G.M.Scuola di danza viale san teodoro, 8 – cataniadi Giovanna Malvuccio

Associazione Talità Kumviale Moncada, 2 cataniaPresidente Dott.ssa Giuliana Gianinohttp://www.talitakumcatania.it/

Terre Forti via del lampone, 2 – cataniapresidente Alfio Guzzettawww.terreforti.org

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L’ARCHIVIO SOCIO-ANTROPOLOGICODELLA CITTà DI CATANIA - IL MUSEO DELLA LUCE

L’Archivio scaturisce da un progetto che hacoinvolto 30 giovani fotografi siciliani e alcunigrandi maestri della fotografia internazionalenella creazione di laboratori didattici nellescuole, oltre 50 tra quelle di Librino e quelle diCatania città, alle quali è stato affidato il temadella Costituzione. Gli studenti, insieme ai fo-tografi e al personale docente, hanno dovutointerpretare e tradurre in immagini un articolodella Costituzione scelto da loro stessi. Nelprogetto sono state coinvolte le famiglie di 100bambini di Librino che hanno raccontato la sto-ria della loro vita per immagini, e anche 20 as-sociazioni di volontariato della città, che sonostate descritte attraverso il linguaggio fotogra-fico dai bambini delle scuole, i quali ne hannocatturato lo spirito, la vita e l’anima. La Fonda-zione ha scelto di coinvolgere il mondo dell’as-sociazionismo e del volontariato, riconoscendoin queste realtà un anelito alla vita intesa comedono, come volontà di operare nel presente afavore di tutti; come superamento dell’indivi-duo e del tornaconto personale. La Fondazioneha voluto rivolgersi proprio a quegli uominiimpegnati nella costruzione di una vita liberadagli imperativi del potere e del denaro, maricca di valori universali che rendono l’uomopartecipe della bellezza del creato. Alle scuole la Fondazione ha offerto delle espe-rienze che, partendo dal valore emozionale, haportato i ragazzi a intraprendere un percorsoformativo che ha come fine quello dell’autoaf-fermazione e della partecipazione sociale. Il coinvolgimento delle famiglie di 100 bam-bini di Librino invece è stata una scelta diidentità rispetto all’origine e al racconto dellastoria e della vita dei bambini. La sommatoriadi tutti questi scatti concorre alla realizzazionedell’Archivio socio antropologico che com-prende i volti di oltre trentamila persone. Sitratta degli abitanti di Librino e di Catania ingenerale, che hanno condiviso questo percorsoper un’idea comune di bellezza, intesa comeconcezione e conoscenza che pervade la vita diogni essere vivente. è nelle intenzioni dalla Fondazione Fiumarad’Arte donare l’Archivio socio antropologicoalla Sovrintendenza ai Beni Culturali di Cata-nia, con l’intento e la speranza che possa es-sere sottoposto a vincolo e tutela quale beneimmateriale, affinché possa essere protetto econdiviso dalla città. Le immagini dell’archivio saranno al centro diun progetto multimediale che interesserà Li-brino, luogo prescelto per la nascita del primoMuseo della Luce e della poesia open air, cheprevede l’installazione di opere fotografiche egigantografie nonché la proiezione, attraversol’utilizzo di nuove tecnologie, degli scatti del-l’Archivio, affinché tutti ne possano usufruire .Quello della Fiumara d’Arte è un progetto pi-lota replicabile su larga scala che ha inevitabil-mente carattere universale: perché la luce dellaconoscenza è universale e inarrestabile, è l’ac-qua con la quale si bagna il flusso della vita.

I Fotografi

AlessandroDi Giugno.Fotografo pluri-premiato a “IlGenio di Pa-lermo – studiaperti degli arti-sti”. Ha realiz-zato alcuniprogetti perl’Università delas Americas-Puebla Mexico,per l’ Associa-cion de CentreCulturel de Ren-contre e Une-sco. Collaboracon riviste eagenzie fotogra-fiche. Dal 2007è presente nel-l’archivio Sacsdel Museo Riso.

FrancescoButera.Muove i primipassi nel mondodella fotografiada autodidatta esi forma con ilcorso di Dona-tella PolizziPiazza. Ha col-laborato conl'agenzia cata-nese Musica &Suoni di cui èstato fotografoufficiale. Free-lance impe-gnato nelsociale, colla-bora con varietestate giornali-stiche locali enazionali.

AlessandroCosta.

Maria PiaBallarino.Ha frequentatoil corso di Deco-razione pittoricapresso L’Acca-demia di BelleArti di Catania,e ha seguito leorme del suomaestro AldoPalazzolo concui inizia la suaavventura foto-grafica. Ha giàcollaborato conla FondazioneFiumara d’Arteper il progettoMeridiani diLuce. Collaboracon il periodico“Le fate”.

Dario Azzaro. Inizia nel 1986con la Galleria“Greg Foto”(FIAF). Ha poi collabo-rato con l’Ansa,l’AssociatedPress per la Si-cilia orientalepresso Fotocro-nache RS, con ilmensile «I loveSicilia» e con la“Marco Spampi-nato Editore”.Dal 1996 è il fo-tografo del Gior-nale di Siciliaredazione diCatania.

Davide Anastasi.Fotoreporter,collabora conLa Sicilia e conl'Agenzia Lapresse. Apprezzato fo-tografo di eventie spettacoli haallestito con lesue immaginidue padiglionidel Museo per-manente sulloSbarco in Siciliade Le Ciminiere. Da anni foto-grafa le proble-matiche deiquartieri dellecittà di Catania.

In occasione del Rito della Luce sarà presentato l’Archivio socio-antropologico della città di Catania, frutto del lavoro svolto negli ultimi due anni dalla

Fondazione Fiumara d’Arte di Antonio Presti nel quartiere Librino, a Catania, con 40fotografi in collaborazione col maestro Reza del National Geographic e 100 bambini di Librino.L’Arhivio fotografico socio-antropologico sarà donato alla Soprintendenza ai Beni Culturali di

Catania perché venga tutelato e consegnato al futuro come bene immateriale. Valore di Identità

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Monica Laurentini.Dal 2001 colla-bora con "Il Can-tastorie diSicilia", con ilmensile “Siciliain Viaggio” alle-gato al quoti-diano La Sicilia econ “Intransit”.Con la mostra"'A piscaria, unmercato sonoro",ha vinto il primopremio fotogra-fico LeonessaPalio del Velluto2009. Collaboracon Antonio Poli-tano al Festivaldella Letteraturadi Viaggio.

Enzo Gabriele Leanza. Consigliere Nazionale edocente del Dipartimento Didattica della FIAF. Ha inse-gnato “Storia e tecniche della fotografia” all’Università diCatania e “Storia della Fotografia di Moda” al MasterUniversitario in “Estetica e comunicazione della moda edello spettacolo”. E’ docente del laboratorio “FashionPhotography” presso l’Università di Catania.

Antonio Licari. Dopo aver studiato tra Firenze e Milano oggi è un foto-grafo di moda a cui piace indagare anche i settoridella fotografia industriale e del reportage. Lo affa-scina l’idea di dedicarsi ad uno stilista “emergente”con il quale sviluppare un percorso creativo che facciacrescere entrambi.

Claudio Floresta. Nel 1989 realizza il suo primo reportage in Mali perl’agenzia Francesca Speranza. Dal 1996 come fotore-porter freelance ha realizzato reportage in Chiapassulla rivoluzione zapatista, in Irlanda del Nord durante imoti di protesta, nel Kurdistan turco, in Bosnia-Erzego-vina, in Argentina, in Palestina.

Claudia Gambadoro. Ha esposto in molte galleriad’Europa tra cui alla Kunsthaus Tacheles di Berlino (vin-citrice concorso Movin’Up) e al Centro per l’Arte Con-temporanea Luigi Pecci di Prato (menzione specialedella giuria per Videominuto). “Premio Unione Latinaper la Giovane Creazione” ha esposto nel 2009 alMuseo di Arte Contemporanea di Santiago del Cile.

Laura Lo Faro. Laureata all'Università 'La Sa-pienza' di Roma in Letteratura Musica e Spettacolo, hainiziato ad avvicinarsi alla fotografia da autodidatta foto-grafando musicisti nei loro 'dietro le quinte'. Ha lavoratonel cinema come fotografa di scena: cortometraggi,serie tv (“Boris”) e lungometraggi (“Mozzarella Stories”,“Pulce non c'è”, “Gli equilibristi').

Santo Mangiameli.Laureato in letteremoderne è foto-giornalista dal2000. Collaboracon “Fotografia3.0”, “Praw! ma-gazine” e “Tribeart”. Ha pubblicatole sue foto sul Na-tional Geographice in diversi volumidi arte e lettera-tura contempora-nea. Docente deilaboratori speri-mentali di foto-giornalismo perl’ateneo cataneseè co-fondatore diNeda free reports.

Claudia Lauria.Inizia l'uso dellacamera oscura acasa, dove haanche uno studioe un set fotogra-fico. Allestisce lesue prime mostrenel 2000. Oltre ilfotoreportageconduce una ri-cerca personalenel mondo dellafoto d'arte con-temporanea. Lesue mostre man-tengono un unicofilo conduttore.

Chiara Di Salvatore.Ha frequentatol' Accademia diBelle Arti di Cata-nia e si è specia-lizzata inFotografia e ArtiVisive. Le sue im-magini sono statepubblicate su ca-taloghi di mostredi moda e quoti-diani locali. Ha la-vorato per annicome fotografasportiva presso lepiste motociclisti-che di Racal-muto, Siracusa ePalermo.

FabrizioFrixa.Inizia la sua atti-vità fotografandogli abissi marini.Nel 1997 è Cam-pione italiano diFotografia Su-bacquea per laG.R.O. Sub Ca-tania. Nellostesso annoentra a far partedell’AssociazioneNazionale ArtiFotografiche. Dal2005 è giuratofederale dal Coniper la specialitàFotografia Subacquea.

Luca Guarneri. Studia fotografia prima a Roma epoi all’International Center of Photography di New York.Ha collaborato con diverse riviste e quotidiani tra i qualiMaxim, Carta, Gulfshore Life, The Philadelphia Uncon-vinient, Sarasota Magazine, Residence Décoration,L’Untà, Corriere della Sera, Left, Newsweek, Repub-blica.it. è uno dei fondatori di Officina Fotografica.

EmanueleLo Cascio.

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Francesco Troina. Studia architettura a Firenze econtemporaneamente fotografia presso la scuola f:64 diLuciano Ricci. Si specializza in reportage di viaggio edarchitettura. Irrequieto per natura, la sua vocazione er-rante lo ha portato a vivere in vari luoghi in Italia ed Eu-ropa senza però abbandonare mai il legame che loriconduce alla sua Catania.

Lidia Tropea. Ricerca tra il video, l’espressione cor-porea e la fotografia, esplorandone le potenzialità e so-vrapponendo spesso i tre linguaggi artistici. Nel 2009primo premio della “iBIENNIAL”, di Londra. Nel 2010 a“La Gaia Età” Cupra Marittima, a “VIDEOFORMES”,Francia, ed è stata selezionata per il “Celeste Prize2010 International”.

Salvatore zerbo. Fotografo e film maker tra i suoimaestri annovera Beppe Lanci, Paolo Benvenuti e Da-niale Nannuzzi. Nel 2003 si diploma “direttore della fo-tografia” alla Nuct (Cinecittà Studios). Nel 2007 fonda ilgruppo “ La Camera Chiara” che si occupa di fotogra-fia, cinema e comunicazione visiva. Le sue immaginisono state pubblicate anche da Le Monde e L’Unità.

Laura Matraxia. Dopo aver conseguito due diplomi e due lauree pressol’Accademia di Belle Arti, ha conseguito il titolo di “WebDesigner” presso il centro Efal di Caltanissetta. Dal2005 è docente di fotografia e Storia dell’arte pressol'Accademia di Belle Arti di Riesi (Caltanissetta). Hapartecipato a svariate mostre e concorsi.

Giuseppe Marano.Dopo aver otte-nuto diversi rico-noscimenti, tra cuiil Fototalentos ’09e il Fotocofrade’09, comincia adesporre in Italia eSpagna. Nel 2011vince la borsa distudio di SpazioLabò per la realiz-zazione di un pro-getto fotografico aNew York, e lavoraal progetto Farfrom Home. Dal2012 collaboracon l’agenzia foto-grafica AtlantidePhotoTravel.

MarcoSpartà.Un’eco surreali-sta colloca i suoilavori in unospazio quasiastratto slegatodal tempo. Col-labora conagenzie di modaquali la Ca-stDiva ModelsAgency, l’Acca-demia Euro me-diterranea,Harim Network eBigeyed FishPhoto, associa-zione fondata in-sieme a MarioCicala e Salva-tore Arcidiacono.

Mela Salemi.Appassionata disegno calcogra-fico. Partecipa aTravelling exhibi-tion “Nero di Luce”che tocca le princi-pali capitali euro-pee (2005). Nel2001 fonda a Sira-cusa Scenappa-rente, con cuifirma importanti la-vori per il TeatroAntico, per OrtigiaFestival e per laBiennale di Vene-zia. Nel 2003 col-labora con RomeoCastellucci comeconsulente di sce-nografia.

Francesco Ruggeri. Laureato in psicologia havissuto a New York tra il 1981 ed il 1992. Tornato a Ca-tania, si occupa di fotografia pubblicitaria. Suoi scattisul New York Times, Newsweek, Smithsonian Maga-zine, Epoca, Venerdì di Repubblica, Sette del Corrieredella Sera, Panorama. Dal 2007 insegna presso l'Uni-versità e presso l'Accademia di Belle Arti di Catania.

Rosario Scalia. Inizia da autodidatta nel 1989 cu-rando personalmente lo sviluppo e la stampa delle suefoto, appassionandosi sempre più a questa forma d'artee comunicazione. Dal 2007 inizia a collaborare con al-cuni studi fotografici, oltre che con la Fondazione Fiu-mara D' Arte di Antonio Presti. Nel 2011 la suapersonale “Paisi” è stata ospitata al Feelgood di Milano.

Stefania Romano. Laurea pressol’Accademia diBelle Arti di Pa-lermo. Ben lon-tane da ogni tipodi reportage o didocumentazione,le sue foto sonosolo l’ultimo sta-dio di un lento la-voro dielaborazioneconcettuale, verie propri tableauxvivants costruiticon la creativitàdi una scrittrice.

Benedetto Tarantino.Ha approfondito la fotografia di architettura, di pae-saggio urbano e naturale in Sicilia. Assistente fotogra-fico e universitario di Giovanni Chiaramonte e SantoEduardo Di Miceli. Ha esposto anche in Polonia e inSpagna e collabora con diverse agenzie di comunica-zione e stampa.

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Il Cero di Sant’Agata - Catania 1999In occasione dei festeggiamenti in onore di S. Agata il 3febbraio del ‘99 realizza una grande opera d’arte in ceraideata dal maestro Arnaldo Pomodoro e dedicata al quar-tiere di Librino. L’opera colossale (8 tonnellate di paraffinaper un’altezza di 15 mt e un valore complessivo di 200milioni di vecchie lire) è stata consegnata al fuoco insegno di rinuncia e di speranza per la rinascita culturaledi tutti i quartieri dimenticati delle grandi città.

L'offerta della Parola:Poeti in Treno - Marzo 2001L'idea trainante di questo progetto è stata quella di farsalire sul treno alcuni poeti – affermati ed emergenti - nontanto per scrivere o leggere poesie, ma per dialogare coni viaggiatori. E non necessariamente, o esclusivamente,di poesia. Fin dal primo giorno, scolaresche, comunità te-rapeutiche, centri sociali, ma anche singoli gruppi di per-sone, si organizzarono autonomamente, attendendo adogni stazione il treno dei poeti. Con curiosità e grandeaspettativa: come per un’insolita festa.L’anno seguente a Librino, nelle scuole, nelle sale par-rocchiali, nelle palestre si potevano ancora incontrarefolle di padri e di madri con figli bambini e vecchi e ragazzie impiegati e operai. Ancora la poesia era al centro dellefeste, dei pranzi doviziosi preparati da tante famiglie “po-vere” che gareggiavano in ospitalità.“Questa operazione”,afferma Presti, “mette la centralità sull'uomo, l'uomo alcentro del cominicare. Oggi si comunica purtroppo in cor-tocircuito.Questa è una posizione che ridà alla comuni-cazione quel modo puro e innocente che spetta allacomunicazione degli uomini. Di questo sono molto felicepoiché i poeti sono i testimoni e i portatori di parola sacrae quindi di poesia. La mia, “continua Presti, “è una posi-zione etica che voglio adottare qui a Librino in nome delladevozione, il mio interesse da non catanese è quello didare alla città una posizione culturale alta e altra.”

Poeti a Librino – Librino, 2001/’02Gli studenti e i ragazzi di Librino sono stati i protagonistidi un ciclo di incontri con importanti poeti con l’opportunitàdi conoscere e interagire con coloro che nell’immaginariocollettivo incarnano la parola più di altri e che continuanoad affermare con la parola, i valori autentici dell’esistenza.Tra i poeti coinvolti: Maria Luisa Spaziani, Elio Pecora,Lello Voce, Maria Attanasio, Mariano Baino, EvelinaSchatz, Giancarlo Majorino, Davide Riondino, Vivian La-Marque, Alessandra Berardi, Gabriele Frasca, EdoardoSanguineti, Gianni D'Elia, Aldo Nove. Tutti i poeti hannoaderito al progetto Terz’Occhio. Meridiani di Luce e sonostati quindi i primi testimoni culturali e sostenitori della na-scita del Museo d’Arte Contemporanea a Librino.

1 KM di tela a Librino – 2002Il ciclo di incontri con i poeti a Librino si è concluso conuna grande festa dedicata all’arte: un’estemporanea dipittura che ha coinvolto tutto il quartiere nella realizza-zione di un chilometro di tela distesa lungo le vie di Li-brino. Gli studenti sono stati invitati ad esprimere, con ilproprio personale linguaggio artistico, la gioiosa espe-rienza vissuta con i poeti, trascrivendo emozioni, parole,immagini e anche la poesia dei poeti. L’opera è stata poitagliata in parti uguali e donata alle scuole del progetto.

EXTRA-ordinario: Il valore dell’essereCatania, Casa d’Arte Stesicorea, 2002La Casa d’Arte Stesicorea nasce a Catania nel 1999 inun antico appartamento del centro storico. è una casasenza nome che modifica il modulo funzionale di un’abi-tazione in spazio creativo. Le dodici stanze diventano in-stallazioni, pensieri vivi, un comunicare “di-stanze” innome di istanze d’amore. Il progetto “EXTRA-ordinario”ha coinvolto le principali realtà culturali di Catania, dandovita a ricerche e interazioni tra artisti nazionali e interna-

zionali e le culture locali, sempre in nome della rinascitae dell’affermazione dei Valori dell’Essere. Il progetto trovauna sua concreta rappresentazione nella stanza d’arterealizzata lo stesso anno dall’artista Massimo Siragusacon la partecipazione degli studenti delle scuole di Librino.

500 Spot per Librino – 2003/’04La poesia e la pubblicità diventano mezzi sociali per il ri-lancio culturale del quartiere catanese di Librino e di tuttii territori disagiati delle grandi metropoli contemporanee.Il progetto parte dall’analisi sul ruolo della pubblicità nelcontesto attuale e dall’assunto che oggi la pubblicità puòsvolgere un lavoro centrale, non solo nella promozionecommerciale di un prodotto, ma anche nel processo di ri-affermazione dell’esistenza, ristabilendo la priorità del-l’essere rispetto all’apparire e ri-affermando la vera“bellezza”. Con il supporto di numerose emittenti radio-televisive regionali sono andati in onda i 500 spot chehanno avuto come protagonisti gli studenti e gli abitantidi Librino e i maggiori poeti italiani che hanno dedicato alquartiere alcuni versi delle loro opere.

Viaggio in Sicilia…verso LibrinoSicilia, 2004Il primo Grand Tour di scrittori internazionali che ha por-tato in Sicilia alcune delle più note firme della letteraturacontemporanea. Meta finale di ogni itinerario è Librinoeletta dalla Fondazione come simbolo della rinascita civileed etica di tutte le periferie del nostro tempo in nome del-l’arte e della bellezza. Una grande opportunità per la Sicilia,di farsi leggere, amare, comprendere. Un viaggio nel tempoe nello spazio, alla scoperta delle radici dimenticate, del-l’anima mundi dell’isola. Gli scrittori coinvolti, anch’essi te-stimoni del progetto Terz’Occhio Meridiani di Luce sonostati: Paco Ignazio Taibo II, Meir Shalev, Sergej Bolmat,Daniel Chavarria, Rachid Bujedra, Aminata Traorè, HernanRivera Letelier, Joseph O’Connor, Jonathan Coe.

500 bandiere per essere città Catania 2004/’05Se tradizionalmente la bandiera è simbolo del luogo cherappresenta, di una storia e di un’identità comune, la Fon-dazione Fiumara d’Arte, con le scuole di Librino, ha pro-posto la bandiera come simbolo di una riflessionesull’etica e sul valore dell’impegno morale e civile. Gli stu-denti e gli abitanti di Librino sono i primi protagonisti delprogetto, affermando, attraverso un “Manifesto Etico”, unrinnovato spirito di cittadinanza e coinvolgendo tutta lacittà di Catania a sottoscrivere questa importante inizia-tiva. Le riflessioni sul tema dell’etica e dell’educazionealla cittadinanza sono state poi tradotte in opere pittorichedando vita a 500 bandiere dipinte che hanno colorato ipali della luce dell’asse dei servizi catanese (dalla Plaiaalla zona di Bicocca).

Il pane non si buttaCatania 2005/’06“Il pane non si butta”, diretta prosecuzione delle 500 ban-diere etiche, si pone come fase ulteriore del progetto ge-nerale “Terzocchio - Merdiani di Luce”, che mira anchequesta volta a puntare i riflettori su aree di sensibilità col-lettiva atrofizzate ed oscurate dai meccanismi sociali. Ildibattito nelle scuole approfondisce il tema del consumi-smo smodato e dello spreco nel contesto familiare e so-ciale, e conduce ad una trasformazione artistica delle 500bandiere precedentemente realizzate dagli studenti. Laforma data alla materia muta nel tempo, pur conservandoin sé i semi dell’idea che l’hanno generata, plasmata. Lamateria cambia aspetto, ma “non si butta”. In arte, comein natura, tutto si trasforma.

Grand Tour della Poesia Catania/Palermo 2005/’06La poesia ritorna in Sicilia con un Grand Tour della Poesia

che ha scelto le due città simbolo siciliane come tappeprivilegiate del percorso culturale. Fiumara d’Arte intendeancora una volta sensibilizzare le nuove generazioniverso tematiche quali: l’educazione alla cittadinanza, l’im-pegno civile, il rispetto per l’ambiente, la devozione allabellezza. Momenti di autentico nutrimento intellettuale do-nati agli studenti delle scuole e a tutti gli abitanti chehanno partecipato numerosi ai reading cittadini con i poetipresso Università, librerie, associazioni culturali ecc.

Io sono acqua: 500 bandiere Catania – 2006/’07Sono sempre le scuole i luoghi etici dove riflettere, discu-tere e promuovere bellezza. Un progetto didattico che hachiamato gli studenti di Catania e Librino a riflettere sulladelicata problematica dell’acqua nella società contempo-ranea. Gli alunni delle scuole hanno dato vita a 500 ban-diere che sono state donate all’ospedale civico di Cataniae alla città, con installazioni urbane come segno tangibiledel lavoro svolto dai ragazzi.

“La Porta della Bellezza” Librino, 2008/’09Il progetto mira a ricostruire un’integrità spezzata, fa-cendo ritrovare identità e specificità di luogo a un “nonluogo” tra i tanti di Librino, periferia della città di Cataniae contribuendo quindi a promuovere il senso di apparte-nenza nei suoi abitanti. Tale non luogo è stato individuatonell’Asse Attrezzato all’ingresso del quartiere catanese,un muro cementizio che come una ferita deturpa e tagliain due il territorio, snodandosi anonimamente per chilo-metri lungo i viali. La Fondazione Antonio Presti – Fiu-mara d’Arte, lavorando in collaborazione con le scuoledel quartiere, ha voluto offrire agli studenti una “visionealtra”: la trasformazione di quel muro, di quella ferita inun “valore di Bellezza”, restituita da quel gesto di condi-visione che tutti i bambini del quartiere hanno sigillato,assemblando su quel muro migliaia di pezzi di terracottacreati insieme con gli artisti coinvolti. Anno dopo anno,quel “muro” si trasformerà in una “Porta” e tutti gli abitantiriconosceranno nel valore della condivisione, non solo unnuovo luogo d’identità, ma uno spazio poetico che affer-merà con la sua parola, il senso della Bellezza.

Prog. didattico: SICILIA – LIBRINO“Le Grandi Madri” - 2008/’09Nello sviluppo del progetto: “Sicilia – Librino: Le GrandiMadri” la Fondazione Antonio Presti – Fiumara d’Arte in-tende affermare una riflessione fondamentale: il quartieredi Librino non rappresenta più la periferia di Catania, matrova la sua Identità nell’essere Sicilia. Per raggiungeretale fine e ribaltare quella condizione di emarginazione edi “non luogo”, si sceglie la Cultura come impegno di va-lore civile; così, con il coinvolgimento delle Istituzioni sco-lastiche delle nove province siciliane si creerà una reteper un cammino verso un progetto comune: il futuro. Per affermare il diritto e il valore del futuro saranno coin-volti tutti gli studenti delle scuole della rete e, con la par-tecipazione di nove artisti-tutor, si realizzerà un pannelloin ceramica interattivo che creerà un legame umano esimbolico tra le scuole siciliane e lo spazio urbano dellaperiferia catanese. Le nuove generazioni di tutta la Siciliatroveranno nell’opera collettiva realizzata a Librino la con-divisione di un progetto di legalità e Bellezza. Tutti i ra-gazzi coinvolti nel progetto, crescendo, andranno semprea visitare Librino che rappresenterà per loro un luogod’identità di Bellezza e un polo d’attrazione, affermandocosì una spontanea e naturale fruizione, non più di quelquartiere a rischio, ma di un luogo trasformato in Museoa cielo aperto d’Arte Contemporanea. Librino: “Porta dellaBellezza della Sicilia” rinnovata e contemporanea chenon vuole più essere anti ma che trova nel Fare e nelDono il suo spirito e il suo valore di Essere. La Sicilia conle sue scuole manifesta a Librino il suo essere Bellezza.

15 ANNI A LIBRINODa 15 anni la Fondazione Antonio Presti - Fiumara d’Arte dedica il proprio impegno sociale e culturaleper la rinascita del quartiere catanese di Librino, uno dei più degradati della città e con un alto tasso dicriminalità giovanile. Tante le iniziative organizzate negli anni nell’ambito del progetto “Terzocchio -Meridiani di Luce”, un percorso etico e formativo di “devozione alla bellezza” per le nuove generazioni,un progetto culturale che sta lentamente contribuendo a promuovere un rinnovato senso di identità eappartenenza degli abitanti al loro territorio.

Fondazione Antonio PrestiFiumara d'Arte

Da un’idea di Antonio Presti

Gianfranco Molinoproduzione esecutiva Eventi Fiumara d’Arte

Consulenza Artistica Progetto PoesiaBiagio Guerrera

Coordinamento Generale Progetto Lavinia D’Agostino

Coordinamento Paolo Consoli Claudio Floresta Claudio Quattroluni Stefania Randazzo Paolo RomaniaFabio Scuto Elio Sofia Francesco Troina

Segreteria e coordinamentoCristina Caligiore Irene Catalfamo

Ufficio stampa Regionale – Alessandra Bonaccorsi Nazionale – Virgilio Violo

Un affettuoso e sentito ringraziamento per ladisponibilità e la collaborazione dimostrata,nonché per la condivisione del pensiero dacui scaturisce il Rito della Luce, va a tutti gli

studenti, gli insegnanti e i dirigenti scola-

stici delle scuole di Catania che hanno vo-luto essere presenti al Rito; all’Accademia

di Belle Arti di Catania nella persona di Vir-

gilio Piccari; alla Soprintendente del Tea-

tro Massimo Bellini di Catania Rita Gari

Cinquegrana; a tutto lo staff del Teatro Sta-

bile di Catania, a tutte le associazioni, gli

artisti, poeti, musicisti e attori che hannodonato il loro talento per la riuscita del Ritodella Luce; alla Soprintendente ai Beni

Culturali di Catania Vera Greco, alla Casa

dei Popoli del Comune di Catania nellapersona di Paola Scuderi, al Sindaco di

Catania, all’Associazione HdueO, ai volon-tari della Protezione Civile e della Miseri-

cordia di Catania.

Un ringraziamento particolare alle famiglie,e in particolare le mamme di Librino; a tuttol’Istituto comprensivo Campanella Sturzo:dagli studenti al dirigente scolastico Lino

Secchi, alla vicepreside Pinuccia Sturiale,fino a tutti i docenti, i collaboratori scola-

stici e il personale ausiliario, per avermesso a disposizione la struttura e per avercollaborato attivamente. Un particolare rin-graziamento anche a tutti gli amici che cihanno dato una mano: Lino D’Urso, Marina

Galeazzi, Grazia Giurato, Marina La Fa-

rina, la signora Maria Mirenda, la famiglia

Ramaci, Ivetta Reina, Lara Riguccio, So-

riana Stagnitta, la stampa locale e in par-ticolare tutti gli amici giornalisti che dasempre sostengono con il cuore e il pensierola Fondazione Fiumara d’Arte.

www.librino.orgwww.ateliersulmare.itinfo@fondazionefiumaradarte.orgsu Facebook:“Rito della luce - Solstizio d’inverno 2012”

stampa: Litocon - Ct

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PARCO DI SCULTUREL'idea di Fiumara d'Arte nasce nel 1982, quando l'improvvisa morte del padre imponead Antonio Presti di assumere la direzione del cementificio paterno. Presti, che giàcolleziona arte contemporanea, pensa di dedicare un monumento alla memoria delpadre e si rivolge allo scultore Pietro Consagra. Immagina fin da subito di non farneun semplice fatto privato, ma di donare la scultura alla collettività, e pensa di collocarlaalla foce della fiumara, un paesaggio caro alla sua infanzia. Il progetto muta presto disegno e diventa più ampio. Antonio Presti già immagina di dar vita a un parco di scul-ture che coniughi il linguaggio contemporaneo all'aspra bellezza dei luoghi. L'inaugu-razione della scultura di Consagra, La Materia Poteva Non Esserci, il 12 ottobre 1986,coincide con l'annuncio del museo a cielo aperto, tra il consenso dei sindaci del com-prensorio intervenuti tra le tante autorità alla manifestazione. Per cautela però, il sin-daco di Tusa invia, su segnalazione della Soprintendenza di Messina un'ordinanza disospensione dei lavori. Successivamente, nuove sculture vengono realizzate: Una CurvaGettata alle Spalle del Tempo (Paolo Schiavocampo, 1988); Monumento per un PoetaMorto (o La Finestra sul Mare, Tano Festa, 1989); Stanza di Barca d'Oro (HidetoshiNagasawa, 1989); Arethusa (Pietro Dorazio, Graziano Marini, 1989); Labirinto diArianna (Italo Lanfredini, 1989); Energia Mediterranea (Antonio Di Palma, 1989);Il Muro della Vita (AA.VV, 1991).

LA VICENDA GIUDIZIARIA Il battesimo del progetto complessivo della Fiumara d'Arte coincide però paradossal-mente con il suo arresto. Durante l'inaugurazione viene sequestrata Stanza di Barcad'Oro, lo stesso giorno viene notificato un provvedimento contro la Finestra sul Mareper occupazione di demanio marittimo e abusivismo edilizio. Contro le opere della Fiu-mara vengono avviati cinque procedimenti giudiziari e ha inizio l'intricata vicenda pro-cessuale che ne blocca di fatto il completamento, che prevedeva anche la realizzazionedi opere di grandi maestri come lo spagnolo Chillida, Fausto Melotti e Arnaldo Pomo-doro. I sindaci si tirano indietro e Presti viene lasciato solo di fronte alla giustizia,anche se al suo fianco si schiera la stampa e il mondo dell'arte. Il 10 ottobre 1990, ilpretore di Mistretta, Nicolò Fazio, assolve Presti per Stanza di Barca d'Oro con unainteressante sentenza, che dimostra come la sensibilità culturale possa filtrare le normeposte a garanzia del cittadino con quella particolare interpretazione evolutiva chescrive la storia della giurisprudenza: il fatto non costituisce reato, in quanto la stanzanascosta nell'argine non altera lo stato dei luoghi inteso come identità; è escluso ildanno alle bellezze paesistiche essendo il concetto di bellezza un dato metafisico dif-ficilmente definibile. Non è applicabile la legge Galasso in quanto la Fiumara d'Arte"si propone la qualificazione artistica e non già la trasformazione urbanistico-ediliziadello scabro comprensorio dei Nebrodi". Ma la Procura di Messina ricorre in appello,unificando successivamente i vari procedimenti in atto contro Fiumara. Intanto Prestiinaugura nel 1991 l'Atelier sul Mare, un albergo a Castel di Tusa, affidando a variartisti la realizzazione delle camere. Sempre nel 1991 l'infaticabile mecenate or-ganizza in uno dei paesi della Fiumara, Pettineo, la singolare manifestazione Un chi-lometro di tela, un'estemporanea di pittura su una tela che attraversa le strade delpaese per poi essere tagliata a pezzi e donata agli abitanti le cui case diventano"museo domestico". Il 25 ottobre 1993 i procedimenti contro Stanza di Barca d'Oro,Energia mediterranea, Labirinto di Arianna, vengono dichiarati estinti per avvenutaprescrizione. Il 23 febbraio del 1994 la Corte di Cassazione annulla l'ordine di de-molizione della Finestra sul Mare. All'albergo-museo si festeggia con l'apertura diotto nuove stanze d'artista.

La Fiumara (e la Finestra) è salva. Salva? Né la Regione, né la Provincia, né i Comuniprendono atto della sua esistenza. Nessuno accetta il dono e si fa carico della sua tu-tela. Presti sempre più isolato, vittima di attacchi mafiosi, decide di trasferirsi a Ca-tania per continuare il suo impegno civile per il quartiere di Librino. Nel 2005, quandosi rende conto che tutto il patrimonio artistico si sta deteriorando e la manutenzionedelle opere è indispensabile, il 22 aprile, decide di opporre un rifiuto a questo rifiutodello Stato e chiude con un enorme telo blu la Finestra sul Mare scrivendo in tutte lelingue la parola “chiuso”. Con questo gesto simbolico Presti decide di ribaltare le po-sizioni: sottrarre l’opera allo sguardo del pubblico è un gesto di grande forza per af-fermare l’esistenza della scultura come pensiero, anche a prescindere dalla materia.Questa volta è Presti a denunciare tutti i sindaci, la Regione Siciliana, per incolumitàcivile. Interviene all’appello il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e fi-nalmente, il 6 gennaio del 2006, dopo 25 anni di battaglie, viene riconosciuto il Parcodi Fiumara d’arte, aiutato dal Governo regionale che ha approvato l’istituzione delpercorso turistico culturale di Fiumara d’Arte - Legge Regionale 6/06 dal titolo “Va-lorizzazione turistica-Fruizione e conservazione opera di Fiumara d’Arte”. La parola“fine” di questa vicenda, sigilla non solo l’impegno di una vita ma afferma soprattuttouna vittoria “politica” dell’arte, una vittoria della forza dell’esistenza.

LA RINASCITA DELLA FIUMARA Dopo il riconoscimento del Parco di Fiumara d’Arte inizia il progetto di conservazionee valorizzazione delle opere. Il 25 maggio 2007, durante i festeggiamenti dei 25 annidella Fondazione Fiumara d’Arte, si inaugura il primo restauro di un’opera d’Arte con-temporanea: Monumento per un poeta morto di Tano Festa. Questo primo restauro, hadato il via ad un importante Convegno che si è tenuto il 26 maggio 2007 dal titolo Fiu-mara d’Arte-Segni nel paesaggio: valorizzazione, conservazione e progettazione, or-ganizzato dalla Fondazione Fiumara d’Arte. Il 15 maggio 2009, dopo 10 anni di attivitàculturali e sociali, Antonio Presti dona al quartiere di Librino (Catania), La Porta dellaBellezza, prima opera monumentale del museo all’aperto Terzocchio Meridiani di Luce,realizzata con 10.000 bambini delle scuole del quartiere di Librino. Il presidente dellaRepubblica, Giorgio Napolitano, e Sua Santità Benedetto XVI, hanno inviato messaggidi gratitudine ed apprezzamento per l’impegno etico. La città di Catania, nel ricono-scere il valore del dono, attribuisce ad Antonio Presti la Cittadinanza Onoraria. Il 21Marzo 2010, nasce una nuova scultura alla Fiumara, la Piramide – 38° parallelo diMauro Staccioli. L’opera questa volta viene realizzata grazie ad una collaborazionecon il Comune di Motta d’Affermo, guidata dal Sindaco Sebastiano Adamo, l’Assesso-rato ai Beni Culturali nell’ambito del POR Sicilia 2000/2006, oltre ai fondi della leggesu Fiumara d’Arte e al dono della Fondazione Fiumara d’Arte nella persona di AntonioPresti. Questo nuovo interesse e rispetto da parte dei comuni del territorio nei confrontidel Parco di Fiumara, fa sperare ad un futuro di condivisione soprattutto per garantiree tutelare questo grande patrimonio artistico/culturale. Antonio Presti e la sua Fon-dazione, si augurano di vivere un percorso di futuro, non più di solitudine, ma con unapolitica attiva che riesce a rispettare queste opere come una concreta risorsa di svi-luppo turistico e culturale della Valle d’Haelesa, che oggi è famosa e riconosciuta nelmondo per continuare a nutrire la sua storia con la contemporaneità del Parco Fiumarad’Arte. Antonio Presti affida all’opera La Piramide l’illuminazione delle coscenze.

IL PARCO MONUMENTALE DI FIUMARA D’ARTEValle dei Nebrodi - provincia di Messina

Monumento per un poeta mortoTano Festa (1989)Conosciuta come la "Finestra

sul mare", per il chiaro impattovisivo, la scultura, ideata daTano Festa e dedicata al fratellopoeta, è un inno al colore e al-l'infanzia, temi ricorrenti nelleopere dell'artista. La cornice, alta18 metri, realizzata in cementoarmato ed armatura ferrosa, è iltrionfo dell’azzurro, non di quelloche vediamo di solito sulla tavo-lozza di un pittore, ma di quelloche c’è nell’animo, quando unpoeta-scultore come Tano Festa, che fu insieme adulto e bambino, decide di affacciarsi sull’infinito.Questa enorme finestra che tenta di incorniciare il mare, esprime il senso limitato di una possibilità diversa difermarsi con il pensiero sull’orizzonte. Ma è anche una tensione alla serenità, anch'essa ricercata da Festa,spezzata dal monolite nero, senso finito della nostra esistenza, che "buca" la gioiosa finestra ornata dalle ti-piche candide nuvolette ricorrenti nel repertorio dell’artista, interferendo con l’armonia dell’opera.

La materia poteva non esserciPietro Consagra (1986)Una grande scultura frontale a due elementi,addossati, paralleli e distinti nei colori biancoe nero, in un delicato equilibrio di pieni e vuoti.Alta 18 metri, è stata realizzata in cemento ar-mato in un contrapposto cromatico, che piùdelle altre, testimonia il rapporto uomo-am-biente attraverso la razionalità della sua con-cezione e la leggerezza con cui il cementoarmato si fa forma bidimensionale e percorri-bile. L'opera ci invita a passarci in mezzo,quasi a varcare una porta che porti in un altrotempo che fu quello passato, arcaico. Ci si ac-corge allora dell'immensità del cielo, sotto ilquale la storia scorre da tempo immemora-bile: un paravento o un diaframma posto tra larealtà immaginaria.

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Arethusa - Piero Dorazio e Graziano Marini (1990)Opera decorativa di grande vivacità cromatica unita al rigore formale che, con una esplosione di colori,ha investito e cambiato il volto ad un’architettura militare, la caserma dei Carabinieri di Castel di Lucio,che in genere ha un aspetto anonimo e triste. Un opera dove il colore si nutre di luce con una limpi-dezza timbrica che rivela la conoscenza di tutto il percorso dell’astrattismo. Alla ceramica policroma gliartisti hanno affidato il ruolo di riscattare il grigiore (e gli abusi) di tante abitazioni dell'edilizia siciliana.L’arte quindi si inserisce e riconquista, nel concetto contemporaneo dell’architettura, un ruolo fondamen-tale che dovrebbe essere preso ad esempio nella nostra cultura urbana.

Energia Mediterranea - Antonio Di Palma (1990)Un'onda blu che idealmente lega la montagna al mare, un guizzo di energia in mezzo alla natura sel-vaggia. L’opera che si esaurisce in poche linee essenziali e si inserisce nella natura contemplandola, èun manto azzurro che sale e poi scende dolcemente, e che nella sua essenzialità sembra un movi-mento vibrante per uno schizzo di luce cosmica. La scultura ha piuttosto un rapporto orizzontale e sinuoso di contatto con la natura: una grande onda dicemento blu come gonfiata dal vento, un segno d'acqua solidificato sulla montagna, come quell'oriz-zonte di mare che si vede in lontananza.

Stanza di Barca d'Oro - Hidetoshi Nagasawa (1989)Nel letto del fiume Romei, scavata in una parete del monte che lo delimita, c’è la “Stanza di Barcad’Oro”, una realizzazione di straordinaria suggestione e bellezza, realizzata dall’artista giapponese Hi-detoshi Nagasawa: un vano ipogeo, introdotto da un corridoio sotterraneo di 35 metri rivestito di lastremetalliche, nel quale si evidenzia la sagoma di una barca capovolta rivestita di foglie d’oro, raccordataal suolo dal suo albero maestro in marmo rosa. Dal silenzio materiale, anche se animato dalle mille sot-tili voci della natura circostante, si accede al grande silenzio spirituale della stanza, nella quale la barcaè sospesa al centro. L’opera concettuale è nata per essere chiusa per 100 anni, ed e’ stata sigillata conuna porta per far sì che essa potesse vivere “solo attraverso l’energia mentale della memoria”.

Arianna – Italo Lanfredini (1990)La scultura, la cui forma è un simbolo archetipo, il labirinto, è un percorso fisico, maanche interiore, che è impossibile non attraversare tutto una volta entrati. L’opera ècollegata al passato, alla cultura classica, alla nascita, ai primi insegnamenti dellavita. Attraverso un varco naturale si entra nel labirinto e si esce dal labirinto, cosìcome nel tempo l’uomo è entrato ed uscito dalla scena. Chi entra nel labirinto, sipone domande che riguardano la propria esistenza, in un posto ed in una dimen-sione a-temporale, in cui è impossibile interrogarsi.

Una curva gettata alle spalle del tempo – Paolo Schiavocampo (1990)L’opera consiste in un monolite di cemento armato e ferro, collocato ai margini di una curva, che si av-volge su se stessa imitando il movimento di una vela battuta dal vento. La sua linea riproduce in verti-cale la curva della strada, ma, come dice lo stesso artista, essa viene "mossa dal vento silenzioso chesale dal mare". L’opera posta in uno spazio di campagna, divide la via antica dalla nuova, non isolan-dosi ma inserendosi nel percorso, come un punto focale. Un punto, quindi, di mistero, che unisce il pas-sato al futuro insieme ai luoghi, la quiete, le cose, le tradizioni.

Piramide. 38° Parallelo – Mauro Staccioli (2009)La plurale perfezione triangolare della struttura della Piramide – costruita tutta in la-mine di ferro - è come nutrita dalla stessa terra rossa e ferrigna su cui sorge. Essaesprime al suo interno la ricerca e il raggiungimento di un equilibrio, tra l’orizzontalitàdi una spirale - che attraverso la materia manifesta il suo ciclo vita/morte - e la verti-calità di un asse cielo/terra che nascendo dal centro della spirale, si ricongiunge alvertice della Piramide: immanenza/trascendenza. La Piramide si manifesta comeperfetta sintesi dell’universale, di coesistenza degli opposti: cielo e terra, buio e luce,maschile e femminile. Luce di bellezza e armonia, di giustizia e verità, che si facciaetica, storia, azione e condivisione.

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M U S E O A T E L I E R S U L M A R E

La stanza del rito della luceAntonio Presti

La stanza della lucePepi Morgia

La stanza del profetaAntonio Presti, Dario Bellezza, Adele Cambria

La torre di SigismondoRaoul Ruiz

Lunaria, contrada senza nomeVincenzo Consolo, Ute Pyka, Umberto Leone

A Castel di Tusa, sul litorale tirrenico della provincia di Messina, l'Atelier sul Mare ha datovita ad un rivoluzionario concetto di fruizione dell'arte. Qui alberga l’utopia quella dell’arte pura eirripetibile, qui cultura, arte e paesaggio si fondono per far vivere all’ospite un’esperienza indimen-ticabile. Antonio Presti, eccentrico mecenate, realizzatore di sogni irrealizzabili, ha rivoluzionatoil concetto della normale camera d’albergo. La camera diventa spazio museale, opera d’arte, espe-rienza spirituale che ti proietta in un’altra dimensione. L’ospite non è spettatore ma diventa parteintegrante dell’opera, elemento vivo che con la sua presenza dà vita e respiro alla stanza diventan-done il completamento. Le stanze del museo Atelier sul Mare sono state consegnate in mano adartisti internazionali che le hanno trasformate in opere d'arte. Ma, ed è questa la novità, l'operanon è statica, al contrario, è in mutuo e continuo scambio con chi decide di passarvi la notte. L'ideaè quella dell'interazione tra l'opera, che diviene parte del quotidiano, e l'ospite che viene spinto allariflessione ed all'interiorizzazione. Il filo conduttore è l'acqua, il mare, visto come elemento semplicee purificatore, il ritorno alle origini e quindi al proprio essere. L'interpretazione degli artisti è cosìdifferente che ad ogni ospite viene data la possibilità di scegliere.

Museo Atelier sul Mare via Cesare Battisti 4 98079 Castel di Tusa (ME) tel. 0921.334295 fax 0921.334283 [email protected] www.ateliersulmare.it www.librino.orgcontatti facebook:Albergo Museo Fiumara d’Arte - Librino - Librino bis - Fondazione Fiumara d’Arte - Antonio Presti

L E S T A N Z E D ' A U T O R ELa stanza dei portatori d'arte - Antonio Presti, Agnese Purgatorio, Danielle Mitterrand, Cristina BertelliLa bocca della verità - Mario CeroliHammam - Sisley XhafaLa stanza dell'opra - Mimmo CuticchioLunaria, contrada senza nome - Vincenzo Consolo, Ute Pyka, Umberto LeoneLa stanza del profeta - Antonio Presti, Dario Bellezza, Adele CambriaIl Nido - Paolo IcaroEnergia - Maurizio MochettiLinea d'ombra - Michele CanzoneriTrinacria - Mauro StaccioliSu barca di carta m'imbarco - Maria LaiSogni tra segni - Renato Curcio, Agostino FerrariLa stanza della pittura - Piero Dorazio, Graziano MariniTerra e fuoco - Luigi MainolfiMistero per la luna - Hidetoshi NagasawaLa stanza del mare negato - Fabrizio PlessiLa stanza della luce - Pepi MorgiaLa stanza del rito della luce - Antonio PrestiLa torre di Sigismondo - Raoul Ruiz

v i v e r e i l s o g n o d e l l ’ a r t e