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Razza umana N on useremmo termini come im- migrato o straniero, al di là del loro significato anagrafico, se ci considerassimo tutti di una stessa razza. Il prossimo 1° marzo è previsto lo scio- pero nazionale degli “stranieri”. “24 ore senza di noi”. Senza colf e ba- danti, operai e raccoglitori di pomo- dori, saldatori e addetti alle pulizie, ma anche mediatori culturali, infermieri e medici. Comunque persone. Ho sempre ragionato sulle cose della vita assumen- do a priori il punto di vista dell’altro. Vi chiedo di farlo leggendo le righe che se- guiranno, senza cadere nel facile giudi- zio che di qualunquismo si tratta perché la nostra quotidianità è colma di casi si- mili. chi di voi andrebbe a racco- gliere pomodori per la modica cifra di cir- ca 12 euro al giorno, tolte le spese di cibo, un panino col tonno, e di viaggio da rim- borsare al “caporale”? Chi vivrebbe am- massato in «ghetti» o in casolari di cam- pagna abbandonati, fra cartoni, rifiuti, pla- stica, e senza acqua potabile né servizi igienici decenti? segue a pag. 2 Quindicinale di Cinisello Balsamo - Periodico d’informazione - Diffusione gratuita Anno XXXII - Numero 2 - 27 gennaio 2010 [email protected] GRAFFITI a pag. 5 >> FUORI DAL CORO a pag. 4 >> Ero giovane e clandestina”. Quat- tro parole in cui è racchiuso tutto il senso di un viaggio, usate da Jovanna Pacheco per iniziare il raccon- to del suo arrivo in Italia circa 10 anni fa. Jovanna viene dal Perù, terra degli Incas, di Cusco e Machu Picchu dove lo sguardo umano non conosce confini, dove le rocce parlano di storia. diffi- cile credere che si possa lasciare un simile luogo per vivere a Cinisello Balsamo. E’ partita da Lima in cerca di autonomia, per provare l’indipendenza e l’ebbrezza di allontanarsi da casa a soli 20 anni. 5mila dollari consegnati in an- ticipo e tanta fiducia. “Dopo una notte passata sui sedili di un pullman, siamo arrivati in Bolivia – dice Jovanna - . Ab- biamo camminato molto e preso un taxi fino alla stazione per salire su un treno in direzione Santa Cruz. Un mezzo pie- no di gente, animali, merce di ogni tipo e… polizia. Controllavano tutto, cerca- vano la droga con l’aiuto dei cani. SceSi dal treno abbiamo preso un secondo pullman, che fu caricato su una nave e dopo aver attraversato così il fiu- me, siamo giunti al confine col Brasile”. Finisce qui la prima tappa del viaggio di Jovanna che rimane per quattro giorni in un albergo del Brasile in attesa dei do- cumenti necessari all’espatrio, ovvero un passaporto boliviano. Vietato uscire dall’hotel, vietato parlare con qualcuno e rivelare la propria nazionalità. Un con- trollo continuo, che ti costringe al so- spetto, a stare attenta anche ad uno sguardo incrociato casualmente. Poi il volo oltreoceano, l’atterraggio in Fran- cia e la sensazione di aver lasciato alle spalle il pericolo. “ci hanno fermati subito, non ap- pena entrati in aeroporto. Ho capito che era meglio scappare e, approfittando del- la distrazione di un poliziotto, mi sono al- lontanata senza bagaglio. Ho preso un ta- xi fino a Lione dove, dopo aver atteso tre ore, ho comprato un biglietto per la sta- zione centrale di Milano. segue a pag. 2 Scuola e stranieri a pag 10 >> Il crocefisso in aula a pag 3 >> Ragazzi e droghe a pag 8 >> Immigrati, brava gente EDITORIALE in viaggio dal perù in italia per trovare il lavoro Jazzista romeno (Foto: S. Orfeo)

Immigrati, brava gente N - Cinisello Balsamo · “Mi manca il Perù– conclude Jovan-na - Ci sono tornata nel 2004, per far conoscere mio figlio ai miei genitori. Sono sola qui,

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Page 1: Immigrati, brava gente N - Cinisello Balsamo · “Mi manca il Perù– conclude Jovan-na - Ci sono tornata nel 2004, per far conoscere mio figlio ai miei genitori. Sono sola qui,

Razza umana

Non useremmo termini come im-migrato o straniero, al di là delloro significato anagrafico, se ci

considerassimo tutti di una stessa razza.Il prossimo 1° marzo è previsto lo scio-pero nazionale degli “stranieri”. “24 oresenza di noi”. Senza colf e ba-danti, operai e raccoglitori di pomo-dori, saldatori e addetti alle pulizie, maanche mediatori culturali, infermieri emedici. Comunque persone. Ho sempreragionato sulle cose della vita assumen-do a priori il punto di vista dell’altro. Vichiedo di farlo leggendo le righe che se-guiranno, senza cadere nel facile giudi-zio che di qualunquismo si tratta perchéla nostra quotidianità è colma di casi si-mili. chi di voi andrebbe a racco-gliere pomodori per la modica cifra di cir-ca 12 euro al giorno, tolte le spese di cibo,un panino col tonno, e di viaggio da rim-borsare al “caporale”? Chi vivrebbe am-massato in «ghetti» o in casolari di cam-pagna abbandonati, fra cartoni, rifiuti, pla-stica, e senza acqua potabile né serviziigienici decenti?

segue a pag. 2

Quindicinale di Cinisello Balsamo - Periodico d’informazione - Diffusione gratuitaAnno XXXII - Numero 2 - 27 gennaio 2010

[email protected]

GRAFFITI

a pag. 5 >>

FUORI DAL CORO

a pag. 4 >>

“Ero giovane e clandestina”. Quat-tro parole in cui è racchiuso tuttoil senso di un viaggio, usate da

Jovanna Pacheco per iniziare il raccon-to del suo arrivo in Italia circa 10 annifa. Jovanna viene dal Perù, terra degliIncas, di Cusco e Machu Picchu dove losguardo umano non conosce confini,dove le rocce parlano di storia. diffi-cile credere che si possa lasciareun simile luogo per vivere a CiniselloBalsamo. E’ partita da Lima in cerca diautonomia, per provare l’indipendenza el’ebbrezza di allontanarsi da casa a soli20 anni. 5mila dollari consegnati in an-ticipo e tanta fiducia. “Dopo una nottepassata sui sedili di un pullman, siamoarrivati in Bolivia – dice Jovanna - . Ab-biamo camminato molto e preso un taxifino alla stazione per salire su un trenoin direzione Santa Cruz. Un mezzo pie-no di gente, animali, merce di ogni tipoe… polizia. Controllavano tutto, cerca-vano la droga con l’aiuto dei cani.SceSi dal treno abbiamo preso unsecondo pullman, che fu caricato su unanave e dopo aver attraversato così il fiu-me, siamo giunti al confine col Brasile”.Finisce qui la prima tappa del viaggio diJovanna che rimane per quattro giorni inun albergo del Brasile in attesa dei do-cumenti necessari all’espatrio, ovveroun passaporto boliviano. Vietato usciredall’hotel, vietato parlare con qualcunoe rivelare la propria nazionalità. Un con-trollo continuo, che ti costringe al so-spetto, a stare attenta anche ad unosguardo incrociato casualmente. Poi ilvolo oltreoceano, l’atterraggio in Fran-cia e la sensazione di aver lasciato allespalle il pericolo.“ci hanno fermati subito, non ap-pena entrati in aeroporto. Ho capito cheera meglio scappare e, approfittando del-la distrazione di un poliziotto, mi sono al-lontanata senza bagaglio. Ho preso un ta-xi fino a Lione dove, dopo aver atteso treore, ho comprato un biglietto per la sta-zione centrale di Milano.

segue a pag. 2

Scuola e stranieri

a pag 10 >>

Il crocefisso in aula

a pag 3 >>

Ragazzi e droghe

a pag 8 >>

Immigrati,brava gente

EDITORIALEin viaggio dal perù in italia per trovare il lavoro

Jazzista romeno (Foto: S. Orfeo)

Page 2: Immigrati, brava gente N - Cinisello Balsamo · “Mi manca il Perù– conclude Jovan-na - Ci sono tornata nel 2004, per far conoscere mio figlio ai miei genitori. Sono sola qui,

2 PRIMO PIANOMercoledì 27 gennaio 2010

>> segue dalla prima

Il viaggio è durato una notte intera emi stavano aspettando in stazione”.Grazie, infatti, alla proposta di una

cugina Jovanna è arrivata qui. Ha vis-suto nella casa di questa parente, lavo-rando saltuariamente fino ad ottenereun posto di domestica in una famigliaagiata di Milano. nel noStropaeSe ha conosciuto suo marito eprovato la gioia di diventare madre.Suo figlio Henry è un bambino vivace,che frequenta la scuola materna Giolit-ti a Cinisello Balsamo. “Mi manca il Perù – conclude Jovan-na - Ci sono tornata nel 2004, per farconoscere mio figlio ai miei genitori.Sono sola qui, ho soltanto i parenti dimio marito e non molte amiche italia-ne. Noi sudamericani, però, siamo ungruppo unito e quando ci ritroviamosappiamo divertirci. Celebriamo ognianno le feste peruviane, come la FiestaPatrias, il 28 luglio, e quella del Si-gnor de los Milagros che si svolge adottobre nel Castello Sforzesco di Mila-no. Sono grata a questo Paese per tut-to quello che mi sta dando e, sono sin-cera, non ho mai vissuto episodi dirazzismo”. Ogni volta che qualche amico di Jovan-na torna in Perù, lei si fa portare 5 chi-li di caffè. E quanti immigrati del Sud

Italia, che tornano al proprio paese diorigine, non fanno lo stesso?

una bella famiglia E tANtI AMICI

Da Lima a Cinisello Balsamo

Beppina ha 93 anni, e vive a Cinisel-lo Balsamo da oltre 50 anni . Dicedi essere “immigrata” da Bergamo.

Ha accettato di concederci un’intervistaper raccontare la sua esperienza.da dove arriva il Suo nome?Ai miei tempi i figli nascevano come fun-ghi, noi in famiglia eravamo in 14 e 3 so-no morti piccoli. I nomi venivano dati aseconda del periodo di nascita: Natale,Pasqua ... io sono nata in marzo ed allo-ra mio padre ha detto all’impiegato del-l’anagrafe di darmi il nome di S. Giusep-pe al femminile e luiha trasformato ilnome in Beppina.perchè ha la-Sciato berga-mo? La vita per icontadini era dura:la grandine, le ma-lattie degli animalie diversi fattori chesi portavano via lametà del raccoltogià scarso. Nel1935 ho sposato uncompaesano cheera andato a lavo-rare alla Falk di Se-sto San Giovanni el’ho seguito a Mon-za, proprio al confi-ne con Cinisello,dove aveva un appartamento.e la vita con i nuovi concit-tadini? L’inserimento è stato terribi-le, io parlavo solo in dialetto bergama-sco con qualche parola pronunciata initaliano. I monzesi parlavano in brianzo-lo stretto e non facevano alcuno sforzoper cercare di farsi capire. I negoziantifingevano di non vedermi, mostravo loroi soldi dimostrando di poter pagare e di-

cevano di non capire anche se indicavociò che volevo. perché queSto trattamen-to? Per loro, chi parlava un altro dia-letto e non era nato lì, era straniero etrattato con disprezzo, anche se proveni-vo da Bergamo che si trova a circa 40chilometri da Milano.E’ ciò che accadeoggi con gli extracomunitari. Poi la co-sa è cambiata.Perché sono venuta ad abitare a Cinisel-lo e qui era già iniziata l’immigrazioneda tutta Italia. Dopo i bergamaschi sono

arrivati i “ terronidel sud” poi i “terroni del nord”,cioè quelli giuntiqui dopo la pienadel Po. In seguito,la richiesta di ma-no d’opera da par-te delle grandi fab-briche ha portatogente da tutte le re-gioni d’ Italia. come eral’integrazio-ne? L’ambienteera favorevole per-ché tutti cercavanodi inserirsi, anchese si parlavano 100dialetti, ma il biso-gno di lavoro ci ac-

cumunava. Ho visto che a Cinisello so-no sorte tante associazioni di diverse re-gioni … bravi!adeSSo come vive qui a cini-Sello? Da quando sono rimasta ve-dova , ormai da 25 anni , vivo da sola esono autonoma. I figli e gli amici mi so-no vicini e mi aiutano nei piccoli biso-gni. Ora, le mie necessità sono piccole.

bruno lisi

vecchia e nuova IMMIGRAZIONE IN CIttà

I terroni del Sud e del Nord

>> segue dalla prima

Ed è solo uno spaccato, ovvero quello di un paese del Sud Italia, della realtàche riguarda la nuova immigrazione oggi. Fatta di gente disposta ad alzarsiogni mattina con la consapevolezza di non essere ben accetta dal proprio vi-

cino di casa, di posto, di sedia, qualunque sia il luogo in cui consuma la propria vi-ta. Fatta di madri che partoriscono su un barcone, senza sapere se quel che hanno of-ferto al proprio figlio è la vita o la morte, ma comunque disposte a lasciare il pro-prio paese, a qualunque condizione e prezzo.coSa Sappiamo, allora, di quel che esiste nel cuore di un uomo, inteso in sen-so lato, “straniero”? Quali preoccupazioni e ansietà? Quale sofferenza o senso di im-potenza egli prova nel sapere di non poter garantire un futuro migliore ai propri fi-gli? Domanda che coinvolge anche molti italiani licenziati o in cerca di occupazio-ne all’età di 50 anni. Siamo poi così diversi o, invece, interessati dagli stessi disagi?Una vicinanza che è testimoniata dai racconti che troverete in queste pagine. Storiedi migranti e migrazioni: le nostre, le loro. Leggerete richiami al Giorno della Me-moria che vuol esortarci a non scordare come la mentalità di razzismo e crudeltà,l’odio e la paura per tutto ciò che è diverso e sconosciuto possano condurre a ster-minare milioni di persone. in una cultura e società in cui prevale la lotta alparticolarismo bisogna partire dal presupposto che il disagio degli altri diventi il no-stro, smettendola di pensare che se il problema non è mio allora nemmeno mi riguar-da. Andar oltre il senso del concetto voltairiano del “coltivare il proprio giardino”come fine ultimo di felicità per l’uomo. “Di razza umana ce n’è una sola”: è lo slo-gan di un manifesto che sentiamo di condividere.

Katia giannotta

Stranieri o solo “uomini”?

(Foto: S. Orfeo)

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3Mercoledì 27 gennaio 2010PRIMO PIANO

Gruppo AstrofiliCinisello Balsamocalendario di febbraio

venerdì 12, ore 21.30: le Stelle doppieRelatore: Gianluca Sordiglioni venerdì 26, ore 21.30: alla ricerca della materia oScuraRelatore: Dr. Cristiano Fumagalli Serate dedicate all’astronomia generalee lavori del gruppo: Venerdì 5 e 19 dalle ore 21.Le conferenze e le riunioni si terrannonella scuola Beato Carino (ex Manzoni),Via Beato Carino, 4 a Cinisello B.mo.INGRESSO LIBERO

Serate osservative: Sabato 13 febbraiodalle ore 21 presso l’OsservatorioAstronomico “Presolana” a Castione della Presolana (BG)

“Fa che non sia io, fa che non siaio…”. Quante volte da studenti ab-biamo implorato mentalmente che

la penna del professore di matematica,che scorreva lenta sul registro per sce-gliere chi interrogare, non si fermasseproprio sul nostro nome? E nel farlo,quanti di noi hanno spontaneamente al-zato gli occhi sopra la lavagna, dove uncrocifisso di legno pendeva da un chio-do? bene, queSto geSto resterà soloun ricordo, se le scuole italiane si ade-gueranno alla sentenza della Corte Euro-pea dei Diritti dell’Uomo, che qualchemese fa ha riconosciuto 5mila euro didanni morali a una mamma padovana diorigini finlandesi, atea, perché i suoi fi-gli di 11 e 13 anni erano costretti a vede-re un crocifisso nelle loro aule. La sen-tenza ha, infatti, stabilito che, facendosivedere a scuola, Cristo in croce violal’art. 9 della Convenzione sui Diritti del-l’Uomo, e l’art. 2 del Protocollo n.1, im-pedendo ai genitori di educare i figli se-condo le loro convinzioni, e ai ragazzi dicredere o non credere in ciò che voglio-no.coSa faranno le scuole di Cinisel-lo? Ne hanno discusso i consiglieri co-munali, riuniti nella seduta del 14 genna-io scorso, durante la quale PDL e Legahanno richiesto che ci si impegni a difen-

dere il crocifisso in quanto simbolo nonsolo della religione cattolica, ma anchedella civiltà occidentale, che si contrad-distingue per i valori di fratellanza, pacee giustizia. A sostegno della loro richie-sta, i gruppi consiliari della destra hannoricordato che “la presenza del crocifissoè obbligatoria” per legge, citando i RegiDecreti 965/1924 e 1297/1928, la Diret-tiva 2666/2002, e il Parere 63/1988 delConsiglio di Stato”.in mezzo a tanta giurisprudenza,la situazione è paradossale. Quale forzaha, infatti, una civiltà che si sente minac-ciata dalla presenza o meno di un pezzodi legno su un muro? Come può dirsi lai-co uno Stato che si dà tanto pensiero perun simbolo religioso? E, d’altro canto,come si fa a pensare che togliendo i cro-cifissi si difenda il diritto di tutti a pro-fessare la propria fede, garantito dallaCostituzione? In questo modo non vieneforse ignorato il diritto dei cattolici? In-somma, stando alla legge, che il crocifis-so resti in aula come una bandiera o siaeliminato come un oggetto discandalo,qualcuno avrà sempre diritto aun risarcimento per danni morali. è evidente che non è accanendosisui simboli religiosi che si realizza la tu-tela dei diritti, ma piuttosto valorizzandoconcretamente la dignità e la cultura ditutte le persone, senza calpestarne nessu-

na. Merita attenzione la proposta delconsigliere Enrico Zonca di dedicarel’ora di religione all’insegnamento di tut-te le religioni. Ma in generale, i cattolicidevono ricordare che il nome della lorofede significa “universale”, cioè “globa-le”, e i laici devono capire che l’uomo,non l’oggetto, è al centro della politica.

floriana liuni

il conSiglio comunale SI INtERROGA SUL SIMBOLO

Crocifissi a scuola, sì o no?

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4 SOCIETÀMercoledì 27 gennaio 2010

Avere una tomba con nomee cognome a cui rivolgereil pensiero per un parente

o amico defunto è un privilegioche non è concesso a tutti. Moltecroci restano anonime. Non parlia-mo di vittime di paesilontani in tempi lontani.In Italia dal ’74 ad oggisono 753 i cadaveri nonidentificati che giaccio-no negli obitori e negliistituti di medicina le-gale. A Milano i casiogni anno sono circauna cinquantina. La si-tuazione è ancora menoconfortante per quantoriguarda le scomparse:24.804 le personescomparse dal 1° gen-naio 1974 al 31 marzo2009, da ritrovare.c’è Stato un au-mento di 251 unitànegli ultimi sei mesi.Gli organi di informa-zione e l’opinione pub-blica troppo spesso nonsi interessano del problema. Le fa-miglie vittime di questi avveni-menti si sentono trascurate. Per tu-telarle nel 2009 nasce l’associazio-ne “Penelope - Associazione Na-

zionale delle Famiglie e degliAmici delle Persone Scomparse” .Ne fa parte anche una nostra con-cittadina, Valentina Zaniolo, che sioccupa in particolare delle esigen-ze dei giovani e ha fondato il grup-

po su Facebook “E’ SCOMPAR-SA PENELOPE? - Gruppo GxG”.le finalità dell’aSSo-ciazione, sia a livello naziona-le che internazionale, sono quelle

di promuovere occasioni di incon-tro per le famiglie che hanno vis-suto l’esperienza della scomparsadi un proprio congiunto e del qua-le non si hanno più notizie, di so-stenere iniziative di sensibilizza-

zione rivolte all’opi-nione pubblica affinchéle persone scomparsenon siano dimenticate,di promuovere percorsidi informazione e for-mazione dei cittadinisulle problematichedella scomparsa dellepersone, volontaria onon volontaria, e delleconseguenze giuridi-che e psicologiche checoinvolgono le fami-glie. un vero eproprio interlocu-tore che offre sostegnoalle famiglie e favori-sce la creazione e l’or-ganizzazione di stru-menti di raccolta e dielaborazione dei datiriguardanti le persone

scomparse in Italia ed all’estero.Per ogni tipo di informazione sipuò consultare il sito Internet:www.penelopeitalia.org

arianna recalcati

più di 20mila GLI ItALIANI CHE NON SONO StAtI RItROVAtI

“Penelope” cerca gli scomparsi

una Sacra famiglia A BALSAMO

La nuova icona nellachiesa San Martino

La Parrocchia San Martino di piazza Soncino ha dapoco accolto tra le sue mura una vera e propria ope-ra d’arte, il soggetto principale: la Sacra Famiglia.

Venerdì 29 gennaio l’inaugurazione ufficiale al pubblicodell’icona che porta la firma dell’artista Paola Sala. Dopoil diploma artistico presso un liceo di Lecco e la laurea inBelle Arti all’Accademia di Como, la giovane trentenne sidedica oggi al restauro di quadri, muri e affreschi.E’ grazie al distributore di Famiglia Cristiana San Paolo eall’impegno di don Felice se il quadro è arrivato a Cinisel-lo Balsamo. Due metri di altezza per tre di larghezza, lanuova opera custodita in una finta porta di legno, ha ri-chiesto due mesi di lavoro prima di essere completata. Imateriali preziosi aggiungono valore alla creatività del-l’artista: pigmenti in polvere e rosso d’uovo secondo latecnica di pittura trecentesca e aureole in argento. Il qua-dro è dipinto su uno sfondo di fili d’oro.

marta valota

Alcuni giorni fa, abbiamo letto suigiornali dell’intenzione, da partedel governo Berlusconi, di ta-

gliare un anno di scuola. La conseguen-za: quindici anni e si può andare a lavo-rare. Un emendamento, collegato alla Fi-nanziaria e votato in commissione Lavo-ro dalla maggioranza di centro-destra,darebbe valore all’apprendistato “qualeassolvimento dell’ultimo anno di obbli-go scolastico”.una deciSione che lascia allibiti.Specie se puntiamo alla necessità di for-nire, ai nostri figli, un’educazione e unaformazione rapportabili (seppur minima-mente) a quelle messe a disposizione deigiovani di altri paesi. “Nostri concorren-ti…”, direbbero i liberisti. Un sospetto: siamo davanti ad un (nonlieve) attacco di insipienza? I sintomi cisono tutti e sono chiari. Colpiscono lepersone ignoranti, coloro che presumo-no di sapere. E se vi sono afflitti i man-datari (Gelmini? Sacconi?) di importan-tissimi Uffici, l’ottimismo sul presente esul futuro passa in fretta. Crediamo ci siapoco da stare allegri anche per la proledei più fervidi militanti del “partito del-l’amore”“la preSunzione e l’ignoranza

vanno sempre a braccetto”. Lo racconta-va la nostra maestra delle elementari(metodo Montessori) mentre insegnava atracciare le aste e segnare i puntini. Eravamo piccoli e si stava dietro i ban-chi, fino a 14 anni. Un obbligo sancitodalla legge Gentile, del 1923 (GiovanniGentile, 1874-1944, ministro del gover-no fascista) che prevedeva un ciclo di 8anni di studio: 3+2 elementari e tre perl’avviamento al lavoro. Poiché non toc-cava ai più (cioè a noi) l’opportunità diandare alla scuola media e al ginnasio,eravamo già in età per tirare la lima e la-vorare con il trapano, saldare i lamierini,fare le saldature, inserire le valvole e av-vitare i bulloni. Insomma, la chiave inglese al posto deilibri.nei primiSSimi anni ’60 lavorava-mo come i grandi ma ci pagavano, inqualità di apprendisti, 75-85 (ottantacin-que!) lire all’ora.Il secondo governo Prodi, con una misu-ra che (finalmente) teneva il passo con laciviltà, portò l’obbligo a 16 anni, modi-ficando la dicitura precedente che parla-va solo di “diritto all’istruzione fino a 16anni”. Civile, niente di più.

ivano bison

FUORI DAL CORO

Indietreggia l’obbligo scolastico

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5Mercoledì 27 gennaio 2010GIOVANI

Una manifestazione sociale, cultu-rale e artistica fondata sulla crea-tività di chi la pratica: questo è il

writing. Chi è ancora legato al pregiudi-zio del graffito come atto di vandalismopotrà finalmente ricredersi grazie al pro-getto StARtup. Promosso dal Ministerodella Gioventù con l’intento di combatte-re la disoccupazione giovanile, lo StAR-tup vuole promuovere la cultura d’impre-sa come alternativa al lavoro dipendente.Se da un lato può sembrare l’ennesima ri-sposta effimera al grave problema occu-pazionale dei giovani, dall’altro questoprogetto va apprezzato per dare spazio al-la fantasia e alla creatività. Diversi e ori-ginali i laboratori proposti dal Marse diCinisello Balsamo ai giovani dai 13 ai 25anni: dalla fotografia ai video fino ai graf-fiti. L’officina writing sfida i luoghi co-muni e valorizza l’arte in tutte le sue for-me. Perché i graffiti sono anche questo. quindici i ragazzi coinvolti nelprogetto artistico. “Ogni martedì i writerssi riuniscono in Via Marconi 50 presso lasede del Club Alpino Italiano per abbel-lire le pareti dello stabile - spiega SaraBrusa del Marse - La segreteria di StAR-Tup ha unito l’esigenza del Marse di tro-vare uno spazio per lo svolgimento del la-boratorio e la necessità del CAI di darevita ai muri della propria sede”. Sfidan-do il freddo rigido di questi mesi e arma-ti di bombolette, i ragazzi si mettono al-

l’opera nel primo pomeriggio spartendo-si porzioni di muro. A dettare le ore di la-voro la semplice luce del giorno. Il trabat-tello è necessario per raggiungere le partipiù alte e dipingere la vetta della monta-gna, l’unica richiesta avanzata dal CAIcome tema da rappresentare.una chiacchierata conweiK, il giovane artista che ha lasciatoil segno alla Bicistazione, serve a sfatareparecchi luoghi comuni. Si scopre cosìche anche i writers hanno delle regole. Secome punto di partenza è necessario cheil fondo su cui comporre il disegno siaomogeneo e non assorbente, scordateviche un writer più giovane sovrasti con ilsuo graffito l’opera di un writer più anzia-no. Nell’ambiente chi si conosce rispettala gerarchia. Per le tecniche e i segreti delwriting ci sono gli esperti i materia. “Pa-blo e Weik si dedicano ai graffiti già daparecchi anni e sono stati scelti per af-fiancare i ragazzi nella fase di realizzazio-ne del laboratorio spiegando l’utilizzo deimateriali”. Una vera e propria ricerca ar-tistica ma anche un modo per comunica-re: “L’obiettivo principale di questa offi-cina creativa è che i ragazzi imparino aportare avanti i propri interessi e a pro-porre in futuro dei progetti all’ammini-strazione comunale” spiega AnnalisaMessina del Marse.per avvicinare tutti i cittadini aforme artistiche diverse da quelle tradizio-nali ma non solo: il valore profondo diquesto laboratorio è la possibilità data aigiovani di esprimersi liberamente e di vi-vere da protagonisti la propria città.

marta valota

giovani writerS CHE COLORANO LA SEDE DEL CAI DI CINISELLO BALSAMO

Mura offerte all’arte del graffito

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6 PUBBLICITÀMercoledì 27 gennaio 2010

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Il Museo di Fotografia Contempora-nea organizza, a partire dall’11 feb-braio, il corso “Elementi di storia e

teoria della fotografia”. Un momento diformazione aperto a ogni tipo di pubbli-co e arricchito da due incontri pensatispecificatamente per gli insegnanti.il corSo prevede tre lezioni de-dicate alla storia della fotografia e allacomprensione del linguaggio fotografi-co, con particolare attenzione verso i ge-neri della fotografia e nei confronti delpassaggio al digitale. Il quarto incontro èpensato invece per educatori, operatoridel settore e insegnanti di ogni ordine egrado, e sarà dedicato all’utilizzo dellafotografia nelle diverse materie d’inse-gnamento. Si rivolge allo stesso pubbli-co il workshop finale, con la testimo-nianza dei docenti che hanno partecipa-to a progetti educativi del Museo.il corSo Si terrà ogni giovedìdalle ore 18 alle 20.30. Il termine ultimoper le iscrizioni è il 4 febbraio. Il costoper le prime tre lezioni è 30 euro; per tut-ti e cinque gli appuntamenti è 40 euro.Per il mese di febbraio sono previsti an-che altri appuntamenti con la fotografia.Il laboratorio “Fotogrammi di famiglia”per bambini tra i 5 e gli 12 anni e genito-ri, sperimentato con successo durante le

7Mercoledì 27 gennaio 2010CULTURA

Dopo quella che è parsa qualcosadi più di una semplice voce ri-guardo la chiusura e la vendita

del Marconi ora, a quanto pare, il futu-ro della storica sala cinematografica,sembra incanalarsi nella giusta direzio-ne: la sua sopravvivenza. Partita la pri-ma raccolta firme, promossa dagli uten-ti della sala e che a oggi ne conta 1.200,un altro simile appello è stato lanciatoda La Destra. Ad essi si è poi aggiuntala richiesta di emendamento al bilanciopresentata dalla lista civica Cittadini In-sieme – MpA e le parole chiarificatricidell’assessore alle politiche culturaliLuciano Fasano. Chiarificatrici, abbia-mo detto, perché un conto è ipotizzarecontinuità e rilancio della sala, altra co-sa è sfogliare i documenti del consigliocomunale e leggere – nel testo del bi-lancio di previsione – che nell’elencodegli immobili “suscettibili di aliena-zione” è indicato anche quello che ospi-ta il cinema Marconi: l’importo stimatoda una eventuale vendita sarebbe – sa-rebbe stato! – di quasi 817 mila euro.chi avrebbe acquiStato? Perguadagnarci lo avrebbe potuto fare solochi progettasse di costruire una palazzi-na, al limite box. Usiamo il passato delcondizionale, perché le cose sembranocambiate. Quel che è certo è che l’as-

sessore Fasano ci permette di usare ilfuturo e quindi di darne uno al Marco-ni: “L’amministrazione si impegnerà asalvaguardare questo patrimonio cultu-rale e sociale della nostra città. Inoltre– prosegue – ci stiamo prodigando af-finché l’attuale gestione continui il pro-prio lavoro fino al 2012 (scadenza delcontratto) e ciò ci permetterà di cerca-re anche altri soggetti interessati ad unprogetto allargato magari anche al-l’ambito teatrale, sia al Marconi chepresso l’arena estiva di Villa Ghirlan-da, per la quale stiamo prevedendo un

lavoro di ristrutturazione del palco”.Ma allora quella voce in bilancio è unasemplice alchimia per far tornare i con-ti? Però ciò che è scritto vale semplice-mente più di tutte le migliori intenzionie i buoni propositi, che - come ricordail proverbio - lastricano una strada chenon porta a nulla di buono. “Ad oggi –spiega Fasano – è praticamente impos-sibile togliere quella voce dal bilanciodi previsione; semplicemente perché iconti non tornerebbero: non c’è nulla diequivalente dal punto di vista del valo-re monetario e delle plusvalenze chepossa sostituirlo”. l’articolo 175del “testo unico delle leggi sull’ordi-namento degli enti locali” consente pe-rò variazioni al bilancio di previsioneed al piano esecutivo di gestione. Quan-do allora il Marconi uscirà dalla lista?“C’è l’impegno da parte dell’amminis-trazione comunale – sottolinea l’asses-sore – a cancellarlo alla prima vari-azione di bilancio, che avverrà proba-bilmente entro l’estate, prima dell’ass-estamento del 30 settembre”. Ciò trovariscontro nel recente ordine del giornodei gruppi di maggioranza, presentatoin consiglio comunale, che impegna ilSindaco e la Giunta in tal senso. Lungavita al cinema, dunque.

gianpietro favalli

cinema marconi: DIVERSE LE INIZIAtIVE IN CAMPO

Il Comune si impegna per la sala

11 febbraio – 1° lezioneOrigini della fotografia e sua collocazione nella storia dell’arte occidentale. Se-guirà visita guidata alla mostra “Fotografia astratta”.18 febbraio – 2° lezioneSpecificità e criticità del linguaggio fotografico contemporaneo.25 febbraio – 3° lezioneGeneri e ambiti della fotografia: ritratto e figura, architettura e paesaggio, ogget-to, reportage/narrazione. 4 marzo – 4° lezioneIl rapporto tra fotografia e altre discipline. La progettazione educativa nella rela-zione Scuola–Museo.11 marzo - worKShopLaboratorio e discussione con la testimonianza dei docenti che hanno partecipa-to ai progetti e alle attività educative del Museo.

Programma del corso

febbraio CON LA FOtO

Nuovi corsi e laboratori

festività natalizie, viene replicato dome-nica 7 e 28 febbraio, dalle ore 16 alle 18.domenica 7 febbraio alle 16viene proposta anche una visita guidataalla mostra “Fotografia astratta dalleavanguardie al digitale”. Visita guidata

che sarà riproposta ogni prima domeni-ca del mese.Per informazioni e iscrizioni: www.mu-foco.org sezione Servizio Educativo-Formazione, tel 02.66056626, [email protected].

(Foto: S. Orfeo)

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8 ATTUALITÀMercoledì 27 gennaio 2010

Quando si parla di sostanze stupe-facenti i dati statistici rappresen-tano un elemento che tanto attrae

il pubblico: le percentuali, i grafici, iconfronti. Ma si drogano di più i giova-ni o gli adulti? Quali sono i Paesi più tos-sicomani del mondo? A che punto èl’Italia? I nostri ragazzi “fumano” più omeno dei propri coetanei inglesi e tede-schi? E gli Stati Uniti stanno peggio del-l’Europa?noi non daremo numeri, per-ché parlare di un problema come quellodella tossicodipendenza non può ridursia classifiche e a istogrammi che mostra-no che negli anni ci si “buca” meno masi sniffa di più. Di certo, però, per forzadi cose rifletteremo su indicazioni sug-gerite da studi statistici da cui emerge un

importante spaccato dello scenario so-ciale attuale.la maggior parte dei consuma-tori di sostanze stupefacenti ha assuntola prima dose nella fascia d’età compre-sa tra i 15 e i 19 anni. E se vent’anni fal’eroina era una tra le droghe più diffuse,ora è assai meno comune, mentre è qua-si raddoppiato il consumo di hashish emarijuana. Se a questi elementi si ag-giunge che la Lombardia è la regione ita-liana con il numero più alto di tossicodi-pendenze, sorgono già alcune riflessioniche non debbono creare allarmismo, manemmeno lasciarci indifferenti di fronteall’evidenza dei fatti: sono spesso gliadolescenti a essere tentati, provandodroghe facilmente reperibili e non parti-colarmente costose, perfino in un territo-

rio come il nostro, in cui stimoli e oppor-tunità per i più giovani non mancano cer-tamente.«Quelli che conoSco che fuma-no spinelli – ci racconta Marco, studen-te di un liceo cittadino – mi danno l’ideache lo facciano soprattutto per sembra-re più forti e sicuri di fronte degli amici».Proprio così. All’inizio il ricorso a certedroghe potrebbe sembrare, in fondo, so-lo il gesto per cercare di apparire più“grandi” agli occhi dei compagni, non lascelta di qualcuno che tenta di colmarevuoti esistenziali, come spesso si sentedire per i tossicodipendenti. Fatto sta chechi cerca la trasgressione per affermarsiall’interno del gruppo di coetanei non haun modo diverso per emergere o, piùprobabilmente, non ha nessuno che gli

spieghi che può trovare la considerazio-ne degli altri in maniera differente. è queSta la ragione per cui ilGruppo Prevenzione Droga, al lavoro daoltre trent’anni sul territorio, continua lasua attività di sensibilizzazione al disa-gio giovanile con incontri di approfondi-mento rivolti a tutta la cittadinanza, inparticolare a insegnanti, educatori e ge-nitori, oltre a momenti di riflessione e di-scussione insieme agli studenti. Il pros-simo appuntamento presso il Cinemateatro Pax con un film dibattito “Nien-t’altro che noi!” di Angelo Antonucci.Un’occasione per non restare indifferen-ti, pensando che i disagi giovanili non ciriguardino affatto.

emanuele lavizzariDroga e adolescenti: quale scenario?Film dibattito:

“Nient’altro che noi!”(premio “Follaro d’Oro”

al 62° Festival del Cinema Salerno 2008

per la tematica d’attualità trattata)

giovedì 4 febbraiocinema teatro pax

interverrà angelo antonucci, regista del film

Ore 9.30 per le scuole del territorioOre 21.00 per tutti (rassegna d’essai)

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9Mercoledì 27 gennaio 2010ATTUALITÀ

Il 27 gennaio di ogni anno ricorre ilGiorno della memoria. Numerose so-no le iniziative, istituzionali e non,

organizzate per ricordare la Shoah emantenere viva la memoria di tutti colo-ro che sono stati perseguitati e uccisi. Macome vivono i giovani questa comme-morazione? Quali sono le loro percezio-ni? Abbiamo fatto un’indagine all’inter-no di un liceo cittadino, il G. Casiraghi,sollecitando gli studenti rispetto a questoargomento non tutti gli Studenti sem-brano conoscere l’importanza di questogiorno, molti non ne ricordano la data,altri sostengono che il 27 Gennaio è ungiorno dedicato al ricordo degli “stermi-ni messi in atto da tutte le dittature e i re-gimi nel mondo” ma, soprattutto, sento-no questa ricorrenza come un evento sto-rico “lontano, poiché questi fatti non ac-cadono più“ o come un ricordo “pesan-te, che arriva quasi a farsi odiare perchéripetuto tutti gli anni anche con progettiche durano mesi”. Rimane comunquepresente in ognuno di loro il rispetto per

i milioni di morti che la guerra e lo ster-minio hanno causato, ma sembra quasidi cortesia, un riguardo obbligato, manon sentito e partecipato. anche lateStimonianza dei deportati è ri-

tenuta da alcuni “ripetitiva e pesante“,mentre da altri “fondamentale per sensi-bilizzare le persone sull’argomento e perdare un taglio più reale ai fatti accaduti“.Fatti che, come sostengono molti ragaz-

zi, “devono essere presi ad esempio perfar sì che non si ripetano”. Infatti, mol-tissimi studenti sostengono che la men-talità razzista che ha portato allo stermi-nio di tutti coloro che erano consideratidiversi sia presente anche nella societàitaliana attuale. “la Società italiana contempo-ranea - afferma uno studente dell’istitutosuperiore G. Peano, - è ben lontana dalconsiderare la dignità di un uomo più im-portante del colore della sua pelle”. Nelgiorno della memoria è perciò importan-te ricordare, oltre ai milioni di vittime delregime nazifascista, la mentalità di razzi-smo e crudeltà che ha accompagnato losterminio, in modo che il 27 gennaio nondiventi soltanto un momento che comme-mora la Storia ma un giorno in cui simetta da parte l’odio e la paura per tuttociò che è diverso e sconosciuto. Un gior-no in cui ci si allarmi quando, come diceMiriam, studentessa del Peano, “in unasocietà, semplici parole come “diverso”diventano sinonimo di pericoloso”.

noemi tediosi

Per ricordare la Shoah, presso la Bi-blioteca civica sarà organizzataun’esposizione di libri, che resterà

aperta fino al 20 di febbraio, mentre inVilla Ghirlanda sarà inaugurata sabato 6febbraio la mostra “Non mi avrete”, ma-nifesti di Albe e Lica Steiner e libri sul-la memoria, accessibile fino a domenica21. L’inaugurazione sarà preceduta, alleore 16, dalla proiezione del documenta-rio “Linea Rossa, Insieme per un dise-gno di cambiamento”, in omaggio allamemoria di Albe e Lica Steiner . Inter-verranno i registi Franco Bocca Gelsi eEnzo Coluccio, il  fotoreporter  UlianoLucas,  Giovanna Massariello Merzago-ra della Fondazione Memoria della De-portazione e Anna Steiner del ComitatoScientifico Archivio Albe e Lica Steiner. “Per celebrare il Giorno della

Memoria - dice l’assessore alla cultura,Luciano Fasano - l’amministrazione co-munale propone questa importante ini-ziativa che non ha solo un valore com-memorativo, ma intende rileggere un pe-riodo così tragico della storia e com-prendere, attraverso la produzione gra-fica, politica e di pubblica utilità di AlbeSteiner, come le scelte individuali, al-l’origine di strategie collettive di impe-gno e resistenza, possano cambiare ilcorso degli eventi”.Si terrà invece giovedì 11 feb-braio, alle 17, in Villa Ghirlanda, la pre-sentazione del quaderno a cura di MariaGrazia Meriggi e Stefano O’Brien “Dalpregiudizio antisemita allo sterminio:una tragedia del Novecento”. Interver-ranno alla manifestazione l’assessore al-le politiche culturali Luciano Fasano,

l’ex assessore Roberto Anselmino, Ste-fano O’Brien, docente del liceo scienti-fico Enriques e David Bidussa della Fon-dazione GG Feltrinelli. A queste iniziative, aperte a tutta la cit-tadinanza, si aggiungono tutti gli appun-tamenti organizzati per i più giovani, ein particolare i diversi incontri di testi-monianza, i laboratori nelle scuole e, in-fine, la visita ai lager di Ebensee, Gusen,Mauthausen e al Castello di Hartheim,che si svolgerà nei mesi di aprile e mag-gio. «credo Sia fondamentale cheai cittadini di Cinisello Balsamo siano

date diverse opportunità per conoscerela storia perché non si ripetano le trage-die del passato - afferma il sindaco Da-niela Gasparini - e l’umanità costruiscaun futuro di progresso con al centro laconvivenza, la legalità, la giustizia, lapace e la solidarietà. Valori nei quali lanostra città si è sempre riconosciuta. Perquesto motivo, anche quest’anno, i diffe-renti settori dell’amministrazione comu-nale hanno programmato una serie diimportanti iniziative rivolte alla cittadi-nanza e soprattutto ai giovani e agli stu-denti perché la memoria è un progettoper il loro futuro».

In Villa, musica e testimonianze

Dopo il concerto di Capodanno 2010,la cui terza edizione ha richiamatoun foltissimo pubblico presso il

teatro Pax, continua la stagione Musicaledella Filarmonica Paganelli ’79 . Sabato 30gennaio presso la Villa Ghirlanda si svolge-rà l’evento “Musica per non dimenticare”.un appuntamento, dedicato al ricor-do della tragedia della Shoah e realizzato incollaborazione con la Civica Scuola di Mu-sica di Cinisello Balsamo. Musica, soprat-tutto, ma anche letture e testimonianze persmuovere le coscienze e non dimenticare gliorrori del passato. ecco il programma: alle ore 16.30 nella Sala degli Spec-chi, Le Lettere di Louise Jacobson“Dal Liceo ad Auschwitz”. Letture e musiche a cura degli Allievi della CivicaScuola di Musica. Direttore Marcello Parolini. Alle ore 18.00, Sala dei Paesaggi,I Suoni della Memoria: musiche e testimonianze per non dimenticare la Shoah.Direttore Donatella AzzarelliIngresso libero fino ad esaurimento posti.

Giornata della memoria: i giovani che ne pensano?

le varie iniziative del comune PER NON DIMENtICARE LA SHOAH

Un omaggio per ricordare Albe e Lica Steiner

Albe e Lica Steiner

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10 ATTUALITÀMercoledì 27 gennaio 2010

Chi era adolescente negli anni ’90 se loricorda come Indian Saloon, chi è arri-vato dopo l’ha conosciuto come Palco.

Oggi il locale di via Clerici si prepara ad unnuovo cambiamento: diventa My Sound espalanca le porte al Jazz. Gli amanti dellabuona musica non resteranno delusi dalla pro-grammazione proposta a partire da febbraio.muSica dal vivo, jam session e jazzcon artisti d’eccellenza. Un modo per accon-tentare gli appassionati di musica colta ma an-che per sfidare il proibitivo Blue Note di Mi-lano.Ad animare la periferia con ritmi ricercati esofisticati ci penserà ogni mercoledì sera Gae-tano Petronio, direttore artistico del locale echitarrista jazz della Brera Street Band. tra gli obiettivi anche quello di dif-fondere un genere su cui ci sono ancora pa-recchi pregiudizi. “Il jazz purtroppo vive ungrosso paradosso: c’è chi lo considera un ge-nere troppo colto e non lo ascolta e chi, comegli amanti della musica classica, lo conside-ra un genere troppo popolare e lo evita – spie-ga il musicista cinesellese Gaetano Petronio –a Milano c’è la possibilità di ascoltare jazzdal vivo ma purtroppo devi pagare caro”. An-cora pochi giorni e anche la periferia potràvantarsi di avere un posto esclusivo frequen-tato da artisti d’eccezione ma con un elemen-to in più: entrata libera e gratuita. tra una no-ta e l’altra si susseguiranno sul palco AntonioZambri rinomato pianista e compositore mi-

lanese autore degli album “Forme semplici”,“Quartetto” e “Due colori”, Andrea Di Biasecontrabbassista famoso a livello internaziona-le per aver partecipato al festival Jazz del-l’Aja, al London Jazz Festival e al Festival delcinema d’autore a Milano e alcuni artisti esor-dienti della scuola civica di Milano. un blue note del nord Milano dedicato aigiovani ma non solo. Qui si può anche mangia-re la pizza o ascoltare semplicemente dellabuona musica sorseggiando una bibita. Per tut-ti gli interessati, i curiosi e gli appassionati dijazz l’inaugurazione del My Sound è mercole-dì 3 febbraio alle ore 21.00 in Via Clerici.

marta valota

ciniSello balSamo A RItMO DI JAZZ

Apre il locale My Sound

L’ufficio scolastico regionale per la Lombardia ha inviato lo scor-so 22 gennaio, nelle scuole del nostro Comune, le indicazioni perle iscrizioni alle scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado con

il recepimento delle circolari ministeriali. In particolare, la nota del di-rettore generale, Giuseppe Colosio, applica la c. m. 2/10 del ministroGelmini secondo la quale: “nella formazione delle classi ciascuna scuo-la non potrà accettare iscrizioni di alunni stranieri ai primi anni di cor-so in numero superiore al 30% del totale degli alunni in ingresso”. Co-sa succederà nei nostri Istituti scolastici ? Nell’ISCS “Paganelli” gli studenti stranieri superano il 40% degli iscrit-ti e la gran parte di loro sono nati, cresciuti e hanno stabilito relazioni nelquartiere dove frequentano la loro scuola Anni di esperienza, risorse pro-fessionali, laboratori e attivazione di progetti hanno fatto di questo isti-tuto uno dei più capaci a lavorare sull’integrazione tra le scuole della Pro-vincia di Milano.cara miniStra noi non svuoteremo i nostri banchi, non “ deporte-remo” i compagni che i nostri figli chiamano per nome, senza definirlicinesi, indiani o marocchini. Sono i loro amici e hanno imparato con lo-ro l’educazione alla convivenza. Possiamo dimostrare che l’aumento de-gli studenti stranieri non ha mai inciso sul tasso di promozione, anzi spes-so l’interculturalità ha aiutato i nostri studenti. La scuola ha bisogno dirisorse economiche, degli insegnanti facilitatori che in dieci anni sonopassati da 700 a 90, a fronte di una crescita esponenziale degli studentistranieri. Le nostre non sono “scuole ghetto” di periferia, perché hannoinvestito in un approccio culturale serio. Facciamo appello alla scuolache con l’autonomia scolastica ha la delega ad indicare i criteri per la for-mazione delle classi a non attuare questa circolare perché il razzismo hadiverse facce, anche quella subdola delle quote “per il bene di tutti”. Fac-ciamo appello all’amministrazione comunale a sostenere le scuole affin-ché a Cinisello non giri un pulmino che ogni giorno raccatti i “diversi”per portarli lontano dalla scuola del loro quartiere.

massimo bricchi- presidente consiglio d’istituto b. paganellinatalia Strani- coordinatrice comitato genitori cittadino

Scuola: tEttO DEL 30% SUGLI StRANIERI

L’appello del comitato genitori e dell’Istituto Paganelli

Matteo Fabroni

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11Mercoledì 27 gennaio 2010CRONACA

Dall’11 gennaio Marco De Nunzioè il nuovo Dirigente del commis-sariato della Polizia di Stato della

nostra città, che è stato condotto negli ul-timi due anni dal suo predecessore Ange-lo Lino Murtas. 35 anni.Il commissario, che haorigini leccesi e si appre-sta a familiarizzare conla realtà cinesellese, haaccettato di concederciun’intervista.commissario, qual èl’impressione che haavuto del suo nuovocommissariato e dellacittà di?A primo impatto mi hafatto un’ottima impres-sione. Nonostante sia uncommissariato relativa-mente giovane, attivo solo dal ’92, puòvantare personale di grande esperienza.Anche il rapporto instaurato dal Dott.Murtas con la cittadinanza e con le istitu-zioni mi è parso decisamente positivo; hogià conosciuto il sindaco e i colleghi del-l’Arma dei Carabinieri, con i quali sperodi poter collaborare presto.quali sono state le sue precedenti espe-rienze in polizia?Ho iniziato 13 anni fa, quando mi sonotrasferito al nord, nel reparto Celere di Pa-dova, e nel 2005 sono arrivato a Milano,dove negli ultimi 3 anni sono stato Diri-

gente della sezione antirapine della Squa-dra Mobile.Sarà quindi una novità dirigere il com-missariato di una città come la nostra…Sì, sarà completamente diverso. Prima le

mie indagini erano a360 gradi su tutta Mila-no, ma su un solo tipodi reato. Ora sono difronte ad una comunità,a persone insediate inun territorio, e i primimesi li dedicherò a capi-re le necessità di questarealtà.e poi che ‘linea’ vor-rebbe adottare?Mi piacerebbe conti-nuare sulla stessa scia diMurtas, che ha raggiun-to ottimi risultati e che

ha avuto grande sinergia con cittadini eistituzioni. Ma farei anche qualcosa di piùse possibile, come ad esempio attivarenuovi rapporti con le scuole.cosa vorrebbe dire alla cittadinanza?Di considerare sempre il commissariatocome un punto di riferimento e usare leforze dell’ordine come punti saldi dellacittà. Il nostro ufficio è aperto a tutti, nonsolo per questioni di sicurezza, ma ancheper tutte quelle piccole problematiche checapita di affrontare in una Città di una cer-ta dimensione.

marcello albiero

interviSta AL NEO COMMISSARIO DELLA POLIZIA

Punto di riferimento per la città

Infuria la polemica politica sulle areeadiacenti il centro commerciale Au-chan. Nei giorni scorsi, un botta e ri-

sposta, contenuto in due comunicati stam-pa, ha visto affrontarsi il sindaco DanielaGasparini e il coordinatore cittadino delPdl, Ciro Cesarano che accusa l’ammini-strazione di voler costruire un nuovo polocommerciale “trattando di nascosto”.Qualcuno vocifera di una maxi centro del“fai da te”, ma quel che preoccupa Cesa-rano è “l’arrivo di nuovo smog, nuove co-lonne di auto sul territorio di CiniselloBalsamo che già scoppia e, soprattutto,una nuova mazzata al commercio cittadi-no già messo in ginocchio in questi anni”.il Sindaco SmentiSce categori-camente queste dichiarazioni sostenendoche: «non esiste alcuna trattativa nasco-sta, non c’è nulla che non sia stato fattoalla luce del sole. A parlare sono gli at-ti amministrativi protocollati. Fare poli-tica usando il sospetto al posto del con-fronto non è nella mia cultura. In diver-se circostanze io e la giunta abbiamo ri-ferito in consiglio comunale la richiestaformulata da Immobiliare Europea, pro-prietà dell’area, che ha già proposto unpiano di lottizzazione approvato dal con-siglio stesso per realizzare 31,3 mila mqdi superficie da destinare ad attivitàsportive, ludiche e ricreative con annes-se attività commerciali fino ad un massi-mo di 10,4 mila mq. Si chiede il

cambio di deStinazione di unaparte dell’area da ludico-ricreativo acommerciale per complessivi 26 milamq, a cui si aggiungono 1.500 mq diesercizi pubblici e una stazione di servi-zio carburante. Quindi il coordinatoredel Pdl Cesarano, che ricopre anche ilruolo di vicepresidente del consiglio co-munale, è già stato informato nelle scor-se sedute di consiglio».dal punto di viSta proceduralel’iter approvativo spetta al Comune, dopoun’istruttoria che vede la Regione Lom-bardia garante di una compatibilità territo-riale e ambientale ed, in ultima istanza, alconsiglio comunale di Cinisello Balsamo.Essendo in fase di redazione del Pgt, ognicambiamento dovrà essere valutato guar-dando a tutto il sistema. riSpetto ai rifleSSi sul commer-cio di vicinato l’assessore al commercioDavide Veronese aggiunge: «Confermola volontà dell’amministrazione di salva-guardare il commercio di vicinato. Aquesto proposito abbiamo promosso in-sieme all’Unione del Commercio la co-stituzione del Distretto del Commercioche avrebbe consentito di accedere aibandi con cui la Regione Lombardia met-te a disposizione risorse per sostenere erilanciare il commercio di vicinato. Pur-troppo, nessuno ha aderito al progetto.Spiace constatare che i commerciantinon abbiano colto questa opportunità».

area auchan: UN NUOVO CENtRO COMMERCIALE?

La risposta del sindaco

I partiti di centrosinistra respingono le accuse

tutte le forze di maggioranza respingono con decisione le accuse del coordi-natore del Popolo della Libertà di stare effettuando una trattativa nascostavolta alla realizzazione di un nuovo grande centro commerciale. L’Ammini-

strazione Comunale ha già avuto modo di rispondere a queste strumentalizzazionipolitiche, ricordando che al momento Immobiliare Europea ha già diritto a costrui-re delle volumetrie sull’area attigua all’Auchan ed ha richiesto la possibilità di con-vertire una parte di queste a destinazione commerciale. Su questo non c’è alcun se-greto ed ogni decisione finale verrà presa in Consiglio Comunale. tra l’altro, vor-remmo ricordare che al momento questa richiesta è al vaglio di Regione Lombar-dia, governata dal centrodestra, che ne valuterà gli aspetti di compatibilità ambien-tale. Si tratta quindi di un percorso complesso con più interlocutori sul quale avre-mo modo di esprimerci. tentare di sfruttare questa falsa notizia in vista delle ele-zioni regionali ci sembra proprio un esempio di informazione tendenziosa e di bas-sa politica che i cinisellesi non meritano. Come partiti di centrosinistra, ci sentiamoin dovere di rassicurare i cittadini. Durante questa legislatura ci faremo carico di va-lutare la richiesta di Immobiliare Europea e il nostro parere guarderà innanzituttoall’interesse della città ed in particolare della zona in cui le nuove costruzioni do-vrebbero essere edificate. Dal nostro punto di vista, terremo in dovuta considera-zione l’impatto di certe scelte sul commercio cittadino e, la coerenza con il Pgt. Ri-badiamo il nostro no secco ad ogni accusa di trattare di nascosto ed invitiamo le for-ze politiche del centrodestra a non strumentalizzare certe questioni.

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12 CRONACAMercoledì 27 gennaio 2010

Nuovi sviluppi sul progetto dell’eli-porto al Parco Nord. Nei giorniscorsi si è svolta la riunione previ-

sta dal protocollo d’intesa sottoscritto il 31luglio 2007 in cui tutti gli enti sottoscritto-ri, tra cui anche il comune di Cinisello Bal-samo, si erano impegnati a garantire livellidi sicurezza e adeguamenti infrastrutturaliall’aereoporto di Bresso, verificando lastessa possibilità di ricollocazione dellostesso. un’ipoteSiche non è stata accoltafavorevolmente dopo lostudio, affidato dalla Pro-vincia di Milano al Dipar-timento di Ingegneria Ae-rospaziale del Politecnicodi Milano, che nel giugnodel 2009 ha concluso evi-denziando una possibilitàdi ricollocazione dellestrutture sul lato orientaledello scalo. L’ipotesi ri-durrebbe l’aerea su cui in-siste il sedime aeroportua-le a 55 ettari a fronte dellasuperficie attuale stimatain 87 ettari. la differenza di 30 etta-ri sarà messa a disposizione del ParcoNord, al netto delle aree di frangia che sa-ranno cedute alle amministrazioni localiper il completamento, sulla base di un pro-getto già messo a punto dal Politecnico diMilano, dell’assetto viabilistico dell’asseClerici-Gramsci-Matteotti-Grandi-Via per

Bresso. La posizione di Daniela Gasparinirispetto a questo tema è chiara. “Occorreprocedere alla definizione del Protocollocon Enac per la riqualificazione dell’area ela cessione di spazi al parco stesso, – diceil sindaco di Cinisello Balsamo – chiaren-do definitivamente la destinazione di tuttele altre attività tra cui quella dell’elisoccor-so, un servizio di pubblica utilità ma checomporta disagi per i cittadini. Ribadisco la

mia contrarietà all’ipotesidi aggiungere un hub in-terregionale per elicotteriche avrebbe forti ricadutenegative sul territorio diCinisello Balsamo”. a Seguito di que-Sti sviluppi, il consiglie-re regionale del Pd, Fran-co Mirabelli, ha presenta-to nuovamente un’interro-gazione in consiglio perchiedere all’assessore Cat-taneo di rinunciare, dopoquesta scelta fatta da tuttigli enti interessati all’ae-reoporto e al Parco Nord,

definitivamente alla collocazione del centroeliportuale nel Parco Nord. Sul tema si muo-ve anche la società civile attraverso la costi-tuzione di un comitato, partito da Facebooke approdato al territorio dei comuni interes-sati, che sta promuovendo incontri con le as-sociazioni e le realtà politiche in tutti i Co-muni confinanti con il Parco.

L’eliporto al Parco Nord?

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13Mercoledì 27 gennaio 2010ASSOCIAZIONI

Auchan

C’è un cuore rumeno nel cuore di Mi-lano, ma non tutti ne sono a cono-scenza. È l’associazione Bambini in

Romania (www.bambiniinromania.it), fon-data nel 1999 da don Gino Rigoldi e na-ta dall’esperienza del sacerdote tra le po-polazioni originarie dell’est europeo. Ilcompito dell’associazione, che ha sede aMilano, torino e Como e conta 1800 vo-lontari, è di sostenere gli istituti per bim-bi abbandonati che, purtroppo, sono nu-merosi in Romania, portando calore e af-fetto ai piccoli ospiti. Francesca Canditoè impegnata nell’associazione, e ci haraccontato la sua esperienza.Come sei diventata volontaria di BiR?Grazie a una collega, circa un anno fa.All’inizio volevo capire di che si trattava,ed ero un po’ diffidente, ma poi mi sonofatta prendere e mi sono trovata proprioin un bel gruppo. Quasi per gioco ho fat-to il test per aspiranti volontari, e così hocominciato i corsi di formazione, tenutida un’equipe eccezionale di psicologi,educatori ed esperti di terapie del gioco.A dicembre sono partita per la mia secon-da missione; la prima è stata quest’esta-te, sempre nella città di Bradet.Che situazione hai trovato?Nell’istituto sono ospitati 60 bambini eragazzi: orfani, spesso vittime di violenzefamiliari, oppure con genitori indigentiche li hanno abbandonati. Altri, la mag-gioranza, hanno problemi mentali. I vo-

lontari sanno di non poter cambiare la lo-ro condizione, ma possono dare affetto, eproporre attività educative con giochi an-che semplici, che diventano un linguaggiocon cui dialogare. Il difficile è mantenerela disciplina; i volontari devono trasmet-tere stabilità, quindi non possono, adesempio, fumare o litigare davanti a loro.Quando poi si torna a casa, la vita nonsembra più quella di prima. Si impara arivedere il proprio concetto di ciò che èveramente importante. Cosa ti ha dato l’esperienza con BiR?Innanzitutto, la possibilità di vivere a con-tatto con un popolo e una cultura che al-trimenti non avrei mai conosciuto davve-ro. La Romania è sempre sui giornali, magli italiani non ne sanno nulla, e non im-maginano nemmeno quanta somiglianzaci sia tra i nostri due popoli. Poi mi sonostupita dell’entusiasmo con cui Ciniselloha risposto alla nostra richiesta di aiutiper BiR. Un grazie speciale va alla Pro-tezione Civile cittadina, ma anche a tuttii cinisellesi che ci hanno dato una manoin tanti modi, anche solo donando unascatola di colori per i bimbi. Grazie a lo-ro abbiamo portato moltissimo materialein Romania. Trasmettere a parole il valo-re dell’esperienza di BiR è difficile; spe-riamo di poterlo fare al più presto conuna mostra fotografica. Un’esperienzacosì merita di essere condivisa.

floriana liuni

l’eSperienza DI UNA GIOVANE VOLONtARIA

Bambini in Romania

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14 PUBBLICITÀMercoledì 27 gennaio 2010

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15Mercoledì 27 gennaio 2010SPORT

Presentata, dal responsabile Roma-no Baroni, la squadra di pattinag-gio dell’ASA Cinisello Coop

Lombardia che si cimenterà quest’annosu piste e strade d’Italia. Nei “Giovanis-simi” c’è Riccardo Bossi che, dopo qual-che anno di gavetta, correrà nella primacategoria federale. Per le “Esordienti”,abbiamo, Alice Ferè, Beatrice Casoni,Carolina tolo e Martina Gasparetto, atle-te grintose e con buone prospettive incampo agonistico. Nel settore maschiledegli “Esordienti” ci sono Riccardo Ca-pelli, Simone Baroni e Christian Ortola-ni. Questi atleti, se continueranno aesprimersi come nello scorso anno, po-tranno conquistare tante medaglie.nella categoria “ragazzi”

ci sono Serena Oliverio, Luca Cherubi-ni, Manuel Cardinale. tutti e tre hanno ilpotenziale atletico per raggiungere im-portanti affermazioni. Negli “Allievi”troviamo Beatrice Baroni e GabrieleGiacobbe. Beatrice ha le doti e le capa-cità per raggiungere importanti risultatinazionali. Gabriele dovrà lavorare inten-samente per affinare la tecnica e cosìcompetere a buon livello in campo regio-nale. Daniele Rapillo, Marco Montirosie Caudia Ghirelli sono nella difficile ca-tegoria “Senior” e hanno il compito diessere il punto di riferimento per i giova-ni atleti. per roberto cecchetti, che sicimenta per la prima volta nella catego-ria “Master” l’obiettivo primario sarà di-

vertirsi. Per gli appas-sionati del settore se-gnaliamo due appunta-menti a Cinisello Bal-samo. Al pattinodromodi via Beethoven, il 17e 18 aprile si svolgeràil Campionato Regio-nale strada delle cate-gorie “Ragazzi”, ”Al-lievi”, “Junior” e “Se-nior”, mentre il 25aprile si svolgeràl’omonimo e tradizio-nale trofeogiancarlo carzaniga

Si arricchirà IL MEDAGLIERE DELLA SOCIEtà

Nuove sfide per l’ASAbuona prova DEGLI AtLEtI ISAO A MORGES

Bronzo a Valeria e Amedeo

Il nuovo anno agonistico si è aperto con la trasferta a Morges, sabato 16 gen-naio, con il torneo di judo per juniores (under 20) ed elite (over 20). Al tro-feo hanno partecipato i rappresentanti di Francia, Germania, Svizzera , Lus-

semburgo, Liechtenstein e Italia. il club cineSelleSe ha conquistatodue medaglie di bronzo con Amedeo Accorsi, cat. elite -60kg, e Valeria Rai-mondi,cat. elite -57kg. Per Giada Chioso, cat. elite +63kg e Giulia Aragozzinicat. junior -63kg, un buon piazzamento, 5° posto, dopo una gara combattuta congrande intensità. Solo un settimo posto per Claudio Accorsi, cat. elite -66kg, chesi è ben espresso ma si è ritrovato in una categoria particolarmente competitivae con avversari decisamente forti. non Sono andati oltre i turni elimina-tori Michele Ambrosio cat elite -81kg, Daniele Masone cat. junior -55kg, AlteaFrasca cat. junior -57kg, Athos Lussignoli cat. junior -66kg e Francesco Moscacat. elite -81kg.

buone notizie PER LA CAPOLIStA StELLA AZZURRA

Notte fonda per la Cinisellese

Ancora due pesanti sconfitte per la Cinisellese nel campionato di Eccellen-za: dopo il sonoro 5-3 rimediato in casa dal Voluntas Osio Sotto, i blua-maranto hanno perso 1-0 la trasferta contro la Vimercatese Oreno, piom-

bando così al penultimo posto della classifica senza schiodarsi dai 12 punti.Momento nero anche per l’FC Cinisello, che apre il 2010 rimediando due scon-fitte casalinghe consecutive, 0-2 dal Ponteranica e 1-2 con la Pontirolese. Fermia 29 punti, i rossoblu scivolano al 4° posto della classifica di Promozione in atte-sa di ospitare il 7 febbraio la Pol. Curno, nuova leader del girone C che ha già pre-so 6 punti di vantaggio.in Seconda categoria procede invece bene la Peloritana, che strappa un2-2 dalla trasferta contro la capolista Paderno Dugnano, dopo aver espugnato ilcampo del CG Bresso per 0-1. Altri due risultati utili anche per il Bellaria, che pa-reggia 1-1 in casa sia con l’Osal Novate che con la Novese, mentre l’Atletico Ci-nisello dopo il 2-2 ottenuto nella trasferta contro l’Aldini Bariviera incassa un 3-0 dal CG Bresso. La classifica vede ora Peloritana quinta a quota 33, Bellaria no-no con 22 punti e Atletico ancora fanalino di coda a 6. E domenica 7 febbraio sisvolgerà il derby Bellaria-Peloritana.il dominio della Stella Azzurra nel girone D di terza Categoria continua, conle vittorie in trasferta per 0-3 sul Palazzolo e per 1-2 sul Bruzzano. Serie negati-va invece per il Real Sportivi, battuto in casa sia dall’USVA S. Francesco per 0-3 che dall’Ardor Bollate per 2-3. Volando a 39 punti la Stella mantiene 4 lunghez-ze di vantaggio sulla stessa Ardor, diretta inseguitrice, mentre il Real naviga quar-tultimo a quota 14.

m. a.

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16 RUBRICHEMercoledì 27 gennaio 2010

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Il Direttore e la redazione ringrazianotutti coloro che si sono iscritti al sito delgiornale. Di recente, è stato aperto unForum: lettere al direttore per dare lapossibilità di trattare argomenti che ri-chiedono una o più risposte articolate.Siamo in fase iniziale e vi chiediamoscusa per gli eventuali problemi di natu-ra tecnica che avete incontrato nell’acce-dere al link:www.lacitta-giornale-cinisello.it

Sezione di cinisello Balsamo

Sabato, 30 gennaio 2010, alle ore15 – presso la Cooperativa Agricoladi Cinisello Balsamo in via Mariani11 – si svolgerà l’Assemblea gene-rale degli iscritti ANPI. L’assem-blea è aperta a tutte le forze politiche,sociali e democratiche. Sarà presenteper le conclusioni il presidente del-l’ANPI Provinciale Milano, avvoca-to Carlo Smuraglia.

A un anno dalla scomparsadi RAchele, gli amici,

i compagni del PD e la redazione de la città la ricordano con affetto

via Brambilla, 47 angolo viale Rinascita Cinisello Balsamotel. 02 66040313 - fax 02 6120052 - [email protected]

Autorizz. Trib di Monzan. 316 del 11-3-1978CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE:PRESIDENTE: Annunzio Sonno VICEPRESIDENTE: Fabio BrioschiCONSIGLIERI: Giovanni Cisco, Ame-rico Pagliara, Luigi Serughetti,Angelo Tosoni, Enzo Turchi

DIRETTORE RESPONSABILE: Katia GiannottaREDATTORE: Luigi FilipcicCOLLABORATORI: Marcello Albiero,Gianpietro Favalli, Martina Gerelli,Emanuele Lavizzari, Floriana Liuni, Fiorenza Melani, Silvia Pepe, Marta Valota

AMMINISTRAZIONE: Viale Rinascita, 80Cinisello B. - Tel. 02.66040313Fax 02.6120052e-mail: [email protected]: Sercom srlViale Gramsci, 1 Sesto San GiovanniTel. 02.26224651

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